BOOK laurea triennale (degree/license) IUAV

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Università IUAV di Venezia - Facoltà di architettura - Laurea in Scienze dell’architettura - a.a. 2008/2009 - Luca Ferrari - mat. 257492

PORTFOLIO



Luca Ferrari

Mat. 257492

PORTFOLIO di laurea

C M Y K



indice

Attività didattiche collegate al piano 4 > Progettazione architettonica 1 8 > Progettazione architettonica 2 16 > Teorie e tecniche della progettazione architettonica 20 > Disegno dell’architettura 24 > Rilievo dell’architettura 26 > Progettazione di sistemi costruttivi 32 > Urbanistica 36 > Progettazione urbanistica 42 > Progettazione architettonica e urbana

Workshop - Composizione architettonica 52 > Composizione architettonica 1 54 > Composizione architettonica 2 58 > Composizione architettonica 3

Attività di tirocinio 62 > Tirocinio presso lo studio MZC Architettura - Via S.Margherita 1 Treviso

Viaggi studio 66 > Viaggio studio a Crespi D’Adda 68 > Viaggio studio Germania - Olanda


Progettazione architettonica 1

docente Maura Manzelle

L’area di progetto è inserita tra un tessuto urbano di residenze e industrie in tre lati, in opposizione con il lato verso est che invece si affaccia sul fiume Meschio e sulla campagna. Lo spazio, fortemente caratterizzato da quanto appena detto è stato il primo fattore per la definizione del progetto. Questo luogo, oltre ad affacciarsi prevalentemente verso la parte più naturale, e solo in alcuni scorci verso la città, vuole essere sede di scambi, di relazioni e di rapporti con tutti gli abitanti. Linee guida progettuali sono state regolarita' e razionalita’ che hanno portato allo studio di due volumi contrapposti molto rigidi nella struttura e nella forma, rigidezza ampliata dalla pesantezza materica del rivestimento lapideo e dal ritmo regolare creato da portici ed aperture. I volumi hanno inoltre creato una separazione tra pubblico e privato formando due ambiti di diversa pertinenza, uno collegato al fabbricato storico e studiato nel suo rapporto al fiume ed al pubblico, ed un secondo chiuso ad uso semiprivato.

Tavola progettuale 01

4

Progettazione architettonica 1


Tavola progettuale 02

Tavola progettuale 03


Tavola progettuale 04

Tavola progettuale 05

6

Progettazione architettonica 1


Tavola progettuale 06 A

Tavola progettuale 06 B


Progettazione architettonica 2

docente Margherita Vanore

Arino è una località di piccole dimensioni e di formazione relativamente recente. Si articola attorno ad una zona centrale nella quale si trovano gli edifici pubblici più significativi, dominata dalla chiesa e il campanile. Degna di nota è la presenza diversi vuoti urbani privi di qualità, collegati o collegabili tra loro, ma attualmente indipendenti, e il sistema stradale, dominato da due vie principali, rispettivamente a nord e a est, e da una strada di fronte alla chiesa non è indispensabile per la viabilità. Il progetto nasce dalla volontà di dare nuova vita al centro di Arino, valorizzandone gli spazi pubblici; si è deciso perciò di unificare e riqualificare le aree verdi e il suolo pubblico pedonale adiacente la chiesa, dotare di una propria identità i diversi spazi identificati, in modo da consentire una loro qualificazione e differenziazione. Dati significativi Superficie territoriale (mq) 3.542,00 Superficie fondiaria (mq) 1.965,00 Superficie viaria (mq) 257,00 Superficie a verde pubblico (mq) 1.295,00 Superficie a parcheggio (mq) 25,00 Superficie netta di pavimento massima Snp (mq) 886,00 coefficiente 3,65 Volume edificabile (mc) 3.233,90

8

Progettazione architettonica 2


Area d’interesse progettuale

Planivolumetrico


Edificio “Esse�

Pianta piano terra

Pianta piano primo

Pianta piano secondo

10

Progettazione architettonica 2


Lo spazio di cui ci si è maggiormente occupati è quello adiacente la chiesa, il quale è stato ripensato come una successione di tre “corti”, una semipubblica, una commerciale, e una civica di fronte alla chiesa, di respiro progressivamente maggiore, articolate e delimitate da alcune costruzioni preesistenti (chiesa, asilo, campani

le) e da tre nuovi edifici di forme diverse (a “L”, a “S” e a “I”) destinati rispettivamente a residenze (il primo), a biblioteca, locali commerciali e residenze (il secondo), a servizi per il campo sportivo (il terzo).

Pianta tetto

Dimensione appartamenti

45 m2

70 m2

95 m2

Persone per appartamento

1

3

5

Numero appartamenti

2

10

2

Totale persone

2

30

10


Prospetto sud

Prospetto nord

Sezione A-A`

Sezione B-B` Sezione C-C`

12

Progettazione architettonica 2


Edificio “Elle�

Pianta tetto

Prospetto sud

Prospetto nord

Prospetto est Prospetto ovest


Pianta piano terra

Pianta piano primo

10

Dimensione appartamenti

85 m2

110 m2

Persone per appartamento

4

6

Numero appartamenti

4

3

Totale persone

16

18

Progettazione architettonica 2


Seguendo l’insegnamento di Pouillon, si è pensato di articolare il “vuoto urbano” attorno alla chiesa attraverso tali volumi, non forme rigide, calate dall’alto, ma entità che si piegano, si trasformano in risposta all’ambiente e dialogano con gli edifici circostanti. Lo spazio fluisce liberamente tra e attraverso gli edifici, si comprime e si dilata, permette alle persone di vivere sequenziali esperienze di luoghi, e punti di vista sempre nuovi, ad ogni passo. “Essenziale per l’architetto è l’esperienza fisica dello spazio e dell’architettura, la sua percezione sensoriale. La successione dei fatti fenomenologici impedisce all’architettura di diventare immagine conferendole capacità di una dimensione spirituale grazie alla sua presenza fisica, ai suoi volumi e ai suoi materiali”

Il progetto si propone di razionalizzare e ottimizzare il centro di Arino, di fornire nuovi alloggi e nuovi luoghi d’incontro ai cittadini, nonché di creare i presupposti per una miglior fruizione degli spazi e dei servizi già esistenti.


Teorie e tecniche della progettazione architettonica docente Walter Tronchin

Analisi di un fotopiano di Venezia

16

Teorie e tecniche della progettazione architettonica


Astrazioni di un fotopiano diVenezia utilizzando e analizzando diverse copie dialettiche.


Il corso portava a ragionare sui concetti nella teoria e sulla forma della composizione architettonica ed in particolare utilizzando delle “coppie dialettiche� quali: vuoto - pieno alto - basso denso - dilatato statico - dinamico luce - ombra curvo - retto interno - esterno

coppie che portavano a ragionare ed indagare piu’ approfonditamente sullo spazio archtettonico. Si e’ cercato poi di formulare criteri di astrazione sulle immagini e teorizzazioni sulla forma come composizione di elementi che si distinguono come frammenti di forma o forme come composte da singoli elementi.

Lavoro di ricerca fotografica sulla coppia dilettica curvo - retto

18

Teorie e tecniche della progettazione architettonica


Lavoro di ricerca fotografica sulla coppia dilettica denso - dilatato


Disegno dell’architettura

docente Giuseppe D’acunto

Il corso si prefigge di insegnare l’uso critico del Disegno architettonico, attraverso l’ausilio dei diversi metodi di rappresentazione e delle diverse tecniche grafiche, finalizzati entrambi alla comunicazione del progetto e dell’architettura in generale.

Oggetto di studio è stata la chiesa di Santa Maria presso San Satiro in Milano del Bramante.

Sezione prospettica

20

Disegno dell’architettura


Pianta con studio dei moduli

Prospetto frontale


Sezione con coro in falsa prospettiva

Prospetto posteriore

Sezione longitudinale

22

Disegno dell’architettura


Di particolare interesse l’approccio ai metodi progettuali Rinascimentali quali moduli e proporzioni ricercati ed utilizzati come base di studio all’elaborato.

Assonometria


Rilievo dell’architettura Rilievo come costruzione e rappresentazione di un modello geometrico di un oggetto (generalmente artificiale) in seguito alla raccolta di dati metrici e materici in funzione di uno scopo. Il rilievo è comunque funzione di un progetto e la sua oggettività è solo proporzionale alla lucidità con la quale realizza le sue intenzioni, anche se spesso le intenzioni più significative per la cultura architettonica sono solo quelle secondarie e tenute implicite in un lavoro di rilevamento. L’elaborato consiste nella costruzione e rappresentazione di un modello geometrico del nuovo municipio e ufficio postale di Cadoneghe, opera di Giuseppe Samona’.

Nuovo municipio e uffici postali in piazza Insurrezione a Cadoneghe, Padova (1988).

docente Fabrizio Gay



Progettazione di sistemi costruttivi docente Gianna Riva

Coerentemente con le finalità peculiari della disciplina e con l’impostazione metodologica del corso, il tema di approfondimento tecnologico riguarda le problematiche dell’abitare e consiste nello studio dettagliato di un edificio esistente, avente le caratteristiche di casa plurifamiliare con peculiarità costruttive ed architettoniche innovative, realizzato negli ultimi dieci anni.

Validità del modello scelto: Alcune delle caratteristiche proprie di questo intervento rendono il complesso solare di Borgo Panica molto significativo quale oggetto di analisi e di elaborazione. In particolare caratterizzano questa esperienza le dimensioni rilevanti dell’insediamento, l’applicazione di sistemi solari passivi con un ottimo interfaccia utente, l’approccio termoedilzio che sostanzia l’intero progetto, ossia integrazione del sistema costruttivo con gli impianti di captazione ed accumulo dell’energia solare. Il passaggio del tempo ed il conseguente consolidamento del modello, ma anche le campagne di monitoraggio avviate dall’ENEA conferiscono, infine, grande affidabilità e valenza conoscitiva a questa realizzazione.

Progetto: “Case Solari” Marostica Arch. progettista Mamoli Marcello

26

Progettazione di sistemi costruttivi


DATI EDATI STUDI E STUDI SUL SISTEMA SUL SISTEMA RICHIESTA MENSILE RICHIESTA DI MENSILE CALORE DI CALORE

TEMPERATURE TEMPERATURE MEDIE MENSILI MEDIE MENSILI

KWh 10 e3

KWh 10 e3

°C

32

32

30

30

Situzione climatica

28

28

25

25

Altitudine

105 m

24

24

20

20

Latitudine

45° 45' N

20

20

15

15

Longitudine

12° 27' E

16

16

10

10

12

12

5

5

Gennaio Luglio

8

8

0

0

4

4

-5

-5

Gradi giornalieri (19 °C base) Irradiazione globale sull'orizzonte

Ott

Nov OttDic

Nov Gen Dic Feb

Gen Mar Feb Apr Mar

Apr

°C

Ott

Temperatura ambientale media

Nov OttDic

Nov Gen Dic Feb

Energia ausiliaria Energia ausiliaria

Temp. interna Temp. ideale interna ideale

Energia solare Energia solare

Temp. interna Temp. interna

Gen Mar Feb Apr Mar

5 °C 24°C 2340 gradi giornalieri 1317 KWh/mq

Apr

Temp. esterna Temp. esterna

L’ambiente ed il paesaggio: Il complesso solare di borgo Panica è situato a ovest rispetto al centro storico di Marostica, una suggestiva cittadina di origine medioevale protetta a nord dalle prealpi vicentine e caratterizzata dalla antica rocca e dalla famosa piazza degli scacchi. L’edificato si sviluppa ai piedi della collina e si inserisce in un contesto ambientale praticamente intatto,tra una

zona boschiva, le ultime espansioni urbane della città (di scarso interesse architettonico) e la prima campagna. L’area mantiene una pendenza naturale media del 5%, distendendosi verso sud, garantendo una esposizione quasi ottimale per un progetto di sfruttamento solare. La posizione del sito garantisce un clima temperato tipico dell’area subcollinare, con precipitazioni regolari e con scarso rischio di formazione di nebbia.

Pianta tetto del complesso


Spaccato assonometrico del sistema

Sezione del solaio

Solaio termico: Tipo predalles orditi secondo il senso Nord-Sud dell’alloggio, aventi una luce di circa sette metri, ed uno spessore di 26,5 centimetri, con i quali si realizzano quasi interamente l’accumulo che necessita al sistema. Gli orizzontamenti presentano canali ad “u” rovesciato realizzati in lamierino metallico e posti sulla lastra inferiore ancora umida durante la lavorazione in stabilimento, in sostituzione di alcuni degli elementi di alleggerimento del solaio. Con il completamento del getto della soletta superiore, viene realizzato in maniera integrata il sistema portante e quello accumulatore. Un punto significativo è costituito dal nodo tra solaio e camino, che è formato da un cordolo fittamente forato e debitamente irrobustito. La cassaforma che consente di realizzare i fori nel cordolo è già presente all’interno dei canali d’aria, dai quali viene estratta a cassetto ed ancorata alla struttura esistente.

28

Esploso assonometrico di dettaglio dei condotti interni al solaio

Progettazione di sistemi costruttivi


Schema di ventilazione solaio: Il sistema Barra-Costantini ordito secondo il senso Nord-Sud presenta il seguente schema di circolazione dell’aria proveniente dalla parete solare sistemata sul lato sud. La profondità utile di questa particolare soluzione è di 7 metri, coincidente con la luce del solaio, presentando quindi un ottimale utilizzazione dei benefici termici. Punto critico, evidente dallo schema, risulta il taglio necessario per ottenere la luce del vano scale, il quale costringe ad una sdoppiatura di un condotto per poter coprire dal sistema i locali destinati a bagno nell’angolo nordovest; questa complicazione della circolazione, oltre ad avere come naturale conseguenza una riduzione della quantità d’aria utile per metro quadro va anche ad allungare il percorso per una misura superiore ai precedemente detti 7 metri di lunghezza utile del brevetto Costantini, ottenendo minori prestazioni per la zona interessata

Propagazione del calore: Schema riguardante il principio di propagazione del sistema Barra-Costantini nel particolare del solaio. Si può notare il duplice funzionamente, sia nel circolo d’aria temperata descritto nella apposita tavola sia nella propagazione diretta tramite la massività della soletta in calcestruzzo, ricoperta nella direzione dei locali unicamente tramite un leggero strato d’intonaco il quale non influisce particolarmente nella trasmissione del calore.


Valvola comando stagionale

Vetro del pannello

Captatore in alluminio Canali immissione aria Pannello isolante

Muro in calcestruzzo

Valvola comando giornaliero

Modalità riscaldamento invernale: Valvola di comando stagionale B-H aperta. Valvola di comando giornaliero G aperta in modalità automatica

30

Inibizione raffreddamento notturno invernale: Valvola di comando stagionale B-H aperta Valvola di comando giornaliero G chiusa in modalità automatica

Modalità Ventilazione: Valvola di comando stagionale B-H chiusa Valvola di comando giornaliero G chiusa in modalità automatica Valvola di comando giornaliero manuale F chiusa.

Progettazione di sistemi costruttivi


STUDIO SOLEGGIAMENTO

Giugno - Vista sud

Dicembre - Vista sud

Giugno - Vista nord

Dicembre - Vista nord

Giugno - Vista pannelli sud

Dicembre - Vista pannelli sud


Urbanistica L’Urbanistica è il campo di riflessione, di progettazione e di azione che ha per oggetto le forme di insediamento che le società umane hanno organizzato per vivere e svilupparsi. La forma più complessa posta al vertice dei sistemi insediativi è la città; ad essa è dedicato il corso. Il percorso di apprendimento che il corso propone ed organizza individua i principali punti di vista, gli strumenti concettuali e tecnici che l’Urbanistica ha costruito e utilizza, ne verifica gli esiti e i problemi quali si pongono nella città contemporanea.

docente Bruno Dolcetta Il tema d’elaborato d’esame verteva “sulla questione ferroviaria” cioè sugli effetti che l’arrivo della rivoluzione industriale e conseguentemente l’arrivo della ferrovia provocarono alle città e come ciò influì i successivi mutamenti delle stesse. Un secondo elaborato consisteva in un progetto da sviluppare su aree industriali dismesse nella città esaminata precedentemente.

LA QUESTIONE FERROVIARIA Evoluzione del fronte di Santa Lucia

Canaletto, Veduta di S.Lucia dall’isola di S.Chiara

Canaletto, Veduta di S.Lucia

Primo fronte della stazione, 1846

Attuale fronte della stazione

32

Urbanistica


Evoluzione della zona da Santa Lucia dalle piante di Lodovico Ughi (1729), C. e G. Combatti (1856), A. Vendrasco (1887)

Le seguenti figure analizzano graficamente come una configurazione di città fondamentalmente centripeta come quella Veneziana viene completamente trasformata dall’arrivo della stazione ferroviaria che sposta i fronti verso una zona come quella di Santa Lucia precedentemente perferica, mirando, con concetti urbanistici Haussmaniani, a collegarla tramite grandi viali (nel limite del possibile in una città come Venezia) con il cuore e centro commerciale della città. Si possono cosi vedere la creazione della “strada nova” ed altre demolizioni atte a facilitare gli spostamenti in città. Si possono anche notare il proliferare di attività industriali facilitate dall’arrivo di merci pesanti portate dalla ferrovia.

Isediamento della stazione sul territorio


RESIDENZE PER STUDENTI A CAMPO DI MARTE

Planimetrie

Sezioni

34

Urbanistica


Pianta piano terra

Pianta piano primo


Progettazione urbanistica

docente Armando Barp

Lo spazio della mobilità è parte sempre più considerevole delle aree urbanizzate. Le occasioni di costruzione e di riqualificazione delle città passano sempre più dagli interventi sui luoghi della mobilità. Il laboratorio è focalizzato soprattutto sulla configura zione spaziale dei sistemi organizzativi proposti e sulla normativa relativa alla definizione degli

spazi, ma anche al complesso sistema di relazioni con gli aspetti socio-economici e istituzionali e con gli interessi dei diversi operatori. Il progetto riguarda un’area della periferia Padovana da organizzare conformemente agli strumenti urbanistici vigenti.

C 35

C 36

Tavole di preanalisi dell’area

36

Progettazione Urbanistica


Planimetria di progetto

Sono state seguite le seguenti linee guida Si è considerato che il verde pubblico progettato potesse essere in contiunuità con il verde pubblico già esistente. Si è riusciti così a realizzare dei percorsi pedonali e ciclabili che collegano le due zone verdi e sucessivamente all’area di progetto più a est. Relazione tra le altezze delle abitazioni già esistenzi è l’aperta campagna. Nel progetto si è mediato danto altezze che andassero a scalare: le più alte vicino agli edifici, le più basse verso i campi permettendo così anche una visuale più ampia verso le zone verdi e verso sud Creazione di un fronte commerciale che si relazioni con i servizi già esistenti. Inserimento della strada come previsto da prg. Considerando che il prg prevede la creazione di una nuova strada parallela a quella già esistente, attualmente principale, si è pensato alla strada che ora risulta primaria come strada secondaria. Questo ci ha permesso di progettare degli accessi diretti alle abitazione ed ai parcheggi.

P.R.G.


ZONA C35

38

Progettazione Urbanistica



ZONA C36

40

Progettazione urbanistica



Progettazione architettonica e urbana docente Martino Doimo STRATIFICAZIONI TETTONICHE URBANE Tema dell’esercitazione progettuale: progetto architettonico (sviluppato fino alla scala del dettaglio costruttivo) di un edificio mediamente complesso, a destinazione prevalentemente pubblica (prevedendo anche un’articolata serie di spazi aperti e chiusi destinati a una fruizione collettiva al servizio dei diversi spazi), comprendente modeste porzioni con funzione commerciale/direzionale, un’auditorium ed uno spazio museale con bar e servizi, nonchè una zona dedicata a workshop e spazi lavorativi. Il progetto è da collocarsi in un lotto attualmente sostanzialmente inedificato (non ricostruito nel secondo dopoguerra, ma che presenta tracce della costruzione originaria distrutta), all’interno del tessuto compatto di una città storica italiana; il tema architettonico generale (palazzo urbano) richiede una particolare attenzione alla risoluzione compositiva del rapporto diretto con una serie di pre-esistenze architettoniche, anche molto significative, presenti nel contesto urbano immediato.

1 Stratificazione copertura (copertura di lastre di alluminio, guaina impermeabilizzante, massetto in calcestruzzo, getto di completamento, lamiera grecata, trave HEB 260, pannello isolante sp 100 mm, controsoffitto di vetro stratificato temperato acidato sp 12mm) 2 Stratificazione solaio intermedio (parquet di rovere sp 2cm, massetto autolivellante sp 2cm, getto di completamento, trave IPE 180, trave HEB 260, diffusore d’aria impianto di condizionamento, controsoffitto di pannelli di rovere con corpo illuminante semincassato sp 10cm) 3 Elementi di rivestimento (lamelle di cotto smaltato rosso 350x350mm sp 5 cm, tubolare di acciaio) 4 Nodo dei controventi (tubolare di acciaio, controventi di acciaio, piatto sagomato) 5 Vetrata strutturale a cellula 2400x1200mm, vetro temperato sp 12mm, camera d’aria sp 15mm, vetro stratificato sp 6+6 mm)

42

Progettazione architettonica e urbana



44

Progettazione architettonica e urbana


Pianta piano interrato


46

Progettazione architettonica e urbana


Pianta piano terra


48

Progettazione architettonica e urbana


Pianta museo e auditorium


50

Progettazione architettonica e urbana


Pianta museo e auditorium


Composizione architettonica 1

docente Roberto Collovà

TORRI NEL PARCO La città di Padova Il nostro campo di osservazione e di lavoro si estende dal centro storico di Padova, patrimonio artistico e architettonico di altissimo livello qualitativo e documentario, alla sua periferia e al suo territorio circostante. Padova, fa parte del sistema culturale complesso e consolidato delle città venete, compreso in una condizione problematica che ricorre in tutte le città storiche italiane: affrontare il problema della cura e della protezione del patrimonio architettonico storico, senza rinunciare alle qualità della città contemporanea, senza sterilizzarne la vita stessa. Sappiamo che si tratta di cercare un’altra naturalezza, di sperimentare di volta in volta la misura della continuazione della città attraverso progetti sensibili e moderni. Il parco della “strada fantasma”(area di lavoro e tema urbano) L’area urbana di lavoro è un grande vuoto allungato che si estende ad arco da sud verso est nella periferia di Padova, appena fuori dalle mura. Il grande vuoto è l’effetto indotto dal disegno di una strada periferica prevista dal piano Piccinato e mai realizzata. L’attesa della costruzione della strada ha infatti rallentato fino a fermarle, le azioni locali dei singoli proprietari, facendole concorrere inconsapevolmente al mantenimento di un unico spazio vuoto di grande scala, costituito dalla sede della strada e dalle sue aree contigue. Si tratta anche in questo caso, come per le mura, di una forma di resistenza, generata, questa volta, non dalla permanenza dei resti di una costruzione fisica, ma da un’azione mancata che di quella resistenza produce l’impronta fisica. Anche quest’area, risorsa rara, risponde alla necessità della città contemporanea, di svuotarsi strategicamente, di godere di smagliature, aree di discontinuità che portano all’interno della città compatta alcune qualità della periferia. Come le mura, anche quest’area ha l’attitudine a diventare parco, nel senso esteso di materia che tiene insieme e che attraversa. Una seconda opportunità, della possibile riconversione di quest’area, è legata alla possibile concentrazione della densità, che è una delle esigenze della città contemporanea, proprio in prossimità di grandi vuoti che la compensino.

52

Composizione architettonica 1



Composizione architettonica 2

docente Aldo Cibic

VIVERE LA NATURA. PROGETTARE UN VILLAGGIO TURISTICO SOSTENIBILE PER VIVERE LA NATURA IN MODO CONSAPEVOLE. Staccare dall’attività frenetica contemporanea appare oggi come una condizione necessaria, tanto indispensabile quanto rari siano i luoghi che possano permettere ciò. Vivere la natura e’ un progetto che mira ad utilzzare consapevolmente spazi in un’area ricca di straordinari pregi rappresentante un’eccezionale opportunità, un’occasione di vivere una realtà incontaminata nella semplicità, dove vecchi valori diventano oggi nuove occasioni di vita. Il lavoro consiste quindi nello studio di soluzioni abitative e di attivita’ atte ad usufruire di questo particolare luogo rispettandolo, quindi insediandosi con progetti ad impatto ambientale minimo e pensati per un utilizzo temporaneo.

54

Composizione architettonica 2


Prima soluzione abitativa


Seconda soluzione abitativa

56

Composizione architettonica 2


Terza soluzione abitativa


Composizione architettonica 3

docente Carlos Campos

PICCOLI UNIVERSI Piccoli Universi è un programma intensivo di: -attivazione di processi invece che di produzione di pro getti; -individuazione delle regole (patterns) generatrici di -spazio nella città; -preparazione dei campi d’astrazione.

Analogico: spaziale, di dettaglio, fotografico, di collage, di clip, emozionale, visivo, della linea, della pianta, spiegabile, dell’oggetto finito. Digitale: temporale, verbale, della parola, della sezione, metaforico, descrittivo, teorico, del programma, del software. Alterazione, trasformazione, sostituzione, rinforzo delle regole – patterns – scoperti o anche creati dagli studenti (Fascie di Ridondanza)

Campo della Bragora - Venezia Campo della Bragora e’ un campo venezia dalla particolarita’ di essere esclusivamente di passaggio, quasi totalmente assente da turisti e privo di attivit’ commerciali. E la base architettonica di partenza per l’analisi.

58

Composizione architettonica 3


Un alfabeto Si tratta di un’analisi contemporanea dell’ordine classico e della composizione tripartita. Scoperta della sintassi e creazione delle regole (“pattern”).

T tt 2o2o2o2o q qq q $1 h hh h q/2 q/2 q/2 q/2 q/2 q/2 q/2

i i i i 2i i 2i i i i 2i i i i

o/2 o/2 h

o/2 h o/2 $2 q q q q q q q/2 q q h 2q 2q q q/2 q q h q q q q q q q q q

$2

q/2 H oo o o oo q qq

q/2q/2q/2q/2q/2q/2q/2q/2 i i 2iiii 2i i i 2q 2i2i2i2i q q q q q q $2 h H q/2 q/2 $2 q/2 q q q q/2 q q q q/2 q q q h qqq q/2 q 2q q T q/2 q 2q q T h qqq h qqq $1 h o o/2 o o/2 h o o/2 H o o/2 qq 2o q/2 Hx qq 2o q/2 H 2i 2H X j H 2i q/2q/2q/2 h q/2q/2 h h q/2 H q q q q q q q q q o o t t q q q q q q q 2q q q q q q T o 2o q q/2 2q


Meccanismi e procedimenti: ripiegatura, scavatura e montaggio o costruzione Questo esercizio, anche chiamato “Seconda Traduzione”, è basato sui processi elementari di trasformazione del materiale, con una speciale attenzione al trattamento delle continuità e delle discontinuità. Basata sul modulo sviluppato durante la prima settimana, il materiale scelto dovrà essere articolato secondo il diagramma disegnato in precedenza. Il risultato de questo processo costruttivo, è un oggetto nuovo, che include le leggi dello spazio analizzato.

60

Composizione architettonica 3


Performance urbana Questo esercizio, anche chiamato “Terza Traduzione”, tocca le similitudini, le differenze e le contraddizioni tra la percezione fisica dello spazio e la sua costruzione mentale. Si è prodotto, secondo azioni semplici ed economiche, una trasformazione dello spazio urbano, ottenendo il massimo significato. Agendo all’interno della complessità del sistema di segni che compongono la città, e aggiungendo a questa un nuovo modello, una nuova regola, un pattern, vi è la possibilità di creare oggetti nuovi o di dare un nuovo senso ai primi.


Tirocinio

Studio MZC Architettura - Via S.Margherita 1 Treviso

FENCE HOUSE

Pianta piano terra

piano terra

Pianta piano primo

p

piano terra

piano terra prospetto nord

prospetto est

Prospetto est

prospetto est

prospetto ovest

prospetto est

Prospetto nord

prospetto sud

prospetto ovest

Prospetto ovest

62

prospetto ovest

Tirocinio

prospetto nord

prospetto nord

prospetto sud

Prospetto sud

prospetto sud



4,00

fabio zampiero

col san martino. asolo

giuseppe cangialosi Progetto cantina

85 120

85 114

SEZIONE CANTINA VINO NUOVO 80 150

80 150

100 200 0

100

80 80210 0

15

Tirocinio 150

80 80

80 80

150

80 150 0

80 150

80 150

80 80

80 80

80 80

80 80

80 80

80 80

80 80

120 80

120 80

80 80

80 80

via S.margherita 1 - 31100 Treviso

150

113 80 150

1,89

0,50

3,66

A'

4,00

1,88

tel.0422-590782 e-mail studioarchitetturamzc@tin.it scala 1:50 giovedì 28 agosto 2008

A

via S.margherita 1 - 31100 Treviso

150

326 80 150

scala 1:50 giovedì 28 agosto 2008

150 150

1,72

150

270 80

64 1,90

6,80

3,00

2,73

0,90

150

4,33

col san martino. asolo

fabio zampiero giuseppe cangialosi

1,89

tel.0422-590782 e-mail studioarchitetturamzc@tin.it

CANTINA 1 (VINO NUOVO)

ZONA MESCITA

7,43

1,20

150

0,92

Progetto cantina

4,00 3,10

80

2,19

1.469 110

PROGETTO DI NUOVA CANTINA IPOGEA AD ASOLO PORTICO

3,71

ZONA MESCITA

150 150

150

150 150 150 150

7,47

80 150

0 100

80 150

100

80 80 150

Fraxinus Ornus

Fraxinus Ornus

CANTINA 2 (INVECCHIAMENTO) CANTINA 2 (INVECCHIAMENTO)

LABORATORIO

5,28 2,90

PIANTA PIANO SEMINTERRATO

PIANTA PIANO INTERRATO

SEZIONE A-A' CANTINA INVECCHIAMENTO



Viaggio studio a Crespi D’Adda Crespi D’Adda Il villaggio venne costruito durante l’ultimo quarto del XIX secolo dalla famiglia Crespi, che scelse quest’area, vicina al fiume Adda, per costruire una tessitura. La fondazione si fa risalire al 1877, anno in cui il bustocco Cristoforo Benigno Crespi acquistò 85 ettari di terra dai comuni di Capriate San Gervasio e Canonica d’Adda. I lavori di costruzione vennero affidati all’architetto Ernesto Pirovano e all’ingegnere Pietro Brunati. L’ambizioso progetto di Crespi prevedeva di affiancare agli stabilimenti un vero e proprio villaggio che ospitasse gli operai della fabbrica e le loro famiglie. Il neonato insediamento venne dotato di tutte le comodità. Oltre alle villette delle famiglie operaie (complete di giardino ed orto), e alle ville per i dirigenti (che vennero costruite in seguito), il villaggio era dotato di chiesa (copia identica, ma più piccola, del Santuario di Santa Maria di Piazza di Busto Arsizio), scuola, cimitero, ospedale, campo sportivo, teatro, stazione dei pompieri e di altre strutture comunitarie.

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Viaggio studio a Crespi D’Adda

Vista panoramica e paticolare di un rosone


Gli uffici e l’ingresso del 1924

Il cimitero di Crespi d’Adda, realizzato dall’architetto Gaetano Moretti (cui i Crespi avevano commissionato anche i lavori di realizzazione della centrale idroelettrica di Trezzo sull’Adda), è dominato dalla tomba della famiglia Crespi: una piramide con scalone monumentale che domina sul lungo viale alberato. Le tombe più ricche sono quindi disposte intorno a questo imponente mausoleo, mentre quelle più semplici, segnalate da croci di pietra, sono più distanti, come concreta memoria della stratificazione sociale della comunità che qui vi riposa. Il cimitero è circondato da un muro circolare che racchiude in sé tutte le tombe e che vuole simboleggiare l’abbraccio della famiglia Crespi a tutti gli operai del villaggio.

Scorcio del castelle dei Crespi e veduta del cimitero monumentale


Viaggio studio Germania - Olanda Il viaggio si articolava tramite corriera tra le varie citta’ con al massimo due notti per ognuna in modo tale d’aver la possibilita’ di visitare un numero maggiore di opere. In particolare sono state effettuate tappe o soggiorni nelle seguenti citta’: Francoforte sul Meno Maastricht Rotterdam Delft Amsterdam Otterlo Colonia Basilea

Peter Zumthor - Museo diocesiano Kolumba

Mecanoo - Torre Montevideo

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Bolles and Wilson - Teatro Luxor

Viaggio studio Germania - Olanda


Aldo Rossi - Bonnefantenmuseum

Alvaro Siza - Torre residenze

Aldo Rossi - Bonnefantenmuseum Renzo Piano - Grandi magazzini

MVRDV - Wozoco

Kroller Muller Museum


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