Chicago Symphony Orchestra   Riccardo Muti direttore musicale
GiovedĂŹ
23.01.2020 ore 19.30 Presentazione concerto Hall - LAC ore 20.30 Concerto Sala Teatro - LAC
Programma
Richard Wagner
Ouverture da L’olandese volante
Paul Hindemith Sinfonia Mathis der Maler - Concerto degli Angeli - La deposizione - La tentazione di Sant'Antonio
Intervallo
Antonín Dvořák
Sinfonia n. 9 in mi minore, op. 95 Dal nuovo mondo - Adagio – Allegro molto - Largo - Molto vivace - Allegro con fuoco
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© Todd Rosenberg
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Biografie interpreti
Chicago Symphony Orchestra
Riccardo Muti
Giunta quest’anno alla propria 129a stagione, è ovunque acclamata come una delle più importanti orchestre al mondo. Dal 2010 la direzione musicale è affidata a Riccardo Muti e la sua visione per l'Orchestra – approfondire l’impegno con la comunità di Chicago, sostenerne l'eredità attraverso le nuove generazioni di musicisti e collaborare con artisti visionari – ha segnato una nuova epoca per l'istituzione. Fondata nel 1891 da Theodore Thoma, la Chicago Symphony ha avuto come maestri stabili Frederick Stock, Désiré Defauw, Artur Rodziński, Rafael Kubelík, Fritz Reiner, Jean Martinon, Sir Georg Solti e Daniel Barenboim. L’orchestra ha un vasto repertorio e ogni anno esegue più di 150 concerti, la maggior parte dei quali al Symphony Center di Chicago e, dall’estate 1936, al Ravinia Festival. È inoltre protagonista di regolari tournée internazionali: dal suo primo tour in Canada nel 1892 si è esibita in ventinove Paesi dei cinque continenti in sessantuno tour internazionali. Dal 1916 l’orchestra ha inoltre consolidato la propria reputazione internazionale con numerose registrazioni (insignite di 62 Grammy Awards) e nel 2007 ha creato la propria etichetta discografica CSO Resound, il cui disco del 2010 con la Messa da Requiem di Verdi diretta da Muti è stato premiato con due Grammy Awards. Gli ascoltatori di tutto il mondo possono seguire la Chicago Symphony Orchestra nelle sue trasmissioni settimanali della CSO Radio Broadcast Series, in onda sul WFMT Radio Network e online su CSO.org/Radio. Bank of America è l’International Tour Sponsor della Chicago Symphony Orchestra.
Nato a Napoli, Riccardo Muti è uno dei più importanti direttori d'orchestra del nostro tempo. Nel 2010, quando è diventato il decimo direttore musicale della rinomata Chicago Symphony Orchestra (CSO) aveva già maturato più di quarant'anni d’esperienza direttoriale alla guida del Maggio Musicale Fiorentino (1968-1980), della Philharmonia Orchestra (1973-1982), della Philadelphia Orchestra (1980-1992) e del Teatro alla Scala (1986-2005). Ha inoltre mantenuto da sempre una stretta collaborazione con i Wiener Philharmoniker e il Festival di Salisburgo: più di quarantacinque anni di prossimità che a Vienna lo hanno reso membro onorario della Gesellschaft der Musikfreunde, della Hofmusikkapelle, della Filarmonica e dell'Opera di Stato. Riccardo Muti ha ricevuto innumerevoli riconoscimenti internazionali e più di venti lauree honoris causa da università di tutto il mondo. Il suo vasto catalogo di registrazioni, che conta centinaia di pubblicazioni, spazia dal repertorio sinfonico e operistico tradizionale alle opere contemporanee. Ha scritto anche tre libri ottimamente accolti da pubblico e critica: Verdi, l'italiano; Prima la musica, poi le parole; e il recente L'infinito tra le note. Appassionato di insegnamento ai giovani musicisti, Muti ha fondato nel 2004 l'Orchestra giovanile Luigi Cherubini (ospite di LuganoMusica nella stagione 16/17) e nel 2015 l'Accademia italiana dell'opera Riccardo Muti. riccardomutimusic.com
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Chicago Symphony Orchestra Riccardo Muti, direttore musicale
Fagotti:
Keith Buncke (prima parte), William Buchman (sostituto prima parte), Dennis Michel, Miles Maner
Primi violini:
Controfagotto:
Miles Maner
Corni:
David Cooper (prima parte), Daniel Gingrich (sostituto prima parte), James Smelser, David Griffin, Oto Carrillo, Susanna Gaunt
Trombe:
Esteban Batallán (prima parte), Mark Ridenour (sostituto prima parte), John Hagstrom, Tage Larsen
Tromboni:
Jay Friedman (prima parte), Michael Mulcahy, Charles Vernon
Trombone basso:
Charles Vernon
Li-Kuo Chang Acting (prima parte), Catherine Brubaker, Youming Chen, Sunghee Choi, Wei-Ting Kuo, Danny Lai, Diane Mues, Lawrence Neuman2 , Max Raimi, Weijing Wang
Basso tuba:
Gene Pokorny (prima parte)
Timpani:
David Herbert (prima parte), Vadim Karpinos (sostituto prima parte)
John Sharp (prima parte), Kenneth Olsen (sostituto prima parte), Karen Basrak, Loren Brown, Richard Hirschl, Daniel Katz, Katinka Kleijn, David Sanders, Gary Stucka, Brant Taylor
Percussioni:
Cynthia Yeh (prima parte), Patricia Dash, Vadim Karpinos, James Ross
Bibliotecari:
Peter Conover (prima parte), Carole Keller, Mark Swanson
Contrabbassi:
Alexander Hanna (prima parte), Daniel Armstrong, Joseph DiBello, Robert Kassinger, Mark Kraemer, Stephen Lester, Bradley Opland
Personale orchestrale:
John Deverman (direttore), Anne MacQuarrie (manager)
Arpe:
Sarah Bullen (prima parte)2 , Lynne Turner
Tecnici di palco:
Flauti:
Stefán Ragnar Höskuldsson (prima parte), Emma Gerstein, Jennifer Gunn
Christopher Lewis (responsabile), Blair Carlson, Paul Christopher, Ryan Hartge, Peter Landry, Todd Snick
Musicisti aggiunti:
Ottavino:
Jennifer Gunn
Oboi:
William Welter (prima parte) , Michael Henoch (sostituto prima parte), Lora Schaefer, Scott Hostetler,
Ying Chai (violino), Roger Chase (viola), Julia Coronelli (arpa), Theodore Gabrielides (contrabbasso), Peter Henderson (tastiere), J. Michael Holmes (sassofono), Christopher Polen (contrabbasso), Di Shi (viola), Linc Smelser (violoncello), Tamae Clara Takarake (viola),
Robert Chen (primo violino di spalla), Stephanie Jeong (sostituto spalla), David Taylor (assistente spalla)1, Yuan-Qing Yu (assistente spalla), So Young Bae2 , Cornelius Chiu, Alison Dalton2 , Gina DiBello, Kozue Funakoshi, Russell Hershow, Qing Hou, Blair Milton, Paul Phillips Jr., Sando Shia, Susan Synnestvedt, Rong-Yan Tang Baird Dodge (prima parte), Sylvia Kim Kilcullen (sostituto prima parte), Lei Hou, Ni Mei, Fox Fehling, Hermine Gagné , Rachel Goldstein, Mihaela Ionescu, Melanie Kupchynsky, Wendy Koons Meir, Matous Michal, Simon Michal, Aiko Noda, Joyce Noh, Nancy Park, Ronald Satkiewicz, Florence Schwartz
Secondi violini:
Viole:
Violoncelli:
Corno inglese:
Scott Hostetler
Clarinetti:
Stephen Williamson (prima parte), John Bruce Yeh (sostituto prima parte), Gregory Smith, J. Lawrie Bloom
Clarinetto piccolo:
John Bruce Yeh
Clarinetto basso:
J. Lawrie Bloom 6
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Gli assistenti spalla sono elencati per anzianità. In licenza
La posizione di direttore musicale della CSO è donata in perpetuo da un generoso contributo della Zell Family Foundation. Le sezioni d'archi della CSO adotta posizioni a rotazione. I musicisti oltre il primo leggio (oltre i primi due nei violini) cambiano posto sistematicamente ogni due settimane e sono elencati in ordine alfabetico. Anche i percussionisti sono elencati in ordine alfabetico.
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Scheda
Richard Wagner
Scheda
Ouverture da L'olandese volante
Anno di composizione 1934
Paul Hindemith
(Lipsia, 22 maggio 1813 – Venezia, 13 febbraio 1883) Anno di composizione 1841
Sull’opera: con L’olandese volante – opera nota anche come Il vascello fantasma – Wagner prese le distanze in maniera decisiva dall’opera tradizionale: troviamo qui per la prima volta, infatti, l’utilizzo dei leitmotiv (temi musicali ricorrenti, abbinati al ripresentarsi di personaggi, sentimenti, oggetti o luoghi), così come l’adozione di una melodia unica, che procede senza interruzione, sopprimendo le forme chiuse. Ispirata a una leggenda del folclore nordeuropeo, l’opera racconta la storia di un marinaio condannato a vagare sul suo vascello per aver maledetto Dio, diventando così il terrore di tutti i mari. Solo l’amore di una fanciulla onesta riuscirà a salvarlo. Wagner, per comporre il libretto, si servì della forma letteraria del mito nella versione del poeta Heinrich Heine.
Prima esecuzione Königliches Hoftheater, Dresda, 2 gennaio 1843 Durata 11’
(Hanau, 16 novembre 1895 – Francoforte, 28 dicembre 1963) Sinfonia Mathis der Maler Sull’opera: Hindemith concepì l’opera lirica Mathis der Maler (Mattia il pittore) nel 1931, per portarla a termine nel 1935. Per tre anni, tuttavia, non venne rappresentata: il compositore era finito nella lista nera dei nazisti, accusato di «bolscevismo culturale» da Goebbels in persona. Dall’opera trasse però una Sinfonia, che riuscì a far eseguire in concerto il 12 marzo 1934 dai Berliner Philharmoniker diretti da Wilhelm Furtwängler: il grande direttore che negli anni del regime non esitò mai a difendere pubblicamente Hindemith. Musica e libretto del Mathis der Maler sono ispirati alla figura di Matthias Grünewald, il grande pittore del Rinascimento tedesco celebre per la pala d’altare del monastero di Issenheim, nel dipartimento alsaziano dell’Alto Reno.
Prima esecuzione Alte Philharmonie, Berlino, 12 marzo 1934 Durata 24’
Nell’anno 1841 la Corte Suprema Statunitense decreta la liberazione degli schiavi africani protagonisti due anni prima dell’ammutinamento a bordo della goletta Amistad, con una sentenza passata alla storia tra i primi atti ufficiali di opposizione alla schiavitù il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach – tra i più influenti critici della religione ed esponente della sinistra hegeliana – pubblica a Lipsia Essenza del cristianesimo. Ritenuto uno dei suoi testi fondamentali, vi sostenne che il ruolo positivo della religione consiste nell'oggettivazione dei bisogni e delle aspirazioni dell'uomo. L’essere umano avverte infatti la propria insicurezza e cerca la salvezza in un essere personale, infinito immortale e beato, cioè in Dio nasce a Morges, nel Canton Vaud, François-Alphonse Forel. Fu pioniere nello studio dei laghi, tanto da essere considerato il fondatore della limnologia, branca dell’idrologia che studia le acque continentali (o acque interne). Assieme al geografo tedesco Wilhelm Ule ideò la scala Forel-Ule (per determinare il colore dei corpi nell’acqua) e con il geofisico italiano Michele Stefano de Rossi inventò la scala Rossi-Forel: una delle prime scale sismiche a valutare l'intensità dei terremoti.
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Nell’anno 1934 viene pubblicato dall’editore Vallecchi Sorelle Materassi, il romanzo più noto e compiuto del futurista Aldo Palazzeschi. Ambientato nei primi anni del XX secolo a Coverciano, sobborgo di Firenze, narra la vicenda di quattro donne che vivono una vita tranquilla e isolata: tre sorelle e la loro fedele domestica muore a Worcester, nell’Inghilterra centrale, il compositore e direttore d’orchestra britannico Edward Elgar. Fu autore di numerose opere per orchestra (tra cui le famose marce Pomp and Circumstance e le Variazioni Enigma), oratori, musica da camera, sinfonie, musica per coro e concerti strumentali di grande successo, come quello per violoncello in mi minore che tutt’oggi viene regolarmente programmato nelle maggiori stagioni sinfoniche ha luogo il cosiddetto “incidente di Ual Ual”, che segnò l’inizio della guerra d’Etiopia. Nell’omonima località di confine, dopo settimane di tensione tra il presidio italiano e gli armati etiopici, cominciò un violento scontro a fuoco per il possesso del territorio, ricco di pozzi d’acqua, occupato illegalmente – secondo gli etiopi – dagli italiani sin dal 1926. L’incidente servì al governo italiano per giustificare la guerra successiva.
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Scheda
Antonín Dvořák
Spunti d’ascolto
(Nelahozeves, 8 settembre 1841 – Praga, 1º maggio 1904) Anno di composizione 1893
Sinfonia n. 9 in mi minore, op. 95 Dal nuovo mondo
Prima esecuzione Carnegie Hall, New York, 16 Dicembre 1893 Durata 40’
Sull’opera: Dvořák scrisse la Sinfonia n. 9 (pubblicata inizialmente col n. 5, nonostante fosse la nona nonché ultima sinfonia del compositore) nel 1893 a New York, dove risiedeva in quanto direttore del National Conservatory of Music. Stimolato dalla cultura musicale dei nativi d’America, per la cui valorizzazione nelle accademie e nelle sale da concerto si batté attivamente durante l’intero soggiorno statunitense, realizzò nella sinfonia Dal nuovo mondo un innovativo connubio tra la tradizione colta europea e quella folklorica autoctona. Se infatti nel primo tempo compare il tema dello spiritual Swing low, sweet chariot, nei movimenti centrali non mancano melodie ispirate alla musica indo-americana. Ci sono anche evidenti tracce del folclore boemo, così come caratteristiche armoniche e ritmiche proprie della personalissima scrittura di Dvořák.
I tre movimenti che costituiscono la Sinfonia Mathis der Maler di Hindemith rimandano – a partire dal titolo – ai tre pannelli dell'Altare di Isenheim di Matthias Grünewald, oggi conservato al Musée d’Unterlinden di Colmar, in Alsazia. Pur evitando riferimenti descrittivi, il compositore riesce nell’intento di evocare le atmosfere religiose del polittico: nel Concerto degli Angeli utilizza una scrittura contrappuntistica che rimanda alla musica antica; nella Deposizione, che richiama nel primo tema una marcia funebre, esprime tutto il dolore dell’avvenimento biblico; nella Tentazione di Sant’Antonio, infine, evoca la lotta del santo contro il demonio e si conclude con la sconfitta delle forze del male.
Nell’anno 1893 muore a San Pietroburgo Pëtr Il'ič Čajkovskij. Nato nel 1840 a Kamsko-Votkinsk è stato – e tutt’ora rimane – uno dei compositori di musica classica più famosi e più amati di tutti i tempi. Esponente del tardoromanticismo russo, ha unito nelle sue opere le caratteristiche della musica tradizionale del suo paese al linguaggio sinfonico tedesco. Nonostante il grande successo popolare, non sempre fu ben accolto in patria; una diffidenza della critica che – unita alle difficoltà di relazione interpersonale – lo condusse a soffrire di quella depressione che gli fu infine fatale fondendosi con i comuni di Enge, Wollishofen, Wiedikon, Aussersihl, Wipkingen, Riesbach, Hottingen, Hirslanden, Fluntern, Oberstrass e Unterstrass, Zurigo diviene la più grande città della Svizzera, con un totale di 121’057 abitanti (oggi 402’762) e una superficie di 45 km2 (oggi 92 km2) nasce a Mansfeld, in Germania, il compositore, violinista e direttore d’orchestra Wolfgang Zeller. Violinista prima della Deutsche Oper Berlin e poi del teatro Volksbühne, nel 1919 iniziò a comporre musiche di scena. Dopo aver lavorato ad alcuni cortometraggi, musicò il primo lungometraggio sonoro prodotto in Germania, La melodia del mondo, per poi collaborare con registi del calibro di Carl Theodor Dreyer e Georg Wilhelm Pabst. 10
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Scrive Wagner a proposito del mito de L’Olandese volante: «In esso si esprime con straziante violenza un tratto antichissimo dell’essere umano. Nel suo significato più generale questo tratto è la brama di requie dalle tempeste della vita. Nel sereno mondo ellenico lo incontriamo nelle peregrinazioni di Ulisse e nella sua nostalgia per la patria, la casa, il focolare e la sposa – ideale effettivamente raggiungibile e in ultimo raggiunto dal figlio dell'Ellade, appagato dal suo ruolo di cittadino. Il Cristianesimo, straniero senza patria sulla terra, incarnò tale tratto nella figura dell’Ebreo errante: a questo viandante, condannato per l’eternità a un’interminabile esistenza senza scopo e senza gioia, non sorrideva alcun riscatto terreno; sua unica aspirazione era il bramare la morte, sua unica speranza la prospettiva di non più esistere».
Per Dvořák, che nel Vecchio Continente aveva raggiunto da tempo ormai la statura dell’autore affermato, il soggiorno americano si rivelò un vero e proprio toccasana dal punto di vista creativo. Non è un caso, infatti, che alcune tra le sue composizioni di maggiore successo siano stata realizzate proprio in questo periodo: la Sinfonia n. 9 Dal nuovo mondo, per l’appunto, ma anche il Quartetto per archi in fa maggiore op. 96 Americano e il Concerto per violoncello in si minore. L’attenzione di Dvořák per le musiche di origine popolare non cominciò però con il suo arrivo in America e con la composizione della Sinfonia n. 9. Già negli anni Sessanta dell’Ottocento, quando lavorava come prima viola nell’orchestra del Teatro Provvisorio Boemo, aveva infatti potuto apprendere da Bedřich Smetana (spesso sul podio in qualità di direttore) come la musica colta e quella popolare non andassero considerate antitetiche, bensì complementari.
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Bibliografia
Riccardo Muti L’infinito tra le note. Il mio viaggio nella musica Solferino, 2019 ** Marco Moiraghi Paul Hindemith. Musica come vita L’Epos, 2009 ** Renzo Cresti Richard Wagner. La poetica del puro umano LIM, 2016
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** Guy Erismann Antonín Dvořák : le génie d'un peuple Fayard, 2004 Michael B. Beckerman New Worlds of Dvořák: Searching in America for the Composer's Inner Life W. W. Norton & Company, 2003
Abbiamo il piacere di segnalare l’incisione di Riccardo Muti della Sinfonia Dal nuovo mondo di Antonín Dvořák con la New Philharmonia Orchestra sotto l’etichetta EMI. Il libro, i CD e i DVD di Riccardo Muti sono in vendita presso il Bookshop del LAC. A 50 anni dal debutto di Riccardo Muti al Teatro del Maggio, RMMUSIC pubblica una
Edizione Speciale in Vinile di due registrazioni inedite Registrazioni LIVE dal Teatro Comunale di Firenze Concerto in Do minore K.491 20 novembre 1971 - unica registrazione di questo capolavoro lasciataci da Richter Concerto in Si bemolle maggiore K.595 4 dicembre 1976 - mai pubblicata prima
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Domenica
Luzerner Sinfonieorchester James Gaffigan
16.02.20 ore 17.00 Concerto
direttore
ore 19.00 Early night modern
LuganoMusica ringrazia
Partner istituzionali
Gil Shaham violino
Ligeti . Mendelssohn Bartholdy . Sibelius Sponsor
Lunedì
City of Birmingham Symphony Orchestra Mirga Gražinytė-Tyla
23.03.20 ore 20.30
direttrice
Gabriela Montero pianoforte
Šerkšnytė . Čajkovskij . Brahms
Pasqua a Lugano 10-15.04.20
Orchestra Mozart Daniele Gatti
direttore
Solisti Domenica 12, ore 17.00 Beethoven . Prokof’ev
Fondazioni Fondazione ing. Pasquale Lucchini Fondazione Lugano per il Polo Culturale Fondazione Vontobel The Laurence Modiano Charitable Trust Fondazione Landis & Gyr Club Pentagramma Si ringraziano sentitamente i membri per il prezioso sostegno. Media Partner Corriere del Ticino
Mercoledì 15, ore 20.30 Mozart . Stravinskij 14
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I prossimi appuntamenti LAC edu / Un quadro una musica Domenica 26.01.20 (evento gratuito) ore 11.00 Teatrostudio
Lina Bertola
Musica in immagini Mercoledì 29.01.20 (ingresso libero) ore 18.30 Sala 4
Arturo Benedetti Michelangeli
Documentario RAI
Weekend di quartetti Venerdì 31.01.20 ore 20.30 Teatrostudio
Cuarteto Casals
Haydn . Mozart . Coll . Beethoven Sabato 01.02.20 ore 20.30 Teatrostudio
Quartetto Modigliani Mozart . Ravel . Grieg
Domenica 02.02.20 ore 17.00 Teatrostudio
Quartetto Schumann Mozart . Šostakovič . Mendelssohn
© Jennifer Taylor
Lunedì 03.02.20 ore 20.30 Sala Teatro
Maurizio Pollini pianoforte Brahms . Schoenberg . Beethoven
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