Silvia Magnago Portfolio

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PORTFOLIO_

Silvia Magnago

Interior_Designer

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00.

Info & Contatti

URBAN INTERIOR

01.

Colmare con il vuoto

RETAIL

02.

Drifter

EXHIBITION

03.

Reiterazioni plastiche

04.

Riallestimento GAM

05.

Lightquake2017

RESIDENTIAL

06.

Condominio narrativo

REUSE

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07.

Profili Culturali

08.

In_Campus


INFO

CONTATTI_CONTACTS magnagosilvia@gmail.com

INTERESSI_ABOUT ME Mi appassiona tutto ciò che è espressione di creatività, che si tratti di design, arte, moda,fotografia... Credo nella condivisione delle idee per arrivare alla definizione di un buon progetto. I am passionate about everything that is an expression of creativity, whether it is art, fashion, architecture, music ... I am convinced that teamwork and the sharing of ideas are necessary for the achievement of a good project.

LINGUA_LANGUAGES Italiano

Madrelingua

Inglese

TOEIC Livello C2

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EDUCAZIONE

_EDUCATION

+ Ottobre 2016 - Aprile 2019 Laurea Magistrale in Interior Design presso Politecnico di Milano_Voto: 110/110

+ October 2016 - April 2019 Master’s degree in Interior Design at Politecnico di Milano_Grade: 110/110

+ Aprile 2018 Corso di formazione in Showroom & Flagship Store Design presso Poli.Design

+ April 2018 Training course “Showroom & Flagship Store Design” at Poli.Design

+ Ottobre 2013 - Luglio 2016 Laurea di Primo Livello in Interior Design presso Politecnico di Milano_Voto: 104/110

+ October 2013 - July 2016 Bachelor degree in Interior Design at Politecnico di Milano_Grade: 104/110

+ Settembre 2008 - Luglio 2013 Liceo Classico Paritario Madonna della Neve di Adro (BS)

+ September 2008 - July 2013 Classics high school Madonna della Neve, Adro (BS)

ESPERIENZE

_EXPERIENCE

+ Novembre 2019 - Marzo 2020 Stage come Interior designer presso IKEA, progettazione di display e ambienti presenti in showroom

+ November 2019 - March 2020 Internship at IKEA as Interior designer, development of projects regarding showroom displays

+ Luglio 2019 - Ottobre 2019 Assistente designer presso Annalisa Cassani Architetto

+ July 2019 - October 2019 Architect assistant at Annalisa Cassani Architetto

+ Aprile 2018 - Ottobre 2018 Tirocinio presso Annalisa Cassani Architetto, progettazione di interni di tipo residenziale e showroom

+ April 2018 - October 2018 Internship at Annalisa Cassani Architetto, residential interiors and showroom

RISULTATI ACCADEMICI

_ACHIEVEMENTS

+ Lightquake 2017 Progetto grafico per la comunicazione della mostra “Black Light Art - la luce che colora il buio”

+ Lightquake 2017 Graphic design for the communication of the exhibition “Black Light Art”

+ Biennale di Venezia 2016 Esibizione progetto di laurea Avanzi - profili culturali

+ Biennale of Venice 2016 Exhibition of thesis project “Avanzi - profili culturali”

+ ExpoGate, Milano, 2016 Esibizione progetto di laurea Avanzi - profili culturali

+ ExpoGate, Milan, 2016 Exhibition of thesis project “Avanzi - profili culturali”

+ Jannelli e Volpi, Salone del Mobile, 2015 Esibizione progetto Condominio Narrativo

+ Jannelli e Volpi, Salone del Mobile, 2015 Exhibition of the project “Condominio Narrativo”

SOFTWARE Disegno 2d AutoCad

Modellazione 3d SketchUp 3d Studio Max Rhinoceros

Rendering KeyShot V-Ray

Adobe InDesign Photoshop Illustrator 5

Microsoft Office Word Excel Power Point


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01. COLMARE CON IL VUOTO TESI DI LAUREA MAGISTRALE Relatore: Gisella Veronese

I paesaggi urbani contemporanei presentano diversi vuoti, alcuni esito dei continui mutamenti della città. Il quartiere Bovisa, in cui è collocato il campus del Politecnico di Milano, risente ancora dello smantellamento delle industrie una volta attive, con ampie aree dismesse lasciate al degrado. Questa tesi ha lo scopo di partire dal vuoto come concept per arrivare alla definizione di strategie con cui attuare una rigenerazione urbana per la Bovisa. I vuoti urbani del quartiere possono diventare occasione di contatto e incontro tra le diverse realtà presenti, fornire un nuovo volto ad un’area che ha voglia di cambiare e divenire un importante polo dell’innovazione e del design. La ricerca analizza il rapporto tra il campus universitario e la città, focalizzandosi poi sul ruolo dello spazio pubblico nella città contemporanea. Un’indagine sul vuoto, non solo come elemento fisico/architettonico, ma come concetto studiato da svariate discipline, porta alla definizione di tre strategie con cui attuare le azioni progettuali: sottrarre, confinare, colmare. La tesi si conclude con la progettazione di nuovi spazi pubblici per la Bovisa prendendo come siti di progetto due vuoti urbani. Contemporary cities are characterized by the presence of many voids displaced throughout the urban tissue, many of them caused by the continuous changes that invest them. In Bovisa, where the Politecnico of Milan campus is placed, there are many traces of the industrial past of the space, with vast areas left to their destiny, without control. This thesis wants to analyse the concept of void in order to find some strategies that could help the designer to start a regeneration of the urban tissue in Bovisa. Urban voids can be the space where new connections and interactions take place, in order to link the different realities that live the area and realize the idea of a new district of innovation and design. The research is made of three main themes: the relationship between the university campus and the city; the role of the public space in contemporary cities; the interpretation of the void, not just as an architectural instrument, but as a concept itself. Three strategies emerged: subtract, confine, fill up. The project turns the research into actions, converting two of the urban voids of Bovisa into new public spaces. 7


CONCEPT_IL VUOTO CONCEPT_VOID

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POLITECNICO DI MILANO via D o

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STAZIONE BOVISA PIAZZA BAUSAN

VUOTI URBANI - Aree di progetto URBAN VOIDS - Project sites

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SOTTRARRE subtract

COLMARE fill up

CONFINARE confine

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STRATEGIA_CONFINARE STRATEGY_CONFINE

AREA SPORT AREA STUDIO AREA MULTIFUNZIONALE

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PARCO URBANO URBAN PARK

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[Area multifunzionale]

[Area studio outdoor]

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[Area skatepark e fitness]

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STRATEGIA_SOTTRARRE STRATEGY_SUBTRACTION

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PIAZZA SOTTERRANEA UNDERGROUND SQUARE

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POLITECNICO DI MILANO EDIFICIO B10


COMPLESSO BOVISATECH

[1] Area break_Reti di corda [1] Break area_Ropes

[2] Area break_Colline verdi [2] Break area_Green hills

[3] Area lavoro_Tavoli collettivi [3] Workstations_Collective tables

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[4] Area lavoro_Gradinate e tavolini individuali [4] Workstation_Stairs and individual work positions


[Spazio per la musica]

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[Poli.Radio]

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02. SHIFTER LAB. DESIGN DEGLI INTERNI Prof. Anna Barbara, Ron Gilad, Piero Gandini

La Stazione Centrale di Milano è uno dei luoghi della città che meglio concretizza l’idea del movimento e del dinamismo. Queste caratteristiche sono rappresentate dai continui arrivi e partenze dei treni e dai viaggiatori, che si muovono in modo diverso a seconda del tempo. Il nostro obiettivo è portare il movimento all’interno del nostro spazio e renderlo il fulcro del progetto, creando uno showroom di moda dinamico e versatile. Lo stilista esporrà le sue collezioni nello showroom per un mese scegliendo il layout che meglio si adatta al suo concept. Il risultato è una vetrina visibile da altre piattaforme e uno showroom teatrale che cambia in base all’evento a cui è dedicato. Milan’s Central Station is one of the places in the city that best expresses the idea of ​​movement and dynamism. These characteristics are represented by the continuous arrivals and departures of trains and by travelers, who move differently according to their different timings. Our goal is to bring movement into our space and make it the focus of the project, creating a dynamic and versatile fashion showroom. The designer will exhibit his collections in the showroom for a month by choosing the layout that best fits his concept. The result is a showcase visible from other platforms and a theatrical showroom that changes according to the event to which it is dedicated.


MOVIMENTO MOVEMENT

SHOWROOM

[Teche espositive]

[Teli per proiezioni]

CINEMA

FASHION SHOW

[Scalinata]

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RUNWAY

SHOWROOM


DISEGNI TECNICI_Showroom TECHNICAL DRAWINGS_Showroom

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Prospetto

Sezione

Pianta

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DISEGNI TECNICI_Fashion show TECHNICAL DRAWINGS_Fashion show

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Prospetto

Sezione

Pianta

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03. REITERAZIONI PLASTICHE LAB. ALLESTIMENTO Prof. Beppe Finessi, Matteo Pirola

Arte, design e architettura sono discipline sempre più connesse tra loro, l’artista non teme di cimentarsi in opere architettoniche, l’architetto crea opere monumentali, il designer trasforma oggetti d’uso quotidiano in piccole opere d’arte. Ettore Sottsass è uno dei personaggi più rappresentativi di questo modo di fare design: analizzando la sua produzione, è evidente come l’oggetto d’uso quotidiano non sia più solo un prodotto funzionale, bensì diventi uno strumento rituale dalla notevole valenza scultorea. Valenza che porta a chiedersi: cos’è la scultura oggi? È l’opera dell’artista che continua a produrre con le sue mani? Dell’architetto che progetta opere monumentali? O del designer che eleva l’oggetto da funzionale a sacro? E’ un confine che, col passare del tempo,si sta facendo sempre più sottile. Segue una raccolta di opere di designer, architetti e artisti che vuole indagare come, anche agendo in sfere di pertinenza diverse, il punto di partenza sia una costante, un persistente ritorno a forme senza tempo, quasi “antiche”.

Art, design and architecture are disciplines increasingly connected to each other, the artist is not afraid to engage in architectural works, the architect creates monumental works, the designer transforms everyday objects into small works of art. Ettore Sottsass is one of the most representative characters of this way of doing design: analyzing his production, it is evident how the everyday object is no longer just a functional product, but rather becomes a ritual instrument with a remarkable sculptural value. Valence that leads to the question: what is sculpture today? Is it the artist’s work that continues to produce with his own hands? Of the architect who designs monumental works? Or of the designer who elevates the object from functional to sacred? It is a border that, over time, is becoming increasingly subtle. Follows a collection of works by designers, architects and artists who want to investigate how, even acting in different spheres of relevance, the starting point is a constant, a persistent return to timeless, almost “ancient” forms.

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CURATELA CURATORSHIP

ELEMENTI ARCHITETTONICI

1. Max Bill Pavilion Skulptur [1983]

2. John Mccracken Blue post and lintel I [1965]

3. Tony Smith Untitled [1960]

4. Massimo Morozzi Paesaggi italiani [1995]

6. Alessandro Mendini Archetto [1985]

7. Ettore Sottsass Invenzione del palo [1971]

8. Eduardo Chillida Arco de la libertad [1993]

9. Katarzyna Kobro Scultura spaziale [1928]

11. R. e T. Haussmann Lehrstück II [1978]

12. Alighiero Boetti Colonna [1968]

13. Constantin Brâncuși Colonna infinita [1918]

5. Max Lamb Hawkesbury Sandstone Collection [2011]

COLONNE

10. Gilberto Zorio Colonna [1967]

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14. Ettore Sottsass Adesso però (1992)


MODULI

15. Ugo La Pietra Uno sull’altro [1968]

16. Giulio Iacchetti EUR [2013]

20. Nicola Carrino Costruttivo trasformabile [1969]

21. Sol LeWitt Negative pyramid [1997]

17. Alighiero Boetti Rotolo di cartone [1966]

18. Martino Gamper Totem [1999]

19. Tobias Putrih Connection [2004]

SEGNI

22. Jorge Oteiza Empty box [1958]

23. Elisabeth Lux Stele III [2013]

24. Per Kirkeby Untitled [2017]

25. Carl Andre Pyramid [1970]

26. Donald Judd Untitled [1981]

27. Ronald Blaiden Black Tower [1986]

28. Ettore Sottsass Una volta [1992]

29. Aldo Rossi Memorial German Opposition [1962]

30. Beverly Pepper Converging triangles [2007]

31. Ettore Sottsass Yantra 29 [1969]

32. Ettore Sottsass Yantra 25 [1969]

33. Enzo Mari Putrelle [1957]

34. Ettore Sottsass Carlton [1981]

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PIANO TERRA GROUND FLOOR

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A

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A’

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D’

4

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Sezione AA’ 32


VISUALIZZAZIONI RENDERING

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VISUALIZZAZIONI RENDERING

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PIANO PRIMO FIRST FLOOR

Sezione HH’

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04. RIALLESTIMENTO GAM MUSEOLOGIA Prof. Pietro Marani

Progetto di riallestimento. Il percorso espositivo della Collezione Grassi della GAM di Milano viene ripensato: identità, chiarezza e enfasi guidano la trasformazione degli spazi espositivi dell’ultimo piano della Villa Reale milanese. Il colore è usato per evidenziare parte della collezione Grassi. La tonalità scelta è la stessa utilizzata nel display che si trovano lungo le scale che conducono all’area espositiva. Il tracciato riservato all’illuminazione disegnato da Gardella è dipinto in una tonalità scura per sottolineare la struttura architettonica. Le sorgenti luminose originali progettate da Ignazio Gardella sono sostituite da una striscia LED. È stato progettato un nuovo display. Invece di avere una struttura pesante, il nuovo elemento è realizzato con una struttura metallica, dove il tessuto viene utilizzato come partizione. Le didascalie sono state modificate: per renderlo più internazionale, la descrizione del dipinto è scritta sia in italiano che in inglese. Exhibition project. The exhibition itinerary of the Grassi Collection of GAM in Milan is rethought: identity, clarity and emphasis guide the transformation of the exhibition spaces of the last floor of the Villa Reale in Milan. The color is used to highlight part of the Grassi collection. The chosen shade is the same used in the display that are located along the stairs leading to the exhibition area. The layout reserved for the lighting designed by Gardella is painted in a dark shade to underline the architectural structure. The original light sources are replaced by an LED strip. A new display has been designed. Instead of having a heavy structure, the new element is made with a metal structure, where the fabric is used as a partition. The captions have been modified: to make it more international, the description of the painting is written both in Italian and in English.

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COLORE COLOR

ILLUMINAZIONE LIGHTING LED strip

wood track

slate base

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DISPLAY DISPLAY hook fabric

slate base

framework

Explanation located on the brochure

DIDASCALIE CAPTION

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05. LIGHTQUAKE2017 LIGHT ART E DESIGN DELLA LUCE Prof. Gisella Gellini

Progetto grafico scelto da Sistema Museo per la comunicazione della mostra “Lightquake 2017 - La luce che colora il buio”, esibita presso la Rocca di Spoleto e il Palazzo Ducale di Gubbio. La grafica si ispira alla sfumatura della luce di Wood, strumento principale sfruttato dagli artisti esposti all’interno della mostra, presentandosi come una tecnologica infiltrazione di luce, che con i suoi colori illumina e definisce gli spazio delle architetture storiche. Graphic project chosen by Sistema Museo for the communication of the exhibition “Lightquake 2017”, exhibited at the Rocca di Spoleto and the Ducal Palace of Gubbio. The graphic is inspired by the nuance of the light of Wood, the main tool exploited by the artists exhibited inside the exhibition, presenting itself as a technological infiltration of light, that with its colors illuminates and defines the space of historical architectures.

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06. CONDOMINIO NARRATIVO Mr.Cadillac LAB. DESIGN DEGLI INTERNI Prof. Davide Crippa, Gisella Veronese

#mandrillogentiluomo #comprensivo #dissoluto

Così è descritto Mr. Cadillac, proprietario dell’attico collocato nell’ipotetica Via Vai n°3 a Milano. Fotografo per professione, amante della bellezza per passione, la sua fama è dovuta alle sue fotografie provocatorie, fuori dagli schemi, e completamente diverse dalle tipiche foto pubblicitarie. Tre sono i principi alla base del progetto: open space, zero privacy, trasparenza. La perdita della privacy è totale, lo spazio si presta a creare connessioni visive tra tutte le aree della casa, talvolta senza filtri, altre volte utilizzando elementi della casa per incorniciare dettagli. L’abitazione rispecchia il suo interesse per il corpo, con la presenza di statue classiche posizionate nello spazio. L’output finale di progetto è un modello completamente realizzabile tramite taglio laser e stampa 3d, che è possibile replicare seguendo le indicazioni raccolte in un libretto di istruzioni.

#lustfulgentleman #understanding #dissolute

This is how Mr. Cadillac, owner of the penthouse in Via Vai n°3 in Milan, is described. Photographer by profession, lover of beauty by passion. His fame is due to his provocative photographs, out of the box, and completely different from typical advertising photos. There are three principles behind the project: open space, zero privacy, transparency. The loss of privacy is total, the space lends itself to create visual connections between all areas of the house, sometimes without filters, other times using elements of the house to frame details. The house reflects its interest in the body, with the presence of classical statues positioned in space.The model is completely realized through laser cutting and 3d printing.


DISEGNI TECNICI TECHNICAL DRAWINGS

Planimetria

Sezione AA’

Sezione DD’

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MODELLO MODEL

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MONTAGGIO ASSEMBLY

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07. PROFILI CULTURALI LAB. SINTESI FINALE Prof. Luciano Crespi, Davide Crippa, Barbara Di Prete, Anna Anzani

Viale Vittorio Veneto, Milano. Un edifcio privo di identità e un quartiere in cerca di rappresentazione sono i punti di partenza per la definizione di un progetto di riqualifica. Proprio l’identità diventa il filo conduttore secondo cui sviluppare un discorso progettuale coerente. A livello architettonico, la strategia è quella di mantenere la struttura il più autentica possibile, intervenedo in modo poco invasivo. I profili metallici presenti all’interno dell’edficio diventano lo spunto principale per il progetto, che mira a creare un allestimento con un richiamo al magazzino industriale. La funzione ideale di questo edificio è quella di spazio espositivo, dove permettere alle diverse culture presenti nel quartiere di mettersi in mostra e farsi conoscere. Infine il fruitore. Questo spazio diventa un luogo di relazione, con gli altri e con se stessi, con lo scopo ultimo di creare un senso di comunità e collettività. Viale Vittorio Veneto, Milan. A building without identity and a neighborhood looking for representation are the starting points for the definition of a redevelopment project. Identity itself becomes the guiding thread for developing a coherent design discourse. At the architectural level, the strategy is to keep the structure as authentic as possible, I intervene in a minimally invasive way. The metal profiles inside the factory become the main inspiration for the project, which aims to create a setting with a reference to the industrial warehouse. The ideal function of this building is that of an exhibition space, where the different cultures present in the neighborhood can be shown and made known. Finally the user. This space becomes a place of relationship, with others and with oneself, with the ultimate aim of creating a sense of community and collectivity.


CONCEPT_ENJAMBEMENT

Enjambement di CONTENUTO: ciò che c’è prima del muro introduce all’argomento della mostra; superando il muro si “va a capo”, si entra nel dettaglio.

CONTENTS enjambement: what there is before the wall introduces to the subject of the exhibition; passing the wall you“goes to”’s head, you enter into the detail.

Enjambement FISICO/VISIVO: attraverso l’uso dei profili metallici presenti all’interno della struttura.

PHYSICAL/VISIVE enjambement: through the use of the metal profiles present inside the structure.

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PIANTA PLAN

SEZIONE SECTION

DETTAGLI SISTEMA ESPOSITIVO DISPLAY DETAILS

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VISUALIZZAZIONI RENDERING

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08. IN_CAMPUS LAB. SINTESI FINALE Prof. Peter Di Sabatino, Francesco Scullica, Gisella Veronese, Mauro Afro Borella

IN_CAMPUS è un sistema educativo innovativo inserito nella proprietà di Villa Arconati, suggestiva custodia di un patrimonio storico, culturale e ambientale. Si presenta come un’area dove studenti delle scuole superiori, universitari e lavoratori possono condividere spazi e conoscenze, attuando una sintesi tra la tradizione, ovvero la comunità e la vita agreste, e l’innovazione, con lo sviluppo di nuovi usi e teconolgie in campo agricolo. La marcata diversificazione degli spazi ha portato alla definizione di un concept che potesse raccontare questa mutevolezza, ovvero la densità. Come la materia, gli spazi si presentano con gradi di densità differenti a seconda degli utenti e delle attività svolte, reagiscono a diversi fattori esterni come il cambio di stagione; colori, materiali, forme, strutture, luce, tutto ciò che caratterizza gli ambienti è pensato per raccontare questa variabilità. Il progetto interessa tre zone: le stalle, destinate ad ospitare un ristorante per i lavoratori; il borgo, pensato per essere occupato dall’istituto di scuola superiore; la legnaia, adibita a spazio espositivo. IN_CAMPUS is an innovative educational system inserted in the ownership of Villa arconati, suggestive custody of a historical, cultural and environmental heritage. It is presented as an area where high school students, university students and workers can share space and knowledge, implementing a synthesis between tradition, that is the rural community and life, and innovation, with the development of new uses and techniques in the agricultural field. The marked diversification of the spaces led to the definition of a concept that could tell this changeability, that is the density. Like matter, spaces are presented with different degrees of density depending on the users and the activities carried out, they react to different external factors such as the change of season; colors, materials, shapes, structures, light, everything that characterizes the environments is thought to tell this variability. The project concerns three areas: the stables, designed to host a restaurant for workers; the village, designed to be occupied by the institute of high school; the woodshed, used as an exhibition space.


STALLE_RISTORANTE&BAR STABLES_RESTAURANT&BAR

WC

Sezione AA’

Sezione BB’ 58


HIGH DENSITY

LOW DENSITY

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B'

BORGO_AULE E SALA STUDIO BARNS_CLASSROOMS AND STUDY HALL

AULE

ORTO A

A' CORRIDOIO

AREA STUDIO

SERVIZI

B

SCALE&ASCENSORI

VARIATION OF VOLUME

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LEGNAIA_SPAZIO ESPOSITIVO E SHOP WOODSHED_EXHIBITION SPACE AND SHOP

VARIATION OF MASS

Sezione BB’

B'

Sezione AA’

A'

Piano terra

B'

B

A

A'

B

A

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Primo piano


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magnagosilvia@gmail.com

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