PORTFOLIO DIGITALE

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POR TFO LIO

GABRIELLA IZZO


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PERSONAL PROFILE


about me Albert Einstein diceva: “La creatività non è altro che un’intelligenza che si diverte.” La creatività è la capacità di trascendere l’ordinario. E’ la capacità particolare del pensiero di “pensare fuori dagli schemi” per trovare soluzioni originali ai problemi. Spesso pensiamo alla creatività come se fosse limitata alla sfera artistica, ma è un elemento necessario in tutti gli ambiti della vita. Io cerco di pensare sempre in modo creativo, non si sa mai cosa possa scoprire!

SKILLS • • • • • • • •

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Disegno a mano Illustrazione digitale Impaginazione grafica Fotoritocco Modellistica e confezione di base Utilizzo del pacchetto Adobe: Photoshop, Illustrator e InDesign Utilizzo del software di modellazione digitale 3D SolidWorks Utilizzo del software di rendering Keyshot Utilizzo del software di modellistica Gerber Utilizzo della reflex digitale Utilizzo dell’attrezzatura da fotografo

LANGUAGES Italiano: madrelingua Inglese: buono

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CH RO M AT I T U D E L E SF U M AT U R E D E L G R A N D CA N YO N


what a colorful world

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Le foto mostrano scorci e dettagli del Grand Canyon, luogo suggestivo dalle mille sfaccettature e fonte di interessanti spunti per tinte, lavorazioni ed applicazioni per la moda.

Questo progetto è una sorta di viaggio attraverso il colore; l’ispirazione di partenza è infatti un luogo dall’eccezionale combinazione di colori e forme: il Grand Canyon, quell’immensa distesa di rocce unica al mondo che si estende lungo il fiume Colorado, il quale ha scavato nella roccia “sculture” molto diversificate nella forma e nelle tonalità di colore. Ma non si parla solo di rocce: questo luogo incontaminato presenta al suo interno una grande quantità d’acqua sotto forma di fiumi, cascate, laghi, offrendo innumerevoli paesaggi, viste, scorci che valgono al canyon il titolo di caso di erosione più spettacolare di tutto il mondo. Lo scopo del progetto è stato dunque quello di rievocare attraverso una capsule collection d’abbigliamento i paesaggi suggestivi del Grand Canyon, quindi di imitare attraverso i colori, le linee, i tessuti, le contrapposizioni gli elementi di quei luoghi naturali. La natura è, tra l’altro, il filo conduttore di tutta la collezione, per la quale sono stati utilizzati esclusivamente tessuti naturali, come il cotone e la seta, ed è stato conferito ad essi il colore per mezzo di tinture sempre naturali, effettuando uno studio sui tipi di piante e spezie che potessero donare ai tessuti i colori necessari a ricreare le tinte della terra. Ed è proprio la terra, la materia, ad essere la protagonista assoluta.


fase 1

fase 2

fase 3

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fase 4

SHIBORI Per ricavare un tessuto dai particolari effetti è possibile utilizzare l’antica tecnica giapponese dello shibori, che consiste nell’arrotolare e nel legare con delle corde il tessuto, per poi immergerlo nella tintura. Il tessuto ottenuto, srotolato dopo la fase di asciugatura, presenterĂ delle zone meno colorate nei punti dove le corde lo stringevano. Legando e torcendo il tessuto in modi diversi si ottengono infiniti motivi.


50 SF U M AT U R E D I... T E R R A Esempi di colori e tonalità ottenuti tingendo vari tipi di tessuto in cotone. Il tessuto è stato immerso in una soluzione di acqua, sale e polveri naturali come la robbia, il curry, la paprika, la cannella, la curcuma, il tè; portando il tutto ad ebollizione per diversi minuti si ottiene il tessuto tinto, che va poi steso ad asciugare. Il sale funge da mordente e va quindi ad incrementare la durata del colore e a fissarlo. Variando il tempo di immersione del tessuto nella soluzione si possono ottenere diverse sfumature dello stesso colore.

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natural dyeing


CAPSULE COLLECTION Si può notare in tutta la collezione il contrasto tra linee orizzontali e verticali, tra tessuti più rigidi e spessi e tessuti morbidi e leggeri, tra opacità e trasparenze, tra tessuti tinti e altri lasciati “al naturale”, allo scopo di rievocare le naturali contrapposizioni presenti in natura e soprattutto nel Grand Canyon. Le sfumature di giallo, rosso, arancione e avorio sono il fil rouge che unisce i diversi outfit. Tra le quattro proposte, la prima è stata scelta per la realizzazione di un prototipo.

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colors of earth

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from nature to nature PROTOTIPO L’outfit realizzato presenta un gilet composto da layers di tessuto con taglio vivo tinti in toni che vanno dal beige, al giallo al rosso-rosa, colori della roccia 10 e della terra, sovrapposto ad una giacca lunga in organza semi-trasparente che richiama la trasparenza dell’acqua. La blusa smanicata presenta una tonalità avorio che va fondendosi alla sfumatura della gonna tinta con la tecnica shibori, fino a sfociare in un giallo-arancio. I tessuti utilizzati sono tutti naturali: cotone e seta.


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ST R ATO S U ST R ATO La sovrapposizione dei vari capi e degli strati di tessuto ribadisce il concetto di “materia”: il colore diventa esso stesso materia, con la sua presenza forte, decisa, solida; laddove il colore è più tenue, rivela una materia più fluida, leggera, trasparente. Come in un paesaggio che si staglia davanti ai nostri occhi, in cui convivono roccia e acqua, robustezza e delicatezza, consistenza ed inconsistenza.


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POPULAR BLUE D A L T E S S U T O A L L’A B I T O


denim culture

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Immagini esplicative dei mondi d’ispirazione: volta della cattedrale di Saint Chapelle, Parigi; donna Amish con abiti da lavoro tipici; infermiere dell’età vittoriana; esempio di quilt Amish.

Il mood di partenza di questo progetto è il mondo del denim, che lega tutte quelle popolazioni ed etnie che fanno o hanno fatto uso della tela di cotone indaco, detta anche in origine “serge de Nimes”. Il tema del “blu popolare” trova infatti nel tempo, nelle tradizioni e nei costumi dei popoli esempi da ogni parte del mondo: dai jeans dei Cowboy al pagne delle coltivatrici Dogon, dai kimono dei pescatori giapponesi ai pantaloni ricamati delle donne H ‘mong. Da questi spunti sono state scelte tre “ispirazioni”: - gli abiti da lavoro delle infermiere dell’età vittoriana; - i quilt della popolazione Amish; - le linee geometriche delle volte delle chiese gotiche, in particolare quelle affrescate di blu. Da questi tre temi sono stati estrapolati forme, linee e dettagli caratteristici ed unici. Il progetto consiste nella realizzazione prima di un metraggio di tessuto e poi di un abito confezionato con esso.


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textile craft


U N I C I TÀ 15

Il tessuto realizzato di 140 x 200 cm, è composto da una parte in jeans blu ed una in cretonne di cotone azzurro; è sviluppato in due parti: una composta da un modulo ripetuto ed applicato con la tecnica patchwork, che riporta i concetti della ripetizione modulare dei quilt Amish, mentre l’altra da un ricamo a mano, ispirata ai cieli stellati delle volte gotiche. Il risultato è un tessuto unico ed irripetibile, che coniuga due mondi apparentemente distanti tra loro.

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blue de-sign

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PROTOTIPO L’abito creato con il tessuto artigianale rispecchia tutti i mondi d’ispirazione iniziale: nella linea, cara tanto alle donne vittoriane quanto a quelle Amish; nel ricamo e nei motivi geometrici, che ricordano quelli dei quilt e delle volte stellate; nelle fasce verticali applicate al corpino, riprese dalle uniformi delle infermiere vittoriane.


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BULGARI RINGS MODELLAZIONE 3D


accessories design

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Alcune delle fasi necessarie alla creazione delle parti e al loro successivo assemblaggio, effettuate con il programma di modellazione 3D Solidworks.

Viene qui illustrata la modellazione digitale di un accessorio moda, in particolare dei Cocktail Rings di Bulgari. Tutte le parti sono state realizzate con il software di modellazione digitale 3D Solidworks ed il singolo anello è stato poi inserito in una composizione, al fine di ricreare la foto di sinistra. I render dei tre anelli sono stati infine realizzati con il programma Keyshot, scegliendo i materiali e i colori che piÚ si avvicinassero agli originali. La modellazione in 3D è importante soprattutto per gli accessori moda, perchè aiuta a visualizzare meglio forma, dimensioni e resa dei materiali del prodotto finale.


RENDERING 20

La composizione dei tre anelli ricreata con Solidworks viene importata in Keyshot per eseguire il rendering. Vengono scelti i materiali e i colori, sia degli anelli sia dello sfondo, e l’inclinazione della fonte di luce, per illuminare al meglio il soggetto. Nella pagina a fianco: prova di ambientazione in un vero negozio Bulgari.


3d simulation 21


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PHOTOGRAPHY S CAT T I + P OST- P R O D U Z I O N E


portraits

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Ritratto a sinistra: F10 T 1/60. Ritratto in questa pagina: F3,9 T1/13.


SCRIVERE CON LE IMMAGINI Fotografia significa “scrittura di luce”. Significa imprimere per sempre un’immagine. Significa immortalare per sempre un’istante di realtà, lungo come un battito di ciglia. Significa fissare per sempre un’emozione, la stessa che ci ha spinto a scattare. “Fotografare è porre sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore.” (Henri Cartier Bresson)

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Pont Neuf, Parigi. F22 T1/250.


landscapes

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Un canale di Venezia. F10 T1/80.


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M M P R OJ E C T P R O G E T TA Z I O N E C O L L E Z I O N E


caring for details

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Ricercando negli anni di attività di Max Mara si nota il carattere tradizionale ma innovativo del brand, che dona a capi come il suo storico cappotto 101801 uno stile senza tempo.

Viene illustrato qui il percorso metaprogettuale che ha permesso di definire prima un concept di collezione e poi lo sviluppo della stessa. Attraverso un processo di ricerca che opera una sintesi tra obiettivi progettuali, vincoli tecnologici e produttivi, contesto di mercato e tendenze di consumo, è stata ideata una collezione di abbigliamento per un’azienda del comparto moda realmente esistente: Max Mara. L’iter progettuale ha previsto dunque tre fasi: 1. Analisi del brand di riferimento e sviluppo dello scenario di collezione; 2. Sviluppo del concept; 3. Sviluppo della collezione. Per la formulazione del concept di progetto sono state sviluppate le seguenti tematiche: - il film in bianco e nero Veronika Voss; - le opere di Gio Ponti, in particolare quelle di architettura, ceramica e design. La stagione di riferimento per la collezione è Autunno/Inverno.


D E T TAG L I D I ST I L E La collezione, oltre a seguire le linee guida del marchio per il quale è progettata, si ispira a due temi, dai quali trarre spunti per l’ideazione della collezione. Il primo tema è Veronika Voss, film drammatico del 1982 diretto da Rainer Werner Fassbinder e interpretato da Rosel Zech. Il secondo tema sono le opere di Gio Ponti, architetto e designer che operò tra gli anni ‘20 e gli anni ‘70 del 1900. Da entrambi i temi sono state tratte ispirazioni per forme, colli, scolli, maniche, pieghe, lunghezze, tessuti, pattern, impunture ed inserti per i capi.

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inspirational film


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inspirational art

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M I X & M ATC H Motivi, colori, silhouette estratte dai temi d’ispirazione hanno dato vita ad una collezione ricca di dettagli, ma semplice nelle forme, che nei colori sgargianti ricorda le ceramiche di Ponti. Sono proposti 4 outfit da giorno, 4 per il tempo libero e 4 da sera; ogni capo degli outfit da giorno risulta perfettamente abbinabile e scambiabile con gli altri della stessa categoria, e cosÏ anche per quelli appartenenti agli altri due momenti della giornata. E’ stata posta particolare attenzione ai capispalla, capo chiave nella storia di Max Mara.

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collection

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NOVA UNIFORMI DEL FUTURO


italian space company

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Atmosfere fantascientifiche, geometrie, linee decise, toni di blu e colori neutri: tutto rimanda all’immensità dello spazio, impaziente di essere esplorato.

Il progetto Nova nasce dal proposito di unire professioni di un prossimo futuro a professioni con una grande storia alle spalle: così ha preso forma l’idea del turismo nello spazio. I viaggi spaziali oggi non sono più prerogativa degli astronauti: ci sono già stati dei casi isolati di viaggi spaziali a scopo di intrattenimento, finanziati dagli stessi privati al costo di svariati milioni di dollari. Pur essendo un fenomeno ancora agli albori, presto sarà sempre più diffuso e con costi più accessibili; e perchè no, i viaggi spaziali potrebbero essere sempre più simili a quelli che facciamo ora per mare a bordo di lussuose navi da crociera, con ogni genere di comfort ed intrattenimento. Questo progetto nasce quindi dall’esigenza di ideare dei capi per l’equipaggio delle “navi spaziali” che avessero non solo un richiamo alle tradizionali uniformi della marina, proprio come quelle degli addetti alle navi da crociera, ma anche un design moderno, dalle linee rigorose ed essenziali, in modo da adattarsi perfettamente agli ambienti all’avanguardia in cui le divise vengono utilizzate. Ne deriva una collezione innovativa, che guarda al futuro senza rinunciare all’eleganza e al comfort.


M A R I N A M I L I TA R E Il punto di partenza per la collezione è la silhouette tipica delle uniformi marinare, in particolare i capispalla dalle linee sartoriali del 1800. Da qui, l’obiettivo è arrivare ad un livello di estrema pulizia e semplicità delle forme, restituendo un’immagine che si proietta direttamente nel futuro. Le uniformi devono non solo essere pratiche, ma anche distinguere chi le indossa indicandone l’appartenenza a un determinato corpo o a una determinata categoria.

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strictness

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team uniforms

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capitano

capitano in seconda

ufficiale

marinaio

tecnico


U N I - F O R M I M U LT I - F O R M I Dai concetti illustrati deriva una linea completa di uniformi per tutti i membri dell’equipaggio, con un’attitudine sobria ed austera, che conferisce un tono di autorevolezza, ma che contemporaneamente gioca con le forme geometriche, i tagli, le sovrapposizioni. Ogni outfit è impreziosito da inserti ed applicazioni che si fanno notare per il colore contrastante o per la forma esagonale, ricorrenti in tutto il progetto; queste uniformi non solo indicano l’appartenenza all’equipaggio, ma ognuna di esse distingue anche il grado e la funzione che viene rivestita all’interno del gruppo.

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medico di bordo

chef

barman


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uniformality


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PROTOTIPO Nella giacca realizzata, quella del capitano, l’eco delle marsine tipiche della marina è palese nell’apertura curva sul davanti e nel collo alto, ma il tutto è stato rivisitato attraverso materiali moderni, come il neoprene, e forme semplici e pulite. Caratterizzano ed impreziosiscono il capo gli inserti in ecopelle, presenti ai polsini, al collo e sul davanti, e gli inserti bluette, che evidenziano il taglio delle spalle donando un aspetto rigoroso. Il blu acceso è ripreso anche nella fodera contrastante.


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FUTURISMO TRA ARTE E MODA


“autre” couture

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Dalla scultura e dalla pittura futurista traggono la loro essenza capi che si caratterizzano per forme, linee, colori e materiali inediti. Unici. Come le “Forme Uniche” di Boccioni.

Questo progetto vuole dimostrare come arte e moda possano legarsi indissolubilmente e dare vita ad una collezione d’abbigliamento creativa ed originale. L’ispirazione di base sono le opere d’arte appartenenti alla corrente del Futurismo, in particolare di artisti come Balla, Boccioni e Depero, delle quali sono stati ripresi la dinamicità, le linee veloci, i colori vibranti, accesi, contrastanti e le spigolose forme geometriche. Spesso l’abbigliamento futurista, quello del celebre manifesto “Il vestito antineutrale”, con i suoi colori sgargianti e le sue forme dinamiche, confinava nella stravaganza e proprio per questo motivo viene ricordato come il “cattivo gusto” che si impose come antidoto contro il mediocre “buon gusto” borghese. Ancora oggi molte case di Alta Moda e molti designer emergenti si ispirano a quei colori così sgargianti e a quelle forme così dirompenti dei futuristi nel tentativo di esprimere un nuovo concetto di modernità.


future in the past

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COLLEZIONE Si ritrovano nella collezione elementi ripresi dalle opere futuriste: nelle stampe geometriche, nelle linee fluide e scattanti, nelle forme spigolose, nei colori saturi in netto contrasto tra loro, negli inserimenti oro e argento tanto cari alle sculture futuriste. I tessuti ultilizzati per gli outfit da giorno sono leggerissime sete stampate, cotoni sostenuti e morbidi jersey. La sera tutto diventa lucido e cangiante, con rasi, georgette, organza e cady di seta.

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future in the past

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P L AST I C & M E TA L In tutti i look proposti è evidente l’inserimento di materiali quali il metallo e la plastica rigida, discrete per il giorno e piĂš importanti per la sera, che rimandano alle volumetrie delle forme futuriste riprese. Tutte le anche nelle calzature proposte a completamento degli outfit.

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LA CAMICIA DI FERRE’ 46

R E I N T E R P R E TA Z I O N E DI UN’ICONA


universal sign

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Il simbolo per eccellenza dello stilista Gianfranco Ferrè: la camicia bianca, declinata in infinite varianti progettate architettonicamente in tutte le sue parti.

Nel contesto di un workshop tirocinante con la Fondazione Gianfranco Ferrè è nato il progetto di una camicia, che tenesse conto degli ideali e dello stile del celebre designer e che allo stesso tempo li reinventasse. Si parte quindi dall’analisi dei più famosi modelli di camicie che hanno fatto la storia di Ferrè, costruite intorno al corpo femminile quasi come si costruisce un edificio in uno spazio, perchè sviluppate intorno a figure geometriche che ben ne definiscono la struttura. Non a caso Gianfranco Ferrè è stato definito “l’architetto della moda”: fin dagli esordi si fece portavoce di un dialogo continuo tra architettura e moda. La camicia è il “segno” dello stile di Ferrè, per lui rappresenta la continua ricerca di novità unita all’amore per la tradizione. “Nel lessico contemporaneo dell’eleganza mi piace pensare che la mia camicia bianca sia un termine di uso universale. Che però ognuno pronuncia come vuole.“ Il capo progettato cerca dunque di coniugare aspetti cari allo stilista e nuovi concetti.


T R A C O N T I N U I TÀ E D I N N OVA Z I O N E La camicia ideata riprende l’idea di Ferrè di utilizzare una parte di camicia, in questo caso il polsino, ridimensionata e resa “indossabile” proprio come una camicia. La cintura che chiude la camicia ricorda invece il solino, parte che si trova sotto il colletto delle comuni camicie. Il capo ha una presenza architettonica, ma si basa su elementi semplici e riconoscibili, proprio come quando in un edificio si riconoscono gli elementi portanti.

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building elegance

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Gabriella Izzo FASHION & GRAPHIC DESIGNER +39 3333499333 gabriellaizzo@live.com


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