Presentazione temi

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Pensieri e Parole dei ragazzi della quinta B

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Nello scorrere di queste pagine ogni volta cavalco la scia dei ricordi, mastico sogni, mi immergo nelle profonditĂ dei pensieri, mi nutro di emozioni e gli occhi non vedono che i vostri sorrisi. Grazie ragazzi, per avermi completamente “addomesticataâ€?! Con affetto Elisa

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Sommario

Pensieri e parole - Anno scolastico 2010/2011.........................4 Filastrocche di Babbo Natale..........................................5 Tema: Invento una storia sulla Befana..............................15 Poesie e filastrocche di Pasqua e della Primavera..................20 Pensieri e parole - Anno Scolastico 2011/2012........................35 Poesie e filastrocche sull'amicizia....................................36 Raccolta temi........................................................43

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PENSIERI

E PAROLE

- ANNO

SCOLASTICO

2010/2011

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FILASTROCCHE

DI

BABBO NATALE

Babbo Natale arriva da lontano, porta i doni a chi è stato bravo. Nelle case con i camini lancia i suoi regalini, oppure li lascia sul balcone dove i bambini gli fanno trovare il panettone. Quando ha finito torna a casa stanco ma felice di aver accontentato tutti i bambini del creato. Un anonimo della 4 B

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La notte di Natale scendendo dal camino arriva Babbo Natale per portare un regalino.

Mi alzo dal mio letto mentre la neve scende giù guardo sopra il tetto ma Babbo Natale non c’è più. Lorenzo 

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E' natale è natale è ora di mangiare ! il panettone col torrone! il vitello col agnello! il salmone col cappone! e poi corri a giocare un bel pupazzo di neve devo fare il nasone l' ho fatto col cartone. BUM! si è sentito un botto?! è arrivato il temporale. adesso a casa devo andare per giocare con i regali. i giochi per giocare in compagnia adesso sono in mano mia e ci gioco con la nonna,la mamma e la zia. Andrea Michelle

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Buon Natale a tutta la città, è Natale ma ormai si sa, Buon Natale a tutto il mondo che ogni giorno è più profondo, a Natale il camino si accende e nessuno se la prende, a Natale nessuno si fa del male. Auguri Ermanno



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Il giorno di Natale le famiglie si riuniscono a festeggiare a pranzo si mangia cotechino, polenta e cappone e per finire panettone con mascarpone. E dopo aver mangiato si sente urlare ambo terna e cinquina ma la tombola la tombola le fa sempre mia cugina. Al calar della sera ci si saluta tutti portandosi a casa regali e cesti coi frutti. Anonimo ŕš?

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QUANTE COSE DEVO COMPRARE , E QUANTE COSE DEVO REGALARE QUANTI DOLCI DA ASSAPORARE , E QUANTE COSE DEVO CUCINARE, SOTTO L'ALBERO VORREI TROVARE GESù BAMBINO E ANCHE UN PULCINO . CON MIA SORELLA VADO A GIOCARE, I MIEI PARENTI MI VANNO HA CERCARE , E IO LI CHIAMO A MANGIARE . CHE BONTA' QUESTO POLLO, MI MANGEREI TUTTO IL CONTORNO. CHE BONTA' QUESTA INSALATA ,APPENA AFFORCHETTATA . CHE BONTA' QUESTE SPINACCINE,SON PIù BUONE DELLE PATATINE . CHE BUONA L'ARANCIATA, CON LA CROSTATA DI MARMELLATA . CHE BUONISSIMO LIMONE, CON LO ZUCCHERONE . CHE BUONO IL TORRONE CON IL PANNETTONE . CHE BONTà IL BUDINO ,MI MANGEREI IL PIATTINO. è L'ORA DI DORMIRE, E I NONNI DEVONO PARTIRE . IL SENZO DEL NATALE NON SONO I DONI , NEANCHE I REGALONI, IL SENZO DEL NATALE è STARE IN FAMIGLIA SENZA QUALCUNO CHE BISTIGLIA. DA HOURE AUDREY

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Sta arrivando il natale e con lui anche babbo natale. Con i bimbi nel letto in attesa del pacchetto.

Scende giù la neve bianca bianca e lieve lieve, scende giù dal caminetto un grasso ometto.

Ora i bimbi son già svegli per scartare i doni attesi. Pietro ฿

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Il Natale è speciale per tutti i bambini in generale. Se l’albero di Natale non è decorato non è ancora ben preparato. Nell’aria si sente odore di Natale è per questo che passa Babbo Natale con la slittina bella e carina. Chiara

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Babbo Natale viene di notte dopo la messa di mezzanotte quando i bambini vanno a letto lui scende giĂš dal loro tetto e quando i bimbi si sveglieranno sotto l'albero tanti doni troveranno. Paolo

ฌ

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Nel giorno di Natale tutto è più speciale con i regali più belli per cugini e fratelli. Sotto l'albero di Natale di regali ne hai da scartare e il tuo cuore si riempirà d'amore. Aurora

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Viva Viva il Natale È una festa nazionale; si ride e si gioca anche al giro dell’oca. Si mangia il panettone ed anche un po’ di torrone Babbo Natale è arrivato e tutti i bambini ha accontentato; Babbo Natale se ne è andato e la Befana ha invitato. Valeria

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TEMA: INVENTO

UNA STORIA SULLA

BEFANA

CARBONE SE NON CI CREDI. C'era una volta un bambino di nome Antonio che, a differenza di tutti i bambini, nel giorno della Befana non era felice. Tutti si comportavano al meglio per avere i dolci nella calza ma lui, non credendo alla Befana, si comportava male dicendo: "Tanto la Befana non esiste e i dolci nella calza li mette la mamma". Arrivò la notte della Befana e la mamma andò in camera per dargli la buona notte e, prima di uscire, gli disse: "Mi raccomando dormi! Altrimenti la Befana ti darà del carbone". E lui ribatté: "Non è vero la Befana non esiste!". La mamma gli rispose con una filastrocca: "La Befana vien di notte con le scrpe tutte rotte, vien vestita alla romana viva viva la Befana". Poi chiuse la porta.

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Antonio rimase sveglio e, a un certo punto, sentì dei passi provenire dalla scala. Andò a vedere chi fosse. C'era una vecchietta con le scarpe rotte, il nasone, gli occhiali, una bandana e una scopa. Quando lo vide gli chiese: "Che ci fai tu qui?". Il bambino rispose: "Te lo chiedo io brutta vecchiaccia!". Lei ribatté: "Io sono la Befana !!". Lui disse: "Non esiste la Befana!". La Befana impietrì a quella frase e scuotendo il capo prese la calza e la riempì di carbone. La Befana prima di andar via gli disse: "Ricordati che un bambino, se vuol ricevere un regalo, deve comportarsi bene!". Così aprì la finestra e volò via sulla sua scopa. Antonio rimase a bocca aperta quando la vide volar via e se ne andò a letto un po' turbato. L'indomani, il bambino scese di corsa le scale per andare ad aprire la calza ma, purtroppo, dentro c'era solo del carbone e nessun dolce. 17 di 213


Uscendo di casa vide tutti i suoi amici mangiare dolci e caramelle, così deluso tornò a casa. Quando vide la mamma l'abbracciò forte e disse: "Prometto che mi comporterò sempre bene".

LA MORALE É: A volte si deve credere anche in quello che non si vede. Aurora

L’ amica della Befana. C’era una volta una vecchiettina che si chiamava Marilù ed era una maga. Viveva nel bosco in una casetta che aveva le sembianze di un fungo, aldilà del bosco c'era un grande castello dove si stava svolgendo una festa a cui lei non era stata invitata. Marilù si stava annoiando molto ma non era l'unica perché anche la figlia del Re non si divertiva. La principessina si chiamava Giuliet, aveva capelli lunghi e neri ed indossava un vestito tutto blu con una cintura di fiori. Poi suo padre volle distribuire dei regali ad ogni famiglia del reame; mentre il re era distratto, Giuliet ne approfittò e scappò nel bosco.

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Dopo aver camminato per un po' vide la casetta di Marilù, si avvicinò e bussò, ed una voce rauca rispose: - Chi è? - e Giuliet rispose:Sono la figlia del Re, vuoi giocare con me? Marilù rispose:- Ma certo!!! Come ti chiami? Io Marilù- e rispose- Giuliet, parliamo un po'.

E Marilù:- Si.

E iniziarono a parlare. Prima che Giuliet se ne andasse, Marilù le chiese quale fosse il giorno del suo compleanno, e Giuliet rispose:- Fra due giorni-. E Marilù disse: - il 6 Gennaio ti troverai tante caramelle-. Quando furono sulla porta e si stavano salutando, Marilù chiese a Giuliet di darle un soprannome. Giuliet ci pensò un po' e rispose:- Befana!- BE come bella, FA come fantastica e NA come narciso che è il fiore che io preferisco. E subito dopo scappò via. Il giorno dopo alle 24,00 Marilù entrò nella stanza di Giuliet e lasciò una calza piena di caramelle e con un biglietto attaccato vicino al camino. Quando Giuliet al mattino dopo si svegliò, trovò la calza e lesse il biglietto su cui c'era scritto: TANTI AUGURI DI BUON COMPLEANNO SEI STATA UNA OTTIMA COMPAGNA DI GIOCHI, NON TI DIMENTICHERO' MAI. FIRMATO Befana. E allora Giuliet commossa disse: - Grazie Befana.

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Da quel giorno Befana e Giuliet diventarono amiche del cuore. Valeria

La befana con la scopa aggiustata C’era una volta una befana. La notte del 6 gennaio, mentre i bambini dormivano, la befana entrò in una casa per mettere le calze. Mentre entrava inciampò e si spezzò a metà la scopa. I bambini si svegliarono e videro la befana. Allora la aiutarono mettendo lo scotch nella scopa. Poi la befana lasciò i doni ai bambini e volò via nelle altre case con la scopa aggiustata. Lorenzo

Un giorno di ritardo La befana Befania, aveva un magazzino pieno di dolci e giochi. Un giorno andò in magazzino e trovò solo giochi! Il suo aiutante Ervin aveva un gran mal di pancia, la befana capi’ subito:

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Aveva mangiato tutti i dolcetti . La befana in fretta preparava gli altri dolcetti , che doveva portare in paese e in città. Per quell’ anno la befana portò i dolci in ritardo così Ervin non ricevette altro che carbone,e tutti gli altri bambini giochi e dolci . Marta Pozzato

La befana degli anziani La sera dell' Epifania, la Befana carica di doni, volava svogliatamente con la sua scopa nel cielo sopra la città, stanca di portare calze e dolcetti ai soliti bambini capricciosi. Ad un certo punto guardando verso il basso, vide qualcosa che attirò la sua attenzione, era una casa di riposo per persone anziane, dove notò alcuni di essi che erano particolarmente felici, mentre altri non lo erano affatto a causa di malattie e solitudine, così penso'; quest'anno faro' qualcosa di completamente diverso, rallegrero' con la mia magia questi simpatici vecchietti. Una volta giunta la notte, mentre tutti dormivano, la Befana entro' dal camino e raggiunse tutti i vecchietti nelle loro stanze e li cosparse di una polverina che li rese magici per ventiquattro ore, tanto che al mattino quando si alzarono erano tutti in grado di correre e saltare.

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Tutti quanti raggiunsero correndo come animati da una carica incredibile, il salone delle feste, dove trovarono un sacco di doni, calze, giochi e dolci che rallegrarono tutti per il resto della giornata. La Befana dall'alto,volando sulla sua scopa, vide tutto quello che stava accadendo e pensò, quest'anno sono anch'io molto più felice, perchè ho fatto qualcosa di veramente bello per qualcuno che se lo meritava davvero. Paolo

C'era una volta in un bosco incantato una streghetta con un brufolo sul naso, un cappello vecchio vecchio ed un vestito strappato. Era brutta ma gentile con tutti : tutti gli anni, il 6 gennaio, una calza con i dolcetti ai

portava

bambini buoni ; a chi faceva il monello li

portava la calza con dentro il carbone. Era così brutta che la chiamavano “Befana”, di notte volava sulla

sua

scopa,con due gatti,uno nero e uno bianco. Il gatto nero significava “cattivo”e il gatto bianco “buono”. La Befana aveva una sorella anche lei strega , ma lei malvagia. Così malvagia che la chiamavano “Grinilde” . Grinilde voleva distruggere la Befana ,per poi impossessarsi della festa chiamata “Epifania”. Grinilde ordinò al suo drago di catturare la Befana , entro due giorni.

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Il primo giorno il drago non riuscì a trovarla,ma non si arrese. E ben presto la Befana lo venne a sapere e andò dal mago. Il mago la nascose nella stanza delle magie. Il drago fiutò le tracce della Befana e arrivò alla casetta del mago. Allora il mago fece un incantesimo per far morire Grinilde e far diventare tutto il resto del mondo buono. La Befana continuò la tradizione della festa chiamata “ Epifania” portando solo calze con dentro dolcetti. E così vissero per sempre felici e contenti . La befana è una strana nonnina con la gobba, il mento pronunciato, un naso lungo e i denti i marci. Viveva in una casetta isolata nelle montagne. A vederla faceva quasi paura ma in verità aveva un cuore d'oro. Nella notte tra il 5 e il 6 gennaio la vecchina porta i doni ai piccini, ma una notte, il suo mezzo di trasporto, che era una scopa magica, non funzionò. Non sapendo come fare prese un'aspira polvere. Con quell'aspirapolvere sorvolò tutto il mondo nel giro di mezzora. Così da quella notte se guardiamo fuori dalla finestra vedremo la befana con un'aspirapolvere volante. Pietro

C’era una volta un’anziana, di nome Befana che viveva in una casetta isolata. La casetta era tutta rotta, buia e con i vetri rotti.

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Questa anziana aveva una scopa magica che usava per andare in giro cavalcandola. Nella casa aveva tantissime caramelle, cioccolatini e dolci vari, perché era una golosona. Un giorno si accorse di essere diventata grassissima e decise di non mangiare più dolci. Perciò decise di regalare tutti i suoi dolci, cucì tante calze e le riempì di dolci. La notte del 5 gennaio volò in ogni casa con la sua scopa magica a portare le calze ad ogni Famiglia. Al risveglio tutti gli abitanti trovarono le calze con i dolci e furono molto contenti. La befana li vide e decise che da allora ogni anno nella notte del 5 gennaio avrebbe portato le calze con i dolci a tutti. Chiara Staltari ˉ

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POESIE

E FILASTROCCHE DI

LA

PASQUA

E DELLA

PRIMAVERA

PRIMAVERA

E' arrivata la primavera si sentono nell'aria gli odori ed il paesaggio si riempie di colori. I prati con i fiori colorati ci fan sentire tutti rallegrati. Ho proprio voglia di compagnia giocare con gli amici in allegria. Sotto il sole e l'azzurro del cielo gli uccelli volan con le api al melo infine arriva sera con calore andiamo tutti a nanna a malincuore. Chiara Staltari

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La Pasqua sta arrivando e l’uovo si sta schiudendo. E tu sai chi dentro c’è? Dentro c’è un pulcino piccolino, arancione e un po’ giallino che si chiama Pasqualino! Licia Cuccolo

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PASQUA “Pasqua Pasquetta” canta un pulcino. Dall’uovo è uscito pulcinella un piccolo pulcino con un faccione tondo e giallino tenero e carino! Andrea Michelle

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PRIMAVERA Guardo fuori e vedo tanti fiori gialli, viola e di tanti colori rose, tulipani, margherite e ciclamini sono tutti morbidi e carini! Andrea Michelle

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PASQUA Ho visto un mattino il coniglietto Pasqualino che parlava con Patrizia che fa la cose con pigrizia e il suo uovo di cioccolato non aveva ancora comprato. Uno gigante ne ha trovato e a casa l'ha portato per passare allegramente la Pasqua con tanta gente. Zamboni Samuele

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BUONA PASQUA! Buona Pasqua in tutto il mondo, facciamo insieme un bel girotondo; uova tutte colorate, da ricevere tutte le giornate! Tutti i fiori son colorati, per divertirci in mezzo ai prati!!! Gloria Tammaro

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PASQUA Filastrocca sulla Pasqua. La Pasqua è un dono che Dio ci fa per donare felicità. Gesù è risorto dopo aver sofferto Il regalo non è tanto l'uovo ma il fatto che Gesù darebbe la sua vita per avere un mondo nuovo. Alessia Bartolini

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L’AGNELLO

DI

DIO

L'agnello di Dio. Indovina, Indovinello è una pecora o un agnello se lo vorrai scoprir chiudi gli occhi e vai a dormir solo quando ti risveglierai tu lo scoprirai L' hai capito pecorello? hai indovinato è un agnello è il segno della pasqua che darà i suoi frutti facendolo capire a tutti. Alessia Bartolini

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PRIMAVERA Finalmente è arrivata Adesso sì che è arrivata tutta fiorita e colorata con il sole abbastanza caldo... ma sapete di cosa sto parlando? Della primavera ovviamente che è arrivata finalmente con la temperatura talmente giusta che si può giocare anche con una busta. E sì è proprio una bella stagione dove puoi mangiare un bombolone che talmente buono che lo mangia ogni uomo. E' molto bella la Primavera e non è un sogno ma è proprio vera Alessia Bartolini

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CARNEVALE Il Carnevale per i bambini. A Carnevale se tu riempi di schiuma una bambina stai certo che con te non farà la carina ma se tu le regalerai un fiore lei dirà:”Che amore..” anche se gli altri diranno:”ma tu sei stupido oggi è carnevale e ogni scherzo vale non puoi fare il carino con un fiorellino Alessia Bartolini

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FILASTROCCA SULLA PRIMAVERA Quando arriva la primavera c’è un bel sole fino alla sera nei prati sbocciano tanti fiori tanti fiori di mille colori. Quando arriva il mese di maggio c’è proprio un bel paesaggio. Lorenzo Boccardi

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FILASTROCCA’’

PASQUALINO

PULCINO’’

IL

Da un ovo piccolino Esce

fuori

E’ e

si

giallo

luccicante

mette a fare il

Ma quando lo

un pulcino.

comincia a

vedi

subito

Poi

chiamano

incominciò un piede

camminare

inciampare.

Che sbadato questo tutti lo

galante.

pulcino,

Pasqualino

Sbirulino.

ad alzare e si mise a saltare.

Da quel giorno Pasqualino prese

il nome

di Salterino,

così a Pasqua tutti gli anni i bambini , di gioia, saltano senza affani. Valeria Garofalo

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PASQUA Oggi è il giorno di Pasqua si farà una grande festa. A pranzo con i miei parenti saremo tutti più contenti. Mangerò le uova di cioccolato che la mamma mi ha comprato. Sono felice in questo giorno e spero che lo sia anche tutto il mondo. Alessia Avena

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FILASTROCCA

SULLA

PASQUA

"Pasqua pasquetta"canta un pulcino e nato pulcinella un piccolo pulcino con un faccione tondo e giallino tenero e carino! Filastrocca sulla primavera Guardo fuori e vedo tanti fiori gialli,viola e di tanti colori rose,tulipani,margherite e ciclamini sono tutti borbidi e carini! Andrea Michelle

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IL

NONNO

MARIO

La persona che voglio descrivere è il mio nonno Mario. Il mio nonno ha 79

anni.

Il mio nonno è alto e magro. Ha i capelli bianchi e grigi ed è anche un po' pelato. Il nonno ha gli occhi color marrone e ha la bocca piccola. Le orecchie

sono un po' grandi e il naso è piccolo.

Il nonno si veste con dei jeans blu e una camicia a righe. Il nonno è simpatico e allegro. Di solito è di buon umore, ma qualche volta si arrabbia. Sa fare tanti lavori. Al mio nonno piace lavorare nell'orto e giocare con me a calcio. Quando giochiamo a calcio vinco sempre io! È il nonno migliore che ci sia!!

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FILASTROCCA SULLA PASQUA Evviva, evviva, la Pasqua è arrivata e la gioia è già sbocciata e mentre il coniglio prepara le uova i bambini aspettano con voglia. Paolo Pedrazzini

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PENSIERI

E PAROLE

- ANNO SCOLASTICO

2011/2012

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POESIE

E FILASTROCCHE SULL'AMICIZIA

UN

AMICO PER SEMPRE

Se tu hai un amico non avrai mai problemi e non starai mai solo. Un amico è un desiderio che si avvererà cioè giocare sempre e divertirsi. Siamo come due fratelli e dentro come due gemelli. Ma che bello l'amico!!! Alexandru e Dajana

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NOI

SIAMO AMICI

Noi siamo amici e saremo sempre felici l'amicizia è libertà e anche dignità un amico fa sempre la cosa giusta anche quando non c'è se giocherai con lui ti divertirai Alexandru e Dajana

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L'AMICO L'amicizia è un sentimento importante. Niente ci potrà dividere e nemmeno uccidere neanche con un litigio perché sei un amico. Un amico non ti lascerà mai solo e non ti dimenticherà mai. Non ti scambierà con nessuno al mondo Licia e Andrea Z.

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L'AMICIZIA

VERA

Se vuoi un amico lo devi conquistare tenerlo nel tuo cuore dirgli che gli vuoi bene e non lasciarlo mai.

Allora sarai l'amico vero a te si affiderĂ e mai ti lascerĂ .

Non lo dimenticare.

Supera insieme a lui gli ostacoli che hai, percorri la tua vita tenendolo per mano non te ne pentirai. Valeria e Alessia

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L'AMICIZIA Quando l'amicizia è dentro di te non esce perché è sigillata dalla mano del cuore che trattiene l'amore

Quando vedi una farfalla volare pensi all'amico che ti porta un battito d'amore nel profondo dell'anima se ho un amico vicino sempre meglio mi sentirò in ogni momento e in ogni luogo in cui sarò Matilde e Glo

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AMICI

PER SEMPRE

Due amici insieme e felici sono una vita mai finita che inizia da piccini e non finirà mai. Forza adiamo nel percorso della vita per giocare finché non è finita Paolo e Pietro

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L'AMICO Con un amico puoi giocare e ti sembra di volare sai di poterti confidare di ogni cosa puoi parlare e quando hai bisogno sai che un amico ti può aiutare un amico non lo devi comandare e non devi fare sempre quello che ti pare non lo devi maltrattare e nemmeno picchiare quando ti senti solo sai di poterci contare perchÊ di un amico ti puoi fidare. Alessia ,Lorenzo e Eugeny

ŕš›

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RACCOLTA

TEMA

TEMI

SULL'AMICIZIA

12

OTTOBRE

2011

Da molti giorni stiamo parlando dell’amicizia; ogni giorno viviamo esperienze e gesti di amicizia. Abbiamo provato la gioia di stare insieme e il dispiacere di salutare un amico che va via. Riflettendo su tutto questo cos’è per te l’amicizia? Cosa so dire dell’amicizia grazie alle mie esperienze?

L’amicizia per me è fiducia, sincerità e volersi bene. Io ho capito cos’è l’amicizia grazie all’esperienza che ho vissuto con gli amici. Per me un vero amico è una persona con cui giochi senza annoiarti mai, con cui puoi ridere e scherzare. Un amico non lo devi mai offendere e devi saper perdonare. Di un amico sai di poterti fidare e di potergli confidare tutto. Un amico se non è sincero non è un vero amico. Con un amico è bello condividere tutto e stare insieme.

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Per esempio io quasi tutti gli anni vado in vacanza con un mia amica e mi diverto sempre. Una volta abbiamo diviso persino la camera! Quando sto con un amico mi diverto molto. Non ho solo amiche femmine, ma anche amici maschi e mi diverto comunque. Anche se ho molti amici, vorrei averne altri

perchĂŠ di amici non se ne ha mai

abbastanza. Alessia B.

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Da molti giorni stiamo parlando dell'amicizia;ogni giorno viviamo esperienze e gesti di amicizia .abbiamo provato la gioia di stare insieme e il dispiacere di salutare un amico che va via. Riflettendo su tutto

questo,cosa è per me l'amicizia?Cosa so dire dell'amicizia

grazie alle mie esperienze? Per me l'amicizia è avere qualcuno con cui ti puoi fidare ,dire segreti sapendo che non li dirà a nessuno ,e avere qualcuno che ti aiuta ,si fida di te,è leale e prova tanto affetto per te;sa perdonare quando hai sbagliato,condivide con te tutto,ti incoraggia,ti vuole bene ,gioca con te,ti fa divertire,ti regala qualcosa in segno di amicizia ed è sincero. Ieri 11/10/11 io e miei compagni abbiamo perso un amico e non lo vedremo mai più per questo gli abbiamo fatto una sorpresa : Marta ci aveva regalato un diario del Milan ,un "salva pensieri fatto con perline colorate e disegni e dediche. Lui si è emozionato e ha pianto dopo anche noi abbiamo pianto e da quel momento non lo vedrò più. Ho raccontato questo perché volevo dimostrare che tra noi c'era un gran sentimento di amicizia. Quest'anno spero che tratteremo ancora a lungo questo argomento dell'amicizia ,perché mi ha interessato e mi è

piaciuto. Audrey Simona

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Per me l’amicizia è: un sentimento importante, stare insieme, litigare, divertirsi, giocare, ridere, scherzare … Per esempio io e Marta, una mia compagna di classe siamo amiche e ci divertiamo, giochiamo, scherziamo, ma certe volte litighiamo poi però ritorniamo ad essere amiche. Ieri abbiamo salutato Alexandru un nostro compagno di classe perché si trasferiva a Milano quindi ha dovuto cambiare scuola. Tutti noi eravamo tristi e alcuni hanno pianto per il dispiacere. Alex era un vero amico per me. Per me provare questo sentimento per qualcuno vuol dire amicizia. Andrea Michelle Per me le vere amicizie sono complicate, perché quando lasci un amico è difficile, io due volte ho dovuto lasciato un amico. Il mio amico Alexandru l’ho lasciato proprio ieri il giorno 11 Ottobre 2011. L’ho lasciato proprio per sempre. Invece un altro mio amico l’ho lasciato per qualche anno e poi l’ho ritrovato. L’amicizia è avere un amico che non ti menta, ti voglia bene, ti dica le cose importanti, ti aiuti; è litigare ma anche fare la pace, aiutare gli altri e soprattutto rispettarsi. Un vero amico resta per sempre anche se la vita ti divide. Samuele

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Per me l'amicizia è quando dopo aver conosciuto molto bene una persona che è tua amica te la senti vicino anche se è lontano,infatti è un sentimento molto forte che si prova solo con alcune persone. Ho scelto un pezzo di una canzone che si intitola “ L'amicizia è “ che secondo me è il più appropriato per descrivere l'amicizia,il pezzo è questo: “E follia, è poesia, è lealta. E magia, melodia, libertà. E un idea che non ha muri e mai ne alzerà. E quel viaggio verso dove non si sa. Un attimo e cambia il mondo un battito qui nel profondo e poi ci sei !!! E l'anima che piano poi si libera su nell'azzurità per noi... E ricominciare a vivere quando tutto dice no. E sentire che ogni desiderio ormai è qui !!!

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E bugia che non fa male più. E ironia, sintonia, fedeltà è trincea contro chi non ha cuore e pietà. E capire che non si è da soli mai !!! Ho scelto questo pezzo perché mi sembrava il più adatto per spiegare l'amicizia oltre alle cose che ho detto prima. Ieri un mio compagno di classe di nome Alezandru ci ha detto addio perché deve trasferirsi e per questo cambierà scuola. Io e i miei compagni di classe gli abbiamo scritto un biglietto e una dedica ciascuno. Ci siamo messi tutti a piangere perché eravamo tristi al pensiero che un nostro amico se ne andasse. L' amicizia racchiude, secondo me, tanti sentimenti: felicità, serenità, ma anche tristezza e malinconia. L'amicizia la provi adesso e la proverai per sempre. Aurora

Per me l’amicizia è stare con un amico/a ,divertirsi,ma un addio per un amico non esiste e non esisterà mai. 54 di 213


Ieri è successa una brutta cosa io e i miei compagni abbiamo dovuto dire addio ad un nostro compagno; ALEXANDRU;perché i suoi genitori cambiano casa, quindi lui cambia scuola. A noi dispiaceva molto quindi gli abbiamo scritto delle lettere e gliele abbiamo donate come ricordo di noi. Io fino a quel momento non avevo mai capito che eravamo così amici, (ho capito questo anche per MARIA sua sorella) perché mi è sembrato strano questo legame tra amici. Nel salutarlo ho provato una tristezza che non mi aspettavo . E ho capito solo in quell’istante che gli volevo molto bene e che avrei sentito la sua mancanza . Vorrei che tutto questo non fosse mai accaduto, perché non è per niente bello dire addio ad un amico. Comunque questa esperienza mi ha fatto pensare ad un testo del “ piccolo principe,” in particolare alla frase <non

si conoscono che le

cose che si addomesticano> perché ieri ho capito che fra 2 amici

ci

deve essere un legame. Marta

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L'amicizia per me è un sentimento molto profondo che da triste ti rende felice anche se perdi qualcuno . Alcune volte le circostanze della vita possono renderti infelice , ma se puoi contare su di una vera amicizia questa infelicità può svanire . Per esempio ieri ho dovuto dire addio ad un amico. E stata una circostanza molto triste, ma tra amici un vero addio non può esistere .L'Amicizia per me è consigliare positivamente , saper affrontare le discussioni senza usare le mani o dire le parolacce , ogni tanto un bisticcio non

distruggere il legame

con una persona, l'importante è non serbare rancore nel cuore e fare pace. L'amicizia

è non mentire, è aiuto reciproco e tutte queste

cose le puoi capire se hai la fortuna di vivere una vera amicizia. La vera amicizia è fatta di gesti, infatti un amico è vero se ti difende in caso di pericolo o ti consiglia. Una volta un mio compagno doveva andare via per sempre allora

tutti lo abbracciavano e piangevano

perchè gli volevano bene e si sono dimostrati veri amici. Oppure un'altra volta io e un amico di sette anni eravamo appena saliti sull'altalena ed è arrivato un bambino di circa otto anni che ha detto al mio amico in modo cruento di andarsene via e io l'ho difeso. Questa per me è l'amicizia. Beniamino

Per me l’amicizia è un sentimento importante che lega due persone. Io ho una amicizia infinita con una mia compagna che si chiama Chiara; la conosco da cinque anni e non mi ha mai abbandonato neanche nel bisogno .

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Con chiara giochiamo,ci diciamo i segreti, lei ha un cane come me; il suo è giocherellone, anche il mio era un giocherellone così ma quando era un cucciolo. A me con Chiara piace giocare a palla e metterci a testa in giù

nel

giardino della scuola. L’altro giorno un mio amico aveva lasciato la scuola però oggi è ritornato e se andrà il ventisei ottobre. A Alex piace molto giocare e durante le lezioni parla con il suo amico Paolo. Mi dispiace che se ne vada perché a calcio faceva sempre i suoi urli quando faceva goal e mi mancherà per questo. Doriana

Per me amicizia è un sentimento che non si scorderà mai ,è anche un desiderio , rispetto e stare insieme a una persona con cui hai instaurato un legame , ma anche provare un dispiacere. Per esempio, ieri abbiamo salutato un amico perché si doveva trasferire; e visto che è un nostro amico io e i miei compagni di classe abbiamo fatto una festa di addio. Per il dispiacere quasi tutta la classe si è messa a piangere, però lui sarà sempre nostro amico

non lo scorderemo mai.

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l'amicizia è praticamente tutto:litigare,fare pace,divertirsi,giocare,stare insieme,ecc. Ed è la cosa più bella che c'è.!!!!! Dajana

L’amicizia è un ponte indistruttibile per me. E’ dall’inizio della scuola che parliamo dell’amicizia. Siamo arrivati alla conclusione che l’amicizia è una cosa importantissima. Per me l’amicizia è un mare infinito, anche quando litighi l’amicizia vera resiste e non si vede l’ora di tornare insieme. Uno dei miei più cari amici è Nicolò Mercanzin. Quando l’ho conosciuto eravamo all’asilo e mi era molto antipatico perché mi rubava i giochi che portavo a scuola e le maestre non mi davano retta. Ora che siamo a scuola siamo diventati molto amici e passiamo tanto tempo insieme anche se prima alla materna mi stava antipatico. Infine l’amicizia è una muraglia gigante e infinita. Ermanno

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"Noi siamo tutti amici" "l'amicizia é eterna" "l'amicizia e la felicitá é stare insieme" "la 5 B é sempre unita... 5 anni sono una vita!" "lealtá, affetto, rispetto. In un'unica parola: amicizia. "l'amicizia é come una pianta, perché cresca bisogna coltivarla" "l'amico, nel bene e nel male, é con te" "l'amicizia é come la luce del sole, brillerà per l'eternità" "chi trova un amico trova un tesoro" "siamo tutti amici e felici" "l'amicizia è stare bene insieme" "dalla 1° alla 5° insieme con tanta amicizia" "in classe 5 anni in amicizia con gioia e divertimento" "insieme con o senza litigi siamo lo stesso tutti amici" "vuol dire stare insieme" "noi siamo la 5°B per divertirci" "l'amicizia è come un arcobaleno di colori" "siamo più amici e felici" "W la scuola, W la 5°B: uniti per sempre" "se pensi agli amici fai sonni felici "

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"un amico non ti abbandona mai: l'amico è un tesoro" "tutti uniti nel bene e nel male" "siamo la 5° B e ci dobbiamo aiutare" "un amico è un gol per la tua squadra " "chi trova un amico non se lo dimentica più" "se sei magra, sei grassa, se sei alta, bassa la miglior amica che

non importa perché sei

c'è" Eugeny

Per me l’ amicizia è un arcobaleno, è lealtà, rispetto, è un sentimento infinito, è un viaggio verso la felicità. Per me l’ amicizia è anche un cosa molto importante, perché se no ci si può sentire soli. L’ amicizia è anche litigare e poi fare la pace. L’amicizia è pure sapersi lasciare, anche se è molto doloroso. Io l'altro giorno ho provato questo sentimento perché un nostro compagno di classe ha trovato una nuova casa, ha dovuto trasferirsi e quindi cambiare scuola.

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Nel momento in cui l’ho salutato ho provato un sentimento vero di amicizia mai sentito prima. Per me è questa l’ amicizia, e se possiedi un vero amico non ti lascerà mai e non costruirà per nessun motivo un muro tra lui e te. Gloria

Io e i miei compagni, dalla 1° alla 5° elementare, siamo stati molto uniti, però, per sfortuna, ieri un nostro compagno è dovuto andare via; quando è entrato in classe abbiamo messo una canzone sull'amicizia e gli abbiamo dato tutti i nostri biglietti. Tutti eravamo molto tristi. Qualche volta l'amicizia dura a lungo e qualche volta dura poco. Con un'amica si può litigare però, dopo, si fa pace. Una volta ho litigato con la mia migliore amica, all'inizio ero triste e pensavo di non fare più pace; con lei, però, ho capito che era una vera amica perché abbiamo fatto pace quasi subito. L'amicizia che ho vissuto in questi cinque anni mi ha fatto capire che è molto importante nella vita avere degli amici. Licia

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In questi giorni io e i miei compagni abbiamo parlato dell'amicizia. Ognuno di noi ha detto tante cose (sull'amicizia). Molti ragazzini hanno detto che l'amicizia è... gioco,divertimento,litigio,capacità di perdono,è ricercarsi ecc. Insieme,dopo che abbiamo riflettuto,ci siamo detti per definirla che l'amicizia è una relazione reciproca. Senza amici c'è tristezza e solitudine. Un amico ti consola,ti ascolta, ti fa ridere,ti resta vicino nei momenti difficili ecc. Ricordo un giorno in cui Doriana,la mia compagna di classe,mi ha difeso quando alcuni ragazzi mi prendevano in giro all'oratorio,Io, in quel momento mi sono sentito forte perchè non ero solo. Ieri abbiamo preparato alle ore 12:25,una festa a sorpresa per Alexandru,il mio compagno di classe perchè si trasferisce in un'altra scuola.Tutti ci siamo commossi perchè Alexandru non ci sarà più, ma resterà per sempre nei nostri cuori. "E' così...L'amicizia è così..." Ludovico

Per me l’amicizia è stare insieme e non litigare mai. Quando un amico sta male tu lo puoi aiutare, ma non lo devi mai far soffrire. Un amico è: una persona che giocherà sempre con te, ti starà vicino e quando sarà lontano sarà solo e sempre tuo amico.

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L’amicizia è anche giocare liberamente, ma senza fare male. Ieri un mio amico e compagno di classe di nome Alexandru se ne è andato. Quando Alexandru se ne è andato mi veniva da piangere, ma poi non ho pianto. Infine nell’amicizia è meglio stare insieme che litigare. Lorenzo

Per me l'amicizia è un sentimento di amore e di rispetto reciproco. Io ho vissuto due momenti d'amicizia molto intensi che avvalorano questa mia idea. Una volta un mio compagno di classe,che è stato con noi cinque anni, si è dovuto trasferire e quindi anche cambiare scuola. Nel momento in qui l'ho salutato ho capito quanto tenevo alla sua amicizia. Lo stesso è capitato a mia cugina,si è trasferita in montagna e adesso non la vedo molte volte ;nel momento in cui l'ho salutata ho sentito un sentimento di dispiacere,ma ho anche capito che non era solo mia cugina ma anche una mia amica. Io peso di avere un po' di amici,ma non tantissimi perchè gli amici veri ti aiutano a saltare gli ostacoli della vita.

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In classe abbiamo imparato delle canzoni sull'amicizia;quella a cui mi sono ispirata sono "L'amicizia è" di Paolo Meneguzzi, "L'amicizia" di Povia e una canzone di Laura Pausini. Le frasi che rappresentano di più l'amicizia in queste canzoni sono queste: "L'amicizia è" di Paolo Meneguzzi" "Follia,poesia,lealtà,magia,libertà,è un idea che non alza mai dei muri,ironia,sintonia,fedeltà e dice anche che per avere un amico bisogna capire che non si è mai da soli." "L'amicizia" di Povia "L'amicizia non nasce solo perchè abbiamo parlato due volte,c'è bisogno di rispetto reciproco,accettarsi è il più grande mattone per costruire l'amore." Una canzone di Laura Pausini "Io ti sto vicina non stare sola mai." Infine per me l'amicizia è un sentimento abbastanza raro. Matilde

Per me l'amicizia è un sentimento importante perché permette a molta gente di essere speciale per qualcuno che ha bisogno di bontà e di aiuto.

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Ieri un mio amico e compagno di classe è partito per andare in un altro Paese e ha cambiato scuola. Io e i miei compagni gli abbiamo fatto una festicciola e lui era molto contento. Per me l'amicizia è anche: giocare, rispetto reciproco, divertimento, stare insieme, simpatia e fidarsi l'uno dell'altro. Per me un amico è qualcuno che ti fa sentire a tuo agio, qualcuno che ti rispetta e qualcuno con cui giocare e scherzare. Io ed Alexandru, il bambino che è andato via, eravamo molto amici, giocavamo quasi sempre a: calcio, nascondino, pallavolo, pallaprigioniera e nel corridoio della scuola con la pallina di spugna. Io ed Alexandru eravamo veri amici, infatti quando avevo bisogno Ale mi aiutava e quando aveva bisogno lui, io lo aiutavo. Infine posso dire che io e Alexandru siamo grandi amici e per questo avrà sempre un posto nel mio cuore. Paolo

L’amicizia per me è stare insieme. Tipo, ieri se n’è andato un caro amico e mi è dispiaciuto tanto. Gli abbiamo fatto una festa d’addio. Poco dopo gli abbiamo dato i regali. Infine abbiamo giocato a pallavolo.

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Finito di giocare siamo saliti in classe e abbiamo lavorato. Poi siamo andati a casa. Pietro

L’amicizia per me è la cosa più bella che c’è. L’amicizia è quando accanto hai un amico che ti vuole bene. La mia migliore amica è Gloria perché dal primo giorno che l’ho vista ho capito che era una persona simpatica. Prima di diventare la sua migliore amica ho cercato di vedere se era veramente quel tipo di amica che faceva per me; infatti adesso siamo amiche del cuore. Una delle tante cose che mi ricordo che abbiamo fatto insieme è il giorno del mio compleanno, perché da lì che è partita la nostra amicizia. Lei mi ha regalato una collana con un cuoricino e sopra c’era scritto : “amiche per sempre”. Io e Gloria andiamo molto d’accordo perché siamo due pazze scatenate, io le dico sempre tutto, tanto lei ogni cosa che le voglio dire mi ascolta. La nostra è un’amicizia che non finirà mai. Alle volte, però non ti fai solo nuovi amici, ma li perdi anche. Infatti il 26 ottobre Alexandru, mio compagno, se ne andrà e

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quando lo sono venuta a sapere ero veramente triste perché è un mio amico e ci tengo tanto. Valeria

Sempre trattando il tema dell’amicizia, abbiamo parlato della nostra amicizia vissuta tra i banchi di scuola e abbiamo cercato di descriverla con frasi, slogan e filastrocche: “Noi siamo tutti amici, l’amicizia è eterna”, “L’amicizia è felicità e stare insieme”. “La 5^B sempre unita… cinque anni sono una vita”, “Lealtà, affetto, rispetto in un'unica parola: AMICIZIA”, “L’amicizia è come una pianta, per farla crescere bisogna coltivarla”, “L’amico, nel bene e nel male, rimane sempre con te”, “L’amicizia è come la luce del sole, che brillerà per l’eternità”, “Chi trova un amico trova un tesoro”, “Siamo tutti amici e felici”, “L’amicizia è stare bene insieme!”, “Dalla prima alla quinta, insieme con tanta amicizia”, “In classe cinque anni in amicizia con gioia e divertimento”, “Cinque anni insieme con o senza litigi, siamo lo stesso tutti amici!”, “Amici vuol dire stare insieme”, “Noi siamo qui, la 5 B per divertirci”, “Noi siamo la 5^B, oh sì!”, “L’amicizia è come un arcobaleno di colori.”, “Siamo sempre più amici felici”, “Viva la scuola, viva la 5^B, uniti per sempre”, “Se pensi agli amici, fai sogni felici”, “Camminare insieme tra amici”, “Stappa la felicità con il tuo amico”, “L’amico non ti abbandona mai”, “L’amico è un tesoro”, “Tutti uniti nel bene e nel male, siamo 5^B e ci dobbiamo vantare”, “Un amico è un goal per la tua squadra”, “Chi trova un amico, non lo dimenticherà”, “Se sei magra, se sei grassa, se sei alta, se sei bassa, non importa perché sei la migliore amica che c’é”.

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Abbiamo visto nei giorni scorsi un film cartone che parlava della famiglia e dell’amicizia, dopo averne discusso insieme ciascuno di noi ha rappresentato l’amicizia. Alessia Avena

TEMA “FANTASTORICO” 19

OTTOBRE

2011

In questi anni ho avuto l'opportunità di studiare, e quindi conoscere, come vivevano molti uomini prima di me. Ora grazie alle conoscenze acquisite sulle grandi “civiltà dei fiumi” provo a descrivere una giornata vissuta da uomo/donna appartenente alle civiltà...” Sono cretese!

Ciao!! Io sono il vostro amico Ludovichisnispisprihspristripoli,vivo sull'isola di Creta e ho dieci anni. Vado a scuola e scrivo usando i pittogrammi, il mio mare si chiama "Mar Egeo". Indosso una tunica,sono di media statura, ho gli occhi e i capelli marroni,e mi piace scrivere.

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Il mio re si chiama "Dario", a lui piace mangiare il minestrone con la mezza pecora. Al pomeriggio quando esco da scuola,vado a lavorare in cucina del re e gli preparo il suo piatto preferito.Infine,quando ritorno a casa,saluto sempre la mia famiglia. Aiuto a:pulire,mettere la casa in ordine e mi faccio il letto. Il sabato mattina,vado a giocare con i miei amici:Alessanders,Marcospino,Astuccino ecc. Al pomeriggio,vado a scuola,perchè di sabato qui si lavora e dopo vado come sempre dal re. Infine,quando spengo la candela,è finita la giornata. A me piace quest'era e la mia vita di cretese. Ludovico

Io sono Aja un’artigiana indu (Vaisya), questo è l’anno 2011 a.c. Nelle città di Mohenjo-Daro non ci sono mura di cinta e neanche palazzi o templi è semplice, ma molto bella. Io vivo in una casa modesta con mia madre Carmen. Oggi mi sono svegliata e ho modellato un vaso di terracotta. Io e le mie amiche ci divertiamo molto a modellare i vasi.

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In India abbiamo due religioni l’Induismo e il Buddismo. L’Induismo è politeista invece il Buddismo è monotesta: io sono induista. La divinità principale per noi induisti è Brama, il Creatore. Poi altre divinità che noi adoriamo sono Visnù simbolo del bene e Shiva simbolo del male. Tra un po’ andrò a vedere il tempio a Harappa. Quando si entra in un tempio le donne si coprono il capo e bisogna togliere le scarpe prima di entrare. Si può donare frutta , fiori o incenso, io e mia mamma doneremo la frutta, perché io e la mia famiglia abbiamo un orto dove coltiviamo molta frutta buonissima. Non vedo l’ora di andarci perché Vivvi, la mia migliore amica, ha detto che è bellissimo e quindi sono molto contenta di poterlo visitare. Adesso sto mangiando una delle specialità dell’India che sono dei molluschi del fiume Indo ed è il mio piatto preferito. In India c’è la tradizione che ogni anno tutti insieme facciamo una cena dove mangiamo questi molluschi e dopo la cena si fa un rito dove doniamo agli dei la frutta oppure sacrifichiamo un animale. Al termine di questa festa ognuno va a casa a dormire. Quindi stasera farò il rito, sacrificherò un animale e andrò a dormire tutta contenta. Alessia B.

…Giornata di una ragazza cinese Io mi chiamo Mulan e sono una ragazza cinese, ho dodici anni e mia sorella si chiama San ed ha quattordici anni. Oggi 12 70 di 213


ottobre 1763 mi sono svegliata quando si è svegliata mia sorella, cioè molto presto. Lei è andata a lavorare nei campi mentre io sono andata a lavorare la seta con la giada, una pietra con cui si tesse, ed ho fatto due tuniche, una per me ed una per mia sorella. Una mia cara amica mi ha regalato un vaso in cui ci abbiamo messo del riso da mangiare. Alla fine della giornata siamo tornate a casa e abbiamo mangiato del riso che ha raccolto mia sorella e io le ho donato la tunica che ho fatto per lei. Mi ha ringraziato , perché le era piaciuta molto. Dopo aver mangiato siamo andate nel nostro letto a dormire eravamo molto stanche e abbiamo dormito fino al mattino dopo. Michelle A.

..Donna cinese Mi chiamo Iside e sono una donna egizia, abito sulle rive del fiume Nilo, sono sposata e ho tre figlie che si chiamano: una Cleopatra, l'altra Nefertiti e l'ultima Hator. Mio marito fa lo scriba, infatti è un uomo molto importante, è sempre arrivato a

casa molto presto e quindi ha avuto tempo di giocare con le mie figlie.

Io invece mi sono sempre occupata delle bambine e intanto costruivo i papiri per mio marito. Per un po' nella mia vita è andato tutto liscio, poi in tempo di guerra, molti soldati sono morti, mio marito si è offerto volontario 71 di 213


per sostituire un soldato, io ero molto preoccupata, dopo tre settimane mi è arrivata una lettera. Le mie bambine erano molto curiose, io invece avevo un brutto presentimento, infatti dopo aver letto la lettera ho capito che mio marito era morto e quando le mie figlie mi chiesero cosa c'era scritto io non avevo il coraggio di dire la verità

e allora ho detto che c'era

scritto che il papà stava bene, e così loro iniziarono a saltare e urlare per la gioia, invece a me veniva da piangere. Decisi di partire per un altro paese, e dissi alle bambine che andavamo a trovare papà. Però durante il viaggio sono stata costretta a passare per il territorio di guerra, e lì con sorpresa vidi mio marito che combatteva contro il nemico, allora appena ebbe finito di combattere io e le mie figlie siamo andate ad abbracciarlo. Scoprimmo così che probabilmente quella lettera era indirizzata a qualcun altro. Io e tutta la mia famiglia siamo tornati a casa nostra. Dopo ventanni le mie figlie si sposarono e andarono a vivere con i loro mariti invece io e mio marito siamo rimasti nella nostra casa, e ci staremo fino a morire di vecchiaia. Aurora

Ciao sono Pietroling, vado a scuola e la scuola si chiama Casa Delle Tavolette. Vivo in Egitto, abito vicino alla foce del fiume Nilo.

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Al mattino mangio un pezzo di pane e quando non vado a scuola io baratto per mantenere la mia famiglia. Un giorno il Faraone ha assaggiato uno dei miei dolcetti e ha chiesto di barattali per dei gioielli. Poi me ne ha chiesti degli altri, così la mia famiglia è stata molto fiera di me. La mia famiglia è molto simpatica e adesso ve la presento: mia mamma Antogliiu, mio padre Anglgrus, le mie sorelle Eliglius e Naideglius e infine mio fratello Salgre. Questa è la mia vita! Pietro

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…Ragazzo cretese … Io sono Benimart, un

cretese, sono un domatore

di tori del millecinquecentocinquantatre a.C. nell'isola di Creta , La mia giornata si svolge così : mi alzo alle cinque di mattina con il sole che risplende come un gioiello alle luce e faccio una abbondante colazione, perche il mio lavoro è ben pagato e ho bisogno di energie . Mangio : pane e olio , vino e cereali . Poi per due ore prego la dea madre e Paredro , miei dei, di risparmiarmi la vita perchè devo affrontare ''Feromartis'' il toro più feroce e sacro della città: ha due corna lunghissime, corre veloce come un cavallo in corsa e pesa tantissimo. Dopo lo alleno i miei muscoli e gli addominali . In seguito pulisco la mia stupenda casa nel palazzo di Cnosso, questa ha sei stanze la prima è il bagno con un

buco grande come

una sedia , il lavandino e la vasca di color oro, Poi c'è il salotto con un grande tappeto di pelle di coccodrillo , un divano di color marrone e un tavolo dove si mangia ; dopo c'è la mia stanza con un letto di tronco di abete e il materasso, imbottito di un materiale morbidissimo , con una coperta di seta e un mobile dove ci metto dentro i miei vestiti. Le altre due sono degli ospiti , naturalmente uguali alla mia, e l'ultima è la cucina con un forno a legna e una dispensa per i cibi. Oggi a mezzogiorno sono arrivati i miei due amici gemelli. Hanno capelli neri e corti vestiti in blu e sono alti come me. Sono venuti brindare con buon vino , perchè fra quattro ore dovrò affrontare Feromantis , allora mangiamo o pane, olive, carne e beviamo vino. Sono già passate tre ore nelle quali abbiamo parlato, giocato e scherzato, ora però devo devo prepararmi. Mi metti: maglietta e maniche corte di seta di color rosso sangue con strisce nere e pantaloncini sempre neri e rossi . Mi dirigo verso l'arena dove c'è una gran folla che esulta perchè non vede l'ora di vedere lo

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spettacolo . Il presentatore grida di far silenzio , io vado verso il centro dell'arena e incomincia l'applauso che man mano diventa sempre piu forte ; poi di colpo c'è il silenzio e il presentatore grida di far entrare Feromantis . Si apre

la gabbia ed esce il toro con gli occhi infuocati e inizia a

caricare vendendo verso di me , il cuore

mi arriva in gola , ho

paura e a un tratto vedo tutto sempre piu a rallenatore . Il toro incomincia a correre , io però lo vedo quasi camminare , e visto che lo vedo muoversi lentamente riesco a saltarlo e lo sconfiggo . Dopo tutta l'esultanza del pubblico, i ritratti , gli autografi vado a casa e mi metto a dormire . Questa è stata la mia giornata. Beniamino

…Dea Madre cretese Io mi chiamo Dajana sono nata nell' anno 780 a.C. a Creta detta anche ''Dea madre''. Sono sposata con Dedalo e ho tre figlie, la prima si chiama: Isaora la seconda si chiama Esmeralda la terza si chiama Matilda. Il mio popolo è calmo, non ci sono guerre e le persone mi rispettano, nessuno ammazza nessuno. La terra è coltivabile e coltiviamo: ulivi, viti e alleviamo il bestiame e pecore.

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nel 755 a.C è iniziata la guerra tra Grecia e Creta, molte persone civili sono morte.Mio marito è andato in guerra, io continuavo a dirli che era pericoloso e che correva il rischio di morire, ma lui non mi ha dato ascolto ed è andato comunque. Giorni fa, è venuto un signore che mi ha detto: ''Mi dispiace, ma tuo marito è morto in guerra'' da allora sono diventata una dea perché ho iniziato a credere in me stessa e ho cominciato a dire alle persone che la guerra è la più brutta cosa che ci sia. E che io avrei aiutato le persone bisognose. E questa è la mia storia. Dajana

…Maggiordomo egizio Ciao io sono Daniele il maggiordomo di Ramses “il faraone dell’Egitto”. In questa giornata Ramses mi ha trattato proprio male: mi ha fatto bruciare tredici corpi di schiavi, ho dovuto pulire e rimettere al suo posto la paglia “dove dorme

Ramses”; eppure ho solo ventun’anni

compiuti oggi. Nonostante sia il mio compleanno mi è toccato lavorare come al solito, anzi di più.

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Ramses

secondo me tratta malissimo i suoi schiavi, però io non posso

farci niente perché sono solo il suo maggiordomo; ma se fossi stato lui, non li avrei catturati proprio, anzi non avrei voluto che ci fosse qualcuno che regnava sull’Egitto; avrei preferito una Democrazia. Ermanno

…Comandante cinese

IO SONO UN COMANDANTE CINESE DI UN'ARMATA DI SOLDATI FORTI E VALOROSI. GRAZIE ALLA MIA BRAVURA IN CAMPO DI BATTAGLIA, SOLO UNA VOLTA SONO STATO FERITO MA HO REAGITO E HO UCCISO CHI MI AVEVA FERITO. OGNI VOLTA CHE VINCO UNA BATTAGLIA IO E

I MIEI SOLDATI TORNIAMO ALLA BASE E

FESTEGGIAMO MANGIANDO E BEVENDO. SONO CONTENTO DI VIVERE QUESTA VITA PIENA DI BATTAGLIE E DI GUERRE. Eugeny

…Giornati a fenicia Io sono Eredis navigatrice Fenicia, ed è l’ anno 814 a.C. e io e i miei amici abbiamo fondato Cartagine! Prima però abbiamo fondato molte altre città, e fatto anche il giro dell’ Africa.

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A Fenicia io e gli altri abbiamo modificato molte cose tipo: le navi, le case, il vetro rendendolo trasparente e sottile soffiando dentro una cannuccia e anche creato molte cose belle come il colore rosso porpora (Fenici vuol dire proprio questo). Poi abbiamo creato gioielli preziosi, oggetti in bronzo e in avorio. Siamo anche ricchi di boschi di cedro, alberi utili per la costruzione delle navi e siamo stati i primi ad usare le monete per il commercio. Oggi io e il resto del gruppo andremo ad esplorare i confini del mar Mediterraneo, e per arrivare fino lì dovremo sicuramente sostare nelle colonie che noi Fenici abbiamo fondato, e precisamente sono dei porti commerciali che poi sono stati ingranditi. Sono un po’ agitata, m anche emozionata perché scoprirò tante cose nuove e le racconterò agli altri!!! Tornerò sicuramente tra un paio di giorni. Mi piace un sacco andare ad esplorare i territori sconosciuti e con le mie divinità di nome Adon e Astarte dea dell’amore sarò sempre protetta, e come me anche i miei amici! Gloria

Io sono Mens e vivo in Egitto, sono nato il 1940

a.C.

La mia casa è una capanna fatta di fango e paglia, non ha finestre ed è ricoperta da un tetto di foglie. Sono un faraone e comando l’Egitto. Ho tanti guerrieri molto forti.

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Vivo molto bene, i miei soldati hanno battuto tutte le altre popolazioni. I miei guerrieri sono: alti, forti, veloci a correre, hanno delle spade dure che non si spezzano mai. Io sono stato sempre un buon faraone e sono anche molto forte, possiedo degli scudi di ferro durissimo, non ho mai perso contro gli altri popoli. Durante il giorno mentre non c’è guerra io rinforzo i miei soldati e poi mi riposo un po’. Lorenzo

Sono Sidney e sono fatta così:sono castana, ho gli occhi marroni, le lentiggini e il mio naso è piccolo.Oggi mi sono svegliata presto all’alba, è difficile, allo stesso tempo è faticoso e stancante, ma bello perché è il momento del raccolto. Io lavoro come contadina nella terra D’EGITTO. Siamo tanti a lavorare nei campi, il cibo del raccolto è : frumento e grano, è molto, ma non è tutto per noi; oggi passerà lo scriba ARES e porterà via quasi tutto. Io ho una mamma un papà un fratello e due amiche e si chiamano; GAIL,DAVID,DUDE, HOON e LUCE,in greco i nomi sono: ERA,MORFEO,POSEIDONE,HAONA e AFRODITE.

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Ecco che arriva ARES e sembra arrabbiato,quindi prenderà più del solito, tutti i contadini sono preoccupati come me, ma invece ne prende meno per ordine del FARAONE. Allora io e gli altri, che conoscevo, abbiamo ringraziato il faraone. Marta

Io sono una ragazza cretese e ogni giorno vado ad allenarmi a cavalcare i tori. Il mio nome è Rocki e vivo nel palazzo di Cnosso con la mia amica Gemma che cavalca i tori come me. Io ho un fratello grande di nome Exarius ,è :biondo ,alto , carino e divertente. Per me è molto importante perchè senza mio fratello non avrei tutta la grinta che ho per domare i tori. Il toro per la mia civiltà è sacro ,perchè

significa

forza.

Ogni giorno faccio marea di esercizi,dopo un po' divento molto agile ,però poi mi stanco e non lo sono più. La mattina mi sveglio ,mi vesto e poi io e Gemma ci auguriamo buona fortuna e ci rechiamo al rodeo dove ci aspettano tutti quegli esercizi. Gli esercizi che facciamo sono sempre uguali cioè :capriola in aria ,saltare sul toro ,prenderegli le corna e farlo calmare, attrarlo verso un palo.

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Per cavalcare il toro ,mi vesto sempre con una tutina di colore rosso porpora. Finito gli esercizi io e Gemma andiamo al mare a lavare i vestiti ;subito dopo andiamo a pregare al tempio della DeaMadre cretese. Poi torniamo a casa , dormiamo e il giorno dopo ripetiamo tutto quello fatto nella giornata precedente. Ieri avevo il mio primo spettacolo e io e Gemma ci siamo augurate buona fortuna ,perchè potevamo anche non vederci più. Poi Exarius ci ha accompagnato al rodeo e si è messo a guardarci. Sono entrata nel recinto , avevo il toro davanti ,stavo per scappare ,ma le mie gambe erano bloccate. Il toro si arrabbiò , mi stava correndo addosso , ma io lo presi per le corna e feci una capriola e atterrai sulla groppa del toro e infine lo attrai al palo al centro del recinto. Dopo lo spettacolo Exarius mi ha accompagnato a casa mi ha dato u grande abbraccio e mi ha detto di continuare a cavalcare i tori ,perchè avevo talento. Sono felice d avere talento per cavalcare i tori. Matilde

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Ciao sono Nicolix e sono un guerriero e vivo in Egitto. Io ho una bellissima casa con un letto di paglia e ho una spada lucente e uno scudo d'oro e di diamanti,

perché sono il capo

dell'esercito e sono anche il più forte di tutti. Oggi sono entrati dei ladri per rubare il tesoro del faraone e si sono mischiati con gli schiavi. Durante la notte si sono intrufolati nel palazzo. Mentre le guardie si erano addormentate i ladri hanno potuto rubare i gioielli, però io mi sono svegliato e ho sentito dei rumori, sono andato a vedere e i ladri stavano per andarsene. Però io ho svegliato tutti i miei soldati e insieme li abbiamo catturati. Il faraone come ringraziamento mi ha dato un piccolo diamante e lo messo sul mio scudo. E stata una bellissima giornata. Nicolò

Sono Paolexis Pedrazzinessi, sono nato nel 4759 a.c. in Egitto, la mia casa è fatta di: fango, paglia con il tetto fatto di foglie e senza finestre. Quando ero piccolo avevo una mamma un papà e una sorella di nome Carolina Pedrazzinessi che è nata due anni prima di me.

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Nell'anno 4765 a.c. nella mia cittàscoppiò una guerra e mia mamma e mio papà morirono. Allora io e Carolina siamo rimasti orfani. Un giorno una signora di nome Federicas ci accolse nella sua casa. Dopo un po' di anni quando fui più grande scoppiò un'altra guerra e io lottai. Quando ebbi venti anni, partii con mia sorella per andare in Cina e finalmente dopo un lungo viaggio durato dieci anni, arrivai in Cina dove trovai un lavoro, che era quello del navigatore e commerciante. Così dopo aver girato tutto il fiume Giallo, mi trasferii a Creta dove diventai un torero. Dopo aver fatto il navigatore e allevato le pecore, girai anche tutto il Mediterraneo per scambiare i prodotti dell'agricoltura e dell'allevamento con materie prime e ferro di cui l'isola era sfornita. Dopo un po' di tempo sono andato anche a vedere il famosissimo “Didco di Festo”. Infine Creta è la civiltà dove io e mia sorella trascorremmo il resto della nostra vita. Paolo

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2 NOVEMBRE 2011

“Ho ascoltato una canzone di Enrico Ruggeri che parla di una favola di un personaggio di una favola scritta per promuovere la fantasia

e la

bellezza dell' infanzia: età, di giochi, spensieratezza, allegria, sogni, divertimento e curiosità, se tu fossi il personaggio di questa favola e avessi le capacità di volare dove voleresti?”

Se io fossi Peter Pan volerei in tutto il mondo, perché ogni cultura e paese sono affascinanti come lo sono sempre stati .Poi porterei con me

tutte

le mie amiche del cuore,

perché vorrei vivere le mie

avventure con loro. Si chiamano :Vittoria,Chiara, Marica, Dajana, Maty, Alessia.B e Aurora e noi voleremo dove tutti i bambini si divertono. Giocheremo,mangeremo,e guarderemo un film. Poi andremo in Egitto.Ci vestiremmo come gli Egizi e se un dettaglio non ci soddisfa con uno schiocco di dita tutto l'abito comparirebbe a nostro piacere .Dormiremmo in letti riservati ,in una casa sull'albero . Poi faremmo colazione con un po' di torta alla frutta. Andremmo a New York,dove conosceremmo profondamente questi nostri divi: Asly,Vanessa,Mayly,Laura Esquivel,Brenda Asnicar e Gastòn Soffritti. Che ci inviterebbero alla festa del momento .Al centro della festa dedicheremmo un balletto alla festeggiata(Mayly).La canzone si chiamerebbe "al centro commerciale".E sarebbe un successo!! Heeeeeeeeeeeeeeeeè??? Audrey

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La canzone che ho ascoltato di Enrico Ruggeri parla della fantasia e del volo.Il personaggio della canzone è "Peter Pan"che grazie ai suoi poteri può volare verso l'isola che non c'è. Se io avessi il potere di volare,andrei prima al polo "Sud" a vedere i pinguini e poi al polo "Nord"per vedere la casa di Babbo Natale. Mi immagino questi luoghi con tanta neve e ghiaccio. Il clima sarebbe sicuramente freddo e io mi dovrei vestire con giubbotto pesante,cappello e scarponi da neve.Al Polo Sud giocherei con i pinguini a calcio di neve,nascondino e costruirei con loro un parco giochi con il ghiaccio. Al parco giochi ci sarebbe:uno scivolo per due,una parete per la rampicata e il campo di pallaneve. Dopo essermi divertito al parco di ghiaccio andrei,"volerei" al Polo Nord. Arrivato aiuterei Babbo Natale a costruire dei robot che costruiscono giocattoli in tempo velocissimo. Finita questa giornata me ne tornerei a casa volando dai miei genitori, sapendo che tutto questo è solo un bel sogno. Ludovico

Se io potessi volare, volere in alto nel cielo sopra le nuvole fino a trovare una città chiamata Città del “Silenzio”. Si chiamerebbe così non perché c’è sempre silenzio, ma perché non ci sono rumori come la macchina o la moto e non esiste la tecnologia. 85 di 213


Qui non ci sarebbe l’inquinamento e neanche la guerra. Ognuno rispetterebbe la natura e gli animali. Ci sarebbe ogni tipo di animale, ci sarebbero persino i dinosauri, che però sarebbero in un’area a parte. Io avrei un koala che si chiamerebbe Luna, sarebbe adorabile e quando mi sentirei sola lei mi consolerebbe sempre. E’ una città così piccola dove ci si conoscerebbe tutti e tutti saremmo sempre disponibili e ci aiuteremmo a vicenda, anche perché vivremmo tutti in una stessa casa e non ci sarebbe differenza tra ricco o povero. Durante una festa si suonerebbero degli strumenti che assomigliano a dei tamburelli e si ballerebbe. Poi si andrebbe a giocare insieme a tutti i bambini e alla fine si tornerebbe a casa a dormire. Ogni volta che con l’immaginazione volerò nella città del silenzio sarò sempre felice, e per questo vorrei vivere lì. Alessia Bartolini

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Se io potessi volare volerei in un mondo come questo però non ci sarebbero adulti. Io e Marta, la mia amica, in questo mondo e giochiamo a palla ed a tante altre cose, poi mentre giocavamo sulle rive del mare, stranamente ci trasformiamo in sirene e entriamo nell’oceano e vediamo tante specie di pesci e piante. Poi andiamo su uno scoglio e torniamo umane, torniamo a casa. Il giorno dopo ritorniamo alla spiaggia e abbiamo capito che ci potevamo trasformare in sirene. Quindi tutti i giorni andavamo insieme nelle profondità del mare. Andrea Michelle

Se potessi volare andrei in un mondo dove non si può mai morire e si rimane sempre giovani. È un mondo uguale al nostro solo che quando si va a scuola le “maestre” ci fanno fare lavoretti, giochi, canzoni e balli tutto il giorno. Quando finisce la scuola torniamo a casa, ma non siamo stanchi e quindi torniamo a giocare, ma stavolta con la nostra famiglia. Io vorrei un mondo così perché non voglio perdere i miei cari e perché mi vorrei divertire di più a scuola. Aurora

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Se avessi il potere di volare come Peter Pan andrei in altissimo, all'altezza degli aerei e poi non volerei piĂš, giunto ad una certa distanza da Terra ricomincerei a volare, farei questo perchĂŠ ho sempre voluto fare paracadutismo, ma i miei genitori non hanno mai voluto. Dopo andrei attorno alla terra e girerei intorno al pianeta in senso antiorario, cosĂŹ il tempo tornerebbe indietro e potrei vedere i fantastici avvenimenti tipo, l'evoluzione dei dinosauri, l'invenzione della scrittura....infine andrei a casa e mi metterei a dormire per sognare ancora. Buona fantasia a tutti, mi raccomando volate ! Beniamino

Se fossi Peter Pan e potessi volare andrei a girare il mondo per vedere come vivono i bambini negli altri continenti, ovviamente andrei con alcuni miei amici. Con questi amici andrei anche per un po' di tempo nell' isola che non c'è. Se potessi volare andrei anche a vedere le stelle che dalla terra mi sembravano dei piccolissimi granelli di formaggio, e vedrei anche le nuvole che dalla terra mi sembravano di panna montata. Nell' isola che non c'è io con i miei amici potremmo: pescare, cucinare, vedere molti animali, giocare e andare a fare bagni in mari molto caldi. Potremmo vedere anche cose naturali come cascate altissime. Peter Pan era un bambino che non voleva mai crescere e voleva divertirsi sempre io invece penso che nella vita bisogna anche studiare e andare a scuola dove si imparano le cose. 88 di 213


Io non mi staccherei molto dalla mia famiglia perché mi vuole bene, mi insegna cose e mi aiuta a diventare grande. Infine per me bisogna essere sempre nel mondo dei sogni, ma anche in quello della realtà. Paolo

Io se avessi il potere di volare volerei nel mondo dei famosi per conoscere tutti i miei cantanti preferiti cioè: Ketty Perry,Bioncè,Rihanna,Lady gaga ecc. Con loro vorrei cantare, ballare, fare concerti, giocare, divertirmi, diventare famosa, girare il mondo tipo, andare a Naw York, Londra, Parigi, America ecc. In queste città vorrei andare a fare dei tour prove o video delle canzoni. Io vorrei stare con loro perché il mio sogno è diventare una cantante. I miei cantanti preferiti mi piacciono perché mi interessano le loro canzoni, il loro stile e come cantano. Il mondo che vorrei è questo. Dajana

Se io avessi il potere di volare, salverei e migliorerei il mondo. Sognerei che le nuvole fatte di zucchero filato e che i poveri diventassero uguali a me.

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Vorrei che i ricchi dessero un po’ ai poveri e che le mie amiche e i miei amici migliori, non mi lasciano mai. Vorrei che i bambini del Congo, Africa, Indonesia, Cina e i poveri di tutto il mondo abbiano una casa e una vita, ma non la morte. Inoltre vorrei che non torturassero gli animali e neanche i bambini di altre nazioni. Vorrei infine che in ogni città ci fosse una piscina, un circo, un parco, delle bancarelle, degli oratori e dei parco giochi dei divertimenti e soprattutto metterei fine a queste guerre tra nazioni e paesi. Tutte queste cose farei se avessi il potere di volare e immaginare un altro mondo. Doriana

Se io fossi il personaggio di questa favola e avessi la capacità di volare volerei nell’astronave di Super Mario Galaxy 2 perché Mario mi piace da morire. Il mio obiettivo sarebbe salvare la principessa Peach da Browser: un drago, con il guscio pieno di spuntoni massicci; quindi un mostro. Appena arrivato, aiuto Luigi “il fratello di Mario” a prendere quattro Super Stelle burlone. Sulla prima Galassia il pavimento scompare in modo alternato, io devo cercare di non finire nel buco nero!

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Nella seconda Galassia non mi devo fare toccare dagli altri Luigi e devo prendere in tre minuti cento monete. Fatto questo, mi lancio con una Maxi Stella Lancio e riesco a prendere la Super Stella. Finalmente arrivo ai castelli di Browser e lì io devo superare il livello con gli orologi per poter prendere due Mega Stelle. Arrivo nell’Astronave di Mario, sì, con due Super Stelle, e con due Mega Stelle ma sono stanco morto, quindi torno a casa felice di aver salvato la principessa Peach! Ermanno

Se io potessi volare andrei dappertutto, ma se esistesse l'isola perduta io andrei là. Andrei indietro nel tempo e dopo andrei al mare e volerei sull'acqua e con i piedi toccherei l'acqua. Dopo tornerei indietro nel tempo e distruggerei tutto quello che è brutto. Se mi prendessero io scapperei via e dopo prenderei una spada e combatterei e vincerei. Se mi inseguissero io mi arrabbierei e prenderei la macchina e la butterei giù e deciderei di non volare più. Eugeny

Se io potessi essere Peter Pan vorrei non dormire mai e con la fantasia volare con delle fatine e anche con i miei amici dove voglio e quando voglio.

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Se potessi volare, volerei in tutti i paesi della mia immaginazione e da tutte le altre parti del mio mondo. Con le mie amiche fatine che possono far avverare ogni desiderio, ciascuno di noi potrebbe desiderare di bandire la guerra per avere un mondo pieno di pace, fare del bene agli animali, poi prendere tutti i bambini per mano e portarli su un’isola, ma non vera, un frutto della nostra fantasia e giocare a più non posso. Trasformare tutte le macchine in qualsiasi cosa bella che esista e trasformare un mondo poco pulito come questo in un mondo più pulito! Successivamente con un altro po’ di magia prenderei tutto il cibo del mondo per mangiarlo insieme a tutte le persone del mondo dell’immaginazione; questo è divertente perché il cibo non finisce mai, o quasi. In ultimo o non proprio ultimo prenderei tutti gli animali dell’universo e gli farei parlare l’italiano così ci capiremmo tutti, sia nella realtà che nella fantasia! E’ bellissimo volare con la fantasia, perché puoi farlo ogni volta che vuoi!! Gloria

Con questa canzone ho capito che si può volare con la fantasia quando e dove si vuole.

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Ho capito che per un bambino la fantasia è molto importante e vorrei che anche i genitori lasciassero un po’ lo stress del lavoro e usassero un po’ di più la fantasia. Io volerei in tutto il mondo a scoprire tutti i bei posti. Visiterei Roma e scatterei una foto a tutte le statue; andrei a New York, a Parigi, al mare dove mi tufferei a scoprire i fondali marini e andrei anche in molti altri posti. Però il mio desiderio più grande è avere una città tutta mia. La mia città vorrei fosse una grande isola circondata dal mare e che una parte fosse fatta di caramelle e di dolci. Inoltre, vorrei avere un cavallo magico che può anche volare e mi fa visitare il mondo. Tutte questa cose le posso immaginare quando sono da sola nella mia stanza dove passerei ore e ore a immaginare queste cose. Per me un mondo senza fantasia non può esistere!! Licia

Con questa canzone ho capito che si può volare con la fantasia quando e dove si vuole. Ho capito che per un bambino la fantasia è molto importante e vorrei che anche i genitori lasciassero un po’ lo stress del lavoro e usassero un po’ di più la fantasia.

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Io volerei in tutto il mondo a scoprire tutti i bei posti. Visiterei Roma e scatterei una foto a tutte le statue; andrei a New York, a Parigi, al mare dove mi tufferei a scoprire i fondali marini e andrei anche in molti altri posti. Però il mio desiderio più grande è avere una città tutta mia. La mia città vorrei fosse una grande isola circondata dal mare e che una parte fosse fatta di caramelle e di dolci. Inoltre, vorrei avere un cavallo magico che può anche volare e mi fa visitare il mondo. Tutte questa cose le posso immaginare quando sono da sola nella mia stanza dove passerei ore e ore a immaginare queste cose. Per me un mondo senza fantasia non può esistere!! Lorenzo

Se io avessi la capacità di volare,volerei nei miei mondi dove Tutti possono giocare. Volerei sull’isola dove mi trasformo in sirena

e porterei tutti i miei

amici. Andrei pure dove i giochi sono veri,cioè provano sensazioni,come la gioia e la tristezza …lì’ sarei un gioco come i miei amici. Tutti sarebbero immortali,perché

non morirebbero e resterebbero

piccoli. Saremmo sempre svegli perché i sogni sarebbero una magnifica realtà ,e ciò che non voglio 94 di 213


Affrontare lo affronterei con fantasia e allegria. I giochi che immagino vivi sono:i silvanian famiglie, i playmobil, le Barbie,le principesse … L’isola delle trasformazioni magiche è molto bella e colorata. Le sirene invece sono ;rosse e bianche ,blu e bianche solo bianche,ma anche di tutti i colori immaginabili. L’isola in cui si diventa un gioco è più piccola di quella delle sirene Perché noi la facciamo diventare piccola. Io e Andrea Michelle un attimo diventiamo due silvanian famiglie ,di dieci anni ,e l’altro siamo scoiattoli,dove il papà è un panda e la mamma uno scoiattolo. Andrea e io ci aiuteremmo reciprocamente nei compiti e nei giochi. Nel mondo della mia fantasia io e Andrea abbiamo scritto una domanda e risposta in SIRENESE .Quando c’è La M parlo io, quando A M

Andrea. = traduzione.

M. Tala em to fan sessa?= ciao tu sei una sirena? AM. Ia .perché? = si perché? M. boo! =cosi’.

E’ bello volare! Marta

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Questa canzone parla del sogno e dell'immaginazione di un bambino. I bambini preferiscono dormire che al stare svegli ,perché se dormono possono sognare e quindi immaginare. Molte volte mi sono chiesta se un bambino riuscirebbe a vivere senza l'immaginazione ,e la mia risposta è sempre stata "no" non si può vivere senza immaginazione perché gli serve a sorridere e ad avere voglia di scoprire il mondo a lui sconosciuto. Quando sogno mi abbandono alla fantasia e (come dice la canzone) "Libero le mani", cioè mi lascio guidare dalla fantasia. Da piccolo vieni coccolato e spinto a sognare e a fantasticare , invece da grande vieni spinto a tenere i piedi per terra. Da grande la fantasia muore ,non sogni più quando dormi , e non vuoi più immaginare. Ed è per questo motivo che vorrei rimanere piccola. Da sempre sogno di fare un viaggio ;di andare in

miei cugini e poi

ripartire con loro. Insieme andremmo su un' isola sperduta ,dove le nuvole sono fatte di zucchero filato ,le palme di caramelle e la sabbia di oro grattugiato. Il mio sogno è questo :un posto dove posso stare sola e contemporaneamente con tutti. Il mio desiderio è di non crescere mai. Matilde

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Io, se potessi volare come Peter Pan, la mia fantasia mi porterebbe indietro nel tempo all'epoca degli egizi e cambierei il progetto delle piramidi e della sfinge. Modificherei le tre piramidi a forma quadrata e la sfinge a topo. Volerei anche in Cina ad accorciare la muraglia cinese e a cambiare l'alfabeto cinese e renderlo più romano. A quel punto volerei a Roma per trasformare il Colosseo, lo farei triangolare. Alla fine ritornerei ai nostri tempi rimpicciolirei Parigi e ingrandirei Roma. Rimpicciolirei la Sicilia e anche la Sardegna, innalzerei il monte Everest fino a dodicimila metri. Alla fine farei riemergere Atlantide. Poi ritornerei nella mia testa e a quel punto inizierei il tema. Nicolò

Se io fossi Peter Pan volerei in un paese completamente immaginario con bellissimi prati fioriti e case fatte di caramelle. Vorrei che in questo paese immaginario ci fossero le cose a cui tengo di più per esempio il mio libro perché ci tengo tanto ed è affascinante, poi il mio cappello perché mi ricorda la danza e a me piace molto la danza, tutti i miei pupazzi e per ultimo una foto di quando avevo cinque anni. Nel mio paese mi metterei subito a volare fino allo sfinimento, giocherei con i puffi e dopo mi metterei a dormire sui lunghi prati fioriti.

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Nel mio paese ci sarebbero tanti animali e fiori di tutte le specie. Io sono l’unica umana, ma mi divertirei lo stesso. Lì le nuvole sono fatte di zucchero filato, gli alberi il tronco di cioccolato e la chioma di mele verdi. Io non vorrei mai crescere perché se no non avrei più tempo di sognare, spero di crescere lentamente. Valeria

Se io potessi volare volerei in un’ isola fatta di lego, così posso montare e smontare a mio piacimento le cose. Poi se ci fosse la guerra io smonterei le armi, ma dovrei stare attento perché potrebbero distruggermi. Visto che tutto è fatto di lego: le persone, le piante e le cose quando si distruggono si potrebbero rimontare in un batter d’occhio. Rimarrei un anno sull’isola dei lego poi andrei su un’altra isola dove si può andare indietro nel tempo fino all’era dei dinosauri; ma le ere che preferisco sono quelle dei: Fenici, Cinesi, Spartani e Romani. Infatti più volte con la mia immaginazione sono stato a Sparta in mezzo ad una battaglia all’ ultimo sangue e io mi sono divertito a lottare con spada, scudo e arco.

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Mi piacerebbe volare anche su di un?isola

dove quello che disegni si

avvera. Lì disegnerei un sacco di cose, soprattutto lego, oppure disegnerei spade, scudi , arche e frecce e tutto quello che vorrei avere lo disegnerei. Queste isole della mia fantasia mi piacciono perché ti puoi divertire un sacco. Samuele

TEMA “IL

BELLO DI ESSERE DIVERSI”

29 NOVEMBRE 2011

Si può essere diversi in tanti modi, dal colore della pelle, alla famiglia in cui si vive, il carattere. Scrivi un testo sul quaderno in cui si parla dell'amico più” diverso “ che hai.

Un mio grande amico e compagno di classe si chiama Eugeny,ma fra di noi c'è molta differenza: una delle più grandi differenze è che lui è di origine russa mentre io italiana. Eugeny è differente da me, anche perché mentre io ho i capelli di color marrone scuro, lui li ha biondi come l'oro, io ho gli occhi marroni lui li ha verdi smeraldo, e mentre io non ho le lentiggini lui le ha. Geny porta l'apparecchio ai denti mentre io no.

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Io di corporatura sono un po' più robusto di lui, sono un po' più alto ed ho la carnagione più scura mentre lui più chiara quasi candida come la neve. Il carattere di Eugeny è timido, ma estroverso con chi conosce, è giocherellone infatti molte volte giochiamo insieme a diversi giochi. Eugeny è anche un bambino che pur essendo Russo, si è ambientato bene in Italia. Per Eugeny ogni momento è buono per giocare. Gli piace giocare con i lego mentre a me non tanto, il suo gusto preferito di gelato è la panna e la fragola, invece a me piace l'amarena e il cioccolato. Geny adora giocare a tennis, mentre a me piace giocare a calcio. Il suo calciatore preferito è Ibrahimovic'. Ad Eugeny piacciono molti animali infine vorrei essere per sempre amico di Eugeny “ anche se non siamo uguali e abbiamo gusti completamente diversi”. Paolo

Io ho molti amici, ma quella più diversa si chiama Gloria. Ha la mia età ed è più alta di me. E’ di corporatura media cioè né grassa né magra, ha i capelli biondi e molto lunghi ma li tiene sempre raccolti e ha gli occhi marroni. Gloria si veste in modo sportivo. Secondo me Gloria è diversa da me perché a lei piace giocare a calcio. La sua squadra preferita è il Napoli e il suo giocatore preferito è Hamsk. Il suo colore preferito è l’azzurro, il mio invece è il rosso.

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Il suo cibo preferito è la carne, il mio invece è la pasta al sugo e la pizza. Lei fa equitazione e le piacciono molto i cavalli. Gloria è certe volte un po’ irascibile soprattutto quando le fanno un “fallo” e si comporta come un “maschiaccio”. Da piccola, quando era alla materna era molto timida ora è più estroversa e per questo ha più amici di prima. Anche se certe volte urla o è un po’ manesca sarà sempre una delle mie migliori amiche, proprio perché è così diversa da me. Alessia Bartolini

L’amica più diversa che ho è AUDREY.AUDREY è abbastanza magra, come me, però, siamo molto diverse: è diversa da me per il viso, lei ce l’ha più grande del mio, ha i capelli neri, mentre io sono castana, gli occhi anche. AUDREY, ha molti codini, io ho la coda invece, lei ha anche le orecchie piccole, io più grandi, ha il naso un po’ a patata, io piccolo. Abbiamo modi di vestire diversi, io mi vesto più sulllo scuro, di solito ,e lei un po’ chiaro e un po’ scuro. Io sono una scalmanata pazzesca (all’intervallo), mentre lei, per i miei gusti, è troppo tranquilla.

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Per me i suoi genitori non urlano quasi mai, con l’esperienza che abbiamo vissuto una volta in gita sui mezzi pubblici (l’ho capito per questo). Siamo diverse per comportamento: parla poco, è paziente … Beh! Diciamo che siamo proprio diverse !!!! Marta

Io ho tanti amici e ripensando a loro mi sovviene alla mente che ho la fortuna di possedere degli amici diversi da me. Io ho scelto una mia amica da descrivere, che si chiama Andrea Michelle. Lei è una bambina che ha la mia stessa età, ha gli occhi che cambiano colore in base al tempo, io a differenza sua li ho marroni, lei porta gli occhiali, io invece no, ha delle orecchie piccole confronto alle mie, ha una testa ovale, i capelli lunghi e castani, io invece li ho lunghi e biondi, ha una corporatura robusta e ha i gusti diversi dai miei, per esempio lei impazzisce per la matematica, io invece per l'italiano. Andrea Michelle confronto a me ha un carattere: dolce, gentile, generoso, premuroso e mite (anche se è una chiacchierona come me). Io in questo momento vorrei dirle solo una cosa: “Grazie di essere diversa ! “. Aurora

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Il mio amico più diverso è Lorenzo Boccardi. Ha gli occhi verdi, io invece ce li ho marroni. Lorenzo ha i capelli coloro biondo cenere, io di colore biondo oro, è un po' più basso di me, è magro e miope, quindi porta gli occhiali e ha una cicatrice sulla guancia sinistra. E' sempre vestito di nero o blu, io o in bianco o in grigio. Porta sempre un polsino interista al polso destro, io invece un braccialetto multi color. Lorenzo indossa delle scarpe bellissime di color nero e arancione, indossa sempre una felpa sopra la maglietta e quasi sempre i jeans. Lorenzo è magro e non gli piacciono molto le verdure a me invece piacciono. Il suo gelato preferito è al caffè, il mio invece al cioccolato, ama i cibi salati, anche io. Gli piace molto scienze, a me invece musica, Lorenzo è spiritoso, simpatico, bravo e paziente, in questo siamo simili. Gli piace molto il calcio, anche a me ma non così tanto come a lui, e di solito si comporta in modo paziente e non reagisce con le mani. I suoi amici del cuore sono : me, Paolo, Andrea, Eugenie e Ludovico. Questo è il mio amico più diverso. Beniamino

L’amico che ritengo sia più diverso da me è il mio compagno Ludovico. Rispetto a me, Ludo è piuttosto alto, ha un corpo robusto ed è quasi sempre felice. I suoi capelli sono castani come i miei e abbiamo inoltre la stessa pettinatura. I miei occhi sono piccoli rispetto ai suoi però sono simili nel colore.

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Io a differenza di Ludo porto gli occhiali . Una caratteristica che ci differenzia è la misura dei nostri piedi, rispetto al mio, il suo è più lungo di tredici numeri. Il nostro modo di vestire è simile, quasi sempre sportivo, lui si interessa di più di moda a me invece basta essere comodo. È mancino, ha la erre moscia e certe volte mi fa ridere. Il suo dolce preferito è il salame al cioccolato che a me fa vomitare, lui da grande vuole fare il Deejay io invece vorrei diventare uno

scienziato astronauta. Ermanno

L’ amico più diverso che ho si chiama Alexandru. Lui è nato in Romania ed è diverso da me, per esempio lui è un maschio ed io sono una femmina, lui ha i capelli corti e neri, io ce li ho biondo scuro. Alexandru ha gli occhi neri invece io ce li ho castani. Alex è di corporatura media così come l’ altezza ed io sono un po’ più alta di lui. Un'altra cosa è che lui si veste in modo sportivo però non è una differenza perché anche io quando posso mi vesto in modo sportivo.

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Alexandru ha un carattere molto estroverso invece io un po’ meno, lui come squadra tifa il Milan io tifo il Napoli, il suo colore preferito è il rosso il mio è l’ azzurro! Il suo comportamento è un po’ brusco ed io però quando mi arrabbio gli somiglio un po’. Queste non sono le uniche cose diverse tra me e Alex, però in fondo non siamo proprio diversi perché tutti e due siamo amici ed è una cosa importante! Gloria

Il mio amico più diverso è Beniamino Dentice. Ha i capelli un po’ lunghi. E’ un po’ più robusto di me, si veste sempre normalmente. Ha un carattere simpatico. Lui alcune volte si comporta male con me, ma di solito si comporta bene con tutti, è bravissimo. Ha degli occhiali blu molto belli. Il suo gelato preferito è al gusto dei fichi d’india, gli piacciono sia le cose salate sia dolci. La sua materia preferita è musica. I suoi amici migliori sono : me, Samuele, Ermanno. Lui vive in una villa bellissima nella via Parini. Questo è il mio amico diverso. Lorenzo

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L'amica più diversa che ho si chiama Alessia Avena. Lei è diversa da me perché:io sono alta e lei non tanto ,io preferisco vestirmi senza il colore rosa ,invece lei lo preferisce ,ma anche perché lei ha i capelli marroni e io neri. La mia pelle è un po' scura

e la sua un po' più chiara ,ma tutte e

due siamo italiane. Lei è molto carina perché sa tirare su il morale a una persona molto triste. Alessia è pazzoide e mi fa ridere tantissimo ,però spesso si mette a piangere per un niente e quindi mi viene il nervoso. Il suo gelato preferito è quello al puffo,ed ecco un' altra ragione che ci rende diverse ,perché il mio è quello al profitterols. Il mio piatto preferito è la pasta ai ricci (di mare) invece il suo è la pasta alle vongole. Il mio colore preferito è il giallo al contrario del suo che è il verde. Il suo comportamento è abbastanza responsabile ma no del tutto perché ha sempre la testa per aria e quando le parli non ti ascolta ,infatti se dopo le chiedi :-" Hai capito? " lei ti risponde :-" eh? ". Una cosa deliziosa di Alessia è che è molto dolce perché appena tu ti senti sola lei arriva e ti fa sentire bene ;spero che rimarrà per sempre mia amica.

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Alessia è l'amica più diversa che ho. Alessia 4ever. Matilde

L’amico più diverso che ho è Aurora la mia compagna di classe. Lei ha una corporatura media

come la mia ma del resto siamo l’esatto

opposto: lei ha li occhi marrone scuro io castani,lei ha le lentiggini, ha i capelli biondi mentre io castani, lei corre lenta io veloce, è di statura

alta io media, lei non è forte io sì ma lei sa ballare io no. Inoltre siamo diversi per il sesso.

Nei gusti siamo simili tipo ci piace arrampicarci sugli alberi ci piacciono i film e i tele film ma per i cartoni abbiamo gusti diversi, infatti a lei piace “a tutto rialiti” a me “Ben ten” . Il suo piatto primo preferito sono le lasagne e la pasta al forno, invece i mio sono minestrone, pasta rossa con il tonno, il pesto e la minestrina; di secondo a lei la cotoletta e il pollo arrosto come a me però a me piacciono anche i sofficini; come contorno lei preferisce l’insalata e le carote io invece prediligo peperoni e cornetti. Come frutta a lei piace la banana, la mela e i mandarini, io invece preferisco i cachi, le fragole e le albicocche; come gusti come gusti di gelato a lei piace cioccolato e nocciola mentre a me fior di latte e pistacchio e come gusti di ghiaccioli io preferisco la menta mentre a lei l’arancio.

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I nostri sport preferiti sono per me il tennis e il basket mentre ad Aurora piace la danza. Lei ha il carattere gentile, calmo e simpatico io sono più spiritoso ma anch’io simpatico e allegro……. Insomma abbiamo gusti, carattere e fisici diversi ma siamo amici. Samuele

L'amico che voglio descrivere si chiama Andrea. Ha undici anni. E' un nuovo amico per me,è da quest'anno che frequenta la nostra scuola. La sua statura è media,i suoi occhi e i suoi capelli sono di color castano,è un po' alto,la sua corporatura è robusta,la forma del suo viso è regolare,il suo collo è normale,i suoi capelli sono corti,le sue sopracciglia sono folte,il suo naso è un po'aquilino,le sue orecchie sono a sventola,le sue labbra sono umide e le sue guance sono lentigginose. Il suo gelato preferito è alla crema il mio invece è alla fragola. Il suo gioco preferito è il calcio,invece a me piace schiaccia 3-5. Io e Andrea ci vediamo soprattutto all'intervallo e davanti al cancello della scuola.

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Io ricordo ancora quando la maestra Elisa sul pullman mi ha messo vicino a lui perché stava da solo. Lui scrive e mangia con la mano destra e io invece con la sinistra. Io e Andrea non abbiamo tante cose in comune, i nostri gusti sono differenti,però l'importante è che siamo amici. Ludovico

Io ho un amica molto diversa da me di nome Sara. Sara ha 12 anni quindi è giovane frequenta la scuola secondaria ha una sorella più grade di lei. Sara è un po' alta, ha dei capelli lunghi e neri, le labbra carnose, gli occhi marroni scuri, è un pochino robusta e le piace molto vestirsi alla moda. Il suo carattere è fastidioso,

perché fa la sciocca però, a volte è

divertente. Io la conosco da quando avevo circa 5-6. Noi due quando ci sono le vacanze estive giochiamo sempre insieme. Visto che la conosco da 5 anni so senza dubbio i suoi gusti le piace la pallavolo e pratica con piacere questo sport. Secondo me, io e lei siamo diverse perché:lei ha la carnagione più scura e abbiamo dei gusti diversi ecc. Infine anche se siamo diverse saremo comunque sempre amiche. Dajana

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L’amica più diversa che ho è Alessia Avena. Lei è un po’ più bassa di me, ha una corporatura media, ha gli occhi azzurri, mentre io li ho marroni, ha i capelli abbastanza corti mentre io li ho più lunghi. Lei, di solito, veste con dei vestiti di colore rosa, io preferisco vestire con colori di altro tipo come il nero, l’azzurro, il bianco… Lei è molto carina! E’ molto simpatica, allegra e dolce, con me è molto gentile! Alessia di solito urla un po’; io non sono un tipo che sta zitta, comunque non urlo molto. Però, se si sente disprezzata, piange ed io non la capisco. Il suo colore preferito è il verde ed il mio, invece, è l’azzurro. Il suo piatto preferito è la pasta con le vongole, mentre il mio è la pasta ai formaggi. A lei piace giocare a calcio e a me a malocchio. Queste sono un po’ delle nostre differenza, però credo che ce ne siano altre. Questa è una cosa bella, infatti, anche se è diversa da me, è pur sempre una grande amica! Licia

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L’amica più diversa che ho si chiama Marta, lei è diversa da me non per il colore della pelle ne per la famiglia, ma per il carattere e per i gusti, anche se qualche gusto ce lo abbiamo in comune. Marta ha dieci anni come me, ha i capelli marroni scuri è alta quasi quanto me (solo un po’ più alta). Lei non parla quasi mai, mentre io parlo tantissimo. Marta ha un carattere dolce e un po’ timido, ma quando qualcuno la fa arrabbiare diventa come un leone, io invece sono socievole e mi trattengo abbastanza quando qualcuno mi fa arrabbiare. A lei piacciono le crocchette di pollo, lei però le chiama “ochette”, a me le crocchette non piacciono tanto. A lei piace tanto la pasta al ragù di “nonna Lucia” (che è sua nonna). Marta di solito si veste sportiva con dei jeans e una maglietta a maniche corte e una collana con scritto il suo nome. Mi piace molto essere diversa da lei, però nello stesso tempo vorrei assomigliarle, spero di rimanere diversa da tutti. Valeria

TEMA: DA

GRANDE VORREI...08

NOVEMBRE 2011

scrivi un testo in cui parli dei tuoi sogni per il futuro. Descrivi come ti immagini il lavoro che hai scelto, dove ti piacerebbe svolgerlo, in che modo? Spiega bene i motivi della tua scelta.

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Il mio sogno è quello di diventare un calciatore, perché già da adesso gioco e mi diverto molto. Giocando a questo sport ho conosciuto molti bambini simpatici e volenterosi e quindi mi piacerebbe continuare a giocare con loro, sperando di andare a giocare in una squadra forte ed importante. Nella squadra dove gioco adesso siamo forti, ma la cosa più importante è quella di partecipare e divertirsi. Se questo sogno non si avverasse mi piacerebbe fare molti disegni artistici, e vorrei anche costruire una galleria d'arte così le persone possano ammirare i quadri e se vogliono li possono anche comprare. Questa passione è nata un po' di mesi fa perché: Quasi tutte le sere con mia sorella e con mio papà facciamo bellissimi disegni, a scuola invece con alcuni miei amici soprattutto Pietro nell'ora dell'intervallo disegniamo e coloriamo, negli ultimi giorni io e Pietro abbiamo pensato di fare un libretto per soddisfare la classe. Nel tempo libero mi piacerebbe aiutare mio papà a scaricare o caricare camion, andare a prendere le misure e costruire mobili. Infine la cosa che piacerebbe di più è quella di diventare un calciatore famoso. Paolo

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Da grande mi piacerebbe lavorare a contatto con gli animali soprattutto quelli marini e vorrei costruire un’oasi protetta per gli animali in via d’estinzione oppure, visto che mi piace tantissimo la musica, vorrei entrare a far parte di un gruppo dove io canterei, suonerei e comporrei canzoni del gruppo o se non riesco a formare il gruppo mi piacerebbe anche cantare come solista. Sono indecisa fra questi due lavori ma quello che mi piacerebbe di più è fare la cantante. Se diventassi famosa sarei una cantante solista però avrei sempre tempo per la famiglia e i soldi che guadagnerei li darei in parte in beneficienza e aiuterei i bambini poveri. Mi piacerebbe incontrare e diventare amica dei miei idoli come: Selena Gomez, Miley Crus, Demi Lavato..... Vorrei vivere in una casa a New York. Questa sarebbe molto grande con un giardino con la piscina con l’idromassaggio e la mia camera sarebbe piena di miei poster e avrei un cane bianco con le macchie nere e le orecchie lunghe. Vorrei incidere un disco e fare dei tour. Vorrei fare il giro del mondo ma per poterlo fare studierei e imparerei tutte le lingue così potrei parlare e capire i miei fan anche se sono stranieri. Spero di realizzare questo mio sogno. Alessia Bartolini

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Da grande vorrei andare in giro per il mondo e fare la fotografa quindi fotografare piante e alcuni animali tipo: delfini, stelle alpine, camomille, stelle marine, rose rosse, gialle, blu, tulipani, foche e scimmie. A me piace molto starci a contatto, quindi mi piacerebbe fare la fioraia se non riuscissi a fare la fotografa perché potrei coltivare i fiori e venderli in un negozio, così la gente potrebbe guardarli e comprarli e potrebbero anche chiedermi consigli su come curarli e anche qual

è il tipo di fiore ideale per lui o lei.

Andrea Michelle

Io da grande vorrei diventare una maestra d’asilo. Se

diventassi

una maestra, porterei i bambini a fare tante gite: al

museo, al cinema, a vedere le barche e il parco della preistoria. Mentre a scuola gli farei fare il sonnellino, li farei giocare a: “nascondino”, “mago ghiaccio”, “uno, due, tre, stella” e altri giochi liberi; li porterei anche in giardino. Gli farei fare le schede da colorare e

gli farei mangiare quello che c’è nel piatto, se non gli

piace niente gli farei mangiare tutto. Dopo mangiato invece gli farei fare le cose che gli piacciono, MA NON COSE PERICOLOSE. QUESTO E’ IL LAVORO CHE VORREI FARE DA GRANDE.

Doriana

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Qualche volta mi capita di pensare al mio futuro e mi viene in mente che da grande come lavoro mi piacerebbe fare la pediatra. Mi piacerebbe, un lavoro che mi occupasse mezza giornata, in modo che, se dovessi avere dei figli, potrei seguirli negli studi e avere del tempo libero per giocare con loro. Questo lavoro si potrebbe fare in ospedale ma io preferirei farlo in uno studio tutto mio. Mi piacerebbe fare questo lavoro principalmente perché mi piacciono i bambini e vorrei che nessun bambino soffrisse o morisse più. Penso anche che questo sia un bellissimo lavoro perché quando sai che hai salvato la vita di una persona, secondo me si prova una bellissima sensazione. Se questo sogno non si dovesse realizzare non so cosa potrei fare, so solo che spero tanto che si avveri. Aurora

Io da grande diventerò un marines extra uguale a Rambo, oppure vorrei fare il comico o il baby sitter. Ma visto che mi piacciono anche gli animali vorrei fare anche l’animalista o il pompiere. La mia casa dovrà essere molto grande con anche la piscina e in mezzo alla natura ma vicino a un paese-città.

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Questo è un mio mese normale: la prima settimana vado in guerra, quando torno mi lavo e vado a letto . Le altre settimane è tutto uguale, la mattina faccio colazione, vado a fare la trasmissione, finito prendo i bambini che devo curare, li porto a casa mia, li lascio un secondo in casa mentre io intanto do il cibo agli animali che sono a rischio di estinzione. In seguito tengo i bambini finché non arrivano i loro genitori. Poi a fine mese vado a lavorare dai pompieri e nel tempo libero costruisco il lego. Sarà così? Samuele

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Io da grande vorrei fare il banchiere perché mi piace parlare, discutere, convincere a fare affari con la banca. Un'altro motivo è perché il mio papà ci lavora, visto che ho sentito tantissimi racconti di ragazzi che hanno faticato per avere un lavoro che li soddisfi per la loro famiglia, io almeno avrò più possibilità. Il lavoro di banchiere mi attrae molto perché stai tanto sul computer, anche se in questo argomento non sono un genio mi piace anche perché la banca ti fa andare in posti per contrattare con i clienti della zona, tipo una volta io e la mia famiglia siamo in un posto, non ricordo il nome perché ero troppo piccolo, in cui avevamo il maggiordomo personale ventiquattro ore su ventiquattro. Mi piacerebbe fare il banchiere anche perché ti darebbero un buon stipendio e in momenti di crisi puoi risolvere da solo i tuoi problemi finanziari. Il lavoro di banchiere aiuta le persone perché possono affidare i loro problemi economici alla banca. Se mai farò il banchiere troverò molti colleghi di mio padre e quindi avrei tanta compagnia. Vorrei incominciare la mia carriera da banchiere appena avrò finito la scuola o appena la banca potrà darmi il lavoro. Il posto dove lavora mio padre è bellissimo: c'è una fontana nella bellissima piazza accanto all'ufficio e poi c'è un bellissimo bar. Mi piacerebbe moltissimo fare il banchiere. Beniamino

Da grande mi piacerebbe fare la cantante, mi piace perché adoro cantare anche ascoltare la musica(quella che mi piace).

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Vorrei anche che tutti ascoltassero la mia musica così almeno avrò al meno dei fan e diventerò ricca , ma questa ricchezza non la terrei solo per me perché comprerei: vestiti, acqua,cibo ecc. per i bambini che non possiedono queste cose. Io ogni mattina, pomeriggio e sera scriverei musica e proverei a cantarla per diventare una star chiederei hai miei genitori di portarmi a fare dei tour, farei dei CD e poi chiederei a mia sorella di venderli, magari un regista mi chiederà di fare la protagonista di un suo film o di utilizzare la mia musica come colonna sonora alcuni stilisti mi chiederebbero di sfilare con i suoi vestiti . Potrei fare delle feste con i miei amici, in queste feste canterei e mi divertirei. La mia casa sarebbe grandissima con:la piscina,divani comodi,mobili bianchi,tutto il resto della casa bianco, il pavimento in legno,un cane, un giardino, e anche una lemosen. Sarò sposata con un calciatore milanista avrò due figli. IL MIO FUTURO SARà COSì =:D Dajana

Io ho tanti sogni, ma quello che desidero di più è diventare uno scienziato astronauta. Vorrei lavorare per lo stato italiano.

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Mi piacerebbe guidare una navicella spaziale per andare a scoprire se esistono gli alieni. Secondo me ci sono il 99% di probabilità che esistano gli alieni in tutto l’Universo. Mi immagino diversi tipi di alieni, draghi “color marrone” alieni simili a uomini di fuoco, alieni simili a uomini “neri” che possono entrare nei computer o nelle cose elettroniche e api giganti “color verde” che sputano melma “verde” e appiccicosa. Mi piacerebbe anche stare senza forza di gravità perché è come volare: farei le capovolte e nuoterei senza sosta. L’Universo me lo immagino come un posto abbastanza buio, blu scuro e con tanti puntini lucenti come stelle. Vorrei fare questo lavoro per esplorare posti mai esplorati e scoprire cose mai scoperte! Ermanno

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Io da grande voglio fare il portiere del Milan perché sono bravo. Dopo andrei al Napoli e dopo andrei al Barcellona. Dopo direi: "basta calcio!" Andrei a fare il pompiere e ci starei 2 mesi. Poi comprerei il camper con Samuele e dopo insieme andremmo dappertutto e Samuele guiderebbe al mattino e io guiderei al pomeriggio e di sera fermandoci a dormire in macchina. Al mattino faremmo la colazione nella macchina e dopo ripartiremmo verso nuove avventure. Questi sono i lavori che mi piacerebbe fare. Eugeny

Io da grande vorrei fare la fotografa, perché mi piace fare le foto, e mi vengono bene. I miei scopi se potessi fare la fotografa sarebbero quelli di andare ai matrimoni, fare fotografie per i giornali, girare tutta l’ Italia per fare foto di tutte le meraviglie del nostro Paese, o magari andare in qualche altra parte del mondo. Il mio secondo lavoro che vorrei fare è la pittrice, perché se riuscissi a farlo, dipingerei dei quadri di fantasia, ma anche ispirandomi alla realtà; magari potrei diventare famosa in tutto il mondo per i miei quadri. Però avrei anche un hobby, che mi piacerebbe più di tutte le altre cose, sarebbe fare le gare di salto a ostacoli perché con il mio cavallo potrei vincere tante gare.

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Fare equitazione è la mia passione e anche se non riuscissi a fare carriera con questo sport lo continuerei lo stesso a fare perché mi piace troppo! Queste non sono le uniche idee di lavoro che io vorrei fare. Magari non ne farò neanche uno dei lavori che avevo in mente però se questo accadrà sarà perché crescendo scoprirò di voler fare qualcosa di diverso. Per ora questi sono i lavori che mi piacerebbe fare da grande. Gloria

da grande farei o la maestra d’asilo o la cantante; in alternativa farei la ginnasta. Farei la maestra d’asilo perché mi piacciono molto i bimbi piccoli. Vorrei lavorare in un asilo molto grande che piacerebbe molto ai bambini. Sceglierei questo lavoro anche perché mi sembra utile aiutare i bambini che hanno più bisogno. La cosa che mi piace di più è quella di stare sempre con i bambini che giocano e si divertono e questo mi rende molto felice. Io vorrei fare la cantante perché girerei tutto il mondo, mi piacerebbe avere un gruppo con i miei amici.

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Io comporrei molte canzoni così farei un cd e lo venderei, avrei più soldi per aiutare i più poveri e comprerei loro i vestiti, cibo e acqua. Poi darei loro qualche soldo con cui possano comprare quello che vogliono. In alternativa farei la ginnasta, perché mi piace molto. Io ho cominciato a praticare questo sport a cinque anni e mi sono appassionata. Ora sono abbastanza brava, ma da grande spero di diventare ancora più brava. Questi sono i miei sogni, non so se avvereranno però io spero di sì! Licia

Io vorrei fare il poliziotto, lo voglio fare perché mi piace tenere la pistola e altre armi. Questo lavoro può essere utile per salvare la gente, tipo se c’è una rapina posso prendere il ladro. Io vorrei lavorare in una caserma di polizia a Milano. Vorrei questo lavoro perché è un lavoro d’azione. Quando andrò a lavorare farò il poliziotto. Lorenz0

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Da grande vorrei fare il cassiere come mia mamma. Mi immagino di diventare un bravissimo cassiere o sistemare le merci,lavorare in magazzino e indicare alle persone dove sono le merci. Immagino che il luogo del mio lavoro sia molto grande,con molte casse, un bar e riviste o giornali. Mi piacerebbe fare conoscenze con i cassieri andare al bar e conoscere il mio capo. Poi mi piacerebbe fare anche l'astronauta perché così posso fluttuare nello spazio e invitare un po' di compagni. Desidererei tanto diventare un cantante a "Io canto" con Jerry Scotti Perché a me piacciono le canzoni che vengono eseguite dai suoi ragazzi. Mi immagino che il palco sia fatto di vetro lucido, sia molto lungo e che le persone facciano il tifo per me. Penso che sarà bello diventare grande. Ludovico

Da grande vorrei fare la fotografa, perché mi ha sempre colpito la fotografia.

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Sin da piccola mio zio mi ha sempre fotografato, ma un giorno ho voluto scattare io una foto a lui, e mi è piaciuto tantissimo. A tre anni mi hanno regalato una macchina fotografica finta, mi sono appassionata tantissimo, non la lasciavo mai e quando andavo a dormire la mettevo sul cuscino, e ci dormivo vicino. La mattina prendevo la macchina fotografica e facevo finta di scattare le foto a mia sorella. Io da grande farei la fotografa perché anche mio zio fa il fotografo, lui va in giro per il mondo a scattare fotografie per poi mandarle a un giornale. Anche io vorrei vagare per il mondo, con una valigia e una macchina fotografica a scattare miliardi di foto. Nella mia famiglia mi hanno sempre stimolato a fotografare le cose che ho intorno. A me piace essere fotografata ma mi piace di più fotografare gli altri. Il mio lavoro sarebbe utile agli altri perché aiuterebbe le persone dall'altra parte del mondo. In alternativa vorrei fare la violoncellista, è già da un po' di anni che studio il violoncello e vorrei approfondirlo di più. Il violoncello è uno strumento classico che suona stando seduti. Nel tempo libero mi concentrerei sul mio hobby.

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Mi piacerebbe che il mio hobby fosse gestire una fattoria piena di animali. Io abiterei in questa fattoria con le mie migliori amiche e i miei cugini. Questa fattoria si troverebbe in Puglia. La Puglia fa parte del mio cuore perché mio nonno e tutte le persone della mia famiglia (morte) sono nate e morte lì. Spero tanto di riuscire a realizzare il mio sogno. Matilde

Io da grande vorrei fare il disegnatore perché mi piace disegnare e vorrei aiutare le persone ad arredare le case con i miei disegni. Vorrei lavorare in una fabbrica vecchia, la ristrutturerei grazie a un muratore l'allestirei con i miei quadri. Lo farei perché è il mio obbi. E avrei qualeche 60 animali esotici: 10 pappagalli, 2 serpenti, 5 ragni, 4 scimmie, 1 gorilla, 5 cuccioli di leone e 3 di tigre per disegniarli così i miei quadri sarebbero più belli e se mi sentissi solo ci sarebbero gli animali e farmi compagnia. Spero di diventare un disegnatore. Pietro

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Io vorrei diventare una scrittrice famosa . Il mio lavoro si svolgerebbe in una sala grande dove ci sono scrittori a volontà e ci sarebbe sempre molto silenzio perché, tutti sarebbero concentrati a scrivere il loro libro. Ognuno di noi scriverebbe un libro diverso. Io,Andrea M, e Valeria scriveremmo “HARRY POTTER” Matilde “Moda”! Audrey “L’amore nel mondo” Gloria “I miei compagni di scuola” Aurora “Le insegnanti sono IMPORTANTI” Spero di realizzare il mio sogno Marta

Io da grande non so cosa vorrei fare, certe volte vorrei fare l’ortopedico, ma poi penso che sia troppo complicato, altre volte invece vorrei fare la maestra oppure la scrittrice o la cuoca … beh! …. Diciamo, che per adesso non ho le idee molto chiare. Vorrei fare l’ortopedico perché mi piace studiare le ossa e mi piace molto la scienza; vorrei fare la cuoca per divertimento, però penso che quando arrivano le vacanze io non posso farle perché devo lavorare, perciò non credo che da grande farò la cuoca.

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Mentre vorrei fare la maestra perché mi piacciono i bambini ed insegnare; la scrittrice mi piacerebbe perché esprimerei i miei sentimenti sulle pagine di un libro.

Vorrei fare anche la ballerina di

breakdance, vorrei fare questo lavoro perché mi piace lo stile di chi lo balla e mi affascina il modo di ballare. Io vorrei partecipare a dei tour mondiali. Questa mia passione è nata da quando ero piccola, perché assistevo a dei programmi

televisivi e da lì mi sono appassionata molto alla breakdance.

Se facessi carriera vivrei in una villetta in Inghilterra con un bellissimo cane, avrei un camper per i viaggi della mia tournè. Questo sarebbe il mio sogno spero che si avveri. Beh! Diciamo che è meglio se ci penso quando sarò grande! Valeria

TEMA: “LE

OLIMPIADI”

GENNAIO 2012 “ E' una tiepida mattina e il sole è già alto nel cielo: tutto preannuncia un gran giorno: oggi infatti si terranno le olimpiadi ed io farò del mio meglio per celebrare gli dei e vincere la corona di alloro e conquistare fama e Gloria”.

E' una tiepida tiepida mattina e nel cielo è già alto un sole giallo luminoso.

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Io

mi chiamo Paolos e da oggi mi aspettano sette giorni durissimi,

perché a cominciare da questo pomeriggio dovrò affrontare molte gare di diverse discipline e oltre che celebrare il dio Zeus vorrei conquistare la corona di alloro e anche fama in tutta la città. Finalmene è l'ora di gareggiare, il mio sfidante si chiama Gesues. Appena iniziata la gara di corsa sono molto emozionato perché, mentre Gesues ha già svolto parecchie olimpiadi, per me è la prima volta. Alla fine anche con un po' di stanchezza riesco a vincere,, e ricevo i complimenti da un gareggiante di nome Ezechieles che già molte volte h vinto le olimpiadi. Questa notte andrò a letto orgoglioso della mia vittoria e pregherò gli dei di farmi vincere anche nelle gare dei giorni successivi, pur non sapendo ancora quale tipo di sport mi faranno svolgere, però posso immaginare cosa succederà. Domani mattina il sole non si vedrà perché sarà coperto da un nuvolone di colore grigio scuro. Avrò molta voglia di saper quale sport svolgerò. Arriverà il signore che dirige le olimpiadi di quest'anno e mi dirà che il mio incontro sarà quello del salto in lungo e il mio sfidante si chiamerà Kasparts. Questa però sarà una sfida alla pari perché anche per Kasparts è la prima olimpiade. Anche questa gara molto sudata la vincerò per pochi centimetri. La sera andrò a festeggiare sperando che il giorno dopo la mia sfida consisterà nel lancio del martello o nel lancio del giavellotto, perché sono i due tipi di sport che durante le ore libere sono riuscito a perfezionare.

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La mattina il dirigente delle olimpiadi mi dirà che la gara consisterà nel lancio del martello e il mio sfidante di chiamerà Nicks, e anche questa volte vincerò. Il quarto , il quinto e il sesto giorno di olimpiadi saranno tutti così: vittorie sopra vittorie. Finalmente arriverà l'ultimo giorno di olimpiadi e la gara finale mi aspetterà. Questa volta il mio avversario sarà Ezechieles. Poco prima della gara sarò emozionatissimo “ ancora di più della prima volta che gareggiai contro Gesus”. “ E allora si parte !”. La pistola sparerà, il piombino si dirigerà verso il cielo, io ed Ezechieles partiremo. Io arriverò al traguardo prima di lui per pochi secondi. La gente mi accompagnerà con uno sguardo di festa fino al trono dove riceverò una corona di alloro e fama in tutta la città. Paolo

Io mi chiamo Andres e mi alleno da quattro anni come pugile per vincere la corona di alloro e conquistare fama e gloria. Oggi è finalmente il gran giorno e spero di vincere. Conto di me lotterà un pugile di nome David. Arriva e sembra essersi allenato molto per vincere. Iniziamo a lottare, tutto va bene, mi ha quasi battuto, ma per fortuna non ci riesce e io vinco, e grido felicissimo: “Vittoria!!!”.L’ allenamento è servito e finalmente mi danno la corona di alloro e conquisto fama e gloria. Andrea Michelle

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E’ una tiepida mattina e oggi si terranno le olimpiadi. Io sono James, un atleta e questo è l’anno 350 a.c. e anch’io partecipo alle olimpiadi. Questo è il mio primo anno e mi sto allenando duramente per vincere la corona di alloro ed essere famoso in tutta la Grecia. Sto venerando Zeus perché è a lui che noi Greci dedichiamo questi sette giorni in cui si svolgono le olimpiadi. Io partecipo alla corsa dei cavalli e il mio cavallo si chiama Pegaso; è bianco con qualche macchia marrone, è molto veloce ed è bellissimo. Per me con Pegaso ho qualche possibilità di vincere, anche se non conosco ancora i miei avversari. Ecco ci siamo, le olimpiadi sono iniziate. La gara si apre con la corsa dei carri, poi con la corsa dei cavalli, quindi gareggiamo anch’io e Pegaso. Sono agitatissimo, è la prima volta e mi emoziono davanti a cinquemila abitanti Greci. Ora tocca a me, siamo circa una ventina a gareggiare per la corsa dei cavalli, Sono tutti molto forti, io ora sono quinto un buon posto per essere la mia prima volta, ma per essere famoso in tutta la Grecia devi essere primo quindi ce la sto mettendo tutta. Ora sono quarto e non c’è molto percorso per arrivare terzo. Ora sono terzo. Finora non è stato molto difficile ma per essere primo devo superare il secondo e il primo e il secondo è molto forte. Dopo varie volte che ci siamo superati finalmente sono secondo, ora mi basta superare il primo.

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Ecco fatto, è stato troppo facile, ma la gara non è ancora finita mi potrebbero ancora superare. Ora mancano solo dieci metri ormai sembra che io abbia vinto, ma quando mancano solo 2 m quello che è secondo mi supera. La gara è finita sono arrivato secondo c’è mancato davvero poco per essere primo, ma sono comunque felicissimo e anche i miei genitori sono fieri di me, magari fra quattro anni gareggerò ancora e se mi allenerò potrà diventare famoso in tutta la Grecia come ho sempre sognato. Alessia Bartolini

Io mi chiamo Icaro e ho vent'anni, questa è la mia prima olimpiade. Sono molto pensieroso, ho paura di non riuscire a battere gli altri concorrenti, perché li ho visti quando si allenavano, e sono molto bravi. Comunque anch'io ho trascorso mesi ad allenarmi duramente, e non posso deludere mio padre che me lo ha permesso sollevandomi dal lavoro nell'allevamento di famiglia. La mia specialità è la corsa, ed è per questo che ho scelto di partecipare alle gare dello stadion (gara di corsa breve) e del diaulos (gara che percorre due stadion ).

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Le gare stanno per iniziare e tutti gli atleti ( me compreso ) sono pronti sui posti

di partenza e si stanno scaldando per la gara. In

questo momento sento solamente il battito del mio cuore. Vedo che l'arbitro è fermo come gli altri atleti. Tutto intorno a me si è fermato, ma un attimo dopo percepisco il suono della tromba. I miei muscoli come per un riflesso involontario scattano immediatamente ( tutte quelle ore di allenamento sono servite a qualcosa ). I miei sensi si risvegliano : le urla della folla, l'aria fresca sul viso già sudato e la sabbia umida sotto i piedi. Nonostante i miei sforzi Ckionis di Sparta mi sorpassa lentamente sulla destra ed raggiunge il traguardo per primo. Nonostante il mio risultato, ho tenuto alto l'onore della mia città . Aurora

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C'è una puzza di sudore

e vento caldo che mi soffia in faccia. Sono

Zamolxi un corridore di vent'anni, sono nato il mille a.C. Ho i capelli biondi con gli occhi marroni, sono molto alto e di corporatura slanciata e di solito mi vesto di azzurro. Il mio sogno è di vincere le olimpiadi come miglior corridore greco. Questa mia passione di correre è nata all'età di cinque anni, battevo tutti nelle mini gare. I miei genitori non hanno mai creduto in me, ma io li stupirò e loro saranno là quando vincerò. Ho un amico di nome Alcmeone, è un pugile professionista e ha venticinque anni. Ha già vinto una volta le olimpiadi e mi ha spiegato che per vincere devi metterci l'impegno e devi pregare notte e giorno Zeus. Questo è quello che lui ha fatto. Io ho seguito i suoi consigli per due anni, ho fatto ogni giorno preghiere e sacrifici a Zeus e tre ore di corsa consecutive in palestra. La mia bella casetta è davanti al teatro, ci sono tre stanze: la mia con un materasso imbottito di paglia e come coperta un tessuto di lino. C'è anche un armadio con i miei vestiti. La seconda camera è il salotto con un divano marrone e un tavolino di legno. Infine la cucina con: grano, carne, pane, formaggi e vino. Oggi è il grande giorno, mi sveglio al suono del gallo e prego per due ore. Dopo vado in palestra a fare le mie tre ore di corsa e infine vado in un fiume per fare un bagno tonificante e poi mangio. In seguito ritorno a casa per aspettare Alcmeone. Quando sono quasi arrivato vedo Alcmeone e lo saluto, stiamo per entrare in casa, ma ad

un

tratto inciampo in una mattonella sporgente rompendomi la caviglia e sbattendo la testa. Nel preciso istante svengo e rimango a letto per tre giorni. Ormai le olimpiadi me le posso scordare. Questa è stata la mia più triste giornata.

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Zamolxi Beniamino

Ciao sono Iside. Sono sposata e ho tre figli, Erik, Ginevra, Teo. Sono sposata con Leo un dio e quindi io sono una dea, sono nata il 567 a.c. Il mio popolo è tranquillo si rispettano tutti tra di loro e soprattutto a me e Leo. Nel 547 a.c. scoppiò la guerra e Leo mandò le guardie a combattere e per questo vincemmo noi popolo d’Egitto. Molto più avanti, anche i miei due figli maschi andarono sempre in guerra. Io non volevo, perché era troppo rischioso, ma per fortuna non gli successe mai niente perché hanno sempre goduto della mia speciale protezione. Mia figlia Ginevra una volta divenuta grande, diventerà una dea proprio come me, e come me avrà tre figli e li chiamerà Anubi, Florus, ed infine katy. Sono una dea e vedo nel futuro e so che questo accadrà. Chiara

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Mi chiamo Selenco e sono un pugile ed è da 7 anni che partecipo alle olimpiadi. Mentre mi incamminavo verso il tempio intravidi una fi6gura oscura e mi chi fosse quindi decisi di avvicinarmi e mi disse :" Se tu vincerai oltre ai premi che ti daranno diventerai il capo della tua città ''. Ero arrivato nel tempio, poi andai nel santuario del dio DIO APOLLO e vidi tutti i miei avversari . Tra loro c'era anche il mio nemico di nome Rayder. Era il mio nemico perché: da quando eravamo a scuola mi faceva sempre dei dispetti e quando ero adolescente, circa 17 anni ebbi con lui il mio primo combattimento e mi sconfisse. E da allora non mi diedi per vinto e gli dichiarai guerra. Decisi allenarmi duramente per sconfiggerlo un' altra volta, però non si fece più vedere. Quest' anno si ed io ero pronto per vincere contro di lui.Dopo che ho sconfitto tutti i miei avversari mi mancava da combattere contro di Rayder, ma non avevo paura perché pensando a tutte quelle cose che mi aveva fatto ero pronto per stenderlo a terra. Lui mi diede il primo colpo e io il secondo e via dicendo. Finché lo buttai a terra da non riuscire più ad alzarsi e quindi vinsi io. Tutti mi applaudirono quando la persona oscura mi disse:''Complimenti hai vinto!Domani quando ti sveglierai sarai il capo''.

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Appunto la mattina seguente uscì fuori e tutti mi dissero:'' Sei il nostro capo evviva!!'' Dajana

…mi sono iscritto al lancio del peso e mi sono allenato tantissimo. Fra poco cominciano le Olimpiadi e sono emozionatissimo. A proposito, io mi chiamo Hert. Finalmente iniziano le Olimpiadi, ma mi sono accorto che sono andato nel posto sbagliato. Allora ho corso più forte che potevo per arrivare al lancio del peso. Sono l’ultimo “per fortuna” e riesco ad arrivare in tempo. Sono molto preoccupato perché un ragazzo ha fatto un tiro strepitoso e ha superato tutti. Però io riesco a fare di meglio, forse è stato Zeus a farmi vincere o forse sono stato io. Ma non mi importa, l’importante è che ho vinto e che è stato anche il giorno più bello della mia vita. Ermanno

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Mi sveglio e guardo l'alba che nasce da lontano e mi metto a pensare. Vedo il sole che sorge nel cielo blu e nella mente mi domando se vincerò o perderò. Sono emozionato, perché Zeus mi vedrà per la seconda volta alle olimpiadi nella corsa dei carri. Il sole è ora nel cielo e illumina tutta la terra. Prego Apollo di darmi tanta luce e forza per farmi vincere. Quattro anni fa avevo vinto alle olimpiadi e sono diventato famoso in tutta la Grecia. Spero di vincere anche questa volta. Eugeny

Io sono Zakras e ho diciannove anni. Oggi è il gran giorno delle Olimpiadi; aspettavo questo momento da anni e sono molto emozionato. Io partecipo alla corsa perché già da quando ero piccolo mi piaceva molto correre. Per questo evento mi sono allenato moltissimo da quando ero piccolo fino ad oggi e, quindi, spero di vincere. Le Olimpiadi sono iniziate con la corsa dei carri e poi quella dei cavalli. C’è stato il lancio del giavellotto, il salto in lungo e infine, finalmente, la corsa. All’inizio ho avuto paura, ma poi, sapendo che anche un mio amico di nome Alexandros, partecipa, mi sono un po’ tranquillizzato.

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Ho cominciato male, però verso la fine ho recuperato posizioni, anche se il vincitore è stato Alexandros. Gli hanno messo la corona d’alloro in testa e tutta la Grecia ora lo conosce. Anche se non ho vinto sono molto felice per Alexandros e comunque ci potrò riprovare tra quattro anni: anche se sembrano tanti passeranno in fretta. Questo giorno è stato un giorno molto importante per me perché, anche se non ho vinto, ce l’ho messa tutta. Licia

Il tempio di Delfi è silenzioso questa mattina, e anch’io,

Maximus,

sono molto silenzioso, ma soprattutto agitato, perché sto per partecipare alle mie prime Olimpiadi. Le gare si terranno nel tardo pomeriggio. Si svolgerà prima la corsa dei carri, poi la corsa dei cavalli, a seguire il lancio del disco, il salto in lungo, il lancio del giavellotto, la corsa e per finire la lotta e il pugilato. Sono sette sport, perché le Olimpiadi durano sette giorni. Ed eccoci, tutti e otto i concorrenti sono sul campo di gara compreso me, e ognuno è sul proprio carro. Il direttore di gara dà il via e tutti partono.

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In questo momento ho paura di fare brutta figura, però mi faccio coraggio e parto. Ad un certo punto supero un concorrente e mi sento sollevato anche perché il pubblico fa il tifo per me. Quindi incomincio ad andare più veloce e nel secondo giro ne supero un altro po’ e nel terzo giro divento primo. Comincio ad intravedere il traguardo, però un altro concorrente mi supera. Allora corro il più veloce possibile, ma sfortunatamente arrivo secondo; spero di andare meglio la prossima volta. Sono stanchissimo, vado a dormire e mi alzo il giorno dopo alle otto di mattina. Oggi si terrà la corsa dei cavalli e come sempre io con il mio cavallo sono ultimo. Al via, tutti partono, il mio cavallo è talmente veloce che già verso la fine del primo giro supera tutti, diventa primo e non si fa superare da nessuno e vince la gara. Il terzo giorno c’è il lancio del disco, e io sono il terzo concorrente. Dopo un’ attesa che mi sembra infinita, scendo in campo, guardo bene la distanza che voglio raggiungere, che è quella di 40 metri, prendo il disco, giro su me stesso un paio di volte, lascio andare il disco, e rimango stupito: ho raggiunto la distanza di 50 metri! Alla fine vengono annunciati i risultati e io ho vinto. Il quarto giorno c’è il salto in lungo. Prendo la rincorsa, salto, e supero gli 8 metri di 5 centimetri e dopo un po’ scopro che ho vinto per la differenza di 2 centimetri.

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Il quinto giorno, nel lancio del giavellotto, sono il settimo concorrente. Riesco a fare un lancio superiore ai 90 metri, vincendo la gara. Il sesto giorno sono sicuro di vincere perchÊ nella corsa sono molto bravo. Infatti, appena sento il via, parto e acquisto velocità e al terzo giro sono ancora primo e come avevo previsto supero il traguardo vincendo anche questa gara. Il settimo e ultimo giorno sono un po’ in ansia, ma tutto il pubblico tifa per me e questo mi rassicura. Le ultime gare sono la lotta e il pugilato e il mio avversario sembra molto aggressivo. Allora mi facci coraggio e inizio la lotta tirandogli i pugni da tutte le parti fino a metterlo al tappeto. Finalmente conquisto la corona di alloro, vincendo le Olimpiadi. Il mio nome sarà famoso in tutta la Grecia! Gloria

Mi chiamo Arames e sono un guerriero. Da molti mesi mi sto preparando per le olimpiadi

che si terranno

proprio oggi. Gli sport in gara sono : il lancio del disco, la corsa e il lancio del giavellotto.

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Le olimpiadi sono appena cominciate e la prima sfida è il lancio del disco, che per sfortuna l’ha vinta un altro guerriero. E ora è il momento della corsa e io corro velocissimo, quindi vincerò sicuramente. Infatti ho vinto. Rimane solo l’ultima gara e ce la metterò tutta, così potrò vincere le olimpiadi. Eccomi qui, sul podio a ricevere la corona di alloro, perché sono arrivato primo vincendo le ultime due gare. Tutti mi applaudono e io sono proprio felice. Lorenzo

Io sono Roncaso e ho appena saputo di essere figlio del Re Novaro e della Regina Ermione. Prima che io nascessi mia madre sognò che appena sarei nato avrei distrutto la città di Atene, allora appena

nato mio padre mi ha fatto

portare sul monte per farmi morire lì. Però una famiglia di contadini mi ritrovò e mi allevò, senza rivelarmi di essere figlio del Re e della Regina. Quando ho raggiunto i 14 anni mi hanno detto di essere un principe; allora mi alzai, andai dai miei genitori adottivi e gli dissi che avrei partecipato alle Olimpiadi. Quando arrivai ad Olimpia mi ritrovai davanti una piazza grandissima, intorno alla quale erano stati costruiti molti palchi con sedili di legno.

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In un palco in mezzo, coronato di fiori, sedevano il Re e la Regina, e una folla di principi e principesse magnificamente vestiti che li circondava. Dove mi trovavo non c'erano sedili, ma la gente stava in piedi, chiacchierava, guardava i principi ammirandoli e domandandogli il loro nome. Ho visto dei principi che cominciavano a prepararsi per la prima gara, allora ho cominciato pure io. Mi sono svestito, mi sono unto ben bene e ho cercato di capire che erano i miei avversari nella corsa; correvano due figli del Re e un corridore famoso. Quando fu dato il segnale, partimmo tutti; i primi erano i principi e Mah il corridore famoso, io ero tra gli ultimi, ma poi, come se volassi, raggiunsi i principi e Mah. A un certo punto un figlio del Re scivolò e cadde per terra, l'altro inciampò nel fratello e perse l'equilibrio e pure lui rotolò nella polvere. In un momento di silenzio oltrepassai Mah e vinsi la prima gara. In mezzo agli applausi e alle grida fui condotto dal Re che mi diede il primo premio: un cavallo bianco, bellissimo, con i finimenti lavorati in oro e argento. Mi preparai per la seconda gara. Si trattava di trattare un disco dall'altra parte della staccionata.

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Il primo gareggiante non riuscì a lanciare il disco dall'altra parte, il secondo nemmeno e il terzo pure. Quando arrivò il mio turno lanciai il disco, che superò la staccionata facendomi vincere. Andai di nuovo dal Re che mi disse: “Chi sei tu?” io risposi “Te lo dirò alla fine, ma tu ammira la mia forza!”. Mi padre mi diede il premio: un elmo di acciaio con il pennacchio d'oro e di argento e una lancia. Mi asciugai il sudore i mi preparai per la gara del salto. Erano venuti da paesi vicini i migliori saltatori. Uno dopo l'altro, prendevano la rincorsa; arrivati al punto fissato, si fermavano a piedi uniti e saltavano con tutta la forza. Fai un salto meraviglioso, altissimo e leggero: feci perdere tutti gli altri con quel salto, in mezzo agli applausi fui condotto per la terza volta dal Re. Mio papà mi diede l'ultimo premio: un arco e uno zaino con cento frecce. Poi mi domandò “Chi sei tu? Quale è il tuo nome?” allora aprii una piccola borsina che avevo portato con me. C'erano dentro

le fasce e le coperte che mia madre aveva messo

nella cesta dove mi trovavo io prima di mandarmi lontano a morire sulla montagna.

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Dissi a mio padre e a mia madre “Re di Atene e Regina di Atene, sono Roncaso, vostro figlio”. Delle persone che erano vicine al Re urlarono alla folla “Il vincitore delle Olimpiadi è Roncaso figlio del Re e della Regina!!!”. Subito dalla folla si alzò un grido di gioia “Viva Roncaso figlio di Novaro e Ermione!!!”. Mia madre mi abbracciò e mi disse “Bentornato a casa!”. Da quel giorno abitai nel palazzo reale felice e contento. Matilde  Sono entrato nell'arena e c'è veramente tanta gente a per un attimo mi sono dimenticato di presentarmi, io sono nicol e sono molto bravo nel: pugilato, lancio del peso, corsa dei carri, salto in lungo e nella corsa, insomma sono bravo in tutto. Beh! Adesso è arrivato il mio turno, ho la vittoria in mano. non mi piace quello che a vinto per tre volte di seguito le olimpiadi, e si dice che il suo pugno i faccia volare fuori dall'arena, Preparatemi la tomba, sto arrivando nell'altro mondo. Ma invece vinco io e oltre a essere famoso in tutta la Grecia, vinco tanti soldi e la corona d'alloro. Nicolò

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E' una tiepida mattina e il sole è già alto nel cielo. Tutto preannuncia un gran giorno. Oggi si terranno le Olimpiadi che si svolgono ogni quattro anni nel santuario di Olimpia dedicato a Zeus. Le gare dureranno sette giorni ed io sono pronto a vincere la corona d'alloro e conquistare fama e gloria. Insieme agli altri atleti aspettiamo che il tempio si riempia, nel frattempo alcuni di noi pregano gli dei e altri si riscaldano per la gara. I giochi si apriranno con la corsa dei carri poi seguirà la corsa dei cavalli e infine la disciplina che ho scelto: il pugilato. Il mio momento si avvicina, fuori si sente un gran tifo ed io e il mio rivale entriamo dentro al tempio. Anche se il pubblico fa un gran rumore io sono concentrato sulla mia gara. Mi sono preparato per molti anni e so che bisogna attaccare l'avversario al momento giusto. Oggi ho vinto facilmente la mia prima gara, il pubblico gridava di gioia e il mio cuore batteva a mille per l'emozione. Sono ormai passati cinque giorni e oggi si terrà la gara finale e sono arrivato fino a qui abbastanza facilmente ed ora dovrò combattere contro uno dei pugili più forti della Grecia. La gara inizia, il mio avversario è grande e potente e ha molta esperienza. Mi mette subito al tappeto, ma io con grande forza mi rialzo e lo aggredisco con un pugno al fianco ora è lui che cade a terra, la gara va avanti così per alcuni minuti, il pubblico era tutto dalla mia parte e io mi sentivo l'adrenalina che mi aiutava a tirare fuori la mia grinta e sferrare il colpo vincente. 145 di 213


E' arrivato il momento della premiazione, il sole è alto nel cielo ma io non sento neanche il caldo perché sono troppo emozionato, ho vinto la mia prima Olimpiade! Mi mettono sulla testa la corona d'alloro, simbolo di fama e di gloria, mentre tutto il pubblico applaude di gioia ed io prego e ringrazio Zeus. Andrea Zanirati

Ciao mi chiamo Ludovico.Io contribuisco ai riti,le feste e i giochi. Vivo a Delfi dove c'è il celebre oracolo del dio Apollo. Mi ricordo che nella guerra tra i greci e i persiani a Termopili,un ateniese di nome Filippide correva lungo i quarantadue chilometri che separavano Maratona da Atene per annunciare la vittoria sui persiani,ma Filippide morì dopo l'arrivo per la grande fatica.Mi piace anche fare le Olimpiadi che durano sette giorni e le ripetiamo ogni quattro anni in onore di Zeus. Il primo gioco è la corsa dei carri,il secondo la corsa dei cavalli,il terzo il lancio del disco,il quarto il salto in lungo,il quinto il lancio del giavellotto, il sesto la corsa e il settimo la lotta e il pugilato.Prima una preghiera a Zeus e al Dio Erade fondatore dei giochi.Adesso prendo tutto il mio coraggio per affrontare il mio avversario che si chiama "lo Spartano" così tutti i poeti dopo che avrò ottenuto la mia vittoria si ricorderanno di Ludovico di Delfi detto "il Delfino" che ha battuto il lottatore mai sconfitto nelle passate Olimpiadi.

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Ludovico

Sono le sei e come tutti i giorni sta sorgendo il sole. Io Mopide gareggerò alle mie prime olimpiadi e sto pregando gli dei di aiutarmi dandomi forza, coraggio e astuzia. I miei avversari ateniesi hanno già finito gli allenamenti, adesso tocca a noi spartani, dopo ci saranno gli atleti di Maratona e a seguire altre città. Oggi il mio allenatore mi ha detto che ognuno di noi dovrà gareggiare per tre specialità, io scelgo la lotta, il tiro con l’arco ed il lancio del giavellotto. Al villaggio olimpico c’è un’atmosfera di pace, amicizia e di gran rispetto specie per gli atleti più valorosi. Sono molto emozionato però sento che gli dei sono con me e so che con il mio impegno potrò vincere. La mia prima gara è stata il tiro con l’arco, che emozione al secondo tiro ero in parità, ma il mio avversario ha scoccato la freccia proprio quando il vento è cambiato e ha fatto dieci, io allora ho teso l’arco con tutta la mia forza, ho mirato, quando è partita ho chiuso gli occhi e quando gli ho riaperti la freccia era perfettamente al centro del bersaglio così ho guadagnato la vittoria. Le altre due gare sono andate bene e grazie a questi risultati ho potuto mettermi la corona d’alloro conquistando gloria e fama. Samuele

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Sono Aron e ho ventinove anni. Ieri per tutta la Grecia era un giorno importante, perché si sarebbero tenute le olimpiadi. Io ho gareggiato e ho cercato di vincere. Già da qualche giorno mi sto allenando per il lancio del giavellotto. Ero molto emozionato perché era la mia prima volta. Circa verso metà giornata io e alcuni miei amici siamo andati a fare una preghiera a Zeus (a cui erano dedicate le olimpiadi). Alle quattro del pomeriggio si sono tenute le olimpiadi al Santuario di Epidauro; io ero molto agitato, ma ero sicuro che con il sostegno dei miei genitori ce l’avrei fatta. Inoltre ero contro un amico, ma entrambi pensavamo a divertirci e non a vincere. Una volta finito di pregare ci siano diretti al Santuario e abbiamo cominciato a gareggiare. Tutti urlavano, era bellissimo … poi è toccato a me e a qual punto mi è presa paura e senza neanche pensarci ho afferrato il giavellotto, e l’ho lanciato e ho visto che era arrivato lontanissimo. A quel punto mi è passata tutta la paura, mi sono girato e ho visto tutte le persone che esultavano … ero felicissimo. Alla fine delle olimpiadi ho vinto la corona di alloro, la fama e la gloria e il mio nome non si dimenticherà mai.

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Valeria

"E’ una tiepida mattina e il sole è già alto nel cielo:tutto preannuncia un gran giorno. Oggi infatti si terranno le olimpiadi ed dio farò del mio meglio per celebrare gli dei e vincere la corona di all'oro e conquistare fama e gloria". Io sono un ragazzo che partecipa alle olimpiadi e mi chiamo Marcus. Ho venticinque anni e mi alleno dalla mattina alla sera,senza mai lamentarmi. Oggi è il gran giorno e spero di vincere la corona di allora e conquistare la gloria. Mi precipito alla celebrazione delle olimpiadi e scopro che dovranno competere con me dieci ragazzi perfidi uno più cattivo dell' altro e si chiamano:Gabriel,Giovef,Lucas,Esmeraldo,Perfidus,Danieles,Vittorius,Nicol as,Matias e il + perfido Fabios. Tutti quelli che ho elencato dovranno eseguire da soli il salto in lungo compreso me. Eseguono un gran salto, e io credo di non riuscirci, ma ci proverò. I miei nemici,quando tocca a me tutti in coro dicono:" Marcus non ce la farai!!!!(2v) io mi scoraggio e allora mi dico nella mente il contrario di quello che mi hanno appena detto,ecc... Vinco! Sono così contento che mi sto per emozionare. Mi mettono la corona di all'oro e i miei nemici sono cosi arrabbiati che diventano rossi dalla rabbia e così ottengono la gloria e fama Audrey Simona

IL

FILM

“BUTTERFLY

CIRCUS”

7 FEBBRAIO 2012

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Ieri abbiamo guardato un film corto “Butterfly Circus”. Un film ricco di metafore e similitudini riguardanti il valore della vita di ciascuno. La prima metafora la ritroviamo nella parola CIRCO: cos’è per te il circo nel film? Cosa rappresenta?

Per me è lo specchio della vita. In questo film sono rappresentati due tipi di “circhi”. Uno dove si guardano solo i difetti delle persone come un male, come mostruosità. Invece nell’altro non si mostrano i difetti delle persone, ma si guarda a ciascuna persona come a qualcosa di straordinario e mettono in risalto soprattutto i pregi e le capacità.

La seconda metafora la ritroviamo nella parola FARFALLA: cos’è per te la farfalla, cosa rappresenta?

Per me

il circo rappresenta la felicità e la vita. Nel primo circo Will Non si trovava bene come nel secondo.

Nel secondo era diventato una persona vera non più un fenomeno da baraccone;questo perché gli altri compagni lo vedevano come una persona con speciali abilità. In breve il secondo circo rappresenta la vita e il mondo,mentre il primo guardava il negativo e i difetti delle persone perché secondo loro è più semplice trovare i difetti degli altri che i propri. 150 di 213


La seconda metafora si trova nella parola farfalla . Per me la farfalla nel film rappresenta la bellezza e l’amore nel mondo. Marta

Per me è lo specchio della vita. In questo film sono rappresentati due tipi di “circhi”. Uno dove si guardano solo i difetti delle persone come un male, come mostruosità. Invece nell’altro non si mostrano i difetti delle persone, ma si guarda a ciascuna persona come a qualcosa di straordinario e mettono in risalto soprattutto i pregi e le capacità.

Per me è la trasformazione che fa il protagonista “da bruco a farfalla” e poi il bruco può solo strisciare e invece la farfalla vola e guarda in altro, infatti Will (il protagonista) all’inizio faceva quasi sempre le stesse cose, invece poi, grazie al rispetto e alla stima degli amici impara a far cose che si sarebbe mai immaginato. Alessia Bartolini

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Per me è la trasformazione che fa il protagonista “da bruco a farfalla”, e

poi il bruco può solo strisciare, invece la farfalla vola e

guarda in alto. Infatti Will (il protagonista) all’inizio faceva quasi sempre le stesse cose, invece poi, grazie al rispetto e alla stima degli amici impara a far cose che si sarebbe mai immaginato.

Per me il circo rappresenta lo specchio della vita. Nel primo circo c’era una visione delle persone come fenomeni da baraccone, cioè guardare i difetti delle

persone. Mentre il secondo circo è un circo

dove si mostrano i pregi che queste persone (del secondo circo) sono riusciti a trovare dopo una grande lotta. Sostenuto con l’incoraggia mento degli altri.

La farfalla per me è una trasformazione, cioè vedere il mondo in modo diverso come il secondo circo che vede i pregi e i difetti però in modo diverso dal primo circo, li vedevano come pregi. Andrea Michelle

I due circhi secondo me erano i due modi in cui uno può riconoscere la propria vita; nel primo una persona può solo vedere i difetti degli altri, invece nel secondo le persone vedono semplicemente le qualità degli altri.

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Secondo me la metafora della farfalla rappresenta la visione positiva di quello che accade nel mondo, ed è anche la trasformazione di una persona che prima pensava che l'essere diverso fosse uno svantaggio e poi invece scopre di essere speciale proprio perché è diverso dagli altri e come il bruco poi diventa una farfalla. Aurora

Per me la parola circo rappresenta la vita delle persone. Ci sono due circhi. Nel primo circo la persona viene vista fuori con i difetti. Nel secondo circo i difetti diventano vantaggio. Infatti il protagonista si butta nella piscina da 50 metri e tutti applaudono.

La farfalla prima è un bruco e poi si trasforma in una farfalla. Anche i personaggi del primo circo. Eugeny

Il circo per me rappresenta la propria visione della vita. Nel primo circo il protagonista vedeva la propria vita in modo negativo anche perché gli altri fenomeni da baraccone gli facevano credere di essere diverso, e invece nel secondo circo si mostrano le capacità del protagonista e degli altri circensi che in passato erano simili al protagonista.

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La farfalla per me rappresenta una visione della vita in positivo, trasformando un passato negativo come nel primo circo in un presente e futuro positivo tirando fuori il proprio talento e le capacità come nel secondo circo. Gloria

Per me il circo in questo film rappresenta la visione della vita : nel primo circo Will si vede, perché glielo fanno credere, un fenomeno da baraccone nel secondo invece gli fanno capire che è una persona speciale e che può fare grandi cose.

Per me la farfalla rappresenta la trasformazione che può avvenire in ciascuno di noi: ad esempio Will all' inizio era come un bruco e poi capendo che poteva fare grandi cose diventa una farfalla. Licia

Secondo me la parola circo rappresenta la vita di ogni persona. Vengono rappresentati due tipi di circo. Nel primo circo vengono messi in evidenza persone che hanno solo difetti e vengono presi in giro dagli spettatori. Invece nel secondo circo si rappresentano sempre persone diverse però il direttore del circo Farfalla li aiuta dando loro fiducia e i loro difetti diventano vantaggi.

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Secondo me la farfalla rappresenta il protagonista,prima come un bruco che sembra non valere niente, poi si trasforma in farfalla e viene riconosciuto e ammirato da tutti. Ludovico ญตณฒ

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TEMA

SUI GENITORI E I FIGLI

9 MARZO 2012 Tema: Commenta questi pensieri sul rapporto genitori e figli tratti dal libro “ Il Profeta “ di Kahlil Gibran : <<I vostri figli non sono vostri. Sono i figli e le figlie del desiderio che la vita ha di se stessa. E, benché vivano con voi, ciò non di meno non vi appartengono. Potete dar loro il vostro amore ma non i vostri pensieri, perché essi, hanno i loro, ... Potrete pensare di essere simili a loro, ma non potrete farli simili a voi, voi siete gli archi da cui i figli come frecce vive sono scoccati avanti.>> Cosa pensi riguardo questa descrizione metaforica dei figli e dei genitori? La condividi?

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Io sono d’accordo riguardo quello che scrive l’autore Kahlil Gibran sui figli e penso anch’io che ognuno deve avere i proprio pensieri. Per esempio nel passaggio in cui scrive: “I figli non sono dei genitori, ma sono il desiderio che la vita ha di se stessa”. Sono d’accordo perché un figlio non è come un giocattolo che

è proprietà di qualcuno e

non si può fargli dire quello che si vuole, un figlio ha i propri sentimenti e i propri pensieri. Ognuno deve avere il proprio spazio, la propria libertà, ma non vuol dire che ognuno può fare quello che vuole, semplicemente può pensare come e quello che vuole. In un altro passaggio scrive: “Potrete cercare di essere simili a loro, ma non potrete farli simili a voi” e su questo sono totalmente d’accordo, perché un genitore può adattarsi ai tempi e al vissuto del figlio, ma non può trattenerlo nel passato, perché il tempo va avanti, non si ferma e non si può fermare, però nonostante questo si può ricordare e imparare dal passato. Io spero di essere “lanciata” come freccia viva dai miei genitori. Alessia Bartolini

Ho riflettuto sulle domande. A me sono piaciute un po’ di frasi, per esempio quella che dice << potete dar loro il vostro amore, ma non i vostri pensieri, perché essi, hanno i loro, pensieri . . . . . . Potrete pensare di essere simili a loro, ma non potrete farli simili a voi>> Questa frase la condivido perché mi è piaciuta per quello che dice e sono d’accordo.

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Non mi sono piaciute tanto invece le frasi in cui dice: << i vostri figli non sono vostri, sono i figli e le figlie del desiderio che la vita ha di se stessa. Voi siete archi da cui i figli come frecce vive scoccati avanti.>> In questa frase non mi sono piaciute perché non mi piace quello che dice e non la condivido perché non sono molto d’accordo. Mi è piaciuto riflettere sui figli e vorrei riprovarci ancora, ma su qualche altro tema. Doriana

“ Il Profeta “ di Kahlil Gibran è un libro che offre profonde riflessioni. Quando la maestra ci ha letto il capitolo sui figli, mi ha molto colpito la prima frase che dice che i figli non sono dei loro genitori e nonostante vivano con loro non li appartengano. Inizialmente non condividevo le parole dello scrittore perche io sono molto legato ai miei genitori e mi sento di appartenere a loro, ma proseguendo la lettura mi sono reso conto di condividere almeno in parte i pensieri che vengono espressi dallo scrittore. Perché ritengo giusto che i figli essendo persone debbano crescere e maturare con la loro testa facendo errori ed esperienze, anche se con l'aiuto dei genitori tutto sarebbe più semplice.

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In conclusione sono felice di citare la frase dello scrittore mentre descrive l'Arciere che scaglia le frecce con l'arco, perché esprime l'amore di Dio verso i figli che vivranno la loro

vita e sia verso i

genitori che li hanno educati. Paolo

A riguardo di quello che dice il poeta Kahlil Gibran sui figli, nel passaggio “i nostri figli non sono vostri. Sono i figli e le figlie del desiderio che la vita ha di sé stessa” io condivido questo pensiero perché esprime quello che penso cioè: che i figli sono il frutto di un desideri o di noi che hanno i genitori, che poi ci aiutano a crescere per, alla fine, spingerci verso il futuro. I figli non sono da trattare come cose che si possiedono, ma sono persone a cui bisogna lasciare spazio perché anche per esempio se un genitore costringe un figlio a fare una cosa che non vuole fare, lui alla fine la farà, ma il suo pensiero può rimanere lo steso. Il pensiero: “Potete cercare di essere simili a loro, ma non potete farli simili a voi” vuol dire che : i genitori cercano di essere più simili ai figli perché i figli non vogliono sempre essere come i genitori, quindi i figli sono liberi di decidere. I genitori devono stare ai tempi coi figli per proiettarli verso un futuro lontano. Io, condivido con il poeta Kahlil Gibran queste due frasi, ma anche altre. Spero i continuare ad essere proiettata verso il futuro e quando sarò pronta essere lasciata andare. Andrea Michelle

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A riguardo di quello che il poeta “Kahlil Gibran” scrive a proposito dei figli <<Potrete cercare di essere simili a loro, ma non potrete farli simili a voi>>, io la penso come lui, perché secondo me è il genitore che segue il figlio, perché il figlio è proiettato verso il futuro e quindi corre in avanti e non si ferma ad aspettare, perché il tempo corre e non ci aspetta. Per esempio il mio papà è molto bravo a stare al passo con i tempi, infatti in questo tempo in cui i giovani e i ragazzi utilizzano il computer meglio di molti grandi, mio padre invece lo sa usare benissimo. E in questo caso sono io ad appoggiarmi su di lui. Però una volta è successo che non capiva come mettere lo zoom con il cellulare ed io l'ho aiutato a capirlo, e in quel caso sono stata io ad aiutare lui. Sono contenta di aver riflettuto su quello che l'autore “Kahlil Gibran” ha scritto. Aurora

Riguarda a quello che dice Kahil Gibran nel libro “il profeta” sono d'accordo perché i miei genitori mi vogliono proiettare in un futuro, ma non troppo lontano per pensare al presente.

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Infatti, so per esperienza,che se chiedo ai miei genitori in quale liceo andrò loro mi dicono che lo vedremo quel giorno. Io non ne conosco il motivo, ma secondo me lo fanno perché mi vogliono preparare il più possibile a vivere il presente senza l'ansia del futuro. Piuttosto che all'arco i miei genitori li paragonerei a una fionda che ti fa andare, ma che ti avvolge con il corpo, cioè con la stoffa, e quando sei pronto ti lancia verso il futuro c cioè verso la propria vita. Certo non voglio paragonarli a dei genitori iperprotettivi e che mi costringono a pensare solo il presente, infatti nel libro “il profeta” l'autore dice che non si può obbligare il figlio a pensare quello che si vuole, perché ogni creatura pensa quello che desidera pensare. Loro mi tengono ancorato al presente, o a un futuro non troppo lontano, per prepararmi a vivere e a pensare all'oggi non al domani. Spero di essere preparato e scagliato al tempo giusto. Beniamino  A riguardo di quello che il poeta Kahili Gibran scrive a proposito dei figli nel pezzo in cui dice:''Potete dare a loro il vostro amore ma non i vostri pensieri

perché essi hanno i loro di pensieri.''

Io penso sia un pensiero giusto perché ognuno è libero di pensare ciò che vuole e nessuno può costringerlo a pensare come gli altri. Noi tutti pensiamo cose diverse, per motivi diversi, ad esempio pensiamo perché non abbiamo niente da fare, per inventare giochi oppure pensiamo al futuro però certe volte non è bene andare troppo avanti con 161 di 213


l ‘immaginazione di ciò che vorremmo perché a volte i nostri pensieri non si realizzano, magari perché i genitori per il tuo bene non vogliono. E questo è ciò che penso riguardo a quello che il ha scritto, però ci tengo a dire che per me pensare significa anche sognare. Dajana

A riguardo di quello che il poeta Kahlil Gibran scrive a proposito dei figli io penso che nella frase “i vostri figli non sono i vostri” sono d’accordo perché il profeta vuol dire che il nostro corpo è loro ma i nostri pensieri no. Nel senso che almeno fisicamente data l’età dipendiamo molto dai nostri genitori, e non possiamo ancora scegliere e agire liberamente ma con il pensiero possiamo viaggiare:andare al cinema, in America, al ristorante, a pugilato, al mare,

in tutti i posti che vogliamo e

nessuno può fermarci. Nella frase “i figli sono i figli e le figlie del desiderio che la vita ha di se stessa” secondo me vuol dire che siamo anche figli della vita che ci ha messo al mondo e non solo dei genitori che comunque ci hanno desiderato molto anche quando non ci conoscevano ancora. Per concludere parlerò della frase “voi siete gli archi da cui i figli come frecce vive sono scoccati avanti” questa frase significa che i genitori possono decidere se e quando farci andare via. Ermanno

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Riguardo a quello che l’ autore Kahlil Gibran ha scritto nel passaggio “Voi siete gli archi da cui i figli come frecce vive sono scoccati avanti” lo condivido perché mia mamma la maggior parte delle volte mi custodisce come un gioiellino, perché i genitori sono protettivi, e lo capisco, ma certe volte esagerano. Invece mio papà è un po’ il contrario, lui mi rende un po’ più responsabile e questo lo apprezzo perché prima o poi i figli si devono separare dai genitori, quindi devono essere indipendenti. Sono d’accordo con l’autore anche sul passaggio “I vostri figli non sono vostri. Sono i figli del desiderio che la vita ha di se stessa” perché secondo me i figli quando crescono devono continuare per la loro strada, quindi i figli non sono di proprietà dei genitori. Poi c’è un altro passaggio “Potete dar loro il vostro amore ma non i vostri pensieri, perché essi hanno i loro di pensieri” ed è giusto perché ognuno ha i propri di pensieri che nessuno può condizionare. Infine c’è un altro passaggio “Potete cercare di essere simili a loro, ma non potete farli simili a voi” perché i figli quando nascono, si paragonano a una persona ma come aspetto fisico,però i pensieri, il carattere, le capacità sono diverse, perché per esempio gli adulti molte volte non sanno maneggiare un computer , e quindi devono stare al passo con i tempi dei giovani e devono adattarsi al vissuto dei figli perché

sono loro proiettati verso il futuro.

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Dopo tutto questo ragionamento su quello che ha scritto Kahlil Gibran, spero di essere anch’ io una freccia viva che al momento opportuno, verrò scoccata verso il mio futuro. Gloria

Su questo argomento, cioè quello che dice l’autore, sono d’accordo. Le frasi mi sembrano significative. La prima frase, che dice: “I vostri figli non sono vostri. Sono i figli e le figlie del desiderio che la vita ha di se stessa.”, secondo me significa che sono vostri figli, però hanno la propria vita e la propria libertà. Un’altra frase, che dice: “Potete dar loro il vostro amore, ma non i vostri pensieri, perché essi hanno i loro pensieri.” Significa che i genitori, ai figli, non possono dare i loro pensieri perché i figli hanno i propri pensieri. La frase “Voi siete gli archi da cui i figli come frecce vive sono scoccati avanti” per me significa che i genitori devono accompagnare i figli nel futuro aiutandoli a superare qualunque ostacolo. Per tutti questi motivi sono d’accordo. Licia

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Riguardo il discorso del poeta KahlilGibran, dei figli e i genitori, io sono d’accordo perché i figli non devono essere di proprietà dei genitori, cioè i genitori devono proteggere i propri figli , ma non pensare di possederli. I figli possono scegliere libertà, ma non tutto perché devono stare anche al parere dei genitori. I miei genitori sono molto bravi, per esempio mio papà quando non capisco qualcosa mi aiuta e me lo spiega e anche molto bene , ma qualche volta esprimono dei loro pensieri e a volte sono d’accordo con loro ma altre no. Condivido anche che i genitori posso provare ad assomigliare al proprio figlio ma non cercare di fare assomigliare il figlio a loro condivido anche che i genitori sono gli archi da cui i figli come frecce vive sono scoccati avanti. Questo mi fa capire che i genitori sono persone che mirano dove lanciare la freccia che in questo caso sono i figli. I genitori per il bene dei figli devono scegliere bene prima di fare quella cosa cioè devono mirare prima di lanciare. Alla fine sono contenta di avere riflettuto sul discorso di KahlilGibran. Chiara

Riguardo a quello che dice il profeta sui figli io sono d’accordo sulla parte in cui dice “e benchè vivano con voi ,ciò non dimeno non vi appartengono”Perché secondo me i miei genitori non mi danno sempre tanta libertà di decidere qualcosa .

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Sono d’accordo anche per la parte metaforica cioè “ voi siete gli archi, da cui i figli come frecce vive,

sono scoccate avanti” perché

secondo me noi dobbiamo andare avanti e non tornare indietro ed essere tirati indietro dai genitori. Anche nella prima parte “ i vostri figli non sono vostri ,sono i figli e le figlie del desiderio che la vita ha di se stessa” Secondo me i figli, si certamente sono vostri ,ma anche :di DIO , Della vita e del desiderio di far nascere una persona che abbia i propri desideri la propria personalità

e i propri pensieri.

La parte in cui dice”potete dar loro il vostro amore ,ma non i vostri pensieri”per me significa che tu puoi proporre un pensiero o amore ,ma non puoi obbligare gli altri ad essere d,accordo o a corrispondere il tuo amore. Infine sono d’accordo con Kahlil Gibran. Marta

A riguardo di quello che il poeta Khalil Gibran scrive a proposito dei figli io sono d’accordo su questa frase: “I vostri figli non sono vostri. Sono i figli e le figlie del desiderio che la vita

ha di se

stessa”. Perché i figli non sono da possedere, ma da lasciare liberi. La seconda frase su cui sono d’accordo è: “Benché vivano con noi, ciò non di meno non vi appartengono. Potete dar loro il vostro amore, ma non i vostri pensieri.” Io penso sia giusto perché i figli devono andare avanti con i propri pensieri. 166 di 213


Anche sul passaggio: “potrete cercare di farvi simili a loro , ma non potete farli simili a voi” sono d’accordo perché i figli non devono essere per forza simili ai genitori. Questa frase per me è bellissima: “Voi siete gli archi da cui come frecce vive sono scoccati avanti” , perché dice che i figli devono andare avanti imparando prima dai genitori ciò che è bene per loro. Spero di crescere bene imparando ciò che mi servirà per la vita. Lorenzo

Io condivido

il pensiero dell'autore quando dice:<<Potete dar loro il

vostro amore, ma non i vostri pensieri, perché essi hanno i loro di pensieri>>. Condivido questa frase perché credo che ciascuno sia libero di pensare quello che vuole e di credere sia giusto qualcosa anche se sbagliata. Un altro verso che ho condiviso

quello in cui dice: <<Potrete cercare

di essere simili a loro ,ma non potrete farli simili a voi>>. Per me questa frase parla della realtà perché di solito sono i genitori che cercano di stare dietro ai figli e non i figli dietro i genitori. Il pezzo in cui dice:<<E, benché vivono con voi non vi appartengono>>invece non lo condivido perché, sì, i figli non appartengono ai genitori, ma credo che l'autore voglia dire che tutti sono di Dio, e visto che io sono atea non condivido questo pensiero.

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C'é un'altra metafora che condivido

:<<Voi siete gli archi da cui i

figli come frecce vive sono scoccati avanti >> questa frase la condivido perché i genitori prima di far scoccare avanti i propri figli guardano se la mira è

corretta e intanto che tirano il filo magari si

rattristano, al pensiero di lasciar andare i figli, ma questo è un passaggio obbligato per il bene di ciascuno perché trattenendo troppo a longo non gli permettevano di vivere la propria vita anche quando è pronto per farlo. Io in questo momento sono una freccia tesa e spero che lo sarò ancora per un po'. Matilde

Kahlil Gibran e un ottimo poeta, perché si esprime bene. Secondo me ha ragione nella parte che dice “i vostri figli non sono vostri sono i figli del desiderio” perché noi non siamo padroni di nessuno, e anche se ti rinchiudono in un posto con i pensieri puoi essere in un alto, questo perché il pensiero non può essere rinchiuso; cosi anche l’uomo dovrebbe essere libero. A me piace il punto in qui dice “e, benché vivono con voi, cionondimeno non sono vostri”. Io credo che noi non siamo di nessuno o meglio siamo solo padroni di noi stessi, perché ognuno ha i suoi pensieri

e nessuno glieli può

distruggere.

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La mia frase preferita

è questa: “... potete dar loro il vostro

amore, ma non i vostri pensieri perché essi anno i loro, di pensieri”. Mi piace perché un bambino, per esempio non può uscire di casa senza il permesso dei genitori, ma con la mente può andare ovunque. Senza limite, perché nessuno ti può bloccare.

Inoltre i genitori e le

altre persone, non mi possono mettere nella testa pensieri che a me non interessano, possono solo consegnarmi

cosa è bene pensare, ma

poi io solamente decido se pensare come loro o no. Io credo che un figlio non debba essere esposto come un premio che ai genitori piace mostrare quando arrivano gli amici; perché rispecchia l’idea de figlio perfetto, per loro il figlio deve essere come vuole lui e non come vuole lui e non come vuole il padre. Secondo me Kahlil Gibren

è un vero poeta!!!! Samuele

 Io condivido le parole di Kahlil Gibrah perché, non mi sento figlio dei miei genitori. I miei genitori mi hanno detto che io sono uno dei tantissimi figli di Dio. Dio per me è un terzo genitore perché quando ho qualcosa con qualcuno e non so a chi dirlo lo dico a Dio.

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I miei genitori non pensano a un futuro brutto, povero, ma al contrario pensano che il futuro siamo tutti noi bambini del mondo, intelligenti. Ogni persona ha un futuro felice che l'aspetta, anch'io l'avrò e so che potrò contare sempre sull'aiuto dei miei genitori, basta chiedere.

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I miei genitori dicono che loro non vorrebbero mai lasciarmi andare via da grande e infatti hanno molto affetto verso di me. Nella frase "voi siete gli archi da cui i figli come frecce vive scoccano in adulti" mi ha colpito perché dice che noi siamo il futuro, cioè siamo le frecce, gli archi sono tutti i nostri genitori e l'arciere più grande di tutti e il più saggio "DIO"! Andrea Zanirati

A proposito di quello che ha detto Kahlil Gibran, io sono d’accordo su molte frasi del profeta, tipo quella in cui dice che i figli non sono vostri; per me vuol dire che i genitori non devono tenerci per loro come dei gioielli, ma custodirci, aiutarci a crescere per poi alla fine lasciarci andare dove vogliamo, o meglio, per lanciarci verso il futuro, il nostro futuro! Molte volte i genitori nel fare il loro mestiere, ti vogliono tener al sicuro anche troppo, ma io dico che qualche volta si deve rischiare; ti puoi far male, ma almeno ci hai provato e sei cresciuto grazie a quelle esperienze, altre volte può essere che non succede niente di male e che sei felice di aver osato. Alessia Avena

TEMA “IL

BULLISMO”

22 MARZO 2012

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A scuola abbiamo trattato il tema del bullismo grazie al “progetto legalità”: abbiamo ascoltato e visto filmati che riproducevano atti di bullismo compiuti da ragazzi/e all’interno delle scuole. Cosa pensi del bullismo? Ti è capitato a scuola o altrove di assistere o di essere vittima di un atto di bullismo? E ti di comportarti da bullo?

In questi giorni abbiamo parlato del bullismo. Io penso che sia una cosa sbagliata. Per fortuna non mi è mai capitato di assistere o di essere vittima di atti di bullismo, ma mi hanno raccontato di un ragazzo che nella sua scuola è stato picchiato da un gruppo di bulli senza motivo e gli hanno rubato il cellulare, i soldi..... A me non sembra giusto che un gruppo di ragazzi prenda di mira un ragazzo, senza motivo. Se a me capitasse di assistere a un atto di bullismo sicuramente avrei paura, però lo andrei a dire ad un adulto che possa prendere dei provvedimenti. Se invece fossi la vittima avrei molta più paura e non so se avrei il coraggio di dirlo ai miei genitori, ma comunque cercherei di farlo. Io non sono mai stata una “bulla”, non ho mai preso di mira un bambino/a in gruppo. Io non sarò mai una bulla

perché non mi piacciono quelle persone.

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Spero di non dover affrontare una situazione di bullismo, ma se succedesse saprei come comportarmi. Alessia Bartolini Io sul bullismo penso che sia una brutta cosa. A me è successo e succede ancora di subire atti di bullismo. Ogni volta che vado a San Donato ci sono gli amici di mia sorella che mi minacciano, per esempio mi ricordo che un giorno minacciavano di ammazzarmi se non avessi preso la palla che loro avevano lanciato lontano. Io non li ascoltavo, perché non volevo andare a prenderla, allora mi hanno tirato giù i pantaloni, altre volte è capitato che mi trassero una pallonata di cuoio in faccia, il bello è che mia sorella non dice niente. Io adesso sono in 5°l'anno prossimo andrò alle medie e spero che non ci siano bulli perchè mi bastano che devo subire ogni giorno. Alla fine io penso che i bulli siano solo dei fifoni. Perciò il mio giudizio è che il bullismo non dovrebbe esistere. Pietro

In questi giorni stiamo parlando dei bulli e io mi sono ricordata che un giorno sono stata una vittima di un bullo.

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Ero all’oratorio e da un po’ di giorni un ragazzo mi spingeva dicendomi: “Io sono più grande di te e faccio quello che voglio!” Erano ormai due settimane che succedeva, così alla fine mi sono un po’ incavolata e gli ho risposto che lui poteva fare quello che voleva, ma non a me. Lui mi rispose: “Io faccio quello che voglio.” Il giorno dopo l’ho visto camminare con due altri ragazzi attorno. Un altro caso di bullismo a cui ho assistito è stato quello di un bambino che conosco, che di solito è molto bravo, ma un giorno è cambiato e mi chiedevo il perché. Quel giorno era circondato da ragazzini della mia età e mi ricordo che andava in giro e picchiava un po’ tutti, stava per picchiare la nostra migliore amica, così io e il nostro gruppo di amiche siamo andate a fermarlo e a proteggere la nostra amica. Io gli ho chiesto dove era finito il mio amico così ben educato e che avrei voluto rivederlo, ma se lui non avesse voluto smettere di picchiare, che almeno picchiasse i suoi amici e non quelli degli altri. Poi da quel giorno siamo diventati di nuovo amici come sempre. Io penso che il bullismo sia una brutta cosa e spero di non diventare una bulla. Alessia Avena

A scuola abbiamo trattato il tema del bullismo. Io penso che il bullismo sia una strada da non prendere. Non è bello essere bulli, perché poi non puoi avere vere amici, ma neanche essere vittime è bello, e per non essere vittime bisogna stare con dei veri amici.

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Io per fortuna non sono mai stata vittima né spettatrice e neanche bulla, però un mio amico mi ha raccontati che lui ha spinto un ragazzino facendogli sbattere la testa contro il porta gessetti e poi contro la lavagna. A me questo sembra un atto di bullismo. Se succedesse che un mio amico fosse vittima di bullismo io credo che farei così: con un’altra amica aspetteremmo che i bulli se ne andassero e poi andremmo ad aiutarlo; spero però che questo non accada. Andrea Michelle

Il progetto “legalità” mi ha fatto riflettere. Io penso che i bulli non siano molto intelligenti e quindi i loro atti di bullismo non sono altro che un sentimento di invidia verso chi è più intelligente e più studioso di loro. Quindi loro compiono degli atti di bullismo per sentirsi più forti. Il bullo non attacca mai da solo, infatti i suoi gregari sono sempre con lui e anche se il bullo pensa che siano suoi amici, loro invece o hanno paura, e quindi stanno con lui/lei per non essere vittime, oppure restano con lui/lei per sentirsi più forti. Io fortunatamente non sono mai stata vittima o spettatrice di un atto di bullismo. Però mio fratello che va in terza elementare, l'anno scorso, mi ha raccontato che i suoi amici tiravano i calci alle cartelle di tutti. Questo ovviamente alla loro età è come uno scherzo, ma potrebbe essere un inizio di un atto di bullismo. 175 di 213


Una mia amica mi ha raccontato che alcuni amici di suo fratello ogni volta prendevano il materiale di un bambino che si chiama Gianluca, e lo lanciavano fuori dalla finestra. Fortunatamente non sono mai stata una spettatrice, ma se lo fossi stata avrei aiutato la vittima distraendo il bullo, e dando il tempo a lui/lei di scappare. Questo è quello che penso del bullismo. Aurora ŕš”

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A scuola abbiamo parlato del bullismo e alla fine dell'incontro

io ho

capito che il fenomeno del bullismo in questi anni sta aumentando anche per colpa dei mezzi all'avanguardia tipo : computer, televisione, telefonini...che permettono di comunicare più facilmente

quindi se un

bullo manda un messaggio ai suoi gregari di picchiare un tipo, loro il giorno dopo lo fanno, perché hanno ricevuto subito il messaggio. Invece un tempo il bullo avrebbe dovuto dire il messaggio uno ad uno dei suoi gregari. Io però non ho mai visto né partecipato ad un atto di bullismo, neanche visto da lontano. Ma conosco alcune storie a riguardo. Per esempio c'è una storia molto brutta, incomincia così: alle medie c'era una bulla e i suoi gregari che prendevano di mira un ragazzino di undici anni, prima facevano scherzi innocui ma un po' pesanti tipo gli strappavano i fogli dai libri. Poi la bulla ha messaggiato su facebook a tutti gli alunni della scuola di sputare addosso al ragazzino minacciando che se qualcuno si fosse rifiutato di farlo sarebbe stato a sua volta picchiato. Quel ragazzino dopo l'accaduto subì un grave trauma. Mi ritengo molto fortunato a non avere mai subito un atto di bullismo e anche di non avere amici che lo vorrebbero fare. Io credo che il modo migliore per combattere questo fenomeno sia di chiedere subito aiuto agli adulti Beniamino

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Parlando in classe del bullismo ho pensato che sia una cosa brutta. Infatti credo che essere bulli sia inutile perché i ragazzi che lo sono si credono superiori agli altri, però gli altri hanno solo paura dei bulli e appunto certi ragazzi chiamati: "Gregari" dietro i bulli perché non vogliono essere giudicati e non essere chiamati: "Sfigati". Io e la mia classe abbiamo visto dei film grazie al ''progetto legalità'' che parlavano appunto del bullismo, io riguardo quel film penso di non voler mai essere una bulla. Io per fortuna non sono mai stata vittima di un atto di bullismo e non vorrei mai esserlo. Se mi dovesse capitare non so cosa farei, forse mi comporterei come lui e risponderei male o se mi volesse picchiare io scapperei o chiederei aiuto. A me di essere una bulla non è capitato e non mi capiterà mai ! Dajana

Il progetto legalità mi è piaciuto soprattutto perché ha trattato il tema del bullismo. I filmati che abbiamo visto mi sono piaciuti perché parlavano di cose molto interessanti. Però la cosa che mi ha impressionato è stata quando il bullo ha capito che sbagliava, perché può arrivare uno più grande che fa diventare lui vittima del bullismo.

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Il bullo è qualcuno che vuole rovinare la vita della vittima, ma in certi casi non se ne accorge! Il bullo può anche amarti ma fare atti di bullismo contro di te perché ha paura che qualcuno ti porti via. A me è capitato di assistere a un episodio di bullismo, alle lezioni di atletica. C’erano due bambini, “uno grassottello e robusto” e “uno piccolo, ma grassottello anche lui” contro “uno piccolo, ma magro”. Lo prendevano in giro per la sua corporatura e lo insultavano. Io, lì ero il più grande e difendevo la vittima. La vittima però continuava a fare sfide su sfide, ma ovviamente perdeva perché erano due contro uno. Prova a pensare cosa gli hanno detto alla vittima?! “Dire alla maestra quello che ti abbiamo fatto è segno di debolezza”. Secondo me è segno d’intelligenza dirlo alla maestra per cose così gravi. Io non sarò mai un bullo perché non essere bulli è segno d’intelligenza secondo me. Ermanno A scuola abbiamo trattato il tema del bullismo e penso che i bulli, si sono cattivi e prepotenti, ma non tanto quanto sembrano perché, in realtà sono incoraggiati dagli altri bulli del gruppo.

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Una volta all’ oratorio estivo mi hanno detto che due ragazzini delle medie avevano minacciato un bambino di terza elementare dicendogli di dargli dei soldi se no lo picchiavano, però quel bambino di soldi non ne aveva, allora i bulli hanno incominciato a tirargli dei sassolini, e gli amici incoraggiavano i bulli. Alla fine non so come ha reagito il bambino, se è andato a casa e ne ha parlato con i genitori, cosa per me giusta perché è molto utile consultarsi, è anche utile stare in gruppo perché il bullo agisce solo quando sei da solo e in posti con poche persone. Quindi bisognerebbe sempre stare in compagnia di amici, ma di amici veri che ti sappiano proteggere e aiutare in caso di bisogno, non come un amico che giura la sua amicizia e invece di proteggerti è prepotente e in alcune situazioni è come se stesse dalla parte del bullo. A me fortunatamente non è mai capitato e spero di non essere mai sia bullo sia vittima di un atto di bullismo o di assistere ad un atto di bullismo. Questo è il mio pensiero sul bullismo. Gloria

A scuola abbiamo trattato il tema del bullismo e parlandone con i miei amici e la maestra ho capito che il bullismo è una cosa molto brutta. Il bullo è una persona prepotente e non è mai da solo.

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Io non sono mai stata vittima di un atto di bullismo, ma abbiamo visto un filmato dove c’era una bulla che insieme ai gregari (che secondo me erano ragazzi e ragazze che avevano paura della bulla) compivano atti di bullismo; ad una ragazza più debole, ad esempio, la escludevano, la spingevano e le facevano male … Allora, quando la bulla stava andando a casa (da sola) un ragazzino più grande le ha fatto lo sgambetto e la bulla è caduta per terra , l’altra ragazza , quella che prima era la vittima, l’aiuta ad alzarsi. Il ragazzo lo ha fatto, non per farle male, ma per fargli capire quanto è brutto essere vittima di un atto di bullismo. Questo mi fa capire che i bulli si credono i più forti, ma quando sono soli non sono niente. La nostra maestra ci ha raccontato un altro fatto di bullismo e ci ha detto che un ragazzino con dei problemi è arrivato a scuola e una ragazza ha cominciato a fargli dei piccoli dispetti; alla fine lo hanno fatto andare in coma. Io, se fossi vittima di un atto di bullismo, ne parlerei subito con qualcuno ed, invece, se un mio amico o amica fosse la vittima prenderei subito le sue difese. Licia

A scuola abbiamo trattato il tema del bullismo. Secondo me il bullismo è una cosa molto brutta e secondo ma non si deve mai essere bullo. 181 di 213


Io ho assistito a un atto di bullismo: all’oratorio c’era un ragazzo di 12 anni che picchiava Eugeny, c’era anche Paolo a vedere. Eugeny a un certo punto si è messo a piangere, allora io e Paolo abbiamo aiutato Eugeny a non farsi picchiare, poi il ragazzo è andato via e siamo andati via anche noi. Io non sono mai stato un bullo e non lo sarò mai! Lorenzo  A scuola abbiamo trattato il bullismo grazie al progetto di legalità. Abbiamo visto dei filmati su atti di bullismo fatti da ragazzi nei confronti di altri. Questi filmati mi hanno fatto capire che i bulli possono farti dei dispetti e compiere atti di vandalismo. Per me il bullismo è molto negativo perché può rovinare le tue giornate e farle diventare un incubo. A me è capitato di essere vittima di due bulli al centro estivo. Mi prendevano in giro,mi dicevano che io ero debole,mi correvano dietro e mi facevano dispetti. Un giorno io ho raccontato tutto al Don dicendogli che c'erano due bulli che mi facevano sempre i dispetti,purtroppo il Don non mi ha creduto e ha detto a mia mamma che io raccontavo bugie. Mentre i bulli mi facevano i dispetti,io mi sentivo molto male perché ero spaventavo e non sapevo come agire. Per fortuna c'era mia sorella che ha visto tutto e ha confermato al Don che era tutto vero e li ha sgridati. Da quel giorno mi sono sentito rilassato e sicuro.

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A me non è mai capitato di comportarmi da bullo,ma non vorrei esserlo,perché so cosa si prova. Secondo me essere bulli è una cosa stupida perché non è da persone intelligenti prendere in giro i meno forti. Ludovico

La mia classe ha seguito un progetto; il progetto “legalità” . Io non ho mai assistito ad un caso di bullismo ,ma so un po’ cosa si prova , perché a volte mia sorella passa tutto il tempo a farmi dispetti . Noi in questo progetto abbiamo visto un filmato sul bullismo; <in questo filmato una ragazza era vittima di atti di bullismo,Una bulla

la

escludeva;le faceva male - la buttava per terra sempre facendole male, ma un giorno la bulla

era sola senza gregari, e un ragazzo più

grande che era con la vittima l’ha buttata a terra,così che lei capisse cosa provava la vittima, che però non essendo una bulla l’ha aiutata a rialzarsi. Quindi questa storia è finita bene. Per me questo atto di bullismo fa capire che i bulli

fanno i

prepotenti solo con qualcuno intorno ,per essere al centro dell’attenzione. Se un mio compagno subisse un atto di bullismo andrei ad aiutarlo. Vorrei avere il coraggio. Marta 183 di 213


Io non ho mai fatto parte di un atto di bullismo ,ma una volta stavo tornando a casa e ho visto un bullo che sollevava un ragazzino prendendolo per la maglietta. In quel momento ho avuto tanta paura e quindi me ne sono filata via. I bulli sino sempre seguiti da una

o più persone che credono di

essere loro amici ,ma in realtà sono solo persone che hanno paura del bullo e quindi per paura di essere una vittima stanno all'ombra del bullo ;si chiamano "Gregari". Un' altra persona che non è bullo ,ma a volte aveva l'atteggiamento da bullo ,è il mio ex compagno di classe

Alexandru.

Alex spingeva continuamente le sue vittime. Lui non lo faceva apposta ,ma era più forte di lui la voglia di essere prepotente. Se mi trovassi a essere vittima di un bullo starei sempre in gruppo e cercherei di non farmi spaventare. Per finire i bulli non sono altro che persone deboli e insicure della propria personalità e quindi scelgono la forza fisica come unica risorsa. Matilde

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Leggendo il titolo di questo tema, mi sono reso conto di essere stato vittima di un atto di bullismo, infatti un giorno di estate sono andato contento in

un campo di calcio con dei miei amici: Alessandro, Paolo, Gabriele.

Ad un certo punto sono arrivati dei ragazzi delle medie che volevano rubarci la porta, allora ci hanno proposto di fare una partita e chi vinceva poteva tenere la porta. Alla fine della partita hanno vinto loro e noi gli abbiamo lasciato la porta. Dopo un po' di tempo, mentre noi ci eravamo messi all'esterno del campetto loro continuavano a lanciarci la palla dicendoci di ripassargliela, noi continuavamo a dargliela, ma dopo un po' stufi della situazione non gliel'abbiamo passata piĂš. Loro pretendevano che

gliela passassimo, allora si sono messi a rincorrerci

e noi che avevamo paura siamo scappati a casa mia, e lo abbiamo detto ai miei genitori. Un altro giorno io e mio cugino siamo andati sempre allo stesso campetto e abbiamo visto che c'erano ancora i ragazzi che pochi giorni prima ci avevano rincorso. Infatti abbiamo provato ad avvicinarci, ma sfortunatamente ci hanno riconosciuti e ci hanno rincorso di nuovo, ma io e mio cugino siamo riusciti a scappare un'altra volta. Ecco perchĂŠ adesso tutte le volte che vado al campo mia mamma dice di stare attento ai ragazzi piĂš grandi di me, e infatti tutte le volte che vado i miei genitori mi accompagnano fino all'entrata del campo sportivo.

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Infine avendo capito cosa si prova ad essere vittima di un atto di bullismo spero di non diventare mai un bullo come i ragazzi del campetto. Paolo

In questi giorni a scuola abbiamo parlato del bullismo e secondo me diventare un bullo è da persone immature, fifone perché se ci pensiamo bene il bullo è un fifone, infatti quando il bullo è in gruppo si crede la persona più grande del mondo, ma quando invece è da solo ? ha paura. Io una volta ho assistito ad un atto di bullismo. “Eravamo in oratorio e c’era un ragazzo che era arrabbiato perché tre ragazzini lo prendevano in giro perché era grasso. Lui siccome era soprapensiero è inciampato ed è caduto su una bambina stortandole il piede. Questa bambina aveva un fratello che faceva l’animatore, perciò quando l’animatore (suo fratello) venne a sapere che sua sorella si era fatta male si è arrabbiato ed è andato dal ragazzo, lì è incominciata la rissa. Io e le mie amiche siamo andate ad avvertire il don. Quando è arrivato (per fortuna) ha fatto finire tutto”. In questa storia ci sono stati quattro bulli: i primi tre erano i ragazzi che prendevano in giro il ragazzo e l’ultimo è l’animatore che per la rabbia ha picchiato il ragazzo che era innocuo. Se questa faccenda succedesse a me spero che ci siano delle persone che abbiano il coraggio di aiutarmi (però spero che non succeda).

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Secondo me il bullismo è una cosa molto brutta che purtroppo esiste, spero di non diventare una vittima dei bulli. Valeria



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TEMA

SULL'AMORE

17 APRILE 2012 Tema:"Allora Almitra disse:<<parlaci dell'Amore>> E a gran voce disse: Quando l'amore vi comanda,seguitelo. Anche se le sue vie sono dure e scoscese... ...Voi siete nati insieme ma che vi siano spazi nella vostra unione... ...Amatevi l'un l'altro ma non fatene una prigione dell'amore... Cantate e ballate insieme e state allegri ma lasciate che ognuno di voi possa star da solo,come sole sono le corde del liuto, anche se vibrano insieme della stessa musica. E state insieme,ma non troppo vicini: perchè la quercia e il cipresso non crescano l'una all'ombra dell'altro.

Parla dell'amore, esprimi che cosa pensi, ciò che sai e ciò che ti aspetti dalla esperienza dell'amore".

L'amore è un sentimento che lega due persone. Quando avevo sei anni,

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l'ultimo anno nella scuola materna,amavo Valeria. Il mio amore era segreto fino a quando in prima elementare mi sono dichiarato. Allora l'ho baciata e infine mi ha mollato uno schiaffo. Mi sono sentito triste perché la bambina non mi ricambiava. Da quel giorno non ho avuto più una fidanzata. Quando sarò grande forse avrò una fidanzata. Con lei vorrei farci un picnic,giocheremo alla wii e ci faremo un passeggiata. Il profeta Kahlil Gibran che ha scritto: "E state insieme,ma non troppo vicini:perché la quercia e il cipresso non crescano l'una all'ombra dell'altro".Io la penso come lui perché vuole dirti che non si deve stare sempre vicini,ma stare a volte lontani per condividere la vita con gli amici. Ludovico

Secondo me l’amore è una cosa molto forte perché parla di sentimenti importanti. Un esempio d’amore con la A maiuscola lo vedo tutti i giorni con mia mamma e mio papà. Quando avevo cinque anni sono andato al mare e ho incontrato una certa Ilaria. Aveva solo tre anni e dovevo aspettare a dirle che l’amavo perché era troppo piccola per me. L’ho conosciuta a Marotta grazie a suo fratello che era mio amico.

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L’anno successivo ci siamo incontrati di nuovo al mare ma quando mi sono deciso a dirle che l’amavo se ne andata. Da quel giorno non ho più voluto una fidanzata. Quando sarò grande e avrò una fidanzata sono sicuro di non mollarla più. Andremo via insieme: al cinema, al ristorante, alla Scala di Milano… comunque è anche importante avere degli amici con cui condividere altre passioni come la Wii!!! Ermanno

L’amore è rispetto, fiducia, volersi bene, sincerità. L’amore è anche un sentimento molto forte che parte da una grande amicizia. Ci sono tanti tipi di amore: c’è quello che io provo per i miei genitori, cioè l’amore tra genitori e figli e quello fraterno che io provo per mio fratello, anche se spesso litighiamo. Poi c’è l’amore per l’arte e per Dio. Infine c’è l’amore di coppia che io non ho ancora provato, però ne ho un’idea grazie all’esperienze vissute dai miei genitori, per esempio io sono il frutto del loro amore. C’è un detto che dice: “Al cuor non si comanda” ed è vero, non si può decidere chi amare. Nell’amore c’è anche paura che possa finire e molto spesso questo pensiero fa diventare possessivi e ci fa pensare che una persona solo perché la ami diventi “tua”. L’amore ti rende felice se corrisposto, ma ti fa soffrire se non corrisposto. 190 di 213


Io da grande vorrei generare due figli con la persona che amerò e vorrei che questa persona sappia amarmi e perdonarmi se sbaglio e che sia sincero. Un amore non finisce mai neanche quando arriva la morte, perché l’amore sconfigge la morte. Alessia Bartolini

Secondo me l'amore è un sentimento che ognuno prova da quando nasce con i propri genitori, i propri fratelli e i propri parenti. Ci sono molti tipi di amore, per esempio: le persone iniziano a riversare il loro amore su altre persone (che sono gli amici). Però esiste anche l'amore di coppia, (che si prova soprattutto quando si è adulti) che è l'amore che una persona prova per un'altra (però non come amici, ma come fidanzati). Poi se le persone si amano veramente si sposano. Io mi immagino che quando incontrerò la persona giusta ci sposeremo e faremo una famiglia. Io vorrei provare la gioia di diventare madre di tre bambini e poi riversare su di loro tutto il mio amore. Poi vorrei diventare nonna, e se riuscirò a vivere abbastanza anche bisnonna. Ne abbiamo parlato in classe e abbiamo detto che è un sentimento molto bello.

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L'amore è un sentimento sincero che non si può distruggere. Aurora

Per me l’amore è un sentimento forte che una persona prova per un’altra persona. Ma una coppia di fidanzati non deve stare sempre insieme, perché ognuno ha la propria di vita. Nell’amore c’è anche la gelosia che è una cosa bruttissima perché potrebbe far separare una coppia. Poi c’è il matrimonio che fa unire ancora di più una coppia di innamorati. A me piace una canzone di Arisa che si intitola “ma l’amore no “ e la frase che mi piace di più è: “ Può scoppiare in un attimo il sole tutto quanto potrebbe finire ma l’amore ma l’amore no.” Questa canzone mi fa capire che l’amore non finirà mai. Chiara

Parlando in classe dell'amore io penso che ci sono tanti tipi di amore. L'amore di coppia, della famiglia, degli amici. Ma l'amore è anche un sentimento molto forte che nasce

quando si è

piccoli e non finisce mai.

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Io non so cosa significhi amore, ma lo vedo tramite i mie genitori: vedo che scherzano, giocano, ma anche litigano però poi risolvono tutto. Quello che il poeta dice:''Voi siete nati insieme, ma che vi siano spazi nella vostra unione... a me piace, perché io quando ero piccola pensavo che la persona che avrei sposato fosse sempre dietro di me, pensavo che lui fosse come la mia ombra, e ogni volta che non mi sentivo bene o ero triste, mi confidavo sempre con l’ombra. Quando il poeta dice che dobbiamo avere degli spazi nell’unione, non l’ho capito tanto bene forse voleva dire che noi non dobbiamo condividere tutte le cose. In classe abbiamo anche ascoltato delle canzoni sull' amore, a me è piaciuta la canzone:"Non ho mai smesso...'' in cui diceva''Ho cercato la bellezza e l’ho trovata infondo alla semplicità...'' Io penso che voglia dire cosa è disposta a fare una persona per conquistare il suo amato. Ecco cosa penso sull'amore. Dajana

In questi giorni di scuola io, i miei compagni di classe e la maestra stiamo parlando dell'amore.

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Secondo me l'amore è un sentimento molto importante che offre molte riflessioni. L'amore offre anche a molte persone l'opportunità di avere una relazione. La mia prima esperienza d'amore non è stato un amore di coppia, perché i primi a volermi bene sono stati i miei genitori e la mia famiglia che mi accompagnano nella crescita. L'amore si esprime attraverso molte cose, per esempio attraverso la musica, attraverso le lettere e attraverso molte altre. Quando Kahlil Gibran dice di stare insieme, ma non troppo vicini ha ragione, perché per me bisogna amarsi, ma ognuno deve vivere la propria vita. Per me ha ragione anche quando dice: “ quando l'amore vi comanda, seguitelo” anche se le sue vie sono dure e scoscese, secondo me alla fine se è vero amore si vedrà. Questo è tutto quello che so' finora sull'amore! Paolo

Per me l’ amore è un sentimento molto bello, è qualcosa in più di un’ amicizia, è volersi bene e io questo sentimento lo provo per la mia famiglia compreso il mio cane Lucky, per i miei amici, compagni di classe, le maestre...

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A scuola abbiamo ascoltato delle canzoni e tra quelle c’era anche la canzone che l’ ex fidanzato di mia sorella un giorno le ha dedicato. Nella traccia di questo tema ci sono alcune frasi, una dice:”State insieme, ma non troppo vicini:perché la quercia e il cipresso non crescono mai l’una all’ombra

dell’altro”, io sono d’accordo

perché,

alcune coppie, certe volte non si amano veramente; anche tra amici può capitare, un esempio siamo noi bambini, che diciamo <<Tu non sei più mio amico se non fai quello che ti dico di fare>> e in questo caso non è più vero amore, perché il tuo compagno ti sta usando. Invece l’ amore è fiducia verso l’ altro. La mia prima esperienza d’ amore sono i miei genitori; loro si sono conosciuti così: Mia mamma era in un locale (era la prima volta che usciva) con le sue amiche e ad un certo punto ha visto mio papà che si è accorto di lei a sua volta, allora da tutte e due le parti gli amici e le amiche li incoraggiavano ad andare a ballare insieme, alla fine mio papà si è alzato, è andato da mia mamma e le ha chiesto di ballare, lei ha accettato, si sono fidanzati e tra loro è nato l’ amore!! Questo è il mio pensiero sull’ amore e spero che da grande avrò una famiglia con un marito e dei figli!!!!!!!!!!!! Gloria

Da molti giorni stiamo parlando del amore. L' amore è sentimento (verso qualcuno) che non si comanda. 195 di 213


Io penso che sia una cosa molto bella, è un sentimento importante e secondo me bisogna viverlo con felicità e serietà. Il sentimento dell' amore si può provare verso cose e persone ad esempio, verso gli amici, i genitori, i nonni o verso l'arte, la musica...ecc. Il poeta dice:<State insieme, ma non troppo vicini.> mi fa capire che se due persone si amano devono volersi bene e stare insieme, ma non che uno comanda sulla vita dell'altro. A scuola abbiamo sentito delle canzoni, io ho portato tre canzoni e le ho scelte perché mi sembravano belle e significative. La prima esperienza d'amore che l'uomo vive e quella verso i genitori , poi quando diventa grande lo può provare verso i fratelli, i parenti, gli amici... Infatti da quando un uomo nasce sperimenta il mondo dell'amore. Io immagino che quando incontrerò la persona giusta insieme formeremo una famiglia e vorrei avere due figli. Tutto questo è quello che penso sull’ amore. Licia

L’amore è un sentimento che nasce dall’amicizia, Può essere di vario tipo, per esempio, per i genitori,i fratelli cugini. quando si ama si vuole stare insieme.

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A volte l’ amore è felicità, mentre a volte nascono sentimenti come: la tristezza, la gioia , l’amicizia ,la gelosia . Penso che la frase del testo significhi,che se l’amore arriva devi seguirlo,anche se è difficile a volte . Per me l’amore è un amore di coppia,che vuol dire stare insieme ,alla persona che si ama . Io vorrei provare un amore di coppia ,vorrei avere due figli e diventare mamma zia ,nonna ,bisnonna ,e vorrei che mio marito vivesse quanto me. Vorrei che il mio sogno si avverasse. Marta

Io, penso che l'amore sia un sentimento che non si comanda. Infatti l'uomo dal momento in cui nasce esplora il mondo dell'amore e impara ad amare gli altri dal modo in cui viene amato. Il primo amore che l'uomo sperimenta é l'amore per propri genitori. Infatti un bambino cresce sereno solo se i suoi genitori lo amano, e così scopre il perché è bello essere amati: crescere sereni. L'amore rivolto ai propri genitori si trasforma in un amore rivolto a persone che ti stanno più simpatiche degli altri e da qui nascono le prime amicizie e i primi legami.

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Infatti l'amicizia é un sentimento d'amore che porta a stringere dei legami. Alla base dell'amore c'è

l'amicizia sincera e quindi l'emozione

dell'amore, di solito inizi a provarla per un amico. Dall'amore non mi aspetto tanto, vorrei solo iniziare a provarlo verso i diciassette anni, rivolto a una persona che mi vuole veramente bene. Questo è

il mio pensiero sull'amore. Matilde

Da tanti

mesi a scuola stiamo parlando dell’amore : abbiamo ascoltato

canzoni, letto testi, discusso e condiviso ciò che pensiamo dell’amore. Secondo me l’amore è un sentimento molto forte, che io ho provato per i miei genitori, e per gli amici. Del testo di Gibran una frase che mi ha colpito è stata : “STATE INSIEME MA NON TROPPO VICINI : PERCHE’ LA QUERCIA E IL CIPRESSO NON CRESCONO MAI L’UNA ALL’OMBRA DELL’ALTRO”. Questa frase significa che due innamorati, devono stare vicini ,ma stare attenti a non schiacciarsi. Un’altra frase che mi è piaciuta è stata : “QUANDO L’AMORE VI COMANDA, SEGUITELO, ANCHE SE LE SUE VIE SONO DURE E SCOSCESE”. Vuol dire che anche se devi soffrire per arrivare all’amore non ti devi fermare.

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I miei genitori sono sposati e secondo me sono una vera coppia, non litigano quasi mai. E quando litigano risolvono sempre tutto. Mia mamma mi ha raccontato come si sono conosciuti : “un’amica di mia mamma era fidanzata a distanza con un ragazzo che viveva a Roma e guarda caso questo ragazzo aveva un amico (mio papà). Il fidanzato dell’amica di mia mamma e mio papà sono andati a prendere mia mamma e la sua amica. Quando sono arrivati i due fidanzati sono andati a fare una passeggiata e mia mamma e mio papà si sono conosciuti, poi mia mamma è dovuta tornare a casa, dopo qualche giorno mio papà ha chiamato mia mamma e si sono sposati”. Per me questo è un vero esempio di amore di coppia, spero che quando diventerò grande avrò una famiglia. Questo è il mio pensiero sull’amore. Valeria

TEMA “I

NOSTRI CINQUE ANNI ASSIEME”

14 MAGGIO 2012

“14 Maggio 2012, anche quest’anno scolastico sta per concludersi e insieme a quest’ultimo si conclude un percorso durato cinque anni, ne abbiamo fatta di strada!”

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Non sempre è stata una passeggiata in discesa, ma le salite le abbiamo percorse insieme. E’ stato un cammino scandito da risate, canti, fatiche, balli, partite di calcio, intervalli, giochi, discussioni,esperienze... tirando le somme oggi, pensando a tutto questo, quali sentimenti provo? Quali esperienze e momenti ricordo con piacere e quali con dispiacere? E cosa mi dispiacerà lasciare?

In prima ero molto timido e l’unico mio amico era Samuele Zamboni, poi però per colpa del gioco “Super Bebè”

e del piccolo Lollo gli ho

staccato pace! Parlando sempre della prima sono pure andato in gita in una fattoria. Della seconda invece mi ricordo pochissimo, ma una cosa me la ricordo, siamo andati al Castello di Gropparello. In terza finalmente i miei compagni si sono accorti che ero più veloce di loro a correre, perché prima non ci credevano e in gita quell’anno sono andato al Parco Sigurtà. Sempre parlando della terza è arrivato un nuovo compagno, Beniamino Dentice! Che poi è diventato, anche lui, uno dei miei migliori amici. In quarta invece Nicolò Mercanzin è diventato il mio migliore amico. Di gite in quarta ne ho fatte due: una all’ASSIA e l’altra che era una camminata ai “Corni di Canzo”.

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In quinta “che è stato l’anno più tragico” se ne è andato via Alexandru Vaduva, perché si è trasferito in un’altra scuola. Riguardo alle gite quest’anno ne abbiamo fatte due: una ad Aosta di due giorni “in cui abbiamo dormito all’albergo” “il Casello” e abbiamo visitato tre castelli e l’Aosta romana, e un’altra al Museo della Scienza e della Tecnica. In effetti questi cinque anni sono proprio volati come l’aria nel cielo, ma mi sono piaciuti tantissimo e spero che le medie saranno così! Ermanno

Quest’anno sta per finire, ma mi ricordo ancora il mio primo giorno di scuola. Ero spaventata, conoscevo solo Andrea Michelle perché veniva all’asilo con me. Non sapevo cosa mi aspettasse ed ero curiosa di saperlo. Quando ero in prima ero molto timida, al contrario di adesso. Dopo ho fatto molte amicizie , per esempio Valeria non mi stava simpatica, invece ora è una delle mie migliori amiche, Dajana non la conoscevo, mentre adesso che la conosco è una mia amica, Licia era molto timida, solo quest’anno l’ho potuta conoscere ed è diventata mia amica... Ho conosciuto tutti alla fine, anche quelli delle altre classi. A metà prima è arrivato Alexandru. All’inizio non sapeva parlare in italiano perché era rumeno per questo tutti eravamo curiosi di conoscerlo e di sentire come parlava allora tutti gli parlavamo, ma lui non capiva niente.

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Dopo con l’aiuto delle maestre, ha imparato l’italiano. Alex per me è stato un grandissimo amico e lo è ancora, anche se se n’è andato. La mia classe è la cosa più importante, insieme alla famiglia. I miei amici e le mie maestre mi hanno sempre aiutato anche nei momenti più difficili e più tristi. Abbiamo fatto molte gite, ma quella che ricordo con più piacere è la gita di due giorni perché mi sono divertita molto sia a visitare i castelli che Aosta, ma soprattutto perché sono stata con i miei amici. La sera del primo giorno tutte le femmine insieme ad Anna, Elisa e Chiara (la maestra) abbiamo parlato e ci siamo raccontate i segreti. Una cosa che ricordo con dispiacere è che a inizio quinta, circa ad ottobre, Alex se n’è andato per andare a Milano. Lui alle altre classi non stava molto simpatico, ma a noi sì e quindi l’abbiamo salutato e io e Valeria gli abbiamo regalato una scatola fatta da noi dove dentro poteva mettere tutti i biglietti che gli abbiamo scritto. Alessia Bartolini

Mi ricordo il primo giorno di scuola, era mattina e c’era Anna, c’eravamo

messi tutti in cerchio Anna c’ha chiesto i nostri nomi e

cosa avevamo mangiato per colazione e tutti gli avevamo risposto. Mi sembra ancora ieri, ma invece sono passati 5 lunghi anni. Io ero agitata ma appena ho visto Anna ed Elisa che dovevano essere le mie insegnanti mi sono tranquillizzata, perché dal viso si vedeva che erano brave insegnanti, infatti lo sono state.

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Però all’inizio della 5° un nostro compagno di classe si è dovuto trasferire e questo ci è dispiaciuto a tutti. A me dispiace lasciare i miei compagni e le mie

maestre, perché siamo

stati insieme per cinque anni. Il dieci e l’undici maggio siamo andati in gita, e il dieci era anche il mio compleanno e alcuni miei compagni mi hanno fatto dei regali, persino le mie maestre me ne hanno fatto uno, e di sera mi hanno fatto una festa, insomma compagni e maestre come loro non li troverò mai più! Riguardo alla gita invece, questa è stata la migliore in assoluto. Però se devo dire la verità non mi dispiacerà affatto lasciare l’odore di fogna che entra dalle finestre. Mi dispiace lasciare anche la scuola. Senza offesa per le altre classi ,ma per me la 5°B è la più bella classe. In qualunque classe e scuola andrò la classe 5°B sarà per sempre la migliore. Chiara

Io ancora oggi mi ricordo il primo giorno di scuola. Non conoscevo ancora nessuno e avevo paura dei miei compagni e della maestre.

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Il primo giorno di scuola ero andata nella A e quando sono entrato avevo ancora quel senso di terrore per le maestre pensando che erano cattive,però il giorno dopo sono andata nella B e appena sono entrata mi sentivo meglio perchè le maestre sembravano tranquille. Alla fine sono andato nella B. In seconda mi ero già abituata,ma non avevo fatto tante amicizie. Però all'inizio della seconda, Elisa, la mia maestra di italiano è rimasta in cinta e allora se n'é andata e al suo posto é venuta un' altra maestra di nome Sabrina. La nuova maestra era un po' severa e quindi l'anno l'ho trascorso malissimo, però l'unica cosa che mi ricordo bella è che un giorno Sabrina a me e a Matilde ci ha dato la cioccolata. In terza invece non mi ricordo momenti belli o brutti. Della quarta ricordo che eravamo andati in gita all'Assia: un centro di diversamente abili. Io all'inizio avevo paura , ma col tempo mi sono abituata e ho incominciato a parlare con loro, e poi sempre con loro abbiamo fatto una gita all’acquario:, i pesci erano molto belli e colorati. In quinta, l'ultimo anno, il momento peggiore è stato quando se n'è andato Alexandru,mentre il momento momento bello è stato quando siamo andati in gita di 2 giorni. Dopo tutti questi 5 anni,ora provo un dispiacere, perché penso a tutte le belle cose fatte insieme e al fatto che ci dobbiamo lasciare. 204 di 213


A me dispiacerà lasciare tutti, ma soprattutto 5 persone: Alessia.B,VALERIA, MATILDE, PAOLO,LORENZO. E QUESTA

è

LA FINE Dajana

I sentimenti che provo sono, l’amore per le mie maestre, i miei compagni e la felicità e latristezza perché me ne dovrò andare via. Mi ricordo che in seconda è arrivata Alessia Avena, ricordo anche Elisa che era incinta e se ne andò e arrivò Eugeny. Poi in una gita a Gropparello (il castello) stavamo scappando dall’orco e la mia compagna Valeria cadde e la fata che le stava dietro la prese in braccio e corremmo via. In terza rientrò Elisa e nello stesso anno arrivò Beniamino e andammo in gita all’ “Archeopark”. In quinta se ne è andato Alexandru, ma abbiamo fatto molte gite, e sono: quella dell’Assia, la casa dell’energia, il museo della scienza e della tecnica, quella in Val D’Aosta e ci sarà anche quella all’opera ;la storia si intitola “IL FLAUTO MAGICO” di Mozart. A me dispiacerà lasciare tutti i miei compagni e tutte le mie maestre. Doriana

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In questi 5 anni ho avuto tante esperienze e ho provato tanti sentimenti come la felicità, la tristezza e il dispiacere, lo stupore,l’ amore, l’ amicizia… Tutti questi sentimenti in occasioni diverse, ma anche no. La felicità, l’ ho provata durante le gite, gli intervalli, quando ho conosciuto le maestre, un pochino l’ ho provata anche il primo giorno di scuola, ma soprattutto quando ho conosciuto la mia migliore amica Valeria; ci siamo conosciute il primo anno e siamo diventate migliori amiche da subito e mi dispiacerà lasciarla l’ ultimo giorno di scuola. Mi dispiacerà lasciare le maestre Anna, Elisa e Antonella, ma altre non mi dispiacerà lasciarle. Io avevo già provato dispiacere per un mio compagno, Alexandru perché all’ inizio della quinta ha dovuto cambiare casa e quindi anche scuola. Invece dei ricordi felici che non scorderò sono i “nuovi arrivi” (compagni arrivati dopo) come Eugeny che è arrivato qui a metà seconda, Alessia Avena è arrivata anche lei in seconda Bengi

arrivato

in terza, e Alex è arrivato in prima, ma è andato via in quinta elementare. Poi ci sono gli altri miei compagni di classe che sono dei casinisti di prima categoria, naturalmente anche gli altri che ho nominato prima, e Anna ed Elisa sono due maestre super, con una pazienza infinita, per me sono le insegnanti migliori della scuola.

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E per finire ci sono le gite che sono la cosa più bella di questi cinque anni, e ne abbiamo fatte molte per esempio: in seconda siamo andati al castello di Gropparello,in terza siamo andati all’ Archeopark, in quarta siamo andati al Parco Giardino Sigurtà e in quinta siamo andati due giorni ad Aosta, precisamente il 10 e l’ 11 maggio 2012! Anche se questi cinque anni sono passati in fretta non li scorderò mai perché, sono stati degli anni passati tra amicizie e divertimento e questa è una cosa importante!! Gloria

Questi cinque anni sono stati molto lunghi, ci sono stati giorni che ero triste, giorni che ero felice e ridevo. Beh ! Abbiamo

provato

sentimenti di tutti i generi e adesso che

tutto questo è finito ….. no, non ci voglio pensare ! Pensare che solo ieri ero una bambina di cinque/sei anni. Mi ricordo che il primo giorno di scuola non parlavo con nessuno, poi è arrivata Matilde e abbiamo incominciato a parlare e io da quel giorno sono diventata una delle più chiacchierone della classe. Per me la mia classe è unica, tipo una famiglia, noi siamo sempre uniti e anche se a volte litighiamo, riusciamo sempre a fare pace. Ogni volta che penso che ci stiamo per lasciare dico : “non è possibile, non voglio che finiscano questi cinque anni”.

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In questi giorni siamo andati in gita di due giorni ci siamo divertiti tantissimo, soprattutto quando siamo andati a mangiare a Pila, abbiamo giocato a “ce l’hai”. Adesso non riesco a pensare a che cosa succederà quando sarà tutto finito. Un’altra esperienza che mi ricordo l’ho vissuta quando eravamo in gita al C astello di Gropparello in seconda. Io e una bambina eravamo sedute vicine a Elisa, perché avevamo paura dell’orco che tutti gli altri stavano picchiando, l’orco però era un po’ strano perché se lo picchiavi forte prendeva energia se invece lo picchiavi con delicatezza cadeva a terra e moriva. L’anno scorso siamo andati all’Assia, i ragazzi erano molto simpatici, e avevamo fatto anche il cartellone perché era il compleanno di una ragazza dell’Assia. Un’esperienza di tristezza è stata perdere un amico :

Alexandru. Ad

inizio quinta se ne è andato (si è trasferito) gli abbiamo fatto la festa di addio e tutti ci siamo messi a piangere.

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Quando finirà la scuola mi mancherà : Andrea Zanirati perché non troverò mai una persona che parla da sola come lui; mi mancherà Lorenzo amante degli zuccherini e compagno di tante risate; mi mancherà Gloria, non saprò più con chi fare la pazza; un’altra persona che mi mancherà sarà Alessia Avena, mi mancheranno le sue urla e la sua pazzia; mi mancherà Paolo, la sua voglia di giocare a calcio e il suo affetto; mi mancherà Audrey, il suo ritmo; mi mancherà Maty, la sua simpatia e il suo affetto; mi mancherà Ale, le nostre lunghe discussioni sui ragazzi carini e le tante cose che abbiamo in comune; mi mancheranno Chiara, Marta, Andrea, il loro parlare sottovoce e il loro sorriso; mi mancherà Aurora e le sue lunghe chiacchierate; mi mancherà Licia, la più pazza che io abbia conosciuto; mi mancherà Dajana la ragazza più simpatica del mondo; mi mancherà Dori e la sua simpatia; mi mancherà Pietro, Nico, Ermanno e Ludo il nostro super dj; mi mancheranno Sami, Eugenj e Ben, i ragazzi più scatenati del mondo; mi mancheranno Elisa e Anna, la loro simpatia e il loro affetto. Ma le persone che mi mancheranno di più di questa classe sono : Alessia B., Dajana, Paolo, Lorenzo, Gloria, Matilde e Marta. Questi anni sono stati bellissimi: non me li dimenticherò mai. Valeria Questo è l'ultimo anno che so con i miei compagni e le maestre. Sono molto triste perché ci sono dei miei compagni che non vedrò più alle medie come Valeria, Alessia B., Licia, Paolo, Gloria, Ermanno, Eugeny, Beniamino, Nicolò … La nostra classe

è sempre stata unita e oggi è giunto il momento di dividersi. 209 di 213


Alessia Bartolini, Valeria e Dajana hanno formato un gruppo che a volte mi esclude, ma so perfettamente il perché: loro si dicono i segreti e automaticamente ne discutomo. Invece Licia è molto, ma molto, “scema”, ovviamente scherzando, ma on so perché riiusciamo a capirci. Mi ricordo ancora quando in giardino giocavamo con Pietro, lui faceva il coach e io, Vale, Ale, Licia e Daja eravamo le ragazze schizzinose che non volevano correre. Con piacere mi ricordo una delle prime gite della seconda, la gita al castello di Gropparello. Dovevamo combattere contro un mostro e Valeria e Kimberly avevano paura e si sono andate a rifugiare dall'Elisa in cima alla collina. Mi ricordo che in terza siamo andati all'ArcheoPark e in quarta dai ragazzi dell'Assia. In quinta invece abbiamo fatto la gita di due giorni ad Aosta. La mattina abbiamo visitato l'Aosta Romana e il pomeriggio il castello di Fenis. In classe siamo stati due settimane e fare le stanze e la notte Valeria è andata dalle maestre con Gloria e Licia. Abbiamo visitato anche il castello di Verres e di Issogné. In questi anni abbiamo fatto molte cose divertenti, ma la cosa che mi ricordo di più è la gita di due giorni perché l'ho vissuta bene e tranquillamente.

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Quando giro per la scuola continuo a pensare: “Mi mancherai tanto” di questa scuola non mi mancheranno solo i compagni e le maestre, ma anche i bidelli e, anche se sembrerà strano, mi mancherà anche il bagno perché quel posto mi fa ragionare e mi da sempre la risposta giusta. E per finire non voglio lasciare questa scuola e neppure le maestre ma so che la cosa giusta da fare è quella di affrontare la vita e quindi di andare alle medie. :( Matilde

Di tutti questi cinque anni di scuola, insieme ai miei compagni di classe e alle maestre abbiamo vissuto molte esperienze. Ricordo ancora il primo giorno di scuola, quando ero nella classe I^A e non conoscevo nessuno, mentre i miei compagni della scuola materna erano in I^B. Dopo due giorni mi hanno spostato nella sezione B dove ho trovato i miei vecchi compagni. Già da quel giorno capii che i bambini della I^B erano molto simpatici. In seconda abbiamo fatto alcune gite e in particolare mi ricordo quella al Castello di Gropparello, durante la quale mi sono divertito molto, soprattutto quando abbiamo lottato contro il “mostro”. In terza, dopo aver imparato molto ed aver fatto nuove amicizie, sono arrivati tre nuovi compagni, Beniamino, Alessia Avena ed Eugeny del quale conoscevo i genitori.

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Sempre in terza, quando avevamo cominciato a studiare il Paleolitico e il Neolitico, siamo andati a fare una gita all'Archeopark, questa esperienza mi è piaciuta molto perché ho trascorso una bellissima giornata insieme ai miei amici, imparando molto. In quarta siamo andati all'Assia, dove abbiamo conosciuto dei ragazzi diversamente abili con i quali, pochi mesi dopo, siamo andati all'acquario di Milano. Un'altra gita è stata quella al “Parco giardino Sigurtà”, dove mi sono divertito molto perché dopo aver ascoltato la guida che ci ha elencato tutti i nomi delle diverse piante e averci spiegato la loro funzione, ci siamo immersi nella natura e abbiamo potuto rotolarci nell'erba. All'inizio del quinto anno scolastico, abbiamo avuto esperienze felici, ma anche delle esperienze che ci hanno fatto un po' soffrire, come quando Alexandru ha dovuto cambiare scuola. In questi giorni abbiamo vissuto un'esperienza bellissima che è quella della gita di due giorni in Valle d'Aosta, che per me sono stati fantastici, abbiamo visitato tre castelli, uno più bello dell'altro: Fenis, Verres e il castello di Issogne. Tutti questi castelli appartenevano ad una famiglia molto ricca, quella degli Challan. Questi cinque anni, sono stati

veramente indimenticabili, grazie alle

mie maestre e ai miei compagni che mi hanno lasciato un ricordo stupendo nel cuore. Spero che anche loro, abbiano un bel ricordo di me!!! Paolo

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