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Benvenuti da Labour Italia
l’Editoriale
BENVENUTI DA LABOUR ITA- LIA
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di Rosaria CATALETTO
Non è stato facile accettare di ricoprire la carica di Presidente di Labour Italia. Soprattutto nell’attuale momento storico, in cui la Sinistra non ispira propriamente sentimenti di fiducia. Ma tenaci più che mai siamo qui a raccontarvi una “storia
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bella”. Labour Italia nasce sulla spinta di due forti emozioni: l’insofferenza di fronte al dissolvimento della Sinistra e l’entusiasmo di fronte al sogno di provare a riunire tutte quelle componenti che credono ancora nei principi del socialismo, quello vero, animato dallo stesso spirito che vide germogliare il Laburismo nato in Gran Bretagna e che oggi vive, in forme rinnovate, in Europa e nel mondo.
Come nasce Labour Italia? Dall’incontro casuale di alcuni sognatori che iniziano a scrivere, a diffondere le proprie idee, la propria voce. Ritenevano di essere in pochi ma, strada facendo, si accorgono che di sognatori ne esistono ancora tanti. Da alcuni diventano decine, poi centinaia e, oggi, tanti. Perché la Sinistra, quella vera, nasce dal sentimento.
Non siamo l’ennesimo partitino di Sinistra: abbiamo scelto di costituirci come Ente del Terzo Settore, forma giuridica incompatibile con quella di Partito. Siamo, piuttosto, ciò che fu la Società Fabiana per la nascita del Labour Party britannico: un brodo di coltura politico-culturale, uno starter che avvii il motore di un nuovo e moderno Partito Laburista italiano. Il nostro programma è semplice, basato sui principi fondamentali del Laburismo: lavoro, ambiente, sicurezza, sanità. Anni fa avremmo affermato che nei nostri obiettivi immediati ci sarebbe stato il principio di collettivizzazione dell’economia, con lo Stato nel ruolo di grande tutore dei diritti sociali e umani. Lo scenario attuale, che vede il liberismo egemone quasi o- vunque, ci impone un fisiologico realismo negli obiettivi di breve termine. Ma il lavoro e i diritti dei lavoratori restano il punto focale della nostra idea politica. Il lavoro è ciò che rende libero l’uomo e Labour Italia agisce con l’obiettivo che tutti gli uomini siano garantiti dagli eccessi delle politiche liberiste. Siamo fermamente convinti che, nonostante la profonda crisi che stiamo vivendo, in un’Italia sempre più povera, l’unica reale alternativa sia il lavoro. Fino a qualche decennio fa, il nostro Paese era la quarta potenza industriale al mondo; oggi, purtroppo, non è più così. La globalizzazione ha spinto le grandi industrie a cercare accoglienza in luoghi dove le politiche fiscali e il basso costo del lavoro siano più favorevoli. Oggi nel nostro Paese sopravvive, soprattutto al Nord, un tessuto di medie e piccole imprese che riescono ancora a essere competitive sul mercato globale. La grande industria è di fatto andata via, nel silenzio impotente della politica.
In questo deprimente contesto produttivo, abbiamo la fortuna di vivere in una delle
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terre dove la bellezza dei paesaggi è inenarrabile, arricchita da innumerevoli beni artistici e culturali che la rendono unica al mondo. Il nostro patrimonio artistico e naturale, spesso abbandonato all’incuria, se curato adeguatamente, può rappresentare una fonte inesauribile di ricchezza, fornire lavoro e benessere.
Continuando a seguire le forme del nostro “sogno”, vogliamo un’Italia senza muri, un’Italia con i porti aperti. Tutti gli uomini sono eguali e nessuno è superiore all’altro per razza. Noi vogliamo per tutti gli stessi diritti e gli stessi doveri. Tutti i cittadini devono rispettare le leggi dello Stato siano essi indigeni o immigrati.
Pretendiamo eguali condizioni di partenza per tutti. L’istruzione deve essere garantita a ogni citadino, a prescindere da etnia, colore della pelle, religione. Egualmente riteniamo che la sanità sia un diritto imprescindibile. Fino a pochi decenni fa il nostro sistema assistenziale fungeva da modello per gli altri paesi europei. Oggi viviamo sulla nostra pelle una sanità in sempre maggiore difficoltà con evidenti fratture tra Nord e Sud.
Labour Italia non ha la pretesa di cambiare il mondo ma vuole dare voce e rappresentanza ai bisogni inascoltati degli ultimi – ma anche dei meno ultimi. Il divario tra ricchezza e povertà, in questi ultimi anni, è enormemente cresciuto. Una forbice aperta che noi vogliamo richiudere.
E’ possibile. E’ possibile se ci si dissocia dalle lobby di potere che da oltre trent’anni imperversano privilegiando la politica dell’interesse di pochi nei confronti dell’interesse dei tanti. Labour Italia prova, giorno dopo giorno, a dare voce a chi voce non ne ha. Anche per questo è nata “l’Unità Laburista”, testata online edita da Labour Italia, completamente gratuita, che sarà il megafono delle vostre voci e delle vostre richieste.
Colgo l’occasione, in questa sede, per invitarvi tutti – ma proprio tutti, al convegno/assemblea che si svolgerà il 21 settembre prossimo a l MAV, il Museo Archeologico Virtuale di Ercolano (NA). Vi parteciperanno esponenti del Laburismo europeo, sindacalisti ma, soprattutto, rappresentanti della società attiva e solidale. È assicurata al presenza di diversi leader della Sinistra parlamentare ai quali, questa volta, chiederemo non di parlare ma di sedere in platea e ascoltare la voce della gente comune. Vi aspettiamo in tanti e vi forniremo maggiori informazioni sull’evento nei prossimi giorni e settimane.
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Sarà l’occasione per visitare uno dei territori più belli al mondo ma, soprattutto, per verificare che esiste ancora la possibilità d’una politica nuova eppure radicata in quegli antichi principi che una società civile non potrà mai mettere da parte. Quelli di eguaglianza, libertà e fratellanza.
Vi aspettiamo.
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