Programma di sala, Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, 10.11.2019

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Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia - Roma   Sir Antonio Pappano direttore

Francesco Piemontesi pianoforte

Domenica

10.11.2019 ore 19.30 Early night modern Teatrostudio - LAC ore 20.30 Concerto Sala Teatro - LAC


Programma

Carl Maria von Weber

LuganoMusica

Ouverture da Euryanthe, op. 81

Fryderyk Chopin

Concerto per pianoforte n.1 in mi minore, op. 11 - Allegro maestoso - Romanza. Larghetto - Rondò. Vivace

Intervallo

i! n o i z o certo m e a l con a n u g r e Re n biglietto psotto l’albero

Robert Schumann

Sinfonia n. 2 in do maggiore, op. 61 - Sostenuto assai – Allegro ma non troppo - Scherzo. Allegro vivace - Adagio espressivo - Allegro molto vivace

a u Metti anoMusic g di Lu

Al termine del concerto il Maestro Antonio Pappano e Francesco Piemontesi incontreranno il pubblico nella hall per autografare i propri dischi. Vi invitiamo a tener spenti gli apparecchi elettronici per tutta la durata del concerto, onde evitare di disturbare con suoni e luci sia l'esecuzione musicale sia gli altri spettatori.

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© Musacchio&Ianniello

© Fabio Lovino

Biografie interpreti

Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia Roma

Sir Antonio Pappano Nato a Londra nel 1959 da genitori italiani ha studiato pianoforte, composizione e direzione d’orchestra negli Stati Uniti. Fra le tappe più prestigiose della sua carriera sono da ricordare i debutti alla Staatsoper di Vienna nel 1993, al Metropolitan di New York nel 1997 e al Festival di Bayreuth nel 1999. Ha diretto molte tra le maggiori orchestre del mondo, tra cui New York Philharmonic, Wiener Philharmoniker, Berliner Philharmoniker, Concertgebouw di Amsterdam, Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks e London Symphony Orchestra. Nel 2005 è stato nominato direttore dell’anno dalla Royal Philharmonic Society. Direttore musicale della stessa Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 2005, dal settembre 2002 è anche music director del Covent Garden di Londra. In passato ha ricoperto il ruolo di direttore musicale presso istituzioni di prestigio quali Norske Opera di Oslo (nel 1990) e Théâtre Royal de la Monnaie di Bruxelles (dal 1991 al 2002). Nel 2012 la regina Elisabetta lo ha nominato Cavaliere per i servizi resi alla musica e nello stesso anno è stato anche nominato Cavaliere di Gran Croce dell’ordine al Merito della Repubblica italiana. Nel 2015 gli è stata conferita la RPS Gold Medal – la più alta onorificenza della Royal Philharmonic Society – divenendo il centesimo laureato a partire dalla fondazione del premio, nel 1870. Lo scorso mese di aprile ha ricevuto il Premio Abbiati della critica musicale italiana per l’esecuzione di West Side Story e dell'integrale delle Sinfonie di Bernstein.

Fondata nel 1908 è stata la prima orchestra in Italia a dedicarsi esclusivamente al repertorio sinfonico promuovendo – in circa 15’000 concerti – prime esecuzioni di importanti capolavori del Novecento, diretta da maestri quali Gustav Mahler, Claude Debussy, Richard Strauss, Igor’ Stravinskij, Jean Sibelius, Paul Hindemith, Arturo Toscanini, Wilhelm Furtwängler, Victor De Sabata e Herbert von Karajan. I suoi direttori stabili sono stati Bernardino Molinari, Franco Ferrara, Fernando Previtali, Igor Markevitch, Thomas Schippers, Giuseppe Sinopoli, Daniele Gatti e Myung-Whun Chung. Dal 1983 al 1990 Leonard Bernstein è stato presidente onorario e dal 2005 Antonio Pappano è direttore musicale. Grazie a Sir Antonio Pappano il prestigio dell’orchestra ha avuto uno slancio straordinario, ottenendo importanti riconoscimenti internazionali e venendo invitata dalle più importanti istituzioni: Proms di Londra, Festival delle Notti Bianche di San Pietroburgo, Festival di Lucerna, Festival di Salisburgo, Philharmonie di Berlino, Musikverein di Vienna, Concertgebouw di Amsterdam, Royal Albert Hall di Londra, Salle Pleyel di Parigi, Scala di Milano, Suntory Hall di Tokyo, Semperoper di Dresda e Konzerthaus di Vienna. Importante – per volume e riscontri – è anche l’attività discografica, pubblicata per le più importanti etichette discografiche: Decca, Deutsche Grammophon, Warner Classics e Sony Classical. 4

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© Marco Borgreve

Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia - Roma *Carlo Maria Parazzoli, *Massimo Quarta, Ruggiero Sfregola, Marlene Prodigo, Elena La Montagna, Margherita Ceccarelli, Roberto Saluzzi, Fiorenza Ginanneschi, Roberto Granci, Paolo Piomboni, Barbara Castelli, Silvana Dolce, Jalle Feest, Daria Leuzinger, William Esteban Chiquito Henao, Soyeon Kim, Ylenia Montaruli, Simona Cappabianca *Alberto Mina, *David Romano, Ingrid Belli, Rosario Genovese, Leonardo Micucci, Lavinia Morelli, Pierluigi Capicchioni, Riccardo Piccirilli, Daniele Ciccolini, Andrea Vicari, Maria Tomasella Papais, Cristina Puca, Giovanni Bruno Galvani, Manuela Costi, Brunella Zanti, Svetlana Norkina, Annamaria Salvatori *Raffaele Mallozzi, *Simone Briatore, Stefano Trevisan, David Bursack, Sara Simoncini, Carla Santini, Fabio Catania, Ilona Balint, Andrea Alpestre, Lorenzo Falconi, Luca Manfredi, Federico Marchetti, Margherita Fanton *Luigi Piovano, *Gabriele Geminiani, Carlo Onori, Diego Romano, Francesco Storino, Bernardino Penazzi, Francesco Di Donna, Matteo Michele Bettinelli, Sara Gentile, Giacomo Menna, Roberto Mansueto, Giuseppe Scaglione *Antonio Sciancalepore, *Libero Lanzilotta, Anita Mazzantini, Simona Iemmolo, Paolo Marzo, Andrea Pighi, Paolo Cocchi Nicola Cascelli, Daniele De Pascalis *Andrea Oliva, *Adriana Ferreira, Nicola Protani Davide Ferrario *Paolo Pollastri, *Francesco Di Rosa, Anna Rita Argentieri Maria Irsara *Stefano Novelli, *Alessandro Carbonare, Simone Sirugo Dario Goracci *Francesco Bossone, *Andrea Zucco, Fabio Angeletti Alessandro Ghibaudo *Alessio Allegrini, *Guglielmo Pellarin, Fabio Frapparelli, Mirko Landoni, Alessio Bernardi, Luca Agus, Giuseppe Accardi *Andrea Lucchi, *Alfonso Gonzalez Barquin, Ermanno Ottaviani, Antonio Ruggeri *Andrea Conti, Esteban Mendez Chaves, Maurizio Persia Gianluca Grosso *Antonio Catone Edoardo Albino Giachino, Andrea Santarsiere, Davide Tonetti Cinzia Maurizio

Violini primi:

Violini secondi:

Viole:

Biografie interpreti

Francesco Piemontesi Pianista di eccezionale raffinatezza espressiva unita a una consumata abilità tecnica, è ampiamente noto per le sue interpretazioni di Mozart e del repertorio del primo Romanticismo. Il suo pianismo e la sua sensibilità hanno però anche una stretta affinità con il repertorio di Brahms, Liszt, Dvořák, Ravel, Debussy, Bartók e oltre. Si esibisce con i maggiori ensemble mondiali tra cui la Los Angeles Philharmonic Orchestra, la London Symphony Orchestra, Boston Symphony, Gewandhaus Leipzig, Wiener Symphoniker e la Budapest Festival Orchestra, accanto a direttori quali Vladimir Ashkenazy, Sir Mark Elder, Iván Fischer, Marek Janowski, Neeme Järvi, Sir Roger Norrington e Sir Antonio Pappano. Nato a Locarno, Piemontesi ha studiato con Nora Doallo e Arie Vardi prima di lavorare con Alfred Brendel, Murray Perahia, Cécile Ousset e Alexis Weissenberg. È salito alla ribalta internazionale con premi in diversi concorsi importanti, tra cui il Queen Elisabeth Competition del 2007, e tra il 200911 è stato scelto come artista della BBC New Generation Artist. Molto attivo in ambito discografico, la sua più recente pubblicazione (per l’etichetta Pentatone) è dedicata alle ultime sonate di Franz Schubert. Dal 2012 Piemontesi è direttore artistico delle Settimane Musicali di Ascona.

Violoncelli:

Contrabbassi: Flauti: Ottavino: Oboi: Corno inglese: Clarinetti: Clarinetto basso: Fagotti: Controfagotto: Corni: Trombe: Tromboni: Tuba: Timpani: Percussioni: Arpa:

* prima parte solista.

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Scheda

Carl Maria von Weber

Scheda

Ouverture da Euryanthe, op. 81

Anno di composizione 1830

Fryderyk Chopin

(Eutin, Germania, 18 novembre 1786 – Londra, 5 giugno 1826) Anno di composizione 1823

Sull’opera: Carl Maria von Weber può essere considerato a tutti gli effetti come il padre dell’opera nazionale tedesca. Con la sua trilogia teatrale – Der Freischütz, Euryanthe e Oberon – ha aperto la strada alle innovazioni del dramma wagneriano: nel considerare l’opera come espressione di un’arte d’insieme, dove tutte le parti si uniscono armoniosamente in una bellezza totale, ha gettato le basi per la futura Gesamtkunstwerk del musicista di Bayreuth, il quale – ancora in giovane età – espresse particolare apprezzamento per l’Ouverture dell’Euryanthe. Si tratta in effetti della pagina più memorabile di questa grande opera romantica in tre atti di argomento eroico, composta su libretto di Helmina von Chézy e rappresentata in prima assoluta al Theater am Kärntnertor di Vienna il 25 ottobre 1823, con la direzione dello stesso autore.

Prima esecuzione Theater am Kärntnertor, Vienna, 25 ottobre 1823 Durata 9’

(Żelazowa Wola, Polonia, 1º marzo 1810 – Parigi, 17 ottobre 1849) Concerto per pianoforte n.1 in mi minore, op. 11

Prima esecuzione Teatro Nazionale, Varsavia, 11 ottobre 1830 Durata 43’

Nell’anno 1823 muore a Parigi Abraham-Louis Breguet, orologiaio svizzero originario di Neuchâtel. Autore di fondamentali invenzioni nel campo dell'orologeria (come i primi orologi automatici, detti "perpetui") nel 1775 fondò la manifattura orologiera col proprio nome (oggi marchio trainante nel settore del lusso) e perfezionò la propria arte al punto da diventare il principale fornitore di orologi della regina Maria Antonietta prima, dell'intera corte di Versailles poi si tramanda che – alla fine di un concerto tenuto a Vienna il 13 aprile – l’appena undicenne Franz Liszt venne calorosamente stretto in abbraccio da un Ludwig van Beethoven entusiasmato dalla performance. L’evento – reale o fittizio – fu per decenni oggetto di narrazioni e raffigurazioni pittoriche viene proclamata ufficialmente la nascita della Repubblica Federale del Centro America, anche nota col nome di Federazione Centroamericana o Stati Uniti dell’America Centrale. Nata con l’intento di ispirarsi al modello di repubblica federale degli Stati Uniti d’America, non durò che fino al 1840 ed ebbe inizialmente come capitale Città del Guatemala, poi sostituita nel 1834 da San Salvador

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Sull’opera: Chopin compose due soli Concerti per pianoforte e orchestra, entrambi tra i diciannove e i vent’anni. Il Concerto in mi minore op. 11 fu pubblicato nel 1833 a Parigi come n. 1, nonostante fosse stato scritto subito dopo il Concerto in fa minore op. 21, catalogato come n. 2 perché dato alle stampe solo nel 1836. Dopo aver lasciato la Polonia, Chopin non scrisse più alcuna opera con accompagnamento orchestrale. Il Concerto in mi minore fu composto tra il marzo e l’agosto del 1830 e reca una dedica al pianista e compositore tedesco Friedrich Kalkbrenner, per cui il giovane musicista nutriva una grande stima. Fu eseguito per la prima volta dall’autore stesso in occasione della sua ultima esibizione a Varsavia prima della partenza per Parigi, con l’orchestra diretta dal compositore di origine ticinese (il padre era di Semione, in Val di Blenio) Carlo Evasio Soliva. Nell’anno 1830 ha luogo a Parigi la cosiddetta Rivoluzione di luglio, nota anche come Seconda Rivoluzione francese o Trois Glorieuses, in cui re Carlo X – ultimo sovrano della dinastia borbonica – viene rovesciato e sostituito da Luigi Filippo. Il popolo parigino si sollevò contro le truppe comandate dal maresciallo Marmont in uno scontro che provocò all’incirca mille morti nasce a Lugano il patriota e militare svizzero Natale Agostino Giuseppe Imperatori. Nel 1860 si unì ai Mille di Garibaldi combattendo nella battaglia di Calatafimi e nel 1863 si trasferì in Francia, dove fu condannato a vent’anni di carcere per aver complottato di uccidere Napoleone III assieme all’ex garibaldino Angelo Scaglioni. Con la caduta del Secondo Impero tornò a Lugano, dove nel 1875 fondò la Sezione del Ceresio degli anarchici svizzeri il 26 dicembre debutta al Teatro Carcano di Milano l’opera Anna Bolena, primo grande successo – anche internazionale – di Gaetano Donizetti. Il compositore fu scritturato dal duca Pompeo Litta assieme al rivale Vincenzo Bellini – che avrebbe messo in scena La Sonnambula nel marzo successivo – per inaugurare la Stagione di Carnevale. Entrambi si servirono dello stesso librettista (Felice Romani) e di due divi dell’epoca: Giuditta Pasta e Giovanni Battista Rubini

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Scheda

Robert Schumann

(Zwickau, 8 giugno 1810 – Bonn, 29 luglio 1856) Anno di composizione 1846

Sinfonia n. 2 in do maggiore, op. 61

Prima esecuzione Gewandhaus Lipsia, 5 novembre 1846 Durata 38’

Artista in residenza 2019-20

Sull’opera: Schumann compose la Sinfonia n. 2 appena uscito da un periodo di depressione, al punto che a un amico scriveva: «temo che si possa intuire il mio stato di prostrazione, ascoltando questa musica». Assieme alla moglie Clara si era trasferito da due anni a Dresda, ed entrambi i coniugi avevano scelto di dedicarsi allo studio del contrappunto. A dispetto della celerità che lo caratterizzava nella composizione, Schumann impiegò ben dieci mesi per raggiungere la versione definitiva dell’opera. Per l’impianto architettonico la sinfonia intendeva porsi come diretta discendenza del classicismo beethoveniano, anche se le originalità formali in essa contenute la pongono in una fertile relazione con l’idea di poema sinfonico, che proprio in quegli anni si andava affermando tra gli autori romantici europei. Nell’anno 1846 viene data alle stampe l’ultima delle 18 parti che costituiscono il romanzo d’appendice Il conte di Montecristo di Alexandre Dumas, pubblicato a episodi sul «Journal des débats» a partire dal 1844. Capolavoro della letteratura francese di ogni tempo, il romanzo è ambientato in Francia tra la fine del regno di Napoleone I e quello di Luigi Filippo e ha come tematiche principali la vendetta, il perdono e la giustizia il Canton Glarona limita per legge gli orari di lavoro (quindici ore giornaliere al massimo per gli adulti, quattordici per i ragazzi sotto i quattordici anni) oltre a stabilire il limite minimo di dodici anni per l’impiego nelle fabbriche tessili Adolphe Sax, inventore e costruttore di strumenti musicali belga, brevetta il sassofono: strumento destinato a diventare tra i più popolari nel secolo successivo (anche grazie a generi come il jazz, che all’epoca non erano nemmeno lontanamente immaginabili) ma pure tra i più controversi (per le accuse di essenza diabolica del suo suono)

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Gautier Capuçon

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04.03.20

Gautier Capuçon violoncello Jérôme Ducros pianoforte

05.06.20

Frank Braley pianoforte Renaud Capuçon violino Gautier Capuçon violoncello

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Bibliografia

Enzo Beacco Storia delle orchestre Il Saggiatore, 2015 Massimo Mila Breve storia della musica Einaudi, 2014 Guida alla musica sinfonica A cura di Ettore Napoli Zecchini, 2010 Piero Rattalino Chopin racconta Chopin Laterza, 2010 Elena Maiullari Robert Schumann e la sinfonia romantica Musicisti Associati Produzioni, 2016

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Spunti d’ascolto

se l’Euryanthe di Weber è oggi raramente rappresentata per intero, lo si deve in gran parte al dubbio spessore drammatico del libretto di Helmina von Chézy. La scrittrice e giornalista tedesca, infatti, si trovò a fare i conti col puritanesimo dell’aristocrazia viennese, che non avrebbe tollerato lo snodo principale della vicenda originaria, tratta da un romanzo medievale (intitolato Histoire de Gerart de Nevers et de la belle et vertueuse Euryanthe de Savoie, sa mie) che aveva ispirato una novella del Boccaccio e il Cymbeline di Shakespeare. Nell’opera originaria, infatti, la prova del tradimento della protagonista Euryanthe passava attraverso la rivelazione dell’amante secondo cui la fanciulla avrebbe avuto un neo sotto al seno: un dettaglio che, in società, sarebbe risultato decisamente scandaloso e che costrinse la librettista a rivedere la vicenda in una chiave più blanda e sentimentale

LuganoMusica ringrazia

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il giorno dopo l’esecuzione in prima assoluta del Concerto per pianoforte n. 1 in mi minore al Teatro di Varsavia, Chopin scriveva con soddisfazione all’amico fidato Tytus Wojciechowski: «II mio Concerto è riuscito bene: non avevo alcun timore, ho suonato come quando mi trovo da solo. Sono soddisfatto. La sala era piena. Applausi assordanti. Soliva era contento». E proprio a proposito del direttore ticinese aggiungeva: «Ci ha saputo guidare tutti in modo che mai prima, ti assicuro, mi era accaduto di suonare così tranquillamente con l’orchestra» il grande critico tedesco Eduard Hanslick, contemporaneo e fiero difensore di Schumann, trovò la sua Sinfonia n. 2 in do maggiore «nelle singole parti disuguale come elaborazione e disuguale per valore». Quest’accusa di disequilibrio ha da allora spesso accompagnato l’opera sinfonica di Schumann – basti pensare che Gustav Mahler, prima di dirigerla, si sentì in dovere di apportare 352 correzioni alla partitura della Seconda sinfonia – senza che tuttavia venisse ridimensionato il giudizio sul suo intrinseco valore artistico il secondo movimento – Scherzo – della Sinfonia n. 2 in do maggiore di Schumann viene spesso fatto rientrare nella categoria musicale del perpetuum mobile, cioè di quei brani che sono percorsi lungo tutta la propria durata – o in buona parte di essa – da un’intensa a inarrestabile pulsazione ritmica

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Fondazioni Fondazione ing. Pasquale Lucchini Fondazione Lugano per il Polo Culturale Fondazione Vontobel The Laurence Modiano Charitable Trust Fondazione Landis & Gyr Club Pentagramma Si ringraziano sentitamente i membri per il prezioso sostegno. Media Partner Corriere del Ticino

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I prossimi appuntamenti Venerdì 15.11.19 / 10.01.20 / 28.02.20 / 20.03.20 / 24.04.20 ore 18.30 Teatrostudio

EAR (Electro Acoustic Room)

Concerti dedicati alla musica elettronica ed elettroacustica, dove l’arte e la tecnica si ritrovano. Venerdì 22.11.19 ore 20.30 Sala Teatro

Beatrice Rana pianoforte

Chopin . Albéniz . Stravinskij

Mercoledì 27.11.19 (ingresso libero) Musica in immagini, ore 18.30 Sala 4

Jordi Savall / Projet Rameau. A la recherche du son perdu

© Molina Visuals

Regia di Andy Sommer Venerdì 06.12.19 ore 20.30 Sala Teatro

Le Concert des Nations Jordi Savall

Tous les matins du monde – repertorio francese da camera tra ‘500 e ‘700 Lully . Marais . Couperin . Rameau e altri Lunedì 16.12.19 ore 20.30 Sala Teatro

© Klaus Rudolph

Grigorij Sokolov pianoforte

Mozart . Brahms

Domenica 12.01.20 (Nella pausa verrà offerto un rinfresco) ore 15.00, Sala Teatro ore 18.30 Early night modern

I Barocchisti Coro della Radiotelevisione svizzera Diego Fasolis direttore

Bach: Oratorio di Natale, BWV 248

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