Weekend di quartetti Cuarteto Casals VenerdĂŹ
31.01.2020 ore 20.30 Teatrostudio - LAC
Quartetto Modigliani Sabato
01.02.2020 ore 20.30 Teatrostudio - LAC
Quartetto Schumann Domenica
02.02.2020 ore 17.00 Teatrostudio - LAC
Venerdì 31.01.20 ore 20.30
Cuarteto Casals Vera Martínez Mehner violino Abel Tomàs violino Jonathan Brown viola Arnau Tomàs violoncello
Programma
Franz Joseph Haydn
Quartetto per archi n. 41 in sol maggiore, op. 33 n. 5, Hob:III:41 - Vivace assai - Largo cantabile - Scherzo e Trio - Finale. Allegretto
Wolfgang Amadeus Mozart Quartetto per archi n. 21 in re maggiore, KV 575 - Allegretto - Andante - Menuetto. Allegretto – Trio - Allegretto
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Intervallo
Alcuni vantaggi per i membri del club:
Francisco Coll
- precedenza sull’acquisto degli abbonamenti - sei biglietti gratuiti per invitare gli amici a dei concerti a scelta della stagione - possibilità di conoscere di persona alcuni artisti partecipando alla cena dei membri, che si terrà annualmente dopo un concerto, in compagnia degli artisti della serata - un parcheggio gratuito nell’autosilo del LAC la sera del concerto
Cantos per quartetto d’archi
Ludwig van Beethoven
Quartetto per archi n. 7 in fa maggiore, op. 59 n. 1 - Allegro - Allegretto vivace e sempre scherzando - Adagio molto e mesto - Thème russe. Allegro
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Vi invitiamo a tener spenti gli apparecchi elettronici per tutta la durata del concerto, onde evitare di disturbare con suoni e luci sia l'esecuzione musicale sia gli altri spettatori. 3
Schede
Franz Joseph Haydn
(Rohrau, 31 marzo 1732 – Vienna, 31 maggio 1809)
Biografia interpreti
Anno di composizione 1781
Quartetto per archi n. 41 in sol maggiore, op. 33 n. 5, Hob:III:41
Durata 18’
Sull’opera: composti nel 1781 e pubblicati nel 1782, i sei Quartetti op. 33 di Haydn sono passati alla storia col nome di “Quartetti russi”: leggenda vuole, infatti, che siano stati eseguiti per la prima volta in casa della granduchessa Marija Fëdorovna, moglie del futuro imperatore Paolo I di Russia, durante una loro visita a Vienna. L’opera 33 è particolarmente significativa per l’evoluzione di questo genere musicale: raccoglie infatti i primi esempi di quartetto in una perfetta forma classica. È lo stesso Haydn a rendersi conto della portata innovativa della sua composizione, tanto da presentare i quartetti al loro dedicatario, l’allora granduca Paolo Petrovič Romanov, con queste parole: «essi sono in forma interamente nuova, come mi è riuscito di fare dopo non averne più scritti per dieci anni». Nell’op. 33 fa la sua comparsa il cosiddetto “accompagnamento obbligato”, in cui le voci di accompagnamento sono costruite a partire dagli stessi motivi dei temi principali.
Cuarteto Casals Formatosi nel 1997 all’interno del corso tenuto da Antonello Farulli presso la Escuela Superior de Música Reina Sofía di Madrid, si è poi perfezionato studiando con Walter Levin e Rainer Schmidt a Barcellona e in seguito con l’Alban Berg Quartet e Harald Schoneweg a Colonia. Il quartetto ha presto raggiunto rinomanza mondiale in conseguenza delle vittorie ai concorsi internazionali di Londra (London International String Quartet Competition, 2000) e di Amburgo (Concorso internazionale Johannes Brahms, 2002), iniziando contestualmente una luminosa carriera su scala mondiale che lo ha portato a esibirsi regolarmente in Europa, negli Stati Uniti e in Giappone presso istituzioni quali Wigmore Hall a Londra, Carnegie Hall a New York, Musikverein di Vienna, Philharmonie di Colonia, Cité de la Musique di Parigi, Schubertiade di Schwarzenberg, Concertgebouw di Amsterdam e Philharmonie di Berlino. Il Cuarteto Casals ha all’attivo una vasta discografia – in esclusiva per Harmonia Mundi – con un repertorio che affianca i grandi autori del classicismo viennese, i maggiori maestri del ventesimo secolo (da Bartók a Ligeti) e compositori spagnoli (come Arriaga e Toldrà) che hanno contribuito a far conoscere al resto del mondo. Di notevole rilievo è lo stretto rapporto con il compositore ungherese György Kurtág, del quale hanno tenuto a battesimo diverse nuove opere. È quartetto in residence all’Auditori de Barcelona, città nella quale i quattro membri del gruppo vivono e insegnano alla Escola Superior de Música de Catalunya.
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Nell’anno 1781 il pittore zurighese Johann Heinrich Füssli (tra i massimi artisti svizzeri di tutti i tempi) dipinge Incubo, tela che raffigura una giovane fanciulla addormentata sovrastata dagli oggetti del suo sogno (un mostro e una cavalla spettrale). Con quest’opera – che anticipa di un secolo alcune istanze della psicanalisi, ma anche dell’espressionismo e del surrealismo – venne consacrata in tutta Europa la statura artistica dell’autore 45 coloni messicani usciti dalla missione di San Gabriel, in California, danno vita a un nuovo insediamento chiamato El Pueblo de Nuestra Señora la Reina de los Ángeles sobre El Río Porciuncula. Rimasto piccolo centro agricolo per decenni, oggi – con il nome abbreviato in Los Angeles – è la città più estesa di tutti gli Stati Uniti e la sua contea (grazie agli undici milioni di abitanti) è la più popolosa di tutta la nazione ha luogo la prima rappresentazione dell’opera Idomeneo di Wolfgang Amadeus Mozart. Quest’opera seria venne commissionata dal principe Carlo Teodoro di Baviera nel 1780, affinché venisse rappresentata in forma privata al Teatro Cuvilliés, il teatro di corte della Residenza reale di Monaco di Baviera. Il libretto, scritto in italiano, è opera dell’abate Giambattista Varesco, cappellano di corte dell’arcivescovo di Salisburgo 5
Schede
Wolfgang Amadeus Mozart
Schede
Quartetto per archi n. 21 in re maggiore, KV 575
Anno di composizione 2017
Francisco Coll
(Salisburgo, 27 gennaio 1756 – Vienna, 5 dicembre 1791) Anno di composizione 1789
Sull’opera: tra il giugno del 1789 e quello del 1790 Mozart compose tre quartetti d’archi (KV 575, KV 589, KV 590), rinominati “quartetti prussiani” perché commissionati al compositore da Federico Guglielmo II, re di Prussia. Il primo di questi quartetti, il KV 575, è conosciuto nei paesi anglosassoni con il nome The Violet: l’Andante, infatti, è costruito su di un tema cantabile la cui tessitura melodica richiama il Lied per voce e pianoforte KV 476, Das Veilchen (La Violetta), composto su testo di Goethe dallo stesso Mozart nel 1785. I Quartetti prussiani sono caratterizzati da una decisiva preminenza del violoncello che, in certi momenti, assume quasi un ruolo da solista: si tratta evidentemente di una richiesta del committente, che era egli stesso un buon violoncellista dilettante.
Durata 23’
(*Valencia, 17 luglio 1985)
Cantos per quartetto d’archi Sull’opera: dopo aver studiato al Conservatorio di Valencia e al Conservatorio di Madrid, Francisco Coll si è trasferito a Londra per perfezionarsi con Thomas Adès e come allievo della prestigiosa Guildhall School of Music and Drama. La sua musica è stata patrocinata da alcuni dei più importanti ensemble al mondo, tra cui la Los Angeles Philharmonic, l’Ensemble intercontemporain, la City of Birmingham Symphony Orchestra, la Luzerner Sinfonieorchester, la BBC Scottish Symphony Orchestra e la London Sinfonietta. Nel 2019 è stato il primo compositore a ricevere l’International Classical Music Award (ICMA). Il quartetto Cantos, è basato sul brano Hyperlude V per violino solo dello stesso Francisco Coll, ed è stato commissionato dalla Semana de Música Religiosa de Cuenca e scritto appositamente per il Cuarteto Casals, che l’ha eseguito in prima assoluta il 10 aprile 2017.
Durata 5’
Nell’anno 1789 martedì 14 luglio, con la presa della Bastiglia, ha inizio la Rivoluzione francese: un periodo di radicale sconvolgimento sociale e politico che culminò con l’abolizione della monarchia assoluta, la proclamazione della repubblica e la dichiarazione dei Diritti dell’uomo. Il decennio 1789-1799 è stato assunto dalla storiografia come il passaggio dall’età moderna a quella contemporanea viene pubblicata a Londra la raccolta di liriche Canzoni dell'Innocenza e dell'Esperienza del poeta (ma anche significativo pittore) William Blake. I testi, tra i primi capolavori di Blake, avrebbero riscosso grande successo presso i maggiori compositori britannici del Novecento: Ralph Vaughan Williams, Benjamin Britten e John Tavener al Burgtheater di Vienna, va in scena Il pastor fido, dramma tragicomico di Antonio Salieri e Lorenzo Da Ponte, ispirato al dramma pastorale cinquecentesco di Giovan Battista Guarini. Il debutto ebbe poco successo, e oggi è assai più frequente la versione operistica de Il pastor fido realizzata da Georg Friedrich Händel quasi ottant’anni prima
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Nell’anno 2017 il biochimico vodese Jacques Dubochet si aggiudica – assieme a Joachim Frank e Richard Henderson – il premio Nobel per la chimica, come riconoscimento dei loro studi nel campo della crio-microscopia elettronica sconfiggendo al secondo turno Marine Le Pen, Emmanuel Macron diviene il 25° presidente della Repubblica francese. Candidato per il neonato partito (da lui stesso fondato) En Marche! Macron è stato protagonista delle prime storiche elezioni in cui nessuno dei due storici partiti francesi (Socialista e Repubblicano) ha avuto accesso al ballottaggio all’età di novantadue anni muore a Navès, in Occitania, Georges Prêtre. Direttore d'orchestra e compositore francese fu maestro stabile dell'Opéra-Comique da metà anni Cinquanta, assumendo inoltre incarichi stabili presso l'Opéra de Paris e i Wiener Symphoniker e dirigendo regolarmente le maggiori orchestre. Riconosciuto come portatore di un messaggio interpretativo profondo, intimo e viscerale, fu il direttore prediletto di Maria Callas e Francis Poulenc
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Schede
Ludwig van Beethoven
Spunti d’ascolto
Il Quartetto n. 41 in sol maggiore, il quinto dell’opera 33, risente particolarmente degli stimoli che Haydn ebbe modo di ricevere alla corte degli Esterházy: da una parte i frequenti allestimenti di opere buffe italiane – da Paisiello a Piccinni – profondamente amate dal principe Nikolaus, dall’altra il grande successo di Mozart, con cui intrecciò un dialogo esclusivo proprio sulla forma del quartetto. Nel Quartetto n. 41 troviamo un Vivace che ha il carattere di un’ouverture teatrale, un Largo che sembra quasi l’aria di un soprano, uno Scherzo in sostituzione del Minuetto tradizionale e, infine, un Finale con tema e variazioni.
(Bonn, 17 dicembre 1770 – Vienna, 26 marzo 1827) Quartetto per archi n. 7 in fa maggiore, op. 59 n. 1
Anno di composizione 1806
Sull’opera: i tre quartetti che costituiscono l’op. 59 di Beethoven – scritti tra il 1805 e il 1806 – sono detti “Quartetti Razumowskij” perché commissionati e dedicati al conte Andrej Razumowskij, ambasciatore russo a Vienna, nonché buon violinista. Questa raccolta, assieme a quella dell’op. 74 (1809) e dell’op. 95 (1810), rappresenta i cosiddetti “quartetti del secondo periodo” del compositore, ovvero quelli della sua maturità espressiva. Razumovskij aveva richiesto a Beethoven di inserire in ognuno di essi una melodia popolare russa. Nel Quartetto op. 59 n. 1 il tema del folclore promesso al committente è incastonato nel brillante Allegro conclusivo cui si arriva, senza soluzione di continuità, dopo la lenta marcia funebre dell’Adagio molto e mesto, dedicato alla memoria del fratello defunto.
Durata 40’
Durante un viaggio a Berlino, nell’aprile del 1789, il re Federico Guglielmo II commissionò a Mozart ben sei quartetti per archi, e non solamente tre – quanti finirono invece per essere i Quartetti prussiani. Si è ipotizzato che il compositore non abbia portato a termine la commessa perché piuttosto insofferente rispetto alla richiesta del sovrano di privilegiare il ruolo del violoncello. Nell’anno 2017 (lo stesso della scrittura di Cantos) Francisco Coll ha scritto per il Cuarteto Casals anche un Concerto grosso per quartetto, arpa e orchestra d’archi – eseguito in prima assoluta all’Auditorio Nacional de Música di Madrid con l’Orquesta Nacional de España, diretta da David Afkham.
Nell’anno 1806 in Germania, dopo la sconfitta dei prussiani, anche la Sassonia entra a far parte della Confederazione del Reno. Francesco II d’Asburgo perde così il titolo di Imperatore del Sacro Romano Impero. Il 6 agosto viene decretata ufficialmente la fine del Sacro Romano Impero, costituito un millennio prima con l’incoronazione di Carlo Magno muore Francesco Soave, filosofo svizzero-italiano, nato a Lugano nel 1743. Educatore e poligrafo, fu direttore generale delle scuole elementari di Lombardia. Nel 1796, alla venuta dei Francesi, si rifugiò nel collegio dei Somaschi di Lugano, dove ebbe come discepolo Alessandro Manzoni. Tradusse opere letterarie e filosofiche dal greco, dal latino, dall'inglese e scritti didattici dal tedesco. Ebbe grande fama per la sua attività di diffusione del sensismo in Italia il 25 febbraio va in scena al Theater am Kärntnertor di Vienna Faniska, opéra-comique in tre atti di Luigi Cherubini, su libretto di Joseph von Sonnleitner tratto da Les mines de Pologne di René de Pixérécourt. L’opera venne accolta con grande entusiasmo da Ludwig van Beethoven, presente alla première
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Il musicologo e biografo beethoveniano Paul Bekker scrive a proposito dell’importanza che la forma del quartetto riveste nell’intera parabola artistica e personale del compositore di Bonn: «Questa musica da camera per strumenti ad arco è veramente l’asse della psiche creativa di Beethoven, intorno al quale tutto il resto si raggruppa a guisa di complemento e di conferma. Nei Quartetti si rispecchia tutta la vita del musicista: non sotto l’aspetto di confessione personale – quasi di diario – come nell’improvvisazione delle Sonate, e nemmeno nella grandiosa forma monumentale dello stile sinfonico, bensì nella contemplazione serena che rinuncia all’aiuto esteriore della virtuosità e alla monumentalità delle masse sonore dell’orchestra e si limita alla forma – semplice e priva di messa in scena – di colloqui fra quattro individualità che tra di loro si equivalgono».
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Domenica
Luzerner Sinfonieorchester James Gaffigan
16.02.20 ore 17.00 Concerto
Sabato 01.02.20 ore 20.30
Quartetto Modigliani Amaury Coeytaux violino Loïc Rio violino Laurent Marfaing viola François Kieffer violoncello
Programma
Wolfgang Amadeus Mozart
direttore
ore 19.00 Early night modern
Gil Shaham violino
Ligeti . Mendelssohn . Sibelius
Lunedì
Divertimento per archi n. 3 in fa maggiore, KV 138 - Allegro - Andante - Presto
City of Birmingham Symphony Orchestra Mirga Gražinytė-Tyla
23.03.20 ore 20.30
Maurice Ravel
Quartetto per archi in fa maggiore - Allegro moderato - Assez vif, très rythmé - Très lent - Vif et agité
direttrice
Gabriela Montero pianoforte
Intervallo
Šerkšnytė . Čajkovskij . Brahms
Edvard Grieg Pasqua a Lugano 10-15.04.20
Quartetto per archi n. 1 in sol minore, op. 27 - Un poco andante – Allegro molto ed agitato - Romanze. Andantino - Intermezzo. Allegro molto marcato – Più vivo e scherzando - Finale. Lento – Presto al saltarello
Orchestra Mozart Daniele Gatti
direttore
Solisti
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Domenica 12, ore 17.00 Beethoven . Prokof’ev Mercoledì 15, ore 20.30 Mozart . Stravinskij 10
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© Luc Braquet
Schede
Wolfgang Amadeus Mozart
(Salisburgo, 27 gennaio 1756 – Vienna, 5 dicembre 1791 Divertimento per archi n. 3 in fa maggiore, KV 138
Anno di composizione 1772
Sull’opera: Mozart compose il Divertimento per archi KV 138 – assieme al Divertimento KV 136 e al KV 137 – tra il gennaio e il marzo del 1772, nel periodo compreso tra il suo secondo e il suo terzo viaggio in Italia. L’opera, d’altra parte, risente dell’influenza della scuola italiana da un punto di vista stilistico. A contraddistinguerla sono la chiarezza e la semplicità, piuttosto lineare, della scrittura musicale e in particolare del discorso melodico, cui si accompagnano scelte armoniche di grande equilibrio e scorrevolezza. Il genere del divertimento, così come quello della serenata, era particolarmente apprezzato dal gusto settecentesco proprio per la leggerezza e la serenità di carattere: si tratta, infatti, di componimenti strumentali autonomi costituiti da una sequenza libera di brani in forma di suite, caratterizzati a loro volta da una gradevole piacevolezza d’ascolto.
Durata 11’
Biografia interpreti
Quartetto Modigliani Quartetto d'archi francese – fondato a Parigi nel 2003 da quattro compagni di studio presso il Conservatoire national supérieur – si è guadagnato un posto tra i quartetti più apprezzati dei nostri tempi e viene invitato regolarmente nelle grandi stagioni internazionali e dalle sale da concerto più prestigiose del mondo. Negli impegni recenti e futuri il quartetto si esibisce in Giappone, Corea, Cina e in molte capitali culturali occidentali: alla Wigmore Hall di Londra, alla Carnegie Hall di New York, alla Philharmonie di Parigi, alla Konzerthaus di Vienna, al Mozarteum di Salisburgo, al Kimmel Center di Philadelphia, alla Oji Hall di Tokyo. Nel 2014 ha assunto la direzione artistica dei Rencontres Musicales d’Evian, un festival creato nel 1976 da Antoine Riboud e il cui direttore artistico è stato per molti anni Mstislav Rostropovič: gli sforzi congiunti dell’Evian Resort e del Quartetto Modigliani hanno portato a un rapido successo e il festival è diventato uno degli eventi musicali estivi più importanti d’Europa. Il quartetto pubblica dal 2008 in esclusiva per l’etichetta Mirare e ha sinora realizzato dieci dischi, accolti da grande successo di pubblico e critica. Aprendosi alla musica da camera anche in formazioni differenti, ha collaborato con musicisti quali Sabine Meyer, Renaud Capuçon, Beatrice Rana, Nicholas Angelich, Jean-Frédéric Neuburger e Marie-Elisabeth Hecker. Nel 2020 ha assunto la direzione artistica del Concours international de quatuors à cordes di Bordeaux.
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Nell’anno 1772 vengono pubblicati gli ultimi due volumi dell’Encyclopédie (Enciclopedia, o Dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri): la monumentale impresa editoriale realizzata da vari intellettuali sotto la direzione di Denis Diderot. L’Enciclopedia fu la prima raccolta generalista moderna ed è considerata – per la sua aspirazione a una sistematizzazione universale del sapere – il vertice degli ideali dell’Illuminismo esauriti senza successo gli sforzi della Confederazione di Bar (raggruppamento militare con cui per quattro anni i polacchi cercarono di scacciare le forze nemiche) avviene la Prima spartizione della Polonia fra Russia, Prussia e Austria. Il re Stanislao II Augusto Poniatowski provò comunque a cercare aiuto presso le nazioni dell’Europa occidentale affinché intervenissero in suo favore, ma senza successo e dovette accettare la tacita sottomissione Franz Joseph Haydn compone la Sinfonia n. 45, anche nota come Sinfonia degli addii. Scritta per il principe Nicola I Esterházy durante un lungo soggiorno nella residenza estiva, la Sinfonia assunse questo soprannome perché, durante l’esecuzione dell’Adagio finale, i musicisti smisero progressivamente di suonare, spensero la candela sul loro leggio e lasciarono la sala, affidando la conclusione ai due violini in sordina. Con questa trovata scenica Haydn volle alludere al desiderio dei musicisti di ritornare dalle loro famiglie 13
Schede
Maurice Ravel
Schede
Edvard Grieg
(Ciboure, 7 marzo 1875 – Parigi, 28 dicembre 1937) Quartetto per archi in fa maggiore
Anno di composizione 1903
Sull’opera: Ravel scrisse un unico quartetto per archi, all’età di 28 anni, in un periodo in cui la sua personalità artistica già divideva gli animi e i giudizi della capitale parigina. L’opera si presenta secondo il rigoroso schema classico dei quattro movimenti, ma i suoi contenuti musicali sono – per l’epoca – piuttosto all’avanguardia. Non c’è da meravigliarsi, dunque, se la première – tenutasi alla Société Nationale de Musique il 5 marzo 1904, per opera del Quartetto Heymann – ebbe un esito divisivo: i conservatori la rifiutarono, mentre per i progressisti Ravel assurse ulteriormente al ruolo di riferimento musicale per la nuova generazione. La partitura del Quartetto reca la dedica: «à mon cher Maître Gabriel Fauré», fine autore di musica da camera, con cui Ravel studiò composizione per ben quattordici anni.
Durata 29’
(Bergen, Norvegia, 15 giugno 1843 – Bergen, 4 settembre 1907) Anno di composizione 1878
Quartetto per archi n. 1 in sol minore, op. 27 Sull’opera: Il Quartetto per archi n. 1 di Grieg è il secondo dei tre quartetti scritti dal musicista norvegese. Il primo, in re minore, era un’opera giovanile composta su richiesta del suo maestro Carl Reinecke, oggi purtroppo andata perduta. Il terzo quartetto, in fa maggiore, rimase invece incompleto alla morte dell’autore. La prima esecuzione del Quartetto n. 1 ebbe luogo a Colonia nell’ottobre 1878, per opera di un quartetto guidato dal dedicatario, il violinista Robert Heckmann. L’editore che Grieg avrebbe preferito per la pubblicazione, C.F. Peters, rifiutò inizialmente il Quartetto perché riteneva che la presenza di doppie corde in alcuni movimenti avrebbe richiesto la riscrittura dell’opera come quartetto per pianoforte o come quintetto. Grieg dovette trovare allora un altro editore, E.W. Fritzsch, e solo dopo il successo di quella pubblicazione C.F. Peters si decise a darlo alle stampe.
Durata 33’
Nell’anno 1903 Giacomo Puccini termina la stesura di Madama Butterfly, opera in tre atti su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, definita nello spartito e nel libretto "tragedia giapponese". Il soggetto risale all’omonimo racconto dell'americano John Luther Long e narra le vicende di un ufficiale della marina degli Stati Uniti che, per vanità e spirito d'avventura, sposa una giovane geisha giapponese salvo poi abbandonarla poco dopo e in modo doloroso. Il debutto alla Scala di Milano fu un fiasco, mentre la replica a Brescia – di poco successiva – sancì al contrario il successo (da allora definitivo) della partitura le Ferrovie Retiche mettono in funzione il troncone ferroviario Reichenau-Disentis, che consentì per la prima volta il congiungimento ferroviario tra la Valle del Reno superiore e il resto della rete svizzera nasce a Liegi lo scrittore belga di lingua francese Georges Simenon. Tra i più prolifici scrittori del Novecento – capace di redigere fino a ottanta pagine al giorno – Simenon fu autore di numerosi romanzi e racconti, alcuni dei quali pubblicati sotto pseudonimo. È noto al grande pubblico soprattutto per aver inventato il personaggio del commissario Jules Maigret. Le sue opere sono tradotte in oltre cinquanta lingue e pubblicate in più di quaranta Paesi. Morì a Losanna nel 1989
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Nell’anno 1878 nasce a Bulle il pittore svizzero Jean Crotti. Formatosi a Parigi, si trasferì a New York da profugo della Prima guerra mondiale e qui condivise uno studio con Marcel Duchamp, entrando a far parte del movimento Dada. Rientrato in Francia sposò la sorella di Duchamp, Suzanne, che influenzò parecchio la sua produzione. Tra i suoi quadri più conosciuti, un ritratto di Thomas Edison dedicandolo al fraterno amico di gioventù – nonché inarrivabile virtuoso – Joseph Joachim, Johannes Brahms scrive il Concerto per violino in re maggiore. Oggi universalmente considerato come una delle composizioni più riuscite dell’autore, il concerto è anche una delle opere per solista e orchestra più famose in tutta la storia della musica viene inventato il connettore jack, anche noto come spinotto jack o semplicemente “jack”: un sistema di allacciamento elettrico usato per trasportare segnali (per lo più audio in forma analogica) a bassissima tensione. Ideato per i centralini telefonici è in realtà divenuto simbolo di tutta la musica amplificata, nonché strumento indispensabile per l’utilizzo della chitarra e delle tastiere elettriche 15
Spunti d’ascolto
Il Divertimento per archi n. 3 in fa maggiore di Mozart si apre con un Allegro che sembra rievocare le atmosfere dell’opera buffa. Costruito sull’intrecciarsi di due temi differenti, ha un carattere giocoso e brillante. Il secondo movimento, l’Andante, comincia invece con un cantabile del primo violino, ed è caratterizzato da un gusto cosiddetto italiano e da una grande eleganza formale. Il Rondò, infine, riporta la spensieratezza con un tema dal sapore vivace, ripetuto più volte – secondo la forma imitativa di scuola tedesca – da viola e violoncello. «Nelle sue armonie e successioni di accordi, nella sua sonorità e nella forma, in tutti gli elementi che contiene e in tutte le sensazioni che evoca, il Quartetto di Ravel offre un’incredibile rassomiglianza con la musica di Debussy», osservò il critico musicale francese Pierre Lalo. In effetti l’opera di Ravel fu scritta solo dieci anni dopo quella analoga del suo ispiratore, mostrando evidenti punti di contatto in alcune identiche indicazioni di movimento, nella disposizione dello Scherzo (al secondo posto), nell’uso caratteristico di certe tecniche esecutive, come il pizzicato. Diverso è invece il quadro poetico – in Ravel più solare e «diurno», rispetto alle nuages, alle pluies o alle nuits debussiane – e l’abbandono di qualsivoglia forma ciclica o quantomeno di un tema ricorrente che tenga unita la struttura dell’intera composizione.
Domenica 02.02.20 ore 17.00
Quartetto Schumann Erik Schumann violino Ken Schumann violino Liisa Randalu viola Mark Schumann violoncello
Programma
Wolfgang Amadeus Mozart Quartetto per archi n. 20 in re maggiore, KV 499 Hoffmeister - Allegro - Minuetto. Allegretto - Adagio - Allegro
Dmitrij Šostakovič
Quartetto per archi n. 9 in mi bemolle maggiore, op. 117 - Moderato con moto - Adagio - Allegretto - Adagio - Allegro
Grieg scrisse il Quartetto per archi n. 1 in sol minore tra il 1877 e il 1878, mentre viveva in una fattoria a Hardanger, nella contea norvegese di Hordaland. Dopo aver concluso la composizione, ne diede annuncio per corrispondenza a un amico in questi termini: «Ho di recente finito di scrivere un quartetto d’archi che non ho ancora ascoltato. È in sol minore e non intende portare banalità sul mercato. Mira all’ampiezza, all’impennata del volo e soprattutto alla risonanza degli strumenti per i quali è scritto».
Intervallo
Felix Mendelssohn
Il Quartetto di Grieg riscosse sin dal primo momento un grande favore da parte del pubblico internazionale, ma divise profondamente il giudizio della critica. Ci fu chi considerò la musica troppo dura, sperimentale e non adatta a un quartetto. Tra chi, invece, non esitò a elogiarlo va ricordato il compositore Franz Liszt. A metà ‘900 l’enciclopedia Die Musik in Geschichte und Gegenwart citava il Quartetto come una delle più notevoli composizioni di musica da camera del XIX secolo, mentre la storia della musica di oggi concorda nel considerarlo un’opera fondamentale nel passaggio dal Romanticismo all’Impressionismo.
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Quartetto per archi n. 4 in minore, op. 44 n. 2 - Allegro assai appassionato - Scherzo. Allegro di molto - Andante - Presto agitato
Vi invitiamo a tener spenti gli apparecchi elettronici per tutta la durata del concerto, onde evitare di disturbare con suoni e luci sia l'esecuzione musicale sia gli altri spettatori.
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Schede
Wolfgang Amadeus Mozart
(Salisburgo, 27 gennaio 1756 – Vienna, 5 dicembre 1791)
Biografia interpreti
Anno di composizione 1786
Quartetto per archi n. 20 in re maggiore, KV 499 Hoffmeister
Durata 25’
Sull’opera: L’autografo del Quartetto per archi n. 20 in re maggiore di Mozart riporta come data di composizione il 19 agosto 1786. In quel periodo il musicista salisburghese aveva raggiunto l’apice del successo a Vienna, dove – nel mese di maggio – era andata in scena la prima rappresentazione delle Nozze di Figaro. Mozart scrisse il Quartetto per il suo amico editore e compositore Franz Anton Hoffmeister, con il cui nome l’opera viene spesso ricordata (non è dato sapere, tuttavia, se si sia trattato o meno di una commissione). Rispetto ai sei Quartetti dedicati ad Haydn (17821785), il Quartetto n. 20 non mostra una ricerca dell’omogeneità strumentale altrettanto approfondita: pur salvaguardando l’equilibrio delle parti, la viola risulta infatti posta in maggiore evidenza. Lo stile libero e disteso della composizione, infine, si accompagna a scelte armoniche che sembrano anticipare la scrittura dei quartetti schubertiani.
Quartetto Schumann Il Quartetto Schumann si è formato nel 2007 presso la Hochschule für Musik di Colonia per volontà dei fratelli Erik, Ken (violini) e Mark Schumann (violoncello). Dal 2012 si è loro affiancata la viola di Liisa Randalu, nata in Estonia ma di formazione tedesca. La residenza pluriennale alla Robert Schumann Saal di Düsseldorf e lo studio con maestri come il Quartetto Alban Berg, Eberhard Feltz, Harald Schoneweg (secondo violino del Cherubini Quartet) e i Quartetti Schönberg e Hagen, hanno contribuito a fare del Quartetto Schumann una delle formazioni più in vista della nuova generazione, facendogli ottenere un crescente apprezzamento da parte di pubblico e critica. Nella stagione 2019/20 il Quartetto terminerà la sua residenza triennale presso la Chamber Music Society del Lincoln Center di New York City. Andrà inoltre in tournée due volte negli Stati Uniti, sarà ospite di festival in Germania, Svizzera, Francia e Paesi Bassi e si esibirà in concerti nelle maggiori capitali musicali europee (Londra, Monaco di Baviera, Madrid, Amburgo e Berlino). Il disco “Intermezzo” (realizzato anche con la soprano Anna Lucia Richter attorno a opere di Schumann, Reimann e Mendelssohn e pubblicato da Berlin Classics nel 2018) è stato accolto con entusiasmo e ha ricevuto il premio Opus Klassik nella categoria quintetto. A metà dello scorso anno – sempre per Berlin Classics – è invece uscito l’album “Chiaroscuro”, in cui il Quartetto affronta un repertorio molto ampio per stili ed epoche (da Mozart a Philip Glass).
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Nell’anno 1786 il filologo, orientalista e magistrato britannico Sir William Jones ipotizza una comune ascendenza delle lingue latino, greco antico e sanscrito. È la nascita dell'indoeuropeistica, ovvero della disciplina che avrebbe scoperto la comune discendenza da una medesima lingua – preistorica e completamente perduta – di un gran numero di idiomi eurasiatici, così raggruppati nelle lingue indoeuropee il poeta Friedrich Schiller compone il celebre Inno alla gioia, che sarebbe poi stato utilizzato da Ludwig van Beethoven come testo della parte corale nel quarto e ultimo movimento della Nona sinfonia. L'ode esalta l'ideale tipicamente romantico di una società di individui uniti da legami paritari, magnificando con grande pathos i vincoli di gioia e di amicizia universale che riporterebbero l’uomo vicino alla sua natura divina muore a Douai, nella regione francese di Calais, il compositore e musicista britannico John Francis Wade. Nato nel 1711 (forse nella stessa Douai oppure in Gran Bretagna) deve la sua notorietà all’aver composto il celebre brano natalizio Adeste fidelis, incluso nella pubblicazione Cantus diversi del 1751. Di profonda fede cattolica, insegnò musica al collegio inglese di Douai, componendo musica di chiesa per uso privato 19
Schede
Dmitrij Šostakovič
Schede
Quartetto per archi n. 9 in mi bemolle maggiore, op. 117
Anno di composizione 1837
Felix Mendelssohn
(San Pietroburgo, 25 settembre 1906 – Mosca, 9 agosto 1975) Anno di composizione 1964
Sull’opera: Šostakovič ultimò il Quartetto per archi n. 9 nella primavera del 1964, assieme al Quartetto n. 10: entrambi vennero eseguiti per la prima volta il 20 novembre dello stesso anno, a Mosca, da parte del Quartetto Beethoven. Secondo la testimonianza della sua biografa Elizabeth Wilson, Šostakovič avrebbe scritto una prima versione del Quartetto già nell’autunno del 1961, per poi bruciarlo nella stufa «in un attacco di sana autocritica», anche se in realtà avrebbe successivamente continuato a lavorarci per tre anni interi. Il Quartetto n. 9, dedicato alla terza moglie Irina Antonovna, è costituito da cinque movimenti che si susseguono senza soluzione di continuità, alternando un brano veloce a uno lento. A momenti più intimi e introspettivi si avvicendano passaggi dal carattere quasi umoristico, mentre non mancano esplosioni di grandiosa solennità.
Durata 26’
(Amburgo, 3 febbraio 1809 – Lipsia, 4 novembre 1847) Quartetto per archi n. 4 in minore, op. 44 n. 2 Sull’opera: nonostante il Quartetto per archi n. 4 in mi minore sia il secondo dell’op. 44, venne in realtà composto da Mendelssohn per primo, nel luglio del 1837 a Bingen am Rhein. La prima esecuzione pubblica si tenne al Gewandhaus di Lipsia nel novembre dello stesso anno. La prima edizione apparve invece, sempre a Lipsia, due anni dopo per Breitkopf & Härtel. Il Quartetto presenta tutte le caratteristiche di quel pathos romantico e soave tipico dell’opera del compositore, che se ne serve per ammorbidire le strutture – impeccabili e a tratti rigide – della forma viennese. Lo Scherzo, in particolare, tocca i vertici più alti del Romanticismo mendelssohniano già ammirato in opere forse più celebri, così come il palpitante e delicato Presto agitato, giocato sul contrasto tra le lunghe melodie e la concitazione del ritmo.
Durata 27’
Nell’anno 1837 nasce a Nižnij Novgorod, in Russia, Milij Balakirev: compositore, pianista, direttore d’orchestra, fondatore e leader del Gruppo dei Cinque. La sua esigenza di rinnovare la musica russa – affinché si allontanasse dalle influenze italiane a francesi allora dominanti – gli valse nell’ambiente culturale dell’epoca la fama di rivoluzionario, un attributo che non sempre gli fu favorevole. Con il Gruppo dei Cinque (accanto a lui anche Borodin, Cui, Musorgskij e Rimskij-Korsakov) pose le basi per la nascita di una delle più importanti scuole musicali nazionali dell’Ottocento il pittore, inventore e storico statunitense Samuel Morse deposita il brevetto del telegrafo e conseguentemente del codice che prese il suo nome. Il codice Morse, anche detto alfabeto Morse, è un sistema che permette di trasmettere lettere, numeri ed elementi di punteggiatura tramite un segnale a intermittenza. Si tratta di uno dei primi metodi di comunicazione a distanza mai inventati, nonché un precursore della comunicazione digitale il 14 giugno muore a Napoli il conte Giacomo Leopardi, poeta tra i più importanti di tutta la letteratura mondiale. Nato a Recanati nel 1798, fu uno dei massimi esponenti del Romanticismo letterario in lingua italiana, con un’opera complessiva che ha affrontato una profonda riflessione sulla condizione umana, assumendo valori e connotati anche filosofici. Tra i suoi testi più celebri si ricordano L’infinito, Il passero solitario e Alla luna
Nell’anno 1964 apre alla circolazione il traforo del Gran San Bernardo, asse di collegamento alpino tra Svizzera e Italia. Lungo 5798 metri mette in comunicazione il comune vallesano di Bourg-Saint-Pierre (posto a 1’918 metri di quota) e quello valdostano di Saint-Rhémy-en-Bosses (a 1’875 m) il compositore italiano Luciano Berio pubblica Folk Songs, ciclo di undici canzoni popolari da tutto il mondo riarrangiate con un gusto e per un organico tipici della musica classico-accademica. Si è trattato di uno dei primi – e di sicuro dei più lucidi e riusciti – tentativi di unire due ambiti: quello colto-avanguardistico e quello folklorico-popolare il 27 marzo si abbatte sull’Alaska un violento sisma di magnitudo 9,2. La scossa della durata di 4-5 minuti, oltre a provocare ingenti danni alla città di Anchorage, generò uno tsunami con onde alte fino a 30 metri. I morti dovuti al terremoto furono circa 130, mentre i danni complessivi furono stimati in 2,5 miliardi di dollari
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Spunti d’ascolto
L’anno prima della composizione del Quartetto per archi n. 20, Mozart rivolse all’editore Hoffmeister – cui l’opera sarà dedicata – una richiesta di aiuto economico per via delle gravi difficoltà in cui versava. Hoffmeister acconsentì a prestargli del denaro e, negli anni successivi, diede alle stampe più di dieci lavori di musica da camera del compositore.
LuganoMusica ringrazia
Il primo violino del Quartetto Beethoven, Dmitrij Cyganov, ha ricordato in questi termini le prove del Quartetto n. 9 di Šostakovič, guidate dallo stesso compositore: «Egli prima ci suonava il suo nuovo lavoro al pianoforte, poi ci dava le parti, pregandoci di non provare insieme senza di lui. Aveva bisogno delle prove, non tanto per verificare la sua nuova opera oppure per correggere e cambiare alcuni dettagli, quanto per sperimentare dal vivo la sua idea del suono di quella determinata musica e farla comprendere bene agli esecutori».
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«Ho ancora molto da imparare da te e dal tuo talento», disse una volta al giovane Felix Mendelssohn il grande Goethe, che era appassionato di musica e in particolare di musica da camera. Il poeta tedesco fu legato al compositore da una profonda stima che durava sin da quando, ancora ragazzo, gli venne presentato da Carl Friedrich Zelter, suo consigliere musicale, nonché insegnante di armonia del precoce Felix. Più volte Mendelssohn si recò a casa di Goethe, invitato a suonare musiche sue e di altri autori, commentandole con osservazioni estetiche e filosofiche Intervistato a proposito delle dinamiche interne al Quartetto Schumann (costituito da tre fratelli cui, nel 2012, si è aggiunta la violista Liisa Randalu), Erik Schumann ha dichiarato: «Suonare in un quartetto d’archi professionista comporta un modo di vivere molto intenso: siamo tre fratelli e il nostro legame è molto forte ma, naturalmente, ci sono anche aspetti complicati. Il nostro rapporto è lo stesso di sempre, solo che siamo diventati adulti e ognuno di noi ha trovato il proprio modo di sentirsi a suo agio stando in gruppo quasi tutto il tempo. Ciò che ci lega di più è l’amore per il repertorio quartettistico e il compimento musicale che possiamo raggiungere solo in questa formazione. Liisa è stata un grande stimolo per il quartetto e sono sicuro che, senza di lei, non avremmo realizzato molte cose. Ha portato una nuova qualità al quartetto ed è una violista eccezionale e allo stesso tempo una persona molto modesta, affascinante e sincera».
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Fondazioni Fondazione ing. Pasquale Lucchini Fondazione Lugano per il Polo Culturale Fondazione Vontobel The Laurence Modiano Charitable Trust Fondazione Landis & Gyr Club Pentagramma Si ringraziano sentitamente i membri per il prezioso sostegno. Media Partner Corriere del Ticino
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© Jennifer Taylor
I prossimi appuntamenti Lunedì 03.02.20 ore 20.30 Sala Teatro
Maurizio Pollini pianoforte Brahms . Schoenberg . Beethoven
LAC edu / Un quadro una musica Domenica 09.02.20 (evento gratuito) ore 11.00 Teatrostudio
Boas Erez
Domenica 09.02.20 ore 17.00 Sala Teatro
Orchestre e cori di Superar Suisse Marco Castellini, Pino Raduazzo, Carlo Taffuri direttori Il programma verrà comunicato su www.luganomusica.ch
Domenica 16.02.20 ore 17.00 Sala Teatro ore 19.00 Early night modern (Âme Sèche), Teatrostudio
© Vera Hartmann
Luzerner Sinfonieorchester James Gaffigan direttore Gil Shaham violino Ligeti . Mendelssohn . Sibelius Domenica 01.03.20 ore 16.00 Sala Teatro
Foto Rudy Amisano © Teatro alla Scala
Una domenica in famiglia Il piccolo spazzacamino Brunella Clerici direttrice Lorenza Cantini regia Abbonatevi alla nostra Newsletter su www.luganomusica.ch/it/newsletter per ricevere gli ultimi aggiornamenti sui nostri prossimi appuntamenti, sulle interviste e sulle primizie musicali della nostra stagione. 24
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