MODA / MUSICA / ARTE
N.8 LUGLIO 08
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MEG
MATHEW JOHNSON VIDEO ESCURSIONI VISIONI ROTELLIANE www.magweb.it
Mag is coming back! Direttore Responsabile Arnaldo Bianco Direttore Editoriale Paolo Tocci (tocci@magweb.it) Production Manager & PR Luigi Florimo (florimo@magweb.it) Capo redattore Mattia Marzo (marzo@magweb.it) Musica Cesare Aiello Tony Elle M@rco T Danilo Belcamino Tendenze Maria Adele Lanzo Arte Laura Caroleo Zoom Matteo Sainato Film Luca La Rosa Libri Giogia Guerra Andreina Crisafi Calendario Anna Trapasso Special Thanks Anna Greco, Maurizio Serra, Gianvito Casadonte, Nunzio Minniti, Salvatore Bullotta,Vitaliano Perrella, Federica Mauro, Claudio Battaglia, Domenico Albano, Salvatore Saul, la Regione Calabria, il Comune di Soverato, Stefano-Giuliana and Sasha from L.A.
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MAG NUMERO 8, LUGLIO 2008 WWW.MAGWEB.IT TENDENZE:8 WEBLIFE:16 ZOOM:18 MUSICA:48 LIBRI:52 CINEMA:54 CALENDARIO:58 INTERVIEW WITH MEG:36
ARTE-VIDEO ESCURSIONI:22
INTERVIEW WITH MATHEW JOHNSON:42
ARTE-VISIONI ROTELLIANE:30 mag
TENDENZE
a cura di Maria Adele Lanzo
Ipod o Tape?? E se una nano tecnologia si travestisse da musicassetta mantenendo però tutte le caratteristiche del IPod? Questa è l’ultima trovata geniale la Contexture design, che prova a sbaragliare la concorrenza, mirando ad un target diverso che colpisce anche i ricordi. Tra questi anche gli amarcord potrebbero avvicinarsi per sentirsi meno nostalgici e caso mai, arrivare anche all’acquisto. D’altronde i pareri sulle nuove trovate commerciali del settore hanno qualche pecca vedi la qualità scadente dell’audio, difficoltà a muovere la traccia in avanti o dietro, poca quantità di contenuto. Per mettere d’accordo un po’ tutti ecco questa nuova custodia dell’iPod a forma di cassetta. Il prodotto è in vendita sul sito: http://contexture.ca/workshop/nano.php
J4 Color
mag
Era necessaria un’idea tanto semplice quanto geniale per riportare sul “bluejeans” una nuova interpretazione al concetto di colore. J4 Color, una collezione di denim che si distingue non per tessuti, lavaggi o modelli ma solo ed esclusivamente per il colore del filo delle cuciture. Filo rosa, smeraldo, blu elettrico, ottanio, rosso, arancio, giallo e altri ancora, da scegliere ma anche da collezionare. un colore per ogni occasione, ma anche un’occasione unica di indossare il colore che più amiamo.
Kristin Davis diventa stilista Kristin Davis, celebre per aver interpretato Charlotte York in Sex and the City, ha lanciato una propria linea di moda. Il suo stile bonton nella vita privata è sempre stato molto vicino a quello del suo personaggio, e la sua nuova linea di moda dovrebbe rincarare la dose con capi semplici, classici ed eleganti.La linea di moda di Kristin Davis comprenderà abiti, accessori, pigiami e gioielli. Un total look che verrà distribuito dalla casa di moda americana Belk, che ha succursali in 16 stati americani. Oltreoceano, i capi di Kristin si potranno acquistare via web.
Kurt Cobain per Converse Come tributo all’inimitabile Kurt Cobain, frontman dei Nirvana, Converse ha celebrato la sua figura d’artista con due nuovi modelli di scarpe. Sono rese uniche perché dentro e fuori riportano la firma del cantante e si possono trovare in diversi modelli, Chuck Taylor High e One Star Low. Il nuovo oggetto del desiderio che uscirà in estate, ha inoltre stampato sul tessuto alcune frasi, liriche o disegni dell’artista estratte dal libro Journals, uscito nel 2002. Le suola riportano la scritta “punk rock means freedom”.
TIE UPS Prima dell’imbarco in aereo e del metal detector sbuffate perché costretti a togliervi orologio, cintura, scarpe e quant’altro? Beh, almeno la cintura siete sicuri di poterla tenere addosso se è una Tie-Ups. Niente pelle, né metallo per la fibbia: è realizzata interamente in gomma e plastica. Leggera ed ecologica: i materiali sono riciclabili al 100%. One-size: può essere regolata tagliando la parte in eccesso senza rovinarne l’estetica. E da scegliere tra 12 colori fluo. Fino al 30 agosto la collezione Tie-Ups sarà esposta all’Eleven 11 Store di Milano (via Tocqueville, zona corso Como): una piramide di 300 scatole trasparenti incastrate tra loro come mattoncini Lego. Con le cinture che “fluttuano” all’interno. http://www.tie-ups.it/
timex ‘80 Un oggetto assolutamente cult degli anni 80 è tornato. E in grande stile. Stiamo parlando dell’orologio digitale Timex 80. Una piccola icona di un’epoca in questo momento davvero in auge è ripresentata sul mercato in grande spolvero. Un packaging ultra-cool (una scatola trasparente a forma di uno dei segmenti dell’ 8 digitale), una serie di varianti di colore che lasciano solo l’imbarazzo della scelta: azzurro, bianco, arancione, fuxia, giallo, giallo acido, verde militare e nero al prezzo direi più che accessibile di 45 euro. In vendita anche le versioni in metallo oro e silver (55 euro). Ora, data, cronometro, allarme. Ovviamente impermeabile all’acqua.Quest’estate, in spaggia o non, ci sono le premesse perchè diventi un must-have. mag 10
Yoka Revolution Il designer Wilbert Das di Diesel, ha rivoluzionato il classico taglio in fatto di jeans...ecco a voi il nuovo Yoka, un oversize con la vita a guisa di “busta di carta“. Insieme alla cintura in denim, crea delle morbide pieghe che mettono in evidenza il punto vita... Il jeans è disponibile in versione chiara e scura. ww.diesel.com
Crocs Mania! L’ultima frontiera per le maniache dello shopping? L’accessorio degli accessori! Charms di tutti i tipi per borse e cellulari. Se volete acquistare delle crocs, c’è una novità per voi. Date una occhiata al sito: http://www1.jibbitz.com. Troverete delle pins coloratissime per decorare e personalizzare le vostre crocs. C’è solo l’imbarazzo della scelta: fiori, farfalle, ma anche pipistrelli, bandiere ed altro ancora.
mag 12
Elettrodomestici & design Un design quotidiano, senza intellettualismi, che porti ironia e leggerezza nelle case di tutti. E’ il concept di “Daily Design”, la nuova linea di elettrodomestici Ardo, presentata al Fuorisalone della Triennale Bovisa, a Milano. Oggetti che rifiutano di essere adorati e intoccabili, fatti per la gente e pensati per portare una nota felice in casa, in linea con la filosofia “Made for You” che caratterizza l’azienda. Tra le idee non manca l’originalità: si va da Winky, il frigorifero con tv, radio e lettore MP3, a Chalk Chalk, frigo nero su cui si può scrivere coi gessetti; da Dazz Freez, con la porta che si illumina all’avvicinarsi delle persone, a Basix semplice e minimale ma trasformabile a piacere grazie a cover intercambiabili. C’è anche Amaz Graz, il frigo che recupera il calore del condensatore e lo riutilizza in una mini-serra per le piantine, e Alf Laila Wa-laila, che brilla come un cielo stellato. Oltre ai frigoriferi, il pezzo forte della linea, ci sono anche lavatrici, lavastoviglie e cucine. “Vorremmo che questi oggetti fossero contaminati dalla vita quotidiana e che contaminassero, a loro volta, il quotidiano” spiega Antonio Villas, che ha progettato i prodotti e anche l’intero allestimento.
Hello Kitty in cucina In tema di arredi fumettistici per la casa, proponiamo due novità di Hello Kitty: il tostapane e il fornetto per le cialde. Il sito ufficiale Sanrio (http://shop.sanrio.com) indica questi due graziosi oggetti per la cucina come best seller di stagione; e, in effetti, immagino che iniziare la mattinata con qualcosa di buffo e di rosa talvolta possa essere d’aiuto. I prezzi sono abbastanza contenuti: il tostapane costa 36,99 dollari (circa 23,50 euro), e il fornetto per cialde 43,49 dollari (circa 27,60 euro).
JUNK FOOD:
POP CULTURE T-SHIRT Se avete una passione sfrenata per film, serial e cartoni animati degli anni ‘80, Junk Food vi verrà in contro per riaprire il cassetto dei ricordi. Il marchio, fondato nel 1998 da Natalie Grof e Blaine Halvorson, propone una enorme varietà di magliette e soggetti più disparati. Qualche esempio: la t-shirt irriverente di Beverly Hills, quelle romantiche di Iridella e MyLittlePony, la serie con i Puffi e Puffetta e quella di Little Miss. Inoltre troverete anche quelle dedicate ai film come Star Wars, Indiana Jones. Ancora le versioni dedicate alla musica con i Duran Duran, Blondie e Run D.M.C. Le chicche in esclusiva solo la maglietta dei Thundercats, quella di Puffetta con “Blondes have more fun” e la t-shirt di Darth Vader.
THINK PINK!
Le “techno girl” sicuramente ameranno questa nuova versione del Black berry pearl 8110, ora disponibile anche in rosa, distribuito sul mercato italiano solo da Wind. Un accessorio altamente professionale rivestito di un tocco glam con la sua custodia in tinta, per le ragazze che non rinunciano alla loro mania per il rosa neanche a lavoro. Il Black berry rappresenta al momento uno degli smartphone più piccoli e maneggevoli dotato di Gps. Lo smartphone Black berry è uno strumento per la vita privata che permette a tutti coloro che sono in movimento, e quindi molto impegnati, di gestire in modo semplice le proprie telefonate e le email. Si può navigare su internet, scattare e inviare fotografie, ascoltare musica, guardare e registrare video così come avere accesso alla propria agenda oltre che a una vasta gamma di applicazioni per il business e il tempo libero. Info: www.blackberry.com
mag 14
WEBLIFE
a cura di Paolo Tocci
Uno spazio dedicato a ciò che più ci piace dell’intrigante e complicato modo di internet; Design, illustrazione, arte ed espressioni artistiche in generale di gente più o meno famosa che merita la vostra attenzione!
Mario Wagner designer
Pluriaffermato designer tedesco, ha lavorato per le multinazionali più importanti del pianeta. Attualmente sono a lui dedicate due esposizioni, al Cerasoli gallery di Los angeles e al Meat market gallery di Washington.Vedi anche:
www.mario-wagner.com
www.meatmarketgallery.com
Nicole Gastonguay designer
Vive a New York dove lavora per un importante casa editrice. Si diletta (e ci riesce molto bene!) nella creazione di questi modelli di pupazzi in lana e altri tessuti, davvero molto divertenti.
www.nicolegastonguay.com
Diana Bezansky photographer
Nata e cresciuta a Las Vegas, si trasferisce nella California del sud per frequentare il liceo. Impegnata inizialmente come parrucchiera, non resiste al richiamo della macchina fotografica.. Oggi vive a New York e lavora per testate come Vanity Fair, The New Yorker ed altri. mag 16
www.dianabezanski.com
Chrissie Abbott designer
La Abbott è una giovane designer londinese. Adora disegnare, guardare programmi trash in tv e viaggiare. Odia il pesce, fare la sveglia e fare la fila al market. Ma i suoi lavori hanno qualcosa di estremamente particolare tra il fiabesco e il dolce infantile..
www.chrissieabbott.co.uk
the Cool Hunter blog
Il celebre magazine online di arte e tendenze “Cool Hunter“, ha prodotto una guida molto affascinante chiamata “The world’s coolest hotel rooms“, dedicata appunto alle stanze di hotel più belle del mondo. Si può acquistare online proprio dal blog Cool Hunter.
www.thecoolhunter.net
Sebastian Szwajczak photographer
Ha origini polacche, classe 1975. Con oltre 15 anni di esperienza come fotografo, lavora oggi per importanti aziende di moda e magazines.
www.gaapstudio.pl
Scott Barry designer
Direttore creativo dal 2005 della Sacred Mtn. Si contraddistingue per la sua originalità e il suo stile poco convenzionale!
www.sacredmtn.com
ZOOM
a cura di Matteo Sainato
Uno spazio dedicato alla ricerca e alla divulgazione di talenti nel variegato e affascinante mondo della fotografia.
CHIARA SOLDATINI Uno stile fotografico ampio, spesso comico e ricco di pathos. Forse nemmeno tutto insieme quando si trova a scattare la foto ma i suoi lavori comunicano diverse sensazioni senza tralasciare mai la sensibilità che la caratterizza. Questo mese ‘Mag’ propone ai nostri lettori la fotografa Chiara Soldatini, finalista al concorso Martelive, “una piccola woodstock della musica e delle arti”, insieme a Domenico Apruzzo e me medesimo. Chiara è una fotografa free lance. Ha iniziato la sua professione collaborando con numerose riviste ed agenzie di spettacolo, musica e interior design. Appassionata di reportage ha recentemente pubblicato alcuni volumi dedicati alle terre di Bari e alla bassa Murgia. Tra le prime pubblicazioni, “Le ferrovie del Sud Est”, un primo saggio sul Salento , 2007, Union printing Edizioni. Un artista poliedrica in continua sperimentazione, in abiti anche diversi tra loro, ma con una visione della “creazione artistica” semplice e diretta. «La fotografia – dice – è un lavoro manuale e fisico come zappare la terra». Le tavole proposte per il concorso Martlive sono alcuni scatti che fanno parte di un reportage realizzato nella vecchia palestra di un’antica scuola di danza di Roma. Le ballerine stanno provando lo spettacolo finale che le vedrà esibirsi sul palco del teatro dell’Opera. La scelta di usare i contrasti della pellicola in bianco e nero, la luce naturale come sola fonte di illuminazione e lo spessore materico della carta baritata per la stampa, rientrano nel tentativo di tradurre in immagini il connubio tra poesia e fatica, gioco e sudore che traspare e quasi si impone agli occhi dell’osservatore. «La fusione di linee – dice Chiara nel definire il suo stile fotografico – la concezione degli spazi, la percezione delle ombre e, infine, ciò che vedo, è la costruzione di un’immagine. Prediligo soggetti vivi ed imprevedibili ed ambisco a coglierne l’essenza in modo sperimentale ma al contempo programmatico come se ogni volta vedessi alchemicamente l’oro dentro ogni volgare metallo» e aggiunge «Se poi le mie immagini riescono agli occhi di qualcuno a brillare di giallo anche se provengono dal rame della quotidianità... Bhé! Allora ho fatto una bella foto!». Info: www.chiarasoldatini.com mag 18
mag 20
ARTE
VIDEO ES CUR SIONI di Mattia Marzo
Nelle foto: Claudio Sinatti, Carillon Radioland @ Muv Festival
mag 22
È chiaro. Arte e tecnologia sono ormai divenute, per certi versi, inseparabili. In questi anni si sta celbrando la storia del movimento della videoarte. Un nuovo linguaggio visuale basato su piattaforme tecnologiche di ultima generazione, come i computer o i mixer per miscelare da fonti video e i free software per costruire le immagini. Una delle prime apparizioni per il grande pubblico fu con la personale “Electronic art” di Nam June Paik. Era il 1968 quando l’artista ventisettenne, di origine Sud Coreana, esordiva colorando di immagini il Moma di New York. Oppure, sempre in quegli anni, la celebre “Serendipity cybernetic. The computers and the arts” collettiva con più di 300 artisti da tutto il mondo che ebbe una grande rilevanza internazionale. In questa occasione fu l’Institute of contemporary art di Londra a fare da palcoscenico. mag 24
Nelle foto: Claudio Sinatti, Carillon Radioland @ Muv Festival
Si potrebbe far risalire a questi eventi, e quindi alla fine degli anni ’60, il periodo di nascita per il movimento. Negli ultimi decenni anche in Italia la video arte ha registrato una crescita che ci mette al passo con i grandi rappresentanti della scena europea. «È un momento eccitante» ci confida Claudio Sinatti, uno dei maggiori rappresentanti di questa nuovo “linguaggio” «in cui si esplorano nuovi contenuti e si concretizzano le possibilità delle arti generative. Finalmente gli artisti si costruiscono degli strumenti». Unendo sperimentazione e applicazione, emergono nuove figure che sviluppano progetti con i numeri giusti per dare spinta al movimento. Ne abbiamo la conferma ogni volta che, in un qualunque evento di musica elettronica di livello, ci troviamo davanti schermi, proiezioni e giochi di colore. Gli anni novanta sono stati il tramite che ha portato la video arte ad una significativa trasformazione in “live video”. La modernità permette l’intervento in prima persona, su fonti video mischiando immagini, colori, transizioni o distorsioni. In questo, come nell’arte, predomina l’aspetto creativo e uno studio volto a scoprire i lati ancora sconosciuti e le potenzialità che le sorgenti video offrono. Alcuni nomi nel campo del video cominciano ad acquistare notorietà
grazie al lavoro che svolgono costantemente. Parliamo di due tra i maggiori rappresentanti della scena Italiana: Gianluca del Gobbo, ideatore e promotore del free software “Flxer”, programma che promette ottime prestazioni in materia di mix video, scaricabile gratuitamente da internet (www.flxer.net), nonché organizzatore di numerosi eventi, tra cui l’italianissimo LPM (Live performers meeting); e Claudio Sinatti, Vj, insegnante e ideatore delle stesse superfici per la proiezione dei video, come ad esempio l’opera-installazione “Carillon chandelier”. O ancora il mondo delle “video istallazioni” con opere spesso site-specific che divengono interattive, capaci di dialogare, se pur secondo codici di scrittura telematica, con le persone. «I mutamenti più evidenti sono da un lato il livello di percezione del pubblico» spiega Gianluca Del Gobbo «che si va sempre più raffinando. C’è poi il definirsi di stili diversi che differenziano i numerosi artisti che fanno live video». L’arte quindi che si affaccia in modo prepotente sui nuovi mezzi tecnologici che permettono anche di differenziare il target di possibili acquirenti, e quindi la domanda, in chiave “economica”, in base ai propri gusti. Negli ultimi anni, si nota infatti che non solo il live video è onnipresente a serate, >>>
In foto: Live Performers Meeting, 2008 Roma
eventi o meeting di musica elettronica, ma addirittura si può scegliere tra i diversi concept, economicamente intesa come offerta, che stanno alla base del mixing video. Nel vjing inoltre emergono diversi stili di produzione di immagini, due dei quali sono più rappresentative delle altre. Stiamo parlando della corrente “narrativa”, caratterizzata da un vero e proprio percorso narrativo/descrittivo che il vj, questo il nome tecnico di chi miscela i video, crea con loop che si intervallano e si ripetono fornendo allo spettatore tanti livelli di percezione. Solo l’occhio più attento riesce a cogliere tutte le sfumature della storia. Oppure la corrente “generativa” che si basa su colori, flussi di ombre e cascate di luce proiettate, possibilmente, su superfici site specific, in una commistione tra «Matematica e sentimento» come la definisce lo stesso ideatore Claudio Sinatti. Spesso la scelta su quale dei diversi stili deve essere eseguito dal vivo, dipende dal target di persone che assisteranno all’evento e soprattutto dalla musica che mag 26
accompagnerà le immagini. Si! Perché la musica costituisce un altro aspetto fondamentale per il live video. Consideriamo che le nuove piattaforme video permettono di manipolare le immagini una serie infinita di modi. Grazie a questo aspetto è possibile ridefinire il ruolo della video arte che non interviene fine a se stessa ma in stretto contatto con la musica che ne detta il ritmo. Siamo appena alle soglie del nuovo millennio che promette bene per questa, come per tutte le arti che possono interagire con la tecnologia. «Il mio augurio» dice Del Gobbo «Si è in parte gia realizzato ed è quello di un’affermazione della figura del Vj». Se è vero che non si può mettere un limite alla creazione umana, la tecnologia propone un modo nuovo e rivoluzionario per interpretare la realtà e legittimare le nuove forme d’arte. D’altronde «L´importante è concentrarsi sulla sostanza» conclude Sinatti «ed esplorare territori nuovi e personali. Non credo si necessaria una legittimazione».
CLAUDIO SINATTI
GIANLUCA DEL GOBBO
Claudio Sinatti nasce a Milano nel 1972. Regista di videoclip dal 1996 ha diretto numerosi video per alcuni grandi artisti internazionali. Nel 1999 fonda il collettivo di sperimentazione audiovisiva Sun Wu-Kung tra i primissimi in Italia a lavorare sui live video. Nello stesso anno crea la band audio-video Crop con il musicista Sergio Messina. Dopo aver partecipato a numerosi eventi nazionali e internazionali, oggi focalizza il suo lavoro su performance mixmediali, installazioni e film sperimentali. Ha una forte e costante interazione per la musica, espressa dalle numerose collaborazioni con diversi musicisti e tiene corsi sperimentali di film e video presso lo Ied (istituto Europeo di design) di Milano. www.claudiosinatti.com
Nel 1996, dopo alcuni anni di esperienza nell’organizzazione di eventi, fonda e coordina le diverse attività di Flyer comunication, agenzia di comunicazione specializzata in progetti web, impegnata per numerosi clienti di spessore. Si occupa fin dall’inizio dello sviluppo di tutte le applicazioni flash di Flyer. Interessato ad ogni tipo di avanguardia, costume, musica, arte e sperimentazione, in 10 anni di esperienze collezionate in diversi settori artistici, cura dal 2001 la sezione di web art alla biennale d’arte di Valencia e, nello stesso anno, crea “Flxer”, un software di mixaggio video realizzato in flash, distribuito gratuitamente sul web. Oltre ad aver insegnato web design, allo IED, tra i riconoscimenti riceve nel 2007 il premio “Content award Italy” per il miglior contenuto in formato digitale. www.flxer.net
In foto: Live Performers Meeting, 2008 Roma
mag 28
ARTE
VISIONI
ROTELLIANE TRA ARTE ED ECLETTISMO ALLA SCOPERTA DEL MAESTRO DEL ‘DECOLLAGE’ di Laura Caroleo
Decollage… Chiunque abbia un minimo di interesse o di cultura, riguardante il mondo dell’arte, conosce il significato di questo vocabolo. Mimmo Rotella facendo propria una forma inversa al collage (tipico del cubismo che cerca di dare un unico messaggio a partire dall’assemblagio di più cose: oggetti, fogli, ritagli di carta stampata, foto o cartoline) e riciclando oggetti trovati (l’objet trouve dadaista dava nuova importanza ad oggetti esistenti avvolte anche ignorati, così la Pop Art) crea la sua arte: il decollage. Prende il manifesto, inteso come espressione artistica e comunicativa, lo strappa dai muri delle strade e lo incolla su tela come a voler rappresentare una protesta, nei confronti di una società mag 30
abbagliata dai falsi miti del consumismo. A proposito, lo stesso Mimmo Rotella nel 1960 scrive: «Incollo i manifesti, poi li strappo: nascono forme nuove, imprevedibili. Ho abbandonato la pittura da da cavalletto per questa protesta». E aggiunge «Se avessi la forza di Sansone incollerei piazza di Spagna con certe sue tinte autunnali, morbide e tenere, sui piazzali rossi al tramonto del Gianicolo». Precedentemente, tra fine anni ’40 e l’inizio dei ’50, Mimmo Rotella aveva dedicato i suoi studi non solo all’arte da cavalletto, con disegni di matrice neo geometrica (esposti tra Roma e Torino faranno si che possa vincere una borsa di studio per recarsi in America), ma anche con la poesia fonetica da lui
stesso definita “epistaltica”: in un unico contesto parole, a volte anche inventate svincolate da ogni valore strumentale, fischi, suoni, numeri. Nella biografia, “Autorotella”, si propone come un moderno dandy, che fa dell’arte uno stile di vita.
Si dimostra un’anima libera che non ha mai rispecchiato i canoni sociali, vivendo a pieno la sua esistenza senza rinunciare a nulla. Acuto, sagace, sognatore, dominato solo dalle regole che ritrovava nella sua stessa natura, un bohemien, un genio. >>>
Tutto questo è stato Domenico Rotella, meglio conosciuto come Mimmo, nato a Catanzaro nel 1918, un nome celebre, forse il calabrese contemporaneo più conosciuto al mondo. Dalla seconda guerra mondiale, al boom economico, dalla tecnologia, al consumismo, in un clima di continua evoluzione, è un moderno Ulisse che compie un viaggio nell’arte durato ottantotto anni e lascia ai posteri un’eredità unica. Conosce il critico francese Pierre Restany, si avvicina al‘nouveau réalisme’, (quest’ultimo si contraddistinguerà per mag 32
l’’affichisme’, sorta di discendente del decollage) che vede raggruppati, fra gli altri, Tinguely, César, Spoerri, Arman e Christo. I “Manifesti lacerati” riscuotono successo. Venezia, Milano, Parigi, Cuba, Stati Uniti o Giappone le sue ricerche continuano nonostante le critiche che lo etichettano come “strappa manifesti” o “pittore della carta incollata”: Esegue assemblage con oggetti apparentemente inutili quali tappi di bottiglie, semplici cubi, mobili, corde, e da loro nuova vita, rendendoli vere e proprie opere d’arte.
A cavallo fra gli anni sessanta e settanta, mettendo in atto un suo “sovralinguaggio della sfigurazione” usa strumenti tipografici realizzando gli art-typo, prove di stampa tipografiche riprodotte su tela. Rotella approda così alla tecnica della mec-art cioè la trascrizione meccanica dell’immagine, per poi arrivare negli anni ottanta alla serie “blank”, dove ricopre i manifesti o le lamiere con fogli bianchi o comunque monocromi, esattamente come avviene per la pubblicità scaduta.
Nota è anche la passione di Mimmo Rotella per il cinema. Celeberrimi gli omaggi al cinema e alle icone hollywoodiane e di Cinecittà, come Marylin Monroe, Sofia Loren, Marlene Dietrich e Moana Pozzi. Pagina precedente: Mimmo Rotella, “La casa dello studente”, 1988 In alto a sinistra: Mimmo Rotella, “Noi amiamo Europa”, 1987 Sopra: Mimmo Rotella, “La casa dello studente”, 1988
Il Marca, museo delle arti di Catanzaro, inaugurato il 29 marzo scorso, non poteva mancare di celebrare il più prestigioso tra gli artisti catanzaresi. A lui è stato dedicato un intero piano con esposte, in collaborazione con la fondazione Mimmo Rotella, numerose opere in lamiera, alcune videointerviste e alcuni poemi fonetici. Nel 1987 Pierre Restany, di lui disse: «Dopo tante versioni dello strappo e tante interpretazioni della fenomenologia lacerante, Mimmo Rotella, ci propone oggi un nuovo concetto operativo di intervento fisico sul manifesto strappato. Sulle lamiere metalliche destinate all’affissione pubblicitaria in città e ricoperti di frammenti di carta - avanzi della
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memoria dei messaggi tipografici anteriori l’intervento grafico di Rotella segna il marchio vitale del discorso urbano. I graffiti rotelliani si presentano come una calligrafia mimetica del discorso anonimo della città». Nel 1992, Rotella, riceve il titolo di ‘Officiel des art set des lettres’ dal ministro della cultura francese. Nel 2000 è la volta della ‘laurea honoris causa’ in architettura dall’Università degli studi di Reggio Calabria. Cos’altro aggiungere se non consigliare a chiunque si trovi a Catanzaro di recarsi al Marca, fino al 28 settembre, ad ammirare le opere di questo poliedrico artista?
Esposizione di Mimmo Rotella al Marca di Catanzaro
Esposizione di Mimmo Rotella al Marca di Catanzaro
INTERVIEW WITH
MEG
mag 36
Con chi potevamo inaugurare il primo numero di questa seconda edizione di ‘Mag’ magazine se non con Meg, autrice poliedrica e tra i massimi esponenti della canzone italiana? Costantemente alla ribalta, e in continua produzione musicale apre come servizio di copertina questo numero e si racconta per voi lettori. Era il 1994 quando esordì prima da corista e poi si affermò come voce femminile dei 99 Posse, band che ha segnato la scena musicale underground italiana lo scorso decennio. Oggi ci presenta il suo secondo album solista, Psychodelice, uscito lo scorso aprile per Multiformis. Maria Di Donna all’anagrafe, vive da qualche anno una “rinascita” a 360° del proprio percorso personale e artistico che la porta a indagare tra i diversi aspetti introspettivi, musicali e di mutamento sociale. Autrice e compositrice delle sue canzoni, ha pubblicato per la sua etichetta anche questo nuovo album immerso in un sound elettronico in cui vige il senso della sperimentazione. di Mattia Marzo foto di Umberto Nicoletti
Figlia d’arte. Promotrice di lotte sociali. Compositrice di musiche per teatro con i Nous nonché attrice nel ruolo di Ariel con la compagnia sperimentale dei Krypton. Un percorso artistico ricco che ti porta oggi ad essere una tra le più affermate autrici d’Italia. «Il mio problema è che ho un rapporto molto conflittuale con la realtà. Il mio cercare in tutti i modi di forzarla o quanto meno di smussarne gli angoli, oppure la mia necessità di cercare altri punti di vista, nuovi buchi della serratura da cui guardare, dà vita al mio lavoro. A volte si tratta di fughe, altre volte di tuffi a pesce nel reale». Hai avuto la fortuna e la bravura di collezionare numerose collaborazioni con diversi artisti della scena Italiana e internazionale. Quale tra tutti ha lasciato un segno, positivo o negativo, dentro di te e perché? «È difficile scegliere solo un nome perché ovviamente ogni esperienza, a suo modo, mi ha fatto crescere. Ma lavorare con Carlo Rossi è stato per me fondamentale: mi ha insegnato a valorizzare la mia musica, come la cosa più preziosa. Lo considero un mio maestro». I 99 Posse hanno rappresentato, negli anni ’90, l’apice della canzone di protesta. Secondo te c’è ancora spazio per questo tipo di musica? «Quelli sono stati anni intensi, in cui i Posse proponevano testi dai contenuti ancora più intensi e densi. Credo che ognuno debba parlare di realtà e di sociale come più si confà alla proprie corde interne, alla propria modalità di scrittura mag 38
e al proprio vissuto, senza forzature». Quali artisti inseriresti in questo filone? «Oggi, secondo me, i gruppi che in qualche modo in Italia “protestano” si chiamano Linea 77, Caparezza, e con i loro parossismi Elio e le Storie Tese (indimenticabile il loro capolavoro dal sorriso contagioso ma affilato, “La terra dei cachi”) e, per certi versi, in alcune sue immagini, anche Fabri Fibra con il suo sguardo cinico e disincantato su certe superficialità tanto radicate nel nostro paese». Nel 2001 hai portato in turneè, in Italia, il disco “Na 99 -10”, con i 99 Posse, partendo successivamente per il Messico per la ‘Carovana Zapatista’. Cosa puoi raccontarci dell’esperienza messicana? «È stata un’esperienza ai confini della realtà e del tempo. Un giorno bisognerebbe farne un fumetto per raccontarne la storia e contemporaneamente farne vedere le scene più emozionanti. Noi, trecento italiani, che facevamo da “securidad” alla comandancia, la notte dormivamo tra le lucciole e le stelle. Tra i falò degli accampamenti improvvisamente appariva Marcos a raccontare qualche barzelletta o ad intrattenersi con Don Vitaliano a parlare del presepe zapatista di Sant’Angelo a Scala di cui aveva visto le foto su internet. Ci spostavamo ogni giorno di pueblo in pueblo, di città in città, ed in ogni luogo il subcomandante scriveva un discorso nuovo fatto di parole piene di forza, delicatezza, terra e poesia». Come vivi il ruolo femminile nel mondo dell’arte e della musica Italiana?
«Quando la gente scopre che mi scrivo i testi da sola ne rimane sorpresa. Quando scopre che uso il computer per comporre la musica e farmi le basi sgrana gli occhi. Quando capisce che mi autoproduco e i miei dischi escono per la mia etichetta mi guarda con sospetto. È un lavoro sporco, ma qualcuno deve pur farlo». Parlaci di quest’ultimo progetto, “B for bang”, sulla rivisitazione delle canzoni dei Beatles. «“B for bang” è un progetto sperimentale messo su da Katia Labeque, David Chalmin e Nicola Tescari. Katia è una superstar mondiale del pianoforte in ambito classico,
col pallino della sperimentazione. Erano alla ricerca di cantanti e Massimo Pupillo degli Zu, che nel progetto suona il basso, ha fatto il mio nome. Così ho registrato “Lucy in the sky with diamonds” per il loro cd “Across the universe of languages”, dopodiché è arrivato l’invito ad andare in tour con loro. Le prossime date sono a Barcellona il 28
giugno, a Torino il 14 luglio e ad Ostia Antica il 17 luglio. La band è composta da musicisti pazzeschi. Il concerto è a tratti suggestivo e limpido, a tratti sporco e rock’n’roll!». Nel tuo percorso artistico hai affrontato diversi generi musicali, anche molto diversi tra loro, mantenendo però uno stile inconfondibile e una genuinità tutta tua. Qual è il trucco? «L’ubiquità». E ora andiamo al tuo nuovo lavoro. Come, Dove e Quando è nato il disco “Psychodelice’’? «La maggior parte dei pezzi li ho scritti e composti col mio laptop tra il 2005 e il 2006. Alcuni dei quali sono nati in viaggio, in treno o in aereo, altri nel mio studio a Napoli. Mi accorgevo, man mano che le canzoni prendevano forma, che l’esigenza era quella di ottenere dal sound quanta più energia possibile. A prescindere dal tipo di argomento trattato, dalla singola emozione, dal modo diverso da traccia a traccia, volevo che il progetto sonoro avesse come filo conduttore una grande energia vitale… Che emanasse gioia di vivere da tutti i pori. Così, nei primi mesi del 2007 da Napoli mi sono spostata a Milano, dove ho lavorato con Stefano Fontana (a.k.a. Stylophonic), che di suoni solari, freschi ed energetici ne sa qualcosa! Altre tre persone, per il suono dell’ album fondamentali, sono state Mario Conte, Danilo Vigorito e Roberto Baldi». ‘’Up in the air’’ è un gran bel pezzo. Come mai non è stato inserito nella track list di Psychodelice? «Esistono in realtà varie versioni di quel
mag 40
pezzo. Nessuna delle quali però mi sembrava armonizzarsi a pieno col resto della tracklist. Quella che avete ascoltato è diventata la bonus track per iTunes. Magari nel prossimo disco ci metterò la versione perfetta!». Sai che lo stesso titolo (Psychodelice) è stato utilizzato anche dalla cantante francese Alizee? «Me lo hanno detto. Il titolo di Alizee è leggermente diverso però, Psychedèlices, giusto? No, prima di decidere di chiamare il disco così non lo sapevo. Chissà, se lo avessi saputo probabilmente avrei dirottato per l’altro titolo in lizza cioè: Antidoto. Ma sono felice di Psychodelice, descrive a pieno il senso con cui l’album è stato concepito, il viaggio interiore nella scrittura, ed il sound iper-elettronico su cui si struttura». Un accenno su qualche tuo progetto futuro? «In questo momento siamo in piena turneè, che andrà avanti tutta l’estate e che proseguirà nei club il prossimo inverno. Ho già dei pezzi nuovi e tra una pausa e l’altra voglio cominciare a gettare le basi per il prossimo disco. Nel frattempo, visto che alcune versioni dei pezzi dal vivo piacciono molto, mi piacerebbe pensare di far uscire anche un disco live con qualche chicca… E anche un disco di remix di Psychodelice non sarebbe male, ad estremizzarne ancora di più il lato danzereccio. Ma gestire e produrre tutto da sola è molto impegnativo ed in più, il tempo non è mai abbastanza!». Grazie Meg «Grazie a voi!».
INTERVIEW WITH
MATHEW JONSON
mag 42
Un’artista con la musica nel sangue. Ha suonato i primi strumenti all’età di 7 anni e, dopo aver collaborato con diverse etichette discografiche, come Sub Static, Minus, Perlon, Kompakt, Itiswhatitis, Arbutus, ha da poco fondato la sua label, “Wagon Repair”. Stiamo parlando di Mathew Jonson, artista di origine canadese, tra gli esponenti più ibridi della scena elettronica internazionale. Caratteristica preminente della sua composizione elettronica è l’utilizzo di strumenti molto diversi tra loro: dal pianoforte classico alle macchine di ultima generazione, some i sintetizzatori o i campionatori. Oltre ad aver registrato alcuni brani con nomi illustri della musica contemporanea, come Carl Craig o Ricardo Villalobos, ha curato il ri-arrangiamento di alcuni pezzi per Chemical Brother, Moby e Nelly Furtado, sviluppando un grande seguito a livello internazionale. di Mattia Marzo, Paolo Tocci foto: Geist Agency
Figlio d’arte, hai cominciato ad utilizzare il pianoforte classico, il computer, la batteria e le percussioni fin dalla giovane età di 7 anni. Raccontaci il tuo percorso artistico che ti ha portato fino ad oggi. «La musica è stata sempre parte della mia vita. Ho la fortuna di provenire da una famiglia di musicisti. Sin dalla mia giovane età ho avuto l’occasione di poter suonare numerosi strumenti, come il dulcimer, l’autoharp, il clavicembalo, i tin whistle, chitarre e diverse percussioni. La maggior parte dei ritmi erano basati su musiche blues e folk. Mi hanno insegnato a suonare la batteria in una fanfara all’età di 7 anni e poi ho iniziato con il pianoforte classico a 10 anni. Quando ho iniziato pianoforte ho fatto pratica in un home studio che mio padre aveva comprato così che potessi imparare a mettere la musica in sequenza e contemporaneamente ad usare i sintetizzatori. Ho composto soprattutto per me e per i miei amici per una decina d’anni, fino a quando mi sono reso conto di essere pronto a far uscire un disco. Da allora è stata proprio una grande esperienza con diversi suoni e sentimenti». La tua musica ti porta a suonare in diversi club del mondo. Qual è il tuo segreto? «Non c’è nessun segreto! Io credo che se fai musica in modo onesto, trasmettendo le vere sensazioni che provi mentre suoni, puoi arrivare ovunque. Se hai intenzione di fare il musicista o l’artista in genere, la passione può portarti ovunque. Molte persone si concentrano maggiormente sul business, dimenticando che la gente che assiste agli show o ascolta i dischi non lo fa
mag 44
per il business, ma per la musica. La musica parlerà da sé». Hai origini Canadesi ma ti si può definire cittadino del mondo per le tue numerose peregrinazioni. Oggi sei divenuto uno dei maggiori Dj e produttori di musica elettronica della scena internazionale. Quanto ha inciso sulla tua evoluzione produttiva la conoscenza delle diverse culture? «La mia musica riflette molto le mie esperienze di vita. Apprezzo l’arte, la cultura, il cibo, le persone, la natura, le città, la ricchezza e la povertà, la spiritualità e via dicendo. È stata una vera benedizione per me il fatto di aver conosciuto il mondo che mi ha fatto crescere in un modo che non avrei mai immaginato. La musica mette in relazione le idee di chi la produce con le persone, parla con le emozioni piuttosto che con un linguaggio che potrebbe essere usato solo in alcuni paesi. Più viaggio e incontro nuova gente e faccio esperienza della loro cultura, più sento un legame con me stesso ed il mondo che mi sta attorno». Come e quando è nata la collaborazione con la label “Wagon Repair”? «È iniziata circa 3 anni fa. Io, Jesse Fisk, Konrad Black, Graham, Adam Boothby e Frank abbiamo decidemmo che potevamo unire le nostre forze e far si che accadesse. Abbiamo tutti diversi che ci permette, lavorando tutti insieme di far funzionare bene la cosa. È stata una grande esperienza di apprendimento ed anche molto gratificante! Avere la libertà di creare la musica che ami ti apre la strada a così tanta creatività per arrivare ad una >>>
musica consapevole. Questo è fondamentale sia per noi che per i nostri artisti». In questi anni hai potuto lavorare con notevoli esponenti della scena musicale internazionale. Se dovessi tirare le somme quali tra questi influenzano il tuo stile? «Lavorare con “The modern deep left quartet” e “Cobblestone Jazz” mi ha influenzato e insegnato la maggior parte delle cose. Oggi con Danuel Tate, Tyger Dhula e The Mole c’è una grossa sinergia perché abbiamo tutti diversi punti di forza e di debolezza, quindi ci aiutiamo a vicenda, in più lavoriamo insieme da tantissimo tempo». Hai sviluppato un grande seguito a livello internazionale. Come ti vedi nel ruolo di promotore di musica elettronica? «Non potrei mai farlo! Nutro molto rispetto verso chi promuove i party, i club e i festival. C’è in gioco molto rischio e molto stress. Perciò mi rendo conto che non è un ruolo che mi si addice. Promuovo feste
mag 46
per la mia etichetta, certo, ma a dire il vero quello che fa tutto il lavoro è il mio agente Goli, della ‘Geist-agency’». Quali sono i tuoi prossimi progetti per il futuro? «Ho appena messo su un nuovo studio a Berlino. Negli ultimi anni ho viaggiato talmente tanto che non ho trovato il tempo di comporre nuovi pezzi. Credo che sia la maledizione di diventare un po’ più famoso. Quindi nei prossimi mesi voglio comporre più che posso. Attualmente sto lavorando ad un album con Cobblestone jazz, ad un Ep dei The modern deep left quartet, ad una collaborazione con The Mole, altre tracce “Midnight operator” con Hrdvision, sto producendo qualche remix e ovviamente curo anche i miei lavori da solista. Oltre a questo insieme ai Cobblestone Jazz e da solo l’anno prossimo andrò in tour in Sud America, Europa, Giappone, India e Canada. Aggiungici anche lo snowboard e il surf e capisci che sono davvero impegnato!».
MUSICA Dischi del mese
di Cesare Aiello, Tony Elle, Paolo Tocci, M@rco T, Danilo Belcamino
VARIOUS ARTIST “Sunrise At Sas Salinas” (PLASTIC CITY)
E’ finalmente arivata l’estate e con essa immancabilmente veniamo ricoperti da innumerevoli compilation. Caratterizzate dallo scontato tema estivo che sinceramente a livello musicale lasciano il tempo che trovano. Non in questo caso per fortuna, visto che la Plastic City etichetta leader nel proporre un sound espressamente deep/tech, decide di affiancare il suo nome alla famosissima “Isla blanca”. Babak Shayan, uno degli artisti più rappresentativi dell’etichetta di Mannheim, seleziona e mixa in modo pregevole i 14 brani che compongono il CD. La tracklist è da brividi da Nick Curly a Terry Lee Brown JR,. da Adam Jace ai Soda Inc. fino al nostro conterraneo Roberto Bardini. Questi sono solo alcuni degli artisti presenti con i loro brani nella compilation che è una delle offerte musicali più valide per questa estate. Fil-rouge dell’intera compilation è l’atmosfera che si viene a creare durante lo scorrere dei minuti, spiccatamente deep e sexy dalla grande carica emozionale. Grazie a beats sincopati, caldi ed avvolgenti, si crea la situazione l’ideale per ballare ma anche semplicemente da scoltare magari durante un aperitivo al tramonto sulla spiaggia. Non mi dilungo troppo vi invito semplicemente a non farvi sfuggire questa compilation che diventerà la colonna sonora della vostra “calda” estate. Fidatevi!!!
ARGY “Focus On” (POKER FLAT) Dopo il successo firmato da Guido Schneider con l’album “Focus On” , la Poker Flat è lieta di presentare la continuazione della serie. In questo caso la affida all’eclettico artista, di origine greca che, come da copione, ha saputo tener fede al suo stile davvero inimitabile. Dopo lunghe notti passate in studio ed innumerevoli serate nei più importati clubs del pianeta, il suo sound è diventato emblematico: oltre ai beats, bassline, groove e synths appare una prospettiva multisfaccettata di un artista dallo stile unico. In questo album tutte le tracce sono connesse l’una all’altra e progettate per il dancefloor, anche se il semplice ascolto non ne sminuisce il valore. Il primo album si divide in tre parti: la prima è un mixato magistralmente eseguito, una ricerca sonora tra presente, passato e futuro, la seconda è rappresentata da due 12 pollici frutto di eccellenti collaborazioni con artisti come: Solomun, DJ Gregory e Jerome Sydenham. La terza parte invece si concentra su l’abilità di Argy nel remixare pezzi altrui.L’album è una bellissima foto della breve ma finora fortunata carriera artistica di Argy, a tre anni dal suo esordio l’anima musicale dell’artista viene descritta perfettamente all’interno di “Focus On”.Atmosfere misteriose attraversate da groove deep e bets dal sapore melodico, con grandi effetti a contorno di un menu davvero delizioso. Garantito dallo chef!!! mag 48
MUSICA Dischi del mese
LOCO DICE “7 Dunham Place” (DESOLAT) Album in chiara matrice house per questo artista tunisino, ma tedesco d’adozione. Deep, techno soul, ed elettronica fuse perfettamente ed elegantemente all’unisono... Essenziale per gli “addetti ai lavori, ma anche di facile presa per tutti quelli che non si accontentano della solita hit sentita e stra-sentita...
IAN POOLEY “In Other Words”
QUIET VILLAGE “Silent Movie” (K7) Un’ora di easy-listening, campionamenti e rilassatezze. Quiet Village, ossia Matt Edwards (Radio slave, Rekid) e Joel Martin, sfornano un album che si muove lungo coordinate lounge/downtempo profondamente ispirato dalle colonne sonore dei film italiani degli anni ’60 e ’70. Don’t miss it!
ANJA SCHNEIDER “Beyond The Valley”
mag 50
(MINISRTY OF SOUND)
Ritorno in grande stile per l’artista tedesco con questo nuovo album che è la conferma della sua innata bravura nel produrre musica elettronica di qualità. Stupisce la facilità quasi disarmante con cui questo artista riesce ad amalgamare generi così differenti senza preconcetti di alcun tipo. Soldi spesi bene...
(MOBILEE)
Anja è sicuramente fra le dj-produttrici più apprezzate al mondo, “ Beyond The Valley” è composto da 10 traccie che viaggiano fra loop ipnotici e incastri di percussioni, Ottimo prodotto per i dancefloor più esigenti.
TELLERS “The Tellers” (62tv Records) Quando li ascolti, chiudi gli occhi e le immagini sono sempre quelle: tardo pomeriggio di una giornata piovosa, con un sole nascosto che non scalda come dovrebbe. Loro sono i Tellers, 2 giovani poco pi˘ che ventenni con capelli arruffati e con in mano due chitarre rigorosamente acustiche. Insomma due ragazzi prodigio provenienti dal Belgio, che si fanno largo nel “new acustic movement” londinese. Le canzoni sette, tra le quali spicca in particolare “second category”, sussurrate con voce sottile e tonalit‡ pop-folk, ma con chiara ispirazione rock. Aspetteremo con ansia il loro prossimo lavoro...
LO-FI-FNK “Boylife” (MOSHI MOSHI) Il loro sound electro-funk con influenze pop e dance, sta guadagnando consensi in tutto il mondo. Loro nascono nel 2001 tra i banchi di scuola, ma prima di arrivare alla notorietà, Leo ed August, devono fantasticare un bel pò sui clubs svedesi, visto che non hanno ancora l’età per entranci. L’esplosione arriva nel 2006 con “boylife”, un album che propone creatività en intuizioni innovative, sintesi di 11 canzoni che sfilano rapide e trasmettono velocemente energia, movimento ed autonomia alle gambe della gente.
MGMT “Oracular Spectacular” (SONY) Gli MGMT abbreviazione di THE MANAGEMENT sono un gruppo proveniente da brooklyn , che suona un indie rock fortemente influenzato dal sound psichedelico e in generale il suono dei seventies . Quest album sorprende inanzitutto per l ‘originalità con cui i ragazzi americani riescono a fondere diversi generi senza però risultare scontati o noiosi. Si va dall’opener “time to pretend” dal suono pop rock , a “weekend war” che è un vero e proprio tributo a David Bowie riletto in chiave moderna, a “electric feel” singolo pubblicato antecedente all’ album che è anche diventata la loro hit da classifica grazie al sound pop elctro e ad un ritornello accat tivante e anche grazie ad un bellissimo video. Per il resto aldilà delle singole tracce questo è un gran bell’album, originale fresco e diretto. Sicuramente uno dei migliori dischi usciti quest’anno. Ne è la prova il consenso che stanno riscuotendo e il loro tour mondiale che li ha fatti uscire dai loro confini e che toccherà anche l’Italia il 7 luglio. Insomma gli MGMT hanno fatto il salto di qualita e per loro “it’s time to pretend”...
LIBRI di Andreina Crisafi, Giorgia Guerra
Ecce Omo FRANCO GRILLINI, LAURA MARAGNANI
(RIZZOLI 260PAG €18)
Scorcio di vita autentica tra problemi di ambiguità sessuale e duro impegno politico. Franco Grillini, deputato brillante, in quest’opera rivela la sua esperienza gay in un’Italia di 25 anni fa chiusa tra pregiudizi e tabù. Un libro dolce, appassionato, ma al contempo duro e veritiero.
Ridatemi il tempo delle mele ALESSANDRA DEL PRETE
(NEWTON COMPTON 208 PAG €10)
L’opera narrativa a cura di Alessandra Del Prete inscena la vita di Lavinia, una trentenne in bilico tra la dura realtà e l’incantato mondo dei sogni. L’incontro con un professore di filosofia, mente brillante finita in rovina, si rivelerà la variabile straniante che indurra la protagonista a intraprendere una ricerca che ne vale una vita!
mag 52
Tutto per una ragazza NICK HORNBY
(GUANDA 274 PAG €12)
Grandi passioni ed eterni miti per questo romanzo giovanile dalle tinte leggere di Hornby Nick, in cui Sam, sedicenne di Noth London, devota a Tony Hawk, legenda dello skateboard, incontra l’amore e le sue conseguenti responsabilità.
PUBBLICITA’ E ARTE
Grafica internazionale dall’affiche alla Pop-Art GIOVANNA MORI, CLAUDIO SALSI
(SKIRA 200 PAG €49)
Opera originale a cura di Giovanna Mori e Claudio Salsi. Analizza le influenze storiche che hanno condizionato l’arte e la pubblicità tra l’ottocento e il novecento. Dall’affermarsi dell’affiche come nuova forma di comunicazione, gli autori ripercorrono l’evoluzione della grafica pubblicitaria tramite le esperienze degli artisti quali Jules Chèret, Alfons Mucha, Depero, Max Huber, Mario Schifano ed Andy Wharol.
alcune immagini all’interno del libro
CINEMA Film del mese di Luca La Rosa
Thank you for smoking! COMMEDIA USA 92 MIN - REGIA Jason Reitman Nick Naylor (Aaron Eckhart) è l’abile e spregiudicato portavoce della lobby del tabacco: in sintesi il suo ruolo è quello di convincere che fumare faccia (meno) male di quel che si dice! La sua abilità dialettica e la quasi totale mancanza di scrupoli ne fanno una vera star. La sua idea di ricorrere al cinema per rinverdire l’immagine delle “bionde” lo porta all’apice della carriera, il tutto però si interrompe quando commette una sciocca imprudenza, dettata dal suo ego smisurato, che smaschera il suo vero pensiero e le scomode verità che ci vengono taciute. Nel film di Jason Reitman (figlio di Ivan) non si accende nemmeno una sigaretta, ma se ne parla a ogni secondo con caustica ironia. Indimenticabili i dialoghi con gli altri amici “mercanti di morte” e le diatribe con il senatore detrattore del tabacco e sostenitore del supercolesterolico formaggio del Vermont .Questo film è la conferma di come l’America, mettendo in ridicolo le proprie convinzioni e i propri stereotipi, riesca a dare vita a commedie che fanno ridere e riflettere. mag 54
SuperHero COMMEDIA USA 85 MIN - REGIA Craig Mazin L’imbranato Rick, durante una visita scolastica viene punto da una libellula geneticamente modificata e si ritrova in dotazione una serie di superpoteri che non gli impediscono, però, di combinare dei superdisastri. Dopo essersi creato un costume, si presenta alla città come l’Uomo Libellula, in lotta contro l’Uomo Clessidra determinato a perpetrare una strage di massa per assicurarsi l’immortalità. Il film si snoda su riferimenti grossolani ad altri movies di supereroi (spiderman, Batman etc) con qualche momento di grande ilarità e simpatia. Da vedere in compagnia per rilassarsi dopo una giornata intensa, nulla di più.
2 single a nozze COMMEDIA USA 119 MIN - REGIA David Dobkin John e Jeremy, amici non più giovanissimi, si imbucano ai matrimoni per ingozzarsi a sbafo e abbordare giovani donne. Quando però John medita di smettere Jeremy riuscirà a convincerlo a seguirlo nel colpo del secolo: il matrimonio della figlia del cancelliere di stato. Infatuatosi di una damigella d’onore, che si scoprirà essere fidanzata, John costringerà l’amico a proseguire la mascherata oltre le nozze: a questo punto i due vengono risucchiati all’interno di vicende tragicomiche con punte di grande comicità. 2 Single a Nozze fonde volgarità smodata e risvolti romantici con incredibile naturalità e sfacciataggine. Impareggiabili le le facce di marmo dei due protagonisti. Godibilissimo.
www.magnagraeciafilmfestival.it
5 Edizione 20-27 Luglio 2008 a
Opere prime in concorso
20
Evento speciale Omaggio a Dino Risi “ Il Sorpasso”
LUGLIO
21 LUGLIO
“Come tu mi vuoi” 22,30 “Una notte” ORE
21
ORE
22 LUGLIO
“Non c’è piu niente da fare” 22,30 “Parlami d’amore” ORE
21
ORE
23
“Ultimi della classe” 22,30 “Notturno bus” 24 21 “Lascia perdere Johnny”
LUGLIO
ORE
21
ORE
ORE
LUGLIO
25
“La ragazza del lago” 22,30 “Lezioni di cioccolato” 26 21 “Cemento armato” LUGLIO
ORE
21
ORE
ORE
LUGLIO
27 LUGLIO
Speciale proiezione 22,30 Premiazioni ORE
21
ORE
CALENDARIO di Anna Trapasso
venerdì 04 mercoledì 16 cultura
musica
Premio Letterario “Città di Tropea”
George Benson
Tropea CALABRIA
Isola Capo Rizzuto CALABRIA Porto Turistico Le Castella
www.premioletterariotropea.org
www.ruggeropegna.it
Gianrico Carofiglio (con Ragionevoli dubbi, Sellerio), Domenico Starnone (con Prima esecuzione, Feltrinelli) e Ornela Vorpsi (con La mano che non mordi, Einaudi): sono i 3 finalisti del premio nazionale letterario “Città di Tropea - Una regione per leggere”, vinto alla scorsa edizione da “Gomorra” di Saviano. Condotto dai giornalisti Rai Pandullo e Blasimentre, al piano Sergio Coniglio. Tra giurati e ospiti, alcuni fra i massimi esponenti della cultura nazionale. mag 58
Uno dei più raffinati ed eleganti chitarristi della scena mondiale, George Benson, apre con la sua band la seconda edizione della rassegna “Crotone Provincia d´Estate 2008”. “Givin’ It Up” il suo ultimo album, assieme a tutti gli altri successi in un live spettacolare, il primo e unico in Calabria del jazzista di Pittsburgh.
mercoledì 16
sabato 19
Mtv Trl Live On Tour
Giovanni Allevi
musica
Lungomare REGGIO CALABRIA
www.mtv.it/tv/programmi/trl
musica
Isola Capo Rizzuto CALABRIA Porto Turistico Le Castella www.ruggeropegna.it
Il celebre show intinerante di Mtv sbarca anche in Calabria. Dal 16 al 26 luglio sul Lungomare di Reggio Calabria, Alessandro ed Elena ospiteranno ogni giorno una star diversa; Per tutti la possibilità di interagire con la classifica Total Request Live, ascoltare buona musica e divertirsi a due passi dal mare...Il tutto ovviamente trasmesso live su Mtv!
Di ritorno in Calabria il pianista e compositore più amato d’Italia, dopo l’Allelilive tour che ha toccato Catanzaro, Allevi ci propone quest’estate il lavoro del suo ultimo album, “Evolution”, uscito il 13 giugno e per la prima volta accompagnato da orchestra sinfonica. Un altro saggio della sua eccellenza e della magia con cui accarezza i tasti del pianoforte.
mercoledì 23
giovedì 24
Duran Duran
Praia World Festival
www.duranduran.com
Piazza della Resistenza www.praiafestival.it
musica
Reggio Calabria CALABRIA
Tocca anche la Calabria il tour mondiale partito lo scorso marzo. I Duran Duran presentano al pubblico la loro ultima fatica, “Red Carpet Massacre”, in un live senza precedenti per gli amanti del pop rock britannico. I Duran Duran, gruppo-bandiera anni ‘80 come Visage, Japan, e gli Spandau Ballet, sono icona globale del new-romantic inglese.
mag 60
cultura Praia a Mare CALABRIA
Il tema conduttore dell’edizione 2008 è quello della stretta relazione tra il suono e il Mediterraneo. Apre il Festival Teresa de Sio (“Sacco e fuoco”), seguono Eugenio Bennato (“Grande sud”), Miguel Cohelo Fernandez (“Pasion Flamenca”), Officina Zoe, Strummula (Sonorità Mediterranee). Chiudono Dilene Ferraz e Sergio Fabian Lavia (“Dal’Argentina al Brasile”).L’ingresso è libero.
giovedì 24 domenica 27 musica
musica
Lamezia Demo Fest
Irene Grandi
www.ruggeropegna.it www.demo.rai.it
www.irenegrandi.it
Lamezia Terme CATANZARO
Al via la terza edizione del “Lamezia Demofest & Mei Fest”, il Festival/Fiera della nuova musica del Mediterraneo che si svolgerà nel Villaggio Musicale Urbano riallestito nel Centro Storico di Lamezia Terme dal 24 al 26 luglio.
Delianuova (RC) CALABRIA
Dopo questo concerto sarà di nuovo in Calabria anche a ferragosto, a Montalto Uffugo. Un live brioso e frizzante come la “Cattiva ragazza” della musica italiana, che nonostante si definisca tale nella sua prima autobiografia a 360° (edita da Mondadori e da poco in libreria), continua a dedicarsi a progetti umanitari. La giusta musica per rinfrescare una sera d’estate.
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mercoledì
02
sabato venerdì
05
musica
musica Simone Cristicchi Vena Media VIBO VALENTIA
www.simonecristicchi.it
Bobby Solo
Piazza di Rocca Imperiale COSENZA
Giovanni Amato & friends - tributo a Miles Davis Energy Beach Bar Montegiordano COSENZA
www.energybeachbar.com
cultura
eventitaliani@libero.it
Umberto Tozzi
Oppido REGGIO CALABRIA www.umbertotozzi.com
venerdì
04
nightlife Il Blu loves you Il Blu Capo San Martino CATANZARO myspace.com/ilblu
Premio Claudio Mazzitello Cariati COSENZA www.claudiomazzitello.com
nightlife Rebus Club S.S. 106 CATANZARO
11
nightlife Il Blu loves you Il Blu Capo San Martino CATANZARO myspace.com/ilblu
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Via del Mare, Caminia CATANZARO www.villablanca.it
sabato
12
nightlife
myspace.com/rebusclub
Rebus Club
Babylon
myspace.com/rebusclub
Pietragrande CATANZARO www.babylondisco.net
S.S. 106 CATANZARO
Babylon
Pietragrande CATANZARO www.babylondisco.net
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Via del Mare, Caminia CATANZARO www.villablanca.it
mag 62
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lunedi venerdì venerdì
14
intrattenimento Checco Zalone Area Magna Graecia CATANZARO LIDO
martedì
15
musica Ligabue
Stadio San Vito COSENZA www.ticketworld.it
intrattenimento Festival Internazionale di Pirotecnia d’Autore Belvedere Marittimo COSENZA www.notedifuoco.it
18
nightlife
25
nightlife
Il Blu loves you
Il Blu loves you
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myspace.com/ilblu
Il Blu Capo San Martino CATANZARO
Il Blu Capo San Martino CATANZARO
Villablanca
Villablanca
www.villablanca.it
www.villablanca.it
Via del Mare, Caminia CATANZARO
Killakat birthday bash
Kaya Beach Bar Sellia Marina CATANZARO
Via del Mare, Caminia CATANZARO
sabato
26
myspace.com/soundmassive
sabato
19
nightlife Rebus Club S.S. 106 CATANZARO
myspace.com/rebusclub
Babylon
Pietragrande CATANZARO www.babylondisco.net
nightlife Rebus Club S.S. 106 CATANZARO
myspace.com/rebusclub
Babylon
Pietragrande CATANZARO www.babylondisco.net
28
lunedi
nightlife Michael Rose
Babylon Pietragrande CATANZARO myspace.com/soundmassive mag 64
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