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Poste Italiane spa - Sped.in a.p.-D.L.353/2003 (conv.in l.27/02/2004 n.46)-art.1 comma 1-DCB Piacenza-Costo abbonamento annuo: euro 11-Pagamento assolto tramite versamento quota associativa-contiene i.p.

65° anno - n.1 gennaio 2013

Periodico di Coldiretti Piacenza

Crediamo nel Paese

perchĂŠ ogni giorno lo aiutiamo a crescere



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coltiviamo la speranza che non delude

l'agricoltura che fa l'Italia

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Mauro Tonello confermato alla guida di Coldiretti Emilia Romagna

Editoriale: con la rete di Campagna Amica cresce anche il Paese......... 5 Le nuove generazioni puntano all'agricoltura....................................... 11 Ok al provvedimento "salva stalle"....................................................... 12 Approvato regolamento per i contratti del settore latte....................... 13 Liberalizzazione diritti vigneti: 1째 passo indietro dell'UE...................... 14 Diventa legge la norma salva olio Made in Italy.................................... 14 Vino: le imprese che esportano crescono il triplo................................. 15 Expo 2015: intesa con Coldiretti per valorizzare l'agricoltura............... 16 Fisco pi첫 semplice................................................................................. 17 Vendita ortofrutticoli............................................................................. 17 Donne imprenditrici in Emilia Romagna............................................... 18 Agriturismi en plein air.......................................................................... 20 Terranostra: convenzione SIAE per nuovi servizi.................................. 21 La dieta dopo le feste............................................................................ 23

sommario


Iniziative Coldiretti Periodico mensile di COLDIRETTI PIACENZA Autorizzazione Tribunale di Piacenza n. 71 del 24 Ottobre 1953 Direttore Massimo Albano Responsabile di redazione Elisabetta Montesissa Direzione artistica Marino Galli Comitato editoriale Angela Poggi, Antonella Bazzini, Dario Panelli, Elisabetta Montesissa, Emanuele Gonsalvi, Laura Barbieri, Luca Piacenza, Maurizio Maffi, Milena Galli, Nadia Marcotti Hanno collaborato Cinzia Pastorelli, Claudia Albertazzi, Enrica Gobbi, Monica Maj, Riccardo Piras, Sabrina Cliti, Stefano Cavanna Direzione, redazione e amministrazione: COLDIRETTI PIACENZA Palazzo dell’Agricoltura 29122 Piacenza via Colombo, 35 Tel. 0523 596511 | Fax 0523 596596 piacenza@coldiretti.it www.piacenza.coldiretti.it Progetto grafico e impaginazione Fotocomposizione e stampa Grafiche Lama Srl Strada ai Dossi di Le Mose, 5/7, Piacenza Il periodico ha una tiratura di 9.500 copie. Viene spedito ai Soci in regola con la quota associativa. Non è in vendita. In copertina: chi trae il proprio sostentamento dalla terra sa che i frutti si raccolgono solo quando il lavoro di ogni giorno è finalizzato ad uno scopo. Con il nostro lavoro vogliamo lasciare ai nostri figli un'Italia degna del nome che porta

Bottega di Campagna Amica protagonista dell'inaugurazione di Via Colombo............ 24 Le aziende di montagna alle scuole di Bobbio................................................................ 24 Consorzio di Bonifica e Coldiretti insieme per lo sviluppo sostenibile............................ 24

eventi dal mondo agricolo La pagina del Consorzio di Bonifica di Piacenza......................................................... 27 La pagina dell’Associazione Piacentina Latte............................................................. 28 La pagina del CIO (Consorzio Interregionale Ortofrutticoli)....................................... 29 CAP: con gli auguri di Natale il prestigioso traguardo dei 100 milioni di fatturato.... 30 Bio?Logico!.................................................................................................................. 32

tecnico Registro dei trattamenti prodotti fitosanitari............................................................. 34 Programma di Sviluppo Rurale................................................................................... 36 Dop e Igp: aperto il bando per prodotti tipici e biologici............................................ 38 Corso di formazione Addetti alla Mungitura............................................................... 38 Corso Operatori Agrituristici....................................................................................... 38 Manuale buona prassi operativa................................................................................. 39 Sicurezza..................................................................................................................... 40 Fabbricati rurali a imponibile zero.............................................................................. 41

fiscale paghe - rinnovo contrattuale per gli impiegati del settore agricolo............................. 42 paghe - riforma del mercato del lavoro......................................................................... 45 paghe - decreto flussi 2012............................................................................................ 46

Cap Varie............................................................................................................................ 50

La Voce dei Coltivatori online:...................................................................................... www.piacenza.coldiretti.it Questo numero è stato chiuso in redazione il 10 gennaio 2013 Titolare del trattamento dei dati personali nelle banche dati di uso redazionale è Federazione Provinciale Coldiretti di Piacenza. Gli interessati potranno esercitare i diritti previsti dal Dl.Lgs 196/2003 in materia di protezione dei dati personali, telefonando al n.0523 596511, e-mail: piacenza@coldiretti.it

© tutti i diritti riservati

La Voce dei Coltivatori è stampato su carta di cellulosa certificata FSC con elevato contenuto di fibre di recupero, completamente biodegradabile e riciclabile.


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editoriale

MARINI con la rete di

Campagna Amica cresce anche il Paese

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In quasi ognuno degli ottomila comuni italiani è oggi attivo un punto vendita di Campagna Amica. Basterebbe questo a dare la cifra di come il 2012 abbia visto la nostra Rete estendere la sua presenza ancora più capillarmente nel Paese. Una rete fatta di Mercati, Botteghe, Agriturismi e Fattorie, fino agli Orti e ai Ristoranti, tutti identificati da un marchio che garantisce prodotto italiano fatto dagli agricoltori, oltre al rispetto di determinati parametri di sicurezza e qualità. Rispetto a dodici mesi fa, ne sono stati aperti duemila in più, praticamente sei al giorno. Un’operazione la cui riuscita era tutt’altro che scontata, tanto più in un periodo di profonda crisi e calo dei consumi, ma che ha portato oggi il marchio Campagna Amica a diventare per il consumatore sinonimo di buon cibo italiano, sano e di qualità. Un valore immateriale prezioso che le nostre aziende accreditate possono spendere sul mercato con legittimo orgoglio. È anche da qui che dobbiamo partire per portare avanti l’ulteriore fase del progetto, che vedrà Campagna Amica integrarsi sempre di più con i prodotti Fai, “Firmati dagli agricoltori italiani”. Un nuovo protagonismo agricolo in quelle filiere produttive che da troppe stagioni sono finite in mani sbagliate, spesso con gravi danni di immagine per il made in Italy a tavola. Queste filiere è ora di riportarle nelle mani giuste. Le nostre!


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da sinistra, Gaetano Rizzuto, Mons. Gianni Ambrosio

SPERANZA } che NON DELUDE coltiviamo la

Sotto l’attenta regia del Direttore di Libertà, Gaetano Rizzuto, introdotto dal Direttore Massimo Albano, anche l’appuntamento prenatalizio di quest’anno, organizzato da Coldiretti Piacenza, in collaborazione con l’Università Cattolica di Piacenza, si è caratterizzato per il livello elevato degli interventi. “La speranza ci aiuti a scrivere parole di vita per la nostra storia”. Ha aperto così il Vescovo di Piacenza Mons. Gianni Ambrosio, nel ricordo di una riflessione fatta dal Cardinal Martini in occasione del pellegrinaggio della nostra Diocesi in Terra Santa, proprio partendo da quella parabola del granello di senape citata nella brochure dell’invito: questo seme che rappresenta in se stesso la perseveranza e la costanza del cristiano. “Non chiediamoci cos’è la speranza, ma chi è la speranza: Gesù, quel Dio che si è fatto uomo e che, nel momento stesso in cui viene crocefisso, manifesta la speranza in una vita che inizia ancora”. Ma anche il lavoro è speranza e proprio il lavoro agricolo rappresenta un modello per i nostri giorni per il Professore di sociologia Giancarlo Rovati dell’Università Cattolica. “In un momento di grande frammentazione, come quello attuale – ribadisce il Prof Rovati - il valore di unità sociale, fondante del mondo agricolo, è certamente un punto di riferimento.” Ma le conseguenze della situazione lavorativa si ripercuotono nelle nuove generazioni, per le quali può essere prezioso un ambiente come quello della Coldiretti caratterizzato da un forte senso di appartenenza e di identità. “Credere e Sostenere”. Queste le due parole d’ordine nel rapporto con i giovani per Don Stefano Segalini, assistente ecclesiastico dell’organizzazione. “Consapevole di questa potenzialità dell’agricoltura – dice Don Stefano - la Coldiretti da sempre punta proprio sui giovani, sia nella compagine sociale, che nella struttura e fra i suoi dirigenti: uno investe nella propria attività pensando al futuro e proprio nella misura in cui uno crede in te, ti da fiducia e affida delle responsabilità, allora ti fa andare avanti”. Oggi proprio questa forma di solidarietà e mutualità, tipiche del mondo rurale, possono rappresentare la salvezza per chi è in difficoltà. Ma secondo il Presidente Provinciale di Coldiretti Luigi Bisi questa organizzazione fa molto di più: promuove una speranza attiva. “Siamo imprenditori, produttori di cibo, che non stanno fermi ad aspettare, ma si organizzano in una struttura capace di portare all’esterno tutta la propria forza propositiva e il bagaglio valoriale ed etico che ci caratterizza”. Proprio in quest’ottica si inquadra il decalogo “L’Italia che vogliamo” presentato al Forum di Cernobbio.


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sindacale

Maria Luisa Cassi, Luigi Bisi

Da sinistra Massimo Albano, Gaetano Rizzuto, Monsignor Gianni Ambrosio, Giancarlo Rovati

il saluto a

MARIA LUISA CASSI dopo 38 anni di Coldiretti

}Coldiretti Piacenza ha colto l'occasione dell'incontro prenatalizio per salutare Maria Luisa Cassi, responsabile fiscale che dopo 38 anni è andata in pensione, anche se continuerà a collaborare con l'Organizzazione. ”Queste circostanze, ha sottolineato commossa Maria Luisa, mi imbarazzano e mi emozionano, ma voglio ugualmente cogliere l'occasione per ringraziare. Innanzitutto i miei colleghi e tutta la struttura, ma soprattutto gli associati che in così tanti anni sono diventati anche amici. Voglio, inoltre, ringraziare tutti i direttori con cui ho lavorato in tutti questi anni, i presidenti e i dirigenti, ma sopratutto il Signore per avermi illuminato nei momenti più difficili della mia vita professionale”.

}

Prof. Rovati: "La società agricola

Fino a qualche anno fa, in una regione molto produttiva come la Lombardia, c’era una disoccupazione frizionale che non superava il 3 per cento. Erano ancora gli anni in cui la globalizzazione sembrava essere la panacea socioeconomica proprio per la possibilità, per aziende e individui, di allargare il proprio orizzonte. Poi è arrivata la crisi del 2008 con la circolazione di prodotti finanziari tossici, che sono passati da un mercato all’altro senza alcuna difesa. La delocalizzazione produttiva è diventata di moda, con uno spostamento di investimenti in terre lontane, da parte delle multinazionali prima e della media impresa poi. Da quel momento in poi la parola globalizzazione fu sinonimo di disfunzione economica. In questa situazione la prossimità della produzione agricola è un valore che diviene socialmente ed economicamente valido. In un mondo caratterizzato da una grande frammentazione e una pluralità di interessi corporativistici, quello rurale, ancora una volta, è un mondo che ha una lettura diversa della realtà. Lo stesso fenomeno dell’immigrazione, in questi anni particolarmente impattante e tante volte raccontato col peggior sensazionalismo della cronaca, in agricoltura è stato assorbito all’insegna di un approccio pragmatico tipicamente ambrosiano del “non ti chiedo da dove vieni, ma cosa sai fare”. Quando negli anni settanta avevamo un’inflazione quasi al 20 per cento, avevamo maggiore incertezza economica di oggi, ma eravamo stati educati col concetto di sviluppo lineare crescente, che ci forniva una certa sicurezza. Il mondo rurale è da sempre caratterizzato da una condizione economica esattamente contraria in cui non c’è certezza della produzione in termini quanti - qualitativi. Proprio per difendersi da questa incertezza l’agricoltore ha sviluppato un modello i cui valori fondanti, solidarietà, prossimità, fratellanza, rappresentano un ottimo antidoto a quest’incertezza. Questo modello è il contributo più prezioso della ruralità alla società moderna.

VALORE AGGIUNTO per questi tempi"

è un


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Coldiretti Piacenza durante la conferenza stampa di fine anno, presenta il valore della produzione agricola piacentina e l’indotto sociale del comparto

}

“Abbiamo voluto dare questo titolo “L’agricoltura che fa l’Italia” alla nostra annuale conferenza stampa di fine anno, ha sottolineato Elisabetta Montesissa, responsabile Relazioni Esterne di Coldiretti Piacenza, perché riteniamo che mai come negli ultimi mesi il nostro comparto abbia dimostrato di poter dare effettivamente un aiuto concreto a questa crisi, sia in termini di produttività, occupazione e impatto sociale, sia per la fiducia e l’ottimismo. Non vogliamo negare le difficoltà, né prospettare un futuro facile, perché sappiamo bene che ci aspetteranno ulteriori e pesanti sacrifici; tuttavia Coldiretti vuole guardare avanti con fiducia e ottimismo, presupposti indispensabili per uscire dalla crisi. L'agricoltura nel nostro territorio non significa solo reddito per le aziende e per la Plv (produzione lorda vendibile) che esprime, ma si distingue altresì per un importante impatto sociale che proprio in questa occasione di bilancio di fine anno vogliamo sottolineare”. Coraggio, capacità di guardare avanti e fiducia. Con questo messaggio forte e chiaro il presidente Luigi Bisi ha voluto aprire la sua relazione. “E siccome nel bilancio sociale di un comparto, l'occupazione costituisce un elemento determinante, voglio partire proprio da questo dato, ha dichiarato Bisi. Dalle nostre statistiche che riguardano tutto il settore si evidenzia una crescita degli occupati a tempo indeterminato nel 2012 rispetto al 2011. Un dato interessante, se consideriamo che oggi l'agricoltura, anche grazie alla multifunzionalità dell'azienda agricola, richiede professionalità di un certo livello con una preparazione specifica e con qualifiche precise. Tra i comparti che denotano la salute del settore e anche la capacità e l'efficienza dei servizi, va segnalato sicuramente il Patronato e l'area credito che attraverso Credit Agri sta diventando un vero riferimento per tutta l’agricoltura”. “Coldiretti, ha ricor-

dato il Presidente, parlando degli aspetti più strategici, già da anni è impegnata nella valorizzazione dei prodotti tipici locali, attraverso politiche e dinamiche che migliorino il rapporto con i consumatori in funzione di una maggiore consapevolezza da parte del pubblico circa la qualità dei prodotti. Il tutto con ricadute positive sul reddito delle aziende. La Bottega di Campagna Amica rappresenta sicuramente un esempio della contestualizzazione del progetto, ma non solo, possiamo citare il Grana Padano Biologico di montagna, unico esempio a livello nazionale, grazie al quale si sono mantenute numerose stalle anche in zona altrimenti abbandonate. Una citazione particolare sicuramente il progetto FAI (Firmato Agricoltori Italiani), attraverso il quale, con l’appoggio di Consorzi Agrari d'Italia si sta lavorando in modo articolato per realizzare filiere interamente italiane (si pensi agli esempi della pasta, del riso, dell’ortofrutta e in prospettiva del latte). In questo percorso un ruolo fondamentale è sicuramente svolto dai Mercati di Campagna Amica e dagli Agriturismi di Campagna Amica, come hanno ribadito il presidente di Agrimercato Giovanni Manfredi e il presidente di Terranostra Carlo Pontini. Coldiretti, ha concluso Bisi, proprio nell'ottica di lanciare un messaggio propositivo, e di rilancio ha sintetizzato nel documento “l’Italia che Vogliamo” che è stato inviato a tutti i nostri associati e istituzioni insieme al nostro periodico di dicembre, una serie di proposte in cui sono raccolte le questioni più urgenti per il nostro Paese e nel quale viene privilegiata un'ottica nuova che parte appunto dal rilancio dell'agricoltura. Ovviamente questo documento deve essere presentato da tutti i nostri dirigenti locali agli enti e istituzioni del territorio e rappresentare la base per concretizzare i nostri progetti.” LA VOCE DEI PRINCIPALI COMPARTI DELL’AGRICOLTURA PIACENTINA Proprio dalla voce dei rappresentati delle strutture economiche “governate” da Coldiretti è stato possibile disegnare un quadro della realtà del comparto agricolo. A partire da una


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cooperativa che oggi celebra risultati significativi, dopo anni in cui si è “letteralmente rimboccata le maniche” per portare il Consorzio Agrario agli splendori che merita. Come ha spiegato il direttore generale Dante Pattini, “il Cap quest’anno ha raggiunto i 100 milioni di euro di fatturato, grazie al lavoro di squadra e alla fiducia del mondo agricolo. Non si può parlare di agricoltura senza parlare di acqua che da diverse estati costituisce motivo di tensione e di discussione. “Non va dimenticato che è proprio la disponibilità di acqua a fare la differenza tra la Plv di una coltura e quella di un'altra, ha sottolineato il presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza, Fausto Zermani. In realtà, il problema non è la piovosità, quanto lo stoccaggio e la capacità di conservare acqua nei momenti di abbondanza e rilasciarla al bisogno. Tra le colture storiche maggiormente idroesigenti, c’è senza dubbio il pomodoro, come ha ribadito il presidente di Ainpo Filippo Arata: “una coltivazione che però sta perdendo superficie; per questo è necessaria una attenta lettura del mercato e una valorizzazione delle nostre produzioni; anche perché sappiamo bene quale sia l'indotto legato al comparto del pomodoro da industria in provincia di Piacenza”. Un altro comparto fondamentale per il nostro territorio è sicuramente la vitivinicoltura: “ un settore che vale più di 90 milioni di euro”, ha dichiarato il presidente del Consorzio Vini Roberto Miravalle; ovviamente occorre un lavoro di squadra maggiore per valorizzare meglio i nostri vini, così come è necessario che le nostre aziende agricole siano maggiormente attente alla qualità”. Di aumento del prezzo del latte alla stalla ha parlato il presidente dell’Associazione Piacentina Latte Fabio Minardi, “questo ci consente di guardare con un po' più di fiducia al futuro, anche in considerazione dei buoni risultati conseguiti dal Grana Padano, formaggio tipico cui viene destinata oltre il 90% della produzione piacentina, senza dimenticare la professionalità dei nostri imprenditori che con l’innovazione e gli investimenti sono sicuramente sempre stati molto avanguardisti.”

sindacale

l'AGRICOLTURA

che fa l'italia


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Coldiretti Emilia Romagna: Mauro Tonello confermato alla guida dell’organizzazione

}

Pierluigi Scrocchi, vice presidente di Coldiretti Piacenza, entra nel direttivo regionale

Si è svolta il 17 dicembre l'assemblea regionale di Coldiretti Emilia Romagna alla quale hanno preso parte anche numerosi piacentini. I lavori hanno visto la conferma alla carica di presidente regionale di Mauro Tonello, imprenditore agricolo di Ferrara. Nel ringraziare l'assemblea per la fiducia riconfermata, Tonello che è anche vice-presidente nazionale, ha ribadito che Coldiretti Emilia Romagna “proseguirà l'attività di applicazione del progetto promosso da Coldiretti a livello nazionale per l'accorciamento della filiera agricola in modo da assicurare all'azienda maggiore forza economica e un reddito adeguato. Sicuramente i tempi richiedono un impegno più intenso e un più rilevante coinvolgimento nei progetti economici che possano sostenere le imprese ad avere più peso lungo la filiera e a far riconoscere la qualità e quindi il valore delle produzioni agroalimentari nazionali”. Alla parte pubblica dell’assemblea alla quale ha preso parte anche l'assessore regionale all'agricoltura, Tiberio Rabboni, si sono susseguirti diversi interventi tra cui quello del presidente di Coldiretti Piacenza Luigi Bisi, che ha ripercorso le tappe principali dell’Organizzazione piacentina. “Tra gli esempi virtuosi che possiamo citare - ha sottolineato Bisi - vi è quello della

Bottega di Campagna Amica, che rappresenta senz'altro un modello. Attraverso la Bottega siamo riusciti ad intensificare il dialogo con i consumatori, ottenendo al tempo stesso nuove opportunità di redditività per le aziende agricole”. Il presidente Bisi, ovviamente ha rappresentato all’assessore regionale anche le numerose problematiche legate al nostro territorio, tra cui i problemi legati alla siccità, così come i numerosi danni da fauna selvatica; l’esigenza di mettere in campo progetti concreti per evitare lo spopolamento delle nostre montagne e la necessità di una tutela sempre più intensa delle nostre produzioni. Durante l'assemblea sono stati anche eletti i componenti del consiglio direttivo regionale, del quale fanno parte oltre ai presidenti provinciali anche alcuni soggetti indicati dalle federazioni provinciali. Per Piacenza è stato eletto Pierluigi Scrocchi. Nella prima riunione del consiglio regionale saranno invece eletti i due vicepresidenti. Durante l'assemblea sono anche stati forniti alcuni dati sull'export della nostra regione che si conferma dotata di ottime potenzialità. Infatti le esportazioni di prodotti agroalimentari dell'Emilia Romagna ammontano a 4.896 milioni di euro. A trainare l'export ci sono i prodotti lattiero-caseari, con i grana in testa (549 milioni); le carni preparate, su cui spiccano i salumi (548 milioni di euro), i derivati da cereali, con la pasta (522 milioni), la frutta fresca (446 milioni), le carni fresche (445 milioni), gli ortaggi trasformati (380 milioni). Si tratta di un notevole valore che potrebbe triplicare se tutti i prodotti venduti nel mondo spacciati come emiliano romagnoli provenissero effettivamente dall'Emilia Romagna. In questo modo si compenserebbe abbondantemente il passivo della bilancia agroalimentare regionale che ammonta a 1.162 milioni di euro. Infatti i dati di Coldiretti evidenziano che il fatturato del falso "made in Emilia Romagna" solo nell'agroalimentare ha superato gli 8 miliardi di euro (60 miliardi a livello nazionale), sottraendo risorse economiche e occupazione al settore agroalimentare regionale .

a sinistra Mauro Tonello e sopra Pierluigi Scrocchi


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sindacale

Bettola

Produzione 2012 Emilia Romagna prodotto

ORTOFRUTTA

Produzione 2011 x .000 tonnellate

Produzione 2012

x .000 tonnellate(*)

mele

142,2

126,5

pesche

197,7

196,6

pere

nettarine

albicocche ciliegie

646,5 300,7 67,6 8,7

susine

80,5

cachi

17,9

kiwi

meloni

fragole

Zucchine cipolla

COLTURE INDUSTRIALI barbabietola Pomodoro

79,0 40,0 9,7

39,4

521,2 281,3 70,2

–11

–19,4 –0,5 –6,5

+3,8

82,6

+4,5

29,2

–27

18,4 10,1 48,3

127,5

1.233,5

1.203,8

227,0

213,8

1.759,8

+45,9

74,4

1.488,3

nuove generazioni

le

12,7

149,2

Variazione %

–7,6

+2,8 +4,1

+22,6 –14,5

–2,4

–15,4

puntano all'agricoltura

}

Concluso il Si è concluso il ciclo di dieci incontri ciclo di 10 formativi che Colappuntamenti diretti Piacenza ha organizzato su tutto dedicati alla il territorio provinciale, formazione che dalla montagna fino alla Coldiretti ha pianura per incontrare la sociale, presentare tenuto in tutto base la strategia e le linee guiil territorio da, ma soprattutto ascoli soci e cogliere dal provinciale tare territorio, idee, suggeri-

Carpaneto

Cortemaggiore

menti. “Nel Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione di Coldiretti che si soia 70,3 46,3 –34,1 Gropparello è tenuto a Cernobbio, sottolinea il presidente Girasole 13,3 16,1 +21 di Coldiretti Piacenza Luigi Bisi, il presidente Marini ha presentato la nostra proposta per il fagiolini 41,4 34,4 –16,9 Paese. Un documento in dieci punti dal titolo CEREALI “L’Italia che vogliamo” che costituirà la base Frumento tenero 842,3 1.065,2 +26,5 per il lavoro dei prossimi mesi e che sarà inFrumento duro 215,9 278,3 +28,9 viato a soci e istituzioni attraverso il nostro orzo 88,1 110,2 +25 periodico. Ed è stato proprio questo l’oggetto del momento di apertura degli incontri mais 1.286,4 1.148,3 –10,7 sul territorio”. “La cosa che mi ha fatto più sorgo 234,8 191,0 –18,6 Lugagnano piacere, partecipando a diversi incontri, ha proseguito Bisi, è stata vedere una grande (*) dati provvisori partecipazione di associati, in tutte le zone Fonte: elaborazione Coldiretti Emilia Romagna su dati Istat e soprattutto la presenza di tanti giovani imprenditori agricoli che hanno scelto di impegnarsi in quella che per me è la “professione più bella del mondo”. Fare l’agricoltore non è un mestiere, ma una passione, uno stile e una scelta di vita. Se Pianello quella che abbiamo incontrato costituisce il presente e il futuro dell’agricoltura piacentina, è davvero un onore per me rappresentarli”. “Naturalmente, sottolinea il presida sinistra Gianluca Lelli, Tiberio Rabboni, Mauro Tonello dente, gli incontri sono stati veri e propri momenti formativi, con l’approfondimento di aspetti tecnici, fiscali oltre che dei vantaggi offerti dalla rete di Campagna Amica”. Al termine delle assemblee formative, a tutti gli associati è stato, inoltre, distribuito un manuale riassuntivo, che può essere richiesto agli uffici zona. Si tratta di una pratica sintesi delle principali novità sindacali, tecniche e fiscali. patate

–5,8


Nitrati: il Parlamento approva le norme

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OK AL PROVVEDIMENTO SALVA-STALLE In provincia di Piacenza le aziende ubicate in area vulnerabile sono circa 250 Grande soddisfazione di Coldiretti per l’approvazione delle disposizioni sui nitrati che prevedono l’obbligo per le Regioni di procedere alla revisione delle zone vulnerabili e, nelle more, l’applicazione, nelle aree attualmente designate come vulnerabili, delle norme previste per le zone non vulnerabili

}

La Camera, dopo aver esaminato gli ordini del giorno, ha approvato in via definitiva il disegno di legge, già approvato dal Senato, di conversione del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, recante Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese. L’articolo 36, nel testo riformulato al Senato, inserisce i commi 7 ter e 7 quater finalizzati alla soluzione delle problematiche emerse sul territorio in materia di nitrati. Le nuove disposizioni prevedono che entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto, le Regioni e le Province autonome, in conformità all'Accordo concernente l'applicazione della direttiva n. 91/676/CEE relativa all'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole, procedono all'aggiornamento delle zone vulnerabili da nitrati di origine agricola, anche sulla base dei criteri contenuti nel medesimo Accordo. Qualora le Regioni e le Province autonome, entro un anno dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto, non abbiano provveduto, il Governo deve esercitare il potere sostitutivo secondo quanto previsto dall'articolo 8 della legge 5 giugno 2003, n. 131. La norma prevede, ancora che nelle more dell’aggiornamento previsto e, comunque, per un periodo non superiore a dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto, nelle zone vulnerabili da nitrati si applicano le disposizioni previste per le zone non vulnerabili. In pratica si riconoscono le buone ragioni portate avanti dalla Coldiretti per la gestione di un problema la cui origine è molto più diversificata rispetto a quella agricola, ma che se non si fosse intervenuti rischiava di mettere in ginocchio la zootecnia del nord Italia (Veneto, Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna) con migliaia di aziende destinate a chiudere, con conseguente perdita di posti di lavoro e di produzioni Made in Italy a favore di quelle di altri paesi europei. La “direttiva nitrati” (91/676/Cee) è stata emanata allo scopo di ridurre e prevenire l’inquinamento delle acque e del suolo causato dai nitrati provenienti da fonti agricole. Gli Stati membri sono stati chiamati ad individuare le Zone Vulnerabili da Nitrati (Zvn) di origine agricola, ossia quelle in cui le acque di falda contengono o possono contenere, ove non si intervenga, oltre 50 mg/l di nitrati, a pro-

gettare ed attuare i necessari "programmi d'azione" per ridurre l'inquinamento idrico provocato da composti azotati, prevedendo misure intese a limitare l'impiego in agricoltura di tutti i fertilizzanti contenenti azoto e stabilendo restrizioni specifiche nell'impiego di effluenti zootecnici. La Direttiva 91/676/Cee è stata recepita a livello nazionale con il D.Lgs. 152/99 successivamente sostituito dal D.Lgs. 152/2006 (c.d. Codice dell’ambiente) e le singole Regioni hanno emanato i provvedimenti necessari per applicare le norme comunitarie e nazionali sui rispettivi territori. Ogni Regione ha individuato le zone vulnerabili ed ha stabilito gli obblighi che ogni azienda deve rispettare per una corretta utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento e dei fertilizzanti azotati. Con l’Accordo sull'applicazione della direttiva 91/676/Cee, siglato in data 5 maggio 2011, le Regioni e le Province autonome e i Ministeri dell’Ambiente e delle Politiche agricole, hanno convenuto, tra l’altro, sulla necessità di procedere ad uno studio finalizzato all’aggiornamento delle zone vulnerabili da nitrati in relazione ad una serie di indagini indicate nel medesimo accordo, soprattutto al fine di individuare le fonti di pressione e le specifiche cause di inquinamento. Si ricorda, inoltre, che con la decisione 2011/721/Ue, l’Unione europea ha concesso alle Regioni del bacino padano (Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna) la possibilità di operare in deroga alle disposizioni della “direttiva nitrati”. Tale deroga consente agli allevatori ed agli agricoltori, che abbiano avanzato specifica richiesta, di distribuire per la fertilizzazione delle colture una quantità di effluenti zootecnici maggiore di quella prevista per le zone vulnerabili. La deroga permette di incrementare la quantità di effluenti annualmente distribuita, passando dai 170 kg/ha di azoto di origine zootecnica, come previsto dalla “direttiva nitrati”, a 250 kg/ha nel caso di aziende beneficiarie della deroga, nel rispetto dei criteri stabiliti dall’Ue. “Il problema dei nitrati, quindi, dichiara il responsabile ambiente di Coldiretti Piacenza Enrica Gobbi, costituisce una annosa questione di vecchia data: negli anni si sono stratificati errori, che hanno individuato nell'agricoltura la principale responsabile dell'inquinamento delle acque e reso insostenibile per le aziende agricole delle regioni del Nord del Paese, l'applicazione della Direttiva comunitaria in materia di gestione degli effluenti. Oggi finalmente, per la prima volta e grazie all’azione di Coldiretti, si sta affrontando il problema da un punto di vista scientifico. E la scienza ci sta confermando quello che andiamo dicendo da tempo, ovvero che gran parte dell'inquinamento delle risorse idriche deriva invece da scarichi civili e industriali”.


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approvato il regolamento per i

CONTRATTI LATTE

}

sindacale

del settore

Il Mipaaf ha emanato il decreto di recepimento del regolamento CE che reca norme specifiche per il settore latte per: • Il conoscimento delle organizzazioni dei produttori • la negoziazione dei contratti • la redazione dei piani di regolazione dell’offerta dei formaggi a denominazione di origine protetta Organizzazione dei produttori e loro associazioni Il riconoscimento delle organizzazioni produttori spetta alla Regione ai sensi della D.Lgs.102. Il riconoscimento delle organizzazioni dei produttori all’Albo nazionale delle organizzazioni dei produttori, istituito presso il Ministero delle politiche agricole e forestali eʹ comunicato dalle regioni tramite il Sistema informativo agricolo nazionale (SIAN). Le O.P. devono dimostrare preventivamente di avere un mandato espressamente conferito da ciascuno dei propri aderenti, ove è precisata la qualità di latte (non meno del 75% della quantità media consegnata negli ultimi 2 anni) per la quale è conferito il mandato. Il requisito deve essere dimostrato entro la fine del terzo anno a condizione che ala fine del secondo anno la quantità sia pari ad almeno il 37,5%. Ciascun produttore può aderire ad una sola O.P. Il volume minimo di produzione commercializzata è di 3.000 tonnellate. Norme specifiche per la negoziazione dei contratti Le O.P. riconosciute possono negoziare e sottoscrivere, a nome degli agricoltori aderenti, i contratti per la consegna di latte da parte dell’agricoltore aderente ad un trasformatore/raccoglitore. Le O.P. effettuano la negoziazione senza l’obbligo di un trasferimento della proprietà del latte dall’agricoltore all’O.P.

Nel mandato conferito dall’agricoltore all’O.P., con rappresentanza e formalizzato in maniera chiara, deve essere specificata la quantità di latte interessata e la di validità del mandato.(minimo tre anni) Il contratto deve essere stipulato prima della consegna e deve contenere i seguenti elementi: i) il prezzo da pagare alla consegna, che: - è fisso ed è stabilito nel contratto, e/o - è calcolato combinando vari fattori stabiliti nel contratto, che possono comprendere indicatori di mercato che riflettono cambiamenti nelle condizioni di mercato, il volume consegnato e la qualità o la composizione del latte crudo consegnato; ii) il volume di latte crudo che può e/o deve essere consegnato e il calendario di tali consegne; iii) la durata del contratto, che può essere determinata o indeterminata, con clausole di risoluzione; iv) le precisazioni riguardanti i periodi e le procedure di pagamento; v) le modalità per la raccolta o la consegna del latte crudo; e vi) le disposizioni applicabili in caso di forza maggiore. Tutti gli elementi del contratto sono negoziabili. Il primo acquirente presenta una offerta scritta di contratto al venditore indicando la durata che non può essere inferiore ai 6 mesi. Il fornitore può rifiutare la durata minima formalizzando il rifiuto per iscritto. Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’Associazione Piacentina Latte o l’ufficio economico di Coldiretti Piacenza.


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liberalizzazione diritti vigneti

1° PASSO INDIETRO DELL'UE Coldiretti: “ancora molti i punti che necessitano di chiarimenti”

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SALVA OLIO

norma Made in Italy

Via libera alla legge che salva l’olio made in Italy. La norma fortemente voluta da Coldiretti è stata proposta dai senatori Mongiello e Scarpa e definitivamente approvata con il via libera in sede deliberante della Commissione Agricoltura della Camera presieduta da Paolo Russo, con relatore Nicodemo Oliverio

Primo passo indietro sulla liberalizzazione dei diritti di impianto vigneti. Il Gruppo ad alto livello Ue, incaricato di analizzare la questione, ha terminato il suo lavoro con la redazione di una relazione. Innanzitutto è emerso un consenso sulla necessità assoluta di mantenere un dispositivo di gestione degli impianti di vigneti all'interno dell’Unione europea per tutte le categorie di vini (DOC, IGT senza IG), dopo la fine dell’attuale regime fissato per il 2015. Il Gruppo di alto livello ha studiato varie opzioni per il futuro e proposto un sistema di autorizzazione di nuovi impianti applicabile a tutti i vini, che dovrebbe essere gestito dagli Stati membri tenendo conto delle raccomandazioni delle organizzazioni professionali rappresentative riconosciute. Tutti i nuovi impianti dei vigneti saranno sottoposti alle modalità di autorizzazione. Queste ultime saranno gratuite, non alienabili e valide per un periodo limitato di 3 anni. Questo sistema sarà dotato di una clausola di salvaguardia o tetto massimo stabilito a livello comunitario, che consiste nella fissazione di una percentuale annua di nuovi impianti autorizzati. Gli Stati membri avranno la possibilità di prevedere una percentuale inferiore a livello nazionale, regionale o per una categoria di vino determinata, a determinate condizioni. Il nuovo sistema si applicherà per un periodo potenziale di 6 anni, con una clausola di revisione. Infine, saranno previste delle disposizioni transitorie. Queste conclusioni saranno presentate al Consiglio e al Parlamento europeo, ed alimenteranno il dibattito in corso nel quadro della riforma della Politica agricola comune. “È evidente, sottolinea il responsabile del servizio vitivinicolo di Coldiretti Piacenza Dario Panelli, che, rispetto alla prevista liberalizzazione degli impianti, il risultato raggiunto oggi è sicuramente positivo, come richiesto da Coldiretti. Purtroppo però ci sono ancora molti punti che necessitano di importanti chiarimenti. Il documento fornito dalla Commissione non è sufficientemente chiaro sul concetto di ammissibilità delle richieste di impianto, che dovrà essere legato a criteri minimi generali fissati a livello Ue. Se così non fosse, il nuovo sistema nasconderebbe di fatto una liberalizzazione nell’ambito della percentuale di incremento. È estremamente importante quindi che il nuovo sistema preveda una clausola di salvaguardia fissata a livello Ue ad una percentuale molto bassa e sicuramente inferiore a quella proposta dalla Commissione (2%). Inoltre, bisognerà specificare meglio la portata delle misure transitorie che necessariamente dovranno accompagnare il passaggio al nuovo sistema con particolare riguardo ai diritti in portafoglio detenuti dai produttori. Su questi aspetti bisognerà quindi lavorare per costruire un sistema che possa effettivamente consentire una maggiore flessibilità e capacità di adattamento al mercato, ma senza incorrere nel rischio di una “deregulation” che finirebbe per modificare il volto della vitivinicoltura piacentina.

diventa legge la

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“Siamo molto soddisfatti – è il primo commento del presidente della Coldiretti Sergio Marini -. Un risultato che rappresenta un passo straordinariamente importante nella direzione della trasparenza e della lotta alla contraffazione sugli oli extravergini di oliva a tutela dei produttori e dei cittadini. L’unanimità nell’approvazione della legge da parte di tutti i gruppi parlamentari sia al Senato che alla Camera ed il parere positivo del Governo sta a significare come la norma sia fortemente condivisa e da parte nostra - conclude Marini - va un forte ringraziamento a tutti coloro che hanno permesso, nonostante i non pochi bastoni tra le ruote, una conclusione positiva entro la fine della legislatura”. Ma vediamo cosa prevede la nuova legge. Innanzitutto mettere in etichetta indicazioni fallaci e non veritiere “che evocano una specifica zona geografica di origine degli oli vergini di oliva non corrispondente alla effettiva origine territoriale delle olive” diventa reato di contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine (articolo 517-quater del codice penale). Vengono inoltre aggiunte sanzioni accessorie, con l’interdizione per cinque anni dal realizzare attività di comunicazione commerciale e attività pubblicitaria aventi per oggetto oli di oliva e il divieto di ottenere, a qualsiasi titolo, contributi, finanziamenti o mutui agevolati da parte di i-stituzioni nazionale e/o europee, per chi sia stato oggetto di condanna per reati nel settore. Per i marchi che evocano una specifica zona geografica che non coincide con l’effettiva origine delle materie prime scatta quindi il ritiro. Si inaspriscono anche i controlli, con il rafforzamento degli istituti processuali e investigativi (intercettazioni, ecc.). Contro il segreto sulle importazioni agroalimentari, verrà poi garantito il diritto d'accesso alle informazioni concernenti l’origine degli oli di oliva detenute dalle autorità pubbliche a tutti gli organi di controllo e alle amministrazioni interessate. Si va, ancora, a migliorare la leggibilità delle etichette e si completa l’intervento già anticipato dal Parlamento con una norma precedente sul valore probatorio del panel test, al fine di garantire la corrispondenza merceologica e la qualità degli oli di oliva e punire la non conformità dei campioni degli oli di oliva vergini alla categoria dichiarata in etichetta. Si fissano inoltre limiti più restrittivi per il contenuto di etil esteri degli acidi grassi (Eeag) e di metil esteri degli acidi grassi (Meag) e saranno rese note le risultanze delle analisi che sono pubblicate ed aggiornate mensilmente in una apposita sezione del portale internet del Ministero delle Politiche Alimentari e Forestali. Previsto in etichetta anche un termine minimo di conservazione non superiore a 18 mesi dalla data di imbottigliamento non che specifiche modalità di presentazione degli oli di oliva nei pubblici esercizi, imponendo l’obbligo di idonei dispositivi di chiusura o di etichettatura e di sanzioni connesse alla violazione delle relative disposizioni.


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gennaio 2013

Vino: le imprese che esportano

sindacale

CRESCONO IL TRIPLO È l’export il principale motore di sviluppo per il settore vitivinicolo, tanto che le imprese che vendono all’estero crescono il triplo delle altre. Ad affermarlo è un’indagine realizzata da Ismea-Mps sull’andamento del mercato mondiale del vino, sfuso e imbottigliato, per volume e valore

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Secondo i dati, l’Italia produce il doppio della domanda interna e il consumo pro capite cala di un litro all’anno (ora si attesta fra i 35 e i 37 litri, negli anni Settanta arrivava a 100). La ricerca mostra come solo il 14 per cento delle aziende che non esportano continua a crescere. Il dato invece quasi triplica (43 per cento) per le imprese che operano sui mercati internazionali. Le aziende italiane che esportano (sono il 70 per cento del campione) raccolgono mediamente fuori dai confini nazionali circa il 37 per cento del proprio fatturato. Nonostante l'Italia rischi il sorpasso da parte della Spagna come primo fornitore mondiale (in volume), grazie soprattutto al contributo dei vini sfusi, non sembra arrestarsi la crescita in valore del vino italiano che, dopo l'ottima performance del 2011 (4,4 mld di euro), è cresciuto di un ulteriore 8 per cento nei primi sette mesi del 2012. Ed è proprio la crescita in valore il dato più attendibile per valutare la capacità di penetrazione dei vini di pregio (il dato in volume risente infatti dell'incidenza degli sfusi cresciuta fino al 40 per cento del totale). I dati sui Paesi importatori nel mondo mostrano come la Cina, pur restando un nuovo mercato, si sia avviata a raggiungere volumi e valori che la mettono alla pari con i principali mercati consolidati mondiali. La Cina sale al quinto posto assoluto in valore con 1.037 milioni di euro facendo segnare un +71 per cento e superando in un solo anno Giappone, Belgio, Svizzera e Paesi Bassi. A riprova delle enormi potenzialità di questo Paese vi è anche la forbice fra crescita di importazioni di vino in valore e in volume. Le quantità crescono “solo” del 27,7 per cento (sesto mercato al mondo) evidenziando una maggiore attenzione per i vini di pregio. Una tendenza che pare consolidarsi nei nuovi mercati visto che anche la Russia fa registrare una forbice netta: cresce in valore (+14,6 per cento) e cala in volume (-6 per cento). Secondo Ismea, le maggiori potenzialità si riscontrano nei nuovi mercati dell'Europa dell'Est, comunitari e non, che negli ultimi cinque anni hanno incrementato notevolmente la propria domanda: Bulgaria, Slovacchia, Ungheria, Estonia, Lituania, Lettonia. A questi si affiancano, fuori dal continente, alcuni Paesi sudamericani, come Brasile, Argentina e Messico, o quelli dell'Estremo Oriente quali India, Corea del Sud e Thailandia. I volumi sono ancora piuttosto limitati e solo in pochi casi superano il milione di ettolitri importati, ma i tassi di crescita sono talvolta travolgenti. Oggi l’Italia è leader in Bulgaria (58 per cento davanti a Spagna e Francia), Slovacchia (36 per cento davanti a Ungheria e Rep. Ceca), Ungheria (88 per cento davanti a Germania e Spagna), è seconda in Estonia (14 per cento dietro alla Spagna, davanti alla Francia), Lituania (27 per cento dietro la Francia, prima della Spagna), Romania (15 per cento dietro la Spagna e davanti alla Bulgaria), e terza in Lettonia (20 per cento dietro Francia e Spagna). Fuori dal continente europeo, il Belapaese è il maggiore fornitore in Thailandia (24 per cento davanti ad Australia e Francia), ed è terzo in Brasile (17 per cento dietro Cile e Argentina), Messico (dietro Spagna e Cile), Corea del Sud (dietro Cile e Spagna), India (dietro Francia e Australia), Australia (dietro Nuova Zelanda e Francia), Argentina (1 per cento dietro a Cile con 87 per cento, Spagna e a pari quota con la Francia).


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Ettore Prandini

Expo 2015: intesa con Coldiretti per

VALORIZZARE L'AGRICOLTURA Valorizzare l'eccellenza agricola italiana, essere presenti al Padiglione Italia e diffondere i grandi temi promossi da Expo Milano 2015: sono questi, in sintesi, gli obiettivi del Protocollo d'intesa sottoscritto dal Commissario generale di Expo, Roberto Formigoni, dal presidente di Coldiretti Lombardia, Ettore Prandini, su delega del presidente nazionale Sergio Marini, dal commissario per il Padiglione Italia, Diana Bracco, e dall'amministratore delegato della società Expo 2015 Spa, Giuseppe Sala

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L'impegno comune sottoscritto vedrà le istituzioni lavorare insieme su tre ambiti molto concreti: la valorizzazione dell'eccellenza dell'agricoltura italiana attraverso la presentazione a livello nazionale e internazionale delle migliori esperienze sviluppate dalle nostre imprese; l'individuazione di forme e modalità di una presenza della Coldiretti al Padiglione Italia; e, infine, la diffusione delle tematiche e dei contenuti dell'Esposizione nonché dell'eventuale realizzazione di iniziative o azioni comuni sul fronte della comunicazione. “Il tema dell'agricoltura è assolutamente centrale nell'impostazione dell'evento che stiamo costruendo - ha sottolineato Formigoni -. Secondo l'indagine del 2012 sul futuro dell'agricoltura a cura della Fao la produzione agricola dovrà crescere del 60% nei prossimi quarant'anni per far fronte alla domanda determinata dall'incremento demografico. Questa esigenza può trasformarsi anche in opportunità per lo sviluppo di un'agricoltura sostenibile a livello globale". “L'Expo sarà un'occasione - ha detto Prandini - per far conoscere il nostro territorio, i nostri prodotti, il loro valore e la loro capacità di rispondere ai bisogni della gente. L'Expo è anche l'occasione per ribadire l'importanza di una informazione trasparente sull'origine di quello che mettiamo in tavola, in Italia e all'estero dove i falsi sottraggono ogni anni 60 miliardi di euro alla nostra economia. Lavoreremo affinché Coldiretti possa essere presente al Padiglione Italia per rappresentare al meglio la nostra agricoltura. Desideriamo promuovere i nostri prodotti, puntando sul concetto di chilometro zero come principio di valorizzazione del Made in Italy". “La Coldiretti è l'associazione di categoria degli agricoltori più numerosa e capillare del nostro Paese e averla a fianco nell'entusiasmante avventura della realizzazione del Padiglione Italia è un motivo di grande soddisfazione” ha affermato Diana Bracco, commissario generale di sezione per il Padiglione Italia e presidente di Expo 2015 spa. “Sono convinto che Coldiretti giocherà un ruolo decisivo nella diffusione dei temi dell'Esposizione universale e che la sua collaborazione sarà determinante per la riuscita della manifestazione”.


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gennaio 2013

sindacale

accordo con l'Agenzia delle Entrate

FISCO PIù semplice

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Ridurre l’afflusso presso gli uffici e razionalizzare i costi degli adempimenti fiscali sono i principali obiettivi del protocollo d’intesa tra l’Agenzia delle Entrate, la Coldiretti e le altre organizzazioni agricole. L’accordo apre la strada all’utilizzo diffuso dei servizi telematici dell’Agenzia, con particolare riferimento alla registrazione dei contratti di affitto dei fondi rustici, che in questo ambito saranno arricchiti e migliorati. Inoltre, l’intesa prevede che le Entrate forniscano, entro un massimo di 10 giorni lavorativi, risposta alle richieste inviate all’indirizzo di Pec e a quelle pervenute tramite Civis. La semplificazione degli adempimenti è al centro dell’accordo. Le organizzazioni si impegnano, infatti, a promuovere l’utilizzo dei servizi telematici delle Entrate, con particolare attenzione ai canali Civis e Pec, e la registrazione online dei contratti di affitto dei fondi rustici (predisposti in base alla legge n.20 1982). Nella stessa direzione va l’azione dell’Agenzia che si impegna ad arricchire e migliorare le procedure per registrare in via telematica gli stessi contratti. L’Amministrazione, inoltre, provvede a esaminare e fornire risposta entro un massimo di 10 giorni lavorativi a tutte le istanze di riesame in autotutela pervenute tramite Civis e Pec. Per le tipologie di servizi non disponibili tramite canale telematico è riconosciuta la possibilità di usufruire di un canale preferenziale per prenotare gli appuntamenti presso gli uffici. L’Agenzia delle Entrate e le organizzazioni daranno vita a un “osservatorio” che consenta di monitorare l’andamento delle attività intraprese sul territorio. Inoltre, è prevista la promozione di iniziative di formazione dedicate ai canali di comunicazione telematica e la reciproca assistenza a livello nazionale. Appositi protocolli di intesa attueranno gli impegni previsti dall’accordo quadro a livello territoriale.

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vendita ortofrutticoli serve aumentare i controlli al dettaglio

Agecontrol, l’organismo responsabile dei controlli sulle norme di commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli freschi, ha reso noti i dati dell’attività svolta fino al 30 settembre 2012. Nel complesso quest’anno sono stati effettuati oltre 60mila controlli, di cui 43.000 sulle merci in esportazione per un quantitativo di prodotti verificati pari a circa 467mila tonnellate (di cui 6.555 sui prodotti importati da Paesi terzi alla Ue), verificando la conformità di circa 398mila tonnellate di merce e intercettando circa 7mila tonnellate di prodotti ortofrutticoli irregolari che sono stati respinti o ricondizionati. Sul mercato interno sono stati effettuati 13.170 controlli attraverso i quali sono state verificate 9.349 partite di prodotti ortofrutticoli in fase di commercializzazione. Nel complesso sono state controllate circa 3.376 tonnellate di prodotti, dei quali circa 237 sono risultati non rispondenti alle norme di commercializzazione con una incidenza di irregolarità pari al 7%.


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Lorella Ansaloni confermata Delegata regionale delle Donne Coldiretti aumentano le donne alla guida di aziende agricole

DONNE IMPRENDITRICI IN EMILIA ROMAGNA

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Sono 15.654 mila le aziende agricole guidate da donne in Emilia Romagna. Il dato è emerso all’assemblea regionale di Coldiretti Donne Impresa di Coldiretti, che ha riconfermato Lorella Ansaloni imprenditrice agricola di Medolla (Modena) alla guida dell’associazione delle donne Coldiretti. L’Ansaloni, dopo una lunga attività nel settore bancario, nel 2000 ha affiancato il marito nella gestione dell’impresa florovivaistica e frutticola, con 15 ettari di frutteto, 2 ettari di vigneto, 2 ettari di vivaio a pieno campo e un garden con 4.000 metri quadrati di superficie, di cui 2.500 coperti. Nell’azienda è responsabile della gestione del Garden. Vice delegate sono state elette la bolognese Silvia Bendanti e la ferrarese Monia Dalla Libera. Secondo le elaborazioni Coldiretti dei dati Istat è in crescita

il dato percentuale delle donne titolari di azienda: nel 2000 infatti le donne guidavano il 20,7% delle aziende agricole regionali, mentre nel 2010 la percentuale è salita al 21,5%. L’aumento delle imprenditrici donne – secondo Coldiretti – è andato di pari passo con nuove attività aziendali, in particolare la vendita diretta e diffusione dei mercati contadini e l’agriturismo. “Per i prossimi anni – ha detto Lorella Ansaloni – il nostro obiettivo è favorire la formazione e la specializzazione delle imprenditrici e delle donne in generale affinché possano affrontare le nuove sfide dell’agricoltura del futuro con professionalità e determinazione. È un obiettivo che vogliamo tra l’altro condurre insieme ai giovani di Coldiretti, molto sensibili a questi temi”


La

BANCA DI PIACENZA come voi crede nell'agricoltura

Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni contrattuali si rimanda ai fogli informativi disponibili presso gli sportelli della Banca.

Finanziamenti per mezzi agricoli moderni e sicuri in grado di ridurre costi e consumi

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www.bancadipiacenza.it


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Terranostra: presentato il nuovo

bando agriturismi

EN PLEiN AIR

Nell’ambito dell’accordo di programma siglato tra ApcAssociazione Produttori Caravan e Camper e Coldiretti per promuovere l’ospitalità in camper presso gli Agriturismi Campagna Amica di Terranostra, è stata presentata la nuova iniziativa “Agriturismi en plein air 2012-2013”

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Gli oltre 130 agriturismi che hanno già aderito alla convenzione, offrendo la sosta gratuita ai camperisti per 24 ore, e tutte le strutture prossime alla sottoscrizione dell’accordo potranno partecipare, entro il 28 febbraio 2013, all’assegnazione di tre camper service (sistemi per il carico e lo scarico delle acque), presentando il proprio progetto di ospitalità dedicata ai turisti in camper all’interno della propria struttura agrituristica. Dalla home page del sito http://www.terranostra.it/ è possibile scaricare il regolamento completo di “Agriturismi en plein air 2012-2013”, che prevede tre categorie di partecipazione: Nord Italia (in cui è compresa l’Emilia Romagna), Centro, Sud e Isole. Tra i criteri di selezione applicati, riceveranno una maggiorazione di punteggio i progetti di sosta integrati con il territorio e con un’offerta di servizi multi-funzionali (servizi igienici, area picnic, area barbecue, area giochi bimbi), che prevedranno inoltre un buon collegamento con l’area urbana e turistica, oltre a disporre di informazioni, servizi e tour ad hoc per i camperisti. Saranno tenuti in considerazione anche criteri di progettazione green, come l’inserimento delle strutture ricettive in zone verdi, la presenza di accorgimenti per il risparmio idrico ed energetico, l’utilizzo di fonti energetiche alternative e la predisposizione di contenitori per la raccolta differenziata. Non dovrà mancare, inoltre, la possibilità di acquistare presso la struttura agrituristica i prodotti, il vino e la ri-

storazione tipica proposta all’interno dell’agriturismo, con offerte pensate per turisti itineranti. Le domande di partecipazione dovranno essere inviate via posta, insieme alla documentazione richiesta, entro il 28 febbraio 2013 (farà fede il timbro postale) presso Terranostra, via XXIV Maggio 43, 00187 Roma, all’attenzione di Rosalina Vertuani - Tel. 06.48993209 - e mail terranostra@ coldiretti.it. Il Comitato selezionatore, formato da rappresentanti delle due associazioni, designerà i tre agriturismi che vinceranno i camper service, omaggiati da APC, con spese di implementazione a carico dell’agriturismo. I premi saranno assegnati sotto la condizione della realizzazione dei progetti, entro e non oltre 120 giorni a partire dalla proclamazione di vincita (e quindi entro il 15 luglio 2013). "Dopo l’accordo di programma con l’offerta di una sosta gratuita per una notte negli Agriturismo di Campagna Amica, - sottolinea Tulio Marcelli, Presidente di Terranostra- la collaborazione con Apc prosegue con questo concorso nazionale, sempre con l’obiettivo di sensibilizzare e sviluppare la cultura e l’offerta del turismo en plein air.” Per ulteriori informazioni e per il supporto nella compilazione della domanda


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gennaio 2013

sindacale

TERRANOSTRA UNA CONVENZIONE CON LA SIAE PER NUOVI SERVIZI

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Sarà operante anche per il 2013 l’accordo per le utilizzazioni del repertorio amministrato dalla Sezione Musica nella aziende agrituristiche a mezzo di apparecchi sonori, video sonori o strumenti musicali diffusi come musica d’ambiente. Secondo i dati rilevati dall’Istat, l’indice dei prezzi al consumo relativo al mese di settembre 2012 è pari a 3,1%. Considerando che i punti ISTAT tutt’ora accantonati da applicare per l’aggiornamento delle tabelle tariffarie relative ai diritti di autore, dovuto per le utilizzazioni in oggetto ammontano a 1,4 punti, l’adeguamento da apportare alle tariffe è pari a 4,5 punti percentuali. La SIAE tenuto conto del perdurare della grave crisi economica, ha ritenuto limitare l’aumento dei compensi al 1,5% accantonando la differenza di 3 punti percentuali. Tutte gli imprenditori agrituristici che in azienda hanno strumenti musicali, televisori a disposizione dei clienti, o che organizzano manifestazioni ed eventi possono recarsi presso gli uffici di Coldiretti Piacenza a ritirare copia della convenzione per esibirla agli uffici Siae competenti per l’ottenimento dello sconto.

STRUMENTI MECCANICI E UTILIZZAZIONI VARIE Tipo 5

Tipo 6

Tipo7a

Tipo7b

€ 48,20

Tipi 2,8,9,13 € 111,00

€ 151,60

€ 128,70

€ 303,80

€ 455,40

€ 58,20

€ 133,30

€ 188,80

€ 128,70

€ 303,80

€ 455,40

Categoria

Tipo 1,3

1°Categoria fino a 30 posti letto/ristorazione 2°Categoria oltre 30 posti letto/ristorazione

Tipo 1 – 3

Strumenti musicali a disposizione del cliente (es. pianoforte, chitarra, fisarmonica, etc. tipo 1) Apparecchi radioriceventi tradizionali (tipo 3)

Tipo 2 -8 -9 -13

Apparecchi riproduttori o diffusori audio (quali: Filodiffusione, CD, apparecchi multimediali, PC-INTERNET, radio dedicate)

Tipo 5 Tipo 6 Tipo 7a Tipo 7b

Apparecchi televisivi Juke-boxes, Juke-boxes digitali Video juke-boxes Videolettori

Categoria Trattenimenti danzanti

Compensi minimi € 28,60

Per i soci Terranostra è applicato uno sconto del 15% sulle tariffe indicate


Ci vediamo al mercato!

i nostri mercati in provincia di Piacenza:

Fuorenzuola d’Arda tutti i giovedì Piacenza lunedì, piazza Cavalli venerdì, piazza Duomo Pianello V.T. 1a domenica del mese Carpaneto P.no 2a e 4a dominca del mese Ponte dell’Olio 3a dominca del mese

WWW.PIACENZA.COLDIRETTI.IT

WWW.CAMPAGNAMICA.IT


Alimentazione

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le qualità nutrizionali dei prodotti del territorio a cura della Dott.ssa Monica Maj

la dieta

DOPO LE FESTE

Le feste natalizie, come spesso accade, lasciano oltre a gioia e serenità anche qualche chilo di troppo Ecco, quindi, alcune regole semplici per ritornare in forma dopo le feste. • Bere almeno 8 bicchieri di acqua al giorno per prevenire la disidratazione e “lavare via” le tossine dall’organismo. • Consumare verdure cotte o crude in abbondanza, tra queste prediligere: 1. carciofi e topinambur; ricchi di frutto-oligosaccaridi (FOS) che aiutano a mantenere il giusto equilibrio della flora batterica intestinale, particolarmente instabile nei cambi di stagione; 2. cavolo verde, buona fonte di luteina, agente protettivo della vista. Alcuni studi indicano che i soggetti che si nutrono di cibi ricchi di luteina sembrano avere una minore incidenza di degenerazione maculare ; 3. tutta la verdura a foglie verde scuro come spinaci e cicoria che contengono acido folico. La sua presenza abbassa i livelli dell’aminoacido omocisteina, associato al rischio di malattie cardiovascolari e infarti; 4. finocchi, risultano ottimi per combattere la nausea, la digestione difficile e la stitichezza. • Consumare tra la frutta: 1. agrumi e kiwi, ricchi di vitamina C che migliora il sistema immunitario 2. pera: ottima fonte di antiossidanti e pectina, una fibra

solubile capace di rimuovere i metalli pesanti dall’organismo e di ridurre i livelli di colesterolo; se possibile è meglio consumare la pera con la buccia poiché apporta antiossidanti quali gli acidi idrossicinnamici, che si ritiene possano bloccare la formazione di certi agenti cancerogeni. • Utilizzare metodi di cottura semplici che vi permettano di ridurre i grassi. • Aumentare il consumo di legumi poiché contengono: 1. modiche quantità di grassi 2. ferro, calcio e fosforo 3. fitoestrogeni 4. fibra 5. proteine che apportano alcuni aminoacidi essenziali Iniziare a camminare all’aria aperta almeno 30 minuti al giorno poiché oltre a favorire uno stile di vita attivo comporta anche numerosi benefici: 1. migliora la funzione respiratoria; 2. favorisce la vascolarizzazione del cuore; 3. migliora l’apparato cardiocircolatorio; 4. favorisce il calo ponderale; 5. mitiga la fame nervosa; 6. contiene lo stress e arreca benefici psicologici.

la ricetta

Zuppa di legumi Preparazione: La sera precedente mettete a bagno tutti i legumi (tranne i piselli). Fate bollire i legumi con la foglia di alloro. A cottura ultimata scolateli e passatene circa un terzo nel mixer. Fate passare in una pentola (meglio se di coccio) l’aglio con 4 cucchiai di olio, aggiungete tutti i legumi, condite con pepe, sale e rosmarino. Fate insaporire per una decina di minuti e aggiungete un mestolo di acqua di cottura dei legumi, fate restringere il tutto. Servite con pane tostato.

Ingredienti per 4 persone: • 100 g di fagioli borlotti • 100 g fagioli cannellini • 100 g di ceci • 100 g di lenticchie • 100 g di piselli • 100 g di fave • Pane tostato • Due spicchi di aglio • Olio evo • Foglia di alloro • Rosmarino • Pepe • Sale


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la Bottega di Campagna Amica protagonista dell'inaugurazione di Via Colombo Via Colombo, una vetrina per tutta la Città: è la porta di accesso per chi arriva dalle autostrade e dalla Via Emilia. Proprio alla cittadinanza è stata restituita dopo diversi mesi in cui il cantiere per il suo restyling aveva causato qualche disagio agli abitanti e agli esercenti della zona. È stata un’inaugurazione in piena regola, con la banda musicale, tutte le autorità e i Sindaci sia quello attuale, Paolo Dosi, che quello sotto cui iniziarono i lavori di riqualificazione dell’area Roberto Reggi. “Dovremo chiamarlo ormai Viale Colombo” dice il Sindaco. Proprio in questa vetrina brilla particolarmente La Bottega di Campagna Amica, il punto vendita gestito dagli

agricoltori di Coldiretti che festeggia un anno dall’apertura. La Bottega, che è ormai diventato un punto di riferimento per l’intera zona e non solo, porta l’agricoltura piacentina in Città, offre tutte le produzioni tipiche della nostra provincia e non solo. “Questo progetto, sottolinea il Presidente Bisi, rientra nella strategia di Coldiretti di avvicinare i consumatori e fare comprendere i valori dell’agricoltura e delle produzioni sostenibili”. Proprio La Bottega, con l’offerta di un aperitivo a base di prodotti locali, è stata al centro dell’inaugurazione con un brindisi benaugurale che ha coinvolto tutti gli intervenuti alla manifestazione.

le aziende di montagna alle scuole di Bobbio Si è svolto a Bobbio il convegno “Madre terra, alimentazione agricoltura ed ecosistema” rivolto agli studenti dell’Istituto Comprensivo che ha visto la presenza del Consorzio BioPiace e dell’azienda agricola Pattarini Gianguido di Perino. L’evento organizzato in occasione della settimana dell’Unesco, ha offerto agli studenti la possibilità di confrontarsi con esperti delle tematiche legate all’ambiente, all’agricoltura e all’alimentazione, in quanto la salute si conquista e si conserva soprattutto a tavola attraverso il rispetto di regole basilari sul mangiare sano. Ringraziamo i docenti e la Dirigente dell’Istituto Comprensivo di Bobbio Adele Mazzari per la sensibilità dimostrata ai temi della sostenibilità, dell’agricoltura locale e del consumo consapevole di prodotti del territorio, commentano Giacomo Sala presidente del Consorzio BioPiace e Gianguido Pattarini – e per averci permesso di illustrare ai ragazzi il ruolo centrale dell’agricoltura nelle zone di montagna. Pattarini nell’illustrare la sua azienda apistica biologica ha espresso ai

ragazzi il valore del cibo prodotto in montagna, non solo per il valore intrinseco ma anche per il ruolo che l’agricoltore svolge nella tutela del territorio, preservando l’ambiente e creando lavoro in queste zone. Il Consorzio Biopiace - ha inoltre ricordato Giacomo Sala - ha ricevuto pochi mesi fa il premio Economia Verde dell’Emilia Romagna, rivolto alle aziende della regione promotrici di politiche imprenditoriali a favore dell’ambiente, un concorso organizzato da Legambiente, in collaborazione con Coldiretti Emilia Romagna. Le aziende delle montagna – continua Sala- rappresentano una realtà importante per l’economia del territorio e per la salvaguardia ambientale. Biopiace è un’impresa oltre che ecologica anche innovativa perché si occupa non solo di produzione, ma anche di distribuzione dei prodotti biologi nelle mense e negli agriturismi, rappresentando un settore strategico per l’agricoltura ma anche per cittadini e per tutto il Paese.

Consorzio di Bonifica e Coldiretti insieme per lo sviluppo sostenibile Il Consorzio di Bonifica di Piacenza e Coldiretti Piacenza sono stati i protagonisti della Settimana di educazione allo sviluppo sostenibile, proclamata dalla Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco e dal tema “Madre Terra: Alimentazione, Agricoltura ed Ecosistema”. Questa iniziativa ha coinvolto i bambini della scuola Vittorino da Feltre di Piacenza, che attraverso i dirigenti di Coldiretti e del Consorzio di Bonifica hanno affrontato i temi della sostenibilità dell’alimentazione, dell’agricoltura e dell’ecosistema. Coldiretti Piacenza, per voce del presidente Luigi Bisi ha rimarcato l’importanza del consumo di prodotti stagionali, strumento di valorizzazione dell’agricoltura locale e della sostenibilità del territorio. La nostra Organizzazione, prosegue Elisabetta Montesis-

sa, Responsabile Relazioni Esterne, propone da oltre dieci anni il Progetto di Educazione alla Campagna Amica coinvolgendo oltre 2000 studenti di Piacenza e provincia. È importante comunicare nelle scuole i temi della sostenibilità, dell’alimentazione, dell’agricoltura e dell’ecosistema agli studenti, che saranno i componenti della società del domani. Le quattro classi quarte della Vittorino da Feltre hanno incontrato la nutrizionista Monica Maj che, attraverso favole e racconti, ha affrontati i temi della corretta alimentazione. La mattinata si è conclusa con laboratori di pittura curati da Maurizia Gentili e animazione teatrale a cura di Lorenzo Bonazzi che già da alcuni anni ha portato con successo all’interno delle scuole la conoscenza dell’attività di Bonifica.


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Finarda: da novant’anni a protezione della città Nella città di Piacenza la difesa idraulica interessa un’area di circa 18 kmq quasi totalmente urbanizzati. Nella zona urbana le acque meteoriche tramite i canali Settentrionale e Rifiuto, giungono all’Impianto Idrovoro Finarda, costruito negli anni ‘20, in grado, mediante cinque pompe di sollevamento, di immettere fino a 25 mc/sec di acqua nel fiume Po.

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L'accordo sul prezzo del latte alimenta la speranza degli allevatori

S

i è conclusa la trattativa sul prezzo del latte, dopo mesi di stallo, grazie anche al tavolo di confronto aperto presso il ministero delle Politiche agricole tra allevatori e trasformatori, per affrontare la difficile situazione del settore lattiero-caseario. L’accordo regionale sul prezzo del latte alla stalla raggiunto in Lombardia tra parte agricola e industriale, che prevede il pagamento di 39,5 euro per 100 litri di latte a dicembre e di 40 euro per 100 litri nel primo quadrimestre 2013, è visto con fiducia da tutti gli allevatori. Le aziende devono guardare positivamente all’accordo trovato in Lombardia, in quanto il prezzo a 40 centesimi garantirebbe a tutti i produttori di recuperare anche se solo parzialmente i costi sostenuti per la produzione, dove incidono in maniera sempre più pesante i costi per l’alimentazione degli animali. Se si è arrivati a questa intesa è anche perché, nonostante i consumi stiamo registrando una flessione significativa, sul mercato non c’è latte a sufficienza; ciò è dovuto al fatto che grandi paesi esportatori, come Francia e Germania, storicamente in questo periodo dell’anno immettono meno prodotto in circolazione. Auspichiamo, dunque, che anche in altre regioni si possa giungere ad un accordo mancante ormai da troppi mesi, in modo da garantire un po’ di serenità alle tante aziende che continuano a produrre un bene primario nella più totale incertezza. Il prezzo fissato in Lombardia resta un punto di riferimento equo, affidabile, rispettoso delle attese dei produttori e in linea con l’andamento dei mercati. Attualmente ci sono le condizioni produttive e commerciali per raggiungere mete fino a qualche tempo fa irraggiungibili: ci sono, infatti, prospettive discrete per fissare la quotazione su livelli in grado di soddisfare le esigenze di allevatori e industriali del latte. Il prezzo lombardo, così come lo storico indicizzato, restano i due riferimenti dai quali partire, in quanto non possiamo permetterci la “desertificazione della zootecnia” nel nostro paese, con perdite sia economiche che di posti di lavoro. Per quanto riguarda il Grana Padano regge alla forte e diffusa crisi dei consumi, e nel 2012 conferma gli ottimi risultati dell' annata precedente. L'Assemblea dei soci del Consorzio di tutela del Grana Padano Dop ha approvato il nuovo Piano produttivo per il triennio 2013/2015, il primo adottato in base alle norme comunitarie sulla programmazione produttiva, realizzato puntando su equità, lungimiranza, buonsenso ed equilibrio. Sul piano della produzione al 30 novembre si è raggiunta la quota di 4.321.877 forme, con una crescita contenuta dell' 1.84 % rispetto allo stesso periodo del 2011, mentre continua la crescita dell' export, che secondo la rilevazione dell' Istat di novembre 2012, sale del 7.52 %. Sono tutti dati complessivi e positivi rispetto ad altre tipologie di consumo e fondamentali nell' impostazione delle produzioni per il 2013, evitando spinte produttive nei primi mesi del 2013 analoghe a quelle eccessive del 2012. L'obiettivo per il nuovo anno è una produzione non superiore a 4.500.000 forme.

Notizie tecniche Rilevazione prezzi del latte e prodotti caseari - fonte Camera di Commercio di Lodi - rilevazione dal 1 al 15 dicembre 2012 LATTE SPOT Latte nazionale crudo

Euro/1000Kg min

max

media

415,00

430,00

422,50

min

max

media

Grana padano (scelta 01) 7,40 stagionatura 15 mesi e oltre

8,70

8,05

Grana padano (scelta 01) stagionatura 9 mesi e oltre

7,10

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il pomodoro da industria è la coltura orticola più importante del piacentino con 8600ha; di questi il 30% fa capo ad Ainpo

Quale migliore occasione, se non questo inizio 2013, per porre qualche domanda al Presidente di AINPO Filippo Arata, sulle aspettative del pomodoro da industria

P

residente qual è oggi la tua visione nella doppia veste di produttore e di presidente di una grande O.P. come Ainpo? Devo dire che la mia famiglia è totalmente dedicata all’agricoltura ed ha da tempo impostato il piano colturale dell’azienda sul pomodoro da industria con colture cerealicole di rotazione. In pratica essendo il pomodoro la mia fonte di reddito debbo constatare, come del resto tutti i miei colleghi produttori, di essere uscito da un 2012 che si può considerare l’annus orribilis di questa coltura. Infatti oltre ad un calo di prezzo di circa il 10% sono aumentate di parecchio le spese di coltivazione con particolare riguardo ai costi energetici sostenuti per le maggiori irrigazioni. Facendo un rapido “conto della serva” posso dire che nel 2012 pur producendo di più, lavorando e spendendo molto di più abbiamo incassato circa 650 € in meno per ettaro. Come ti poni quindi e come intende porsi Ainpo di fronte ad una coltura che, seppur molto interessante per il nostro territorio, presenta costi di produzione ed anticipazione di capitali così elevati? Dobbiamo considerare che dal 2010, con l’entrata a regime del “disaccoppiamento totale”, il prezzo del pomodoro, come del resto avviene per tutti gli altri prodotti, è e sarà determinato totalmente dal mercato e quindi regolato dalla domanda e dall’offerta. Ora sappiamo altresì tutti l’influenza negativa della crisi economica e finanziaria che stiamo vivendo, i risvolti della globalizzazione che mette in stretta competizione le nostre produzioni di qualità con i prezzi mondiali e, come spesso ripetuto, anche alcune pratiche poco corrette che permettono di italianizzare prodotto che di italiano ha molto poco o addirittura niente e quindi di “svendere” il made in italy a danno dei produttori e trasformatori seri e corretti. Presidente, quali pensi possano essere le correzioni indispensabili per riportare questa coltura su livelli di reddito di nuovo interessanti per i produttori? È risaputo che le nostre produzioni sono più “costose” rispetto al resto del mondo, vuoi per il sistema Paese vuoi per le pratiche salutistiche, di rispetto ambientale e di eticità del lavoro; però proprio partendo da questo dato di fatto dobbiamo concentrare i nostri futuri sforzi per aumentare le produzioni, salvaguardando la qualità, e valorizzando di più il nostro prodotto, comunicando quanto facciamo e quanto riusciamo a distinguerci dal resto del mondo. Per queste motivazioni posso confermare che AINPO sarà ancora più impegnata nel seguire ed indirizzare i propri associati verso quelle pratiche agronomiche che, pur contemplando gli obiettivi sopra ricordati, possano realmente incrementare i redditi netti. Sarà altrettanto attenta ai sistemi ed alle regole di valutazione del prodotto in entrata agli stabilimenti sia al momento della contrattazione che al momento della consegna. Ritengo inoltre fondamentale che la redditività debba essere ricercata anche attraverso un uso più “mirato” delle risorse ed in definitiva spendendo meglio i nostri soldi.

Il Distretto, secondo te, potrà avere nel futuro veramente quel ruolo di Organismo Interprofessionale capace di coalizzare l’intera filiera facendo fare un passo in avanti a tutti componenti? AINPO è tra i soci fondatori del Distretto in quanto già dal 2007, anno di costituzione, gli amministratori hanno ritenuto di impegnarsi in un organismo che potesse essere più “vicino” e direttamente composto e guidato dalle componenti agricola ed industriale, consapevoli che solo lavorando insieme le due parti sarebbero state in grado di gestire le notevoli complessità del comparto. A fine 2011 il Distretto del pomodoro è stato riconosciuto Organismo Interprofessionale dalla Unione Europea per cui, a maggior ragione, dovrà raggiungere gli obiettivi che ci siamo proposti e per i quali ci sentiamo impegnati e, tra i tanti, voglio ricordare la valorizzazione e la competitività del pomodoro dell’area nord. Solo compattando la filiera e mettendo in comune le naturali esigenze delle “due parti” si può pensare di essere competitivi: facendo reddito ed anche sviluppo. Certamente lavorare insieme non è sempre facile, ma dobbiamo capire e far capire che mai come oggi siamo tutti sulla stessa barca. In definitiva, secondo il tuo parere il pomodoro potrà essere ancora quella coltura che, come nel passato ha permesso lo sviluppo di tante nostre aziende piacentine? Al momento attuale per quanto riguarda il 2013 debbo essere ancora cauto e realista in quanto il mercato dei trasformati è ancora molto appesantito dagli stock degli anni precedenti. Le impressioni e le aspettative degli operatori sono comunque improntate ad un probabile rialzo dei prezzi, che ripeto esser per il momento fallimentari, e quindi ci aspettiamo che il comparto possa ritornare a essere redditizio per tutti. Ai soci di AINPO, ma anche a tutti gli altri produttori di pomodoro, mi sento di chiedere che venga posta grande attenzione alla qualità, alla competitività e di non voler eccedere nelle superfici, perché in questo modo potremo uscirne più forti di prima. Presidente un augurio per il 2013. Un contratto che riporti redditività nelle campagne e stipulato in tempi utile che permettano ai produttori le necessarie e serene decisioni aziendali.


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Foto Lunini da sinistra Gaetano Rizzuto, Massimo Albano, Massimo Trespidi, Pierluigi Scrocchi, Dante Pattini

Marco Crotti

Consorzio Agrario: con gli auguri di Natale il prestigioso traguardo dei 100 milioni di fatturato “È nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato” (Einstein) Questa era la frase augurale per le festività Natalizie scritta del Consorzio Agrario Provinciale... questo il significato dell’evento organizzato a Palazzo Galli per condividere con la struttura e le autorità non solo un prestigioso traguardo, ma il definitivo superamento di un momento di difficoltà che ha reso la struttura cooperativa ancora più forte. 102 milioni di euro: il valore del fatturato del Consorzio agrario provinciale nel 2012. Un dato prestigioso che sfonda il tetto di quel traguardo (i 100 milioni di euro) che solamente qualche anno fa sembrava un sogno. “Vogliamo ringraziare tutta la squadra del Cap, hanno sottolineato il presidente Marco Crotti e il direttore Dante Pattini. Perché è grazie a loro, alla capacità di mettersi in gioco e al servizio dell’agricoltura che abbiamo raggiunto questo risultato. Il futuro del Cap, la capacità di crescere e di fare non è una cosa astratta, è nelle nostre mani e nelle mani di tutti quelli che in questi anni ci hanno creduto e che ci sentiamo in dovere di ringraziare: amministratori, dirigenti, soci e collaboratori… tutti insieme per far crescere l’agricoltura piacentina”. “Tra le nuove strategie per il futuro, ha ribadito Pattini, vi è anche quella che consiste nell'assunzione da parte del Cap di un nuovo ruolo nell'agroalimentare, che potrà consentire alla nostra cooperativa di accostarsi anche a nuove attività per la realizzazione di quella filiera agricola italiana che rappresenta la base della strategia di

Coldiretti e che noi come Cap abbiamo condiviso e “sposato” fin dall’inizio. Anche perchè, come mi piace sempre sottolineare, noi abbiamo un unico azionista di maggioranza, che è la Coldiretti, e senza la quale non saremmo qua a festeggiare i nostri traguardi. “Abbiamo voluto questa serata a Palazzo Galli, ha dichiarato Crotti, e vogliamo ringraziare la Banca di Piacenza che ci ha ospitati, perché proprio qua, oltre 100 anni fa è nata la Federconsorzi. Oserei dire che “siamo tornati a casa” e mi piacerebbe considerare questo luogo “il nostro salotto” simbolo della centralità dell’agricoltura piacentina”. Numerosi gli amici presenti, come li ha definiti il presidente Crotti, tra cui rappresentanti, di enti, istituzioni, realtà del territorio e strutture economiche. Tanti i saluti portati. Il presidente della provincia di Piacenza Massimo Trespidi, ha sottolineato l'importanza storica del Consorzio, riportando inoltre l'attenzione su un problema concreto dell'agricoltura: quello della gestione della risorsa idrica, ribadendo come nel prossimo anno sia indispensabile prendere in considerazione la questione della necessità di un grande invaso. Franco Timpano, assessore allo sviluppo economico del Comune di Piacenza, ha invece voluto porre l'accento sulla positività dei risultati economici raggiunti dalla cooperativa, non mancando di ricor-


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eventi dal mondo agricolo

da sinistra Stefania Bargazzi, Valentina Olivotti, Lucia Maria Renata Azzoni

dare l'attenzione posta dal Cap al futuro dei giovani. Il direttore di Libertà Gaetano Rizzuto ha ribadito che il Consorzio agrario potrà essere un grande protagonista, così come tutta l'agricoltura piacentina, per vincere la sfida della ripresa. Una sfida che richiede coraggio e capacità prospettiche. Doti che questa cooperativa ha dimostrato di possedere, investendo tra l'altro anche in comunicazione e migliorando la consapevolezza dei piacentini circa il ruolo che ha avuto e sta avendo nello sviluppo del territorio”.

Tre giovani piacentine vincitrici delle borse di studio ideate dal Consorzio Agrario Borse di studio del valore di 1000 euro per i migliori diplomati e laureati nel 2012, figli di soci della cooperativa, consegnate durante la serata a Palazzo Galli “L’idea delle borse di studio che possono essere lette anche come segno di incoraggiamento per coloro che si affacciano al mondo del lavoro in questo momento difficile, è stata del nostro ex presidente Pierluigi Scrocchi, che ha voluto dimostrare

concretamente la volontà del Cap di investire sui giovani”. Con queste parole il direttore amministrativo del Cap, Alessandra Ticchi, ha presentato l’iniziativa prima di procedere alla consegna delle borse di studio. "I nostri figli sono il futuro delle nostre imprese", aveva scritto Scrocchi nella lettera di presentazione: una convinzione che sta profondamente a cuore alla cooperativa, che negli ultimi anni ha assunto un numero elevato di giovani laureati e diplomati; un segnale, ha sottolineato la Ticchi, attraverso il quale il Consorzio vuole ribadire la fiducia che ripone nei giovani e quindi nel futuro. Così durante la serata a Palazzo Galli, le tre giovani ed emozionate ragazze, hanno ritirato il loro riconoscimento. Pierluigi Scrocchi ha premiato Lucia Maria Renata Azzoni di Monticelli, che ha conseguito il diploma di Tecnico dei servizi della ristorazione presso l'Istituto professionale G. Marcora. Il vicepresidente Filippo Ronda ha invece consegnato il premio a Stefania Bargazzi di Bacedasco, laurea magistrale in Giurisprudenza presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore; mentre Luigi Bisi, presidente di Coldiretti Piacenza e consigliere del Cap a Valentina Olivotti di Caorso che ha raggiunto la laurea triennale in Scienze e tecnologie alimentari presso Università Cattolica del Sacro Cuore.


32 da sinistra Bruno Tagliani (Presidente Comunità Montana), Roberto Spigarolo, Giovanni Roncalli, Giacomo Sala, Marco Camilli.

Bio? Logico! Il Consorzio BioPiace porta l'esperienza Piacentina a Varzi nell'ambito di un convegno La coltivazione biologica, come valorizzazione territoriale e sulla coltivazione biologica opportunità economica. È stato questo il tema del convegno

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organizzato da Coldiretti Pavia a Varzi e al quale ha partecipato in qualità di relatore anche Giacomo Sala, presidente del Consorzio BioPiace. “È stato molto importante, ha sottolineato Sala, avere la possibilità di portare l’esperienza piacentina, in una provincia contermine con caratteristiche morfologiche e territoriali molto simili alla nostra. Il dibattito si è incentrato sulla produzione di cibo biologico quale possibilità di valorizzazione del tessuto territoriale, promozione del prodotto locale e tutela agro ambientale. Ritengo, ha proseguito Sala, che potrebbero esserci ampie possibilità di collaborazione e sinergia”. Il convegno, dopo i saluti delle autorità e rappresentanze locali è entrato nel vivo con la relazione del professor Roberto Spigarolo, docente dell’Università di Milano, che ha dissertato sul prodotto biologico quale fattore di rilancio economico illustrando i sistemi agroalimentari locali ed è proseguito con l’intervento di Giacomo Sala, presidente di BioPiace. Con il coordinamento di Giovanni Roncalli, direttore della Coldiretti di Pavia, i presenti hanno avuto l’opportunità di ascoltare le testimonianze di Luciana Masinari titolare di un’azienda biologica in Lomellina con produzione di cereali e di bovini da carne e di Alberto Lucotti, presidente di Terranostra e titolare dell’agriturismo Chiericoni e dell’omonima azienda biologica con produzione di frutta. Il consuntivo della giornata, dopo le partecipate domande dei presenti, è stato sintetizzato da Marco Camilli, presidente di Anagribios, l’associazione che a livello nazionale raggruppa tutte le aziende biologiche di Coldiretti.



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Registro dei trattamenti prodotti fitosanitari D.Lgs 150 del 14 agosto 2012: obbligo di ogni azienda agricola di compilare e tenere aggiornato il Quaderno di Campagna Un nuovo servizio di Coldiretti Piacenza per il supporto delle aziende agricole Il comma 3 dell'articolo 42 del D.p.r. 290/01 prevede l'entrata in vigore del cosiddetto "registro dei trattamenti" (quaderno di campagna) per gli acquirenti e gli utilizzatori di prodotti fitosanitari e di coadiuvanti di prodotti fitosanitari (T+, T, Xn, Xi, NC).

Ogni Agricoltore dovrà compilare e tenere aggiornato il "Quaderno di Campagna" che trovate allegato al presente numero del periodico; chi non dovesse ottemperare a questa normativa verrà sanzionato (l'acquirente e l'utilizzatore che non adempia agli obblighi di tenuta del registro dei trattamenti, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da 500 euro a 1.500 euro). le sanzioni sono entrate in vigore il 14 settembre 2012.

QUALI DATI RIPORTA:

• Dati anagrafici dell’azienda; • Denominazione della coltura trattata; • Estensione in ettari; • Data del trattamento; • Prodotto utilizzato; • Quantità impiegata (kg o l); • Avversità che ha reso necessario il trattamento. • Fasi fenologiche ( semina, trapianto, fioritura e raccolta) Ogni scheda rappresenta un modello utilizzabile e riproducibile in copia fotostatica in numero corrispondente alle esigenze aziendali e hanno validità annuale. La scheda che vi alleghiamo può essere fotocopiata in base alle esigenze aziendali. Per ogni annata agraria occorre predisporre un nuovo quaderno di campagna. Sulle schede devono essere annotati i trattamenti in ordine cronologico effettuati con tutti i prodotti fitosanitari utilizzati in azienda entro il periodo della raccolta e comunque al più tardi entro trenta giorni dall’esecuzione del trattamento stesso.

PER QUANTO TEMPO:

Il registro va conservato per i tre anni successivi a quello a cui si riferiscono gli interventi annotati; Vanno conservati anche per tre anni: • le fatture di acquisto dei prodotti fitosanitari; • la copia dei moduli di acquisto dei prodotti con classificazione di pericolo di molto tossici, tossici e nocivi;

CHI LO PUÒ COMPILARE, DOVE PUÒ ESSERE CONSERVATO:

Il registro può essere compilato dal titolare dell’azienda oppure da un utilizzatore diverso dal titolare (il titolare deve firmare il registro al termine dell’anno solare) ed unitamente al registro dei trattamenti dovrà essere presente relativa delega scritta da parte del titolare.. Per la compilazione il titolare può avvalersi dei Centri di Assistenza Agricola, previa notifica alla ASL di competenza. Il registro può essere compilato e sottoscritto da una persona diversa, qualora l’utilizzatore non coincida né col titolare dell’azienda né con l’acquirente dei prodotti. In questo caso in azienda, unitamente al registro dei trattamenti, dovrà essere presente relativa delega scritta da parte del titolare. Se il trattamento è effettuato dal contoterzista, il titolare compila il registro e allega l’apposito modulo rilasciato dal contoterzista, oppure il


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contoterzista compila il registro per ogni singolo trattamento e controfirma ogni intervento effettuato; Nel caso di cooperative di produttori che acquistano prodotti fitosanitari con i quali effettuano trattamenti per conto dei loro soci il registro dei trattamenti può essere conservato presso la sede sociale dell’associazione e deve essere compilato e sottoscritto dal legale rappresentante previa delega rilasciatagli dai soci. Il registro dei trattamenti deve essere compilato anche quando gli interventi fitosanitari vengono eseguiti per la difesa delle derrate alimentari immagazzinate. Il registro dei trattamenti deve essere utilizzato inoltre per gli impieghi effettuati in ambito extra-agricolo. Sono esentati dalla compilazione del registro dei trattamenti i soggetti che utilizzano prodotti fitosanitari esclusivamente in orti e giardini familiari il cui raccolto è destinato al consumo proprio.

tecnico

eseguire trattamenti con prodotti insetticidi e acaricidi o che possono essere tossici per gli insetti pronubi. In presenza di terreni inerbiti in fioritura, in corrispondenza dell’area da trattare è necessario effettuare in via preliminare le operazioni di sfalcio per evitare che i prodotti fitosanitari possano contagiare i fiori e di conseguenza danneggiare gli insetti pronubi.

Servizio Coldiretti

Coldiretti offre la compilazione del Quaderno di Campagna presso i propri uffici notificando all’ASL di appartenenza la tenuta dello stesso presso il Caa. L’agricoltore dovrà consegnare all’ufficio le bolle d’acquisto dei prodotti fitosanitari indicando sulle stesse per quale coltura è stato utilizzato il prodotto e il calendario di massima dei trattamenti. Per avere maggiori informazioni e per aderire al servizio rivolgiti al tecnico del tuo ufficio Coldiretti entro il 31 gennaio 2013.

Attenzione!

La compilazione del Registro dei trattamenti rientra anche nella CONDIZIONALITA': norme da rispettare per beneficiare di contributi pubblici in agricoltura (criteri di gestione obbligatori)

Obblighi da rispettare

• L’operatore che utilizza i prodotti fitosanitari classificati come molto tossici (T+), tossici (T) e nocivi (Xn) deve essere in possesso dell’autorizzazione all’acquisto dei prodotti stessi (Patentino). • Il titolare del patentino è responsabile del trasporto, della corretta custodia e del loro corretto impiego. • I prodotti fitosanitari devono essere conservati in appositi locali - o, in alternativa, all’interno di armadietti chiusi a chiave e fuori della portata dei bambini - nei pressi dei quali devono essere disponibili dispositivi per la protezione e la sicurezza dell’operatore (guanti, mascherina, ecc.), le schede di sicurezza dei prodotti fiotosanitari fornite dal venditore e materiali inerti (ad esempio sabbia, segatura, ecc.) per tamponare eventuali fuoriuscite.

Come comportarsi

Ogni volta che viene eseguito un trattamento l’operatore deve attenersi alle indicazioni contenute nell’etichetta e nelle schede di sicurezza per tutelare la propria salute, evitare sprechi, danni alle altre persone, agli animali, agli insetti pronubi ed all’ambiente. In fase di fioritura è vietato

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programma di sviluppo rurale (PSR 2007/2013) ASSE 3 “ QUALITA’ DELLA VITA NELLE ZONE RURALI E DIVERSIFICAZIONE DELL’ECONOMIA RURALE” Apriranno nel mese di gennaio 2013 i bandi Asse 3 volti a finanziare le aziende che vorranno creare e/o sviluppare all’interno della propria azienda attività agrituristica e/o realizzare impianti per energia da fonti alternative. La misura 311 “ diversificazione in attività non agricole” prevede : • azione 1 “ agriturismo” • azione 3 “ impianti di energia da fonti rinnovabili”

Azione 1 “ agriturismo” Beneficiari: Possono beneficiare degli aiuti gli imprenditori ai sensi dell’art. 2135 del Codice Civile iscritte ai registri della C.C.I.A.A nella sezioni imprese agricole, in possesso dell’attestato di partecipazione ad un corso regionale per operatori agrituristici o ad un corso per operatori di fattorie didattiche nel caso in cui gli interventi proposti siano rivolti esclusivamente a tale attività. I requisiti suddetti devono essere posseduti alla data di scadenza del bando (01 luglio 2011)

Localizzazione degli interventi:

L’Azione è applicabile nei Comuni di Castel S. Giovanni, Borgonovo V.T., Sarmato, Rottofreno, Calendasco, Gragnano, Agazzano, Gazzola, Rivergaro, Gossolengo, Podenzano, Vigolzone (con esclusione della parte ricadente in area Leader), S. Giorgio, Pontenure, Caorso, Carpaneto, Cadeo, Cortemaggiore, S. Pietro in Cerro, Monticelli D'Ongina, Castelvetro, Villanova, Besenzone, Fiorenzuola, Castell'Arquato (con esclusione della parte ricadente in area Leader) e Alseno (con esclusione della parte ricadente in area Leader). È escluso dall'applicazione il Comune di Piacenza

Tipologia di intervento e spese ammissibili:

Sono ammesse a finanziamento le seguenti tipologie di intervento: 1) investimenti per l’adeguamento delle aziende al fine di realizzare o ampliare attività agrituristica con le seguenti spese ammesse: - interventi di recupero o ristrutturazione dei fabbricati esistenti in azienda, realizzazione di piazzole e relative strutture idriche e sanitarie per campeggio compresa l’eventuale impiantistica necessaria, realizzazione ed allestimento di strutture fisse per attività ricreative, sportive, culturali, didattiche e per il tempo libero; - sistemazione esterne a servizio di fabbricati agrituristici (con esclusione

di qualsiasi impianto produttivo agricolo) - allestimento di camere, sala ristorazione, cucina e locali accessori utilizzati per attività agrituristica( acquisto mobili ed eventuali attrezzature fisse per la preparazione, lavorazione e conservazione dei cibi) - acquisto di attrezzature informatiche relativo software ( di base e specifico) per la gestione dell’attività agrituristica - spese generali e tecniche nella misura massima del 10% della spesa ammissibile 2) investimenti dedicati esclusivamente all’attività didattica: - acquisto di attrezzature e macchinari per l’attività didattica - ristrutturazione e allestimento dei locali e degli spazi esterni specificatamente dedicati all’attività nel limite massimo di un locale coperto e di un bagno ad uso esclusivo degli utenti - spese generali e tecniche nella misura massima del 10% della spesa ammissibile

Documentazione specifica:

- copia dell’attestato di partecipazione al corso di formazione professionale della Regione Emilia Romagna per operatore agrituristico o per operatore di fattoria didattica svolto successivamente al 28 Giugno 1994. Dichiarazione di inizio attività agrituristica in data antecedente all’entrata in vigore della L.R. 26/1994 per le aziende in possesso dell’ autorizzazione comunale rilasciata ai sensi della L.R. 8/1987

Azione 3 “impianti per energia da fonti rinnovabili” Obbiettivi dell’Azione: La presente misura è volta - all’integrazione del reddito dell’imprenditore agricolo - accrescimento dell’attrattività dell’ambiente rurale come sede di investimento e residenza con realizzazione di interventi per la costruzione di impianti volti alla produzione e alla distribuzione di bioenergie. Beneficiari: Possono beneficiare degli aiuti gli imprenditori ai sensi dell’art. 2135 del Codice Civile, iscritte ai registri della C.C.I.A.A nella sezioni imprese agricole.

Localizzazione degli interventi:

Tutti i comuni ricadenti nel territorio piacentino ad esclusione delle aziende ricadenti nel polo urbano di Piacenza.


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Tipologia di intervento e spese ammissibili: Gli interventi ammissibili riguardano la realizzazione di impianti per la produzione, utilizzazione e vendita di energia e/o calore di potenza massima di 1 MW quali: · centrali termiche con caldaie alimentate prevalentemente a cippato o a pellets; · microimpianti per la produzione di biogas dai quali ricavare energia termica e/o elettrica (compresa cogenerazione); · microimpianti per la produzione di pellets e oli combustibili da materiale vegetale; · microimpianti per la produzione di energia eolica; · microimpianti per la produzione di energia solare; · microimpianti per la produzione di energia idrica (piccoli salti); · impianti combinati per la produzione di energia da fonti rinnovabili; in tali impianti la somma delle singole tipologie di produzione non può superare la potenza massima di 1MW; · piccole reti per la distribuzione dell’energia a servizio delle centrali o dei microimpianti realizzati in attuazione della presente Azione nel limite massimo del 20% della spesa ammissibile del progetto presentato ed alla condizione che tale rete sia di proprietà del beneficiari.

Spese ammissibili

Per gli interventi sopra indicati sono ammissibili le seguenti spese: · opere murarie ed edili per la realizzazione di vani di servizio, reti per la distribuzione, attrezzature e macchinari, nei limiti di quanto strettamente necessario alla realizzazione dell’intervento secondo le migliori tecniche di progettazione in materia; · spese generali e tecniche per la progettazione, direzione lavori e collaudo per un massimo del 10% della spesa ammissibile. In sede di determinazione dell’ammissibilità della spesa sarà valutata la compatibilità del progetto presentato con gli obiettivi dell’Azione.

Norme comuni a tutti i bandi Scadenza: Marzo 2013

Documentazione da allegare : a) copia del titolo di proprietà o di possesso degli immobili per la durata almeno pari al vincolo di destinazione ( 10 anni strutture, 5 anni attrezzature) b) per le aziende non in unica proprietà, dichiarazione del proprietario

tecnico

e/o comproprietario che autorizza la realizzazione delle opere strutturali oggetto d’intervento c) copia del titolo abilitativo urbanistico comunale ad eseguire i lavori oggetto della domanda o per i casi previsti, copia delle Dia presentata al comune ,nonché la sua efficacia per la decorrenza del termine previsto per l’opposizione da parte del Comune. Nel caso in cui la domanda sia presentata prima della dichiarazione sopra indicata, tale dichiarazione dovrà essere presentata entro 30 giorni dalla scadenza dell’Avviso, pena l’inammissibilità della domanda. Ove la Dia non fosse richiesta, occorre presentare dichiarazione del progettista attestante l’immediata cantierabilità del progetto. d) stralcio della Carta Tecnica Regionale ( scala 1:5000) con evidenziati confini dell’azienda e gli oggetti di intervento e) copia delle visure catastali e dei mappali ( scala 1:2000) relativi alle aree su cui si intende eseguire le opere f) relazione tecnica illustrativa del progetto per il quale si richiede il finanziamento g) disegni che vanno ad evidenziare lo stato di fatto, di progetto e degli interventi h) documentazione fotografica degli immobili oggetto di intervento i) relazioni specialistiche, studi ed indagini preliminari necessari j) computo metrico estimativo calcolato in base al prezziario pubblicato nel sito delle Regione Emilia Romagna. Per i lavori non previsti potrà essere adottato il prezzario della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Piacenza e per ultimo eventuali preventivi redatti da 3 ditte fornitrici differenti La documentazione tecnica deve essere predisposta da un professionista abilitato iscritto all’albo.

Non sono ammessi all’aiuto: · opere, materiali, attrezzature e macchinari realizzate o acquistati prima della notifica di concessione dell’aiuto, fatto salvo il rilascio di autorizzazione espressa; · acquisto di attrezzature o macchinari usati; · prestazioni volontarie di manodopera aziendali; · importi corrispondenti all’IVA.

Per qualsiasi informazioni o chiarimenti potete contattare le Unità locali di Coldiretti o l’ufficio tecnico provinciale


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DOP e IGP

Aperto il bando per prodotti tipici e biologici 1,8 MILIONI DI EURO PER LA PROMOZIONE - domande entro il 28 febbraio 2013 La Regione ha stanziato 1 milione e 800 mila euro per sostenere la promozione dei prodotti tipici e biologici dell’EmiliaRomagna. Il bando finanziato dal Programma regionale di sviluppo rurale è aperto fino al 28 febbraio 2013. Saranno finanziate iniziative di informazioni sui prodotti, di promozione pubblicitaria e la partecipazione ad eventi. Il bando riguarda tutti i prodotti ottenuti con il metodo dell’agricoltura biologica, i prodotti Dop e Igp, i vini Docg e Doc, Igt e le produzioni a marchio “Qualità controllata”. I progetti proposti dovranno avere una dimensione minima di 50 mila euro ed una massi-

ma di 150 mila euro e potranno essere presentati dalle organizzazioni di produttori, in qualsiasi forma giuridica, e dai Consorzi di tutela. L'entità dell'aiuto è pari al 70 per cento della spesa ammissibile e sarà a fondo perduto. Saranno finanziate iniziative quali le informazioni ai consumatori ed agli operatori economici sulla sicurezza igienico-sanitaria, le caratteristiche chimiche, fisiche, organolettiche e nutrizionali dei prodotti di qualità; le attività di promozione pubblicitaria, da realizzare anche nei punti vendita e nella grande distribuzione; la partecipazione a manifestazioni, fiere, esposizioni ed eventi di importanza nazionale ed europea.

Corso di formazione Addetti alla mungitura La Regione Emilia Romagna ha definito le linee guida per l’esecuzione dei controlli tesi a garantire la sicurezza alimentare nell’ambito della produzione di latte destinato al consumo e alla trasformazione. La determina prevede, dal 1° gennaio 2013, la formazione dell’addetto alla mungitura mediante un corso di almeno 6 ore con i seguenti contenuti: 1. La mastite: informazioni di base su eziologia, patogenesi e controllo 2. La corretta routine di mungitura: elementi di fisiologia e di igiene

3. Buone Pratiche di mungitura: procedure e registrazioni dati 4. Esercitazione pratica sulla corretta routine di mungitura presso un allevamento (con vacche munte alla posta o in sala di mungitura a seconda del tipo di partecipanti al corso) Coldiretti Piacenza, in accordo con il Servizio Veterinario rilascerà un attestato di partecipazione, se il corso è tenuto dal veterinario aziendale. Si invitano le aziende zootecniche a contattare i tecnici delle Unità Locali di Coldiretti per ulteriori informazioni in materia

Corso per operatori agrituristici Si informano tutti gli imprenditori agricoli interessati che è ancora possibile iscriversi al corso per Operatore Agrituristico. Il corso si svolgerà presso il palazzo dell’agricoltura a Piacenza in Via Colombo, 35. Per qualsiasi ulteriore informazione potete contattare l’ente di formazione Dinamica al n° 0523/523080


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tecnico

Manuale buona prassi operativa Obbligo per tutte le imprese agricole, comprese quelle che effettuano attività connesse Le imprese agricole, anche quelle che effettuano attività connesse, devono avere uno strumento operativo (Manuale di Buona Prassi Operativa), utile a implementare le procedure previste dal Reg. Ce n. 178/2001 sulla Rintracciabilità , dal Reg. Ce n.183/2005 sull’igiene dei mangimi, in coerenza con le Linee Guida emanate dal Ministero della salute, per garantire l’obiettivo della sicurezza alimentare. Tali norme coprono l'intera filiera alimentare, inclusa la produzione di mangimi per gli animali, per consentire un elevato livello di protezione della salute dei consumatori ed attribuire in modo chiaro la responsabilità della sicurezza della produzione alimentare ai produttori, compresi quelli primari (agricoli), alle industrie ed ai fornitori. Coldiretti intende fornire un supporto operativo e un servizio agli

agricoltori per implementare le procedure di sicurezza alimentare, mettere in condizione le imprese agricole di rispettare le disposizioni previste dai regolamenti comunitari sull'igiene dei prodotti alimentari, dei mangimi e sulla rintracciabilità , uniformare a livello nazionale le procedure di autocontrollo e controllo, soddisfare in ogni circostanza il requisito della trasparenza richiesto dai consumatori. Per ulteriori informazioni in merito alla predisposizione del Manuale di Buona Prassi Operativa è possibile rivolgersi ai tecnici delle Unità Locali di Coldiretti Piacenza

e n t r a a n c h e t u n e l l ’ a g r i c o l t u r a i n n o va t i va ! Quanto tempo si perde per presentare una domanda di finanziamento o per il carburante a prezzo agevolato, o la notifica sull’utilizzo dei reflui zootecnici‌ ‌ Ora non piĂš, in Emilia-Romagna la Pubblica Amministrazione A agricola è sempre piĂš digitale anche con il nuovo P a s s e p a r t o u t, che libera tempo al lavoro di chi conduce un’impresa agricola o forestale. forestale Richiedi ora il tuo Passepartout Digitale, riceverai una chiavetta di firma digitale gratuitamente e fino ad esaurimento scorte, un corso di formazione di 4 ore in un’unica sessione e l’assistenza post - corso per un anno. no. La distribuzione del dispositivo e il corso verranno effettuati a cura delle sedi di Din namica Soc. cons. a r.l. su tutto il tterritorio regionale. I tempi cambiano, l’agricoltura si evolve!

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Sicurezza

obbligo di formazione in materia di sicurezza in agricoltura ACCORDO STATO REGIONI 21 DICEMBRE 2011 (FORMAZIONE IN MATERIA DI SICUREZZA)

viste in caso di trasferimento o di cambio mansioni, introduzione di nuove attrezzature di lavoro, nuove tecnologie, nuove sostanze e preparati pericolosi e quelle derivanti dall’evoluzione dei rischi o Entrato in vigore il 26 gennaio 2012, l’accordo ha stabilito la durata, all’insorgenza di nuovi rischi. i contenuti minimi e le modalità di svolgimento della formazione che il datore di lavoro deve somministrare a lavoratori, e ai soci ACCORDO STATO REGIONI 22 FEBBRAIO di società, in materia di salute e sicurezza, ai sensi dell’art. 37 del 2012 (FORMAZIONE SULL’UTILIZZO DELLE d.lgs. 81/2008 ATTREZZATURE DI LAVORO) I percorsi formativi da somministrare ai lavoratori sono articolati in 2 moduli distinti: 1) modulo di formazione generale Riguardante i concetti guida in tema di prevenzione e sicurezza sul lavoro (durata: 4 ore), a cui dovranno ottemperare tutti i datori di lavoro e che sarà comune a tutti i macro settori di rischio (basso, medio, elevato). 2) modulo di formazione specifica durata minima di 4, 8 o 12 ore, in funzione dei diversi livelli di rischio riferiti ai diversi settori di attività delle aziende. Si precisa che per il settore Agricoltura il modulo di formazione previsto è quello di 8 ore. N.B. per i lavoratori stagionali nel settore agricolo l’accordo non sarà applicabile fino al 26 luglio 2013…ma dopo ci sarà da adeguarsi!!!! I corsi in questione saranno soggetti ad aggiornamenti periodici della durata di 4 ORE, da effettuarsi nei 5 anni successivi alla data di conclusione del percorso di formazione. Nei corsi di aggiornamento quinquennale,non dovranno essere meramente riprodotti argomenti e contenuti già proposti nei corsi base, ma si dovranno trattare significative evoluzioni e innovazioni, applicazioni pratiche. Nell’aggiornamento non sono ricomprese le attività formative preAttrezzatura Piattaforma di Lavoro mobili elevabili (PLE)

Modulo teorico (ore) 4

Carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo Trattori agricoli o forestali

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Escavatori, pale caricatrici, terne ecc

4

3

Viene emanato perché l’accordo relativo alla formazione dei lavoratori del 21/12/2011 non contemplava la formazione delle attrezzature di lavoro di cui all’art 73 del d.lgs. 81/2008. Il 12/03/2013 entreranno in vigore le prescrizioni dell’accordo stato regioni in merito alla formazione specifica sull’utilizzo di particolari attrezzature di lavoro, per le quali è richiesta specifica abilitazione da parte degli utilizzatori. Tali attrezzature vengono individuate in un allegato specifico e, quelle di maggior interesse per l settore agricolo sono: • Piattaforme di lavoro mobili elevabili (carro raccogli frutta); • Carrelli elevatori semoventi (muletti e caricatori frontali); • Trattrici agricole o forestali; • Macchine movimento terra (escavatori industriali utilizzati in agricoltura). Al fine di consentire il rispetto degli Obblighi di cui ai sopracitati accordi, Coldiretti Piacenza, ha organizzato presso i propri uffici specifici percorsi formativi per il personale dipendente dando priorità ai dipendenti a tempo indeterminato e ai soci di società agricole. Per informazioni è possibile contattare le unità locali di Coldiretti o l’ufficio tecnico provinciale

Durata modulo pratico (ore) 4 (PLE con stabilizzatori) 4 (PLE senza stabilizzatori) 6 (PLE con e senza stabilizzatori) 4 (carrelli semoventi) = es. muletti 4 (carrelli semoventi a braccio telescopico) = es.MANITOU 5 per trattori a ruote 5 per trattori a cingoli 6 per scavatori idraulici 6 per caricatori frontali 6 per terne 12 per scavatori idraulici, caricatori frontali e a terne


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gennaio 2013

tecnico

Sindacale

oNfagricoLtura scrivezero aD agrea Fabbricaticrurali a imponibile

e ruralità attività istruttorie: rallentamenti sulle correttive solo però in presenza deiRefresh requisiti di Confagricoltura Emilia-Romagna, facendosi portavoce delle istanze La rendita catastale è ricompresa provenienti nel reddito dominicale se l'immodalle varie sedi locali, bile è asservito al fondo agricolo. haI dati identificativi dei fabbricati scritto nei giorni scorsi ad Agrea chiedendo immediata rurali iscritti con attribuzione di rendita nel l’adozione Catasto dei fabbricatidi procedure per la risoluzione devono essere inseriti nella dichiarazione di snelle successione con indidi quelle situazioni che bloccano cazione del corrispondente valoreindebitamente imponibile pari a izero.pagamenti Torna di importanza fondamentale il chiarimento fornito dalla n. alle aziende. Pur risoluzione essendo stati avviati i pagamenti degli anticipi 207/E (Agenzia delle Entrate) proprio in considerazione dell’obbligo sui premi PAC restano, infatti, ( scadenza del 30/11/2012) di attribuzione di una rendita a tutti irrisolte rilevanti problematiche i fabbricati rurali. La questione, già posta a suo tempo all'esamee quali il refresh delle superfici le dalla correttive delle domande, che dell'Agenzia delle Entrate, derivante circostanza che, in occa-

determinano recuperi importanti e per le imprese coinvolte. Il CAA, spesso non dovuti alle aziende. In nella lettera inviata, si è reso considerati attentamente e da valutarsi caso per caso. In sostanquesto contesto è stata richiesta, e disponibile a codificare, anche za sulla base delle predette considerazioni, l'Agenzia afferma che, ritenuta inderogabile, l’attivazione con un atto formale, un percorso impegnativo tra le col quale per la risoluzione dei sulle aidello finisportello dell'applicazione dell'imposta successioni e parti donazioni e contenziosi. Ad oggi, avendo definire illa calendario lavori della compilazione dellapurrelativa dichiarazione, rendita dei dei fabbriconcluso, come CAA, entro il 17 e ha ribadito la propria volontà cati rurali - ove attribuita - deve considerarsi ricompresacollaborazione, nel reddito di prestare settembre la presentazione delle dominicale dei riesame terreni agricoli ai qualianche detti edifici sono asserviti eper operativamente, domande di dei debiti refresh, ha diancora superaredell'imposta. il momentoDal di criticità non rileva,AGREA quindi, non in sede determinazione punto e avviato le attività istruttorie. Stesso rimettere, così, in circolo le risorse di vista pratico, ne discende che, nel quadro B del modello 4, da discorso, con tempi diversi, per le indispensabili alle imprese. utilizzare compilare la dichiarazione di successione, deve essere correttiveper sugli anni pregressi. Ciò comportala un danno economico indicata rendita catastale dell'edificio (oltre a quella del terreno

sione dell'istituzione del Catasto dei fabbricati (disposta dall'articolo agricolo sul quale insiste) mentre, relativamente al fabbricato, deve 9 del decreto legge n. 553 del 1997 al fine di inventariare in modo essere segnalato un valore imponibile pari a zero. Al riguardo, l'Aempre piùhaDifficiLe avviare uNla rendita impresa agricoLa completo e uniforme il patrimonio edilizio), il legislatore stabili- genzia evidenzia che, affinché catastale dei fabbricati rurali to che anche i fabbricati rurali - diversamente da quanto previsto non rilevi autonomamente, ma sia considerata ricompresa nel redin passato - devono essere censiti in Catasto con attribuzione di dito dominicale dei terreni sui quali insistono, è, tuttavia, necessario del 40° annotutti indipendentemente sempre sottolineato in nicchie di mercato in remunerative e puntano rendita propria. Oggi il problema Confagricoltura è di grandehaattualità in quanto,la che gli immobili questione, oltre a presentare i requisiti sopradalla centralità dell’agricoltura, settore portante su politiche commerciali evolute. Ma proprio collocazione dell’azienda. Personalmente la maggior parte delle costruzioni rurali, sono state già censite e descritti, risultino effettivamente asserviti e strumentali al fondo su cui sviluppare le filiere, in primis quella perché queste imprese hanno maggiori - conclude Segalini – ritengo importante iscritte al Catasto fabbricati e, quindi, hanno altresì, trasferiti unitamente al difondo stesso. alimentare, ma una non rendita solo. Il catastacomparto agricolo prospettiveedivengano, medio e lungo termine serve anche la proposta istituire, a favoreIl dei le autonoma, anche se nonostanteagroalimentare la scadenzarappresenta del 30/11/2012 è a con disposizione per ogni informazione per la per agricoltori, un credito e d’imposta il 15-16% del servizio un quadrosuccessioni legislativo stabile politiche giovani investimenti ein volture ricerca ed innovazione senza considerare le positive ricadute mirate, che diano disostegni certezze di gli alcune ne sono ancora sprovviste,Pil,perché ancora non ancora ac- predisposizione tutte leepratiche successione catastali. socio-ambientali e culturali generate a almeno quinquennali. Confagricoltura ha tecnologica. La nostra associazione, catastate. Ciò comporta, per l'appunto, la necessità di ribadire che favore della collettività. E poi c’è il contributo ben presente queste priorità e all’interno da sempre, si impegna per diffondere informazioni o chiarimenti possibile contattare l'autonoma rendita catastale attribuita ai fabbricati rurali occupazionali, non rileva Per scientifica ed le il Uniprogresso importantissimo, in termini del progetto Futuro Fertile ha previsto è l’informazione tà Locali di Coldiretti o l’Ufficio Successioni Provinciale oltre un milione di dipendenti agricoli. (in presenza dei requisiti ) ai fini didell'imposta sulle successioni e indicazioni specifiche dedicate ai giovani tecnologico in agricoltura; poter contare “Il problema – sottolinea Segalini agricoltori come l’introduzione di una norma sugli adeguati strumenti finanziari è, però, la donazioni. In particolare, nella risoluzione 207/E, l'AgenziaLuca richiama Presidente Provinciale di ANGA – è che il che riconosca riduzioni contributive ai condizione imprescindibile per poter attuare l'attenzione sull'espressa previsionesettore dell'articolo decreto legge primario 9stadel invecchiando sempre datori di lavoro agricolo sino al compimento la progettualità.” n. 553/1997, ai sensi del quale l'iscrizione Catasto dei fabbricati più, con uninricambio generazionale, come più divolte denunciato, rurali non determina la perdita delabbiamo carattere ruralità ai fini molto fiscali,al disotto della media degli altri settori. Se, da un purché, ovviamente, continuino a sussistere tutte le condizioni soglato, solo il 6 % delle imprese italiane è gestita gettive e oggettive di ruralità previste dal imprenditori, medesimodall’altro, articolonel9.settore Di da giovani agricolo questa cifra praticamente dimezza conseguenza, la previsione normativa dell'attribuzione di una sirendita Tutti i giovani aspirantisui imprenditori catastale a tali costruzioni, non può(3,3%)”. considerarsi influente criteri rimarcano analoghe ‘barriere d’ingresso’: di determinazione del reddito dominicale dei terreni, in base ai burocrazia, accesso al credito e, per il quali settore il reddito del terreno agricolo è comprensivo anche dellalaredditività agricolo, difficoltà di acquisire terra. Avviare un’impresa La in agricoltura poi gestirla, èdel una degli immobili rurali allo stesso asserviti. renditae catastale fatica titanica: un’azienda agricola media ha fabbricato rurale assumerebbe rilevanza autonoma solo nel caso un carico burocratico che Confagricoltura ha venissero a mancare i prescritti requisiti ruralità, qualia settimana vanno quantificatodiin due giorni diilavoro

s

“Futuro Fertile”: proposte importanti per incentivare i giovani

e oltre 100 in un anno, che sono sottratti all’attività imprenditoriale vera e propria. “Le imprese condotte da giovani agricoltori – ricorda Segalini – sono quelle con una maggiore vitalità, che innovano, si collocano

10

Piacenza agricola n. 4 Dicembre 2010


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Rinnovo contruattuale per gli impiegati del settore agricolo In data 11 novembre 2012 COLDIRETTI, unitamente alle altre Organizzazioni di datori di lavoro ed a Flai-Cgil, Fai-Cisl, Uila-Uil e Confederdia, ha proceduto alla sottoscrizione del verbale di accordo per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i quadri e gli impiegati agricoli scaduto il 31 dicembre 2011. In ordine ai risultati del negoziato, è il caso di sottolineare come lo sforzo profuso in sede di trattativa al fine di creare le necessarie condizioni per un intervento incisivo sulla parte normativa finalizzato a rendere meno onerosi alcuni istituti contrattuali abbia avuto un esito decisamente positivo, riuscendo a contenere entro limiti ragionevoli, tenuto conto della categoria a cui si applica, gli aumenti stipendiali riconosciuti. Per quanto riguarda la parte economica, l'aumento

concordato è pari al 5,5% suddiviso in 2 tranche, la prima con decorrenza 1° dicembre 2012 (2,6%) e la seconda con decorrenza 1° settembre 2013 (2,9%). Nessun adeguamento è stato previsto per le indennità di funzione quadri, l’indennità di cassa e gli scatti di anzianità. Non è stata prevista decorrenza retroattiva degli aumenti né alcuna una tantum a copertura degli 11 mesi di vacanza contrattuale. Il contratto, fatte salve le specifiche decorrenze espressamente previste, ha durata quadriennale, dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2015.


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fiscale


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fiscale

Riforma del mercato del lavoro i chiarimenti per la verifica della genuinità delle collaborazioni coordinate e continuative a progetto La legge Fornero (c.d. riforma del lavoro) è intervenuta a modificare la disciplina delle collaborazioni coordinate e continuative a progetto introducendo delle introducendo alcune restrizioni finalizzate a contrastare un utilizzo non corretto dell’istituto. Il Ministero del lavoro nella circolare n. 29 dell'11 dicembre 2012 fornisce indicazioni al proprio personale ispettivo, volti ad un corretto svolgimento dell'attività di vigilanza nei confronti delle collaborazioni coordinate e continuative a progetto, in relazione alle novità introdotte. La circolare ripercorre tutte le singole modifiche intervenute, definendo un quadro assolutamente coerente di

obblighi e principi cui è vincolata la legittimità di applicazione dell’istituto e la cui violazione viene a determinare una presunzione assoluta di subordinazione. Per le aziende agricole viene ribadito l’assoluta incompatibilità dell’istituto con le prestazioni di manodopera nel settore agricolo. Viene anche ulteriormente sottolineato come nemmeno i commessi ed addetti alle vendite, addetti alla somministrazione di cibi e bevande, baristi e camerieri (agriturismi) possano ritenersi figure inquadrabili come co.co.pro.


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Decreto flussi 2012 È stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale con il quale è stata prevista la programmazione transitoria per i flussi d’ingresso per lavoratori extra comunitari non stagionali per l'anno 2012. I La quota complessiva di ingressi, stabilita è di 13.850 unità suddivisa in 2.000 unità per lavoro autonomo riservate a cittadini stranieri residenti all’estero appartenenti alle seguenti categorie; 100 unità per motivi di lavoro subordinato non stagionale e di lavoro autonomo per lavoratori di origine italiana per parte di almeno uno dei genitori fino al terzo grado di linea diretta di ascendenza, residenti in Argentina, Uruguay, Venezuela e Brasile; 11.750 unità riservate a coloro che devono convertire in lavoro subordinato il permesso di soggiorno già posseduto ad altro titolo. In questo

specifico ambito le quote sono così ripartite: - per 4.000 quote riservate a chi ha un permesso di soggiorno per lavoro stagionale da convertire in permesso di soggiorno lavoro subordinato non stagionale; - 6.000 quote riservate a chi ha un permesso di soggiorno per studio, tirocinio e/o formazione professionale da convertire in permesso di soggiorno per lavoro subordinato non stagionale; - 1.000 quote riservate a chi ha un permesso di soggiorno per studio, tirocinio e/o formazione professionale da convertire in permesso di soggiorno per lavoro; - 500 quote riservate a chi ha un permesso di soggiorno CE per sog-

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giornanti di lungo periodo rilasciato non dall’Italia ma da altro Stato membro dell’Unione europea; - 250 quote riservate a chi ha un permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo rilasciati da altro Stato membro dell’Unione europea da convertire in permesso di soggiorno per lavoro autonomo. Le domande con modalità telematica potranno essere inviate fino alle ore 24 del 30 giugno 2013. Relativamente alla procedura successiva all’inoltro delle domande di conversione, il lavoratore, al momento della convocazione presso lo Sportello Unico, dovrà presentare la proposta di contratto di soggiorno

fiscale

sottoscritta dal datore di lavoro - valida come impegno all’assunzione da parte dello stesso datore di lavoro - utilizzando il modello Q ricevuto insieme alla lettera di convocazione. Successivamente il datore di lavoro sarà tenuto ad effettuare la comunicazione obbligatoria di assunzione secondo le norme vigenti.

Per tutte le informazioni necessarie e per la compilazione ed invio telematico delle domande le aziende o i lavoratori interessati potranno rivolgersi al nostro Ufficio Paghe Provinciale o alle Unità Operative locali Coldiretti .

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A partire dal mese di gennaio 2013 sarà possibile richiedere il Buono per il Carburante Agricolo Agevolato, assegnato in funzione dei terreni condotti e delle attrezzature in possesso dell’azienda agricola. Dal 2013 sarà inoltre possibile richiedere il Buono anche in via telematica, in forza di convenzione stipulata tra il CAA Coldiretti e la Provincia di Piacenza: L’assegnazione di carburante avrà tempi più rapidi rispetto al passato.

disposizioni in materia di farmaci

Dall’11 novembre 2012, è in vigore il “Decreto Sanità” che contiene disposizioni in materia di farmaci L’art.13 stabilisce che non è più necessaria la dichiarazione controfirmata dal veterinario attestante eventuali trattamenti farmacologici e medicamentosi effettuati nei 90 giorni precedenti la macellazione. Resta a carico dell’allevatore l’autocertificazione di eventuali trattamenti, fermo restando i controlli da parte delle autorità pubbliche e le sanzioni in caso di inadempienza.

agriturismi: visite tecnici Si ricorda che tutte le aziende agrituristiche associate a Terranostra, che ancora non ne hanno usufruito, possono richiedere la visita di nostri tecnici specializzati in agriturismo. Obiettivo di questo servizio, che è totalmente gratuito, è quello di verificare il mantenimento dei requisiti previsti dalle normative vigenti in materia di agriturismo. Per prenotare l’intervento telefonare al n° 0523/596513, Stefano Cavanna.

cassetto fiscale

Il “cassetto fiscale” è un servizio gratuito offerto a cittadini e imprese che hanno la necessità di tenere sempre visualizzata la propria posizione con l’Agenzia Entrate; permette infatti di poter consultare, anche a distanza di anni, le dichiarazioni fiscali, gli F24, gli eventuali condoni o liti pendenti, inoltre consente la registrazione dei contratti di locazione on-line. Maggiori informazioni sono reperibili sul sito www.agenziaentrate.gov.it.

assunzioni - comunicazioni obbligatorie - per via telematica i nuovi modelli unilav Il Ministero ha reso noto che a partire dal 10 gennaio 2013 saranno operativi i nuovi modelli di comunicazioni obbligatorie. Tra le novità si segnalano quelle relative alla nuova dicitura “prosecuzione di fatto” relativa al contratto a termine e quella che, con riferimento al contratto di apprendistato, riguarda il nuovo campo “data fine periodo formativo”.

assunzioni giovani e donne - stabilizzazione rapporti di lavoro giovani e donne I datori di lavoro che entro il 31 maro 2013 stabilizzano rapporti di lavoro a termine, di collaborazione coordinata e di associazione in partecipazione con apporto lavoro, possono essere ammessi ad un incentivo pari a 12mila euro. Incentivi di importo minori possono essere riconosciuti a chi instaura, sempre entro il 31 marzo 2013, rapporti di lavoro a tempo determinato di durata minima di 12 mesi. L’incentivo riguarda uomini con meno di 30 anni o donne di qualunque età, ed è autorizzato dall’Inps nei limiti delle risorse appositamente stanziate dal decreto del Ministero del lavoro. Per tutte le informazioni necessarie e per l’invio delle domande sono a disposizione il nostro Ufficio Paghe provinciale o le Unità Operative Locali Coldiretti.

notizie in breve

INAIL infortunio dipendente Con prognosi superiore a 3 giorni il datore di lavoro ha l’obbligo di trasmettere la denuncia di infortunio all’ Inail e alla Pubblica Sicurezza entro 48 ore dall’evento. Il termine viene ridotto a 24 ore in caso di infortunio mortale. Il datore di lavoro deve presentare denuncia all’Inail anche se il pronto soccorso effettua l’invio del certificato. In caso di mancata denuncia la legge 561/93 ha previsto sanzioni da Euro 1.290,00 a €Euro 7.745,00.

responsabilità datore di lavoro verifica del permesso di soggiorno

Con sentenza n. 32934 del 31 agosto 2011, la I Sezione Penale della Cassazione ha affermato la responsabilità penale del datore di lavoro che, in buona fede, assume un lavoratore extracomunitario non in regola con il permesso di soggiorno. A detta della Suprema Corte, il datore di lavoro deve sempre verificare la regolarità del documento e non "fidarsi" di ciò che gli viene detto dal lavoratore, in quanto non potrà invocazione a sua discolpa la buona fede in caso di inesattezza o insussistenza delle affermazioni del cittadino extracomunitario

riforma del lavoro: convalida dimissioni La risoluzione consensuale del rapporto o la richiesta di dimissioni presentate dalla lavoratrice o dal lavoratore è sospensivamente condizionata alla convalida effettuata presso la Direzione territoriale del lavoro o il Centro per l’Impiego territorialmente competente; oppure, in alternativa, alla sottoscrizione di apposita dichiarazione della lavoratrice in calce alla ricevuta di trasmissione della comunicazione di cessazione del rapporto di lavoro “Unificato lav” (entro 30 gg. dalle dimissioni il datore di lavoro deve invitare il lavoratore a convalidare).





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