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Unibz e Techpark NOI: un laboratorio multimediale
from manufatto 05/2023
by lvh.apa
MICHAEL HALLER, DOCENTE
LIBERA UNIVERSITÀ DI BOLZANO, È
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FONDATORE
Nato originariamente in Austria, il Media Interacton Lab (MiL) è ora accolto, quale distaccamento della Libera Università di Bolzano, presso il Techpark NOI dove, dal 2004, è sede di ricerca nei campi dell’interazione uomo-computer (in inglese, human-computer interacton, HCI) e della computazione ubiqua (Ubiquitous Computng). Le “interfacce intelligent per gli ambient di lavoro di nuova generazione” sono l’area di studio principale di questo laboratorio, la cui atenzione è rivolta alla progetazione, all’implementazione e alla valutazione di innovatvi dispositvi di collegamento verso gli utent.
Ma cosa signifca esatamente?
Le nuove interfacce informatche, integrate nei nostri abit o indossate diretamente sulla pelle, sono destnate a rendere ancora più streto il rapporto tra uomo e macchina. I sistemi informatci miniaturizzat, delle dimensioni di pochi decimi di millimetro, raggiungono già oggi la potenza di un calcolatore degli anni Novanta, schiudendo modalità di utlizzo completamente nuove: i computer integrat in orologi, occhiali o cufe permeano ormai la nostra quotdianità, anziché costringerci a puntare l’atenzione su un unico dispositvo centrale collocato sulla scrivania. Al contempo, abbiamo però bisogno di interfacce intuitve, che si “camufno” in modo altretanto discreto negli ogget di uso quotdiano e che, idealmente, possano essere indossate diretamente sul corpo.
I comandi possono essere integrat nei capi di abbigliamento: ad esempio, sono già in fase di realizzazione semplici circuit indossabili sulla pelle.
Ad oggi, tut i nuovi “dispositvi” con cui i ricercatori entreranno in contato sono ancora prototpi: pur essendo alquanto stupefacent in laboratorio, di norma non sono ancora abbastanza robust per un impiego nel mondo reale.

Ma la tendenza a indossare computer sul corpo, già iniziata con lo smartphone, sta contnuando con gli smartwatch, i ftness tracker e le cufe auricolari. Fino a che punto sarà possibile spingersi, lo decideranno gli utent stessi.
Tessuti Intelligenti
L’ambito di ricerca spazia dalla Extended Reality (VR/ AR) allo sviluppo di superfci fessibili o interfacce tessili intelligent; proprio in quest’ultmo campo si registrano progressi interessant e innovazioni tecnologiche. Ad esempio, è stato ideato un sensore di pressione basato su un flo, che può essere lavorato con una macchina da maglieria industriale e che trova applicazione principalmente nell’industria automobilistca, dove da tempo esiste una streta collaborazione con BMW, Volkswagen o KTM. I ricercatori sono infat impegnat nella creazione di touch screen a base di tessuto e, proprio per BMW, hanno sviluppato un altoparlante dinamico di questo tpo. L’obietvo è quello di condurre analoghe ricerche applicate anche presso il NOI Techpark: il team intende presentare i risultat nel modo più tangibile possibile e renderli disponibili a un vasto pubblico. Poiché in questo setore si trata sempre di prototpi grafci e tatli, ciò è ovviamente più facile. Ma i tessut intelligent sono utlizzat, naturalmente, anche nel setore dell’abbigliamento, con le aziende fortemente interessate a sostenere la ricerca. Il laboratorio sta atualmente lavorando alla generazione di tali struture anche con Google e Microsof: i due gigant della tecnologia sono venut a conoscenza del team durante le conferenze in cui i risultat sono stat presentat al pubblico specializzato.
Questo tpo di incontri è importante, perché ofre non solo la possibilità di metere in mostra il proprio lavoro, ma anche di fare networking, forgiando nuove idee, avviando proget comuni e confrontandosi su molt aspet. Con Microsof, ad esempio, i ricercatori hanno costruito interfacce fessibili, con Google calze dotate di sensori per protesi “tatli”.
A VANTAGGIO DELL’ARTIGIANATO
Non sono solo le grandi aziende tecnologiche ad atrare l’atenzione dei ricercatori: il laboratorio intende dimostrare l’utlizzabilità pratca dell’informatca anche per i mesteri artgianali.
Al momento si sta dedicando a un progeto in collaborazione con la sezione di mestere dei tappezzieri e degli arredatori tessili.
Naturalmente, la ricerca dipende anche dall’economia, sicuramente soto il proflo fnanziario, ma sopratuto dalle esigenze delle aziende, ed è quindi compito dell’università individuare la soluzione otmale. I post di lavoro di domani nascono laddove si fa ricerca: gli student coinvolt possono trasmetere le proprie conoscenze alle aziende, ma hanno anche la possibilità di trovare un impiego in linea con le loro aspetatve. Sul versante opposto, proprio grazie alla streta collaborazione con le imprese, è possibile intercetare la domanda di neolaureat e capire quale tpo di formazione devono possedere.
La chiave è, quindi, una viva sinergia tra ricerca, formazione e impresa.