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Banca Generali, la sfida degli istituti di credito nel nuovo mondo economico

di Thomas Usan foto Archivio Banca Generali

In un periodo complesso come quello che stiamo vivendo in questi anni, caratterizzato da guerra, inflazione e rincari energetici, l’economia sta attraversando una fase complessa. Le certezze sono poche. Il quesito che molti risparmiatori si stanno ponendo riguarda il ruolo delle banche. Le incognite sul tavolo sono molte. Di questo e molto altro abbiamo parlato con Leandro Francesco Bovo, Wealth Manager di Banca Generali.

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Dopo tanti anni di tassi a zero sui risparmi è arrivata d’improvviso la scure dell’inflazione, che cosa vi stanno chiedendo i clienti per difendersi dal caro prezzi?

I clienti in questa fase così complessa dei mercati e delle sfide economiche chiedono innanzitutto protezione per i loro risparmi e patrimoni. Dopo due decenni a tassi molto bassi con un'inflazione praticamente uscita dal radar dei mercati la ripartenza post covid e la guerra hanno amplificato le strozzature nelle materie prime esacerbando le problematiche produttive prima e il surriscaldamento dei prezzi poi. Un livello di prezzi intorno al 10% come lo scorso anno non lo si vedeva dagli anni '80 e il problema per gli investitori è stato digerire in tempi relativamente brevi il tentativo di frenare la corsa dei prezzi dal- le banche centrali col rialzo dei tassi repentino. Di fronte a questo scenario i listini azionari hanno perso praticamente ovunque nel mondo e ancor peggio hanno fatto le obbligazioni che, come sappiamo, sono la componente principale nei portafogli delle famiglie.

L’economia sta cambiando velocemente in questi anni. La sfiducia è un tema chiave. Che ruolo possono ricoprire le banche come la vostra in questa situazione?

Il nostro lavoro come private banker è stato e continua a essere quello di affiancare le famiglie nelle scelte più importanti relative al patrimonio evitando i rischi dal fai da te guidate dall'emotività personale che possono avere conseguenze fortemente negative sui propri risparmi. L'esperienza ci insegna che le crisi sui mercati non sono purtroppo un fenomeno isolato e nel lungo termine la storia mostra come la pazienza e la competenza vengano premiate. Parlo di competenza perché le scelte di diversificazione, analisi e selezione degli investimenti, richiedono professionalità e comprensione degli obiettivi del cliente. Forti di questo approccio prudente, appartenendo ad un gruppo con radici nelle garanzie e solidità da oltre 190 anni, siamo stati in grado anche in un anno difficile come il 2022 di registrare solo lievi impatti sulle nostre masse complessive (sopra gli 83 miliardi), cogliendo l'importanza di soluzioni come gli investimenti assicurativi e i vantaggi della gestione attiva per proteggersi dagli eccessi di volatilità dei mercati. Al fianco di questo lavoro sul portafoglio finanziario dei clienti, siamo stati anche in grado di costruire un dialogo sempre più serrato con le imprese e gli imprenditori affrontando le tematiche più impellenti non solo nella gestione e salvaguardia della liquidità, ma anche advisory su progetti di corporate finance e valorizzazione del patrimonio di impresa. Questo è un ambito dove sempre di più vengono riconosciute le nostre competenze che sta portando valore aggiunto alle aziende sul territorio.

Cosa chiedono gli imprenditori ai servizi di consulenza come il vostro? Facciamo parte di un gruppo che ha costruito sull'advisory patrimoniale uno dei propri punti di forza. Negli anni abbiamo sviluppato un ecosistema di soluzioni e servizi in grado di mettere intorno al tavolo le migliori best practice nei singoli ambiti relativi agli assets che interessano alle aziende e agli imprenditori. Parlo della gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare, delle operazioni straordinarie assistendo i clienti dalla ricerca di partner o interlocutori interessati ai piani di espansione e revisione del perimetro, così come le due diligence sul capitale o le operazioni di finanziamento. Seguiamo in sostanza tutti i passi più importanti per aiutare gli imprenditori e le aziende nelle sfide dei rispettivi mercati. Nell'ultimo anno abbiamo seguito da vicino diverse importanti iniziative che hanno valorizzato il patrimonio degli imprenditori e favorito nuovi sbocchi alle imprese interessate. Affrontiamo un contesto di mercato in consolidamento in tanti settori e una guida esperta nell'affrontare queste dinamiche è certamente d'ausilio di fronte a scelte sostanziali per il futuro dell'impresa.

Banca Generali è un mondo particolare, per certi versi anche molto innovativo. Cosa direbbe ai giovani per attrarli nel vostro settore?

La consulenza è un mestiere stupendo, gratificante in primis per la qualità delle relazioni che si costruiscono. Serve però impegno e professionalità per intraprendere un percorso che richiede esperienza e non si può improvvisare. Come per gli specialisti fiscali o in ambito medicale, servono anni di confronto continuo ed esperienza nel riconoscere i prodotti e i bisogni dei clienti. La nostra realtà ha mediamente 55 anni, a dimostrazione di come una struttura d'eccellenza come Banca Generali con un forte posizionamento nel private banking, necessiti di professionisti di standing per curare al meglio i clienti. Ma questo non vuol dire che non prestiamo attenzione ai giovani. Al contrario, negli ultimi anni stiamo favorendo il passaggio generazionale e l'ingresso di ragazzi da affiancare ai banker di maggiore esperienza così da assicurare qualità nel servizio e la crescita delle future generazioni. Il nostro progetto "giovani" ha in cantiere l'ingresso di almeno un terzo di ragazzi neolaureati, perlopiù in discipline economiche, così come di giovani bancari o professionalità nei servizi finanziari. Stare al fianco ai ragazzi ed aiutarli a crescere è una sfida che anche managerialmente sento particolarmente e sono orgoglioso di mettere a disposizione in questa direzione.

Quali sono i progetti per il futuro?

Nonostante le incognite di breve termine legate al post pandemia, alle tensioni geopolitiche e ai mercati finanziari, le opportunità da cogliere sono molte. In primis torna al centro la valenza della protezione assicurativa, alla luce del cauto ottimismo degli analisti dettato da tassi e inflazione previsti in diminuzione, ma non solo. Crediamo che il mercato possa trovare valore in determinate aree tematiche affidando l’asset allocation ai migliori gestori in grado di adattare dinamicamente i portafogli dei nostri clienti ai diversi contesti di mercato. Infine ma non ultimo per importanza con la mia squadra del wealth management continueremo a sviluppare servizi per interagire con le imprese perché è fondamentale far comprendere l’importanza della protezione e della valorizzazione non solo del risparmio finanziario ma anche del patrimonio a 360°.

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