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Domenica 22 novembre 2009 1 e
Redazione di Milano Via Solferino 28 - Tel. 026339 Redazione di Roma Piazza Venezia 5 - Tel. 06688281
Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Anno LXV - Numero 46
QUI OLIMPICO POSTICIPO CON L’UDINESE
QUI SAN SIRO ARRIVA IL CAGLIARI
DA DOMANI IN EDICOLA
Juve formula Ale cerca la 1000a vittoria in casa
Milan formula Dinho Leo: «Non si cambia»
ITALIA DEL NORD
Torna Del Piero Ferrara lancia il tris d’assi: Diego, Camoranesi e il capitano dietro ad Amauri
Niente più febbre per il brasiliano. Leonardo: «Le alternative le ho, ma le cose ora vanno»
Pagine 8-9 BRAMARDO, CURINO, PASOTTO e MEROI
Pagine 10-11 LOPES PEGNA, OLIVERO e VELLUZZI
I «300 LUOGHI DA VEDERE NELLA VITA» DVD a e 10,99
L’ANTICIPO Nerazzurri schiacciasassi, bianconeri a 8 punti
BRAVA INTER Gol di Milito, Balotelli, e Cambiasso, doppio palo di Stankovic: Bologna travolto (3-1). Al ’91 espulso Maicon (rischia la Juve)
L’Intervallo è finito. Josè Mourinho si scusa con i gentili tifosi per la breve interruzione e riprende la trasmissione. Manda in onda a reti unificate (Milito 1 - Balotelli 2 - Cambiasso 3) un’ Inter bella, massiccia e divertente. L’Inter prima della Roma. Cioè massimo gradimento, massimo risultato.
PARTITE Bologna-Inter Fiorentina-Parma Oggi Livorno-Genoa Milan-Cagliari Napoli-Lazio Palermo-Catania Roma-Bari Sampdoria-Chievo Siena-Atalanta Juventus-Udinese CLASSIFICA Inter* 32 Juventus 24 Parma* 23 Milan 22 Sampdoria 21 Fiorentina* 21 Genoa 20 Cagliari 19 Bari 18 Napoli 18
SEGUE A PAGINA 8
*Una partita in più
il commento MASSICCIA E DIVERTENTE
9 771120 506000
91 1 2 2>
di GERMANO BOVOLENTA
Dolori Barça: Messi k.o. e il Real va al comando
Il Lecce k.o. a Brescia L’Ancona è in fuga
Pagina 19 RICCI
Pagine 20-21-22
Super Parma a Firenze Vince 3-2 Ora è terzo SERIE A 13a GIORNATA
Diego Milito, argentino, 30 anni: ottavo gol in campionato con l’Inter LIVERANI
SERIE B 15a GIORNATA: BENE EMPOLI E TRIESTINA
Galloppa e Lanzafame: festa! ANSA
Pagina 6 CALAMAI e DALLA VITE
Pagine 2-3-5 CENITI, CERRUTI, DI SCHIAVI, ELEFANTE e GRAZIANO
SPAGNA PARI A BILBAO, DOVE LEO SI INFORTUNA
L’ALTRO ANTICIPO
IL ROMPI PALLONE di Gene Gnocchi
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Il presidente del Brasile Lula: «Sull'estradizione di Battisti ci devo ancora pensare, Vieri invece può anche tornare subito in Italia».
1-3 2-3 ore 15
ore 20.45 Palermo Chievo Roma Udinese Bologna* Lazio Livorno Atalanta Catania Siena
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BOXE MONDIALE: L’UNGHERESE ERDEI AI PUNTI
Fragomeni che rabbia perde sul filo di lana Pagina 31 CRIVELLI
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LA GAZZETTA SPORTIVA
SERIE A ANTICIPI 13a GIORNATA
Zitti tutti
MOU RIPARTE CON 3 GOL
Milito-Mario show E l’Inter va a più 8 Il Bologna segna l’1-1 con Zalayeta, poi è travolto In gol pure Cambiasso. Maicon espulso nel finale DAL NOSTRO INVIATO
BOLOGNA
ALBERTO CERRUTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BOLOGNA dBentornato al cam-
pionato e bentornata alla sua regina, che sembra uscita da una beauty farm invece che dalla solita maledetta sosta, con giocatori prestati alle varie nazionali in giro per il mondo. Anche senza Sneijder, preziosa vittima concessa all’Olanda, l’Inter che abbatte il Bologna lancia tre messaggi, con i gol di Milito, Balotelli e Cambiasso, alle sue concorrenti: Juventus (adesso a -8) e Milan, obbligate a vincere oggi in campionato, e infine o forse soprattutto al Barcellona, che ritroverà martedì in Champions. Nove mesi esatti fa, in un altro sabato pomeriggio umido e buio, la squadra di Mourinho a Bologna aveva ringraziato Julio Cesar per una paratissima a tempo scaduto, decisiva per salvare il 2-1. Stavolta il portierone rimane quasi disoccupato, perché i voti più alti vanno agli attaccanti, a cominciare da Milito, e ai centrocampisti, da Motta al solito Cambiasso. Ma a scanso di equivoci, questa non è la vittoria dei singoli, o il frutto degli episodi, perché l’Inter stravince con una prova di forza tecnica oltre che fisica, dimostrando dall’inizio alla fine la maturità della grande squadra che tira nello specchio della porta avversaria ben undici volte, segnando tre gol e colpendo due pali, con lo stesso tiro di Stankovic, e una traversa con Milito. Rovesciando il discorso, quando si perde così non ci si
GIUDIZIO
1 3
INTER
777
MARCATORI Milito (I) al 22', Zalayeta (B) al 23', Balotelli (I) al 42' p.t.; Cambiasso (I) al 27' s.t.
(4-3-1-2)
(4-3-1-2)
Viviano; Raggi, Portanova, Britos, Lanna; Mingazzini, Guana (dal 40’ s.t. C.Zenoni), Valiani (dal 14’ s.t. Mudingayi); Adailton; Zalayeta (dal 25’ s.t. Osvaldo), Di Vaio.
Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Chivu; J. Zanetti, Cambiasso, T. Motta; Stankovic (dal 30' s.t. Vieira); Milito (dal 35' s.t. Mancini), Balotelli (dal 1' s.t. Eto'o). ALLENATORE Mourinho. PANCHINA Toldo, Cordoba, Materazzi, Krhin. ESPULSI Maicon al 46' s.t. per proteste. AMMONITI Balotelli e Motta per gioco scorretto.
ALLENATORE Colomba. PANCHINA Colombo, Vigiani, Marazzina, Bombardini. ESPULSI nessuno. AMMONITI nessuno. ARBITRO Rosetti di Torino.
NOTE paganti 20.484 per un incasso di 639.415,00 euro. Abbonati 12.583 per una quota di 167.654,00 euro. Angoli 2-6. In fuorigioco 3-0. Recuperi: p.t. 1', s.t. 3'. POSSESSO PALLA
BOLOGNA 38%
PALLE PERSE
INTER 62%
TIRI IN PORTA
III BOLOGNA 3
BOLOGNA 64
INTER 67
TIRI FUORI
IIIIIIIIIII II INTER 11
BOLOGNA 2
III INTER 3
MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 1-2
SECONDO TEMPO
c GOL!
12’ Milito, smarcato da Eto'o, calcia sulla traversa.
22’ Milito gira da pochi passi un colpo di testa di Lucio. c GOL! 23’ Zalayeta, smarcato da Adailton, controlla di destro e segna di sinistro in acrobazia. 36’ Stankovic colpisce un doppio palo. c GOL! 42’ Su angolo Balotelli di testa.
può aggrappare a nessun alibi, anche se forse il Bologna esagera dal punto di vista tattico ad affrontare l’Inter alla pari. La chiave Se la squadra più forte gioca con la concentrazione
c GOL!
27’ Cambiasso infila in corsa di sinistro un cross di Milito.
giusta, alla fine vince. E l’Inter stavolta non commette l’errore di concedere un tempo agli avversari. La svolta, però, non arriva con il primo gol, firmato da una prodezza di Milito. L’immediato pareggio di Zalayeta, do-
po 58" con una rete ancora più bella, ad appena 14" dalla ripresa del gioco (!), non spaventa l’Inter che prima colpisce un doppio palo e poi si riporta in vantaggio con un colpo di testa di Balotelli. E’ questa la chiave che apre la porta del successo, messo al sicuro nella ripresa da un colpo di biliardo di Cambiasso su passaggio di Milito. Inter schiacciasassi Con Balotelli preferito inizialmente a Eto’o, l’Inter si conferma una schiacciasassi che calpesta il ricordo dell'ultimo 1-1 casalingo con la Roma, con un crescendo di occasioni da gol. Cambiasso è il solito impeccabile regista difensivo, persino sprecato in quella posizione perché appena avanza segna, ma anche Motta tornato ad alti livelli non scherza. Nessuno stecca e i numeri impressionano. Segnato il gol numero 100 da quando c’è Mourinho, l’Inter fa 101 e anche 102, e limitandoci a questo campionato le reti sono già 32 in 13 giornate, alla media di 2,46 a partita! E proprio il fatto che nessuno si accorga della temuta assenza di Sneijedr, aggiunge valore a questo successo. Con un unico, gravissimo, neo rappresentato dalla folle protesta di Maicon a tempo scaduto, espulso e sicuramente squalificato, alla vigilia delle gare con Fiorentina e Juventus. Bologna coraggioso Colomba affronta l’Inter con lo stesso 4-3-1-2, ma senza avere giocatori con la stessa qualità soprattutto in difesa e in mezzo al campo. Il coraggio in questi casi sconfina nell’azzardo se non si riesce a giocare la partita perfetta. E siccome il Bologna sbaglia troppo sui calci piazzati, concedendo i primi due gol all’Inter sugli sviluppi di altrettanti angoli, alla fine paga la differenza tecnica. Inutilmente Adailton cerca le due punte Zalayeta e Di Vaio, perché il colpaccio riesce soltanto una volta con il gran gol dell’uruguaiano. Troppo poco per fermare una schiacciasassi. Ma siccome di Inter ce n’è una sola, il nuovo Bologna rigenerato da Colomba fa bene a continuare così.
S IL FILM
Il botta e risposta in meno di un minuto 22’p.t. Il primo gol dell’Inter lo segna Diego Milito, a quota 8 gol in questo campionato, su assist di testa di Lucio. Per la precisione, l’1-0 nerazzurro arriva al minuto 21’50’’. ANSA
23’p.t. La rimessa in gioco del Bologna è al 22’34". E arriva il bel lancio di Adailton e il pareggio di Zalayeta al 22’48. L'uruguaiano ha un conto aperto con l’Inter: 3˚ gol in 3 stagioni per lui RICHIARDI
27’s.t. Sullo splendido assist di Milito, Esteban Cambiasso anticipa Britos e segna di sinistro il gol del definitivo 3-1. Per il centrocampista è il secondo gol in questo campionato IPP
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c oltre i
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gol in A per l’Inter di José L’Inter di Mourinho in campionato era a quota 99 reti in 50 partite. Ieri i nerazzurri sono arrivati a 102 con le reti di Milito, Balotelli e Cambiasso RICHIARDI
LA RIVINCITA
O
MARIO BALOTELLI 19 ANNI ATTACCANTE
Balotelli dopo il gol zittisce il pubblico di Bologna che lo aveva ripetutamente beccato prima del riscaldamento e durante la partita
Mou: «Impari a convivere con le persecuzioni» ANDREA ELEFANTE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BOLOGNA dE tanto per cambia-
re, non si è fatto mancare niente: tardo pomeriggio in puro stile Balotelli, vissuto forse pericolosamente, di sicuro non banalmente. Rumori, umori, colori, voci. Tutte tranne la sua, ma stavolta senza rancori, anzi con il sorriso di chi ha voglia di fare lo scugnizzo davanti alle telecamere di famiglia: vado, non vado, parlo, non parlo? No, alla fine Balotelli non parla, lasciando sospesi giudizi e dubbi: quello che ha vissuto anche ieri, quello che ha sentito e che sente, quello che pensa e su chi. Quei fischi Prologo, rumori: un’ora scarsa prima della partita Balotelli va sul campo ad «assaggiare» il terreno e il benvenuto dei tifosi del Bologna è un’eco che Mario conosce già, si propaga portando fischi e «buu» e insulti razzisti. Balotelli alza lo sguardo, mastica, ingoia e se ne va abbassando il primo dito della mano: pollice verso per quell’ignoranza che non finisce mai. Partita, umori: Balotelli la gioca sbuffando il suo calcio, si prende falli e i calci piazzati che seguono, prova uno contro uno senza paura di perderli ma inseguendo quello da vincere. E poi perde anche l’attimo, quando Thiago Motta lo mette in porta, ma vince l’attimo che conta: corner di Maicon, col-
po di testa, 2-1, quarto gol in campionato. Quell’umore lì lo ha già provato altre volte e le pacche sulle spalle dei compagni che arrivano subito dopo pure: dito portato alla bocca, una, due volte, e adesso state zitti, adesso non fischiate più? State zitti: tut-
LA MOVIOLA
di Francesco Ceniti
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Maicon e il «vaffa» Rosso inevitabile Rosetti governa bene una gara corretta. Davvero inspiegabile il raptus di Maicon che al 91’ manda a quel paese l’assistente Ayroldi dopo una rimessa laterale assegnata al Bologna. Il rosso diretto è inevitabile: la squalifica dovrebbe essere di due turni e il brasiliano salterà la Juve. Per il resto, dubbi di fuorigioco su due gol. Nel primo tempo Zalayeta sembra in linea sul lancio di Adailton, mentre è più sospetta la posizione di Milito nella ripresa: l’argentino forse è qualche centimetro più avanti rispetto a Raggi. Chiamata difficile, va bene nel dubbio lasciar correre. Gialli ok a Balotelli (calcio gratuito a Raggi) e Thiago Motta (manata a Mingazzini che accentua gli effetti). Nel primo tempo giusto non fischiare rigore all’Inter in due occasioni: niente falli su Milito e Balotelli.
di A.CER.
BOLOGNA RAGGI NON SBANDA, DI VAIO DEFILATO
5,5 Ha il merito di lottare, ma soffre l'Inter dall’inizio alla fine
S 5,5
L’ALLENATORE
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IL MIGLIORE
Colomba
Adailton
Il suo coraggio è ammirevole, ma non paga. Con 2 punte e un trequartista concede troppi spazi in difesa e in mezzo.
È lui a smarcare Zalayeta in occasione del pareggio ed è lui il più continuo in fase di costruzione. Cerca anche il gol, ma sbaglia mira.
IMAGE SPORT
Fischi, buu razzisti e insulti: silenzio, risponde Balotelli DAL NOSTRO INVIATO
LE PAGELLE
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ti, tutti quelli che Balotelli non va mai bene com’è. Quel giallo Minuto 37, colori: giallo, come il cartellino che gli fa vedere Rosetti dopo un fallo su Raggi, e quello che Balotelli rischia poco dopo; rosso, come il numero 45 sul tabellone delle sostituzioni ad inizio secondo tempo, fuori lui e dentro Eto’o, per stavolta può bastare così. Fine partita, voci: Mourinho che spiega «Ho tolto Mario perché ci sono giocatori che, da ammoniti, controllano le loro emozioni e altri, come lui, che continuano a giocare nello stesso modo: e io non ho voluto rischiare di giocare in dieci. I fischi, gli insulti? Purtroppo non possiamo controllare chi sta dall’altra parte, i tifosi e anche gli avversari: è una persecuzione, una ricerca continua del cartellino per Balotelli, ma lui si deve adattare e imparare a convivere con questa situazione». Sentenza Milito Voci, anche quella di Milito: «Mario è importante per noi: un grande primo tempo, un grande gol, ci ha aiutato a vincere e per il resto deve solo pensare a stare tranquillo». Tranquillo come lui, Diego: 8˚ gol in campionato (più quello di Kiev), persino il 9˚ sbagliato, l’assist a Cambiasso («Felice per lui, è un amico») e la testa già a Barcellona: «Visto? Fino ad oggi abbiamo pensato solo al Bologna. Ora possiamo pensare al Barça: li rispettiamo, ma andremo lì per vincere, come sempre». Una sentenza, come lui.
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Viviano
Raggi
Portanova
Britos
Lanna
Mingazzini
Bravo anche nelle uscite, limita i danni fin che può. Bombardato da tutte le parti, si arrende tre volte ma sempre senza colpe specifiche.
Il migliore della difesa, non rimane soltanto sulla destra e spesso va ad aiutare i compagni in difficoltà al centro dell'area.
Lui, invece, è il primo a sbagliare, favorendo il gol dell'1-0 di Milito. Poi fatica a riprendersi, e spesso è fuori posizione.
L’anno scorso aveva segnato contro l’Inter. Stavolta soffre dall'inizio alla fine il movimento di Milito e degli altri attaccanti.
Maicon non lo spaventa con le sue rare discese e allora prova ad avanzare sulla fascia sinistra, ma fa partire cross innocui.
Lotta con umiltà sul centro destra, cercando di contenere Motta. Risucchiato indietro, fatica a rendersi utile in fase di spinta.
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Guana
Valiani
Zalayeta
Di Vaio
Mudingayi
Osvaldo
Schiacciato come gli altri compagni del centrocampo, dà un'occhiata a Stankovic ma non riesce mai a far ripartire l'azione. (C. Zenoni s.v.)
Dei tre centrocampisti è l’unico che cerca di assistere gli attaccanti, provando a liberarsi sulla sinistra. Esce stremato a metà ripresa.
Il gol del pareggio-lampo è un gioiello da grande giocatore, la cui tecnica non è mai stata in discussione. Poi, però, non graffia più.
Vorrebbe pungere come sa, ma non ci riesce. Gioca troppo defilato sulla sinistra e paradossalmente paga la presenza di Zalayeta.
Rileva Valiani in mezzo al campo, senza riuscire a far meglio perché la forza fisica non basta se non accompagnata da piedi buoni.
Rileva Zalayeta sull’1-2 nella speranza di acciuffare il pareggio. Ma subito dopo segna Cambiasso e lui sparisce senza incidere.
INTER CAMBIASSO ECLETTICO, MOTTA PREZIOSO
7,5 Prova da grande squadra per forza fisica, tecnica e atletica
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L’ALLENATORE
h 7,5
IL MIGLIORE
Mourinho
Milito
Bravo a presentare una squadra che stravince con la giusta concentrazione. Bravo pure nei cambi, senza un certo Sneijder.
È l'attaccante che gioca di più, ed è quello che gioca per due, perché segna e fa segnare. La traversa gli nega la doppietta (Mancini s.v.).
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Julio Cesar
Maicon
Lucio
Samuel
Chivu
Zanetti
Al limite del «senza voto», perché incolpevole sul gol di Zalayeta. Per il resto è costretto a guardare i compagni che attaccano.
Prima si fa notare soltanto battendo gli angoli da cui nascono i gol di Milito e Balotelli. Poi rovina tutto facendosi espellere per un’assurda protesta.
Offre di testa a Milito il pallone del primo gol, ma non chiude su Zalayeta in occasione del pareggio, confermando pregi e difetti.
Lui rimane sempre dietro, dove sembra meno preciso del solito anche se il Bologna punge soltanto una volta con il gran gol di Zalayeta.
E’ il primo a tirare in porta con un’incursione sulla sinistra, mostrandosi più intraprendente del solito davanti, ma meno sicuro dietro.
Sul centro destra offre la solita lezione tattica e atletica, senza pause. E quando avanza Cambiasso è lui a coprirgli le spalle.
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Cambiasso
T. Motta
Stankovic
Balotelli
Eto’o
Vieira
Si conferma il più continuo e più eclettico. Davanti alla difesa non perde un pallone e quando avanza trova facilmente il gol.
Bentornato agli alti livelli, gioca con straordinaria facilità, sempre essenziale e preciso, smistando palloni preziosi per tutti.
Bravo quando tira e colpisce un doppio palo, meno bravo nel ruolo di vice-Sneijder perché rende di più quando gioca più indietro.
Preferito a Eto'o, sbaglia un gol, poi segna di testa quello del 2-1. Ma siccome era ammonito, Mourinho lo risparmia dopo l'intervallo.
Rileva Balotelli nella ripresa, cercando invano il primo gol in campionato lontano da San Siro. Si muove bene, ma non trova lo spazio per tirare.
Rileva Stankovic nell'ultimo quarto d'ora abbondante, aiutando tatticamente la squadra a pilotare un successo mai in discussione.
TERNA ARBITRALE: ROSETTI 7 Sa farsi rispettare e non sbaglia nella distribuzione dei cartellini, gialli o rossi, con una direzione alla sua altezza. Calcagno 6,5 - Ayroldi 6,5
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SERIE A ANTICIPI 13a GIORNATA PROGRAMMA E TV
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La settimana di Champions e Coppa Italia
MARTEDÌ 20.45 Champions League (gruppo E) Fiorentina-Lione (Sky Sport 3 HD, Sky Calcio 4, Premium Calcio 1) Classifica: Lione 10, Fiorentina 9, Liverpool 4, Debrecen 0. 20.45 Champions League (gruppo F) Barcellona-Inter (Sky Sport 1 HD,
Sky Calcio 3, Premium Calcio) Classifica: Inter 6, Rubin Kazan e Barcellona 5, Dinamo Kiev 4.
MERCOLEDÌ 15 Coppa Italia (quarto turno) Chievo-Frosinone 18.30 Coppa Italia (quarto turno) Siena-Novara
GIOVEDÌ 15 Coppa Italia (quarto turno) Atalanta-Lumezzane
20.45 Champions League Samuel (gruppo C) Eto’o, 28 Milan-Marsiglia (Rai 1, Sky Sport 1 LAPRESSE HD, Sky Calcio 3, Premium Calcio 1) Classifica: Milan e Real Madrid 7,
Maicon addio Juve? Mou: «Per lui usata un’altra misura» Il tecnico e l’espulsione: «Stessi fatti interpretati in modi diversi». Su Barcellona: «Misurerà la nostra personalità» DAL NOSTRO INVIATO
MIRKO GRAZIANO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BOLOGNA dPazza Inter? Di più,
molto di più. Masochista Inter, folle Maicon. Minuto novantuno: gara strafinita, palla in fallo laterale. «Mia o tua?». Ayroldi (collaboratore di Rosetti) l’assegna al Bologna. Roba insignificante. Per tutti, non per Maicon, che si mette a fissare il guardalinee e per due volte lo manda a farsi un giro in luoghi decisamente poco comodi. Risultato? Cartellino rosso e probabili due giornate di squalifica. Ovvero, ciao Fiorentina... e soprattutto Juventus! Versioni discordanti A conferenza finita, l’Inter comunica: «Il guardalinee dice a Maicon "vai". Maicon dice due volte "vai tu". Il guardalinee capisce "fuck you". A fine gara il giocatore si è comunque spiegato con la terna arbitrale». Ricostruzione che però non deve essere arrivata in tempo a Mourinho, che qualche minuto prima non aveva infatti negato le presunte
Marsiglia 6, Zurigo 3.
20.45 Champions League (gruppo A) Bordeaux-Juventus (Sky Sport 3 HD, Sky Calcio 4, Premium Calcio) Classifica: Bordeaux 10, Juventus 8, Bayern 4, Maccabi 0.
L’arbitro Roberto Rosetti, 42 anni, mostra il cartellino rosso a Sisenando Maicon, 28 anni LIVERANI
offese ad Ayroldi, preferendo piuttosto scagliarsi contro le differenti interpretazioni dei vari arbitri sull’argomento. «E’ sempre la solita storia - dice il portoghese -. Per uno stesso comportamento, per le stesse parole, la pena dipende dall’arbitro, dal guardalinee, dal giocatore o dalla squadra in questione: c’è chi prende il cartellino rosso, chi un’ammonizione e chi se la cava con niente. Questa è l’unica cosa che non riesco ad accettare. Penso che un giocatore debba sapere ciò che può fare e ciò che non può fare. Sono tutti uguali e la punizione deve essere la stessa». Filosoficamente inattaccabile. Ma la leggerezza di Maicon resta una «balotellata» in piena regola. E come tale va condannata. Solo che stavolta Mourinho non sceglie la piazza pubblica per lavare i panni sporchi. Di sicuro «recupererà» nelle prossime ore. Magari dopo Barcellona. Sereni in Coppa Martedì sera l’Inter ha il primo match point europeo, «e ci arriviamo sereni, dopo una prestazione perfetta, una vittoria meritatissima, mai in discussione. Nemmeno dopo il gol di Zalayeta mi sono preoccupato. La reazione è stata immediata. Anzi, bravo Viviano a limitare i danni: un portiere (che per metà è dell’Inter, ndr.) che ha futuro. Lo dico sempre: il modo migliore per preparare certe partite è vincere quella precedente. Oltretutto, a Barcellona non sarà questione di vita o di morte. Eventualmente si può rimediare in casa contro il Rubin Kazan». E quindi al Camp Nou José Mourinho vuole vedere «gente che entra in campo e dice: "Ora mi voglio divertire, tirare fuori la gara indimenticabile, perché non sono molte le occasioni di giocare in certi stadi". Sarà un bel test sulla personalità dei miei ragazzi. Ibrahimovic assente? Al 99,99 ci sarà...».
20.30 Coppa Italia (quarto turno) Napoli-Cittadella (Conto Tv) Palermo-Reggina (Conto Tv)
x DICONO... Esteban Cambiasso Abbiamo fatto noi tutta la gara. Sul gol volevo fare un assist a Milito, poi ho visto che la palla si allargava e lui non aveva aiuti, quindi mi sono inserito e Diego è stato grande
S Julio Cesar Non era facile rimanere tranquilli avendo subito gol subito dopo il nostro vantaggio. E’ tutto più facile con questo possesso palla. Spero di uscire dal Camp Nou già qualificato
S Javier Zanetti Ci siamo arrabbiati molto per il rosso a Maicon perché la partita era ormai finita. Lui negli spogliatoi ci ha confessato di non aver detto nulla al guardalinee
SOLLEVA IL MORALE, RINFRESCA IL MOLARE.
Le Balene colpiscono ancora
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Nel finale del campionato brasiliano, Adriano insegue lo scudetto e dei record: è in testa alla classifica cannonieri della A 2009 con 19 reti in 28 presenze e tenta di aumentare il bottino stasera (alle 22.30 italiane) col suo Flamengo, in casa col Goiás. L'Atlético Mineiro del rivale Diego Tardelli, con 18 gol, riceve l'Internacional. Adriano prova pure a raggiungere Zico come miglior cannoniere del Flamengo in una sola annata: il campione passato all’Udinese segnò 21 gol nel 1980 e nel 1982. Adriano cerca anche di arrivare al 200º gol da professionista. Prima di Flamengo-Goiás, la capolista San Paolo gioca in trasferta col Botafogo. Mancano tre turni alla fine. Classifica (prime posizioni): San Paolo 62 punti; Flamengo 60; Palmeiras (1 gara in più) 59; Internacional e Atlético Mineiro 56.
LA PIÙ FORTE CHE C’È
Colomba: «Terzo gol irregolare K.o. giusto» Di Vaio: «L’Inter è senza rivali. Per noi la strada è giusta» VINCENZO DI SCHIAVI
NELLA A BRASILIANA
Adriano attacca il record di Zico
QUI BOLOGNA
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BOLOGNA d«Altra galassia, stra-
potere fisico e tecnico, categoria superiore». Il pensiero comune diventa peana rossoblù alla grandeur nerazzurra. Con un’unica smagliatura che l’allenatore del Bologna, Franco Colomba, puntualizza con certezza granitica: «Il terzo gol dell’Inter è viziato da un fuorigioco di Milito». In effetti non è chiaro, potrebbe essere così: «Non "potrebbe" — precisa —, ho rivisto le immagini: quello è fuorigioco certo. Peccato perché, sul 2-1, avremmo potuto assistere a un finale più vibrante e incerto. Poi però il risultato è giusto: la vittoria è indiscutibile come lo strapotere fisico e tecnico degli avversari. Abbiamo giocato con due attaccanti e una mezza punta per evitare di rimanere schiacciati nella nostra metà campo. Ci siamo riusciti, ma non è bastato. Il primo tempo e l’inizio del secondo mi sono piaciuti. Peccato per i gol subiti su due calci d’angolo. Quelli sono colpa nostra. Per sperare di battere l’Inter, gli errori evitabili vanno evitati». Interona Lodi sperticate per la banda Mourinho. Marco Di Vaio, prima di lisciare il suo Bologna, alza le braccia: «In Italia, questi non hanno rivali. Hanno già vinto, nessuno è al loro livello. Giocano con una personalità che ti annichilisce. Siamo stati bravi a reagire dopo il loro primo vantaggio e a tentare di proporre delle ripartente. La squadra un po’ sbilanciata? Io dico che questa è la strada giusta. Colomba ci sta dando un’identità di gioco. Riusciamo a essere più pericolosi. A mio avviso abbiamo fatto una gara decorosa che ci mette ottimismo addosso anche perché non affronteremo sempre l’Inter». Lady Francesca Anche la presidente Francesca Menarini guarda al bicchiere mezzo pieno: «Mi è piaciuto l’atteggiamento, non ci siamo chiusi, non è stata una gara difensiva e non siamo partiti già sconfitti. Almeno ci abbiamo provato anche se contro questa Inter c’è ben poco da fare. Certo, se avessimo chiuso il primo tempo sul pareggio forse sarebbe stata un’altra partita. Ma è giusto così, abbiamo pagato alcune disattenzioni».
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Parma meraviglia: è terzo Anche Gilardino s’inchina La squadra di Guidolin passa a Firenze: Amoruso, Bojinov e Lanzafame A Prandelli non basta la doppietta dell’attaccante, che poi sfiora il pari FIORENTINA PARMA PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Gilardino (F) al 26', Amoruso (P) al 30' p.t.; Bojinov (P) al 7', Gilardino (F) al 17', Lanzafame (P) al 23' s.t. FIORENTINA (4-2-3-1) Frey; Comotto, Natali (26' s.t. De Silvestri), Dainelli, Pasqual; Donadel, C. Zanetti; Marchionni, Santana ( 9' s.t. Castillo), Vargas; Gilardino. PANCHINA Avramov, Savio, Gobbi, Jorgensen, Babacar. ALL. Prandelli.
successo esterno per il Parma (l’altro 1-2 contro la Lazio). Due le sconfitte in casa della Fiorentina (0-1 col Napoli)
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PARMA (3-5-2) Mirante; Dellafiore, Panucci, Lucarelli; Zaccardo, Dzemaili, Morrone, Galloppa (25' s.t. Lunardini), Castellini; Bojinov (18' s.t. Lanzafame),Amoruso (39' s.t. Mariga). PANCHINA: Pavarini, Zenoni, Biabiany, Paci. ALLENATORE. Guidolin
gol di fila per Lanzafame e sempre da panchinaro subentrante (aveva segnato in Parma-Chievo finita 2-0)
ARBITRO: Orsato di Schio. ESPULSI Donadel al 41' s.t. (doppia ammonizione). AMM. Pasqual, Amoruso, Della Fiore, Dzemaili g.f., Zanetti per proteste e Galloppa per c.n.r. NOTE 4.719 paganti; inc. 97.730,80 euro; 20.349 abb. 443.148,50. Tiri in porta: 5-5; Angoli: 8-4. Fuorig.: 1-4. Rec.: p.t. 2'; s.t. 5'.
Nicola Amoruso, 35 anni, realizza il primo gol del Parma. Una lunga carriera per l’attaccante che lo scorso anno era a Siena GABUTTI
Mutu contro il Lione.
LUCA CALAMAI
sale al terzo posto in classifica. In piena zona Champions. E nessuno si illuda che questo risultato sia casuale. Guidolin ha costruito un bel giocattolo mescolando l'esperienza di vecchi guerrieri quali Panucci, Amoruso e Zaccardo; alla freschezza di ragazzini impertinenti quali Galloppa, Dzemaili, Lanzafame, Bojinov. Un mix esplosivo. Il Parma vince 3-2 al Franchi mettendosi sul petto la medaglia di squadra rivelazione del campionato. Scivola, invece, la Fiorentina. Un colpo basso alla vigilia della «partita della vita» di martedi in Champions col Lione. Sia chiaro, la formazione viola ci ha messo cuore e gambe. E grazie alle magie di Gilardino (al sesto centro in campionato) ha sfiorato addirittura il pareggio. Ma, a gioco lungo, le assenze di Mutu e Jovetic si fanno sentire. Così come è evidente la mancanza di un altro attaccante di ruolo. Prandelli ha tre giorni di tempo per cancellare questa partita dalla testa dei suoi giocatori. E, magari, tentare un miracolo: il recupero di
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i gol in campionato per Gilardino (prima doppietta) che sale a quota 119 in serie A. Amoruso è arrivato a 109
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FIRENZE dPer una notte il Parma
I NUMERI
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LA MOVIOLA
di Francesco Velluzzi
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Il gol di Amoruso è regolare Giusti i due gialli a Donadel Morrone: non è fallo da rigore
Zaccardo scatta, ma non è in fuorigioco FOTO SKY Lascia dubbi nei viola un’azione nel finale con un intervento di Morrone in area, ma colpisce con la gamba e la palla gli carambola sul braccio: è regolare. Giusto il secondo giallo a Donadel che entra durissimo su Morrone: Orsato, sbaglia a non decidere subito. Forse eccessivo quello a Natali per un’entrata su Bojinov. Niente da dire, invece, sul primo gol del Parma: Zaccardo scatta ed è tenuto in gioco da Comotto.
La chiave Alla conquista delle fasce. C'è un'intensità da tangenziale nell'ora di punta sulle corsie esterne. La Fiorentina affonda con facilità dalla parte di Vargas. Come al solito imprendibile. Il Parma risponde con altrettanta pericolosità con la coppia Zaccardo-Dzemaili. Dopo un clamoroso errore al 4' di Bojinov (palla fuori da pochi metri) e un tentativo di cucchiaio di Marchionni al 25' neutralizzato da una grande deviazione di Mirante arrivano i gol. Dalle fasce, naturalmente. Comincia, al 26', la Fiorentina. Santana, che ruba per una volta a Vargas l'etichetta di uomo-cross, confeziona un traversone teso per Gilardino. Bella torsione del cannoniere viola che di nuca trova la correzione vincente. Quattro minuti dopo la risposta del Parma. Zaccardo vola via sulla fascia destra e confeziona un assist al bacio per Amoruso che deve solo appoggiare in rete. 1-1 e tutto da rifare. Ancora Gila La Fiorentina inizia
la ripresa a passo lento. Quasi imballata. Pesano le assenze di Mutu, Jovetic e Montolivo: in pratica tutti gli uomini di qualità della squadra. Il Parma è più frizzante. E al 7' passa in vantaggio. Su una punizione dalla tre-quarti campo di Galloppa la difesa viola si alza con un attimo di ritardo: per l'ex Bojinov, in posizione regolare, è uno scherzo battere Frey. Prandelli reagisce subito inserendo un altro attaccante, Castillo. La Fiorentina riconquista preziosi metri di campo. E al 17' arriva il 2-2. Angolo di Vargas e dal mucchio spunta ancora una vola Gila-gol: capocciata e palla in rete. Non è finita. Le due squadre hanno ancora voglia di provare a vincere. Gilardino ci prova nuovamente di testa ma Lucarelli, casualmente, devia in angolo. Non sbaglia, invece, il nuovo entrato Lanzafame che si infila in mezzo a una difesa imbambolata e con un tocco da artista beffa Frey. La Fiorentina chiude in dieci per l'espulsione di Donadel (doppia ammonizione) e sfiora il pari con un'altra testata di Gilardino corretta in angolo da un guizzo miracoloso di Mirante. Il resto è solo festa Parma.
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confronto in serie A tra le due squadre che si trovano ora in perfetta parità: 11 successi a testa più 9 pareggi
di MATTEO DALLA VITE
FIORENTINA 5,5 FREY 5 Graziato da Bojinov, nei gol del Parma non mette una pezza. COMOTTO 5,5 Tiene in gioco per l’1-1, poi va centrale: partita dura. NATALI 5 Impera di testa, ma nei doppi vantaggi-Parma non c’è. DE SILVESTRI 5,5 A destra: si alza ma ha poco tempo per incidere. DAINELLI 5 Arruffone, impreciso, disattento quando il Parma accelera. PASQUAL 5,5 Molto, troppo alto: Zaccardo lo brucia quando c’è l’1-1. DONADEL 5,5 Inizio tosto, cercando la profondità: poi s’infeltrisce. ZANETTI 6 Alimenta le geometrie, fa le cose giuste ma in mezzo è solo. MARCHIONNI 6 Da solo, pallonetto, Mirante. Fa, a volte è fumoso. SANTANA 6 Va a dare una mano a sinistra, fa anche l’assist che porta all’1-0. CASTILLO 5 Un quasi gol che Lucarelli mura. Poi, svirgola. VARGAS 6,5 Altissimi: l’angolo del 2-2 ma anche tanti cross a vuoto. IL MIGLIORE h 7,5 GILARDINO E’ quello che riassesta, fino a un certo punto, il match. Doppietta e tantissima battaglia. All. PRANDELLI 5,5 Perde la partita soprattutto in mezzo al campo e poi sulla propria sinistra. E dietro sono tutti troppo distratti.
PARMA 7 MIRANTE 7 Respinge un po’ di tutto, prima e dopo i Gila-gol. Sul finale, conserva la vittoria proprio su Gilardino. DELLAFIORE 6 Centrodestra: l’unico che, fra i tre, fa meno filtro. PANUCCI 6,5 Non passa secondo che non dia una dritta, un ordine a chi gli sta a fianco: carismatico. E fa il lancio del 2-3. A.LUCARELLI 6 E’ quello che fa più a sportellate con Gilardino: neutralizza un già gol di Castillo. ZACCARDO 6,5 E’ la forza bruta negli affondo e nei ripiegamenti: assist per l’1-0 scattando d’astuzia. DZEMAILI 7 Mura e riparte con una forza eccezionale. Avvia l’1-1. MORRONE 7 E’ quello che alza il muro di forza nel mare di mezzo.
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IL MIGLIORE
7 GALLOPPA
Batte la punizione del 2-2 ma soprattutto (con Dzemaili) dà una forza e una propulsione incessanti. LUNARDINI 6 Si mette a dare e a fare nella ripresa dei miracoli.
DOPOGARA DELUSO PRANDELLI: «INGENUI SU TUTTI I GOL. LA SOSTA CI HA PENALIZZATO»
CASTELLINI 6,5 Dà la fisicità a sinistra e anche la spinta giusta.
Guidolin: «Teniamo i ritmi alti e abbiamo qualità»
BOJINOV 6,5 La zampata del 2-1 ma anche quel gol strafallito dopo 3 minuti.
Donadel? Era fallo, ma l’arbitro non aveva visto ed è stato richiamato dal quarto uomo: se il quarto uomo partecipasse attivamente per tutta la partita sarebbe un bene per il calcio...».
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FIRENZE dIl Parma vola, la Fio-
rentina inchioda di brutto. «Ho un gruppo straordinario — dice Francesco Guidolin —, giocatori di qualità: tenere alti i ritmi è la nostra caratteristica che oggi, assieme a certe giocate, è stata determinante». Ecco Prandelli: «La sosta ti crea qualche problema quando attraversi un buon periodo. Abbiamo commesso delle ingenuità su tutti i gol. Dopo il 2-2 pensavo di vincere, ma quando prendi un contropiede così... L’espulsione di
Orsato, circondato dai viola, espelle Donadel ANSA
Immagini Detto dello striscione anti-Francia («Frey è una garanzia, Domenech mandatelo via»), ecco Gilardino: «Abbiamo perso una partita incredibile, loro se la sono giocata ma hanno meritato. L’arbitro? Non so che dire, parleranno le immagini. Dovevamo avere maggiore attenzione in alcuni partico-
lari, non possiamo lasciare troppi spazi. Adesso dobbiamo pensare al Lione». Vargas, Breno, Dominguez Ora, mercato. Vargas piace al Real? Il dg spagnolo, Jorge Valdano, conferma al quotidiano peruviano El Comercio: «Mi piace, giocatore interessante, ma non c’è nessuna trattativa in corso nè con lui nè col suo entourage». Ora arrivano in Italia i procuratori di Dominguez (Rubin Kazan) e Breno (Bayern), due che alla Fiorentina piacciono. m.d.v.
LANZAFAME 7 Il fulmine del 3-1 che sparecchia una difesa assonnata. AMORUSO 6,5 Appoggia l’1-1 da solo: poi, gara di grande corposità. ma quella gomitata, non vista, a Comotto? (Mariga s.v.) All. GUIDOLIN 7,5 Fasce stuccate e inserimenti nel mezzo: così imbusta la Fiorentina. Poi, con Lanzafame pesca anche il jolly. TERNA ARBITRALE: ORSATO 5,5 Non sbaglia cose grosse ma non vede la gomitata di Amoruso a Comotto. Rubino 6-Altomare 5,5
DOMENICA 22 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA SPORTIVA
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DOMENICA 22 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA SPORTIVA
fIl capitano alla prima da titolare in una
SERIE A Perché vedere
JUVENTUS-UDINESE La Juve deve rispondere subito alla vittoria dell’Inter per non perdere terreno. L’Udinese prova a rialzarsi dopo 1 punto in 2 gare Olimpico, ore 20.30
DAI NOSTRI INVIATI
FRANCESCO BRAMARDO LUCA CURINO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
VINOVO (Torino) dSoluzione 10
per mille. Nella Juventus a caccia della millesima vittoria casalinga in Serie A torna Alessandro Del Piero. É il numero 10 la soluzione ai problemi in attacco. Iaquinta e Trezeguet sono infortunati, ma il capitano, dopo uno degli inizi di stagione più accidentati della carriera, è finalmente guarito dallo stiramento all’adduttore. Se si eccettua la manciata di minuti contro il Bologna, in pratica non è mai uscito dai box. Ormai però sono più di due settimane che scalda il motore ed è carico di gambe e di testa. Il suo campionato comincia oggi. Cominciare da zero «Vivo questi giorni con l’entusiasmo di quando inizia una nuova stagione — confessa lui stesso ai propri sostenitori —. Perché a me sembra davvero di ricominciare da zero, dato che finora sono stato a guardare. Adesso però sono pronto, ho voglia di riprendermi tutto quello che mi sono perso fino ad ora e di aiutare la squadra a raggiunge-
stagione contraddistinta dai guai fisici
re gli obiettivi che ci siamo prefissati». Parole che rispecchiano quelle dell’allenatore sul suo conto: «Ale arriva da un lungo periodo di inattività e io devo tener presente anche questo aspetto. Ma averlo di nuovo a disposizione è un grande vantaggio per la carica all’interno del gruppo. Di sicuro ci è mancato in campo, anche se chi ha giocato al suo posto ha fatto bene, altrimenti con tutti i contrattempi che abbiamo avuto adesso non saremmo lì. Ora dobbiamo continuare a vincere, sperando che gli altri si fermino». La questione tattica E’ interessante vedere dove viene collocato Del Piero e che cosa può cambiare con lui nella Juventus, ovvero come si combina un giocatore con le sue caratteristiche con il 4-2-3-1 sul quale da un mesetto si è assestata la squadra. Quello di Ferrara è un inno all’elasticità del capitano: «E’ una seconda punta a cui piace venire incontro. Gli piace partire da una posizione
gazza&play Del Piero sul cellulare
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JUVE, CACCIA AL
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Un nuovo Ale per la storia: «Riparto da zero» La Juve cerca il millesimo successo casalingo in A. Ferrara lancia Del Piero a sinistra con Diego e Camoranesi dietro ad Amauri: «L’ho provato, può fare bene»
y dalla prima
TENDENZE UN’ALTRA RIVELAZIONE IN FRIULI
IL MILAN È IL PIÙ VECCHIO
Nessuno è giovane come l’Udinese E ora c’è Romero Età media 25,9 Per il 4o anno di fila il club dei Pozzo ha la rosa meno vecchia MARCO PASOTTO MASSIMO MEROI
re il Milan: 21 maggio 1979, ovvero 30,6 anni. I nemmeno 26 anni dei friulani sono l’elisir di lunga vita, perché significano presenza di ricambio generazionale, che va a unirsi alla capacità del club di scovare ragazzi dalle grandi potenzialità.
dGuai a usare il dato come alibi, sarebbe troppo comodo. Semmai può essere una semplice spiegazione alle amnesie cui va incontro periodicamente la squadra: per la quarta stagione consecutiva l’Udinese presenta la rosa più giovane di tutto il torneo. Un marchio di fabbrica. In fondo i cali di tensione sono l’unico rovescio della medaglia, perché gli altri aspetti sono tutti positivi: possibilità di dar vita a un progetto, monte ingaggi contenuto, certezza di realizzare plusvalenze. Una filosofia aziendale che a Udine hanno affinato lungo gli anni e ha quasi sempre pagato. Tanto da diventare un modello — non così facilmente riproducibile — per molti club.
Rivelazione spagnola Intanto iniziate a segnarvi questo nome, ne sentirete parlare: Jaime Gomez Romero, classe ’90, centrocampista offensivo spagnolo che l’Udinese ha pescato nella serie B spagnola, dove nella passata stagione con l’Albacete ha giocato 31 partite segnando 7 gol. Durante il ritiro estivo sono bastati pochi allenamenti per incantare i compagni che lo indicarono come la probabile rivelazione dell’Udinese. Per convincere Marino a mandarlo in campo ci è voluto qualcosa di più: solo prima della sosta lo spagnolo ha ricevuto il battesimo in serie A subentrando a 10’ dalla fine al posto di Lodi. Oggi contro la Juve Romero potrebbe fare il suo esordio da titolare. All’appello mancano tre attaccanti esterni: lo squalificato Di Natale e gli infortunati Pepe e Sanchez.
Milan over 30 In questo campionato la data di nascita media dei giocatori bianconeri è 10 febbraio 1984: 25,9 anni. Seguono Palermo con 26,2 e Siena con 26,4. A fare da contralta-
L’esempio di Basta Romero non è che la solita punta dell’iceberg formato dai giovani talenti che l’Udinese anche quest’anno ha pescato in giro per il mondo e portato a Udine per essere
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Questa la classifica delle cinque squadre più giovani e più vecchie della serie A. I dati sono stati ricavati calcolando tutti i giocatori scesi in campo almeno 1 minuto
GIOVANI...
Jaime Gomez Romero, 19 anni, è cresciuto nell’Albacete, dove è entrato nel giro della prima squadra nel 2007-08. E’ un Under 21 della Spagna PIERANUNZI
inseriti gradualmente. Qualche nome? Il terzino destro colombiano Cuadrado, classe ’88, ma anche il nigeriano Emeka (’90) in forza alla Primavera di Rossitto («mi ricorda Seedorf», si è sbilanciato il responsabile del vivaio bianconero Andrea Carnevale) o il senegalese Baraje (’92), che ha incantato Marino in un test in famiglia e che non può ancora essere tesserato. Tutti questi ragazzi si allenano e aspettano di essere lanciati come è avvenuto la passata stagione ad Asamoah e in quella in corsa a Basta, subentrato all’infortunato Isla nella gara con il Milan. Da allora ha saltato solo la gara con il Chievo, perché era squalificato. A Udine la strada è tracciata da tempo: basta seguire la direzione giusta.
1) Udinese: età media 25,9 anni 2) Palermo: 26,2 anni 3) Siena: 26,4 anni 4) Catania: 26,7 anni 5) Parma: 27 anni
... E MENO GIOVANI 1) Milan: età media 30,6 anni 2) Bologna: 30,2 anni 3) Chievo: 29,3 anni 4) Inter: 28,8 anni 4) Juventus: 28,8 anni
di GERMANO BOVOLENTA
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Massiccia e divertente L’Inter arriva a Bologna con il treno Frecciarossa. Un’ora e cinque minuti. Poi in altri venti regolarizza (si fa per dire) la sua stabilissima posizione. A Bologna vince bene, con una buona prova di forza. Tre gol, tiri in porta, pali. Inter senza problemi, con possesso palla, un occhio alla classifica e un orecchio già sintonizzato sulla sigla dell’Eurovisione. L’Intervallo è finito, la ricreazione pure. Mourinho, il miglior psicologo di Mario Balotelli, non fa ricorso a un turnover ampio. Si limita alla staffetta Mario-Eto’o. Milito (mamma mia, che bravo) riposa dieci minuti. Stankovic quindici. E adesso? Barcellona. La bella, calda e musicale Barcellona. Con il suo respiro, con il suo gioco e forse con il suo Ibrahimovic. Gioca, Ibra? Come va il mal di pancia? La risposta arriva da Bologna. Da Mourinho. Il tecnico sale sul pullman, si mette a lavorare sul Barça e garantisce con un filo d’ironia: Ibrahimovic gioca al 99,999%. Bene. Mourinho è in forma, nell’Intervallo si è riposato. Lui, che è stato tre anni a Barcellona, dice che in quello stadio ci vuole la testa, più della tattica. Josè, si sa, ha testa e pure tattica e molti altri numeri. Manca a questo punto il test: il Camp Nou, dopo la strepitosa trasferta di Kiev, dirà quanto
pesa e vale l’Inter d’Europa. In queste ore, a proposito di testa, i cannibali nerazzurri si godono gli otto punti di vantaggio sulla Juve. A guardare così in alto, un po’ mal di testa ti viene. Otto. Una bella cifretta, e sono andate solo tredici partite. Quella, italiana, è la grande testa. E l’Inter non se la fascia da un po’ d’anni. La usa, è sua, ne possiede il copyright. La usa, la testa, anche Gilardino. Due volte, «in torsione», poi colpisce e gira il pallone come pochi sanno fare. Ma il Parma di Guidolin sa fare di più. Tre gol, grande corsa, movimenti. La partita è bella e il Parma vince, sorpassa la Viola e anche il Milan. Il Parma è terzo, a un punto della Juve. Stasera, Torino 20.45, il mondo bianconero (Juve, Udinese) aspetta con il cuore in mano e ansia il ritorno di una bella testa del nostro calcio: Alessandro Del Piero. Torna un amico, dal primo minuto. Non porta memorie, chi lo ha visto e lo conosce non ha dubbi: sta preparando qualche ricordo per il futuro. Avanti Juve con il vecchio umile Del Piero che dice: riparto da zero. Ma con molti «tituli». Il Milan super offensivo, la Samp di Cassano, il Genoa di Palladino ripartono dalle loro buone postazioni. E con in testa tante buone idee.
DOMENICA 22 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA SPORTIVA
Alessandro Del Piero, 35 anni, è alla Juve dal 1993. In questo campionato ha giocato solo 6 minuti, contro il Bologna, alla 6a giornata AFP
più esterna per accentrarsi, predilige una certa zona di campo. Questa settimana in allenamento l’ho provato proprio lì e se continuiamo con il modulo delle ultime gare quella è una posizione in cui può far bene. Non posso pretendere che copra tutta la fascia, ci penseranno altri per lui. Ma non è diverso dal modo di giocare di Giovinco, che non mi sembra un elemento abile in fase difensiva». E quella morale Del Piero a sinistra, dunque, sulla stessa linea di Diego e di Camoranesi, con Amauri punta avanzata: se funziona è roba da sfracelli, anche se dietro si concede più spazio all’Udinese. «Certo che possono giocare insieme — conferma Ferrara —. Quei tre possono dare tantissimo e a me piace creare più problemi agli avversari, anche a costo di correre qualche pericolo mandandoli in campo contemporaneamente». La suggestione di veder giocare finalmente Diego e Del Piero, di quello che possono combinare insieme i due numeri 10, per Ciro è insomma un rischio calcolato. Come quello di gestire un monumento che di Ferrara oltretutto è stato compagno: «Non lo invidio», ha detto recentemente Didier Deschamps. «Ma per me non è un peso, anzi. Ale è il capitano, un riferimento molto importante per la squadra, e il rapporto di stima che c’è tra di noi va al di là di quelle che saranno le mie scelte da qui in avanti. Il rispetto dei ruoli fa bene alla Juve, che viene prima di tutto».
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VITTORIE IN CASA NEL 1927-28 La Juventus ha vinto in casa per la centesima volta il 16 ottobre 1927, ospitando il Bologna. Risultato: 1-0 con rete di Cevenini III (foto) al 7’ del p.t. L’allenatore era Viola
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VITTORIE IN CASA NEL 1962-63 La Juventus ha vinto in casa per la cinquecentesima volta il 14 aprile 1963, ospitando il Palermo. Risultato: 2-1 con autogol di Sereni, pari di De Robertis e gol di Sivori (foto)
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APPELLO DALLA FRANCIA EGUAGLIATO OMAR
Sivori jr premia Trezeguet: targa per i 167 gol VINOVO (To) Avrebbe voluto festeggiare in ben altro modo David Trezeguet. Magari da protagonista contro l’Udinese. Invece dovrà accontentarsi soltanto del pre-partita, quando sarà premiato dal figlio di Omar Sivori, Nestor, per il gol numero 167. «Un infortunio che non ci voleva. Peccato perché stavo attraversando un buon momento», è il commento di David, sei reti in questa stagione, appiedato in allenamento da una lesione al polpaccio alla gamba sinistra che lo costringerà a 30 giorni di stop. Questa sera nel prologo di Juve-Udinese, l’attaccante riceverà dalle mani di Nestor Sivori una targa ricordo per aver uguagliato, con 167 gol, «El cabezòn» fra gli stranieri più prolifici nella storia della Juve. Per Trezeguet, dunque, niente Champions, in una settimana cruciale per la stagione come conferma Giorgio Chiellini. «E’ un periodo decisivo per il nostro cammino e l’attenzione non può mancare. Prima dell’Inter ci sono ancora tre partite e bisogna pensare a una gara alla volta, senza guardare la classifica. Non vediamo l’ora di avere di nuovo Del Piero in campo, perché la sua assenza si è sentita. Mi spiace per Trezeguet, proprio non ci voleva». f.bra.
Zidane: «Necessaria la moviola in campo» «Non è possibile andare avanti così. Henry? Fallo grave, ma può capitare» ALESSANDRO GRANDESSO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
PARIGI dLa moviola in campo
ha un nuovo e inaspettato sostenitore: proprio Zinedine Zidane, che nel 2006 fu la prima «vittima» celebre del ralenti non autorizzato. Il contesto era la finale di Berlino. In campo, Italia e Francia che lottavano per conquistare il tetto del mondo. E al 110’, l'episodio chiave: la testata a Materazzi non vista, ma che fu sanzionata con il cartellino rosso solo dopo che il quarto uomo la visionò sullo schermo a bordo campo, raccontandola all’arbitro. Zidane, ieri a Rennes per beneficenza, si è dichiarato favorevole alla moviola difendendo l’ex compagno di nazionale Henry. Mano «E’ vero, il fallo di mano di Henry è grave, anche perché poi ha festeggiato il gol, ma non penso si debba farglielo pesare più di tanto. Non bisogna esagerare. Anche se non è stata una cosa bella, si è trattato di un episodio certamente diffici-
La mano decisiva di Thierry Henry nella sfida con l’Irlanda AFP
le da accettare per gli irlandesi, ma che può capitare spesso nelle partite. Henry non è un imbroglione. L’essenziale è la qualificazione, anche se è stata una partita combattuta e poco spettacolare». Moviola Poi però Zidane sposta l’attenzione su un altro aspetto della polemica: il fatto che l’arbitro non abbia visto il clamoroso controllo di mano. «Qualificarsi in questo modo — ha sottolineato l’ex juventino — rimette in causa la questione della moviola in campo. Porsi la domanda se debba o meno essere adottata ormai mi sembra normale. E penso anche che un giorno bisognerà autorizzarla perché non è più possibile andare avanti così».
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fRientrato l’allarme per il brasiliano
SERIE A
Il tecnico non sembra voler fare turnover
Avanti MilanDinho DAL NOSTRO INVIATO
G.B. OLIVERO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANELLO (Varese) dGiocano sempre gli stessi e il motivo si può racchiudere in un vecchio luogo comune: squadra che vince non si cambia. O si cambia il meno possibile: magari un terzino, ma forse nemmeno quello. Niente turnover, quindi, ed è sorprendente perché Leonardo aveva ruotato moltissimo i giocatori nelle prime giornate e perché mercoledì c’è la partita di Champions contro il Marsiglia. Ma Leo è fatto così: il punto cardine della sua filosofia è proprio non avere alcuna filosofia da seguire. Lo spiega direttamente lui: «Ci sono troppe varianti per avere un’idea fissa di gioco da seguire. Basta un’influenza e cambia tutto. Quindi credo che sia giusto avere uno spunto, una linea base, ma si deve essere pronti a intervenire subito. E allo stesso modo vale il concetto opposto: quando le cose vanno bene non ha senso cambiare tanto per farlo. Le alternative ci devono essere, ma poi bisogna sapere quando utilizzarle».
Pippo in panca Il riferimento all’influenza non è casuale: in settimana hanno avuto la febbre Oddo prima e Ronaldinho poi. Ma sono guariti entrambi e dovrebbero giocare oggi contro il Cagliari. In attacco, quindi, tocca ancora a
Leo non cambia la formula magica «Le alternative ci devono essere, ma se le cose vanno bene è giusto insistere». E Inzaghi resta in panchina
x HA DETTO S sugli abbonamenti Il miglior appello alla gente per spingerla a fare la tessera è il gioco: non possiamo chiedere ai tifosi un favore, ma dobbiamo coinvolgerli con il nostro calcio
Pato, Borriello e Dinho. Venerdì era stato provato Inzaghi, che continua a collezionare panchine e complimenti: «E’ bellissimo vedere come si allena e come entra in partita quando sostituisce un compagno», spiega Leonardo. Pippo incassa, tace, continua a lavorare bene e aspetta mercoledì: se non ci sarà posto per lui nemmeno contro il Marsiglia, allora si potrà serenamente parlare di caso-Inzaghi. Il gioco per gli abbonamenti Nessun caso, invece, per quanto riguarda i portieri: «Ho parlato con Abbiati — racconta Leonardo — e siamo d’accordo che sia inutile convocarlo, mandarlo in panchina e fargli perdere un paio d’allenamenti preziosi. Lui adesso ha solo bisogno di ritrovare la forma-partita, gli organizzeremo
Perché vedere
MILAN-CAGLIARI Che effetto avrà avuto la sosta su due squadre in forma? Milan e Cagliari riusciranno a non sentire le assenze di Nesta e Cossu? San Siro, ore 15
magari un paio di amichevoli e potremmo mandarlo a giocare con la Primavera (come è successo ieri a Di Gennaro, ndr). Nel frattempo noi siamo tranquilli: Dida è in gran forma, Storari è guarito e ha già dimostrato di essere affidabile». La partita con il Cagliari è importante per la classifica e... per gli abbonamenti. Galliani ha scritto agli innamorati delusi e ha aperto una finestra per chi adesso volesse rifare la tessera: «Il miglior appello alla gente è
il gioco — afferma Leo —: non possiamo chiedere ai tifosi un favore, ma dobbiamo coinvolgerli con il nostro calcio». Chissà se qualcuno di loro si è accorto che battendo oggi il Cagliari, dopo 13 giornate il Milan avrebbe appena due punti in meno dell’anno scorso. Quando c’era Kakà: «Ma adesso mica mancano i campioni. A disposizione ho tanta roba». Frase di moda per un allenatore che sta diventando di moda.
SU GAZZETTA.IT STAMPA LA CONFERENZA ONERO SS DEL TECNICO RO LEONARDO
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Ronaldinho, 29 anni, e Leonardo, 40 FOTOPRESS
QUI CAGLIARI L’ATTACCANTE BRASILIANO
Nenè: famiglia e fede per segnare L’atleta di Cristo si è sbloccato all’arrivo di moglie e figli. Ed è a 4 gol FRANCESCO VELLUZZI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dNon ha mai conosciuto suo papà. Lo ha allevato la mamma, cuoca, alla periferia di San Paolo. Miguel Anderson Da Silva, per tutti Nenè, è cresciuto come tanti bambini poveri brasiliani col pallone tra i piedi, scalzo, sulla strada dove le porte erano pietre.
Palmeiras e Dio La fede è sempre stata una sola: il Palmeiras, anche se quel club non è mai stato il suo. Nenè scelse il Cruzeiro. Ma il Brasile è il passato, la fede. E’ atleta di Cristo, come Kakà. E a Dio si rivolge ogni volta che segna. Cosa che adesso comincia a capitargli spesso anche con la maglia del Cagliari. Nené ripete in continuazione «Grazie a Dio. Mi rivolgo sempre a lui. Non chiedo, ma sento il bisogno di comunicare, in Brasile e in Portogallo cercavo di andare in chiesa».
Tecnologia giapponese per una vista migliore
Italia Ora la realtà è un’altra: dopo esser stato il capocannoniere del torneo portoghese con la maglia del Nacional Madeira con 20 gol in 28 gare, è stato acquistato dal presidente del Cagliari Cellino che lo ha blindato con un contratto fino al
2013. I primi tempi sono stati difficili. Nenè faticava a segnare pur mostrando ottimi movimenti da attaccante e gran lavoro sui difensori avversari. Aveva un problema: un pasticcio burocratico lo teneva solo a Cagliari senza la moglie Marisa e il figlio Gustavo, 9 anni. E’ bastato che loro sbarcassero in Sardegna per rigenerarlo e trascinarlo alla prima doppietta italiana contro l’Atalanta. Ora i gol sono 4 (il più importante resta il primo, decisivo, a Bari) e Massimiliano Allegri punta anche su di lui per sbancare San Siro, per eguagliare un record (del Cagliari scudetto dove giocava il Nenè che fece impazzire un’isola), le 5 vittorie di fila che lancerebbero il Cagliari verso mete ambiziose. Mercoledì c’è stato un bagno di folla in sede per la presentazione del calendario rossoblù. Giocatori e tifosi insieme, senza barriere.
ALLEGRI
«Per batterli tenere ritmi alti» CAGLIARI (m.f.) «Spero di azzeccare la formula giusta. Per noi è una partita proibitiva. A livello tecnico, i rossoneri sono forse la squadra più forte in Italia». Massimiliano Allegri elogia gli avversari e spiega che cosa dovrà fare il suo Cagliari: «Tenere ritmi alti, aggredirli. Altrimenti si va in difficoltà».
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Beckham si aspetta un finale da campione Stanotte in campo a Seattle per vincere la Mls prima di tornare a Milano: «E voglio giocare per altri 3-4 anni» avere ancora due o tre buone stagioni da disputare, magari anche quattro. Le affronterò giorno per giorno, perché ho quasi 34 anni. Ma ora mi sento davvero in grande forma». Tanto da pensare anche alla nazionale: «Se vincessimo i Mondiali sarebbe un modo incredibile di dire addio, ma mi risulta difficile allontanarmi dalla selezione. Sarei ancora disponibile a giocare per il mio Paese o a far parte della nazionale anche non giocando».
MASSIMO LOPES PEGNA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
NEW YORK dPersino beneaugurante (per il Milan) che la sua prima finale Mls, David Beckham la giochi contro il Real: Real Salt Lake, Utah non Madrid. Becks, poi, è ancora uno dei Galacticos: Los Angeles Galaxy, strafavorito questa sera dentro il moderno stadietto neutrale di Seattle (ore 17.30, 2.30 in Italia). L’intreccio di nomi e coincidenze gli strappa un sorriso, l’eventualità di una finale di Champions con l’altro Real, a Madrid, pure.
In campo Ha una caviglia dolorante, lo Spice Boy, ma ci sarà perché difficilmente rinuncerebbe all’atto finale del campionato e al successo che aveva immaginato quando, nel luglio del 2007, era sbarcato a Los Angeles per giocare a soccer. Le cose, si sa, avevano preso una piega differente, ma ora finalmente il Galaxy è arrivato alla sesta finale (un primato) con possibilità di vincere il terzo scudetto. Merito più di Dono-
David Beckham, 34 anni, sarà a Milano fra un mese AFP
van (15 gol e 6 assist), nominato Mvp del campionato, che di Beckham, 14 partite 2 gol e 3 assist, ma Donovan ha fatto l’elogio dell’inglese: «Senza David non saremmo dove siamo». E Beckham pensa già al futuro, anche in nazionale: «Spero di
Sfida Il presente però è qui, con un campionato americano da vincere. Sulla panchina del Galaxy c’è Bruce Arena che punta al suo terzo titolo (record). Su quella del Real Salt Lake c’è Jason Kreis, 36 anni, ex stellina della Mls. Da una parte Beckham, 6.5 milioni di dollari a stagione, dall’altra Kyle Beckerman, 163 mila. Superfluo sottolineare che cosa significhi la presenza di Becks. Il commissioner della Lega, Don Garber, si sbilancia: «Non credo che avremmo avuto la stessa visibilità se non fosse arrivato lui».
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ACCORDO VICINO
Ancora in Cina tre edizioni di Supercoppa
i gol segnati da Beckham con la maglia del Milan, tutti e due in campionato (in 18 partite)
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le partite giocate in coppa Uefa con il Milan. Beckham fu inserito nelle liste Uefa un po’ a sorpresa
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i mesi passati da Becks in prestito a Milano. Stessa formula per questa stagione pre-mondiale
Lotito in festa a Pechino REUTERS ROMA La Supercoppa italiana emigra per tre anni in Cina. Dopo l’ultima edizione giocata a Pechino e vinta dalla Lazio sull’Inter (2-1). L’accordo lo rivela a sorpresa lo stesso presidente di Lega, Maurizio Beretta, che, durante l’intervento all’assemblea della Procura federale, spiega: «Abbiamo definito un accordo di massima con gli organizzatori cinesi. Si tratta di far giocare la nostra Supercoppa in Cina per i prossimi tre anni. E non è detto che le partite si disputino necessariamente a Pechino». La Cina chiama l’Italia e arrivano i soldi. Beretta, invece, giunge in ritardo ma con buone notizie. E ammette: «Ho sbagliato albergo e convegno. L’ho capito quando ho sentito parlare dei problemi del miocardio».
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fAl San Paolo si affrontano una squadra in
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grande ascesa e una in preda al panico
Quagliarella-Rocchi, chi si sblocca? In Napoli-Lazio si sfidano due punte a digiuno. Mazzarri sul suo attaccante: «Non abbia l’assillo del gol» Perché vedere
NAPOLI-LAZIO Il Napoli cerca il sesto risultato utile consecutivo per puntare la Champions. La Lazio insegue una vittoria che manca da tre mesi San Paolo, ore 15
STEFANO CIERI MIMMO MALFITANO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
d Chiedono loro gol pesanti, Lazio e Napoli. Tommaso Rocchi è fermo a quota 1, realizzato nella prima giornata, contro l’Atalanta. Fabio Quagliarella ne ha segnati 3, invece, e l’ultimo è servito al Napoli per pareggiare il vantaggio del Bologna prima della rete vincente di Maggio. Mazzarri ha lavorato intensamente nelle due settimane di sosta per riportare in condizione il suo giocatore. Con lui ha discusso della questione tattica e della necessità di creare le condizioni per esaltarne le qualità sotto porta. «Mi ha detto che vuole più palloni giocabili, che vuole stare di più nel vivo del gioco. A me non importa chi segna, io prediligo i risultati. Non voglio che il ragazzo viva con l’assillo del gol anche se capisco quanto possa essere importante per un
Per capire chi delle due squadre interrompe la serie negativa: i blucerchiati non vincono dal 24 ottobre, i gialloblù dal 28 Marassi, ore 15
ALESSIO DA RONCH GIANCARLO TAVAN 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dChe Cassano sarà? Il pensiero fisso di Sampdoria e Chievo va naturalmente al genietto di Bari, al suo possibile rendimento, a quale faccia di se stesso vorrà mostrare. I blucerchiati, naturalmente, sperano di sfoggiare il loro gioiello nel pieno del suo fulgore. In fondo a Marassi in questa stagione Cassano ha fallito una sola partita, quella con l’Inter, che ha segnato curiosamente l’impresa più importante della squadra. «Dobbiamo invertire il trend — ha ammonito il tecnico Delneri — ma in casa tutto sommato non abbiamo mai tradito». Proprio in casa Cassano ha messo a segno il suo unico gol stagionale, l’ultimo nel 3-1 all’Udinese. Ora, alla 13a partita, da lui la Samp si aspetta finalmente un gol decisivo. Uno squillo forte e deciso, un segnale importante per Lippi. Intorno al fantasista e a Pazzini, Delneri potrà ricostruire il meccanismo che così bene aveva funzionato in avvio di campionato, con Padalino a destra e Mannini a sinistra. Ziegler quasi certamente arretrerà in dife-
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gli anni dall’ultima vittoria casalinga del Napoli con la Lazio (1-0 il 22 dicembre 1996)
«Mi ha detto che vuole più palloni», aggiunge il tecnico. Rocchi a secco da agosto in campionato dell’ex udinese che è stato l’investimento più cospicuo fatto da Aurelio De Laurentiis sul mercato estivo. L’attaccante è costato 19 milioni di euro e da lui si aspettano grandi numeri nell’ambiente. «Quando starà bene sarà lui stesso a prendersi il pallone e a tentare di più la conclusione. In questi giorni ha lavorato abbastanza, ha svolto allenamenti specifici per facilitarne il ritorno della condizione», ha spiegato il tecnico.
L’ex Delneri: «In casa la Samp non sbaglia» SAMPDORIA-CHIEVO
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Attesa Quagliarella Nessuna opportunità, dunque, per German Denis che partirà nuovamente dalla panchina: l’ipotesi tridente con Lavezzi-Denis-Quagliarella resta tale per il momento. Mazzarri si aspetta prodezze risolutive da parte
A MARASSI IL CHIEVO È IN EMERGENZA
Perché vedere
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attaccante segnare», ha detto l’allenatore del Napoli che riproporrà il solito schema offensivo con Hamsik e Lavezzi alle spalle di Quagliarella.
sa. Vincere, ritrovare il miglior Cassano ed evitare che prenda un’ammonizione che, essendo diffidato, costerebbe al Peter Pan blucerchiato il derby. Qui Chievo Da parte sua, il Chievo ritrova l’ex Delneri per riprendere l’ottimo cammino in trasferta interrotto a Parma prima della sosta. È stata una settimana difficile: l’influenza ha colpito molti giocatori, Frey, Moro e Rigoni sono fuori causa, Sardo non è al meglio e Bogdani si è allenato con un maschera protettiva dopo la frattura alla zigomo. «Abbiamo lavorato duramente per le cinque gare prima di Natale — dice Sorrentino —. La Samp è forte, non è solo Pazzini e Cassano. E per vincere dovremo approfittare dei loro errori».
ABETE
«Cassano sposo? Tanti auguri...» ROMA All’annuncio del possibile matrimonio di Cassano il 19 giugno, con il Mondiale in pieno svolgimento, il numero uno della Figc, Giancarlo Abete replica così: «Credo che oggi ci siano temi molto più importanti, dallo scandalo scommesse in Champions a quanto successo in Egitto-Algeria. Dico solo che quella di Cassano è una scelta importante, al di là della data. Per questo gli faccio i miei auguri».
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i punti conquistati finora dal Napoli nei secondi tempi: in Serie A nessuno ha fatto meglio
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La punta Fabio Quagliarella, 26 anni LAPRESSE
Il capitano Tommaso Rocchi, 32 anni FOTOLINE
l’unico k.o. della Lazio fuori casa, a Bari (2-0). Nelle altre 4 trasferte, tre pari e una vittoria
Riscatto Rocchi Un solo gol in dodici giornate di campionato. Un bottino così misero non era mai capitato a Tommaso Rocchi da quando è alla Lazio. Il capitano è in crisi, proprio come la sua squadra. Anche per lui, come per l’intera Lazio, i fuochi d’artificio di agosto (gran gol in Supercoppa, rete all’Atalanta alla prima di campionato) sono stati un’illusione di breve durata. Il ghepardo ha smesso di graffiare ed è finito nel mirino della contestazione dei tifosi. Che gli rimproverano di aver avallato la scelte societaria di aver emarginato i dissidenti. Rocchi rischia addirittura di finire sul mercato (Fiorentina?) alla riapertura delle liste. Ma non è questa la sua intenzione. Il bomber vuole tornare il simbolo della sua Lazio. Ed è convinto che il riscatto possa partire proprio oggi contro il Napoli. Al San Paolo, nella scorsa stagione (era l’8 marzo), realizzò la doppietta con cui i biancocelesti stesero la squadra azzurra. Oggi gli basterebbe anche un solo gol pur di interrompere il digiuno. Ballardini ha deciso di schierarlo da solo al centro dell’attacco con Foggia e Zarate trequartisti-suggeritori. Basterà per sbloccare il bomber e la squadra?
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fI due allenatori hanno lavorato insieme
SERIE A
due stagioni fa sulla panchina rossazzurra
s IN BALLO
V Lombardi Stronati (pres. Siena) I tifosi hanno indetto una contestazione contro di lui Walter Zenga, 49 anni, in estate è passato dal Catania al Palermo LAPRESSE
GLI ALTRI 4 TECNICI SULLE 2 PANCHINE
Carmelo Di Bella, 13 stagioni al Catania, 5 al Palermo
Gianni Di Marzio, dall’82 all’84 a Catania, ’91-’92 a Palermo
E’ un derby molto sentito: Zenga lo scorso anno allenava il Catania e vinse a Palermo 4-0, adesso vuole vincere in rosanero. Barbera, ore 15
FRANCESCO CARUSO ALESSIO D’URSO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Stefano Colantuono, 2003-04 a Catania, 2007-08 a Palermo
Silvio Baldini, al Palermo nel 2003-04, a Catania nel 2007-08
dZenga contro Atzori, un derby nel derby, fra passato e presente, con un occhio al futuro delle rispettive panchine. Chi perde rischia. Una maglia rosa addosso con su scritto «Baby Samira», anagramma di «Amarsi», il manifesto sentimentale di Walter Zenga, diventato giovedì di nuovo papà di una bimba concepita per San Valentino. Una maglia rosa e un derby pieno di vita, vissuto la scorsa stagione sulla panchina del Catania da trionfatore e oggi pomeriggio da condottiero del Palermo: «Sono sereno, quello che ho fatto a Catania in 14 mesi non lo dimenticherò e questa partita non sarà un’occasione per vendicarsi. A Catania ho fatto solo il mio dovere. Vivo il
Perché vedere
SIENA-ATALANTA Baroni è alla ricerca della prima vittoria da allenatore in Serie A. Conte cerca punti dopo tre sconfitte consecutive. Franchi, ore 15
ALESSANDRO LORENZINI GUIDO MACONI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
V Baroni (All. Siena) Per il tecnico è la terza gara su una panchina di A: per ora una vittoria e una sconfitta
Il tecnico del Palermo: «Niente da farmi perdonare» Il rivale del Catania: «Rischio? Lo so, ma vinciamo noi» PALERMO-CATANIA
Tra Baroni e Conte chi si ferma è nei guai
Gianluca Atzori, 38 anni, prima stagione in A. Lo scorso anno era a Ravenna LAPRESSE
Zenga contro Atzori Il derby dei brividi Perché vedere
SFIDA SALVEZZA
mio lavoro con passione e onestà e mi porto in giro per l’Italia i colori rosanero con orgoglio. Col Catania non ci siamo lasciati male. Nessuna vendetta e nessuna gelosia o invidia». Sulla gara Immagina un Palermo da corsa: «La mia squadra deve giocare con la giusta attenzione a prescindere dall’avversaria. Mi aspetto che siano i nostri campioni, il nostro pubblico, a fare la gara. Lo 0-4 dell’anno scorso va incanalato in un certo modo. Altrimenti diventa un fatto negativo». E sull’assenza del pubblico catanese: «Dispiace non avere le tifoserie allo stadio, non è giusto non poter dare la possibilità di riabilitarsi limitando la libertà con un’imposizione». Capitano nuovo? «Ho lasciato liberi i ragazzi di scegliere da soli, questa è una vicenda gestita dal gruppo». Infine su Balzaretti: «Rientro importante come lo sono tutti. Non per forza sarà il 3-4-1-2». Qui Catania Riparte invece dal 3-5-2 il Catania, lo ammette Atzori: «Abbiamo trovato un buon equilibrio, ma è probabile un cambio in corsa». A proposito della grande conoscenza
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i derby di Zenga sulla panchina del Catania: 2 vittorie (entrambe nella scorsa stagione) e una sconfitta
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le partite in cui Atzori ha fatto il vice di Zenga sulla panchina del Catania, sul finire della stagione 2007-08
che ha Zenga del Catania, dice: «É un vantaggio, non c’è dubbio, ma è vero pure che io conosco perfettamente ogni suo pensiero e il suo modo di vedere calcio, mentre lui non sa nulla del mio». Segno che quando Atzori era il suo vice, l’ex Uomo Ragno non si fidava? Sorriso del rossazzurro: «No, semplicemente faceva tutto lui». Il suo uomo derby è un argentino: «Mi aspetto una grande partita di Llama, attraversa un grande momento».
V Conte (All. Atalanta) È subentrato a Gregucci alla 5a giornata: fin qui, 2 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte
Emozioni Ma al di là di tatticismi, Atzori ha una sola idea: «Quella di vincere, vogliamo fare il grande colpo, ne abbiamo bisogno». Panchina ancora in bilico? «Le rassicurazioni della società mi hanno fatto molto piacere, ma so che contano solo i risultati. Non so dire se il discorso riguarda anche Zenga, di certo riguarda me». Spazio poi alle emozioni: «Il mio anno a Palermo resta indimenticabile perché ha segnato la fine della mia carriera. Coronata con una promozione in A. Avevo solo 32 anni e avrei potuto giocare ancora, ma ha prevalso la voglia di cominciare ad allenare». E ora che ne ha 38 è tempo di un altro derby.
dIl Siena non ha alternative questo pomeriggio con l’Atalanta, per questo Marco Baroni provvede a caricare la squadra: «C’è da parlare poco — ha detto l’allenatore del Siena —. Al di là della tattica, ognuno deve fare qualcosa di nuovo, di importante. Una gara che può perfino sfuggire dall’aspetto tattico e privilegiare invece quello emozionale». Il tecnico schiererà la squadra con il 4-4-2, Ghezzal ha convocato nonostante sia rientrato solo ieri dagli impegni con l’Algeria. Mercato: il Siena sarebbe interessato al centrocampista cileno Felipe Ignacio Seymour (Universidad de Chile): i toscani avrebbero già fatto un’offerta di 1,3 milioni di dollari. Oggi è attesa anche una contestazione contro il presidente Stronati da parte dei tifosi, mentre ieri la Primavera è scesa in campo con una maglia «Pietro non mollare» dedicata al Primavera Resta.
Novità Acquafresca più Tiribocchi, è questa la formula studiata da Conte (che a Siena ha iniziato la carriera da allenatore come vice di De Canio) per rompere la serie di tre k.o. di fila e sopperire all’assenza forzata di capitan Doni. «Da Robert mi aspetto quello per cui l’Atalanta l’ha preso, cioè i gol» ha detto il tecnico che rilancia dal primo minuto anche Bianco, De Ascentis e soprattutto Caserta, la mossa a sorpresa di oggi per dare maggior qualità al centrocampo. In panchina si rivede dopo otto mesi anche Ferreira Pinto, un’arma in più se le cose si dovessero mettere male. Intanto stasera Chevanton sarà a Bergamo per le visite mediche di domani mattina.
ROSSOBLU’ DECIMATI IN TOSCANA CON IL CENTROCAMPO IN EMERGENZA. LO SPAGNOLO E’ PRONTO A TRASCINARE I COMPAGNI
LIVORNO
Zapater: «Per il Genoa mi posso sdoppiare»
Cosmi: «Per me una gara speciale»
lanetto si è unita agli infortuni di Kharja e Juric isolandolo. Nella rosa rossoblù è l’unico centrocampista centrale a disposizione, se si esclude il giovane Raggio Garibaldi. Zapater, però, non ci fa caso, anzi: «E’ una situazione di emergenza, un motivo in più per essere concentrati al massimo».
Magari più avanti toccherà a lei trasformarsi in un giocatore diverso?
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Vista così sembra quasi un evento positivo?
GENOVA dEra l’ultimo arrivato
«Non lo è, ma può diventarlo. Abbiamo risorse infinite e Gasperini sa come sfruttare la duttilità e la completezza di tutti i giocatori. Eppoi questa cosa potrebbe cambiarci faccia, renderci più imprevedibili».
Intanto andate a Livorno, dove il Genoa di Gasperini non ha mai vinto.
Perché vedere
LIVORNO-GENOA La squadra di Cosmi cerca in casa punti preziosi in chiave salvezza. Il Genoa vuole restare a contatto con la zona Champions. Picchi, ore 15
E quello che dice il campo? Voi dopo l’ultima sosta avete perso con l’Inter, giocando la peggior partita del Genoa degli ultimi anni.
«Nessun problema, non sarebbe una novità. Nel Saragozza ho giocato terzino su entrambe le fasce e pure centrocampista laterale, una volta ho fatto pure il difensore centrale. Se serve sono pronto».
«E dopo la prima sosta abbiamo battuto il Napoli 4 a 1 con una partita strepitosa. Come vi ho detto ogni dato va interpretato».
ALESSIO DA RONCH
adesso è l’unico rimasto. Curioso destino quello di Alberto Zapater, centrocampista spagnolo, deciso e concreto, ora indispensabile. In vista della trasferta a Livorno la squalifica di Mi-
«Motivo in più per farlo. Quello che dicono i numeri è fatto per essere distrutto. Noi in Spagna diciamo così. Alla fine diventano soltanto un condizionamento psicologico da spazzare via».
Lei in ogni caso sembra aver superato il momento di calo?
Alberto Zapater, 24 anni REUTERS
«No, non ho mai avuto un calo. La squadra condiziona i singoli, se c’è qualche problema ogni calciatore va in difficoltà. Il Genoa ora sta bene e tutti riusciamo a fare meglio. Anch’io, vedrete».
LIVORNO (f.f.) «Vogliamo vincere e per farlo abbiamo bisogno che tutta la squadra sappia attaccare in maniera razionale, così come fa il Genoa. Vincere sarebbe una doppia soddisfazione perché per me quella col Genoa è una gara speciale: in Liguria ho trascorso un anno fantastico anche se con un epilogo sconvolgente». Nel 2005 Cosmi alla guida del Genoa ottenne la promozione in A dopo 11 anni, ma la società venne retrocessa per illecito sportivo. Oggi ci sarà anche il c.t. azzurro Lippi in tribuna. Mercato: il Getafe vuole l’attaccante cileno Cellerino.
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fIn un ambiente scosso dalla guerra societaria
SERIE A
i giallorossi provano a battere i pugliesi
«Roma, è dura ma niente alibi» Il tecnico e le polemiche sul club: «Sarà un anno di tribolazioni». E ritrova Totti: «Però non è al top» di notizie accorta» le contestazioni di Italpetroli, che aggiunge: «In base agli accordi con Unicredit, i debiti non sono esigibili sino al 1˚ gennaio 2011. Ogni richiesta attuale è quindi infondata».
Perché vedere
ROMA-BARI La Roma ha a disposizione tutti gli attaccanti. Il Bari vuole confermare l’ottima vena mostrata anche in trasferta Olimpico, ore 15
Niente alibi Con queste premesse, il lavoro mentale di Claudio Ranieri non è agevole, ma l’allenatore non chiede sconti. «Noi facciamo parte della Roma, ma di quella che gioca e non deve
MASSIMO CECCHINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMAdSembrerà strano, ma al-
meno per oggi Italpetroli e UniCredit resteranno solo a bordocampo. Certo, se la carica agonistica della Roma sarà simile a quella che le rivali stanno riversando nella guerra societaria, il Bari potrebbe preoccuparsi. Invece, al solito, il rischio è quello dell’effetto boomerang, tanto più che fra carte bollate e smentite d’interessamenti (ieri è arrivata quella del Fondo Clessidra) la situazione non sembra prevedere sviluppi rapidi. Non solo. Dopo aver visto rigettati dal tribunale i decreti ingiuntivi richiesti da Unicredit sugli asset da cedere per rientrare del debito di 324 milioni, i legali dei Sensi comunicano: «È stato dato mandato ai legali di notificare una citazione per i danni subiti, mentre per l’arbitrato è stato nominato Romano Vaccarella». Decreti «abusivi» e «fuga
Italpetroli: «Decreti respinti, Unicredit in giudizio per danni. Niente rientro dal debito fino al 2011» chiacchierare. Perciò tutte le voci societarie nello spogliatoio non sono entrate, niente alibi. A me non piacciono i giocatori che ne cercano: i responsabili siamo noi».
Claudio Ranieri, 58 anni, ha un contratto con la Roma fino al 2011 FORNASARI
GIUSTIZIA SPORTIVA
«Tempi ridotti, ma l’obiettivo è essere più veloci» Il bilancio di Palazzi: «Risultati positivi». E Abete a Blanc: «Il calcio segue le sue regole»
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20 ANNI DALLA MORTE
HA DETTO S Sulle richieste della Procura Accolte nel 92% dei casi. Nel 5% l’accoglimento è stato parziale, per il 3% respinte
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ROMA dLa presentazione dello stato della giustizia
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sportiva, a cura del procuratore Palazzi, si presta a un’interessante lettura politica, al di là delle intenzioni di «tutelare i giovani» e colpire eventuali infiltrazioni criminali. «La giustizia sportiva segue un proprio autonomo percorso». Risposta banale sul «processo breve» a cura del presidente federale Abete? Sbagliato. Il numero uno del calcio ha due obiettivi precisi. Respingere l’ipotesi sull’affossamento penale di Calciopoli (per prescrizione) che influirebbe sulle sanzioni sportive (passate in giudicato). E poi manifestare lo «sgradimento» verso le affermazioni di Blanc sugli scudetti «mancanti».
Il procuratore federale Stefano Palazzi, protagonista del processo Calciopoli
Dignità Abete reclama «pari dignità» con le altre (44) federazioni. Perché la Figc dopo Calciopoli e il commissariamento Coni (Pancalli-Coccia) non nomina più i propri giudici, ma è vincolata alla Commissione di Garanzia. Per cambiare bisognerebbe modificare lo Statuto col voto a rischio dei «veti incrociati» di una assemblea di tutte le componenti. Il rischio è grosso e perciò Abete non fissa la data e diffida della Lega Pro, che reclama aggiustamenti sui contributi (dai diritti tv). Comunque il presidente Macalli lo Statuto lo vorrebbe cambiare. Palazzi Intanto l’accusa del calcio regge bene. «Le richieste della Procura sono state accolte nel 92% dei casi — dice Palazzi —, nel 5% l’accoglimento è stato parziale e solo nel 3% sono state respinte. I tempi delle indagini sono molto ridotti, ma l'obiettivo che ci siamo prefissati è di essere ancora più celeri». Palazzi nel semestre trascorso ha seguito 1.177 processi sportivi, di cui 499 definiti. bond
Il Cosenza oggi ricorda Bergamini ALESSANDRO RUSSO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
COSENZA dSono passati 20 an-
ni dal 18 novembre dell'89 quando Denis Bergamini, calciatore del Cosenza in B, morì sulla statale 106 vicino Roseto Capo Spulico. Bergamini, 27 anni, secondo gli inquirenti, morì suicida, lanciandosi sotto un camion davanti alla fidanzata Isabella Internò. Era uno dei calciatori più amati: oggi la squadra indosserà una maglia celebrativa da regalare alla curva, denominata Bergamini. La storia Era il classico interno di centrocampo, cuore e tenacia, «una sorta di piccolo Nedved — dice Di Marzio l'allenatore che lo consacrò tra i professionisti —. Non credo al suicidio». Quella sera Bergamini lasciò il ritiro e in macchina andò dalla fidanzata. La Internò è l'unica testimone dell'epilogo. Si parlò di delusione amorosa, problemi con la droga, ricatti. Una vicenda raccontata da Carlo Petrini ne «Il calciatore suicidato» e poi a «Chi l'ha visto?» su Rai3 che domani ci tornerà. La famiglia vorrebbe che si riaprisse il caso. «Tre mesi fa il Cosenza — dice il padre Domizio — ha giocato a Ferrara e qualcuno mi ha fatto consegnare il gagliardetto. L'ho bruciato! Quello che è successo a mio figlio può succedere solo in Calabria».
Totti & Tridente D’altronde le buone notizie non mancano. La prima è facile: torna capitan Totti, che manca dal 4 ottobre, quando il suo ginocchio fece crac (menisco) proprio per segnare il gol della vittoria contro
il Napoli. «Ha fatto una settimana completa di allenamento — spiega Ranieri —. È recuperato, ma non può avere nelle gambe i 90 minuti». Menez, che nei giorni scorsi aveva anche espresso la sua voglia di tridente (coinvolgendo Vucinic), perciò dovrà pazientare? «Prima o poi lo realizzeremo. A me sta il compito di decidere quando farli giocare tutti insieme. Io sono più pragmatico, la cosa che più mi sta a cuore è aiutare la difesa a non subire gol, anche perché il Bari sta attraversando un momento bellissimo e gioca il calcio migliore di tutti». Caso brasiliani A proposito di difesa, Ranieri ci tiene a sminare ogni polemica su Doni e Juan. «Nessuna punizione per il portiere. Perché un giocatore che deve andare in nazionale dovrebbe essere punito? Un allenatore vuole sempre avere giocatori importanti e costoro poi vanno in nazionale. È un tributo da pagare. Juan? Nessuna "querelle". È un professionista serio, ma ancora non è pronto». Malinconici titoli di coda sul mercato. «So che il club seguirà quello che mi hanno detto all’inizio: sarà un anno di tribolazioni e di lotta, ma cercheranno di fare il massimo per la Roma». Basterà per evitare le solite bufere?
BARI
Ventura: «C’è grande entusiasmo» BARI Oltre diecimila tifosi al seguito. Il premio più bello per il sorprendente Bari di Giampiero Ventura. «Pian piano abbiamo conquistato la fiducia della nostra gente — fa il tecnico —. Questo entusiasmo non è la conseguenza dei trionfi della passata stagione, ma il riconoscimento a quanto fatto finora dai miei». Il ritorno di Francesco Totti gli offre ulteriori stimoli: «Se sta bene è l’essenza del calcio. Ma sono contento che ci sia. Se riuscissimo a far bene anche contro di lui, daremmo altra sostanza alla nostra stagione». Una cosa è certa: la Roma costituirà l’ennesimo banco di prova per la miglior difesa del campionato (7 gol subiti). «Oltre alla difesa - aggiunge Ventura — mi piacerebbe che si sottolineasse un’altra virtù del mio Bari: siamo la squadra meno fallosa del campionato». Un solo rosso e 16 gialli. Franco Cirici
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fAl Barbera grande attesa per il derby di Sicilia La Juventus ospita un’Udinese rimaneggiata
LIVORNO (3-5-1-1) GENOA (3-4-3)
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INTER
32 13 10 2 1 32 11
JUVENTUS
24 12 7 3 2 25 13
PARMA
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MILAN
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SAMPDORIA
21 12 6 3 3 18 15
FIORENTINA
21 13 6 3 4 15 12
GENOA
20 12 6 2 4 22 22
CAGLIARI
19 12 6 1 5 16 12
BARI
18 12 4 6 2 11 7
NAPOLI
18 12 5 3 4 17 18
PALERMO
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CHIEVO
15 12 4 3 5 14 14
ROMA
15 12 4 3 5 19 20
UDINESE
15 12 4 3 5 15 16
BOLOGNA
12 13 3 3 7 14 21
LAZIO
11 12 2 5 5 9 14
ATALANTA
9 12 2 3 7 11 20
LIVORNO
9 12 2 3 7 4 13
CATANIA
8 12 1 5 6 11 18
SIENA
6 12 1 3 8 11 20
■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE
A parità di partite giocate, la nostra classifica tiene conto nell'ordine di: 1) punti negli scontri diretti; 2) differenza reti negli scontri diretti; 3) differenza reti globale; 4) gol segnati; 5) ordine alfabetico.
PROSSIMO TURNO Sabato 28 novembre UDINESE-LIVORNO (ore 18) GENOA-SAMPDORIA (ore 20.45) Domenica 29 novembre ore 15 ATALANTA-ROMA BARI-SIENA CAGLIARI-JUVENTUS CHIEVO-PALERMO PARMA-NAPOLI LAZIO-BOLOGNA INTER-FIORENTINA CATANIA-MILAN (ORE 20.45)
7
LUCARELLI
PATO
7 ROSSI
20 MESTO
Antonio Di Natale, 32 anni LAPRESSE
5
8
BOVO
MIGLIACCIO
23
21
16
16
GARGANO
CIGARINI
ZUNIGA
CASSANI
17
22
80
7
10
QUAGLIARELLA
CAVANI
MICCOLI
9 ROCCHI
15 MORIMOTO
7 MASCARA
27 JEDA
10 LAZZARI 5 CONTI
6 LOPEZ
4 DESSENA
13 ASTORI
21 CANINI
17 10 FOGGIA ZARATE 5 33 32 MAURI BARONIO BROCCHI 11 26 28 2 KOLAROV RADU STENDARDO LICHTSTEINER
11 27 22 5 33 CAPUANO LLAMA CARBONI BIAGIANTI ALVAREZ 3 SPOLLI
23 TERLIZZI
6 SILVESTRE
21 ANDUJAR
86 MUSLERA
ARBITRO Valeri di Roma (Masotti-Bernardoni / Candussio)
42
PASTORE
LAVEZZI
27
23 6
7
HAMSIK
BORRIELLO RONALDINHO
30
SIMPLICIO BRESCIANO BALZARETTI
ARBITRO Saccani di Mantova (Nicoletti-Romagnoli / Celi)
ARBITRO Romeo di Verona (Pirondini-Maggiani / Ciampi)
LIVORNO
MILAN
NAPOLI
PALERMO
Cosmi sceglie Pulzetti a centrocampo e Candreva come trequartista. PANCHINA 11 Benussi, 6 Galante, 8 Bergvold, 3 Filippini, 9 Danilevicius, 18 Dionisi, 15 Cellerino. All. Cosmi. BALLOTTAGGI Moro-Bergvold 80-20%, Vitale-Filippini 80-20%. SQUALIFICATI Raimondi (1). DIFFIDATI Pulzetti. INDISPONIBILI Tavano, Pieri, Perticone, Rivas. ALTRI Altri.
Leonardo dovrebbe confermare modulo e giocatori delle ultime vittorie.
ALTRI Abbiati, Roma, Di Gennaro.
Zuniga ha smaltito l’attacco febbrile e si è allenato regolarmente. PANCHINA 22 Gianello, 2 Grava, 77 Rinaudo, 15 Datolo, 5 Pazienza, 11 Pià, 19 Denis. All. Mazzarri. BALLOTTAGGI Gargano-Pazienza 60-40%, Cannavaro-Rinaudo 80-20%. SQUALIFICATI Aronica (1). DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Santacroce. ALTRI Iezzo, Amodio, Hoffer, Rullo, De Zerbi.
Torna Liverani che va in panchina. PANCHINA 83 Rubinho, 3 Goian, 11 Liverani, 88 Blasi, 9 Nocerino, 20 Budan, 90 Hernandez. All. Zenga. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI Carrozzieri (fino al 5-4-2011). DIFFIDATI Cavani. INDISPONIBILI Tedesco, Succi. ALTRI Brichetto, Adamo, Conti, Davì, Melinte, Mchedlidze, Bertolo, Morganella.
GENOA
CAGLIARI
LAZIO
CATANIA
Rifinitura tranquilla: Gasperini ha puntato sugli schemi su palla inattiva. PANCHINA 73 Scarpi, 34 Terigi, 40 Tomovic, 23 Modesto, 13 Fatic, 8 Palacio, 9 Crespo. All. Gasperini. BALLOTTAGGI Sculli-Palacio 60-40%. SQUALIFICATI Milanetto (1). DIFFIDATI Tomovic, Mesto, Papastathopoulos, Rossi. INDISPONIBILI Esposito, Jankovic, Kharja, Juric, Papastathopoulos. ALTRI Raggio Garibaldi, Russo, Figueroa, Perin, El Shaarawi.
Lazzari dietro le punte per un Cagliari propositivo.
Baronio, Lichtsteiner e Foggia non al meglio, ma ci saranno.
PANCHINA 24 Lupatelli, 14 Pisano, 19 Brkljca, 18 Parola, 20 Barone, 23 Larrivey, Nenè 9. All. Allegri.
PANCHINA 88 Berni, 3 Scaloni, 25 Cribari, 87 Diakite, 7 Eliseu, 23 Meghni, 74 Cruz. All. Ballardini.
BALLOTTAGGI Matri-Nenè-Larrivey 40-30-30%.
BALLOTTAGGI Baronio-Meghni 80-20%, Lichtsteiner-Scaloni 90-10%.
SQUALIFICATI Cossu (1).
SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Baronio, Kolarov. INDISPONIBILI Bizzarri, Dabo, Matuzalem, Perpetuini, Siviglia. ALTRI Artipoli, Bonetto, Del Nero, Firmani, Inzaghi, Makinwa, Manfredini, Ledesma, Pandev.
Derby senza tifosi rossazzurri, come da (triste) tradizione. PANCHINA 30 Campagnolo, 2 Potenza, 8 Ledesma, 13 Izco, 25 Martinez, 19 Ricchiuti, 9 Plasmati. All. Atzori. BALLOTTAGGI Alvarez-Potenza 60-40%, Capuano-Izco 70-30%, Spolli-Potenza 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Delvecchio, Andujar, Carboni. INDISPONIBILI Sciacca, Barrientos, Delvecchio, Marchese. ALTRI Pesce, Augustyn, Kosicky, Bellusci.
ROMA (4-4-2) BARI (4-4-2)
PANCHINA 30 Storari, 19 Favalli, 77 Antonini, 20 Abate, 51 Strasser, 9 Inzaghi, 11 Huntelaar. All. Leonardo. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI Nesta (1). DIFFIDATI Pirlo, Inzaghi. INDISPONIBILI Bonera, Jankulovski, Onyewu, Flamini, Gattuso.
DIFFIDATI Canini, Conti. INDISPONIBILI Marzoratti. ALTRI Cotza, Sivakov, Ragatzu, Carta, Di Laura, Gallon.
SAMPDORIA (4-4-2) CHIEVO (4-3-1-2)
OGGI ORE 15 PREZZI da 15 a 185 euro TV Sky Calcio 3; Premium Calcio 3
SIENA (4-4-2) ATALANTA (4-4-2)
OGGI ORE 15 PREZZI Da 20 a 60 euro TV Sky Calcio 6; Dahlia Calcio 3
27 JULIO SERGIO 5
29
17
MOTTA
MEXES
BURDISSO
RIISE
22
28
CACCIATORE GASTALDELLO
JUVENTUS (4-2-3-1) UDINESE (4-3-3)
OGGI ORE 15 PREZZI da 25 a 150 euro TV Sky Sport 1 HD e Sky Calcio 1 HD; Dahlia Calcio 4
OGGI ORE 20.45 PREZZI Da 20 a 110 euro TV Sky Sport 1 HD e Sky Calcio 1 HD; Premium Calcio HD
85 CURCI
1 CASTELLAZZI
13
13
3
ROSSI
ZIEGLER
87
77
ROSI
FICAGNA
1 BUFFON
15
3
BRANDAO DEL GROSSO
21
5
3
11
7
33
20
TADDEI
PIZARRO
BRIGHI
PERROTTA
23 LANGELLA 21 PARISI
10
94
TOTTI
MENEZ
10 BARRETO
20 KUTUZOV
4 ALMIRON
16 DONATI
8 ANTONELLI
19 13 5 BONUCCI RANOCCHIA A. MASIELLO
ARBITRO Gava di Conegliano (Carrer-Iannello / Baracani)
20
17
16
7
PADALINO
PALOMBO
POLI
MANNINI
10
99
PAZZINI
CASSANO
31 11 PELLISSIER GRANOCHE 9 BENTIVOGLIO 7 6 10 MARCOLINI PINZI LUCIANO 4 33 5 2 MANTOVANI YEPES MANDELLI MORERO
7
8
9
16
28
10
CAMORANESI
DIEGO
DEL PIERO
32
11
PAOLUCCI MACCARONE
AMAURI 23 ROMERO
90 9 TIRIBOCCHI ACQUAFRESCA 22 PADOIN 6 BELLINI
15 18 DE ASCENTIS CASERTA 13 PELUSO
28 SORRENTINO
ARBITRO Russo di Nola (Angrisani-Bagnoli / Guida)
FINI
77 BIANCO
GROSSO
4
SISSOKO FELIPE MELO
17
10
REGINALDO VERGASSOLA CODREA
6
GRYGERA CANNAVARO CHIELLINI 22
1 GILLET
9
24
KJAER
11
22 MARCHETTI
ARBITRO Rizzoli di Bologna (Lanciano-Rossomando / Giancola)
96
CONTINI
MAGGIO
8 BIONDINI 31 AGOSTINI
25 BIAVA
28
CAMPAGNARO CANNAVARO
23
32 MATRI
14 SCULLI
14
15
AMBROSINI 10
24 MORETTI
dL’Associazione Calciatori ha indet-
21
SEEDORF
Pandev, l’Aic indice lo stato d’agitazione
46 SIRIGU
PIRLO
32 AMELIA
MARCATORI 9 RETI Di Natale (2, Udinese). 8 RETI Milito (1, Inter). 7 RETI Hamsik (Napoli); Pazzini (Sampdoria). 6 RETI Eto’o (2, Inter); Trezeguet (Juventus); Totti (2, Roma); Gilardino (Fiorentina).
4
85 99
21 ZAPATER
26 BOCCHETTI
33
IL CASO
OGGI ORE 15 PREZZI da 15 a 310 euro. TV Sky Calcio 4, Dahlia Sport
26 DE SANCTIS
THIAGO SILVA KALADZE ZAMBROTTA
CANDREVA
10 33 PALLADINO FLOCCARI 4 CRISCITO
44
ODDO
taccuino
PALERMO (3-4-1-2) CATANIA (3-5-2)
OGGI ORE 15 PREZZI da 12 a 80 euro TV Sky Calcio 2 HD; Premium Calcio 1
1 DIDA
KNEZEVIC MIGLIONICO
MARCHINI PULZETTI MOZART
NAPOLI (3-4-2-1) LAZIO (4-3-2-1)
OGGI ORE 15 PREZZI da 16 a 275 euro TV Sky Calcio 1 HD; Premium Calcio 2; Dahlia Calcio 2
1 DE LUCIA
CLASSIFICA SERIE A
MILAN (4-2-1-3) CAGLIARI (4-3-1-2)
OGGI ORE 15 PREZZI da 18 a 90 euro TV Sky Calcio 5; Dahlia Calcio 1
5
La guida
17 R
70 CERAVOLO 8 GARICS
9 CORRADI
20 21 ASAMOAH D'AGOSTINO 24 LUKOVIC
2 ZAPATA
88 INLER
13 CODA
8 BASTA
22 HANDANOVIC
1 CONSIGLI
ARBITRO Giannoccaro di Lecce (Chiocchi-Musolino / Gervasoni)
84 LODI
ARBITRO Brighi di Cesena (Cariolato-De Luca / Gallione)
ROMA
SAMPDORIA
SIENA
JUVENTUS
Possibile tridente anche a partita in corso. PANCHINA 32 Doni, 3 Andreolli, 77 Cassetti, 14 Faty, 21 Guberti, 19 Baptista, 9 Vucinic. All. Ranieri. BALLOTTAGGI Julio Sergio-Doni 80-20%, Menez-Vucinic 60-40%, Taddei-Vucinic 80-20%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Perrotta. INDISPONIBILI De Rossi, Juan. ALTRI Cicinho, Cerci, Okaka, Lobont, Antunes, Tonetto, Esposito, Artur.
Tissone si è arreso e non è stato neppure convocato per la sfida contro il Chievo. Sta bene, invece, Poli. PANCHINA 90 Fiorillo, 6 Lucchini, 5 Accardi, 8 Zauri, 91 Soriano, 11 Bellucci, 9 Pozzi. All. Delneri. BALLOTTAGGI Rossi-Accardi 70-30%. SQUALIFICATI Stankevicius (1). DIFFIDATI Cassano. INDISPONIBILI Semioli, Tissone. ALTRI Guardalben, Regini, Foti, Franceschini.
Esordio di Paolucci come titolare. Ghezzal, rientrato solo ieri dagli impegni con l’Algeria, è convocato. PANCHINA 31 Pegolo, 6 Terzi, 21 Rossi, 12 Ekdal, 24 Jajalo, 23 Jarolim, 11 Calaiò. All. Baroni. BALLOTTAGGI Rosi-Terzi 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Codrea. INDISPONIBILI Rossettini, Parravicini. ALTRI Jaakkola, Ivanov, Garofalo, Filipe, Larrondo, Genevier, Ghezzal, Guadalupi.
Marchisio bloccato da un affaticamento. PANCHINA 13 Manninger, 33 Legrottaglie, 2 Caceres, 29 De Ceglie, 18 Poulsen, 30 Tiago, 20 Giovinco, All. Ferrara. BALLOTTAGGI Grygera-Caceres 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Legrottaglie, Grygera. INDISPONIBILI Marchisio, Salihamidzic, Iaquinta, Trezeguet, Zebina. ALTRI Chimenti, Ariaudo, Molinaro, Immobile.
BARI
CHIEVO
ATALANTA
UDINESE
L’ex Alvarez dà forfait all’ultimo momento, al suo posto Antonelli. PANCHINA 25 Padelli, 3 Diamoutene, 30 Allegretti, 27 Stellini, 11 Koman, 9 De Vezze, 69 Meggiorini. All. Ventura. BALLOTTAGGI Langella-Allegretti 60-40%; Kutuzov-Meggiorini 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Donda, Paro, Sforzini, Rivas, S. Masiello, Gazzi, Alvarez. ALTRI Lamberti, Bellomo, Visconti, Belmonte, Kamata, Yago, Greco.
Malagò è rimasto a casa, Sardo è partito con a squadra ma non è al meglio. PANCHINA 18 Squizzi, 13 Piccolo, 3 Scardina, 15 Iori, 19 Ariatti, 22 Abbruscato, 23 Bogdani. All. Di Carlo. BALLOTTAGGI Bentivoglio-Iori 60-40%, Granoche-Abbruscato 55-45%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Frey, Rigoni, Moro, Malagò. ALTRI Miskiewicz, Hanine, De Paula, Sardo, Gasparetto.
Caserta preferito a Radovanovic, Ferreira Pinto in panchina dopo 8 mesi. PANCHINA 32 Coppola, 2 Talamonti, 26 Pellegrino, 7 Madonna, 21 Radovanovic, 79 Ferreira Pinto, 11 Tiboni. All. Conte. BALLOTTAGGI Caserta-Radovanovic 60-40%. SQUALIFICATI Doni (1), Guarente (1). DIFFIDATI Bianco, Peluso. INDISPONIBILI Barreto, Valdes, Manfredini. ALTRI Costinha, Layun, Bonaventura.
Attacco a pezzi, tra infortunati e squalificati. PANCHINA 6 Belardi, 80 Domizzi, 19 Felipe, 4 Cuadrado, 14 Sammarco, 3 Isla, 83 Floro Flores. All. Marino. BALLOTTAGGI Corradi-Floro Flores 70-30%, Romero-Cuadrado 60-40%, Lodi-Isla 60-40%. SQUALIFICATI Di Natale (1). DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Obodo, Ferronetti, Pasquale, Pepe, Sanchez. ALTRI Berisa Kikoto Zimling, Siqueira.
to lo stato di agitazione per il caso-Pandev, «dopo l’ennesimo rinvio per la scelta del sostituto del giudice dimissionario De Felice e del conseguente sorteggio del nuovo Presidente del Collegio Arbitrale chiamato a decidere». L’attaccante della Lazio ha chiesto la risoluzione del contratto. «Il presidente Campana — si legge nel comunicato — visto il mancato impegno assicurato dal presidente della Lega Beretta, ha fatto sapere che se entro lunedì 23 non si darà luogo al sorteggio del nuovo presidente e alla stesura del calendario delle udienze, verrà riunito d’urgenza un Consiglio Direttivo che prenderà una decisione sulle più opportune iniziative da intraprendere». Possibile un inizio ritardato di 10-15 minuti delle partite di A e B.
PRIMAVERA
Juve k.o. con la Samp Milan e Inter, due pari dRisultati e classifica della 9a giornata del campionato Primavera. Girone A Cagliari-Grosseto 2-1; Empoli-Modena 3-0; Fiorentina-Sassuolo 0-0; Piacenza-Livorno 3-2; Sampdoria-Juventus 2-0; Siena-Parma 2-0; Torino-Genoa 1-1. Classifica Sampdoria* 22; Juventus* 19; Piacenza* 16; Empoli** 15; Siena* 15; Sassuolo 14; Cagliari* 11; Parma** 10; Modena** 7; Fiorentina***** 6; Torino 6; Genoa*** 5; Livorno 4; Grosseto 0. (per ogni * una partita in meno) GIRONE B Atalanta-Mantova 2-0; Bologna-Cesena 1-1; Chievo-Milan 0-0; Cittadella-Triestina 1-1; Inter-Vicenza 1-1; Padova-AlbinoLeffe 0-1; Udinese-Brescia 1-2. Classifica AlbinoLeffe 18; Milan* 17; Atalanta 17; Brescia 16; Inter*** 14; Chievo* 13; Mantova 13; Cesena 12; Udinese* 10; Triestina 9; Bologna 8; Vicenza 7; Padova 5; Cittadella 5. (per ogni * una partita in meno) Girone C Ancona-Gallipoli 1-1; Ascoli-Roma 0-4; Catania-Bari 1-0; Lazio-Frosinone 2-0; Lecce-Crotone 3-0; Palermo-Napoli 2-1; Salernitana-Reggina 3-2. Classifica Roma 25; Palermo 20; Lazio 17; Salernitana 16; Napoli 16; Bari 15; Ascoli* 13; Catania 13; Reggina* 12; Frosinone 10; Lecce 8; Ancona 6; Crotone 4; Gallipoli 1. (* una partita in meno)
CALCIO A 5
Marca sola in vetta Colpo Montesilvano d(g.l.g.) Marca sola al comando in attesa del recupero della Luparense contro Napoli Barrese in programma l'1 dicembre. Questi i risultati dell’8a giornata: Bisceglie-Napoli Vesevo 3-3; Marca-Cagliari 5-2; Napoli-Lazio 1-3; Arzignano-Montesilvano 1-2; Pescara-Augusta 5-1; Atiesse-Kaos Bologna 1-1. Classifica: Marca 22; Luparense 19; Montesilvano 17, Arzignano, Bisceglie 13; Augusta 12; Napoli Vesevo 10, Kaos Bologna 9, Lazio, Atiesse 7; Pescara, Cagliari, Napoli 6, Napoli Barrese 1.
TOTOCALCIO E TOTOGOL
Colonne vincenti del concorso n. 96 dTOTOCALCIO Colonna vincente del concorso n. 96: 2-2-2-2-1-X-X-X-2-2-1-1-X-X Quote: nessun 14; all’unico 13: e 68.623; ai 12 (sono 6): e 11.437; ai 9 (2): e 44.463. TOTOGOL Colonna vincente del concorso n. 96: 4-4-3-4-1-2-1-4-4-3-2-1-2-4. Quote: nessun 14, nessun 13 e nessun 12; agli 11 (sono 4): e 4.552; ai 10 (40): e 301.
18 R
DOMENICA 22 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA SPORTIVA
fPREMIER / Tredicesima giornata
MONDO
Sempre più teso il clima in casa dei Reds LIVERPOOL MANCHESTER C.
2 2
GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Skrtel (L) al 5’, Adebayor (M) al 24’, Ireland (M) al 31’, Benayoun (L) al 32’ s.t. LIVERPOOL (4-2-3-1) Reina 6,5; Carragher 6, Skrtel 5,5, Agger s.v. (dall’11’ p.t. Kyrgiakos 5,5), Insua 6; Mascherano 6,5, Lucas 5,5; Kuyt 6, Gerrard 6,5, Babel s.v. (dal 19’ p.t. Benayoun 6,5, dal 40’ s.t. Aurelio s.v.); Ngog 5,5. PANCHINA Cavalieri, Aquilani, Riera, El Zahr. ALLENATORE Benitez 5,5. MANCHESTER CITY (4-1-4-1) Given 6,5; Zabaleta 5,5, Touré 6 (dal 1’ s.t. Onuoha 6), Lescott 6, Bridge 5; De Jong 6,5; Wright-Phillips 6, Ireland 7, Barry 5 (dal 16’ s.t. Tevez 6,5), Bellamy 6; Adebayor 6. PANCHINA Taylor, Kompany, Johnson, Weiss, Santa Cruz). ALLENATORE Hughes 5,5. ARBITRO Dowd (Staffordshire) 6,5.
Steven Gerrard, 29 anni, «braccato» da Wright-Phillips e Zabaleta. Il capitano dei Reds ha smaltito l’infortunio all’inguine LAPRESSE
Liverpool sgonfio Benitez è al bivio Con il City Benayoun regala un inutile 2-2. Aquilani fuori Il tecnico traballa: martedì si gioca Champions e panchina GIANCARLO GALAVOTTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
profittare del Liverpool in crisi permanente. Non è quel che lo sceicco Mansour si aspetta.
LIVERPOOL dDue squadre inca-
paci di vincere: ovviamente finisce pari. Solo un successo in 10 partite per il Liverpool (mai così da 16 anni), sesto nullo in serie per il Manchester City, un punto sopra i Reds nel cosiddetto duello per un posto tra le 4 grandi di Premier. Ma il bicchiere è sempre mezzo vuoto per Rafa Benitez, che s’appiglia ancora agli infortuni per l’ennesimo mancato decollo. Ed è mezzo vuoto anche per Mark Hughes. In altri tempi un punto ad Anfield era un punto guadagnato. In un anno e mezzo il tecnico gallese ha speso sul mercato più di Benitez in 5, e non sa ap-
Mourinho Le pompe di greggio di Abu Dhabi sono già in gara con le raffinerie di Moratti, obiettivo José Mourinho a giugno. Che la suerte abbia mollato Benitez è un fatto. Tuttavia il madrileno sembra aver perduto anche una dose importante di acume tattico. Due k.o. in 19 minuti bastano a guastare il piano del Liverpool. Fronte aperta per Agger da una zuccata con Touré (5 punti di sutura e sospetto trauma), caviglia danneggiata per Babel nello scontro tutto olandese con De Jong (19’).
LA SITUAZIONE
Il Manchester Utd secondo L’Arsenal cade e va a - 8 13a GIORNATA Liverpool-Manchester City 2-2, Birmingham-Fulham 1-0, Burnley-Aston Villa 1-1, Chelsea-Wolverhampton 4-0, Hull-West Ham 3-3, Sunderland-Arsenal 1-0, Manchester United-Everton 3-0. OGGI Bolton-Blackburn, Tottenham-Wigan (Sky Calcio 9, ore 16), Stoke-Portsmouth (Sky Super Calcio, ore 17). CLASSIFICA Chelsea 33, Manchester United 28, Arsenal 25 Aston Villa, Tottenham 22 Manchester City 21, Liverpool, Sunderland 20, Burnley 17, Stoke 16, Birmingham, Everton, Fulham 15, Wigan 14, Blackburn 13, Hull 12, Bolton, West Ham 11, Wolverhampton 10, Portsmouth 7
IN GERMANIA LA «BILD» FA I NOMI DI CICHON E REICHENBERGER (OSNABRUCK)
Scandalo: si parla di arbitri Corrotti due giocatori di B MARCO DEGL’INNOCENTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MONACO DI BAVIERA dIn Germa-
nia cresce la preoccupazione per i possibili, ancora non prevedibili, sviluppi delle dimensioni di quello che lo stesso responsabile dell’ufficio disciplinare dell’Uefa, Peter Linaker, ha definito «Senza dubbio il più grosso scandalo truffaldino che ci sia mai stato nel calcio europeo». Gli organizzatori della truffa, 17 dei quali arrestati tra Germania e Svizzera e oltre 200 inquisiti avrebbero incassato oltre 10 milioni, frutto di scommesse piazzate in Europa e Asia sulle partite truccate. Come nello scandalo del 2005, che sconvolse il calcio tedesco, al centro del raggiro il solito Cafè King di Berlino, dei fratelli croati Ante e Milan Sapina, di nuovo arrestati.
Milan Sapina, qui durante il processo per il calcio scommesse del 2005, è stato arrestato di nuovo insieme al fratello Ante REUTERS
Niente Bundesliga Sono 32, su circa 200 in tutta Europa finite nell’inchiesta della procura di Bochum, le partite sospette in vari campionati tedeschi. Se la Bundesliga, al momento, non appare interessata, nel mirino sono finiti quattro incontri di serie B, 3 di terza divisione, 18 di quarta serie e altre cinque di
quinta. Oltre a due gare dell’Under 21. Tutte del 2009. I giocatori Sospettati di aver truccato le gare tre giocatori o ex dell’Osnabrück, i cui nomi vengono rivelati dal tabloid Bild (né gli inquirenti né l’Uefa hanno fatto nomi di persone o squadre). Uno è il difensore ed ex capitano Thomas Cichon, 33 anni, che adesso gioca in Sudafrica e che avrebbe preso una cifra non specificata per garantire la sconfitta contro l’Augsburg con almeno tre gol di scarto; lo stesso Cichon avrebbe invece incassato 5000 euro per far perdere la sua squadra con due reti di scarto a Norimberga. L’altro sospettato è l’attaccante Thomas Reichenberger, 35 anni, che avrebbe preso 25 mila euro per la sconfitta a Norimberga. La novità dell’ultima ora è anticipata dal settimanale Der Spiegel, in edicola oggi, che rivela come nello scandalo sarebbe coinvolto anche un arbitro, del quale non viene fatto il nome, che avrebbe incassato denaro per truccare una gara di C.
NOTE spettatori 44.164. Ammoniti Carragher (L), Lucas (L). Tiri in porta 4-4. Tiri fuori 13-5. In fuorigioo 1-4. Angoli 7-3. Recuperi 6’ p.t. e 4’ s.t.
Gerrard Benitez ha recuperato Gerrard, dopo oltre un mese di guai all’inguine. Torres continua a riposare, stesso problema. Basta il capitano a tenere in soggezione un City incredibilmente attendista. Se per i Reds fa tutto Gerrard, per il City fa tutto Ireland, il pennellatore che ha voltato le spalle all’Irlanda. La colpa dell’eliminazione dal Mondiale non è solo della mano di Henry. Given, reduce da Parigi, si affranca subito sventando l’incornata di Skrtel, Reina risponde sull’insidia di Barry. Primo tempo da buttare. Invece alla ripresa Skrtel ci riprova subito, sulla punizione irresistibile di Gerrard, e infila Given allungando la gamba. Basta un corner, ed è 1-1: indisturbato da Skrtel, Adebayor schiaccia dentro.
w I NUMERI
1
la vittoria del Liverpool nelle ultime 10 partite giocate: 2-0 ad Anfield col Manchester United in Premier League
IN TESTA
0
le partite da titolare di Aquilani, arrivato in estate con un problema alla caviglia. Ieri nemmeno un minuto per lui
10
le partite consecutive in cui il Chelsea non ha preso gol in casa: con questa striscia Cech ha eguagliato il record del 1927
V
ANSA
Van Gaal, 58 anni AFP
Quattro gol (tre nei primi 22 minuti) al Wolverhampton 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
LONDRA dSuper Chelsea: con
il 4-0 rifilato al Wolverhampton i Blues di Carlo Ancelotti tengono a debita distanza gli avversari e festeggiano la 1000a vittoria in campionato (comprese le serie minori) con numeri impressionanti: nelle ultime 5 partite nelle varie competizioni hanno segnato 21 gol senza subirne mai. Gol e record A Stamford Bridge apre le danze Malouda di sinistro (5’) e spegne immediatamente la musica Essien con una doppietta: testa (12’) e gran destro da fuori (22’). Poi Cech salva sul colpo di testa di Ebans-Blake e allunga a 10 — eguagliato il record del 1927 — la striscia di partite casalinghe senza gol subiti. C’è anche Borini Nella ripresa non c’è storia: Joe Cole (56’) trova il gol che gli mancava da oltre un anno e Ancelotti può guardare al futuro facendo esordire il francese Kakuta e il serbo Matic. Poi spazio al nostro Borini (15 minuti per il bolognese dopo gli 8 contro il Tottenham): «Saranno i nuovi acquisti di gennaio — dice Ancelotti —, sostituiranno chi andrà in Coppa d’Africa». Le altre Resiste a -5 il Manchester United che abbatte 3-0 l’Everton: deliziosa mezza rovesciata di Fletcher all’incrocio (34’) poi Carrick (55’) e Valencia (76’). Scende a -8 l’Arsenal che senza Van Persie cade 1-0 a Sunderland (Bent). Scontro salvezza tra il West Ham di Zola e l’Hull: in vantaggio 2-0 dopo 10 minuti, gli Hammers vanno sotto 3-2 e trovano il pareggio al 69’ con Da Costa.
BUNDESLIGA 13a GIORNATA
Bayern-Leverkusen E Van Gaal trema 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Rudi Voeller 49 anni, d.s. del Bayer Leverkusen al primo posto in Bundesliga
Chelsea capolista con il turbo
LUCA PISAPIA
Placenta Dodici i gol da calci piazzati incassati dal Liverpool, peggio del Portsmouth ultimo. Quando Tevez e Wright-Phillips scardinano Skrtel e Kyrgiakos per il 2-1 di Ireland, Benitez trasecola. Dopo 74 secondi appena, la difesa del City s’impappina per il 2-2 di Benayoun, miracolato dai massaggi alla placenta a Belgrado. Aquilani è inchiodato alla panchina. Se martedì la Fiorentina batte il Lione, il Liverpool esce dalla Champions. E domenica è derby con l’Everton.
s
LE ALTRE GARE
d(p.f.a) Jupp Heynckes, 64 anni, si sentiva già in pensione quando i vecchi amici del Bayern lo chiamarono lo scorso aprile per finire il campionato al posto di Jürgen Klinsmann. Un favore svolto con piacere e che gli ha allungato la carriera. Heynckes è stato assunto poi da Rudi Voeller a Leverkusen e oggi torna a Monaco da capoclassifica. Unico imbattuto dopo 12 giornate, Heynckes, se vince, può causare il licenziamento di Van Gaal. Adesso che è tornato sul mercato Guus Hiddink, eliminato dal Mondiale con la Russia, i boss del Bayern avrebbero anche
l’alternativa simil tedesca, come lingua, se non pescano in Italia (Mancini, Donadoni). Enke sulla maglia Ieri il Werder ha stracciato il Friburgo (6-0), affiancando in vetta il Leverkusen. Commozione e minuto di silenzio in tutti gli stadi per commemorare Enke, il portiere dell’Hannover morto suicida. I compagni di squadra hanno giocato contro lo Schalke con il numero uno sulla maglia all’altezza del petto. 13a GIORNATA Colonia-Hoffenheim 0-4; Eintracht-Borussia Moenc. 1-2; Friburgo-Werder 0-6; Schalke-Hannover 2-0; Stoccarda-Hertha 1-1; Wolfsburg-Norimberga 2-3; Borussia Dortmund-Mainz 0-0. Oggi: Bayern-Leverkusen (Sky Calcio 10, 15.30); Amburgo-Bochum. CLASSIFICA Leverkusen, Werder 26; Schalke 25; Amburgo, Hoffenheim 23; Mainz 22; Wolfsburg 21; Bayern 20; Borussia Dortmund 18;
DOMENICA 22 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA SPORTIVA
19 R #
EURORIVALI ATHLETIC BILBAO BARCELLONA
fLIGA / Undicesima giornata
Cambio al vertice tra le due grandi di Spagna
1 1
Messi tra Ustaritz e Amorebieta
GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Dani Alves (B) al 9’, Toquero (A) al 18’ s.t.
BARCELLONA (4-3-3) Valdés 6; Dani Alves 7, Piqué 6,5, Chygrynskyi 6, Maxwell 6; Xavi 7 (dal 40’ s.t. Henry s.v.), Busquets 6, Keita 6; Pedro 5,5, Messi 7 (dal 31’ s.t. Bojan 6), Iniesta 6. PANCHINA Pinto, Puyol, Fontas, Jonathan, Jeffren. ALL. Guardiola 6.
40
ARBITRO Teixeira Vitienes 6. NOTE ammonito Javi Martinez. Spettatori 40.000 circa. Tiri in porta 1-3. Tiri fuori 4-6, Angoli 5-7. In fuorigioco 3-1. Recuperi: 1’ e 3’
Barça malato e secondo Messi crac, addio Inter Guardiola, senza Abidal, Toure e Marquez, è fermato 1-1 a Bilbao Lesione all’adduttore sinistro per Leo: martedì niente Champions 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BILBAO dUna serataccia. Il Bar-
cellona pareggia a Bilbao, perde la leadership della Liga dopo 40 giornate di dominio ma soprattutto sembra aver quasi certamente perso Messi per la sfida decisiva di dopodomani con l’Inter. Il cambio di Leo con Bojan alla mezz’ora della ripresa, sull’1-1, aveva stupito parecchio. Brutta sensazione Perché nessuno aveva visto il gesto dell’argentino, che poco prima aveva fatto un cenno alla panchina toccandosi l’adduttore sinistro. Messi è uscito e si è seduto in compagnia di una borsa di ghiaccio e il primo verdetto ieri sera parlava di una rottura di un centimetro. Gelido anche Guardiola in conferenza
Higuain c’è 4 Il Real Madrid fa il sorpasso
I NUMERI
gli assenti del Barça di ieri: Ibra (problema muscolare), Abidal e Toure (influenza A) e Marquez (messo in quarantena)
ATHLETIC BILBAO (4-3-2-1) Iraizoz 7; Iraola 6,5, Ustaritz 5, Amorebieta 5,5, Koikili 6,5; Gurpegui 5,5, Orbaiz 5 (dall’11’ s.t. Toquero 6,5), Javi Martínez 6; Susaeta 6, Yeste 6,5 (dal 29’ s.t. Gabilondo 6); Llorente 7 (dal 32’ s.t. De Marcos 6). PANCHINA Armando, Castillo, San Jose, Velez. ALL. Caparros 6,5.
FILIPPO MARIA RICCI
w
stampa: «Domani (oggi per chi legge, ndr) faremo gli esami necessari e non voglio avanzare ipotesi. Però su questo infortunio ho la mia opinione e sembra che faremo fatica a recuperarlo, le sensazioni non sono buone. Detto questo, penso che la situazione ci renderà ancora più forti». Ibra e la febbre Pessimismo, dunque. E pure giustificato: già era difficile recuperare Ibrahimovic e da un paio di giorni la febbre suina ha attaccato lo spogliatoio blaugrana. Dopo Abidal e Toure, colpiti, ieri è stato lasciato a Barcellona in quarantena anche Marquez. Un bollettino di guerra stilato alla vigilia di una settimana chiave, che comincia con l’Inter e finisce col Madrid, che domenica arriva al Camp Nou in testa alla classifica.
Quinto pareggio Perché il Barça dopo aver battuto 4 volte l’Athletic solo nel 2009 ieri ha pareggiato a San Mames una gara prima dominata e poi non raddrizzata. Il quinto pari stagionale è arrivato grazie ai gol di Alves e Toquero all’inizio della ripresa. Nel primo tempo, con Chygrynskyi (che in Europa non può giocare) al posto di Puyol, Henry in panchina e Messi a fare da Ibra in mezzo a Pedro e Iniesta, il Barça aveva tenuto in mano il pallino creando quattro occasioni a una. Leo era in forma, a tratti incontenibile, Xavi ispirato (nei primi 45’ trentanove passaggi corretti su 44, 89% di precisione). Col gol di Alves sembra di vedere un film già visto, il Barça che vince, ma Toquero ha cambiato il copione e l’infortunio di Messi rende la notte blaugrana incredibilmente buia.
LIGA
Depor in quota Il Siviglia vola Il Deportivo La Coruna batte 2-1 l’Atletico Madrid, in crisi al terz’ultimo posto. 11a GIORNATA Deportivo La Coruna-Atletico Madrid 2-1, Tenerife-Siviglia 1-2, Real Madrid-Racing 1-0, Athletic Bilbao-Barcellona 1-1. Oggi: Espanyol-Getafe, Maiorca-Almeria, Villarreal-Valladolid, Xerez-Sporting Gijon, Malaga-Saragozza, Osasuna-Valencia. CLASSIFICA (prime pos.) Real Madrid 28; Barcellona 27; Siviglia 25; Deportivo la Coruna 22; Valencia 21.
NUOVO LEADER RACING BATTUTO
le partite consecutive di Liga in cui il Barça è rimasto in testa. Era primo dal 1˚ novembre 2008, 4-1 a Malaga
7
le partite in 11 turni di Liga in cui il Real Madrid non ha incassato gol. Pesa però la disfatta di Alcorcon (4-0) in Copa del Rey
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dIl Real torna al Bernabeu dopo la pessima performance in Copa del Rey con l’Alcorcon e vince di nuovo 1-0 conquistando la testa della Liga per il pareggio del Barcellona a Bilbao. Questa volta almeno il risultato serve a prendere 3 punti, ci sono meno fischi ma restano intatte le sensazioni di incompiutezza, grigiore e difficoltà della squadra di Pellegrini.
Due pali Il Madrid è partito bene, ha dominato, ha colpito due pali con Xabi Alonso e Arbeloa e ha segnato con Higuain (5˚ gol nelle ultime 4 di Liga) su assist di Garay. Poi si è seduto, cloroformizzato dal suo stesso strapotere. Il Racing è davvero poca cosa ma il Real non ha creato quasi più nulla ed è stato salvato dall’arbitro che ha annullato un gol regolare di Canales (77’). La terza vittoria di fila in Liga arriva con Raul ancora in panchina (quarta consecutiva tra campionato e Champions) e Ronaldo in tribuna accanto a Valter Di Salvo, suo amico dai tempi di Manchester. Nessuno dei tre si è divertito granché. f.m.r. REAL MADRID-RACING
RUSSIA
Il Rubin Kazan campione e ora pensa a Danilevicius MOSCA (g.ku.) Il Rubin Kazan, eurorivale dell’Inter, ha vinto il campionato russo conquistando il secondo titolo consecutivo. Il Rubin ha pareggiato 0-0 in casa con lo Zenit nella 29ª giornata. A 90 minuti dalla fine del torneo, ha 5 punti di vantaggio sullo Spartak Mosca, battuto 3-2 dal Cska Mosca. Disordini al derby: il bilancio è di 81 arresti. La maggior parte dei giovani tifosi finiti in manette erano ubriachi. Circa 4 mila agenti erano stati impiegati dalla polizia per garantire la sicurezza. Intanto il Rubin segue l’attaccante Danilevicius (Livorno): incontro il 9 dicembre.
FRANCIA LE AVVERSARIE DI JUVE E FIORENTINA
taccuino
Bordeaux k.o. in casa dopo due anni
UCRAINA
Il Valenciennes ferma la capolista. Il Lione pareggia, Auxerre in testa ALESSANDRO GRANDESSO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
PARIGI d Senza la fantasia di
Gourcuff, il Bordeaux, che mercoledì ospita la Juventus in Champions League, perde quota, battuto a sorpresa in casa dal Valenciennes (0-1). Non ne approfitta però il Lione, atteso martedì a Firenze, che rimedia solo un pareggio (1-1) in casa del Grenoble, ultimo. E così fa festa l’Auxerre, che batte 2-0 il Monaco e scavalca tutti: primo. Bordeaux Con Gourcuff infortunato agli adduttori e che rischia un lungo stop, Blanc lascia a ri-
panchina Pjanic. Il Lione però fatica ad imporre il gioco e nella ripresa Delgado sblocca il contatore (20’). E’ solo un’illusione, perché il Grenoble, ridotto in dieci, pareggia al 27’ con Ljuboja che sfiora il raddoppio al 44’.
poso anche Diarra, reduce dagli impegni di nazionale, e opta per il 4-4-2, con Cavenaghi a fianco di Chamakh. Ma il Bordeaux va subito sotto. Dopo 8 minuti, il Valenciennes passa con Samassa che sfrutta una percussione di Ben Khalfallah. E poco dopo si fa male pure Chamakh, sostituito da Bellion. Plasil diventa punta, ma la squadra non decolla e si accontenta di una traversa di Wendel (41’). Nella ripresa, il Bordeaux domina ma sfiora solo il pareggio al 44’ con Bellion. Niente da fare, arriva la bruciante sconfitta in casa. Mancava da due anni, ottobre 2007, il Lione vince 3-1. Lione A Grenoble, senza Toulalan infortunato e in forse anche per la partita con la Fiorentina, Puel promuove titolare l’ex bianconero Boumsong in difesa. Al posto del terzino sinistro Cissokho, squalificato, il 18enne Kolodziejczak. Parte dalla
Auxerre La sorpresa diventa allora l’Auxerre: Coulibaly e Ndinga stendono il Monaco e si regalano un primato che mancava dal febbraio 2003.
Laurent Blanc, 44 anni, allenatore del Bordeaux AP
14a GIORNATA Bordeaux-Valenciennes 0-1; Grenoble-Lione 1-1; Lens-Nancy 2-1; Rennes-Le Mans 2-1; Auxerre-Monaco 2-0. Oggi: Nizza-Tolosa; St Etienne-Lorient; Montpellier-Lilla. Mercoledì 2 dicembre: Boulogne-Psg; Marsiglia-Sochaux. CLASSIFICA Auxerre 26; Bordeaux e Lione 25; Valenciennes 23; Marsiglia e Monaco 22; Lorient, Montpellier 21; Rennes 19; Tolosa 18; Nancy, Nizza 17; Psg, Lilla 16; Sochaux, Lens 15; St Etienne 13; Boulogne 9; Le Mans 8; Grenoble 2.
1-0
MARCATORE Higuain al 22’ p.t. REAL MADRID (4-4-2) Casillas 6; Arbeloa 6, Pepe 6, Garay 6,5, Marcelo 6; Granero 5 (dal 40’ s.t. M. Diarra s.v.), Xabi Alonso 6,5, Kaká 5,5 (dal 43’ s.t. Van der Vaart s.v.), Drenthe 5; Higuaín 6,5, Benzema 6 (dal 16’ s.t. Raul 5). All. Pellegrini 5,5. RACING (4-2-3-1) Toño 6; Pinillos 5,5 (dal 15’ s.t. Henrique 6), Torrejón 6, Morris 5, Christian 6; Colsa 5, Lacen 6,5; Munitis 6, Luis García 5,5, Serrano 5 (dal 15’ s.t. Canales 6,5); Tchité 6,5 (dal 24’ s.t. Geijo 6). All. Portugal 6. ARBITRO Ramirez Dominguez 5.
La Dinamo travolge lo Shakhtar KIEV dLo scontro fra le due grandi del calcio ucraino finisce con un netto 3-0 per gli eurorivali dell’Inter. Una doppietta di Milevsky e una rete di Yarmolenko hanno portato la Dinamo alla fuga. La squadra di Gazzaev è a +7 sullo Skakhtar, superato anche dal Metalist Kharkiv.
COPPA SUDAMERICA
Fluminense-Ldu, finale già vista RIO d(m.can.) I brasiliani del Fluminense e gli ecuadoriani della Liga Deportiva Universitaria di Quito rivivranno le finali della Libertadores 2008 (vinta dalla Ldu) visto che si incontreranno di nuovo nella Coppa Sudamericana 2009, una specie di Europa League del continente. La squadra di Rio si è qualificata con due vittorie (1-0 e 2-1) sui paraguaiani del Cerro Porteño; la semifinale di ritorno è finita con una in maxirissa al Maracanã. Gli ecuadoriani all’andata avevano perso con gli uruguaiani del River Plate (da non confondere col club omonimo argentino) in trasferta per 2-1 ma poi in casa, a 2.850 metri, hanno rifilato un 7-0 agli avversari. L’andata della finale mercoledì a Quito.
AUSTRIA
Salisburgo solitario in testa VIENNAd (c.r.) Il Salisburgo, rivale della Lazio il 2 dicembre in Europa League, vince in casa del Kapfenberg per 2-0 e tiene la testa della classifica a 34 punti.
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DOMENICA 22 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA SPORTIVA
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SERIE B 15 GIORNATA L’ALTRO DERBY GARA EQUILIBRATA: PARI GIUSTO IL DOPO PARTITA
Salvioni frena «I presuntuosi li massacro...»
Scatto Reggina Crotone risponde Pagano porta in vantaggio Iaconi ma ancora Mazzarani regala l’1-1 a Lerda DAL NOSTRO INVIATO
GAETANO IMPARATO
L’esultanza di Roberto Colacone, 35 anni, Salvatore Mastronunzio, 30, e Andrea Milani, 28 LAPRESSE
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
CROTONE dPiù che un derby è
I gol dei soliti due E’ primato Ancona Mastronunzio (2) e Colacone firmano il derby Contestato l’Ascoli: via Pane, arriva Camolese DAL NOSTRO INVIATO
ASCOLI ANCONA
1 3
GIUDIZIO 7777 PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Mastronunzio (An) al 25’, Antenucci (As) al 28’ p.t.; Colacone (An) al 14’, Mastronunzio (An) al 28’ s.t. ASCOLI(4-3-1-2) Frezzolini 5; Jaager 5, Portin 5, Silvestri 4,5, Micolucci 5; Luci 5,5 (dal 42’ s.t. Mattila s.v.), Di Donato 5 (dal 23’ s.t. Potenza 5,5), Giorgi 5,5 (dal 23’ s.t. Sommese 5,5); Amoroso 6; Antenucci 6,5, Bernacci 5,5. PANCHINA Guarna, Lupoli, Santarelli, Marino. ALLENATORE Pane 4,5. ANCONA (4-4-2) Da Costa 6; Milani 7 (dal 46’ s.t. Pisacane s.v.), Cosenza 6, Cristante 6, Zavagno 6; Surraco 6 (dal 23’ s.t. Schiattarella 6), Catinali 7, De Falco 7, Miramontes 6,5; Mastronunzio 7,5, Colacone 7 (dal 39’ s.t. Mirchev s.v.). PANCHINA Schena, Mustacchio, Camillucci, Gerardi. ALLENATORE Salvioni 7. ARBITRO Mazzoleni di Bergamo 6,5. GUARDALINEE Italiani 5,5 - Ponziani 6,5. ESPULSI nessuno. AMMONITI Amoroso (As), Catinali (An), Cosenza (An), Micolucci (As) e Schiattarella (An) per gioco scorretto. NOTE paganti 5.701, incasso di 72.159 euro; abbonati 2.688, quota di 13.960 euro. Tiri in porta 5-10. Tiri fuori 5-6. In fuorigioco 9-4. Angoli 7-7. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 4’.
NICOLA BERARDINO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ASCOLI PICENO dDopo 67 anni l’Ancona vince il derby di Ascoli. E sono tre punti d’oro perché riconsegnano la vetta della classifica alla squadra di Salvioni. Scortata da duemila tifosi e spinta dalla prodezze dei bomber Colacone e Mastronunzio (16 gol in due), ex di turno insieme all’altro uomo gol Antenucci, l’Ancona sorpassa il Lecce e può godersi il primato solitario. Va giù l’Ascoli, che non vince da 10 gare (presi solo 4 punti) e viene contestato nel dopo partita. In serata è arrivato l’esonero del tecnico Pane: al suo posto è stato chiamato Giancarlo Camolese, 48 anni, nella scorsa stagione al Torino.
La chiave Il crocevia della partita è dopo l’intervallo. Risultato sull’1-1 e gara in equilibrio. L’Ascoli prova ad accelerare. Al 1’ Bernacci fallisce il tocco dopo una bella sgroppata di Antenucci, che 2’ dopo si presenta davanti a Da Costa, pronto a sventare. L’Ancona è accerchiato, ma sa uscire dall’imboscata. Subito (7’) una rasoiata di Mastronunzio respinta sulla linea
ASCOLI PICENO (n.ber.) Il primato dell’Ancona fa quasi preoccupare Salvioni (nella foto Lapresse). «Sono contento per questa vittoria — dichiara il tecnico — ma temo l’euforia per il primo posto. Avverto subito i miei giocatori: se vedo un po’ di presunzione li massacro. Questo è un campionato difficile. Anche il Frosinone era in testa, sono arrivate 4 sconfitte ed è sceso a metà classifica. Colacone e Mastronunzio? Bravi non solo a segnare, ma pure a recuperare palloni in difesa. La nostra vittoria è nata dalla reazione a inizio ripresa quando l’Ascoli ha avuto un paio di occasioni per andare in vantaggio». Senza problemi il deflusso dei 2000 tifosi biancorossi, arrivati con 20 pullman al Del Duca: subito verso Ancona, dove hanno atteso la squadra al Del Conero per festeggiarla. Il capitano dell’Ascoli, Di Donato a testa bassa: «Chiediamo scusa a tifosi e città per questa brutta sconfitta». Poche parole per il tecnico Pane poco prima di lasciare il posto a Camolese: «La mia posizione è l’ultimo pensiero dopo questa partita». Il d.s. Vincenzo Mirra: «Vedo poca serenità in alcuni giocatori».
da Silvestri. Poi, l’uno-due del k.o. Al 14’, traversone di Milani dalla destra per la girata vincente di Colacone. Al 28’ il tris dell’Ancona è uno spot della coppia-gol di Salvioni: Mastronunzio scambia con Colacone e firma la doppietta che lo porta a quota 10, dopo una ribattuta di Luci. Ancona cinico Al Del Duca la formazione di Salvioni non fa calcoli. Si porta in vantaggio con Mastronunzio al 25’: incornata su cross di Milani dalla destra. Il pareggio dell’Ascoli è una parentesi. A centrocampo governano De Faco e Catinali. Nella ripresa cresce Miramontes e la manovra diventa più pungente. Ascoli sbiadito Pane esclude Sommese e punta sul rombo di centrocampo. Un lampo il corridoio aperto al 28’ p.t. da Giorgi per Antenucci che firma il suo settimo centro superando Da Costa in uscita. Dopo il secondo gol dell’Ancona, Pane inserisce Sommese e Potenza sulle fasce (centrocampo a quattro), ma non c’è reazione. Giornataccia della difesa, non giustificabile solo con le assenze degli squalificati Gazzola e Giallombardo.
una sfida a scacchi. Ragionata, con le emozioni pesate su un misurino da farmacista e un gol lampo (Pagano sbatte in rete la respinta di Concetti su punizione di Brienza) pareggiato dopo 8’ da una girata di Mazzarani. Pari e patta, gioiscono tutti: il Crotone, che per la prima volta in serie B non perde un derby, e la Reggina, che mostra lievi segni di guarigione dopo lunga degenza. La chiave Iaconi è in versione «trasformista»: la Reggina giochicchia, ma davanti l’area avversaria è bloccata dalla paura di perdere. Lerda ribatte colpo su colpo con un Crotone che ha nella velocità e pressing (quando difende 4-1-4-1 è imperforabile) le armi migliori. Alla fine sbuca un logico pari in un mondo che, la logica, conosce poco: due forze opposte che si annullano tatticamente. L’ingresso di Bonazzoli offre solo due testate molli e centrali (46’, 47’ s.t.). La Reggina ha ancora le flebo ma dà l’impressione di potersi rialzare.
RIVIVI LE SUL NOSTRO SITO 15ª LA EL D I N EMOZIO SINTESI E L GIORNATA: GOE IT RT DELLE PA
Gazzetta.it
ALBINOLEFFE-MODENA 0-3 ASCOLI-ANCONA 1-3 BRESCIA-LECCE 1-0 CESENA-TORINO domani, ore 20.45 CROTONE-REGGINA 1-1 GALLIPOLI-MANTOVA 0-0 GROSSETO-SALERNITANA 2-2 PADOVA-EMPOLI 2-3 SASSUOLO-PIACENZA 1-2 TRIESTINA-CITTADELLA 2-0 VICENZA-FROSINONE 2-0
PROSSIMO TURNO Venerdì 27 novembre, ore 20.45 SALERNITANA-GALLIPOLI Sabato 28 novembre, ore 15.30 ANCONA-SASSUOLO EMPOLI-CESENA FROSINONE-ALBINOLEFFE LECCE-GROSSETO MODENA-TRIESTINA PADOVA-VICENZA PIACENZA-ASCOLI TORINO-CROTONE Domenica 29 novembre, ore 15 REGGINA-BRESCIA Lunedì 30 novembre, ore 20.45 MANTOVA-CITTADELLA
MARCATORI
CLASSIFICA RETI
PARTITE SQUADRE
PUNTI
IN CASA
FUORI
P 0
V 3
N 1
TOTALE
FUORI
S 2
F 12
S 11
F 25
S 13
IN CASA
29
V 6
LECCE
27
6
1
1
2
2
3
15
8
3
4
13
7
11
10
24
17
7
CESENA
25
4
2
1
2
5
0
14
6
7
1
12
4
5
2
17
6
11
EMPOLI
24
6
1
0
1
2
4
14
7
3
4
18
7
4
11
22
18
4
TRIESTINA
23
6
0
2
0
5
2
15
6
5
4
13
7
5
9
18
16
2
MODENA
23
3
1
3
4
1
3
15
7
2
6
5
7
10
9
15
16
-1
TORINO
22
3
2
2
3
2
2
14
6
4
4
10
6
10
6
20
12
8
PADOVA
22
4
3
1
1
4
2
15
5
7
3
11
5
9
10
20
15
5
SASSUOLO
21
3
3
2
2
3
1
14
5
6
3
10
8
11
6
21
14
7
BRESCIA
21
5
1
2
1
2
3
14
6
3
5
12
6
6
9
18
15
3
FROSINONE
21
2
3
1
4
0
4
14
6
3
5
8
8
12
11
20
19
1
VICENZA
20
1
7
0
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1
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15
4
8
3
8
6
8
8
16
14
2
GROSSETO
19
3
3
1
1
4
2
14
4
7
3
13
12
6
8
19
20
-1
GALLIPOLI
19
2
3
2
2
4
2
15
4
7
4
4
7
8
9
12
16
-4
CITTADELLA
17
3
3
1
1
2
5
15
4
5
6
11
7
7
12
18
19
-1
CROTONE (-2)
17
3
4
1
1
3
3
15
4
7
4
7
5
6
11
13
16
-3 -8
ANCONA
N 1
Diff. TOTALI reti
P 4
G 15
V 9
N 2
P 4
F 13
12
ASCOLI
15
2
3
3
1
3
3
15
3
6
6
10
14
8
12
18
26
ALBINOLEFFE
14
1
4
3
2
1
3
14
3
5
6
7
11
8
11
15
22
-7
REGGINA
13
2
2
2
1
2
5
14
3
4
7
7
9
6
13
13
22
-9
MANTOVA
13
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Tre promozioni in serie A. Eventuali playoff tra terza, quarta, quinta e sesta se il distacco tra terza e quarta è meno di 10 punti. Quattro retrocessioni in Prima divisione. Eventuale spareggio tra quartultima e quintultima se ci sono meno di 5 punti di differenza.
Lerda cresce Con Abruzzese e Legati a blindare la difesa, Galardo che filtra e distribuisce palloni non sprecando mai, il Crotone ha un equilibrio invidiabile. Non brillano le ali (Petrilli-Gabionetta sufficienza strappata) ma Mazzarani è inesorabile: tre gol (pesantissimi) in tre partite e una sciabolata oltre il pari (16’) che poteva fare esplodere la gara e affossare la Reggina. Ma vuoi mettere il gusto d’un pareggio così... ecumenico?
Il valzer di Iaconi Buscé e Bonazzoli in panca, Morosini esterno destro irrefrenabile e Viola punta centrale con Brienza tuttofare del tridente. Una mezza rivoluzione. Proprio loro (cross Morosini, Viola di testa 43’ p.t.) sfiorano il raddoppio nell’al-
SERIE B 15a GIORNATA RISULTATI
tra, unica, vera azione gol reggina. Iaconi sperimenta: sposta, dopo il riposo, Cascione perno del trio difensivo, inserisce Buscé esterno destro e Morosini viene accentrato nella linea mediana. Ordina le linee, soffre poco, spegne sul nascere i «focolai di rivolta» crotonesi. E la difesa non trema. Dopo Torino, Modena, Lecce ed Empoli il pari spezza la catena di sconfitte fuori casa.
11 RETI Bianchi (1, Torino). 10 RETI Mastronunzio (4, Ancona). 8 RETI Caracciolo (3, Brescia). 7 RETI Antenucci (1, Ascoli). 6 RETI Colacone (Ancona); Eder (3, Empoli); Corvia (2, Lecce); Di Nardo (Padova); Godeas (2, Triestina); Sgrigna (2, Vicenza). 5 RETI Cellini (2, AlbinoLeffe); Bernacci (2, Ascoli); Ardemagni (1, Cittadella); Pinilla (2, Grosseto); Baclet (Lecce); Nassi (Mantova); Noselli (Sassuolo). 4 RETI Schelotto (Cesena); Iunco (1, Cittadella); Coralli e Marianini (Empoli); Caetano e Troianiello (Frosinone); Marilungo (Lecce); Bruno (Modena); Moscardelli (1, Piacenza); Martinetti (Sassuolo); Testini (Triestina). 3 RETI Miramontes e Schiattarella (Ancona); Do Prado (1, Cesena); Pettinari (Cittadella); Bonvissuto e Mazzarani (Crotone); Mazzeo (1, Frosinone); Ginestra (2, Gallipoli); Carobbio e Turati (Grosseto); Giacomazzi (1, Lecce); Caridi (3, Mantova); Catellani (Modena); Italiano e Soncin (1, Padova); Pagano (Reggina); Cozza (1, Salernitana); Riccio (Sassuolo); Di Michele (Torino); Bjelanovic (Vicenza).
1 1
CROTONE REGGINA
GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Pagano (R) al 4’, Mazzarani (C) al 12’ p.t. CROTONE (4-2-3-1) Concetti 6; Galeoto 6, Legati 6,5, Abruzzese 6,5, Morleo 6; Beati 6,5, Galardo 7; Gabionetta 6, Mazzarani 7 (dal 31’ s.t. Coresi s.v.), Petrilli 6 (dal 24’ s.t. Cutolo 6); Bonvissuto 6 (dal 28’ s.t. Mendicino s.v.). PANCHINA Farelli, Scognamiglio, Grillo, Di Matteo. ALLENATORE Lerda 6,5. REGGINA (3-4-3) Cassano 6; Lanzaro 6, Valdez 6 (dal 1’ s.t. Buscè 6), Santos 6,5; Morosini 7, Carmona 6, Cascione 6,5, Rizzato 6; Brienza 6,5, A. Viola 6,5 (dal 26’ s.t. Bonazzoli 6), Pagano 7 (dal 43’ s.t. Barillà s.v.). PANCHINA Marino, Adejo, Capelli, Missiroli. ALLENATORE Iaconi 6,5. ARBITRO De Marco di Chiavari 6,5. GUARDALINEE De Pinto 6,5 - Stallone 6,5. ESPULSI nessuno. AMMONITI Lanzaro (R), Carmona (R), Galardo (C), Cascione (R), Morosini (R), Buscè (R) e Legati (C) per gioco scorretto. NOTE paganti 2.132, incasso di 20.854,20 euro; abbonati 3.075, quota di 22.404,35 euro. Tiri in porta 2-2. Tiri fuori 3-2. In fuorigioco 1-4. Angoli 7-2. Recuperi: p.t. 1', s.t. 4'.
il punto
W
di NICOLA BINDA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Un’opportunità proprio per tutti Avanti, c’è posto. La serie B sta diventando il campionato della Big chance, visto che un’opportunità non la nega a nessuno. Non solo all’Ancona, nuovamente capolista. Non solo al Cesena, che terzo era e terzo (per ora) è rimasto, ma che se batte il Torino diventa secondo. Guardate anche chi s’è affacciato sulla zona-playoff. C’è l’Empoli, che mai aveva vinto in trasferta. C’è la Triestina, che era partita malissimo. E c’è pure il Modena, che sembrava destinato a un altro torneo di grande sofferenza per salvarsi. Coraggio, provateci, le porte sono aperte. E non solo metaforicamente. Visti certi gol di questo turno, bisogna dire che ci sono difensori che lasciano molto molto a desiderare. Se è vero che le reti sono sempre figlie di errori, mai come stavolta ci sono tanti padri.
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SERIE B 15 GIORNATA
Brescia, ecco la musica giusta Caracciolo fa suonare la canzone di Rocky, Rispoli stende il Lecce: De Canio è nero con Trefoloni DAL NOSTRO INVIATO
GUGLIELMO LONGHI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BRESCIA d«Dovete aver pazien-
za, sto partorendo», aveva confessato Beppe Iachini in settimana. La creatura ha finalmente visto la luce: il Brescia del primo tempo è devastante, veloce, imprevedibile, anche sciupone. Poi rischia qualcosa, ma il giudizio non cambia: quella che ha fermato l’ormai ex capolista è una signora squadra. Il problema è vedere se e come saprà dare continuità ai risultati, per restare nella metafora: se il bambino crescerà forte e sano o finirà subito nell’incubatrice. Ci sorprende non poco il Lecce che s’inchioda dopo 5 vittorie e un pareggio: balbettante e grigio per 45 minuti, recupera gioco e idee alla distanza, ma non dà mai l’impressione di essere padrone della partita. Airone come Rocky L’inizio è una goduria per il Brescia e un incubo per il Lecce. Iachini chiedeva intensità e intensità ottiene. Il 4-4-2 funziona che è un piacere, la palla corre veloce, gli esterni spingono, Caraccio-
lo e Possanzini si scambiano posizione per non dare punti di riferimento. Dieci tiri, in porta e fuori, nella prima mezz’ora con almeno un paio di occasioni sbagliate di un niente (Lopez e Possanzini), e un volo prodigioso di Rosati su sventola da 30 metri di Dallamano. Nota di merito a Caracciolo, generoso uomo assist, caricato dalla mu-
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I gol di Rispoli nel Brescia Rispoli, al terzo torneo col Brescia, ha fatto 5 gol in B e 1 nei playoff
sica di Rocky IV che ha fatto suonare prima della partita: è suo il cross da sinistra per Rispoli che mette dentro di testa rubando il tempo a Giuliatto. E nota di merito pure al giovane play Paghera, classe ’91. Ma del Brescia colpisce anche la straripante condizione atletica: il Lecce non se lo aspettava, pensava di trovare un avversa-
IL COLPO BRUTTO STOP PER MONDONICO
rio timido e non spavaldo. Che Lecce De Canio è onesto ad ammetterlo: «Abbiamo regalato il primo tempo». Infatti: il punto debole sono le fasce dove Angelo e Giuliatto vanno subito in confusione, ma anche al centro del gioco c’è poca fantasia, l’unico a salvarsi è Bergougnoux che prova a svegliare uno spaesato Corvia e uno svogliato Defendi. Nella ripresa cambia tutto, De Canio smonta l’attacco, toglie Marilungo e Baclet dalla panchina con Defendi che, dietro le punte, torna a essere produttivo (traversa al 44’ s.t.). Il Lecce gioca meglio adesso, anche perché il Brescia ha speso moltissimo e sta pagando la fatica, e un Flachi lontano dalla forma non è di molto aiuto. Ma un po’ di affanno e qualche contropiede sciupato non macchiano una vittoria ineccepibile e dedicata agli assenti (maxistriscione della curva: «Stadio vuoto non per l’influenza A, Brescia è stufa di questa società»). De Canio invece assolve i suoi e se la prende con l’arbitro: «Solo quattro minuti di recupero sono un insulto al buon senso». Mah, se lo dice lui...
BRESCIA LECCE
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GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORE Rispoli al 33’ p.t. BRESCIA (4-4-2) Arcari 6; Zambelli 6,5, De Maio 6, Bega 6, Dallamano 6,5; Rispoli 7 (dal 33’ s.t. Berardi s.v.), Paghera 6,5 (dal 48’ s.t. Vass s.v.), Baiocco 7, Lopez 6,5; Possanzini 7 (dal 24’ s.t. Flachi 5,5), Caracciolo 7,5. PANCHINA Viotti, Mareco, Taddei, Kozak. ALLENATORE Iachini 7. LECCE (4-3-1-2) Rosati 6,5; Angelo 5, Fabiano 5, Terranova 5, Giuliatto 5; Giacomazzi 6, Edinho 6, Vives 6 (dal 39’ s.t. Mesbah s.v.); Bergougnoux 6,5 (dal 5’ s.t. Marilungo 6); Corvia 5,5 (dal 10’ s.t. Baclet 5,5), Defendi 6. PANCHINA Petrachi, Belleri, Schiavi, Lepore. ALLENATORE De Canio 5.
Andrea Rispoli, 21 anni, segna di testa il gol vittoria del Brescia LAPRESSE
SERIE POSITIVA QUARTA VITTORIA DI FILA IN CASA
ARBITRO Trefoloni di Siena 6,5. GUARDALINEE R. Bianchi 6 - Vicinanza 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Arcari (B) per comportamento non regolamentare; Berardi (B), Caracciolo (B) e Angelo (L) per gioco scorretto. NOTE paganti 2.128, incasso non comunicato; abbonati 1.200 circa, quota non comunicata. Tiri in porta 6-4 (con una traversa). Tiri fuori 7-5. In fuorigioco 6-2. Angoli 9-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.
LA SORPRESA FICCADENTI OK: 4 PUNTI IN 2 GARE
Modena d’assalto Testini & Godeas Piacenza sprint Crisi AlbinoLeffe La Triestina corre Stop al Sassuolo Napoli, Catellani e Bruno lanciano la squadra di Apolloni in zona playoff FULVIO FACCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BERGAMO dL’AlbinoLeffe crolla nel finale sotto i colpi di Catellani e Bruno, ma la vittoria (meritata) che proietta il Modena in zona playoff è stata costruita all’alba della partita: dopo solo 4 minuti, infatti, Napoli aveva spezzato l’equilibrio. La pesante battuta d'arresto per la formazione di Mondonico ha anche messo in evidenza limiti di gioco e di organico. Decisamente una brutta prova che complica anche la classifica. L’AlbinoLeffe ha avuto a disposizione più di 80 minuti per cercare di rimediare all’errore di Serafini: su una palla innocua il difensore dava il via libera a Napoli che non aveva difficoltà a battere Layeni con un tocco morbido. I padroni di casa, pur esercitando una discreta supremazia territoriale, non sono però riusciti ha creare occasioni importanti al di là di una deviazione di Grossi al 13' del primo tempo e di una bordata di Laner dalla distanza al 9' della ripresa. In entrambi i casi è stato bravo il portiere Narciso a neutralizzare le minacce.
Modena perfetto A parte qualche altra mischia in area, il Modena non ha concesso altro: senza brillare particolarmente in fase offensiva, la squadra di
Apolloni (squalificato) ha controllato gli sterili tentativi avversari. Una prova molto ordinata quella dei modenesi, premiata in termini di risultato probabilmente oltremisura dalle reti messe a segno al 40' da Catellani e al 49' da Bruno: entrambi hanno finalizzato azioni in contropiede con l’AlbinoLeffe sbilanciato in avanti nel tentativo di approfittare della superiorità numerica dopo l'espulsione di Rickler al minuto 23 della ripresa per somma di ammonizioni.
ALBINOLEFFE MODENA
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GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Napoli al 4' p.t.; Catellani al 40', Bruno al 49' s.t. ALBINOLEFFE (4-4-2) Layeni 5,5; Perico 6, Serafini 5, Sala 5, Piccinni 6 (dal 24' s.t. Torri 6); Laner 6 (dal 15' s.t. Cristiano 6), Hetemaj 6 (dal 36' s.t. Foglio s.v.), Passoni 6, Grossi 6; Cellini 5,5, Ruopolo 6. PANCHINA Branduani, Ferrari, Garlini, Poloni. ALLENATORE Mondonico 5. MODENA (3-5-2) Narciso 6,5; Gozzi 6, Rickler 5,5, Perna 5,5; Giampà 6,5 (dal 27' s.t. Ricchi s.v.), Troiano 6, Colucci 6, Tamburini 6, Cortellini 6 (dal 30' s.t. Bianco s.v.); Napoli 6,5 (dal 15' s.t. Catellani 6), Bruno 5,5. PANCHINA Alfonso, Gilioli, Girardi, Spezzani. ALLENATORE Redolfi 6 (Apolloni squalificato). ARBITRO Tommasi di Bassano 6. GUARDALINEE Costa 6 - Conti 6. ESPULSI Rickler (M) al 23' s.t. per somma di amm. (entrambe per g.s.). AMMONITI Hetemaj (A) per gioco scorretto; Colucci (M) per c.n.r. NOTE paganti 512, incasso di 4.722 euro; abbonati 2.512, quota di 3.436 euro. Tiri in porta 5-4. Tiri fuori 6-3. In fuorigioco 2-2. Angoli 8-3. Recuperi: p.t. 0', s.t. 5'.
Il Cittadella resiste nel primo tempo, poi decolla Sedivec e arrivano i due gol DANTE DI RAGOGNA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
TRIESTE d I numeri parlano
chiaro: per la Triestina il 2-0 sul Cittadella è la quarta vittoria casalinga consecutiva e il settimo risultato utile. La squadra di Somma vince con merito, superando un avversario che, specie nel primo tempo, ha tuttavia mostrato più vitalità, mettendo in difficoltà la difesa di casa. La chiave La Triestina, però, potrebbe andare in vantaggio già al primo affondo, ma Testini non riesce a deviare in porta il traversone di Godeas. Gli ospiti non si spaventano e con Iunco e Ardemagni minacciano Agazzi, bravo a neutralizzare ogni occasione e quando non ci arriva è salvato da Scurto. La prima mezzora di gioco è un susseguirsi di azioni con continui cambi di fronte e conclusioni sbagliate di poco. Iunco fallisce la deviazione del pareggio, dopo il suggerimento di Oliveira, pericoloso solo nel primo tempo (poi è sparito), ma bravo a salvare sulla linea il tiro di Cossu. Godeas si carica sulle spalle la squadra, sfuggendo regolarmente alla guardia di Dalla Bona: i suoi assist, però, non sono sfruttati. La ripresa Nel secondo tempo Somma prova a cambiare qual-
cosa, spostando Sedivec a sinistra e l’attacco della Triestina cambia ritmo. Stankovic colpisce il palo su punizione e Sedivec fallisce il gol sulla ribattuta. Dopo l’errore in apertura, Testini sbaglia ancora sul preciso assist di Godeas, ma si fa perdonare al 28’ quando fa 1-0 da pochi passi sul traversone di Sedivec. Il gol mette k.o. il Cittadella che subisce anche il raddoppio grazie all’errore di Manucci, che permette a Godeas di ritrovarsi davanti a Villanova per chiudere la partita.
TRIESTINA CITTADELLA
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GIUDIZIO 7777 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Testini al 28', Godeas al 36' s.t. TRIESTINA (4-2-3-1) Agazzi 7; Nef 6,5, Cottafava 6, Scurto 6,5, Sabato 7; Cossu 7 (dal 39' s.t. Magliocchetti s.v.), Pani 6,5; Sedivec 7, Testini 6,5 (dal 39' s.t. Hottor s.v.), Stankovic 6 (dal 18' s.t. Siligardi 6); Godeas 7. PANCHINA Dei, D’Ambrosio, Crovetto, Figoli. ALLENATORE Somma 7. CITTADELLA (4-4-2) Villanova 6; Manucci 5,5, Pisani 6, Battaglia 6, Marchesan 6; Oliveira 6,5 (dal 33' s.t. Curiale s.v.), Dalla Bona 6, Musso 6 (dal 39' s.t. Volpe s.v.), Pettinari 6 (dal 15' s.t. Bellazzini 6); Ardemagni 6, Iunco 6. PANCHINA Pierobon, Gorini, Teoldi, De Gasperi. ALLENATORE Foscarini 6. ARBITRO Doveri di Roma 6. GUARDALINEE Meli 6 - Iori 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Pani (T), Dalla Bona (C) e Iunco (C) per gioco scorretto. NOTE paganti 1.546, incasso di 10.836 euro; abbonati 5.060, quota di 24.467 euro. Tiri in porta 6 (con un palo)-4. Tiri fuori 8-7. In fuorigioco 6-2. Angoli 6-11. Recuperi: p.t. 1', s.t. 5'.
In 13’ Moscardelli e Guerra blindano il successo. Inutile la rete di Noselli MARIO PELATI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MODENA dNel rispetto della tra-
dizione che vede il Sassuolo quasi mai vincente dopo una sosta, il Piacenza di Ficcadenti (quattro punti in due partite) conquista una vittoria d'oro al Braglia. Gli ospiti hanno vinto la gara grazie a un ottimo primo tempo, in cui sono stati superiori a un Sassuolo lento e impacciato. A parziale scusante dei neroverdi l’assenza dell’ultimo momento di Salvetti per problemi muscolari. Partenza sprint L'avvio spigliato dei biancorossi li porta addirittura a segnare due reti nei primi 13 minuti. Al 10' il sempre presente Nainggolan crossa dalla sinistra, la palla s’impenna e Moscardelli insacca di testa superando una difesa non impeccabile. Dopo 3’ è ancora Moscardelli a mettersi in luce: un suo sapiente assist per Guerra porta quest’ultimo a superare Bressan da pochi passi. Prima della fine del tempo, a riprova che non è giornata per i locali, s'infortuna anche Zampagna. Il naturale sostituto, Martinetti, non è disponibile e allora entra Masucci, che non giocava da due mesi. Giallo finale Nella ripresa si assiste a una buona reazione del Sassuolo, che potrebbe andare
in rete in almeno tre occasioni prima del gol finale. Ma Riccio al 13' calcia addosso a Puggioni da pochi passi, Magnanelli tira alto dal dischetto al 26' e Masucci fa lo stesso a pochi metri da Puggioni tre minuti dopo. Al 41' arriva il meritato gol di Noselli, il quinto del campionato, che batte Puggioni sfruttando un errore di Rincon. In fase di recupero Bressan, salito nell' area avversaria, segna con la mano: Pinzani concede il gol ma poi annulla giustamente su segnalazione del guardalinee.
SASSUOLO PIACENZA
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GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-2 MARCATORI Moscardelli (P) al 10', Guerra (P) al 13' pt.; Noselli (S) al 41' s.t. SASSUOLO (4-3-3) Bressan 6; Polenghi 5,5, Piccioni 5, Minelli 5, Consolini 5 (dal 1' s.t. Bianco 6); Filkor 5,5 (dal 21' s.t. Titone 6), Magnanelli 6, Riccio 5,5; Noselli 6, Zampagna 6 (dal 42' p.t. Masucci 6), Quadrini 5,5. PANCHINA Pomini, Romano, Rossini, Costa Ferreira. ALLENATORE Pioli 6. PIACENZA (4-3-3) Puggioni 6,5; Bini 6,5, Tonucci 6,5, Rincon 5,5, Calderoni 6,5; Bianchi 6,5, Sambugaro 6,5, Nainggolan 7 (dal 30' s.t. Zammuto 6); Moscardelli 7,5 (dal 35' s.t. Tulli s.v.), Simon 6, Guerra 6,5 (dal 17' s.t. Wolf 6). PANCHINA Maurantonio, Iorio, Avogadri, Silvestri. ALLENATORE Ficcadenti 7. ARBITRO Pinzani di Empoli 6. GUARDALINEE Marrazzo 6,5 - Giallatini 6,5. AMMONITI Bianchi (P), Moscardelli (P) e Bressan (S) per comportamento non regolamentare; Sambugaro (P), Bini (P) e Minelli (S) per gioco scorretto. NOTE paganti 834, incasso di 8.364 euro; abb. 1.714, quota di 5.284 euro. Tiri in porta 5-5. Tiri fuori 13-12. In fuorigioco 2-3. Angoli 7-3. Rec.: pt. 2', st. 3’.
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L’Empoli finisce in bellezza Doppia rimonta del Padova, poi Marianini sigla la prima vittoria esterna ta di Bassi) diventa l’1-0 per l’Empoli, con Trevisan che devia in porta un tiro-cross di Eder. Il raddoppio (40’) nasce invece da un errore del portiere, che non trattiene un destro di Pasquato (curiosità: il giovane scuola Juve aveva segnato sempre ad Agliardi l’unico gol in B). L’espulsione di Vinci all’alba della ripresa (fino a quel momento uno dei migliori) rende ancora più aggressivo il Padova: dentro Di Nardo e Italiano e squadra che passa al 4-3-3.
DAL NOSTRO INVIATO
PADOVA EMPOLI
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GIUDIZIO 77777 PRIMO TEMPO 0-2 MARCATORI aut. Trevisan (P) al 23', Pasquato (E) al 40' pt.; Rabito (P) al 14', Di Nardo (P) al 37', Marianini (E) 46' st PADOVA (4-3-1-2) Agliardi 5; Petrassi 5,5 (dal 13' s.t. Italiano 7), Faisca 4,5, Trevisan 5, Renzetti 6 (dal 37' s.t. Lazzari s.v.); Baccolo 5,5, Cuffa 6,5, Jidayi 6,5 (dall'8' s.t. Di Nardo 7); Rabito 7; Soncin 7, Cani 5. PANCHINA Cano, Giovannini, Filippini, Ben Djemia. ALLENATORE Sabatini 5,5. EMPOLI (4-3-1-2) Bassi 8; Vinci 5,5, Angella 6, Stovini 5,5, Tosto 5,5; Valdifiori 6, Marianini 7, Vannucchi 6,5; Pasquato 6,5 (dal 4' s.t. Kokoszka 6); Eder 7 (dal 30' s.t. Fabbrini s.v.), Coralli 6 (22' s.t. De Giorgio 7). PANCHINA Dossena, Saudati, Iacoponi, Mancosu. ALLENATORE Campilongo 7. ARBITRO Calvarese di Teramo 5,5. GUARDALINEE Melloni 6 - Riviello 6. ESPULSI Vinci (E) al 3' s.t. e Italiano (P) al 50' s.t. entrambi per somma di ammonizioni (c.n.r. e proteste). AMMONITI Rabito (P) e Faisca (P) per gioco scorretto; Cani (P) per c.n.r. NOTE paganti 1.872, incasso di 19.163 euro; abbonati 4.038, quota non comunicata. Tiri in porta 12-4. Tiri fuori 6-3. In fuorigioco 1-1. Angoli 12-1. Recuperi: p.t. 2', s.t. 8'.
FABIANA DELLA VALLE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
PADOVA dFinora aveva fatto un gol in sei partite in trasferta, a Padova ne ha fatti tre in una volta sola. La prima vittoria esterna dell’Empoli arriva grazie al cinismo in area di rigore (con l’aiuto della fortuna e del portiere avversario), ai miracoli del numero uno Bassi e a un cambio in distinta dell’ultimo minuto: Musacci si sente male nel pre-partita (problemi intestinali), così Campilongo manda in campo Pasquato e in panchina De Giorgio, destinato alla tribuna. E i due, insieme al già citato Bassi e ad Eder (un quasi-gol e l’assist per Pasquato) sono stati determinanti nel successo che porta l’Empoli al quarto posto in classifica (con una partita da recuperare), in attesa del risultato di Cesena-Torino.
I cambi di Sabatini Il Padova recrimina per le assenze, per un rigore non dato (Tosto su Cani, poi ammonito per simulazione) e per le disattenzioni in dife-
La gioia di Cristian Pasquato, 20 anni, dopo aver segnato la rete del momentaneo 2-0 LAPRESSE
sa. Sabatini è senza Bovo, Cesar (squalificati), Patrascu e Cotroneo (infortunati) e alla fine sceglie di non rischiare dall’inizio gli acciaccati Italiano e Di Nardo, ma a centrocampo manca il catalizzatore del gioco. Il Padova parte all’attacco, però la partita gira subito male: al 23’ il quasi gol di Cuffa (respin-
MAURIZIO CALDARELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
GROSSETO dIl Grosseto allunga la serie positiva (6 giornate, 11 nelle ultime 12), ma fallisce l’aggancio ai quartieri nobili della graduatoria, a causa di una partita con poche luci, che i ragazzi di Gustinetti hanno ben giocato solo tra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo. Un periodo coinciso con i due gol che sembravano aver fatto volgere il confronto a favore dei padroni di casa, grazie ad un super Pinilla, autore di una doppietta e uscito poi anzitempo per una distorsione alla caviglia sinistra che tiene in ansia i tifosi maremmani.
Gol lampo Inizio choc del Grosseto: dopo appena 35" Soligo batteva Acerbis dopo aver sfruttato una finta di Ferraro sul
cross del brillante Statella. I ragazzi di Gustinetti accusavano il colpo e prima di vedere il primo tiro in porta della gara del Grosseto (Pinilla al 12'), si assisteva ad un grande intervento di Acerbis sul tiro ravvicinato del solito Statella. La reazione La gara cambiava volto nel giro di qualche minuto: Stendardo atterrava Pinilla per il rigore che lo stesso realizzava. Quattro minuti dopo era ancora il cileno (5 gol in 8 gare) a raddoppiare di testa, tra le proteste ospiti per un fallo di Turati su Polito. Nella ripresa il Grosseto sembrava poter controllare la gara (un espulsione per parte con Mora e Fusco) ma veniva gelata dal gol di Vincenzo Pepe, abile a raccogliere una palla vagante ribattuta dalla difesa sulla punizione di Merino. Un pari che la squadra di Grassadonia ha meritato.
GROSSETO SALERNITANA
Vicenza, 2-0 col Frosinone MARCATORI Bjelanovic al 31' p.t.; Gavazzi al 33' s.t. VICENZA (4-4-2) Fortin 6,5; Ferri 6, Zanchi 6, Martinelli 6, Brivio 6; Sestu 6,5 (dal 32' s.t. Fabiano s.v.), Signori 6, Botta 6, Gavazzi 7 (dal 35' s.t. Rigoni s.v.); Bjelanovic 7, Sgrigna 6,5 (dal 23' p.t. Paonessa 7). (Frison, Minieri, Bernardini, Margiotta). All. Maran 6,5. FROSINONE (4-2-3-1) Sicignano 6; Del Prete 5,5, Scarlato 5, Maietta 5,5, Bocchetti 6; Caremi 5 (dal 17' s.t. Gucher 6), Basha 5 (dal 40' s.t. Tavares s.v.); Troianiello 6, Caetano 5,5 (21' s.t. Mazzeo 6), Basso 5,5; Santoruvo 5,5. (Frattali, Aurelio, Giubilato, Semenzato). All. Moriero 5,5. ARBITRO Pierpaoli di Firenze 5. NOTE paganti 1.108, incasso di 12.594 euro; abbonati 5.648, quota di 36.339 euro. Ammoniti Sestu, Brivio e Caremi. Angoli 6-7.
Domani c’è Cesena-Torino Il programma sarà completato domani dall’atteso posticipo tra il Cesena e il Torino (ore 20.45). CESENA Bisoli in settimana ha perso i centravanti Djuric (brutta distorsione alla caviglia con stiramento dei legamenti: rientrerà nel 2010) e Bucchi (noie muscolari, tornerà a Empoli), così gioca la carta dell'ex Malonga. In porta prima stagionale per Tardioli, in difesa torna Biasi: l’altro ex Franceschini parte dalla panchina. TORINO Colantuono prepara la rivoluzione: dentro Gorobsov e Vantaggiato, Loviso in panchina, l'acciaccato Di Michele (infiammazione addominale) a casa. Intanto è tornato in gruppo Bottone, mentre per la fascia destra (squalificato Rivalta) tocca ancora a Diana. Stamattina la rifinitura, poi la partenza per la Romagna. ARBITRO Rocchi di Firenze.
L’UNICO 0-0 DUBBIO PER UN CONTATTO IN AREA NASSI-SCIARRONE
GIUSTO PAREGGIO DOPPIETTA DEL CILENO, SALITO A QUOTA 5 GOL
Pinilla non basta Pepe gela Grosseto
Mazzata finale E’ un assalto: Bassi è strepitoso due volte su Soncin, ma nulla può sulle reti di Rabito e Di Nardo. In campo c’è una sola squadra, il Padova. Ma l’Empoli è bravissimo a sfruttare l’unica occasione creata nella ripresa: numero di De Giorgio sulla sinistra e palla in mezzo per Marianini, con Petrassi e Faisca che si fanno sorprendere. Per il Padova è una mazzata: 12 tiri in porta (contro i 4 dell’Empoli) non sono bastati neanche per pareggiare la partita. Sabato c’è il derby contro il Vicenza, e per di più senza lo squalificato Italiano.
ANTICIPO E POSTICIPO
2 2
GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 2-1 MARCATORI Soligo (S) al 1’, Pinilla (G) al 36’ su rigore e al 40' p.t.; V. Pepe (S) al 37' s.t. GROSSETO (4-4-2) Acerbis 6,5; Turati 5,5, Freddi 6, Conteh 7, Mora 5,5; D'Alessandro 6 (dal 18' s.t. Federici 6), Consonni 6, Carobbio 6 (dal 2' s.t. Vitiello 6), Job 5,5; Joelson 5, Pinilla 7,5 (dal 41' s.t. Alfageme s.v.). PANCHINA Caparco, Pichlmann, Melucci, Vitofrancesco. ALLENATORE Gustinetti 6. SALERNITANA (4-4-1-1) Polito 6; Galasso 6, Fusco 6, Stendardo 6,5, Machado 6; Statella 7, Tricarico 6 (dal 26' s.t. Merino 6,5), Pestrin 6 (dal 19' s.t. V. Pepe 6,5), Soligo 7; Jadid 5,5 (dal 30' p.t. Caputo 5,5); Ferraro 5,5. PANCHINA Iuliano, E. Pepe, Bastrini, Montervino. ALLENATORE Grassadonia 6,5. ARBITRO Stefanini di Prato 5,5. GUARDALIN. Fittante 6 - Manzini 6,5. ESPULSI Mora (G) al 13' s.t. e Fusco (S) al 29' s.t. entrambi per somma di ammonizione (proteste e gioco sc.). AMMONITI Consonni (G) per c.n.r.; Federici (G) e Merino (S) per gioco scorr. NOTE paganti 1.018, incasso di 14.325 euro; abbonati 1.602, quota di 20.818 euro. Tiri in porta 4-5. Tiri fuori 4-2. In fuorigioco 2-4. Angoli 9-1. Recuperi p.t. 4', s.t. 4'.
Bellodi salva il pari Il Mantova recrimina GIUSEPPE CALVI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
LECCE dIncartare il punticino
e dimenticare, in fretta. Giannini e Serena sono i primi, obiettivi critici dell’esibizione offerta dalle rispettive squadre. Rimaste inchiodate sullo 0-0, le squadre sono state incapaci di alzare il ritmo, di proporre almeno un guizzo geniale nella costruzione del gioco. «Troppo lunghi tra i reparti, nel primo tempo ci siamo rifugiati spesso in inutili lanci lunghi», ammette il Principe. «Tanto possesso palla per 45’, però non abbiamo mai tirato in porta; poi nella ripresa abbiamo concesso qualche ripartenza agli avversari», l’analisi di Serena. Ginestra fermato Mancano le invenzioni di Locatelli, infortu-
nato, eppure il Mantova comincia bene. Caridi fa il rifinitore per il tandem Cavalli-Nassi, ma la manovra è sempre prevedibile. Nassi non centra il bersaglio, in tuffo di testa (38’), mentre il Gallipoli non sfonda al 42’, per la bravura del portiere Bellodi, decisivo, con una respinta di piede, su colpo di testa di Ginestra. In avvio di ripresa, il Mantova invoca un rigore per il contatto tra Nassi e Sciarrone (l’arbitro addirittura ammonisce l’attaccante per simulazione) e punge all’8’, con una girata di Cavalli, di poco a lato. E’ l’ultimo sussulto della formazione di Serena, che poi quasi si consegna al Gallipoli. Giannini s’affida, invano, all’estro di Mancini ma è Di Gennaro, in campo negli ultimi 26’, a firmare l’unica conclusione pericolosa, con un destro in acrobazia da fuori area, di poco a lato.
0 0
GALLIPOLI MANTOVA
GIUDIZIO 7 GALLIPOLI (3-5-2) Sciarrone 5,5; Abbate 6, Tagliani 5,5, Pallante 6,5; Sosa 6, D’Aversa 5,5 (dall’11’ s.t. Mancini 5,5), Pederzoli 6, Mounard 5,5 (dal 22’ s.t. Di Gennaro 6), Scaglia 6,5; Ginestra 6, Di Carmine 5,5. PANCHINA Garavano, Daino, Moro, Viana, Maritato. ALLENATORE Giannini 6. MANTOVA (4-3-1-2) Bellodi 7; Lanzoni 6, Notari 6 (dal 9’ s.t. Lambrughi 5,5), Fissore 6,5, Rizzi 6,5; Spinale 6, Grauso 6, Carrus 5,5; Caridi 5,5 (dal 44’ s.t. Malatesta s.v.); Cavalli 5,5 (dal 22’ s.t. Nicco 5), Nassi 5. PANCHINA Valentini, Pizzuti, Abate, Tarana. ALLENATORE Serena 6. ARBITRO Tozzi di Ostia 5. GUARDALINEE Franzi 6 - Evangelista 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Lanzoni (M), Pallante (G), Tagliani (G) e Carrus (M) per gioco scorretto; Nassi (M) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 491, incasso di 5.777 euro; abbonati 543, quota di 2.869,17 euro. Tiri in porta 5-0. Tiri fuori 3-6. In fuorigioco 5-6. Angoli 7-8. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 3’.
SERIE D 12 a GIORNATA f Girone E: il Deruta conquista la vetta, lo Sporting Terni perde 12 giocatori a causa dell’influenza A
(ore 14.30)
GIRONE A
GIRONE B
GIRONE C (14a) GIRONE D (14a) GIRONE E
GIRONE F
GIRONE G
GIRONE H (14a) GIRONE I
ACQUI-BORGOROSSO Zinzi di Catanzaro ALBESE-SESTRESE Fuin di Vicenza CASALE-PRO SETTIMO Lazzeri di Arezzo CUNEO-AQUANERA Jacobone di Nichelino LAVAGNESE-CHIERI 1-1 Giocata ieri RIVOLI-SARZANESE Calogiuri di Lecce SETTIMO-DERTHONA Bovini di Ragusa VALLE D'AOSTA-SAVONA Quitadamo di Modena VIGEVANO-ENTELLA Cocchiara di Piacenza CLASSIFICA Savona p. 30; Entella 27; Casale (-1) e Rivoli 20; Sarzanese e Albese 18; Acqui e Aquanera 16; Vigevano e Sestrese 14; Derthona e Settimo 12; Borgorosso e Chieri* 11; Valle d'Aosta 9; Lavagnese* 8; Cuneo 7; Pro Settimo 6. (* una gara in più).
ALZANOCENE-PONTE S. PIETRO Losito di Pesaro BORGOSESIA-CARAVAGGIO Fabozzi di Gallarate CANTU' SAN PAOLO-VOGHERA Fiore di Barletta CARATESE-SESTESE Robberto di Messina COLOGNESE-RENATE Vaccher di Pordenone OLTREPO’-INSUBRIA Lacalamita di Bari PIZZIGHETTONE-OLGINATESE Caso di Verona SOLBIATESE-FIORENZUOLA Ferrone di L'Aquila TRITIUM-DARFO Pollaci di Palermo CLASSIFICA Tritium p. 25;Olginatese e AlzanoCene 21; Cantù San Paolo e Darfo 19; Voghera 18; Renate 17; Pizzighettone e Colognese 15; Pontisola, Insubria e Solbiatese 13; Fiorenzuola 12; Caravaggio 11; Sestese e Oltrepò 9; Caratese e Borgosesia 6.
BELLUNO-VILLAFRANCA Cretti di Lovere DOMEGLIARA-TAMAI Vitulano di Livorno ESTE-MONTEBELLUNA Cifelli di Campobasso JESOLO-PALAZZOLO Pompilio di Latina MANZANESE-ALBIGNASEGO Marcolin di Schio MONTICHIARI-UNION QUINTO Lertua di Tivoli PORDENONE-P. ALBIANO Rossi di Rovigo VENEZIA-SANVITESE Pellegrini di Roma VEROLESE-CONCORDIA Pellegrini di Arco VIRTUS VECOMP-MONTECCHIO Camelo di Roma CL. Este p. 30; Montichiari e Tamai 27; Monteb. 24; Venezia 22; Jesolo, Concordia e Verolese 21; Villafranca 20; Albignas. e Quinto 18; Domegliara 16; Pordenone 15; Sanvitese 14; Vecomp 12; Belluno 11; Albiano 10; Manzan. 9; Montecchio 7; Palazzolo 4.
ATLETICO TRIVENTO-BOJANO Brodo di Viterbo CAMPOBASSO-CHIETI Raciti di Acireale CASOLI-RECANATESE Urselli di Taranto CENTOBUCHI-ATESSA VDS Ferrari di Mestre CIVITANOVESE-ELPIDIENSE Ricciardella di Verbania LUCO CANISTRO-RENATO CURI Crescenzi di San Benedetto del Tr. MIGLIANICO-MORRO D'ORO Di Stefano di Brindisi R. MONTECCHIO-O. AGNONESE Lemma di Barletta SANTEGIDIESE-L'AQUILA Minelli di Varese CLASSIFICA Atessa VdS p.25; Santegidiese e L'Aquila 23; Trivento (-1) 21; Agnonese e Chieti 20; Casoli 18; Campobasso e Recanatese (-1) 16; Civitanovese 15; Renato Curi 13; Centobuchi 11;Bojano (-2) eLuco Canistro 10; Miglianico e Elpidiense 9; Morro d'Oro 8; Real Montecchio 4.
ARZACHENA-BOVILLE ERNICA Mainardi di Bergamo ASTREA-SELARGIUS Lacagnina di Caltanissetta (a Ostia) BUDONI-CASTELSARDO Martinelli di Roma CYNTHIA-GAETA Rasia di Bassano (a Latina, p.c.) MOROLO-SANLURI PancaldoTrafirò di Barcellona PdG POMEZIA-FLAMINIA Cangiano di Napoli RONDINELLE-LATINA Castrignanò di Brindisi TAVOLARA-RIETI Calabrese di Lecco VITERBESE-FONDI Trasarti di Terni CLASSIFICA Flaminia p. 26; Fondi 24; Gaeta 22; Cynthia 19; Arzachena e Sanluri 16; Pomezia, Viterbese, Rondinelle e Astrea 15; Selargius 14; Castelsardo, Tavolara e Latina 13; Boville Ernica e Rieti 10; Budoni 8; Morolo 7.
ANGRI-GROTTAGLIE Rizzo di Siena CASERTANA-CASARANO Verdenelli di Foligno FASANO-NEAPOLIS Loiodice di Matera FORZA E C.-FRANCAVILLA S. Baldicchi di Città di Castello FRANCAVILLA F.-ISCHIA Ambrogio di Cosenza MATERA-BITONTO De Salvo di Messina PISTICCI-OSTUNI Fabbrini di Livorno POMIGLIANO-TURRIS Bertasi di Verona SIBILLA-SANT'ANTONIO ABATE Lanza di Nichelino CL. Sant’Antonio p. 29; Neapolis* 27; Pianura 26; Casertana 24; Francavilla S.* 22; Forza e Coraggio*, Casarano*, Matera* e Grottaglie* 19; Angri* 17; Bitonto e Ischia* 14; Pomigliano e Sibilla Bacoli* 13; Pisticci 10; Ostuni* e Turris* 9; Francavilla F.* 8; Fasano* 4. (* una gara in meno).
BOCA P.-BORGO A BUGGIANO Bertazzoli di Chiari (a porte chiuse) CASTELLANA-CECINA Moro di Latina CASTELLARANO-CHIOGGIA Pierantoni di Ancona MEZZOLARA-FOSSOMBRONE Marini di Roma PISA-CASTEL SAN PIETRO Chiffi di Padova PONSACCO-ADRIESE Assisi di Vibo Valentia ROSIGNANO-CASTELFRANCO Opromolla di Salerno ROVIGO-PONTEDERA Fadda di Cagliari RUSSI-RICCIONE Diomaiuta di Albano Laziale SANTARCANGELO-CARPI Giacomozzi di Fermo (RaiSport Più) CL. Fossombrone p. 26; Pisa e Santarcangelo 25; Chioggia e Cecina 22; Rovigo 21; Russi 19; Castelfranco e Boca 18; Castellana e Rosignano 17; Mezzolara 16; Carpi, Borgo, Adriese ePonsacco 15; Pontedera 14; Castellarano 12; Riccione 9; Castel SP 7.
DERUTA-CALENZANO 1-0 Giocata ieri FORTIS JUVENTUS-FORCOLI Piromallo di Torre del Greco GAVORRANO-GUIDONIA Abagnara di Nocera Inferiore GROUP CDC-MONTEROTONDO Silvestri di Isernia MONTEVARCHI-MONTERIGGIONI Brasi di Seregno PONTEVEC.-SANSEPOLCRO 0-0 Giocata ieri SANGIMIGNANO-ORVIETANA Cacciapuoti di Napoli SESTESE-SCANDICCI D'Albore di Caserta SP. TERNI-CASTEL RIGONE Giovani di Grosseto CLASS. Deruta* p. 25; Gavorrano 23; 22;GroupCdC, Sansepolcro* eForcoli 19; Monterotondo 18; Guidonia, Scandicci e Sp. Terni 16; Monteriggioni 15; Castel Rigone e Montevarchi (-1) 14; Orvietana 13; Sangimignano 11; F. Juve 10; Sestese e Calenzano* 9; Pontevecchio* 8. (*una gara in più).
ACICATENA-ROSSANESE Petroni di Roma AVELLINO-NISSA Reni di Pistoia HINTERREGGIO-TRAPANI Paolini di Ascoli (a Adrano, p.c.) MAZARA-CASTROVILLARI Ghersini di Genova MILAZZO-MODICA Marinelli di Tivoli PALAZZOLO-ADRANO Falzone di Palermo ROSARNO-MESSINA Casaluci di Lecce SAMBIASE-VIGOR LAMEZIA Roca di Foggia VIRIBUS UNITIS-SAPRI Della Valle di Albenga CLASSIFICA Milazzo p. 25; Vigor Lamezia 23; Rosarno e Rossanese 22; Trapani 18; Palazzolo 17; Sapri e Adrano16; Avellino 15; Nissa 14; Messina 13; Hinterreggio e Mazara 12; Sambiase 11; Modica 10; Acicatena 9; Viribus Unitis e Castrovillari 7.
DOMENICA 22 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA SPORTIVA
PRIMA DIVISIONE
fIn vetta al girone A la squadra biancorossa
può insidiare la coppia che domina dall’inizio
Varese, la casa amica per bussare in vetta Già 7 vittorie interne in 7 partite: oggi arriva il Foligno Sannino ha messo nel mirino Cremonese e Novara ria in trasferta a Viareggio una settimana fa, il Varese torna al Franco Ossola per affrontare il Foligno e cercare l’ottava vittoria casalinga in campionato.
per raggiungere il record della categoria. A quota nove, infatti, ci sono l’Ascoli della stagione 1971-72 e la Spal del 1977-78; sul gradino più in basso, con otto gare vinte in casa, si sono fermate Piacenza (1986-87), Fidelis Andria (1991-92) e Lecce (1995-96).
Neopromossa da record La formazione di Sannino è l’unica squadra, dalla A alla Prima divisione, ad aver sempre vinto in casa. Sette volte, per la precisione, come già successo in passato a Lumezzane (2003-04) e Frosinone (2005-06) nella stessa categoria. Il Varese, infatti, ha già superato Perugia (2-0), Arezzo (1-0), Lumezzane (4-2), Paganese (5-2), Figline (1-0), Alessandria (1-0) e Sorrento (2-1). Ma al Varese mancano ancora due vittorie
Verso la vetta Le sette prove di forza del Varese hanno dato slancio alla spietata neopromossa, che vincendo ancora potrebbe agganciare o superare le capolista Novara e Cremonese, staccate di due punti. Giuseppe Sannino, arrivato nell’ottobre dello scorso anno per il suo secondo mandato sulla panchina del Varese (la prima volta è stata nel 2003-04 quando guidò la squadra per 25 giornate) ha fondato la forza della squadra proprio al
FILIPPO BRUSA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
VARESE dDopo la prima vitto-
23 R
Giulio Osarimen Ebagua, 23 anni: in questo torneo con la maglia del Varese ha già segnato 7 reti LIVERANI
w SECONDA DIV.
Franco Ossola. In due anni i biancorossi hanno giocato 22 partite in casa ottenendo 19 vittorie e 3 pareggi (tutti finiti 1-1) con 50 gol fatti e 14 subiti. Un dato eloquente, anche se Sannino preferisce non dare peso alle statistiche: «I numeri non mi sono mai piaciuti. Pensiamo a lavorare». E il tecnico, ancora squalificato, spegne, con un’efficace battuta, ogni tipo di pressione: «Non è vero che in questa stagione abbiamo sempre vinto in casa. Abbiamo perso le amichevoli contro il Milan (2-0) e la Sampdoria (3-0)».
I NUMERI
7
Le squadre già cadute a Varese: sono Perugia, Arezzo, Lumezzane, Paganese, Figline, Alessandria e Sorrento
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Col Foligno Per il match col Foligno il Varese si ritrova con assenze pesanti: mancano, infatti, Buzzegoli, Carrozza, Corti e Pisano, mentre Gambadori non è al top. Tuttavia gli infortuni non impensieriscono Sannino: «Dovremo misurarci con una squadra in gran forma, che ha raccolto 11 punti nelle ultime 5 partite, ma ho fiducia nel gruppo». Al fianco del Varese, oggi, anche la statistica favorevole: ad arbitrare c’è Di Ciommo che un anno fa, sempre con Sannino squalificato, aveva diretto la gara contro il Pizzighettone, terminata 2-0 per i biancorossi. E per l’ottava meraviglia del Varese, gli scaramantici si augurano che la coincidenza possa essere un buon auspicio.
GIRONE A 14a GIORNATA f Grande sfida Novara-Benevento, la Cremonese visita il Figline ALESSANDRIA
FIGLINE
NOVARA
PERGOCREMA
PAGANESE
CREMONESE
BENEVENTO
MONZA
ALESSANDRIA (4-3-1-2) Servili; Pucino, Sottil, Signorini, Schettino; Chiazzolino, Briano, A. Buglio; Volpara; Fantini, Rodriguez. (Lorenzon, Ghosheh, Cammaroto, Bolla, Longhi, Motta, Artico). All. F. Buglio. PAGANESE (4-4-2) Melillo; Panini, Bacis, Castaldo, Sciannamè; Izzo, Memushaj, Cucciniello, Tufano; Ibekwe, Lasagna. (Saraò, Grimaldi, Gambi, Maisto, Monticciolo, Rana, Tortori). All. Palumbo. ARBITRO Zonno di Bari (Tronci-Mandis).
FIGLINE (5-3-2) Novembre; Mugnaini, Peruzzi, Consumi, Bettini, Pasquini; Fanucchi, Guerri, Campolattano; Frediani, D’Antoni. (Casini, D’Elia, Del Vivo, Duravia, Cosentini, Redomi, Fioretti). All. Torricelli. CREMONESE (4-4-2) Paoloni; A. Bianchi, Cremonesi, Viali, Rossi; Gori, Fietta, Zanchetta, Nizzetto; Musetti, Guidetti. (G. Bianchi, Sales, Galuppo, Tacchinardi, Pradolin, Burrai, Coda). All. Venturato. ARBITRO Di Francesco di Teramo (Felici-Raparelli).
NOVARA (4-3-1-2) Ujkani; Gheller, Lisuzzo, Ludi, Tombesi; Shala, Porcari, Rigoni; Motta; Rubino, Ventola. (Fontana, Coubronne, Cossentino, Juliano, Morandi, Gonzalez, Ledesma). All. Tesser. BENEVENTO (4-2-3-1) Gori; Cattaneo, Landaida, Ferraro, Palermo; Pacciardi, De Liguori; Ciarcià, Castaldo, D’Anna; Evacuo. (Corradino, Ignoffo, Colombini, Cejas, La Camera, Germinale, Clemente). All. Acori. ARBITRO Gambini di Roma (Belcastro-Longo).
PERGOCREMA (4-3-3) Colombi; Guerci, Ghidotti, Di Bella, Federici; Uliano, Brambilla, Galli; Le Noci, Crocetti, Florean. (Manzoni, Trovò, Bonometti, Gherardi, Degano, Anastasi, Tarallo). All. Bonazzi. MONZA (4-2-3-1) Westerveld; Esposito, Tuia, Fiuzzi, Barjie; Eramo, Iacopino; Campinoti, S. Seedorf, Samb; Russo. (Rossi Chauvenet, Anghileri, Riboni, C. Seedorf, Prato, Chianese, Mosca). All. Cevoli. ARBITRO Tidona di Torino (Calò-Buondonno).
PERUGIA
PRO PATRIA
VARESE
VIAREGGIO
LECCO
SORRENTO
FOLIGNO
AREZZO
PERUGIA (4-4-2) Benassi; Zoppetti, Accursi, Pagani, Bonomi; Stamilla, Menassi, Perra, Bondi; Paponi, Del Core. (De Marco, Taccucci, Cazzola, Ubaldi, Gatti, Martini, Ercolano). All. Zaffaroni. LECCO (4-4-2) Pansera; Bartolucci, Mateo, Villagatti, Guglieri; Buda, Calzi, Arrigoni, Antonioni; Ciano, Sau. (Orlandi, Santoni, Francini, Galli, Cortese, Giannone, Parodi). All. Magoni. ARBITRO Coccia di San Benedetto del Tronto (Roccasalvo-Masuccio).
PRO PATRIA (4-5-1) Caglioni; Pivotto, Rinaldi, Chiecchi, Barbagli; Baù, Bruccini, Passiglia, Lombardi, Pacilli; Serafini. (Giambruno, Masiero, Polverini, Som, Melara, Sarno, Urbano). All. Cosco. SORRENTO (4-2-3-1) Marconato; Di Nunzio, Lo Monaco, Fernandez, De Giosa; Greco, Nicodemo; Esposito, Paulinho, Arcidiacono; Saraniti. (Criscuolo, Gambuzza, Feussi, Angeli, Ferrara, Pignalosa, Myrtaj). All. Novelli. ARBITRO Trentalange di Nichelino (Stefanelli-Sani).
VARESE (4-4-2) Moreau; Bernardini, Gentili, Camisa, Armenise; Tripoli, Osuji, Dos Santos, Zecchin; Del Sante, Ebagua. (Grandclement, Benvenga, Radi, Cavalieri, Gambadori, Palazzo, Momentè). All. Sannino. FOLIGNO (4-3-3) Tomassini; Pencelli, Gregori, Guastalvino, Lispi; Gallozzi, Borgese, Castellazzi; Calderini, Turchi, Cavagna. (Rossini, Nori, Rossi, Da Dalt, Giacomelli, Virdis, Sciaudone). All. Fusi. ARBITRO Di Ciommo di Venosa (Liturco-Tegoni).
VIAREGGIO (4-3-3) Ravaglia; Briotti, Fiale, Panariello, Barsotti; Pizza, Reccolani, Mandorlini; Cristiani, Ferrari, Martucci. (Babbini, Carnesalini, Castaldo, Anzilotti, Brini Ferri, Davini, Marolda). All. Rossi. AREZZO (4-3-3) Mazzoni; Music, Pecorari, Figliomeni, Rizza; Togni, Coppola, De Oliveira; Erpen, Chianese, Fofana. (Giusti, Poli, Sereni, Croce, Venitucci, Maniero, Essabr). All. Galderisi. ARBITRO Borriello di Mantova (Del Bianco-Veccia).
Il record di vittorie iniziali casalinghe consecutive: appartiene a Spal (1977-78) e Ascoli (1971-72)
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Le partite in casa del Varese prima del giro di boa: oggi arriva il Foligno, alla penultima giornata invece c’è il Lecco
A - PRO SESTO-PRO BELVEDERE 1-1 MARCATORI Matteassi (PB) all’11’, Marinoni (PS) al 36’ s.t. PRO SESTO (4-4-2) Andreoletti 7,5; Rota 6,5, Tissone 6, Perfetti 5,5, Bombardieri 5,5 (15’ s.t. De Filippis 6,5); Mautone 6 (12’ s.t. Predko 6,5), Magrin 6, Fracassetti 6, Di Quinzio 6,5; Iadaresta 6, Fumarolo 7,5 (dal 31’ s.t. Marinoni 7). (Ferrari, Perico, Ouchene, Sangiovanni). All. Cotta 6. PRO BELVEDERE (4-4-1-1) Dan 6; Gritti 6,5, M. Coletto 6, Citterio 5,5, Borin 6; A. Coletto 6, Cagliano 6 (dal 37’ s.t. Ascenzi s.v.), Lorenzini 5, Matteassi 7; Pontarollo 5; Scapini 5,5 (32’ s.t. Pasqui s.v.). (Perissinotto, Bocca, Cappanelli, Perelli Travaglia, De Lorentiis). All. Motta 6. ARBITRO Donati di Ravenna 5. NOTE spettatori 1.000 circa, incasso di 940 euro. Ammoniti Fracassetti, Predko, Borin, Lorenzini, Dan e Ascenzi. Angoli 14-1. (s.g.) C - SIRACUSA-MANFREDONIA 0-0 SIRACUSA (4-3-3) Siringo 7; Nigro 6, Iodice 6, Perricone 6, Capocchiano 6; Berti 6, Lewandowski 5,5, Di Silvestro 5,5 (dal 14' s.t. Cardinale 5,5); Pagani 6, Dal Rio 6 (dal 35' s.t. De Angelis s.v.), Bigatti 5,5 (dal 25' s.t. Dalì 6,5). (Scordino, Strigari, Gaudio, Carrozza). All. Sonzogni 6. MANFREDONIA (4-5-1) Marruocco 6; Sabatino 6, Nossa 6, Carrieri 6, Dipasquale 6; Di Toro 6,5, Luppi 6,5, Vitiello 6, Napolitano 6,5, Arigò 6,5 (dal 39' s.t. Salvatore s.v.); Giglio 5,5 (dal 30' s.t. De Porras 5,5). (Fortunato, Pisa, Moro Soldera, Napoli, Mignogna). All. Bucaro 6,5. ARBITRO Cisaria di Trento 6. NOTE si è giocato a porte chiuse. Ammoniti Carrieri, Dipasquale, Nossa e Perricone. Angoli 4-4. (m.l.)
(ore 14.30) LEa PARTITE DI OGGI
IL POSTICIPO
Domani a Como c’è il Lumezzane Il programma della giornata sarà completato domani sera dalla sfida tra il Como e il Lumezzane (ore 20.45, diretta su RaiSport Più): arbitra Gavillucci di Latina.
LA SITUAZIONE La classifica del girone A dopo 13 giornate: Novara e Cremonese p. 29; Varese 27; Arezzo 24; Benevento 23; Lumezzane 21; Foligno e Perugia (-1) 19; Lecco 18; Monza 15; Alessandria 14; Figline (-1) e Pro Patria 13; Sorrento e Pergocrema 12; Viareggio e Como 11; Paganese 8. Così domenica 29 (ore 14.30): Arezzo-Figline; Benevento-Perugia (lunedì 30, ore 20.45, diretta su RaiSport Più); Cremonese-Novara; Foligno-Pro Patria; Lecco-Viareggio; Lumezzane-Alessandria; Monza-Varese; Paganese-Pergocrema; Sorrento-Como.
GIRONE B 14a GIORNATA f La Ternana rischia a Cosenza, il Verona per lo scatto con la Spal (ore 14.30) ANDRIA
COSENZA
FOGGIA
GIULIANOVA
LANCIANO
CAVESE
TERNANA
PORTOGRUARO
PESCINA
TARANTO
ANDRIA (4-4-2) Mennella; Ceppitelli, Sibilano, Braca, Di Simone; Rizzi, Iennaco, Paolucci, Doumbia; Dionigi, Sy. (Pazzagli, Goisis, Pierotti, Pomante, Ottobre, Mastrolilli, Anaclerio). All. Papagni. CAVESE (4-3-3) Russo; Grillo, Cipriani, Farina, Nocerino; Maiorano, Scartozzi, Favasuli; Tarantino, Sorrentino, Schetter. (Pane, Pozza, Bacchi, Siano, Bernardo, Varriale, Turienzo). All. Maurizi. ARBITRO Paparazzo di Catanzaro (Cursio-Serpilli).
COSENZA (3-4-3) Pinzan; Musca, Porchia, Di Bari; Bernardi, Roselli, Fiore, Maggiolini; Caccavallo, Biancolino, Danti. (Ameltonis, Fanucci, Virga, Giardina, Marsili, Olivieri, Mortelliti). All. Toscano. TERNANA (4-4-2) Visi; Del Grosso, Borghetti, Tedeschi, Perney; Concas, Danucci, Cardona, Alessandro; Noviello, Perna. (Cunzi, Ricca, Bizzarri, Di Dio, Confalone, Lacheheb, Tozzi Borsoi). All. Baldassarri. ARBITRO Barbiero di Vicenza (Donini-Pasquali).
FOGGIA (4-4-2) Bindi; Carbone, Burzigotti, Cuomo, Micco; Di Roberto, Velardi, D’Amico, Mancino; Ferrari, Salgado. (Milan, Sgambato, Torta, Quadrini, Tarantino, Mattioli, Caraccio). All. Porta-Pecchia. PORTOGRUARO (4-3-1-2) Rossi; D’Alterio, Siniscalchi, Madaschi, Gotti; Scozzarella, Mattielig, Espinal; Cunico; Marchi, Altinier. (Marcato, Specchia, Vicente, Migliozzi, Puccio, Scapuzzi, Bocalon). All. Calori. ARBITRO Bagalini di Fermo (GUiducci-Bordini).
GIULIANOVA (4-3-3) Dazzi; Sosi, Garaffoni, Vinetot, Migliore; Croce, Carratta, Dezi; Del Grande, Di Matteo, Schneider. (Gasparri, Lieti, Rinaldi, Giovannetti, Mariani, Iachini, Faragalli). All. Bitetto. PESCINA (4-4-2) Bifulco; Birindelli, Molinari, Blanchard, Pomponi; Berra, Bettega, De Angelis, Cesar; Choutos, Franciel. (Merletti, Di Berardino, Locatelli, Censori, Rebecchi, Laboragine, Cipolla). All. Bonetti. ARBITRO Aureliano di Bologna (Auriemma-Vuolo).
LANCIANO (4-4-2) Chiodini; Vastola, Moi, Antonioli, Mammarella; Turchi, Di Cecco, Amenta, Sansone; Masini, Improta. (Aridità, Coppini, Colombaretti, Perfetti, Zeytulaev, Marfisi, Morante). All. Pagliari. TARANTO (4-3-1-2) Bremec; Calori, Migliaccio, Viviani, Bolzan; Felci, Mezavilla, Giorgino; Correa; Russo, Corona. (Barasso, Imparato, Prosperi, Quadri, Berretti, Scarpa, Lolli). All. Brucato. ARBITRO D’Alesio di Forlì (Gava-Paiusco).
MARCIANISE
POTENZA
REGGIANA
VERONA
LA SITUAZIONE
RAVENNA
RIMINI
PESCARA
SPAL
MARCIANISE (4-3-3) Fumagalli; Ciano, Filosa, Murolo, Tomi; Alfano, D’Ambrosio, Romano; Manco, Galizia, Poziello. (De Luca, Tedesco, D’Apice, Porpora, Russo, Della Ventura, Di Napoli). All. Boccolini. RAVENNA (4-4-2) Anania; Giordano, Fasano, Anzalone, Sabato; Packer, Sciaccaluga, Fonjock, Riberto; Gerbino Polo, Piovaccari. (Rossi, Ferrario, Basso, Squillace, Cavagna, Toledo, Scappini). All. Esposito. ARBITRO Merlino di Udine (Vitelli-Bisbano).
POTENZA (3-5-2) Tesoniero; Porcaro, Cardinale, Chiavaro; Lucenti, Berardi, De Simone, Profeta, Vanacore; Catania, De Cesare. (Mauro, Langella, Barbato, Anderson, Frezza, Giannusa, Polani). All. Capuano. RIMINI (4-3-3) Pugliesi; Catacchini, Vitiello, Lebran, Regonesi; Baccin, Cardinale, D’Antoni; Nolè, Matteini, Tulli. (Tornaghi, Ischia, Rinaldi, Christensen, Temperino, Di Piazza, Longobardi). All. Melotti. ARBITRO Santonocito di Abbiategrasso (Di Lascio-Santangelo).
REGGIANA (4-2-3-1) Tomasig; Girelli, Stefani, Zini, Mei; Saverino, Viapiana; Nardini, Alessi, Anderson; Ingari. (Manfredini, Mallus, D’Alessandro, Maschio, Ferrari, Eusepi, Temelin). All. Dominissini. PESCARA (4-4-2) Pinna; Zanon, Olivi, Mengoni, Petterini; Gessa, Coletti, Dettori, Bonanni; Zizzari, Sansovini. (Bartoletti, Vitale, Carboni, Zappacosta, Artistico, Verratti, Ganci). All. Cuccureddu. ARBITRO Gallo di Barcellona Pozzo di Gotto (Eminente-Secco).
VERONA (4-3-3) Rafael; Cangi, Ceccarelli, Comazzi, Pugliese; Russo, Esposito, Pensalfini; Rantier, Colombo, Berrettoni. (Ingrassia, Bertolucci, Massoni, Garzon, Ciotola, Farias, Gomez). All. Remondina. SPAL (4-4-2) Capecchi; Bortel, Zamboni, Ghetti, Licata; Bracaletti, Schiavon, Bedin, Cazzamalli; Bazzani, Cipriani. (Ioime, Cabeccia, Lorenzi, Quintavalla, Marongiu, Rossi, Valtulina). All. Notaristefano. ARBITRO Affinito di Frattamaggiore (Piovera-Lunardon).
La classifica del girone B dopo 13 giornate: Verona e Ternana p. 27; Pescara 24; Portogruaro 23; Rimini 19; Ravenna, Cosenza e Taranto 18; Reggiana, Giulianova e Lanciano 16; Spal e Pescina 15; Cavese 13; Marcianise, Foggia (-1) e Potenza 12; Andria 10. Così domenica 29 (ore 14.30): Cavese-Giulianova; Pescara-Foggia; Pescina-Andria; Portogruaro-Potenza; Ravenna-Cosenza; Rimini-Lanciano; Spal-Reggiana; Taranto-Verona; Ternana-Marcianise.
14 GIORNATA (ore 14.30)
girone A ALGHERO-VALENZANA Vivenzi di Brescia ALTO ADIGE-CANAVESE La Penna di Roma (a Bolzano) CARPENEDOLO-OLBIA Giorgetti di Cesena CROCIATI NOCETO-SPEZIA Manera di Castelfranco Veneto FERALPI SALO'-VILLACIDRESE Bellutti di Trento PRO SESTO-PRO BELVEDERE 1-1 Giocata ieri PRO VERCELLI-MEZZOCORONA Albertini di Ascoli Piceno RODENGO-PAVIA Ruini di Reggio Emilia SAMBONIFACESE-LEGNANO Saia di Palermo CLASSIFICA Alghero (-1) p. 24; Rodengo (-1) e Alto Adige 22; Mezzocorona e Pavia 21; Sambonifacese e Carpenedolo 20; Canavese 19; Crociati Noceto e Legnano (-1) 18; Spezia e Feralpi Salò 17; Pro Vercelli 16; Olbia e Valenzana 13; Villacidrese 12; Pro Belvedere* 8; Pro Sesto* (-1) 7. (* una gara in più)
girone B CARRARESE-NOCERINA Fabbri di Ravenna CELANO-ITALA SAN MARCO Abbattista di Molfetta FANO-BASSANO Costantini di Perugia GIACOMENSE-SANGIOVANNESE Lobina di Cagliari (a Ferrara) POGGIBONSI-BELLARIA Lo Castro di Catania PRATO-LUCCHESE Giacomelli di Trieste PRO VASTO-GUBBIO Soricaro di Barletta SAN MARINO-SACILESE Di Bello di Brindisi SANGIUSTESE-COLLIGIANA Buttarelli di Ciampinoa CLASSIFICA Lucchese p. 28; Prato 25; San Marino 23; Itala San Marco 22; Gubbio 21; Sangiovannese 20; Sacilese 19; Bassano, Fano, Celano e Carrarese 16; Nocerina, Sangiustese e Bellaria 14; Giacomense 13; Colligiana (-1) 12; Pro Vasto 11; Poggibonsi 10.
girone C BRINDISI-BARLETTA Ceccarelli di Terni CASSINO-VIBONESE Ros di Pordenone GELA-CATANZARO Viti di Campobasso MELFI-NOICATTARO Citro di Battipaglia MONOPOLI-CISCO ROMA Aversano di Treviso NORMANNA-IGEA Pairetto di Nichelino SCAFATESE-JUVE STABIA Del Giovane di Albano Laziale SIRACUSA-MANFREDONIA 0-0 Giocata ieri VICO EQUENSE-ISOLA LIRI Adduci di Paola (a Sorrento) CLASSIFICA Catanzaro (-3) p. 29; Gela 27; Cisco Roma 26; Juve Stabia 25; Siracusa* 24; Brindisi 22; Cassino 21; Barletta (-1) 19; Melfi 18; Scafatese 17; Manfredonia* 14; Normanna e Monopoli 13; Noicattaro 11; Isola Liri 9; Vico Equense, Vibonese (-1) e Igea (-1) 7. (* una gara in più).
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fAlle 9.30 scatta la 6 Ore di Vallelunga con il 9
MOTORI
volte iridato al volante della Ferrari 430 GT3
Rossi è 10 «Ora faccio l’esame partenza» o
Firma il miglior tempo del team: «Nei rally gareggi sempre solo, qui provo cosa sia la bagarre» DAL NOSTRO INVIATO
MASSIMO BRIZZI
far slittare di mezz’ora il secondo e di 15’ le qualifiche.
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
CAMPAGNANO (Roma) d«Speriamo
che domani (oggi; n.d.r.) ci sia la nebbia, così si parte più tardi: con il via alle 9.30 altrimenti si dorme poco». Valentino Rossi la mette sul ridere dopo il 10˚ tempo nelle qualifiche della 6 Ore di Vallelunga e la sua designazione a primo pilota a iniziare la gara con la Ferrari 430 Scuderia GT3 del team Kessel, che divide con Uccio Salucci e Andrea Ceccato. Ieri mattina alle 9.30 il circuito era infatti avvolto da una fittissima foschia, evento insolito per Vallelunga, tanto che i commissari sono stati costretto a cancellare il primo turno di prove libere, a
La giornata Meteo a parte — in caso di nebbia c’è anche l’eventualità di partire dietro la Safety Car —, la giornata di Valentino è stata molto redditizia, non solo perché il tempo di 1’35"949, che è valso il 10˚ posto, il secondo di classe, reca la sua firma, ma per la complessiva sensazione di sicurezza e competitività che ha fatto intravedere. «Va molto bene, sono contento — ha detto Rossi, che ha girato a 6" dalla pole della Lola dei fratelli Piccini e di Geri —, abbiamo migliorato il bilanciamento della vettura e la macchina va forte. Abbiamo un buon passo, siamo costanti tutti e tre (Ceccato ha girato in
LA GUIDA Qualifiche della 6 Ore di Vallelunga: 1. Geri-G. Piccini-A. Piccini (Lola-Judd) 1’26"799, media 169,425 km/h; 2. Biagi-Francioni-Piscopo (Lola-Judd) 1’26"921; 3. Chiminelli-Mastrangelo (Lucchini—Alfa) 1’32"392; 4. Perazzini-Bruni-Cioci (Ferrari 430 Gt2) 1’33"574; 5. Vita-Marcolla (Lucchini-Alfa) 1’34"386; 9. Moncini-Naspetti-Taddeo (Ferrari 430 Scuderia) 1’35"419, (1˚ GT3); 10. Salucci-Ceccato-Rossi (Ferrari 430 Scuderia) 1’35"949. OGGI: via alle 9.30. Ingresso 10 euro.
Valentino Rossi, 30 anni, nell’abitacolo della Ferrari 430 Scuderia GT3: oggi scatterà dalla 5ª fila SPORT IMAGE
1’35"957, Uccio in 1’38"512; n.d.r.). L’obiettivo è vincere la nostra classe, quindi battere Moncini, Naspetti e Taddeo, che con l’altra Ferrari 430 Scuderia GT3hanno girato in 1’35"4 e partono davanti a noi. E poi vorremmo cercare di fregare pure qualche GT...». La gara Per la gara la strategia pare definita: partirà Valentino e seguiranno al volante Ceccato e Uccio, i turni di guida dovrebbero essere di 1h10’ ciascuno, con l’ultima frazione più breve, ma con la flessibilità tipica che le gare di durata impongono. «Voglio vedere come me la cavo nella bagarre con gli altri in partenza— prosegue Rossi —, perché anche nei rally corri sempre solo e qui invece ci sa-
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ha detto Obiettivo
«Vogliamo vincere la nostra classe quindi battere l’altra Ferrari 430 e magari riuscire a fregare qualche GT»
Resistenza «La tenuta fisica? Mi aiuterà l’esperienza delle due 8 Ore di Suzuka che ho corso in moto. Una l’ho pure vinta»
Futuro «Le quattro ruote restano la seconda passione ma prima ci sono sempre le moto. Nel 2010 sarò ancora in MotoGP»
rà da divertirsi contro campioni come Bruni, Biagi, Piccini e pure Pirro (fresco iscritto con una Corvette GT3 nella classe di Vale; n.d.r.), che non mi faranno sconti. Poi c’è la tenuta fisica, ma mi aiuterà l’esperienza con le due 8 Ore di Suzuka in moto, che ho anche vinto una volta». Il futuro Vista la sua versatilità con i mezzi a motore, gli vengono chiesti dei paralleli fra quelli con cui ha corso: «Moto e F.1? Paragone impossibile, come mettere calcio e basket! Piuttosto, rispetto alle Wrc dei rally, che sono comunque auto molto estreme, in queste si sente la derivazione stradale e, vista l’assenza del controllo di trazione, sono molto impegnative. Il mio
A MACAO ASSEGNATO ALL’ALBA IL TITOLO TURISMO 2009
taccuino
Tarquini: «Temevo di non correre»
F.1 / LA MERCEDES
«Dopo il botto con Müller la mia Seat era distrutta». In F.3 Mortara è terzo ROBERTO CHINCHERO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MACAO (Cina) dDue gare da 9 gi-
ri ciascuna hanno deciso all’alba italiana (alle 5.05 e alle 6.25) il campione del mondo turismo 2009 tra Gabriele Tar-
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quini (115 punti), Yvan Müller (113) e Augusto Farfus (102). I primi due, compagni di squadra, hanno trascorso una vigilia particolare, dopo il rovinoso incidente che li ha coinvolti venerdì nelle qualifiche e che ha costretto il team Seat a trascorrere il giorno di riposo a ricostruire le due Leon. «Fisicamente mi sento un po’ rigido — ha detto l’abruzzese — Yvan era fermo in una nuvola di cemento e non ho potuto evitarlo. Ero in pieno a 130 km/h. La macchina era distrutta e
non pensavo di poter correre». Tarquini, che ha dovuto sostituire il motore (ma non è stato penalizzato in base all’articolo 74 che consente un simile intervento in caso di incidente) è partito 8˚, Müller 9˚, mentre Farfus (Bmw) è scattato in seconda fila con il terzo tempo. La seconda gara in differita su Eurosport alle 16. Formula 3 Edoardo Mortara ha invece concluso la gara di qualificazione al 3˚ posto dietro il francese Jean-Karl Vernay, e al-
lo svedese Marcus Ericsson. Protagonista della corsa la Safety Car in pista due volte (1-3˚ giro e 8˚-10˚ giro). Finale in salita per Daniel Zampieri e Jules Bianchi, due dei quattro piloti che proveranno la Ferrari F.1 a Jerez (1-3 dicembre). Zampieri ha concluso al 20˚ posto proprio davanti al francese, costretto ad una sosta ai box dopo un contatto nel corso del primo giro mentre duellava per la terza posizione. Oggi il 56˚ GP di F.3 su 15 giri.
futuro? Tranquilli, le quattro ruote restano la mia seconda passione, prima ci sono sempre le moto e l’anno prossimo sarò ancora in MotoGP con la Yamaha. La F.1? Una possibilità forse l’avevo avuta, ma ora è tardi e non credo che ce ne saranno altre». Il Cavallino Valentino-Ferrari-F.1, un triangolo che si dovrebbe chiudere con un altro test tra dicembre e gennaio, e che evoca sempre grandi suggestioni. «Ringrazio il team Kessel, è bello essere qui — chiude — e avere la spinta del presidente Montezemolo: correre con una Ferrari è sempre una grande emozione, ma non sono qui per prendere impegni sul mio futuro».
RALLY A SELVINO
«Non avremo Schumi» Kubica inizia bene: 11o dLa Mercedes ha smentito che Michael Schumacher possa sostituire Jenson Button come invece ha sostenuto Eddie Jordan ai microfoni della Bbc: «Tutto è iniziato ad Abu Dhabi quando Michael ha incontrato il presidente della Mercedes Dieter Zetsche e Ross Brawn. Schumi ha un contratto di consulenza con la Ferrari ma so che incontrerà Montezemolo per essere lasciato libero». A Stoccarda hanno replicato sostenendo che l’ipotesi non è altro che «un sogno che non diventerà realtà». Intanto a Button piacerebbe la villa di Robbie Williams a Compton Bassett nel Wiltshire (Gb).
dDopo la prima speciale del Ronde Città dei Mille a Selvino (Bg), Robert Kubica (Clio R3) è 11˚. Comanda Nodari (Peugeot 307 Wrc) per 3" su Gregis (Citroën Xsara Wrc), navigato da Davide Brivio. Oggi chiusura.
INIZIATIVA BENEFICA
La MotoGP fa cross dOggi dalle 10 a Bonara di Castrezzato (Bs) «Una gara per Luca», gara di cross a coppie. Al via Melandri, Capirossi, Dovizioso, Simoncelli, Cairoli, Philippaerts. Incasso a favore di Luca Pellegrini, rimasto paralizzato in agosto dopo una caduta.
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RUGBY CARIPARMA TEST MATCH
Italia battuta Ma la mischia è da Sudafrica Dopo un brutto avvio, la reazione degli azzurri che tengono testa ai campioni del mondo: 10-32 DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA BUONGIOVANNI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
UDINE dVince il Sudafrica, vin-
cono i campioni del mondo. Ma l’Italia — nonostante il risultato e alcuni gravi errori — come già contro gli All Blacks, si dimostra capace di tener testa ai migliori. Primi 20’ esclusi, durante i quali in campo c’è una sola squadra (quella ospite), al Friuli è partita vera. In 7 precedenti, mai il divario era stato così contenuto. Se non nel punteggio (a Roma 1995 lo scarto fu di 19 punti, ma quello medio si attestava a 46), senz’altro nel gioco. Soprattutto, ancora una volta, grazie a una mischia dirompente, capace di tenere in scacco quella degli Springboks, da sempre tra le più feroci al mondo.
Sabato
AD ASCOLI CON SAMOA Sabato ultimo test match: ad Ascoli Piceno Italia-Samoa. Biglietti disponibili nei punti Lottomatica e Ticket One e sui siti listicket.it e ticketone.it
Ingenuità Favaro Gli azzurri hanno il merito di riuscire a reagire a un avvio disastroso. Favaro, 21 anni e tanta esperienza da maturare, dopo 3 minuti commette un’enorme ingenuità: si butta a peso morto su Du Preez, che aveva appena liberato con un calcio, e lo stende. Il giallo è inevitabile. E l’Italia, in 14 e complici due errori di Gower, subisce due mete. La prima con Habana, l’uomo che sfida il ghepardo, al 36 o centro in 56 test-match; la seconda con Fou-
rie, poi eletto mvp della partita, al 28o in 53. Il tabellone, in men che non si dica, dice 12-0 per gli iridati. I quali, dovendo riscattare le 3 sconfitte consecutive nel tour europeo, sono delle furie: palla in mano, diventano mitragliatrici. I piedi dello stesso Gower e di McLean, che cercano zone di campo sempre presidiate, non bastano a ridurre il divario. Anzi, la scelta tattica appare controproducente. Che pacchetto Fino a che — ed è appunto passata una ventina di minuti — non entra in gioco la mischia. La musica cambia di colpo. La differenza si avverte anche psicologicamente. I 30.000 di Udine — mai in così tanti allo stadio dai tempi di Zico e dalla sfida all’Ajax del 1997 — si esaltano. Parisse e compagni pure. È proprio il ca-
pitano a lanciare Zanni. Il ragazzo di casa manca la meta d’un soffio. Arriva poco dopo: stavolta Gower fa una magia ed è Garcia a schiacciare l’ovale. Per Gonzalo, sotto gli occhi di papà Daniel, ex terza linea arrivato da Mendoza dove allena una giovanile del Marista, è la prima in azzurro. Per l’Italia la prima dopo 310’, solo la terza
nelle ultime nove partite. Ma stavolta, almeno a tratti, la consueta sterilità offensiva lascia il posto a un attacco abbastanza incisivo. Non fosse per la scarsa precisione tricolore dalla piazzola, il ritardo dell’intervallo (7-12) sarebbe anche inferiore. Invece, nella ripresa, la forbice si allarga. La mischia chiusa azzurra, per 20’ con Rouyet al po-
sto di Castrogiovanni, continua a dominare, ma il Sudafrica sfrutta al meglio le proprie opportunità. Vanno a segno prima Du Preez, lucidissimo mediano di mischia, e poi Olivier: le mete così diventano quattro. In nessun scontro diretto sono state di meno... L’Italia trova pregevoli sprazzi dal subentrato Tebaldi, ma paga in touche
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ITALIA SUDAFRICA
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MARCATORI: p.t. 6’ m. Habana, 14’ m. Fourie tr. M. Steyn, 33’ m. Garcia tr. Gower; s.t. 6’ c.p. M. Steyn, 13’ m. F. Du Preez tr. M. Steyn, 20’ c.p. Gower, 25’ c.p. M. Steyn, 33’ m. Olivier tr. Pienaar. ITALIA: McLean; M. Pratichetti, Sgarbi, Garcia, Mi. Bergamasco; Gower, Picone (16’ s.t. Tebaldi); Parisse, Favaro (21’ s.t. Ma. Bergamasco), Zanni (32’ s.t. Sole); Geldenhuys, Del Fava (32’ s.t. A. Pavanello); Castrogiovanni (1’-24’ s.t. Rouyet), Ongaro (10’ s.t. Ghiraldini), Perugini. All. Mallett.
x
S
HANNO DETTO
REPARTI CONTRO
In touche fatichiamo Il piede freddo di Gower Progressi nel gioco
S Mirco Bergamasco «Il piano: schiacciarli nella metà campo. E’ mancata l’esperienza per farlo con incisività»
SUDAFRICA: Kirchner; Pietersen, Fourie, Jacobs (25’ s.t. Olivier), Habana; M. Steyn (25’ s.t. Pienaar), F. Du Preez (38’ s.t. Hougaard); Kankowski (10’ s.t. Deysel), Rossouw, Brussow; Bekker, B. Botha (10’ s. t. Matfield); Smit, Strauss (20’ s.t. B.J. Botha), W. Du Preez (20’ s.t. Mtawarira). All. De Villiers. ARBITRO: Rolland (Irlanda). NOTE: p.t. 7-12. Spettatori 30.210. Gialli: 3’ p.t. Favaro. Calci: Gower 2 su 3 (5 punti), McLean 0 su 2, Gower e Parisse 0 su 1 drop; M. Steyn 4 su 7 (10 punti), Pienaar 1 su 1 (2 punti). Mischie: Ita 5 (p.t. 2), S.Af 8 (p.t. 2). Touche: Ita 23 (perse 7), S.Af 10 (perse 0). Penalità concesse: Ita 7 (p.t. 2), S.Af 10 (p.t. 5). Uomo del match: Fourie.
l’ingresso di Matfield e in prima linea quello di Mtawarira, detto la Bestia. Aspettando Samoa Le sconfitte consecutive, a questo punto, sono 13. Ma gli azzurri, nelle ultime sei partite, hanno sfidato la Francia, due volte l’Australia e la Nuova Zelanda e il Sudafrica, ovvero le prime quattro
Alessandro Zanni, 25 anni, nato proprio a Udine. cerca di tenere le distanze da JP Pietersen, 23 GRAFFITI PRESS
squadre dell’attuale ranking mondiale. Resta che la sfida di sabato ad Ascoli contro Samoa è assolutamente da vincere. Senza Aguero (infortunato, oggi torna ai Saracens), con Bocchino e Minto neoconvocati nei trenta e passando per l’Aquila, dove mercoledì la Nazionale visiterà le popolazioni terremotate.
Avanti La mischia chiusa azzurra (Castrogiovanni RICHIARDI) è di nuovo devastante, il vero perno della squadra. L’ingresso di Matfield fa male alla touche (4 perse).
S Picone «È stata dura, soprattutto sul piano fisico. Speravamo in un risultato migliore ma facciamo troppi errori»
Mediana Steyn-Du Preez valgono più di Gower-Picone, già si sapeva. L’apertura azzurra (LAPRESSE) Ha il piede freddo, ma conferma di avere grande personalità.
TRA TEST MATCH E QUALIFICAZIONI IRIDATE
Mirco Bergamasco e la festa per la meta GRAFFITI
All Blacks show con Carter da record Usa al Mondiale: trovano gli azzurri Dan Carter, realizzando 14 punti al piede (contro i 6 di Jonny Wilkinson), è diventato il miglior realizzatore nella storia degli All Blacks scavalcando Andrew Mehrtens, e la Nuova Zelanda, grazie anche a una meta di Jimmy Cowen, passa a Twickenham contro un’Inghilterra apparsa però migliorata. La Scozia ha battuto l’Australia a 28 anni dall’ultima volta e dopo 16 sconfitte: i Wallabies, dopo 15 fasi, riescono a segnare una metà all’80’, ma Giteau fallisce la trasformazione del sorpasso. Galles e Francia travolgono Argentina e Samoa, avversaria degli azzurri sabato prossimo ad Ascoli Piceno. Ieri sera,
Dondi Presidente Fir «L’affetto della gente ci fa piacere. Chissà cosa succederebbe se ogni tanto vincessimo»
intanto, a Ford Lauderdale (Florida) gli Usa, battendo 27-6 l’Uruguay, già sconfitto la settimana prima a Montevideo (27-22) nel match di andata, si sono qualificatimper il Mondiale che si terrà nel 2011 in Nuova Zelanda: faranno parte del Girone C con Australia, Irlanda, Italia e una quarta squadra europea che si conoscerà dopo la Coppa delle Nazioni 2010. Risultati: Inghilterra-Nuova Zelanda 6-19; Galles-Argentina 33-16; Francia-Samoa 43-5; Scozia-Australia 9-8; Irlanda-Figi 41-6; Giappone-Canada 27-6; Scozia A-Tonga 38-7. Qual. Mondiali: Usa-Uruguay 27-6.
Trequarti Quattro mete sudafricane frutto di giocate in velocità. La superiorità dei Boks è chiara, ma l’Italia mostra qualche progresso: Garcia (GRAFFITI PRESS) in meta.
GLI AZZURRI DOPOPARTITA A UDINE
Garcia in meta «L’avevamo studiata così» Zanni invece non ce l’ha fatta «Dovevo darla a Bergamasco» DAL NOSTRO INVIATO
SIMONE BATTAGGIA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
UDINE dGonzalo Garcia, detto «El Colo», ha
aspettato che papà Daniel arrivasse da Mendoza per segnare la prima meta in azzurro. Al 33’ del primo tempo il movimento di Gower, e un mezzo velo di Sgarbi su Morne Steyn, gli hanno spalancato davanti un’autostrada che l’ha portato in mezzo ai pali. «Quella giocata l’avevamo provata in settimana, sapevamo che avrebbe potuto funzionare — racconta il trequarti centro del Benetton —. Eravamo nella posizione giusta e quello era il momento per farla». Nella voce di Garcia si sente però una nota d’amarezza. «Avremmo voluto fare una partita migliore, siamo rimasti un po’ delusi. La squadra ha dato tutto, il movimento sta crescendo, ma manca ancora qualcosa. Per le Samoa dobbiamo mantenere la fiducia: abbiamo la squadra per vincere». Strada chiusa Anche Alessandro Zanni, a un certo punto, ha visto davanti a sé un’autostrada: l’aveva creata Sergio Parisse, appena partito da una mischia chiusa, con un delizioso passaggio cieco all’interno del corridoio. Era lunga 22 metri o giù di lì, e il flanker udinese ce l’ha messa tutta, per arrivare in fondo senza essere preso. La sua corsa si è fermata sulla linea di meta. «In quel momento non ho pensato a niente, ho solo cercato di spingere più possibile sulle gambe. Ho sbagliato, perché avrei dovuto darla a Mirco Bergamasco, ma pensavo davvero di riuscire ad arrivare in meta. Ho fatto un "frontino" a un sudafricano, ma a un certo punto ho perso gli appoggi e non ce l’ho fatta». Tra le cose buone, secondo Zanni, c’è stata la presenza azzurra nei raggruppamenti. «Loro sono più aggressivi degli All Blacks, hanno una fiducia cieca in loro stessi nell’uno contro uno. Noi abbiamo deciso di sfidarli in questo che è il loro punto di forza, e ci siamo riusciti. I nostri placcaggi li hanno subiti». Uno che ha dimostrato di non avere affatto timori reverenziali verso i campioni del mondo è stato Tito Tebaldi. In due occasioni ha deciso di partire, palla in mano, attorno alla mischia, trovando metri e mettendo in allarme la difesa Springboks. «Prendere iniziative del genere fa parte del mio modo di giocare. Contro la Nuova Zelanda non avevo potuto farlo, avevo soltanto calciato e passato, mentre questa volta mi sono sentito più libero. Cercare di fare il buco mi è sempre piaciuto. Sì, forse c’è anche un po’ di incoscienza...».
VELA A Nizza
Vuitton Trophy: rivincita Azzurra, è in finale ROSSELLA RAGANATI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
NIZZA (Fra) dSono tornati a terra raggianti i ragazzi di Azzurra dopo aver vinto la regata decisiva contro gli inglesi di Team Origin che ha spalancato all’equipaggio dello YC Costa Smeralda la strada della finale. Un risultato importante per tutta la vela italiana che conferma la bravura dei velisti di casa nostra e dimostra che non bisogna essere anglosassoni per saper fare match race.
Fuoriclasse inglesi Ne sa qualcosa il fuoriclasse Ben Ainslie, il timoniere inglese beffato ieri da Francesco Bruni nell’approccio alla prima boa di bolina, che è costata la regata di qualificazione allo squadrone
Battuti gli inglesi con cui perse in Coppa America nel 1983 Ora New Zealand Bonadeo: «Bello sfidare i migliori» britannico. «Il successo ha un sapore speciale — ha dichiarato Riccardo Bonadeo, commodoro dello Yacht Club e uno degli promotori del ritorno in mare del marchio Azzurra — è la rivincita dell’83, venimmo esclusi dalle semifinali proprio dagli inglesi di Victory, anche se in realtà allora noi perdemmo per un’avaria. Questa vittoria su Team Origin è stata bellissima, un’emozione che attendevamo da 26 anni». Decisamente soddisfatto anche
Giovanni Maspero, responsabile sportivo del team: «Il segreto del nostro successo è frutto della coesione del gruppo. Essere tutti italiani significa avere una perfetta sintonia in ogni momento della giornata e quindi poter affrontare tutti gli impegni con serenità». Primi Adesso sulla strada di Azzurra c’è Emirates Team New Zealand che ha battuto con non poca fatica i russi di Synergy (usciti vincitori dalla finale di consolazione con Team Origin e quindi terzi in classifica finale), ma gli italiani non sono preoccupati. «Saranno dei match bellissimi — prevede Bonadeo — cosa c’è di meglio che poter sfidare i primi della classe?». Guardando oltre domani. «Parteciperemo a tutte
le tappe del Vuitton Trophy (la prossima ad Auckland in marzo, ndr) e poi ci auguriamo che presto venga definita la questione tra Oracle e Alinghi e si torni ad una America’s Cup a costi ragionevoli. Se sarà così (ne riparlerò a breve anche con l’Aga Khan, il nostro presidente) credo proprio che ci saremo anche noi».
ET LE SUL SITO INTERN UNI, BR A INTERVISTE ADEO E N BO I, FF CHIE MASPERO
L’equipaggio dello YC Costa Smeralda con skipper Francesco Bruni SEA&SEE
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DOMENICA 22 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 22 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA SPORTIVA
20 marzo fSabato a
CICLISMO
Giacca e scarpe chic Così Petacchi prova la nuova Sanremo Cambia il finale: il velocista spezzino (primo nel 2005) ha studiato l’arrivo in piazza Colombo DAL NOSTRO INVIATO
LUIGI PERNA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
SANREMO dNiente maglietta e pantaloncini. Per provare il nuovo probabile arrivo della Milano-Sanremo era vestito come alle serate di gala. Giacca grigia e scarpe lucide. Così Alessandro Petacchi ha pedalato ieri pomeriggio lungo le strade della Città dei Fiori, poco prima di partecipare alla cerimonia per i premi «Cento Anni da qui» assegnati dal Casinò di Sanremo e da Confindustria Imperia, tra cui quello alla Gazzetta dello Sport (ritirato dal direttore Carlo Verdelli) per i cento anni del Giro.
Il suo idolo Non poteva mancare Petacchi. Sia perché al Giro lo spezzino ha costruito la sua fama, partendo dalla volata vincente di Lecce 2003 contro Cipollini. Sia perché nel 2005 conquistò la Sanremo, corsa dei sogni. Ieri Ale-jet è andato a scoprire l’ipotesi di nuovo arrivo della Classicissima (20 marzo 2010) con l’idolo dell’adolescenza Beppe Saronni, che trionfò alla Sanremo 1983 in maglia iridata e l’anno prossimo lo guiderà nella Lampre-Farnese. L’ipotesi La novità sta nel finale: all’altezza del rondò Garibaldi, dove si svoltava sulla sinistra e poi a destra tra i palazzi, si andrà invece diritti lungo corso Garibaldi, un’arteria del centro larga circa 6 metri e lunga meno di 400 metri, che sbocca nel cuore di piazza Colombo, dove dovrebbe essere posto il traguardo 2010. Dalla fine della discesa del Poggio ci sono 1,8 km. «Meno, rispetto al percorso tradizionale - stima Petacchi, 35 anni -. L’impressione è che sia un arrivo complicato». Due volte Lo spezzino ha percorso il rettilineo finale due volte, facendo lo slalom nel traffico. Poi ha tratto qualche conclusione in più sulla modifica del percorso, che anticiperebbe di un anno l’abbandono forzato del lungomare Italo Calvino, sede
riammesso nei 100 misti
Falsa partenza di Galenda, cade pure S Filippo: ma la Armstrong, la gara nel decisione è giusta suo ranch Si chiama Mellow Johnny’s Classic, cioè «la classica della maglia gialla». E’ la gara in mountain bike che Lance Armstrong organizza oggi nel suo ranch a Austin (Texas)
S
Alessandro Petacchi, spezzino di 35 anni, prova «in borghese» il nuovo finale della Classicissima. Corre per la Lampre-Farnese
Ale-jet con il suo team manager Beppe Saronni ieri al Casinò
VERSO IL 2010
Una moto Rai per Savoldelli Paolo Savoldelli, vincitore del Giro 2002 e 2005, potrebbe partecipare all’edizione 2010 su una moto Rai. «C’è stato un contatto, se ne riparlerà», ha detto il bergamasco, 36 anni. FESTA BENNATI — Ieri a Monte San Savino (Ar) festa dei fan club di Daniele Bennati, velocista Liquigas: 400 tifosi.
Pavé L’unica perplessità riguarda il pavé di piazza Colombo. «Per evitare pericoli, bisogna posizionare il traguardo dove finisce l’asfalto», avverte Petacchi. Il nuovo treno? «Ho detto a Saronni di prendere Bernucci e Hondo senza pensarci. Cunego? Più adatto alla Liegi, ma una sua azione sulla Cipressa farebbe soffrire gli altri. Io sento di potere vincere ancora una Sanremo («Gli auguro di farcela e di ripetersi nel 2011 da campione del mondo», aggiunge Saronni). E poi c’è il Mondiale di Melbourne, per cui spero in una chiamata di Ballerini: ovvio pensare anche a Bennati, ma a lui manca una classica».
AL CASINO’ PRESENTI IL DIRETTORE VERDELLI E IL MINISTRO SCAJOLA
La Gazzetta premiata per i 100 anni del Giro
Scajola (a destra) premia il direttore Verdelli
SANREMO — Un premio per la Gazzetta e per i cento anni del Giro, «che ha creato e ha saputo tenere vivo quale evento che ha unito simbolicamente l’Italia». Il Casinò di Sanremo e la Confindustria di Imperia hanno celebrato ieri la rosea nella serata al Teatro dell’Opera del Casinò, con la partecipazione del ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola. «La Gazzetta sta riscoprendo la vocazione di organizzatore di sport che è nella sua storia — ha detto il direttore Carlo Verdelli —. Sforzandosi di essere un giornale popolare, ma con un occhio rivolto al mondo». Poi il ricordo di Candido Cannavò, accolto da un applauso: «Dopo un anno, la sua mancanza è sempre grande per noi».
record italiano di Beni
s Quei fischi per Magnini IN BREVE
Carrara, ipotesi Mtb per Londra Vera Carrara, 29 anni, ha vinto 2 Mondiali su pista (2005 e 2006): si è ritirata nel 2008 ma c’è l’idea di rientrare con la mountain bike per puntare ai Giochi di Londra 2012
degli ultimi due arrivi. «Se fossi Pozzato direi che va benissimo. Questo finale favorisce gli attaccanti, perché con pochi secondi si può arrivare. Però se un velocista scollina bene sul Poggio può avvantaggiarsi sui rivali diretti. Dal rondò in poi, si starà tutti in fila indiana: è importante trovarsi davanti».
fGli Invernali a Riccione:
NUOTO
la 101 Classicissima
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S Pfannberger squalificato a vita L’austriaco Christian Pfannberger, 30 anni, è stato squalificato a vita dall’agenzia antidoping di Vienna dopo la seconda positività (Epo) a marzo. La prima risaliva al 2004
S Wiggins a Sky: sì o no? Da mesi si parla del passaggio di Bradley Wiggins (Gb), 4˚ al Tour, dalla Garmin a Sky: anche ieri conferme e smentite
dSorprese, conferme, commozione per il ricordo di Alberto Castagnetti (presenti la moglie Isabella e le figlie Veronica e Virginia), e un fuori programma nella prima delle due giornate di Riccione per gli Assoluti invernali in vasca corta. Le conferme sono quelle di Colbertaldo nei 400 sl, di Giorgetti e Terrin a rana, del fiorentino Niccolò Beni che migliora un anno dopo il suo record italiano nei 200 delfino (1’53"72, tempo da Europei come per Natullo, 2˚ in 1’54"13), di Luca Marin autore di 4’06 nei 400 mx e che parla di identà rubatagli su Facebook Doppiette per Francesca Segat tra 100 delfino e 200 misti, e nel dorso di Elena Gemo, che batte Alessia Filippi nei 200 dorso. La romana poi si prenderà comodamente gli 800 sl ma parlerà delle difficoltà a «ritrovare le motivazioni dopo due intensi anni» in cui ha raccolto l’argento olimpico e il titolo mondiale nei 1500. Doppiette per Lestingi tra 100 dorso e 100 misti.
Filippo Magnini, 26 anni, ex iridato dei 100 sl, protagonista involontario della falsa partenza nei 100 mx (sarà 7˚). In attesa della decisione dei giudici, prima di risalire sul blocco simula una chiamata IPP
Squalifica Succede che prima della partenza, scivoli dal blocco Christian Galenda e si trascini in acqua Filippo Magnini. Come da regolamento, il finanziere che ha provocato la falsa partenza viene squalificato mentre l’ex iridato viene riammesso. Partono fischi dalle tribune, il pesarese col jammer sarà 7˚ e «dispiaciuto»: «Non sono stato
io a voler gareggiare, avrei accettato la squalifica». I campionati salutano la 15enne bolzanina Lisa Fissneider, compagna di allenamenti della Letrari e allenata da Dario Taraboi, che nella serie 3 dei 100 rana ottiene il miglior tempo in 1’06"45, il 4˚ crono italiano alltime, la Boggiatto e la Scarcella chiudono a 30 e 34/100 nella serie 1. (25 m, 1ª g.). I vincitori. Uomini, 100 sl: Orsi 46"98. 400 sl: Colbertaldo 3’40"52. 100 do: Lestingi 51"48. 50 ra: Terrin 26"43. 200 ra: Giorgetti 2’06"15. 50 fa: Goldin 23"40. 200 fa: Beni 1’53"72 (rec. ital., prec. 1’54"20 del 28-11-’08 a Genova, pas. 25"80, 55"08, 1’24"72). 100 mx: Lestingi 53"68; 7. Magnini 55"15; squal. Galenda (fp). 400 mx: Marin 4’06"03. Donne, 50 sl: Letrari 24"74. 200 sl: Buratto 1’58"30. 800 sl: Filippi 8’20"58. 50-200 do: Gemo 27"04, 2’05"50 (Filippi 2’05"86). 100 ra: Fissneider (’94) 1’06"45. 100 fa-200 mx: Segat 57"85, 2’08"89. Oggi: 9.30 e 16 Rai Sport Più.
PALLANUOTO Sesta giornata Recco forza 20, Posillipo e Savona ok NERVI
9
SORI
14
(3-3, 1-4, 3-3, 2-4) ELLEVI NERVI: Cavo, Nicche, Fossati, Nyeki 1, D'Alessandro, C.Kiss 4, Spigno, E.Caliogna, Allario, Paganoni 1, A.Caliogna. 2, Perez, Celia 1. All. Baldineti. SORI: Vio, Morena, Cotella, Van der Meer 2, Ercolano, Luongo 4, Giorgi 1, Marziali 2, Ravina, Morachioli, Nora 2, Parisi 3, Cabona. All. Risso. ARBITRI: Riccitelli e Savarese. NOTE: sup. num. Nervi 10 (2), Sori 7 (4). Vio para un rigore di C.Kiss nel 4˚ t. GENOVA Dopo un primo tempo in equilibrio, Sori allunga e gestisce senza difficoltà il derby. Il Nervi, oltre all’assenza del portiere Ferrari, paga la pessima serata in superiorità numerica. Tra gli ospiti, che fanno un importante passo avanti nella zona calda della classifica, bella prova di Luongo e Parisi.
PRO RECCO ROMA
20 6
(3-1, 5-0, 7-3, 5-2) PRO RECCO: Tempesti, Mangiante 2, Felugo 1 rig., Benedek 3, A.Calcaterra 4, Udovicic 4, Molina 1; Di Costanzo 1, Giorgetti 1, Premus 1, Figlioli 2, Gennaro, Mangione. All. Porzio. ROMA: Gerini, Tafuro, Primorac 4, C.Mirarchi, Krstonosic 1, Leporale, Africano; Maddaluno 1, Gatto, Botto, Gianni, Mas.Mirarchi, Onida. All. Mau.Mirarchi. ARBITRI: Bensaia e Rovida. NOTE: sup. num. Pro Recco 8 (5), Roma 6 (3). SORI (Genova) Tutto facile per la capolista del campionato. La Pro Recco chiude la pratica-Roma in fretta (già 8-1 a metà gara), sospinta dalle reti di Calcaterra, Udovicic e Benedek. Troppa la differenza di valori con la neopromossa. Italo Vallebella
BOGLIASCO
6
LATINA
6
SAVONA
11
POSILLIPO
7
(0-3, 2-3, 1-3, 3-2) BOGLIASCO: Mina, Fodor, Congiu, R. Di Somma 1, Camilleri 4, Bettini, Deserti 1; A. Di Somma, Magalotti, Boero, Mugnaini, Vergano. N.e. Capanna. All. Del Galdo. SAVONA: Pastorino, Varellas 4, F.Mistrangelo, Rizzo 2 (1 rig.), M.Janovic 2, D.Fiorentini 1, Aicardi; Giacoppo 2, M. Lapenna, G.Fiorentini, Damonte, Bianco. N.e. Conti. All. C.Mistrangelo. ARBITRI: Collantoni e Rotondano. NOTE: sup. num. Bogliasco 10 (4), Savona 12 (5). Usc. 3 f. Bettini 21'14", A. Di Somma 26'19". BOGLIASCO (Genova) Varellas sale presto in cattedra e il Savona passa in scioltezza a Bogliasco, tornando alla vittoria dopo due pari. Camilleri non basta ai padroni di casa, in notevole difficoltà in attacco. Andrea Ferro
IMPERIA
9
LAZIO
9
(2-2, 3-2, 2-3, 2-2) CARIGE IMPERIA: Antona, Washburn, Strafforello, Capanna, Emmolo 4, Powers 3, Nossek 1, Carrega, Barillari, Nicola Parodi, Rocchi 1, Cesini, Amelio. All. Piccardo. LAZIO: Violetti, Budjen, Sebastianutti, Innocenzi, Latini 2 (1 rig.), Di Rocco 3, Avarello, Vittorioso 1, Romiti, Ragosa, Delas 2, Pappacena 1, Gazzarini. All. Ciocchetti. ARBITRI: Pascucci e Saeli. NOTE: sup. num. Imperia 9 (2), Lazio 12 (4). Usc. 3 f. Washburn 3˚ t., Carrega 4˚t. IMPERIA Termina in parità un confronto molto acceso sul piano fisico e rimasto in bilico per tutto il suo svolgimento. L'Imperia trova il massimo vantaggio sul 7-5 a metà del 3˚ tempo, ma subisce poi la reazione di una Lazio mai doma. Carlo Ferraro
(2-1, 1-0, 2-4, 1-2) LATINA: Sattolo, Proietti, Kovacs, Di Patti 1, Iosep 1 rig., Cama, Spaziano, Mandolini 1, Lo Cascio, Simeoni 2, Tullio 1, Battistella, Antonino. All. Vuckovic. POSILLIPO: Negri, Fiorillo, D.Mattiello, Buonocore 2, Scotti Galletta 1, Politze 1, Gambacorta 1, Gallo 1, Riccitiello, Bertoli, Saccoia 1, Varga, Lignano. All. Silipo. ARBITRI: Bacis e L. Bianco. NOTE: sup. num. Latina 11 (3), 8 (4). Usc. 3 f. Kovacs, Tullio e D.Mattiello. Esp. Vuckovic per proteste. LATINA Una gran rimonta per il Posillipo che, sotto 5-1, con un micidiale break di 6-0 stende il Latina (poi Simeoni negli ultimi secondi non trova la strada del pareggio). Ottima prova dei napoletani in inferiorità numerica.
LA GUIDA L’anticipo: Brescia-Florentia 11-10. Classifica (6ª giornata): Pro Recco 18; Savona 14; Brescia 13; Posillipo, Florentia 9; Latina, Imperia, Lazio 7; Bogliasco, Sori* 6; Roma* 4; Nervi 1. (*una partita in meno) P. turno (5/12): Sori-Pro Recco, Lazio-Nervi, Posillipo-Bogliasco, Roma-Florentia (4/12), Savona-Imperia. Latina-Brescia.
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vittorie fuori casa nei tre anticipi della fTre a
BASKET
7 giornata di serie A. Oggi in campo alle 18.15
Rocca e Bulleri Milano in volata supera Teramo Negli ultimi 8", Mordente segna i liberi, Poeta no Bucchi: «Decisiva per noi la solidità di Mason» DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA TOSI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
TERAMO dDue liberi del terama-
no Mordente a 8" dalla fine lanciano Milano sopra Teramo che cade in piedi quando due secondi dopo, Poeta, sempre dalla linea, ha nelle mani il potenziale overtime ma fallisce entrambi i tiri. Così l’Armani si conferma bestia nera della squadra abruzzese col sesto successo nelle ultime sette sfide dimostrando di avere trovato in trasferta, dopo i successi di Oldemburg e Bologna, lo slancio per superare la crisi di infortuni. Rocca Stavolta sono fuori Acker e Petravicius, ma è ancora Rocca, migliore realizzatore e rimbalzista, la pietra angolare del gioco di coach Bucchi. Decisivo Bulleri nell’ultimo quarto come Mordente: sono i veterani a spingere l’Olimpia che cer-
TERAMO MILANO
81 83
(20-27, 41-53; 66-66) BANCA TERCAS TERAMO: Poeta 14 (1/4, 0/2), Diener 15 (3/5, 3/8), Jones 7 (2/3, 0/2), Amoroso 12 (2/4, 2/5), Stanescu (0/1); Hoover 14 (0/1, 4/10), Jurak 15 (4/5, 1/3), Young 4 (1/2), Lulli (0/1), Cerella. N.e: Polonara, Marino. All.: Capobianco. ARMANI JEANS MILANO: Finley 9 (1/7, 1/2), Mordente 9 (2/3, 0/5), Maciulis 9 (0/2, 2/3), Mancinelli 7 (2/3, 1/2), Rocca 15 (5/5); Hall 12 (2/2, 2/3), Bulleri 14 (2/2, 2/5), Beard 2 (1/1), Viggiano 6 (0/3, 2/2). N.e: Cacace. All.: Bucchi. ARBITRI: Cerebuch, Pozzana, Crescenti. NOTE T.l.: Ter 25/32, Mil 23/28. Rim.: Ter 35 (Diener, Jurak 8), Mil 30 (Rocca 9). Ass.: Ter 13 (2 con 4), Mil 14 (Mordente 5). Progr: 5’ 8-15, 15’ 26-35, 25’ 51-57, 35’ 70-72. F.antisp.: Bulleri 09’52", Hall 16’55". F. tecn.: Amoroso 19’30" (39-47), Jurak 22’50" (46-55). Usc. 5 f.: Diener 39’27" (82-81), Jones 39’52" (81-81), Mordente 39’54" (81-83).
CANTÙ CADE IN CASA
Biella super con Aradori Chessa e Ona PIETRO TERRANEO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
CANTÙ d Un canestro da tre
punti di Ona Embo a 2'55” dalla sirena (75-82) chiude in anticipo la gara. Biella, presentatasi senza Soragna e Jones, ha dapprima saggiato la consistenza difensiva sul perimetro della Ngc (14 tiri pesanti all’intervallo) poi, dopo le contromisure adottate dalla formazione di casa, ha cominciato a colpire nel cuore dell’area colorata con Pasco (11 punti nel terzo quarto). Per la Ngc, dopo l’illusione del primo quarto, i 30 punti realizzati nei primi 10' sono uno in più della somma dei due successivi. La colpa grave è sottolineata da coach Trin-
ca un nuovo americano ma ancora non lo trova. Milano prende l’abbrivio giusto grazie ai numeri Mancinelli che nello scatto sul 13-3 esterno conta tre canestri e tre assist al bacio per Rocca e Finley. Invece Teramo fatica a trovare i tiri giusti e la difesa concede troppo in area dove Milano trova sempre scarichi pericolosi. Milano mantiene l’inerzia trovando anche dai cambi, usati col bilancino del farmacista da Bucchi, un contributo sempre positivo. Panchina Dalla panchina si alzano a turno Bulleri, Hall, Viggiano, tutti autori di trepunti preziosi che aiutano a respingere i tentativi di rientro di Amoroso e Poeta. Una tripla di Viggiano, dopo due siluri di Maciulis, lancia Milano sul +14 (39-53) prima della pausa che vede la squadra ospite viaggiare col 69% da tre (9/13 con 6/8 nella seconda frazione). Il rientro di Teramo nel terzo quarto dipen-
Massimo Bulleri, 32 anni, 5a stagione a Milano, davanti a Bobby Jones, 25 anni, primo anno a Teramo CASTORIA
de dallo scambio dei trepuntisti: si accendono Hoover e Diener, si spengono i tiratori milanesi. Ma il nervosismo mette fuori gioco Amoroso, mentre Jones è disastroso. Eppure la Tercas, sfruttando uno sprazzo di Poeta, riesce a sorpassare (62-61 al 28’: due liberi del play azzurro), sembra volare sulle ali di Hoover, s’illude sulla tripla di Amoroso (81-78) ma ci pensa Rocca a ricucire la parità. Gli ultimi secondi premiano la freddezza di Morden-
te. Per Bucchi è un altro passo avanti: «Siamo stati bravi a reggere la spallata di Teramo con carattere e compattezza. Grande Rocca, la sua solidità in questo momento per noi è decisiva. Questa è una vittoria pesante». Mentre il collega Capobianco non si piange addosso: «Abbiamo giocato con cuore e intensità, ci è mancata una buona difesa negli ultimi 3’. Ma ci alleniamo al completo solo da 19 giorni, è presto per fare paragoni con l’anno passato».
GRANDE THOMAS. VITUCCI: «GIOCHIAMO SCARICHI» chieri: «Abbiamo subito una brutta sconfitta anche se nessuno mi toglie dalla testa che all’intervallo potevamo girare con un margine di sicurezza maggiore se solo fossimo stati più attenti, è un passo indietro soprattutto difensivo rispetto alle recenti prestazioni». Biella, oltre a 20 punti di Aradori, ha scoperto il 21enne Massimo Chessa, 17 con 5/6 da 3. CANTÙ–BIELLA
Treviso flop Varese passa con Martinoni
86-93
(30-24,43-39,59-64) NGC CANTÙ: Green 9 (2/5, 1/3), Ortner 14 (5/8, 0/1), Markoishvili 9 (1/1, 2/4), Leunen 12 (1/3, 2/3), Jeffers 12 (5/9, 0/1); Mazzarino 25 (1/2, 5/10), Giovacchini 2 (1/2, 0/1), Lydeka (0/1), Mian 3. N.e.: Meroni, Bloise, Maspero. All.: Trinchieri. ANGELICO BIELLA: Smith 12 (1/3, 2/4), Aradori 20 (4/7, 3/6), Chessa 17 (5/6 da 3), Garri 7 (2/2, 1/2), Pasco 14 (5/10); Schultze 10 (0/2, 3/6), Maggiotto, Ona Embo 13 (2/2, 1/2), Achara (0/3). N.e.: Lombardi, De Vico. All.: Bechi. ARBITRI: Paternicò, Begnis, Ursi. NOTE - T.l. Can 21/27, Bie 20/23. Rimb.: Can 24 (Jeffers 5), Bie 33 (Pasco 9). Ass.: Can 16 (Mazzarino, Markoishvili 4), Bie 16 (Smith, Aradori 5). Progr: 5’ 13-12, 15’ 35-27, 25’ 49-54, 35’ 68-72. Usc.5f.: Chessa 33'27”(67-67), Jeffers 28'21” (76-84), Pasco 39'45” (80-87).
Jobey Thomas, 29 anni CIAMILLO
ALBERTO MARIUTTO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
TREVISO dDoveva essere la partita del riscatto della Benetton, dopo la batosta di domenica a Cremona. Doveva essere anche la gara di Daniel Hackett, pentitosi dopo le uscite poco felici nei confronti del suo coach. E poteva essere una grande occasione per i giovani trevigiani: a dir poco coraggioso il quintetto di partenza di Vitucci, con Motiejunas e Gentile, 36 anni in due. Invece a brillare è stato un giovane della Benetton, ma con la maglia Cimberio: Niccolò Martinoni, passato e probabile futuro a Treviso. Partita perfetta e grintosa la sua, 15 punti e 11 rimbalzi. Ma non è l’unico eroe della stupenda vittoria Cimberio: Thomas è stato infallibile (5/7 da tre), e con lui hanno punito regolarmente Morandais e Childress. Non è l’unica spiegazione per cui Varese ha sbancato il Palaverde, segnando 94 punti, 22 in più della me-
dia abituale. Treviso ha alcuni giocatori chiave irriconoscibili, in primis Nicevic e Wallace. «Giochiamo troppo scarichi — ammette coach Vitucci — vedo facce poco aggressive, poco motivate. Avevo inserito subito molti giovani perché cercavo energia, è durato pochissimo. Il gioco l’hanno controllato loro: ci vedevano deboli, tiravano con convinzione e segnavano». TREVISO–VARESE
86-94
(19-28, 39-50; 65-69) BENETTON TREVISO: Hackett 8 (3/5), Neal 22 (5/8, 2/6), Gentile, Motiejunas 11 (3/6, 1/2), Nicevic 9 (3/4); Kus 4 (1/2 da tre), Hukic 6 (2/7), Wallace 6 (2/3), Martin 14 (5/6, 1/3), Sandri 6 (1/1, 1/2). N.e.: De Paoli, Saccaggi. All.: Vitucci. CIMBERIO VARESE: Childress 15 (2/3), Gergati (0/1), Morandais 15 (2/3, 3/9), Cotani 4 (2/3), Tusek 9 (2/5, 1/3); Antonelli 2 (1/2), Galanda 4 (1/1), Thomas 27 (3/5, 5/7), Martinoni 15 (4/8, 2/3), Reynolds 3 (1/3). N.e.: Mian, Zahariev. All.: Pillastrini. ARBITRI: D’Este, Ramilli, Lanzarini NOTE - T.l.: Tre 20/27, Var 16/20. Rimb.: Tre 29 (Motiejunas 9), Var 34 (Martinoni 11). Ass.: Tre 14 (Hackett 3), Var 13 (Morandais 2). Progr.: 5’ 9-14, 15’ 29-38, 25’ 52-58, 35’ 72-78. USc. 5 f . Neal, Hackett, Galanda, Martinoni. Spett. 3211 per 27.480.
NBA VINCONO TORONTO (24 PUNTI DELL’AZZURRO) E NEW YORK, CADE BOSTON
ITALIA SENZA COACH
Bargnani e Gallinari, punti e vittorie
La Fip prende tempo sul c.t.
dPartitone offensivo di Andrea Bargnani che segna 24 punti (9/14 al tiro, 2/4 da 3) con 10 rimbalzi nella vittoria di Toronto su Miami. Grande protagonista, con Belinelli in campo (4 punti in 15’ con 4 assist), dell’allungo dei Raptors fino al +20 del 2o quarto, con gli Heat tornati a -1 ha segnato la tripla decisiva. Orlando viola Boston lasciando ai Celtics, al 4o k.o. stagionale, solo 78 punti, allunga in testa all’Est
Andrea Bargnani: 24 anni, 24 punti
Atlanta con la 7a vittoria di fila con un tap in schiacciato allo scadere di Josh Smith, tengono i Bucks dell’ex romano Jennings (ancora 29 punti) nel successo su Charlotte. Ieri vittoria dei Knicks, la 2a consecutiva, per 98-91 a casa dei Nets, Per Gallinari 17 punti in 26’ (3/8 da 3, 4 assist), miglior realizzatore con Harrington ma utilizzato poco nella ripresa sul recupero di New Jersey spinta da Douglas Roberts (24 punti).
RISULTATI Venerdì: Indiana-Cleveland 95-105 (Granger 19; L.James 40), Philadelphia-Memphis 97-102 (L.Williams 31; Gay 33), TorontoMiami 120-113 (Bosh 29; Wade, Chalmers 30), Atlanta-Houston 105-103 (M.Williams 29; Landry 18), Boston-Orlando 78-83 (Pierce 21; V.Carter 26), Oklahoma CityWashington 127-108 (Durant 35; C.Butler 24), Dallas-Sacramento 104-02 (Nowitzki, Terry 20; Ty. Evans 29), Milwaukee-Charlotte 95-88 (Jennings 29; G.Wallace, S.Jackson 22), Golden St.-Portland 108-94 (Ellis 34; Fernandez 19), LA Clippers-Denver 106-99 (R.Butler 27; Anthony 37).
Da ieri è ufficiale: Carlo Recalcati non è più il c.t. azzurro ma il presidente Meneghin prende tempo sulla scelta del suo sostituto che avverrà, dice, non prima di dicembre. Nel comunicare la cessione del rapporto, la Federazione ha ringraziato Recalcati: «per la disponibilità professionale e umana dimostrate negli otto anni di collaborazione, nonché per le rare ed impeccabili doti morali».
LA 7a GIORNATA Alle 12 su Sky Siena con Roma Torna Lavrinovic SIENA-ROMA (ore 12) (g.n.) Mps al completo, rientra Lavrinovic dopo un mese di assenza (schiena). Lottomatica senza Gigli e De La Fuente (schiena). Arbitri: Facchini, Mattioli, Filippini. Tv: diretta Sky Sport 2. VIRTUS BOLOGNA-AVELLINO (l.z.) Air senza Akyol pronto a gennaio e probabilmente Cortese (risentimento muscolare). Arbitri: Lamonica, Giansanti, Quacci. FERRARA-NAPOLI (m.c.-l.b.) Esordio con la Carife per Spinelli, recuperati Jamison e Nnamaka. Nei 12 ma inutilizzabile Mazzola. Per la Martos gli stessi 12 di Cremona rimasti in ritiro a Bologna. Fuori dunque sia Kruger che Gigena. Arbitri: Sabetta, Duranti, Biggi. MONTEGRANARO-PESARO (fa.p.-cam.ca.) Nella Sigma Hite con il tutore al dito infortunato. Scavo Spar al completo, Cvetkovic esordirà tra una settimana. Arbitri: Cicoria, Martolini, Barni. CASERTA-CREMONA (l.b.-g.b.) Nella Pepsi debutta il pivot francese Marquis. Vanoli al completo, Formenti non è al meglio. Arbitri: Taurino, Seghetti, Gori. Tv: diretta Sky Sport 2. CLASSIFICA Siena, Avellino 12; Biella* 10; Caserta, Treviso*, Virtus Bologna, Milano*, Cantù* 8; Roma, Varese, Cremona* 6; Teramo*, Montegranaro 4; Ferrara 2; Pesaro 0; Napoli -2 (penalizzazione -2). * una partita in più. LEGADUE Anticipo 8a giornata: Latina-Vigevano 84-71 (Rivers 35; Pearson 21). Oggi alle 18.15: Imola-Jesi; Reggio-Venezia; Brindisi-Udine; Pavia-Pistoia; Rimini-Casalpusterlengo; Scafati-Veroli; Sassari-Casale. Classifica: Rimini 12; Veroli, Brindisi, Sassari 10; Reggio, Venezia, Pistoia 8; Imola, Jesi, Udine, Vigevano*, Casale, Latina* 6; Pavia, Casalpusterlengo 4; Scafati 2. * una partita in più. DONNE Alle 18 7a giornata: Comense-Parma; Napoli-Sesto San Giovanni; Taranto-Schio; Venezia-Umbertide; Priolo-Faenza. Domani (18): Livorno-Pozzuoli. Classifica: Taranto 12; Schio, Venezia 10; Faenza, Parma, Priolo 8; Pozzuoli, S.S.Giovanni, Umbertide 4; Livorno, Comense 2; Napoli 0.
DOMENICA 22 NOVEMBRE 2009
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fL’Italia lascia a Kiel la corona iridata dei
BOXE
massimi leggeri Wbc: ora restiamo a zero
Fragomeni perde sul filo di lana Un verdetto non unanime, ma giusto, regala il Mondiale a Erdei, l’ungherese di casa: un giudice aveva il pari! DAL NOSTRO INVIATO
RICCARDO CRIVELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
KIEL (Germania) dBisogna inchi-
narsi di fronte alla classe di un campione purissimo. Giacobbe Fragomeni perde il Mondiale Wbc dei massimi leggeri di fronte a un rivale dalla tecnica completa, che prosegue il suo cammino da imbattuto (31 successi), ma lo fa a testa altissima, dopo aver messo sul ring ogni stilla di energia. L’ambiente non è ostile all’uomo che arriva dall’Italia, anche se il tifo per la stragrande maggioranza si indirizza verso l’ungherese che vive ad Amburgo: però scrosciano applausi quando Giacobbe sale sul ring all’ombra gloriosa della sua cintura iridata, mentre in un angolo dell’Arena una ventina di irriducibili fan del campione del mondo accompagnano a squarciagola l’inno di Mameli. Inizio in salita La prima ripresa si snoda come era scritto nelle caratteristiche dei contendenti: Erdei, più leggero di quasi 8 kg, sfrutta la rapidità di gambe e la velocità di esecuzione per tenere lontano il rivale con il diretto sinistro e poi rientrare con bordate al corpo che do-
di scuotere il pupillo chiedendogli vivacità e scatto. Nel 5˚ round, finalmente, Giacobbe infila nella guardia dell’avversario un paio di colpi pesanti ma Erdei, seppur non continuo come nei minuti iniziali, è sempre pungente con quel destro velocissimo. Affiora la stanchezza e il match paradossalmente non ne risente: anzi, mollati gli ormeggi, la 6ª ripresa si trasforma in una feroce battaglia, con Fragomeni che mette finalmente in difficoltà Erdei con serie a due mani, prima che l’ungherese trovi a sua volta la replica alla dinamite. Giacobbe prova a recuperare, la 7ª è sua, sarebbe il momento di recuperare, ma nell’8ª il talento di Zsolt, che fisicamente regge benissimo ed è una sor-
Il milanese ribatte colpo su colpo ma paga un inizio difficile contro un avversario più veloce presa, emerge nella capacità di trasformare la fase difensiva in offensiva. Così il vantaggio resta invariato: quattro, quattro e due.
Fragomeni (a sinistra) in uno scambio con l’imbattuto ungherese Zsolt Erdei BOZZANI
vrebbero fiaccarne la resistenza, mentre il detentore tiene il centro del ring per cercare di portare il pressing che metta la sfida sul piano della battaglia corpo a corpo. E’, come si temeva, un inizio particolarmente favorevole allo sfidante, che nel secondo round trova anche la via del destro al volto, prima con un saettante jab e poi con un pericoloso montante. Sul piano stilistico, la differenza è netta, soprattutto quando il
magiaro libera le sue serie a due mani, eleganti e precise. Però Fragomeni è un trattorino, non arretra, prova a rispondere colpo su colpo, anche se il vantaggio dell’altro si dilata subito a dismisura: a fine 4ª ripresa la prima lettura dei cartellini segnala quattro punti per due giudici e tre per l’altro. Ci stanno. Prove di recupero All’angolo Oliva si sbraccia, sbraita, cerca
Verdetto limpido Certo al campione della Stadera non mancano orgoglio e coraggio per continuare a macinare il suo pressing, anche a costo di subire repliche sempre pericolose, ma Erdei merita applausi perché anziché scappare per tenere il risultato non si sottrae alla lotta. Fragomeni vince le ultime tre, ma non basta: Lehtosaari ha visto un pari a 115, gli altri due giudici hanno due punti per l’ungherese, già iridato dei mediomassimi. E l’unico Mondiale saluta l’Italia.
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Lo sfidante resta imbattuto
IL SOTTOCLOU
Messi ok Orsos cede in 6 riprese
Massimi leggeri Wbc: Rapida vittoria di Zsolt Erdei (Ung, sfid., 81.1, Chakiev, l’ex rivale 31) b. Giacobbe Fragomeni di Clemente Russo (camp., kg 88.8, 26-2-1) p. 12 ; arbitro Drakulich (Usa), giudici Dolpierre (Fra) 115-113, Lehtosaari (Fin) 114-114, Tilleman (Bel) 115-113;
Supermedi Wba (vacante): Sartison (Ger, 75.8) b. Bozic (Cro, 75.5) kot 6 (ferita).
Superwelter: Messi (36-7-1) b. Orsos (Ung, 1-14-1) p. 6.
R Giacobbe Fragomeni (f.Bozzani), 40 anni, rec. 26-2-1
KIEL (Germania) dNel sottoclou, rapida vittoria per ko2 nel secondo incontro da professionista per il massimo leggero Chakiev, il russo che perse dal nostro Russo ai Mondiali 2007 e si prese la rivincita all’Olimpiade. Luca Messi invece non poteva temere nulla dall’ungherese Orsos, una sola vittoria (e un pareggio) in 15 incontri: e infatti il Bergamo Bomber è uscito alla distanza per vincere nettamente in 6 round, anche se con tre punti sopra l’occhio sinistro.
Italiani Così, il vero motivo di interesse è diventata la cornice molto italiana del match: all’angolo del magiaro sedeva infatti Giuseppe Lauri, il varesino campione Ue dei superleggeri che da quattro anni alterna l’attività di pugile con quella di manager appunto in Ungheria. A voler aggiungere una curiosità, il bergamasco Messi ha licenza francese dopo che la Fpi gli ha negato l’idoneità medica. Stranezze della boxe, come un Mondiale dei supermedi Wba assegnato mentre i più forti della categoria si stanno affrontando nel SuperSix per decidere il campionissimo: vince il tedesco-kazako Sartison nella sera in cui in America c’è Kessler contro Ward. Una bella differenza. ri.cr.
PALLAVOLO Nel recupero della undicesima giornata di serie A-1 maschile
Super Cisolla, Macerata beffa Monza A Roma 3 y L’Italia sfida
PARTITA DELLE STELLE
MAURO GIUSTOZZI
MACERATA
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MACERATA dGara intensa, emozionante, incerta sino all’ultimo pallone: modo migliore per ricordare la memoria dello scomparso presidente lombardo Gabana non poteva esserci. Tolto il primo set, agevolmente vinto dalla Lube, gli altri si sono decisi sul filo di lana. Nel secondo un giallo a Vermiglio ha consentito a Monza di pareggiare i conti. Il terzo è stato risolto dal redivivo Martino con due ace, e il quarto ha visto Monza fallire tre palle set prima che un super Cisolla chiudesse la contesa.
Lube da rush Alla fine Macerata conquista i 3 punti necessari per inseguire uno dei primi quattro posti in classifica in chiave coppa Italia (per avere in casa il quarto di finale). L’Acqua Paradiso esce a testa alta dal Fontescodella: per tre parziali ha costretto gli avversari ad inseguire, fallendo nei finali di set la possibilità di allungare la sfida. Muro e battuta ospite ha sempre messo pressione su una Lube che, stavolta, è stata più forte di quelli che sono ancora i suoi difetti. L’incostanza soprattutto. «Abbiamo capito come si giocano i finali di set quando siamo sotto», ha sottolineato il tecnico
MONZA
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(25-19, 22-25, 25-23, 28-26) LUBE MACERATA: Paparoni 3, Podrascanin 8, Omrcen 20, Cisolla 23, Lebl 7, Vermiglio 4; Corsano (L), Raymaekers, Monopoli, Martino 10, Bartoletti. N.e. Dentinho, Smerilli (L). All. De Giorgi. ACQUA PARADISO MONZA: Molteni 14, Forni 11, Travica 5, Rauwerdink 8, Buti 12, Gavotto 18; Exiga (L), Krumins, Haldane. N.e. Sivula, Pesenti (L), Tuominen, De Luca. All. Berruto. ARBITRI: Castagna e Cinti. NOTE - Spett. 1215, incasso 5055. Durata set: 24’, 27’, 25’, 32’: tot. 108'. Lube: b.s. 18, v. 5, m. 7, s.l. 9, e. 25. Paradiso: b.s. 14, v. 8, m. 9, s.l. 5, e. 26. Ammoniti: Vermiglio (2˚ set) e Travica (3˚ set). T. Gazzetta: 6 Cisolla, 5 Omrcen, 4 Buti, 3 Molteni, 2 Martino, 1 Vermiglio.
Un attacco di Alberto Cisolla, 32 anni, elude il muro di Mauro Gavotto. Ieri per Cisolla 23 punti col 74% in attacco, 2 muri e un ace ZANI
De Giorgi che aveva rinunciato in partenza a Martino concedendo la prima maglia da titolare a Paparoni. «Scelta tecnica -ha ribadito il tecnico - legata ad aspetti comportamentali che riguardano non solo Martino». Super Ciso Protagonista è stato invece Cisolla, autentico punto di riferimento. «Diciamo pure che ho dato tutto in gara -ha chiosato il martello perché sapevo di avere domani (oggi, ndr) giornata libera…». Chiaro il riferimento al-
la sua mancata convocazione per l'All Star Game. «Certo che sono rimasto dispiaciuto dalla mancata chiamata», ha ribadito Cisolla «non me l'aspettavo. Ma c’è un’allenatore azzurro ed io rispetto le sue scelte». Sul fronte Acqua Paradiso nessuna dichiarazione sulla partita. In un laconico comunicato la società lombarda ha contestato alla Lega la «decisione della data del recupero, che riteniamo irrispettosa sia del tragico momento che stiamo vivendo che della nostra professionalità».
Così la classifica
La gara di ieri era un recupero della 11a giornata, in calendario sabato scorso, e poi rinviata per la scomparsa del presidente di Monza, Marcello Gabana. Lla A-1 è ferma perché in Giappone è in corso la Grand Champions League. Si torna in campo giovedì 26. Classifica: Trento 26; Modena, Piacenza 22; Cuneo 21; Treviso, Macerata 19; Perugia 18; Vibo, Verona 17; Monza 16; Taranto 13; Loreto 8; Latina, Forlì 6; Pineto 1.
l’All Star
Oggi a Roma, alle 18 (diretta RaiSport Più) al palazzetto di Viale Tiziano, si gioca la 19ª edizione dell’All Star Game, denominata Tim All Star, sfida tra la Nazionale di Andrea Anastasi e la selezione delle stelle del campionato (Seat All Stars), guidate dal tencino del Piacenza tricolore, Angelo Lorenzetti, e da quello del Loreto, Luca Moretti. Questi i convocati. Debutta il nuovo pallone Molten V5m5000. ITALIA: 1 Maruotti, 2 Parodi, 3 De Togni, 4 Manià, 5 Vermiglio, 7 Lasko, 10 Sintini, 11 Savani, 12 Bari, 14 Fei, 15 Birarelli, 16 Barone, 17 Sala, 18 Cernic. SEAT ALL STARS: 1 Poey (Cuba), 2 Henno (Fra), 3 Suxho (Usa), 4 Portuondo (Cuba), 5 Juantorena (Cuba), 6 Stokr (R.Ceca), 7 Marshall (Cuba), 9 Ereu (Ven), 10 Nikic (Ser), 11 Stancu (Rom), 12 Bontje (Ola), 13 Hubner (Ger), 14 Esko (Fin), 16 Shumov (Fin), 19 Marquez (Ven). Arbitri: Cesare e Perri
A-1 DONNE PAVIA–URBINO 3-0 (25–15, 25–16, 25-23) SCOTTI PAVIA: Spinato 1, Pachale 17, Frigo 4, Matuszkova 18, Ikic 9, Fernandez 10; Carocci (L), Grizzo. N.e. Caroli, De Lellis, Horvath. All. Milano CHATEAU D’AX URBINO: Petruskaite 11, Fernandez 8, Havlickova 12, Di Iulio 8, Nucu 3, Bechis 3; Leonardi (L), Masoni. Ne: Butnaru, Galeotti, Rastelli (L). All. Salvagno ARBITRI: Vagni e Astengo NOTE Durata set: 21’. 25’, 27’; tot. 73’. Scotti: b.s. 8, v. 0, m. 6, s.l. 3, e. 9. Urbino: b.s. 3, v. 2, m. 12, s.l. 2, e. 16. T.G. 6 Pachale, 5 Ikic, 4 Matzuskova, 3 Spinato, 2 A. Fernandez, 1 M. Fernandez. PAVIA (m.sco.) La Riso Scotti conquista la prima vittoria in campionato e sconfigge il tabù del terzo set. OGGI (m.l.) Oggi la 5a giornata con una polemica sul caro biglietti per Villa Cortese-Novara. Il presidente dell’Asystel, Caserta, si è lamentato per il trattamento ai tifosi novaresi (100 biglietti al prezzo di 11 euro). Gli ha risposto il presidente della Mc-Carnaghi, Aliverti «la partita è una delle 4 speciali (15/25 euro per i locali) e vista la capienza (1.100 posti) del Palaborsani non potevamo fare diversamente». Tutto esaurito, si gioca alle 16 con diretta Sky Sport 2 (le grandi ex Cardullo e Aguero alle 14.15 a Sky Calcio Show su Sky Sport 1). Ore 18: Scavolini PesaroYamamay Busto Arsizio; Foppapedretti Bergamo–Cgf Recycle Florens Castellana; Monte Schiavo Jesi–RebecchiLupa Piacenza; Despar Perugia–Zoppas Conegliano. Classifica: Jesi 11; Villa Cortese 10; Bergamo, Pesaro 9; Busto, Novara 7; Urbino, Pavia 6; Piacenza 4; Perugia 3; Conegliano 2; Castellana 1.
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TENNIS ATP TOUR WORLD FINALS
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MASTERS A LONDRA Federer difende il numero 1 Stagione in equilibrio: Nadal lo può superare se vince, Djokovic e Murray vogliono batterlo ancora DAL NOSTRO INVIATO
VINCENZO MARTUCCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
LONDRA (Gb) dDa Becker-Edberg a Federer-Nadal: vent’anni dopo, il testa a testa fra due campioni europei ravviva tennis e Masters. Che quest’anno sarà unico. Chiassoso nella discoteca 02 Arena, stracolma di ragazzini multietnici, fin troppo nottambulo, con il singolare alle 20.45 (le 21.45 in Italia). E forse fin troppo lungo: due singolari e due doppi al giorno per 7 giorni, finali domenica 29. Ma anche fin troppo equilibrato, almeno alla vigilia, perché tutti gli 8 protagonisti si sono battuti fra loro, e hanno qualche sassolino da togliersi dalle scarpe. Senza dimenticare il numero 1 del mondo che quest’anno è ancora in bilico, anche se Nadal potrebbe soffiarlo a Fede-
rer vincendo il torneo senza perdere un match o perdendone uno, ma solo se il rivale si fermasse prima. I due, ieri, si sono allenati insieme. «Ehi, Rafa, devo giocare contro Verdasco. Tu sei l’unico altro mancino presente, ci possiamo allenare insieme?» ha chiesto Federer. E per un’ora, dalle 14 alle 15, hanno palleggiato. Equilibrio I bookmaker danno leggermente favorito Federer (a 3), che coi suoi 28 anni è il più anziano, il più esperto (7 presenze) e punta ad agganciare Lendl e Sampras a quota 5 trionfi-record. Djokovic è il campione uscente, vincitore degli ultimi due tornei europei ed indoor come Londra. E’ dato a 3,50, ma nel tennis conta solo l’ultimo risultato e Nole come reagirebbe se dovesse perdere male proprio adesso che ha rialzato la testa? Nadal, che indoor non gioca al meglio, e si sta riprendendo dalla tendinite alle gi-
Viva il fair play. Roger chiama Rafa: «Devo giocare contro Verdasco, un mancino. Vuoi allenarti con me?». E per un’ora i due campioni palleggiano. Per i bookmaker lo svizzero è leggermente favorito
nocchia, dallo stiramento agli addominali e dalle ferite nell’orgoglio, è quotato a 7,50. Peggio di Murray (a 5), il solito campione degli alti e bassi. Anche se Rafa è l’unico, nei confronti diretti, ad avere un bilancio positivo contro gli altri, mentre Federer è in svantaggio con Rafa e Murray. Del Potro, Soderling e Verdasco si trascinano acciacchi vari, Davydenko è la solita mina vagante. Futuro Il Masters non è solo la fine del 2009, è il trampolino del 2010. Cioè l’anno delle conferme per il gigante Del Potro, che ha domato Federer nella finale degli Us Open, e per Soderling, che ha castigato il re della terra rossa, Nadal, al Roland Garros, ma «ora deve decidere dove vuole arrivare», come fotografa Federer. Perché poi il giorno dopo si ricomincia. «E l’importante è migliorare sempre», suggerisce Nadal. Che cerca una sola cosa: «Fiducia».
GLI OTTO FINALISTI LA CLASSIFICA DI QUALIFICAZIONE AL MASTERS, MANCA RODDICK
ROGER FEDERER
RAFAEL NADAL
NOVAK DJOKOVIC
28 anni, Svizzera Classifica: 1 Tornei 2009: 4 (Roland Garros e Wimbledon)
23 anni, Spagna Classifica: 2 Tornei 2009: 5, tra cui l’Australian Open
22 anni, Serbia Classifica: 3 Tornei 2009: 5, è il campione in carica
ANDY MURRAY 22 anni, Gran Bretagna Classifica: 4 Tornei 2009: 6
J. M. DEL POTRO 21 anni, Argentina Classifica: 5 Tornei 2009: 3, tra cui Us Open
FERNANDO VERDASCO 26 anni, Spagna Classifica: 8 Tornei 2009: 1
NIKOLAY DAVYDENKO 28 anni, Russia Classifica: 7 Tornei 2009: 4
ROBIN SODERLING 25 anni, Svezia Classifica: 9 Tornei 2009: 1
malcomtyler.com
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SERGIO TACCHINI INTERNATIONAL TEAM: TOMMY ROBREDO, IVO KARLOVIC,VICTOR HANESCU, OLIVIER ROCHUS, STEVE DARCIS.
www.sergiotacchini.com
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Nole imitatore Da Nadal alla Sharapova
DJOKOVIC «Il mio problema sono quei due: Roger e Rafa» «Federer e Nadal tra i più forti di sempre. Ho giocato troppo, nel 2010 cambio programma» DAL NOSTRO INVIATO
VINCENZO MARTUCCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Novak Djokovic, 22 anni, si esibisce nelle imitazioni di Rafael Nadal (in alto) e Maria Sharapova. Il serbo ha vinto gli ultimi due tornei prima del Masters, a Basilea (superando Federer in finale) e Parigi Bercy (battuto Nadal in semifinale). In carriera ha vinto 16 tornei e 15 milioni di dollari CIACCIA EPA
LONDRA (Gb) dNovak Djokovic ha vinto gli ultimi due tornei di fila, dominando il numero 1 Federer e il 2 Nadal. Ed è il secondo favorito del Masters, visto che è campione uscente. Primo, come al solito, c’è re Federer, anche per i bookmaker. Eppure Nole, frena: «Contro i più forti non esistono favoriti».
Che fa, scarica il pronostico?
«Mi prendo tutta la responsabi-
lità e l’onore del campione in carica, ma qui ci sono troppe variabili, a cominciare dalla prima volta a Londra e alla 02 Arena, per continuare con il n. 1 del mondo ancora in ballo». Ha battuto Federer a casa sua, a Basilea, e ha distrutto Nadal a Parigi-Bercy.
«Ne ho guadagnato fiducia e motivazioni. Da due mesi sto molto bene in campo. Ma pensa quant’è strana questa sensazione di tornare a Londra per giocare un torneo importante: non d’estate, non sull’erba, non a Wimbledon... Già alle-
Il campione uscente: «Ho guadagnato fiducia e motivazioni negli ultimi due tornei. Questo sport è testa e fisico, il gran lavoro che ho fatto sta pagando ora: da due mesi sto molto bene in campo»
MASTERS LA QUARANTESIMA EDIZIONE
Europa padrona: 7 su 8 in finale Nadal: «Il tennis siamo noi» Dopo 9 anni il torneo torna nel Vecchio Continente e ci resterà fino al 2011 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dVecchio è bello. Vecchia Europa vuol dire tradizione, imparare il tennis sulla terra rossa, qualificare tecnica e resistenza (cioè difesa), variare personalità e stili. Europa vuol dire anche due record molto importanti, sul circuito maschile, a eguagliare l’anno di grazia 1986: nella classifica mondiale, 8 dei primi 10 sono rappresentanti del Vecchio Continente (più l’argentino del Potro e lo statunitense Roddick), e ce ne sono addirittura 7 fra i primi 8. Circostanza che si riflette sul Masters, anche grazie alla forzata rinuncia dell’infortunato Roddick. Del resto, l’ultima prova stagionale torna in Europa dopo 9 anni (Lisbona 2000) e per la prima in assoluto a Londra, nella nuovissima 02 Arena. Dove resterà fino al 2011, per lasciar poi posto all’Olimpiade del 2012, sull’erba di Wimbledon.
Rivincita Questo è il Masters numero 40, ma il business, prima di matrice Usa e poi dei nuovi mercati asiatici, ha sempre comandato la sede. Che soltanto per 15 volte è stata europea, e per 13 anni di fila è stata New York, al mitico Madison Square
Da sinistra, gli 8 finalisti: Del Potro, Federer, Djokovic, Murray, Nadal, Verdasco, Davydenko e Soderling OWEN/RED PHOTOGRAPHIC
NESSUNA INCHIESTA
L’Atp su Agassi «Il caso è chiuso» Andre Agassi non «fa più parte del circuito da anni» e per questo non è più perseguibile. Lo ha detto il presidente dell’Atp, Adam Helfant, che ha così chiarito la posizione dell'Associazione sull'ex tennista americano, tornato alla ribalta dopo aver ammesso, nella sua autobiografia «Open», di aver fatto uso di droghe nel corso della carriera.
Garden, ma con l’esplosione di Boris Becker e Steffi Graf, è sbarcato in Germania dal’90 al’99 (fra Francoforte e Hannover). E, dopo l’una-tantum di Lisbona 2000, è emigrato da Sydney a Shanghai a Houston, e ancora a Shanghai, dov’è rimasto fino all’anno scorso. Per accompagnare i Giochi Olimpici di Pechino e piantare il seme del tennis. Lontano, troppo lontano dal calore della vecchia Europa. Spagna «L’Europa merita rispetto, l’Europa avrebbe meritato il Masters anche prima, l’Europa è il tennis» sottolinea Rafa Nadal, che ha abbandonato l’idea
di un Masters finalmente sulla prediletta terra rossa, e si consola, fierissimo, con la presenza di due spagnoli (il maggior contingente nazionale) a Londra: lui e Fernando Verdasco, non a caso un altro mancino esploso nella sua scia. Protagonista l’anno scorso della finale di Coppa Davis vinta a sorpresa in Argentina, e atteso protagonista, la settimana prossima a Barcellona, contro la Repubblica Ceca (tendinite al ginocchio permettendo), insieme a Ferrer e Lopez. Un’altra sfida storica, tutta europea, Proprio come il dualismo al vertice degli ultimi 4-5 anni, fra lo svizzero Federer e il maiorchino Nadal, con il numero 3 che oscilla fra un serbo (Djokovic) e uno scozzese (Murray). Business Il mercato asiatico, con i suoi mastodontici numeri, rimane fondamentale per tutti. E dalla Federtennis Usa arrivano buone notizie: i praticanti hanno superato i 30 milioni (+12% rispetto al 2008 e +25% rispetto al 2003), e l’incremento nasce da ispanici (+32%) e neri (+19%), cioè i serbatoi più capaci e meno sfruttati. Ma le notizie più belle arrivano proprio dalla Gran Bretagna: lo sponsor del Masters, la Barclays, rivela che quest’anno il tennis ha avuto 200mila nuovi praticanti. Il ritorno, fra l’effetto-Murray, la tradizione-Wimbledon e il giovane-Masters con la musica a tutto volume? E’ di 300 milioni di euro.
narci al coperto al Queen’s è stato stranissimo». Londra è strana come i suoi soliti su e giù: perché fa così?
«Ho cambiato racchetta, era la scelta giusta, ma poi ci ho pensato tanto, anche fuori dal campo. E ho dovuto gestire il primo anno di conferme, ho giocato il primo torneo a casa mia, a Belgrado, e l’organizzavo io, con la mia famiglia. Morale: ho giocato tantissimo. Più di sempre, più di tutti: 94 partite. Nel 2010 mi programmerò in modo diverso».
Novak Djokovic, 22 anni, in carriera ha vinto 16 tornei. Sotto con la fidanzata Jelena Ristic REUTERS
Cede più di nervi o di fisico?
«Il tennis è uno sport mentale, ma oggi senza un gran fisico non vai da nessuna parte. E il gran lavoro che ho fatto sta pagando ora: devi giocare 5 set, devi giocare tutti i giorni, devi recuperare subito e la settimana dopo devi riadattarti a campo, palline e magari al fuso». Quest’anno sulla terra non è andato male.
«Ho perso da Nadal, lottando, nelle finali di Montecarlo e Roma, e di pochissimo nelle semifinali di Madrid. Credo di aver giocato la mia miglior stagione sulla terra rossa». Poi, però, sul cemento ha trovato due volte Federer...
«Ma a Cincinnati, quando ho battuto Rafa in semifinale, ho avuto la sensazione di essere tornato a fare quello che dovevo, in campo, aggressivo e in controllo del gioco. Quella è stata la partita della svolta: Rafa, mentalmente, è un esempio, batterlo non è mai facile,
y la ribalta
In palio 1500 punti
A
di RINO TOMMASI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Solo 945 punti dividono il numero 1 del mondo Roger Federer (10150) dal numero 2, Rafael Nadal (9205). Lo spagnolo può inseguire il sorpasso di fine stagione, perché l’Atp Finals mette in palio 1500 punti al vincitore imbattuto del torneo. L’altra possibilità per Nadal è di vincere il torneo, perdendo un solo match, se Federer si ferma in semifinale.
S Rafael Nadal 23 anni, non ha mai vinto il Masters
Lendl e Sampras hanno vinto 5 volte Federer è a quota 4 La prima edizione del Masters si è disputata a Tokyo nel dicembre 1970 con sei giocatori e la formula del girone unico. Stanley Smith e Rod Laver conclusero alla pari con 4 vittorie e una sconfitta, il titolo fu assegnato a Smith che aveva sconfitto Laver nel confronto diretto. Nel 1972 a Barcellona fu inaugurata la formula con otto finalisti divisi in due gironi. I primi due alla semifinali. Per 4 edizioni, dal 1982 al 1985, il Masters si è disputato a eliminazione diretta per riprendere nel 1986 la formula dei due gironi. Il Madison Square Garden di New York ha ospitato il Masters per 13 anni, dal 1977 al 1989. Si è giocato sei volte a Francoforte, 5 volte a Shanghai, 4 volte ad Hannover, una volta a Tokyo, Parigi, Barcellona, Melbourne, Stoccolma, Houston, Lisbona e Sydney. Una volta, a Melbourne 1974, il Masters si è giocato sull’erba, due volte (a Houston 2003 e 2004) sulla terra, in tutte le altre occasioni al coperto su una superficie sintetica. Sono 19 i giocatori che hanno vinto il Masters almeno una volta. Lendl e Sampras hanno vinto 5 volte, Federer e Nastase 4. Lendl detiene il record del maggior numero di finali (5 vinte, 4 perdute). Sono 116 i giocatori che hanno partecipato al Masters almeno una volta. Agassi e Lendl vantano 12 presenze, Becker, Connors e Sampras 11. Gli Stati Uniti hanno qualificato per il Masters 28 giocatori, la Spagna 14, la Svezia 10, la R. Ceca e la Francia 8. Solo due italiani, Panatta nel 1975 e Barazzutti nel 1978, si sono qualificati per il Masters, senza vincere una sola partita. Verdasco e Soderling sono gli esordienti di questa edizione. Del Potro e Verdasco non si sono mai incontrati in carriera. Il maggior numero di precedenti (20) riguarda i confronti tra Nadal e Federer (13 a 7 per Nadal) e Nadal e Djokovic (14 a 6 per Rafa).
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batterlo netto, poi...». Però, quei due, Federer e Nadal, proprio non riesce a scalzarli dal vertice.
«Stiamo parlando di due dei più forti di sempre di questo sport, anche grandi esempi di applicazione, e gestione, e continuità. Roger continua a giocare e a collezionare, finali dello Slam, Rafa s’è preso Melbourne, poi ha avuto infortuni, ma può ancora finire numero 1 del mondo e vincere la coppa Davis». E’ deluso di non essere ancora riuscito a diventare numero 1, come sperava?
«Adesso se lo meritano Federer e Nadal, tutti e due, davvero. Ma rimane il mio obiettivo della vita». Che cosa le manca per essere numero 1?
«Quest’anno ho imparato a prendermi più responsabilità, e negli ultimi mesi mi sento finalmente più maturo. Ma nel tennis cambia tutto ogni giorno». E al suo «gemello», Andy Murray, col quale è in continuo ballottaggio per il numero 3 della classifica, che cosa manca?
«Assolutamente niente. Dipende dal giorno giusto, ma ha dimostrato che è lì lì dal successo in uno Slam». Del Potro, zitto zitto, s’è preso gli Us Open.
«Per me non è una sorpresa: lo vedevo in for-
w I NUMERI
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Classifica di Djokovic. Ha 1280 punti di vantaggio sul numero 4, lo scozzese Andy Murray
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Tornei nel 2009 per il serbo. Tra gli 8 finalisti Verdasco (23), Davydenko (25), Soderling (26) hanno giocato di più
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ma a New York». Lei parla italiano, ha avuto un allenatore italiano (Piatti) e ora vestirà anche un marchio italiano: si sente un po’ italiano?
«Sì, è ufficiale, sono diventato perfettamente italiano... Questo accordo è più di una sponsorizzazione: è uno stimolo, fortissimo, perché il marchio Sergio Tacchini è stato il marchio di tanti numeri 1, ed è pieno di incentivi, anche economici, se si vendono le linee che porteranno il mio nome per 10 anni. Che contratto, eh?». Ci dica la verità: perché certe volte sembra così forte e deciso e certe altre è così giù?
«Io conosco bene le mie qualità, ma conosco anche quelle dei miei avversari. Il problema vero sono quei due, Roger e Rafa: se guardate i miei risultati di quest’anno vedete perché». Per migliorare ancora, ha scelto un altro super-allenatore, Todd Martin, da affiancare al solito Vajda. Che aiuto le darà?
«Todd è stato giocatore e allenatore di successo. Con lui, sto lavorando molto su servizio e gioco in avanti, per essere sempre più aggressivo. Non per reinventare il mio gioco, ma per portare cose in più, dettagli, che possono decidere. Con quel pizzico di esperienza in più di chi ha giocato grandi partite contro grandi giocatori».
LA GUIDA Apre Murray contro Del Potro Diretta Sky GIRONE A Federer (Svi); Murray (Sve); Del Potro (Arg); Verdasco (Spa). GIRONE B Nadal (Spa); Djokovic (Ser); Davydenko (Rus); Soderling (Sve). PROGRAMMA Oggi: ore 15.15 Andy Murray (Gb) c. Juan Martin Del Potro (Arg); 21.45: Roger Federer (Svi) c. Fernando Verdasco (Spa). Domani: ore 15.15 Rafael Nadal (Spa) c. Robin Soderling (Sve); 21.45 Novak Djokovic (Ser) c. Nikolay Davydenko (Rus). Da martedì a sabato: 13.30 doppio; 15.15 e 21.45 singolari. Domenica: 13.30 finale doppio; 15.30 finale singolare. IN TV Diretta Sky Sport 2, Sky Sport 3 e Sky Sport Extra. FORMULA Round robin con due gironi da 4 giocatori, i primi due passano alle semifinali (incrociate). Domenica la finale. MONTEPREMI Ogni vittoria nel round robin : 120.000 dollari; finalista: 380.000 dollari; vincitore 770.000 dollari; vincitore imbattuto 1.630.000 dollari. DOPPIO Si assegna anche il titolo del doppio. Girone A: Nestor-Zimonjic (Can-Ser); Bhupathi-Knowles (India-Bah); Cermak-Mertinak (R.Ceca-Slovacchia); Fyrstenberg-Matkowski (Pol). Girone B: B.Bryan-M.Bryan (Usa); Dlouhy-Paes (R.Cec-India); Kubot-Marach (Pol-Aut); Mirnyi-Ram (Biel-Isr).
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fDue fratelli in stato di grazia che la prossima
GOLF
settimana rappresenteranno l’Italia nella World Cup
Molinari show Dodo super in Giappone Chicco tra i big a Dubai Il primo è al comando nel Dunlop Phoenix: nella notte italiana il duello con Karlsson Il secondo tenta l’affondo per entrare nella top ten europea. Comanda Westwood Edoardo Molinari, 28 anni, leader in Giappone AFP
Francesco Molinari, 27 anni, 20˚ a Dubai AFP
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IL RICCO TORNEO DI MIYAZAKI
dQuello di Edoardo Molinari è proprio un momento di grazia. La conferma, dopo il dominio nel Challenge Tour e la conquista della carta per il Tour europeo, è il primo posto provvisorio nel Dunlop Phoenix, uno dei tornei prestigiosi del Japan Tour. Un torneo vinto dai più grandi nomi del golf mondiale. Tiger Woods se l’è aggiudicato due volte, ma nell’albo d’oro figurano anche Harrington, Els, Ballesteros, Poulter e molti altri campioni.
In corsa Con un terzo giro chiuso in 69 colpi e un parziale di 205 (70 66 69), il maggiore dei fratelli italiani del golf si è portato in testa con un colpo di vantaggio sullo svedese Robert Karlsson. Molinari è partito in quarta mettendo a segno tre birdie nella prima parte del tracciato, poi ha rallentato nel rientro con un birdie e due bogey. «Il torneo qui è organizzato benissimo, meglio di un torneo del Tour Europeo — ha dichiarato Edoardo a Gazzetta.it subito dopo la gara —. Il campo è molto bello, lungo, stretto
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GEMINIANI E’ 2o IN FLORIDA
Bene Domenico Geminiani nel Florida Junior Tour, All'Inverrary CC di Lauderhill, il 13enne azzurro si è classificato al secondo posto con 145 colpi (70 75). Giulia Sergas nel Lpga Tour lotta per superare il taglio a Houston mentre la Cavalleri si è ritirata dalla gara.
e con green velocissimi, come ne avevo visti solo in America. Sto giocando bene e spero di continuare così anche nell’ultimo giro. Nel giro conclusivo (nella notte italiana appena trascorsa, ndr) giocherò in coppia con Karlsson, abbiamo già giocato insieme il giro di prova di martedì e siamo tutti e due in forma, quindi sarà un bel duello». Niente pressione tuttavia per Dodo, a un passo dal trionfo e dagli oltre trecentomila euro di premio. «Cercherò di divertirmi come ho fatto in questi giorni e spero di riuscire a portare a casa la vittoria, altrimenti sarà stata comunque un’esperienza bella e utile per il futuro». Una vittoria potrebbe proiettarlo nell’Olimpo del ranking mondiale (oggi è 87˚), con vista sul Masters di Augusta. Chicco lotta A Dubai nel gran finale dei Tour Europeo sull’Earth Course dello Jumeirah Golf Estates, a cui partecipano i primi 58 nella money list europea, Francesco Molinari è sceso al ventesimo posto dopo il terzo giro. Un salto indietro di cinque posizioni, rispetto al giorno precedente. Una prestazione altalenante quella del no-
gazzetta.it UN FORUM PER VOI TADINI PARLA DI PUTT Continua ad arricchirsi la sezione golf di Gazzetta.it: tornei in diretta, interviste a caldo ai protagonisti, sondaggi sempre attuali (in questo momento potete votare chi è più forte tra Francesco ed Edoardo Molinari) e ora anche un forum tutto per voi, dove potete commentare i risultati dei grandi campioni ma anche le gare del vostro club; e poi chiedere a chi ne sa di più informazioni su come cominciare, oppure sulla tecnica. Per esempio: avete problemi con il putt? Oggi alle 19 potrete leggere i consigli del campione italiano ALESSANDRO TADINI. Per iscrivervi al Forum, andate su Gazzetta.it, entrate in Gazza Space, registratevi, cliccate su forum, quindi altri sport, scegliete la sezione golf e divertitevi. Buon swing a tutti. www.gazzetta.it
stro numero uno, con tre birdie e due bogey, l’ultimo alla 18, dove è finito in acqua. Ma oggi Chicco (12˚ in Europa e 37˚ nel mondo)cercherà di rimontare, nell’ultimo giro, andando a caccia di un posto nella top ten del torneo e della classifica europea. Duello britannico Il leader del torneo al momento è l’inglese Lee Westwood seguito dal connazionale McGowan, ma tallonato dal nordirlandese Rory McIlroy, terzo a cinque colpi di distanza, e che fino ad ora è in testa all’ordine di merito europeo con 128.173 euro di vantaggio su Westwood. Un doppio testa a testa dunque tra i due britannici per il torneo e per il primato europeo. McIlroy, che ha appena 20 anni, se dovesse chiudere in testa la stagione doventerebbe il secondo campione più giovane nella storia del Tour Europeo. Al vincitore di Dubai andranno 830.675 euro, che servirebbero a Westwood per superare McIlroy nell’ordine di merito continentale. Sarà un duello all’ultimo euro. Compreso quello per il bonus di 7,5 milioni di dollari che si divideranno i primi 15 dell’ordine di merito.
Presidente della Federgolf
STE.C.
Così dopo il terzo giro al Dunlop Phoenix, torneo del Japan Tour. 1. D. MOLINARI -8 (70-66-69) 2. Karlsson (Sve) -7 (70-68-68) Kuboya (Giap) (65-70-71) 4. Miyamoto (Giap) (70-69-69) Kim (S.Cor) (70-69-69) Takayama (Giap) (69-68-71) Oda (Giap) (68-68-72) Maeda (Giap) (70-65-73)
GRAN FINALE EUROPEO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
FRANCO CHIMENTI
Sogno un tris al Masters
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FEDERICA COCCHI
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domande a...
Così dopo il 3˚ giro al Dubai Championship. 1. Westwood (Gb) -15 (66-69-66) 2. McGowan (Gb) -13 (71-66-66) 3. Noren (Sve) -10 (70-69-67) McIlroy (N.Irl) (68-69-69) Harrington (Irl) (68-69-69) 6. Ogilvy (Aus) -9 (70-69-68) Garcia (Spa) (71-67-69) 20 F. MOLINARI -5 (72-68-71) Liang (Cina) (68-70-73) Storm (Gb) (78-66-67)
Il presidente federale Franco Chimenti è a Dubai per il Gran Finale del Tour Europeo. Presidente, lei sta seguendo Francesco Molinari sul campo: quali sono le sue impressioni? «Ottime. L’ho visto benissimo. Purtroppo il primo giorno ha sofferto un dolore alla spalla che gli ostacolava la torsione, ma ora va meglio. Forse ha ancora qualche problema con il putt, ma sono certo che lo risolverà. Ieri, poi, è stato sfortunato alla 18: ha attaccato la bandiera, ma la palla è rotolata in acqua, costringendolo al bogey. Oggi però attaccherà per risalire posizioni. E’ nella sua natura e nelle sue capacità». Segue Francesco, ma ha l’orecchio teso al Giappone, dove Edoardo è in testa in un torneo prestigioso. «E’ clamoroso quello che sta facendo Edoardo. Il Dunlop Phoenix è un torneo ricchissimo e di grande qualità. In passato l’ha vinto gente come Tiger Woods, Ernie Els, Seve Ballesteros. Ma io non sto nella pelle: se Edoardo vincesse, potrebbe salire nei primi 50 del ranking mondiale e affiancare Francesco e Matteo Manassero al Masters. Tre italiani ad Augusta: sarebbe incredibile». La prossima settimana World Cup a Mission Hills. I Molinari rappresenteranno l’Italia. Pronostici? «Ci arrivano in un momento di forma straordinaria e hanno un affiatamento magnifico. Io mi sbilancio: hanno le carte in regola per vincere. Se lo facessero, sarebbe davvero impossibile chiedere di più a questa stagione straordinaria del golf italiano».
IN EDICOLA
Manassero si racconta su Style Golf
Diretto da Carlo Montanaro, Style Golf torna in edicola con la copertina dedicata a Matteo Manassero. Il più giovane giocatore ad aver vinto l’Amateur Championship, si racconta a Silvia Audisio. Ampio spazio anche alle vacanze con sacca e bastoni. Style Golf è presente sia in edicola (per 60 giorni) che nei principali circoli.
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TUTTENOTIZIE & RISULTATI SCI ALPINO A MOSCA
Vince Hirscher Male gli azzurri
SCI DI FONDO AL VIA LA COPPA DEL MONDO CON UN 8o E UN 11o POSTO
La Follis e Piller Cottrer gli unici segnali azzurri BEITOSTOLEN (Nor) dLa neve e
Marcel Hirscher, 20 anni AP
MOSCA L’austriaco Marcel Hirscher e la svedese Therese Borssen hanno vinto a Mosca la 2a edizione del parallelo disputato su una pista artificiale allestita sulla piazza prospicente l’università. Hirscher ha battuto in finale il francese Missillier, la Borssen la tedesca Riesch. Una gara difficile, disputata sotto la pioggia su una pista che si è rovinata in fretta e con un cancelletto di partenza che con le sue aperture ritardate ha condizionato diversi atleti. Male i tre azzurri presenti, tutti usciti al primo turno e dal percorso. Rocca ha superato solo una porta con il canadese Janyk, Thaler è uscito nella seconda discesa contro lo svedese Myhrer, mentre Razzoli è stato mandato in fuorigiri da Hirscher. Ora tutte le squadre si trasferiscono in America, dove a fine settimana riparte la Coppa del Mondo.
ATLETICA
l’atmosfera di casa esaltano i norvegesi che vincono (e vanno forte in tanti) le due prove a tecnica libera di 10 e 15 km per l’apertura della Coppa del Mondo di sci di fondo. Non si fosse gareggiato nella patria degli sci stretti, sicuramente il 24enne biathleta Ronny Andre Hafsas non sarebbe stato
inserito (è partito 36˚ sui 100) e dunque non avrebbe potuto vincere, lui che vantava solo una presenza nella 15 km tl di Davos nel 2007. Il vichingo ha negato di 2 decimi il successo al francese Vittoz. Il miglior azzurro è stato Pietro Piller Cottrer, 11˚, con un Giorgio Di Centa in gran recupero e 17˚ al traguardo.
L’iridata Arianna Follis (dietro) e la svedese Charlotta Kalla, ieri 2ª AP
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SCHERMA: PER LONDRA
Donne Il risultato di giornata più indicativo è stato l’8˚ posto di Arianna Follis nella 10 km tl vinta dalla ritrovata Marit Bjoergen (31 trionfi in Coppa) sulle svedesi Kalla e Haag. Longa 13ª. In una prova a skating ci si aspettava di più dagli azzurri. Oggi staffette, Clara e Hofer out non al meglio. 10 km tl donne: 1. Bjoergen (Nor) 24’48"3; 2. Kalla (Sve) a 29"7; 3. Haag (Sve) a 37"2; 4. Steira (Nor) a 51"5; 5. Skofterud (Nor) a 57"3; 6. Roponen (Fin) a 58"2; 7. Korosteleva (Rus) 1’09"5; 8. Follis a 1’10"9; 9. Saarinen (Fin) a 1’19"6; 10. Khazova (Rus) a 1’25; 13. Longa a 1’45"1; 18. Valbusa a 1’58"2; 34. Rupil a 2’22"; 48. Confortola a 2’40"8; 75. Genuin a 3’45"2. 15 km tl uomini: 1. Hafsas (Nor) 34’42"1; 2. Vittoz (Fra) a 2/10; 3. Heikkinen (Fin) a 6"6; 4. Northug (Nor) a 11"7; 5. Gaustad (Nor) a 13"1; 6. Aasen (Nor) a 16"3; 7. Legkov (Rus) a 20"8; 8. Olsson (Sve) a 22"9; 9. Hellner (Sve) a 23"4; 10. Fischer (Svi) 26; 11. Piller Cottrer a 27"4; 17. Di Centa a 45"8; 47. Checchi a 1’34"9; 48. Clara a 1’38"9; 52. Hofer a 1’45"6; 57. Scola a 1’50"8; 64. Zorzi a 2’02"9; 85. Kostner a 2’53"8. Oggi: staffette donne (11.25, Valbusa, Longa, Rupil, Follis) e uomini (13.10, Checchi, Di Centa, Piller Cottrer, Zorzi; Scola, F.Pasini, Gullo, Kostner). Tv: dirette Rai Sport Più ed Eurosport.
PARALIMPIADI
Bolt sette volte Bretagne a Orlando Bocciata la spada in Diamond League Oggi Palio con Opal maschile a squadre
Disabili intellettivi tornano a Londra
MONTECARLO Ieri sera è stata presentata ufficialmente la Diamond League, circuito con 14 tappe: Doha, Shanghai, Oslo, Roma, New York, Eugene, Losanna, Gateshead, Parigi, Stoccolma, Montecarlo, Londra (due giornate di gare) Zurigo, Bruxelles. I 14 meeting si divideranno equamente il programma tecnico: chi avrà i 100 maschili non avrà i 200, l’anno successivo ci sarà la rotazione delle specialità. Nove atleti top, fra cui Bolt, Bekele, Gay e Isinbayeva hanno firmato un contratto che li lega al circuito per sette apparizioni garantite. Il giamaicano probabilmente farà 4 volte i 100 e tre i 200. Chi vincerà una prova guadagnerà 4 punti, 2 al secondo e 1 al terzo. A Zurigo e Bruxelles, il punteggio del vincitore sarà doppio e chi si aggiudicherà la classifica di specialità riceverà un diamante del valore di 80.000 dollari (54.000 euro). Oggi proclamazione degli atleti dell’anno: Bolt senza avversari, fra le donne bagarre Vlasic, Richards e Isinbayeva.
(c.arr.) Gli atleti con disabilità intellettiva sono stati reinseriti nelle competizioni paralimpiche e saranno dunque presenti ai Giochi di Londra 2012. E' una decisione storica quella presa ieri dall'assemblea generale dell'Ipc, il Comitato paralimpico internazionale, che torna a organizzare competizioni per disabili fisici e intellettivi dopo 9 anni. Una decisione auspicata e voluta da Luca Pancalli, presidente Cip. «La Paralimpiade diventa sempre più grande e universale. In Italia non siamo impreparati: da anni lavoriamo in questa direzione». Sono oltre settemila gli atleti. Erano stati esclusi dalle competizioni internazionali dell’Ipc dopo Sydney 2000 a causa della scoperta di una truffa nelle classificazioni.
Orlando Sport: eccolo il primo vincitore delle quattro grandi prove di preparazione a Prix d’Amérique. Ieri a Vincennes il Prix de Bretagne (m. 2700) Orlando si è isolato su Quarla e l’attesa Olga du Biwetz. Ultimo il vincitore dell’Amérique 2009, Meaulnes du Corta. Infinitif, nostro derbywinner nel 2007, 10o senza incidere. Colpo azzurro nel Prix Chenonceaux (m. 2700) con La Dany Bar, al terzo successo parigino. L’allieva di Smorgon (con in sulky Baudron) ha battuto l’altro azzurro Le Touquet. Settimo Libeccio Grif, 8o Impeto Grif. Bene l’altro italiano Ismos Fp, 3o nel Prix Edmond Henry (m. 2850) vinto da Quaid Select. Oggi tocca a Montegiorgio, con la 21a edizione del Palio dei Comuni, una festa di popolo e di 24 cavalli abbinati ad altrettanti Comuni. Occhi puntati su Opal Viking, risorto a San Siro nel Nazioni. Il campione svedese cerca il tris dopo il 2007 e 2008. Rivali la vincitrice del lotteria Island Effe, la sempre più convincente Irina e il regolarissimo Filipp Roc.
Matteo Tagliariol, 26 anni MINOZZI
In attesa di conoscere oggi quale città ospiterà i Mondiali 2011 (in lizza Catania, Budapest e Tjianjin, la decisione è stata rinviata a oggi nonostante il desiderio del presidente mondiale Uzmanov di chiudere subito), il congresso mondiale della Fie ha indicato le due prove a squadre che non parteciperanno al programma olimpico di Londra 2012: sono spada maschile e sciabola femminile; rientrano fioretto uomini e spada donne, esclusi a Pechino. Tagliariol e compagni non potranno quindi difendere il bronzo olimpico a squadre conquistato a Pechino nel 2008.
ADDIO SNOW (c.arr.) A 50 anni è morto lo statunitense Randy Snow, una dei più grandi atleti paralimpici della storia. E' stato il primo disabile nella Olympic Hall of Fame americana e l’unico a partecipare e vincere Paralimpiadi in tre sport differenti: tennis, atletica e basket in carrozzina.
ATLETICA LALLI (w.b.) Andrea Lalli è 4˚ nel cross portoghese di Oeiras (prima prova Permit Iaaf ) a 15" dal vincitore etiope Gebremariam. Alle sue spalle Tariku Bekele e gli altri europei. ETNA RACE WALKING (l.m.) Ivano Brugnetti e Giorgio Rubino sfideranno oggi sui 10 km lo spagnolo Angel Garcia bronzo nella 50 km a Berlino, nella 6ª Etna Race Walking a San Pietro Clarenza (Ct). Tra le donne, Trapletti e Ragonesi e le svizzere Marie e Laura Polli. SEDI Le date della Iaaf: Coppa dei Continenti (ex Coppa del Mondo) a Spalato (Cro) 4-5/9/ 2010, Coppa del Mondo di marcia a Chihuahua (Mes) 15-16/5, Mondiale di mezza maratona a Nanning (Cina) 16/10; Mondiali indoor 2012 9/11-3 a Istambul; Mondiali 2011 di cross alla spagnola Punta Umbria. Coppa del Mondo di marcia 2012 a Saransk (Rus).
BOXE ASSOLUTI DONNE (m.m.) Sul ring romano della Cecchignola continuano gli Assoluti donne e il trofeo nazionale juniores, le cui prime 5 campionesse sono Lara Arlotta(60), Sara Pizzo( 46), Valentina Riotta(51), Giuseppa Marino(57), Annunziata Patti (69). Oggi pomeriggio, le 8 finali del tricolore e le 2 del trofeo cadette.
CANOTTAGGIO GALTAROSSA PAPA’ L’olimpionico Rossano Galtarossa diventa papà: la moglie Elisa ha dato alla luce ieri sera Adele, che pesa 3.860 kg ed è 51 cm.
GHIACCIO
Hamar, Fabris 5o nei 1500 HAMAR (Nor) Enrico Fabris cresce: ieri a Hamar, nei 1500 della terza tappa della Coppa del Mondo in pista lunga, ha chiuso 5˚, a 12/100 dal podio. Oggi i 10.000. Uomini. 1500. I: 1. Davis (Usa) 1’44"27; 2. Makowsky (Can) 1’45"40; 3. Bokko (Nor) 1’45"61; 4. Hedrick (Usa) 1’45"71; 5. Fabris 1’45"73; 13. Anesi 1’47"22. II: 18. Cignini 1’49"96. Donne. 5000: 1. Sablikova (R.Ceca) 6’50"07; 2. Beckert (Ger) 6’52"79; 3. Anschütz (Ger) 6’59"62.
Figura, Contesti male KITCHENER (Can) Nel corto maschile di Skate Canada, sesta e ultima prova del Grand Prix di figura, Samuel Contesti sbaglia un triplo loop e chiude 7˚: praticamente sfumate le possibilità di qualificazione alle finale di Tokyo. Uomini. Corto: 1. Abbott (Usa) 79.00; 7. Contesti 67.30. Danza. Originale: 1. (1.1.) Virtue-Moir (Can) 101.26.
HOCKEY PISTA COPPE E CAMPIONATO. Eurolega: Follonica-Vic (Spa) 2-5; Lloret de Mar (Spa)-Bassano 54 5-4. Cers: Giovinazzo-Herne (Gb) 10-0; R.Bassano-Uttingen (Ger) 9-2; Noisy (Fra)-Lodi 2-5; Seregno-Vilanova (Spa) 1-4. Serie A-1: Forte dei Marmi-Molfetta 5-4; Valdagno-Viareggio 2-1; Breganze-Sarzana 8-4. Classifica: Valdagno 18; Bassano 54 16; Follonica 13; Breganze, Giovinazzo 12; Lodi, Sarzana 10; Viareggio 9; Seregno, Forte, Roller Bassano 6; Molfetta 3; Trissino, Correggio 1.
HOCKEY PRATO BOLOGNA PRIMO (g.l.g.) La 9ª: Bologna-Bra 2-0; Suelli-De Sisti Roma 2-1; Cus Catania-Bonomi 3-2; Cernusco-Villafranca 4-2; Amsicora-Butterfly 2-4. Classifica: Bologna e Bra 19; Butterfly 18; DeSisti e Cernusco 16; Suelli e Catania 13; Bonomi 6; Amsicora e Villafranca 4.
IPPICA SIRACUSA TRIS (m. 1500): 1 Arakan Rose (C. Zappulla); 2 Freccia Argentata; 3 Gelsomino: 4 Violantedibaviera; p. 18 (¾-t.-m.) Tot.: 17,10; 4,83, 6,84, 2,27 529,93) Tris: 6 2.997,39 alla 6-16-3. PISA 2a TRIS (m. 1300): 1 Sydney (C. Colombi); 2 Selknam; 3 Mennabilly; 4 Mooney Ridge. p. 18 (2-½-½) Tot.: 5,57; 2,37, 2,10, 6,02 (23,85). Tris: 6 193,17 alla 4-6-2. OGGI SI CORRE Galoppo: Siracusa (11.12), Roma (14.30). Trotto: Milano (14.45), Torino (15), Padova (15.20).
JUDO PODIO QUINTAVALLE (e.d.d.) Terzo posto di Giulia Quintavalle nei 57 kg e quinto di Lorenzo Bagnoli nei 90 kg ad Abu Dhabi per il Grand Prix negli Emirati Arabi.
NUOTO
Simmonds record europeo (al.f.) Finale di Coppa del mondo a Singapore (25 m), la prima senza record del mondo, ma col primato europeo nei 200 dorso per la britannica Elizabeth Simmonds che infrange il muro dei 2'02" (2'01"41). Therese Alshammar si ferma a 2/100 dal mondiale della Veldhuis nei 50 sl (23"27). Uomini: 100 sl Abood (Aus) 45"46 (r.n.; 2˚ alltime); 400 sl/400 mx Mellouli (Tun) 3'39"18/4'05"79; 100 do Guido (Bra) 49"63 (r. sud.); 50 ra Schoeman (S.Af.) 25"58; 200 ra Sprenger (Aus) 2'02"65; 50 fa Dos Santos (Bra) 22"16 (r. sud); 200 fa Kaneda (Giap) 1'51"54, D'Arcy (Aus) 1'51"99; 100 mx Townsend (S.Af.) 52"11. Donne: 50 sl Alshammar (Sve) 23"27 (2˚ alltime); 200 sl Granlund (Sve) 1'54"76; 800 sl Evans (Aus) 8'17"21; 50 do Seebohm (Aus) 26"55; 200 do Simmonds (Gbr) 2'01"48 (r. eur., prec. 2'02"01 del 10/11 a Stoccolma; 3˚ alltime); 100 ra Katsoulis (Aus) 1'03"73; 100 fa Galvez (Aus) 56"07; 200 mx Myers (Usa) 2'06"20 (r.n.).
PALLANUOTO DONNE La 7ª: Roma-Padova 11-12, Ortigia-Geymonat Orizzonte 7-9, Bologna-Yamamay Varese 10-7, Rapallo-Imperia 5-9, Fiorentina-Athlon Palermo 20-6, Diavolina Nervi-Bogliasco 8-8. Class.: Fiorentina 21; Orizzonte 18; Imperia 16; Ortigia, Padova 13; Nervi 8; Athlon Palermo, Bologna 7; Rapallo, Varese 6; Bogliasco 3; Roma 1.
PALLAVOLO
Grand Champions uomini (a.a.) A Nagoya Brasile e Giappone imbattute dopo la 3ª della Grand Champions Cup maschile. Brasile-Polonia 3-0 (25-17, 25-17, 25-18); Giappone-Iran 3-2 (27-25, 18-25, 25-23, 20-25, 16-14; Shimizu 25); Cuba-Egitto 3-2 (25-17, 23-25, 25-14, 23-25, 15-7). Oggi: Egitto-Brasile, Iran-Polonia, Giappone-Cuba. Classifica: Brasile, Giappone 6; Cuba 4; Iran 2; Egitto, Polonia 0. SERIE A-2 (f.c.) Bassano prende da Forlì il martello bulgaro Ivan Kolev. Oggi la 9ª (ore 18): Padova-Bassano; Crema-Gioia del Colle; Mantova-Bologna; S.ta Croce-Cavriago; Castellana-Ravenna; Sora -C. di Castello; Massa-Isernia (20.30 dir. Snai Sat). Rip.: M. Roma. Classifica: Roma 20; Ravenna 16; Castellana, Bologna 15; Sora 14; Bassano 13; Crema 12; C. di Castello, Cavriago 10; Gioia, Padova 9; S. Croce 8; Isernia, Mantova 6; Massa 5. A-2 DONNE Oggi la 7ª (ore 18): Chieri–Ancona; Vicenza–Pontecagnano; Carpi–Volta Mantovana; Roma–Verona; San Vito-Club Italia; Loreto–Aprilia; Donoratico–Forlì; Busnago–Parma. Classifica: Carpi, Aprilia 15; Parma, Pontecagnano 14; Chieri, Busnago 11; San Vito 9; Forlì, Roma, Vicenza 8; Volta M., Verona 7; Loreto, Donoratico 6; Ancona 5; Club Italia 0.
PESI MONDIALI Così ai Mondiali di Goyang (S.Cor). Uomini. 62 kg: 1. Ding Jianjun (Cina) 316 (146 strappo+170 slancio); 2. Irawan (Indo) 315 (140+175); 3. Yang Fan (Cina) 314 (144+170). Donne. 48 kg: 1. Wang Mingjuan (Cina) 208 (93+115); 2. Ozkan Oz (Tur) 206 (89+117); 3. Taylan (Tur) 205 (90+115).
SCACCHI CARUANA MONDIALE Nel primo turno della World Cup, torneo di qualificazione per il Mondiale 2011, il 17enne grande maestro azzurro Fabiano Caruana ha pareggiato (col nero) contro il cubano Bruzon.
SPORT INVERNALI
Slittino, azzurri terzi Terzo posto per il doppio Oberstolz-Gruber nella prima tappa di coppa del Mondo, a Calgary. Doppio: 1. Leitner-Resch (Ger) 1’27"855; 2. Florschütz-Wustlich (Ger) a 0"031; 3. Oberstolz-Gruber a 0"184; 15. Fischnaller-Schwienbacher a 0"907. BOB E SKELETON Nella seconda tappa di coppa del mondo a Lake Placid, Italia 1 di Simone Bertazzo è 14˚. Uomini. Bob a 2: 1. Usa 2 (Napier-Berkeley) 1’53"62; 2. Usa 1 (Holcomb-Olsen) a 0"26; 3. Svizzera 1 (Rueegg-Handschin a 0"29; 14. Italia 1 (Bertazzo-Riva) a 1"77; 18. Italia 2 (Tosini-Turri) a 1"97. Skeleton. 1. Dukurs (Let) 1’39"75; 27. OIOLI.
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ALTRI MONDI
Ciancimino, figlio dell’ex sindaco di Palermo fMassimo Vito, avrebbe consegnato ai pm siciliani alcuni pizzini scritti dal boss Bernardo Provenzano e inviati al padre
x NOTIZIE TASCABILI
il fatto del giorno / 5 domande 5 risposte
Il giallo del trans
LA FRASE DEL GIORNO ACCUSE CONFERMATE DAVANTI AL GIP
Supertestimone: «Ho visto Cucchi trascinato in cella dalle guardie»
Brenda morta per asfissia: ma allora è un suicidio?
S Silvio Berlusconi La nostra alleanza è molto solida e continueremo a governare fino a fine legislatura. Qualche volta manchiamo al voto sulle leggi meno importanti ma solo perché non siamo professionisti della politica come quelli della sinistra
L’autopsia non ha sciolto i dubbi. Si cerca un cellulare. Chi ha messo il pc in acqua voleva salvarlo dal fuoco GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it
L’Italia non fa altro che parlare di Brenda (nella foto Epa, l’interno di casa sua incendiato)...
1A proposito, come si chiamava veramente?
Wendel Mendes Paes. Avrebbe compiuto 32 anni sabato prossimo. Era nato in Brasile, a Belem do Parà, di fronte all’Oceano Atlantico, il 28 novembre 1977. Famiglia modesta, religiosissima, oltre tutto Belem in brasiliano significa «Betlemme». Dopo anni di interventi chirurgici e cure ormonali era diventato Blenda. Nel 2004 era arrivato a Roma e in breve si era affermato come uno dei transessuali più pagati. Nella capitale il nome d’arte gli era stato storpiato in Brenda. Era alto un metro e 90, aveva braccia lunghe e muscolose, mani grandi quasi quanto il seno (portava l’ottava). Tutti lo chiamavano «Brendona». Particolare da non dimenticare quando si pensa all’assassino o agli assassini. Anche se Blenda voleva esser femmina, fare a botte con Wendel poteva risultare complicato. Chi l’ha ammazzato – se è stato ammazzato – s’è tenuto alla larga. Sul corpo, trovato in terra vicino al letto, coperto solo da un lenzuolo, non c’è neanche un graffio.
2 L’autopsia è stata fatta? Sì, e ha confermato che la morte è avvenuta per asfissia da ossido di carbonio. La Tac ha invece evidenziato che sul corpo non ci sono lesioni. Ora bisognerà capire quanto il povero trans aveva bevuto, se era ubriaco o no. Vicino al cadavere è stata trovata una bottiglia di whisky, marca Ballantine, la sua preferita. Aveva brindato con l’amico Barbara prima di andare a battere davanti al Bowling. Barbara ha raccontato a L’Altro Quotidiano di averla vista in giro ancora alle cinque e mezza, in cerca di goccioline per dormire. Almeno l’ora è sbagliata: la chiamata ai vigili del fuoco che avvertiva di un incendio in via Due Ponti 180 è delle 4.16.
3 Delitto o suicidio? Le dico la verità, non si capisce niente. La porta dell’appartamento-scantinato era chiusa a chiave con una sola mandata. Un mazzo di chiavi era dentro, ma non attaccato alla serratura. Non ci sono segni di effrazione, perciò se è un delitto l’assassino aveva le chiavi: dopo aver fatto quello che ha fatto, è uscito e ha dato un giro nella toppa. Il problema è: che cosa ha fatto? Deve essere entrato con Brenda, deve averla fatta bere
MASSIMO CIANCIMINO TESTIMONE DI MAFIA
fino allo sfinimento, quando lei si è addormentata ha messo il computer nel lavabo, ha aperto il rubinetto dell’acqua, ha appiccato il fuoco, è uscito dando una mandata alla serratura. Non è però così liscia come sembra. Intanto: come ha appiccato il fuoco? La polizia esclude la prima ipotesi, quella del liquido infiammabile: non ne è stato trovato. Le pareti risultano annerite, quindi delle fiammate devono esserci state. Oppure: ha soffocato Brenda ubriaca con un cuscino e poi ha dato fuoco all’appartamento. Ci sono obiezioni in tutti e due i casi. Il computer sotto l’acqua è un mistero assoluto. Se voleva distruggerne il contenuto poteva portarselo via e buttarlo nel Tevere. Mi pare molto più probabile l’altra versione, e cioè chi ha messo il computer sotto l’acqua voleva salvarlo dall’incendio. Questo rafforza l’ipotesi del suicidio.
4 Perché? Se c’è un assassino in giro, la sua principale preoccupazione finora sembra essere stata quella di far sparire foto, filmati e indirizzi. Il cellulare del pusher Cafasso è scomparso subito dopo la sua morte il 12 settembre, i romeni che avrebbero rapinato Brenda nella notte tra l’8 e il 9 novembre le avrebbero scippato la borsetta, preso il telefo-
nino e restituito la borsetta. Stavolta il computer, che avrebbe dovuto essere il vero obbiettivo dell’assassino, è stato lasciato sul posto. Perciò: Brenda non ne può più, è disperata, si ubriaca, mette il computer sotto l’acqua perché si salvi dal fuoco e faccia sapere a tutti la verità sul mondo schifoso che la circonda e poi dà fuoco alla casa per morire. Era effettivamente molto autolesionista, il giorno dello scippo s’era messa a dare testate sul marciapiede.
5 Sembra funzionare. Non funziona poi troppo. Che significato ha la valigia pronta vicino alla porta? E come mai il corpo stava per terra? E uno che si vuole ammazzare, va a battere prima davanti al Bowling? Forse funziona meglio la tesi dell’incidente. Brenda è disgustata e infelice. Ha fatto mercato del suo corpo per l’ultima volta. Torna a casa e prepara la valigia: vuole tornare in Brasile. Quindi va a dormire, beve un altro bicchiere mentre sta a letto, s’addormenta. Intanto, per qualche ragione, l’appartamento va a fuoco. Il trans si sveglia, si alza dal letto, tenta di scendere dabbasso, ma è soffocato dal fumo. Perde i sensi, muore. Potrebbe essere, no? C’è solo un particolare: perché, prima di andare a dormire, ha messo il computer sotto il rubinetto?
Il supertestimone del presunto pestaggio di Stefano Cucchi da parte di agenti della polizia penitenziaria ha parzialmente confermato al gip, nell’incidente probatorio, le dichiarazioni rese ai magistrati. L’africano ha sentito cadere a terra una persona e visto trascinare Stefano in cella. E ha detto di poter riconoscere una guardia.
DENUNCIA DEI CONSUMATORI
Oltre il 75% delle tredicesime andrà in tasse, canoni e mutui Le tredicesime del 2009 crescono del 2,6% rispetto al 2008, ma, avvertono Adusbef e Federconsumatori, oltre il 75% della somma se ne andrà in tasse, bolli, canoni, mutui e rate. E così, dei 35 miliardi in più che entreranno nelle buste paga, nemmeno 10 miliardi saranno a disposizione per regali, viaggi, cenoni e risparmi.
NESSUN FERITO, EVACUATE 25 FAMIGLIE
Gru cade sui palazzi Milano, quanta paura
Una gru alta 90 metri cede e si abbatte su tre palazzi (foto Ansa), tra via Franchetti e piazza della Repubblica a Milano, sventrando alcune abitazioni. Nessun ferito ma spavento e disagi per 25 famiglie che sono state evacuate. La gru stava operando di fronte ad un albergo per sostituire un impianto di condizionamento quando il braccio si è piegato abbattendosi sui piani alti dei palazzi. «Poteva essere una tragedia, i miei figli sono sotto choc e la casa è distrutta», si è sfogata un’inquilina.
PER RICREARE L’UNIVERSO DELLE ORIGINI
Ginevra, via al superacceleratore Riparte dopo 14 mesi di sosta Dopo 14 mesi di stop, dovuti a una serie di inconvenienti, è ripartito in 6 ore il superacceleratore di particelle di Ginevra: 300 scienziati al lavoro per far percorrere a due fasci di protoni che corrono in direzioni opposte i 27 km dell’anello. Si vogliono ricreare le condizioni dell’universo quando aveva dieci microsecondi.
COMPLICI UN GIRO DA 400 MILA DOLLARI. ALTRI 2 ARRESTI PER FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE
LA LEGA REPLICA: «LO È CHI LI ILLUDE»
Strage a Mumbai, i soldi da Brescia
Fini ai giovani immigrati «Str...o chi vi discrimina»
to non ci fosse solo il Pakistan, suo nemico storico, ma una rete internazionale. Fu Islamabad a suggerire una pista italiana e, a Chicago, il 3 ottobre, è stato arrestato un americano nato in Pakistan, vicino agli estremisti islamici del gruppo Lashkar-e-Tayyiba, ritenuto responsabile del massacro.
In cella due pachistani Finanziarono gli autori degli attacchi di un anno fa in India FRANCESCO RIZZO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
d Oltre 300 transazioni, per 400 mila dollari totali, svolte fra 2006 e 2008. A favore di persone in contatto con gli attentatori che a Mumbai, in India, dal 26 al 29 novembre 2008, causarono 195 vittime (tra cui l’italiano Antonio Di Lorenzo). Quel denaro, con cui vennero pagate telecomunicazioni via web fra i terroristi in azione e i vertici del-
L’hotel Taj Mahal di Mumbai brucia durante l’attacco di un anno fa REUTERS
l’organizzazione, che seguivano gli sviluppi in tv, partiva da Brescia, sede di una delle principali comunità pachistane d’Europa. In manette sono finiti due pachistani, Mohammad Yaqub Janjua e il figlio Aamer, titolari dell’agenzia di trasferimento di denaro Madina
Trading, in corso Garibaldi. Chicago I due sono accusati di favoreggiamento nei confronti dei mandanti del trasferimento di denaro. In Pakistan è stata individuata una persona che collegava i due ai terroristi. L’India ritiene che dietro l’attenta-
Frattini «Scopriamo così attività terroristiche, vere e proprie, operative in Italia: nessun allarme ma la minaccia è seria», dice il ministro degli Esteri Franco Frattini. Nell’operazione bresciana, in manette altri due pachistani per associazione a delinquere finalizzata a favorire l'immigrazione clandestina. Una terza persona è ricercata.
«Quelli che usano qualche parola di troppo nei confronti degli immigrati, sono degli stronzi». Non ha usato mezzi termini Gianfranco Fini (nella foto Ansa), ieri, durante una visita al centro di accoglienza «Semina» di Torpignattara, nella periferia est di Roma, Parlando con un gruppo di ragazzi stranieri, il presidente della Camera ha anche risposto ad alcune domande sul tema dei diritti legati alla cittadinanza. Le parole di Fini, però, hanno fatto scattare una polemica infuocata con la Lega. «Ma è altrettanto stronzo chi illude gli immigrati»: ha replicato il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli. «È una stronzata — ha incalzato il leghista— illudere gli extracomunitari che il nostro è il Paese di "Bengodi" e che c’è lavoro per tutti, visto che il lavoro manca in primo luogo ai nostri cittadini».
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ALTRI MONDI
decisivo per Obama sulla riforma sanitaria: dopo fTest il sì alla Camera, serve il voto del Senato per estendere
I pm: «Prove inconfutabili contro Amanda e Raffaele» La Knox: «Ma Meredith era mia amica, non la odiavo» MARCO IARIA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Filmato L’accusa è stata di tutt’altro avviso. Nel video che ricostruisce l’omicidio di Meredith Kercher del 1˚ novembre 2007 a Perugia, mostrato ieri in aula dai pm, è la ragazza di Seattle che sferra la coltellata mortale alla gola, al culmine dell’aggressione nella casa di
s IMPUTATI
L’avvocato Maria Del Grosso abbraccia Amanda Knox al termine dell’udienza nella quale è stato chiesto il carcere a vita per l’americana e Sollecito AFP
Amanda Knox Il pm ha chiesto l’ergastolo più 9 mesi di isolamento diurno
Raffaele Sollecito Il pm ha chiesto l’ergastolo più 2 mesi di isolamento diurno
doveva tornare a Londra per il compleanno della madre». Il calendario Dopo la requisitoria, in cui i pm hanno chiesto anche nove mesi di isolamento diurno per la Knox e due per Sollecito, il dibattimento è stato rinviato a venerdì, quando interverranno le parti civili. Poi sarà il turno delle difese. Il 4 o il 5 dicembre la corte entrerà in camera di consiglio per preparare la sentenza.
SCIENCE FOR PEACE LA PORTAVOCE DEI DIRITTI UMANI A MILANO
Tara Gandhi: «La pace si insegna in famiglia»
La nipote del Mahatma, ospite al summit voluto da Veronesi: «Mio nonno patrimonio dell’umanità» S
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via della Pergola, con la complicità di Sollecito e Rudy Guede (già condannato a 30 anni in primo grado col rito abbreviato). La pubblica accusa è giunta a queste conclusioni sulla base di «prove scientifiche inconfutabili», ha detto il pm Manuela Comodi. Invocato il carcere a vita per un «omicidio accompagnato da violenza sessuale, compiuto per futili motivi ai danni di una ragazza di 22 anni che di lì a qualche giorno
BARACK OBAMA PRESIDENTE USA
la copertura previdenziale a tutti i cittadini americani
Delitto di Perugia Chiesti 2 ergastoli dIl giorno prima si era sciolta in un pianto, tra le braccia di uno dei suoi avvocati. Ieri, quando il pubblico ministero Giuliano Mignini ha chiesto l’ergastolo per lei e Raffaele Sollecito, Amanda Knox è rimasta impassibile. Poi ha chiesto alla corte d’assise di Perugia di poter parlare: «Meredith era mia amica e non la odiavo. È assurda l’idea che volessi vendicarmi di una persona che era stata gentile con me». Quindi ha abbracciato l’avvocato Del Grosso ed è sfilata via. Sollecito, dal canto suo, si è sfogato con un legale: «Quella sera sono rimasto a casa mia. È tutto assurdo».
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S Rudy Guede Condannato a 30 anni col rito abbreviato: è in corso il processo d’appello
STEFANIA ANGELINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO d«Come si fa a credere
ancora nella pace, dopo le violenze che vediamo ogni giorno?». Una ragazza alza la mano, nell’aula Magna dell’università Bocconi, a Milano, per due giorni (ieri e venerdì) capitale della pace per la prima conferenza organizzata da Science for Peace, il movimento promosso dalla fondazione Veronesi. Ha appena tenuto la sua relazione Tara Gandhi, la nipote del Mahatma, impegnata da sempre ad aiutare bimbi e donne povere in India. «Dipende solo dalla coscienza di ognuno di noi — risponde la paladina dei diritti umani —: io ogni sera penso di aver fallito, ma il giorno dopo ricomincio, più forte. La giustizia si ottiene anche con le piccole cose, come diceva mio nonno». Sì, ma in concreto?
«Gandhi ha combattuto le ingiustizie in India e in Sudafrica e ha diffuso la sua dottrina della non violenza. Io posso dire che costruire la pace significa educare con amore i nostri
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Tara Gandhi, 75 anni, nipote del Mahatma e presidentessa della Fondazione Kasturba Gandhi National Memorial Trust che aiuta donne e bambini in India LIVERANI
figli. Un bimbo si ricorda come è stato trattato da piccolo: se ha subito violenze, è probabile che a sua volta sarà un adulto violento». Come si fa a costruire una società pacifica oggi?
«Le priorità sono due: l’inquinamento e la fame nel mondo. Bisogna capire che ci sono abbastanza risorse per tutti e che, se non rispettiamo l’ambiente, uccidiamo noi stessi». Perché i grandi summit mondiali spesso sono dei flop?
«I grandi leader dovrebbero aver sempre presente il principio cardine: non sfruttare il più debole». Che cosa ricorda di suo nonno?
«Quando è morto avevo 14 anni: era sempre sorridente, trasmetteva coraggio. Poco tempo fa mi hanno chiesto di concedere i diritti della sua immagine per uno spot tv (quello della Telecom, ndr): non mi sono posta per niente il problema perché lui appartiene a tutti i cittadini del mondo...».
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ALTRI MONDI la foto
d’Oro: alla 52 edizione, la prima senza il fZecchino Mago Zurlì, ha vinto La doccia col cappotto, cantata a
da Francesca Melis di Cagliari e Giulia Panfilio di Milano
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Un sabato molto speciale, dentro la Cappella Sistina. Più di 260 artisti (tra attori, registi, cantanti, scrittori) sono stati ricevuti da papa Benedetto XVI, sotto il Giudizio Universale di Michelangelo. Da Moretti a Baglioni, da Terence Hill ai Pooh, da Venditti a Banfi (nella foto Ansa, mentre bacia la mano di Ratzinger), fino a Castellitto (che ha letto un brano di Wojtyla), tutti hanno ascoltato le parole del Papa, che alla fine ha detto: «Vi benedico, vi saluto con una sola parola: arrivederci».
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Super Mario l’idraulico famoso torna indietro, ma guarda avanti La guerra dei videogiochi: lo storico personaggio debutta sulla Wii con la grafica in 2D la bella di turno dallo scimmione Donkey Kong (nel 1981 non era tanto famoso da avere un videogame col suo nome) si ritrova in mezzo ai soliti guai: anche stavolta deve, cioè, aiutare la principessa Peach del Regno dei Funghi, rapita per da Bowser, il re delle tartarughe da guerra, cercando monete, stelline e funghetti.
CARLO ANGIONI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Origini Per conquistare vecchi e nuovi fan, le storiche avventure di Super Mario (tanto famo-
Un Super Mario gigante: l’idraulico dei videogame è nato nel 1981 AFP
so da essere il primo videogioco a diventare film, nel 1993) debuttano sulla Wii, la console più innovativa, ma restano incollate alle origini («Così cerchiamo l’equilibrio perfetto tra il passato e il presente dei videogame», ha detto Miyamoto),
le notizie che non lo erano
NUOVO ALBUM «MANIFESTO ABUSIVO»
POPSTAR ALL’ASTA
Ratzinger «ospita» 260 artisti Incontro nella Cappella Sistina
dL’idraulico più famoso e più ricco del mondo è appena ritornato. Super Mario, il baffuto ometto digitale nato senza nome nel 1981, che in carriera ha venduto più delle popstar (218 milioni di videogame, che hanno portato alla Nintendo 7 miliardi di dollari), è di nuovo nei negozi, per sbancare il ricchissimo mercato di Natale. E non solo. Shigeru Miyamoto, l’ingegnere giapponese che, neoassunto dalla Nintendo, ha creato l’eroe con la salopette blu e il cappello rosso, ne è sicuro, come ha detto qualche tempo fa: «Questo episodio di Mario venderà, e continuerà a vendere anche dopo un anno dall’uscita».
VERONICA MAYA CONDUTTRICE ZECCHINO D’ORO
visto che la grafica del videogioco — diversamente dalla tendenza inseguita da altri titoli del momento — è a due dimensioni. In New Super Mario Bros. Wii, il gioco uscito venerdì in tutta Europa, l’idraulico rotondetto nato per salvare
Il guanto di Jacko Il meglio dei memorabilia musicali in vendita. Ieri sera, all’Hard Rock Cafè di New York, sono andati all’asta numerosi oggetti appartenuti ad Aerosmith, Paul McCartney, U2, Bob Dylan. Il pezzo più ambito era però il guanto bianco di Michael Jackson usato nel 1983, quando fece per la prima volta il moonwalk
Emozione Bersani: «Le mie canzoni sono piccoli film» GAETANO DE STEFANO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dSamuele Bersani è di Cattolica; epilogo della Romagna. Estro doc, tipico della sua terra. «I romagnoli — spiega — hanno una scintilla di follia sempre accesa: basta vedere come vanno in moto». Lampi geniali che saettano nel suo ultimo lavoro Manifesto abusivo appena uscito per Rca-Sony. Raffinato, complicato e per questo affascinante, regala emozioni. Come le scintille di Un periodo pieno di sorprese. Spiega: «C’è bisogno di belle sorprese. Il titolo è un segno di speranza». Le sue canzoni sembrano book fotografici.
«L’ho ereditato da mio padre e dai miei nonni. Non è facile in quattro minuti descrivere le scene che circondano le emozioni. Le mie canzoni sono cortometraggi».
Quattro In New Super Mario Bros. Wii c’è, però, una grande novità. Il baffuto Mario non sarà solo, ma potrà essere «aiutato» da tre amici, cioè Luigi, il Toad blu o il Toad giallo: alla console, infatti, possono collegarsi in contemporanea quattro persone che, grazie alle diverse funzioni del telecomando Wii, riescono a far compiere ai personaggi evoluzioni mai viste: spostare una tavola in bilico, muovere la luce di una torcia, spiccare il volo e fluttuare nell’aria. Non male.
RASSEGNA AL VIA DOMANI PER NOVE LUNEDÌ
Samuele Bersani, 39 anni: ha pubblicato 7 album
Che cos’è il «Manifesto abusivo»?
«Comprende una serie di messaggi. L’ho fatto di nascosto mentre la gente dormiva, senza farmi vedere. È abusivo rispetto al mio percorso». Deve ammetterlo: un po’ complicato lo è. «Lo scrutatore non votante», scritta nel 2006, è una scatola cinese...
«È l’emblema della contraddizione, del predicare bene e del razzolare male. Ma forse non sono io a essere complicato. Forse è la gente che si allena poco; bisogna saper ascoltare». Qual è la canzone che la rappresenta di più?
«Credo Replay; è scritta in modo diverso, mi ricorda un periodo particolare ed è una bella canzone».
SUPERENALOTTO
LOTTO BARI
15 60 12 33 42
CAGLIARI
16 23 17 44 58
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
FIRENZE
47 68 33 82 64
Gli annunci in dialetto e la pubblicità gratuita
GENOVA
73 60 53 38 22
MILANO
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NAPOLI
66 19 71 21 32
PALERMO
85 62 20 78 16
ROMA
29 24 63 22 45
di LUCA SOFRI
Qualche tempo fa spiegammo che l’annuncio di Ryanair sulla possibilità che fossero creati dei voli con i «posti in piedi» era un tentativo di ottenere pubblicità gratis sui giornali e niente di più serio. Il tentativo ha funzionato, e quindi la settimana scorsa ha fatto la stessa cosa easyJet, con un comunicato che anticipava la «possibilità» che gli annunci vocali sui voli tra Milano e Napoli fossero diffusi anche nei dialetti delle due città. Si trattava ovviamente di una fesseria sesquipedale, ma questo è irrilevante per le redazioni dei giornali dedicate ormai soprattutto allo strano-ma-vero. Quindi la cosa dei dialetti è uscita su molti quotidiani, tal quale era arrivata, e tutti contenti. Venerdì scorso il Fatto si è dimenticato di sostituire il
testo di prova impaginato con l’articolo vero che doveva andare in quello spazio e quindi ha pubblicato in prima pagina sei righe in latinorum privo di significato: «Matrimonii deciperet plane lascivius agricolae. Saburre lucide suffragarit chirographi, ut fiducias deciperet rures...». Nicolas Sarkozy ha raccontato su Facebook di essere andato immediatamente a Berlino alla notizia dell’apertura del muro, vent’anni fa, e di aver vissuto quella sera storica in prima persona. Ma un’indagine di blog e siti Internet ha svelato che la foto mostrata a testimonianza dell’aneddoto non può riferirsi a quella sera, ma solo alla successiva o a una settimana dopo. Per un giorno è sembrato che ci fossero le elezioni anticipate; il giorno dopo non era più vero.
TORINO
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L’attore John Lynch nel ruolo di George Best nel film «Best», del 1999, che apre domani sera la rassegna di film su Sportitalia
VENEZIA
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NAZIONALE
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Dal grande Best al surf Il cinema su Sportitalia
ESTRAZIONI DEL 21 NOVEMBRE
dSe lo sport è specchio della vita, il cinema che lo racconta rappresenta ciò che avviene dentro ma pure fuori dal campo. Prova a dimostrarlo la rassegna di film sportivi che Sportitalia propone da domani, per nove lunedì, alle 21, introdotti da Guido Bagatta: si parte con Best, biografia dell’asso del Manchester United anni ’60 che proprio fuori dal campo bruciò il suo talento. Film commentato da interviste a Gianni Rivera e Sandro Mazzola.
Titoli E poi surf e Vietnam (Un mercoledì da leoni, il 30 novem-
bre), cricket e razzismo (Un sogno a occhi aperti, il 21/12), boxe e amicizia (Cari fottutissimi amici, il 18 gennaio). «Approfondiremo temi legati allo sport — spiega Bruno Bogarelli, direttore di Sportitalia —: una parentesi stimolante fra gli eventi agonistici». Gli altri titoli: il documentario su Fogar Il viaggio (il 7/12), storie di calcio in Jimmy Grimble (il 14/12) e 4-4-2, Il gioco più bello del mondo (il 28/12), le arti marziali di Seven Swords (il 4 gennaio) e uno dei primi film italiani sui divi del pallone, Gli eroi della domenica, del ’53 (l’11/1).
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La combinazione vincente: 36 37 50 57 73 83 (Jolly: 69, SuperStar: 19) Nessun vincitore con punti 6 (jackpot: e 91.230.252,45) Nessun vincitore con punti 5+ Ai 5 vincitori con punti 5: e 102.326,72) Ai 1.665 vincitori con punti 4: e 430,20 Ai 67.623 vincitori con punti 3: e 21,18.
Quote superstar: Nessun vincitore con punti 6, 5+ e 5; agli 8 vincitori con punti 4: e 43.020; ai 374 vincitori con punti 3: e 2.118; ai 5.568 vincitori con punti 2: e 100; ai 36.433 vincitori con punti 1: e 10; agli 89.778 vincitori con punti 0: e 5. Montepremi di concorso: e 4.775.246,78
10 e Lotto La combinazione vincente: 1 9 12 15 16 18 19 23 24 26 29 47 60 62 66 67 68 73 85 86
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DOMENICA 22 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA SPORTIVA
dite la vostra
LETTERE ALLA GAZZETTA
Sono un tifoso rossonero di lungo corso. Ultimamente sento le dichiarazione sul Milan brasiliano ispirato alla Seleçao di Telè Santana del 1982 con il 4-2-3-1 oppure 4-2-1-3 a seconda di come si vuole interpretare il ruolo del rifinitore dietro le punte o la posizione dei due laterali d’attacco. Bene, la sera di Milan-Roma quando, con l’infortunio di Abate, Leonardo ha varato questo modulo, con i miei amici milanisti con cui vedevo la partita ho detto che stavamo rigiocando con il modulo di Nereo Rocco (foto Ansa). Infatti il Milan anni ’60 giocava con 4 difensori (non in linea, c'erano la marcatura a uomo e il libero staccato), due centrocampisti, il Trap e Lodetti alla Ambrosini e Pirlo, Rivera, il Grande rifinitore (come Seedorf?), Sormani punta centrale alla Borriello e due punte o ali come si chiamavano, i laterali d’attacco odierni, Hamrin a destra (oggi Pato) e Pierino Prati a sinistra (oggi Ronaldinho). E pensare che Rocco passava da catenacciaro! Vorrei
IL TEMPO
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il Trap. Non credo che voglia scomodare Dio per farlo vincere, mi pare un modo confidenziale di dire «guarda giù e proteggimi».
Quel gesto del Trap
Rocco difensivista? Sì, giocava con 3 punte. E Rivera...
ricordarlo ai giovani e meno giovani: almeno una volta non gli vogliamo dare atto di tutto ciò? Altro che Telè Santana! Già venti anni prima, con le dovute differenze tecnico-tattiche per carità, il Paron, di cui quest’anno sono ricorsi i 30 anni dalla scomparsa, aveva inventato questo modulo di attacco! Leonardo Tosti (Umbertide) Risponde Germano Bovolenta Giusto, signor Leonardo (che bel nome da allenatore offensivista). Nereo Rocco sapeva difendersi e anche attaccare. Con il suo meraviglioso Padova dei «poareti» (poveretti?) arriva terzo, quinto e sesto. In Serie A. Aveva due ali (Hamrin e Stacchini) e un centravanti
(Brighenti). Quel Padova era provinciale e sapeva che i gol si devono anche non prendere. Ma ne ha fatti tanti e belli. Con il Milan, con il suo «catenaccio», con Hamrin, Sormani, Rivera e Prati, tutta gente che preferiva non tornare, ha vinto e deliziato il mondo. Dicevano che era un catenacciaro? Lui rispondeva: «Monade». Aveva ragione: erano «monade» (fesserie) e «busìe» (bugie). Una volta hanno chiesto a Gianni Rivera, i suoi «oci» (occhi) in campo: è un’eresia affermare che, paradossalmente, Rocco era più offensivista di Sacchi? E Rivera: «Chi gioca a zona è culturalmente più difensivista degli altri. Il modo migliore per difendersi è la zona». Capito, signor Leonardo? Rocco a zona non ha mai giocato.
Siamo rimasti un po’ tutti dispiaciuti per Trapattoni e risentiti per il modo beffardo con cui la Francia ha guadagnato il Mondiale. Nelle grandi capacità dimostrate da Trapattoni nel corso della sua lunga carriera, un particolare mi ha colpito e lasciato perplesso: l’abitudine del Trap, almeno nelle partite più importanti, di portare nella tasca della giacca una bottiglietta di acqua benedetta, versandone poi nel corso della partita una parte sul suolo. A proposito di «mano di Dio» mi piace pensare che forse questa volta Dio abbia voluto usare una mano in maniera un po’ «birichina» solamente per ricordare a noi modesti esseri umani che è meglio non esagerare a scomodare figure troppo grandi in situazioni piuttosto piccole. Per dirla un po’ alla Trap: «Scherza con i fanti ma lascia stare i Santi»… Sergio Rera
Risponde Enrica Speroni Caro signor Sergio, certo fa sorridere vedere Trapattoni che estrae dalla tasca della giacca la boccetta dell'acqua benedetta. Però ci sono gesti, nella religiosità semplice degli uomini, che manifestano una sorta di confidenza con Dio. Una volta. spesso si teneva la bottiglietta dell'acqua santa in casa ed era la mamma a benedire i figli prima che uscissero al mattino con un gesto che esprimeva fede e insieme augurio di buona giornata. Così vedo
Caso Amauri Possibili scenari Qualche parola sul botta e risposta verbale tra Pazzini e Amauri. Penso che questo «scontro» non faccia bene né alla Nazionale né ai diretti interessati. Esiste il rischio che ci sia una scissione all’interno del gruppo tra coloro che vedono favorevolmente l’arrivo di Amauri (la parte juventina) e quelli che invece pensano che un brasiliano non debba far parte della Nazionale italiana. Spero che Lippi decida presto se convocare o meno Amauri in modo che, nel primo caso, possa inserirsi al meglio nel gruppo.
Oggi
Risponde Alessandro Grandesso
Gentile signor Stomeo, la sua riflessione è pertinente, anche perché aria di polemica (soprattutto fra gli attaccanti) già si respira. Purtroppo la soluzione da lei auspicata (la più ragionevole) sarà d'impossibile applicazione, visto che la prossima amichevole della Nazionale ci sarà solo il 3 marzo e per quella data Amauri il passaporto italiano non l'avrà. A quel punto l'ingresso del brasiliano (a cui Lippi non assegnerà certo un ruolo da comprimario) potrà avvenire solo a ridosso del Mondiale. Scissioni vere e proprie non ne temo però — emotivamente parlando — i paragoni con
Henry è stato criticato anche dai suoi connazionali. In fondo però il suo è stato quasi un sacrificio. Con quella mano, Henry si è immolato alla causa comune: la qualificazione al Mondiale. E’ quello che traspare anche dalla difesa dell'Équipe. Il quotidiano sportivo infatti ha individuato in Raymond Domenech il vero colpevole che non riesce a far vincere la nazionale senza costringere i suoi giocatori a bassi espedienti. Allora non è più questione di fair play, ma di limiti di un c.t. che la maggioranza dei francesi (61% secondo l'ultimo sondaggio) vorrebbe mandare a casa.
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Marco Giovanni Venturini (San Donato Milanese, Mi)
Risponde Massimo Cecchini
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Ho letto che Henry si è dichiarato favorevole alla ripetizione di Francia-Irlanda. Sarebbe bastato che fosse andato dall'arbitro ad ammettere la sua scorrettezza. Adesso è troppo facile. Tanti anni di militanza nell'Arsenal, nel calcio del «fair play», non gli sono, evidentemente, serviti a nulla. Come ha dichiarato Tardelli, questo non è più sport.
Stefano Stomeo (Lecce)
Sole
Coperto
Il «sacrificio» di Henry
www.meteo.it
LEGENDA
Rovesci
l'ingresso «last minute» di Cabrini o il ripescaggio di Rossi prima del Mondiale 1982 non mi paiono possibili. La scelta «azzurra» dello juventino, infatti, è datata solo 2009. Non a caso nel febbraio scorso Amauri era stato convocato anche dal Brasile prima di dare un discusso forfait.
a cura del Col. Giuliacci
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TU SAI IL PERCHÉ SYM, il marchio della Sanyang, l’azienda taiwanese produttrice di scooter, moto e QUAD, continua a far girare la testa agli italiani. Nei primi sette mesi del 2009, sono stati venduti 11.000 scooter a marchio SYM: un incredibile boom di vendite che è insieme un’autentica dimostrazione di apprezzamento nei confronti dell’intera gamma SYM, cinquantini compresi. La ricetta del successo Sanyang qui in Italia? Affidabilità ed alto contenuto tecnologico, frutto di oltre 50 anni di esperienza da parte della casa madre - la più grande azienda di motoveicoli di Taiwan - unita al design made in Italy e ad un rapporto qualità/prezzo molto elevato. Durante la scorsa settimana, la presenza di Sanyang all’EICMA, il 67° Salone Internazionale del Motociclo di Milano, ha confermato la crescente popolarità del marchio SYM presso il pubblico italiano, che ha affollato lo stand per vedere da vicino la ricca gamma di scooter, moto e QUAD, il prototipo del nuovo maxi-scooter MAXSYM 400, il nuovo eco-scooter elettrico EVIE e tutte le novità della gamma SYM 2009/2010: Jet4, il nuovo nato della g a m m a Jet, la nuova moto B9A e il nuovo ATV QuadRaider 600LE. Dalla gamma sportiva di scooter Jet, una linea di produzione con 10 anni di knowhow al suo attivo, è nato il nuovo Jet4, il city scooter nelle cilindrate 50 e 125. Si tratta di uno scooter sportivo studiato per un target giovane, con un occhio di riguardo per i dettagli: il bauletto porta-oggetti sul contro-scudo, il gancio porta-borse, il maniglione integrato per il passeggero e cerchi in lega a cinque razze. Il motore è uno scattante 4 tempi monocilindrico, studiato per ottenere prestazioni di rilievo, compatibilmente a consumi ridotti e basso impatto ambientale. Degno di nota anche il design aggressivo e la livrea ad effetto, giocata su tre colori diversi, con applicazioni di grafiche accattivanti. Dopo il successo di XS 125 K, la naked a marchio SYM, Sanyang raddoppia la sua offerta di motoveicoli con il nuovo B9A: la prima moto sportiva proposta da SYM per il mercato italiano. Disponibile nella cilindrata da 125 cc, B9A è equipaggiata con motore monocilindrico 4 tempi e sistema di alimentazione ad iniezione elettronica. Con linee bombate e innovative, B9A è pensato appost a p e r giovanissimi e donne centauro . N e l comparto d e g l i ATV invece, la novità si chiama QuadRaider 600 LE. Super-robusto, grazie alla distribuzione “long shaft” è in grado di superare asperità del terreno, fondi molto accidentati e guadi, mentre la marcia ridotta gli permette di affrontare le salite più ripide. Mezzo ideale per l’utilizzo fuori-strada estremo, QuadRaider 600 LE è equipaggiato con porta-pacchi di serie anteriore e posteriore e 4 ruote motrici; in più, la predisposizione per il gancio traino permette l’utilizzo di un eventuale rimorchio aggiuntivo e il trasporto di carichi pesanti. Per conoscere da vicino tutte le novità Sanyang, cerca il concessionario SYM a te più vicino su www.sym-italia.it! a cura di RCS Pubblicità
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DOMENICA 22 NOVEMBRE 2009
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Come farsi lasciare... La ricerca della...
Infamous
Manuale d’amore 2 First Sunday
Vicky Cristina...
sDi D. Petrie, con K. Hudson
sDi G. Muccino, con W. Smith
sDi D. McGrath, con S. Bullock
sDi G. Veronesi, con R. Scamar-
sDi D. E. Talbert, con I. Cube
sDi W. Allen, con S. Johansson
(Usa, 2003) Andie è una giornalista ed elenca ciò che una donna fa per allontanare un uomo...
(Usa, 2006) Chris Gardner perde il lavoro, viene abbandonato dalla moglie e diventa un barbone...
(Usa, 2006) Il giovane Truman Capote, con l’amica d’infanzia Harper Lee, parte per il Kansas...
cio (Ita, 2006) Quattro storie di passione, di diversità, di comicità, vissute nell’Italia di oggi...
(Usa, 2008) Durell e LeeJohn sono amici per la pelle e campano di piccoli furti ed espedienti...
(Usa, 2008) Due amiche americane, Vicky e Cristina, decidono di far le vacanze a Barcellona...
COMMEDIA Rai 4, alle 21
DRAMMATICO Premium Cinema, alle 22.40
DRAMMATICO Joi, alle 22.55
COMMEDIA Sky Cinema Hits, alle 23.10
COMMEDIA Sky Cinema Family, alle 21
COMMEDIA Sky Cinema 1, alle 21
RADIO
IN CHIARO RAIUNO 9.30 10.00 10.30 10.55 12.00 12.20 13.30 14.00 18.50 20.00 20.35 20.40 21.30 23.35 0.40 1.05 2.05
MAGICA ITALIA LINEA VERDE A SUA IMMAGINE SANTA MESSA RECITA DELL'ANGELUS DA PIAZZA SAN PIETRO LINEA VERDE TG1 - TG1 FOCUS DOMENICA IN L'EREDITÀ TG1 RAI TG SPORT AFFARI TUOI GRAZIE A TUTTI Varietà SPECIALE TG1 TG1 - NOTTE APPLAUSI COSÌ È LA MIA VITA...SOTTOVOCE
RAIDUE
RAITRE
CANALE 5
8.00 TG2 MATTINA 10.05 CI VEDIAMO DOMENICA 11.30 MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA 13.00 TG2 GIORNO 13.45 QUELLI CHE...ASPETTANO 15.30 QUELLI CHE IL CALCIO... 17.05 RAI SPORT 18.00 TG2 18.05 RAI SPORT 90º MINUTO 19.00 DUE...RISATE 20.30 TG2 - 20.30 21.00 N.C.I.S. Telefilm 22.35 RAI SPORT 0.30 RAI SPORT 1.00 TG2 1.20 SORGENTE DI VITA 1.50 X FACTOR
8.20 9.00 9.40 11.15 12.25 12.55 13.25 14.00 14.30 15.05 18.00 19.00 20.00 21.30
PIPÌ, PUPÙ E ROSMARINA IL GRAN CONCERTO TIMBUCTU TGR - TG3 - RAI SPORT TELECAMERE SALUTE RACCONTI DI VITA PASSEPARTOUT TG REGIONE - TG3 IN 1/2 H ALLE FALDE DEL... PER UN PUGNO DI LIBRI TG3 - TG REGIONE BLOB- CHE TEMPO CHE FA REPORT Attualità 23.20 TG3 23.30 TG REGIONE 23.35 GLOB - L'OSCENO DEL VILLAGGIO 0.35 TG3
7.55 8.00 8.50 9.45 12.20 12.30 13.00 14.00 18.50 20.00 20.40 21.30 23.35 1.30 2.00
TRAFFICO TG5 - MATTINA LE FRONTIERE DELLO SPIRITO VERISSIMO DIETRO LE QUINTE GRANDE FRATELLO TG5 DOMENICA CINQUE CHI VUOL ESSERE MILIONARIO TG5 STRISCIA LA DOMENICA DISTRETTO DI POLIZIA 9 Telefilm MAURIZIO COSTANZO SHOW 25 ANNI TG5 NOTTE STRISCIA LA DOMENICA
ITALIA 1 8.05 10.55 11.20 12.25 13.00 13.50 17.00
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RETE 4
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NONNO FELICE MAGNIFICA ITALIA S. MESSA PIANETA MARE TG4 - TELEGIORNALE MELAVERDE LE RICETTE DI... TG4 - TELEGIORNALE IERI E OGGI IN TV 20 CHILI DI GUAI!... IL COLONNELLO VON RYAN TG4 - TELEGIORNALE COLOMBO DON CAMILLO Film 23.40 CONTRO CAMPO 1.15 TG4 RASSEGNA STAMPA 1.30 COME ERAVAMO
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14.30 AJAX - HEERENVEEN Eredivisie. Sportitalia
15.00 LIVORNO - GENOA Serie A. Sky Calcio 5 e Dahlia 1 Calcio
15.00 MILAN - CAGLIARI Serie A. Sky Calcio 1, MP Calcio 2 e Dahlia 2 Calcio
15.00 NAPOLI - LAZIO Serie A. Sky Calcio 2 e MP Calcio 1
15.00 PALERMO - CATANIA Serie A. Sky Calcio 4 e Dahlia Sport
15.00 ROMA - BARI Serie A. Sky Calcio 3 e MP Calcio 3
15.00 SAMPDORIA - CHIEVO
OROSCOPO LE PAGELLE DI ANTONIO CAPITANI
Serie A. Sky Calcio 6 e Dahlia 3 Calcio
15.00 SIENA - ATALANTA
2.30
Serie A. Sky Sport 1, Sky Calcio 7 e Dahlia 4 Calcio
MLS. Sky Sport 1, Sky SuperCalcio e Sky Calcio 1
15.30 BAYERN MONACO BAYER LEVERKUSEN Bundesliga. Sky Calcio 10
16.00 TOTTENHAM - WIGAN Premier League. Sky Calcio 9
17.00 STOKE CITY PORTSMOUTH Premier League Sky SuperCalcio e Sky Calcio 11
CALCIO A 5 20.30 LUPARENSE - EL POZO MURCIA Uefa Futsal Cup
20.00 BOTAFOGO SAN PAOLO Campionato brasiliano Sportitalia 24
BEACH SOCCER 16.30 MONDIALE Finale terzo posto. Da Dubai, Emirati Arabi. Eurosport 2
18.00 MONDIALE Finale. Da Dubai, Emirati Arabi Eurosport
AUTOMOBILISMO 5.00
20.45 JUVENTUS - UDINESE Serie A. Sky Sport 1, Sky Calcio 1 e MP Calcio 24
21.00 OSASUNA - VALENCIA
BASKET
GOLF
12.00 MONTEPASCHI SIENA - LOTTOMATICA ROMA
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18.15 PEPSI CASERTA VANOLI CREMONA Serie A maschile. Sky Sport 2
FIA WORLD TOURING CAR CHAMPIONSHIP 1ª gara. Da Macao, Cina Eurosport
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FIA WORLD TOURING CAR CHAMPIONSHIP
NFL Dahlia Sport
22.00 SAN DIEGO CHARGERS - DENVER BRONCOS NFL Dahlia Sport
2.00
2ª gara. Da Macao, Cina Eurosport
PHILADELPHIA EAGLES - CHICAGO BEARS
Music & Sports Alle 14, arriva Music & Sports: oggi c’è Andrea Bocelli (nella foto), tifoso interista, che parla dell’album My Christmas
IRAN - POLONIA Grand Champions Cup maschile. Round Robin Eurosport 2
10.00 GIAPPONE - CUBA 9.30
Grand Champions Cup maschile. Round Robin Eurosport
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16.00 ASSOLUTI INVERNALI Raisport Più
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DUBAI WORLD CHAMPIONSHIP Da Dubai, Emirati Arabi Sky Sport Extra
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LOS ANGELES GALAXY - REAL SALT LAKE
Alle 12, c’è 105 Aloha, il programma più esotico dell’etere: Kris & Kris (nella foto) trasmettono da Milano e dalle Hawaii
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TENNIS 13.30 MASTERS ATP Da Londra. Sky Sport 3
15.15 MASTERS ATP Da Londra. Sky Sport 3
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21/3 - 20/4
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Cancro 6-
Leone 5,5
IL MIGLIORE. La fortuna vi supporta. E il vostro intuito, finissimo, l’accresce. Insomma, tutto vi porta in trionfo. Creatività suina spiccata…
Tutto migliora, grazie anche all’ottimo supporto di amici e fan. Mirate però i vostri sforzi, senza andare allo sbaraglio, manco suinamente.
Il morale cala, le complicazioni si sommano, il tono vitale s’insfighisce. Così fornicate pure in preda alla (para)noia. Azzardi pericolosi.
Da trasferte, viaggi e occasioni mondanoculturali sbocciano fortune concrete. Giocate però sul sicuro: le innovazioni puzzano. Ormonissimi!!!
Come si fa a stare sereni, con queste stelle? Non si può. Il lavoro sfianca, tempo libero non ce n’è, la gente stressa. Si ama e si fornica, però…
Domenica di tensioni interpersonali. Aggredire non giova, chiarirvi le idee sì. Economia ansiogena, sudombelico statico, vigore incostante…
24/8 - 22/9
23/10 - 22/11
23/11 - 21/12
22/12 - 20/1
21/1 - 19/2
20/2 - 20/3
Vergine 6-
NICOLA LEGROTTAGLIE
Scorpione 5,5
Sagittario 7
Capricorno 6,5
Acquario 5,5
Pesci 6,5
Dovrete forse occuparvi di dettagli noiosi. Così, gli zebedei vi verranno grossi come il Meazza. Certi amici, però, vi danno ottimi assist.
Il difensore centrale della Juventus e della Nazionale è nato a Gioia del Colle (Ba) il 20 ottobre 1976
La forma psicofisica è sfigatina. E ogni compito costa il doppio della fatica. Senza alcuna garanzia di successo. L’amore si salva. Forse.
Che dobbiate lavorare o vogliate divertirvi, la domenica vi esaudisce in tutto. Anche sul piano fornicatorio. Le vostre idee sono genialerrime!
Incombono le spese. Che non sono poche: occhio. L’umore però è buono e voi sbrigate tutto bene. Golosità suine sublimi, rivoluzioni affettive.
I vostri sbalzi d’umore vi rendono simpatici come una colica. Controllatevi, evitate gli eccessi e concentratevi, specie sulle strade e nello sport.
Dovrete avere cento occhi e cento mani per occuparvi di tutto. Ma ce la farete. Alla faccia dei fetenti. Il sex vi ringiovanisce più d’un lifting…
44 R
DOMENICA 22 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA SPORTIVA