Portfolio di architettura

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LUCA FORMIGARI Portfolio di architettura


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PORTFOLIO DI ARCHITETTURA Luca Formigari

Curriculum vitae

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Riprogettazione del borgo di Vallinfante

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Restauro di un palazzo ferrarese

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Studentato alla darsena

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Restauro di casa rurale

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Doppia casa

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Gradient

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Modellazione dei baluardi di Ferrara

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LUCA FORMIGARI 20.11.1995 - Roma

via Clitunno 15, 00198 Roma, Italia lucaformi95@gmail.com +39 340 1450428 Abilitato allo svolgimento della professione di architetto Esperienze professionali Stage post laurea Mag 2020 - in corso

Studio Crachi Roma Progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva di lavori di manutenzione straordinaria di immobili residenziali, restauro di immobili storici, design del prodotto industriale.

Tirocinio curricolare Mag - Giu 2019

Dare_Architettura Ferrara Redazione di progetti preliminari e definitivi residenziali nell’ambito della città storica, redazione di computi metrici.

Formazione Scuola di specializzazione 2020 - in corso Laurea magistrale 2014 - 2019

Beni architettonici e del paesaggio Università degli Studi di Ferrara Architettura Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento di Architettura Tesi di laurea in restauro urbano e progettazione: “Vallinfante: La lettura morfologica del tessuto storico per una riprogettazione contemporanea del borgo terremotato” 110/110 con lode

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Altre esperienze formative Erasmus Mar - Ago 2017 Erasmus Feb - Lug 2018

Monaco di Baviera Technische Universität München - Politecnico di Monaco Praga České vysoké učení technické v Praze - Politecnico di Praga

Corso 2015

CasaClima per la progettazione sostenibile Organizzato da UniFe e CasaClima/KlimaHaus

Lingue

Italiano Inglese Madrelingua Avanzato - C1 Tedesco Ceco Avanzato - C1 Base - A1

Competenze informatiche

Capacità e competenze personali Altro

Disegno digitale Progettazione BIM AutoCAD, Vectorworks Revit, Archicad Modellazione 3D Rendering Rhinoceros, Sketchup Cinema4D, Lumion Grafica Gestione nuvole di punti Programmi Adobe Cyclone, Photoscan, Zephyr Pacchetto Office

Lavoro di gruppo, apprendimento rapido, rapporto con il pubblico Abilità nella scrittura, organizzazione personale, positivo e sociale Patente di guida B Volontario FAI 5


RIPROGETTAZIONE DEL BORGO DI VALLINFANTE Vallinfante (MC) - 2019 Tesi di laurea magistrale Team - Luca Formigari, Matteo Filippini Relatori - Riccardo Dalla Negra, Marco Zuppiroli Correlatori - Andrea Giannantoni, Gian Carlo Grillini

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Vallinfante e il terremoto del Centro Italia

“Vallinfante: La lettura morfologica del tessuto storico per una riprogettazione contemporanea del borgo terremotato”. La tesi si inserisce nel contesto del sisma del centro Italia del 2016. Vallinfante è un piccolo borgo posto alle sorgenti del fiume Nera, ed è stato particolarmente danneggiato dalle scosse dell’ottobre 2016. La lacuna urbana che si è andata a creare rappresenta un caso studio interessante poiché permette di progettare un nuovo tessuto urbano in continuità e in relazione

con il tessuto storico ancora leggibile. Al contempo le grandi dimensioni dell’area da ricostruire, in relazione alle dimensioni del borgo, permettono una certa libertà progettuale. Una complessa fase di analisi, preceduta dal rilievo dello stato di fatto, ha permesso di astrarre alcune regole generali dello sviluppo del borgo che sono state reimpiegate per progettare un’aggiunta contemporanea in integrazione alla città storica.

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Vallinfante nel 2013 (sopra) e nel 2016 (sotto)

Vallinfante ha la caratteristica di aver perso una intera parte del tessuto urbano, mantenendo invece un grado di danno inferiore nel resto del paese. Gli edifici che si trovavano nella parte completamente demolita presentavano strutture portanti posizionate ortogonalmente alla direzione principale del sisma (NNO-SSE), pertanto erano più vulnerabili. Il rilievo è stato condotto integrando il rilievo foto-

grammetrico con il rilievo da laser scanner, sfruttando la grande quantità di dati del primo metodo e l’accuratezza metrica del secondo. Il risultato è una nuvola di punti rappresentante tutto il borgo, dalla quale si possono ottenere tutti gli elaborati planimetrici necessari all’analisi e al progetto dell’intervento.

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grado di danno in relazione alla direzione principale del sisma

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rilievo fotogrammetrico con drone

rilievo con laser scanner

ELABORAZIONE DATI (Agisoft Metashape)

ELABORAZIONE DATI (Cyclone)

nuvola di punti non scalata

nuvola di punti scalata UNIONE (Zephyr)

modello 3D (>2mil di punti)

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Tipo a schiera I

Tipo a schiera II

L’analisi morfologica e tipologica condotta sull tessuto urbano esistente e sui suoi edifici ha evidenziato alcune regole e tipi ricorrenti, che sono stati rielaborati per la progettazione del nuovo impianto. I percorsi assecondano la geomorfologia del luogo e hanno un andamento curvilineo. Essi racchiudono una fascia costruita 10

Tipo in linea

dai caratteri organici, costituita principalmente da case a schiera disposte su tre piani e da alcuni edifici in linea. Un edificio specialistico piĂš complesso fa da cardine tra il nuovo impianto e il resto del borgo ed ospita funzioni di carattere ricettivo.


planimetria dell’intervento

sezione di progetto

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veduta dell’intervento

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pianta dei piani primi

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I fronti su strada presentano tutti gli stessi elementi: la muratura in pietra locale, l’acciaio grigio scuro per gli elementi metallici, i sistemi di oscuramento in legno e gli smussi in corrispondenza delle aperture. Se la grammatica delle facciate è

comune a tutti i fabbricati, è dato alla sintassi il compito di variare i prospetti in base al tipo edilizio e alle proprie varianti sincroniche. Si hanno cosÏ diverse disposizioni degli elementi in facciata che movimentano il fronte strada pur man-

prospetti delle schiere

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tenendo gli stessi elementi. È stata adoperata una tecnica costruttiva tradizionale, la muratura portante, rinforzata con ricorsi orizzontali in rete di fibra di vetro. La ritmicità di tali elementi scandisce la facciata in orizzontale in moduli di 50 cm, la

cui presenza è evidenziata dalla stilatura dei giunti di malta. Per ovviare al problema della sismicità dell’area le fondazioni sono provviste di un sistema di isolatori sismici elastomerici, che permette alle stecce edificate di oscillare indipendentemente

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retro delle schiere

fronte della piazza

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RESTAURO DI PALAZZO TASSONI MIROGLI Ferrara - 2018 Laboratorio di restauro Team - Luca Formigari, Matteo Filippini, Davide Felloni Docenti - Rita Fabbri, Marco Zuppiroli

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Il progetto di restauro del palazzo ha previsto, in parallelo alla progettazione, una profonda analisi storica del complesso che, con l’aiuto dei documenti originali degli scorsi secoli, ha evidenziato le diverse modifiche apportate al palazzo dal 1400 ad oggi, riassunte in una apposita tavola progettuale.

conferenze e il resto delle aule. Al secondo piano sono ospitati gli studioli dei professori. La destinazione d’uso degli spazi interni ha tenuto conto della funzione che avevano in passato e del loro indice di trasformabillità, e le aperture di nuovi varchi nelle antiche murature vengono ridotti al minimo indispensabile.

I rilievi, le foto e le loro elaborazioni hanno permesso di mappare il degrado presente sulle strutture e sui materiali e quindi di programmare gli interventi necessari ad assicurarne un’adeguata conservazione.

La nuova conifgurazione degli spazi ha reso necessaria l’aggiunta di un nuovo corpo scale sul lato nord della corte interna, subito di fronte all’ingresso principale. La struttura in acciaio è posta in affiancamento al muro preesistente.

La rifunzionalizzazione del complesso ha previsto l’inserimento di nuove funzioni universitarie e di una biblioteca. Al piano terra sono state collocate alcune aule, la biblioteca e il bar. Al primo piano è prevista la sala

La seconda facciata rispetta la simmetria della corte e la continuità della cornice. La ritmicità dei maschi murari e delle finestre viene replicata con un diverso interasse delle lamelle in cotto che caratterizzano il nuovo lato della corte.

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Architettonico

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Fotopiano


Stato di fatto

Tavola del degrado

Stato di progetto

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pianta piano terra

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sezione A-A

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pianta piano primo

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STUDENTATO ALLA DARSENA Ferrara - 2016 Laboratorio di progettazione II Team - Luca Formigari, Ilaria Manetta Docenti - Gianluca Frediani, Valentina Modugno

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Studentato posto sulle rive della darsena di Ferrara. Il progetto prevede l’affaccio delle camere sull’acqua creando un fronte movimentato. Il retro è posizionato su un’altura artificiale che digrada verso la strada. I servizi come la mensa, la palestra e le sale studio sono accolte da volumi separati collocati tra le camere e la strada. l centro, una tensostruttura copre una piazza che funge da luogo di incontro e sede di eventi. Le camere doppie sono poste su tre diversi livelli. Una passerella ciclopedonale corre sul bordo dell’acqua e collega il parco dello studentato al resto della darsena e alla città.

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pianta quota +11 m

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pianta delle camere

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prospetto nord-est scala 1:200

c

c

sezione c-c scala 1:200

sezione ambientale

Prospetto nord-ovest scala 1:200

32 pianta piano interrato


prospetto sud

sezione di dettaglio

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RESTAURO DI CASA RURALE Markvartice (CZE) - 2018 Laboratorio di restauro Docenti - Tomáš Efler, Václav Girsa

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Situato in un villaggio della Boemia settentrionale, l’edificio oggetto del restauro è un esempio delle tradizionali case rurali dell’Europa centrale. L’obiettivo del progetto è il restauro del fabbricato e una sua parziale conversione a centro culturale del villaggio, che ad oggi non è provvisto di spazi pubblici adeguati, mantenendo il nucleo centrale della casa con funzione residenziale. L’edificio, originario della metà dell’800, si compone di tre diversi volumi: la casa, ovvero il nucleo centrale, il granaio, situato a nordovest, e una piccola stalla a sudest. Gli ultimi due volumi più il sottotetto della casa vengono convertiti in luoghi di aggregazi-

one. In particolare il granaio ospiterà un centro informativo sulle case rurali della zona e una sala studio/biblioteca. Il sottotetto diverrà uno spazio espositivo in cui si potranno ammirare le strutture della copertura. Per collegare il granaio allo spazio espositivo del sottotetto è stato necessario inserire un volume di collegamento. Viene pertanto allungata la forma trapezioidale del granaio e creato un ponte in metallo che colleghi i due corpi del fabbricato. Il nuovo collegamento si va a sommare ai diversi volumi che sono stati addossati al nucleo centrale dell’abitazione nel corso degli anni, ognuno per soddisfare una specifica necessità.

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pianta piano terra

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sezione A-A

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pianta piano primo

pianta piano secondo

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DOPPIA CASA Ferrara - 2015 Laboratorio di progettazione I Docente - Antonello Stella

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pianta piano terra

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sezione B-B


pianta piano primo

pianta piano secondo

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GRADIENT Prato - 2016 Laboratorio di progettazione III Team - Luca Formigari, Ilaria Manetta, Thomas Santen Docenti - Alessandro Gaiani, Marcello Marchesini

Il progetto di riqualificazione di un lotto della chinatown di Prato prevede l’inserimento di alcuni edifici nuovi all’interno di un’area degradata e occupata da capannoni industriali abbandonati. I nuovi fabbricati intervallati ai capannoni in muratura creano un interessante contrasto grazie al rivestimento in plexiglass.

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Il loro intervallarsi con spazi aperti e massicce murature genera una molteplicità di ambienti che si prestano all’insediamento di diverse attività. Questo tipo di struttura urbana viene replicato, con edifici di nuova costruzione, nello spazio libero antistante i capannoni, creando un complesso sistema di piazze e passaggi.


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MODELLAZIONE DEI BALUARDI DI FERRARA Ferrara - 2018

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Palazzo Tassoni

Monastero di S. Antonio in Polesine Palazzo Costabili

Addizione di Borso d’Este (1451)

Baluardo di S. Giorgio

Baluardo dell’amore

Baluardo di S. Giorgio

Per questo lavoro di modellazione 3D sono stati scelti i due baluardi collocati all’estremo sudorientale della cinta difensiva ferrarese. È stato utilizzato un drone dotato di fotocamera per acquisire le foto necessarie. Successivamente è stato svolto il lavoro di modellazione fotogrammetrica facendo uso del programma Agisoft Metashape. È stata prodotta una nuvola di punti densa e una mesh tridimensionale texturizzata. Con l’aiuto di alcune misurazioni dirette di punti specifici dei baluardi, si è potuto scalare il modello 3D a dimensioni reali.

Baluardo dell’amore

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novembre 2020


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