3 minute read

Arte contemporanea: la Biennale di Venezia

Presentazione

Il Paese dove “SI” crea

“Le lingue sono davvero essenziali sia per l’identità di gruppo, sia per i singoli individui, per garantire una convivenza pacifica. Costituiscono un fattore strategico di progresso verso lo sviluppo sostenibile e una relazione armoniosa tra il contesto globale e quello locale. Solo se si accoglie pienamente il multilinguismo, tutte le lingue possono trovare il loro posto nel nostro mondo globalizzato. L’UNESCO invita quindi i governi, le organizzazioni delle Nazioni Unite, le organizzazioni della società civile, gli istituti di formazione, le associazioni professionali e tutti gli stakeholders interessati a incrementare le proprie attività per favorire il rispetto, la promozione e la salvaguardia di tutte le lingue, in particolare le lingue a rischio di estinzione, in tutti i contesti individuali e collettivi.” 1

Nel corso della storia alcune lingue cosiddette “franche” hanno sempre giocato un ruolo fondamentale negli scenari globali: il greco antico, il latino, l’arabo, lo spagnolo, l’italiano, il francese e l’inglese; tutte, in tempi diversi, sono state considerate lingue franche in determinati periodi della storia umana, magari riferendosi a specifici contesti sociali, culturali oppure economici. Si attribuisce all’imperatore Carlo V, l’uomo sul cui impero non tramontava mai il Sole, la celebre frase: “Parlo spagnolo con Dio, italiano con le donne, francese con gli uomini e tedesco con il mio cavallo”. Se non è vera questa frase, è sicuramente ben trovata, e fotografa la realtà di un impero sconfinato come quello spagnolo all’alba del sedicesimo secolo, che, estendendosi dall’oceano Pacifico al Caucaso e dal mare del Nord all’Africa, necessitava, da un lato, di un forte multilinguismo e, dall’altro, di lingue franche per i commerci e il governo. La conoscenza delle lingue straniere è considerata da sempre strumento fondamentale per le attività internazionali e, nella maggior parte dei casi, è vero. Anche per quanto riguarda l’ambito accademico la conoscenza di altre lingue oltre la propria è un utile supporto per interagire proficuamente con i sistemi esteri. Lo stesso programma ERASMUS, forse il più importante programma di mobilità accademica mai concepito a livello globale, è fortemente basato sull’apprendimento delle lingue, considerate basilari per la comprensione del contesto culturale nel quale gli studenti e il personale accademico in mobilità si trovano a interagire durante i loro periodi di studio e ricerca all’estero. Nel mondo moderno l’italiano non è certamente tra le lingue più usate, almeno in termini assoluti. Eppure esistono alcuni settori, prevalentemente ad alto valore culturale, nei quali la lingua di Dante prevale sulle altre: l’arte, la musica e la creatività in generale parlano molto in italiano, e coloro che se ne occupano lo conoscono e lo studiano, forse non come lingua “franca” ma certamente come lingua della bellezza.

Il progetto della Società Dante Alighieri di creare un sillabo per la lingua delle arti, realizzato all’interno di un rapporto convenzionale finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, va nella direzione di supportare questo approccio culturale, al fine di facilitare l’apprendimento della lingua italiana per quegli studenti internazionali che scelgano di completare la propria educazione in Italia nei settori della creatività e del progetto, nelle nostre Università e nelle nostre istituzioni dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica. Questo volume vuole essere uno strumento semplificato e chiaro per raggiungere lo scopo di rafforzare la conoscenza della lingua italiana negli studenti internazionali in Italia, dando seguito ai principi della salvaguardia delle diversità linguistiche sostenuti dall’UNESCO, probabilmente l’Agenzia delle Nazioni Unite maggiormente coinvolta nella promozione della diversità linguistica e del multilinguismo come strumento di pace. In un momento complesso come quello che tutti i sistemi educativi stanno vivendo in questo anno 2020, a causa della pandemia che ha costretto per alcuni mesi studenti e docenti alla modalità di apprendimento digitale, è necessario rilanciare continuando a promuovere a livello internazionale la qualità del sistema della formazione superiore italiana. Certamente la mobilità accademica da e verso il nostro Paese si sostiene anche grazie all’uso delle lingue franche di uso comune, ma questo fatto non ci può in nessun caso indurre a rinunciare a diffondere la conoscenza della lingua italiana, strumento irrinunciabile per comprendere la cultura del nostro meraviglioso Paese.

Prof. Gaetano Manfredi Ministro dell’Università e della Ricerca

In viaggio con l’arte è un progetto della Società Dante Alighieri realizzato e cofinanziato nell’ambito di una Convenzione tra la Società e il Ministero dell’Università e della ricerca ® 2020

This article is from: