Salerno - Granata numero 16

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2 Oggi all’Arechi I saluti del CCSC Editoriale

S

iamo giunti ormai alla fine del campionato. Riccardo Santoro La lunga pausa estiva lascerà un v u o t o enorme nel cuore di tutti noi che, abituati a vivere quotidianamente il nostro amore per la Salernitana, ci sentiremo di sicuro un tantino smarriti. Ma la gioia infinita per questa promozione voluta a tutti costi, frutto di passione, impegno e tanta sicurezza ci aiuterà certamente a colmarlo, augurandoci che l’inizio del nuovo campionato, e dunque di una nuova avventura proficua, arrivi il prima possibile. Abbiamo dato una risposta sul campo a coloro che non credevano in noi e ci davano per spacciati, abbiamo nuovamente dato lustro alla nostra città in ambito calcistico; pertanto ribadisco i miei ringraziamenti, anche a nome del CCSC, a coloro che hanno contribuito alla realizzazione di tutto questo: società, squadra e tifoseria tutta. Ed ora non ci resta che continuare i festeggiamenti che, numerosi, si stanno susseguendo in questi giorni. Buon fine campionato e forza Salernitana! Arrivederci. il presidente del CCSC Riccardo Santoro

L’avversario: il Gavorrano

di Matteo Luciani

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La terna arbitrale

di Matteo Luciani

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All. Perrone dirigere la gara interna contro il ltima gara casalinga del Gavorrano è stato designato campionato di Gaetano Intagliata della sezione l e g a p r o di Siracusa. seconda divisione, e Il fischietto siciliano ha gia diretto 10 dopo la matematica gare in lega pro nella stagione in corso, certezza del primo di cui 4 in prima divisione e 6 in seconda posto in classifica, divisione, di cui 2 proprio con la all’Arechi arriva il Salernitana, trattasi di L’AquilaGavorrano di Corrado Salernitana terminata con il risultato di 0-2 per i granata e Salernitana-Aversa Orrico. Normanna terminata 2-2 gara che costò Il calcio a Gavorrano la panchina a Galderisi. nasce nel 1930 grazie all’azienda Montecatini ma fino al 1944 svolge I suoi collaboratori saranno Damiano Margani di Latina (I assistente) e attività a livello locale. I campionati del Gavorrano sono sempre a livello Veronica Vettorel sempre di Latina . regionale fino a quando al termine della stagione Giudice sportivo di Matteo Luciani 2006/07 vincendo il girone A del campionato di l giudice sportivo ha emesso i eccellenza toscana viene promosso in serie D, dove seguenti verdetti riguardanti disputa 3 stagioni ed al termine del campionato società, dirigenti, tecnici e 2009/2010 vince il girone E di serie D e conquista il calciatori:1500.00 euro di multa professionismo ed il settimo posto conquistato nel all’Aprilia, 1500.00 euro di multa al campionato di lega pro seconda divisione è tutt’ora G avo r ra n o, p e r c o m p ortamento il suo miglior piazzamento, in totale il Gavorrano antisportivo, 1000.00 euro di multa al conta 3 partecipazioni al campionato di lega pro e 3 Martina per i petardi. Inibito a tutto il 7 a quello di serie D oltre ai tornei minori. maggio 2013 Filippo Vetrini del Il calciatore più giovane della rosa del Gavorrano è Gavorrano. ALLENATORI 2 giornate di il centrocampista Yuri Papi nato il 24/04/1993 e squalifica per Massimo Cavaliere prelevato dal Gavorrano durante il mercato di riparazione dal Borgo A Buggiano dove aveva dell’Arzanese. 2 giornate di squalifica collezionato 3 presenze, mentre il giocatore più per Raffaele Sergio dell’Aversa anziano è il difensore Sebastiano Miano nato il Normanna. 1 giornata di squalifica per 04/07/1973 ed è alla sua sesta stagione Marco Masi del Borgo A Buggiano . CALCIATORI 5 giornate di squalifica consecutiva con il Gavorrano. per Gennaro Fragiello dell’Arzanese per Da qualche domenica sulla panchina del Gavorrano insulti all’arbitro. 2 giornate per Caciagli siede una vecchia conoscenza del calcio italiano, del Borgo A Buggiano, 1 giornata per infatti i toscani sono allenati dal 73enne Corrado Matteo Gandelli del Chieti, Matteo Nole Orrico ex di Inter (in serie A) Lucchese (in serie B). del B. Buggiano, Alessio Fatticcioni del Nell’ultima gara di campionato giocata in casa Gavorrano, Alberto Tundo, Liberato davanti a 192 spettatori contro l’Aprilia e vinta per Filosa e Nicola Petrilli del Martina Franca, 2-1 il tecnico dei maremmani Orrico ha mandato in Salvatore Giglio e Renan Guilherme campo il seguente undici con il modulo 3-4-3: Wagner dell’Aversa, Daniel Leone del Addario; Mazzanti, Alderotti, Fatticcioni, Pontedera, Giovanni Lavredi Tognarelli, Fiore, Zane, Romiti, Della Latta, dell’Hinterreggio, Vincenzo Gatto del Nocciolini, Lo Sicco. Melfi.

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15 Salerno Solidale

«Un goal per le famiglie»

Salerno in prima linea contro la SMA

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a Cooperativa sociale “La Cometa del Sud”, nata ad Ottobre del 2012, dall’impegno e dalla volontà di alcuni professionisti che operano nel sociale, offre competenze acquisite dai propri operatori nell'esperie nza a contatto con le molteplici situazioni di disagio sociale. Il progetto “Un goal per le famiglie", grazie alla preziosa collaborazione della U.S. Salernitana 1919, promuove un’iniziativa di solidarietà, a favore delle numerose famiglie che si rivolgono al Centro d’ascolto della Caritas Diocesana. L’iniziativa mette al centro dell’intervento la famiglia, soggetto attivo e fondante del tessuto sociale, portatore di valori e risorse, che in situazioni di degrado sociale e di indigenza, ha bisogno di un accompagnamento efficace che le permetta di riscoprire ed attivare in forma positiva le proprie risorse. Il lavoro svolto dalla Cooperativa sociale “La Cometa del Sud” nell’ambito della mediazione sociale, della facilitazione all’integrazione, delle attività per i minori, della promozione culturale genera un miglioramento in generale del tessuto sociale, delle relazioni interculturali ed intergenerazionali, con una ricaduta evidente nel tempo ed un cambiamento significativo negli stili di vita e nelle relazioni. Da questa esigenza nasce

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l’iniziativa “Un goal per le famiglie" acquistando on line uno dei gadget (maglie autografate da Ciro Ginestra e Matteo Guazzo, palloni e gagliardetti ufficiali autografati dalla squadra) ognuno di noi potrà contribuire e sostenere le iniziative a favore delle famiglie. È possibile aderire all’inizia tiva, collegandosi all’asta benefica online consultabile al sito internet www.lacometadelsud.it o cercando il contatto facebook “Cooperativa La Cometa del Sud”. Coloro che si aggiudicheranno le varie aste, potranno ritirare i propri gadgets durante un evento organizzato, a chiusura del campionato, con la partecipazione di alcuni giocatori della U.S. Salernitana 1919. Assunta Parrilli, Presidente Cooperativa Sociale La Cometa del Sud.

’Associazione SMAile onlus organizza per la prima volta in Campania un evento di beneficenza il cui unico scopo è quello di poter raccogliere fondi da destinare alle famiglie che si trovano di fronte alla diagnosi di Atrofia Muscolare Spinale (SMA). Il giorno Giovedì 9 Maggio 2013 ore 20.30 presso il Teatro Comunale Augusteo di Salerno, la SMAile ha il piacere di presentare “Note…di Solidarietà”, spettacolo musicale dove insieme ad artisti emergenti della musica e della danza (Barefeet, Just Bagons, Antonia Zanfardino, Professional Ballet di Pina Testa e ASD Dimensione Danza di Cira e Caterina Capuano) si esibirà il maestro Umberto Leonardo, celebre chitarrista e compositore che, spaziando dal cinema al teatro, dal balletto alla televisione, ha collaborato con personaggi del calibro di EDUARDO DE FILIPPO, NINO R O TA , C A R L A F R A C C I , S A LVAT O R E A C C A R D O , LUCIANA SAVIGNANO ed altri. Intensa la sua collaborazione con ROBERTO DE SIMONE sia nel campo della musica tradizionalecampana che in quello della realizzazione di opere teatrali: "La Gatta Cenerentola" rappresentata per la prima volta al "Festival dei Due Mondi" di Spoleto nel 1976, "Mistero Napoletano" e "De

Pretore Vincenzo" di Eduardo De Filippo. Durante la serata è previsto l’intervento di medici neurologi e neuropsichiatri appartenenti al Comitato Etico Scientifico dell’Associazione per informare sulla patologia. La serata si inserisce in un progetto che ha come obbiettivo quello di creare un network di competenze e strutture nel territorio salernitano integrandolo con realtà già presenti ed operanti, al fine di accompagnare le famiglie nel percorso che va dalla diagnosi alle terapie, anche fornendo un sostegno psicologico e legale. Infine, un ringraziamento speciale va al Comune di S a l e r n o p e r a v e r, s i n dall’inizio, fortemente sostenuto e resa possibile tale iniziativa, nonchè a tutti coloro che hanno lavorato affinchè questo evento si potesse realizzare.

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Qui Salerno

ALERNOgranata CLASSIFICA 2° DIVISIONE - GIR. B di Antonio e Rocco Calenda

Essere ultras: tutto il resto è noia!

da Ultras Fondi

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i sono domeniche che pur volendo cancellarle, non andranno mai via dalla mente, incastrate tra ricordi più o meno piacevoli. Ci sono momenti che pur volendo estirparli, difficilmente abbandoneranno i nostri pensieri e continueranno imperterriti a ripresentarsi ogni qualvolta ci sarà da soffrire. Nel calcio, a soffrire non sono certo i dirigenti, che dietro una scrivania muovono i fili che gli pendono dal capo e di cui essi stessi sono vittime. Né tantomeno soffre chi va in campo, senza pensieri, senza assilli, senza coglioni e senza dignità, che in una stagione fanno registrare più presenze in discoteca piuttosto che sul prato verde. Soffre e ci sta male, invece, chi ama i colori di una squadra e solo quelli, senza idolatrare a destra e manca perfetti “zingari del calcio”, che oggi son qui e domani chissà. Soffre chi scalda il collo ed il cuore con i colori della propria fede calcistica, amando una maglia e solo quella. Soffre chi ama la sua donna e la tradisce solo con un pallone, che non ha più nemmeno il fascino di una volta. Ha perso gli esagoni bianchi e neri e non fa più l’effetto di un tempo, ma rimane sempre il primo amore di tutti Noi, quello che non si scorda mai. Quello che da piccolo non ti fa dormire e che crescendo ti ruba il sonno, perso su qualche svincolo della Penisola, fermi a qualche incrocio con il dubbio di quale sia la strada

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Il pensiero del «profeta»

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giusta per arrivare allo stadio. La vita di un ultras non è tra le migliori immaginabili ed ecco perché sono in pochi a sceglierla ed a potersene fregiare. Dirsi “ultras” è una cosa, vivere 7 giorni su 7 la propria curva è un altro paio di maniche. Mangiare polvere, sacrificarsi per poter seguire ovunque la squadra, oppure preoccuparsi per far sì che ci sia qualcuno che possa portare la pezza in trasferta, anche solo una persona, anche solo un ultras, anche solo uno di Noi, purché ci sia la pezza al seguito dei propri colori. Essere ultras è difficile, fidatevi, ma è la cosa più bella che vi possa capitare. La vita di un ultras è fatta di trasferte, corte o interminabili che siano, anche se le seconde sono maledettamente più affascinanti delle prime. Albe e tramonti osservati dai finestrini di un transit mentre a fatica cerchi di chiudere occhio, ma sai già che non ci riuscirai, perché dagli altri sedili faranno di tutto per romperti i coglioni. La vita di un ultras è fatta di coreografie,

striscioni e spettacoli sognati e realizzati di notte. La vita di un ultras non bada ai fronzoli, non bada alla classifica e nemmeno allo spettacolo, si accontenta del nulla purché ci siano dei gradoni da colorare e riempire di passione. La vita di un ultras è così difficile da spiegare, che nemmeno uno psicologo riuscirebbe a comprendere perché ami di più una salvezza conquistata negli ultimi novanta minuti piuttosto che una promozione con cinque giornate di anticipo. La vita di un ultras non ha allori, al massimo gratificazioni, che non si chiamano vittorie o promozioni, ma sono quelle domeniche in cui l’orgoglio e la passione ti fanno apprezzare dagli avversari, dai dirimpettai, da chi mastica di curva e sa perfettamente quali siano i valori che albergano in chi è ultras. Sconfitte e retrocessioni fanno parte del gioco ed è assurdo piangerci su. Ecco perché ci avete visto piangere per una vittoria, ma mai ci vedrete piangere per una sconfitta!

di Vincenzo Buoninfante foto:ussalernitana1919.it

uello tra Salerno e Delio Rossi è un rapporto che ha in sé qualcosa di speciale. E così, anche nella sua esperienza ligure, puntuale è arrivato l’accenno alla Salernitana. Protagonista dell’episodio un giornalista del Secolo XIX, principale quotidiano genovese, che riporta a mister Rossi una domanda postata su twitter da un tifoso. Una domanda con riferimento all’impiego di Maxi Lopez, ma che prende una piega inaspettata nella parte finale: «È contento della promozione della Salernitana?». Neppure il giornalista, ambasciatore del quesito, riesce a darsi un perché a quella domanda così lontana dagli ambienti blucerchiati. Ma Delio, che ben conosce Salerno e i salernitani, ha l’intuizione giusta e con un sorriso spiega: «Se ben conosco i soggetti di Salerno, io credo che questa domanda sia di un tifoso della Salernitana prima che della Samp». «Mi fa molto piacere per la promozione della Salernitana. È stata la mia prima vera esperienza da allenatore. Ho riportato la squadra in Serie A dopo cinquant’anni e per questo ho dei ricordi indelebili legati ai colori granata. Io sono uno di quelli che son felici di veder vincere le squadre che hanno allenato. Vuol dire che, probabilmente, qualcosa di buono ho lasciato e ho insegnato a chi ho avuto con me». È il passato che ritorna? Magari in serie B e con un Maxi Lopez in più?

SQUADRA

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18

Pt.

67 Pontedera 59 Aprilia 53 Chieti* (-1) 52 L’Aquila 52 Poggibonsi 49 Teramo 47 Campobasso* (-2) 43 Melfi 42 Martina Franca 42 Vigor Lamezia 41 Foligno 41 Borgo Buggiano 40 Arzanese 40 Gavorrano 38 Hinterreggio 36 Aversa Normanna 15 Fondi 14 SALERNITANA

Gi.

V

N

P

GF

GS

DR

32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32

19 16 15 15 14 13 13 12 10 10 9 10 8 10 9 9 3 3

10 11 8 8 10 10 8 9 12 12 14 11 16 10 11 9 6 5

3 5 9 9 8 9 11 11 10 10 9 11 8 12 12 14 23 24

56 44 41 42 42 39 37 33 28 29 26 30 37 37 36 27 25 24

28 27 31 33 33 30 31 34 26 34 23 34 33 38 39 34 60 65

28 17 10 9 9 9 6 -1 -2 -5 -7 -4 4 -1 -3 -7 -35 -41

1° DIV. 1° DIV. P.-Off P.-Off P.-Off P.-Off

P.-Out P.-Out Serie D Serie D Serie D

*squadre penalizzate per irregolarità amministrative

Precedente Giornata

Giornata Odierna

Prossima Giornata

32^ GIORNATA 28 Aprile 2013

33^GIORNATA 05 Maggio 2013

34^ GIORNATA 12 Maggio 2013

AVERSA NORMANNA - CAMPOBASSO CHIETI - FOLIGNO FONDI - BORGO BUGGIANO GAVORRANO - APRILIA MARTINA FRANCA - SALERNITANA MELFI - HINTERREGGIO POGGIBONSI - ARZANESE TERAMO - L’AQUILA VIGOR LAMEZIA - PONTEDERA

1 0 0 2 0 1 1 2 2

3 0 0 1 1 0 1 0 0

APRILIA ARZANESE BORGO BUGGIANO CAMPOBASSO FOLIGNO HINTERREGGIO L’AQUILA PONTEDERA SALERNITANA

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Classifica Marcatori 21 reti: Grassi (Pontedera; 4 Rigori) 18 reti: De Sousa (Chieti; 4 rigori) 16 reti: Pera (Poggibonsi; 10 rigori) Ginestra (Salernitana; 2 rigori) 15 reti: Guazzo (Salernitana; 1 rig.) Arrighini (Pontedera; 1 rigore) 12 reti: Ferrari (Aprilia; 4 rigori) Dimas (Borgo a Buggiano) Sandomenico (Arzanese;1 rig.) 11 reti: Improta (L’Aquila; 3 rigori) D’Antoni (Borgo a Bug.; 2 rig.) 10 reti: Guidone (Fondi; 4 rigori) Infantino (L’Aquila; 1 Rigore) 9 reti: Gambino (Martina Franca) 8 reti: Khoris (Hinterreggio) Balistreri (Foligno; 1 rigore) Calderini (Aprilia; 3 rigori) Majella (Campobasso) Bucchi (Teramo; 2 rigori) 7 reti: Gurma (Gavorrano) Zampaglione (V. Lam/Hint.;2 r.) Improta G. (Melfi; 2 Rig.) 6 reti: Peluso (Gavorrano; 2 Rig.) Lo Sicco (Gavorrano) Carbonaro (Hinterreggio) Mangiacasale (Martina Franca) Croce A. (Melfi; 1 Rigore) 5 reti: Alessandro (Chieti) Dal Bosco (Poggibonsi) Gaeta (Foligno) Coletti (Teramo; 2 Rig.) Mungo (Chieti) Minadeo (Campobasso) Gustavo (Salernitana) Nocciolini (Gavorrano) Di Vicino (Campobasso; 3 Rig.) 4 reti: De Martino (Aversa Norm.) Conte (Melfi) Perpetuini (Salernitana) Dierna (Poggibonsi) Riccio (Arzanese)


4 Focus

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Dall’oscurità alla luce

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uante umiliazioni, quante delusioni, ancora ricordo le facce impaurite, lo stato di tensione, l’incredulità in tutta la città per lo choc fallimento. E’ successo davvero di tutto… forse un caso unico nella storia del calcio. Guardare il campionato peggiore della storia della Salernitana (serie B 20092010), il ritorno al campionato di Lega Pro Prima Divisione Girone A dove è successo l’impossibile; penalizzazioni di punti in classifica, la sceneggiata Joseph Cala che diventa Presidente della Salernitana per 7 giorni, il sogno di ritornare in B svanito ad opera del Verona e poi il buio totale: 12 luglio 2011 la Salernitana viene definitivamente esclusa dalla Lega Pro e cancellata dal calcio che conta vista la criticità delle condizioni economiche e dei debiti accumulati. Mai nella sua storia Salerno aveva conosciuto la militanza in categorie inferiori al terzo livello nazionale, ed ora era cancellata del tutto dalla mappa del calcio. Poche settimane e siamo al famoso bando del sindaco De Luca dove il primo cittadino sceglie la proposta più convincente economicamente ovvero quella della Morgenstern S.r.l con a capo Marco Mezzaroma, il quale prende parte al progetto insieme al cognato Claudio Lotito, che ufficialmente assume il ruolo di consulente. Si riparte dal girone G della serie D ed ancora una volta senza i segni distintivi e per di più senza neanche poter usufruire del granata. Una

di Mirko Cantarella

dimensione metafisica, assurda, mai assaporata prima d’ora sia dai giornalisti che dai tifosi. Campetti di provincia che forse avevamo visto solo quando giocavamo al calcio in prima categoria o in promozione. Boville, Arzachena, Sant’Elia, Budoni, si sentiva la gente dire: “ma dove si trovano queste città? Traghettati dal buon Perrone e company, gli allora Blaugrana, dopo la paura dell’avvicinamento del Marino a causa di una flessione della squadra, finalmente si ritorna al calcio professionistico dopo appena un anno. Comincia il campionato 2012 2013 con in panca Beppe “Nanu” Galderisi. Che ha provato a sovvertire il proverbiale nemo propheta in patria. Si deve vincere a tutti i costi ma l’avvio però è da brivido! Salernitana –L’aquila 2-3; Chieti – Salernitana 4-1; Salernitana – Aversa Normanna 2-2, mente l’Aprilia aveva già messo “en saccoccia” 9 punti in tre partite. Torna la paura di non poter scappare subito dall’inferno bis, la paura di aver compromesso già sul nascere il campionato. E così ritorna il fu Salerno Calcio, Carlo Perrone che però venne accolto con particolare dubbio dalla città che, nonostante la vittoria del torneo di serie D, non aveva mai avuto un particolare feeling con il tecnico laziale. Uno scetticismo che Perrone ha saputo trasformare fin dal suo esordio a Mugnano, quando sotto di due reti con l’Arzanese, riuscì a recuperare il doppio svantaggio in quel quarto d’ora d’orgoglio che cambiò il film del campionato. Cinque vittorie consecutive (2 a 0 con il

l’unico allenatore in grado di vincere due campionati di fila a Salerno. Dopo l’1 a 0 a Foligno ed il 3 a 0 con la Vigor Lamezia, i granata rallentano il passo nelle successive cinque partite con 4 pareggi ed una sconfitta. 0 a 0 a Borgo a Buggiano, 1 a 1 con l’Hinterreggio, sconfitta per 1 a 0 a Campobasso ( l’unica sconfitta della gestione Perrone), 1 a 1 con il Pontedera e 1 a 1 ad Aprilia che però non hanno fatto una piega. 2 a 1 con il Melfi, la “manita” a Fondi (5 a 1) che ha consacrato la matematica certezza della Lega Pro prima divisione, 1 a 1 in casa con il Poggibonsi e 1 a 0 a Martina con conseguente sconfitta del Pontedera che ha consacrato il primo posto matematico. Una cavalcata verso la gloria che ha riportato la città di Salerno in quella serie C1 persa il 19 giungo 2011. E’ il caso di dire, abbiamo preso due anni di vacanza…scusate il ritardo.

Momenti Granata

Perrone premiato dal Club Aquara

di Salvatore Ciccone

G

Foligno, 1 a 0 a Lamezia, 3 a 0 con il Borgo a Buggiano, 2 a 0 a Reggio Calabria e 2 a 0 con il Campobasso) che fecero lasciare l’ultimo posto in classifica per rientrare al ridosso del vertice. Una marcia impressionante che portò in poche settimane la Salernitana in vetta (2 a2 a Pontedera, 3 a 0 in casa con l’Aprilia, 0 a 0 a Melfi, 3 a 2 on il Fondi, 2 a 1 a Poggibonsi, 1 a 0 con il Martina, 3 a 2 a Gavorrano, 3 a 1 con il Teramo; 2 a 0 a L’Aquila, 3 a 1 con il Chieti, 1 a 0 con l’Aversa e 1 a 1 con l’Arzanese). Un rullo compressore che ha rinnovato i primati della storia granata. Perrone e soci granata, riuscirono ad eguagliare il record di vittorie consecutive (otto) centrato 70 anni fa dal grande Gipo Viani. Il tecnico ex Lazio, inoltre, è entrato nella storia per aver superato di una gara il record di Giuliano Sonzogni, che nella stagione ’92/’93 si era fermato a 23 risultati utili consecutivi. Ma Carlo Perrone sarà ricordato soprattutto per essere stato

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rande festa giovedì scorso 1° Maggio ad Aquara, dove presso la sede dell’omonimo club un raggiante presidente Antonio De Laurentis ha premiato,di concerto con tutti i soci, il mister della Salernitana Carlo Perrone. In premio il mister ha ricevuto una targa ricordo che conteneva una dedica letta poi dal presidente De Laurentis: “A Carlo Perrone, allenatore della U.S. Salernitana 1919, a nome mio personale e di tutto il direttivo del Club Aquara Granata, le esprimo i più vivi ringraziamenti, per aver riportato la nostra amata Salernitana nel calcio che conta. Con l’augurio che il futuro sia ricco di soddisfazioni, per il raggiungimento di sempre più alti ed ambiti traguardi, sia nella vita e sia nello sport”. Perrone ricevendo la targa ha così commentato: “Ringrazio il presidente De Laurentis per questo premio, poichè ci gratifica del lavoro svolto durante

l’anno e il merito lo condivido con i miei ragazzi” poi aggiunge. “Ritorno molto volentieri ad Aquara, dove il primo anno ho inaugurato la stagione in serie D proprio qui presiedendo all’inaugurazione del Club, lo ritengo un pò il mio portafortuna, spero di festeggiare anche l’anno prossimo”. Presenti alla festa anche una folta delegazione del CCSC, presieduta dal Presidente Riccardo Santoro, che commenta: “I club della provincia sono un patrimonio da conservare e valorizzare, fanno innumerevoli sacrifici economici, per poter seguire la Salernitana e nel nostro animo, meritano un posto di primo piano, a breve anche un altro Club della provincia si aggiungerà alla nostra grande famiglia, quello di Castelcivita, insomma cresce la Salernitana e crese la passione”. Poi, tutti insieme a cena in un agriturismo del posto, a conclusione della bella serata.

Spettacolo in Curva Sud

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ono passate due settimane ma non potevamo non ringraziare dal profondo del cuore e con forte emozione chi ha dato vita ad una coreografia che ha riportato il nome di Salerno alto nel mondo. Nelle parole del collega Dario Cioffi c’è l’emozione nel raccontare l’accaduto: “Spontanea, coinvolgente, da far rabbrividire. Il cavalluccio marino riemerge dai fondali in cui l’avevano fatto sprofondare con gestioni sciagurate e improbabili, tornando a galla in quel mare idealmente disegnato dagli ultras con cartoncini blu in una scenografia da brividi. Sei giorni e sei notti di lavoro per uno show che fa stropicciare gli occhi. È un ritorno al futuro. Si ricorda Carmine Rinaldi, «il Siberiano», il cui volto in gigantografia domina il centro della Curva sovrastando una bandiera sudista, icona storica dei suoi anni, che il compianto leader del tifo portava con sé in ogni stadio d’Italia. E poi Simone Vitale, Ciro Alfieri, Enzo Lioi e Peppe Diodato: sono i quattro ragazzi che quattordici anni fa persero la

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di Mirko Cantarella

vita nel rogo del treno Piacenza-Salerno, e le loro immagini vengono su dall’anello inferiore d’un settore che diventa il set d’una pellicola da oscar, con lo sfondo d’uno scorcio della città d’Arechi riprodotto in alcuni dei suoi luoghi simbolo. In sottofondo c’è la colonna sonora de «L’ultimo dei moicani», con una frase che dice tutto: «Ricorda chi eravamo». È uno spettacolo meraviglioso”. In campo non si gioca, tutti vogliono ammirare lo spettacolo. Pure Claudio Lotito e Marco Mezzaroma che comincia a fotografare. Emozione negli oltre 10mila sugli spalti, il sindaco De Luca non crede ai propri occhi. Cinque minuti di video che hanno fatto il giro del mondo e ch i non conosceva Salerno si è informato su dove si trovava. Cinque minuti di video che hanno conquistato il web e gli occhi di chi l’ha visto. Un capolavoro che fa rivivere la belle époque degli anni della serie B e nell’anno della A quando Salerno faceva «scuola» in Italia. (fonte Metropolisweb)

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12 L’Occhiello

ORGANO UFFICIALE DEL CENTRO COORDINAMENTO SALERNITANA CLUBS

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ALERNOgranata

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Grazie di Cuore a tutti da Salerno Granata

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ieccoC1, voglio usare una frase che lo scorso numero ha inteso essere il titolo di Salerno Granata e che ha visto il ritorno in Prima divisione dopo solo meno di due anni della Salernitana. Rieccoci, perché l’anno scorso, quando siamo partiti, parecchi ci davano per perdenti, e soprattutto di brevissima durata e, nonostante tutto e tutti, «noi siamo ancora qua». Ma questo titolo lo voglio usare anche per poter ringraziare, anche se in maniera virtuale tutti i lettori e tifosi di Salerno Granata e della Salernitana. Nato in sordina, ad inizio Novembre del 2011, su di una idea che coltivavo da tempo, ho cercato, insieme ai miei collaboratori, di creare un magazine che si occupasse a 360° di Salernitana, ma che non tralasciasse mai anche la possibilità, ai salernitani che lo volessero di poter scrivere, pensieri e opinioni sulla nostra beneamata. Inizialmente, le difficoltà, come tutte le cose sono state tante, ma la tenacia e la determinazione a portare avanti il progetto è stata superiore alle stesse difficoltà. Siamo nati quando la Salernitana si chiamava Salerno Calcio e in serie D, e capirete sicuramente quello che intendo dire, poco seguito di tifosi, il marchio il colore, la denominazione e tutto quello che ne conseguì, è stato l’anno del coraggio. Insieme al giornale, successivamente, è nato il sito web, che quotidianamente dal Gennaio del 2012, inserisce notizie sui granata, tenendo sempre aggiornati i tifosi che, scrivendoci in privato, ci sollecitano a continuare così, manifestandoci sempre il loro affetto e la loro fedeltà, prova ne è che abbiamo superato in poco più di un anno 160.000 visitatori. Il merito di questo piccolo successo va ripartito tra diverse componenti. Innanzitutto devo ringraziare doverosamente tutto il CCSC, della quale il giornale è organo ufficiale, e il sottoscritto ne ricopre il ruolo di addetto al

giornale e sito web, in primis il presidente Riccardo Santoro, persona sempre disponibile a modo, che in questi due anni ha fatto crescere molto il CCSC, dando spazio a tante iniziative, ma soprattutto spazio alle idee che potessero portare i tifosi sempre più vicino alla Salernitana. Ringrazio poi tutto l’esecutivo e il direttivo, con tutti i club associati, che in perfetta sinergia danno una mano al giornale, fornendoci sempre notizie e comunicati nel modo dei tifosi. Dulcis in fundo, ma primi per importanza, sono i collaboratori che in questi due anni hanno dato tempo e dedizione per condividendo la nostra passione, a cominciare dal direttore responsabile della testata Mirko Cantarella, con il quale, tante volte abbiamo condiviso serate, fino a tarda notte, pur di essere puntuali e precisi con i tifosi, rispettandone l’uscita domenicale. Un ringraziamento va ai tanti collaboratori della redazione giornalistica, a cominciare da Vincenzo Buoninfante, solerte e preciso, autore di belle ed interessanti interviste agli ex calciatori grnata, Mario Ruggiero, puntuale e rigoroso nella disamina delle partite, Valerio Lai sempre attento e meticoloso sulla Storia della Salernitana, Matteo Luciani, con le sue precise notizie sugli avversari e sugli arbitri della giornata, Donato Grimaldi, sarcastico e pungente, offre sempre spunti per una discussione interessante, infine Gaetano Ferraiuolo, nella duplice veste di giornalista e di addetto stampa del CCSC, a cui va il mio sentito ringraziamento. Inoltre lasciatemi fare un ringraziamento particolare, anche se è di parte, a mio figlio, Antonio Calenda, realizzatore e amministratore del sito Web www.salernogranata.it, sempre pronto ad aggiornarlo di notizie e di novità. Grazie di cuore anche alla US Salernitana 1919, sempre disponibile e cortese, un ringraziamento particolare lo rivolgo all’addetto stampa

di Rocco Calenda

Bentornato Antony un ruolo particolare quello del portiere. Quando si gioca per strada o in oratorio, in porta solitamente ci finisce il più piccolino oppure quello che con i piedi proprio non ci sa fare ed è meglio che stia lì senza far danni. E poi invece capita che in porta ti ritrovi uno che quel ruolo l’ha scelto perché lo sente suo. E allora lo vedi saltare da un palo all’altro, tuffarsi senza timore, guardare l’attaccante quasi con aria di sfida. È in quel momento che realizzi che in quella scelta c’è qualcosa di folle. Perché decidere di fare il portiere ha in sé qualcosa di veramente folle. L’estremo difensore è quello che passa la maggior parte della gara in solitudine, costretto però a tenere sempre alta la tensione. E guai se capita l’errore. Di errori però, Antony Iannarilli ne ha commessi davvero pochi da quando è arrivato a Salerno. Fu il primo tesserato in assoluto del neonato Salerno Calcio e già questo, nel suo piccolo, basterebbe a farlo entrare nella storia. Ma Antony ci ha messo del suo per entrare anche, e soprattutto, nel cuore dei tifosi. Non sarebbe stato facile per nessuno andare ad occupare una casella lasciata vuota da un idolo della Sud come Nicholas Caglioni. L’estremo difensore bergamasco, ultrà aggiunto nel ritorno play off contro il Verona, era riuscito ad instaurare un rapporto simbiotico con i tifosi. Un’eredità pesante dunque quella raccolta da portierino scuola Lazio. La tenacia e la professionalità di Iannarilli hanno fatto si che il nuovo numero 1 granata diventasse da subito un nuovo beniamino della tifoseria. Il lungo periodo trascorso in panchina nel campionato di Serie D non scalfì in nessuno modo la sicurezza di Iannarilli e la fiducia del popolo granata nel proprio portiere. Una fiducia ripagata con un rigore decisivo parato nella gara di Fidene, alla penultima

di Vincenzo Buoninfante

È

Gianluca Lambiase, nonché a tutto lo staff tecnico ed organizzativo della società. Infine il mio più sentito grazie, va a tutti gli sponsor che hanno creduto e credono in questa iniziativa. Siamo in un momento non facile per l’economia italiana e investire oggi in pubblicità, diceva Bill Gates, significa costruirsi le ali per volare domani. Ma le novità non finiranno qui, già dal prossimo mese ci stiamo preparando per il prossimo campionato che, come novità importante, vedrà raddoppiare il numero delle pagine che saranno ovviamente tutte a colori, e che conterrà rubriche inedite quest’anno, con tante novità Periodico «SALERNO GRANATA» Reg. Trib. di SA n°1028 del 30/07/2012 Editore

Rocco Calenda Direttore Responsabile

Mirko Cantarella Collaboratori

Matteo Luciani Antonio Calenda Vincenzo Buoninfante Donato Grimaldi Gaetano Ferraiuolo Mario Ruggiero Lucia Giannattasio

per i tifosi che diventeranno parte attiva del progetto, uno sforzo editoriale notevole, sia in termini economici che lavorativi, ma preso nella consapevolezza di dare più informazione ai nostri lettoritifosi. Non voglio svelarvi altro, tutto verrà reso noto al momento opportuno, per adesso godiamoci questa bella promozione, arrivederci all’inizio del prossimo campionato di prima divisione, sperando in un altro anno come questo e.. GRAZIE DI CUORE A TUTTI. e sempre Forza Salernitana

«Salerno Granata» lo trovi gratuitamente a Salerno e Provincia da: EDICOLA «CIAO CIAO» Via Trento, 36 Pastena - tel. 089.753775 EDICOLA GRANATA di Dutti Sergio Via R. Mauri, Tel. 333 6105627 TABACCHI BARONE Via Roma 298 (di fronte Villa Comunale) EDICOLA GIOIA Via C. Capone 2/A EDICOLA ELIA P.zza V. Veneto (stazione FS) tel 089 241 160 EDICOLA DE FEO P.zza Casalbore,13/17 - Salerno

Progetto Grafico e impaginazione

Rocco Calenda Stampa

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di campionato. Una parata che permise alla Salernitana di conquistare la promozione in Seconda Divisione e che fece di Iannarilli uno degli idoli della curva. Senza la controversa regola degli under, Iannarilli ha quest’anno vissuto una stagione da assoluto protagonista. Fino a quella maledetta gara di Buggiano, con un infortunio che fece temere non solo per la carriera, ma per la sua salute. La prontezza del personale medico ha fatto si che Antony tornasse ben presto ad una vita normale e, addirittura, all’attività agonistica. L’affetto mostrato dal popolo salernitano e gli attestati di solidarietà provenuti un po’ da tutte le parti, hanno rappresentato lo stimolo in più per tornare in fretta e più forte di prima. E domenica, contro il Gavorrano, potrebbe realizzarsi l’idea lanciata da Vittorio Tosto durante il periodo di degenza del portiere: vedere Iannarilli in campo, anche solo per qualche minuto, per festeggiare una promozione da protagonista assoluto, nonostante tutto. Antony avrà così la possibilità di regalare e regalarsi un’altra emozione indimenticabile. In attesa di un altro campionato da vivere al massimo. Lì, a difesa di quei pali.

5 Obiettivo su... 4° premio «Salernitana Best Player»

A

nche quest’anno il club “Mai Sola” e “Quello di Cagliari ” organizzano la manifestazione ” salernitana best player award”, il prestigioso trofeo che premia il calciatore cheper meriti sportivi e capacita’ di sacrificio ed abnegazionesi mette in mostra piu’ di altri con la maglia della squadra di calcio della citta’ di Salerno. le prime 3 edizione sono state ad appannaggio nel 2010 dell’indimenticabile motorino del centrocampo granata, il ”guerriero” Evans Soligo nel 2011 del ”bomber ” Dino Fava e lo scorso anno del “capitano”

Redazionale

Ciccio Montervino. La triade organizzatrice della manifestazione, Antonio Carmando, Ernesto Natella ed Antonio Di Giacomo, premieranno quest ’anno il calciatore Riccardo Perpetuini per la professionalita’ e l’attaccamento alla maglia, un giovane calciatore subito entrato nel cuore dei tifosi granata anche in virtu’ dell’impegno e della caparbieta’ agonistica messa in mostra durante il campionato. La premiazione avverrà domenica mattina 12 maggio 2013 a Teramo, nella sala congressi dell’hotel che ospitera’ la Salernitana nel ritiro pre-gara.


6 Oltre il tifo

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Tifosi...

U

na giornata indimenticabile, come da tempo non si viveva a Salerno. Sugli spalti erano 10mila, ma cantavano e tifavano come fossero il doppio. Con la voglia di ripartire da quel maledetto pomeriggio del 19 giugno 2011 e riprendersi quella categoria persa in un'aula di tribunale. La tifoseria di Salerno ha dimostrato all'Italia intera di non essere seconda a nessuno, ricreando in poche ore l'entusiasmo dei vecchi tempi in uno stadio tornato finalmente principesco e caroselli d'auto in festa a celebrare il ritorno dei granata in Prima Divisione dopo due anni di inferno dantesco tra i campetti sterrati della quinta serie. C'è voglia di rivincita, di tornare a sognare in grande dopo tante delusioni e di dimostrare alla società ed a tutte le tifoserie italiane che il popolo di fede granata ha sofferto, ma non ha mai mollato, con centinaia di supporters all'Arechi sin dalle ore del mattino per ultimare i preparativi per la straordinaria coreografia inscenata all'atto dell'ingresso in campo delle squadre e per vivere con gli amici di sempre una giornata destinata a restare nel cuore e nella mente di tutti per i prossimi anni. "Grazie Salerno" dicono i giocatori all'unisono all'esterno della tribuna, con le lacrime agli occhi da parte di calciatori che hanno vinto il campionato soprattutto grazie all'apporto dello zoccolo duro. C'è Striscia la notizia. Ci sono le famiglie. Ci sono genitori ed amici dei giocatori in tribuna. Ci sono le tifoserie gemellate. Nessuno ha voluto mancare ad un appuntamento così importante, e poco importa in questo momento la classica polemica tra occasionali e sempre presenti: onore a chi c'è sempre stato, ma l'Arechi pieno è davvero tanta roba. Sono le ore 13 e la polveriera granata è già esplosa, in centinaia sono già all'esterno della struttura tra foto ricordo, sventolii di bandiere e clacson

di Gaetano Ferraiuolo

a festa; poco dopo arriva il pullman della squadra, scortato da decine di macchine che salutano la capolista caricando ulteriormente l'ambiente. Durante la partita il fattore pubblico risulta determinante, soprattutto dopo lo 0-1 ed il rosso rimediato da Guazzo: i 10mila esplodono alla rete di Ginestra, con quell' "io ti voglio dire" che fa impazzire anche tifosi che solitamente vivono la partita con maggior compostezza. Sobri, ma non meno emozionanti i festeggiamenti del post gara: "che bello è quando esco di casa per andare allo stadio a vedere granata", coro divenuto tormentone già da Nocera Umbra. Poi l'ovazione per la società, invitata a riportare Salerno in serie A, con Mezzaroma e Lotito portati in trionfo dai calciatori:loro hanno vinto sul campo, i tifosi li hanno trascinati dagli spalti, in casa e fuori soprattutto nelle difficoltà. Ora Salerno si goda la festa: finalmente...rieccoC1! Eppure il clima di apparente disinteresse che aveva accompagnato la promozione aveva destato qualche preoccupazione: festa post partita a Fondi, poi un centinaio di tifosi dinanzi al "Vestuti" a brindare dopo la notizia della matematica promozione, qualche decina in più agli allenamenti a porte aperte ad abbracciare la capolista mostrandole riconoscenza per il prestigioso traguardo ottenuto. «Salerno, sveglia!" uno degli appelli lanciati sul web da chi è sempre stato presente e sognava di vivere una domenica di festa. Con il passare delle ore la febbre del tifo è salita a ritmo vertiginoso. 2mila biglietti venduti. Poi 3mila, ancora 5mila a 48 ore dal fischio d'inizio, con decine di ultras a sacrificare le loro giornate per una coreografia che conoscevamo dall'inizio, ma che non abbiamo voluto svelare per rispetto del loro lavoro e per non rovinare la sorpresa. Già dalle ore 10 allo stadio si respirava un clima diverso dal solito,

neanche col Monterotondo in cui ci si giocava tutto l'adrenalina era a mille come ieri; bandiere al vento e tifosi sparpagliati nei vari settori per ultimare i preparativi di una scenografia che ancora adesso sta facendo parlare l'Italia intera. Dinanzi ai botteghini in centinaia erano già in coda per accaparrarsi il prezioso tagliando: "Stavolta i 10mila ci saranno, abbiamo accontentato Lotito " uno dei tormentoni che ha contraddistinto l'intera mattinata. Alle ore 13 è alta la tensione, i tornelli si aprono con qualche minuto d'anticipo rispetto al solito: non c'è un singolo tifoso che non abbia un drappo granata, gli stessi parenti dei calciatori vivono il match quasi da ultras in compagnia dei figli, scesi sul terreno di gioco assieme ai padri. Alle ore 15 inizia la festa, con una coreografia ed un tifo che ricordano davvero gli anni d'oro della Sud, una bolgia infernale che regala brividi d'altri tempi e la sensazione di essere tornati finalmente laddove tutto ebbe termine a causa di un arbitraggio scellerato e di una gestione societaria rivelatasi fallimentare. Dal rigore di Carrus al colpo di testa di Ginestra, nella stessa porta: una rete meno importante, ma che fa letteralmente impazzire un Arechi che non poteva celebrare l'evento con una sconfitta contro il modesto Poggibonsi.

La partecipazione emotiva del pubblico, dalla curva alla tribuna, lascia pensare che sugli spalti non ci siano i cosiddetti e tanto screditati "occasionali", ma tifosi che aspettavano solo di ricucire una ferita che per qualcuno è ancora aperta, ma che non trascende da una grande fede interamente tinta di granata. Alle 17 è tempo di fare festa: la serie D e la Seconda Divisione fanno parte di un capitolo chiuso, si dà spazio alla gioia ed alla voglia di sognare in grande, come da tempo non accadeva ad una città chiamata a conservare il patrimonio di entusiasmo rigeneratosi. Spetterà allo zoccolo duro, artefice principale di questa promozione. Spetterà ai 5mila che ieri hanno deciso di tornare allo stadio e che, si spera, garantiranno una frequenza più assidua l'anno prossimo. Salerno, però, non ha più nulla da dimostrare a nessuno: il dodicesimo uomo in campo ha fatto appieno la sua parte e la tifoseria ha regalato brividi indescrivibili. Ancora auguri, Salernitana!

11 La Salernitana che verrà

11 motivi per confermare Perrone

V

into il campionato in prima posizione e con l’obiettivo finale di far propria anche la SuperCoppa la Salernitana si appresta ad ospitare il Gavorrano nella penultima giornata. Esprimiamo undici motivi in cui crediamo che Mister Perrone debba essere riconfermato. -Parlano i fatti. 8 vittorie consecutive, 23 risultati utili consecutivi, promossi e sicuri del primo con 4 e 2 giornate d’anticipo. Numeri da Barcelona? No, da Salernitana! In qualsiasi sfera del globo pallonaro questi numeri sono meritevoli di conferma. -Gestione spogliatoio. Nei momenti più difficili il Mister ha coeso il gruppo permettendo risultati inimmaginabili. Con calma e grande pazienza ha saputo gestire la rosa con intelligenza, cosa che non è riuscita al suo predecessore. -Spazio a tutti. Non si può dire che il Mister non abbia fatto giocare tutti nonostante abbia sempre espresso il suo dissenso per una rosa così ampia. Sarà il leitmotiv delle prossime due gare. Dare spazio a tutti, soprattutto ai più giovani. -Versatilità tattica. L’anno scorso, come tutti gli allenatori del resto, è stato tacciato di poca versatilità schierando sempre con lo stesso modulo. Mai come quest’anno Perrone ha sperimentato e dato alla Salernitana più d’un’anima, variando dal 4-3-3, al 4-3-1-2, per arrivare al 3-5-2 e 3-4-1-2. Ha saputo mettere la squadra a proprio agio rinunciando al proprio credo tattico pur di favorire le caratteristiche dei giocatori a disposizione. Touché. -Umiltà. In questo mondo barbaro è sempre più una brutta qualità. Perrone è sicuramente uno degli allenatori più umili arrivati a Salerno. Nelle ultime settimane, ha sempre messo avanti gli interessi della squadra che i suoi, ha sempre dichiarato che

Da chi ripartire il prossimo anno?

di Mario Ruggiero

la società deve saper scegliere bene per il futuro della Salernitana e che è giusto l’attaccamento dei tifosi alla maglia e non all’allenatore,alla società o ad un calciatore. -Rivin c ita. Dopo essere scaricato in modo non proprio elegante sul finire della scorsa annata, sia dai tifosi che dalla società, Perrone ha detto sì alla proposta di Lotito a settembre. Si è regalato una rivincita con i fiocchi lavorando sodo ed isolandosi dalle critiche ricevute del primo anno. Come direbbe lui “il lavoro paga sempre”. -Sfida. Perrone ama le sfide. E noi ne proponiamo una. Vincere il campionato di Serie C e arrivare a quota 3 promozioni consecutive. Forse nessun allenatore è mai riuscito a tanto. Entrerebbe nella storia del calcio italiano dopo essere entrato per due volte in quella del calcio salernitano (2 promozioni di fila e 23 risultati utili consecutivi). Ci pensi bene, mister. -Aziendalista. Anche essere aziendalista è stato spesso motivo di critica ma quando il tuo presidente è Lotito non puoi permetterti di essere “vulcanico”, chiedete a Galderisi. Perrone ha sempre avuto grande rispetto per la società per l’opportunità che gli ha dato. -Rapporto con la società. Sempre stato buono, anche l’anno scorso quando Lotito l’ha sempre difeso sia in privato che in pubblico. Con Susini e Mariotto è stato amore a prima vista. Speriamo possa continuare. -Rapporto con i tifosi migliorato. Anche in Curva vogliono Perrone, il coro con il Poggibonsi ha emozionato il tecnico romano. Pace fatta? -Alternativa. Accontentiamo chi non lo vuole più sulla panchina granata. Chi c’è in giro? Quale allenatore potrebbe conoscere bene l’ambiente granata come Perrone? Attendiamo risposte.

di Vincenzo Buoninfante

F

inalmente ci siamo: con la vittoria di Martina Franca, e l a c o n t e m p o ra n e a sconfitta del Pontedera, la Salernitana ha ottenuto la certezza matematica del primo posto. Un traguardo a cui il presidente Lotito, come più volte sottolineato, teneva particolarmente. Ora non resta che attendere di sapere chi sarà l’avversario da sfidare in Supercoppa. Ora però è fondamentale concentrarsi sul futuro. Un campionato vinto con così largo anticipo, non solo costituisce un grande merito per l’intero staff tecnico e dirigenziale, ma offre anche l’opportunità di programmare con ampio margine le manovre societarie in vista della prossima stagione. Nelle dichiarazioni rilasciate nelle settimane precedenti, tutti i tesserati del club, a partire da patron Lotito, hanno rimandato ogni discorso a fine campionato. Col primo posto in cassaforte, i tempi sembrano essere davvero maturi per discutere di quelli che saranno i programmi per il prossimo campionato. Prima di tutto c’è da discutere la situazione relativa a Mariotto e Susini, entrambi non certi della riconferma nonostante l’ottimo lavoro svolto. La fredda lucidità di Mariotto e il temperamento fumantino di Susini hanno rappresentato il mix giusto in questa stagione e una riconferma sarebbe più che meritata. Come sarebbe giusto dare un’occasione a Carlo Perrone, autore di una doppia promozione mai avvenuta nella storia della Salernitana. Il tecnico laziale avrebbe così l’opportunità, per la prima volta, di guidare la squadra sin dai primi giorni e avrebbe anche modo di collaborare alle scelte di mercato. Sciolti questi nodi, sarà necessario concentrarsi sui calciatori. Dopo due campionati vinti, la Salernitana dovrà puntare ad un campionato di vertice anche in terza serie. Per questo motivo, appare necessario individuare una rosa di calciatori del gruppo attuale da poter riconfermare anche per il prossimo anno. Dando uno sguardo alla situazione contrattuale dei componenti attuali della rosa, si evince però che sono davvero pochi i calciatori di proprietà che hanno ancora un anno di contratto. Di questo gruppo fanno parte: Monter vino, Ginestra, Gustavo, Iannarilli, Silvestri e Topouzis. Per questi è previsto un contratto con scadenza a giugno del 2014. Discorso a parte

merita David Mounard, con cui pare ci sia una sensibile distanza economica che, al momento, impedisce il prolungamento del contratto in scadenza tra un anno. È evidente che il rapporto sinergico tra Lazio e Salerni tana, rappresenti un fattore determinante nella costruzione della squadra anche per il prossimo anno. Sono diversi, i giocatori in prestito o in comproprietà col club capitolino. Uno di questi è Perpetuini: il centrocampista ha un contratto in scadenza nel 2014,la buona stagione disputata ne suggerirebbe la riconferma. Discorso simile per Capua, Luciani e Zampa: i primi due hanno un contratto fino al 2014, mentre per il regista, scadenza nel 2015, il discorso è più complesso: nonostante la stagione poco brillante, su di lui ci sono le attenzioni di diversi club. Tra i giocatori in prestito, la situazione da risolvere con più urgenza riguarda quella relativa a Manuel Mancini, il cui cartellino è di proprietà del Verona. La costruzione della Salernitana 2013/2014 sembra non poter prescindere dalla riconferma del talentuoso fantasista. È per questo motivo che è fondamentale avviare sin da subito i contatti col club di appartenenza per risolvere la questione. Nelle scorse settimane, il Ds Mariotto si è comunque dichiarato ottimista riguardo alla permanenza a Salerno del calciatore romano. Oltre a Mancini, anche Tuia, Adeleke e Cristiano Rossi sono in prestito a Salerno: tra i tre, è il primo ad avere maggiori possibilità di riconferma. Molto folto, infine, il numero di calciatori in scadenza di contratto, ben undici. In primis c’è da discutere del contratto di Matteo Guazzo: nonostante la brillante stagione disputata, infatti, non è ancora arrivata una proposta di rinnovo. Il centravanti piemontese attende una chiamata dal club ma è evidente il rischio di perderlo per la prossima stagione. Su di lui, si parla di un interessamento della Reggina. Si sta giocando una riconferma anche Ivan Dazzi, la cui riconferma potrebbe essere legata anche ai tempi di recupero di Iannarilli. Contratto in scadenza anche per la coppia difensiva formata da Rinaldi e Molinari, autori di una stagione eccellente suggellata anche da alcune reti pesanti. Possibile una riconferma per entrambi. Ultimi mesi di contratto anche per Garino, Chirieletti, Lanni, Piva, Ricci e Vettraino.


Il Foto-Campionato

Le piĂš belle immagini della Salernitana 2012/2013

Salernitana - Foligno 2 - 0

Salernitana - L’Aquila 2 - 3

Salernitana - Pontedera 1 - 1

Salernitana - Aversa N. 2 - 2

Salernitana - Melfi 2 - 1

Salernitana - Poggibonsi 1 - 1

LE FOTO DELLA FESTA PROMOZIONE

Salernitana - Borgo a Buggiano 3 - 1

Salernitana - Campobasso 2 - 0

Melfi - Salernitana 0 - 0

Salernitana - Aprilia 3 - 0

Salernitana - Martina 1 - 0

Salernitana - Fondi 3 - 2

Salernitana - Teramo 3 - 1

Salernitana - Chieti 3 - 1

Salernitana - Arzanese 0 - 0

Salernitana - Foligno 0 - 1

Salernitana - Vigor Lametia 3 - 0

Salernitana - Hinterreggio 1 - 1

Fondi - Salernitana 1 - 5


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