La Bioenergia al servizio dell'uomo e dell'ambiente

Page 1

Progetto Quantum

La bioenergia al servizio dell’uomo


La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli

"Gli uomini per natura hanno più paura della verità che della morte". (S. Kirkegaard) “Per divenire un essere umano per intero, è necessario avere una certa apertura di spirito, una certa capacità di credere, senza prove, ad alcune cose che vanno aldilà della nostra comprensione.” ( M. Nussbaum)

2


La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli

FREEBIOENERGY Freebioenergy è una giovane azienda italiana che ha come scopo lo studio e la divulgazione della bioenergia per migliorare la qualità del benessere biofisico e dell’ambiente. Il Progetto Quantum persegue questa missione attraverso l’utilizzo di fisica quantistica. Freebioenergy si occupa di ricercare e sviluppare le tecnologie che utilizzano le energie naturali, presenti da sempre sul pianeta e nell’universo, energie utilizzate per migliaia di anni quando gli uomini vivevano in armonia con la natura e “sentivano” queste frequenze dovute alla “vibrazione” della materia. L’uso a volte improprio di queste energie ha portato, in certi periodi storici e in certe culture, a “demonizzare” chi le praticava, fino a metterli addirittura al rogo o a condannarli come eretici, come Galileo. Dalla fine dell’800 si ha un nuovo risveglio e personaggi nel campo della fisica, come l’ing. Nikola Tesla, un Leonardo da Vinci moderno che, studiando le forze della natura e in particolar modo l’elettromagnetismo, produsse migliaia di invenzioni e brevetti, di cui i più famosi e fondamentali per l’attuale società furono l’energia elettrica alternata e le onde radio. Prima di morire scoprì come le “piccole” ma, in realtà molto potenti, energie sottili potevano essere sfruttate gratuitamente per il bene dell’umanità. Nella stessa epoca il matematico Albert Einstein enunciava intanto la teoria della relatività, affermando che la materia non esiste, ma tutto, in realtà, è energia vibrante a diverse frequenze (E=mc2). Entrambi avevano comunque capito come ogni piccolo movimento del microcosmo produceva una risonanza anche nell’angolo più recondito del macrocosmo, cioè dell’universo. Termino citando una dichiarazione di Tesla, illuminante: <Non c'è nulla che sia dotato di vita ­ dall'uomo, che ha reso schiavi gli elementi, alla più agile creatura ­ in tutto questo pianeta, che non oscilli durante una rotazione. Ogni volta che un'azione sia generata da una forza, anche infinitesimale, il bilancio cosmico viene alterato ed il moto universale ne risente degli effetti. >

I PROGETTI DI FREEBIOENERGY Freebioenergy raccoglie attorno a se studiosi e ricercatori. Il team opera in perfetta sintonia, concentrandosi su progetti che perseguono sempre un unico obiettivo: il benessere biofisico dell’uomo, del mondo animale e di quello vegetale, nel pieno rispetto e mantenimento dell’armonia della natura, come massima espressione della vita. Sfruttando l’energia magnetica naturale e la fisica quantistica il primo progetto realizzato da Freebioenergy si è concentrato sull’elemento più importante che esiste sul pianeta, l’acqua. Il dispositivo prodotto ha assunto un nome che identifica la fisica utilizzata: QUANTUM ACQUA. Quantum produce sull’acqua parecchi benefici e vantaggi, dall’eliminazione del problema del calcare, attraverso una ionizzazione negativa dell’acqua, all’aumento di energia che rende l’acqua meno aggredibile dai batteri. Nel produrre queste e altre funzioni, come ad esempio la riduzione della tensione superficiale, che permette una drastica diminuzione nel consumo dei detersivi, si è pensato anche ad una ionizzazione negativa dell’aria, con effetto rigenerante per le persone, e ad una forte riduzione degli effetti negativi dovuti alle geopatie come le radiazioni magnetiche naturali (acque sotterranee, rete di Hartmann, ecc) ed elettromagnetiche prodotte dall’uomo (utilizzatori domestici, computer, telefoni cordless, ecc). Un apparecchio quindi a tutto tondo. Non per nulla lavora in un campo sferico avente raggio di 20 m e di 60 m, secondo il modello. Oggi siamo in grado di sviluppare ricerche su casi e problematiche specifiche, acque salmastre, acque infette, ecc. I progetti a seguire affrontano tematiche importanti per l’uomo e l’ambiente, come il mondo degli autotrasporti, per una importante riduzione dei consumi e di conseguenza dell’inquinamento ambientale e, non ultimo, l’agricoltura, con l’intenzione di favorire le piante nella produzione di frutti sani, riducendo drasticamente l’uso di pesticidi e della chimica inquinante. Il campo è a dir poco affascinante e rappresenta una sfida alla fisica “convenzionale” resa forse un po’ cieca dall’intensivo uso delle strumentazioni moderne che hanno, forse, un po’ ridotto le percezioni umane sulle energie naturali.

3


La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli

Dal depliant

quantum acqua la bioenergia al servizio dell’uomo Il QUANTUM è un apparecchio che utilizza solo energie naturali, con diverse funzioni, realizzato grazie ad anni di ricerca scientifica nel campo della fisica quantistica. L'apparecchio non risente di usura temporale e non ha costi di manutenzione.

L'ACQUA E IL CALCARE Dal primo istante che si installa il Quantum non si formano più le fastidiose incrostazioni calcaree bianche e cristalline (Calcite) sulle piastrelle, sui rubinetti, negli apparecchi domestici e nelle tubazioni. ll calcare è trasformato in Aragonite, una forma cristallina calcarea che si deposita sotto forma di polvere, senza aggregarsi e formare incrostazioni e che può essere tolta facilmente con una passata di straccio asciutto, senza l’uso di prodotti chimici e tossici per la salute. Tutte le vecchie incrostazioni sono “dilavate” e rimosse dall’acqua, nel giro di poche settimane. La superficie specifica dell’acqua aumenta enormemente così che il calcare resta in soluzione e non si deposita più in modo aggressivo nei boiler, nelle condutture dell'acqua, nei lavelli di cucina, nei sanitari, nelle lavatrici, nei ferri da stiro e nelle macchinette per l'espresso. L'acqua del rubinetto si comporta come un’acqua “dolce” e, di conseguenza, si possono ridurre drasticamente, dal 30 al 70%, i consumi di detersivi in lavatrici e lavastoviglie e di saponi, shampoo e bagno schiuma. Chi possiede un addolcitore lo può anche spegnere, risparmiando energia elettrica e sale ed eliminando la sudditanza dei lavaggi delle resine per evitare rischi di proliferazione di batteri. Il Quantum energizza l’acqua perchè induce un moto rotatorio destrorso alle molecole dell’acqua e ai suoi elettroni. Il moto destrorso eleva l’energia dell’acqua da due a tre volte, che imputridisce quindi più lentamente perché aumenta la sua resistenza ai batteri. Per questo motivo nelle piscine si può ridurre il consumo di sostanze chimiche antibatteriche. In pochi giorni il QUANTUM trasforma l'acqua dell’impianto di riscaldamento, normalmente sporca e scura, in acqua chiara. I filtri degli impianti idrici e di riscaldamento non si intaseranno più. Le serpentine dei boiler riacquisteranno la loro sezione originale e finalmente si potrà ottenere nuovamente acqua calda in pochi minuti. Tutto questo comporta un risparmio di almeno l’8‐10% sulle spese di riscaldamento ed un 30% sui costi di produzione di acqua calda. In agricoltura l’acqua, energizzata dal Quantum, rafforza le resistenze antiparassitarie e anticrittogamiche delle piante e rimuove tutte le incrostazioni calcaree degli impianti d’irrigazione. Gli impianti industriali che utilizzano l’acqua per il raffreddamento non avranno più la schiavitù del calcare e vedranno ripulirsi le torrette di raffreddamento nel giro di poche settimane. L'acqua “Quantizzata” è bioenergetica, leggera ed armonica. Nell’organismo l’acqua energizzata promuove la depurazione delle tossine. In media, salvo eccezioni, l'acqua di rubinetto dispone di una bioenergia di 3.000‐4.000 Bovis. Con il QUANTUM la stessa acqua può arrivare fino a 8.000 ‐ 9.000 Bovis. L’acqua minerale in bottiglia varia da 500 a 2.000 Bovis. L'acqua di Lourdes ne ha oltre 27.000, riconosciuta come la più energetica da tutti i ricercatori radioestesisti del mondo. A tal proposito raccomandiamo di non bere acqua minerale immagazzinata, definita dagli istituti di bioenergia e dai geobiologi “acqua morta” e, soprattutto, bevande gasate, dolcificate e conservate, che bloccano parzialmente alcune funzioni vitali dello stomaco. L'aumento energetico raggiunto grazie al Quantum è irreversibile, superando anche i 70 ° C. e permane per sempre, a differenza di altri sistemi.

4


La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli

FATTORE BIOENERGETICO Quest'acqua "viva" disintossica l'organismo e rigenera le cellule. Assumendo questo tipo di acqua potabile, l'organismo ne beneficerà perché si disintossica gradualmente e riceve infor‐mazioni di importanza vitale.

Benefici Miglior benessere per le persone, animali e piante. Non produce campi magnetici. Aumento dell’efficienza e della durata degli impianti con conseguente risparmio di energia. Riduzione della manutenzione degli impianti, delle interruzioni e dell’uso di detergenti e detersivi. Compatibile con qualunque impianto e tubazione. Massimo rendimento degli impianti di irrigazione. Nessuna alterazione delle qualità organolettiche dell’acqua potabile, nessun impiego di prodotti chimici e additivi dannosi alla salute. Si ripuliscono tutti i vecchi impianti; rimuovendo le incrostazioni, si riduce il livello dei microrganismi. Rimozione della ruggine attraverso un processo ionico. Nessun consumo di energia elettrica per il funzionamento, nessun costo di gestione e di assistenza. Pulizia e manutenzione rapida senza detergenti acidi nelle torri di raffreddamento e filtri dell’aria. Facilità d’installazione e limitate dimensioni d’ingombro. Quantum è in regola con il vigente D.L. N°31/2001e D.L. N°27/2002.

IL QUANTUM AGISCE SULL’ACQUA DI QUALUNQUE IMPIANTO E TUBAZIONE con qualunque portata in ogni ambiente, sia all’interno che all’esterno degli edifici, in un raggio di 20 metri circa (60 metri nel Quantum PLUS) e non deve necessariamente stare vicino al contatore o al rubinetto.

L'ACQUA AUMENTA DI SUPERFICIE SPECIFICA La riaggregazione delle molecole d’acqua, dovuta al nuovo moto destrorso impresso dal Quantum, fa aumentare notevolmente la superficie interna dell’acqua. Aumentando la superficie specifica aumenta, di conseguenza, la capacità di trasportare maggior ossigeno, sostanze alimentari e Sali minerali, migliorando il metabolismo. L'acqua con una superficie interna molto elevata ha un'importanza enorme per il metabolismo: è l'acqua, infatti, a trasportare le sostanze nutritive nelle nostre cellule e a portare via le sostanze metaboliche di rifiuto. L'acqua aumenta il trasporto di ossigeno nei liquidi dell'organismo e questo dà una maggiore vitalità agli organi con un conseguente miglioramento nella qualità di vita. La maggiore superficie interna dell’acqua facilita la galleggiabilità in una piscina. Provate a stare nella “posizione del morto”: rimarrete strabiliati, i piedi restano a galla!

QUANTUM RIDUCE LA TENSIONE SUPERFICIALE DELL’ACQUA L'acqua, modificata dal Quantum, ha una tensione superficiale bassa. Le misurazioni sulla tensione superficiale dell’acqua normale dell’acquedotto, effettuate in laboratorio con un tensiometro fisso, hanno rilevato valori tra 72 e 73 dyne. Con QUANTUM attivato le misurazioni effettuate hanno rilevato una tensione superficiale compresa tra 55 e 60 dyne, valori simili a quelli degli acidi gastrici. L’abbassamento della tensione facilita enormemente l’assimilazione di cibo nell’apparato digerente. I succhi gastrici vengono meno diluiti rispetto all’acqua normale del rubinetto o l'acqua minerale. E’ un’acqua che migliora i tempi di digestione. La riduzione dei valori di tensione superficiale comporta una minore richiesta di tensioattivi per rimuovere lo sporco. Questo è il motivo per il quale si consuma il 50% in meno di saponi, shampoo e detersivi per piatti.

5


La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli

QUANTUM IONIZZA L'ARIA NEGLI AMBIENTI Il QUANTUM, aumenta la ionizzazione negativa, rigenera rapidamente l'aria, rendendola piacevolmente fresca, riportando un giusto equilibrio tra ioni positivi e negativi. La stessa cosa succede vicino alle cascate d’acqua, dove sentiamo rigenerarci grazie agli ioni negativi, presenti in abbondanza. I cattivi odori negli ambienti dove si è fumato o cucinato scom‐paiono velocemente e l’aria diventa fresca inodore e non stantia.

ARMONIZZAZIONE DELLE RADIAZIONI MAGNETICHE NATURALI E DELL' ELETTROSMOG Il QUANTUM protegge dai danni alla salute, clinicamente dimostrati, causati dalle radiazioni dei telefonini, dei campi magnetici e di energia alternata, da radar militari e dalle radiazioni dell'acqua e della terra, provocati nell'organismo umano. Grazie all'armonizzazione dell'elettrosmog il sistema immunitario si rafforza. Si eliminano alcune patologie come l’insonnia e il mal di testa (se dovute a elettrosmog).

RISULTATI Con la realizzazione del QUANTUM si è riusciti ad ottenere un equilibrio biofisico contro l'inquinamento da radiazioni terrestri, vene d'acqua, reti geomagnetiche come le reti di Hartmann e di Curry ed elettrosmog (telefonini, condutture elettriche, computer, cordless, ecc.). Grazie a questo equilibrio si crea nello spazio una configurazione energetica in armonia con la natura. Con QUANTUM l'organismo reagisce in modo impercettibile all'inquinamento provocato da simili radiazioni e non ne subisce le conseguenze.

CARATTERISTICHE TECNICHE MISURE: cm 15 (H) x cm 8 (L) x cm 4 (P). Le misure possono leggermente cambiare secondo il modello. PESO: 170 ‐ 200 grammi circa. RAGGIO D'AZIONE: fino a 20 metri dal QUANTUM (fino a 60 metri per il QUANTUM PLUS, in tutte le direzioni). INSTALLAZIONE: il QUANTUM va appeso ad un chiodo, fissato con tasselli alla parete o appoggiato su un mobile, tenendolo in verticale, e diffonde IMMEDIATAMENTE il suo effetto. UNICHE ATTENZIONI PER L’INSTALLAZIONE: non installarlo a meno di 20 cm dal soffitto e a meno di 20 cm dagli angoli interni delle pareti. Non installarlo su utilizzatori elettrici con forti emissioni elettromagnetiche, come lavatrice o forno a microonde o vecchi televisori. Il servizio tecnico di Freebioenergy è a vostra disposizione per qualunque consiglio o soluzione dei problemi. GARANZIA: 10 anni di garanzia sul funzionamento.

CAMBIA LA TUA VITA, RENDENDOLA MIGLIORE CON QUANTUM!

6


La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli

AQUASOFIA Un approccio multidisciplinare all’acqua AQUASOFIA e cioè la “saggezza dell’acqua” è un nuovo approccio tecnico­umanistico, che si basa sull’equilibrio dell’uomo con l’ambiente che lo circonda e, in senso lato, un equilibrio uomo– universo realizzato grazie a questo elemento incredibile che è l’acqua. Vorrei spiegare cosa mi ha spinto a sviluppare la ricerca dei dati e dei pensieri espressi in questa piccola pubblicazione. Dopo oltre trent’anni passati nei cantieri e nella ricerca dei materiali tradizionali e delle tecniche applicative, sono arrivato a queste nuove vie che, apparentemente, sembrano distanti dall’edilizia tradizionale ma, in realtà, non lo sono affatto, hanno in comune due cose: la semplicità dei concetti di base e il sapere degli antichi. In questa “saggezza dell’acqua” si riconosce la saggezza degli antichi, che conoscevano i semplici segreti della vita, della morte e della successiva vita, quella che continua in perfetta simbiosi con la vita dell’universo. I gesti, le cerimonie, i pensieri tramandati negli antichi libri sacri di ogni cultura, tutta la quotidianità della vita era pervasa di spiritualità, di una naturale attenzione e anche rispetto verso gli elementi di base come l’acqua, la terra, il fuoco e l’aria e le stesse energie sottili che collegavano il tutto. Era quindi la cosa più naturale sentirsi parte del tutto, in quanto consapevoli antenne ricettive di queste vibrazioni emanate da ogni materia, frequenze sottili magnetiche oggi non più “percepite” dall’uomo contemporaneo, assordato dai rumori di fondo che sono l’assordante vociare dei mezzi di comunicazione, il sapere dei baroni e luminari che mantengono spesso il loro piccolo regno nell’ignoranza, sperando che non ci siano giovani emergenti a strappare loro una parte del potere e, non ultimo, il potere dato dagli interessi economici, enormi nei campi dell’acqua, degli alimenti e in quello medicale, che pilotano spesso il sapere in funzione del proprio utile. Il risultato quindi di questa prima ricerca vuole essere un piccolo contributo, un semino gettato con la speranza che possa generare maggior presa di coscienza su queste tematiche, apparentemente banali ma sicuramente alla base della vita stessa. I temi affrontati, riportando dati scientifici e dati di mercato, servono a dare una base scientifica al principio di funzionamento del Quantum. Questo piccolo viaggio ci porta a conoscere l’acqua quale elemento vitale per il pianeta, le problematiche connesse al liquido nell’utilizzo quotidiano, i sistemi utilizzati normalmente per trattare l’acqua; termina affrontando il magnetismo terrestre, le radiazioni telluriche ed elettromagnetiche.

7


La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli

L’ACQUA Quanto è importante l’acqua per la nostra vita? La risposta è alquanto banale, ma vogliamo comunque ricordare alcuni dati importanti. Innanzitutto è l’unico elemento sul pianeta Terra in grado di assumere tre aspetti fisici diversi: quello solido, liquido e gassoso. Se andiamo invece a livello cosmico, scopriamo che l’acqua è l’elemento più diffuso nell’universo conosciuto e ve ne sono tracce su quasi tutti i pianeti del sistema solare. L’acqua costituisce il maggior elemento del corpo umano, dall’80% nel neonato al 50% dell’uomo anziano. Non solo, la vita umana si forma nel grembo materno immersa nel liquido amniotico. Ciascun organo ha bisogno di acqua. Negli organi del nostro corpo il contenuto d'acqua è differente. La fluidità massima la troviamo nel sistema nervoso centrale con il 99%, segue il plasma sanguigno con l'85%, quindi il cervello con il 75%. In 24 ore le nostre reni filtrano 180 litri di questo liquido, ma ne sono eliminati ogni giorno al massimo 2 litri, attraverso il respiro e anche in forma di urea e di sudore. Già questi numeri dovrebbero convincerci su quale immenso valore per la vita abbia un'acqua pulita, senza elementi dannosi. A una dimensione microscopica e cioè al livello cellulare degli organi del corpo umano, è noto che la vita stessa della cellula dipende dall’acqua, perché elemento indispensabile al nutrimento, che avviene attraverso il fenomeno osmotico tra la membrana, che circonda il nucleo della cellula, e il liquido che la circonda. Non esiste alcuna possibilità di vita senz’acqua perché viene a mancare la ionizzazione, l’elettronizzazione e quindi la conducibilità delle cellule, che vivono grazie alla differenza di potenziale. Scendendo ancora, a livello atomico, sappiamo che la molecola d’acqua è composta da due atomi di Idrogeno (H2) e uno di Ossigeno (O). La formula nota è H2O. Gli atomi si attraggono perché quelli di Idrogeno sono positivi, e si appropriano dell’energia elettrica; l’atomo di Ossigeno è invece negativo e si appropria dell’energia magnetica. Gli atomi di Idrogeno e Ossigeno si dispongono a V, con l’atomo di Ossigeno al vertice e i due di Idrogeno sulle due punte. Questa è la chiave che ci permette di capire perché l’acqua è sensibile a tutti i fenomeni magnetici, elettromagnetici ed elettrici. Ad un piano ancora più microscopico, quello subatomico, scopriamo che gli elettroni degli atomi, oltre a ruotare attorno al nucleo costituito da Protoni e Neutroni, hanno uno proprio spin di rotazione (esattamente come la Terra che ruota attorno al Sole e contemporaneamente su se stessa), che può essere sinistrorso o destrorso. Ormai è certo che lo spin sinistrorso risente pesantemente della forza di gravità, è discendente e perde energia, mentre quello destrorso è levitante e acquista energia vitale. La vibrazione degli atomi che costituiscono la molecola d’acqua è una vibrazione in grado di captare vibrazioni di altri elementi, fonti energetiche e memorizzarle. La meccanica quantistica ha scoperto che le particelle come l’elettrone o il fotone presentano una

8


La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli

duplice natura sia come particelle che come onde dotate di un movimento rotatorio, come se avessero un campo. Quando l’elettrone, che ruota nella sua orbita attorno al nucleo, riceve un fotone, aumenta di energia e salta su un’orbita maggiore. Viceversa quando lo perde salta su un’orbita inferiore. Questo salto, definito salto quantico, costituisce una delle basi energetiche della materia. Nella stessa orbita non possono esistere due elettroni con lo stesso spin di rotazione e quando questo succede avviene immediatamente un cambio di orbita da parte di uno dei due. I fotoni si muovono alla velocità della luce, 300.000 km al secondo e costituiscono la base dell’elettromagnetismo, perché ogni particella carica in movimento producono un campo elettromagnetico. Quando miliardi di atomi si uniscono per formare una cellula si ha una sintonizzazione di onde elettromagnetiche in una banda più ampia e più complessa. Altrettanto succede con l’unione di cellule. Si desume quindi che tutta la materia è vibrazione di onde e di cambiamento continuo. Sia la materia organica che inorganica e quindi il nostro corpo, un oggetto inanimato, il pianeta, ogni corpo celeste. Se l’onda di frequenza è simile ad un’altra e in fase (i picchi risultano in sincronia) l’energia raddoppia, se invece i picchi sono opposti le onde si annullano. LA MEMORIA DELL’ACQUA Il dr. Nolfang Ludwing nel 1990/91 scoprì che i materiali che vengono a contatto con l'acqua lasciano dietro a loro un biglietto di visita sotto forma di frequenze (vibrazioni). L'acqua ha una memoria formidabile, non dimentica nulla. Il Dr. Ivan Engler, ricercatore medico per i procedimenti naturali di Salisburgo scrive: "L'acqua è sfruttata da tempo nei procedimenti di guarigione naturali in quanto portatrice di informazioni. Osservazioni sperimentali e cliniche hanno dimostrato che l'acqua è capace di memorizzare per tempo prolungato le frequenze del campo elettromagnetico globale. Possiamo così spiegare gli effetti dannosi e quelli positivi, curativi. L'acqua è la madre di tutte le forme di vita e della dinamica del processo energetico vitale. In natura l'acqua rappresenta il miglior elemento per l'accumulo e il trasporto del calore e per la propagazione delle onde". Già Ippocrate diceva "i vostri alimenti siano i vostri medicamenti, e i vostri medicamenti siano i vostri alimenti". Le molecole dell’acqua hanno una carica distribuita a forma di tetraedro, dove i tetraedro legami covalenti acquisiscono polarità positiva e "i ponti di idrogeno" acquisiscono polarità negativa. Allo stesso tempo, l'interazione tra le molecole porta alla formazione di raggruppamenti (clusters) o reti. Tutte le esperienze vissute dall'acqua: i luoghi attraverso i quali è passata, la raccolta di sali minerali, antiparassitari, acqua piovana, ecc. entrano fisicamente, consentendo una distribuzione molecolare specifica per memorizzare questo materiale. Inoltre, tutte le frequenze che hanno raggiunto l'acqua, come le radiazioni cosmiche, le energie telluriche, artificiali di radiazione, le intenzioni o anche le parole entrano nella configurazione della struttura dell'acqua. L'informazione è costituita da frequenze di diversa origine, e l'acqua ha la proprietà di assorbire e trasmettere

9


La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli

queste frequenze. Il materiale in sospensione nell’acqua può essere rimosso con i diversi metodi di filtraggio, con la rimozione di calcio e magnesio, la declorazione, l’osmosi inversa, ma la struttura a cluster, che ha conservato queste esperienze, rimane viva e costituisce "la memoria dell'acqua". Le frequenze non sono memorizzate dentro alla rete molecolare, ma è la rete stessa che acquisisce una forma e una polarità che riproduce tali frequenze. L'acqua che beviamo trasporta sostanze nutritive e penetra nelle nostre cellule, permettendo lo scambio e la costante ricostruzione del nostro organismo. Ma possiamo affermare che trasmette anche le informazioni al nostro corpo, porta ordine o disordine, polarità o il caos, e conserva o aumenta l'entropia. In sostanza quello che avviene è la replicazione e memorizzazione delle frequenze elettro‐magnetiche con cui viene in contatto ed è in grado di allineare la sua struttura e le vibrazioni per attivare la comunicazione di cluster in cluster. L’acqua ridefinisce la propria organizzazione interna in base alla sua interazione con l'ambiente che condivide. La sua emissione e l'assorbimento delle frequenze può essere misurato (Enza Ciccolo) in risonanza con l'ambiente circostante. Si riproduce nella sua struttura interna e le sue vibrazioni che ha vissuto. L'acqua ha una memoria. JACQUES BENVENISTE (1935­2004) Direttore di ricerca presso l'organizzazione di Parigi INSERM (Istitut National de la Santé Et de la Recherche Médicale) dal 1978, a capo dell’unità di Ricerca 200 dell’INSERM: Immunologia delle allergie e delle infiammazioni. E’ stato autore di circa 300 pubblicazioni su riviste internazionali, di cui 26 sul Journal of Immunology. Conosciuto a livello mondiale come specialista nei meccanismi dell’allergia e dell’infiammazione. Ha svolto un'indagine esauriente nei principi e gli effetti di omeopatia. La sua tesi centrale è che la comunicazione tra le cellule non è effettuata mediante contatto fisico e lo scambio di materiale biologico, ma attraverso l'emissione e la ricezione delle frequenze elettromagnetiche. Benveniste iniziò a sperimentare con i globuli bianchi nel sangue umano conosciuti come basofili e coinvolti nelle reazioni allergiche. Queste cellule sono piccoli granuli che contengono sostanze come l'istamina, in parte responsabile di reazioni allergiche. I granuli possono essere contrassegnati con un marcatore speciale e poi si può rimuovere il marcatore, liberando istamina (tecnica detta degranulazione) per mezzo di una sostanza nota come anti‐E immunoglobulina o anti‐IgE (anticorpo estratto dalle capre). Fino a questo punto è normale scienza convenzionale. Ciò che rende straordinaria la ricerca di Benveniste e molto avversata dalla scienza ufficiale è che egli affermava che la degranulazione continua a verificarsi anche dopo aver raggiunto livelli di diluizione dell’ anti‐IgE talmente elevati per cui non può essere statisticamente presente una singola molecola della sostanza. Lo stesso Benveniste si rendeva ben conto che si trattava di qualcosa di veramente eclatante ed “anomalo”, tant’è vero che disse che ciò che era accaduto era un po’ come se uno buttasse le chiavi della propria macchina nella Senna a Parigi e poi raccogliesse dell’acqua a Le Havre e fosse in grado di fare uno stampo delle chiavi con cui riavviare il motore… In ogni fase di diluizione, in rapporto di 1 : 10 con acqua, la soluzione era agitata vigorosamente per 15 secondi (con Rotex). Al passaggio successivo si prendevo una parte del preparato agitato e lo si diluiva ancora 1 : 10 con acqua; e così via per almeno 30 volte. In pratica la stessa procedura utilizzata dalla medicina omeopatica. L’omeopatia aveva dunque trovato la sua “validazione” grazie ad un esperimento di immunologia di base effettuato da uno dei più stimati ricercatori del campo, il professor Jacques Benveniste ? Le implicazioni di questa dimostrazione, ripetuta per anni e in diversi laboratori in Italia, Svizzera Francia, Inghilterra e in Canada, sono talmente gravi da mettere a

10


La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli

rischio il giro miliardario di interessi dell'industria farmaceutica. La campagna montata contro Benveniste e la sua squadra, che portò a togliergli ogni fondo di ricerca, cercando anche di ridicolizzare la sua reputazione scientifica, nonostante le importanti scoperte scientifiche precedenti svolte nel campo degli allergeni, è riuscita a minimizzare queste straordinarie rivelazioni e a non farle conoscere ad un grande pubblico. Negli ultimi due anni, prima di morire in un intervento chirurgico a cuore aperto, Benveniste riuscì a memorizzare in digitale su computer le frequenze elettromagnetiche delle informazioni contenute nell’acqua e a trasmetterle a distanza via internet. Questo fa intravvedere la possibilità in un futuro di trasmettere rimedi con costo quasi zero a distanza in ogni parte del mondo ed in tempo reale. MASARU EMOTO La capacità di immagazzinare informazioni è stata ampiamente dimostrata dallo scienziato e ricercatore giapponese Masaru Emoto che, dal 1984, ha studiato e messo a punto una tecnica per fotografare i cristalli dell’acqua ghiacciata. Emoto è giunto alla conclusione che questi cristalli sono modificabili dalle informazioni energetiche. Affascinato da queste scoperte, in 25 anni ha fotografato le acque provenienti da tutte le parti del globo, dai fiumi ai mari, alle fontane e alle fognature e i risultati sono stati straordinari e spesso inaspettati. I cristalli si diversificano per ogni acqua ma, la cosa impressionante, è che la stessa acqua produce cristalli di forme e colori diversi se esposta a vibrazioni energetiche di colori e suoni. Non solo, le vibrazioni energetiche date dalla musica, dai colori, dalle parole e addirittura dai pensieri (il pensiero è un’emissione di energia sotto forma di quanti), mutano la struttura molecolare e il reticolo cristallino dell’acqua che, formata da atomi, è essa stessa energia. I cristalli modificano la forma geometrica come se dessero forma a pensieri positivi o negativi. Le fotografie (in archivio sono conservate decine di migliaia di foto) dimostrano che l’acqua trattata con parole, musica e pensieri positivi forma cristalli armonici bellissimi del tutto simili a quelli della neve. Quella trattata con pensieri negativi e musica “dura” come l’Heavy Metal, crea forme cristalline amorfe e scure. Alla luce di queste immagini, nessuno può dubitare che l'acqua entra in “risonanza” con il suo intorno, rispondendo alla propria risonanza morfica. Come ogni cosa in natura, il suo comportamento frattale riflette la sua struttura molecolare nei suoi cristalli, le sue stelle esagonali a confermare il clustering di forma tetraedredica delle sue molecole bipolari. Nel vedere come un cristallo di ghiaccio si organizza in un modo molto bello sotto l'influenza della musica di Beethoven o di come riorganizza la sua struttura dopo una preghiera o parole belle, chi può mettere in dubbio che l'acqua ascolta, imita, conserva e trasferimenti di informazioni? Masuru Emoto ha fornito la prova della risposta dell’acqua agli stimoli dall'ambiente. In modo diretto e molto visivo, le sue fotografie dei cristalli di ghiaccio delle diverse acque, di origini diverse e sottoposti a diverse impressioni, mostrano la bellezza che l'acqua assume in presenza di musica, di buoni intenzioni e pensieri, o della preghiera.

11


La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli

PAROLE

MUSICA

LUOGHI Lourdes

Bello

Ave Maria Gounot Yesterday ­ Beatles

Fontana di Trevi Venezia Vivaldi ­ Inverno Amore e gratitudine Ti voglio uccidere New York Mozart Sudiciume

Sporco, Lurido

Hiroshima

Heavy Metal

Cristallo acqua radioattiva

Alcuni esempi dei cristalli fotografati da Masaru Emoto (Hadolife.com)

12


La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli

Un esempio di acqua informata Ricordiamo come il Dr. Samuel Hahnemann scoprì l'Omeopatia. Samuel Hahnemann (1755‐1843) diventò dottore in medicina nel 1781, e fu direttore della sanità pubblica a Dresda. Innanzitutto triturò una droga, la Belladonna, poi mise un po' di questo veleno in una bottiglia piena d'acqua e la scosse con energia. Prese poi una goccia da questa soluzione diluita e la introdusse in un'altra bottiglia, e così via di seguito. Alcune ore dopo il dottore ed il suo chimico di Meissen disponevano di una tintura di Belladonna talmente diluita che nell'ultima bottiglia non c'era che acqua. Non era più presente una sola molecola di Belladonna. Come mai il liquido ottenuto agiva ugualmente contro la febbre? "La cosa ha una spiegazione logica ‐ disse Hahnemann ‐ in tutti i materiali c'è una forza latente che deve essere destata con uno scuotimento energico. Una volta svegliata questa forza, non c'è bisogno della materia che ha prodotto l'effetto". Hahnemann chiamò questo nuovo metodo di cura "OMEOPATIA". Nessuno sapeva però esattamente perché l'omeopatia funzionasse, nonostante che nei suoi preparati non ci fosse nemmeno una molecola della sostanza di partenza. Le sostanze utilizzate in omeopatia vengono diluite molte volte (10, 20, 30 volte al 10%), in modo che il suo uso deve essere sicuro, ma gli omeopati credono che la "somiglianza" tra il rimedio e la causa stimolerà la capacità dell'organismo per curare se stesso. E ancora, più diluita la soluzione tanto maggiore è il potere di curare. Omeopatica dissoluzione e più dinamico è il metodo usato per trasferire l'energia dal materiale per l'acqua. Inoltre gli studiosi non si spiegano anche perché l'acqua non si attenga alle regole dell'ordinamento fisico. I fisici hanno registrato una serie di anomalie. Ad esempio, l'acqua bolle a 100 °C mentre, stando al suo peso molecolare, dovrebbe bollire già a 75 °C. Il suo punto di congelamento è a 0 °C sebbene, secondo le leggi fisiche, ciò dovrebbe avvenire a ‐12 °C. Inoltre perché l'acqua, per cedere il calore, impiega il doppio del tempo necessario per assorbirlo? L’acqua come mezzo di purificazione, terapia e rigenerazione In tutte le culture, l’acqua ha sempre avuto una grande importanza: come sorgente di vita, come purificazione e come rigenerazione. Il rito della purificazione con l’acqua è praticato da sempre dall’uomo; la Bibbia riporta l’abitudine del lavare i piedi agli ospiti e del Battesimo nelle acque del fiume per purificarsi dai peccati. Il cristiano si segna con l’acqua entrando in chiesa per purificarsi e accedere al luogo sacro. In India è consuetudine bagnarsi nelle acque del sacro fiume Gange per purificarsi. Gli antichi sacerdoti egiziani Bagno nel sacro Gange amavano bagnarsi nel lago sacro all’inizio della giornata. Nella storia l’uomo ha sempre sfruttato le proprietà terapeutiche delle acque termali; gli antichi romani svilupparono tecniche utilizzate ancora oggi nelle cure idrotermali. L’acqua termale era comunemente usata a scopo preventivo, per evitare il sopraggiungere di patologie e malattie. Vi sono acque sorgive particolarmente cariche di energia. Sono le cosiddette “acque mariane”, presenti nei luoghi di apparizioni della Madonna. Ricordiamo prima fra tutte l’acqua di Lourdes, poi Fatima, Montichiari in Italia, Medjugorie. L’acqua di Lourdes ha un’energia, riconosciuta dai radioestesisti di tutto il mondo, di oltre 27.000 Bovis (scala energetica, messa a punto dal fisico francese Bovis nel secolo scorso, e utilizzata dai radioestesisti per misurare l’energia vitale degli elementi minerali e biologici). Un’acqua minerale imbottigliata ha solitamente un’energia vitale tra i 500 e 2.000 Bovis, un acqua di rubinetto è tra 3.000 e 4.000 Bovis. Sono in corso studi sull’acqua di Lourdes per capire come mai non c’è trasmissione di malattie tra i bagnanti dell’acqua “miracolosa”, nonostante le ricerche biologiche indichino un’altissima concentrazione di batteri. E’ sicuramente l’elevatissima energia di quest’acqua che impedisce la proliferazione di germi e batteri.

13


La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli

L’acqua e l’energia dei luoghi di culto A questo punto è importante fare un accenno alle energie presenti nei luoghi di culto storici, sia quelli tuttora attivi come le chiese, sia quelli in siti archeologici, non più utilizzati per il rito religioso. E’ ormai accertato che nei terreni sotto gli edifici religiosi o sotto i reperti archeologici di luoghi di culto (es. le tombe dei giganti in Sardegna o Stonehenge in Inghilterra) vi sono corsi di acque sotterranee, spesso naturali o, in alcuni casi, come nella Cattedrale di Chartres in Francia, deviati dall’ uomo. Sappiamo che l’acqua sotterranea in movimento è in grado di modificare l’energia magnetica del luogo, definita come radiazioni telluriche.

il sistema di acque sotterranee di Stonehenge

I rabdomanti, per esempio, trovano l’acqua sotterranea captando proprio queste variazioni di energia magnetica. Non si è ancora capito come mai, nei luoghi di culto, l’acqua corrente sotterranea produca energia benefica (è normale sentirsi bene e tranquilli in una chiesa antica, anche per chi non è praticante) mentre è risaputo che, di solito, le falde acquifere correnti producono malessere e geopatologie nell’uomo. Quali segreti conoscevano gli antichi per trasformare questa energia da negativa in energia positiva per l’uomo? Pensate che in casi limiti, come nella Cattedrale di Chartres, grazie al sapiente utilizzo dell’acqua, del luogo stesso e delle forme dell’edificio religioso, l’energia del luogo supera anche i 100.000 Bovis!

14


La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli

LE ACQUE POTABILI La superficie della Terra è ricoperta per il 75% dall’acqua. Però solo lo 0,6% dell’acqua presente sulla Terra è acqua dolce, e solo una piccola parte di essa è superficiale, nei laghi e fiumi; il resto è acqua freatica. La quantità di acqua potabile su tutto il globo copre di dieci volte il fabbisogno annuale dell'intera umanità. Purtroppo capita spesso però che l'acqua sia abbondante nelle zone poco abitate. Ora la richiesta è al massimo, mentre la disponibilità è drammaticamente ridotta; con l'aumento della popolazione aumenterà ulteriormente la mancanza dell'acqua potabile. Solo negli ultimi cinquant'anni, l'aumento della necessità globale è sestuplicato, la mancanza d'acqua riguarda oggi un quarto della popolazione mondiale. Nei paesi in via di sviluppo numerose grandi città non possono fornire una quantità sufficiente di acqua potabile. Nel mondo vivono due miliardi di persone che non possono accedere all'acqua potabile. Un uomo su due lamenta malattie dovute alle condizioni dell'acqua. Cinque milioni di uomini muoiono annualmente a causa dell'inquinamento o dei germi presenti nell'acqua. Sono cifre impressionanti raccolte dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Ne deduciamo che l'acqua è correlata all’ insieme degli organi, come ad esempio all’apparato cardiocircolatorio, al sistema gastrointestinale, al sistema respiratorio e così via. Come noto, per la nostra salute, è consigliabile bere molta acqua ‐ soprattutto fuori dai pasti ‐ nella quantità di 2‐3 lt al giorno (una buona regola suggerisce almeno 300 grammi di acqua ogni 10 kg di peso corporeo). Purtroppo da un lato la forte pubblicità delle acque minerali (nel 2005 sono stati spesi in Italia 400 milioni di Euro in pubblicità per l’acqua in bottiglia) e dall’altro il grosso ostacolo psicologico al consumo dell'acqua di rubinetto, dovuto al sapore sgradevole causato dal cloro o dallo stato delle tubature, ha portato negli ultimi decenni gli italiani a preferire l'acqua in bottiglia a quella del rubinetto, anche se non ci sono validi motivi per farlo. A questo si aggiungono fattori d’impatto ambientale: in Italia, ogni anno, si consumano oltre 11 miliardi di litri di acqua imbottigliata e sono prodotte circa 200.000 tonnellate di rifiuti di plastica dovute a 8,5 miliardi di bottiglie PET. Quando la clorazione non è elevata, lasciare l'acqua in una brocca o caraffa con bocca larga che lasci evaporare meglio il cloro può aiutare a risolvere, almeno in parte, il problema organolettico. In conclusione, anche se per legge avremmo diritto a un'acqua insapore, inodore e incolore, bisogna ammettere che la necessità di clorare l’acqua per avere una garanzia sanitaria toglie spesso il piacere di un buon bicchiere d’acqua di rubinetto; questo ha fornito maggiori spazi all’industria delle acque in bottiglia per diffondersi rapidamente. LE ACQUE MINERALI Sono identificate con precisione dall’ultimo Decreto Legge n. 339 del 4 agosto ’99 e, più precisamente, “sono considerate acque minerali solo quelle che, avendo origine da una falda o da un giacimento sotterraneo, provengono da una o più sorgenti naturali o perforate e possiedono eventuali caratteristiche igieniche particolari e proprietà favorevoli alla salute”. Il concetto era già espresso nel Regio Decreto del 1916 in base al quale si potevano considerare minerali unicamente quelle “adoperate per le loro proprietà terapeutiche ed igieniche speciali”. Il riconoscimento di qualifica di Acqua Minerale è rilasciato dal Ministero della Salute.

15


La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli

La legge vieta qualsiasi trattamento risanante dell’acqua minerale naturale che, peraltro, non è soggetta ai limiti imposti alle acque di rubinetto. Mentre quella di rubinetto è filtrata, clorata e ozonizzata prima di essere distribuita in acquedotto, l’acqua minerale deve essere già “sana” alla sorgente e va imbottigliata, in loco, così come sgorga dalla fonte. Avvertenze nell’uso delle acque minerali L'acqua imbottigliata: • dovrebbe stare al fresco e al buio per non perdere le caratteristiche dichiarate; • ha una scadenza indicata, valida solo se non è esposta alla luce e agli sbalzi di temperatura, solitamente sarebbe meglio non più di tre mesi se in plastica e sei mesi se in vetro; Esistono precise controindicazioni e limitazioni all’uso di alcuni tipi di acqua minerale, correlate alla loro composizione e alle condizioni individuali del consumatore. Queste controindicazioni, purtroppo, non sono indicate nell’etichetta. Ricordiamoci per esempio che circa il 30% delle acque minerali in commercio hanno elevato contenuto di sodio (avete presente la pubblicità della particella di sodio sola in bottiglia e che non fa male al corpo?). Tali acque non dovrebbero essere comprese nelle diete degli ipertesi. Alcune informazioni fornite in etichetta a volte non sono volutamente chiare: ad esempio il contenuto di sodio espresso in percentuale e non in mg/L (una concentrazione di 10 mg/L corrisponde allo 0,0010% dando l’illusione di un valore irrisorio). Altro esempio è il limite del contenuto di fluoro che, mentre per le acque potabili è di 1,5 mg/L, non è vincolante per le acque minerali; nel 2008 in Italia erano ben sei le acque minerali con valori superiori. Altra controindicazione importante, non riportata, è quella che le acque “gassate”, contenenti anidride carbonica, non sono adatte ai soggetti affetti da gastrite, ulcera gastrica o “semplice iperacidità di stomaco”: l’anidride carbonica stimola, infatti, la secrezione gastrica. Un altro pericolo è costituito dalla presenza di nitrati; introdotti nell’organismo si riducono a nitriti e, a contatto con le ammine, formano le nitrosammine, sospette di essere cancerogene: il limite massimo previsto dal Ministero della Sanità per le acque minerali è di 45 mg/L. Quello suggerito però dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità per donne gravide e lattanti è fissato sotto ai 10 mg/L. L’uso improprio ed esagerato di acque minerali può determinare alterazioni del metabolismo idro‐ elettrolitico. LE ACQUE DI RUBINETTO Il requisito principale dell’acqua di rubinetto è la potabilità: non deve contenere microrganismi, batteri, larve di parassiti in grado di provocare malattie, né tantomeno presentare indici d’inquinamento da sostanze in decomposizione. L’acqua deve essere batteriologicamente pura. Non deve contenere sostanze chimiche in grado di produrre danni all’equilibrio della vita biologica degli organismi superiori, in particolare all’uomo. D’altro canto devono contenere quei micro elementi indispensabili al metabolismo. Questa quota di sali (il residuo fisso valutato a 180° C.) deve rientrare per legge tra 0,30 a 1,50 g/L. Devono inoltre essere insapore, inodore e incolore. L’adempimento a queste norme richiede continui con‐ trolli, trattamenti per la depurazione e potalizzazione, che a volte ne pregiudicano, in effetti, il sapore. Alcune considerazioni nel raffronto tra acqua minerale e di rubinetto Il raffronto dei prezzi tra acqua minerale e potabile è stupefacente: mediamente un litro di acqua minerale costa 0,40 Euro al litro contro 0,0004 Euro al litro dell'acqua potabile del rubinetto (fonte Agenzia d’Ambito servizi idrici provincia di Ravenna 2009) cioè un rapporto di 1 a 1.000. Nonostante questo, siamo i

16


La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli

più grandi consumatori al mondo di acqua in bottiglia: ogni italiano beve annualmente poco meno di 200 litri di acqua in bottiglia, ben otto volte la media mondiale e il doppio che nel resto d’Europa! Per convincere i consumatori a comprare l’acqua in bottiglia, a scapito di quella quasi gratis del rubinetto, nel 2005 gli imbottigliatori hanno acquistato spazi pubblicitari per oltre 400 milioni di Euro, su di un fatturato di 11 miliardi di Euro. A questo dobbiamo aggiungere ogni anno il seguente contributo 0,4 € al litro costo medio dell’acqua minerale all’inquinamento ambientale: 0,0004 € al litro costo medio dell’acqua di rubinetto 8,5 miliardi di bottiglie PET alle 11 miliardi di € il fatturato dell’acqua in bottiglia nel 2005 discariche; 7,3 milioni di barili di petrolio per la 400 milioni di € spesi per pubblicità produzione e trasporto (è facile trovare nel Sud Italia acque prodotte 8,5 miliardi di bottiglie in plastica prodotte in un anno nelle Alpi, con viaggi lunghi anche 7,3 milioni di barili di petrolio per la produzione e trasporto 1.500 km); 2,6 milioni di tonnellate di CO2 2,6 milioni di tonnellate di CO2 corrispondenti scaricate nell'atmosfera che contri‐ buiscono al riscaldamento della Terra. I controlli di qualità e il “canone di coltivazione” Si può pensare che il motivo più importante per bere acqua in bottiglia possa essere la garanzia di qualità, ma anche in questo caso la verità è stupefacente: le reti idriche degli acquedotti italiani sono soggette a una quantità incredibile di controlli (a Milano per esempio si eseguono circa 70 analisi al giorno) mentre i produttori di acque minerali hanno obblighi irrisori, si parla di controlli obbligatori solo ogni 5 anni, affidabili per altro anche a laboratori privati. A fronte di questi fatturati enormi si contrappone l’esigua cifra che le multinazionali pagano ai Comuni, sul cui territorio è presente la sorgente sfruttata per l’imbottigliamento, il cosiddetto “canone di coltivazione”. Per esempio per le acque imbottigliate a Pejo in Trentino, che producono un fatturato di circa 35 milioni di Euro, l’azienda imbottigliatrice paga un canone annuale di 30.000 Euro. Dalle ultime statistiche risulta che i soldi pagati agli enti locali per lo sfruttamento delle concessioni rappresentano un ventiseiesimo dell’importo necessario allo smaltimento delle bottiglie in PET. Un’ultima avvertenza: tutte le acque fanno fare la pipì. L'effetto "plin plin" è dovuto alla quantità, non alla qualità dell'acqua bevuta.

17


La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli

IL CALCARE E I PROBLEMI CON L’ACQUA L’acqua piovana, dopo essere stata nelle falde di raccolta sotterranee, a contatto con le rocce calcaree, è ricca di bicarbonati di calcio e di magnesio. Se l’acqua trova poi un agente perturbante (girante di una pompa; campi elettromagnetici, sbalzi di temperatura, stagnazione o tubazioni che creano vortici) i bicarbonati contenuti si dissociano, producendo Carbonato di calcio, Anidride Carbonica e acqua, secondo la formula: Ca(HCO3)2 CaCO3+ CO2+ H2O dando luogo a concrezioni cristalline sotto forma di Calcite. L’accumulo di calcare costringe a consumare più energia per il riscaldamento e la circolazione dell’acqua; si calcola che un elettrodomestico aggredito dal calcare consuma fino al 60% di energia in più e subisce un invecchiamento precoce. Questo fenomeno comporta un notevole danno e, spesso, siamo costretti a pagare importanti somme di denaro per le riparazioni degli impianti e degli elettrodomestici. Il settore industriale Tutti i settori industriali utilizzano acqua in processi di produzione, riscaldamento o raffreddamento. I depositi di calcare si formano all’interno dei tubi, nelle serpentine dei bollitori oppure in costose macchine di produzione per l’industria e possono produrre i seguenti svantaggi: • Maggior dispendio di energia per raggiungere il regime di riscaldamento. • Perdita di pressione a causa dei tubi incrostati. • Spese elevate di manutenzione e riparazione degli impianti. • Spese elevate di pulizia e uso di detergenti aggressivi. • Produttività industriale limitata. Un altro inconveniente legato all’eccessiva con‐centrazione di calcare nell'acqua è di ostacolare l'azione dei saponi e detersivi, provocandone un eccessivo consumo. La durezza dell'acqua L'acqua utilizzata negli impianti idrici contiene sali di calcio e di magnesio, che ne costituiscono la durezza. La durezza è definita dalla concentrazione di sali di calcio e magnesio, si misura in milligrammi al litro ed è comunemente indicata in gradi francesi (un grado francese °F = 10 mg/l di carbonato di calcio). In base alla durezza le acque si classificano in: • dolci con durezza tra 10 e 20°F; • dure con durezza tra 20 e 25°F; • molto dure con durezza oltre 25°F. Acqua con durezza inferiore a 10°F è corrosiva per le tubazioni e non fa bene alla salute, la stessa OMS consiglia una durezza compresa tra 10°F e 20°F. Acqua con durezza superiore a 20°F ha un effetto sensibile di deposito calcareo. La durezza massima, in gradi francesi, per considerare un’acqua buona, non deve superare i 25°F, mentre la massima durezza per un’acqua accettabile non deve essere oltre a 50°F. L'acqua dura in casa causa tanti inconvenienti: incrostazioni delle tubazioni, con conseguente perdita di efficienza dell’impianto; intasamento di elettrodomestici come macchine del caffè, ferri da stiro, lavatrici, lavastoviglie, scaldabagni; soffioni docce e rubinetti incrostati; capelli secchi e duri; superfici opache di sanitari, rivestimenti e pavimenti, piatti e pentole; biancheria ruvida; pelle secca, etc. etc. Il carbonato di calcio è insolubile e quindi precipita, trasformandosi in calcite e producendo in‐ crostazioni su impianti e scambiatori, mentre l'anidride carbonica prodotta genera effetti corrosivi. La capacità d’aggregazione dei cristalli di calcite aumenta lo strato di calcare col passare del tempo.

18


La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli

Le incrostazioni che si depositano sulle pareti delle tubazioni e delle resistenze creano, nel tempo, perdite di carico anche molto elevate, e sulle apparecchiature ne riducono l'efficienza e l’affidabilità. In presenza di calcare, i primi problemi si riscontrano negli elettrodomestici e nei sanitari: la lavastoviglie non funziona più bene, i fori della doccia si ostruiscono, la lavatrice si PERDITA DI EFFICIENZA DELLE TUBAZIONI CON blocca, l’acqua nello scaldabagno impiega INCROSTAZIONI CALCAREE più tempo a scaldarsi e consuma più energia. Spreco in L di Spessore delle Media della perdita combustibile ogni incrostazioni (in % sul Lo strato di calcare che si è formato di efficienza 1000 diametro del tubo) nelle tubazioni dell’impianto di riscaldamento è isolante e l'acqua calda fa 2% 4% 40 più fatica a irradiare il proprio calore nella 3% 7% 70 casa: si è calcolato che 1 mm. di deposito 6% 11% 110 calcareo fa aumentare il consumo del 10‐ 15%; negli anni quindi il consumo può 13% 18% 180 aumentare fino al 90% causando aumento 19% 27% 270 di costi per il proprietario e di 25% 38% 380 inquinamento per l’ambiente, causa la perdita d’efficienza. 38% 48% 480 E’ importante evidenziare comunque 50% 60% 600 che il calcio presente nell'acqua potabile è 63% 74% 740 vitale e non dannoso per la salute, al punto che la legge vieta, per esempio, nel caso 75% 90% 900 d’installazione di un addolcitore, di abbassarne la concentrazione sotto i 15° F. I sali di calcio e di magnesio sono ioni positivi disciolti nell’acqua che, grazie alle forze elettrostatiche naturali, si organizzano sotto forma di cristalli, diventando Carbonato di Calcio (Calcite) e liberando Anidride Carbonica. Il carbonato di calcio CaCO3, comunemente chiamato “calcare”, si può presentare in natura in due forme cristalline, con identica struttura chimica: • la calcite, che è un cristallo di carbonato di calcio con forma romboedrica con alto potere di aggregazione e di compattezza, • l’aragonite, cristallo di carbonato di calcio con forma aghiforme con basso potere di aggregazione e di compattezza. La calcite ha una rilevante maggior capacità di formare depositi tenaci, al contrario dell’aragonite.

Concrezioni cristalline di CALCITE

Cristalli di ARAGONITE

19


La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli

Relazione tra cardiopatie e valori dell'acqua potabile, ovvero come il calcare non crea problemi al corpo umano. In Gran Bretagna il British Regional Heat Study analizzò 253 città tra il 1969 e il 1973 e scoprì che nelle aree in cui l'acqua presentava un minor grado di durezza vi erano il 15% in più di morti per cardiopatie. (Shaper AG. Pocock SJ, Walker M, Cohen NM, Wade CJ, Thomson AG. British Regional Heart Study: Cardiovascular Risk Factors in Middle­aged Men in 24 Towns. British Medical J. 1981; 283(JuIy): 179­186.) Negli Stati Uniti furono studiati 4.200 adulti, di età compresa tra 25 e 74 anni, in 35 differenti aree geografiche. Anche qui nelle zone con un maggiore grado di durezza dell'acqua si riscontrò una minore mortalità per malattie cardiovascolari. (Greathouse DG. Osborne RH. Prelirninary Report on Nationwide Study of Drinking Water and Cardiovascular Diseases. J. Environmental Pathology and Toxicology 1980; 3: 65­76.) Nelle città inglesi di Scunthrope e Grimsby, aventi lo stesso tasso di mortalità per patologie cardiache, fu fatto il seguente esperimento. L'acquedotto di Scunthrope abbassò il livello di durezza dell'acqua: ‐ nel giro di qualche anno aumentò drasticamente il numero dei decessi. A Grimsby la durezza dell'acqua rimase costante, e così anche la percentuale di decessi per patologie cardiache. (Shaper AG. Pocock SJ, Walker M, Cohen NM, Wade CJ, Thomson AG. Cit.) Lo stesso fenomeno si osservò in Italia, a Crevalcore e Montegiorgio e in Abruzzo. (Lee G. Reports Say 53 Million­P1us Drink Contaminated Water e Leoni V, Fabiani L, Ticchiarelli L. Water Hardness and Cardiovascular Mortality Rate in Abruzzo, ltaly. Archives of Environmental Health 1985; 40: 274­ 278.) L'Accademia Nazionale delle Scienze americana, dopo numerose ricerche analoghe, concluse che il mantenimento di gradi di durezza e TDS (Totale Solidi Disciolti) ottimali nell'acqua può ridurre il tasso di mortalità per malattie cardiovascolari di almeno il 15%. Le ricerche sulle cardiopatie e sul cancro dimostrano che l'acqua demineralizzata, carente di calcio e magnesio, e con basso grado di durezza e TDS, non è salutare da bere. Il Dr. John Sorenson, un affermato studioso nel campo del metabolismo minerale, ha dimostrato che i minerali essenziali vengono ben assorbiti, e soprattutto favoriscono l'eliminazione dei minerali non essenziali, anche di quelli nocivi. (Sorenson J. Personal Communication. November 3, 1983) Ad esempio, se nell'acqua sono presenti una buona quantità di calcio e magnesio e una piccola quantità di piombo, l'organismo assimila almeno in parte gli elementi essenziali (calcio e magnesio) ed elimina quelli non essenziali (piombo). Se al contrario, vi sono bassi livelli di calcio e magnesio, le cellule selezionano ed assorbono il piombo, che è tossico. Nelle zone in cui l'acqua potabile ha un più alto grado di TDS vi è quindi una minore incidenza di morti per infarto, cancro e malattie cronico­degenerative in genere. Successivamente, Comstock (Comstock GW. Reviews and Commentary: Water Hardness and Cardiovascular Diseases. Am. J. Epidemelogy 1979; 110 (October): 375­400) riesaminò circa 50 studi sull'argomento e concluse che: "non c'è alcun dubbio che vi sia una precisa associazione tra grado di durezza dell'acqua e percentuale di mortalità per malattie degenerative" Non ci si può quindi concentrare solo sugli effetti di alcuni minerali per comprendere i fattori benefici presenti nell'acqua potabile, ma essi dipendono dalla combinazione di più elementi come grado di durezza, TDS e pH. Soprattutto rivalutiamo i minerali presenti nell'acqua e il loro ruolo benefico, e teniamo presente che i filtri che oggi vanno per la maggiore li eliminano. L'acqua addolcita non è salutare, non tanto per il sodio in sé, ma a causa della carenza di calcio e magnesio. Se si usa un addolcitore, è consigliabile avere una linea separata per l'acqua potabile. Sappiamo che alti livelli di durezza e TDS ci proteggono da sostanze potenzialmente dannose e ci aiutano a prevenire le malattie degenerative. Se vogliamo ridurre il sodio dobbiamo correggere la dieta. Il 90% del sodio lo assumiamo infatti attraverso gli alimenti.

20


La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli

TENSIONE SUPERFICIALE DELL’ACQUA Molte specie d’insetti camminano sull'acqua; sappiamo anche che è possibile riuscire a far galleggiare una spilla metallica o una lametta di acciaio, o una moneta la cui superficie sia leggermente unta, deponendoli con delicatezza sulla superficie del liquido. Questi fenomeni, che sembrano contrastare la forza di gravità e il principio di Archimede, possono es‐sere spiegati con la tensione superficiale.

Origine della tensione superficiale Per capire cosa sia la tensione superficiale è necessario ricordare com’è fatta al suo interno la materia, ripercorrendo alcune nozioni essenziali di fisica atomica. Sappiamo che a ogni elemento chimico corrisponde un atomo con una struttura interna diversa. Gli atomi sono i mattoni con cui è costruita tutta la materia, organica e inorganica. Difficilmente, però, una sostanza è formata da atomi singoli; più spesso gli atomi, dello stesso tipo o diversi, si aggregano tra loro. Queste unità sono chiamate molecole. E’ importante ricordare che la molecola, pur potendosi scomporre negli atomi che la costituiscono, è la particella più piccola che ha le stesse caratteristiche della sostanza di cui fa parte. Per esempio la molecola dell'acqua (H2O) è formata da due atomi di idrogeno e un atomo di ossigeno: se separo idrogeno e ossigeno, rompendo la molecola, non ho più le caratteristiche dell'acqua! Le molecole di una sostanza possono coesistere in tre modi diversi: lo stato solido, lo stato liquido e quello gassoso. I solidi Nel primo caso le molecole sono saldamente legate fra loro da alcune forze di coesione che esistono fra molecola e molecola: queste forze fanno sì che il solido sia compatto, e mantenga un volume e una forma propria. Le forze molecolari sono attrattive a grandi distanze, ma diventano repulsive per distanze brevissime, cosicché gli atomi di un solido non possono avvicinarsi indefinitamente, ma si raggiunge una situazione di equilibrio. Gli unici movimenti permessi alle molecole di un solido sono le vibrazioni, tanto più intense quanto maggiore è la temperatura, attorno alla posizione di equilibrio. Quando gli atomi che formano una molecola di un solido sono ordinati su un ideale reticolo tridimensio­nale, si parla di solido cristallino (nella Fig. è mostrata la disposizione degli atomi nel reticolo cristallino per il cloruro di sodio; le sferette nere e grigie rappresentano gli atomi di sodio e di cloro). Nel caso invece in cui le molecole siano attaccate le une alle altre senza un criterio d'ordine, il solido è detto amorfo.

21


La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli

I liquidi I liquidi hanno una struttura interna costituita da molecole vicine le une alle altre, disposte però in modo disordinato come nei solidi amorfi, in cui però l'intensità minore delle forze di coesione fra molecola e molecola non è tale da garantire la compattezza del materiale. In questo caso, infatti, le molecole possono scivolare reciprocamente andando a occupare zone diverse rispetto alla posizione precedente. I liquidi, infatti, hanno volume proprio, ma non forma propria, e si adattano a quella del recipiente che li contiene. I liquidi sono incomprimibili proprio perché lo spazio libero fra molecola e molecola è piccolo e le forze molecolari ostacolano un avvicinamento ulteriore fra le molecole. I gas Nei gas, infine, le molecole sono molto più distanti rispetto ai solidi e ai liquidi (circa dieci volte), pertanto le forze intermolecolari possono essere spesso del tutto trascurate. Libere di muoversi le molecole di un gas si spostano rapidamente nello spazio a loro disposizione. Chiudendo il gas in un recipiente, le molecole urtano contro le pareti, esercitando su di esse una certa pressione. La tensione nei liquidi Vediamo, più in dettaglio, come la struttura stessa di un liquido dia origine alla tensione superficiale. Si faccia riferimento alla figura seguente, che mostra in maniera schematica ed enormemente ingrandita la disposizione delle molecole all'interno di un liquido (le dimensioni delle molecole di acqua sono di circa 0,3 milionesimi di millimetro!). La molecola A è circondata da altre molecole simili che la attraggono. La molecola A, sotto l'azione di tali forze, tenderà a spostarsi di un pochino nella direzione della molecola più prossima, ma manterrà, nel tempo, la propria posizione. La molecola B, che si trova vicino alla superficie del liquido, sentirà anch'essa la forza attrattiva esercitata dalle molecole vicine, che però si trovano soltanto sotto o accanto alla molecola considerata. Ne consegue che la molecola B, e tutte le altre molecole vicine alla superficie del liquido, sono attratte verso l'interno del liquido stesso. Sopra la molecola B non c'è liquido ma aria, la cui densità è circa mille volte più bassa. Questo significa che, a

parità di volume, le molecole di aria sono circa mille volte meno numerose di quelle dell’acqua; quindi l'attrazione esercitata dalle molecole di aria sovrastanti il liquido è praticamente trascurabile. In verde alcune molecole di aria sopra la superficie del liquido. Per questo motivo il liquido si comporta come se ci fosse una pellicola invisibile che lo tiene unito. In realtà si tratta dell'azione di una forza di origine molecolare, cui si dà il nome di tensione superficiale. L'intensità della tensione superficiale dipende dal tipo di liquido considerato e da quale altra sostanza è circondato.

22


La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli

La tensione superficiale è anche la causa della formazione delle gocce, che sono tenute insieme proprio da questa forza. Si prenda come esempio il mercurio, un liquido dotato di un’elevatissima tensione superficiale: si può notare che il mercurio rovesciato su una superficie si raccoglie sempre in piccole sferette compatte. I tensioattivi e le bolle di sapone I tensioattivi sono sostanze integrate nei detersivi e detergenti che, aggiunte all'acqua, ne abbassano la tensione superficiale. La loro funzione è di abbassare la tensione superficiale dell'acqua aumentando la capacità di bagnare l'oggetto da pulire e penetrare quindi nei piccoli interstizi per rimuovere lo sporco. Le bolle di sapone sono molto istruttive perché permettono di capire come agisce la tensione superficiale. Con un’opportuna miscela di acqua, sapone da cucina e glicerina si possono ottenere bolle molto stabili nel tempo. La lamina liquida delle bolle è una membrana elastica, che tende sempre a occupare la superficie più piccola possibile. Quando la tensione superficiale diminuisce, si ha una minore coesione della superficie del liquido, per quanto abbiamo detto finora. E’ per questo motivo che l'acqua saponata (con tensione superficiale ridotta), a differenza dell'acqua pura, fa la schiuma. Misura della tensione superficiale Esistono vari metodi per misurare la tensione superficiale di un liquido. Uno dei più semplici richiede un dinamometro abbastanza sensibile e un anello metallico con diametro di qualche centimetro. Appendiamo l'anello con dei fili al dinamometro: l'allungamento dà la misura del peso dell'anello (leggeremo un valore F1 sulla scala graduata). Il liquido di cui si vuole misurare la tensione superficiale (per esempio acqua) è dentro un contenitore, appoggiato per comodità su un tavolinetto regolabile in altezza. Se si alza gradualmente il tavolinetto cercando di immergere l'anello nel liquido, si osserva una forza resistente, che fa contrarre visibilmente il dinamometro. Nella fase di attraversamento della superficie si ha un effetto combinato della spinta di Archimede e della tensione superficiale. Per poter misurare solo quest'ultima, senza subire gli effetti della forza idrostatica, (spinta di Archimede) si estrae l'anello dal liquido, abbassando lentamente e delicatamente il tavolinetto. Si osserva un allungamento crescente del dinamometro, fino a un valore massimo F2. Se si continua ad abbassare il tavolinetto si ha un distacco improvviso dell'anello dal liquido e una contrazione rapida del dinamometro. La differenza F2 ‐ F1 dà la forza con cui la tensione superficiale agisce sull'anello. In commercio ci sono altri strumenti specifici per misurare la tensione superficiale dei liquidi, chiamati

23


La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli

appunto Tensiometri. Sono sia meccanici sia elettronici, molto sofisticati. Sulla base della definizione data, per ottenere Ύ si deve dividere questo valore per la lunghezza del tratto interessato. In questo caso la lunghezza da considerare è pari al doppio della circonferenza dell'anello, per le stesse ragioni descritte nel paragrafo precedente. Se r è il raggio dell'anello, il valore della tensione superficiale sarà dato dunque da:

Tensiometro elettronico

24


La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli

IL TRATTAMENTO DELLE ACQUE Gli addolcitori L'addolcitore riduce la durezza dell'acqua mediante sostituzione del calcio (Ca) e del magnesio (Mg) presenti nell’acqua con il sodio (Na) contenuto nel sale; è uno scambio ionico, che avviene durante il passaggio attraverso un letto di speciali resine scambiatrici, impregnate di sale Cloruro di sodio (NaCl). In questo modo si ottiene un'acqua a basso contenuto di durezza però con alti contenuti di Sodio (può essere nocivo per i malati di cuore perché ne aumenta il ritmo cardiaco); tale acqua può essere impiegata solo per uso sanitario e non alimentare (bagno, lavastoviglie, lavatrice, ecc.).

Quando gli ioni di sodio si esauriscono, le resine devono essere rigenerate con il sale (cloruro di sodio). La rigenerazione delle resine avviene mediante le seguenti fasi: • lavaggio delle resine con passaggio di acqua in controcorrente; • prelievo di acqua salata dal tino contenente salamoia e passaggio nelle resine; • lavaggio lento delle resine per eliminare il contenuto eccessivo di sale; • lavaggio rapido per la pulizia finale. Gli inconvenienti degli addolcitori, sono: ¾ gli addolcitori non tolgono tutto il calcare perché l’acqua diventerebbe aggressiva per gli impianti e per le persone. La legge italiana prescrive una durezza minima dell’acqua in uscita da un addolcitore di almeno 15° F. Questo vuol dire che le incrostazioni di calcare si formeranno lo stesso, anche se più lentamente; ¾ sviluppo di flora batterica se le resine non vengono disinfettate regolarmente almeno ogni 3­ 4 giorni; ¾ le acque di scarico provenienti dalla rigenerazione delle resine pongono problemi di inquinamento in quanto riducono la biodegradabilità delle acque di fognatura; ¾ l’acqua trattata, ricca di carbonato di sodio, a temperature oltre gli 85° C diventa aggressiva e può provocare la così detta “fragilità caustica” con rotture improvvise di tubazioni, caldaie, radiatori, ecc.; ¾ nel caso di acque molto dure da trattare il contenuto di sodio immesso nell’acqua raggiunge valori importanti e dannosi per la salute, per esempio su di un’acqua con 35°F di durezza in entrata (come quella di Bologna) saranno immessi circa 90 mg di sodio per litro; ¾ in ambito industriale l'impiego delle resine scambiatrici demineralizzatrici comporta un aumento del carico inquinante nelle acque, a causa degli acidi e delle basi impiegati nella fase di rigenerazione delle stesse, e un grande consumo di acqua necessaria per il lavaggio delle resine dopo la loro rigenerazione; ¾ gli addolcitori non bloccano l'accumulo di incrostazioni né rimuovono quelle già formate, si limitano a ridurle. Ecco alcune delle ragioni per cui gli addolcitori d'acqua NON sono una soluzione plausibile al problema delle incrostazioni di calcare. Gli addolcitori a resine si limitano a rimandare nel tempo il problema del Calcare, un'acqua dolce è perciò povera di sali per cui è corrosiva e può facilitare il passaggio in soluzione di metalli molto tossici come il Piombo.

25


La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli

In alternativa alle resine si utilizzano i polifosfati che, uniti al carbonato di calcio, formano una macromolecola stabile. Questo metodo è meno efficace di quello con le resine e presenta questi inconvenienti: 9 Il dosaggio dei polifosfati con le economiche apparecchiature in commercio è prefissato ad una certa quantità, mentre lo stesso dosaggio dovrebbe essere proporzionale alla quantità di calcio presente nell’ acqua, pertanto in molti impianti si possono superare i valori limiti di 5 mg./l imposti dalla Legge con possibili danni per la salute; 9 la macromolecola polifosfato‐carbonato di calcio oltre i 70° C dà origine ad anidride carbonica, precipitato di carbonato di calcio (incrostazione), solubilizzazione del fosfato trisodico con formazione di sali complessi ionizzati disciolti in acqua i cui effetti sulla salute non sono ancora stati ben definiti. E' quindi sconsigliabile l'uso di polifosfati per acque destinate all'alimentazione. I due trattamenti, addolcimento con resine e polifosfati, devono avere per Legge, all’origine dell’impianto, una valvola di non ritorno per evitare possibili riflussi nella rete idrica urbana. L’Osmosi Inversa L'osmosi inversa è una filtrazione dell'acqua a livello atomico e/o molecolare. Il nome deriva dal fatto che la tecnica adottata è esattamente al contrario della normale osmosi. Ricordiamo che per osmosi si definisce il fenomeno fisico del passaggio di un liquido, attraverso una membrana semipermeabile, verso un liquido (o corpo) a maggiore densità. Questo passaggio avviene grazie a forze naturali. Per ottenere l’effetto inverso, cioè l’Osmosi Inversa, e mandare quindi un liquido più denso verso un liquido meno denso, passando sempre attraverso una membrana semipermeabile (non sono altro che i filtri che tratterranno le particelle contenute nell’acqua) si dovrà utilizzare una forza prodotta dall’uomo che contrasti la forza naturale dell’osmosi. Il filtraggio avviene utilizzando una particolare membrana filtrante, con fori microscopici adatti a trattenere tutte le particelle contenute nell'acqua, purificando e migliorando la qualità dell'acqua, ma impoverendola di tutti i sali minerali necessari all'organismo umano giornalmente. Venendo a mancare tutti i sali, l’uso di quest’acqua è vivamente sconsigliato per usi domestici e come acqua potabile. Durante il processo di osmosi una parte dell'acqua passa attraverso la membrana osmotica ed è quasi completamente demineralizzata, sono cioè filtrati i sali minerali e un'altra parte, da tre a cinque Osmosi naturale Osmosi inversa volte di quella effettivamente filtrata, è smaltita nelle fogne oppure può essere usata per irrigare le piante. L’impianto a osmosi inversa diventa importante quando i parametri dell'acqua si discostano molto rispetto a quelli indicati per acqua buona, in particolare i nitrati. I tipi d’impianti a osmosi inversa sono due: con serbatoio di accumulo e diretti. Gli impianti con serbatoio di accumulo sono meno costosi ma presentano l'inconveniente che, dopo un breve periodo, l'acqua stagnante nel serbatoio si carica di batteri e sviluppa sapori e odori sgradevoli, se quest'ultimo non è periodicamente pulito e disinfettato. Gli impianti diretti invece non hanno bisogno di serbatoio, consentendo di regolare a piacere la quantità di minerali presenti nell'acqua. Pertanto se si desidera installare un impianto a osmosi inversa è preferibile montare un impianto diretto. I depuratori per uso domestico a osmosi inversa forniscono acqua addolcita e demineralizzata, senza l'efficacia protettiva dei minerali essenziali. In tal modo gli effetti negativi delle sostanze dannose vengono ulteriormente amplificati. Una piccola quantità di sostanze nocive in un'acqua demineralizzata può avere effetti molto più dannosi sulla salute che non una maggiore quantità in un'acqua più dura. Perciò, per ragioni differenti, sia l'acqua inquinata, sia quella demineralizzata, possono essere nocive per la nostra salute.

26


La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli

LA FISICA QUANTISTICA Se analizziamo tutte le culture del passato sviluppatesi in ogni parte del globo, ci accorgiamo che era assolutamente naturale considerare realtà non solo quello che percepivano i cinque sensi, come nella concezione cartesiana, ma anche l’invisibile reale, inteso come principio organizzativo di vita e sede dell’intelligenza e conoscenza. Per esempio gli antichi egizi distinguevano tra il corpo fisico, la sua copia invisibile (Ka) e l’intelligenza; i cinesi tra la sostanza organica, il soffio della vita e la volontà. Le sacre scritture indiane dicevano che la vita è la risultante tra due polarità, positiva e negativa regolate da un'altra forza chiamata mentale o spirito. Dagli Incas, agli Sciamani siberiani, agli Aborigeni australiani, ai Monaci tibetani e a certe tradizioni del nord Europa, dovunque si coltiva questa visione globale del visibile e invisibile, dando spesso più importanza alla seconda. Nel Rinascimento europeo invece si è posto l’accento sull’importanza del visibile, del misurabile e del fisico, con conseguente demonizzazione delle streghe, dei maghi, degli alchimisti. L’invisibile fu confinato solo nell’ambito filosofico‐religioso. Gli ultimi decenni del secolo scorso hanno invece iniziato un percorso inverso, evidenziando l’esistenza di una realtà in continuo movimento e vibrazione, costituita da particelle atomiche e subatomiche. Si riconsidera l’idea che ciò che non si vede è fondamentale perché condiziona l’idea di ciò che si vede. Si è gradualmente affermata la concezione che non vi è differenza tra materia, pensiero, emozioni e spirito. La sostanza universale è un’energia primaria, o vibrazione, con frequenze diverse. Einstein si rende conto che in Universo in perenne vibrazione tutto è collegato e un singolo evento si ripercuote su tutto il cosmo, come l’onda provocata da un’ondata sul sasso. Diceva Albert Einstein: “ quando l’elettrone vibra, l’universo sussulta”. Lo scienziato Max Planck disse: "In realtà, la materia non esiste. Ogni cosa è composta da oscillazioni". E’ importante scoprire l’analogia tra queste affermazioni e, per esempio, la sostanza vibrante universale e il Prana degli Indiani o il C’hi dei Cinesi e Giapponesi. I vari livelli di realtà frequenziali possono essere esplorati con organi e/o strumenti adeguati. Con gli organi dei cinque sensi l’uomo può percepire e comunicare con il livello più basso, quello fisico. Per accedere a livelli superiori si devono attivare altri canali percettivi. Certi individui hanno questo dono spontaneamente: sono i sensitivi e i veggenti. Sicuramente una volta l’uomo era così integrato nell’ambiente naturale che attingeva a queste fonti di informazione in modo spontaneo, usando l’emisfero destro del cervello. L’uso prevalente della razionalità e della logica, con l’uso dell’emisfero sinistro, ha ridotto notevolmente le funzioni di quello destro, privando l’uomo di questo collegamento naturale tra le percezioni sub sensoriali, informazioni provenienti quindi da livelli energetici più sottili e la consapevolezza conscia, legata al livello fisico. Il diffondersi in Occidente di culture e pratiche orientali ha aiutato a vedere sotto nuovi aspetti la struttura del corpo umano, sintesi energetica di ordine chimico‐fisico‐mentale‐spirituale, regolata internamente e collegata con l’ambiente esterno attraverso canali percettori nei quali scorre l’energia vitale.

27


La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli

IL CAMPO MAGNETICO TERRESTRE La Terra, come tutti i corpi celesti, produce un campo magnetico ma, a oggi, possiamo solo formulare delle ipotesi sulle cause prime che lo generano. Sin dal tempo dei Greci, oltre 2500 anni fa, erano note le proprietà di un particolare minerale di ferro chiamato magnetite. In seguito, in estremo oriente, fu inventata la prima bussola, perfezionata ad Amalfi nella prima metà del XIII secolo. Grazie alla bussola furono possibili le grandi scoperte geografiche del 1400 – 1500. Nel 1600 il fisico inglese W. Gilbert (1540‐1603) nel “De Magnete”, asserì che “l’intera Terra è un grande magnete” il cui campo agisce sull’ago della bussola orientandolo in direzione nord – sud. Occorre però attendere fino al 1832 per avere un’esatta configurazione del campo magnetico terrestre a opera di K. F. Gauss (1777‐1855), che per primo ne tracciò le linee di forza e ne iniziò lo studio dal punto di vista fisico matematico.

L’analisi dei valori degli elementi magnetici, condotta con opportuni metodi matematici introdotti da Gauss, ha consentito di stabilire che l’origine del campo magnetico terrestre è, per la quasi totalità interna (96%) ; il restante valore, detto campo residuo, è dovuto al contributo delle anomalie magnetiche, di scambi elettrici tra atmosfera e superficie terrestre, e degli sciami di particelle cariche provenienti dallo spazio, in specie dal sole. Prendendo in esame solo il valore del campo dovuto a cause interne, il campo magnetico terrestre può essere visto, per semplicità, come se al centro della Terra fosse presente una potentissima barra magnetica inclinata di 11°30’ rispetto all’asse di rotazione terrestre. Il polo nord, situato nell’emisfero settentrionale e indicato convenzionalmente con B (boreale), ha polarità negativa mentre l’altro, indicato con A (australe), risulta positivo. L’unità di misura del campo magnetico è il Tesla (T), ma nella pratica è usato un suo sottomultiplo, il nT (nanoTesla). Sulla superficie terrestre, il valore del campo varia in intensità, dall'equatore ai poli, da circa 20.000 nT a 70.000 nT. In Italia è mediamente sui 40.000 nT. Talvolta si verificano forti e persistenti disturbi del campo magnetico terrestre. Durante queste perturbazioni, definite come tempeste magnetiche, si manifestano delle variazioni del campo magnetico in superficie. Generalmente la tempesta magnetica inizia con un improvviso aumento, detto SSC, in seguito si mantiene con un valore elevato per alcune ore (da 1 a 10) per poi diminuire bruscamente raggiungendo un valore nettamente inferiore a quello di partenza. Ha inizio, a questo punto, la fase di recupero della tempesta fino a raggiungere nuovamente il valore pre‐tempesta. A causa delle anomalie l’andamento del campo è in realtà molto irregolare: l’equatore e i meridiani magnetici sono in realtà delle linee contorte. Il campo subisce inoltre delle oscillazioni nel tempo, variabili da luogo a luogo, in rapporto a fattori

28


La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli

cosmici, solari e a cause interne collegate con l’origine stessa del campo magnetico. La teoria della dinamo autoalimentata Ancora nel XIX secolo alcuni scienziati ritenevano che il campo magnetico terrestre avesse origine da un magnete permanente all'interno della Terra. I materiali magnetici, però, se sottoposti ad alte temperature, perdono il loro magnetismo permanente; la temperatura cui ciò avviene è detta “punto di Curie”. Rilevamenti sismici e geofisici di vario tipo hanno stabilito che le temperature all'interno della Terra sono molto più alte (fino a 6.300° C.) che il punto di Curie (circa 800° Celsius), massima compatibile con il ferromagnetismo. La causa del campo magnetico terrestre non può essere dunque un magnete permanente di ferrite. Dallo studio dell’elettricità sappiamo che si possono produrre campi magnetici per mezzo di correnti elettriche e viceversa. Le grandi dinamo delle centrali elettriche producono energia elettrica, ruotando in un campo magnetico. All’interno della Terra, e precisamente nel nucleo, esisterebbe quindi una specie di dinamo (teoria della ”dinamo autoalimentata” o geodinamo, proposta da Bullard nel 1948) capace di produrre correnti elettriche generanti, a loro volta, il campo magnetico. All'interno della Terra abbiamo a che fare con una massa di metallo fuso che scorre con relativa facilità e che è un buon conduttore elettrico. Sottoposto alle forze generate dalla rotazione terrestre, questo metallo fuso potrebbe svolgere la stessa funzione del conduttore in movimento in una dinamo, che rafforza un campo magnetico già presente e lo mantiene nel tempo. Struttura e variazioni del campo magnetico Quando si esegue la misura del campo magnetico terrestre in un determinato punto della superficie del nostro pianeta, il valore è, come detto, il risultato della sovrapposizione di apporti aventi origine diversa. Questi contributi possono essere considerati separatamente e, ciascuno di essi, corrisponde a un diverso campo: 1. Campo principale, generato nel nucleo fluido tramite il meccanismo della geodinamo; 2. Campo crostale, generato dalle rocce magnetizzate della crosta terrestre e da scorrimenti di acqua sotterranee (Radiazioni Telluriche); 3. Campo esterno, generato da correnti elettriche che fluiscono nella ionosfera e nella magnetosfera come conseguenza dell'interazione tra il vento solare e il campo geomagnetico. A questo si aggiungono le particelle magnetiche di altri corpi celesti (Radiazioni Cosmiche) 4. Campo d'induzione elettromagnetica, generato da correnti indotte nella crosta e nel mantello dal campo esterno variabile nel tempo. 5. Il campo magnetico terrestre è soggetto a variazioni che possono essere di breve periodo, secolari, o di lunghissimo periodo. Le variazioni di breve periodo avvengono in poche ore o in anni, e sono collegate alle interazioni tra il campo magnetico interno alla Terra e gli strati molto conduttivi nell’atmosfera. Queste variazioni possono essere divise in regolari e irregolari. Tra le prime vi sono quelle giornaliere, determinate dalle azioni “mareali” del Sole e della Luna sulla ionosfera terrestre (lo strato ionizzato presente nell’atmosfera tra i 50 e 400 Km di altitudine). Tra quelle irregolari, vi sono quelle che prendono il nome di tempeste magnetiche che sono collegate ad attività solari intense, dette “brillamenti solari” o, più in generale, all’attività delle macchie solari.

29


La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli

tempesta solare

macchie solari

Il sole ha una massa 335.000 volte maggiore della Terra. Come ha dimostrato E.N. Parker nel 1958, il vento solare è un plasma caldo emesso dalla corona solare, costituito essenzialmente da idrogeno ionizzato. Questo flusso di particelle cariche, emesso dal Sole con una velocità variabile da 400 a 800 km/s, genera un campo magnetico che, interagendo con quello terrestre, ne modella le linee di forza, che così risultano leggermente schiacciate contro la Terra dalla parte prospiciente il Sole ed allungate in modo da formare una coda, lunga milioni di chilometri, dalla parte opposta.

Il vento magnetico solare modifica il campo magnetico terrestre

I dati raccolti negli ultimi 500 anni sul campo geomagnetico hanno evidenziato che ha subìto spostamenti graduali su tutto il globo. A Londra, per esempio, tra il 1580 ed il 1970 questa variazione è risultata in media di circa 0,1° all’anno, il che equivale ben a 40°! Così, dal 1831 ‐ anno in cui ne fu determinata l'esatta posizione da una spedizione polare britannica ‐ il Polo nord magnetico si è spostato di diverse centinaia di chilometri verso nord‐ovest.

30


La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli

Anche l'intensità locale del campo magnetico alla superficie terrestre è sottoposta a fluttuazioni misurabili, che variano su una scala temporale molto ampia, da pochi secondi a milioni di anni. Oggi sappiamo che le fluttuazioni rapide sono provocate da fenomeni ionosferici, mentre le oscillazioni a lungo termine sono collegate a processi che si svolgono all'interno della Terra. Dal punto geologico si tratta comunque di variazioni estremamente rapide; in meno di duemila anni il campo magnetico si potrebbe praticamente rovesciare con un inversione dei poli magnetici. Soltanto il movimento di un fluido può essere così rapido, per questo motivo il nucleo fluido sembra la sorgente più plausibile non solo del campo magnetico, ma anche delle sue fluttuazioni. Paleomagnetismo Una lava, fuoriuscendo da un vulcano e raffreddandosi, “si orienta”, assume cioè una magnetizzazione secondo il campo magnetico di quel luogo e di quel momento. Una volta divenuta roccia i dati magnetici rimangono registrati in questa lava per sempre, quasi fossero memorizzati. Questo magnetismo fossile, che permane inalterato anche a distanza di decine o centinaia di milioni di anni, è detto paleomagnetismo. Sfruttando questa proprietà i geofisici soprattutto negli anni cinquanta e sessanta cominciarono a raccogliere rocce di tutte le età e di varie parti del globo rilevando tre interessanti e sorprendenti fenomeni: • La migrazione dei poli, • Le inversioni di polarità. La migrazione dei poli Negli ultimi cinquant’anni gruppi di ricercatori, indagando sul paleomagnetismo presente in vari tipi di rocce distribuiti sia sul continente americano che europeo, hanno registrato una continua variazione della posizione del polo nord attraverso le varie ere geologiche. L’indagine ha rilevato che circa 500 – 600 milioni di anni fa, il polo nord si trovava lungo l’equatore, nel mezzo dell’attuale Oceano Pacifico. L’unica ipotesi plausibile per spiegare l’apparente migrazione dei poli è quindi quella di considerare la deriva dei continenti; in realtà sono i continenti che, migrando sulla superficie del globo, si sono mossi rispetto all’asse di rotazione terrestre. Inversioni di polarità Dall'esame delle rocce contenenti minerali magnetizzati, gli scienziati sono in grado di affermare che la Terra ha un campo magnetico da circa 3,5 miliardi di anni e che, nel tempo, esso ha invertito la sua polarità diverse centinaia di volte. In media questa inversione di polarità si è verificata ogni 500.000 anni. I periodi più lunghi, dell’ordine del mezzo milione di anni, sono chiamati epoche magnetiche, ognuna con un nome di un famoso scienziato del paleomagnetismo. Durante queste epoche si registrano però anche brevi inversioni dette eventi magnetici, che possono durare dai 2.000 ai 100.000 anni. La causa di queste periodiche inversioni del campo geomagnetico non è ancora conosciuta. Non è ancora stato accertato se il campo si affievolisce lentamente per poi aumentare gradualmente nella direzione opposta o se semplicemente si ribalta. Tutto il fenomeno dipende da quella sorta di dinamo che è il nucleo terrestre, la quale, evidentemente, può variare la propria polarità casualmente e con una certa facilità.

31


La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli

L’ANTENNA UOMO E I CAMPI MAGNETICI NATURALI E ARTIFICIALI Sulla superficie terrestre l'intensità del campo geomagnetico è circa un decimillesimo di quella di un magnete permanente comunemente in commercio. Nonostante questo dato possa far pensare a un’energia insignificante non in grado di modificare la vita delle persone è certo che, invece, è esattamente l’opposto. Tutte le cellule animate vivono grazie a una propria polarità, a un proprio magnetismo e a una propria frequenza vibrazionale. Le cellule che compongono un singolo organo vibrano all’unisono sulla stessa frequenza. L’insieme degli organi che compongono un essere vivente, vegetale o animale, creano un sistema vibrazionale che si sintonizza, come un’antenna, sulle frequenze magnetiche o elettromagnetiche presenti sulla superficie terrestre. Noi siamo quindi “antenne” che vivono in uno stato di equilibrio elettromagnetico sulla superficie della Terra assorbendo radiazioni dal terreno, dall’ambiente circostante e dal cosmo e riemettendole sotto forma di frequenza magnetica. Le radiazioni magnetiche, come abbiamo visto prima, sono naturali e possono avere origine tellurica (emanate dal pianeta) o cosmica (tempeste magnetiche, radiazioni magnetiche emesse dai corpi celesti, ecc.). L’attività solare influenza la terra attraverso un’enorme flusso di elettroni, che varia ciclicamente, ogni 11,1 anni, con il fenomeno delle macchie solari e provocando un enorme aumento dei campi magnetici ed elettromagnetici. L’influenza dell’attività solare sulle reazioni chimiche dell’acqua (Picardi G.) e dei colloidi portò a precisi esperimenti su campioni di sangue. E’ dimostrato anche che gli esseri umani rivelano un potenziale elettrico sulla superficie corporea e sono circondati da un campo elettrico, che cambia in coincidenza con mutamenti stagionali e le fasi lunari. Le zone irritanti, chiamate geopatogene, subiscono una modifica del loro potenziale energetico. Di sera l'intensità di energia aumenta, e tra le ore 24 e le 3 diventa il doppio del normale. Con la luna piena triplica circa la sua intensità. Anche il tempo meteorologico ha influenza. Con l'umidità le energie biopatogene sono più forti che con tempo asciutto, e raggiungono l'apice con doppia potenza, durante un temporale. Le frequenze elettromagnetiche patogene sono invece, in massima parte, generate dall’uomo; tutto ciò che funziona a corrente elettrica emette campi elettromagnetici, in grado di modificare le frequenze vibratorie degli organi del corpo. Chi non ha mai praticato una terapia magnetica o elettromagnetica per dolori muscolari o articolari? Le antenne dei ripetitori o dei cellulari, i telefoni cordless stessi, la lavatrice, il forno a microonde, l’asciugacapelli, ecc. e per finire tutte le produttività industriali come motori elettrici, elettrodotti, ecc., tutto influisce in modo più o meno importante sull’equilibrio elettromagnetico delle cellule biologiche viventi. Nella sequenza fotografica che segue verifichiamo l’emissione del campo magnetico di alcuni elettrodomestici. Le raccomandazioni dicono di rimanere al disotto dei 20 nT (nanoTesla) e comunque non superare i 200 nT.

Forno a microonde in posizione di riposo ma attaccato alla presa di corrente Forno microonde in funzione

32


La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli

La frequenza delle cellule può essere modificata da queste interferenze naturali o artificiali prodotte dall’uomo, così come i loro stessi equilibri elettrici (inversione di polarità) o magnetici (annullamento o inversione del campo stesso).

Lavatrice in funzione

Asciugacapelli acceso

Televisore al plasma a 1,5 m

Televisore al plasma a 2 cm

Da quel momento la cellula perde la sua funzionalità, si “scollega” dalle altre cellule che compongono lo stesso organo e, potenzialmente, diventa una cellula ammalata che cambia frequenza vibratoria. Ulteriori verifiche sull'esistenza di zone di disturbo ci vengono date dalla fauna e dalla flora. Gatti, api e formiche stanno preferibilmente su zone irritanti. Questo è verificabile dal momento che non è possibile influenzare in tal senso il comportamento degli animali. È possibile anche fare riferimento al mondo vegetale: le zone irritanti si riconoscono secondo la nostra esperienza dagli alberi da frutta che fioriscono ma non danno frutti, da malformazioni sul tronco, dagli alberi che crescono male e dalla crescita a torsione o inclinati in zone non ventose.

33


La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli

A questo punto viene da chiedersi quale sia la correlazione tra le patologie delle persone e le zone di disturbo. Analizziamo le cause naturali, verificate in gran parte anche dalla scienza contemporanea, che più inducono a patologie. Dal momento che queste radiazioni provengono quasi esclusivamente dal sottosuolo le chiameremo geopatie e le malattie provocate geopatologie. RETE DI HARTMANN Nel 1925 il dott. Ernst Hartmann trovò per caso che un suo paziente, dopo aver spostato casualmente il letto su cui riposava, guarì rapidamente da una lunga malattia. Da allora cominciò una serie di sperimentazioni e ricerche su migliaia di casi, facendo oltre centoventicinquemila misure della resistività elettrica cutanea su persone poste sia in zone patogene che in luoghi cosiddetti neutri. I risultati di queste misure mettono in evidenza un aumento della resistività cutanea in corrispondenza delle zone perturbate. Quest’aumento determina una diminuzione della capacità di difesa e dei meccanismi di regolazione dell’organismo. Si sono constatate alterazioni a livello vegetativo fino a una vagotonia estrema, cioè a uno stato spasmodico, un’insufficienza circolatoria e alterazioni dell’equilibrio acido ‐ basico. Coadiuvato da medici e scienziati di tutto il mondo Hartmann arrivò a definire, tra gli anni ’50 e ’60, che la superficie terrestre è ricoperta da una gigantesca rete, con direzione Nord Sud e maglie di circa 2,0 m x 2,5 m, di fasce magnetiche energetiche che escono perpendicolarmente dal terreno fino a raggiungere la biosfera.

N

La maglia, chiamata Rete di Hartmann dal suo scopritore, ricopre, in modo più o meno regolare, tutto il pianeta. Le fasce, detti anche “muri”, hanno una larghezza di circa 21 cm. Alternativamente hanno segno + (plus) e – (minus). Quando si incrociano, i punti di incontro sono chiamati “nodi”. All’interno del reticolo l’area viene chiamata “zona neutra”. Nella zona neutra le energie magnetiche sono d’intensità normale, nell’area occupata dai “muri” l’energia va intensificandosi e si amplifica notevolmente negli incroci, nei “nodi”. Un incrocio tra “muro” con segno – e “muro” con segno + genera un nodo con radiazioni modeste. Quando invece si incrociano “muri” dello stesso segno (+ con + e – con ‐) la radiazione risulta amplificata e dannosa. L’energia amplificata interferisce con la vibrazione degli organi del corpo e danno origine alle patologie citate. Il reticolo può subire deformazioni temporanee o definitive. Corsi d’acqua e cavità sotterranei, terremoti in arrivo, giacimenti petroliferi, conformazioni rocciose magmatiche producono distorsioni nella dimensione della rete. Sembra che sia per questo motivo che certi animali sentono l’arrivo di un sisma, perché sensibili a questi cambiamenti improvvisi della dimensione del reticolo.

34


La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli

RETE DI CURRY Un altro medico tedesco, Manfred Curry, negli stessi anni della ricerca di Hartmann, ipotizzò l’esistenza di un altro reticolo energetico magnetico. L’orientamento di questa rete è deviata di circa 44° rispetto a quella di Hartmann, con direzione quindi nord‐est sud‐ovest. Le dimensioni sono maggiori: sembra che le

N

linee di forza formino un reticolo con lati che variano dai 4 m fino a 12 m. Lo spessore di questi “muri invisibili” è addirittura di 50 cm. La direzione dell’energia è contraria a quella di Hartmann e cioè dal cosmo verso il pianeta. Quando accade che i nodi delle due reti si sovrappongono, si ha un’amplificazione notevole di energia. LE ACQUE CORRENTI SOTTERRANEE La prima cosa da chiarire è che bisogna fare differenza tra le acque sotterranee ferme e quelle correnti. Quelle ferme non danno origine a cambiamenti nelle radiazioni del sottosuolo, mentre le acque che scorrono producono alterazioni nel campo magnetico naturale. Le emanazioni invisibili provenienti dalle acque sotterranee possono avere effetti buoni o negativi sul corpo umano. Come già citato gli uomini antichi costruivano spesso santuari o luoghi di culto su siti dove c’era acqua di falda che scorreva. Le acque scorrono su strati di roccia o materiale impermeabile come l’argilla. Non sono assolutamente lineari e possono scendere o salire di livello, incrociarsi, ecc. Spesso l’acqua subisce compressioni tra due strati e il maggior attrito che ne deriva fa aumentare l’energia prodotta che arriva in superficie sotto forma di radiazioni. In questo sfregamento con il sottosuolo, unito a differenze di Ph dei materiali degli strati minerali, sembra che le cariche negative della molecola d’acqua si fissino agli strati del sottosuolo, mentre le cariche positive continuano a scorrere liberamente. Ne deriva una corrente elettrica, misurabile nell’ordine di MilliVolt. Se aumenta la velocità dell’acqua, il potenziale elettrico dà origine a un campo elettromagnetico locale che genera radiazioni in superficie creando zone perturbate nocive agli esseri viventi. Una parte dell’acqua, quella a contatto con la superficie del sottosuolo, nell’azione di sfregamento, cambia lo spin (verso di rotazione) delle proprie molecole, anzi degli elettroni delle molecole.

35


La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli

Le radiazioni telluriche, quando attraversano un’acqua corrente sotterranea, subiscono deviazioni, amplificazioni o concentrazioni puntiformi, proprio come se i raggi attraversassero delle lenti di varie forme. Disturbi generati biologicamente dalle acque correnti sotterranee. In queste zone perturbate si constata l’aumento dell’attività della tiroide e delle surrenali e la L’effetto dell’adrenalina riversata nel sangue dalle surrenali è quello di un’iperattività dell’apparato cardiocircolatorio. Allo stesso tempo rallenta la comunicazione tra il sistema endocrino e quello nervoso e impedisce che i segnali di pericolo arrivino al nervoso. Il pericolo di queste perturbazioni è proprio quello che il sistema nervoso non ne è cosciente e le radiazioni possono continuare a produrre patologie indisturbate. Le correnti idrotelluriche Può succedere che tra due strati geologici morfologicamente molto diversi per composizione chimica si scatenino correnti elettrochimiche dovute a differenze di PH. Nel caso vi sia una falda d’acqua tra i due strati la corrente elettrica fungerà da forza motrice mettendo in movimento il liquido che, in certi casi, può addirittura risalire i pendii contro la forza di gravità (elettroinfiltrazione). Queste acque sono estremamente pericolose per la salute (radiazioni cancerogene).

36


La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli

LE FAGLIE ROCCIOSE Molti milioni di anni fa, il continente africano prese a muoversi verso l’Europa, sollevando lentamente le Alpi. Gli strati rocciosi, fino allora piatti, si scontrarono con enormi forze, corrugandosi e sollevandosi a formare catene montuose. Sotto la spinta di tali forze, nella roccia si formarono numerose fessure di varie dimensioni. Poi, con l’andare del tempo, una parte di tali fessure è stata di nuovo chiusa dalle sostanze minerali veicolate dal passaggio dell’acqua. Secondo il tipo di roccia, si sono formati ad esempio cristalli ialini o calciti. Attraverso le fessure rimaste aperte, l’acqua piovana può penetrare nelle montagne e infiltrarsi in profondità. Il passaggio di acque sotterranee attraverso tali fessure comporta la formazione di un acquifero in roccia fessurata. I geofisici americani William e Lorenz, utilizzando una camera di ionizzazione, hanno trovato il modo di localizzare le faglie geologiche sfruttando la lettura dell’irraggiamento delle onde gamma. La ionizzazione prodotta al disopra di queste faglie è cinquanta volte superiore rispetto a quella di terreni contigui. La bussola risente di una leggera deviazione dal Nord magnetico. L’irraggiamento gamma è determinato dalla fuoriuscita di gas radioattivi, presenti nel sottosuolo e concentrati nella zona di risalita attraverso la faglia. Faglia normale In questo tipo di faglia, c’è uno scivolamento del blocco roccioso al di sopra della parete di faglia (detto “hanging wall” in figura quello di destra) rispetto all’altro. Questo tipo di faglia si trova in aree caratterizzate da distensione (i due blocchi di roccia si allontanano l’uno rispetto all’altro) Faglia inversa In questo tipo di faglia, il blocco roccioso al di sopra della parete di faglia sale rispetto all’altro. Questa faglia è tipica dei regimi di compressione (i due blocchi di roccia si spingono uno contro l’altro).

37


La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli

Faglie trascorrenti In questo caso, i due blocchi di roccia scorrono uno di fianco all’altro. Il piano di faglia è verticale. Si parla di faglia trascorrente destra o sinistra a seconda del movimento. Esempio di sovrapposizione di geopatie Può succedere che nella fase discendente di un terreno, rotto da una faglia, gli strati con Ph diverso, es: ghiaia, sabbia, argilla, calcare, ecc. vengano a trovarsi adiacenti con segni elettrici opposti. Questo provoca corrente elettrochimica che va immediatamente a influire sulle molecole d’acqua della falda sotterrane, caricandole elettricamente e variandone quindi il potenziale elettrico e, spesso, anche la polarità.

Un esempio di sovrapposizione di geopatie dovuta a faglia inversa.

38


La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli

Contatti stratigrafici Esistono altri fenomeni di disturbo tipici delle zone nelle quali strati di composizione geologica diversa vengono in contatto, dovuti sempre a polarizzazioni diverse dei materiali morfologici. Nei punti di contatto e nelle fenditure corrispondenti vi è solitamente un aumento delle radiazioni gamma, molto nocive alla salute. RILIEVI GEOBIOLOGICI SU TERRENI ED ABITAZIONI Vi sono tecnici specializzati nel rilevare i diversi tipi di geopatie e redigere mappe precise in cui vengono localizzate le zone geopatogene. Nel costruire una nuova abitazione è importante, prima del progetto architettonico, eseguire un rilievo geobiologico del terreno. In questo modo le informazioni saranno utilizzate per formulare un progetto architettonico ed esecutivo che tenga conto di tutti gli elementi raccolti, per evitare di collocare arredi e impianti in zone pericolose. Altrettanto si dovrà valutare nel progetto strutturale nel caso si preveda una struttura in cemento armato. E’ risaputo che i ferri d’armatura, se coincidenti con un nodo o zona geopatogeni, hanno la capacità di amplificare al quadrato l’influenza negativa sull’uomo. Vediamo un esempio di rilievo e mappatura su appartamento esistente.

39


La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli

LA IONIZZAZIONE DELL’ARIA L’aria è composta da molecole (Ossigeno, Idrogeno, Azoto, anidride carbonica) che sono elettricamente in equilibrio, cioè neutre. Quando una di esse acquista o perde un elettrone diventa carica; questo processo, chiamato ionizzazione, può derivare dalla luce ultravioletta proveniente dal sole, dalla radioattività del suolo, dall’acqua in rapido movimento durante i temporali oppure da emissione di elettroni di utilizzatori domestici (es. televisioni e monitor) o industriali. Gli ioni presenti nell’aria costituiscono la sua carica elettrica. Generalmente hanno carica neutra ma, in alcune circostanze si caricano, cioè si ionizzano: se la molecola perde elettroni, si forma uno ione +, se l’acquista si forma invece uno ione ‐. L’essere umano si sente bene in un’atmosfera caratterizzata dal 60% di ioni negativi e 40% di ioni positivi. Nell’aria che respiriamo ogni giorno (ben 9.000 litri) dovremmo assorbire da 10 a 20 milioni di ioni; in montagna si arriva a concentrazioni di ioni negativi fino a 1.500 per cm3, vicino a una cascata fino a 3.000, mentre in città scende anche solo a 50. Gli ioni negativi favoriscono l’ossigenazione del corpo e rinforzano il sistema immunitario. Gli ioni positivi invece si concentrano dove ci sono cariche elettrostatiche, cioè su materiali sintetici, automobili, computer, televisioni, provocando stanchezza, tensioni, mal di testa e depressione. L’ELETTROMAGNETISMO La luce, i suoni, il calore, il magnetismo, i colori, l’elettricità, ecc. sono manifestazioni della stessa energia che si differenziano solo per la frequenza e il conduttore, Gli atomi si comportano come delle piccole radiotrasmittenti che emanano onde, per cui, ogni corpo vivente, emette radiazioni con frequenze proprie, che lo contraddistinguono. Ogni individuo risuona come un diapason, e così ogni suo organo, con frequenze diverse (lunghezza d’onda). Le cellule esprimono un’armonica risonante, costante fino a quando non interviene una causa che ne modifica la frequenza armonizzata. Le energie elettromagnetiche presenti nell’ambiente producono un campo che interagisce con quello della nostra pelle. Questo è rilevabile semplicemente con un tester da elettricista. La scoperta della natura elettromagnetica della vita biologica risale all’ottocento. Si scopri che la forza nervosa era di natura elettrica e se ne misurò la velocità di trasmissione. Era nata la moderna Neurofisiologia. Nel 1924 si scoprì che le onde celebrali erano di origine elettromagnetica (Hans Berger) misurabili con l’elettrocenfalografo e poi, nel 1969, con il magnetoencefalografo, strumenti che coglievano le onde elettromagnetiche emesse dal cervello fino a qualche centimetro dalla testa. L’elettricità viene utilizzata dal sistema nervoso per inviare messaggi, dal cervelletto per elaborare le informazioni e dai diversi organi per elaborare le loro reazioni chimiche. Il corpo umano è un trasmettitore di radiofrequenze: ogni volta che il cuore si contrae emette un’onda di frequenza di circa 3 Hz, misurata con l’elettrocardiografo. I muscoli, nel lavorare, emettono onde elettromagnetiche su diverse frequenze radio. Si è poi stabilita una relazione tra la componente elettromagnetica e quella magnetica. Le terapie magnetiche, utilizzate frequentemente negli ospedali, modificano le frequenze elettromagnetiche delle cellule e degli organi interessati. Utilizzati professionalmente sistemano diverse patologie; se utilizzati impropriamente possono arrecare danni anche irreversibili alle cellule. Brown F.A. (USA) dimostrò che campi magnetici debolissimi, minori di quello terrestre, facevano cambiare direzione a lumache e vermi. E’ dimostrato che gli uccelli si orientano seguendo i campi magnetici non solo terrestri ma anche solari. Nel 1974 Il russo L.L. Vasilev annunciò che aveva ripetuto per 5.000 volte, con elevato indice di successo, l’esperimento che due colture di cellule isolate potevano comunicare tra loro tramite la radiazione U.V.. Sostenne che il flusso di fotoni trasporta l’informazione di una cellula malata a una sana interrompendone il funzionamento.

40


La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli

Bibliografia

GEOBIOLOGIA Gianfranco Galvani – Centro ric. G. Lakhovsky LA TERRA E NOI Georges Lakhovsky – Centro ric. G. Lakhovsky ANTENNA UOMO Tiziano Guerzoni – Verdechiaro Edizioni UNA CASA SANA PER VIVERE BENE Tiziano Guerzoni – Verdechiaro Edizioni GEOBIOLOGIA Remi Alexandre – Edizioni Red L’ACQUA Claudio Viacava e Gabriella Artioli – Macro Edizioni LA CASA MODERNA E LA SALUTE DELL’UOMO GiGi Capriolo – Xenia Edizioni LE ACQUE TERAPEUTICHE GiGi Capriolo – Xenia Edizioni LA MIA VERITA’ SULLA MEMORIA DELL’ACQUA Jacques Benveniste – Macro Edizioni RADIESTESIA Giampiero Quadrelli – Quadrelli Giampiero Edizioni CARATTERISTICHE DELLE ACQUE E SALUTE DEI CONSUMATORI Alessandro Zanasi – Idrologia Ospedale S. Orsola Bologna

41


La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli

Freebioenergy.it FAENZA ­ ITALY 0039 348 4208738 Fax 0039 0546 060294 info@freebioenergy.it

42


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.