80° Holliger Heinz Holliger oboe e oboe d’amore
Anita Leuzinger violoncello
Anton Kernjak pianoforte Giovedì
24.10.2019
ore 20.30 Teatrostudio - LAC
LuganoMusica ringrazia
Programma
Robert Schumann
Sei pezzi in forma di canone, op. 56 versione per oboe d’amore, violoncello e pianoforte di Theodor Kirchner - Nicht zu schnell - Mit innigem Ausdruck - Andantino - Innig - Nicht zu schnell - Adagio
Partner istituzionali
Tre romanze per oboe e pianoforte, op. 94 - Nicht schnell - Einfach, innig - Nicht schnell
Sponsor
Heinz Holliger
Romancendres per violoncello e pianoforte - Kondukt I (C.S. - R.S.) - I Aurora (Nachts) - II R(asche)S Flügelschlagen - III “Der Würgengel der Gegenwart” - IV “heiter bewegt” - (“Es wehet ein Schatten darin”) - Kondukt II (“Der bleiche Engel der Zukunft”) Fondazioni Fondazione ing. Pasquale Lucchini Fondazione Lugano per il Polo Culturale Fondazione Vontobel The Laurence Modiano Charitable Trust Fondazione Landis & Gyr Club Pentagramma Si ringraziano sentitamente i membri per il prezioso sostegno. Media Partner Corriere del Ticino
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Intervallo
Robert Schumann
Cinque pezzi in stile popolare, op. 102 - Mit Humor Vanitas vanitatum - Langsam - Nicht schnell, mit viel Ton zu spielen - Nicht zu rasch - Stark und markiert
Vi invitiamo a tener spenti gli apparecchi elettronici per tutta la durata del concerto, onde evitare di disturbare con suoni e luci sia l'esecuzione musicale sia gli altri spettatori.
Ludwig van Beethoven
Trio in si bemolle maggiore, op. 11 Gassenhauer nella versione per oboe, violoncello e pianoforte - Allegro con brio - Adagio - Allegretto. Tema con variazioni 3
Biografie interpreti
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Heinz Holliger
Anita Leuzinger
Nato a Langenthal, nel Canton Berna, ha studiato oboe, pianoforte e composizione a Berna, Parigi e Basilea, tra gli altri con Sándor Veress e Pierre Boulez. La sua carriera lo ha portato a lavorare nei maggiori centri musicali internazionali – prima come oboista, poi come compositore e direttore – consentendogli di sviluppare continuamente le proprie esperienze e conoscenze sia d’interprete sia di autore. Dal punto di vista strumentale, ha significativamente contribuito ad ampliare le tecniche di esecuzione dell’oboe grazie al costante impegno nella musica contemporanea. Come direttore ha diretto le più grandi orchestre al mondo: Berliner Philharmoniker, Wiener Philharmoniker, Cleveland Orchestra, Concertgebouw di Amsterdam, Wiener Symphoniker, Tonhalle-Orchester Zürich e l’Orchestre de la Suisse Romande. Il suo lavoro di compositore comprende tutti i generi – opere sceniche, per orchestra, musica da camera e brani vocali – in una continua ricerca dei limiti del suono e del linguaggio. In particolare si ricordano l’opera Schneewittchen (eseguita nel 1998 all’Opera di Zurigo e Grammy Award nel 2002), lo Scardanelli-Zyklus (ispirato alle liriche di Hölderlin) e l’insolito Alb-Chehr con cui nel 1991 ha stabilito un legame tanto trasversale quanto significativo con la musica popolare svizzera. Heinz Holliger ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti tra i quali l’Ernst von Siemens Music Prize, e il Gran premio svizzero di musica.
Nata nei pressi di Zurigo, ha iniziato a suonare il violoncello all'età di cinque anni. Ha studiato con Thomas Grossenbacher a Zurigo e con Thomas Demenga a Basilea, dove ha ottenuto il diploma di solista "con lode". Con il pianista ungherese Ferenc Rados ha maturato un approccio completamente nuovo alla musica e anche György Kurtág, Miklós Perényi e Steven Isserlis le hanno dato altri importanti impulsi. Nel 2008 ha vinto il rinomato Concorso Naumburg di New York tenendo contestualmente il suo primo recital alla Carnegie Hall. All'età di ventitre anni è stata scelta come violoncellista solista dalla Tonhalle-Orchester Zürich, un ruolo di prestigio che – nella sua natura part-time – le permette di continuare a dedicarsi alla musica da camera e di proseguire nella carriera solistica, per istituzioni quali Lucerne Festival, Festival di Salisburgo, Davos Music Festival, Sommets Musicaux Gstaad e il Festival "Viva Cello". È apparsa come solista con le orchestre Tonhalle di Zurigo, Sinfonica di Basilea, Orchestra della Svizzera italiana, Radio-Symphonieorchester Wien, Sinfonica della Radio Slovacca, i Solisti di Zagabria e l'American Symphony Orchestra. Con Heinz Holliger ha suonato il Concerto di Lutoslawski al Festival di Salisburgo e ha tenuto una serie di concerti da camera in Giappone. È professore assistente alla Musikhochschule di Basilea dal 2007.
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Scheda
Robert Schumann
(Zwickau, 8 giugno 1810 – Bonn, 29 luglio 1856) Sei pezzi in forma di canone, op. 56 (1845) - 16’ versione per oboe d’amore, violoncello e pianoforte di Theodor Kirchner Tre romanze per oboe e pianoforte, op. 94 (1849) - 14’ Cinque pezzi in stile popolare, op. 102 (1849) - 15’ Sulle opere: negli anni Quaranta dell’Ottocento Schumann scrisse numerose composizioni di musica da camera. In esse è possibile ravvisare non soltanto un Romanticismo fantasioso e vitale, ma anche quel tormentato intimismo proprio di tutta la sua produzione. Se i Sei pezzi in forma di canone op. 56 – composti originariamente per pianoforte a pedali – regalano momenti di preziosa poesia, con le Tre romanze op. 94 – regalo di Natale per la moglie Clara – si passa invece da una delicata malinconia (nella prima romanza) alla dolcezza melodica (nella seconda), per poi chiudere con un’atmosfera quasi misteriosa. I Cinque pezzi in stile popolare, infine, fanno di Schumann un precursore di quella tendenza a scoprire e rielaborare in maniera originale la musica del folklore che caratterizzerà la seconda metà del secolo. L’opera, dedicata al violoncellista Andreas Grabau, affida al violoncello un ruolo da assoluto protagonista.
Anton Kernjak Nato in una famiglia austriaca di lingua slovena, si è formato all'Università Mozarteum di Salisburgo sotto la guida di Christoph Lieske e poi nella classe di perfezionamento di Rudolf Buchbinder alla Musikhochschule di Basilea, dove ha ottenuto il diploma di concerto con distinzione. Ha studiato parallelamente la musica da camera con Gérard Wyss e la musica moderna con Jürg Wyttenbach e partecipato a masterclasses dirette da György Kurtág. Anche un altro musicista ungherese – Ferenc Rodos, con cui ha lavorato vari anni – ha esercitato su di lui un’influenza profonda. Come musicista da camera si esibisce regolarmente in duo e trio in Europa, Giappone, Canada e negli Stati Uniti. È invitato in festival importanti e si produce in sale prestigiose come la Tonhalle di Zurigo, la Radio WDR di Colonia, la Wigmore Hall di Londra o la Carnegie Hall di New York. Da molti anni collabora con Heinz Holliger e forma un duo con la violoncellista Anita Leuzinger. Insieme hanno registrato il disco “Aschenmusik” (pubblicato per ECM New Series) con opere di Schumann e Holliger. Suona regolarmente anche con Thomas Demenga, Katharina Gohl e Roland Moser, Hanna Weinmeister e Silvia Simionescu. Oltre al repertorio classico e romantico, s’impegna con dedizione anche nell’esecuzione di musica moderna e contemporanea. Dal 2009 insegna musica da camera alla Musikhochschule di Basilea.
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Nell’anno 1849 si conclude la Prima guerra d'indipendenza italiana: combattuta dal Regno di Sardegna e da volontari italiani contro l'Impero austriaco e altre nazioni conservatrici, fu uno degli episodi-cardine del Risorgimento vengono giustiziati a Londra, tramite impiccagione, l’assassina svizzera Marie Manning (nata a Ginevra nel 1821) e suo marito Frederick George Manning, colpevoli dell’uccisione di Patrick O’Connor, l’amante di lei. All’esecuzione assistette anche lo scrittore Charles Dickens, che scrisse al Times deprecando il terribile spettacolo della folla che cinicamente si adunò per guardare, bevendo e mangiando come si trattasse di puro intrattenimento muore a Parigi Fryderyk Chopin. Figura centrale in tutto il Romanticismo musicale il compositore d’origine polacca rappresentò il primo – e ancora oggi il più celebre – caso di identificazione ideale tra la persona artistica e lo strumento suonato, il pianoforte, costituendo un binomio tra i più fulgidi di tutta la storia della musica 7
Scheda
Heinz Holliger
Scheda
Romancendres per violoncello e pianoforte
Anno di composizione 1797
Trio in si bemolle maggiore, op. 11 Gassenhauer nella versione per oboe, violoncello e pianoforte
Durata 23’
Sull’opera: pubblicato nel 1798, il Trio in si bemolle maggiore reca la dedica alla contessa von Thun e riporta sul frontespizio la dicitura «per clarinetto o violino». Quest’insolita alternativa – nonostante fosse stato composto originariamente per il clarinetto – si risolse sin da subito in favore del violino, nel concerto di stasera sostituito dall’oboe. Il Trio si apre con un Allegro con brio che presenta il tipico contrasto tra un primo tema di carattere marziale e un secondo più melodico. L’Adagio che segue mette in luce tutta la cantabilità del violoncello nel suo registro più acuto, mentre l’Allegretto finale è costituito da una serie di variazioni a partire da una melodia piuttosto popolare all’epoca, tratta da un’opera di Joseph Weigl. Nelle prime due variazioni, Beethoven presenta gli strumenti separatamente, per poi riunirli in quelle successive.
Ludwig van Beethoven
(*Langenthal, 21 maggio 1939) Anno di composizione 2003
Sull’opera: in sessantadue anni di attività creativa, Heinz Holliger ha scritto praticamente per tutti i tipi di organico vocale e strumentale. Una particolare passione – confermata anche dalla sua diretta pratica strumentale e concertistica – è però sempre stata quella per la musica da camera, e nello scrivere musiche per questa destinazione non ha mai nascosto le sue ascendenze musicali, come Robert Schumann. E proprio un episodio della vita del grande autore romantico costituisce l’antefatto di Romancendres: nel 1853 Schumann compose infatti cinque romanze per violoncello e pianoforte. Le opere non furono mai pubblicate e Clara Schumann distrusse il manoscritto inedito nel 1893, quarant’anni dopo che furono scritte. L’opera di Holliger rimanda a queste composizioni divenute cenere sin dal titolo, che è la combinazione delle parole francesi per "romanza" e "cenere".
Durata 22’
(Bonn, 16 dicembre 1770 – Vienna, 26 marzo 1827)
Nell’anno 2003 con l'invasione dell'Iraq da parte di una coalizione guidata dagli USA ha inizio la Seconda guerra del Golfo. Il conflitto – mirante a destituire il dittatore Saddam Hussein, infondatamente accusato di detenere armi di distruzione di massa – sarebbe terminato nel 2011 col passaggio definitivo di tutti i poteri alle nuove autorità irachene sconfiggendo 5 a 0 il Team New Zealand l’imbarcazione svizzera Alinghi conquista ad Auckland, in Nuova Zelanda, la 31ma Coppa America. Fu la prima volta che – dalla prima edizione del 1851 – un'imbarcazione europea vinceva il più importante trofeo velistico si spegne a Roma il compositore Luciano Berio. Figura di primo piano dell'avanguardia musicale del dopoguerra, esplorò diverse dimensioni compositive: serialismo, musica concreta, elettronica e musiche popolari. Tra i suoi brani più noti le 13 Sequenze per strumento solo, tra cui la Sequenza VII scritta per l’oboe di Heinz Holliger
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Nell’anno 1797 in seguito alla cosiddetta Campagna d’Italia, viene istituita da Napoleone Bonaparte la Repubblica Cisalpina. Lo Stato, sotto controllo francese, comprendeva Milano, la Repubblica Cispadana, Bergamo e Crema, cui si aggiunsero poi Bologna, Ferrara e Ravenna. Dopo il Trattato di Campoformio del 17 ottobre, vennero ammessi formalmente anche lo Stato del Mantovano, i territori veneziani tra l’Oglio e il Benaco e la Valtellina, sottratta alla Svizzera nasce a Vienna Franz Schubert, compositore tra i massimi esponenti del periodo romantico. Nella sua opera dimostrò un grande interesse per la sperimentazione e la varietà dei generi, con un approccio innovativo soprattutto nell’uso delle modulazioni armoniche. Di grande importanza sono stati i suoi Lieder (un genere che rinnovò profondamente), le sinfonie e la musica da camera il 22 ottobre, al Parc Monceau di Parigi, l’inventore francese André-Jacques Garnerin esegue un lancio con il primo paracadute della storia. Simile a un ombrello di circa 7 metri di diametro, il paracadute era costituito da un palo con un nodo che lo collegava a un pallone. Garnerin viaggiò in una navicella attaccata al fondo del paracadute per poi recidere il nodo a un’altezza di circa 1000 metri
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Spunti d’ascolto
i Sei pezzi in forma di canone, op. 56 di Schumann – eseguiti stasera nella versione per oboe d’amore, violoncello e pianoforte di Theodor Kirchner – hanno conosciuto diverse trascrizioni d’autore: oltre a quella già citata, tra le più celebri ricordiamo la trascrizione per pianoforte a quattro mani realizzata da Georges Bizet, quella per due pianoforti di Claude Debussy e quella per pianoforte solo di Clara Schumann. Lo strumento per cui i Sei pezzi erano stati originariamente composti, il pianoforte a pedali, non ebbe gran fortuna: si trattava di un pianoforte munito di pedaliera che permetteva di eseguire in casa partiture per organo
Tre grandi interpreti in arrivo! 22.11.19 Beatrice Rana pianoforte Fryderyk Chopin Studi per pianoforte, op. 25 Isaac Albéniz Iberia, 12 impressioni spagnole per pianoforte, terzo libro Igor’ Stravinskij Trois mouvements de Pétrouchka per pianoforte © Nicolas Bets
scritti in soli tre giorni, tra il 15 e il 17 aprile 1849, i Cinque pezzi in stile popolare di Schumann erano destinati a un uso privato: appartenevano alla pratica tanto diffusa nei salotti tedeschi della “Hausmusik”, musica casalinga. Da ciò deriva non soltanto la relativa brevità dei brani e il loro carattere vivace, ma anche la possibilità di essere eseguiti ad libitum da strumenti differenti, in questo caso violino o violoncello, in base agli ospiti presenti alla serata
06.12.19 Le Concert des Nations Jordi Savall © Molina Visuals
si riporta che Clara Schumann bruciò in tarda età alcuni manoscritti del defunto marito – con l’approvazione dell’amico Johannes Brahms – perché temeva che la reputazione postuma di Robert potesse soffrire se le composizioni scritte durante l'insorgenza della sua malattia mentale fossero state pubblicate. Gli unici elementi sopravvissuti al rogo traspaiono da una vivida descrizione del violinista Joseph Joachim. Heinz Holliger ha utilizzato proprio questo resoconto verbale come punto di partenza per la musica di Romancendres, una sottile meditazione sul doppio carattere di amore e morte, musica e silenzio, romanze e ceneri l’ultimo movimento del Trio in si bemolle maggiore op. 11 presenta una serie di variazioni su di un tema tratto da L’Amore marinaro (ovvero Il Corsaro per amore), opera comica molto famosa all’epoca di Beethoven, composta dall’ungherese Joseph Weigl nel 1797 e rappresentata a Vienna nell’ottobre di quello stesso anno. Fu l’editore Artaria a domandare a Beethoven di scegliere la melodia dell’Aria Pria per le sue Variazioni. Carl Czerny racconta che il musicista, in seguito, si sarebbe pentito di non aver chiuso il Trio con un ulteriore movimento finale che seguisse le Variazioni stesse
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Tous les matins du monde – repertorio francese da camera tra ‘500 e ‘700
16.12.19 Grigorij Sokolov pianoforte
© Klaus Rudolph
Wolfgang Amadeus Mozart Preludio e fuga per pianoforte in do maggiore, K 394 Sonata per pianoforte n. 11 in la minore, op. 6 n. 2, K 331 Rondò per pianoforte in la minore, K 511
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Johannes Brahms Sei pezzi per pianoforte, op. 118 Quattro pezzi per pianoforte, op. 119
I prossimi appuntamenti Venerdì 25.10.19/15.11.19/10.01.20/28.02.20/20.03.20/24.04.20 ore 18.30 Teatrostudio
EAR (Electro Acoustic Room)
Concerti dedicati alla musica elettronica ed elettroacustica, dove l’arte e la tecnica si ritrovano. Martedì 05.11.19 ore 20.30 Teatrostudio
Focus Mendelssohn 1 Mendelssohn . Britten
Venerdì 08.11.19 ore 20.30 Teatrostudio
Focus Mendelssohn 2 Mendelssohn . Hindemith
© Raphael Faux
Domenica 10.11.19 ore 19.00 Early night modern, Teatrostudio ore 20.30 Concerto, Sala Teatro
Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia Sir Antonio Pappano direttore Francesco Piemontesi pianoforte Weber . Chopin . Schumann
Mercoledì 13.11.19 ore 20.30 Sala Teatro
Maurizio Pollini pianoforte Brahms . Schoenberg . Beethoven Venerdì 22.11.19 ore 20.30 Sala Teatro
Beatrice Rana pianoforte
Chopin . Albéniz . Stravinskij
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