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MOSCONI ENTRA IN BORSA Una storia di famiglia, tra innovazione e sostenibilità

di Fabrizio Barabesi foto Gentili Mosconi

Una storia imprenditoriale di successo nata nel 1988. Un'avventura ricca di sfide superate e costellata da decisioni importanti. L'ultima delle quali è sicuramente lo sbarco in Borsa avvenuto nel mese di febbraio. La quotazione a Piazza Affari ha infatti rappresentato un nuovo traguardo per la “Gentili Mosconi” e, allo stesso tempo, un punto di partenza per costruire un futuro sempre più solido per il gruppo che opera nel mercato della moda di lusso offrendo servizi di design, trasformazione, stampa e personalizzazione di tessuti grezzi a servizio dei player internazionali. E così a febbraio “Gentili Mosconi” ha reso noto di aver concluso con successo un collocamento istituzionale volto all’ammissione della società su Euronext Growth Milan. Il debutto si è avuto il 7 febbraio con una capitalizzazione di mercato pari a 71,3 milioni di euro. Il processo di IPO (Initial Public Offering – Offerta pubblica iniziale di titoli azionari con cui una società colloca parte di tali titoli per la prima volta sul mercato borsistico, offrendoli al pubblico degli investitori) si è concluso con 23 milioni di raccolta e un prezzo pari a 3,75 euro per azione. Nell’ambito del collocamento, Palladio

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Holding S.p.A e Mahrberg AG hanno agito in qualità di Cornerstone Investor con commitment complessivo di €5 milioni. Il forte interesse da parte del mercato, evidente nel processo di bookbuilding, si è tradotto in una domanda significativamente superiore all’offerta e ha consentito un’allocazione concentrata su investitori long only, in larga parte internazionali. I team di Investment Banking e di Global Markets di Equita hanno agito in qualità di Sole Global Coordinator, Joint Bookrunner ed Euronext Growth Advisor. L’operazione costituisce la più grande IPO in Italia da agosto 2022 in termini di controvalore raccolto, e contribuisce a riaprire il mercato delle quotazioni domestiche nel 2023 – oltre a rappresentare la nona IPO conclusa da Equita dal 2020 ad oggi. Il gruppo Gentili Mosconi va sottolineato come sia partner strategico per le realtà più iconiche e rappresentative del mondo del lusso e dell’alta moda internazionale nel tradurre le idee e le necessità dei propri clienti in tessuti o prodotti finiti, con design e stampe personalizzate ed esclusive, coniugando capacità artigiane e tradizione con l’innovazione. La Società controlla l’intera catena del valore, affidando a partner esterni le fasi intermedie del processo produttivo, con circa il 70% delle esigenze di stampa gestite attraverso la stamperia interna Emme, acquisita nel 2015. Ciò consente un’elevata flessibilità nel rispondere alle richieste dei clienti e un rapido time to market. Altra caratteristica di rilievo, all’interno della Gentili Mosconi, è rappresentata dalla massima attenzione riservata al concetto di ”sostenibilità”, declinato in tutte le sue varianti. L’azienda infatti ha compreso appieno l’importanza di essere una società “benefit”, ovvero di fare in modo che l’intero processo aziendale sia il risultato di effetti positivi generati su persone, comunità, territorio e ambiente. Le società Benefit dunque perseguono tali obiettivi in modo responsabile, sostenibile e trasparente e la loro gestione richiede ai manager il bilanciamento tra l’interesse dei soci e l’interesse della collettività. Attenzione così, giusto per fare un semplice esempio, alla riduzione dei consumi energetici, di acqua e di materiali. Un'azienda dunque sempre più internazionale che mantiene però un forte legame territoriale e famigliare. “La creammo io e mia moglie Patrizia Mosconi e ancora oggi la conduciamo in sintonia – racconta Francesco Gentili Presidente e CEO nonché azionista di riferimento - Adesso con noi è presente anche mia figlia Giulia e, se avrà voglia, potrà essere lei a mandare avanti la tradizione di famiglia. Ho sempre creduto che questo lavoro lo si debba amare nel profondo, altrimenti diventerebbe complesso e doloroso da fare”. E nella storia della famiglia sono tante le curiosità e gli episodi che, per certi versi, hanno segnato un’epoca oltre ad aver caratterizzato un periodo economico fiorente per il territorio comasco, basti pensare che il ragioniere Bruno Gentili “che era mio zio, fu colui il quale contribuì tecnicamente a creare i presupposti per la quotazione di quella che fu la prima società comasca in Borsa, ovvero la Ratti Spa. E adesso, a distanza di 30 anni, è toccato a noi”, racconta Francesco Gentili.

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