Fondo del microcredito siciliano m5s risultati conseguiti

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FONDO DEL MICROCREDITO SICILIANO M5S: RISULTATI CONSEGUITI Erogati finora 555 mila euro. L’operazione resa possibile grazie alla rinuncia mensile dei deputati a gran parte del loro stipendio. Frecciata al governo: “Sono questi i modelli di sviluppo da seguire”.

23 imprese finanziate, 555 mila euro erogati, quasi 150 aziende che nella prima fase del progetto potranno accedere al prestito: eccoli i primi numeri del fondo per il microcredito siciliano targato M5S, che con le prime erogazioni alle aziende, diventa finalmente operativo.

I dati sono stati presentati oggi nel corso di una conferenza stampa tenuta all’Ars dal capogruppo del Movimento a Sala d’Ercole, Valentina Zafarana, e dal deputato Giorgio Ciaccio. Presenti in aula gli altri deputati. L’attivazione del fondo è stata resa possibile grazie alla rinuncia mensile ad un’ampia fetta dei loro stipendi da parte dei 14 deputati del M5S, che trattengono per loro solo 2500 euro più rimborsi spese (documentati). “E’ una goccia di benzina – ha detto Ciaccio - nelle taniche a secco dell’economia isolana, ma è soprattutto una risposta all’immobilismo di un governo che ha abbandonato le imprese al loro destino. Se l’esecutivo avesse voluto seguire il nostro modello di sviluppo avrebbe potuto attivare grosse fette di fondi comunitari che purtroppo rimangono congelati per le difficoltà delle imprese a fornire idonee garanzie. I numeri in quel caso avrebbero potuto essere ben diversi e parecchie aziende avrebbero avuto la possibilità di programmare qualche piccolo investimento indispensabile per la loro attività”. Dai deputati M5S una tirata d’orecchie anche ai colleghi di Sala d’Ercole. “A loro, più volte – ha detto Ciaccio – abbiamo rivolto l’invito a destinare una parte dei loro stipendi al microcredito, ma, ovviamente, senza il minimo successo”. “Evidentemente delle imprese non interessa a nessuno, men che mai al governo”, ha affermato Valentina Zafarana. “L’esecutivo si affida a vuoti proclami, seguiti puntualmente dal nulla. Il microcredito è una cosa concreta. E vi invito a pensare cosa potremmo fare se fossimo al governo”. Le somme messe a disposizione dai deputati M5S servono come garanzia per l’erogazione dei fondi Jeremie e dei capitali messi a disposizione da Banca Etica, per un totale di circa tre milioni e 300 mila di euro disponibili. Ad eccezione di Ragusa tutte le province siciliane sono rappresentate nelle prima tranche di finanziamenti, con aziende che operano nei più svariati settori: dall’agroalimentare, all’informatica, passando per le produzioni biologiche e per i beni culturali. Le somme erogate vanno da 5 mila a 25 mila euro a tassi fortemente agevolati (attualmente dal 2 al 4 per cento circa, a seconda del settore dell’impresa che usufruisce del prestito).


Partenership dell’operazione sono Banca Etica, Impact Hub Sicilia e la Fondazione Comunità di Messina Onlus, che si occupano della gestione del Fondo e della selezione delle domande di credito. Domande che sono arrivate numerose da tutte le parti dell’isola (4750 richieste di informazione, per 1340 questionari compilati). Non tantissime, però, le pratiche “utili” per l’istruttoria, perché incomplete o carenti, soprattutto per quanto attiene ad al business plan. “Questo a dimostrazione – afferma il deputato Giorgio Ciaccio – di una grave carenza di cultura di impresa nella nostra isola”. Delle 23 aziende finanziate ben 10 muovono i primi passi nel mondo dell’imprenditoria: sono tante, infatti, le start up che hanno colto al volo l’occasione offerta dal Microcredito per mettersi sul mercato. Sul mercato vuole restare, invece, la Birra Messina. I dipendenti della gloriosa azienda fiaccata dalla crisi hanno infatti deciso di tenere in vita il marchio e di continuare la produzione grazie ad una microricapitalizzazione da 25 mila euro che servirà loro come garanzia per accedere a più cospicui finanziamenti. Ad alimentare il fondo possono contribuire anche privati cittadini. Uno di questi, Pietro Lupo da Torino, da quattro mesi “gira” al microcredito le 80 euro “di Renzi”. “Un attestato di stima incredibile verso la nostra operazione”, ha commentato Ciaccio.

L’attivazione del Fondo per il microcredito è una della tante piccole vittorie del Movimento che, a dispetto di parecchi luoghi comuni, a Sala d’Ercole ha fatto tutt’altro che la comparsa. Pur nello scomodo e spesso isolato ruolo di vera opposizione, risulta il gruppo più produttivo e più presente; è riuscito a far passare quattro leggi che portano la sua firma e conduce una delle commissioni (Ambiente) tra le più produttive, se non la più produttiva in assoluto. All’attivo del Movimento anche tante battaglie (vinte) per rendere più trasparente un Palazzo finora tutt’altro che “casa di vetro”: streaming delle sedute in numerose commissioni (seguitissima quella in commissione lavoro per la questione del click day, che svelò, senza filtri, ai cittadini la vera natura dei rapporti all’interno della macchina regionale) e divulgazione delle presenze dei deputati in Aula, che a breve saranno pubblicate sul sito dell’Ars.

N.B.

Le normative che disciplinano la mediazione creditizia, il M5S, non essendo un mediatore, non può mettere in contatto direttamente o indirettamente i cittadini con gli enti di credito. Le imprese possonoi informarsi direttamente nella seguente pagina: siracusa.impacthub.net/credito-e-microfinanza


SPIEGHIAMO IL FONDO DI GARANZIA PER IL MICROCREDITO SICILIANO Cos’è? È uno strumento finanziario rivolto a chi non riesce ad accedere al credito tradizionale a causa di mancanza di garanzie reali oppure per insufficiente storico creditizio. Al fine di favorire l’accesso al credito e di consentire una corretta gestione del rischio, viene istituito il Fondo Micro-credito Siciliano a copertura del mancato rientro, da parte dei beneficiari, del finanziamento erogato. Grazie ai portavoce del M5S all’Assemblea Regionale Siciliana hanno creato un Fondo di Garanzia per le aziende ed imprese con sede legale nel territorio siciliano, donando parte dei propri emolumenti e competenze.

A chi si rivolge? Micro, Piccole e Medie imprese con sede legale e unità produttiva nel territorio regionale, costituite (o da costituire) anche in forma cooperativa e in consorzi di imprese, in possesso dei requisiti di PMI previsti dalla Raccomandazione della Commissione n. 2003/361/EC. L’importante che siano finanziamenti eticamente compatibili. Saranno bocciate, ad esempio, richieste di prestiti per slot machines o per incentivazioni al gioco di azzardo.

Tipologia di finanziamento A seconda del settore la pratica viene valutata da Fondazione di Comunità Onlus (settori agricoltura e pesca) da Impact Hub (tutti gli altri settori). Valutata la pratica, la stessa viene data a Banca Etica che eroga il finanziamento a tasso agevolato. Il tasso del finanziamento attualmente è 3,7% per i settori agricoltura e pesca mentre 1,6 % per tutti gli altri settori. La restituzione è fino a max 8 anni e la somma richiedibile è 25.000 €. Novità del Fondo: per l’accesso al credito non ci sarà bisogno di alcuna garanzia personale (sarà lo stesso Fondo a fungere da garante); tassi bassissimi del prestito (viene precisato nuovamente, infatti, che non si tratta di finanziamenti a fondo perduto ma di prestiti con un tasso di interessi bassissimo). Visto il numero elevatissimo delle richieste pervenute in soli cinque giorni, e di quelle che verranno, da Impacthub viene ribadita la volontà di presa in esame di ogni proposta pervenuta e si dichiarano disponibili ad un miglioramento in itinere del servizio. A seguire le principali informazioni per la richiesta di accesso al Fondo per il microcredito siciliano. Spese ammissibili oggetto di finanziamento alle PMI: investimenti in beni immateriali (es. spese di ricerca e sviluppo, brevetti, licenze ecc.); investimenti in beni materiali (es. impianti, macchinari, attrezzature ecc.); capitale circolante in relazione alla creazione o all’ampliamento dell’impresa quale, a titolo esemplificativo: acquisto di scorte (materie prime/semilavorati/prodotti finiti) utili per la creazione di un magazzino iniziale durante la fase di start up o forniture di servizi strettamente legati al ciclo produttivo e/o commerciale; capitale circolante collegato a investimenti di cui ai punti 1 e 2;


Non sono considerate spese ammissibili: gli interessi passivi; l’acquisto di terreni/edifici già costruiti e le spese per opere murarie e impianti di importo superiore al 10% del totale del finanziamento richiesto, se questo supera i 25.000 Euro; la disattivazione di centrali nucleari; l’imposta sul valore aggiunto recuperabile; interessi debitori, commissioni per operazioni finanziarie, perdite di cambio e altri oneri meramente finanziari; le spese relative ad un bene rispetto al quale il beneficiario abbia già fruito, per le stesse spese, di una misura di sostegno finanziario nazionale (inclusi finanziamenti regionali) o comunitario; ammende e penali. La documentazione da presentare come accompagnamento alla richiesta di affidamento utilizzando l’apposita modulistica che verrà fornita successivamente è la seguente:  Domanda di contributo e dichiarazione sostitutiva appartenenza a categoria di PMI e requisiti ai

sensi della normativa de minimis;  Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ai sensi del DPR n. 445/2000 (di seguito “DSAN”) del legale rappresentante della PMI beneficiaria del finanziamento JEREMIE contenente le altre notizie utili ai fini della verifica di ammissibilità all’iniziativa JEREMIE;  Prospetto riportante i dati delle imprese associate o collegate, compilato dal legale

rappresentante;  Copia documento di identità del legale rappresentante della PMI;  Verbale di delibera della richiesta fido;  Atto costitutivo e statuto;  Verbale di nomina dell’organo di amministrazione/direttivo;  Verbale di nomina del legale rappresentante e verifica poteri;  Relazione descrittiva sulla PMI e principali attività;  Situazione contabile aggiornata;  Relazione/ Bilancio sociale/ambientale ultimo esercizio;  Elenco fornitori e modalità/tempi di pagamento;  Elenco clienti e modalità/tempi di pagamento;  Eventuali convenzioni con enti pubblici;  Elenco affidamenti in essere.


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