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EDITORIALE di Lorenzo Giovannelli - l.giovannelli@luxurymedia.it

Il risultato della Germania ai Mondiali di calcio è il risultato di un Paese che funziona. Inutile girarci attorno. Uno dei pochi casi, in tutto il Mondiale, di formazione che riesce a conciliare istanze individualiste e collettivismo. In altre parole, la Germania sa fare sistema, tanto sul campo da gioco che nell’arena, persino più infuocata, della vita reale. Le coincidenze non esistono: il benessere economico, la solidità industriale e la compattezza socio-politica della Germania si riflettono inevitabilmente anche sul verde dei campi da gioco, come del resto avvenne per l’Italia durante gli anni ’80, ai tempi ormai lontani del boom economico. Ma non si è trattato semplicemente di una vittoria. Quella che abbiamo visto è una Germania spietata, più che una squadra un manifesto del modo di pensare di un intero Stato. Si può parlare tranquillamente di suprematismo, quasi un monito per tutti coloro che cercano di mettersi contro la Cancelliera Merkel. La Germania è convinta del suo modo di vedere il mondo, ed è pronta a imporre su tutti gli altri la sua organizzazione iperstrutturata e devastante. Ma mi chiedo se in tutto questo ci sia rimasto spazio per l’umanità. La Germania di Frau Merkel infatti non si è limitata a sconfiggere il Brasile in semifinale: ha fatto di più, ha demolito un simbolo e una nazione, umiliandola e dando una dimostrazione di potenza tanto soverchiante quanto, se vogliamo, inutile. Una Germania convinta che, grazie a rigore e serietà, può primeggiare in qualsiasi campo, ed è per questo che non si fatta problemi a stravincere, riducendo alle lacrime un’intera nazione. Perché? Semplicemente perché poteva. Il problema è se era opportuno farlo, o meno. Nelle esultanze della Merkel sugli spalti scorgiamo un delirio di onnipotenza di una nazione dove sembra non esserci spazio per il confronto; non stupisce che questa sia la stessa persona che spadroneggia nell’Unione Europea e vorrebbe sottomettere ai propri ordini l’Italia. Apprendiamo che l’eccellenza industriale della Germania ha dato un aiuto concreto alla sua nazionale, con un software costruito per calcolare le strategie degli avversari. L’analogia con un cyborg è quindi più che opportuna. Perfettamente efficiente, ma anche priva di alcun sentimento, la Germania ha demolito i propri disorganizzati e spauriti avversari. È la definitiva vittoria della ragione contro il cuore? Non proprio. Perché parallelamente un’altra squadra sudamericana si è fatta strada nel Mondiale, l’Argentina, un Paese completamente opposto alla Germania, che ha sicuramente il suo carico di difficoltà, sportive e socio-politiche, ma sembra poterle superare grazie alla speranza e al calore dei propri tifosi. Una Guerra Santa, potremmo definirla: l’Argentina di Papa Francesco contro la Germania dell’emerito Benedetto XVI. Il calore sudamericano di Bergoglio contro l’austerità teutonica di Ratzinger. Uno scontro di vedute dal non indifferente valore simbolico, anche se fino ad adesso la “cura Francesco” sembra aver funzionato, rendendo la Chiesa più umana e vicina alle persone, allontanandosi dal dottrinalismo di Ratzinger. Alla fine, la passionalità argentina non ha sconfitto la freddezza del calcolo tedesco, ma il sogno è andato avanti fino all’ultimo minuto... e oltre.

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SOMMARIO ESTATE 2014

ISTITUZIONI RisoRgi, Roma PAG.12 GOSSIP William & Kate, Kendall JenneR PAG.14 HOT NEWS LUXURY Rolls Royce: lusso esclusivo PAG.16 HOT NEWS DESIGN sogni d’oRo PAG.18 HOT NEWS BOOKS misteRi da sfogliaRe PAG.19 INTERVISTA sabRina PaRavicini ci svela tutti i suoi segReti PAG. 22 STARZ fRullato... di vichingo? PAG.32 FASHION vita da (a)maRe PAG.36 TOPTEN gli hotel Più cuRiosi al mondo PAG.49 AROUNDTHEWORLD thailandia, teRRa di tRadizioni e misteRo PAG.60 VETRINA gioielli PAG.64 VETRINA oRologi PAG.68

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CALCIO pag 138

NUTRIZIONE pag 134

EVENTI pag 140

DESIGN la comodità sul Pollice... veRde PAG.72 FOOD cibi integRali: ecco PeRché PRefeRiRli PAG.90 SPICE YOUR RESTAURANT si fa PResto a diRe “giaPPonese...” PAG.96 SUPERCAR un futuRo elettRizzante PAG.98 SUPERBIKE tRe PeR tRe PAG.104 MOVIES doPo niKita, lucy PAG.110 GAMES vive la Revolution! PAG. 112 MAKE UP baciate dal sole PAG.114 BEAUTY MIX PRoteggeRe l’abbRonzatuRa? missione Possibile! PAG.116 HAIR Road to cali PAG.120 ROMA AGENDA tutto il meglio dell’estate PAG.126

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DP / ISTITUZIONI Roma, grande bellezza, ma anche grande responsabilità. L’amministrazione municipale ha preso a cuore fin dall’inizio l’importante missione di restituire alla Capitale dignità e magnificenza, combattendo al tempo stesso contro il degrado. Proprio a inizio giugno sono stati presentati 26 progetti dedicati alla cura del decoro urbano, alla mobilità e alla tutela dei beni culturali, per cui sono stanziati fondi per oltre 38 milioni di euro. Tra i progetti troviamo gli scavi e il restauro del Mausoleo di Augusto, il restauro delle Mura Aureliane e la valorizzazione delle ville romane del Parco di Centocelle. Marino: “Era di primaria importanza utilizzare queste risorse rimaste dormienti, un risultato possibile grazie al recupero di fondi operato dalla Commissione Roma Capitale”.

RISORGI ROMA

Si respira quindi un’aria di cambiamento, che passa attraverso la riqualificazione e valorizzazione di aree dal grandissimo valore artistico e storico. Rientra in questa corrente anche la pedonalizzazione del Tridente che parte da Piazza del Popolo. Il 14 luglio sono iniziati i lavori urbani a via del Babuino, grazie ai quali saranno allargati i marciapiedi e l’area diventerà pedonale. Il 4 agosto sarà poi la volta di piazza di Spagna, che non potrà essere più attraversata da alcun veicolo. Al contrario di quanto si potrebbe pensare, questo cambiamento è stato accolto senza conflitti. Anzi, commer-

cianti e alberghieri della zona hanno riferito al sindaco Marino che questa pedonalizzazione è un intervento che si aspettavano da lungo tempo. Un’operazione all’insegna del rispetto per il nostro patrimonio architettonico e archeologico, ma con precisi rientri anche dal punto di vista economico, nell’ottica di far riconquistare alla Capitale il suo primato di attrazione turistica. Un simile intervento è stato operato anche sui Fori Imperiali, che fino al 31 agosto saranno accessibili solo alle biciclette e ai mezzi pubblici, con un limite di 30 km/h, nel tratto tra piazza del Colosseo e Largo Corrado Ricci. Un’idea che aveva avuto

inizio con la presentazione di un piano per salvaguardare i monumenti di Roma presentato dal grande politico Guido Baccelli nel 1887. Oltre agli interventi dello Stato, l’opera di salvaguardia dei beni culturali di Roma passa anche per il mecenatismo. Durerà 16 mesi il restauro della Fontana di Trevi, sponsorizzato dalla griffe Fendi con oltre 2 milioni di euro. “Durante questo periodo, i visitatori potranno comunque visitare il monumento”, ha affermato il sindaco, “grazie a un ponte panoramico e un cantiere open che permetterà di vedere la fontana in un modo completamente nuovo e più da vicino del solito”.

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DP / ISTITUZIONI

UN geSTO dI cIvIlTà Il 26 giugno è stata approvata in Campidoglio la delibera di iniziativa popolare che istituisce il registro comunale per il testamento biologico, documento scritto nel quale il dichiarante indica preventivamente i trattamenti medici cui essere o meno sottoposto nel caso in futuro si trovasse nella condizione di incapacità. La prima firmataria è Mina Welby, moglie di Piergiorgio Welby, uomo-simbolo del rifiuto dell'accanimento terapeutico in Italia. Si tratta di una battaglia portata avanti da lungo tempo da Ignazio Marino, qui in veste di sindaco e medico, che spesso si è confrontato con situazioni di fine vita e che ha dichiarato: “Sono convinto che permettere a ognuno quali terapie accettare e quali rifiutare sia un importante segno di civiltà e rispetto”, ha affermato Marino.

Al rilAscio o rinnovo dellA cArtA d’identità, i romAni potrAnno decidere se essere donAtori di orgAni. dAl prossimo Autunno, il progetto sArà Attivo su tutti i municipi di romA. 11

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DP / BloGIstItuZIonI On. Roberto Morassut, autore di “Roma Capitale 2.0”, Imprimatur Editore, in libreria dal 27 agosto

Roma può tornare ad essere un modello? Non sono molto lontani gli anni in cui si parlava di Roma come un modello. Erano gli anni in cui venivano inaugurati il nuovo Auditorium di Renzo Piano, il complesso museale dell'Ara Pacis, la Casa del jazz (nella proprietà di Villa Osio, confiscata alla mafia), di innumerevoli opere pubbliche realizzate in tutto il territorio comunale e in cui, dopo quasi cinquant'anni, a Roma si approvava un nuovo Piano regolatore. Non sono passati molti anni, ma oggi la rappresentazione di Roma e la percezione reale che ne hanno i cittadini è del tutto opposta. Persino la migliore produzione cinematografica che ha provato a raccontare Roma con i grandi successi di Woody Allen in To Rome with Love e di Paolo Sorrentino ne La grande bellezza - ha messo in luce la decadenza di Roma componente intramontabile del suo stesso fascino. Cosa è cambiato in così pochi anni? Negli anni passati, Roma è molto cresciuta ma non tutti i suoi problemi hanno trovato

soluzione, e si è instaurata una crisi economica e sociale con radici internazionali. Nel libro che pubblicherò nel mese di agosto ho cercato di affrontare questi argomenti. In particolare, la caduta di Roma nel rapporto con lo Stato, le conseguenze di una globalizzazione che si è presentata prevalentemente come negativa, la fine di un’era secolare che ha caratterizzato Roma come la città dei servizi pubblici e del pubblico impiego, il crollo dei ceti medi come fenomeno mondiale, l'aumento delle domande e dei bisogni sociali sospinto dalla globalizzazione e dalla potenza della "rete" e la contestuale diminuzione delle risorse economiche pubbliche per farvi fronte. Tutto questo impone uno sforzo senza precedenti nell’interpretazione della città e una grande capacità di innovazione per reinventare le basi della crescita in questa metropoli e per stabilire un nuovo patto con lo Stato e un nuovo e più vir-

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tuoso indirizzo della globalizzazione, cercando di trasformarla da problema in opportunità. Alla base di questo nuovo percorso deve esservi però una nuova dimensione “civica” della politica e del governo urbano, che vuol dire costruire organicamente e stabilmente un coinvolgimento delle reti associative, no profit, cooperative, che si muovono in mille forme nella città e che sono una risorsa straordinaria per produrre servizi e occupazione con costi inferiori. Significa un sistematico lavoro di promozione internazionale di Roma per portare in questa meravigliosa metropoli risorse e investimenti dall'estero. Un lavoro durissimo. Una battaglia culturale e sociale ma anche di rigore e di ricostruzione della credibilità della politica che può avvenire sempre e soltanto sulle idee e sui fatti. Solo a queste condizioni, Roma può tornare a essere un modello positivo e non solo il simbolo di una romantica decadenza.


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FINCHÉ PIOGGIA NON CI SEPARI Che sia al mare, in tour, o perché no, a Wimbledon, le star più gettonate del momento si mostrano sempre insieme Spiagge tropicali, yacht extralusso e festival mondani sono certamente gli scenari preferiti dalle celebrity hollywoodiane per farsi immortalare nelle calure estive, ma anche i VIP sembrano essersi stancati dei soliti cliché. Alcuni esempi? I coniugi Carter, che con il tour “On the Run” stanno attraversando il Nuovo Continente, senza dimenticare di mostrare filmati inediti e dietro le quinte del matrimonio nel 2008 e della piccola Blue Ivy. A prendersi una pausa sono anche Kate Middleton e l'erede al trono inglese William, che, tra un impegno istituzionale e un cambio di pannolino, si concedono ai fotografi in occasione del famoso torneo tennistico di Wimbledon. Gli sposini più chiacchierati dell'anno, Kim Kardashian e Kanye West, per la loro luna di miele da mille e una notte dopo il matrimonio da sogno a Firenze si sono invece tuffati nel verde dell'Irlanda, nel celebre Castlemartyr Resort di Cork, e nei castelli da fiaba di Praga... facendo poi una piccola deviazione per le paradisiache spiagge messicane.

REGINE DI SELFIE Sono loro, gli autoscatti, i protagonisti indiscussi dei social media Sono ormai lontani i vecchi ricordi degli scatti rubati dai paparazzi: oggi sono loro stesse, le star, a immortalarsi da sole, per la gioia dei loro fan che le seguono sui social network. Le spiagge infuocate di tutto il mondo sono al momento gli scenari preferiti degli autoscatti delle star: dal diario di viaggio di Melissa Satta in Brasile per raggiungere il compagno Boateng, al nuovo tatuaggio nascosto da un bikini minimal della neomamma Anna Tatangelo, alle regine indiscusse Kendall Jenner e Cara Delevigne, è una guerra senza esclusione di... click!

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ROllS-ROyce PhantOm DROPheaD cOuPé WateRSPeeD cOllectIOn lusso esclusIvo Un’edizione limitata di 35 esemplari, tecnologia d’avanguardia ed esclusività assoluta: solo per i più esigenti A curA di FrAncescA noto Era la mattina del 1º settembre 1937 quando, alla guida del suo famoso idroplano Bluebird K3 dotato del motore Rolls-Royce R, Sir Campbell entrava nella leggenda battendo il record mondiale di 126,32 miglia all’ora (203 km/h circa). Il giorno dopo faceva ancor di meglio, lanciando il suo mezzo fino a 129,5 miglia orarie (208 km/h circa) e rompendo così il soffocante dominio esercitato negli ultimi cinque anni dagli Stati Uniti sul record di velocità acquatica. Per celebrare quest’incredibile atto di ardimento, il reparto Bespoke della Casa Rolls-Royce Motor Cars ha creato la Waterspeed Collection, un’edizione limitata di 35 esemplari basata sulla Rolls-Royce Phantom Drophead Coupé. AssoluTAMenTe unIcA Riprendendo la tecnologia d’avanguardia utilizzata nella costruzione del Bluebird K3, l’idroplano di Sir Malcolm Campbell, la Waterspeed Collection impiega solo ultimissimi materiali d’altissima qualità. L’acciaio satinato si sposa perfettamente con l’esclusivo schema di colore Blu Maggiore; gli intarsi fatti mano in legno Abachi ricordano

l’immagine di una barca che solca agilmente e senza sforzo l’acqua tutta velocità, mentre i dettagli della banda decorativa sulle fiancate e le incisioni a laser all’interno della vettura riproducono l’emblema del Bluebird di Sir Campbell. Torsten Müller-Ötvös, Chief Executive Officer di Rolls-Royce Motor Cars ha dichiarato, in occasione della presentazione ufficiale della vettura: “La vittoriosa conquista di Sir Malcolm Campbell del record mondiale di velocità su terra e acqua fu il risultato della sua dedizione agli standard più rigorosi d’eccellenza progettistica e motoristica britannica. Tali attributi costituiscono il genuino marchio di fabbrica di ogni vettura Rolls-Royce, consolidando la Casa in vetta al segmento di mercato dei beni di extra lusso. Questa Collezione speciale si propone di esibire l’ampia gamma di personalizzazioni che il nostro reparto Bespoke mette a disposizione di ciascun cliente Rolls-Royce”. Ricordiamo che il reparto di progettazione Bespoke, composto dai migliori designer, ingegneri e artigiani del mondo, è quello che si occupa di rendere ancora più speciali alcune Rolls Royce, per i clienti più esigenti, che desiderano sfoggiare automobili assolutamente uniche al mondo. 16

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Perchè il tennis è molto piÚ che colpire una palla. 6IA DEI $UE 0ONTI 2OMA s -OB s s PADELROMACLUB HOTMAIL COM SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA Tutte le foto aeree sono tratte dal video realizzato con drone da FlyCam, guarda tutto il video qui


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soGnI D’oRo Letti sinuosi, sospesi, moderni: il design più sofisticato ha cambiato le regole del riposo. E rilassarsi non è mai stato così piacevole A curA di GiuliA Adonopoulos

Non si può vivere bene se non si dorme bene. Per questo è importante arredare con cura la zona notte e quella relax, partendo proprio dal pezzo forte: il letto. Rivisitato, però, in versione marcatamente estiva e originale, tutto da vivere “en plen air”. vIsIonnAIRe Nel 2013, la nota azienda di luxury design ha puntato sul genio creativo della designer moscovita Maria Serebranaya per presentare una collezione tutta tesa a omaggiare la femminilità più ricercata, di cui Beaufort è un chiaro esempio. Questo letto, sospeso e imbottito, sceglie la catena come protagonista, con testiera capitonné e stemma araldico Visionnaire ricamato. Il suo stile, dal forte impatto estetico, richiama le atmosfere barocche delle regge francesi, mentre le soluzioni particolari, frutto di un design che guarda al futuro, ci proiettano in una dimensione da film di fantascienza. Si ha quasi l’impressione di fluttuare su una nuvola argentata, ma con la tranquillità di poter dormire sonni beati su di un solido giaciglio.

KeTTAl Con il letto da giardino dalla linea sinuosa e arrotondata (che ricorda, appunto, un igloo) della collezione Kettal disegnata da Patricia Urquiola, il relax è garantito. Cosa c’è di meglio che leggere un buon libro comodamente seduti o allungati, ascoltare musica o semplicemente schiacciare la proverbiale “pennichella” rigenerante, da soli o in compagnia, a contatto con la natura? Come un’architettura si apre al suo ambiente circostante, questo bellissimo arredo sfoggia leggerezza ed eleganza, oltre a offrire il massimo del comfort: il design dell’intreccio artigianale, la solidità della struttura in alluminio e la nuova collezione di tessuti di porotex e ciniglia creano una combinazione carica di energia. Non solo per la siesta pomeridiana, ma anche per affrontare il lungo sonno ristoratore notturno, stando più freschi di quanto non accadrebbe riposando su di un classico materasso.

DeDon Il celebre designer franco-rumeno Daniel Pouzet, con l’iconica famiglia di sedute “Swingrest”, ha elaborato il concetto di salotto sospeso, partendo dall’idea che nel giardino nulla sia statico, tranne gli arredi. Sospeso a un albero o a una terrazza, l’Igloo Sofa avvolge perfettamente e dondola in sintonia con la natura, ed è così che il designer può creare un movimento in cui la dimensione del tempo e dello spazio, e il contesto e l’atmosfera si accordano e animano ciò che egli chiama "momenti di vita". L’attenzione ai particolari e la ricerca dei materiali sono insite non solo nell’impatto formale, ma anche nei dettagli non immediatamente visibili. Sollevando i cuscini della seduta, infatti, si può scoprire un supporto intessuto a mano, costituito da un intreccio di fibre, ognuno di forma, consistenza e colore diversi, così multiforme da sembrare casuale. Insomma, Swingrest è l'incarnazione della filosofia di DEDON per l’home design: accogliente, confortevole, intima e all’insegna del puro divertimento.

Kettal Maia by Patricia Urquìola

Igloo Sofa by Dedon

Beaufort by Visionnaire 18

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DP / hOtneWSBOOKS

mISteRI

da sfogliare QUATTRO ROMANZI PER ALTRETTANTE STORIE AVVINCENTI DA NON PERDERE TRA LE NOVITÀ IN LIBRERIA A curA di AndreA GiuliAni e MArco MinciArelli

I FIGlI DI BAAl I GIARDInI Dell'esseRe Francesca Costantino CURCIO

l'AnGelo DI MAuTHAusen Roberto Genovesi RIZZOLI

l'ARMATA DeI sonnAMBulI Wu Ming EINAUDI

coDIce BeTA Michael Crichton GARZANTI

In questo secondo capitolo della saga de I figli di Baal, il cantante rock Sean, la maga nera Victoria e il negromante Jason dovranno affrontare epici scontri e prove inumane, ognuno con il dubbio se seguire la via del bene o del male, tentati dal demone Mephisto. Dipendenza dalla droga, sete di potere e Inquisizione saranno solo alcune delle sfide a cui andranno incontro i tre protagonisti di questo mix di realtà e fantasy.

Il lager nazista di Mauthausen ha quarantanove campi satellite per la raccolta di materie prime, ma in realtà ne esiste un cinquantesimo: si tratta del Kommando 50, un luogo misterioso e nascosto tra le montagne. Il maggiore Lauser riceve l'ordine di prendere il controllo del Kommando 50 e far esplodere l'unico ponte di accesso, e una volta arrivato capisce il motivo. Il campo è infatti sottomesso da un killer che nell'ombra uccide una ad una le guardie naziste nella sua violenta crociata contro le SS.

La Rivoluzione Francese si è conclusa e inizia il periodo di Terrore, con la popolazione di nuovo oppressa da nuovi poteri. Tra i tetti di Parigi si aggira un enigmatico individuo mascherato che si fa chiamare l'Ammazzaincreduli e agisce come un paladino della giustizia e difensore della plebe. Strani personaggi popolano le strade, e una serie di scritte misteriose iniziano ad apparire sui muri della città, insieme ad altri eventi inspiegabili come gli avvistamenti di Robespierre e Marat negli ospedali quando dovrebbero essere morti.

Scritto dall’autore ai tempi di Harvard sotto lo pseudonimo di John Lange, e pubblicato poco prima della sua morte, “Codice Beta” è un thriller dal respiro internazionale. Un gruppo terroristico guidato dal criminale John Wright minaccia di sterminare la costa occidentale degli Stati Uniti con un gas nervino. A tentare di sventare il piano sarà John Graves, vecchia conoscenza del terrorista con la quale quest’ultimo ingaggerà una guerra psicologica senza esclusione di colpi.

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le ReGIne Del MARe

Simbolo dell’eccellenza made in Italy, dal 1842 Riva è sinonimo di perizia ingegneristica e luxury design. Seguiteci con noi in questo mare, dove il naufragare è dolce. Anzi, dolcissimo...

Con l’estate arriva la voglia di solcare il mare. Una vacanza diversa, lontani dalle costrizioni della terraferma, liberi di andare dove si vuole. Senza rinunciare mai a stile ed eleganza, come insegnano da decenni le imbarcazioni del leggendario marchio italiano Riva. Rolls Royce del mare, imbarcazioni da sogno, superaccessoriate, che portano anche in mezzo al mare tutte le comodità di un’abitazione di lusso. Dal genio dell’architetto Giorgio Barilani nasce un gioiello diventato sinonimo di esclusività, il motoscafo Aquarama, il cui primo modello risale al 1962. Un vero simbolo, apparso al cinema innumerevoli volte, da Agente 007 – Dalla Russia con amore fino a La grande bellezza. Ed è proprio di grande bellezza che occorre parlare, osservando il suo scafo, interamente lavorato in mogano, verniciato e lucidato per esaltare le venature. Ogni dettaglio è curato artigianalmente, dando una concreta percezione della qualità dell’oggetto. I motori, di derivazione Cadillac e Chrysler, permettono di raggiungere i 45/50 nodi a seconda dei modelli. Oggi l’ere-

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WAllY Fondata nel 1994 dall’italiano Luca Bassani, Wally è nella nautica sinonimo di classe, design minimalista e futuristico, lusso, potenza e comodità. Non è un caso che molte celebrità vantino uno yacht di questa firma, tra cui Juan Carlos di Spagna, Marco Tronchetti Provera e Lindsay Owen-Jones. Uno dei più famosi yacht di recente costruzione della casa, il 118 WallyPower (in foto), è comparso anche nel film The Island, con Ewan McGregor e Scarlett Johansson. Non è difficile capire perché Wally riesca ad accendere la fantasia e i sogni proibiti di chi ama la nautica: questa compagnia riesce a vivere sul limite estremo dell’immaginazione, rendendolo una solida, potente realtà.

con porte ricurve per ogni cabina e libero accesso alla cambusa. Passando alla categoria Yacht, il 92’ Duchessa seduce con le sue linee snelle e sinuose, che tracciano un profilo armonioso. Il parabrezza si integra perfettamente con il look agile della nave, offrendo visibilità eccellente dalla plancia di comando. La barca è caratterizzata da soluzioni inedite, come la timoneria semicircolare e sopraelevata di tre gradini, mentre le ampie finestre sul ponte superiore permettono al sole di inondare il salone e la camera da pranzo. Vero e proprio tocco di classe è il prendisole contenuto nel garage: quando si apre il portellone sullo specchio di poppa, questo infatti scorre fino al bordo dell’acqua, creando una magnifica zona relax. Può essere questo un buon momento per acquistare una barca? Sicuramente, è un buon momento per lasciarsi ispirare dalle imbarcazioni Riva.

dità degli Aquarama è stata raccolta dai modelli Aquariva, che coniugano tradizione e innovazione, usando materiali pregiati e tecnologia all’avanguardia. Il ponte in mogano, con inserti di cedro, dialoga con le sofisticate finiture in pelle sulla plancia e sul timone, offrendo emozioni e vibrazioni positive. Il cambio elettronico a due velocità permette al motore Yanmar, da 380 HP, di raggiungere performance senza pari. La qualità Riva è immediatamente riconoscibile anche nei Superamerica, serie di modelli in vetroresina prodotti dal colosso italiano per 20 anni, che hanno garantito la fama del marchio in tutto il mondo. La Superamerica è stata la prima imbarcazione di tipo “cabin cruiser” costruita interamente intorno alle necessità e al comfort del capitano. Non a caso ci ha messo mano sempre mano il Barilani, che ha ideato un tambuccio diventato iconico: scalini ricurvi conducono dal salone a un foyer cilindrico,

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Photos by: Marco Capriotti - Fabrizio del Blasio

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SABRINA CI SVELA I SUOI SEGRETI Dal cinema alla televisione, fino al teatro. Un percorso, quello di Sabrina Paravicini, che abbraccia più di una realtà artistica, nella quale non manca di mettersi alla prova. E se una delle sue performance a teatro si intitolava “È ora di dire basta!”, a lei invece ancora non bastava: il suo legame con l’arte l’ha infine indirizzata alla letteratura A CURA DI ANDREA ERCOLANI Cominciamo col tuo ruolo più noto: Jessica Bozzi in “Un medico in famiglia”. Come sei approdata alla serie? Stavo lavorando nel '96 a Milano a un programma su Italia 1 chiamato “Village”, mi hanno contattato da Roma per un provino e l’ho affrontato in maniera molto tranquilla, anche perché in ogni caso avevo già un contratto con Italia 1 per un altro anno, ma gli sono piaciuta e sono stata inserita in questo progetto molto grosso, visto che durava per 14 mesi. A quel punto, ho dovuto fare una scelta molto veloce e lasciare il mio lavoro a Milano e affittare una casa per più di un anno a Roma, e alla fine invece di 14 mesi sono a Roma da 15-16 anni. È stato quindi questo provino che mi ha fatto Anna di Francesca, la

prima regista di “Un medico in famiglia”, a farmi arrivare nella serie. All'epoca avevo i capelli corti e loro volevano un personaggio frizzante, un po' fuori dalle righe, e forse gli piacevo anche per il fatto di avere un accento del nord. Nel corso delle quattro stagioni in cui hai partecipato, hai lavorato con volti noti non solo della televisione, ma anche del cinema italiano, come Lino Banfi, Giulio Scarpati e Claudia Pandolfi. Chi e come sono sul set? Sono dei grandi professionisti. Claudia è molto, molto simpatica, lo è stata fin dal primo giorno, e lo è anche quando ci si incontra fuori. Lino è estremamente generoso con tutti, si preoccupa molto sul set durante le battute, così come anche Giu-

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“Un attore deve essere bravo ad estraniarsi dai problemi personali ed essere al servizio della pellicola, ma se non sei in Un ambiente piacevole diventa veramente difficile.” lio. Ho dei ricordi meravigliosi di tutti, ma non solo di Lino, Giulio e Claudia, ma anche di tutti gli altri sul set. E invece fuori (dal set)? Valgono le stesse risposte di prima. Non dico che ho trovato una famiglia, ma sicuramente degli amici. Come ha inciso la lunga esperienza di “Un medico in famiglia” nella tua carriera televisiva? Aver interpretato un personaggio con una così grande visibilità da una parte mi ha chiuso delle porte, ma dall'altra me ne aperte tante altre, visto che gli altri sapevano già chi ero e come lavoravo, oltre ad aver avuto modo di incontrare registi e produttori in modo più semplice rispetto a chi ancora non aveva fatto nulla, o anche rispetto a me stessa. Prima di questo ruolo avevo fatto solo piccole parti in alcuni film, e la mia esperienza a Roma era praticamente nulla, ero radicata a Milano e ho sempre lavorato lì, quindi questa esperienza con “Un medico in famiglia” mi ha sicuramente aiutato e offerto tante opportunità. E invece nell’industria dello spettacolo in genere? Fin da ragazzina ho sempre avuto il sogno di essere una regista, e grazie alle porte aperte con il mio ruolo di Jessica, sono riuscita a realizzarlo dieci anni fa, con la produzione del mio film “Comunque Mia”. È stato molto faticoso, ma la mia esperienza a Roma mi ha insegnato molto su come gestire il lavoro che faccio. Passiamo invece al tuo percorso nel cinema: come è nata questa passione e come è cominciata la prima collaborazione con Maurizio Nichetti per “Stefano Quantestorie”? Ero molto piccola ed era il mio primo film, l'agenzia mi ha mandato a Milano per un provino ed è stato molto strano, perché comunque ero ancora fuori da questo mondo, e nonostante sapessi chi fosse Maurizio Nichetti, quando me lo sono ritrovato davanti non l’ho riconosciuto, mi sembrava lui però non ero sicura, e continuavo a guardarlo e a cercare di capire, invece poi mi ha spiegato che tutto quel percorso dalla strada fino all'ascensore e al suo ufficio gli era servito per osservarmi e iniziare a capire che tipo di persona ero. Il provino quindi è stato quasi una formalità, e mi hanno scelto insieme a un'altra ragazza per interpretare una coppia di studentesse. Nichetti è stato più volte soprannominato “il Woody Allen italiano”. Un soprannome azzeccato? E se sì, perché? Sì, lo è, anche se ci sono alcune differenze. Nichetti è molto meno erotico nella rappresentazione della commedia, inoltre, secondo me, la sua cinematografia è molto più ricca di poesia. Anzi, effettivamente Nichetti più che Woody Allen mi ricorda Charlie Chaplin.

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Dopo Nichetti, hai avuto modo di lavorare con un Maestro come Monicelli, venuto a mancare pochi anni fa. Come ha avuto inizio la collaborazione con lui? Anche lì mi trovavo a Milano e mi hanno proposto un provino, ma non sapevo che cercavano un'attrice giovane per interpretare la figlia di Margherita Buy. Mi ricordo che mi ha ricevuto nella sala riunioni di un hotel, dove c'era un tavolo che, non esagero, era lungo 5-6 metri, al che io ho tentato di avvicinarmi per farmi vedere e lui mi ha detto: “No no, stia pure lì, la raggiungo io dall'altra parte del tavolo”. Così mi sono seduta, lui si è avvicinato e mi ha chiesto se avevo gli occhi azzurri, gli ho risposto di sì e mi ha detto: “Va bene, vada via grazie”. Tra quando sono uscita dalla macchina e quando ci sono rientrata erano passati massimo 6 minuti e mezzo, per questo ero abbastanza avvilita, mi sono chiesta: “Ma che provino è questo?”, invece dopo 5 minuti mi ha richiamato l'agenzia, dicendomi che lui mi aveva scelta. È stata una cosa che non dimenticherò mai per la sua stranezza, e il fatto che gli siano bastati 2 minuti per scegliere un'attrice la dice lunga sul carattere e lo stile particolare di Monicelli. E che persona era sul set? Era una persona vivacissima, quando ho recitato per lui aveva già più di 80 anni, ma nonostante ciò era molto dinamico, si presentava in jeans, maglietta a maniche corte e scarpe da tennis. Successivamente hai avuto la possibilità di lavorare anche con Carlo ed Enrico Vanzina in “Quello che le ragazze non dicono”, in cui facevi la parte di Laura. Parlaci un po’ di quest’esperienza... Anche quella è stata un bella esperienza. Abbiamo girato a Milano per quattro settimane ed è 27

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“se si vUole diventare attori, vedere molti film, confrontarsi con i professionisti. È Una scUola anche vedere film, vedere cosa fa servillo, cosa fa castellitto. È Una scUola stUdiare i migliori attori che abbiamo in italia.” stato il mio primo ruolo da protagonista, anche se nel film effettivamente i protagonisti erano quattro. Ho lavorato con bellissime persone, infatti devo dire di essere stata molto fortunata ad essermi trovata in ambienti di lavoro sempre piacevoli, senza competizioni o tensioni. Questo è stato un aspetto molto importante, anche perché se non si lavora bene poi gli effetti si ripercuotono sulla performance recitativa, e quello che rimane al pubblico è ciò che vede. Un attore deve essere bravo a estraniarsi dai problemi personali ed essere al servizio della pellicola, ma se non sei in un ambiente piacevole diventa veramente difficile. Sappiamo che nel tuo rapporto con il cinema non sei soltanto attrice, ma anche sceneggiatrice e regista. Quale di questi ruoli ti stava più a cuore prima di cominciare la tua carriera? Guarda, io il ruolo di regista alla fine non credo di meritarlo, è vero che ho fatto un film autoprodotto, ma non ho l'esperienza per potermi definire una vera regista. Se dovessi scegliere comunque tra le tre penso che opterei per attrice. Come e perché è nata questa passione? La passione ce l'ho avuta da sempre, ma se devo dirti proprio il momento che ha “aperto” il canale della passione è stato quando ho visto “La doppia vita di Veronica” di Krzysztof Kieslowski. E dopo, è rimasto lo stesso? Sai, questo ambiente è comunque duro e difficile, quindi la passione c'è, ma ci sono sempre periodi di alti e bassi, con momenti in cui vorresti mollare tutto e altri in cui non puoi pensare a come potresti fare altro. Nel tuo cortometraggio “Maschi e Femmine”, ha recitato anche una tua collega di “Un medico in famiglia”: Lunetta Savini, interpreta di Cettina. Che rapporto c’è tra voi e come siete arrivate a collaborare in “Maschi e Femmine”? Lunetta è una persona intelligentissima, molto lucida, una grande e rigorosa professionista. Si trattava di un cortometraggio di commedia esilarante, di un bel personaggio, e mi ha detto subito di sì. Abbiamo girato e ha vinto una menzione speciale a qualche festival. È stata la mia prima regia, e come molte cose di questo tipo ha avuto un ciclo di vita di un anno, in seguito mi sono dedicata ad altro. Come numerosi attori italiani, hai calcato anche le scene teatrali, soprattutto con il regista Rinaldo Felli. Il lavoro in teatro ha influito sulla tua carriera cine-

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TUTTI I VOLTI DI SABRINA Sabrina Paravicini, nota per il ruolo di Jessica Bozzi nelle prime quattro stagioni della serie “Un Medico in Famiglia”, racconta il suo percorso e i suoi interessi ai lettori di DP Mag. Esordisce al cinema nel 1993 con “Stefano Quantestorie”, per la regia di Maurizio Nichetti, per poi lavorare con nomi importanti del cinema italiano come Mario Monicelli e i fratelli Carlo e Enrico Vanzina. Nel frattempo, oltre a continuare il suo percorso professionale recitando in diverse serie televisive, decide di dedicarsi al teatro e alla letteratura. Nel 1997, scrive la sua prima di cinque opere: “Figli dell’albergo”, fino alla sua ultima pubblicazione: “Supermarket Porno”.

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“adoro scrivere, mi permette di freqUentare Un mondo interiore che mi sUscita emozioni molto forti.”

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DP / NTERVISTA matografica e televisiva? Sì, dietro al teatro c’è una preparazione del personaggio molto intensa, quindi l'approccio ai personaggi che ho avuto anche in altri ambiti ha sicuramente risentito di queste esperienze. Dopo l’ultimo spettacolo “È ora di dire basta!”, sempre per la regia di Felli, tornerai a teatro? Puoi anticiparci qualcosa? Quello è stato un monologo molto intenso e stancante, con 55 minuti sempre in scena e diversi cambi d’abito. Mi sto ancora riposando da quest’esperienza, sicuramente tornerò sul palco, ma solo nel momento in cui avrò per le mani un progetto per cui ne valga la pena. Non solo attrice, regista e sceneggiatrice, ma anche scrittrice. Come mai ti sei voluta avvicinare alla scrittura e cosa ti ha portato a scrivere il tuo primo libro: “Figli dell’albergo?” La scrittura ha sempre fatto parte di me. Ho avuto questo folgorante incontro letterario con Pirandello, le sue tematiche, le sue maschere sono diventate in effetti un tema ricorrente nelle mie opere. “Figli dell’albergo” è venuto fuori mettendo insieme diversi pezzi della mia infanzia. È nato come lungo soggetto da proporre a Maurizio Nichetti, il quale lo ha sottoposto a una casa editrice, dicendomi che la sceneggiatura era adatta ad un libro. Così mi hanno mandato il contratto, abbiamo pubblicato il libro e in seguito sono arrivati altri progetti. È una cosa che faccio parallelamente al mio lavoro. Adoro scrivere, mi permette di frequentare un mondo interiore che mi suscita emozioni molto forti. Di recente è uscito il tuo ultimo libro: “Supermarket Porno”. Come mai hai voluto raccontare un tema così controverso? Ovviamente il titolo è molto provocatorio, l’idea era quella di raccontare due tabù della società: la malattia mentale e il sesso inteso come incapacità di avere relazioni. È venuto fuori un libro molto forte, con un linguaggio davvero crudo, non mi sono data limiti nello stile narrativo che non è stato censurato dall’editor. Una domanda ingenua: i parenti e gli amici che lo hanno letto, che ti hanno detto? Gli amici ne sono rimasti colpiti, confessandomi emozioni simili a rabbia, commozione e introspezione. Chi mi conosceva mi ha telefonato, quelli che non avevano il mio numero mi hanno scritto, e alcuni critici hanno scritto recensioni sul libro. Di recente il cinema italiano ha subito una sorta di “svolta” se vogliamo, con il Premio Oscar a Sorrentino per “La Grande Bellezza”. Credi che il cinema italiano sia realmente sull’orlo del cambiamento? Credo che il suo film sia veramente bellissimo, e meritava tutti i premi che ha vinto. Non generalizzerei, anche il cinema ha le sue fasi, e ogni fase porta a una sorta di Ground Zero da cui poi emerge qualcosa. Ci sono almeno 15, 20 registi, molto bravi in Italia, e i nostri prodotti sono comunque interessantissimi. Cosa pensi di Tony Servillo, protagonista assoluto del film, come attore? Lui è straordinario, è uno degli attori più bravi che ci sono, contemporanei e a livello internazionale, è bravissimo. Tony Servillo è uno veramente uno degli attori più bravi del mondo. Ti è piaciuto “La Grande Bellezza”?

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Sì, io sono una fan di Sorrentino, li ho visti tutti i suoi film. Considerata la tua esperienza non soltanto in televisione, ma anche nella realizzazione di cortometraggi, cosa consiglieresti ai giovani che vogliono intraprendere una carriera di questo tipo? Di studiare, di affidarsi ai propri insegnanti, e cercare di non disperdere le energie in cose inutili ma di focalizzarsi sulle cose importanti, per fare un cammino che porti a questo lavoro. Comunque cercare di fare una scuola buona, di avere buoni contatti per farsi vedere. Cercare sempre di avere una linea immaginaria su quello che si vuole fare e tirare dritto verso quella linea. Non perdersi in cose che allontanano dall'obiettivo. Ecco, di essere molto determinati, di studiare e di essere molto determinati. Bisogna vedere molti film, confrontarsi con i professionisti. È una scuola anche vedere film, vedere cosa fa Servillo, cosa fa Castellitto. È una scuola studiare i migliori attori che abbiamo in Italia. Tra i tuoi colleghi, c’è qualcuno di cui invidi una qualche caratteristica? Sia professionale che non? No, mi piacciono molti attori, molte persone, però cerco di non fare paragoni con nessuno, ecco. Parliamo un po’ della Sabrina fuori dalle scene. Hai qualche altra passione oltre allo spettacolo e alla scrittura? Qualche sport ad esempio? No, io sono una che legge molto, che va molto al cinema, lo sport non mi appartiene molto, non faccio neanche le scale di casa. [ride] Come ti mantieni in forma? Rivelaci qualche segreto di bellezza! Io sono una a cui piace molto mangiare, per cui poi regolarmente quando esagero cerco di mettermi a dieta. Però ecco, no, non ho una strategia precisa. Un “peccato di gola” a cui non sai rinunciare? A tutto! Adoro la pasta, e non riesco neanche a mettere sulla tavola porzioni piccole. Che musica ti piace? Sono molto legata ad alcune colonne sonore tratte dai film, piuttosto che dalla musica tradizionale, e non seguo alcun cantante in particolare Un tuo pregio ed un tuo difetto? Sii sincera. Mi sento abbastanza paziente e lungimirante. Però sono molto impulsiva, che può suonare come un ossimoro a questo punto, ma questa parte di me viene fuori generalmente sulle cose quotidiane. Un Paese nel mondo per cui lasceresti l’Italia? È sicuramente l’America, New York… oppure la Francia, Parigi! E dove invece andresti oggi in vacanza? Sicuramente verso il mare, mi trasmette molta serenità. Adoro la Sicilia, è un posto meraviglioso e ci andrei subito. Tu sei originaria di Morbegno, in Lombardia. Per quale motivi consiglieresti a un amico un weekend lì? È un posto tranquillo, si possono scorgere bei paesaggi montuosi e le persone sono davvero carine. Concludiamo con qualcosa di divertente: sfreghi una lampada di Aladino e ne esce un Genio che può esaudire tre tuoi desideri… Cosa gli chiedi? Chiederei che mi venisse a citofonare un attore americano per promuovere la mia ultima sceneggiatura e di poter vivere nel mio piccolo momenti in sintonia con me stessa. Per l'ultimo desiderio, ti dico solo due parole: mio figlio.


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Maurizio Merluzzo, doppiatore, tra gli altri, di Vikings e protagonista della web series “Cotto & Frullato� diretta da Paolo Cellamare.

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FrullATo... di vichingo? DI MATTEO FIORE

Maurizio Merluzzo, che doppia in Italia Ragnarr, protagonista dell’acclamata serie TV “Vikings”, ci parla della sua carriera e del successo della web series “Cotto & Frullato” di cui è personaggio principale. Vichinghi e frullati andranno d’accordo? Davanti alle telecamere di “Cotto & Frullato”, Maurizio Merluzzo diventa un esperto nel preparare prelibatezze culinarie, per poi frullarle insieme in un mix di satira e testosterone. Negli studi di doppiaggio, presta la sua voce a decine di personaggi di cartoni animati e serie TV. In occasione del suo recente coinvolgimento nella serie “Vikings”, il brioso ventisettenne ci ha concesso un’intervista, questa volta senza dover impostare la voce. One Piece, Naruto, Yu-Gi-Oh!, Pokémon. Hai doppiato alcuni tra i cartoni animati più amati al mondo. Chi è il tuo personaggio del cuore? E quale altro cartone avresti tanto voluto doppiare? Per quanto riguarda gli anime, ho doppiato qualche anno fa per il venticinquennale di Hokuto No Ken la serie “Raoul il dominatore del cielo” di soli tredici episodi. Kenshiro è sempre stato il mio anime preferito, può testimoniarlo la famigerata orsa maggiore che ho tatuato sul polpaccio! Ma il punto è che il mio personaggio del cuore da bambino era un certo Yuza delle nuvole, al quale sono riuscito a prestare la mia voce proprio in questa serie. Per questo è sicuramente quello che ricordo con più affetto. Per quanto riguarda l’anime che avrei voluto doppiare, invece, direi Gurren Lagann. Amo il personaggio di Kamina, ma purtroppo è già stato doppiato… Non si sa mai che non possa riscattarmi in anime futuri, però! Hai doppiato anche videogiochi di successo, tra cui Call of Duty: Black Ops e Assassin’s Creed III. Com'è doppiare un videogioco? Più facile o più difficile? Partiamo subito dalle differenze: nei cartoni animati e nei film il doppiaggio avviene a prodotto terminato. Noi possiamo vedere il video e doppiare sulla base di questo. Il videogioco, invece, viene doppiato in fase di produzione, quindi molti mesi prima, persino un anno, dalla sua pubblicazione. In questo

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caso, possiamo affidarci solo all’audio originale delle battute, senza poter vedere nulla del gioco; non sappiamo a cosa si risponde o si domanda, né quanto siamo distanti dall’interlocutore, aspetti che senza dubbio creano delle difficoltà. Ti dirò allora, doppiare il personaggio di un videogioco può risultare meccanico, ma ho amato interpretare “Anarchy” in Batman: Arkham Origins, una sorta di bombarolo che parla attraverso gli altoparlanti disseminati a Gotham dando vita a lunghi monologhi; tutto questo permetteva di avere molta libertà di espressione sulla recitazione, quindi mi sono potuto sbizzarrire. Nella serie TV Vikings presti la voce al protagonista, Ragnarr Loðbrók. Come ti sei trovato nei panni del personaggio? Sei un po' vichingo anche tu? Ma perché no! Mi sono divertito tantissimo a doppiare Ragnarr. Travis Fimmel è un attore eccezionale anche per quanto riguarda il doppiaggio e trovo il suo timbro simile al mio nelle intonazioni più gravi. In realtà vedendo la prima puntata la mia voce era l’unica a non convincermi, poi però ne sono rimasto compiaciuto. È piacevole sentire quello che ho fatto, provare a giudicarmi, a volte piacermi, a volte meno. Il tuo canale YouTube è tra i più seguiti in Italia, e ha riscosso un enorme successo. Puoi raccontarci brevemente cos'è “Cotto & Frullato” e come ti è venuta l'idea? Tutto nasce all’inizio del 2012 insieme a Paolo Cellamare. Io sono un attore e un doppiatore, lui un regista e un autore che conosco da tanti anni. Così ci siamo detti: perché non fare qualcosa di nostro? Proviamo a creare un pezzo da proporre a una casa di produzione. Solo nel momento in cui ci siamo accorti che nessuno sembrava filarci di striscio abbiamo deciso di virare verso YouTube, dove, non avendo vincoli di sorta, potevamo fare quello che avevamo in mente con i mezzi, un linguaggio e uno stile che ci sarebbe appartenuto sicuramente di più. A questo punto, credo che Paolo sia riuscito a costruire intorno a me un format vincente, e abbiamo messo su una squadra di amici professionisti. In realtà, avevo sul serio questa mania di frullare la colazione più volte, e lui mi propose il tema della cucina. Così venne fuori “Cotto e Frullato”.


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aCook, (app)roposito di CuCina Il fondatore e direttore del team di sviluppo “Arianna” Salvatore Carlucci ci parla della sua creatura, un social culinario made in Italy considerato già l’instagram delle ricette Di Matteo Fiore aCook Together è l’app per iOs realizzata da “Arianna”, un piccolo team di sviluppo nato dalla passione e dall’amore che una manciata di italianissimi ragazzi riescono a imprimere nelle loro creazioni. Si tratta di una sorta di piattaforma social in cui l’utente, una volta registrato, si troverà davanti a numerose e potenzialmente infinite ricette, non provenienti da chef di fama internazionale ma semplicemente da altri utenti con la passione per la cucina, che potranno sperimentare le loro creazioni, condividerle, votarle e farsi votare in modo da scalare la classifica. Lasciamo che sia il suo “papà” Salvatore Carlucci a parlarcene nelle nostra intervista. Qual è l'idea alla base di aCook? Come nasce questo progetto? L’idea di aCook nasce a fine 2012, banalmente, da una mia esigenza: rientrando a casa di sera non sapevo mai cosa cucinare, vuoi per mancanza di fantasia o di ingredienti da mettere insieme. Allora perché non realizzare un’app la quale, inserendo tutti gli ingredienti presenti nella dispensa di casa, potesse sug-

gerirmi cosa cucinare? Da questo semplicissimo concetto nasce la prima release, pubblicata il 23 febbraio dello scorso anno, ma è stato soltanto il seme per un progetto che stava iniziando a germogliare qui all’interno di Arianna. Ci siamo resi conto che gli utenti desideravano condividere le proprie ricette, esprimere la propria opinione. A questo punto abbiamo deciso di realizzare un punto di incontro dove tutti gli amanti della buona cucina potessero trovare nuove idee, un crocevia tra le persone che amano mettersi in gioco e le persone che vogliono sperimentare semplici e gustose ricette. Sarà possibile inserire video tutorial all'interno delle ricette? Nella realizzazione di aCook, l’utente tipo che avevamo in mente era quello che non aveva molto tempo a disposizione e volesse approfittare di una soluzione veloce e intuitiva. Per questo motivo, non abbiamo inserito la possibilità di creare e incorporare video tutorial, ma nulla vieta che in futuro potremmo intraprendere una direzione del genere.

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www.acook.it Scaricabile da App Store

Salvatore Carlucci, fondatore e direttore di Arianna, nonché ideatore di aCook.

che ha bisogno di corposi investimenti se si vuole riuscire a emergere. Mi piacerebbe realizzare altri videogiochi, ma attualmente per questi motivi non crediamo di poter fare qualcosa di nuovo. In che modo avete intenzione di avvicinare e far conoscere i vostri prodotti alle persone? Fortunatamente Apple si è resa conto, il mese scorso, dell’esistenza di aCook e siamo attualmente in primo piano tra le novità. Questo accresce sensibilmente la nostra visibilità, che cerchiamo di mantenere alta mettendoci sempre gioco in quanto team. Siete già al lavoro su progetti futuri? In realtà siamo al lavoro nella realizzizione di app per alcuni clienti di cui non posso parlare, ma attualmente il nostro obiettivo è far crescere aCook, oltre che renderlo disponibile anche per dispositivi Android. In poco più di un mese è riuscito a contenere più di mille ricette, e soprattutto gli utenti vogliono vivere il social, continuano ad utilizzare la nostra app e di conseguenza... i loro fornelli!

Il “piatto forte” è l’Italia, ma avete pensato anche al resto del mondo? Essendo una startup, disponiamo di risorse limitate, quindi abbiamo pensato di puntare inizialmente sul mercato italiano, ma il nostro target è in effetti il mondo. Mi piacerebbe che all’estero potessero provare la cucina italiana, quella tradizionale messa a disposizione da ognuno di noi. Come nasce il vostro team? Il nostro team si edifica sulla passione che abbiamo verso questo tipo di lavoro. L’idea di creare un gruppo è partita da me e ha contagiato mio fratello Michele e il nostro socio Riccardo Bianchi; abbiamo quindi iniziato a espanderci e sviluppare applicazioni per conto terzi, oltre che prodotti interni quali aCook e il nostro gioco mobile Granny and the Thief. Puoi parlarci di questo progetto? Avete in mente di realizzare ancora qualcosa di simile? Granny and the Thief è un pezzo del mio cuore. Da anni sogno di entrare nel mondo dei videogiochi, ma si tratta di un mercato

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VITA da (a)MARE Siamo nel bel mezzo dell’estate, ed è il momento per dare libero sfogo alla voglia di avventura e positività. Con gli abiti corti che vi suggeriamo in queste pagine, sarete uniche e affascinanti anche in riva al mare A curA di AlessiA PAdulA Estate: sole e mare… Ma non solo! Eh sì, perché sono tante le occasioni per sfoggiare grazia ed eleganza anche lontano da teli e ombrelloni. Cosa indossare nel tragitto da casa verso il mare? E a quell’aperitivo sulla spiaggia, quando la brezza estiva comincia a farsi sentire? Le soluzioni sono tante, e ci permettono di sfoggiare la tintarella rimanendo allo stesso tempo sempre impeccabili nello stile. Cominciamo con la collezione di vestiti corti Blumarine: delicate tinte pastello comunicano sensazioni positive e voglia di divertirsi, evocando i colori dell’estate. Vestiti semplici ed eleganti, molto classici, che quasi sembrano richiamare le dolci e soffuse atmosfere degli anni ’50. L’energia del giallo impreziosisce un vestito con cintura, perfetto per una serata al ristorante in riva al mare. Senza rinunciare a un tocco di sensualità, con due vestiti che lasciano scoperte le spalle, disponibili in versione gialla e leopardata azzurra. Bianco e azzurro ri-

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BLUMARINE

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cordano la delicatezza della spuma del mare, poetica immagine da sirenetta di Andersen, e sono perfetti se abbinati a un foulard delle stesse tonalità avvolto al collo. Maglia a righe e short a quadretti sono poi la combinazione perfetta per un look “easy going”, ma che non rinuncia alla classe, perfetto per una serata tra amiche. In direzione completamente diversa si muove la donna Chanel, forte e indipendente, che esprime personalità tramite i suoi vestiti e non ha paura di dire le cose come stanno. Un’artista fuori dagli schemi, che sembra essere uscita da un caffè parigino: il taglio dei vestiti è originale e sconsiderato, mentre le texture ricordano le sperimentazioni materiche degli artisti avanguardisti. Questo è il frutto di un Karl Lagerfeld senza freni, che si ispira al mondo del-

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l’arte creando una collezione dove ogni pezzo non stonerebbe all’interno di un quadro o di un’opera concettuale. I vestiti di Chanel, un po’ come Midnight in Paris di Woody Allen, hanno il potere mistico di portarci in una dimensione lontana, ma allo stesso tempo riescono a cogliere l’essenza più dinamica della nostra epoca. Una collezione che oseremmo quasi definire postmoderna: Chanel rimane fedele alle sue ossessioni, come il tweed, sperimentando allo stesso tempo con nuovi colori, come il rosa e il blu, nelle varianti pastello e nelle sfumature fluorescenti, che si compenetrano magistralmente tra loro andando a comporre un variegato affresco di tonalità. Dalle sofisticate ambizioni di Chanel passiamo al caleidoscopio a tratti un po’ naïf e sbarazzino di Desigual, per una collezione che richiama alla mente i travolgenti ritmi di una samba brasiliana. Stampe tie-dye raffigurano giochi di grafica a metà tra l’astrattista e il floreale, e permettono al marchio spagnolo di conquistare ogni tipo di persona. Colori freschi, vitali e pieni di carattere, in grado di riportare il sorriso anche a una semplice occhiata: leggerezza è la parola d’ordine, che si rispecchia anche 41

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DP / FASHION nei materiali, delicati e piacevoli sul corpo. Desigual si distingue ancora una volta per la sua visione unica, in grado di mixare stili anche molto diversi tra di loro, riuscendo a creare una sintesi di sicuro impatto. Ogni pezzo è animato da grande spirito, romantico e artistico, e si adatta al clima dell’estate, puntando allo stesso tempo costantemente a enfatizzare la figura della donna. Il motto “for everybody sex, fun&love” descrive alla perfezione una collezione che non si prende sul serio, scherza e incanta, con atmosfere etniche e spumeggianti. La “mujer” Desigual seduce e lascia senza fiato, diventando la protagonista di ogni occasione.

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La donna secondo Motivi è giovanile e acqua e sapone, ama farsi notare per la sua eleganza e conquista chiunque con il suo ineffabile bon ton. Questo si traduce quindi in abiti che spalancano la finestra su un mondo di colori tenui e freschissimi. Una collezione Summer, quella di Motivi, che punta tutto sulla semplicità, con tagli classici e senza tempo. Fashion-chic è la parola d’ordine, grazie ad abiti che vanno dal lineare al più sbarazzino. Simpaticissimo il minidress, smanicato con la stampa a fenicotteri, che richiama atmosfere estive e inondate dal sole, mentre una cintura coordinata sottolinea il punto vita. Sempre all’insegna della delicatezza la camicia in jeans delavé, da abbinare con una gonna sporty in pizzo per un outfit in grado di coniugare grinta e femminilità. Per chi invece ama i colori più caldi, c’è il tubino con stampa a base rossa, dal carattere passionale, che nella semplicità delle sue geometrie sembra quasi voler richiamare le decorazioni astratte del mondo mediorientale. E certo la voglia di sorseggiarsi un drink in riva al mare, magari di fronte a un tramonto di Sharm elSheikh, è davvero tanta...


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ESPRIT Il mood di Esprit è, come al solito, allegro, vivace, frizzante. Anche se l’estate sembra tardare ad arrivare, la leggerezza di questo marchio ci permette di respirare la delicata atmosfera delle brezze estive, del sole che con il suo tepore riscalda la pelle… Le farfalle sono le protagoniste di un abito smanicato, fasciato in vita, che esalta le forme con sensuale giocosità. Esprit colpisce con il suo stile country, che fa pensare a tenere avventure romantiche in mezzo all’erba… Staremo forse correndo troppo con la fantasia? Per le amanti della campagna, il vestito a tema floreale, su base blu, è semplicemente imperdibile. Lo stesso vestito è disponibile anche in un’altra variante, ancora più variopinta. Ma Esprit non rinuncia neanche a look più sofisticati e cittadini, e propone quindi due vestiti ade-

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renti, uno in rosso, passionale e aggressivo, e un elegantissimo nero, dal taglio netto e accattivante, oseremmo dire quasi hitech. Varietà e versatilità sono le chiavi di volta di una collezione adatta per tutti i momenti della giornata, dall’uscita in spiaggia mattutina fino alle occasioni di uscita serale. Anche il tubino scuro è un’ottima alternativa per la sera, con un raffinato motivo floreale. Per chi invece preferisce un colore più originale, l’abito verde acqua è una risposta di classe, impreziosita da un taglio a pieghe e da una scollatura in raso che si lancia in un romantico gioco di vedo-non vedo. Anche per questo mese la nostra rassegna fashion giunge al termine, ci auguriamo di avervi fatto un po’ sognare e che i nostri consigli possano accompagnarvi nelle vostre avventure estive...

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RIHANNA STILE GRAFFIANTE RubRica a cuRa di Micaela RoManini

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Camaleontica, determinata e provocatrice per natura, non passa giorno che non si parli di lei. La sua personalità e il suo carisma sono ineguagliabili, e la popstar barbadiana sembra ribadirlo ad ogni apparizione pubblica, tanto da vestirsi di soli Swarovski per ricevere il Premio Style Icon Award 2014 (foto 1 e 2). Cantante, attrice, doppiatrice, stilista, Rihanna è inarrestabile. Dopo aver realizzato 7 album in 7 anni, diventando un’icona mondiale, e aver prestato la voce a uno dei personaggi del corto animato “Happy Smekday” della Dreamworks, in uscita nel 2015, la popstar è adesso nuovamente al lavoro in sala di registrazione. Confermata come l'artista più venduta dell’era digitale e l'icona di stile del 2014, la particolarità di “Riri”, in fondo, è solamente una: essere se stessa. In occasione di un'apparizione ufficiale, di un match di basket, o di una partenza per un tour, lo stile casual chic di Rihanna, sofisticato e allo stesso tempo graffiante, ottiene lo scopo di esaltare una personalità già di per sé esplosiva. Il risultato è affascinante, un mix tra stile sporty chic ed eleganza moderna, come nell’altro scatto che vi proponiamo (foto 3): t-shirt oversize nera in tinte accese, pants tuxedo e sandali con catena oro, per un total black accattivante. Il rossetto nei toni del fuoco è la proverbiale ciliegina sulla torta, per completare un look da vera diva hollywoodiana.

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Vivi da protagonista il tuo viaggio! Vieni a giocare a tennis a Dubai Tre giorni di sport ed un meraviglioso torneo di tennis tra grattacieli, mare e deserto ti aspettano. Ad ottobre vivi il relax alla scoperta della favolosa Dubai, strabiliante cittĂ cosmopolita e fuori dal comune. Un viaggio magico dove tu sarai il protagonista. rise Offerta

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Top 10 gli hotel piÚ curiosi al mondo Vi offriamo una stupefacente classifica degli alberghi che, in giro per il mondo, sono diventati famosi per le loro caratteristiche assolutamente fuori dal comune, a volte davvero folli! Diamogli un’occhiata piÚ da vicino... A curA di MAtteo Fiore


10. Marques de riscal – Rioja alaveSa (Spagna)

Il nome di Frank O. Gehry non vi suggerisce nulla? Se avete apprezzato l’arte del Museo Guggenheim di Bilbao, troverete interessante l’idea di potervi distendere nelle geniali soluzioni di design del rinomato architetto contemporaneo grazie al suo Marques de Riscal. Sorretto da una struttura a pilastri, l’hotel unisce la tradizione vitivinicola della zona con tendenze di design del ventunesimo secolo. È suddiviso in due sezioni collegate per mezzo di un ponte pedonale sospeso, e ospita 43 camere di differenti forme. Inoltre, i variopinti nastri in metallo che lo circondano servono a proteggerlo dal sole, mantenere una buona temperatura interna e fornire energia alla struttura.

9. Hotel Woodpecker – Stoccolma (Svezia)

Se fin da piccoli una casa sull’albero è tutto ciò che avete sempre desiderato, l’artista svedese Mikael Genberg può aiutare a realizzare i vostri sogni. Questo hotel dalle fattezze di una classica casa di legno si sorregge a 13 metri di altezza, incastonato in una quercia vecchia 130 anni e cresciuta nel parco centrale di Västerås, vicino Stoccolma. La casa, dotata di tutti i servizi essenziali, è raggiungibile tramite una scala di corda e offre una vista meravigliosa del parco e del lago adiacente. Perfetta per godersi un romantico tramonto in compagnia.

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8. landHotel Hof Beverland - oStbeveRn (geRmania)

I tedeschi di Ostbevern amano a tal punto la birra da aver costruito un hotel in onore della lunga tradizione birricola della cittĂ . Se, come loro, amate rilassarvi mentre sorseggiate un boccale di ottima birra artigianale, qui potrete farlo immersi in vasche idromassaggio realizzate a partire da reali botti in legno risalenti al

diciannovesimo secolo. Tra un sorso e l’altro, potreste decidere di schiacciare un pisolino nella suggestiva “tana del luppolo�. Qui sono disposte grandi botti utilizzate in precedenza per oltre cento anni e incavate ad hoc per ospitare un comodo materasso dove poter dormire in coppia.

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7. kuMBuk river – KumbuKKan oya RiveR, buttala (SRi lanKa)

Nello stato dello Sri Lanka, i visitatori possono godersi il meraviglioso paesaggio naturale di un’oasi costeggiata dal fiume Kumbukkan Oya, situata a sud-est dell’isola. Se volete trascorrere qui una notte dal sapore squisitamente etnico, troverete ad aspettarvi un imponente alloggio dalle sembianze di un elefante. Il pachiderma è stato costruito utilizzando esclusivamente rami e fogliame, rimanendo coerente al clima ecologico che si respira nei dintorni, mentre nel suo ventre sono dislocate le stanze in cui poter pernottare. Attenti a non farvi digerire!

6. Hotel costa verde – paRco nazionale manuel antoni, QuepoS (coSta Rica)

Amanti del viaggio, è arrivato il vostro momento. Grazie a questo singolare albergo sorto dalla carcassa di un reale Boeing 727 del 1965, potrete provare la sensazione di ritrovarvi superstiti di un fortunato schianto aereo, un po’ come i protagonisti della serie televisiva Lost. Neanche a dirlo, parliamo dello stesso modello di aereo comparso all’interno del telefilm. Il velivolo si trova nel Parco Nazionale Manuel Antoni, situato al margine della foresta pluviale, ed è quindi completamente immerso nel verde della natura. Incastonato alla perfezione nella flora locale quasi fosse realmente precipitato, offre alloggi che, seppur molto costosi, godono di un suggestivo panorama dell’Oceano Pacifico. Credeteci, non avrete bisogno di alcun segnale di fumo!

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5. itHaa undersea restaurant - conRad maldiveS, Rangali iSland (maldive)

Ci spostiamo nelle profondità dell’Oceano Atlantico per far visita alla fauna sottomarina grazie al famoso e pluripremiato Ithaa Undersea Restaurant. Come si evince dal nome, si tratta di uno dei sette ristoranti del “Conrad Maldives”, un lussuoso complesso alberghiero che sorge su due isole private delle Maldive. Situato ben 13 metri sotto il livello del grande blu, il resort è letteral-

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mente circondato dalla barriera corallina, abitata da una fauna fitta e colorata che riuscirà a sbalordirvi, e frequentata da allievi sommozzatori. Oltre alla ristorazione, è possibile pernottare circondati da creature marine nella suite adiacente, interamente realizzata in vetro per offrire un risveglio illuminato dai riflessi che filtrano attraverso la barriera corallina.


4. luMilinna snoW castle – Kemi (Finlandia)

Parlando di hotel memorabili, senz’altro avrete sentito parlare almeno una volta di suite fatte di ghiaccio. Ma cosa direste di un intero castello fatto di neve? Se amate l'inverno, i paesi nordici e le fiabe Disney, il Lumilinna Snow Castle saprà soddisfarvi con i suoi ventimila metri quadri di area coperta che ne fanno la più grande struttura di neve al mondo. La temperatura interna non super mai i -5° C, che è possibile considerare come temperatura estiva a confronto dei -30 in cui si aggira quella esterna. All’interno delle camere si dorme in pratici sacchi a pelo, e sono presenti anche aree atte alla ristorazione e alla ricreazione per bambini. Il castello viene ricostruito con un’architettura differente da 18 anni esclusivamente nei mesi invernali.

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3. palacio de sal - poRto di colchani (bolivia)

Nel più grande deserto di sale al mondo quale il “Gran Salar de Uyuni”, non potevano di certo mancare hotel costruiti interamente con blocchi di sale; estratti dalle vaste saline circostanti infatti, costituiscono pareti, soffitti e arredamento, eccenzion fatta soltanto per quanto riguarda le toilet e i tetti. Il

primo di questi risale al 1995 e divenne presto un'attrazione turistica grazie alla sua favorevole posizione al centro del deserto. Il Palacio De Sal è proprio uno di questi particolari alberghi, e sorge nel porto di Colchani al confine con il deserto. Il conto potrebbe essere... altrettanto salato, vi abbiamo avvisati.

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2. Godiva cHocolate suite - bRyant paRK hotel (new yoRK)

Questa volta si parla di un vero e proprio Hotel, ma di una suite particolarmente golosa. La “Godiva Chocolate” è stata ospitata presso il Bryant Park Hotel di New York nel 2008 per San Valentino. Nella suite tutto l’arredamento, e dico tutto, è fatto di cioccolata, compresi pareti, pol-

trone, lampadari e diverse opere d’arte appese ai soffitti tra cui un masterpiece di Klimt. La suite ha riscosso tanto successo da essere tornata a grande richiesta in tutta la sua golosità l’anno successivo. Neanche Willy Wonka poteva sperare di fare di meglio!

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1. MaGic Mountain lodGe – patagonia (cile)

Gli amanti di mondi e atmosfere fantasy tipiche dell’immaginario tolkieniano potranno finalmente realizzare i propri sogni più sfrenati, grazie a questa meravigliosa quanto singolare costruzione. Non siete stati catapultati nella Terra di Mezzo, non ci sono hobbit né elfi, e nessuno è alla ricerca di un potentissimo anello. Siamo in Patagonia, di fronte al Magic Mountain Lodge. L’hotel è costituito da 13 stanze ed è realizzato in pietra naturale con un’interessante struttura conica legata a una precisa leggenda; si narra infatti di una montagna incantata all’interno della regione, il cui raggiungimento avrebbe portato all’avverarsi dei propri desideri. La sua superficie è ricoperta da vegetazione dal quale spiccano le finestre delle stanze, tutte di forma arcuata con sommità in legno e tende perlacee. ...Il mio tessssoro!

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Di AnDreA ercolAni

Thailandia Terra di Tradizioni e misTero

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Oltre alla malizia che aleggia intorno a questa splendida terra c'è molto di più: cultura, tradizioni, cibo, e tanto altro. Un viaggio alla scoperta di civiltà antichissime, paesaggi mozzafiato e suggestioni infinite

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È inutile girarci intorno: quando si parla della Thailandia, i nostri sguardi e la posizione delle nostre labbra svelano smorfie che fanno trasparire un sentimento di malizia veramente palese. Ma, come al solito, dietro ai classici stereotipi, si nascondono mondi ben più vasti, che vale la pena esplorare. Il periodo di tempo più indicato per trascorrere una vacanza in questo Paese del sud-est asiatico è probabilmente di un paio di settimane. Cominciare dalla capitale Bangkok sarebbe un'ottima idea. Potrete scoprire infatti la cultura Thai attraverso il Museo Nazionale di Bangkok, il tempio dell'Alba, e il tempio del Buddha sdraiato. I 5 VOLTI DELLA THAILANDIA Dal punto di vista paesaggistico, la Thailandia offre meraviglie per tutti i gusti, in quanto potremmo considerarla “terra dai cinque volti”. Sono effettivamente cinque le diverse configurazioni di paesaggio che troviamo nel Paese. La maggior parte del territorio è occupata da una grande pianura centrale, dove si trovano le città più antiche. A nord si trovano possenti catene montuose, che ospitano, tra le altre meraviglie da visitare, il santuario più antico al mondo. Nel nord-est (Issan) si può trovare una natura lussureggiante e tropicale, lungo il corso del grande fiume Mekong. E infine, il sud, con la penisola del Kra, e la regione del golfo del Siam sono la meta perfetta per chi cerca una destinazione balneare dal chiaro fascino esotico e tropicale: la sabbia bianca e il mare trasparente si accompagnano alle numerose strutture turistiche pronte ad accogliere e coccolare i visitatori. DOVE ALLOGGIARE Una volta arrivati a Bangkok, anche il più temerario dei nostri lettori difficilmente vorrà dormire per strada. A questo

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La Thailandia possiede ben 2.710 km di coste. Evitate le spiagge nei dintorni di Bangkok, troppo invase dal cemento, e preferite quelle del sud del Paese. proposito, è facile dare consigli sugli alberghi nei quali alloggiare. Oltre a essere numerosi sono anche abbordabili: anche le sistemazioni più lussuose sono opzioni da considerare senza timore, in quanto solitamente molto abbordabili e anche da preferire. Se avete in mente un viaggio che comprenda diverse città della Thailandia, tuttavia, fate particolare attenzione a Phuket, dal punto di vista strettamente economico: questa è l’unica città della nazione dove la vita è più cara, e vi troverete costi più simili a quelli che sono gli standard europei. ALTRE METE Per quanto riguarda le altre mete, ce n'è davvero per tutti i gusti. L'isola di Ko Samet, che si trova sulla costa orientale del golfo di Siam, vi permetterà di fare delle escursioni nelle splendide isole disabitate che si trovano nei suoi dintorni. La Baia di Pattaya, una delle località più animate della Thailandia, concederà invece ai visitatori di fare esperienze subacquee, e di godere dei suoi fondali marini. Nel caso in cui vi saltasse in mente di voler visitare un luogo che si trova da tutt'altra parte del Paese rispetto a Bangkok, non sarebbe un problema. Preparatevi a utilizzare linee aeree interne, treni e pullman, ma in particolare vi consigliamo di utilizzare le vie d’acqua: un viaggio per mare o sui principali fiumi thailandesi vi consentirà di ammirare la natura variegata e splen-

dida di questa terra e i suoi indimenticabili paesaggi. Una volta giunti nel nord della Thailandia, la città di Chiang Mai vi sorprenderà con la presenza di ben trecento templi, e il suo valore come centro culturale e commerciale vi porrà di fronte a un ricchissimo mercato artigianale di oggetti tipici thailandesi. L’occasione perfetta per riportare a casa un souvenir indimenticabile di questa terra. Altri luoghi da non perdere sono sicuramente Sukhotai, la “città della felicità”, in cui potrete venire a contatto con tutte le tradizioni della Thailandia di un tempo (è stata la prima capitale del Siam), e Ayutthaya, con i suoi templi e le sue splendide rovine antiche, che è stata classificata dall’Unesco come parte del “patrimonio mondiale dell’umanità”.

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DELIZIE ETNICHE A BASSO COSTO Noi siamo italiani, e in quanto tali abbiamo standard culinari particolarmente elevati. Quindi la domanda è: come si mangia in Thailandia? Innanzitutto è bene fare una premessa: non avrete mai problemi nel reperire il cibo. Infatti, una volta atterrati in questo splendido Paese, quello che noterete sarà la grande presenza di ristoranti e bancherelle. I piatti più gettonati e caratteristici sono: involtini primavera, noodles, riso con pollo, maiale, pesce e frutti di mare, zuppe, curry. Il tutto a prezzi decisamente convenienti: si parte dai 10 baht, fino ad arrivare ai 50 bath (dai 20 centesimi, a circa 1 euro). Un'ottima cucina Thai, a un ottimo costo, non c'è che dire. Naturalmente, non mancano, per chi li desiderasse, anche i ristoranti più ricercati (a prezzi altrettanto convenienti, fatte le dovute proporzioni), in particolar modo nella capitale. Ricordate, inoltre, che la Thailandia è un paese molto sfaccettato, perciò anche nella cucina mostra molte differenze regionali: durante il vostro viaggio, potrete sperimentare varianti di cucina anche molto diverse tra loro.


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charms By Tiffany Cosa c’è di meglio che personalizzare il proprio bracciale con i simboli che più ci piacciono? Le proposte di Tiffany sono tantissime e tutte deliziose. Dal classico cuoricino, al romantico lucchetto, all’iconica ancora, vera protagonista della moda di quest’anno.

riflessi doraTi Il più luccicante dei metalli sta bene da solo o accompagnato da gemme preziose. E valorizza mani, viso e decolleté con eleganza e tocco glamour A curA di GiuliA Adonopoulos

Bracciali Pan di zucchero By Vhernier Dalla secolare arte orafa veneziana, ecco un gioiello di grande carattere. I bracciali Pan di zucchero firmati Vhernier nascono dall’incontro tra la grazia femminile dell’oro rosa con la brillantezza di giada, quarzo fumé, madreperla e turchese, che conferiscono giochi di luce e di colore.

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dP / JEWELS Bracciale By sciumè Made in Italy al 100%, i bijoux disegnati da Valentina Sciumè rievocano i gioielli delle antiche civiltà egizie. L’ottone è il materiale principale, in oro e canna di fucile. Ad esso si intersecano piccoli cristalli e cabochon in resina e tutto è realizzato completamente a mano.

anelli caPri By PomellaTo Unici, come l’isola di Capri da cui prendono il loro nome. L’oro rosa si fregia delle pietre preziose più ricercate: turchese e rubini, onice e diamanti black, corallo e tsavoriti. Tre diversi anelli per tre diverse personalità.

Blue Book ByTiffany L’attrice Amy Adams li ha indossati alla cerimonia degli Oscar e sono diventati l’oggetto del desiderio delle fashionist più esperte. Perché possiedono una straordinaria bellezza ed eleganza, grazie al design e a rodocrositi, lapislazzuli e turchese che li rendono estremamente preziosi.

collana “Gufo” By carolina Bucci Un simpatico gufo portafortuna sulla collana in oro 18K disegnata da Carolina Bucci e impreziosita da tocchi di madreperla, diamanti grigi e bianchi e opali rosa. Un accessorio che mescola lusso e divertimento e dà carattere agli outfit più semplici e anonimi.

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DP / antistress

questo ti facilita la vita Contro le piccole seccature quotidiane, ecco 6 cose che non ti faranno più dire “Che stress!” A curA di GiuliA Adonopoulos

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DP / antistress

luta by aviDsen Quando è attivo, è un normale videocitofono che funziona con monitor e altoparlante. Quando è in stand by, sparisce, trasformandosi in uno specchio Comodo per l’ultima occhiata veloce prima di uscire.

ecolavaGGio Wifi by saMsunG Il bucato non è più uno stress. Grazie all’esclusiva tecnologia Smart Wifi, si può controllare e azionare la lavatrice da remoto, ricevere notifiche in tempo reale ed essere aggiornati sullo stato del proprio bucato. Basta scaricare una app gratuita su smartphone o tablet.

unoPertutti by acquacalDa Servire il vino contemporaneamente a più persone non è un’utopia. UnoPerTutti, TuttiPerUno di Acquacalda, sfruttando i principi della fisica, dà vita a una specie di provetta da laboratorio che riempie quattro bicchieri insieme. Pratico e stimolante.

survivor+catalist WaterProof by Griffin Con la cover resistente all’acqua e agli urti (disponibile in quattro varianti di colore) il vostro smartphone non deve più temere i liquidi, e voi potrete portarlo in spiaggia (e ovunque!) senza farvi prendere dall'ansia.

Per la MiGlio by DaunensteP Mai più crampi al risveglio. Il segreto per dormire bene ce lo svela DaunenStep, che ha progettato un cuscino con un nucleo interno in miglio. Questo cereale è un “memo naturale” che assume perfettamente la forma dell’appoggio, con effetti benefici contro il mal di testa e i disturbi cervicali.

Pic nic Pants by acquacalDa La moda diventa funzionale con i pantaloni da pic nic: comodi jeans che si trasformano in un piano d’appoggio liscio e resistente, utile al consumo dei pasti all’aperto. Ma non è finita qui: lateralmente c’è anche una tasca orientata porta-bevande.

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amiCi per la pelle Accessorio iconico del cinema classico, il cinturino ha viaggiato nel tempo ed è tornato alla ribalta, mostrando il suo fascino vintage e tutta la sua versatilità

A curA di GiuliA Adonopoulos

Portofino by iWC Negli anni ’50, star come Humphrey Bogart, Grace Kelly ed Elizabeth Taylor scoprono Portofino, che diventerà negli anni icona di un glorioso periodo del cinema italiano ed emblema del jet set. Con la sua classica eleganza, la famiglia Portofino di IWC rispecchia il fascino intramontabile da “Dolce Vita”. E da oltre un quarto di secolo questi orologi, dal design purista e funzionale, sono espressione esemplare di sobrietà e classica raffinatezza.

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DP / watches reverSo by JaeGer-leCoultre L’orologio reversibile simbolo dell’Art Déco nasce nel 1931 dall’esigenza di creare un orologio per gli inglesi che giocavano a polo che resistesse agli urti. Ne risultò un brevetto per un meccanismo sulla cassa che permettesse di ribaltare l’orologio anche quando indossato, per poterlo così proteggere dai colpi del polo. La forma rettangolare, necessaria per permettere la rotazione, fu disegnata secondo la proporzione aurea di 1,618. Inconfondibile.

StainleSS 1921 by GuCCi Cinturino di pelle color cammello (ma c’è anche marrone scuro, bianco e nero) e maglie d’acciaio per quest’orologio appartenente alla collezione Gucci 1921, chiamata così in onore dell’anno di fondazione della maison. Un accessorio davvero particolare, che unisce la tradizione artigiana del cuoio e la forza moderna dell’acciaio, pensato per una donna sofisticata e pratica allo stesso tempo, che vuole certezze ma ama le sorprese. Il quadrante è bianco e le lancette sono sottili. Immancabile l’iconica G, che trova posto sulla rotellina.

SoChi PetroGraG by omeGa La storia di questo tonneau è lontana, e risale agli anni della Rivoluzione Russa. Leggenda vuole che sia stato creato in onore dello zar, o di qualcuno appartenente alla famiglia reale. La prestigiosa azienda ha ridato vita a questo storico modello (l’originale è esposto all’Omega Museum in Svizzera) in occasione dei Giochi Olimpici Invernali di Sochi di quest’anno, in edizione limitata.

oySter PerPetual by rolex Fin dal suo lancio nel 1956, si è imposto in tutto il mondo come vera essenza di lusso ed è stato indossato da molti personaggi influenti. Fedele alle sue nobili origini, quest’orologio sceglie il verde più regale, sia per il quadrante che per il cinturino (in cuoio), e i metalli più preziosi: l’oro e il platino. Una curiosità: il Day-Date è stato il primo orologio da polso con calendario a indicare sul quadrante, a completamento della data, il giorno della settimana per esteso. 67

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ClassiCa Unica e inimitabile, perfetta in ogni occasione, in vari colori e materiali per abbinarla a ogni look.

Chanel 2.55 eternamente ChiC Sta per compiere 60 anni, ma la più amata tra le borse della maison si è rifatta il look, e oggi è più giovane che mai A curA di GiuliA Adonopoulos

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DP / MUSTHAVE

elettriCa Il classico jersey si tinge di nuance vivaci e brillanti

luCCiCante Romantiche paillettes per un effetto glamour

rendendo la borsa ancora più speciale: la classica doppia C sulla chiusura e il nastro di pelle intrecciato all'interno delle maglie della catena. Così, a quasi sessant’anni dalla sua nascita, la 2.55 è ancora la Signora Borsa, copiatissima dalle case di moda e sognata e osannata dalle donne di tutto il mondo. Adattando alla forma e alle caratteristiche del modello originale i trend più moderni, la 2.55 è rimasta fedele al suo stile inconfondibile e ha “mutato pelle”. Dall’applicazione di diamanti e charmes alle stoffe laccate, dai colori pastello alle tonalità accese e vitaminiche, dalle paillettes al denim vintage, passando per i pellami più esotici e le texture più eccentriche, la Chanel 2.55 ha cavalcato le mode e si è reinterpetata, senza essere intaccata dallo scorrere del tempo. Sarà perchè, come ha detto mademoiselle Coco, “la moda passa, lo stile resta”. E la mitica borsetta ne è la prova inconfutabile.

Nel 1955, Coco Chanel decise di creare una borsetta che rispecchiasse la donna dinamica e moderna di quegli anni: un oggetto elegante e raffinato, ma allo stesso tempo funzionale. Da qui l’idea di inserire una catena per portarla a spalla o tracolla, e lasciar libere le mani. Colei che avesse indossato quella borsa, sarebbe stata simbolo di libertà e indipendenza femminile. Si dice che l'interno della borsa, di un bordeaux intenso, si ispiri alle divise dei bambini dell'orfanotrofio che Coco frequentava da piccola, o ancora che la stilista nascondesse le lettere d'amore ricevute nella tasca sotto la pattina di chiusura. Piccola, rettangolare e con l’hardware in argento o oro, inizialmente fu realizzata in jersey, poi in morbido agnello, impunturato della classica trama a rombi, detta “metelassé". Essenzialità ed eleganza sono rimaste intatte fino ad oggi, con le poche modifiche che Karl Lagerfeld ha deciso di apportare,

effetto usato Un’aria vintage con un tocco di iridescenza

tavolozza Pennellate di colori come su una tela

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LA comodità sul POLLICE VERDE 70

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A curA di AndreA ercolAni

QuAndo compriAmo cAsA o pensiAmo che siA giunto il momento di dArle unA ritoccAtinA, lA primA cosA che di solito ci viene in mente è QuellA di ArredAre gli interni. non sono in reAltà in molti A curArsi del destino del proprio giArdino, che, se trAttAto invece con il giusto riguArdo, può riservAre diverse gioie e sorprese. infAtti, Avere un'AreA verde che siA esteticAmente ineccepibile, Accogliente e riccA di strutture di relAx è un Aspetto che può donAre pArecchiA soddisfAzione, siA Al pAdrone di cAsA che A eventuAli ospiti. EMU In un momento in cui il termine “delocalizzazione” è sulla bocca di tutti, e sempre più aziende trasferiscono la loro produzione all'estero, Emu vuole difendere e garantire la qualità degli arredi made in Italy. Il suo successo è stabilito da una combinazione di diversi fattori: glamour e funzionalità, creatività e tecnologia, tradizione e innovazione. La gamma dei prodotti, articolata nelle ricche ed esclusive collezioni Advanced e Classic, abbraccia diverse tendenze di stile, e interpreta il classico con modalità innovative. La particolarità di Emu sta negli sforzi che uniscono ricerca e applicazione nel campo della lavorazione del metallo. I processi ad alta tecnologia che portano ad avere arredi solidi, ricolmi di stile ed eleganza, fanno in modo di non doversi preoccupare di nessun evento atmosferico. È quindi completamente scartata l'ipotesi per cui i vostri acquisti pos-

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sano danneggiarsi se esposti a pioggia o neve. Questo impegno ha portato Emu ad essere considerato il più grande produttore europeo di arredi per esterni in metallo. La completa riciclabilità dei materiali rende interessanti i prodotti Emu anche di fronte al più eco-compatibile dei nostri lettori. Il divano Shalimar, appartenente alla linea Classic, con una struttura in acciaio verniciato, è un ottimo esempio di come elementi ritenuti spesso appartenenti a luoghi interni, siano invece così indicatati per il giardino di casa propria.

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ROYAL BOTANIA Dopo aver parlato di due prestigiose realtà italiane, ci spostiamo all'estero. Royal Botania è la sede belga dello stile e dell'eleganza. L'intento dei due fondatori era quello di importare mobili in teak dall'Indonesia, ma si resero presto conto che la qualità era pessima. Le due menti sopraffine del design sapevano che avrebbero potuto creare qualcosa di migliore. Nasce quindi Royal Botania: nome che deriva dall'allusione, sia dei bellissimi giardini botanici, sia della “royal class”, termine che voleva, e vuole tuttora, indicare la qualità premium dei suoi prodotti. L'azienda belga fonde una qualità superba e un design rigenerante attraverso l'utilizzo e la trasformazione del teak. Royal Botania è infatti diventata, rapidamente, uno dei protagonisti principali della scena internazionale dell'outdoor living. La reputazione e il

nome su cui può fare affidamento hanno ottenuto importanti riconoscimenti internazionali. Ogni prodotto utilizza un range di materiali diversi, con l'obiettivo di essere ben disegnato, preciso e funzionale, ai bisogni individuali di ogni cliente. Una delle creazioni più fantastiche e che farebbero sicuramente una gran bella figura nel giardino di casa, è Wave, l'amaca in acciaio inox rivestita in tessuto, prodotta utilizzando solo i materiali più lussuosi. In realtà, non è davvero così facile attribuirle una categoria specifica. Stiamo parlando infatti di un oggetto che, benché ricordi un'amaca, una sdraio, e un ombrellone, non è catalogabile come nessuno di questi. A ogni modo possiamo comunque dire che si tratta sicuramente di un'opera d'arte, che una volta comprata, regalerà momenti di gioia e relax a chi ne farà uso.

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DP / DESIGN ETHIMO Ethimo, altra importante realtà italiana, fa propria la filosofia alla base del concetto di “outdoor living”, sottolineando l'importanza di avere un ambiente esterno curato, inteso come naturale prolungamento di quello interno. Il 1993 vede la nascita del Centro Botanico Moutan, un giardino monotematico dai mille colori, situato fra il confine della Toscana e dell'Umbria, in cui è raccolta la più grande collezione al mondo di peonie. È importante riportare questo fatto, dato che proprio il colore delle splendide peonie ha influenzato il design, e quindi il processo di sviluppo, dei prodotti Ethimo, come tavoli, sedie, panche, e ombrelloni. Le creazioni dell'azienda italiana arredano con gusto contemporaneo e stile sobrio hotel e residenze private fra le più belle al mondo, dalla Grecia alle Baleari, da St. Barth alla

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DP / DESIGN Costa Azzurra, dalla Turchia al nord Europa. La sensazione di calore e autenticità trasmessa dal teak, legno duro e resistente, esalta la naturalezza del materiale, rendendo l'oggetto dei nostri desideri al riparo da qualsiasi agente atmosferico. Il lettino Essenza, con inserti in acciaio, e regolabile in quattro posizioni su entrambi i lati, è uno dei prodotti che più esalta la qualità e la scelta di stile del design delle creazioni Ethimo. Non rimpiangerete di certo i lettini che potete trovare in spiaggia.

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LA CREATIVITÀ NELLE TUE MANI STABILIZZATA SU TRE ASSI.

Il sistema di stabilizzazione elettronica a mano Flycam permette di ottenere a mano libera una ripresa come se la macchina fosse posizionata su un cavalletto, di qualità superiore rispetto alle performance di una normale steadycam, con un peso di circa 1,5 kg, videocamera esclusa. Il sistema è ideale per la videoripresa a mano, l’operatore può vedere in tempo reale le riprese. La videocamera può essere controllata H LPSRVWDWD OLEHUDPHQWH GD UHPRWR GD XQ FDPHUDPDQ )O\FDP VXSSRUWD O¶XWLOL]]R GL YLGHRFDPHUH UHÀH[ FRPH 3DQDVRQLF *+ R &DQRQ ' R GL FDPHUD GD SUHVD GLJLWDOL FRQ RWWLFD FLQHPDWRJUD¿FD FRPH &DQRQ & R 5(' (3,& ¿QR DG XQ PDVVLPR GL NJ RWWLFD FRPSUHVD

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DP / hitech

reGisti in azione Riprendete i vostri momenti più emozionanti con le action camera. Che siate amanti degli sport estremi, o semplicemente dei panorami mozzafiato, le action camera sono le vostre alleate per immortalare una vacanza ad alto tasso d’adrenalina. Ecco alcuni consigli per le varie esigenze a cui potreste andare incontro in questo campo. a cura di GuGlielmo de GreGori

HOLLYWOOD A PORTATA DI APP Se non aveste a disposizione una telecamera, potrete sempre fare affidamento al vostro smartphone iOS o Android. Ma, oltre a registrare, questi dispositivi vi consentono anche di elaborare e montare il video come preferite, grazie a delle apposite app. Partiamo da Pinnacle Studio, non semplicissimo da usare ma potente e completo: vi consentirà di effettuare complesse transizioni tra i vari fotogrammi, inserire scritte in sovraimpressione e acquistare effetti aggiuntivi. VidTrim vi consentirà di aggiungere musica ed effetti retro o psichedelici alle vostre clip, con un’interfaccia molto intuitiva. Disponibile purtroppo solo per iOS, Video Fx è il più completo strumento per aggiungere effetti in tempo reale ai video, e offre la possibilità di sincronizzare più device tra di loro per riprendere la stessa scena da diverse angolazioni.

Garmin Garmin risponde alla “sfida” con VIRB Elite action Cam, il cui design sembra essere uscito da un film di fantascienza. Dotato di display a colori ad alta risoluzione, questo dispositivo vi consente di registrare video 1080p HD, a elevato contrasto e senza distorsioni. È possibile regolare la velocità di registrazione fino a 120 fps per realizzare suggestive riprese slowmotion. Ottimo livello di portabilità, grazie alla batteria agli ioni di litio, che permette oltre 3 ore di registrazione a 1080p. Infine, non abbiate paura di bagnarla: è impermeabile e provvista di custodia subacquea per immersioni fino a 50 metri.

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DP / hitech

PolaroiD Difficile immaginare che tanta tecnologia sia racchiusa in un oggetto così piccolo. La Polaroid XS100, dalla forma a sigaro, pesa solo 130 grammi ed è dotata di un design aerodinamico e antiurto esterno, che riduce il rumore del vento. Tra gli assi nella manica, un sensore professionale per il funzionamento a bassa luminosità, che vi permetterà di riprendere in tutte le condizioni atmosferiche. Intuitività e connettività le parole d’ordine: con un solo tasto, sarà possibile infatti registrare il filmato, che sarà disponibile in versione originale e ridotta, già ottimizzata per essere condivisa sui social network. La camera è anche dotata di accelerometro a rotazione automatica.

GoPro Semplicemente l’action camera che ha conquistato il mondo, nella sua incarnazione definitiva. Compattezza e praticità sono il mantra di HERO3+ Black Edition: è più piccola e più leggera del 20% rispetto al modello precedente, e ha il 30% di durata della batteria in più. Tra le nuove funzioni, la modalità SuperView, che permette di catturare un’ampiezza di campo che non ha paragoni rispetto alle altre action camera. Questa action camera dispone di una funzione Auto Low Light, che cambia la disposizione dei fotogrammi in base alla luminosità dell’ambiente per permettervi di filmare in ogni situazione.

sony La Sony HDR-AS40VE è un’action camera compatta, di dimensioni ridottissime e caratterizzata da un elegante design in nero. È possibile riprendere video in Full HD, anche sott’acqua, con la forza del sensore Exmor R. Grazie al sistema SteadyShot, potrete gestire anche le situazioni più “turbolente”, eliminando le vibrazioni dai vostri filmati. L’obiettivo ultra grandangolare da 170° Carl Zeiss vi permetterà poi di riprendere l’azione a tutto campo, anche in presenza di sfondi dinamici. Da segnalare la presenza di un GPS integrato per calcolo di posizione e velocità.

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A.S.D.

POINT BREAK FREGENE

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Stabilimento


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POINT BREAK UNA NUOVA ESPERIENZA

Luca

IN MARE VI ASPETTA

POINT BREAK UNA STRUTTURA COMPLETA, STABILIMENTO MARE, RISTORANTE, APERITIVO, FINO AD UNA CENA ROMANTICA. evi sentire l’onda, assecondare la sua energia, sintonizzarti e poi lasciarti andareâ€?. Parole di Bodhi nell’indimenticabile Point Break. Era il 1991 e sebbene nell’Italia dell’epoca arrivò per il grande pubblico come una novitĂ , quel mood, quella filosofia del surf. Tra di essi i fratelli Pacitto, Luca e Pietro, che al film si ispirarono per aprire a Fregene, 20 anni fa appunto, Point Break, associazione sportiva dilettantesca ma anche stabilimento e scuola per tutti gli sport d’onda. Point Break non è soltanto una scuola, ma una struttura completa che permette di godersi il mare e la spiaggia in tutti i loro aspetti, uno stabilimento che offre tutte le comoditĂ del caso: una spiaggia molto curata e attrezzata, dotata di ogni confort, in cui godere del sole comodamente sdraiati sui lettini. A tutto questo si aggiunge un ottimo servizio di ristorazione che, grazie all’altissima qualitĂ delle materie prime utilizzate e all’ampia varietĂ delle nostre portate, ha fatto si che negli anni la clientela fosse sempre piĂš numerosa e soddisfatta. Del pesce fresco viene servito ogni giorno, e si può prenotare per pranzo, per un aperitivo rilassante dopo aver cavalcato le onde o, perchĂŠ no, per una cena romantica di fronte al mare. Il tutto all’insegna della “filosofia dell’ondaâ€?, naturalmente.

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Pietro

Brando

Simone

Scuola di Surf Point Break di Fregene / www.pointbreakfregene.net Piazza Pedaso 1, Fregene / 5FM t


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I CHE LEGGINGS FANNO DIMAGRIRE ECCO I BIO-LEGGINGS DIMAGRANTI A COMPRESSIONE (PRINCIPIO ATTIVO NON COMPRESO) REALIZZATI NELLO SPECIALE COTONE BIOLAB A FILIERA CERTIFICATA l Bio-Leggings ad azione compressiva effettua una graduale compressione delle caviglie verso le gambe contribuendo al miglioramento del microcircolo, condizione indispensabile affinché il sangue possa irrorare anche le zone più periferiche. I benefici dell’azione compressiva a favore del microcircolo sono immediatamente riscontrabili utilizzando i leggings a compressione durante le ore della giornata lavorativa. Questi benefici rendono i Bio-Leggings di Biolab un vero alleato per la propria salute anche in “Nel corso del trattamento assenza della soluzione con i principi attivi. è necessario indossarli I Bio-Leggings a compressione sono ideali per per circa 8 ore al giorno. tutte le donne che svolgono lavori durante i quali Risultati visibili già dopo sono costrette a passare molte ore in piedi. Il i primi 20 giorni” cotone certificato utilizzato per produrli ne consente l’utilizzo costante nel tempo e garantisce anche la traspirazione della pelle evitando possibili odori sgradevoli tipici delle fibre sintetiche. Oltre a fornire un piacevole effetto “push-up”, il Bio-Leggings di Biolab è anche un capo piacevole da esternare come abbigliamento “trendy”. Il panta-leggings ad azione di mantenimento e relax risulta leggerissimo ed estremamente confortevole: può essere utilizzato costantemente anche di notte in abbinamento ad uno dei principi attivi Bio-Slim o Bio-Idrata. I leggings a compressione Bio-Leggings “compression” sono disponibili in due taglie elastiche (S/M ed L/XL) solo in colore nero. Nel corso del trattamento è necessario indossare i Bio-Leggings per circa 8 ore al giorno: i risultati sono visibili già dopo i primi 20 giorni! Il cosmetotessile Biolab è un capo da indossare realizzato in uno speciale tessuto di cotone certificato e traspirante che consente di veicolare principi attivi cosmetici legandoli alle fibre tessili degli indumenti a diretto contatto con la pelle.

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MEDITERRANEUM, UNA SCUOLA PER CHI AMA LA CUCINA

A CITTÀ GIARDINO, MONTESACRO, UN LABORATORIO DI CUCINA FA SCOPRIRE AI SUOI ALLIEVI GUSTO E SAPORI AUTENTICI... DIVERTENDOSI ggi ci occupiamo di una scuola di cucina davvero particolare, che ha saputo crearsi in pochi anni una nicchia di mercato tra coloro che amano cucinare. Mediterraneum, questo è l’evocativo nome della scuola, ha la sua sede a Città Giardino Montesacro e il suo laboratorio accoglie pochi allievi per volta per dare modo al docente di poterli seguire tutti, indifferentemente dall’esperienza di ognuno. È una scuola amatoriale dedicata a coloro che desiderano scoprire il mondo del gusto e dei sapori autentici. In un’intervista, Aurelio Carraffa, titolare della scuola, ci spiega: “Mediterraneum organizza corsi di cucina durante i quali, oltre al tema specifico delle lezioni, si impara a cucinare divertendosi. I nostri allievi frequentano la scuola perché appassionati dalla buona cucina e per il piacere di stare insieme. La preparazione di una ricetta da Mediterraneum diventa un vero momento di convivialità. Insegniamo a usare gli strumenti di cottura e taglio, a valutarne i materiali, a sceglierne le forme, ad operare senza trascurare la sicurezza personale”. Durante i corsi, oltre alla preparazione delle pietanze stesse, si dispensano utili suggerimenti e vere e proprie dritte per la presentazione dei piatti, l’organizzazione del menù e l’accostamento dei vini. “Una bella presentazione, un ingrediente originale, un accostamento inusuale possono fare molto, in tante circostanze”, afferma il titolare. “Inoltre, l’attenzione alla qualità delle materie prime, ai prodotti stagionali e, per quanto possibile, biologici oltre alla filosofia di un mangiare sano, lento e responsabile sono alla base del nostro modo di interpretare la cucina. È per questo che tutte le mattine facciamo personalmente la spesa presso il bellissimo mercato di Val Melaina, invece di rifornirci dai grossisti che servono i ristoranti.” In questa scuola, un particolare riguardo viene riservato agli allievi più piccoli (dai 6 ai 14 anni) i quali vengono introdotti nel magico mondo della cucina attraverso laboratori nei quali si insegna loro a preparare pietanze complete. Conclude lo chef Carraffa: “Siamo convinti che si possa affrontare la cucina con semplicità, come pratica di un sapere che ci è stato tramandato, come percorso di vita facilmente praticabile da tutti, senza falsi tecnicismi o eccessi decorativi. Il nostro laboratorio è uno spazio che non vuole essere molto diverso da una cucina di casa affinché tutto quello che facciamo insieme possa essere replicato con facilità e senza l’uso di attrezzature professionali. Desideriamo trasmettere facilmente e in modo divertente le basi della cucina ai neofiti e ai riluttanti e accrescere la conoscenza degli appassionati attraverso corsi di perfezionamento e lezioni tematiche”.

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MEDITERRANEUM LABORATORIO DI CUCINA Via Adamello 35 - Roma / Tel. 06.45491276 lab@mediterraneumlab.it / www.mediterraneumlab.it


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BRAZIL SYSTEM

IL DIMAGRIMENTO “DISTRETTUALE” PERDERE PESO SOLO IN ALCUNE ZONE DEL CORPO, DOVE SON PRESENTI ADIPOSITÀ E CELLULITE. UN METODO RIVOLUZIONARIO, CREATO E PERFEZIONATO DALLA DOTTORESSA LEDA MORO.

Un programma esclusivo per perdere volumi e peso solo in alcune zone del corpo, infallibile sulle adiposità localizzate e sulla cellulite. Il desiderio di molte donne, ma anche di tanti uomini, può finalmente essere esaudito. La risposta alle nostre aspettative si chiama Brazil System, un metodo creato dalla Dottoressa Leda Moro agli inizi degli anni 2000 e diventato un marchio. Dott.ssa Moro, in cosa consiste Brazil System? «È essenzialmente una sequenza di strategie mirate a perdere peso e volume selettivamente in alcuni distretti corporei in cui il grasso è maggiormente concentrato (cosce e glutei nell’habitus ginoide, addome e fianchi nell’habitus androide) in modo soft ed ambulatoriale, consentendo di raggiungere risultati simili alla chirurgia plastica estetica, ma senza bisturi». Per chi è indicato? «Il paziente ideale, uomo o donna, è un soggetto che deve perdere da 3 a 10 kg massimo, in alcune zone del corpo, con presenza di grasso localizzato».

Come funziona? «Uno screening medico iniziale, una dieta “oloproteica ciclica” di 2 settimane per perdere da 5 a 7 chili risparmiando la massa magra, ed alcune terapie ambulatoriali fondamentali da eseguire durante la dieta per “distruggere il grasso localizzato” e rassodare i tessuti in tempi brevi. In una sola seduta settimanale, il medico prescriverà una sequenza di metodiche da eseguire, in modo sinergico ed assolutamente personalizzato: l’unicità del metodo Brazil System risiede nel tipo di terapie scelte, ma soprattutto nel protocollo di associazione sinergica di tali metodiche che rende i risultati infallibili». Quali risultati possiamo attenderci? «Dieci anni di esperienza nel settore “dimagrimento distrettuale”, casistiche numerosissime, l’uso di tecniche scientifiche ed avallate dalla Medicina Estetica ufficiale, rendono questo metodo vincente ed assolutamente sicuro per il paziente che vuole “dimagrire distrettualmente” rispettando salute e benessere, ed ottenendo risultati importanti e duraturi senza chirurgia».

LE TERAPIE DEL METODO BRAZIL SYSTEM CARBOSSITERAPIA: microiniezioni di anidride carbonica per debellare la panniculopatia (cellulite) in modo definitivo, sicuro e senza effetti collaterali. LIPOCAVITAZIONE ULTRASONICA: ultrasuoni ad elevata frequenza (40-50khz) che distruggono l’adipocita con implosione, per combattere gli accumuli adiposi più consolidati. CRIOLIPOLISI: di ultima generazione dagli USA: attraverso il congelamento distrettuale del grasso si induce “apoptosi “

(morte cellulare progressiva) delle cellule adipose, determinandone una deplezione del 40% entro 30 giorni. RADIOFREQUENZA MULTIPOLARE: consente di “rassodare” i tessuti in tempi brevi, con uno shock termico che induce “effetto lifting” per riproduzione di collagene, elastina, fibroblasti. CLM-STONE GLUTEI: il condizionamento neuronale, nuovo presidio riabilitativo, per sollevare i glutei del 30% in poche sessioni.

DR.SSA LEDA MORO / Medico Chirurgo, Specialista in Cardiologia. Medicina e Chirurgia Estetica / Roma zone Parioli e Gianicolense / Tel. 06.66154318 dott.samoro@infinito.it / www.brazilsystem.com


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LA SCULTURA MUSCOLARE IL NUOVO APPROCCIO CHIRURGICO. INTERVISTA AL DOTT. CRISTIANO MONARCA DI NADIA MASSA

I pazienti in sovrappeso e gli ex obesi ancora afflitti ed insoddisfatti dalla persistente alterazione delle loro forme e aspetto corporeo possono ora trovare una soluzione a questi problemi ricorrendo alla Scultura Muscolare. La Scultura Muscolare è la tecnica innovativa di Chirurgia Plastica sviluppata dal Dott. Cristiano Monarca riconosciuta a livello internazionale che migliora e armonizza i profili e i volumi del corpo, e dona un aspetto proporzionato e atletico. Dottore, cos’è esattamente la Scultura Muscolare? La Scultura Muscolare è la nuova frontiera del “body-contouring”, efficace sia sugli uomini che sulle donne; permette di evidenziare i muscoli dell’ addome del torace delle braccia etc… ed armonizzare le forme ottenendo un corpo dall’aspetto attraente e atletico. Un uomo in sovrappeso o ex obeso potrà eliminare per sempre gli accumuli adiposi e avere un fisico tonico e virile; una donna potrà ottenere fianchi snelli, glutei alti e slanciati, ritrovando le proporzioni ideali del corpo femminile. Il risultato è definitivo: il grasso asportato non si riformerà mai più. La Scultura Muscolare è ideale per i pazienti che si allenano in maniera regolare, per gli ex sportivi per i pazienti in sovrappeso o ex obesi. Dottore, le cicatrici saranno molto evidenti? La Scultura Muscolare è una tecnica innovativa eseguita attraverso incisioni minime (2-3-mm circa) nascoste nelle pieghe naturali del corpo.

Quali sono i tempi di recupero I tempi di recupero sono di circa 7-12 giorni, durante i quali il paziente indosserà delle guaine compressive. L’attività fisica potrà essere ripresa in maniera graduale già dopo una decina di giorni. In accordo con i desideri del paziente, i tessuti “scolpiti” rimodellano il fisico e lo rendono ben proporzionato, mettendo in evidenza i muscoli e le forme naturali del corpo. Per un paziente in severo sovrappeso o ex obeso qual è il percorso da affrontare? Nei pazienti in sovrappeso ed ex obesi, la Scultura Muscolare ha il duplice scopo di ridurre gli accumuli adiposi dell’individuo e nel contempo risolvere il profondo disagio psicologico legato ad un aspetto fisico poco gradevole, che spesso rimane tale anche dopo gli interventi tradizionali della chirurgia dell’obesità. La Scultura Muscolare affronta questa patologia con tecniche mirate e consolidate che, in uno o più tempi chirurgici, ripristinino un fisico armonioso con un aspetto proporzionato e gradevole mediante il preciso rimodellamento del corpo. Con il suo nuovo aspetto il paziente riprende una vita sociale attiva, migliora la propria autostima e molto spesso è fortemente motivato e determinato a seguire uno stile di vita sano ed un’ alimentazione corretta. Grazie alla Scultura Muscolare finalmente anche l’obesità è trattata in modo completo: prima la riduzione degli accumuli adiposi, quindi la “costruzione “ di un corpo tonico armonioso gradevole e persino muscoloso che garantirà, quindi, un recupero globale a 360°. È indubbio, difatti, che i pazienti in sovrappeso sottoposti ad

intervento di Scultura Muscolare si definiscano “rinati” e scoprano per la prima volta il piacere di uscire, di andare al mare, di esporsi in pubblico, di alimentarsi senza ansie o sensi di colpa. I risultati ottenuti si ridurranno nel tempo? No. I risultati si manterranno nel tempo e grazie alla Scultura Muscolare con una minima attività fisica si potrà mantenere sempre un corpo tonico ed atletico. Dom: Dopo quanto tempo si potranno riprendere le attività quotidiane? Risp: In genere dopo 4-5- gg si potrà riprendere la vita di relazione ed un’attività fisica all’inizio non eccessiva, dopo circa 7-8 gg. Dopo l’intervento si potrà nuovamente accumulare grasso? Il grasso asportato non si riformerà più. La Scultura Muscolare necessita di dispositivi protesici? Assolutamente no. Nessuna protesi è inserita nel corpo. Il mio aspetto fisico potrà migliorare ulteriormente dopo l’intervento? Sicuramente Sì. Un’attività fisica è sempre auspicabile non solo ai fini dell’intervento ma anche per un guadagno di salute nel tempo; incrementando il tono e il volume muscolare il risultato sarà,per chi lo desiderasse, ancora più evidente, molto naturale e di sicuro effetto. Si può dimagrire grazie a questa tecnica chirurgica? Questa operazione chirurgica non sostituisce la perdita di peso negli obesi: i migliori candidati sono pazienti con peso da normale ad ex obeso. La Scultura Muscolare, può donare un corpo atletico in “one-day-surgery”, con brevi tempi di recupero e risultati definitivi”.

Casa di Cura privata SANATRIX / www.assasanatrix.it Via di Trasone, 61, Roma / Tel. 06 86.32.19.81 www.sculturamuscolare.it sculturamuscolare@gmail.com


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IL CONCEPTSTORE DOVE LA VARIETÀ LA FA DA PADRONA SURPLUSTORE NEGOZIO E “SPIAGGIA” INSIEME, UNA SCOSSA NEL MONDO DELLO SHOPPING E LIFESTYLE. urpluStore nasce in una delle zone di Roma più in voga degli ultimi anni: Ponte Milvio. Da adesso, infatti, in Via Flaminia Vecchia, oltre ai numerosi locali, attrazione per moltissimi giovani della capitale, si trova anche questo negozio a dir poco particolare. Al civico 479, SurpluStore offre una novità assoluta nel campo dello shopping: il Conceptstore. Nei suoi 200 mq, disposti su due piani, la varietà la fa da padrona. I clienti che varcano le porte del negozio, trovandosi davanti all’enorme scritta “Surplus” realizzata con i fondi delle bottiglie riutilizzate , scopriranno all’interno le più diverse tipologie di articoli. Si passa dal vino selezionato appositamente per il negozio all’oggettistica per la casa, dalle moto alle casse per la musica con un design del tutto fuori dagli schemi, fino ad arrivare all’abbigliamento, che ha il suo regno al piano superiore dove i camerini sono costituiti da un antico confessionale con un grande sfondo ricoperto da immagini di serpenti. Il filo conduttore del tutto è la particolarità di ogni capo o articolo esposto, che non risulterà mai scontato o “già visto”. Non è, però, solo ciò che è in vendita che rende questo negozio diverso dagli altri, ma è anche, e soprattutto, il lifestyle che vuole trasmettere. Basti considerare che, quando tutti gli altri negozi chiudono, SurpluStore rimane aperto fino a mezzanotte, diventando un punto di ritrovo per chi, piano piano, sta iniziando a fare proprio lo stile di vita trasmesso dal negozio, che, addirittura, mette a disposizione al piano superiore nella sua terrazza di 170mq una vera e propria spiaggia con tanto di sdraio ed ombrelloni nel cuore di Roma nord. Come si può quindi facilmente dedurre, all’interno di SurpluStore nulla è banale o scontato. Si percepisce l’attenta ricerca che c’è dietro al fine di effettuare le scelte più appropriate per offrire al cliente qualcosa di finalmente diverso, anche in una semplice maglietta. Insomma, una vera e propria scossa nel campo dello shopping, con l’intento di portare nella capitale non solo un nuovo modo di fare acquisti, ma una vera e propria filosofia di vita.

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www.surplustore.it / roma@surplustore.it Via Flaminia, 477-481, Roma / Tel. 06 3322 5131 / facebook.com/surplustore


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Cibi integrali ECCO PERCHÉ preferirli I nutrizionisti parlano chiaro: consumiamo troppi cibi raffinati, con conseguenze negative per il benessere dell’organismo. Ăˆ il momento di riscoprire tutti i vantaggi degli alimenti integrali... facendo attenzione a cercare quelli giusti Di Francesca noto

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È un dato di fatto: nei paesi industrializzati si utilizzano troppi cibi raffinati, a discapito di quelli integrali, e questo comporta che non si assumono le quantità di fibre necessarie al benessere dell’organismo. Tanto per darvi qualche numero concreto, ci basta guardare al nostro Paese: in Italia, in media, il consumo giornaliero di fibre si attesta intorno ai 20 g al giorno, contro i 30-35 g che sarebbero invece l’ideale secondo i nutrizionisti. Purtroppo, la questione affonda le sue radici in un processo culturale che ha visto, in passato, considerare le farine raffinate come cibo più “da ricchi”, e quindi in qualche modo da preferire, rispetto a quelle integrali, al “pane nero” dei ceti meno abbienti. In realtà, il cibo più “ricco” è quello integrale: dovremmo sempre preferire i prodotti realizzati con farine integrali, a partire dal pane e dalla pasta. Ma cos’è effettivamente

la farina integrale, e quali vantaggi comporta per il nostro benessere? I prodotti integrali sono preparati a partire da farine non raffinate, provenienti da ogni tipo di cereale (non solo grano, dunque, ma anche riso, avena, mais, segale, farro, orzo e miglio). Il processo di raffinazione elimina alcune parti dell’alimento in questione (nel caso della farina, per esempio, si scartano il germe e la parte esterna del chicco). Il problema è che, con questa eliminazione, il prodotto finale risulta impoverito di diverse sostanze nutritive importanti per il nostro organismo e la sua salute. Quali? Fibre alimentari, vitamina E e vitamine del gruppo B, nonché molti sali minerali, tra cui ferro, potassio, fosforo, calcio, magnesio e zinco. Veniamo dunque ai vantaggi dei cibi integrali, che sono numerosi e assolutamente da non 90

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farsi mancare. Innanzitutto, come accennavamo al principio, gli alimenti integrali contengono una maggiore quantità di fibre rispetto a quelli raffinati. Le fibre (solubili e insolubili) sono fondamentali per migliorare il transito intestinale, garantiscono un maggiore e più durevole senso di sazietà, aiutano ad abbassare il livello di colesterolo “cattivo” nel sangue (quello responsabile dell’occlusione delle arterie, da cui deriva la maggior parte dei disturbi cardiovascolari di cui, non a caso, le popolazioni dei Paesi industrializzati soffrono molto più delle altre) e regolano anche la glicemia. Infatti, i cibi integrali hanno un indice glicemico più basso di quello delle loro controparti raffinate, cosa che evita di avere i classici quanto pericolosi “picchi glicemici” nel sangue, seguiti da altrettanto problematica ipoglicemia. Sono i meccanismi alla base del diabete (o del-

l’insorgenza di quello di tipo 2, spesso legato all’obesità), e l’assunzione di alimenti integrali aiuta a prevenirlo e a tenerlo sotto controllo. Come se non bastasse, integrale equivale a un apporto calorico leggermente più basso: questo, unito al maggiore senso di sazietà e alla regolazione della glicemia di cui parlavamo poco prima, aiuta anche a tenere sotto controllo gli attacchi di fame e diventa un valido aiuto in caso di regimi alimentari dimagranti. Ultimo ma non meno importante: come abbiamo visto, l’apporto di vitamine e sali minerali è maggiore nel caso dei cereali integrali. Ragione in più per sceglierli senza esitazione al posto di quelli raffinati. È importante, però, saper anche leggere le etichette e comprare gli alimenti integrali giusti, perché, anche in questo caso, gli “inganni” non mancano. Non basta, infatti, che un alimento sia “scuro”, per assicurare

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Un PIeno DI AnTIossIDAnTI I cereali integrali contengono una notevole quantità di antiossidanti, che si perde nel processo di raffinazione. Questi componenti del chicco intero garantiscono sull’organismo una potente azione antinfiammatoria, che permette di ridurre il rischio di infiammazioni e di patologie ad esse collegate, tra cui malattie gastro-intestinali, dell’apparato cardiovascolare, nonché alcune forme di tumore.

che sia integrale. Spesso, nel pane, nella pasta e nei prodotti da forno definiti “integrali” viene semplicemente aggiunta della crusca alla normale farina bianca, ma il risultato non è assolutamente lo stesso. Come difendersi dai “trucchi”, allora? Innanzitutto, controllate l’etichetta: per legge, un alimento, per essere definito integrale, deve contenere almeno il 51 per cento di farina integrale negli ingredienti. Ovviamente, se riuscite a trovare alimenti che utilizzano soltanto farina integrale, tanto meglio così. Occhio anche al pane: quello integrale si riconosce perché è del tutto scuro, con una colorazione uniforme. Quello di farina bianca con aggiunta di crusca è facile da riconoscere perché più chiaro e con puntini scuri. Un’ultima raccomandazione: preferite sempre i prodotti integrali biologici, in quanto nei cereali la parte esterna del chicco, che viene mantenuta intatta nei cibi integrali, è quella che tende ad accumulare maggiormente le sostanze chimiche utilizzate nell’agricoltura non biologica.

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PERCHÉ I CIBI INTEGRALI SAzIANO DI PIù E AIUTANO A DImAGRIRE? I cibi integrali saziano una volta e mezzo di più rispetto ai corrispettivi raffinati. Perché accade? La risposta va cercata nel loro alto contenuto di fibre e nell’indice glicemico più basso di quello che si trova nelle farine raffinate (notoriamente a indice glicemico molto alto, tanto da essere normalmente sconsigliate a chi soffre di diabete). Le fibre, infatti, una volta raggiunto l’apparato digerente, creano un volume che riempie lo stomaco e sazia quindi l’appetito; inoltre, essendo sostanze che transitano più lentamente nel tratto digerente, permettono di mantenere la sensazione di sazietà più a lungo. Altrettanto importante è l’indice glicemico, che rappresenta la velocità con la quale gli zuccheri contenuti nei cibi diventano disponibili per l’organismo, entrando nel circolo sanguigno. Ebbene, in caso di indice glicemico molto

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elevato (come per la pasta, il riso o il pane bianchi), gli zuccheri semplici contenuti in quei cibi passeranno molto rapidamente nel sangue, inducendo un temporaneo quanto breve senso di sazietà e stimolando una forte produzione di insulina (picco insulinico): questo significa tuttavia che molto presto si proverà nuovamente lo stimolo della fame, con conseguente necessità di mangiare di più, ed effetti disastrosi sui nostri buoni propositi a tavola! Come se non bastasse, l’insulina è tra gli ormoni responsabili dell’accumulo di grasso (trasforma i carboidrati in grassi) e al tempo stesso inibisce i processi di dimagrimento. In definitiva, scegliere prodotti integrali non solo vi farà sentire più sazi più a lungo, ma aiuterà anche a non accumulare tessuto adiposo in eccesso!


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Per vedere il video di T-BONE Station realizzato da Flycam clicca qui

www.flycam.it


DP / SPICEYOURRESTAURANT

ToP 5

sI FA PResTo A DIRe “GIAPPonese...”

il saPore autentico Dell’arte culinaria giaPPonese nel cuore Di roma. ecco la migliore selezione Per chi ama questa cucina minimal chic e Per chi cerca un ristorante esotico D’eccellenza

a cura Di alessia PaDula RoKKo

HAMAseI

Il primo impatto che si ha entrando in questo delizioso locale nel cuore di Roma è la sua suggestiva atmosfera zen, nello stile dei ristoranti di alta classe di Tokyo. Ma il menù sarà ancora più sorprendente, con tutti i piatti tipici della cucina giapponese, tra cui spicca il Sushi Makunouchi Bento, un “bento” (contenitore con scomparti) contenente sushi, sashimi, tenpura, insalata, pesce alla griglia, il tutto accompagnato da un raffinato servizio in sala. www.ristoranterokko.com Passeggiata di Ripetta, 15 Tel 06 3223414 Zona Piazza del Popolo

Hamasei è sinonimo di qualità dal 1974, con il suo design semplice ma elegante, in linea con lo stile dei locali giapponesi. Il personale cortese e servizievole rispetta il cliente come nella tradizione nipponica, e la qualità del cibo non è da meno: ogni piatto è preparato con cura e con ingredienti scelti, con un occhio di riguardo anche all'aspetto estetico dei piatti. www.roma-hamasei.com Via della Mercede 35 / 36 Tel 06 6792134 Zona Piazza di Spagna

TAKI

GInZA GoLD

Il design moderno si mescola ad elementi tradizionali come le cascate d'acqua lungo i muri rendendo l'atmosfera di questo ristorante calma e rilassante, quasi in contrapposizione alle allegre e colorate coreografie dei piatti di sushi e altre prelibatezze giapponesi. Il ricco menù potrà soddisfare ogni vostra richiesta e fantasia sul cibo orientale. www.taki.it Via Marianna Dionigi 56 / 60 Tel 06 3201750 - Zona Piazza Cavour

Il nome Gold non è scelto a caso, infatti le decorazioni e l'arredamento dorati vi sembrerà di essere dentro un vero tempio d'oro dell'arte culinaria giapponese. Il ristorante offre inoltre la possibilità di gustare i suoi piatti nella Sala Gold, tranquilla e riservata, o nella Sala Teppanyaki, più movimentata e con la possibilità di vedere gli chef all'opera. www.ristoranteginza.com Via Barberini 53 - Tel 06 42011005 - Zona Barberini

DooZo Libreria e ristorante di fondono in un unico locale, dove circondati da libri potete gustare i teishoku (menù bilanciati fissi) a pranzo, mentre a cena potete saziare la vostra voglia di sushi, udon e i classici piatti nipponici. Inoltre, il pomeriggio Doozo si trasforma in una tran-

quilla sala da tè tradizionale giapponese, con una vasta scelta di tè verdi e dolci tipici. www.doozo.it Via Palermo 51-53 Tel 06 4815655 Zona Stazione Termini

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Ambiente unico e inimitabili menù.

La location perfetta per festeggiare ogni tipo di evento.

s p e c i a l i t à

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p e s c e

R I S T O R A N T E

Il mare ha ispirato la nostra cucina... quello che garantiamo è un pescato di qualità preparato con metodi che ne preservano le proprietà organolettiche, esaltandone al tempo stesso il sapore. il nostro Chef

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…a un piano di scale dal cinema ODEON!


DP / SUPERCAR

UN FUTURO ELETTRIZZANTE Macchè futuro, parliamone al presente: la propulsione elettrica è sempre più disponibile a bordo delle nostre auto ed il mercato è riccodi proposte intelligenti ed efficienti

a cura di alfonso rago

Viaggiare nel silenzio, avvolti dal suono dell’impianto stereo e solo avvertendo il fruscio dell’aria che scorre lungo l’abitacolo: è il sogno di fare a meno (in tutto o in parte) dei carburanti d’origine fossile, sfruttando l’energia elettrica per muoversi. Un sogno diventato reale per oltre 30.000 utenti europei solo negli ultimi mesi: l'auto a batteria piace, interessa, incuriosisce. La voglia di cambiare, tra gli automobilisti, è tanta e le Case iniziano ad assecondarla. Per gli uffici di marketing, siamo davvero prossimi a una svolta culturale senza precedenti: macinare centinaia di chilometri senza doversi mai fermare alla colonnina del benzinaio. Davvero una rivoluzione storica. 98

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DP / SUPERCAR

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DP / SUPERCAR

BMW È una supercar, ma nasconde un’anima ecologica, con tanta tecnologia ad unire il potenziale del motore endotermico con quello elettrico. Bmw i8, prima ibrida plug-in del costruttore bavarese, finalmente assaggia la strada, con l’inconfondibile figura rasoterra: alta meno di mezzo metro da terra è acquattata e pronta a scattare come un felino. Se associate l’idea di auto ibrida a quella di una specie di elettrodomestico con le ruote, siete fuori strada: qui, con forme stressate al concetto di coupé con tanto di portiere con apertura ad ali di gabbiano e grandi fanali stretch, laser anteriori e led posteriori, è impossibile fare la figura dello sfigato. Bmw i8 è un coupé ibrido plug-in 2+2, con il motore elettrico che si ricarica alla presa di corrente. Ha interni con due posti per guidatore e passeggero e due, ben più sacrificati, che diventano una estensione del bagagliaio. Il futuristico abitacolo è arredato da due display, uno per il quadro strumenti, l’altro più grande riporta le informazioni generali e della vettura: setting, navigazione, multimedia. I numeri dicono che Bmw i8 è diabolicamente veloce: corre a oltre 250 orari, ha accelerazioni impressionanti, raggiunge gli 0/100 in 4,4” e, soprattutto, percorre 100 km con poco più di tre litri di benzina. Il resto? Elettrico. A Zero Emissioni si viaggia fino a 120 orari per una distanza di 37 km. Bastano poi un paio d’ore per ricaricare le batterie dell’80%, e ripartire. 100

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DP / SUPERCAR

AUDI Con la A3 Sportback e-tron, suo primo modello ibrido plug-in, Audi fa il suo ingresso nella mobilità del futuro: a trazione puramente elettrica, la compatta cinque porte tedesca percorre fino a 50 km. Si tratta di un’auto sportiva molto versatile, ideale per l’uso di tutti i giorni: la trazione sfrutta la sinergia tra il 1.4 TFSI da 150 CV (110 kW) e un motore elettrico da 75 kW con un nuovo cambio S tronic a sei rapporti. La potenza del sistema è pari a 204 CV (150 kW), con una coppia massima di 350 Nm. La batteria, dalla capacità di 8,8 kWh, si ricarica in poco più di due ore se collegata a una presa di corrente industriale. La A3 Sportback e-tron accelera da 0 a 100 km/h in 7,6 secondi e tocca la velocità massima di 222 km/h; con la trazione solo elettrica, la velocità è limitata a 130 km/h. In base alla norma ECE per i veicoli ibridi plug-in, il consumo non supera gli 1,5 litri di carburante ogni 100 km e le emissioni si attestano a 35 grammi di CO2 al km. La gestione del sistema ibrido regola l’interazione tra i due motori: il pilota ha a disposizione varie funzioni, come il boost, nel quale i due motori collaborano attivamente, e il recupero di energia, che consente di far confluire nella batteria l’energia cinetica della vettura. Rispetto ad altri modelli ibridi, la A3 Sportback e-tron non impone di scegliere tra i due sistemi. Grazie all’applicazione coerente della filosofia della struttura leggera, questa cinque porte ha una massa a vuoto di soli 1.540 kg, a fronte dei cinque posti disponibili e della grande capacità del bagagliaio. La A3 Sportback e-tron si pone al vertice della sua classe. Audi crede che a medio termine i veicoli ibridi plug-in costituiranno la soluzione migliore del processo verso la mobilità elettrica: a breve sono annunciati altri modelli nei segmenti superiori. Intanto, è iniziata la prevendita della A3 Sportback e-tron, il cui lancio commerciale è previsto per novembre 2014; il prezzo è annunciato al di sotto dei 40.000 euro. 101

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DP / SUPERCAR INfINITI Un profilo seducente e la tecnologia Infiniti per dar vita ad un affascinante prodotto che si colloca nel cuore del segmento europeo delle berline di lusso. La Q50 presenta contenuti tecnologici in anteprima mondiale, introduce un livello di personalizzazione dinamica senza eguali e riafferma il primato delle prestazioni, con la versione ibrida capace di riscrivere il libro dei record. La Q50, prima Infiniti a beneficiare dell’accordo di collaborazione con la Daimler, lancia la sfida nel segmento Premium a competitor affermate come BMW Serie 3 ed Audi A4, puntando sul raffinato design, su trazione posteriore, trasmissione manuale o automatica, propulsore 3.5 ibrido da 364 CV, accelerazione da 0 a 100km/h in meno di 5,5 secondi. Il propulsore ibrido da 3.5 litri basato sul sistema Direct Response, permette quindi a questa versione di Q50 di superare la “sorella maggiore”, l’Infiniti M35h, che figura nel Guinness dei Primati come auto ibrida più veloce al mondo in accelerazione. La Q50 3.5 ibrida monta lo stesso sistema Infiniti Direct Response Hybrid con doppia frizione intelligente ed identica trasmissione automatica a 7 velocità della M35h, ma include modifiche per migliorare la performance, estenderne l’autonomia in modalità solo elettrica e garantire uno spazio di carico eccezionale per un’ibrida di questa classe. La Q50 3.5 Hybrid è proposta nella versione con trazione posteriore ed in quella a trazione integrale.

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DP / SUPERBIKE

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a cura di alfonso rago

TRE PER TRE l’agilità di uno scooter con la sicurezza di una ruota in più: se anche per voi tre è il numero perfetto, allora questi sono i modelli giusti da scegliere per affrontare il traffico urbano senza perdere il sorriso Si dice sia solo una questione di testa: per guidare uno scooter a tre ruote basta un cambio di mentalità, un approccio diverso. Le due ruote davanti servono per stabilizzare lo scooter e renderlo molto più sicuro, senza per questo rinunciare al piacere di guida tipico di tutti i veicoli a due ruote. L’esperienza diretta di chi li ha provati dice che è proprio così. Vi presentiamo tre modelli che rappresentano il meglio di quanto oggi il mercato offra, in attesa che altre Case, come già annunciato, si aggiungano alla lista.

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DP / SUPERBIKE

PIAGGIo All’MP3, lo scooter a tre ruote di Pontedera spetta il titolo di apripista del segmento: col suo avvento - ed oltre 150.000 veicoli venduti dal momento del lancio - ha creato un nuovo settore di mercato e rivoluzionato la mobilità urbana e metropolitana. Com’è buona norma, anche l’MP3 si rinnova con una certa frequenza, proponendo un corpo più moderno e accogliente e una dotazione completa di sistemi elettronici di controllo come ABS e ASR (Acceleration Slip Regulation, il controllo di trazione esclusività Piaggio) che ne elevano ulteriormente i già leggendari livelli di sicurezza e di divertimento nella guida. MP3, disponibile in più versioni di motore per una scelta che spazia dall’efficienza de consumi alla maggior potenza, è guidabile con la normale patente auto. Crescono di diametro, passando a 13 pollici, le due ruote anteriori, dal nuovo design: ne beneficiano il comportamento dinamico e l’aspetto dell’avantreno, che diventa ancora più importante. La coda tronca di MP3 è molto più dinamica, e sottolinea una elegante nota di sportività. La nuova sella, davvero ampia e comoda, nasconde lo spazio sottosella capace ora di accogliere comodamente due caschi integrali.

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PEUGEoT Il target del Metropolis per Peugeot, è rappresentato in particolare dagli automobilisti, e in generale l’intero mercato automotive: non a caso, il nuovo arrivato è omologato come triciclo a motore (categoria L5E) - vale a dire con carreggiata allargata e frenata integrale anche a pedale - quindi utilizzabile anche con patente B. Nella fattispecie, l’utente tipo di questo veicolo è identificato come maschio di età dai 35 anni in su, residente nei centri urbani e con potere d’acquisto medio-alto; un automobilista alla ricerca di un modo di muoversi facilmente, specie in città, piuttosto che uno scooterista abituato a un prodotto GT, ma desideroso di sentirsi molto più sicuro. In Peugeot confidano che il Metropolis potrà sostituire l’eventuale seconda auto di famiglia, anche per la maggior facilità di parcheggio. Di questo veicolo vedremo versioni con cilindrate e allestimenti differenti (e forse anche con tettuccio). Che al progetto abbia abbondantemente collaborato Peugeot Automobiles è chiaro già a prima vista: il famoso family feeling è evidente osservando la piccola calandra, la strumentazione di bordo, i retrovisori con superfici asferiche per ampliare il campo visivo, lo stile dei cerchi in lega, e alcuni altri dettagli che riportano alle varie 208, 2008 e 508. E la vista anteriore rivela anche un poderoso impianto illuminante da far invidia ad un’auto: un potente doppio faro attivo (da 55/60W), commutabile con le luci diurne costituite dalle ormai consuete file di led nei fari stessi, ma con la geniale aggiunta di un’altra striscia verticale di led sotto al musetto (denominata DRL, Daytime Running Lamp), esattamente in mezzo alle due ruote. E indietro sembra di vedere il cofano di una piccola auto, con sfoggio di led rossi ai lati. Bene anche il parabrezza, regolabile in altezza premendo due pulsanti sui montanti, con un’escursione totale di 140 mm; e va sottolineato il fatto che il Metropolis sia l’unico mezzo del genere dotato di pedana piatta, presenza sempre gradita da chi usa lo scooter per andare a fare la spesa o per trasportare la borsa della palestra.

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DP / SUPERBIKE

YAMAhA Anche un marchio che ha lo sport nel suo DNA non è restato insensibile al richiamo delle tre ruote: il Tricity vanta un innovativo sistema di ruote anteriori capaci di piegare in parallelo, così da creare un ambiente di grande stabilità e facilità di guida. Rispetto ad altri scooter a tre ruote, Tricity è più leggero, meno ingombrante, con un motore più piccolo: quindi costa meno e ha consumi inferiori. Con queste doti che punta a conquistare i pendolari stanchi di aspettare i mezzi pubblici. La sicurezza non è frutto soltanto della maggior stabilità delle ruote da 14 pollici anteriore e da 12” posteriore, ma anche del baricentro molto equilibrato, 50 e 50 con distribuzione dei pesi ripartita a giusta metà (50 e 50%) sulle due ruote. Il tre ruote Yamaha monta un motore da 125 cc 4T raffreddato a liquido, con iniezione elettronica, progettato per fornire accelerazioni rapide ai regimi più bassi e un’erogazione progressiva a regimi elevati. Perfetta per la città la scelta della trasmissione CVT a variazione continua, mentre l’impianto frenante si avvale di due freni a disco anteriori da 220 mm di diametro e di uno posteriore da 230 mm. Infine, molto interessante il prezzo: Tricity è offerto a circa 4.000 euro.


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DOPO NIKITA, LUCY Scarlett ancora fatale e bellissima nell’ultima opera di Luc Besson Di Marco Minciarelli

Dalla ragazza a tratti ingenua delle opere di Woody Allen, passando per l’agile e scaltra Vedova Nera dei blockbuster targati Marvel, per arrivare alla sensuale voce del Sistema Operativo Samantha nella versione originale di Lei di Spike Jonze. Nel nuovo film di Luc Besson, Scarlett Johansson attraversa in un certo senso parte dei ruoli che l’hanno vista protagonista della scena hollywoodiana degli ultimi anni. Lucy è infatti una studentessa di Taipei di 24 anni che della sua vita sembra non sapere che fare: non eccelle nello studio, non spicca per intelligenza e del suo futuro ha una visione tutt’altro che chiara. A scardinarla violentemente dalla sua monotona vita, una banda di accaniti gangster, i quali, dopo averla rapita, la costringono a fare da corriere della droga. Come se non bastasse, qualcos’altro va storto: a causa di un incidente nel corso di una commissione, il corpo di Lucy assorbe le sostanze che stava trasportando, facendole acquisire capacità fisiche e psichiche sovrumane, trasformandola in un soldato perfetto (non così lontana dalla Natasha Romanoff che tutti conosciamo). Una vicenda a cavallo tra realtà e fantascienza quella scritta e raccontata da Luc Besson, il regista francese padre degli acclamatissimi Léon, Il quinto elemento o anche del più recente Cose Nostre – Malavita (The

Family). Tra le pellicole più note del cineasta però (e dico “pellicole” non a caso, considerata l’avversione di Besson per la ripresa in digitale), c’è anche quel Nikita franco-italiano del 1990, per la cui interpretazione l’attrice Anne Parillaud si aggiudicò il Premio César come migliore attrice e un David di Donatello come migliore attrice straniera. Un confronto non da poco, quello che deve affrontare la diva forse più richiesta nel panorama attuale, la quale, bionda più che mai, dovrà dar vita a quel che sembra una reincarnazione del personaggio creato da Besson quattordici anni fa. Al suo fianco un navigatissimo Morgan Freeman con alle spalle i suoi buoni cinquant’anni di carriera, mentre a farle da contraltare avremo l’attore sudcoreano Choi Min-sik, protagonista del controverso OldBoy di Park Chan-wook, di cui recentemente Spike Lee ha realizzato il remake. Insomma, un thriller d’azione scritto e diretto da un artista che di questo genere ne sa qualcosa, al quale faranno da sfondo due realtà radicalmente tanto diverse quanto affascinanti come Parigi e Taiwan. Mentre negli Stati Uniti farà il suo debutto già il 25 luglio, Lucy è atteso nelle sale italiane per il 25 settembre prossimo. Come fu per Nikita, qualcuno regalerà una Desert Eagle a Scarlett?

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DP / MOVIES

IL 100% DEL NOSTRO CERVELLO

Lucy, oltre a divenire agile e forte nel combattimento, avrà particolari poteri psichici. Le sue capacità derivano dal fatto che le sostanze assorbite dal suo corpo la rendono in grado di utilizzare il 100% del suo cervello, anziché solo il 10% come accade normalmente. Un effetto analogo si è già visto in Limitless di Neil Burger, con Bradley Cooper e Robert de Niro.

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Developer: Ubisoft Montreal Publisher: Ubisoft Piattaforme: PlayStation 4, Xbox One, PC Uscita: 28 ottobre 2014

VIVA LA REVOLUTION! Il nuovo capitolo di Assassin’s Creed vi farà perdere la testa A curA di MArco Accordi rickArds e GuGlielMo de GreGori Assassin’s Creed è una leggendaria saga di videogiochi che fin dal suo primo capitolo uscito nel 2007 ha permesso ai giocatori di muoversi tra realtà e finzione. Nei panni dell’Assassino, una figura simile a un supereroe d’altri tempi, viviamo e influenziamo i momenti più importanti del cammino dell’uomo. Assassin’s Creed: Unity è ormai in sviluppo da quattro anni, e non è un caso che la francese Ubisoft stia impiegando una quantità di energie senza pari per questo capitolo, ambientato proprio durante uno dei momenti più affascinanti e significativi delle loro vicende storiche: la Rivoluzione Francese. Già soltanto a livello tecnico ci troviamo di fronte a quello che è l’episodio più ambizioso della serie: i pavimenti di marmo di Versailles sono splendenti proprio come le loro controparti reali, mentre le strade di Parigi durante gli assedi sono state ricostruite fin nel più minimo dettaglio. La nuova generazione inizia insomma da qui: questo è un gioco che sfrutta appieno le potenzialità di Xbox One e PlayStation 4, permettendo di riprodurre effetti particellari (ossia, la polvere o i detriti delle ambientazioni) e di illuminazione in tempo reale con un livello di qualità che ormai sfiora il fotorealismo. Ma a lasciare a bocca aperta è soprattutto la verticalità degli spazi: la cattedrale di Notre

Dame è così imponente da incutere un timore reverenziale, e già immaginiamo il protagonista, Arno Dorian, che si lancia da uno dei suoi pinnacoli. Impressionante anche la quantità dei personaggi mostrati a schermo: mai una folla in un videogioco era sembrata così viva e caratterizzata. Ma, naturalmente, non sarebbe Assassin’s Creed se dietro non ci fosse una storia in grado di coinvolgere ed emozionare. Al momento si sa che la trama sarà ambientata alla vigilia della Rivoluzione Francese, e che nei panni di Arno avremo modo di partecipare alle vicende decisive che l’hanno innescata. Per quanto riguarda le meccaniche di gioco, Arno sarà dotato di una nuova spettacolare arma, la Phantom Blade, evoluzione della mitica lama celata dotata di una balestra, con cui eseguire spettacolari mosse di combattimento. La prospettiva più intrigante è poi quella di completare il gioco assieme alla collaborazione di altri tre giocatori, con cui si potranno creare delle vere e proprie strategie combinate. Per esempio, potrete distrarre una guardia nemica con un diversivo, mentre un vostro alleato si recherà alle sue spalle silenziosamente per eliminarla. Assassin’s Creed: Unity è uno dei titoli più promettenti del 2014, in grado di portare la serie in vette finora mai esplorate. 112

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DP / GAMES

Da non perDere I giochi che non potete proprio fare a meno di acquistare

ULTRA STREET FIGhTER IV

ThE LAST OF US REMASTERED

Publisher: Capcom Sviluppatore: Capcom Piattaforme: PlayStation 3, Xbox 360, PC

Publisher: SCE Sviluppatore: Naughty Dog Piattaforme: PlayStation 4

L’avete sicuramente giocato al bar negli anni ’90. Ora, il picchiaduro più amato torna sui vostri schermi, in quella che è la sua edizione più completa. Oltre al classico stile di gioco a cui siete abituati, che recupera la tradizione del classico Street Fighter trasportandolo in scenari 3D, troverete in questa versione Ultra 5 nuovi lottatori, ognuno dei quali introdurrà degli elementi di lotta innovativi. Il gioco inoltre è stato completamente rivisitato con l’aiuto dei più grandi campioni della serie, presentando quindi tutta una lista di migliorie che renderanno i combattimenti più che mai coinvolgenti.

Uno dei più grandi capolavori del 2013 torna su PlayStation 4, completamente rimasterizzato per adattarsi alle potenzialità di questa macchina. Il gioco, intensissimo per narrazione e contenuti, racconta il viaggio di Joel, un uomo indurito dal suo tragico passato, ed Ellie, giovane ma già in grado di cavarsela da sola, all’interno di un mondo post-apocalittico. Qui dovranno vedersela contro degli esseri umani parassitati chiamati clicker, simili a zombi. I due dovranno sopravvivere in questo mondo ostile e senza speranza, e imparare a fidarsi l’uno dell’altra, dando vita a uno dei giochi più profondi e ricchi di pathos di sempre.

ENTwINED

MOTOGP 14

Publisher: Pixel Opus Sviluppatore: Sony Piattaforme: PlayStation 3, PlayStation 4, PS Vita

Publisher: Koch Media Sviluppatore: Milestone Piattaforme: PC, PlayStation 3, PlayStation 4, PS Vita, X360, Xbox One

L’importante non è la destinazione, ma il viaggio. Questo è sicuramente il motto che deve aver animato i creatori di Entwined, un action game in cui controllerete un essere volatile attraverso luoghi che sembrano essere usciti da un sogno. Scopo del gioco non è sfidare i riflessi dell’utente, ma piuttosto catturarne la mente e l’anima, grazie a una magistrale combinazione di arte visiva e colonna sonora, che vi daranno la sensazione di giocare dentro a un quadro interattivo.

L’italianissima Milestone confeziona la simulazione due ruote definitiva. Gioco ufficiale del motomondiale, troverete al suo interno tutti i piloti, i circuiti e le moto delle edizioni 2014 e 2013 della competizione, riprodotti per la prima volta in altissima definizione grazie alle potenzialità delle macchine di nuova generazione. Ancora una volta, Milestone riesce a conciliare il realismo della simulazione e il divertimento arcade, mettendovi a disposizione tutta una serie di parametri da configurare per modellare a piacimento la vostra esperienza.

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A curA di MicAelA roMAnini

BACIATE DAL SOLE Ecco i consigli per realizzare un look estivo glam e sensuale, in città o sotto l'ombrellone

Al mare o in città, il protagonista assoluto delle nostre giornate estive è l'incarnato. Il must di stagione è l'oro, in ogni sua sfumatura, da abbinare a pelli già abbronzate o coloriti chiari. Se già baciata dal sole, basteranno pochi accorgimenti a donare alla nostra pelle un aspetto glam sui toni dell'oro e del bronzo. A partire dalla base idratante: la scelta migliore è sempre quella di creme contenenti filtro solare, per proteggere il viso dai dannosi raggi UVA e UVB, regalandoci allo stesso momento un aspetto naturale e salutare. Adatto a tutti i momenti della giornata, l'utilizzo abbinato di blush colorati, nelle tinte del bronzo o del corallo per le più audaci. Se le vacanze sono ancora lontane, non disperiamoci: sono molti i prodotti che scaldano e illuminano il viso, perfezionando l'incarnato e donando un effetto abbronzatura naturale irresistibile. Perfette le BB cream, che, unendo l'effetto leggero e naturale all'azione di uniformazione dell'incarnato, permettono di mimetizzare le piccole disomogeneità dell'abbronzatura, sublimando l'effetto del sole con l'utilizzo di blush, da applicare però con moderazione: è consigliato in ogni caso scegliere delle nuance glitter, che, oltre a rendere il nostro viso luminoso e fresco, evitano di appesantire gli zigomi. Vero must dell’estate, le sopracciglia, che, se folte e ben definite, permettono di focalizzare l'attenzione sul nostro sguardo, donandoci anche in acqua, al mare o in piscina, un aspetto curato nei minimi dettagli. Per infoltirle l'ideale è ricorrere alle matite waterproof, semplici da utilizzare anche nei piccoli ritocchi quotidiani, da abbinare a ombretti per le palpebre color oro-nude, adatti a tutte le occasioni e al mascara, anch'esso resistente all'acqua. Un gloss sulle labbra, sempre nei toni del nudo o del corallo, applicato subito dopo il burro di cacao SPF, completa il makeup perfetto per la bella stagione.

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DP / makeup

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DP / beAUTYMiX

Proteggere l’abbronzatura? Missione possibile! Abbiamo scelto per voi tutti i prodotti per prendersi cura della pelle dopo una splendida giornata passata a crogiolarsi sotto il sole. E per non perdere l’abbronzatura tanto agognata di francesca noto

Il processo di abbronzatura non finisce semplicemente nel momento in cui vi alzate, magari dopo esservi stese al sole per svariate ore. Al contrario, è un momento delicato per la vostra pelle, che deve essere curata prima, durante e dopo esservi esposte. Questo mese ci concentreremo proprio sui prodotti doposole che vi permetteranno di salvaguardare l’epidermide e di mantenere a lungo ed esaltare la tintarella, ricordandovi di usare il doposole sempre e solo dopo la doccia, altrimenti rischierete di spellarvi! Partiamo subito con la linea di Clarins, che offre una serie di prodotti che includono una Crema-Balsamo Doposole, che vi consentirà di reidratare la pelle dopo l’esposizione, dissetarla intensamente e accentuare l’abbronzatura grazie all’azione autoabbronzante: l’ideale per recuperare la freschezza della tonalità dorata che fa tanto glam. Sappiamo tutti quanto possono essere pericolosi i danni cellulari causati dai raggi UVB, e il doposole di Shiseido interviene proprio contro questi rischi, grazie a un’azione riparatrice intensiva, che riequilibra, ristruttura e rivitalizza la pelle dopo l’esposizione al sole, neutralizzando i radicali liberi e proteggendola dai segni dell’invecchiamento. Lierac ci offre una combinazione di tre prodotti per l’“après soleil”, a partire da una crema confort iridescente, che grazie a un

estratto di mimosa tenuiflora svolge una triplice azione rigenerante, riparatrice e cicatrizzante, sublimando l’abbronzatura grazie alla sua formula specificamente arricchita in burro di karité e in madreperle argentate; olio di cocco, calendula e un 5% di glicerina costituiscono un trio idratante riparatore dagli effetti prodigiosi. Per avere un massimo effetto, è consigliabile usarla in combinazione con il siero rigenerante e antietà arricchito in estratto di micro-alga blu che agisce direttamente sul DNA. Leocrema sceglie invece per i suoi prodotti l’olio di Argan, con un’esclusiva formulazione che permette di rigenerare la pelle arrossata e inaridita dai raggi solari. Collistar viene in nostro aiuto con un innovativo doposole, da agitare prima dell’uso, che unisce la ricchezza di un olio alla leggerezza di un fluido. È infatti costituito da 2 fasi, una oleosa e una acquosa, che miscelandosi danno origine a un fresco preparato che si applica in pochi istanti. L’intervento sulla pelle può avvenire anche direttamente nel momento della doccia. Sempre da Collistar, un doccia-shampoo doposole idratante, che vi permetterà di prendervi cura della pelle, donandole morbidezza, mentre, al contempo, uno speciale mix di sostanze emollienti e restitutive donerà setosità ai capelli. Il trattamento servirà anche a fissare l’abbronzatura, grazie agli estratti di henné e mallo di noce.

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DP / beAUTYMiX

clarInS, lInea aPrèS SoleIl Per coccolare la nostra pelle dopo un bagno di sole, da Clarins abbiamo un Doposole Riparatore pensato per Viso e Décolleté, le zone più sensibili all’azione dei raggi solari, e che richiedono quindi una particolare cura. Questo trattamento lenisce, idrata e rigenera la pelle grazie alla centella asiatica associata all’estratto di mimosa.

collIStar, StrategIa DoPoSole Collistar propone una vera e propria strategia doposole, una gamma di prodotti da usare in combinazione tra loro per ottenere una massima azione protettiva. Ognuno di questi prodotti è infatti studiato per fornire un apporto di fattori ad elevato potere nutriente, idratante ed elasticizzante.

lIerac SunIfIc Nella gamma doposole di Lierac troviamo anche il balsamo ultra-freschezza, da applicare generosamente su viso e corpo dopo una sessione di tintarella. Basato anch’esso sulla mimosa tenuiflora, unisce olio di cocco, calendula e delicate note di gelsomino per reidratare intensamente la pelle lasciando una sensazione di freschezza istantanea.


DP / beAUTYMiX leocreMa, latte DoPoSole rIgenerante all’olIo DI argan La chiave per rigenerare la pelle secondo Leocrema è l’olio di Argan, ricco di Vitamina E, Vitamina A e Omega 3, con grandi proprietà antiossidanti, nutrienti, idratanti e dermoprotettive. Questo doposole si assorbe rapidamente, donando alla pelle un immediato sollievo e una sorprendente luminosità, rigenerando le parti arrossate.

collIStar, SPray DoPoSole bI-faSe con aloe L’aloe è sempre un alleato indispensabile nella cura del proprio corpo, e Collistar ci propone un prodotto ricco, ma non grasso e di immediato assorbimento, che abbina gli oli di calendula, macadamia e mandorle dolci, nutrienti ed elasticizzanti, a un mix di sostanze superidratanti, lenitive e rinfrescanti, da applicare tramite un omodo vaporizzatore.

collIStar, DoccIa-SHaMPoo DoPoSole IDratante

Delicatissimo, neutro e biodegradabile, deterge dolcemente e dona morbidezza alla pelle e setosità ai capelli. Si usa massaggiandolo su corpo e capelli inumiditi, per poi risciaquarli. Si adatta a tutti tipi di pelle e capelli ed è perfetto per prolungare l’abbronzatura dopo il rientro in città. SHISeIDo gel DoPoSole Prendersi cura della propria pelle significa anche mantenerla in salute, oltre che bella. Il doposole di Shiseido combatte contro il danneggiamento cellulare, andando quindi a prevenire rischi anche molto gravi, che fanno di questo prodotto un complemento necessario da inserire in borsa prima di andare al mare.

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FREGENE

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STABILIMENTO BALNEARE TIRRENO VILLAGE ̽ FREGENE LUNGOMARE DI LEVANTE, 196 - info: 06.66560231

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6HUYL]LR &DWHULQJ Eventi aziendali

RANIERI RICEVIMENTI &DVWHOOR 2GHVFDOFKL 6DQWD 0DULQHOOD ǩ 7LUUHQR 9LOODJH 9LDOH 66 3LHWUR H 3DROR 5RPD ̽ WHO ̽ PRE ̽ PRE ̽ ZZZ UDQLHULULFHYLPHQWL FRP ̽ LQIR#UDQLHULULFHYLPHQWL FRP

Per vedere il video di Tirreno Village realizzato da Flycam clicca qui

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DP / HAIR

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DP / HAIR

Di Micaela RoManini

RoAD To CAlI Il sole della California nei capelli: ecco i prodotti per risplendere come le dive di Hollywood Riflessi dorati e lunghezze extra: lo shatush è la moda più glam del 2014. Che sia biondo, castano, bronzo o rosso, lo sfumato resta in cima alle classifiche delle star e delle fashion victim, e come non comprenderlo? Il fascino di una chioma baciata dal sole non fa che richiamarci alla mente le atmosfere magiche dei tramonti di Venice Beach o dei party in spiaggia di Malibu. L'ossessione dell'hairdyining non risparmia propria nessuna, ed è proprio questo l'hairstyle scelto dalle grandi dive del cinema hollywoodiano, che, tra una sessione di shopping o una premiere mondiale, sfoggiano chiome luminose e brillanti. L'effetto “sunkissed” dello shatush nasce infatti per ricreare artificalmente la leggera decolorazione dei capelli in estate dovuta all'effetto dei raggi del sole e soprattutto dell'acqua marina. Il bello di questa colorazione, o meglio dire, decolorazione, è proprio questo: il farci sentire anche in città e in ufficio un po' in vacanza, costantemente “baciate dal sole”. Ma per chi ha paura del decolorante o per chi semplicemente vorrebbe evitare di spendere cifre astronomiche dal parrucchiere, quali sono i prodotti più semplici da utilizzare? Ormai di schiarenti in commercio se ne trovano in tutte le tonalità e fasce di prezzo: L’Oreal, ad esempio, ha ideato due diverse linee per realizzare un ombré home made in modo semplice ed economico. La linea Lo Sfumato, adatta per castane, bionde e brune, permette di schiarire comodamente i capelli a casa nei toni del biondo, del miele e del caramello con l'aiuto di una spazzola speciale; mentre la linea Sunkiss, senza ammoniaca, consente un utilizzo dello schiarente sulla capigliatura asciutta, per chi cerca un risultato efficace ma allo stesso tempo veloce e facile da realizzare. Perfetta per ricreare sui nostri capelli i tradizionali colpi di sole, la gamma Préférence Colpi di Sole, per donare brillantezza e calore a partire dalle radici. Per chi ha già la fortuna di poter contare su una capigliatura a prova di estate, o chi ha già uno shatush e vuole semplicemente scaldare e donare riflessi brillanti ai propri capelli, sono disponibili numerose colorazioni tono su tono, che vanno dal biondo miele, al caramello, o semplici shampoo schiarenti, solitamente a base di camomilla. Tra i più amati, troviamo certamente Casting Crème Gloss di L’Oreal, nelle nuance Miele Dorato e Biondo Miele, e lo shampoo Kelemata schiarente alla camomilla.

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DP / HAIR

l’oReAl lo sFuMATo I bagliori naturali e lucenti di Préférence Lo Sfumato si tingono di tonalità intense, per donare dinamismo, stile e carattere ad ogni taglio, con un risultato assolutamente glam. E grazie all'applicatore spazzola, il risultato è assicurato. Da applicare sui capelli asciutti o umidi.

JoHN FRIeDA sHeeR BloNDe La linea Sheer Blonde Go Blonder, composta di Shampoo, balsamo e spray, schiarisce gradualmente i capelli biondi, per un look “baciata dal sole” tutto l'anno. La formula, contenente un complesso schiarente naturale, riduce delicatamente i pigmenti di colore nei capelli, per un utilizzo quotidiano. Per tutte le sfumature di capelli biondi, naturali, tinti o schiariti, senza ammoniaca e perossidi.

Nuxe HuIle PRoDIGIeuse oR® Con il 95,2% di ingredienti di origine naturale, questo olio secco luccicante è un'associazione inedita di 30% di Oli Vegetali Preziosi e di Vitamina E per nutrire, riparare e ammorbidire in un solo gesto viso, corpo e capelli. I capelli risultano soffici, morbidi e brillanti: sensuali, le sue microperle fanno brillare leggermente la capigliatura al minimo movimento.

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DP / HotnewsmusIc

PerchĂŠ la realtĂ sia piĂš bella del sogno! Immerso nella splendida Riserva Naturale che si estende per 20 ettari è il suggestivo teatro di ' , 0#!&#)-#Ĺ‹ 0 (.#Ä…Ĺ‹ ( Ĺ‹ #Ĺ‹! & Ä…Ĺ‹' .#(!Ĺ‹ 4# ( &#Ä…Ĺ‹ ) % #&Ĺ‹* ,.3Ä…Ĺ‹ )'*& ((#Ä…Ĺ‹ ((#0 ,- ,#Ä„

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DP / luxuRyHome

CREATIVITĂ€ E AFFIDABILITĂ€

Luxurymedia si affida a SEAT - Stemacwagen Seat Altea XL, capiente ed affidabile, ecco perchÊ Luxurymedia, azienda specializzata nella comunicazione, ha scelto di si affidarsi a questo mezzo di eccellenza. Solo Seat Altea XL gli ha permesso di distribuire ogni mese oltre 30.000 copie di DPmag, periodico leader patinato lucido a distribuzione gratuita sul territorio di Roma, e di affrontare lunghi viaggi di lavoro con la divisione Flycam – azienda leader nelle video riprese aeree con multirotori, in regola con le normative e sistemi di stabilizzazione elettronica su tre assi.

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DP / HotnewsmusIc

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DP / RomAAGenDA

Tutto il meglio dell’estate a cuRa Di GuGlielMo De GReGoRi

Shakespeare in Rome Dal 13 al 25 agosto – Silvano Toti Globe Theatre Torna Sogno di una notte di mezza estate, in una reinterpretazione per la regia di Riccardo Cavallo. Calati all’interno della magica atmosfera di una sera d’estate, nella splendida cornice di Villa Borghese, siete invitati a vivere o rivivere la storia senza tempo di tre dimensioni che si contrappongono: realtà, teatro e spiriti. Shakespeare riesce a toccare ogni singola corda dell’animo umano, evocando atmosfere dolci e intrighi di amanti, ma mettendo anche in scena sogni che si trasformano incubi e litigi causati da influssi malevoli. www.globetheatreroma.com

Fascino e seduzione al MAXXI Fino al 27 aprile 2015 – Museo MAXXI Il Museo MAXXI ospita Bellissima, un’esposizione all’insegna della moda e del made in Italy. Oltre vent’anni di grazia ed eleganza in un’esposizione che restituisce le atmosfere e gli stili di un periodo che ha contribuito in modo straordinario a definire il carattere italiano a livello internazionale. Un tuffo nel passato grazie ad abiti d’epoca realizzati da maestri dell’haute couture italiana. Tra gli stilisti presenti nella retrospettiva: Simonetta e Fabiani, Ilene Galitzine, le Sorelle Fontana e tanti altri ancora. Lo scopo è ricostruire una galassia dove i diversi protagonisti prendono forma e risalto attraverso abiti iconici, immagini, filmati. www.fondazionemaxxi.it

Il mio amico Andy Fino al 28 settembre 2014 Museo Fondazione Roma, Palazzo Cipolla Il padre della Pop Art, Andy Warhol, arriva in mostra al Museo Fondazione di Roma, un’occasione imperdibile di ammirare una selezione delle opere più importanti dell’artista americano. La mostra, molto più di una semplice rassegna, ha carattere e calore: è stata infatti curata da Peter Brant, intimo amico di Warhol, che visse con lui quell’incredibile, folle, indimenticabile caleidoscopio che fu la New York degli anni ’60 e ’70. Brant inizia la sua collezione ancora giovanissimo, a soli 20 anni, quando acquist l’iconico disegno della scatola Campbell. La mostra stupisce per grandezza e varietà, partendo dai primi disegni idi Warhol fino ad arrivare alle Ultime Cene e agli autoritratti. www.warholroma.it

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DP / RomAAGenDA

Spettacolo a teatro, mostre imperdibili, eventi per appassionati... l’estate romana si fa ricca di sorprese

Ritratto di un artista eterno Fino al 14 settembre 2014 – Musei Capitolini Confrontarsi con Michelangelo è un’esperienza necessaria per arricchire la mente e l’anima. I Musei Capitolini ospitano 1564-2014 Michelangelo – Incontrare un artista universale. La mostra racconta la vita e le opere di uno dei più grandi geni di tutti i tempi, per celebrare i 450 anni dalla scomparsa di un artista in grado di influenzare in maniera indelebile non solo la cultura italiana, ma tutta la cultura universalmente riconosciuta. La mostra espone uno straordinario compendio di pittura e scultura, poesia e architettura, raccontando i laceranti conflitti interni che hanno animato l’uomo e l’artista. www.museicapitolini.org

Emozioni a due ruote Fino al 30 settembre 2014 VIGAMUS Museo del Videogioco di Roma Per gli appassionati di moto, al Museo del Videogioco di Roma arriva una mostra dedicata a Milestone, il più grande creatore di videogiochi italiano, specializzato nel genere racing. L’azienda milanese di Virgilio e Luisa Bixio, Milestone è l’esempio di eccellenza del Made in Italy anche nel campo dell’innovazione e della tecnologia. Sarà possibile ripercorrere la storia di questo successo tutto italiano attraverso una selezione di pannelli e oggetti da esposizione. La mostra è caratterizzata da una natura interattiva: si potrà infatti provare gratuitamente il gioco MotoGP 14, il più avanzato simulatore di gare su due ruote. www.vigamus.com

In pace con se stessi Fino al 18 settembre 2014 ViVi Bistrot Villa Pamphili Sappiamo tutti quanto la vita può essere piena di stress. Per combatterlo, l’Oriente ci viene ancora una volta in aiuto con la pratica dello Yoga. Grazie a ViVi Bistrot, con il patrocinio del Municipio XII e l’aiuto di insegnanti della Federazione Italiana Yoga, potrete partecipare all’iniziativa “ViVi il Saluto al Sole”, una pratica rasserenante che vi farà sentire in armonia con voi stessi e la natura che vi circonda. Appuntamento fisso per tutta l’estate dal martedì alla domenica al tramonto, dove potrete vivere anche voi il Saluto al Sole, una sequenza di 12 posizioni da realizzare in modo fluido con effetti benefici sul sistema nervoso, respiratorio e circolatorio. www.vivibistrot.com/villa-pamphili

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PAROLA ALL’ESPERTO

CoNosCeRe PeR DelIBeRARe Da giugno, gli interlocutori finanziari sono obbligati per leggere a conoscere ancora più a fondo la situazione del cliente per poterlo consigliare al meglio sugli investimenti: questo garantirà maggiori forme di tutela dei nostri risparmi €uropean Financial Advisor ™ Financial Planner Banca Generali S.p.A. Via Bissolati 76 00187 - Roma mail: lorenzo.desantis@bancagenerali.it ph. 06 4821354 mb. 335 391858 - www.lorenzodesantis.it

a cuRa Di loRenzo De SantiS

L'estate è per quasi tutti il tempo delle sospirate vacanze, qualcuno le avrà già fatte, altri si accingeranno a partire. Ci sono categorie professionali per le quali, invece, è un periodo di maggiore attività, vedi ristoratori, albergatori e tutti i lavoratori o imprenditori nell'ambito del turismo e dei viaggi. È il momento dei saldi e vedremo alla fine se il bilancio sarà stato positivo o negativo e se avvertiremo i primi timidi segnali di ripresa, oppure saremo ancora nel pieno della crisi. Sono dati molto importanti da valutare prima di decidere qualsiasi investimento. Per chi ha avuto la pazienza di leggermi, ho insistito moltissimo negli ultimi articoli sull'importanza delle informazioni e dell'analisi dettagliata, sia del mercato che degli strumenti proposti, prima di scegliere come impiegare il nostro

sudatissimo risparmio! E come neppure questo sia sufficiente perché prima ancora dobbiamo avere chiari i nostri obiettivi e la nostra situazione patrimoniale,famigliare e personale, fornendo senza reticenze al nostro interlocutore finanziario tutte le risposte alle domande che ci porgerà. Mi rendevo conto, da operatore, che pochi erano sensibili a un simile approccio e che il richiamo alla ricerca del massimo rendimento (e pure sicuro!) fosse irresistibile anche per una clientela evoluta, così come il concetto di rischio sottostante ad un maggiore eventuale guadagno fosse poco percepito. L'italiano, poi, per sua natura riservato di fronte alle proprie finanze, è ancora più restio a spendere un'ora e più del proprio tempo per rispondere ad una lunga serie di domande personali. Ho


Il 12 gIugno 2014 sono state pubblIcate sulla gazzetta uffIcIale dell'unIone europea le nuove dIsposIzIonI dI revIsIone della MIfId (Market In fInancIal InstruMents dIrectIve, del 2004) la cosIddetta MIfId II che, oltre ad una serIe dI norMe per le IMprese e le banche, Introduce crIterI ancora pIù strIngentI In MaterIa dI conoscenza del clIente da parte deglI operatorI

visto anche imprenditori, avvezzi quindi a programmare, fremere per arrivare alla fine del film: "quanto mi rende?", la cosa che veramente interessa. Bene, la legge è intervenuta per codificare la necessità del "conoscere per deliberare". Il 12 giugno 2014 sono state pubblicate sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione Europea le nuove disposizioni di revisione della Mifid (Market in Financial Instruments Directive, del 2004) la cosiddetta Mifid II che, oltre ad una serie di norme per le imprese e le banche, introduce criteri ancora più stringenti in materia di conoscenza del cliente da parte degli operatori. Sarà obbligatorio acquisire molte più informazioni sulla situazione finanziaria e sulle conoscenze del risparmiatore e al contempo occorrerà fornire spiegazioni trasparenti sulle soluzioni

proposte accertandosi che il cliente abbia effettivamente compreso ciò che si accinge a sottoscrivere. Sarà una svolta? Come sempre dipenderà molto dalla volontà dei professionisti di migliorarsi e delle aziende di abbandonare la logica di prodotto per andare decisamente verso un modello di servizio. Non si può prescindere però dalla comprensione del cittadino che non siamo di fronte a nuovi adempimenti burocratici ma che tutto viene fatto a sua tutela e nel suo interesse. Concedetemi, in questo ultimo articolo prima della pausa estiva, una piccola soddisfazione personale per vedere riconosciuto a livello normativo un approccio consulenziale che ho sempre ritenuto l'unica strada possibile per una corretta pianificazione delle proprie risorse finanziarie. Buone vacanze!



DP IL CIRCOLO PROTAGONISTA TRA SPORT ED EVENTI Speciale inserto Due Ponti Sporting Club

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NUTRIZIONE Zucchero miti da sfatare

CALCIO Una finale mozzafiato

EVENTI Paddle forense


WEL CO ME

a cura di emanuele tornaboni

Cari lettori, siamo nel momento più caldo e intenso dell’estate, e vogliamo sapere tutto di come la state vivendo. Mi auguro che siate in compagnia delle persone che più amate, che stiate facendo scorta di emozioni positive e vi stiate ricaricando dopo un anno sicuramente impegnativo. E, come al solito, vi aspettiamo sui profili social di Dp Mag e del circolo Due Ponti, dove potrete condividere le vostre storie con noi. Questo mese abbiamo il piacere di ospitare in copertina e sulle nostre pagine Sabrina Paravicini, bellezza tutta italiana, ma anche grande donna, capace di coniugare in sé eleganza e capacità di raccontare storie. Se poi siete amanti del last minute, o per meglio dire last second, questo mese Around the World vi suggerisce di visitare la Thailandia, un luogo dove il tempo sembra essersi fermato e dove potete andare alla ricerca di voi stessi. Ma anche se decideste di rimanere a Roma, sono tanti gli appuntamenti in agenda da non perdere. E poi, volete mettere il fascino di camminare tra i Fori imperiali in una sera d’agosto? “La bELLEzza dELLE COsE EsistE nELLa MEntE ChE LE COntEMpLa” david huME

WEL CO ME

a cura di Pietro tornaboni

Cari amici, quando leggerete questo numero probabilmente sarete già in ferie. Ma, ovunque voi siate, approfittatene per rendere la vostra vacanza indimenticabile. Credo che godersi un periodo di riposo sia un’arte, tutt’altro che facile da esercitare. Siamo così frastornati dal trantran quotidiano che spesso ci dimentichiamo di vivere nel presente. E la cosa peggiore è che ci portiamo questo atteggiamento anche quando viaggiamo. Non importa dove andiamo, è quello che abbiamo nella mente a influenzare la nostra visione. L’estate è invece il momento ideale per recuperare una dimensione più naturale. Ricarichiamo i nostri corpi con energia positiva nuova e liberiamo le nostre menti dalle tossine dello stress. Affidiamoci alla natura, ai suoi ritmi millenari, al mare o alle montagne, al sole, ai tramonti, e liberiamo i nostri sentimenti dai formalismi lavorativi e sociali. Ovviamente, non dimenticate il movimento, anzi, con più tempo libero l’attività all’aria aperta vi aiuterà a tornare più forti di prima. Buone vacanze e, con l’occasione, vi ringrazio tutti per l’affetto che mi avete dimostrato... “LE pErsOnE nOn fannO i viaggi, sOnO i viaggi ChE fannO LE pErsOnE” JOhn stEinbECk


EditOriaLE a cura di luigia latteri

cari soci, nel numero doPPio che ci accomPagnerà Per tutta l’estate vacanziera, troviamo una carrellata sulle tantissime attività che hanno concluso la stagione sPortiva: immagini di gioia e di soddisfazione, Perché sono tanti i successi che hanno coronato i sacrifici degli atleti che raPPresentano il due Ponti nelle comPetizioni caPitoline, regionali e nazionali delle tante disciPline Praticate nel nostro circolo. tanto da avere Problemi di sPazio e non riuscire a citare tutti! grande encomio va alla raPPresentativa di tennis caPitanata da alessio Palladino, che, al secondo tentativo, doPo un onorevole camPionato 2013, ottiene quest’anno l’ambitissima Promozione in serie a, terza squadra che difenderà i “colori romani” insieme a c.c. aniene e t.c. Parioli. ancora tanti sorrisi e coPPe nelle foto del servizio sulla serata del running, durante la quale sono stati Premiati i migliori atleti del 2014, e di quello sulla conclusione della stagione calcistica, aPPannaggio di moretti, che vince il camPionato, e di galano, che vince la coPPa. si sono conclusi anche i camPionati italiani di nuoto master di riccione 2014, con l’ennesimo Podio Per il due Ponti, che ha conquistato il terzo Posto, rimanendo tra le Primissime squadre del Panorama master italiano dietro le solite società, le romane flaminio sPorting club e forum sPort center. comPlimenti ai nostri nuotatori, molti dei quali aProno tutte le mattine il circolo e con grande Passione si allenano Prima di andare a lavorare. e… in bocca al luPo Per il Prossimo imPortante aPPuntamento il Primo weekend di agosto, a scanno, Per i camPionati italiani master in acque libere, dove il due Ponti è chiamato a difendere il titolo conquistato e difeso negli ultimi tre anni. a fianco alle disciPline “storiche”, continua il grande successo del Paddle, il nuovo gioco che Piace tantissimo ai nostri soci, tanti dei quali hanno Preso Parte alla Prima taPPa del Paddle forense di cui trattiamo amPiamente nelle nostre Pagine. non manca anche in questo numero una finestra sulla nutrizione, con un contributo che tratta i falsi miti dello zucchero. l’alimentazione sana ed equilibrata deve sicuramente andare di Pari Passo all’attività sPortiva, sia agonistica che svolta Per diletto, e certamente l’argomento è semPre molto sentito, soPrattutto in concomitanza con le vacanze! dunque, con il consiglio di non abbandonare mai l’attività fisica, vi auguro buone vacanze e vi do aPPuntamento al Prossimo numero!


dp / insidenutrizione

zuCChErO: Miti da sfatarE Lo zucchero bianco viene “demonizzato” per tanti motivi, ma ci sono molte credenze radicate che lo riguardano e che sono del tutto false. Scopriamole con il Dott. Giorgio Calabrese Sappiamo tutti che lo zucchero, se consumato in quantità eccessive, crea problemi all’organismo. Tuttavia, esistono molti miti da sfatare, riguardo a questo ingrediente e ai suoi sostituti nei piatti di ogni giorno. Ce li spiega Giorgio Calabrese, specialista in Scienza dell’Alimentazione, docente di Dietetica e Nutrizione e membro del Comitato nazionale per la sicurezza alimentare del ministero della salute. Innanzitutto, si pensa che per dimagrire sia utile sostituire allo zucchero il dolcificante. Niente di più sbagliato, ci dice il Dott. Calabrese: così facendo, raccontiamo una “bugia” ai recettori dei sapori dolci, e soddisfiamo il gusto, ma il cervello non si fa ingannare: sentendo che a quel sapore dolce non corrisponde l’energia che si

aspettava, continuerà a inviare al corpo segnali di fame, che ci porteranno a consumare più calorie. Inoltre, dobbiamo sfatare il mito che lo zucchero apporti calorie vuote e non sazi: è vero se si consuma “puro”, ma all’interno di altri alimenti aiuta a fornire energia immediata e garantisce invece sazietà. Proprio perché fornisce energia, non si può dire che lo zucchero contenga calorie vuote: le sue calorie, infatti, sono importanti per coadiuvare molti processi fondamentali del nostro organismo. Dunque, se consumato con moderazione, e in associazione ad alimenti sani e genuini, non comporterà problemi, e anzi, offrirà una fonte di energia a rapido consumo, utile per gli sforzi fisici e mentali.

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dp / insideeventi

tOtti E La nutELLa Quando era in riabilitazione presso la clinica Villa Stuart, in attesa della convocazione per i mondiali del 2006, Francesco Totti ha chiesto, appena sveglio, un barattolo di Nutella, dichiarando che era “per riprendersi qualche dolcezza della vita”.

50 anni di nutELLa, un MitO tuttO itaLianO Chi fa sport la conosce molto bene... ma sapevate che la crema alla nocciola più amata dagli italiani ha appena festeggiato i suoi 50 anni di storia? Il primo vasetto di Nutella è uscito dalla fabbrica della Ferrero di Alba in una piovosa mattina di aprile del 1964. Nata come pragmatica risposta alla carenza di cacao che aveva caratterizzato il periodo dell’ultima grande guerra, e costituita infatti principalmente da nocciole (da cui viene anche il nome, da “nut”, in inglese appunto “nocciola”), ha costruito il suo successo in ben 50 anni di storia, che sono stati celebrati dal marchio in grande stile. Non solo alimento energetico adatto agli sportivi, è un prodotto universale, adatto a tutta la famiglia. Al mattino, non sempre è facile partire con la giusta carica di energia, ottimismo e vitalità. Una fetta di pane spalmata di Nutella riesce a regalare a tutta la famiglia un bel sorriso per affrontare al meglio la giornata. Del resto, i nutrizionisti ce lo ripetono da tanto tempo: la colazione è il pasto più importante della giornata, ed è giusto dedicarle tutto il tempo e l’attenzione che merita. Dopo una notte di digiuno, è necessario ricaricarsi in previsione della giornata da affrontare, e per farlo occorrono alimenti che contengano zuccheri, capaci di donare all’organismo un’energia “pronta all’uso”. Se consumati insieme a latte, frutta e carboidrati integrali, offriranno la carica giusta al nostro fisico. E in questo, la mitica Nutella ha sempre dato una mano a grandi e piccini! 135

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dp / insiderunning

running: La finE dELLa stagiOnE agOnistiCa Di Maurizio Paglione - Foto Di Pierluigi Mariani Nell’affascinante cornice della “Nuova Terrazza Mini”, il presidente Emanuele Tornaboni ha condotto, con grande simpatia, la festa sportiva per la conclusione della stagione Running 2014. Ha aperto la serata ringraziando i presenti e in particolare coloro che si sono impegnati per mantenere alto il nome del Due Ponti: i fratelli Nicola ed Enrico Guida (sponsor Pharmaguida); l’infaticabile tecnico e preparatore atletico Sergio Cocozza, e per finire a Luigia Latteri, responsabile marketing del circolo. Ha ricordato, con un pizzico d’orgoglio, i risultati ottenuti dalla squadra in campo master (pista e strada) citando le punte di diamante Nicola De Luca e Luigia Latteri, ma sottolineando soprattutto la crescita del settore femminile. Non poteva non salutare gli “storici” Carmelo D’Asero, Giovanni D’Antona, Giulio Massi, Giorgio Primo e Andrea Maisani ma, soprattutto, ha ricordato Stefano Giovannini, il vero fondatore della sezione atletica, a cui è dedicata una manifestazione la cui seconda edizione si svolgerà, in data da definire, all’interno del circolo. Tra un buon brano musicale e una foto, scattata da Pierluigi Mariani (per una sera fotografo ufficiale) tutti gli atleti presenti hanno avuto un momento d’allegria e di notorietà (foto pubblicate sulla sezione running del sito Due Ponti). Il presidente, che quando ha il microfono in mano è incontenibile, ha dato inizio, in piena euforia, alle premiazioni del Contest 2014 che prevedeva due competizioni, la Forrest Gump, competizione che premia gli atleti che hanno percorso più km in gare ufficiali e

il Criterium, la competizione che più evidenzia la qualità degli atleti. La prima ha visto trionfare, fra gli uomini, Davide Troiani con 305 km e 134 metri, Mario Tucci con 286 km e 237 metri e Diego Cappetta con 223 km e 486 metri; tra le donne, Elisabetta Mastrocesare con 260 km e 486 metri, Luigia Latteri con 186 km e 997 metri e Caterina Cannatà con 165 km e 494 metri. La seconda ha visto premiare un maggior numero d’atleti, essendo prevista una classifica assoluta e per età. Le coppe sono state assegnate ai primi assoluti: Luca D’Ormea, Giuseppe D'Asero e Diego Cappetta e per il gentil sesso a Luigia Latteri, Elisabetta Mastrocesare e Annalisa Vitale. Per la classifica speciale “neo tesserati” sono stati premiati Caterina Cannatà ed Emanuele Di Rocco. La “valletta” Camilla Martinelli ha consegnato le targhe di riconoscimento al primo d’ogni categoria; Davide Troiani (giovani), Enrico Guida (35-39), Andrea Cuneo (40-44), Luigi Brasili (4549), Giuseppe Pugliese (50-54), Riccardo Ruggeri (55-59) e Maurizio Paglione (over sessanta). Premiati e non si sono raccolti intorno alla bella e buona torta preparata, come l’ottimo buffet, dal Bistrò di Gianmaria Caracciolo e Filippo Merola. Tutti si sono dati l’appuntamento al settembre prossimo per nuove imprese e nuove sfide sportive e dopo aver ringraziato il Presidente, per la bella serata e per il suo impegno per l’atletica, gli hanno fatto promettere di ripresentarsi, in forma agonistica, ai nastri di partenza della nuova stagione 2014-2015.

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una finaLE EMOziOnantE Di Fabrizio Pallante - Foto Di roDolFo boCCale Mercoledì 28 maggio è stata una Notte delle Finali emozionante e ricca di gol. Di fronte a una bellissima cornice di pubblico si è svolta prima la Finale di Coppa, dove ha prevalso la Galano “You-Go” accreditata dei favori del pronostico sulla Garozzo. La partita è finita 4-2, ha avuto poca storia nel primo tempo mentre nel secondo sul 3-1 Garozzo ha fallito con Pecci (nominato miglior giocatore della competizione) due volte il possibile 3-2. Sul 4-1, la patita si è virtualmente conclusa anche se un’indomita Garozzo ha cercato di lottare fino alla fine, seppur priva dei suoi due uomini migliori: Daniele Giuliani (figlio del comico Massimo) e l’attore Giorgio Pasotti. La finale del campionato sociale è stata a senso unico, con la

Moretti dello storico presidente Tassi che si è imposta con un perentorio 5-1 con doppiette di Pellegrini e di Moretti (eletto miglior giocatore della Finale) e il sigillo del capocannoniere Marronaro. Vanno fatti comunque i complimenti al Mister Nicoletti per essere arrivato fino alla fine della competizione in condizioni spesso di emergenza. Tra i premi individuali spicca Danilo Lorizio che ne ha raccolti ben tre (Capocannoniere della stagione regolare e dei playoff e Miglior Giocatore del Torneo Sociale). Già da giugno è ricominciato il calciomercato per aggiudicarsi i migliori giocatori del circolo perché da ottobre partirà un’altra esaltante stagione targata Due Ponti. 138

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CaMpiOnatO sOCiaLE 2014 1째 classificato: moretti 2째 classificato: cacciarelli prEMi individuaLi Capocannonieri: Massimo Marronaro e Danilo Lorizio (22 reti) Capocannoniere playoff: Danilo Lorizio Miglior portiere: Luca Gaggiotti (di benedetto) Miglior giocatore finale: Moretti Andrea Miglior giocatore torneo: Danilo Lorizio (cacciarelli) Miglior over 50: Fabio Fiocchetti Miglior over 40: Roberto Marcialis (di benedetto) Miglior under 40: Manfredi Beha (caracciolo) Miglior presidente: Gianmaria Caracciolo COppa sOCiaLE 2014 1째 classificato: galano 2째 classificato: garozzo prEMi individuaLi Capocannoniere: Manfredi Beha (6 reti) Miglior portiere: Alessandro Bernabei Miglior giocatore finale: Lorenzo Verginelli Miglior giocatore torneo: Daniele Pecci

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Mini rOMa paddLE fOrEnsE Di FranCeSCa MerCantini - Foto Di YuliYa galYCHeVa

Sabato 24 maggio, al Due Ponti Sporting Club, il circolo dei fratelli Emanuele e Pietro Tornaboni, si è disputata la prima edizione del Mini Roma Paddle Forense, nuovo format ideato e organizzato dall’Avvocato Nicola Colavita e dedicato ai professionisti del diritto che praticano questa nuova ed entusiasmante disciplina sportiva: avvocati, notai, magistrati e commercialisti. Il regolamento prevede che un giocatore della coppia deve appartenere a una delle sopraindicate categorie. La manifestazione, patrocinata dalla Federazione Italiana Paddle Tennis, dalla Associazione Forense Emilio Conte e dal Movimento Forense, ha visto la partecipazione, tra gli altri, 140

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dell’Amministratore Delegato di BMW Roma Dott. Massimiliano Di Silvestre title sponsor dell’evento con il brand Mini – del Resp. Mark. di BMW Roma Roberto De Laurentis, del Presidente della Federazione Italiana Paddle Tennis Gianfranco Nirdaci, dell’ex Mister del Livorno e bandiera della SS Lazio Nando Orsi, dell’ex calciatore di Torino e Bologna Danilo Pileggi, dell’Avv. Paolo Rodella, esperto di Diritto Sportivo e della Fashion Fit DJ Simona Gangemi. Ad accogliere i partecipanti al torneo c’erano le meravigliose ragazze dello Staff del Paddle Forense coordinate come sempre dalla Dott.ssa Francesca Mercantini. Al torneo – disputato sotto la direzione tecnica del Maestro Fe141

derale Sebastiano Sorisio e che ha visto la partecipazione di 40 giocatori che hanno giocato tutti indossando le magliette “Property Of Paddle Forense” – hanno partecipato tra gli altri i procuratori sportivi Simone Santercole e Andrea “Willy” Pasini, gli avvocati Matteo Melandri, Marco Moretti, Andrea Maisani e Dario Diotallevi e i Commercialisti Alessandro Bernabei, Marco Tagliati e Luciano Bozzi. Il torneo è stato vinto dalla coppia composta dall’Avv. Dario Diotallevi e dall’imprenditore Chicco Leone che hanno sconfitto, dopo una combattutissima finale conclusasi al tie break del terzo set, la coppia composta dal Commercialista Alessandro Bernabei e Lorenzo Verginelli.

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iL duE pOnti conquista la serie a Di luigia latteri- Foto Di roDolFo boCCale Domenica 29 giugno, il Due Ponti Sporting Club ha conquistato la Serie A1 del Campionato Nazionale di Tennis, aggiudicandosi il doppio incontro di play off contro il T.C. Pistoia. Approdata alla Serie A2 nel 2013, dopo un campionato di “assestamento” in cui aveva ottenuto, arrivando ai play off, la permanenza in A2, quest’anno la squadra, capitanata da Alessio Palladino, con tre incontri vinti nel girone, si è assicurata l’ingresso nei play off. Dopo la vittoria fuori casa contro il C.T. Bari, Stefano Tarallo, Leo Azzaro, Federico Teodori, Lorenzo Abbruciati e Cristiano Compa-

gnone hanno affrontato, domenica 22 giugno sui campi di casa, l’andata contro il T.C. Pistoia vincendo 4 a 2; quindi, il 29 a Pistoia, dopo essere andati sotto di due incontri, Lorenzo Abbruciati conquistava un importante punto che riaccendeva le speranze e determinava la scelta del capitano a puntare sui doppi, ottenendo in effetti il prezioso 3 a 3 con cui il Due Ponti Sporting Club ha ottenuto l’importantissimo e ambito risultato di giocare, per la prima volta nella storia ventennale del circolo, la Serie A1. La scalata alla Serie A è iniziata nel 2010, con il conseguimento del titolo

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nazionale Under 16 a squadre, vinto dalle promesse Federico Teodori e Cristiano Compagnone, risorse del vivaio Due Ponti, che, l’anno successivo, hanno poi costituito lo “zoccolo duro” della squadra di Serie C che, con il titolo regionale, ottiene poi anche il diritto a giocare la Serie B nel 2012. Il resto della bellissima storia della “scalata” è nota. La rappresentativa del circolo di Emanuele e Pietro Tornaboni giocherà il Campionato Serie A1 nel 2015 ed è la terza squadra che rappresenterà i colori della capitale, insieme a C.C. Aniene e T.C. Parioli.


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EMOziOnanti finaLi E prEMiaziOni Di Fabrizio Pallante

Martedì 10 giugno si sono disputate le Finali del 1° Torneo Open “Due Ponti”, con le vittorie di Federico Duranti e Petra Ivankovic. A seguire si è svolta, di fronte a un folto pubblico appassionato, la premiazione dell’Open e dei Tornei Sociali di Tennis divisi in 7 categorie, 5 maschili e 2 femminili, che hanno coinvolto circa 300 soci. Nell’Under 35 maschile vince con un percorso netto Marco Miotti. Nell’Over 35 maschile, partendo

dalle qualificazioni, vince Gianluca Galeazzi su un agguerrito Piero Lauri. Nelle categorie Over 45,Over 55 e Over 65 maschili si impongono Marco Paris, Carlo Agostini e Danilo Serrani. Nei due tabelloni femminili vincono Alessia Marino e Paola Abate nelle due categorie Under 45 e Over 45, senza perdere un set. Non si ferma il tennis al Due Ponti, perché sono in partenza i Doppi sociali femminili e maschili con coppie di alto livello.

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torneo COCCinELLE Il Torneo Coccinelle, festa del tennis al femminile, è giunto quest’anno alla sua quinta edizione, evento sempre molto gradito e atteso tra le socie Due Ponti, occasione per trascorrere una giornata di agonismo all’insegna del dinamismo e della raffinatezza, caratteristiche della nota griffe Coccinelle che ha offerto un simpatico gadget a tutte le partecipanti e ha messo in palio gli otto premi per le prime quattro coppie classificate. Il via al torneo, diretto da Stefano Tarallo, viene dato da Emanuele Tornaboni che dà il benvenuto a Donatella Gava, dealer Coccinelle che ormai da cinque anni contribuisce alla realizzazione dell’evento. Quasi 40 sono le partecipanti che vengono divise in due gruppi in base al livello e sorteggiate ad ogni

turno, formula che consente a tutte le tenniste di ambire alla zona premio e che, anche quest’anno, ha dato vita a un torneo avvincente ed equilibrato. Il responso del sorteggio per le semifinali pone di fronte Olga Ventura e Rita Gabrielli contro Maria Carmela Bonaccorsi e Amalia La Penna e Paola Abate e Carla Bergamini contro Sara Petrinelli e Cinzia Saguto. Dalle due partite e dal sorteggio che rimescola ancora una volta le coppie, viene fuori la finale vinta da Petrinelli/La Penna di fronte a Bonaccorsi/Saguto che vengono premiate, insieme alle semifinaliste, con le bellissime borse di Coccinelle. Ancora una giornata di festa in nome della femminilità e della positività! 144

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