Loredana De Vitis
perché non m’hai cliccato? il mio amor/odio su faccialibro nell’anno di grazia 2010
Attribution-NonCommercial-ShareAlike
Intro
L’ammetto. Non ho ancora imparato a gestirlo. Però mi diverto da morire. Certe volte scrivo apposta cose stupide, o ambigue. E certe volte mi prendo terribilmente sul serio. Scrivo ogni giorno per lavoro, scrivo racconti, ho un blog, insomma scrivo. Però quella volta, quella volta e mezza, quelle due volte su facebook ogni giorno… quel divertimento… non me ne sono voluta privare praticamente mai. Quelle due righe del “a cosa stai pensando”, una foto, una canzone, un video, un che. E siccome adesso i miei “amici” sono molti, molti di più dei miei amici… questa faccenda dello scrivere diventa quasi un altro esercizio di stile (chiedo venia, mi sto daccapo prendendo troppo sul serio). Vabbè, ho fatto semplicemente questo: ho raccolto un anno dei miei “status” più rappresentativi. A mio giudizio, a giudizio dei “mi piace” e dei commenti. Un po’ per il dispiacere di vederli sparire nel nulla, un po’ per quella dose di egocentrismo al quale mi sono rassegnata. Qua e là qualche bel pezzo musicale e qualche citazione. Eccoli qua: vi metto nelle mani un’arma, e per di più servita infiocchettata dalla parte del manico. Un po’ d’indulgenza per la mia grafomania ve la posso chiedere? Ciao :) :* ;) :P Loredana P.S. Per traduzioni dal salentino scrivetemi :)
Gennaio 2010 1 Leggo e scrivo il primo dell’anno, perché possa leggere e scrivere tutto l’anno. Peccato che abbia anche lavato i piatti... :P
2 Non sono nient’altro che la mia immaginazione! The Clash Should I stay or should I go
4 Ho un’idea per capello. Il che è veramente troppo. 6 Penso a Vania e a quella volta che, parlando di “Non credere di avere diritti”, aggiunse: “Non credere di avere doveri”.
U2 Hold me, thrill me, kiss me, kill me nota / scrivere, insistere, resistere! Scrivere (...) è un’attività complessa: è, insieme, preferire l’immaginario e voler comunicare; in queste due scelte si manifestano tendenze assai diverse e a prima vista contrastanti. Per pretendere di sostituire un universo inventato al mondo esistente, bisogna rifiutare aggressivamente quest’ultimo: chiunque vi stia dentro come un pesce nell’acqua e pensi che tutto va bene, non si metterà certo a scrivere. Ma il desiderio di comunicazione presuppone che ci si interessi agli altri; anche se nel rapporto dello scrittore con l’umanità entra dell’inimicizia e del disprezzo. (Simone de Beauvoir)
8 Rendo nota una questione fondamentale. Attenzione: non sono Candy Candy.
10 Ho letto una divertente storiella su un’anziana vedova che
ogni sera raccontava la giornata alla foto del marito. Per fedeltà
estrema? Perché non aveva nessuno con cui parlare? Richiesta di una spiegazione, la signora rispose: “Certe cose si possono raccontare solo a un morto”.
12 Mi rassegno alla curiosità e scrivo di seguito la quinta
frase della pagina 56 del libro più vicino: “Erano in tre uomini nell’immensa sala del Concistoro”. Che libro è? Spaghetti con le vongole e pasticcio di patate per chi indovina.
14 Riassumo brevemente la mia lunghissima giornata. Ho
preso le misure. Ho colto sfumature. Ho avuto qualche conato. Ho nutrito qualche speranza. Ho aggiunto qualche riga. Infine, ho pensato che è molto triste ricevere per posta soltanto bollette.
16 Sono passata dall’acqua che scorre all’acqua stagnante. Per fortuna è acqua passata.
17 Non ho resistito. Proprio non ce l’ho fatta. Ho comprato il mascara con il vibratore. Il dramma è che è fantastico...
21 Devo proprio concludere che l’amore si somiglia su ogni
pianeta, che in guerra e in amore tutto è permesso e che l’amore vince ogni cosa. Pelle bianca oppure blu.
23 Pensavo al “terra bruciata” ma devo ammettere che il “carta da zucchero” non è affatto male!
25 Lodo i campi grandi, ma ne coltivo ben volentieri uno piccolo! nota / la mia vita secondo i Beatles Usando solo nomi di canzoni di un solo artista o di un gruppo, rispondi alle domande. Scegli il tuo artista: The Beatles
Sei un uomo o una donna? / Within you without you Descriviti / Paperback writer Come ti senti? / The fool on the hill Descrivi dove vivi al momento / Helter skelter Se potessi andare ovunque, dove andresti? / Strawberry fields forever Il tuo mezzo di trasporto preferito / Drive my car Il tuo migliore amico? / Julia Tu e il/la tuo/a miglior amico/a siete..? / Here, there and everywhere Com’è il tempo? / Inner light Momento preferito della giornata / Good day sunshine Se la tua vita fosse uno show televisivo, come si chiamerebbe? / Revolution Che cos’è la vita per te? / Tomorrow never knows La tua relazione / If I fell Hai paura di? / Help! Qual è il miglior consiglio che tu possa dare? / Why don’t we do it in the road? Pensiero della giornata / We can work it out Il mio motto / Across the universe
26 Vagamente annoiata, accendo tutti e cinque i fornelli. E tra dieci minuti il forno.
28 Quello che penso dico. Quello che dico faccio. Quello che faccio disfo.
Febbraio 2010 2 Tra le piccole e le grandi, sceglierei le grandi. E lotterei ogni giorno per questo. Cara Natalia, brindo alle virtù.
nota / è nel muto istinto il meglio di noi (...) penso che si debbano insegnar loro (ai figli, ndr) non le piccole virtù, ma le grandi. Non il risparmio, ma la generosità e l’indifferenza verso il denaro; non la prudenza, ma il coraggio e lo sprezzo del pericolo; non l’astuzia, ma la schiettezza e l’amore alla verità; non la diplomazia, ma l’amore per il prossimo e l’abnegazione; non il desiderio del successo, ma il desiderio di essere e di sapere. (...) Di solito invece facciamo il contrario (...). Scegliamo, in questo modo, la via più comoda: perché le piccole virtù non racchiudono
alcun pericolo materiale, e anzi tengono riparo dai colpi della fortuna. (...) In realtà la differenza è solo apparente. Anche le piccole virtù provengono dal profondo del nostro istinto, da un istinto di difesa: ma in esse la ragione parla, sentenzia, disserta, brillante avvocato dell’incolumità personale. Le grandi virtù sgorgano da un istinto in cui la ragione non parla, un istinto a cui mi sarebbe difficile dare un nome. E il meglio di noi è in quel muto istinto (...). (Natalia Ginzburg, Le piccole virtù)
8 Non amo gli eufemismi. 9 Mi riscopro ogni volta più snob. The Beatles Helter skelter
15 Amo le montagne russe. E poi le odio. 16 Diffido sempre di chi non ama i gatti. 17 Non aspiro alla beatificazione, quindi il martirio non è nei programmi.
19 Decido di dare fiducia e spesso me ne pento. Ripeto più volte gli errori e spesso me ne pento. Divento cattivissima e spesso me ne pento. Di tutto questo mi perdono sempre.
21 Leggerò una notte a notte. 24 Ho così tante possibilità che scriverò qualcosa sulle possibilità. 28 Nel dubbio mi affiderò al mio naso.
Marzo 2010 2 Non posso che rassegnarmi al dato che l’amicizia tra donne porta inevitabilmente con sé un’infinita serie di casini...
6 Vi saluto dall’Udi!!! 8 Abbraccio tutte le donne e tutte le donne che amo. E penso a Pina e al fatto che “non siamo libere per caso né per concessione, ma solo grazie alle nostre lotte”. Sorrisi.
9 I want a life as a kitchen drama... 10 L’avrei voluta più ribelle e più gotica. Molto più ribelle, molto più gotica. Adorabile lo stregatto. Ma quello ce l’ho.
11 Annuncio con il solito gaudio che ho ri-perso tutti i numeri. Vi prego: mandatemi un sms firmato oppure non ve la prendete se rispondo “Chi sei?” :)
17 Liberata dall’istinto dalle inutili ossessioni! 18 Desidero richiamare l’attenzione di alcuni incauti maneggia-
tori di scarsissime conoscenze teoriche sul fatto che il “nichilismo” niente ha a che vedere con Nichi. Attenzione: non è una battuta.
21 Sono agghiacciata. Ciao Michele. nota / tiziano per michele Guarda la natura da questo prato, guardala bene e ascoltala. Là, il cuculo; negli alberi tanti uccellini – chi sa chi sono? – coi loro gridi
e il loro pigolio, i grilli nell’erba, il vento che passa tra le foglie. Un grande concerto che vive di vita sua, completamente indifferente, distaccato da quel che mi succede, dalla morte che aspetto. Le formicole continuano a camminare, gli uccelli cantano al loro dio, il vento soffia. (Tiziano Terzani, La fine è il mio inizio)
25 Ho finito il caffè. Questo non è da me. 27 Ho sentito di un’arzilla vecchina, insegnante d’inglese in
pensione, tutta ceramiche e pizzi, che con animo incendiario ha appuntato una spilla rossa e...
28 Ho indossato scarpe rosse tacco 12. E adesso le pantofole a forma d’elefante sono un sogno...
Sade No ordinary love
31 Ho scovato la ricetta del “ponce” (dosi per 20 pirati): 30 bot-
tiglie di rum, 2 chili di limoni a fette, 4 chili di arance a fette, 4 chili di mele a cubetti, 4 ananas grandi sbucciati e tagliati a pezzettini, 10 bastoncini di cannella, 2 brocche medie di zucchero di canna.
Aprile 2010 1 Sono molto delusa dalla farmacista che... apparentemente
carina e simpatica... m’ha guardata con oscena aria di sufficienza. La mia colpa: “Non voglio una crema antirughe”. Lei: “Dopo i 25 serve per prevenire”. Io: “Non voglio prevenire, mi piacciono le rughe”. Aria di sufficienza. Io: “Non la userò”. Aria di sufficienza. Io: “Rassegnati”.
6 Ho un nuovo - pacifico - pezzo d’artiglieria! 8 Rileggo Virginia. E ci trovo sempre qualcosa di nuovo. Buona notte dalla stanza tutta per me.
Amy Winehouse Love is a losing game
12 Subodoro. 14 Uscendo da un parcheggio oggettivamente difficile, mi
esprimo in manovre impeccabili. Due giovani ricercatori (fisici credo), dapprima incuriositi e sornioni, si avvicinano infine per darmi le ultime indicazioni. Uno: “Lei va benissimo”. Esco. L’altro: “Devo dire... meglio di un uomo”. E io: “Promettete di non fare mai più battute stupide alle donne che parcheggiano”. Sorridono: “Promesso”. E chi ci crede?
17 Ne racconto una e chiedo venia ai non leccesi. Una tipa
parla al telefono con un’amica: “Le scarpe? Ah sì, ti dico io. Le compro sempre in quel negozio... come si chiama... quello su via Trinchese... come si chiama... ah sì... Frisullo”.
22 Ho osservato gesti d’inusuale poesia. 24 Noto in molti uomini il salire della rabbia da una vena sulla fronte che...
26 Ho imparato presto che, in francese, certe espressioni non sono poi così volgari. Merde! ;)
27 Osservo con molto divertimento scene come questa. Un
uomo s’incazza (e ha ragione), dunque se ne deduce che ha carattere, personalità. Una donna, per lo stesso identico motivo, s’incazza, ha quindi ragione ma se ne deduce che “c’ha le sue cose”. Un point pour moi!
29 Ascolto i progetti piuttosto vaghi di un gran bel perso-
naggio di 33 anni, il quale è convinto che si darà una “calmata” dopo i 40. Forse. Il che mi fa pensare che gli arriverà molto presto un tram in faccia. E a quel punto... rideremo.
Maggio 2010 2 Sorseggio dal mio nuovo bicchiere termico, originale ammmmmmericano....
4 Desidero tradurre per i non salentini il saluto ricevuto nel
pomeriggio: “bona espera mescia. e cce ha ssuccessu? tannu tuttu cacatu!”. Potrebbe essere più o meno così: “buona sera signorina probabilmente laureata. che cosa è successo al vetro della macchina? un piccione ha lasciato un regalino?” :))
6 Cosa dovrei pensare di uno che dice di odiare gli anglicismi e poi dice ‘customizziamo’?
9 Ho fatto gli auguri alla mamma, e un paio di complimenti per la figlia :))
10 Trovo imperdibile lo spettacolo di un amico ‘normalmente’ molto sensibile e profondo che, all’arrivo di una nuova donna,
tira fuori il lato più leggero di sé.
11 Ringrazio l’ Udi Centrale perché ricorda che il 13 maggio
del 1960, cinquant’anni fa, con la sentenza 33 la Corte Costituzionale apriva alle donne l’accesso a tutte le carriere pubbliche. U2 Electrical storm
13 Devo avere un segreto così segreto che non riesco neppure io a capire qual è.
17 Ho lasciato attraversare un piccione. Se l’è presa comoda. Grigio chiaro con un collarino di piumette bianche. Prego.
19 Farò il cambio di stagione, lo farò. Lo farò, certo. Sicuro. 23 Sono sempre molto divertita dal danzare con Andrea che,
senza malizia, dice cose che noialtri amiamo invece equivocare. Oggi: “Senti bene la presa dietro?”. Io (ridendo): “Non benissimo, ti spiego meglio”. Caro Andrea, le amiche servono a questo. La tua donna apprezzerà! :D
25 Ho come mio solito assaggiato qualunque cosa, ogni più piccola cosa: cibo, bevanda, parola.
JJ Cale Don’t go to strangers
27 C’ho Venere in transito. C’ho Venere in transito??? Cosa??? C’ho Venere in transito??? O_o :/
29 Non sarò più la stessa. Ah, cosa può fare ascoltare Giovanni proferire a mo’ di insulto “Cce si’ sostanzialista”...
31 Semplificherò notevolmente la comunicazione. Sì. No. nota / ancora virginia Un qualche matrimonio degli opposti si deve consumare. La mente tutta deve mostrarsi aperta, se dobbiamo ricevere la sensazione che lo scrittore sta comunicando la sua esperienza in tutta la sua pienezza. Ci deve essere libertà e ci deve essere pace. Nessuna ruota deve cigolare, nessuna luce tremare. Le tende devono essere ben chiuse. Lo scrittore, pensavo, una volta che la sua esperienza è conclusa, deve sdraiarsi e consentire alla mente di celebrare le proprie nozze nel buio. Non deve guardare né mettere in dubbio quanto sta accadendo. Piuttosto, egli deve sfogliare i petali di una rosa o mettersi a guardare i cigni che galleggiano tranquilli lungo il fiume. (Virginia Woolf, Una stanza tutta per sé)
Giugno 2010 1 Scrivo come fosse un esorcismo. 2 Sono ancora, nonostante tutto, contro ogni evidenza, al di là del bene e del male, orgogliosa d’essere italiana.
5 Circondata da insopportabile maleducazione, noto quel poco che brilla. Che ingannevolmente brilla di più.
8 Terrò conto solo dei fatti. Dovendoli cercare, starò attenta a questo: sono scomparsi? o semplicemente non ci sono?
9 Attribuisco grande valore agli esercizi di memoria. Comincia-
mo da questo: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”. Ripeti.
11 Ho ascoltato per puro caso Roberta, 22 anni, prostituta: “Osce
propriu nu me sta coddha”. Ci penso da ore, non trovo le parole.
12 Rido, rido, rido. Ho praticamente le lacrime agli occhi per
questo: “Sai delle volte che sensazione mi dai, Lore? La stessa che provo quando percorro un viottolo di campagna in auto, per cavoli miei, dove a stento ci passa una sola auto e d’improvviso, mentre sono convinto di non trovar nessuno, mi imbatto in una Citroen Pallas in direzione contraria”.
13 C’è veramente poco che non possa pensare con il giusto cappello in testa.
16 Trovo sempre qualche scusa per non evitare l’evitabile. 17 Dispongo di una meravigliosa dimostrazione del teorema per cui qualcosa sta per avvenire, ma questa dimostrazione non può essere contenuta nello spazio troppo stretto del mio pensiero conscio.
18 Messa davanti al mondo lo accetto? A volte. A volte con l’accetta.
22 Tra gli alti e i bassi preferisco gli alti, ma a cosa esattamente mi riferisco non ho nessuna intenzione di rispondere. Tiè.
24 Non ho bisogno di accendere la tv. Le urla dei vicini:
bestemmie, nomi di giocatori in sequenza, versi osceni, mugugni prolungati. Insomma, la performance italiana è uno schifo.
28 Ho dato un passaggio alla signora Carmelina. Settant’anni
circa. Sconosciuta. Mi ha beccata mentre aprivo la macchina. “Passi davanti alla chiesa?” (15 metri, non di più). “Sì. Perché?”. Apre la portiera e si siede. “Accompagnami. Altrimenti arrivo a messa col fiatone”. O_O
Luglio 2010 1 Certe volte sono come davanti a qualcosa che scrolla dalle
fondamenta tutto quanto ho costruito in me, attorno a me, la logica, la logica di tutte le costruzioni (dall’Enrico IV, atto II).
2 Prima o poi riuscirò a convincermi che il bucato non ha il potere di stirarsi da solo?
5
Cito Salman Rushdie: “Nei romanzi e nelle poesie noi cantiamo la nostra complessità umana, la nostra capacità di essere, simultaneamente, sia sì che no, sia questo che quello, senza avvertire il minimo disagio. Questa bella complicazione non è mai stata tanto importante quanto nella nostra epoca di eccessiva semplificazione”.
6 Ho una discreta quantità d’amic* degnissim* d’un film d’Almodovar...
10 Mi sono portata da Porto Cesareo due maschi nudi in macchina. Dieci anni in due. Vale lo stesso? :P
11 Ho rassicurato la nonna di Samanta e Marco: ho messo la testa a posto. Mi pettino in effetti più di prima ;)
15 Quanto sono stanca delle facce con perenne aria di sufficienza... 17 Sono andata a trovare Rosaria e non era previsto. Un tavolo bianco, uno straccio a righe, frise integrali e pomodoro, un po’ d’olio e pochissimo sale, acqua versata da una brocca smaltata. “Scusate, non ho niente”. M’è parso che avesse tutto.
19 Ho sempre molto amato l’odore della pioggia. 20 Ho atteso mezzanotte e venti... e i 32 sono arrivati in modo del tutto naturale!
26 Allungo i viaggi con l’acqua del bucato. 29 Sono stata oggi così apostrofata: “Loredana, la spicci cu’ sienti ‘ste canzuni de muertu?”. Era Björk. Risposta: “Joga” a tutto volume.
30 Non voglio ingaggiare una battaglia persa in partenza col mio istinto. Quindi smetto di pensare che c’ho da fare e mi metto a fare niente.
Agosto 2010 2 Leggo di Frida Kahlo voracemente, inopportunamente, clandestinamente. Perché “ogni dolore è passeggero, ma ogni gioia richiede l’eternità, la profonda, profonda eternità”.
nota / ma la voluttà... O Mensch! Gib Acht! Was spricht die tierfe Mitternacht? Ich schlief, ich schlief! Aus tiefem Traum bin ich erwacht: Die Welt ist tief, Und tiefer als der Tag gedacht. O Mensch! Tief ist ihr Weh, Lust tiefer noch als Herzleid! Weh spricht: Vegeh! Doch alle Lust will Ewigkeit! Will tiefe, tiefe Ewigkeit! (Friedrich Nietzsche, Also Sprach Zarathustra)
4 Sono stata stavolta richiamata così: “Loredana, la spicci cu’
sienti ‘sti lamenti de luntanu?” (intraducibile). Era Petra Magoni. Vabbuò.
7 Sono stata al mare dai nonni, a sorpresa. Il nonno: “Ue’
Dana”. La nonna chiama mia madre al telefono: “Signora, indovina. C’abbiamo Meri Poppi” (avevo un cappello e una grande borsa). Dopo pranzo, il solito aggiornamento su Beautiful: “Stefani non sta bene (il nonno aggrotta la fronte). Ha avuto pure un ics (un ictus)”. Li adoro. Massive attack Angel
10 Su certe cose sono abitudinaria. Per esempio faccio il pieno quasi sempre nella stessa stazione di servizio. Oggi ho detto al tipo: “Quant’è cara, per la miseria”. Risposta sorridendo: “Signora mia, hai sbagliato. Queste macchine sono gioiellini, ma non dovevi prenderla a benzina. C’hai il piede pesante”.
The Chemical Brothers Hey boy hey girl
14 Mi sono distratta. Gli occhi velocemente a destra: tre fiori
di dente di leone volteggiavano. Presi al volo, col cuore che batteva forte. Fortissimo. Desiderio espresso in una frazione di secondo. E via, di nuovo nel vento. Mi scuso: “Hai visto che belli?”. Mi rispondono: “Bellissimi. Ed erano anche tre”. nota / io dico Io dico che murare viva la propria sofferenza è rischiare di lasciarsi divorare da lei, dall’interno, e attraverso vie oscure e insensate. Che la forza di ciò che non si esprime è implosiva, devastante, autodistruttrice. Che esprimere è cominciare a liberarsi. (Frida Kahlo, in “Frida Kahlo” di Rauda Jamis, p. 224)
17 Ho saputo di un incredibile pasticciere che in negozio,
quando legge Nietzsche, non apre a nessuno. Voglio conoscerlo! A come farsi aprire penserò poi...
18 Su certe coppie scriverei romanzi. Starei lì a osservare per ore, ma poi tutta la storia sarebbe inventata.
20 Come Saffo invoco: “Lira divina, parlami, fa’ risuonare la tua voce”.
22 Concordo con Stefano Bollani: meglio l’ordine irrequieto
del caos calmo. Nota bene: fonìa a tratti francamente discutibile. Post scriptum: c’ha davvero il physique du rôle. Nota a margine: richiesto di portar fuori la spazzatura, perderebbe il 90 per cento del fascino.
24 Mi sono sbagliata tanto spesso che adesso, al pensiero che
forse mi sbaglio ancora, penso: vorrei sbagliare a pensare che sto sbagliando.
25 Vivo in una città così umida che non è poi tanto strano sentirsi chiedere dai turisti: “Scusi, per il lungomare di Lecce?” :D
28 Dalla parrucchiera ho conosciuto la signora Elide. Sugli 80. Capelli biondo platino. Bigodini. Attenta ai particolari (“sistema di qua, ché è un po’ diverso”) ma dimentica di tutto il resto: giorni, orari, denaro. Divina.
30 Non sopporto, ma proprio NON SOPPORTO gli evan-
gelizzatori. Di qualunque parte, partito, credo, ideologia. Quelli convinti di avere le risposte. Ma le domande? Le domande? Quelli che ti vogliono insegnare la via. Quale? Quale via? Di cosa state parlando? Sorridere. Sorridere molto. Poi chiudere gli occhi e pensare: vabbè.
Settembre 2010 1 Ho letto un’intervista ad Araki Nobuyoshi. Interessante
questo passaggio: secondo il fotografo, la bellezza del volto di uomini e donne dipende dagli affetti profondi.
4 Non ho proprio potuto accettare certi complimenti, tipo: “Sei bellissima, così affascinante, simpatica, falsa-magra”. Che cavolo, voleva il carrello!
10 Quando penso sia il momento di confliggere, confliggo. Poche chiacchiere.
11 Ho scritto cinque racconti che finalmente sono nel mondo! Mi sono divertita, ma è proprio ora che comincia il bello...
12 Sorrido. La mamma: “Loredana, non si dicono le parolacce”. Mia sorella: “Mamma, le ha scritte, che è peggio”.
13 Rido ancora per il commento di Marco, che ringrazio con tutto il cuore: “Loredana, ho letto le prime pagine. Bellissimo. Mi si sono strizzate le palle” :DDD
14 Rassicuro tutt*: “storie d’amore inventato” è fatto di carta. Lo giuro!
20 Dovrò crederci, prima o poi: la prima copia venduta in Feltrinelli, a Milano. Non è uno scherzo, Loredana. Hanno chiesto “storie d’amore inventato” davvero. Credici, è così.
Paolo Conte Vieni via con me
22 Il biglietto a/r per Roma: “storie d’amore inventato” al compleanno dell’Udi, il 2 ottobre. Non ho altre parole che “grazie”.
23 A certe cose non c’arrivo. Però con una sedia... nota / diceva Rosetta Come diceva Rosetta Bonatesta, tabacchina del Salento, nella sua saggezza da analfabeta a noi più giovani colte e sapute: Beddrha se sputi in faccia a una donna ti sputi in faccia. (Pina Nuzzo)
25 Potrei divorare un intero pacco di merendine? Perché mi faccio questa domanda?
30 A quanto pare avrei bisogno di un’altra sedia. Un collega
ridendo: “Le serve per forza. Una è per lei, l’altra per il suo ego”. Ahahahahahha... dai, quando mai??? :P
Ottobre 2010
2 Ho ufficialmente presentato a Roma “storie d’amore inventato”. Grazie a tutt* quell* che c’erano fisicamente e virtualmente. Mi sono divertita, è andata benissimo.
4 A una lettrice che mi ha chiesto una dedica in salentino ho scritto: lu purpu...
8 Certe cose mi mandano in sollucchero :) 9 Sono sempre molto ottimista riguardo alle umane capacità di migliorarsi. Tuttavia, all’occorrenza, c’è sempre il tasto canc.
12 Ho il cuore gonfio per un lettore speciale che scrive: “Uno
dei primi pensieri dopo la lettura del tuo libro è che non esiste il dizionario molto utile donna-uomo”. nota / come un bicchierino di liquore (...) io quando leggo in realtà non leggo, io infilo una bella frase nel beccuccio e la succhio come una caramella, come se sorseggiassi a lungo un bicchierino di liquore, finché quel pensiero in me si scioglie come alcool, si infiltra dentro di me così a lungo che mi sta non soltanto nel cuore e nel cervello, ma mi cola per le vene fino alle radicine dei capillari. (Bohumil Hrabal, Una solitudine troppo rumorosa)
16 Ho sentito terribilmente la mancanza di Bach. 17 Annovero tra le massime aspirazioni della vita il possesso di due armadi a otto ante. Il cambio di stagione mi uccide...
19 Ho fatto cose che ho smesso di fare, faccio cose che non
facevo, non farò cose che non ho mai fatto e che non comincerò di certo ora a fare, farò cose che ho sempre fatto e che non ho nessuna intenzione di smettere di fare.
23 Ho una complicatissima relazione col forno. 25 Ho scoperto che gli americani ironizzavano sulla fabbrica italiana automobili torino “Fix It Again, Tony”. Null’altro da aggiungere.
28 Nella valigia infilo biscotti tarallini bigodini. 30 Vi saluto dalla libreria Otium di Pagani (Salerno). Grazie a Raffaella Mazzotta per averci creduto. We are going to start :)
Novembre 2010 3 Alla fine di questa giornata potrò essere ingurgitata agevolmente con un cucchiaino.
6
Cito Paul Bloom (insegna a Yale, ha scritto “La scienza del piacere”): “Anche i piaceri più semplici e istintivi hanno aspetti sorprendentemente profondi e sono influenzati da ciò che pensiamo e sappiamo. La scienza ci dice che più conosci una cosa, più piacere puoi trarne”. Non mi pare una novità. Però mi piace lo stesso.
11 Che ne sapevo della storia delle corna? Ho annuito agli au-
guri per San Martino pensando a tutt’altro. Poi mi hanno detto: “Non li accettare, è la festa dei cornuti!”. Ahahahhhah... beh dai ci sta. Mi è capitato, ci sta :D
14 Amo da sempre il caffè. Ma certe mattine è come la prima volta.
17 Diversamente da chi prende “dolce il caffè e amare le
donne” [cit.], prendo amaro il caffè e (ultimamente, finalmente, desiderabilmente) dolci gli uomini. E l’uso del plurale è pura vanità. :)
20 Vi aspetto stasera a Copertino (Lecce) per parlare con le
parole con la musica con le immagini di “storie d’amore inventato”.
21 Adesso ho così tanti grilli per la testa che dovrò procurarmi un paio di tappi!
23 Ho un debole per i batteristi. Non chiedetemi perché.
Potrebbe forse saperlo il mio ipotalamo. Che comunque non risponderà.
25 In diretta da Bologna :)))) 27 Con Sabrina a Milano. Ce la prendiamo con tutta calma, tanto Marco cucina per noi :P
30 Potrei avere il peso specifico del mercurio. Qualcosa la cui
introduzione nell’organismo “per ingestione, per inalazione dei vapori, per semplice contatto” è in effetti “fortemente tossica”. Comunque tranquilli: i termometri sono ormai vietati e fuori produzione. Badate però al pesce. A non esagerare.
Dicembre 2010 2 Sono ufficialmente zia di Mistral, l’unica gatta che mangia e beve in tazze da pudding.
Sinead O’Connor Jerusalem
3 Ho i piedi gelati, ma ne è valsa la pena anche semplicemente per aver sentito Pier Paolo dire: “Sapete tutti che non sono un baciapile”.
4 Quando do l’impressione di essere schifata, è proprio perché sono schifata.
6 Premo tasti a caso per dire “arghhhhhh”. Ecco:
ahawohgcqiuhfiawhfòhf hfiuwhe fFòIU ifuwh òuwah fiuwh òiwh ouig HòIO WòIGUW OI nota / pascal a pagina 58 Ciascuno esamini i propri pensieri: li troverà sempre tutti occupati dal passato e dal futuro. Il presente non è mai il nostro fine: il passato e il presente sono i nostri mezzi, solamente il futuro è il nostro fine. In questo modo non viviamo mai, ma speriamo di vivere; e, disponendoci sempre a essere felici, è inevitabile che non lo siamo mai. (Blaise Pascal, Pensieri)
9 carta penna calamaio nomi cose città dire fare baciare UNKLE Mayday
12 Ci sono. Però adesso è il momento del forno.
nota / a cristina, che voleva sapere di me... 1) A tredici anni cosa volevi fare? / scrivere. giuro. 2) Nel migliore dei mondi possibili dovrebbe essere abolita la parola? / attimino. 3) Se la tua vita fosse un film, quale sarebbe il tuo regista? / julie taymor. 4) All’inferno ti obbligano a leggere sempre un libro, quale? / il libretto di istruzioni della macchina. 5) Hai il potere assoluto per un giorno, cosa fai? / guardo. 6) Una cosa che non hai mai capito della gente? / il profondo perché. 7) Come ti immagini il Paradiso? / verde. 8) La tua casa brucia, cosa salvi? / le piccole. 9) Il vero lusso è? / il tempo. 10) Ti rimangono 12 ore di vita cosa fai? / l’amore. ovviamente. 11) Un posto dove non sei mai stato e dove vorresti andare / india. 12) Una cosa che volevi e che non hai mai avuto / non è così importante. 13) Se dico Italia qual è la prima cosa che ti viene in mente? / casa. 14) La cosa a cui tieni di più? / potermi guardare allo specchio. 15) Il tuo maggior successo? / essere stata capace di scegliere. 16) Di cosa hai paura? / della paura. 17) Tre cose che ami ? / scrivere. mangiare. amare. 18) Tre cose che odi? / i lavorati delle fragole. quella sua maglietta fina. la supponenza. ciao cristina! :)
13 In omaggio ai ciclamini ho calze color lillà. 15 Sono sempre emozionata quando mi dicono: “Rimani, che ci vuole? Aggiungo un posto a tavola”.
18 Tra i commenti degli studenti incontrati questa mattina
segnalo: “simpatica” (:*), “bella” (bontà vostra), “indossa vestiti come quelli della strega Salamandra” (:D), “c’ha il naso come quello di Ibrahimovic” (ah sì?). Faccio troppe domande, certe cose me le vado a cercare! :DDD
23 Comincio a scrivere la letterina a babba natale (è a puntate). Prima puntata. Carissima, quest’anno per prima cosa mi piacerebbe che Gianna mi insegnasse a mettere l’eyeliner come si deve. Grazie.
Passo alla seconda puntata. Cara babba natale, quest’anno vorrei che Alessandra cucinasse più spesso per me. Sformato di cardi? Conclude (ma solo per stasera) con la terza puntata. Cara babba natale, due desideri ancora: che Susanna risponda al telefono e la smetta di mettermi idee in testa più strane di quelle che ho già. A domani!
24 Vi auguro buona giornata e riprendo la letterina. Quarta
puntata. Cara babba natale, puoi chiedere a Paola di maltrattarmi di meno? Grazie. :P Scrivo subito la quinta puntata. Cara babba natale, che io e Francesca possiamo ignorare i nostri sensi di colpa ogni volta che parliamo come le cattive ragazze! :D Passo alla sesta puntata. Cara babba natale, fa che quest’anno io e Nadia possiamo scambiarci amichevoli effusioni come le persone normali, cioè non prendendoci a parolacce. :D Conclude la letterina a babba natale. Carissima, portami più coraggio e più pazienza. In un senso e anche nel senso esattamente opposto. Auguri.
26 Ignoro “i principi della relatività, gloria delle scienze, gioia delle riunioni mondane, supplizio dei cuori teneri” [cit.]
29 Sono costretta a scrivere una postilla. Cara babba natale, in quale punto della letterina t’ho dato a intendere che desideravo un incontro ravvicinato col carrozziere? Ma porc...
31 Saluta il 2010 e le sue densità, butta un po’ di cocci e se ne va.
Loredana De Vitis (Lecce, 1978) è laureata in filosofia e lavora con le parole. Ha scritto il reportage culturale “Welcome to Albània”, che trovate on line su Issuu. Ha fatto da sé – copertina compresa – la raccolta di racconti “storie d’amore inventato”, che trovate on line su ilmiolibro.it e anche su YouTube e in alcune centinaia di case. È curiosa, ama le gatte, i gatti, le artiste, gli artisti, scrivere, comprare orecchini indiani, bere il caffè, fare il bagno e osservare. Tiene un diario fin troppo onesto su www.loredanadevitis.it Risponde in tempi rapidissimi a scrivi@loredanadevitis.it le foto in copertina sono di loredana e di: vittorio e francesco de vitis, ubaldo villani-lubelli, susanna tornesello, giovanni oscar urso e fancesca lamberti in copertina ci sono pure alessandra beccarisi, cristina cagnazzo, gianna greco, giovanni carrozzini, monica lisi e anche martha e pippi fujazza la foto di loredana qui in cima è di susanna tornesello