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Ferrari il sogno continua. Una storia italiana senza fine.
di Thomas Usan foto Ferrari | Keep on Dreaming
Tra le colline di Maranello tre supercar sfrecciano sotto il sole. Sopra quell’asfalto su cui, da più di 70 anni, sono state testate tra le automobili più veloci al mondo. Sono motori Ferrari. Precisamente una 296 GTB, una Roma e una Portofino M. Così si apre il video “Keep on Dreaming”, pubblicato su YouTube lo scorso 13 dicembre dalla casa automobilistica modenese, per il 75esimo anniversario dalla fondazione, che ha fatto il giro del mondo. L’obiettivo del video? Far realizzare a tre tifosi della Rossa il proprio sogno. I fortunati sono stati contattati dall’azienda di Maranello non per puro caso. Tutti e tre hanno una cosa in comune: nel 1985 scrissero una lettera a Enzo Ferrari per poter visitare la fabbrica. Questo non fu possibile poiché i bambini, oggi uomini, al tempo non avevano ancora compiuto 16 anni, età necessaria per entrare all’interno di una grossa azienda piena di attrezzature e macchinari. A 40 anni dall’accaduto i tre fortunati (Alessandro, David e Michele), però hanno avuto finalmente la possibilità di realizzare il proprio sogno. In questo progetto si vede anche un po’ di Como. Tra gli ideatori e protagonisti del video c’è Federico Faverio, 39 anni, volto noto della città, che, dopo le esperienze per Dacia in Romania, Audi Italia e Groupe PSA, oggi fa parte della Direzione Comunicazione della Ferrari di Maranello. Durante le riprese egli accompagna i tre fortunati durante la visita nella parte espositiva e nella fabbrica del Cavallino, dove si trovano vetture moderne ma anche storici modelli che hanno scritto pagine dell’automobilismo mondiale. E chiaramente non possono mancare anche le vetture da corsa, che hanno reso la Ferrari il team più vincente della storia della Formula Uno. I sorrisi e l’emozione nei loro occhi sono lampanti davanti a tutti quei telai lucidi. Vedere insieme agli ingegneri come si costruisce una Ferrari non è di certo qualcosa che capita tutti i giorni. I tre fortunati hanno potuto ammirare le catene di montaggio dei vari modelli in produzione, osservando la precisione nei progetti dei componenti delle vetture. In mezzo a questi meravigliosi attimi tra le
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Rosse emerge fortemente lo scopo del video: mostrare al mondo intero il sogno Ferrari (come evidenzia anche il titolo “Keep on Dreaming”). Nonostante il marchio del Cavallino sia il più riconosciuto tra le automobili, il legame con i propri fan fa parte del DNA dell’azienda. Anche di coloro che non si potevano permettere nemmeno un modellino del Cavallino. Enzo Ferrari ha sempre conservato tutte le lettere che ha ricevuto negli anni, dando a tutti una risposta, sia ai grandi che ai piccini. Sia che si trattasse di lettere di stima e affetto oppure di qualche progetto “strampalato” disegnato da un ragazzino. Le richieste da parte dei bambini erano so - litamente la visita all’interno della Ferrari o l’invio di qualche adesivo da attaccare in camera o sulla bicicletta. Grazie a questo grande archivio conservato a Maranello è stato possibile realizzare questo video. Un lavoro meticoloso di mesi che ha portato all’individuazione di tre persone disposte per un momento a lasciare lavoro e famiglia per vedere la Rossa, la macchina che da bambini hanno disegnato centinaia di volte. Questa politica è stata portata avanti anche dal figlio di Enzo Ferrari, Piero (oggi vicepresidente), che ha incontrato i tre bambini di ieri e ha mostrato loro i disegni che avevano spedito a Maranello quasi quaranta anni prima. Anche i tre visitatori fecero le proprie richieste da bambini: “Mi potresti vendere una Ferrari Testarossa o GTO a poco prezzo?” oppure “Vorrei avere degli adesivi sponsor”. La sorpresa comune dei tre visitatori è stata non solo l’archivio delle lettere ma anche la volontà da parte dell’azienda di Maranello di ricercarli: “L’amore per la Ferrari dopo 40 anni non passa anche per queste cose” dice Michele nel video, parlando di una tradizione che dopo quasi 80 anni di storia non perde le sue radici italiane e il rapporto meraviglioso con i suoi tifosi. Per questo semplice motivo il sogno Ferrari non perde il suo fascino e sfreccia verso un futuro a tinte a rosse.