LORENZO LUNGHI
PORTFOLIO 2014-2017 IUAV DACC Lavori Selezionati l.lunghi@icloud.com +39 347 3169178
01. LABORAORIO INTEGRATO 1 Pag.02
02. LABORAORIO INTEGRATO 2 Pag.06
03. LABORAORIO INTEGRATO 3 Pag.08
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01. LABORATORIO INTEGRATO 1 Anno Accademico: 2014-2015 Docenti: Martino Doimo, Carlo Della Mura, Paolo Vernier. Unità didattiche: Elementi di progettazione architettonica, elementi costruttivi, disegno e rilievo. Collaborazione: Matteo Rossetti, Riccardo Rubinato.
PADIGLIONE ESPOSITIVO. Località: Monte della Madonna, Colli euganei (PD). Programma: Spazio espositivo, giardino, magazzino, uffici e servizi. Descrizione: L’edificio rispecchia i principi dei quattro elementi Semperiani dell’Architettura, inoltre richiama alcuni elementi presenti nel Padiglione di Barcellona di Mies van der Rohe. La particolare disposizione degli ambienti genera una corte di ingreso con un albero, una panca ed uno specchio d’acqua. Si inserisce in un luogo strettamente in rapporto con la natura e ricco di vegetazione. Il percorso termina con un ampio giardino che permette una veduta sulle cittadine ai piedi dei Colli Euganei.
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Prospetto Ovest
Prospetto Nord
Prospetto Est
Prospetto Sud
Sezione B-B’
Sezione A-A’ 03
CASA STUDIO PER UN ARCHITETTO. Località: Salò (BS). Programma: abitazione privata, alloggio per gli ospiti, giardino, studio, box auto, spazi comunicanti esterni. Descrizione: L’edificio è inserito in un complesso privato di cinque fabbricati aventi stesse dimensioni e uguale programma funzionale. Questi corpi vanno a formare insieme un sistema di gandi terrazze con vista sul Lago di Garda. L’edificio è composto da tre piani di cui uno seminterrato che compone la parte stereotomica. Per l’abitazione privata di un immaginario committente Architetto è stato ripreso il tema compositivo del padiglione proprio per dimostrare la versatilità di questa tipologia e creare un unico grande spazio abitativo al piano 0.
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Piano -1
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02. LABORATORIO INTEGRATO 2 Anno Accademico: Docenti: Unità didattiche: Collaborazione:
2015-2016 Pierantonio Val, Sandra Bullo. Progettazione architettonica, progettazione strutturale. Matteo Rossetti, Riccardo Rubinato.
MUNICIPIO IN UNA PIAZZA ANALOGA. Località: Susegana (TV). Programma: Sala consiliare, sala giunta, ufficio sindaco, ufficio vicesindaco, uffici comunali e servizi. Descrizione: Ampliamento e recupero di un edificio dismesso sede di un ex scuola. Il vecchio complesso viene utilizzato per ospitare i principali uffici comunali, l’ampliamento ospita la sala consiliare, la sala giunta e gli uffici del sindaco e vicesindaco per una superficie totale di circa 300 mq. Le difficoltà stanno nella relazione con il contesto e nella precisa distribuzione delle funzioni. Spesso inserendo un progetto all’interno del flusso storico che ha prodotto il contesto si crea una “frattura”; bisogna puntare invece a mettere in equilibrio tutte le forze in campo facendo diventare l’edificio il protagonista. “L’architettura può nascere da una stanza”: in questo percorso progettuale la sala consiliare è il fulcro spaziale. Questa stanza è colloccata in un volume monumentale che si contrappone ad un volume apparentemente sospeso. C’è una contrapposizione tra i due volumi: uno pesante, il più importante perchè fulcro della vita del municipio. Esso presenta in facciata una figura circolare fortemente simbolica (purezza, armonia, unione). L’altro volume, leggero sembra galleggiare sul vuoto. In questa architettura il vuoto è concreto come i corpi solidi.
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Ampliamento: esploso.
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Dettaglio 1. 2. 3. 4. 5. 6. .
Ghiaia Membrana impermeabilizzante Isolante termico Barriera al vapore Massetto di pendenza Solaio predalles
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Controsoffitto Rivestimento in microcemento Massetto di allettamento Solaio predalles Controsoffitto Rivestimento in fibrocemento
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03. LABORATORIO INTEGRATO 3 Anno Accademico: Docenti: Unità didattiche: Collaborazione:
2016-2017 Martino Doimo, Massimo Rossetti. Progettazione architettonica e urbana, progettazione sistemi costruttivi. Giulia Conti, Riccardo Rubinato.
STRATIFICAZIONE TETTONICA URBANA. Località: Milano (MI). Programma: Terziario avanzato (sedi di società private internazionali, sedi di incubatori di impresa pubblico/privati), uffici, hall, reception, laboratori, sale riunione, biblioteca, aule per formazione (seminari, workshop), archivi, servizi, auditorium, spazi espositivi, bookshop, spazi commerciali, spazi per ristoro, foresteria, depositi e parcheggi. Descrizione: “Circolazioni orizzontali. Loro compito primario: eliminare, mediante un’opportuna distinzione, l’attuale promiscuità tra velocità naturali (passo dell’uomo) e velocità meccaniche (automobili, autobus, tram, biciclette, motocicli).” L’idea progettuale nasce da un primo studio sulla viabilità dell’area attorno al nuovo insediamento che sintetizza aree di terziario avanzato, tra cui uffici e aule universitarie, zone espositive, culturali e commerciali. Le differenti funzioni sono in contatto diretto tra loro tramite un sistema podio-aree all’aperto, che dalla stazione di Porta Genova si eleva fino alla quota di otto metri dal livello stradale. Gli spazi pedonali si concentrano nella zona limitrofa all’insediamento, principalemente lungo il Naviglio, e si aprono in due piazze ad inizio e a conclusione del sistema basamentale. Un ulteriore collegamento pedonale viene ipotizzato come un “braccio” che si protende dal basamento fino a raggiungere il parco Baden-Powell, opposto al Naviglio. Per la viabilità carrabile si è cercato di non variare in maniera sostanziale il sistema di strade, creando un parcheggio ad uso esclusivo del nuovo insediamento all’interno della zona in salita del podio. Il sistema basamentale si compone principalemnte di due orientamenti: il primo, su cui si ritrovano l’edificio a lama, la foresteria, gli spazi commerciali e quelli di ristorazione, parallelo all’andamento del naviglio, e il secondo, su cui si ritrovano auditorium, sala e sala espositiva, orientato in base alla curvatura della strada esistente. “Attrezzature quanto mai varie, di dimensioni che vanno dalle minime alle massime [...]. L’architettura domina sovrana in questo campo ove sono possibili infinite variazioni. I caffè, i ristoranti, i negozi a cui già si è accennato rimarranno come vestigia dell’attuale strada, ma ricomposte in un nuovo ordine che darà loro piena efficienza: saranno luoghi fatti apposta per lo svago sfaccendato e per la socievolezza, per il chiasso e per quella certa confusione propria di gente che si diverte”.
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L’insieme si compone di un grande edificio in elevazione, una lama o “nave”, che svetta sul profilo dell’area di Porta Genova, che racchiude all’interno uffici, biblioteca, aule univeristarie e start up. Antistante alla lama in elevazione, si trova un edificio su pilastri adibito a foresteria sopraelevata dal podio, sradicandosi da questo ma restandone comunque ancorato. tra i due edifici si crea un passaggio libero che permette il raggiungimento di entrambi i volumi a coloro che raggiungono il basamento mediante la scalinata monumentale. Secondo come visibilità alla lama, l’auditorium si posiziona seguendo la seconda giacitura del podio, spiccando agli occhi dell’osservatore sia per forma che, soprattutto, per il materiale utilizzato. A quest’ultimo si giunge mediante una serie di forme geometriche a terra che dall’inizio del podio conducono l’occhio dell’osservatore alla forma quadrata dell’auditorium. Per quanto riguarda le tipologie di materiali utilizzati, si è partiti dalla volontà di rendere l’intervento complessivo omogeneo in tutte le sue parti anche a livello di rivestimenti. Attraverso l’uso di lastre in fibrocemento ecologico è stato possibile combinare la versatilità delle differenti lavorazioni con l’omogeneità al tatto del materiale. La scala cromatica prescelta è stata quella del grigio, colore che, esteticamente permette di conferire un aspetto all’intervento che risulti solido e massiccio. Ogni volume, però, a seconda della differenza texture, rimane autonomo e ben riconoscibile. Per il basamento sono state utilizzate lastre in fibrocemento di dimensioni 3,00x1,00 m, di colore grigio scuro: il podio infatti costituisce la base del complesso e deve essere estremamente riconoscibile sin dal momento in cui si innesta sul terreno. La lama in elevazione è rivestita in due modi differenti. Per la facciata sul naviglio si è adottata una soluzione vetrata rivestita di frangisole fissi in fibrocemento di colore bianco, con inclinazioni differenti. La differente angolazione permette ai fruitori interni di avere una maggiore quantità di luce in determinate zone, e ai fruitori esterni di osservare gli spazi interni alla lama. Per la facciata a Nord, sul lato industriale, si è adottata una texture a listelle in fibrocemento di una gradazione cromatica molto prossima a quella del podio. Ques’ultimo rivesitimento si ritrova anche nella foresteria, nella quale è stata sfruttata anche la stessa tipologia di aperture realizzate nella facciata posteriore della lama. Elemento di discontinuità cromatica e materica è l’auditorium. Costituendo il perno di angolazione della seconda giacitura, è stato pensato un rivestimento in acciaio inox in pannelli le cui dimensioni varie formano la ripetizione della spirale aurea, sia lateralmente che in copertura. Le pavimentazioni sono realizzate in lastre di pietra naturale.
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Masterplan/Profilo Sud
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Partito architettonico prospetto Sud
Partito architettonico prospetto Nord