Programma di sala, I Barocchisti e Coro RSI, 12.01.2020

Page 1

I Barocchisti Coro della Radiotelevisione svizzera

 

Diego Fasolis direttore Siri Karoline Thornhill soprano Marie-Claude Chappuis contralto Bernhard Berchtold tenore Klaus Mertens basso Domenica

12.01.2020 ore 15.00 Concerto Sala Teatro - LAC ore 18.30 Early night modern Teatrostudio - LAC

Durante la pausa: presentazione del ciclo e approfondimento del linguaggio musicale barocco. Gustosa merenda offerta a tutti i partecipanti.


LuganoMusica ringrazia

Programma

Johann Sebastian Bach Oratorio di Natale, BWV 248 Prima parte – Santo Natale, nascita di Gesù Jauchzet, frohlocket, auf, preiset die Tage 29'

Partner istituzionali

Seconda parte – Santo Stefano, annuncio ai pastori Und es waren Hirten in derselben Gegend 28' Terza parte – 1a domenica dopo Natale, adorazione dei pastori Herrscher des Himmels, erhöre das Lallen 25'

Sponsor

Intervallo Quarta parte – Anno nuovo, imposizione del nome Fallt mit Danken, fallt mit Loben 26' Quinta parte – 1a domenica dell'anno nuovo, arrivo dei Re Magi Ehre sei dir, Gott, gesungen 25'

Fondazioni Fondazione ing. Pasquale Lucchini Fondazione Lugano per il Polo Culturale Fondazione Vontobel The Laurence Modiano Charitable Trust Fondazione Landis & Gyr

Sesta parte – Epifania, adorazione dei Magi Herr, wenn die stolzen Feinde schnauben 24'

Club Pentagramma Si ringraziano sentitamente i membri per il prezioso sostegno.

Vi invitiamo a tener spenti gli apparecchi elettronici per tutta la durata del concerto, onde evitare di disturbare con suoni e luci sia l'esecuzione musicale sia gli altri spettatori.

Media Partner Corriere del Ticino

Il concerto verrà trasmesso in differita su RSI Rete Due.

2

www.luganomusica.ch

3


© Marco Borggreve

Biografie interpreti

Diego Fasolis

Riconosciuto nel mondo come uno degli interpreti di riferimento per la musica storicamente informata, unisce rigore stilistico, versatilità e virtuosismo. Ha studiato a Zurigo, Parigi e Cremona, conseguendo quattro diplomi con distinzione, e ha iniziato poi la sua carriera come concertista d’organo, eseguendo più volte l’integrale delle opere di Bach, Buxtehude, Mozart, Mendelssohn, Franck e Liszt. Nel 1993 è stato nominato Direttore stabile dei complessi vocali e strumentali della Radiotelevisione svizzera con cui ha realizzato una monumentale produzione con duecentocinquanta titoli dal Rinascimento al Novecento. Dal 1998 dirige I Barocchisti, ensemble con strumenti storici da lui fondato insieme alla moglie Adriana Brambilla, prematuramente scomparsa, alla quale ha dedicato nel 2013 una Fondazione benefica per il sostegno di giovani musicisti. Ha rapporti di collaborazione come direttore ospite con formazioni di primo piano e con le voci più importanti del panorama internazionale. In particolare ha collaborato con il mezzosoprano Cecilia Bartoli in progetti di grande portata, registrazioni audio e video e tournée concertistiche, l’ultima delle quali dedicata agli autori italiani e tedeschi presenti negli archivi di San Pietroburgo. Dal 2012 si esibisce regolarmente al Festival di Salisburgo con concerti e opere da Palestrina a Rossini, da Händel a Schubert. Nel 2016 la Scala gli ha affidato la creazione di un’orchestra con strumenti originali, che ha diretto ne Il Trionfo del Tempo e del Disinganno e in Tamerlano di Händel con Placido Domingo. Sempre nel 2016 ha raccolto l’eredità di Nikolaus Harnoncourt, eseguendo tre volte la Nona sinfonia di Beethoven al Musikverein di Vienna con il Concentus Musicus Wien e l’Arnold Schönberg Chor. Nel 2011 Papa Benedetto XVI gli ha conferito un dottorato honoris causa per il suo impegno nell’interpretazione di Musica sacra. Vanta un’imponente discografia comprendente più di centoventi titoli con cui ha ottenuto numerosi dischi d’oro, Grand prix du Disque, Echo Klassik e diverse Nomination ai Grammy Awards. Nel 2019 ha ricevuto una nomination agli International Opera Award tra i sei migliori direttori d’opera del 2018. 4

www.luganomusica.ch

Siri Karoline Thornhill

Marie-Claude Chappuis

Cresciuta in Norvegia in una famiglia di origine britanniche, si è formata presso il conservatorio della propria città – Stavanger – e al Conservatorio Reale dell'Aia. Ha cantato con direttori quali Iván Fischer, Ton Koopman, Christophe Coin, Philippe Herreweghe, Thomas Hengelbrock, Ivor Bolton, Ottavio Dantone e Fabio Biondi. Tra i suoi partner musicali figurano ensemble come Konzerthaus Berlin, Orchestra La Scintilla Zürich, La Petite Bande, Freiburger Barockorchester, Stavanger Symfoniorkester, Kammerorchester Basel, Concertgebouw Kamerorkest, Opéra National de Bordeaux e Amsterdam Baroque Orchestra. Le sue apparizioni l'hanno portata nelle principali sale da concerto, tra cui Konzerthaus di Berlino, Berliner Philharmonie, Gasteig München, Frauenkirche Dresden, Alte Oper Frankfurt, Concertgebouw Amsterdam, Kennedy Center di Washington, Palais des Beaux Arts a Bruxelles, Théâtre des Champs-Élysées a Parigi e Sala Verdi di Milano.

Ha studiato al Conservatorio di Fribourg (sua città natale) e al Mozarteum di Salisburgo, dove ha ricevuto il premio per l’eccellenza virtuosistica. Dopo il suo debutto con Brigitte Fassbaender all'Opera di Innsbruck ha cantato sui più prestigiosi palcoscenici del mondo, tra cui la Staatsoper di Berlino, il Festival di Salisburgo, il Grand Théâtre de Genève, il Festival d'Aix-en-Provence, l'Opernhaus di Zurigo, il Lincoln Center di New York come pure a Hong Kong, Tokyo, Shanghai e Seoul. Ha collaborato con Riccardo Muti, Giovanni Antonini, René Jacobs, Riccardo Chailly, Sir Roger Norrington e Ton Koopman per repertori dal Barocco al contemporaneo. Nikolaus Harnoncourt l'ha scelta per interpretare Idamante nell'Idomeneo che ha diretto a Graz e a Zurigo mentre recentemente alla Scala di Milano ha interpretato Fierrabras di Schubert, al Theater an der Wien il Guglielmo Tell di Rossini, alla Staatsoper di Berlino e al Teatro Real di Madrid il Dido and Aeneas di Purcell.

5


Bernhard Berchtold Klaus Mertens Formatosi al Conservatorio di Innsbruck e al Mozarteum di Salisburgo – con Horiana Branisteanu e Harmut Höll – è stato insignito di diversi premi quali l’International Summer Academy of Salzburg e il Franz Schubert and Modern Music. È stato ospite presso teatri quali La Scala di Milano, Theater an der Wien, la Maestranza di Siviglia, Semperoper di Dresda, Carlo Felice di Genova, Opéra di Lione, Bayerische Staatsoper di Monaco e al Festival di Salisburgo, dove nel 2009 è stato Primo Tenore nei Sieben Todsünden di Kurt Weill diretti da Simon Rattle. Altri maestri con cui ha collaborato sono Nikolaus Harnonocourt, Semyon Bychkov, Ton Koopman, Helmuth Rilling e Sebastian Weigle. Molto attivo in ambito discografico, con Michael Hofstetter alla testa di orchestra e coro NDR ha registrato La Resurrezione di Händel, mentre per la WDR ha realizzato diverse registrazioni nel suo ambito di elezione interpretativa, vale a dire il repertorio liederistico di Franz Schubert. 6

www.luganomusica.ch

I Barocchisti

Nato a Kleve, in Germania, Klaus Mertens si è formato in ambito vocale dapprima come sopranista. Successivamente ha studiato con Else Bischof-Bornes, Jakob Stämpfli e Peter Massmann. Ha tenuto concerti nelle più prestigiose sale europee, americane, giapponesi e in Israele, in collaborazione con i maggiori direttori nel repertorio barocco e romantico quali Frans Brüggen, Philippe Herreweghe, Gustav Leonhardt, Nikolaus Harnoncourt, Herbert Blomstedt, Roger Norrington, Kent Nagano e Andris Nelsons, accanto a orchestre quali Berliner Philharmoniker, Gewandhaus Lipsia, Dresdner Philharmonie, Concertgebouw Amsterdam, Tonhalle Zürich, Chicago Symphony, Tokyo Metropolitan e numerosi ensemble da camera. Con Ton Koopman ha collaborato alla registrazione ed esecuzione integrale delle Cantate bachiane, mentre il 28 luglio 2000 ha partecipato a Lipsia, nel 250º anniversario della morte di Bach, all’esecuzione della Messa in si minore trasmessa in mondovisione.

Sono internazionalmente apprezzati quale complesso di riferimento per l’esecuzione del repertorio antico su strumenti storici. Hanno realizzato numerose produzioni concertistiche e discografiche dedicate a Bach, Beethoven, Bellini, Cavalli, Galuppi, Gossec, Händel, Monteverdi, Mozart, Scarlatti, Paisiello, Pergolesi, Piccinni, Purcell, Rossini, Vivaldi. Le incisioni strumentali dedicate a Bach – pubblicate dall’etichetta Arts – sono ritenute pietre miliari del catalogo bachiano. Di grande successo i dischi vivaldiani pubblicati per Claves e Decca. L’ensemble diretto da Diego Fasolis si esibisce regolarmente nei maggiori festival musicali in Austria, Belgio, Croazia, Francia, Germania, Italia, Portogallo, Spagna, Svizzera e Stati Uniti, collaborando con i maggiori interpreti della musica barocca tra i quali Phlippe Jaroussky e Cecilia Bartoli. I Barocchisti sono stati insigniti dei maggiori premi della critica internazionale (Disque d’Or, Diapason d’Or, Echo Preis, Nomination ai Grammy Awards) e con l’album “Pergolesi” (lo Stabat Mater pubblicato da ERATO) hanno vinto l’International Classical Music Awards (ICMA).

7


Bach e le cantate

La forma musicale oggi definita “cantata” ai tempi di Bach poteva assumere denominazioni varie e differenti: “concerto”, “cantata” (per lo più «a voce sola»), “mottetto”, oppure – semplicemente – “pezzo sacro” o ancora “musica da chiesa”. Si trattava di una composizione vocale in più tempi, che nella funzione religiosa luterana del Settecento veniva eseguita all’interno del servizio liturgico. Riguardo al contenuto, la cantata costituiva una sorta di complemento musicale della predica, mentre – dal punto di vista formale – si ricollegava ad alcuni generi sviluppati nel corso del Seicento e fusi l’uno con l’altro. Nelle prime cantate scritte da Bach a dominare erano le parole della Bibbia e il corale, mentre mancavano ancora del tutto parti solistiche quali arie o recitativi (basti pensare all’Actus tragicus, BWV 106, composto verso il 1707). Attorno al 1714, invece, il musicista si aprì a un nuovo tipo di cantata che da una parte andava incontro alla crescente volontà degli autori di musica sacra di impiegare anche nelle loro composizioni le forme operistiche allora di moda, e dall’altra si accordava col pensiero del luteranesimo, secondo cui il Vangelo diventa vivente solo se presentato agli uomini nel modo adatto alla situazione presente. Ecco così comparire i primi recitativi nelle cantate BWV 70, 186 e 147. A Lipsia, Bach scrisse tre annate di cantate (1723-24; 1724-25; 1725-inizio 1727). Particolare attenzione merita l’annata II, comprendente le «cantate-corali», orientate verso un unico Lied sacro, i cui brani centrali sono costituiti da recitativi e arie. Verso il 1730 Bach intraprese invece altri due tentativi per variare lo schema di questa forma musicale: il primo consistette nel prendere dei canti spirituali – in genere inni di composizione relativamente recente – e servirsene in quanto soggetto per nuove cantate (ad esempio, nelle Cantate BWV 137, 192 e 112); il secondo, nell’introdurre una nuova forma di organizzazione unitaria che egli stesso chiamava “Oratorio”, un modus operandi reso celebre con il trittico costituito dall’Oratorio di Natale BWV 248, dall’Oratorio dell’Ascensione BWV 11 e dall’Oratorio di Pasqua BWV 249. Bach compose anche delle cantate di carattere profano, non molto diverse da quelle sacre, scritte per lo più come brani d’occasione, per festeggiare il compleanno di un principe o per onorare eminenti personalità della vita pubblica, ma anche cantate in forma di dramma per musica dal carattere mitologico (come la Cantata BWV 213 dedicata al racconto del mito del “bivio di Ercole”).

Coro della Radiotelevisione svizzera Fondato da Edwin Loehrer nel 1936, ha raggiunto rinomanza internazionale con registrazioni radiofoniche relative al repertorio italiano tra Cinque e Settecento. Dopo Loehrer, Francis Travis e André Ducret, nel 1993 il Coro è stato affidato a Diego Fasolis, con cui si è sviluppata un’intensa attività concertistica e discografica. Grand Prix du Disque, Diapason d’or, Grammy Award sono alcuni dei riconoscimenti assegnati al Coro dalla stampa specializzata. Claudio Abbado, René Clemencic, Ton Koopman e Gustav Leonhardt sono alcuni tra i direttori che hanno lavorato con il Coro lodandone le eccellenti qualità musicali. Grandemente apprezzato da Cecilia Bartoli, il Coro ha presenziato al Festival di Salisburgo in Norma, in Iphigénie en Tauride e in Semele. Nel 2015 il Coro si è esibito per le Ouvertures Spirituelles a Salisburgo e nel 2016 è stato impegnato in Norma in una lunga tournée a Monte-Carlo, Edimburgo, Parigi e Baden-Baden. Da oltre dieci anni si dedica alla registrazione integrale delle opere di Palestrina, compositore per la cui interpretazione il Coro è da anni un punto di riferimento. Nel 2018 l’ensemble, assieme a I Barocchisti diretti da Diego Fasolis, ha continuato il cammino dedicato alle Cantate di Bach, ed è stato ospite del Festival di Musica Antica di Innsbruck. Dal mese di ottobre dell’anno 2018 il Coro è gestito dall'Associazione “I Barocchisti” e sta sviluppando una intensa attività sia con l'omonima orchestra che con l'Orchestra della Svizzera italiana. 8

www.luganomusica.ch

9


Scheda

Johann Sebastian Bach

(Eisenach, 31 marzo 1685 – Lipsia, 28 luglio 1750) Anno di composizione 1734

Guida drammatica

Le sei Cantate dell’Oratorio di Natale di Bach rievocano in ordine cronologico quattro episodi relativi alle festività natalizie: la natività, la visita dei pastori, la circoncisione di Gesù e la venuta dei Magi. Se nelle prime quattro parti la lectio utilizzata è il Vangelo di Luca (2, 1-21), le ultime due ricorrono invece a Matteo (2, 1-12). La prima Cantata, dedicata alla nascita di Cristo e destinata ad essere eseguita il giorno di Natale, è aperta da un coro di lode accompagnato da timpani e trombe, per poi procedere con il racconto degli avvenimenti che precedono il lieto evento (la partenza di Giuseppe e Maria in direzione di Betlemme per via del censimento), concludendosi proprio con la scena della natività. La seconda Cantata, destinata al giorno di Santo Stefano, ha per tema l’annuncio ai pastori. Durante la notte un angelo irrompe dal cielo per portare loro il messaggio della nascita di Cristo. Dio stesso, con voce da basso, interviene per ricordare la profezia della venuta messianica presente nell’Antico Testamento. Un pastore invita tutti gli altri, spaventati, a seguire la stella per recarsi a vedere il Salvatore. Chiudono la seconda parte dei canti di Maria, angeli e pastori. La terza Cantata – da eseguire il 27 dicembre, nel giorno di San Giovanni Evangelista – racconta l’adorazione dei pastori che, dopo la scomparsa degli angeli, vanno a Betlemme per annunciare la venuta di Cristo. Maria canta una ninna nanna, mentre l’Evangelista riferisce del ritorno dei pastori. Nella quarta Cantata, destinata al giorno di Capodanno, è narrata la circoncisione di Gesù, a otto giorni dalla sua nascita, con la scelta del nome. Al racconto riportato dall’Evangelista seguono canti di gloria dedicati al suo nome, preghiere e invocazioni affinché possa essere guida con il proprio incedere. La quinta Cantata, scritta per la domenica dopo il Capodanno, riporta dell’arrivo dei Magi a Gerusalemme, desiderosi di fare visita al loro Salvatore. Erode, saputa di questa intenzione, se ne spaventa e, riunito il popolo intero di Gerusalemme, gli domanda in che luogo è avvenuta questa nascita. La turba risponde indicando Betlemme e riportando le parole dei profeti. Nell’ultima Cantata, destinata al giorno dell’Epifania, si racconta infine dell’adorazione dei Magi che, seguendo la stella cometa che avevano già visto in Oriente, giungono finalmente alla stalla di Betlemme e offrono a Cristo oro, incenso e mirra.

Oratorio di Natale, BWV 248

Prima esecuzione: Thomaskirche, Lipsia, 26 dicembre 1734 Durata 155'

Sull’opera: L'Oratorio di Natale BWV 248 – conosciuto in tedesco come Weihnachtsoratorium, ma il cui titolo originale è in latino: Oratorium tempore nativitatis Christi – rappresenta una delle opere sacre di Bach più apprezzate ed eseguite. Fu composto a Lipsia nel 1734 per la comunità cristiana delle due principali chiese cittadine, San Nicola e San Tommaso, per poter essere eseguito nei sei giorni delle festività natalizie (25, 26 e 27 dicembre 1734; 1, 2 e 6 gennaio 1735). L’Oratorio è costituito infatti da un ciclo di sei diverse cantate, il cui testo è tratto per le prime quattro dal Vangelo di San Luca e per la quinta e la sesta dal Vangelo di San Matteo. La musica non è del tutto originale: per alcuni cori e arie Bach recuperò brani preesistenti, traendoli e riadattandoli a partire da opere profane di propria composizione, secondo un procedimento peraltro comune ai suoi tempi. Nell’anno 1734 Carlo di Borbone (all’epoca principe del Granducato di Toscana ma futuro Carlo III re di Spagna) durante la guerra di successione polacca entra a Napoli al comando delle armate spagnole e conquista il Regno delle Due Sicilie, sottraendolo alla dominazione austriaca. Capostipite della dinastia dei Borbone di Napoli, avrebbe inaugurato un periodo di grande rinascita economica e culturale per la città partenopea muore a San Pietroburgo l’architetto e urbanista svizzero Domenico Trezzini. Nato ad Astano nel 1670, fu chiamato in Russia dallo zar Pietro il Grande nel 1703 e incaricato di elaborare i piani per la riorganizzazione generale della nuova capitale imperiale. I suoi numerosi interventi sono caratterizzati da uno stile barocco cosiddetto “petrino”, molto apprezzato dallo zar Georg Friedrich Händel scrive l’opera in tre atti Oreste. Questo pastiche, con anonimo libretto in italiano, può sorprendere per la sua tecnica compositiva: Händel vi assemblò una raccolta di arie da lui stesso composte negli anni precedenti, ma apponendovi parole nuove e nuovi recitativi, per creare un dramma musicale inedito

10

www.luganomusica.ch

11


Spunti d’ascolto

Non deve sorprendere l’idea che Bach abbia riutilizzato nell’Oratorio di Natale trascrizioni di musiche profane composte da lui stesso in precedenza. La tecnica della cosiddetta “parodia” era infatti d’uso comune: consisteva nell’adattare un pezzo – di solito un coro o un’aria, più raramente un recitativo – a un nuovo testo, differente per contenuto. La trasposizione di una musica in una cantata sacra le assicurava un nuovo impiego durante l’anno liturgico. Non mancavano, tuttavia, anche parodie profane o parodie sacre di pezzi sacri. Questa tecnica era cosa ovvia per i musicisti del Barocco, mentre doveva perdere ogni significato nella successiva epoca classico-romantica, con le nuove idee sull’originalità dell’ispirazione e sul valore eterno dell’opera d’arte. Nei cori di apertura della prima e della terza parte dell’Oratorio – così come nell’ultima aria del basso della prima parte e nell’aria del tenore della seconda parte – ritroviamo, parodiata, la Cantata profana BWV 214, che Bach aveva composto per festeggiare il compleanno della regina di Polonia e principessa di Sassonia, l’8 dicembre 1733. Nelle arie del contralto nella prima e seconda parte, nel duetto tra soprano e basso e nel successivo recitativo nella terza parte, nell’aria del soprano e in quella del tenore nella quarta parte, ritroviamo invece come modello la Cantata BWV 213, scritta per il compleanno del principe Federico Cristiano di Sassonia (5 novembre 1733). Proviene infine dalla Cantata profana BWV 215 – eseguita il 5 ottobre 1734 per l'anniversario della elezione di Augusto III a re di Polonia – il secondo recitativo dell’Evangelista nella quinta parte. L’Oratorio di Natale non è stato concepito per essere eseguito in concerto e tutto di seguito, ma – nonostante questo – mostra un carattere generale di grande unitarietà, garantito non soltanto dallo sviluppo cronologico della narrazione, ma anche dalle relazioni formali, tonali e di strumentazione presenti nella musica. È probabile che, per la sistemazione del testo poetico non biblico, Bach si sia servito dell’aiuto di Christian Friedrich Henrici, noto con lo pseudonimo di Picander: poeta e librettista tedesco che lavorò su molte delle cantate che il musicista scrisse a Lipsia. Nella prefazione a uno dei suoi volumi di poesie, è specificato che l’intero volume in questione sarebbe stato musicato da Bach nel 1729, ma – di queste presunte cantate – solo nove sono giunte fino a noi: è lecito presumere che le altre, purtroppo, siano andate perdute.

12

www.luganomusica.ch

Domenica

Luzerner Sinfonieorchester James Gaffigan

16.02.20 ore 17.00 Concerto

direttore

ore 19.00 Early night modern

Gil Shaham violino

Ligeti . Mendelssohn Bartholdy . Sibelius

Lunedì

City of Birmingham Symphony Orchestra Mirga Gražinytė-Tyla

23.03.20 ore 20.30

direttrice

Gabriela Montero pianoforte

Šerkšnytė . Čajkovskij . Brahms

Pasqua a Lugano 10-15.04.20

Orchestra Mozart Daniele Gatti

direttore

Solisti Domenica 12, ore 17.00 Beethoven . Prokof’ev Mercoledì 15, ore 20.30 Mozart . Stravinskij 13


Curiosità…

Bibliografia

I Barocchisti

Film: “Riccardo Muti prova”

Durante la pausa approfittate del rinfresco e partecipate all’incontro con Etienne Reymond ed Enrico Parola per conoscere più da vicino il mondo della musica barocca.

Dato il grande interesse, la proiezione del film: “Riccardo Muti prova” del 15 gennaio è già al completo! Ci sarà una seconda proiezione giovedì 16 gennaio, alle ore 18.30. La prenotazione è obbligatoria!

Bruno Bianco, Manlio Flora Johann Sebastian Bach: tutte le cantate Luglio Editore, 2009 Christoph Wolff Johann Sebastian Bach. La scienza della musica Bompiani, 2003 Arthur Mendel The New Bach Reader W. W. Norton & Company, 1999 Gianni Long Johann Sebastian Bach. Il musicista teologo Claudiana, 2000 Walter Blankenburg Das Weihnachts-Oratorium von Johann Sebastian Bach Bärenreiter, 1993 Loredana Lipperini Invito all'ascolto di Johann Sebastian Bach Mursia, 1984

Maurizio Pollini

Il piccolo spazzacamino

Vi ricordiamo che lunedì 3 febbraio ci sarà il récital di Maurizio Pollini, in sostituzione del concerto cancellato a novembre.

Le prove del Piccolo spazzacamino di B. Britten sono iniziate già a dicembre. Lorenza Cantini, regista, e Brunella Clerici, direttrice, stanno lavorando con i bambini e ragazzi del Coro Clairière. Lo spettacolo si terrà domenica 1° marzo alle ore 16.00.

14

www.luganomusica.ch

15


I prossimi appuntamenti © SF Marco Borrelli

Giovedì 23.01.20 ore 20.30 Sala Teatro

Chicago Symphony Orchestra Riccardo Muti direttore Wagner . Hindemith . Dvořák

LAC edu / Un quadro una musica Domenica 26.01.20 (evento gratuito) ore 11.00 Teatrostudio

Lina Bertola

Musica in immagini Mercoledì 29.01.20 (evento gratuito) ore 18.30 Sala 4

Arturo Benedetti Michelangeli

Documentario RAI

Weekend di quartetti Venerdì 31.01.20 ore 20.30 Teatrostudio

Cuarteto Casals

Haydn . Mozart . Coll . Beethoven Sabato 01.02.20 ore 20.30 Teatrostudio

Quartetto Modigliani Mozart . Ravel . Grieg

Domenica 02.02.20 ore 17.00 Teatrostudio

Quartetto Schumann Mozart . Šostakovič . Mendelssohn

Abbonatevi alla nostra Newsletter su www.luganomusica.ch/it/newsletter per ricevere gli ultimi aggiornamenti sui nostri prossimi appuntamenti, sulle interviste e sulle primizie musicali della nostra stagione. 16

www.luganomusica.ch


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.