FRONTROW Issue 4 - ENG/IT Edition

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PELLICCIA NATURALE O SINTETICA? Questo è l’argomento di discussione sorto da quando alcuni brand della moda hanno dichiarato di non voler più inserire pelliccia naturale nelle loro collezioni, ma hanno comunque scelto di usare pelliccia sintetica, che loro chiamano “ecologica“, ma di fatto non lo è. Anzi , come dimostra lo studio del laboratorio Organic Waste System di Gand, in Belgio, che mette a confronto i due tipi di pelliccia, è evidente la biodegradabilità della pelliccia naturale, che si disperde rapidamente anche nelle discariche in assenza di ossigeno, mentre la pelliccia sintetica non è biodegradabile e quindi altamente inquinante. Il dibattito è aperto e per l’industria della pellicceria rappresenta una grande opportunità di poter interloquire fruttuosamente con le aziende che vogliono davvero essere informate, scegliendo la strada del dialogo e della conoscenza approfondita sui vari temi attualissimi della sostenibilità, della tracciabilità e delle regolamentazioni che governano il mondo degli allevatori e delle case d’aste. Continuiamo a dialogare.

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NATURAL OR SYNTHETIC FUR? The great fur debate hit headlines shortly after certain fashion brands stated that they no longer intend to use natural fur in their collections, opting instead for fake fur, a textile that they perceive as “ecological” fur. In actual fact and as shown by a new study conducted by the Organic Waste Systems in Ghent, Belgium, when comparing the two materials, natural fur is proven to be more biodegradable than fake fur. In the study, they found that natural fur breaks down rapidly, even in landfill conditions without oxygen. In the same study, synthetic fur showed no biodegradation, which was no surprise to researchers. As the debate continues, the fur industry has taken the opportunity to start a dialogue with brands looking to make informed decisions on timely issues such as sustainability, traceability, auction houses and product certification. Let’s keep the debate going.

Carlotta Pellizzari Senior Editor


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THE COLLECTION/Fendi Couture 4 Tra il dilemma su quale sia la pelliccia reale e quale no e il cambio di nome della collezione, sulla passerella di Fendi niente è ciò che sembra. Fur or faux? For fall 2018, Fendi expanded its Haute Fourrure collection to full-on couture, all the while presenting an elegant guessing game – nothing is what it seems. THE EVENT/Moncler Genius 10 Con il nuovo progetto Moncler Genius l’iconico duvet mantiene la sua unicità e la sua funzionalità pur lasciandosi “plasmare” da ben otto diverse menti creative. With the new Moncler Genius project, the iconic down jacket is redefined by eight creative minds while keeping its function and cult status.

ON THE COVER Valentino, pelliccia in visone con righe intarsiate, abito in jersey /Mink fur coat with inlaid stripes, jersey dress Photo: Marcello Arena Stylist: Nadia Bonalumi Stylist Assistant: Elena Guidobono Make Up: Sissy Belloglio @WM – Management using MAC Cosmetics Hair: Ana Rodriguez @Greenapple using Eksperience Model: Daria @The Lab

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N.4 - Fall/Winter 2018/19

Direttore Responsabile | Editor in Chief Ada Colombo Direttore Editoriale | Senior Editor Carlotta Pellizzari Editor – English Content Daria McWilliams Contatti di redazione | Contact redazione@frontrow-magazine.it www.frontrow-magazine.it @frontrowfurinfashion

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Grafica e impaginazione | Art Direction Lisa Fumagalli Wrooom Designer Lovers - wrooom.it Contributors Marcello Arena, Costanza Aquilini, Nadia Bonalumi, Roberta Galway, Fabio Leidi, Zea Urbinati Special thanks to the contributions of NAFA Robert Cahill - Senior Vice President, Marketing Dane Labelle - Art Director Oksana Moroz - Marketing Director, Eastern Europe James Gibb - Communications Coordinator Shan Cooper - Copy Editor


BACKSTAGE/Vladimiro Gioia 36 Creare una propria Maison, dopo aver maturato una solida esperienza nell’azienda di famiglia, ha permesso a Vladimiro Gioia di liberare la fantasia e di affrontare sfide sempre più impegnative verso nuovi importanti traguardi. Growing up in the fur business allowed Vladimiro Gioia to gain a lifetime of experience, imagination and flexibility to take on the complex challenges in launching his own fashion house.

48 46 STORYTELLING 16 Industry | Sustainability Real Fur Versus Fake Fur 22 Industry | Sustainability Ethical Sourcing - A Clear Future 28 Industry | Sustainability A Green Virtuous Circle 42 Upcoming Designer | Chunchen Liu

36 Translation Soget srl Stampa e confezione | Printing and Publishing Jona srl Via Piaggio, 78 20037 Paderno Dugnano MI Editore | Publisher Carlotta Pellizzari Sede Via privata Cesare Mangili 3 -20121 Milano ITALY Autorizzazione Tribunale di Milano n.217 del 2/7/2015

FASHION 31 Trend Style | Hats 32 Trend Style | Urban Accent 46 Lifestyle | A Night At The Theatre 48 MODERN TAILORING 56 LUXURY LIFESTYLE 73 Lifestyle | Urban Cowgirls 75 Lifestyle | Expressions of Liberty 76 Lifestyle | Streetwear Statements

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FUR TRENDS 78 Review of FW 2018/19

FRONTROW FUR IN FASHION è una pubblicazione per conto di North American Fur Auctions Inc (NAFA). Tutti i diritti riservati. Manoscritti e fotografie, schizzi e disegni, anche se non pubblicati, non si restituiscono. E’ vietata la riproduzione anche parziale senza l’autorizzazione dell’editore. Le opinioni pubblicate da FRONTROW non sono necessariamente quelle di NAFA. NAFA non garantisce per l’accuratezza dei contenuti o informazioni di questa pubblicazione. FRONTROW FUR IN FASHION is produced on behalf of North American Fur Auctions Inc (NAFA). Unless otherwise indicated, all material

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Allo show dell’inganno ottico The Ultimate Smoke and Mirrors Show by Costanza Aquilini

Tra il dilemma su quale sia la pelliccia reale e quale no e il cambio di nome della collezione, sulla passerella di Fendi niente è ciò che sembra.

Fur or faux? For fall 2018, Fendi expanded its Haute Fourrure collection to full-on couture, all the while presenting an elegant guessing game – nothing is what it seems.

Ma quel tailleur scomposto in tessere dalle infinite varietà di colore che sembra un’opera di František Kupka di che materiale è fatto? Sarà velluto! No: le novecento strisce usate per la giacca e i mille quadratini utilizzati per la gonna, tutti tagliati a mano e ricuciti, sono in realtà in visone rasato, intarsiato e colorato. Ah... E quel cappotto beige sarà sicuramente in prezioso astrakan! No. È costruito con paillettes mobili che imitano l’effetto della vera pelliccia. Ma allora i fiorellini cuciti sulla gonna rosa di tulle sono di raso! Veramente sono in visone rasato...

A delicate suit patterned in an infinite mosaic of colour that resembles the artwork of František Kupka, looks to be made of velvet. Wrong. The nine hundred strips for the jacket and one thousand squared pieces used for the skirt, each handcut and sewn, are actually sheared and dyed mink. A beige coat, one would guess was made of fine astrakhan. Wrong again. Thousands of layered sequins mimic the texture of real fur. And the little flowers on that pink tulle skirt you thought were satin, are actually sheared mink.

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Alla sfilata della collezione di alta moda autunno/inverno 2018-19 di Fendi, tenutasi a parigi lo scorso 4 luglio a Palais Brongniart (sede della vecchia borsa parigina), sembrava di partecipare alla sfida finale del gioco “indovina cos’è” dove i partecipanti avrebbero voluto azzeccare la vera identità dei tessuti usati da Karl Lagerfeld e da Silvia Venturini Fendi ma non ce l’hanno fatta. D’altronde la contaminazione tra i tanti materiali preziosi come organza, chiffon, velluto, tulle, oltre alla pelliccia che è parte integrante del dna della maison, è stata eseguita con tecniche talmente all’avanguardia da spingersi oltre i limiti del reale. Come a sottolineare la dichiarazione «sappiamo utilizzare il

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The Fendi Fall/Winter 2018-19 Haute Couture show was held in Paris on July 4th at the Palais Brongniart (formerly the old Paris stock exchange). Karl Lagerfeld and Silvia Venturini Fendi kept the audience on their toes, guessing the true identity of the fabrics for each look, like contestants on a game show. The contamination of many fine materials, such as organza, chiffon, velvet, tulle, and fur, the fundamental component of the fashion house’s DNA, was delivered using techniques so avantgarde, the limits were pushed beyond reality. To reinforce the new direction, the Maison also decided to abandon the collection title, Haute Fourrure and launch the new name Fendi Couture.

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nostro savoir faire anche con altri materiali». Per rinforzare il concetto la maison ha deciso di abbandonare la definizione Haute Fourrure, usata negli ultimi due anni, con la nuova denominazione Fendi Couture. Due le ispirazioni viste in passerella: da una parte ha regnato l’esaltazione del colore e della scomposizione degli spazi del cubismo orfico e dall’altra ha imperato il motivo neoclassico a fiorellini di un piatto decorativo di casa Lagerfeld. Due mondi apparentemente molto lontani che sono però riusciti a incastrarsi in un puzzle sofisticato con silhouette morbide e aerodinamiche creando una visione d’insieme di estrema raffinatezza.

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Two inspirations were visible on the runway. On one hand, colours and space reigned supreme in a tribute to Orphic Cubism. On the other, a Neo-classical flower motif taken from Lagerfeld’s decorative palette, delicately dominated. Two moods that seem worlds apart, but instead, both managed to ease themselves into a sophisticated jigsaw with soft, aerodynamic silhouettes, creating an overall vision of extreme elegance.

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Il piumino si fa corale! The Down Jacket becomes the Ultimate Muse by Costanza Aquilini

Con il nuovo progetto Moncler Genius l’iconico duvet mantiene la sua unicità e la sua funzionalità pur lasciandosi “plasmare” da ben otto diverse menti creative.

With the new Moncler Genius project, the iconic down jacket is reimagined by eight creative minds while keeping its function and cult status.

È un complesso di otto voci, ciascuna con un proprio timbro ben definito, quello portato in scena lo scorso 20 febbraio ad apertura della fashion week milanese autunno inverno 20182019 per l’esecuzione di un variegato brano intitolato Moncler Genius. Unico direttore del coro, Remo Ruffini, presidente e CEO del blasonato brand di piumini, che ha concepito questo progetto come un hub creativo nel quale far convergere otto diverse collezioni, create da otto selezionati designer con una sola mission: rileggere l’iconico piumino Moncler mantenendone la funzionalità e conferendogli una nuova identità. Ogni progetto, identificato da un numero ma senza nessun tipo di gerarchia è riuscito a tenere alta la nota. L’1, Moncler Pierpaolo Piccioli, decanta l’essenzialità del piumino spogliato da ogni orpello e proposto in versione

On February 20th 2018, eight designers took to the stage at Milan Fashion Week FW18 edition to unveil Moncler Genius. Directed by Remo Ruffini, Chairman and CEO of Moncler, Ruffini visualized the project as a creative hub where he could bring together eight different collections imagined by eight influential minds. The project had one mission: to provide a fresh take and new identity for the iconic Moncler down jacket while maintaining its functionality. Each collection, identified by a number but presented in no particular order, succeeded in reinventing not only the jacket, but the modern-day fashion show. Moncler 1, Pierpaolo Piccioli, strips the down jacket of frills and fancies to a minimalist silhouette, proposing it as a haute couture piece. Moncler 2, 1952, focuses on pop colours and exaggerated

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Remo Ruffini

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Haute Couture. Il 2, Moncler 1952, spinge su colori pop e macro loghi. Il 3, Moncler Grenoble, sceglie tessuti e stampe insoliti per la montagna. Il 4, Moncler Simone Rocha svela sagome voluminose e proporzioni decostruite ispirate ad audaci scalatrici d’epoca vittoriana. Il 5, Moncler Craig Green esalta l’astrattismo ma non si allontana da un rigoroso pragmatismo. Con Moncler Noir Kei Ninomiya, il 6, il piumino si trasforma addirittura in una maglia mentre Moncler Fragment Hiroshi Fujiwara, il 7, rafforza il cult status del duvet. A chiudere Moncler Palm Angels, il numero 8, che gioca con slogan e loghi per diffondere il messaggio in modo virale. Altrettanto spettacolare e creativa la presentazione delle collezioni: nell’incantevole cornice di Palazzo delle Scintille otto microcosmi, di cui sette separati l’uno dall’altro da enormi tende in nylon argentato allestite in maniera diversa in base alle singole identità e uno concepito come un gift shop, hanno stupito e incantato per la loro visione avanguardista. Addio, vecchia sfilata… Benvenuto futuro. Con uno show dall’approccio espositivo cha ha il sapore di una mostra temporanea.

logos. Moncler 3, Grenoble mixes luxe fabrics and prints for the ultra-stylish ski-set. Moncler 4, Simone Rocha reveals voluminous silhouettes with structured waistlines, inspired by the bold female mountain climbers of the Victorian age. Moncler 5, Craig Green applauds the abstract and plays with the idea of air-like sculptures. With Moncler 6, Noir Kei Ninomiya, transforms the down jacket into quilted, layering pieces. Moncler 7 Fragment Hiroshi Fujiwara, reinforces the cult status of the duvet jacket through street style and grunge. Last but not least is Moncler 8, Palm Angels plays with slogans and logos to entice a viral message. The presentation of each collection was just as spectacular. Against the spellbinding backdrop of Palazzo delle Scintille, each designer became the protagonists of their own miniature script. Separated by enormous nylon curtains, the avant-garde visions were presented in an installation-style format that set social media alight. Gone are the days of the classic runway show...Moncler has shown us the future.

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CRAIG GREEN NOIR KEI NINOMYIA

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HIROSHI FUJIWARA SIMONE ROCHA

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PIERPAOLO PICCIOLI MONCLER GRENOBLE

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Pelliccia naturale non sintetica

Real Fur Doesn’t Need to Fake It by Zea Urbinati

Perché gli ambientalisti, che si battono con molto impegno per contrastare l’inquinamento della plastica, non prendono posizione contro le pellicce artificiali, realizzate con fibre sintetiche derivate dal petrolio? Si fermano al livello emotivo di sensibilità verso gli animali, senza approfondire una questione che andrebbe diffusamente dibattuta con cognizione di causa nell’interesse della salvaguardia del pianeta.

Today’s environmentalists have become increasingly devoted to the fight against plastic pollution. An emotional stance is taken to protect animals and our oceans, yet many immediate facts about natural versus fake fur are often overlooked. As the fur debate continues to expose the damaging truths behind fake fur, will these same environmentalists finally take a stand against it?

Le contraddizioni emergono appena ci si pone il problema: davvero è un vantaggio per l’ambiente eliminare le vere pellicce a favore di quelle sintetiche? L’ultima stilista, in ordine di tempo, che, dopo Gucci, ha suscitato un grande effetto mediatico nel dichiarare che non userà più pellicce nelle sue collezioni è stata Donatella Versace, imitata quasi contemporaneamente dalla nota azienda di borsette Furla. “È sconcertante constatare l’ipocrisia di certi marchi che, mentre proclamano una moda fur-free, non si esprimono sulle pelli esotiche, come coccodrillo, struzzo e lucertola”, interviene nell’interessante dibattito Alberto Gavazzi, dirigente di Fureco, uno dei maggiori gruppi di pellicceria in Italia che specifica, dati alla mano, “ La più grande conceria di pelli pregiate in Toscana, La Caravel di Fucecchio, fa parte del gruppo Kering e fra i suoi clienti annovera anche Gucci, che si serve di rettili degli allevamenti per farne borse e cinture. Perciò non ha alcun senso logico prendere le distanze

When these contradictions arise, we must ask ourselves: will eliminating natural fur in favour of synthetic fur really benefit the environment? Soon after Gucci announced their new stance on fur, Donatella Versace aroused a great deal of media attention when she declared that she will no longer use fur in her collections. This was followed hard on the heels of handbag company, Furla. “It is rather disconcerting to note the hypocrisy of certain brands who embrace fur-free fashion but make no mention of exotic leathers such as crocodile, ostrich and lizard skin,” said Alberto Gavazzi, Director of Fureco, one of the largest fur groups in Italy. Data in hand, he also specified that, “the largest tannery in Tuscany, Caravel in Fucecchio, forms part of the Kering Group and supplies farmed reptiles to Gucci for its bags and belts. It makes no sense for them to distance

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Sara Sozzani Maino / VOGUE TALENTS , Mark Oaten CEO IFF

dalle pellicce, visto che si persegue lo stesso scopo per cui si allevano volpi e visoni”. Secondo Gavazzi, non è con l’eliminare completamente la produzione di pellicce che aumenterà proporzionalmente la sostenibilità ambientale: “Soprattutto da quando è stata organizzata la tracciabilità di quasi tutti gli allevamenti, con il progetto FurMark che si completerà nel 2020. Oggi vengono prestate maggiori attenzioni, come un’ampia dimensione delle gabbie, l’alimentazione e il modo in cui l’animale viene soppresso, certamente meno cruento dell’uccisione di una mucca o di un pollo. Il visone ad esempio viene addormentato”. A sua volta ribatte Arnaud Brunois, fondatore del sito lafaussefourrure.com, secondo il quale,

themselves from fur farming, seeing as it pursues the same purpose as that of breeding foxes and mink”. According to Gavazzi, completely eliminating fur production does not proportionally increase environmental sustainability. “This is especially true as we introduce FurMark onto farms, which will be completed in 2020. Today’s farming practices are highly standardized and monitored in all aspects from cage sizes to diet to ethical euthanization – all are much more ethical methods compared to cows or chickens. Arnaud Brunois, founder of the website FauxFurInstitute. com, sees things differently. He believes that, from an ecological point of view, it is more responsible to use a

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da un punto di vista ecologico, è più responsabile utilizzare un sottoprodotto del petrolio come la plastica per produrre pellicce sintetiche piuttosto che allevare milioni di animali per ottenere pellicce che alla fine saranno trattate comunque con prodotti chimici. A questa posizione si contrappone quella di Roberto Tadini di MIB (è presente un suo intervento dettagliato in questo stesso numero della rivista) che spiega l’evoluzione ecologica delle moderne concerie. Inoltre un nuovo studio del laboratorio Organic Waste System di Gand, in Belgio, mette a confronto la biodegradabilità della pelliccia naturale, che si disperde rapidamente anche nelle discariche in assenza di ossigeno, a differenza della pelliccia sintetica che non è biodegradabile e quindi altamente inquinante. “Un’etica interessata alla protezione degli animali è inutile se l’ecosistema in cui vivono viene distrutto”, ha commentato a questo proposito Mark Oaten, CEO di International Fur Federation, “La pelliccia sintetica non è un’alternativa sostenibile alla pelliccia naturale. Brand come Gucci e Versace dovrebbero ritornare sulle loro decisioni, dato che è stato dimostrato che le pellicce naturali, degradabili alla stessa velocità di una foglia di quercia o di salice, sono meno dannose di quelle sintetiche quando finiscono in una discarica. Chiunque voglia promuovere una moda ecologica dovrebbe pensare all’impatto ambientale derivante dall’utilizzo di prodotti che contengono materie plastiche e che rimarranno nelle discariche per decenni”. Secondo i risultati dei test, commissionati da IFF e Fur Europe, i campioni di pelliccia naturale si sono biodegradati non appena i microrganismi hanno consumato il carbonio all’interno della pelliccia. La pelliccia sintetica invece non mostrava alcuna biodegradazione, un risultato non inaspettato per i ricercatori a causa delle fibre sintetiche di cui è composta.

by-product of oil, such as plastic, to produce synthetic fur rather than raise millions of animals to obtain furs that will eventually be treated with chemical products. Roberto Tadini of MIB opposes this position as he believes in the ecological evolution of modern tanneries. Read more from Tadini in his feature interview in this issue of FRONTROW. A new study by the Organic Waste Systems in Ghent, Belgium, compares the biodegradability of natural fur, which will break down even without oxygen. This study was tested against that of fake fur, which showed no biodegradation. “An ethical approach concerned with the protection of animals is useless if the ecosystem in which they live is destroyed,” commented Mark Oaten, CEO of the International Fur Federation. “Fake fur is not a sustainable alternative to natural fur. Brands such as Gucci and Versace should reconsider their positions, since it has been demonstrated that natural fur breaks down at the same speed as an oak or willow leaf, and therefore is less harmful than synthetic fur when it ends up in a landfill. Anyone wishing to promote eco-friendly fashion should think of the environmental impact of using products containing plastics, which will remain in landfills for decades.” According to the results of the tests commissioned by IFF and Fur Europe, samples of natural fur biodegrade as soon as microorganisms consume the carbon within the fur. Fairly predictably, due to the synthetic fibres which make it up, fake fur shows no sign of biodegradation. The laboratory experiment conducted in Belgium forms part of an independent scientific analysis of the environmental impact of fur, from the farm to the consumer.

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Visit www.wearefur.com for more information. Moreover, it is also known that the synthetic materials used by the fashion industry are split into increasingly smaller pieces, forming highly polluting microplastic fibres. Some companies proclaim that they no longer want to use silk, cashmere or feathers, however a conference endorsed by Confindustria Toscana Nord, during Pitti Filati, discussed the need to make good use of recycled textiles. The discussion shed light on the risk of reintroducing toxic elements into the cycle, and the current trend of using fibres produced in line with good animal welfare standards and international certifications. As the debate continues, Alexander Capelli, Group Environment Manager for LVMH, has taken an interesting position, stating that Givenchy may revert to using real fur, as it can be more eco-friendly than fake fur. Everything will depend on consumer demand. Whether emotional concerns for animal welfare will give synthetic fur an edge, or the irreversible, environmental damage caused by plastic pollution will urge consumers to demand not just real, but natural fur, produced according to the most advanced sustainability standards.

L’esperimento di laboratorio effettuato in Belgio è parte di una analisi scientifica indipendente sull’impatto ambientale del settore pellicce, dall’allevamento al consumatore. Per maggiori informazioni e una copia del report, scheda informativa e video di accompagnamento, si può visitare www.wearefur.com. Inoltre, è noto che i materiali sintetici utilizzati nella moda si dividono in pezzi sempre più piccoli, formando fibre microplastiche, un fattore determinante per l’inquinamento. Mentre alcune aziende proclamano di non voler più usare né seta, né cashmere, né piume, un convegno promosso da Confindustria Toscana Nord nell’ambito di Pitti Filati, interviene a proposito delle opportunità di saper usare bene i materiali tessili riciclati, mettendo in conto il rischio di riportare nel ciclo elementi tossici, e della attuale tendenza verso fibre prodotte rispettando il benessere degli animali, che convergano verso sistemi di certificazione internazionali. Mentre il dibattito è ancora in pieno svolgimento, appare interessante la posizione di Alexander Capelli, responsabile Ambiente LVMH, che ipotizza un ritorno di Givenchy all’uso di vera pelliccia, dal momento che può essere più ecologica di quella finta. Tutto dipenderà dalle richieste dei consumatori: se, emotivamente, pensando all’animale si orienteranno verso il sintetico oppure se, consapevolmente, riflettendo sui danni ambientali causati dall’inquinamento irreversibile della plastica, chiederanno una pelliccia non solo vera ma naturale, prodotta secondo gli standard più moderni di sostenibilità.

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Produzione etica un futuro trasparente

Ethical Sourcing - A Clear Future by Roberta Galway

Attualmente, nell’ambiente in cui viviamo, si potrebbe affermare che indossare una pelliccia sia la scelta più appropriata in nome della moda sostenibile. L’industria dei beni di lusso sta affrontando varie tematiche sociali ed ambientali e si sta adoperando per fare le scelte appropriate e così avviene per tutta la catena produttiva. Prima di tutto la trasparenza nel processo di produzione deve seguire criteri stabiliti e rigorosi per tutte le materie prime, ma soprattutto per quelle derivate da animali.

In today’s environment, one could say wearing fur is the best choice you can make in the name of sustainable fashion. As the luxury goods industry tackles the high-speed chase to adapt and communicate the best environmental and social decisions for their brands, pressure trickles down the supply chain. Transparency in the sourcing process and production standards have become rigorous for all luxury textiles, but especially those derived from animals.

La pellicceria è probabilmente uno dei settori più fraintesi nell’industria della moda. Chiunque abbia lavorato in questo ambiente, sa che i principi etici di approvvigionamento e di certificazione vengono adottati già da decenni. La tracciabilità delle merci, una componente chiave dell’approvvigionamento trasparente, è una pratica adottata nel settore sin dal principio. Far conoscere la tracciabilità al consumatore è necessario. Già dal 1985 sono stati attuati programmi nazionali per definire i criteri di benessere degli animali, in modo da garantire l’approvvigionamento etico delle pellicce. Con la produzione e la raccolta di pelli in 21 paesi nel mondo, le case d’asta svolgono un ruolo chiave per attuare e applicare questi criteri ai prodotti che offrono e con i programmi di tracciabilità ne garantiscono l’autenticità dando fiducia ai consumatori. L’impegno etico dell’approvvigionamento applicato dalla casa d’asta di pellicce North American Fur Auctions (NAFA) è un esempio lampante di un programma di certificazione del prodotto che si adatta alle varie regioni in cui si producono pellicce. “Siamo una complessa industria globale, una delle più antiche organizzazioni al mondo”, afferma Rob Cahill, responsabile marketing internazionale NAFA. “Non c’è un’unica formula per certificare i nostri

Fur is likely one of the most misunderstood sectors of the fashion industry. Anyone who has worked in the fur business knows that ethical sourcing principles and certification have been part of the fur trade for decades. The traceability of goods, a key component of transparent sourcing, has been a foundational practice in the industry since its inception. Advancing traceability to the consumer is the next, natural step. National programs outlining standards and/or codes of practice on animal welfare and environmental protection that ensure the ethical procurement of fur have been in place as far back as 1985. With fur production and harvesting effective in 21 countries around the world, auction houses have been key in supporting the implemention and application of the standards, codes of practice and tracebility to the products they offer, all to ensure authenticity and consumer confidence. The ethical sourcing commitment in place at North American Fur Auctions (NAFA) is a notable example of a product certification program that is adaptable to the various fur producing regions where our fur is sourced. “We are a complex, global industry and one of the oldest in the world,” said Rob Cahill, Senior VP of International Marketing,

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produttori in Nord America e in Europa, ma NAFA sta lavorando a stretto contatto con le organizzazioni di tali nazioni per garantire che si raggiungano gli standard più elevati. Siamo fiduciosi e orgogliosi di ogni programma di certificazione”. Da anni NAFA collabora con le associazioni degli allevatori negli Stati Uniti, Canada ed Europa per sviluppare questi programmi di produzione di pellicce da allevamento in queste regioni. I programmi di certificazione assicurano che le aziende mantengano un elevato standard di assistenza e benessere degli animali, garantito ad esempio dalla presenza di veterinari e zoologi. Revisori esterni ed esperti del settore valutano tutte le fasi del processo, nonché gli impatti ambientali di ogni azienda. Il lavoro innovativo della NAFA sulla tracciabilità e certificazione della pelliccia selvatica fornisce un valido servizio ai compratori fornendo loro i dettagli di origine sulla sua raccolta secondo i requisiti legali e di tracciabilità. “La certificazione della pelliccia selvatica valorizza i trapper indipendenti che hanno affinato le loro competenze nel corso dei decenni per condurre questo tipo di vita”, ha dichiarato Jim Gibb, Presidente del Fur Institute del Canada. “I trapper professionisti sono gli occhi e le orecchie della regione. Questa non è una competenza che si può imparare online o improvvisare. Ci vogliono anni di studio sull’ecologia degli animali per affinare le pratiche di gestione della fauna selvatica, e i trapper meritano questo riconoscimento”. Dato che gli odierni consumatori diventano sempre più esigenti riguardo all’origine dei prodotti che acquistano, le pellicce certificate offriranno gli attestati di responsabilità e di trasparenza necessari per rinnovare la loro fiducia. “I produttori di pellicce ottengono spesso riconoscimenti per i loro prodotti di qualità ma non sempre per il loro modo di operare e la loro professionalità”, afferma John Easley , Direttore Ricerca per la commissione della pellicceria americana. “La certificazione rappresenta la medaglia d’oro di valutazione. I produttori certificati lavorano molto duramente e dovrebbero essere riconosciuti e visti come un esempio per l’industria e il pubblico”. L’avvio dei programmi di certificazione delle pellicce è già iniziato, le case d’aste come NAFA mirano a offrire pellicce certificate da ogni programma dal 2020. “Per allora, i consumatori e i brand del lusso, impareranno a conoscere questi programmi e il livello raggiunto dall’intera industria nel mantenere gli standard più elevati in materia di pelliccia responsabile”, continua Cahill. “Prevediamo che la certificazione porterà chiarezza al nostro settore, favorendo l’apprezzamento del consumatore per la pelliccia naturale”. Per ulteriori informazioni, si può visitare il sito NAFA.ca

NAFA. “There is no one-size-fits-all formula for certifying our ranched and wild fur producers in North America and Europe, but NAFA is working very closely with the organizations within those countries to ensure the highest standards are met and that we feel confident in and proud of each certification program.” Over the past several years, NAFA has collaborated with the fur producer associations in the United States, Canada and Europe to develop, implement and communicate Certification programs for ranch fur production in these regions. Certification programs ensure that farms maintain a high standard of care and animal welfare, as approved by veterinarians and animal scientists. Third party auditors and industry experts evaluate all steps of the process, as well as the environmental impacts of each farm. NAFA’s ground-breaking work on wild fur certification and traceability offers a valuable service to brands, detailing the rigorous legal and tracking requirements on wild fur harvesting and harvesters. “Wild fur certification validates independent trappers who have honed their skills over decades to make a living this way,” said Jim Gibb, Chairman, Fur Institute of Canada. “Professional trappers are the eyes and ears of the land. This isn’t a skill that you can learn online or overnight. It takes years of studying furbearer ecology to have effective wildlife management practices, and trappers deserve the distinction.” As today’s consumers become increasingly aware and inquisitive of where their products are sourced, certified furs will offer the accountability and transparency needed to renew consumers’ confidence in the fur industry. “Producers in the fur industry are often rewarded for their quality product, but not always on their exceptional operation management and expert handling,” said Dr. John Easley, Director of Research for the Fur Commission USA. “Certification is the gold star of recognition. Certified producers work extremely hard and should be acknowledged and seen as an example for the industry and the public.” The roll out of fur certification programs has already begun and auction houses like NAFA are looking forward to offering certified furs from each program as early as 2020. “The closer we get to 2020, the more consumers, brands and the public will learn about the certification programs and how far the whole industry has come in maintaining the highest standards in responsibly sourced fur,” continues Cahill. “We predict that certification will bring clarity to our industry, furthering consumer’s appreciation for natural fur.” For more information, visit nafa.ca 24


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Un circolo verde e virtuoso

A Green and Virtuous Circle by Zea Urbinati

Da molto tempo MIB, la Manifattura Italiana del Brembo conosciuta in tutto il mondo per gli eccellenti risultati nel procedimento di conceria e tintura, segue la strada ecologica del rispetto dell’ambiente, confermandola ogni anno con innovazioni certificate sempre più avanzate.

Manifattura Italiana del Brembo (MIB), known worldwide for exceptional tanning and dyeing, has long been committed to protecting the environment with its certified and increasingly advanced innovations.

“Sono punti fermi nei nostri trattamenti la sostenibilità dei prodotti e la tracciabilità dei materiali” esordisce Roberto Tadini, Ceo di MIB, azienda tanto sensibile alla salvaguardia della natura e alle condizioni di lavoro che, dopo aver ottenuto l’attestato ambientale ISO

“We believe in sustainable products and traceable materials,” says Roberto Tadini, CEO of MIB. A company so sensitive to safeguarding nature and to ensuring good working conditions that it has obtained the ISO 14001 environmental certification and it also complies with

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14001, è stata riconosciuta perfettamente adeguata ai canoni richiesti dal programma standard Oeko Tex: molto apprezzata nel mondo della pelle e del tessile, questa certificazione viene rinnovata ogni anno, e così è stato anche lo scorso gennaio. “Già da più di un decennio in MIB era stata bandita la formaldeide, e ora ci stiamo impegnando per la riduzione e la sostituzione di tanti agenti chimici sospetti di essere poco ‘green’ . Da tempo non usiamo più il cromo 6 e ora sperimentiamo la possibilità di tingere anche senza il cromo 3, che ancora ci viene richiesto da alcune produzioni perché non tossico né nocivo, ma il farne a meno, malgrado sul mercato sia consentito, rappresenta un ulteriore passo sulla strada dell’ecologia”, spiega Tadini, che aggiunge: “Ci siamo attivati per il risparmio dell’acqua. La quantità è stata drasticamente ridotta, perché possiamo ripulirla, riciclarla e rimetterla nel circolo virtuoso della produzione”. La pellicceria, quando rispetta i canoni ambientali, è equiparabile a qualsiasi tessuto o bene di consumo. “Il nostro fiore all’occhiello è il trattamento di concia e di tintura sul visone, delicato e sensibile ai prodotti chimici. Proprio su questo tipo di pelliccia abbiamo attuato con successo l’innovativo procedimento cromo-free, una garanzia per poterlo poi usare su tutti gli altri tipi di pelle più resistenti che richiedono meno attenzioni “. Probabilmente MIB per ora è l’unica azienda a essersi liberata dal cromo nella tintura. Altri suoi meriti sono lo stretto controllo delle emissioni, in atmosfera e in acqua, e tanti altri esclusivi progetti che da settembre verranno sottoposti a test, in vista del rinnovo della certificazione Oeko Tex del 2019 sempre più all’avanguardia.

the Oeko Tex standards. Oeko Tex standards are highly appreciated in the leather and textiles world, this yearly certification was renewed once again by MIB last January. “Formaldehyde has already been banned at MIB for more than a decade, and now we are committed to reducing and replacing many chemical agents suspected of being harmful to the environment. We ended the use of Chromium 6 for a long time, and we are now experimenting with the possibility of dyeing without Chromium 3. While this is still required for some productions, as it is neither toxic nor harmful and therefore permitted by the market, eliminating it represents a further step on the road to safeguarding the environment,” explains Tadini. He adds, “We have also started saving on water. We have drastically reduced the amount we use, because we can clean it up, recycle it and re-enter it into the virtuous circle of production.” When it respects the environment, the fur trade is comparable to any other fabric or consumer good. “The feather in our cap is our tanning and dyeing of mink, a delicate fur that is sensitive to chemical products. It is precisely with regard to this type of fur that we have successfully implemented our innovative chromium-free method. Being able to use it on mink is a guarantee that we can then extend this method to all other types of more resistant leathers, which require less attention.” MIB is probably the only company to date to have removed chrome from its dyeing process. Other merits include tight controls on emissions into the air and water, as well as several advanced projects, aimed to be included in the Oeko Tex certification renewal in 2019.

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HATS OFF TO WINTER Calore e preferibilmente colore. No, non si tratta di un gioco di parole ma delle peculiarità necessarie che dovrà avere l’accessorio must have dell’autunno inverno 2018-2019. Ovvero, il cappello! Che sia sofisticato, da diva, impavido, da cowgirl, esuberante, da aviatore, o vintage, da collezionista, l’importante è che sia di pelliccia, con uno spiccato effetto tridimensionale. Basterà sceglierlo in base alla propria personalità, alla propria forma del viso e all’outfit che s’intende indossare. Anche se ogni tanto un bel colpo di testa è concesso a tutte...

|4| NOSTALGIC A fascia in pelliccia stile Sixties prepotentemente turchese / Brash, bold, turquoise Sixties style fur headband by WOOLRICH

The Hat. Winter’s penultimate accessory. For the 2018/19 season, this accessory needs to have colour, and flair, in addition to warmth. Whether it’s sophisticated, a bold diva-like statement, or a real collector’s piece, the main thing is that it’s in fur. Personal taste, the shape of your face and style can all be the deciding factors on your choice. But any of these hats will keep you one step ahead in style.

|5| SPORT CHIC Il berretto da baseball in feltro blu notte con paraorecchie di lapin / Midnight blue baseball cap with rabbit ear flaps by MUEHLBAUER

|1| ULTRA-FEMININE A tesa larga in volpe rossa Shadow / Red wide-brimmed dyed shadow fox hat by BORSALINO

|3| |2| TAILORED Il fedora in feltro cammello con fascia in visone / Felt fedora in camel brown with mink trim by MARZI

CAREFREE La cuffia da aviatore rosa confetto in pelliccia di castoro rasato / Pastel pink aviator hat in sheared beaver fur by FURLAND

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|6| URBAN Il beanie di visone logato con soffice pon-pon Mink beanie with logo motif and pom-pom by FENDI


Cappotto di montone e marmotta NAFA Northern Shearling and NAFA Northern raccoon coat

YVES SALOMON

Parka in cotone, collo in marmotta NAFA Northern Cotton parka, NAFA Northern raccoon collar

URBAN AC C E N T Giacca patch di montone, linciotto, visone, volpe NAFA Northern / NAFA Northern lynx, mink, fox and shearling jacket

Giacca in nylon, foderato in lapin e bordure di volpe e marmotta americana NAFA Northern Nylon coat with rabbit lining, fox and NAFA Northern raccoon trim


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Gilet bomber con bordo cappuccio in volpe / Bomber vest with fox hood

Gilet in lana cashmere con collo in pelliccia / Cashmere wool vest with fur collar

Parka in lana double con collo e tasche in lapin / Wool parka with rabbit fur trim

Parka in lana cashmere con collo in pelliccia Cashmere parka with natural fur hood


MR&MRS ITALY

Giacca icer in canvas foderata di volpe Embroidered canvas jacket with fox fur lining

Maglione 3D e maniche di lapin intarsiate Mesh sweater with rex rabbit fur slogan intarsia on sleeves

Montone stampato Shearling jacket with metallic print


Parka con cappuccio foderato di volpe rossa e collo in pelliccia naturale / Red fox lined parka with patchwork

MR&MRS ITALY

Parka con cappuccio in canvas foderato di agnello checkiang e collo di marmotta americana / Cotton canvas parka with shearling and racoon fur hood. Lining: checkiang lamb fur and collar american racoon fur Parka in canvas foderato in tessuto principe di galles e collo in pelliccia naturale Embroidered canvas parka with Prince of Wales bouclĂŠ wool lining


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Intarsi straordinari Ornamental Excellence by Ada Colombo

Creare una propria Maison, dopo aver maturato una solida esperienza nell’azienda di famiglia, ha permesso a Vladimiro Gioia di liberare la fantasia e di affrontare sfide sempre più impegnative verso nuovi importanti traguardi.

Growing up in the fur business allowed Vladimiro Gioia to gain a lifetime of experience before launching his own fashion house. It also gave him free rein to his imagination and the tools to take on the complex challenges that come with balancing business and creativity.

È significativo che il marchio della Casa fondata nel 2010 sia il nome stesso dell’imprenditore-stilista Vladimiro Gioia che, dopo aver appreso tutti i segreti del mondo della pellicceria presso FG Furs, la ditta fondata da suo fratello maggiore Ugo nel 1989, nota per la produzione di capi per le più importanti firme della moda, ha deciso di lasciare spazio alla propria creatività nelle collezioni che rispecchiano il suo mood: colorato, originale e divertente. Gli intarsi a mosaico rappresentano la cifra stilistica distintiva.

Founded in 2010, the namesake house is an outlet for the designer to pour his creativity into collections that reflect his personality - colourful, original and fun - with mosaic inlays as a signature style. Having learned the secrets of the fur trade from his older brother Ugo, founder of FG Furs in 1989, Vladimiro engaged in every angle of the business and craft, producing garments for leading fashion names.

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FRONTROW: La Maison Vladimiro Gioia rappresenta la continuità della pellicceria di famiglia o è una realtà a parte? I suoi quattro fratelli sono coinvolti nella collaborazione? Vladimiro Gioia: Nell’azienda di famiglia ho mosso i primi passi e ho sviluppato la mia creatività, venendo in contatto con gli uffici stile di griffe importanti per cui produciamo i capi in pelliccia. Quando ho creato la Maison Vladimiro Gioia, nel 2010, il legame non si è mai spezzato: la mia famiglia ne è stata ovviamente coinvolta. FG Furs produce il marchio Vladimiro Gioia e i miei fratelli sono soci della Maison, con sede a Milano in corso Venezia 6. FR: In quali boutique e department store in Italia e all’estero sono distribuite le sue collezioni? VG: Siamo presenti in molti importanti luxury shop, fra i quali posso annoverare Luisaviaroma, una delle più note vetrine internazionali online, e 55 Croisette in Faubourg Saint- Honoré a Parigi, boutique frequentata dal jet set francese. Il Gruppo IFF ha aperto per noi dei corner in diversi mall della Cina. Collaboriamo inoltre con il Gruppo Samsung per il mercato coreano e con Harvey Nichols in Kuwait. FR: Di quali nazionalità sono i suoi clienti più numerosi? Quali pellicce preferiscono? VG: Il nostro mercato di riferimento è sicuramente l’Asia, e in particolare la Cina. I compratori amano i visoni e le volpi, che spesso intarsiamo con pellami pregiati per ottenere contrasti di colore molto apprezzati. F R: Quali sono le pellicce più usate nelle collezioni Vladimiro Gioia e in particolare in quest’ultima? VG: Volpe e visone sono una presenza costante in tutte le collezioni, e in quest’ultima il visone si è anche unito al cincillà. Il modello più importante della collezione autunno-inverno 2018/2019 è però uno zibellino, reso prezioso dal back, interamente in coccodrillo. Non mancano poi i bomber easy-chic in castoro Nafa.

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FRONTROW: Does Maison Vladimiro Gioia follow in your family’s footsteps, or is it a completely new enterprise? Are your four brothers involved in the business? VLADIMIRO GIOIA: I took my first steps in our family business. It was there that I developed my creativity, engaging with the style offices of leading fashion brands for which we produced fur garments. When I established Maison Vladimiro Gioia, in 2010, this bond was not broken and my family is of course involved. FG Furs produces Vladimiro Gioia garments, and my brothers are partners of the Maison, which is headquartered in Milan, on Corso Venezia 6. FR: What boutiques and department stores in Italy and abroad are your collections distributed? VG: Our retailers include Luisaviaroma, one of the best international e-commerce sites, 55 Croisette in Faubourg Saint- Honoré, Paris, a boutique frequented by the French jet set. The IFF Group has opened doors for us in various malls in China. We also work with the Samsung Group in the Korean market and Harvey Nichols in Kuwait. FR : Who are your main customers? What furs do they prefer? VG: Our main market is undoubtedly Asia, and in particular China. Our buyers love mink and fox fur, which we often inlay with precious leathers to create very pleasing colour contrasts. FR: What furs do you use primarily for your collections, and for the latest one in particular? VG: Fox and mink are a regular fixture in all of our collections. In the most recent collection, we also combined mink with chinchilla. The most important look in the FW2018/2019 collection, is a sable coat with a precious crocodile back. Then there are also easy-chic bombers in NAFA Northern beaver.

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FR: Qual è il tema della collezione per l’autunno inverno 2018/2019? Questa collezione, oltre ad essere sfilata a Milano, è stata presentata anche in altre città? VG: Per il prossimo autunno-inverno mi sono ispirato a una donna moderna, decisamente femminile, ma con un’indole combattiva che la rende unica e differente. Tra lavoro e vita privata, oggi la donna si deve destreggiare tra mille impegni: una guerriera metropolitana, le cui armi sono la bellezza e lo stile. Dopo la sfilata a Palazzo Serbelloni a Milano, durante la Settimana della Moda a febbraio, la collezione è stata presentata a Parigi ai buyer e alla stampa di tutto il mondo. F R: Ci può illustrare qualche aspetto del rapporto fra Vladimiro Gioia e Nafa: sono in corso nuovi progetti? VG: Nafa è un punto di riferimento per tutti coloro che lavorano nel mondo della pellicceria: nutro profonda stima per questa organizzazione non solo per la qualità e la varietà delle pellicce offerte, ma anche per le iniziative in cui coinvolge i partner e le aziende del settore. FR : Quali sono le prossime novità in programma? VG: Stiamo sviluppando una serie di trunk show in giro per il mondo in collaborazione con department store e realtà locali, in modo da offrire ai loro migliori clienti la possibilità di ordinare i capi della collezione e di farli realizzare on demand, con modifiche e richieste personalizzate. Il nostro atelier di Milano è già aperto al made to measure ed è stato il palcoscenico del primo trunk show, che verrà ripetuto a fine settembre. Rafforzeremo inoltre il retail con diversi progetti in via di definizione: primo fra tutti, l’ apertura di una boutique monomarca Vladimiro Gioia in Cina nel 2019 a cui ne seguiranno delle altre.

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F R : What is the theme of the FW2018/2019 collection? In addition to Milan, has the collection been launched in other cities? VG: I drew inspiration for the coming fall/winter from a modern, decidedly feminine woman with a powerful personality that makes her stand out from the rest. Modern day women juggle work, family life and thousands of commitments: she is a metropolitan warrior, whose weapons are beauty and style. After the fashion show at Palazzo Serbelloni in Milan, during last February’s Fashion Week, the collection was also launched in Paris to buyers and media worldwide. FR: Describe the relationship between Vladimiro Gioia and NAFA - are there any new projects underway? VG.: NAFA is an excellent example for all those working in the fur industry. I hold this organization in the highest regard, not only for the quality and variety of fur offered, but also for their initiatives and engagement with industry partners and companies. FR: Can you share any initiatives on the horizon? VG: We are working on a series of trunk shows around the world in collaboration with local department stores to offer customers a first look and the chance to pre-order pieces with custom tailoring. Our made-to-measure atelier in Milan, hosted our first trunk show, which was a success and will repeat in the fall. We also plan to strengthen our retail business with several projects. Most notably - the opening of a Vladimiro Gioia flagship store in China in 2019 which will be followed by others.

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Ritorno alla natura A Return to Nature by Roberta Galway

CHUNCHEN LIU IFF REMIX competition GOLD AWARD Milan Italy 2018

Sotto il segno della continuità con l’ambiente nascono le creazioni di Chunchen Liu, giovane stilista giapponese, consacrata vincitrice nell’ultima edizione del concorso Remix per i suoi innovativi modelli ispirati alla struttura delle rocce, al free-climbing e alle montagne innevate.

Inspired by the rugged structure of rocks, free-climbing and snow-capped mountains, the innovative designs by Chunchen Liu, the young Japanese designer, won her first place at REMIX 2018.

Solo chi rispettava precisi criteri di sostenibilità, come la preferenza verso materiali riciclati, la scelta di tinture atossiche e la tracciabilità delle pellicce poteva aspirare a guadagnare un posto sul podio di Remix, competizione internazionale riservata alle giovani promesse del fashion & fur design, giunta alla quindicesima edizione. Organizzata dall’International Fur Federation (IFF) con il supporto di Vogue Talents, quest’anno ha messo particolarmente in luce i valori eco-friendy suggerendo la natura come tema ispiratore. L’argomento si è rivelato decisamente stimolante per la giovane emergente

Only those who complied with precise sustainability criteria, such as the use of recycled materials, the choice of non-toxic dyes and the traceability of furs, could aspire to a place on the podium of REMIX, an international competition devoted to young talents in the field of fashion & fur design, now in its fifteenth year. Organized by the International Fur Federation (IFF) with the support of Vogue Talents, this year REMIX highlighted eco-friendly values, with nature as its leitmotif. This was an extremely inspiring topic for the emerging Chunchen Liu who, having studied in her native Japan and

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giapponese Chunchen Liu che, dopo gli studi in patria e una laurea presso la Royal Academy of Fine Arts, Fashion Department, di Anversa, era già risultata vincitrice di Asia Remix 2017. Il suo lavoro è partito da una serie di bozzetti originali che esprimevano la sua idea sulla versatilità dell’abbigliamento: “Penso che i capi debbano avere diverse funzioni, in modo da poter essere indossati più volte. Molte persone poi amano cambiare spesso il modo di vestire: per questo è importante riutilizzare i materiali. È fondamentale che la moda dedichi un’attenzione speciale all’ambiente nell’uso di materie prime non inquinanti”. Punto di riferimento di Chunchen Liu è la natura in inverno, l’atmosfera delle montagne innevate e gli sport, come lo sci e le arrampicate sulle rocce. Il design interpreta in maniera insolita l’outerwear sportivo, ispirandosi a giacche intercambiabili, a zaini multifunzionali e a capi reversibili, mentre tutta la suggestione dell’ambiente naturale è ricreata da intarsi di pellicce colorate che tratteggiano scenografie paesaggistiche. “Lo stile outdoor mascolino, pratico e avventuroso, è stato tradotto secondo uno spirito femminile molto moderno. Le mie creazioni vogliono anche esprimere il significato dell’utilizzo, da parte dell’uomo, delle materie prime offerte dalla natura: la pelliccia ci consente di conoscerla e di esplorarla. È dalla natura che proviene la pelliccia, e lì deve ritornare”. La giuria che ha assegnato a Chunchen Liu il Gold Award è rimasta favorevolmente colpita dal lungo cappotto sportivo in pelliccia che si può trasformare in molti modi grazie ad un sistema di allacciature intercambiabili. Questo riconoscimento le permetterà di partecipare a una esclusiva settimana di workshop presso la sede di Toronto della NAFA, North American Fur Auctions , la più importante casa d’asta nordamericana. Mark Oaten, CEO di IFF si è congratulato non solo con la vincitrice ma con tutti i partecipanti per l’alto livello di abilità, di creatività e di innovazione dimostrato, concludendo il discorso con una rilevante affermazione: “ La pelliccia è uno dei materiali più sostenibili, eco-compatibili e naturali esistenti. Remix permette così ai nuovi talenti di esplorare anche questo campo e di aggiungere un tassello alla loro esperienza, che sarà importante nella loro futura carriera”.

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later graduated at the Fashion Department of the Royal Academy of Fine Arts in Antwerp, had already won Asia REMIX in 2017. Her work started with a series of original sketches that expressed her idea of versatility in clothing: “I think garments should have different functions, so as to be worn in different ways. Also, many people love to change they way they dress on a regular basis. For this reason, it is important to reuse materials. It is important for the fashion world to devote special attention to the environment by using non-polluting raw materials.” Chunchen Liu’s inspiration came from nature in wintertime, the atmosphere of snow-capped mountains, and sports such as skiing and rock climbing. Her designs provide an unusual interpretation of sporty outerwear, inspired by interchangeable jackets, multifunctional backpacks and reversible garments, while the charm of nature is recreated by inlays of coloured fur that give the suggestion of mountainous landscape. “I gave a masculine, practical, adventurous outdoor style a very modern female allure. My creations also set out to express the significance of society’s use of the raw materials offered by nature. Fur allows us to get to know and explore nature. That is where fur originates, and that is where it must return.” The Jury that selected Chunchen Liu for this year’s REMIX Gold Award was impressed by her long sporty fur coat that takes on multiple guises thanks to a system of interchangeable fastenings. This prize awarded the young designer a spot at Studio NAFA, an intensive, fur design workshop at North American Fur Auctions (NAFA) in Toronto. Mark Oaten, CEO of IFF, congratulated the winner and all the participants for the high level of skills, creativity and innovation shown, concluding his speech with a significant statement: “Fur is one of the most sustainable, ecocompatible and natural materials around, and with REMIX we are glad to give these talents the chance to explore this field, and add an element that will certainly prove significant in their future career.”

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by Costanza Aquilini

Se non vuoi farti rubare la scena dell’eleganza più sofisticata opta per un look nei toni della notte. Scuro ma estremamente luminoso. Poi abbina solo accessori ad altissimo impatto. Steal the show with the most sophisticated elegance and opt for a look in the shade of a starry night. Elevate this dark brilliance with high-impact accessories. 1 | Sembra cosparso di polvere di stelle il piumino bouclé nero laminato d’argento con macro zip centrale e ampio collo in pelliccia di volpe staccabile / Silver laminated black bouclé down jacket looks as if it has been sprinkled with stars. Detailed with a chunky zipper and detachable fox fur collar by HERNO SIGNATURE 2 | Il baschetto dall’aria scanzonata scopre la sua faccia più notturna e elegante ricoprendosi di macro paillettes nero onice che cangiano appena si accendono le luci del foyer / The laidback beret transforms into nocturnal elegance with iridescent, onyx sequins that change colour in the light, captivating any audience by GREVI 3 | Sono perfetti per seguire il libretto dell’opera gli occhiali da lettura istantanea da tenere appesi al collo e appoggiare al naso solo quando serve, catena LAURA B. / Reading glasses can be worn around the neck and placed on the tip of the nose when needed. With a LAURA B chain, these are the perfect accessory for watching the opera by FASSAMANO

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4 | Tacco alto, listini sottili di velours e fibbia metallica laterale per il sandalo nero ebano con decoro frontale a doppia boule in lapin tono su tono / Rabbit fur pom poms are the focal point for these velvety black high heels with dainty velour straps by LONGCHAMP 5 | Ha le due estremità “riempite” da file parallele di borchiette metalliche la clutch rivestita di fili di lurex neri dai riflessi argentei con fermaglio rotondo appena dorato Embellished with metal studs, the RODO clutch boasts metallic black Lurex thread and sports a round clasp with a just a hint of gold 6 | Appartengono alla collezione Promessa gli orecchini dalla linea a semicerchio schiacciato, con corpo a microboule in oro bianco e con “coda” tempestata di brillanti / The flattened hoop earrings from the Promessa collection feature a delicate row of white gold pearls by GIORGIO VISCONTI

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7 | Linea leggermente a campana per la gonna in raso color platino attraversata orizzontalmente da fasce parallele nero inchiostro con cintura coordinata / Satin skirt is accentuated with platinum and midnight horizontal bands. A dreamy look for night on the town by VICOLO TRIVELLI 8 | L’iconica fibbia d’archivio delle babouche a punta in pelle nera blocca il “passante” in pelliccia bicolore di visone e castorino / A twotoned mink and beaver strap trim the iconic vintage buckle of pointed slippers by BALLY


FA SHI ON MODERN TAILORING Photo: Marcello Arena Stylist: Nadia Bonalumi Stylist Assistant: Elena Guidobono Make Up: Sissy Belloglio @WM – Management using MAC Cosmetics Hair: Ana Rodriguez @Greenapple using Eksperience Model: Daria @The Lab

LUXURY LIFESTYLE Photo: Fabio Leidi @WMmanagement Stylist: Nadia Bonalumi Make Up Artist: Augusto Picerni @W- Mmanagement Hair Stylist: Marco Minunno @W- Mmanagement Model: Samantha Gradoville @Img Stylist Assistant: Erika Guerrisi Casting Director: Ivan Maiolo @W- Mmanagement


MODERN tailoring


BLUMARINE, cappotto intarsiato ad onde in pelliccia di visone e lapin rex, dolcevita bordeaux in tessuto stretch e stivali in pelle stampata / BLUMARINE Mink and rex rabbit coat, burgundy turtleneck and leather boots . A fianco BLUMARINE, cappotto in pelliccia di visone degradĂŠ, cintura in nappa e stivali in pitone / Opposite, BLUMARINE, OmbrĂŠ mink fur coat, leather belt and python boots


ROBERTO CAVALLI, cappotto in shearling bianco con intarsi a disegno zebra e bordo in volpe. Crop-top e pantaloni palazzo in camoscio color cammello JUST CAVALLI / ROBERTO CAVALLI, white shearling coat with fox trim. Crop top and palazzo pants in camel corduroy JUST CAVALLI


ROBERTO CAVALLI, caban in capra intarsiata con disegno zebra, collo e maniche in volpe, blazer e pantalone nero in lana, JUST CAVALLI ROBERTO CAVALLI, goat fur jacket with fox trimmed collar and sleeves. Black wool suit, JUST CAVALLI


VALENTINO , cappotto in visone con logo intarsiato sul retro, abito in jersey, sneaker in pelle VALENTINO GARAVANI VALENTINO, mink fur coat, jersey dress, leather sneakers VALENTINO GARAVANI


VALENTINO, cappotto in visone con righe intarsiate, abito in jersey con gonna a pieghe e coulisse in vita e calzini con logo intarsiato a contrasto, sneaker in pelle con suola in gomma, VALENTINO GARAVANI /VALENTINO, mink fur coat, jersey dress and silk logo socks. Leather sneakers with rubber sole, VALENTINO GARAVANI


FENDI, cappotto in visone intarsiato con motivo “F decòâ€? all over ad effetto 3D tagliato a mano, top con spalle scoperte e leggings in cotone bianco e nero con motivo geometrico, orecchini pendenti in legno e metallo FENDI, mink coat with intarsia logo detail, matching crop top and leggings, metallic and wood earrings


FENDI, bomber in shearling e visone rasato con motivo logo, top in lana con scollo a V e motivo logato, leggings in pelle nera, orecchini pendenti in legno e metallo, stivaletti camperos in cocco nero con doppio tacco cubano in legno / FENDI, shearling and mink logo bomber jacket, V-neck wool sweater, black leather leggings, metallic earrings with wood details, crocodile cowboy boots with wood heel


LUXURY LIFESTYLE

POLOGEORGIS, cappotto a vestaglia di visone Pearl NAFA Mink, completo camicia e pantalone lucido in viscosa JUST CAVALLI; basco in lana Radà ; tronchetto in pelle ALAIN TONDOWSKI / POLOGEORGIS, NAFA Mink pearl coat, shirt and viscose pants JUST CAVALLI, wool beret Rada; ALAIN TONDOWSKI leather ankle boots



VLADIMIRO GIOIA, pantalone in raso e gilet ricamato visone Black NAFA, camicia in cotone vintage GIANFRANCO FERRÉ /VLADIMIRO GIOIA Black NAFA embroidered mink vest and satin trousers; GIANFRANCO FERRÉ vintage blouse


MAURIZIO BRASCHI, cappottino lince NAFA Northern, dolcevita in viscosa INTIMISSIMI, orecchini con cristalli SWAROVSKI, orologio con cinturino in pelle OTTAVIANI, cuissards in pelle GIANVITO ROSSI / MAURIZIO BRASCHI, NAFA Northern lynx cat coat, INTIMISSIMI viscose turtleneck, earrings with SWAROVSKI crystals, OTTAVIANI leather strap watch, GIANVITO ROSSI leather boots


OSCAR DE LA RENTA, Cappotto volpe rossa NAFA Northern, blusa in georgette TWENTY EASY, orecchini SHARRA PAGANO, longuette BLUMARINE, sandali con cristalli SERGIO ROSSI / OSCAR DE LA RENTA, NAFA Northern Red Fox coat, georgette blouse by TWENTY EASY, SHARRA PAGANO earrings, skirt by BLUMARINE, crystal sandals by SERGIO ROSSI


SERGEY EFREMOV, giacchino castoro NAFA Northern, dolcevita in lurex ROSSELLA JARDINI. A destra bracciale rodiato con cristalli OTTAVIANI. A sinistra orologio al quarzo OTTAVIANI, bracciale rigido con pietre e anello con cristalli entrambi SWAROVSKI / SERGEY EFREMOV, NAFA Northern beaver jacket, ROSSELLA JARDINI lurex turtleneck. Right hand, rhodium-plated bracelet by OTTAVIANI. Left hand, OTTAVIANI quartz watch and rose gold bracelet, SWAROVSKI crystal ring



ANTONIO DIDONÈ, zibellino canadese NAFA Northern tinto indaco con effetto silver su collo e maniche, abito in cotone ALBERTO ZAMBELLI, collana catena SHARRA PAGANO / ANTONIO DIDONÈ, NAFA Northern Can/Am Sable coat dyed indigo with metallic details, ALBERTO ZAMBELLI cotton dress, SHARRA PAGANO chain necklace


JINDO, cappotto visone Blackglama, completo tartan TWENTY EASY, boots in pelle SERGIO ROSSI / JINDO, Blackglama mink coat, TWENTY EASY tartan pantsuit, SERGIO ROSSI leather boots


LANGIOTTI, lungo cappotto a vestaglia bicolore visone NAFA Mink, body collo alto in cotone WOLFORD, pantalone in lana KATIA GIANNINI, loafers in pelle AGL, collana con cristalli e strass OTTAVIANI. LANGIOTTI, NAFA Mink two-tone coat, WOLFORD bodysuit, wool trousers KATIA GIANNINI, leather loafers AGL, OTTAVIANI necklace with crystals and rhinestones


EGO, giacca con cappuccio e coulisse visone tinto NAFA Mink, camicia in seta EDWARD ACHOUR, pantalone in lana BEATRICE B, orecchini con pietra MARINA FOSSATI, cuissards in pizzo GIANVITO ROSSI /EGO, NAFA Mink hooded jacket, silk shirt EDWARD ACHOUR, wool trousers BEATRICE B, crystal earrings MARINA FOSSATI, red lace boots, GIANVITO ROSSI


MELE 1880, giacchino visone bianco NAFA Mink, body in tulle CLIPS, orecchini con cristalli OTTAVIANI, pantalone in velluto ATELIER EMÉ / MELE 1880, White NAFA Mink jacket, tulle bodysuit CLIPS, crystal earrings OTTAVIANI, velvet trousers ATELIER EME


MONSE, cappotto in visone NAFA Mink tinto bitono blue iris e sapphire con ampio collo staccabile in volpe argentata NAFA FOX, body collo alto in cotone WOLFORD, orecchini con cristalli OTTAVIANI. MONSE, two-toned blue iris and sapphire NAFA Mink coat with NAFA Fox shawl, WOLFORD bodysuit, OTTAVIANI crystal earrings


PAJARO, cappotto colorato in marmotta NAFA Northern, abito in poliestere HANITA, occhiali da sole in metallo con lenti bicolore POMELLATO PAJARO, NAFA Northern raccoon coat, HANITA dress, POMELLATO sunglasses


PAJARO, ampio cappotto lince canadese NAFA Northern, completo giacca e pantalone in poliestere FABIANA FERRI, lupetto ANGELO FRENTZOS, decolleté con SWAROVSKI JIMMY CHOO PAJARO, NAFA Northern Canadian lynx coat, FABIANA FERRI jacket and trousers, ANGELO FRENTZOS turtleneck, JIMMY CHOO pumps with SWAROVSKI crystals



T R E N D

S T Y L E

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L I F E S T Y L E by Costanza Aquilini

URBAN COWGIRLS

1| 4|

by Costanza Aquilini

Sono le ragazze più toste e scalpitano come cavalli irrequieti per le vie della città. Ammantate di capi “pony style” e di lunghe frange di pelle sempre in movimento che le rendono ancora più incisive.

2| 8|

Inspired by Western rodeo attire but ready for Rodeo Drive. These fearless girls gambol like leggy horses along the city streets, leather fringe swishing.

7| 6|

3| 1 | La giacca visone tinto NAFA Mink con frange /NAFA Mink dyed jacket with fringed collar by EGO 2 | La camicia da pistolera assume un tono romantico grazie all’inserto di pizzo verde e alla rosa rossa applicata che chiude il colletto con fiocco in raso nero / The western blouse gives romantic allure with green lace shoulders and a red rose bolero tie fasten by FANFRELUCHES 3 | La fibbia della cintura sottile in pelle martellata grigio antracite è composta da due staffe metalliche dalle sfumature dorate / A horsebit buckled belt for subtle accents by SERGIO GAVAZZENI 4 | Ha la fascia in cavallino con le punte incrociate il cappello in feltro nero in stile texano con la falda molto più ampia sul davanti e con la cupola pizzicottata / The wide-brimmed, Texan-style black felt hat is embellished with a leather band by MARZI

5|

5 | Un susseguirsi di frange annodate in fila verticale sulla parete esterna caratterizzano lo stivale alto in nabuk color ruggine dalla punta arrotondata e dal tacco medio / Knee-high nubuck leather boots feature rounded toe and fringe - the seasons must have trend by LONGCHAMP 6 | Lunghe frange cadono a spiovente dalla borsa in pelle marrone testa di moro con decori colorati ricamati e sulla tracolla lunga che ricorda le redini. Con treccine di pelle ai lati / Embroidered leather and fringe bag is reminiscent of riding reins with braided straps by ETRO

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7 | Ideali per la festa post rodeo i jeans neri cinquetasche a vita bassa, appena sbiancati sulle cuciture, hanno una vestibilità slim e il fondo che si apre leggermente a zampa / A post-rodeo party go-to, five-pocket, flared jeans with bleached seams by DIXIE 8 | Con la fragranza chypre floreale 3.1 Arabian Horse dalle note di cuoio, erba e accordo “criniera di cavallo” sarà come lanciarsi al galoppo in sella a un purosangue / A dash of the 3.1 Arabian Horse fragrance, features notes of sap, wet grass, wild flowers and narcissus absolute. Dominating heart notes of leather and a surprising “horse mane” accord. A fragrance that will carry you away by PARFUMERIE GÉNÉRALE


T R E N D

S T Y L E

PA R I S

S E P T. 1 9 - 2 1 2 0 1 8 | F E B . 1 2 - 1 4 2 0 1 9

C L O U D

O F

F A S H I O N

YARNS | FABRICS | LEATHER DESIGNS | ACCESSORIES | MANUFACTURING PARC DES EXPOSITIONS, PARIS NORD VILLEPINTE 74


L I F E S T Y L E by Costanza Aquilini

EXPRESSIONS OF LIBERTY

Il moderno bon ton attinge alla grazia delle figure femminili dell’Art Nouveau scegliendo questo stile decorativo nella sua accezione più design. Costruita da linee estremamente vitali. The bon-ton of the millennial age is to elevate the grace of the human form using ultra-vibrant designs and Art Nouveau-influenced aesthetics.

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Linee sinuose e dinamiche per il bauletto in pelle viola cardinalizio con gocce di cristallo che decorano il manico, la patta e i due petali laterali color salmone /Cardinal purple leather bowling bag is crafted with embellishments of crystal tear drops that decorate the handle, flap, and twin salmon side panels in elegant and dynamic lines by HIBOURAMA |7|

La forma flessuosa dell’ampio collo in pelliccia di volpe ingentilisce il cappotto monopetto in lana Principe di Galles nei toni del rosso, dell’arancione e del grigio / The wide wavy or undulating fox fur collar tones down the autumnal coloured single-breasted Prince of Wales wool coat by SEALUP

Lavorazione “a coste” verticali e orizzontali con intarsi di pelliccia di visone color vinaccia per lo sciarpone a mantella con il fondo sfrangiato, Knit NAFA Mink shawl by T.I.P. FURS

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|2| Il tipico rosa pastello delle illustrazioni Art Nouveau è la tenue tonalità scelta per la décolletè in pelle con tacco medio e ampio decoro in visone rosso bordeaux / The typical pastel pink of Art Nouveau illustrations lays the foundation for embellished leather pump with a burgundy mink fur flower by ANABELLE

Nel flacone nero e rosso dall’effetto smaltato, l’estratto di profumo Radical Lotus è la quintessenza del fiore di loto. Sublimato da fresia rosa, zafferano e ambra nera / Radical Lotus, presented in a gorgeous black and red glazed bottle. This lotus flower extract perfume is delightfully enhanced by hints of pink freesia, saffron and black amber, the ultimate aroma of Liberty by LAURENT MAZZONE

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Forme stilizzate, piattezza del colore e vuoti contrastanti fanno dell’anello Twin in bronzo giallo con smaltatura rosa cipria un esempio ben riuscito di gioielleria Liberty moderna / Twin ring is the perfect balance of contrasting empty spaces, stylised shapes, and matte colours, making it an excellent specimen of Liberty jewellery in the new millennium by MIJA

Agli angoli esterni degli occhiali in acetato è ben visibile quel virtuosismo nella smaltatura in rosso e nero, d’ispirazione jap, tipico dello stile Liberty / Japanese-inspired red and black glazed acetate sunglasses are an incredible example of an Art Nouveau virtuosity by SALVATORE FERRAGAMO

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Sembra uscito da un poster illustrato dall’artista Art Nouveau Alfons Mucha l’elegante abito a pieghe dal taglio stile impero composto da micro pannelli floreali / The graceful silhouette of pleated empire-style dress, looks as if it was imagined by artist Alfons Mucha, with its delicate design of floral micro pleats by INTROPIA


L I F E S T Y L E by Costanza Aquilini

STREETWEAR STATEMENTS Linea ad A e vestibilità slim per il parka imbottito Rossclair dalla lunghezza tre quarti e con il cappuccio bordato di pelliccia di coyote, removibile / A-line design and slim fit for the three-quarter length Rossclair padded parka, sporting a detachable coyote trimmed hood, by CANADA GOOSE

È una soluzione antipioggia super chic la décolletè a punta, aperta sui lati, in PVC rosa antico con bordature in pelliccia di volpe rosso bordeaux / Antique rose PVC pump with fox fur trim is a super-chic rainproof solution by MENGHI

Per le più freddolose i guanti a manopola tricot in lana merino e angora nei toni dell’écru hanno il dorso ricoperto di pelliccia di volpe bianca / For those who fear the cold, ecru Merino and angora wool knitted mittens with white fox fur tops have got you covered by FALCONERI

Vivere il lusso senza ostentarlo, con abbinamenti in totale libertà: nel mondo dei Millennials la contaminazione tra luxury e casualwear risulta vincente. Perfect the understated luxury look by mixing and matching the high with the low. In the age of the Millennial, the combination of luxury and streetwear is a winning formula.

Realizzato in cotone Supima, estremamente morbido e resistente, l’abito lungo a sottoveste color sabbia ha una scollatura leggermente stondata Supima cotton slip dress is extremely soft but hard-wearing by AMERICAN VINTAGE

Ha la tomaia in pony maculato lo stivaletto stile trekking con suola a carrarmato, accessorio in metallo logato in punta e inserto centrale in pelliccia di lapin / The luxe pony hair mountain boot with Lug sole, sport a logo at the toe and rabbit fur trim by BALDININI

Il parka in canvas verde militare con coulisse regolabile in vita e tasconi sfoggia un folto collo in pelliccia di volpe rosso vinaccia che sale fino al bordo del cappuccio Khaki green canvas parka with a drawstring waist and patch pockets boasts a thick burgundy fox fur collar by MOOSE KNUCKLES

Acuminate borchie dalla punta dorata seguono il contorno della mini bag in pelle di serpente rosso bordeaux con bracciale dorato, per portarla al polso, e con fermaglio coordinato //Mini bag of red, pink and blue python with studded handle by SALAR

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Hanno la vita altissima, con chiusura stringata a nastrini blu in stile guêpière, gli shorts in lana dalla fantasia scozzese con taschine laterali / Ultrahigh waist wool tartan shorts with corset-style lacing by MOLLY BRACKEN


L I F E S T Y L E by Costanza Aquilini

Interno bicolore in pelliccia di volpe Shadow lavorata a “quadri” bianchi e rosa per il giaccone zippato in canvas di cotone con il cappuccio bordato di pelliccia murmasky / White and pink checked Shadow fox lines the arctic white parka by MR&MRS ITALY

Vita alta e vestibilità molto morbida per i pantaloni in velluto goffrato rosa salmone con il fondo leggermente a zampa e la cintura coordinata con fibbia ottogonale in acetato High-waisted, salmon pink trousers in crushed velvet are the ultimate relaxed fit by ALYSI

Ciondolo deluxe in pelliccia di visone, nelle tonalità del cipria, dell’arancione e del blu, per la tracolla in pelle bicolore con catena di metallo dorato Tri-colour poms in pink, orange and blue detail the two-toned leather bag with gold chain by METROCITY

Ad interrompere il biancore diffuso delle sneaker in pelle con suola in gomma ci pensano i micro pon-pon di pelliccia in diversi colori, dai più accesi ai più scuri All-white leather sneakers trimmed with a rainbow of mini fur pom-poms by VOILE BLANCHE

Hanno la montatura in metallo e acetato rosa cipria dalla linea a farfalla gli occhiali da sole con le astine ricoperte per tre quarti da un “tubolare” in pelliccia di visone / Mink fur trimmed arms frame the powder pink acetate and metal butterfly eye sunglasses by METROCITY

Fantasia pied-de-poule per il bomber in lana con l’ampio collo di volpe, le tasche oblique profilate di nero e il fondo in lana a costine elasticizzata / A wide fox fur collar adds luxury to a houndstooth ribbed wool bomber by YVES SALOMON

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Abbinamento cromatico di grande effetto per le ballerine a punta in suede verde bosco con doppia nappina in lapin che sfuma dal viola melanzana al grigio chiaro / Forest green suede flats with ombré rabbit fur tassel by PRETTY BALLERINAS

Elastico sporty in vita per la gonna lunga tutta plissettata, dall’effetto satin, dalla fantasia macro floreale in varie tonalità di rosa che spicca sul fondo verde smeraldo brillante / Emerald and floral printed, pleated satin skirt with sporty elastic waist by SFIZIO


F U R

T R E N D S

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F/ W

2 0 1 8 - 1 9

by Costanza Aquilini

n d o B Girls Alberta Ferretti Corpo sinuoso inevitabilmente magnifico, portamento reale, modi perentori, carattere spavaldo: il fascino delle Bond girls risiede nel mix avvincente di estrema femminilità e sottesa mascolinità che le fa passare dall’abito da sera alla tuta da sub. Niente di strano quindi se la “divisa” da sci sfoggia un folto collo di volpe e si abbina a doposci che sembrano nuvole di pelo o se la tuta in neoprene si porta con il trench in PVC trasparente con bordure preziose di visone nero o se la tutina in pitone rosso si abbina alla giacca cristallina con l’ampio collo di volpe rossa. An enviable body and drop-dead gorgeous looks, she oozes confidence and is often unpredictable: The Bond girl’s magnetism lies in a thrilling blend of feminine allure and authority. Moving with ease from evening dress to diving suit. Her wardrobe staples may include a cloud-like, fox fur collared ski suit; a mink-trimmed sheer, PVC trench over a neoprene bodysuit or a red python catsuit under a fox fur trimmed jacket. I think you get the point.

78

John Richmond


Braschi

Alexander Wang

79

Cristiano Burani

Emilio Pucci


Balmain

Cushnie et Ochs

Alexander Wang

80

Philipp Plein


Braschi

Romeo Hunte

Alexander Wang

81

Philipp Plein


F U R

T R E N D S

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F/ W

2 0 1 8 - 1 9

by Costanza Aquilini

Denim t r u u e o C Alberta Ferretti Customizzare il vecchio giacchino di jeans, ovvero personalizzarlo con spille, toppe e adesivi per riportarlo a nuova vita, è una tendenza ormai assodata. Sarà perché la tela denim, grazie alla propria robustezza e adattabilità, si presta particolarmente bene ad essere rielaborata ma chi l’avrebbe mai detto che sarebbe diventata una vera e propria “tela bianca” per i fashion designer? Ora il giubbino s’impreziosisce grazie agli inserti di castoro o visone sui colletti o sulle spalle oppure viene talmente ricoperto dalla pelliccia di coyote o di lapin da diventarne quasi la fodera. Senza perdere il suo appeal. Reinventing vintage denim with brooches, patches and embellishments has become the trend du jour. Denim is durable and adaptable, lending itself to a lifetime of restoration. Who would have thought that denim would become the new blank canvas for fashion designers? Today, the classic denim jacket is enriched with beaver, mink, coyote or rabbit. Fur adds luxe to denim as a liner, mixed and matched across the back or trimming collars and cuffs. The classic item is reborn once again.

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Balmain


Blumarine

Coach

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Dior

Colovos


Dolce & Gabbana

Romeo Hunte

Sacai

Simonetta Ravizza


Simonetta Ravizza

Simonetta Ravizza

Colovos

Son Jung Wan


F U R

T R E N D S

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F/ W

2 0 1 8 - 1 9

by Costanza Aquilini

e R bel i p S rit Aleggiano strane commistioni nell’aria… Come in un sabba ben riuscito moderne “streghe”, a metà tra dark ladies e rockettare, preparano sorprendenti incantesimi per celebrare un mood dispettoso e cattivello. Lo fanno mescolando il mini chiodo di astrakan con il pizzo, il bolero di cavallino con borchie dorate molto appuntite e gonne trasparenti, il montone destrutturato con i guanti lunghi e i gambali in pelle, la giacca in pelle con mostrine chiodate con gli shorts bordati di pelliccia oppure il tailleur in pelle con le maniche e le spalle ricoperte di volpe che sembrano le ali imbrattate dell’angelo decaduto. Nel nero quasi totale! Accendete una candela.

Adeam

Chill whispers through the air… a modern-day ritual in the mosh pits of a Black Sabbath concert. Painted in shades of blackest night, mixing in mischief’s texture and ritual’s tones, concocting a spell of style. Mini bomber jackets of astrakhan and lace, studded leather boleros juxtaposed with transparent skirts. A deconstructed shearling coat with long gloves and cropped leather chaps. Metal studs line the collars and sleeves of oversized leather jackets. An oversized fox-fur collar pads an exaggerated shoulder, evoking the wings of a fallen angel. And in an instant, darkness falls in an embrace of terrifyingly beauty… Quick, someone light a candle!

86

Alexander Wang


Braschi

Ann Demeulemeester

Dennis Basso

87

Alexander Wang


Elie Saab

Nicole Miller

88

Roberto Cavalli

Saint Laurent


Saint Laurent

Versace

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Roberto Cavalli

Zadig Voltaire


F U R

T R E N D S

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F/ W

2 0 1 8 - 1 9

by Costanza Aquilini

Making Waves Andrew GN Si agitano appena. Sottili, quasi impalpabili. Creano quel movimento impercettibile dal quale emerge solo leggerezza. I ciuffetti un po’ arricciati di pelliccia di Mongolia usati su tutta la superficie dei cappotti avvolgenti oppure sulle giacche ampie creano una voluminosità estrema dall’impatto scenografico, specialmente se realizzati in colori pieni come il giallo senape e il viola melanzana. A volte invece vengono usati per rendere più sontuosi alcuni dettagli come le maniche, i colli o le bordature finali e per esaltare singoli accessori come sciarpe, cappelli e addirittura reggiseni. In un turbinio di morbide nuvole. Ethereal and almost impalpable with any subtle hint of movement. The ever so slightly curled tufts of Mongolian fur seen enveloping coats and oversized jackets create an eye-catching sense of volume. Striking colours such as mustard yellow and eggplant enrich sleeves, collars and trims, enhance scarves, hats and even bras. A flurry of soft, shifting clouds.

90

Astrid Andersen


Christian Pellizzari

Giorgio Armani

Dries Van Noten

91

MSGM


Taoray Wang

Giorgio Armani

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Noon By Noor

Prabal Gurung


Preen by Thornton Bregazzi

Sally LaPoint

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Taoray Wang

Dries Van Noten


F U R

T R E N D S

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F/ W

2 0 1 8 - 1 9

by Costanza Aquilini

Over the Rainbow Dolce & Gabbana

Anche se sai bene che si tratta di un fenomeno ottico quando ti trovi davanti a un arcobaleno non puoi fare a meno di rimanere incantato. Perché quel magico arco multicolore trasmette sempre estrema serenità e speranza. Qui lo ritroviamo nella versione più stretta, ovvero senza una netta distinzione tra un colore e l’altro, nel giaccone con striature dal bianco al rosa degradé oppure in senso lato, come combinazione di colori in armonia perfetta, nel cappotto lungo e voluminoso con pelli patchwork. Fino ad arrivare al mantello che riporta tutti i colori primari nella loro versione più accesa in bande ben definite. Rainbow sightings never get old. They are magical, multi-coloured arches that convey a sense of peace and hope. A phenomenon reproduced in its original appearance, with no clear distinction between each colour. Seen in parkas featuring ombré effect from white to pink. Or in a broader interpretation, as the perfectly harmonious combination of colour, in long, oversized patchwork leather coats. And finally, in bold stripes of vibrant primary colours, seen on striking capes and cloaks.

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Bottega Veneta


Braschi

Dolce & Gabbana

Dennis Basso

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Sies Marjan


Philipp Plein

Remix

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Romeo Hunte

Sally LaPoint


Sies Marjan

Tod’s

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Philipp Plein

Fendi


F U R

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by Costanza Aquilini

Pink Power Bibhu Mohapatra Frivolo e fanciullesco: il colore rosa è sempre stato etichettato così. D’altronde, diciamocelo, è il colore dello zucchero filato, dei fenicotteri e soprattutto della Barbie! Ma “lui” non ci sta. Si ribella. Nonostante identifichi sentimenti gentili come la dolcezza e la tenerezza non è certo un colore per deboli. Si è proprio stufato, il rosa, e vuole mettere in chiaro che chi lo indossa non è una mammoletta ma una donna che va fiera della propria femminilità. Lo dimostrano le giacche vaporose a pelo lungo in diverse sfumature grintose o il cappotto lungo rosa caramella con grandi cuori rossi. Per un allure pop e sofisticata. A colour commonly considered as frivolous and girly. The colour of candyfloss, flamingos and Barbie, until now... This season’s pink is certainly not a colour for the faint of heart. This season, pink is for the woman who is proud of her femininity. The woman who can wear an oversized shag fur jacket in hot pink or full length coat with heart embellishments, for a real rush of sophistication.

98

Blumarine


Dolce & Gabbana

Fabio Gavazzi

Carlos Gil

99

Zadig Voltaire


Fabio Gavazzi

Ingie Paris

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Francesca Liberatore

John Richmond


Nina Ricci

Shiatzy Chen

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Simonetta Ravizza

Son Jung Wan


F U R

T R E N D S

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F/ W

2 0 1 8 - 1 9

by Costanza Aquilini

Winter’s Kiss Calcaterra Cristallizzate in un biancore diffuso le regine delle nevi sono tornate. Sembrano uscite dallo scenario ghiacciato di Frozen e hanno l’atteggiamento altero della Strega Bianca de Le Cronache di Narnia, incarnata dalla bellezza algida di Tilda Swinton. Si muovono candide su paesaggi gelati indossando cappotti lunghi davvero oversize e dall’effetto nuvola che arrivano ad assumere una linea a uovo oppure cappotti più sagomati in visone bianco con il collo over o punteggiati di macule come leopardi delle nevi. Il freddo pungente non le fermerà e troveranno sempre il tempo per schioccare i loro baci di ghiaccio. The Ice Queen has returned, as dazzling as Winter’s first snow. Radiating an icy brilliance, as she flaunts the cool glacial attitude of an arctic twilight. She glides over bittersweet frost covered fields in oversized, downy parkas or cloud-like white mink coats, chunky collars, sleeves and hoods dotted with the delicate pattern of snow leopard spots. Sub-zero style is no obstacle for this snow queen.

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Balenciaga


Blumarine

Dennis Basso

Braschi

103

Dior


Dries Van Noten

ValentinYudashkin

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Loewe

Nina Ricci


Son Jung Wan

Philipp Plein

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Pamella Roland

Simonetta Ravizza


Bibhu Mohapatra

Braschi

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Son Jung Wan

Blumarine


Alexander McQueen

Chanel

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Roberto Cavalli

Poiret


F U R

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2 0 1 8 - 1 9

by Costanza Aquilini

New

Romantics Piccione Piccione Quando la musa entra in scena si respira un’atmosfera rarefatta, quasi sacrale, che confonde o stordisce. E’ quel tipo di bellezza, divisa tra pura ingenuità e audacia ammaliatrice tanto cara ai Preraffaelliti, movimento pittorico di epoca vittoriana, ritratta con panneggi delicati, figure luminose e una resa meticolosa del dettaglio. Così il cappottino broccato con intarsio di astrakan glicine e bordura di volpe bordeaux potrebbe ricordare l’abito di Ophelia, immortalata da John Everett Millais, mentre il cappotto rosa pastello di visone rasato, punteggiato di fiori pallidi e plissettato, potrebbe essere la versione attuale della tunica di Lady Lilith dipinta da Dante Gabriel Rossetti. Per eterne neoromantiche. When she steps onto the scene, the room becomes sacred. A kind of beauty depicted in the Victorian Pre-Raphaelite era through luminous figures, delicate drapery and with meticulous attention to detail. A brocaded astrakhan coat with burgundy fox-fur trims calls to mind the dress worn by Ophelia in John Everett Millais’ painting. A pleated coat with pastel pink sheared mink, dotted with pale flowers, could be a modern rendition of the tunic worn by Dante Gabriel Rossetti’s Lady Lilith. For the eternal neo-romantics.

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Antonio Marras


Bibhu Mohapatra

Elie Saab

Brock Collection

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Fendi


Francesca Liberatore

Elie Saab

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Oscar De La Renta

Y Project


Simone Rocha

Son Jung Wan

111

Tory Burch

Valentino





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