LA MAIOLICA ITALIANA

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LA MAIOLICA ITALIANA Caffettiere del ‘700


LA MAIOLICA ITALIANA Caffettiere del ‘700


PREFAZIONE


Le forme in maiolica e porcellana presenti in questo catalogo sono state collezionate per molti anni da un’appassionata cultrice della materia, Anna Maria Martini, che ha saputo riunire con rara competenza un numero considerevole di caffettiere del XVIII secolo, tutte in perfetto stato di conservazione, prodotte dalle principale manifatture italiane. Oggi questo volume rappresenta il vero e proprio coronamento di una passione mai sopita negli anni, e di una dedizione all’arte della ceramica che ha prodotto nel corso del ‘700 le forme più elaborate e i decori più raffinati di tutta la produzione italiana, dopo che la crisi seicentesca si era fatta sentire pesantemente nelle fabbriche ceramiche della Penisola, anche in quelle che potevano contare su un riconosciuto prestigio e su un continuato impegno commerciale. L’intera raccolta è formata da circa sessanta esemplari di molteplici provenienze, ed è lecito sostenere che un catalogo come questo, oltre l’interesse intrinseco perché mette finalmente in condizione di conoscere un insieme di forme uniche e rare per la loro bellezza decorativa e formale, possa essere letto e studiato ben al di là del suo uso strumentale come catalogo di una collezione. Ci si rende conto peraltro, dell’eccezionale ampiezza del materiale presente in questa raccolta e l’auspicio che deriva da un volume come questo, è che finalmente si può avere sotto i nostri occhi un profilo quasi completo delle forme da caffè, raffinatissime e pur cordiali, presenti sulle tavole italiane del XVIII secolo. Il profilo che emerge da questa collezione non pretende di essere esaustivo per quanto riguarda tutte le fabbriche italiane del periodo, ma ciò che si è voluto dare ora alla luce, rientra nella convinzione che questa raccolta contenga più di un motivo a stimolare attenzione per indagini maggiormente ampie e approfondite. Il periodo collezionistico qui preso in considerazione, è d’altronde, ricco di situazioni complesse ed affascinanti, in quanto le tipologie formali e decorative dei vari centri, le maniere di produzione, le risultanze economiche tendevano spesso ad influenzarsi reciprocamente e a trovare talora aspetti comuni (a volte con episodi di vero e proprio spionaggio industriale) contribuendo a preparare un’omogeneità effettiva per alcuni centri, che la ragione politica era ben lontana dal considerare. Le variazioni della tecnica, uno dei fatti più rilevanti della ceramica settecentesca, dovrebbero indurre a considerarne le vicende in modo assai diverso da quelle degli altri manufatti; del resto la ceramica è testimone troppo sensibile e partecipe della vita quotidiana, è attività troppo coinvolta in fluttuazioni tra istanze artistiche ed esigenze produttive, da essere relegata spesso in un coacervo di arti minute; e quest’arte, seppur considerata a torto minore, ha la forza di parlarci di una società esigente, colta, per i cui rituali erano indispensabili oggetti adeguati. Allo stesso tempo, però, il richiamo va anche a coloro che erano in grado di produrre tutto ciò: un artigiano capace di poter affiancare alla produzione ordinaria, manufatti di tale rilievo rivolti alle classi più abbienti. In questo senso sta il valore di questa collezione, l’avere accolto, cioè, quanto di più alto ha prodotto la ceramica di un secolo pieno di contraddizioni sociali, ma certamente colto e raffinato. Alcuni tra gli esemplari della raccolta meritano una menzione particolare. La caffettiera in maiolica con fondo bianco, becco zoomorfo e decoro a scene galanti, con alberi, insetti e rovine (Tav. 1),

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eseguita con un disegno semplice ma elegante, appartiene a una delle tipologie più caratteristiche (per quanto oggi assai rare) della manifattura milanese di Felice Clerici, attiva ufficialmente dal 1746 al 1788. Veramente importante è poi la brocca, rara nella forma panciuta, con decoro “alla frutta” di melograne, pere, mele, bacche, e poi rametti fogliati e insetti volanti a colori vivaci, prodotta a Lodi nella fabbrica di Giovanni Antonio Maria Coppellotti, operosa in questo centro fino al 1787 (Tav. 3). Alle Nove di Bassano la manifattura di Giovan Battista Antonibon, attiva dal 1728 al 1738, si segnalò per una produzione spesso ispirata a Delft o alla maiolica lodigiana, con largo uso del giallo, del blu e del verde oliva. La ceramica bassanese di questo primo periodo è rappresentata da una eccezionale caffettiera a “fiori recisi” molto rara e inedita, databile attorno al 1730 (Tav. 13), mentre le nuove forme introdotte sotto il figlio Pasquale (1738-74), che prediligevano un maggior uso di volute e superfici scanalate e baccellate, ad imitazione delle forme di argenteria, sono rappresentate da altri notevoli pezzi; emergono in particolare le tipiche decorazioni a “ponticello” (Tav. 10, 14) e quella a “tacchiolo”, (l’antico “blanser“ negli inventari della fabbrica) la quale presenta affinità con certi esempi dei Rossetti (Tav. 8, 6). Una delle sorprese di questa collezione è l’avere raccolto un numero piuttosto cospicuo della eccezionale produzione di maiolica imolese settecentesca, che oggi risulta sempre più ricca, interessante e degna di essere annoverata tra i prodotti migliori della maiolica italiana del secolo. Nonostante la schiacciante concorrenza di affermati centri limitrofi, come Faenza e Bologna, Imola riesce a conquistare una sua autonomia formale e stilistica e una buona considerazione presso la committenza aristocratica e prelatizia della città. Studi recenti della Guidotti hanno evidenziato che in questa città si facevano maioliche di fina qualità che si distinguevano per la loro bellezza e leggerezza, nonché per originali cromie, come quella bruno manganese di calda tonalità e per una tematica decorativa floreale che predilige il motivo del “doppio anemone” (Tav.18, 21, 19) e del “paesino policromo” (Tav. 17, 20).

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La maiolica faentina, nella fattispecie quella legata alla manifattura Ferniani, è numericamente la più rappresentativa di questa raccolta, assieme a quella pesarese. L’attività di questa fabbrica, come è noto, ha inizio nel 1693 e venne a risollevare la maiolica faentina da una situazione di decadenza, grazie soprattutto alla presenza di pittori di provenienza diversa, i quali arricchirono il repertorio figurativo di nuove tipologie decorative, molte delle quali presenti in questa collezione. Tra queste, considerata una delle più rare e raffinate, vi è quella denominata a “fior di patata“, caratteristica per la tinta violetta di manganese diluito che la contraddistingue, spesso soggetto a bolliture, come è stato sottolineato (Tav. 26).La datazione di questo motivo viene solitamente posta dopo il 1750, ma alcuni autori preferiscono anticiparla alla prima metà del secolo. Appena verso la metà del secolo viene posta la decorazione denominata di “rovine con figura”, forse ispirata a modelli della fabbrica Clerici di Milano. Tra le forme “chiuse“, dipinte con questa soggettistica, che comprendono viandanti, cacciatori, esili alberelli, paesini e torri, tempietti classici, si impongono anche deliziose caffettiere, sia a slanciato corpo piriforme con scannellature verticali


(Tav. 33), sia a robusto corpo liscio con versatore a becco. Proseguendo nella classificazione dei decori Ferniani, va notata la predilezione per le cineserie secondo i modelli delle porcellane ImariArita, già incluse nei repertori delle maioliche lombarde. Espressione tra le più evidenti di questa attenzione al gusto per la cineseria è il motivo detto “alla pagoda”, chiamata nelle antiche carte “al casotto”, poiché l’elemento centrale è, appunto, una pittoresca pagoda di un vivace colore rosso corallino, con accanto un paesaggio stilizzato (Tav. 23). Dalle fantastiche suggestioni della porcellana giapponese Imari si sviluppa il decoro “al garofano”, che si contraddistingue per il colore blu sotto smalto, il rosso e il verde, con lumeggiature in oro e, spesso, una tendenza ad occupare tutto lo spazio adattandosi alla forma su cui deve comparire (Tav. 27). Il decoro “al garofano” venne messo a punto verso gli anni Sessanta del Settecento, ma continuò a essere prodotto a lungo, avendo incontrato i favori del pubblico. Alla ricchezza decorativa impiegata nella Ferniani vanno aggiunte deliziose caffettiere con decori a mazzi di fiori policromi con doppio anemone e fiori sparsi (Tav. 25), oppure con decoro alla “rosa“ (Tav. 29), che in alcuni casi poteva avere il versatore a becco e la parte alta del collo arricchita con motivi a pizzo in oro. Il repertorio della maiolica faentina comprende una rara caffettiera prodotta nella fabbrica Ragazzini- Benini (Tav. 28). Considerata quest’ultima fabbrica una breve appendice di quella dei Ferniani, restò aperta soltanto un anno, chiudendo i battenti nel 1778. Si è già detto che la maiolica pesarese del XVIII secolo è tra quelle meglio rappresentate in questa raccolta, soprattutto per l’alta qualità degli esemplari. A Pesaro, dopo il breve episodio della fabbrica di Giuseppe Bartolucci (1757-1761) che aveva riaperto le fornaci dopo più di un secolo di quasi totale inattività, nel 1763 Antonio e Filippo Callegari, già attivi presso la Ferretti a Lodi, costituiscono una nuova società con l’ausilio dei capitali di Andrea Marini e l’intervento di Pietro Lei da Sassuolo come pittore; la fabbrica avrà addirittura due sedi e continuerà la sua attività anche dopo la morte del Casali (1787), con l’ingresso nella società del nipote Ippolito, almeno fino al 1810. Tra la produzione di questa fabbrica e quella delle manifatture ceramiche di Lodi si riscontra ovviamente una certa affinità, sia per quanto riguarda la composizione decorativa sia per ciò che si riferisce alla tecnica. Vennero infatti introdotti, attraverso l’esperienza lodigiana, i fiori naturalistici strasburghesi, in particolare la rosa di Strasburgo che, grazie al pittore Pietro Lei di Sassuolo, si “personalizza” e diventa il motivo emblematico della ceramica pesarese settecentesca. Nonostante i documenti chiariscano che fin dal 1763 i soci della fabbrica si erano assicurati i colori (gli ossidi) per decorare a terzo fuoco, solo dal 1771 esistono pezzi datati, cotti alla muffola, all’inizio con poca porpora e rare dorature, utilizzando un colore ocraceo e paonazzetto (violaceo) per le rose. È infatti solo a partire dal 1776 che compaiono la rosa e gli altri decori purpurei, che hanno reso celebre la manifattura pesarese. Questo secondo periodo, circoscrivibile agli anni 1775-1780 circa è condizionato dal decoro floreale francese. In Europa si affermano, infatti, i fiori naturalistici di Strasburgo e ricchi bouquet dai vivaci colori popolano la ceramica; le rose dipinte con un intenso porpora, posate con mano vigorosa e sicura, improntano con fermezza lo spirito della maiolica. Appartiene a questo periodo la bella e rara caffettiera liscia nella forma panciuta con becco e corpo

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marmorizzato e manico sicuro sul largo piede e coperchio con pomolo bombato. Il decoro alla rosa a petalo basale a forma di cozza (terzo fuoco) con margherite, evidenzia un ductus pittorico di ottima conduzione e dai colori accesi che si esplicita in tutto il mazzo (Tav. 37). Tra i notevoli pezzi pesaresi di questa raccolta va almeno segnalata la caffettiera a corpo liscio con becco a forma di satiro e manico a grande ansa di forma vegetale con decoro al “tacchiolo“ policromo (Tav. 39).Appare assai evidente da questa forma come i due decori, quello pesarese e quello bassanese siano imparentati; più mobile e mutevole a Pesaro, più statico e ripetitivo a Bassano. Questo modulo decorativo incontrerà il favore del pubblico in misura tale da rimanere costantemente presente, pur con diverse varianti negli anni, tanto da poter essere ripartito in tre grandi periodi, nella produzione dei Casali e Callegari, al pari della rosa a terzo fuoco. Molti manufatti finora ritenuti dalla fabbrica pesarese di Casali-Callegari, sono stati restituiti recentemente (1999) da Erika Terenzi a Monte Milone, oggi Pollenza. Dopo un periodo, non conosciuto nella sua durata di produzione non particolarmente significativa, verso la metà del XVIII secolo ad opera di Catervo Ferrini vi fu in questo centro una ripresa dell’attività ceramica, anche se tuttora non identificata. Con la morte del Ferrini la fabbrica passò al figlio adottivo Francesco Verdinelli che dal 1783 puntò sulla consistenza e alta qualità della maiolica. Rispetto alla ceramica pesarese conosciuta emerge, ad esempio, che i decori pittorici, generalmente di tipo floreale, sono caratterizzati dalla rosa ovoidale, che aveva già messo in sospetto gli studiosi più attenti, e che mai si accompagna a marche o sigle pesaresi. Il tulipano, ad esempio, ha una foggia particolare, con la parte prossima al gambo più chiara e piatta, e la parte sfrangiata con un ricciolo piegato verso il basso. I fiori hanno generalmente i sepali giallo- carico, con piccoli petali rosso porpora e stami a forma di un bottone centrale verde, talvolta contiguo e contrapposto alla rosa ovoidale. Delicati paesini turriti rosso porpora, sopra un prato rosso o verde fanno parte dei decori più raffinati. Notevole è poi la differenza che è presente sul decoro dei bordi, in cui appare che le cornici in porpora graffita di Monte Milone sono quasi sempre a girali bottonuti e a losanghe puntinate, laddove a Pesaro, come è stato evidenziato, sono sinusoidali centrate da un punto. Alla fabbrica del Verdinelli possiamo restituire una caffettiera in maiolica dal corpo liscio, panciuta nella parte superiore e baccellata nella parte inferiore, decorata con un uccellino su rami al centro e mazzetti di rose e fiori policromi sparsi un po’ ovunque sulla superficie esterna (Tav. 38), nonché un altro pezzo, dal corpo liscio, manico ad orecchio e versatoio con becco zoomorfo, con eleganti mazzi di rose in policromia, ranuncoli, garofani ed elicriso (Tav. 36).

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Mentre gli altri centri italiani subirono, sia pure in diverso grado, le influenze straniere, Castelli è forse il centro che maggiormente conservò integra la tradizione rimanendo più fedele allo stile dell’arte sei – settecentesca. È infatti nell’opera di Antonio Lolli, al trapasso tra Cinque e Seicento, che ha inizio la riproduzione di temi tratti dalle stampe e dalla arazzeria, e l’adozione di una gamma sobria di colori: verde, bruno, violaceo, giallo e grigio azzurro. A Castelli viene così a formarsi un particolare gusto per l’“istoriato” che nel corso del tempo fu ag-


giornato e vitalizzato dai rapporti e dai contatti che dovevano esserci con la civiltà figurativa della Napoli barocca. L‘”istoriato” venne spesso ispirato dai modelli delle stampe: stampe dei manieristi fiamminghi, dei Tedeschi e Olandesi romanizzati, l’intera opera di Antonio Tempesta, gli incisori classicisti francesi di paesaggio del Seicento, infine i più conosciuti maestri della scuola bolognese. La più celebre famiglia castellana fu quella dei Grue, il cui capostipite, Francesco Grue, cercò di seguire il nuovo indirizzo uniformandosi alla cultura del tempo, soprattutto con lo studio sull’opera dei Carracci, ma il vero caposcuola della maiolica castellana è il figlio di Francesco, Carlo Antonio Grue, ideatore di una pittura di paesaggio “idealizzato”, in cui è sensibile l’influenza di Poussin, Lorrain, Dughet e Salvator Rosa, e dove i personaggi sono realizzati a tratti veloci, con pennellate appena abbozzate, così da ricreare immagini sospese in una atmosfera arcadica e senza tempo. A fianco di questa dinastia, che si prolungò per quasi tutto il secolo XVIII in seguito ai numerosi discendenti di Carlo e di Francesco Antonio Saverio, operarono altre famiglie, come i Gentili. Carmine Gentili (1678-1763), allievo di Carlo Antonio, è senza dubbio una delle figure più note della ceramica sei-settecentesca di Castelli, e questo si deve soprattutto alla sua produzione quantitativamente assai ampia, essendo rimasto attivo fino a tardissima età: nel 1760, ottantaduenne, dipingeva ancora sullo smalto stannifero, come testimonia la famosa targa con La Madonna del Carmine, in Collezione Bindi. All’attività del Gentili appartiene una rara caffettiera di questa Collezione, databile agli anni ‘40’50 del Settecento. Il tema trattato, quello dell’Annunciazione con angeli, svolto con abile scorcio prospettico di sottinsù e con grande scioltezza disegnativa, la apparenta iconograficamente, e per moduli stilistici, con un esemplare della Fondazione Paparella Treccia – Devlet di Pescara, riferibile ai medesimi anni (Tav. 54). L’“ornato a paese” castellano è rappresentato in questa raccolta da altre due caffettiere in maiolica, riferibili alla mano di Nicola Cappelletti (1691-1767), fratello di Candeloro e nipote ex sorore di Carlo Antonio Grue. La prima di queste (Tav. 53), con corpo liscio, è riccamente decorata anche nel coperchio con paesaggi, marine e minuti personaggi, mentre, in alto, due putti volanti reggono uno stemma vescovile scudato con corona. La soluzione decorativa adottata per questa caffettiera, in una data prossima al 1750, è comune anche ad altri pittori castellani del tempo, ma appartiene a Nicola il motivo del paesaggio con ruderi classici in colore azzurrino e il motivo del sole splendente a raggi, un topos decorativo ormai classico di questo maiolicaro. La pittura corsiva di questa forma, evidente nel drappeggiare barocchetto delle fronde degli alberi, e il colore azzurrato a mezze tinte delle architetture, si ripetono con vicinanza anche in un’altra caffettiera, in cui, accanto ai ruderi, sono presenti due amorini, dalle teste a pera un po’ ricciute, eseguiti con toni biancastri, appena segnati di scuro nelle ombreggiature dei corpi (Tav. 51). Alla seconda metà del XVIII secolo va ascritta una rara caffettiera di forma alta e slanciata, con ventre ovoidale, poggiante sopra una base mistilinea piuttosto rialzata, attraversata da scanalature e versatoio sagomato opposto ad un’ansa a doppio ricciolo (Tav. 50). Gli ornati presentano mazzi di fiori stilizzati in arancio ingranditi al centro del corpo, mentre mazzi più piccoli ornano con sapiente disposizione spaziale altre parti dell’oggetto. Decori affini sono riferibili alla bottega De Martinis e

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sono ispirati a quelli delle manifatture francesi, in particolare di Moustiers, con fiori ripresi da repertori sei – settecenteschi di incisioni, soprattutto di Ausburg. Questo esemplare è piuttosto raro ed è quasi certamente copiato da un prototipo in argento o in porcellana che tende ad emulare la maiolica fine detta alla francese. Accanto alle forme in maiolica, non mancano in questa importante collezione alcune porcellane delle maggiori fabbriche italiane. D’altronde il Settecento è certamente uno dei periodi più ricchi e fecondi per la ceramica europea e la scoperta, agli inizi del secolo, della porcellana di tipo orientale (“a pasta dura”), lungamente ambita e ricercata dava l’avvio a iniziative di grande impegno e di iniziativa imprenditoriale. A Venezia, la manifattura di Giovanni Vezzi (1720-1727), fu la terza in assoluto a sorgere in Europa e costituisce il primo esempio di imprese promosse e gestite da privati, con un anticipo di mezzo secolo rispetto a Parigi. È soprattutto la porcellana di Geminiano Cozzi (1764-1812), realizzata con un originale composto, a metà strada tra la pasta dura e quella tenera, a diffondersi capillarmente, e con grande successo, nel territorio veneto. La porcellana prodotta è grigiastra ed è a volte imperfetta, con una caratteristica vernice dall’aspetto bagnato, simile a quella delle altre manifatture venete, alla quali la univa il comune uso del caolino delle cave del Tretto. Nel volgere di pochi anni, questa manifattura diventa la principale fornitrice della Repubblica veneta, delle nobili famiglie e delle molte “botteghe del caffè”, prospere e attive nella città lagunare. Cozzi esegue per questa clientela selezionata, aristocratica e pretenziosa, finissimo vasellame in uno stile che resta legato fino alla chiusura all’elegante gusto rocaille dominante a Venezia (Tav. 15). Nel 1737 anche in Toscana prese l’avvio la porcellana; il marchese Carlo Ginori, fiorentino, dopo riusciti esperimenti condotti nel proprio palazzo di Firenze diede inizio ad una produzione vera e propria in una villa di sua proprietà a Doccia, accanto alla quale aveva fatto costruire una fornace. Le terre caoliniche furono reperite dapprima nella vicentina Valle del Tretto, e successivamente a Montecarlo presso Lucca, laddove il prodotto toscano, aveva un notevole vantaggio sul piano della convenienza economica. Gestita con grande imprenditorialità dal fondatore e dai suoi discendenti (che ne conservarono la proprietà fino al 1896), la fabbrica produsse porcellane di grande qualità e varietà. La prima fase di attività della manifattura, sotto Carlo Ginori (1737-57) si distingue per una produzione decisamente innovativa, con interventi di artisti sia italiani sia stranieri: vassoi con figurazioni orientali tratti dalle tempere di Jacopo Ligozzi, tabacchiere di forme svariatissime, teiere e caffettiere a forma di pera, con i caratteristici beccucci a testa di uccello o di serpente, colori e decorazioni stilizzate e vivacissime, per le quali Doccia diventò giustamente famosa in tutta Europa (Tav. 49). Tra i tipi di decorazione floreale dipinti a mano, con spiccato accento naturalistico, ma tendente alla linearità di superficie, e con vivace policromia (nella quale prevalgono accesi toni rossi, e qualche eventuale lumeggiatura in tono o in oro), sono da ricordare quelli dette “a crocchette sparse”, a “mazzetti” legati da nastri, a “tulipano” composti di un grande fiore di fantasia e di gusto orientalizzante ed altri disposti liberamente all’intorno, “alla Sassonia”. Ancora un altro motivo caratteristico, che ebbe una certa predilezione e molta fortuna, e anch’esso ispirato a immaginari modelli orientali, fu quello detto “a galletto“ (c.1750), raffigurante due o più


galli in lotta su un sommario sfondo di paesaggio esotico dagli alberelli contorti: questo motivo era disegnato velocemente, con mano sicura e con pochi tratti essenziali in rosso – o talvolta anche in azzurro, in verde o in oro – rialzati da lumeggiature dorate (Tav. 47). Tra le forme di questa collezione vanno segnalati poi una coppia di boccali e un’altra di vasi in porcellana bianca decorati con scene a bassorilievo (Tav. 55, 56). Nei primi due i coperchi sono sormontati da un leone e da un fanciullo, mentre il corpo è decorato da uno splendido bassorilievo ricco di personaggi e figure, animali ed elementi naturali che descrivono come in un fregio classico, una gioiosa festa campestre di ispirazione mitologica, con danzatrici e tamburelli, fanciulli e fauni ebbri; nella seconda coppia sono modellate figure mitologiche, serti di fiori e frutta con nastri svolazzanti. Si tratta di interessanti opere uscite dalla Real Fabbrica di Napoli, fondata nel 1771. La storia della manifattura partenopea è nota: il re di Napoli Ferdinando IV non aveva mai accettato come definitiva la distruzione della manifattura di Capodimonte ordinata dal padre Carlo III in procinto di abbandonare, nel 1759, l’Italia per diventare sovrano di Spagna. Superando le opposizioni del proprio governo, Ferdinando riuscì infine a fondare la nuova fabbrica, in cui i primi modelli si ispirarono a motivi Rococò ormai decisamente in ritardo sui tempi. La marca “FRF” sormontata da una corona, che significa “Fabbrica Reale Ferdinandea”, fu usata fino verso il 1787, mentre successivamente fu adottata la “N“ incoronata, in blu o sottocoperta, oppure impressa. Una svolta si ebbe nel 1780 con la direzione di Domenico Venuti; egli incoraggiò decisamente l’adozione dello stile neoclassico, scelta congeniale a una Corte che aveva promosso e continuava a finanziare gli scavi di Pompei ed Ercolano. Il materiale che ne proveniva e gli innumerevoli disegni e incisioni eseguiti sul luogo degli scavi e largamente diffusi, contribuirono infatti al cambiamento di stile a livello europeo. La manifattura conquistò così una sua originalità interpretando in maniera raffinata il vasellame classico. Non tutta la produzione della Real Fabbrica fu però d’impronta così nettamente – e, spesso pedissequamente - classicheggiante. Talvolta il classicismo servì come traccia basilare per decorazioni di gusto più moderno, come nella piccola plastica che spesso adorna il coperchio e il corpo di contenitori in porcellana bianca di vasi, boccali o altri squisiti oggetti da tavola, eseguiti nell’ultimo quarto del ‘ 700 da abili modellatori della manifattura (Tav. 56). Con gli esemplari di questa fabbrica si conclude anche l’esclusivo percorso all’interno di questa raccolta di maioliche e porcellane, i cui pezzi, spesso unici per la loro rarità, sono stati scelti in base a mirate ricerche collezionistiche, rappresentative del raffinato gusto di quella società elitaria e aristocratica che in Europa si apre con il trionfo della monarchia assoluta di Luigi XIV e si chiude con la rivoluzione francese e le prime conquiste di Napoleone.

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•1 Caffettiera con coperchio – H cm 23 Caffettiera in maiolica, fondo bianco, corpo costolato e panciuto, becco zoomorfo, decoro a scene galanti, alberi, insetti e rovine. Felice Clerici 1770 - Milano – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 23 A majolica coffee pot, white ground, ribbed and rounded body, zoomorphic spout, gallant scenes decorations, with trees, insects and ruins. Felice Clerici 1770 - Milan – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 23 Cafetière en faïence, sur fond blanc, torsadée et pansée, bec zoomorphe, décorée avec des scènes galantes, des arbres, des insectes et des ruines. Felice Clerici 1770 - Milan – Collection privée –

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Particolare. Detail. DĂŠtail.



•2 Caffettiera con coperchio – H cm 16 Piccola caffettiera in maiolica, l’ansa di presa è poco sviluppata e il becco del versatoio, in armonia, ha poco aggetto; bel decoro a fiori policromi. Metà XVIII secolo - Lodi – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 16 A small majolica coffee pot, the handle is narrow in harmony with the short jetting spout; a nice decoration with polychrome flowers. First half 18th century - Lodi – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 16 Petite cafetière en faïence, anse et bec verseur peu développés mais harmonieux, joliment décorée avec des fleurs polychromes. Moitié du XVIIIècle – Lodi – Collection privée –

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Particolare. Detail. Détail.



•3 Brocca – H cm 20 Brocca in maiolica, rara nella forma fortemente panciuta, stretta nel collo, decoro “alla frutta”. Belle nature morte dipinte in policromia ornano il corpo bombato: melagrana, pere, mele, bacche, rametti fogliati e insetti volanti a vivaci colori. Nasce senza coperchio. Antonio Maria Coppellotti - Metà del XVIII secolo - Lodi – Collezione privata – Pitcher – H cm 20 A majolica pitcher, with rare shape strongly rounded, narrow in its neck, decoration with fruits. Wonderful painted polychrome still lives decorate the bellied body: pomegranates, pears, apples, leafy twigs and flying insects with bright colours. Made without lid. Antonio Maria Coppellotti - First half 18th century - Lodi – Private collection – Broc – H cm 20 Broc en faïence, rare modèle à la panse accentuée, anse façonnée, étroit au col, décoré “alla frutta”. De belles natures mortes peintes en polychromie: grenade, poires, pommes, baies, rameaux et insectes volants aux couleurs vives. Broc conçu sans couvercle. Antonio Maria Coppellotti - Moitié XVIIIème siècle - Lodi – Collection privée –

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Particolare. Detail. Détail.





•4 Caffettiera con coperchio – H cm 19 Caffettiera in maiolica, decoro monocromo violaceo a fiori e viole, lumeggiature in oro. Ferretti - 1760 - Lodi – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 19 A majolica coffee pot, monochrome purple decoration with flowers and violas, golden lustre edges. Ferretti - 1760 - Lodi – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 19 Cafetière en faïence, décorée en monochrome violet avec des fleurs et des violettes. Rehaussages en or. Ferretti - 1760 - Lodi – Collection privée –

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•5 Brocca – H cm 22 Brocca in maiolica, corpo fortemente panciuto, becco lungo e mosso, l’ansa di presa è disposta in maniera anomala rispetto all’uso corrente, fascia in basso decorata in monocromo blu di matrice lodigiana, di ispirazione francese blu su bianco, con motivo di fiori, arabeschi e scudi piastrellati alla maniera di Rouen. Al centro del manufatto campeggia uno stemma nobiliare scudato sormontato da corona in blu e giallo ricco di fiori e foglie (piccolo restauro al nodo del manico), nasce senza coperchio. Seconda metà del XVIII secolo - Lodi o Pesaro – Collezione privata – Pitcher – H cm 22 A majolica pitcher, with a large bellied body, the spout is long and moulded, the handle is placed in an unusual manner compared to the current use, the lower belt is decorated only in a blue derived from Lodi, with a French inspired blue on white painting, with flower patterns, arabesques and tiled shields in a Rouen style. At the centre of the object there stands an aristocratic shield-shaped coat of arms with a blue and yellow crown on its top, with many flowers and leaves (minimal restoration of the knot of the handle), made without lid. Second half 18th century - Lodi or Pesaro – Private collection – Broc – H cm 22 Broc en faïence, avec grosse panse, long bec. L’anse du broc est disposée de façon anomale par rapport à l’usage courent. En bas, décoré en bleu, typiquement de la manufacture de Lodi mais d’inspiration française, bleu sur blanc. Des fleurs, des arabesques et des motifs à la façon de Rouen. Au centre s’impose les armes couronnées d’une famille noble, en bleu et en jaune. De petites fleurs et des feuilles. Petite restauration au nœud de l’anse. Dans ce modèle le couvercle n’était pas prévu. Seconde moitié XVIIIème siècle - Lodi ou Pesaro – Collection privée –

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Particolare. Detail. Détail.



•6 Caffettiera con coperchio – H cm 28 Caffettiera in maiolica, modello argenteria, corpo fortemente costolato, coperchio a pagoda, decoro “al tacchiolo policromo”. Antonibon - Seconda metà del XVIII secolo - Nove Bassano – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 28 A majolica coffee pot, silverware mould, strongly-ribbed body, pagoda-shaped lid, polychrome a tacchiolo decoration. Antonibon - Second half 18th century - Nove Bassano – Private collection – Cafetière avec couvercle - H cm 28 Cafetière en faïence, modèle argenterie, corps bien torsadé, couvercle en forme de pagode, décorée “al tacchiolo” polycrome. Antonibon - Seconde moitiè du XVIIIème siècle - Nove Bassano – Collection privée –

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Particolare. Detail. Détail.



•7 Teiera con coperchio – H cm 18 Teiera in maiolica corpo a coste fortemente marcate, decoro a fiori e rose canine verticali dallo stelo ricco di rovi, decoro policromo. Antonibon - 1750 - Nove Bassano – Collezione privata – Tea Pot with Lid – H cm 18 A strongly moulded majolica tea pot with, decorated with polychrome flowers and dog roses with thorny stems. Antonibon - 1750 - Nove Bassano – Private collection – Théière avec couvercle – H cm 18 Théière en faïence, corps torsadé, décorée avec des fleurs et des églantines verticales à la tige pleine d’épines. Antonibon - 1750 - Nove Bassano – Collection privée –

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Particolare. Detail. Détail.



•8 Caffettiera con coperchio – H cm 23 Caffettiera in maiolica, modello argenteria,corpo fortemente costolato, coperchio a pagoda, decoro al “tacchiolo blu” con farfalle gialle. Antonibon - Seconda metà del XVIII secolo - Nove Bassano – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 23 A majolica coffee pot, silverware mould, strongly-ribbed body, pagoda-shaped lid, blue a tacchiolo with yellow butterflies decoration. Antonibon - Second half 18th century - Nove Bassano – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 23 Cafetière en faïence, modèle argenterie, corps bien torsadé, couvercle en forme de pagode, décorée “al tacchiolo” bleu avec des papillons jaunes. Antonibon - Seconde moitié du XVIIIème siècle - Nove Bassano – Collection privée –

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•9 Caffettiera con coperchio – H cm 31 Caffettiera in maiolica corpo costolato, impugnatura fortemente ricurva, versatoio zoomorfo, decoro: rose e fiori policromi. Antonibon - 1750 - Nove Bassano – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 31 A ribbed body majolica coffee pot, strongly curled handle, zoomorphic spout, decoration: polychrome roses and flowers. Antonibon - 1750 - Nove Bassano – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 31 Cafetière en faïence, corps torsadé, anse bien courbe, verseur zoomorphe, décorée avec des roses et des fleurs polychromes. Antonibon - 1750 - Nove Bassano – Collection privée –

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• 10 Caffettiera con coperchio – H cm 28 Caffettiera in maiolica, costolata e panciuta, modello argenteria, manico a doppia voluta su fondo di smalto bianco, decoro in blu, verde e giallo “al ponticello” di ispirazione orientale ed elementi rocaille con guizzanti steli fioriti. Antonibon - Seconda metà del XVIII secolo - Nove Bassano – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 28 A majolica coffee pot, fluted and rounded, silverware mould, double-curled handle on white enamel, blue, green and yellow decoration with a little bridge of Oriental inspiration, and rocaille elements with darting flowery stems. Antonibon - Second half 18th century - Nove Bassano – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 28 Cafetière en faïence, torsadée avec panse, modèle argenterie, anse à double volute sur un fond d’émail blanc, décorée en vert et jaune “al ponticello” de dérivation orientale avec des éléments à rocailles et des fleurs. Antonibon - Seconde moitié XVIIIème siècle - Nove Bassano – Collection privée –

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• 11 Caffettiera con coperchio – H cm 28 Caffettiera in maiolica costolata e panciuta modello argenteria, manico a doppia voluta su fondo di smalto bianco, decoro in blu, verde e giallo “al ponticello” di ispirazione orientale ed elementi rocaille con guizzanti steli fioriti. Antonibon - Seconda metà del XVIII secolo - Nove Bassano – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 28 A majolica coffee pot, fluted and rounded, silverware mould, double-curled handle on white enamel, blue, green and yellow decoration with a little bridge of Oriental inspiration, and rocaille elements with darting flowery stems. Antonibon - Second half 18th century - Nove Bassano – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 28 Cafetière en faïence torsadée avec panse, modèle argenterie, anse à double volute sur un fond d’émail blanc, décorée “al ponticello”, de dérivation orientale, en bleu, vert et jaune avec des éléments “rocaille” et des fleurs. Antonibon - Seconde moitié XVIIIème siècle - Nove Bassano – Collection privée –

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• 12 Caffettiera con coperchio – H cm 24 Caffettiera in maiolica panciuta e costoluta con manico ricurvo e coperchietto a coste, decoro alla frutta, rametti di fiori policromi e insetti sparsi. Antonibon - 1750 - Nove Bassano – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 24 A majolica coffee pot with moulded ribs and rounded bottom, with curled handle and ribbed lid, decorations with fruits, polychrome flowering twigs and sparse insects. Antonibon - 1750 - Nove Bassano – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 24 Cafetière en faïence pansue et torsadée avec anse courbe et couvercle aussi torsadé. Décorée aux fruits avec des rameaux fleuris polychromes et des insectes ça et là. Antonibon - 1750 - Nove Bassano – Collection privée –

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• 13 Caffettiera con coperchio – H cm 26 Caffettiera in maiolica, corpo fortemente costolato modello argenteria, versatoio con foglia plastica modellata, manico ricco di volute. Grandi fiori recisi sono i protagonisti di questo decoro tra i più originali della Manifattura Antonibon. Qui anemoni, rose selvatiche, iperico danno origine ad una insolita combinazione cromatica: blu, verde, arancio, bruno e giallo. La tavolozza di questo ornato porta a collocare l’invenzione del decoro “a fiori recisi” nel primo periodo di Giovan Battista Antonibon. 1730 - Nove Bassano – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 26 A majolica coffee pot with strongly moulded body, silverware mould, spout with modeled relief leaf, the handles features many curls. Big cut flowers are the protagonists of this decorations, which is one of the most original of the Antonibon manufacture. Here anemones, wild roses, hypericum originate an unusual colour combination: blue, green, orange, brown and yellow. The palette of this decoration leads us to date back the invention of the “cut flower decoration” to the first artistic period of Giovan Battista Antonibon. 1730 - Nove Bassano – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 26 Cafetière en faïence, bien torsadée, modèle argenterie, bec verseur en forme de feuille, anse riche en volutes. Les grandes fleurs coupées en sont les protagonistes dans cette typologie parmi les plus originales de la Manufacture Antonibon. Ici, les anémones, les roses sauvages, l’hypéricum donnent naissance à une combinaison chromatique insolite: bleu, vert, orange, brun et jaune. La palette de ce dessin nous conduit à la première période de Giovan Battista Antonibon et à son invention de l’ornement dit “a fiori recisi”. Année 1730 - Nove Bassano – Collection privée –

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• 14 Caffettiera con coperchio – H cm 22 Caffettiera in maiolica costolata e panciuta modello argenteria, manico a doppia voluta su fondo di smalto bianco, decoro in blu, verde e giallo “al ponticello” di ispirazione orientale ed elementi rocaille con guizzanti steli fioriti. Antonibon - 1760 - Nove Bassano – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 22 A majolica coffee pot, fluted and rounded, silverware mould, double-curled handle on white enamel, blue, green and yellow decoration with a little bridge of Oriental inspiration, and rocaille elements with darting flowery stems. Antonibon - 1760 - Nove Bassano – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 22 Cafetière en faïence, torsadée et avec panse, modèle argenterie, anse à double volute sur un fond d’émail blanc, décorée “al ponticello” à l’orientale, en bleu et en jaune avec des éléments “rocaille”. Des tiges fleuries. Antonibon - 1760 - Nove Bassano – Collection privée –

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• 15 Caffettiera con coperchio – H cm 17 Caffettiera in porcellana, corpo liscio con manico a doppio cordone intrecciato, decoro di festoni e fiori sparsi policromi. Cozzi - Metà XVIII secolo - Venezia - marca ancora rossa – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 17 A porcelain coffee pot, smooth body with double interlaced cord, decoration with polychrome festoons and sparse flowers. Cozzi - First half 18th century - Venice - the brand is still in red – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 17 Cafetière en porcelaine, lisse, anse à double cordon entrelacé, décorée ça et là avec des festons et de fleurs polychromes. Cozzi - Moitié XVIIIème siècle - Venise - marque ancre rouge – Collection privée –

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• 16 Caffettiera con coperchio – H cm 32 Caffettiera in maiolica corpo piriforme a fascia mediana liscia, mossa sino al collo del piede e sino al mascherone versatore da minute e serrate bacellature verticali che si prolungano anche sul coperchio a semicalotta, con presa a pera, il manico é elaborato a voluta composita monocroma in verde tenue. Seconda metà del XVIII secolo - Imola – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 32 A pear-shaped majolica coffee pot with smooth middle belt, moulded until the top of the base and the mask-shaped spout by minute and close vertical ribs, that extend also on the semispheric lid, with pear-shaped top, the handle is double-curled, coloured in light green. Second half 18th century - Imola – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 32 Cafetière en faïence, corps piriforme, bande moyenne lisse, ondulée jusqu’au col du piédouche et jusqu’au bec verseur en forme de mascaron par de petits et étroits godronnages verticaux se prolongeant même sur le couvercle à mi-calotte, prise en forme de poire, l’anse est élaborée en forme de volute composée monochrome vert pâle. Seconde moitié du XVIIIème siècle - Imola – Collection privée –

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• 17 Caffettiera con coperchio – H cm 32 Caffettiera in maiolica corpo piriforme a fascia mediana liscia, mossa sino al collo del piede e sino al mascherone versatore da minute e serrate baccellature verticali che si prolungano anche sul coperchio a semicalotta con presa a pera, il manico è elaborato a voluta composita decorata a paesino policromo: case, torri, piramide, ponte, piccoli insetti. Seconda metà del XVIII secolo - Imola – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 32 A pear-shaped majolica coffee pot with smooth middle belt, moulded until the top of the base and the mask-shaped spout by minute and close vertical ribs, that extend also on the semispheric lid, with pear-shaped top, the handle is double-curled, decorated with a polychrome village: houses, towers, a pyramid, a bridge and little insects. Second half 18th century - Imola – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 32 Cafetière en faïence, corps piriforme, bande médiane lisse, ondulée jusqu’au piédouche et au mascaron verseur par de petits godronnages verticaux se prolongeant jusqu’au couvercle à mi-calotte, prise en forme de poire, anse élaborée à volute composite décorée avec des maisonnettes, des tours, des pyramide, un pont et de petits insectes. Seconde moitié du XVIIIème siècle - Imola – Collection privée –

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• 18 Caffettiera con coperchio – H cm 31 Caffettiera in maiolica corpo piriforme a fascia mediana liscia, mossa sino al collo del piede e sino al mascherone versatore da minute e serrate baccellature verticali che si prolungano anche sul coperchio a semicalotta con presa a pera. Il manico è elaborato a voluta composita, decoro a doppio anemone blu e rametti fioriti. Seconda metà del XVIII secolo - Imola – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 31 A pear-shaped majolica coffee pot with smooth middle belt, moulded until the top of the base and the mask-shaped spout by minute and close vertical ribs, that extend also on the semispheric lid, with pear-shaped top. The handle is double-curled, with pairs of blue anemones and blooming branches decorations. Second half 18th century - Imola – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 31 Cafetière en faïence, corps piriforme, bande médiane lisse, ondulée jusqu’au col du piédouche et jusqu’au mascaron verseur par de petits godronnages verticaux se prolongeant sur le couvercle à mi-calotte avec prise en forme de poire. L’anse est élaborée à volutes composites. Cafetière décorée avec un double anémone bleu et de petits rameaux fleuris. Seconde moitié du XVIIIème siècle - Imola – Collection privée –

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• 19 Caffettiera con coperchio – H cm 23 Caffettiera in maiolica a corpo piriforme percorso da leggere costolature verticali poggiante su piede largo e svasato con versatoio arricchito da decorazioni plastiche alla base, modello argenteria. Decoro: ramo a doppio stelo su cui si innestano più corolle simili ad anemoni attorniate da piccole foglie arricchite da leggeri girali blu. Metà XVIII secolo - Imola – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 23 A pear-shaped majolica coffee pot, moulded by light vertical flutes, with a large and splay base, the spout is enriched by relief decorations, silverware mould. Decoration: a twin-stemmed branch over which there are grafted different corollas that look like anemones, surrounded by small leaves enriched by delicate blue whorls. First half 18th century - Imola – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 23 Cafetière en faïence, corps piriforme, légèrement torsadée verticalement, appuyant sur un piédouche large. Bec verseur enrichi de motifs plastiques à la base, modèle argenterie. Décorée avec un rameau à double tige, des anémones entourés de petites feuilles et des enroulements bleus. Moitié XVIIIème siècle - Imola – Collection privée –

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• 20 Caffettiera con coperchio – H cm 30 Caffettiera in maiolica a corpo piriforme, percorso da leggere costolature verticali, il corpo dotato di un versatoio a collo di cigno con decorazioni plastiche alla base, decoro a paesino bruno violaceo, blu, giallo e verde, figurine di cavaliere al galoppo, figura femminile con cane, uccelli volanti, alberi e insetti sparsi. Metà del XVIII secolo - Imola – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 30 A pear-shaped majolica coffee pot, moulded by light vertical flutes, the body is equipped with a swan neck-shaped spout with relief decorations on its base, a purplish brown, blue, yellow and green village decoration, with galloping horseriding figures, female figure with dog, flying birds, trees and sparse insects. First half 18th century - Imola – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 30 Cafetière en faïence, corps piriforme, légèrement torsadée: Bec verseur en forme de col de cygne ayant des motifs en relief à sa base. Décorée avec des maisonnettes en brun-violet, bleu, jaune et vert, de petits cavaliers au galop, une petite figure de dame avec un chien, des oiseaux volants, des arbres et des insectes ça et là. Moitié XVIIIème siècle - Imola – Collection privée –

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• 21 Caffettiera con coperchio – H cm 30 Caffettiera in maiolica a corpo piriforme percorso da leggere costolature verticali il corpo è dotato di un versatoio a collo di cigno con decorazioni plastiche alla base, decoro a doppio anemone azzurro violaceo, fiori e insetti sparsi. Metà del XVIII secolo - Imola – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 30 A pear-shaped majolica coffee pot, moulded by light vertical flutes, the body is equipped with a swan neck-shaped spout with relief decorations on its base, pairs of purplish blue anemones, sparse flowers and insects decorations. First half 18th century - Imola – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 30 Cafetière en faïence, piriforme, légèrement torsadée. Bec verseur en forme de cygne ayant des motifs en relief à sa base. Décorée avec des doubles anémones d’azur-violet, des fleurs et des insectes ça et là. Moitié XVIIIème siècle - Imola – Collection privée –

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• 22 Caffettiera con coperchio – H cm 30 Caffettiera in maiolica, corpo piriforme, decoro alla rosa con fiori e foglie sparsi, gerbere e garofani. Manifattura Ferniani - Seconda metà del XVIII secolo - Faenza – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 30 A majolica coffee pot, pear-shaped body, rose decoration with sparse flowers and leaves, gerberas and carnations. Ferniani Manufacture - Second half 18th century - Faenza – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 30 Cafetière en faïence, corps piriforme, décorée “à la rose” avec des fleurs et des feuilles ça et là, gerbes et œillets. Manufacture Ferniani - Seconde moitié du XVIIIème siècle - Faenza – Collection privée –

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• 23 Caffettiera con coperchio – H cm 23 Caffettiera in maiolica costolata con coperchio e manico sagomato, decorazione policroma all’orientale con paesaggio, casotto e alberi. Manifattura Ferniani - Seconda metà del XVIII secolo - Faenza – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 23 A ribbed majolica coffee pot with modeled lid and handle, polychrome oriental decoration with landscape, kiosk and trees. Ferniani Manufacture - Second half 18th century - Faenza – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 23 Cafetière en faïence, torsadée avec couvercle et anse galbés, décorée en polychromie à l’orientale. Manufacture Ferniani - Seconde moitié du XVIIIème siècle - Faenza – Collection privée –

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• 24 Caffettiera con coperchio – H cm 23 Caffettiera in maiolica con coperchio e manico sagomato, decoro a paesino verde, giallo e bruno con insetti e rametti fogliati. Manifattura Ferniani - Seconda metà del XVIII secolo - Faenza – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 23 A majolica coffee pot with modeled lid and handle, green, yellow and brown village decoration with insects and leafy little twigs. Ferniani Manufacture - Second half 18th century - Faenza – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 23 Cafetière en faïence, avec couvercle et anse galbés, décorée avec un paysage aux couleurs vert, jaune et brun avec des insectes et des rameaux verts. Manufacture Ferniani - Seconde moitié du XVIIIème siècle - Faenza – Collection privée –

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• 25 Caffettiera con coperchio – H cm 29 Caffettiera in maiolica, fortemente baccellata alla base e lungo il corpo, coperchio a pagoda come le caffettiere romane d’argento dell’epoca. Decoro a mazzi di fiori policromi con doppio anemone e fiori sparsi. Manifattura Feniani - Metà del XVIII secolo - Faenza – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 29 A majolica coffee pot, strongly ribbed on the base and the body, pagoda-shaped lid, like the silverware Roman coffee pots of the time. Polychrome bunches of flowers with twin anemones and sparse flowers decoration. Ferniani Manufacture - First half 18th century - Faenza – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 29 Cafetière en faïence, bien godronnée à la base et au corps, couvercle en forme de pagode comme les cafetières romaines en argent de la même époque. Décorée avec des bouquets de fleurs polychromes, un doubles anémones et des fleurs ça et là. Manufacture Ferniani - Moitié XVIIIème siècle - Faenza – Collection privée –

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• 26 Caffettiera con coperchio – H cm 29 Caffettiera in maiolica, fortemente baccellata alla base e lungo il corpo, coperchio a pagoda come le caffettiere romane d’argento dell’epoca. Decoro al fior di patata con insetti volanti, monocroma colore bruno violetto. Manifattura Feniani - Metà del XVIII secolo - Faenza – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 29 A majolica coffee pot, strongly ribbed on the base and the body, pagoda-shaped lid, like the silverware Roman coffee pots of the time. Ferniani Manufacture - First half 18th century - Faenza – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 29 Cafetière en faïence, bien godronnée à la base et au corps, couvercle en forme de pagode comme le cafetières romaines en argent de la même époque. Décorée à la “fleur de pomme de terre” avec des insectes, monochrome brun-violet. Manufacture Ferniani - Moitié XVIIIème siècle - Faenza – Collection privée –

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• 27 Caffettiera con coperchio – H cm 29 Caffettiera in maiolica, corpo costolato, coperchio terminante in un bottone, manico sagomato. Decoro: giardino con garofano delle indie, foglie e fiori policromi. Manifattura Ferniani - Seconda metà del XVIII secolo - Faenza – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 29 A ribbed body majolica coffee pot, with button-like lid top, modeled handle. Decoration: a garden with Indian carnations, polychrome leaves and flowers. Ferniani Manufacture - Second half 18th century - Faenza – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 29 Cafetière en faïence, corps torsadé, couvercle ayant à son sommet un bouton, anse galbée. Décorée avec l’œillet des Indes, des fleurs et des feuilles polychromes. Manufacture Ferniani - Seconde moitié XVIIIème siècle - Faenza – Collection privée –

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• 28 Caffettiera con coperchio – H cm 30 Caffettiera in maiolica leggeremente costolata con lumeggiature in oro, decoro policromo “alle rovine” rose e fiori sparsi. Manifattura Ferniani - Benini Ragazzini. Seconda metà del XVIII secolo - Faenza – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 30 Lightly ribbed majolica coffee pot with golden lustre decoration, polychrome ruins decoration with sparse roses and flowers. Ferniani Manufacture - Benini Ragazzini. Second half 18th century - Faenza – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 30 Cafetière en faïence, légèrement torsadée et rehaussée en or, décorée “alle rovine” en polychromie. Des roses et d’autres fleurs ça et là. Manufacture Ferniani - Benini Ragazzini. Seconde moitié XVIIIème siècle - Faenza – Collection privée –

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• 29 Caffettiera con coperchio – H cm 25 Caffettiera in maiolica, corpo a bulbo con baccellature verticali, beccuccio molto prominente, coperchio a calotta, fortemente panciuta con decoro alla rosa purpurea e tulipano svettante, myosotis, mazzetti di elicrisio sul coperchio e sul corpo sparsi piccoli rametti con tre foglioline, astri e fiori policromi sparsi. Manifattura Ferniani - Seconda metà del XVIII secolo - Faenza – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 25 A majolica coffee pot, bulb-shaped body with vertical moulded ribs, jutting out spout, semispheric lid, strongly rounded with deep red rose and towering tulip, myosotis, bunches of helichrysum decorations, on the lid and body small branches with three leaves, asters and sparse polychrome flowers. Ferniani Manufacture - Second half 18th century - Faenza – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 25 Cafetière en faïence, corps en forme de bulbe avec des godronnages verticaux, bec très avancé, couvercle en forme de calotte, panse, décorée à la rose pourprée et à la tulipe élancée avec des myosotis, de petits bouquets d’hélicryse sur le couvercle. De petits rameaux, des asters et des fleur polychromes éparpillés ça et là. Manufacture Ferniani - Seconde moitié XVIIIème siècle - Faenza – Collection privée –

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• 30 Caffettiera con coperchio – H cm 21 Caffettiera in maiolica a corpo liscio, manico a doppia voluta verde, decoro alla rosa con iperico, myosotis e foglie. Manifattura Ferniani - Seconda metà del XVIII secolo - Faenza – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 21 A smooth body majolica coffee pot, green double-curled handle, rose with hypericum, myosotis and flowers decoration. Ferniani Manufacture - Second half 18th century - Faenza – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 21 Cafetière en faïence, lisse, anse à double volute vert, décorée avec une rose et un hypéricum, des myosotis et des feuilles. Manufacture Ferniani - Seconde moitié XVIIIème siècle - Faenza – Collection privée –

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• 31 Caffettiera con coperchio – H cm 31 Caffettiera in maiolica, corpo costolato con alto piede, manico sagomato, decoro policromo con mazzo di fiori entro un vaso. Manifattura Ferniani - 1770 - Faenza – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 31 A majolica coffee pot, ribbed body with high base, modeled handle, polychrome decoration with a flower bunch in a vase. Ferniani Manufacture - 1770 - Faenza – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 31 Cafetière en faïence, torsadée au piédouche assez haut, anse façonnée, décorée en polychromie avec un bouquet de fleurs dans un vase. Manufacture Ferniani - 1770 - Faenza – Collection privée –

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• 32 Caffettiera con coperchio – H cm 27 Caffettiera in maiolica, forma “alla persiana”, fortemente panciuta con decoro alla frutta, ghiande ed insetti policromi. Manifattura Ferniani - 1770 - Faenza – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 27 A majolica coffee pot, Persian shape, with a large bottom with fruit, acorns and polychrome insects. Ferniani Manufacture - 1770 - Faenza – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 27 Cafetière en faïence, modèle “à la persienne”, panse accentuée, décorée avec des fruits, des glands et des insectes polychromes. Manufacture Ferniani - 1770 - Faenza – Collection privée –

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• 33 Caffettiera con coperchio – H cm 32 Caffettiera in maiolica corpo fortemente costoluto e panciuto in basso, manico e versatoio zoomorfo in bruno manganese finto marmo decoro “a paesini e rovine” fra gruppi di fogliame, uccelli e insetti tracciati sommariamente in violetto di manganese con tocchi di verde, giallo e blu. Metà del XVIII secolo - Faenza – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 32 A majolica coffee pot with with a ribbed body and rounded bottom, zoomorphic handle and spout with marble-like colouring in manganese brown, “ruined villages” decorations among groups of leaves, birds and insects sketched in manganese light violet with green, yellow and blue strokes. First half 18th century - Faenza – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 32 Cafetière en faïence, corps aux grosses côtes et panse bien évidente, anse et verseur zoomorphe à imitation du marbre brun manganèse, décor “à petits paysages et ruines” entre des feuillages avec des oiseaux et des insectes tracés en manganèse avec de petites touches de vert, de jaune et de bleu. Moitié du XVIIIème siècle - Faenza – Collection privée –

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• 34 Caffettiera con coperchio – H cm 28 Caffettiera in maiolica, panciuta e stretta nel collo modello “alla persiana”, corpo liscio, splendida decorazione a cineseria in monocromo azzurro e blu. Manifattura Ferniani - Prima metà del XVIII secolo - Faenza – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 28 A majolica coffee pot, rounded and with a narrow neck, Persian inspired model, smooth body, wonderful chinoiserie decoration, light and deep blue. Ferniani Manufacture - First half 18th century - Faenza – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 28 Cafetière en faïence avec panse, étroite au col, modèle “à la persienne “, lisse, décorée avec de très belles chinoiseries en monochrome d’azur et bleu. Manufacture Ferniani - Première moitié XVIIIème siècle - Faenza – Collection privée –

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• 35 Caffettiera con coperchio – H cm 30 Caffettiera in maiolica costolata con decoro a mazzo di rose policrome, fiori e insetti, versatoio a mascherone. Casali Callegari - Seconda metà XVIII secolo - Pesaro – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 30 A ribbed majolica coffee pot with a bunch of polychrome roses, flowers and insects, relief maskmoulded spout. Casali Callegari - Second half 18th century - Pesaro – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 30 Cafetière en faïence, torsadée, décorée avec un bouquet de roses polychromes, des fleurs et des insectes. Bec verseur en forme de mascaron. Casali Callegari - Seconde moitié du XVIIIème siècle - Pesaro – Collection privée –

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• 36 Caffettiera con coperchio – H cm 25 Caffettiera in maiolica, corpo liscio, panciuta con manico a orecchio, versatoio con becco zoomorfo, elegante policromia di rose, ranuncoli, garofani e elicrisio. Verdinelli - 1765 - Monte Milone (Macerata) – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 25 A majolica coffee pot with smooth body, rounded bottom with ear-shaped handle, zoomorphic spout, elegant polychrome roses, buttercups, carnations and helichrysum decoration. Verdinelli - 1765 - Monte Milone (Macerata) – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 25 Cafetière en faïence, corps lisse, panse accentuée avec anse à oreille, verseur zoomorphe, élégante polycromie de roses, renoncules, helicryses et oeïllet. Verdinelli - 1765 - Monte Milone (Macerata) – Collection privée –

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• 37 Caffettiera con coperchio – H cm 30 Caffettiera in maiolica, corpo liscio manico, beccuccio e pomolo verde smeraldo. Decoro alla rosa con tulipano svettante e fiori policromi: myosotis, astri e gerbere, piccoli rametti fogliati sparsi. Casali Callegari - 1765 - Pesaro – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 30 A majolica coffee pot, smooth body, with emerald green handle, spout and lid top. Decoration with roses and towering tulip with polychrome flowers: myosotis, aster and gerbera, sparse small leafy twigs. Casali Callegari - 1765 - Pesaro – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 30 Cafetière en faïence, corps lisse, anse, bec et pommeau vert émeraude. Décorée “à la rose” et “à la tulipe” dans un petit bouquet de fleurs polychromes: myosotis, asters et gerbes, petits rameaux verts ça et là. Casali Callegari - 1765 - Pesaro – Collection privée –

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• 38 Caffettiera con coperchio – H cm 29 Caffettiera in maiolica, corpo liscio, panciuta nella parte superiore e baccellata in quella inferiore, elegante decoro con uccellino su di un ramo con mazzi di rose e fiori policromi anche sul coperchio. Verdinelli - Ultimo quarto del XVIII secolo - Monte Milone (Macerata) – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 29 A majolica coffee pot, smooth body, rounded in the higher part and fluted in the lower, elegant decoration with a little bird on a branch with a bunch of roses and polychrome flowers, also on the lid. Verdinelli - Last quarter of the 18th century - Monte Milone (Macerata) – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 29 Cafetière en faïence, corps lisse, avec panse dans la partie supérieure et godronnée dans la partie inférieure, élégamment décorée avec un petit oiseau sur une branche, bouquets de fleurs polychromes même sur le couvercle. Verdinelli - Fin XVIIIème siècle - Monte Milone (Macerata) – Collection privée –

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• 39 Caffettiera con coperchio – H cm 28 Caffettiera in maiolica a corpo liscio con mascherone versatoio che richiama il volto di un fauno: decoro al tacchiolo policromo. Casali Callegari - 1765 - Pesaro – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 28 A majolica coffee pot with smooth body and mask-shaped spout which resembles a faun: polychrome a tacchiolo decoration. Casali Callegari - 1765 - Pesaro – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 28 Cafetière en faïence, corps lisse avec mascaron verseur rappelant le visage d’un faune: décorée “al tacchiolo” en polychromie. Casali Callegari - 1765 - Pesaro – Collection privée –

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• 40 Caffettiera con coperchio – H cm 25 Caffettiera in maiolica corpo liscio, manico ricurvo e beccuccio lungo a forma di serpe, decoro a mazzi di fiori policromi di ispirazione orientale, insetti sparsi, rosa ocracea, tulipani e myosotis. Casali Callegari - 1765 - Pesaro – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 25 A smooth body majolica coffee pot, curled handle and long serpent-shaped spout, decoration with polychrome bunches of flowers in an Oriental style, sparse insects, ochrish rose, tulips and myosotis. Casali Callegari - 1765 - Pesaro – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 25 Cafetière en faïence, corps lisse, anse courbée et bec en forme de serpent, décorée avec des bouquets de fleurs polychromes “à l’orientale”, des insectes ça et là, une rose ocreuse, des tulipes et des myosotis. Casali Callegari - 1765 - Pesaro – Collection privée –

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• 41 Caffettiera con coperchio – H cm 24 Caffettiera in maiolica a forma rococò, manico intrecciato, decorazione monocroma color porpora: architetture, paesaggi e farfalle. Casali Callegari - 1765 - Pesaro – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 24 Rococo style majolica coffee pot, interlaced handle, crimson monochrome decoration: architectures, landscapes and butterflies. Casali Callegari - 1765 - Pesaro – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 24 Cafetière en faïence, modèle “rocaille”, anse entrelacée, décorée en monochrome pourpre: architectures, paysages et papillons. Casali Callegari - 1765 - Pesaro – Collection privée –

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Particolare. Detail. DĂŠtail.



• 42 Caffettiera con coperchio – H cm 24 Caffettiera in maiolica a forma rococò, decorazione monocroma color porpora: architetture, paesaggi e farfalle. Casali Callegari - 1765 - Pesaro – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 24 Rococo style majolica coffee pot, crimson monochrome decoration: architectures, landscapes and butterflies Casali Callegari - 1765 - Pesaro – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 24 Cafetière en faïence, modèle “rocaille”, décorée en monochrome pourpre: architectures, paysages et papillons. Casali Callegari - 1765 - Pesaro – Collection privée –

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• 43 Caffettiera con coperchio – H cm 15 Piccola caffettiera in maiolica, corpo costoluto con decoro “alla rosa” fiori e foglie sparse, lumeggiature in oro. Casali Callegari - 1765 - Pesaro – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 15 A small majolica coffee pot, ribbed body with rose, flowers and sparse leaves decoration, golden lustre. Casali Callegari - 1765 - Pesaro – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 15 Petite cafetière en faïence, corps torsadé, décorée “alla rosa”, avec des fleurs et des feuilles ça et là. Rehaussée en or. Casali Callegari - 1765 - Pesaro – Collection privée –

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• 44 Caffettiera con coperchio – H cm 26 Caffettiera in maiolica, corpo costolato, beccuccio terminante con testa di animale, decoro a fiori e foglie policromo, colore ocra e azzurro. Casali Callegari - 1770 - Pesaro – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 26 A majolica coffee pot, ribbed body, the spout ends with an animal head, polychrome flowers and leaves decoration, ochre and light blue colours. Casali Callegari - 1770 - Pesaro – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 26 Cafetière en faïence, torsadée, bec en forme de tête d’animal, décorée avec des fleurs et des feuilles couleur ocre et bleu. Casali Callegari - 1770 - Pesaro – Collection privée –

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• 45 Caffettiera con coperchio – H cm 26 Caffettiera in maiolica, corpo a bulbo liscio, manico ad orecchio, coperchio a calotta con pomo. Decoro: sul davanti racchiuso entro un cerchio giallo e fasci di foglie verdi, campeggia un paesaggio di monti e casette, nei fianchi collane di fiori con fiocco terminanti con grande peonia blu. Seconda metà del XVIII secolo - Pesaro – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 26 A majolica coffee pot, smooth bulb-shaped body, ear-shaped handle, semispheric lid with a pome-shaped top. Decoration: on the front, surrounded by a yellow circle and a bunch of green leaves, a landscape of mountains and little houses stands out, on the side there are garlands of flowers with a ribbon, with a big blue peony at the end. Second half 18th century - Pesaro – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 26 Cafetière en faïence, en forme de bulbe lisse, anse en forme d’oreille, couvercle en forme de calotte. Décorée sur la partie antérieur avec un paysage fait de montagnes et de maisonnettes, entouré d’un cercle jaune et de feuilles vertes. Aux côtés des colliers de fleurs et des rubans se terminant par une grande pivoine bleue. Seconde moité XVIIIème siècle - Pesaro – Collection privée –

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• 46 Caffettiera con coperchio – H cm 22 Caffettiera in porcellana a corpo liscio con presa del coperchio e beccuccio in argento dorato, decoro a fiori policromi di ispirazione orientale, insetti sparsi, lumeggiature e fiori in oro. Prima metà del XVIII secolo (primo periodo) - Doccia – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 22 A smooth body porcelain coffee pot with lid grip and spout in golden silver, decoration with polychrome flowers in an Oriental style, sparse insects, golden lustres and flowers. First half 18th century (first period) - Doccia – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 22 Cafetière en porcelaine, corps lisse avec prise du couvercle et bec en argent doré (vermeil), décorée avec fleurs polychromes “à l’orientale”, des insectes ça et là. Les rehausses et les fleurs sont en or. Première moitié XVIIIème siècle (première période) - Doccia – Collection privée –

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Particolare. Detail. Détail.



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• 47 Caffettiera con coperchio – H cm 23 Caffettiera in porcellana, corpo liscio decoro “a galli” rosso e oro con albero di salice che nasce da una roccia, ramoscelli fioriti e insetti volanti. Seconda metà XVIII secolo - Doccia – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 23 Caffettiera in porcellana, corpo liscio decoro “a galli” rosso e oro con albero di salice che nasce da una roccia, ramoscelli fioriti e insetti volanti. Seconda metà XVIII secolo - Doccia – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 23 Cafetière en porcelaine, lisse, décorée “a galli” en rouge et en or avec un arbre de saule pleureur planté sur un rocher, de petits rameaux fleuris et des insectes volants. Seconde moitié XVIIIème siècle - Doccia – Collection privée –

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• 48 Caffettiera con coperchio – H cm 25 Caffettiera in porcellana, corpo liscio, beccuccio zoomorfo, con decoro al mazzetto policromo: rosa, tulipani, ranuncoli. Seconda metà del XVIII secolo - Doccia – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 25 A porcelain coffee pot, smooth body, zoomorphic spout, polychrome flower bunches decoration: roses, tulips, buttercups. Second half 18th century - Doccia – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 25 Cafetière en porcelaine, lisse, bec zoomorphe, décorée en polychromie avec un bouquet de fleurs, une rose, des tulipes et des renoncules. Seconde moitié XVIIIème siècle - Doccia – Collection privée –

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• 49 Caffettiera con coperchio – H cm 25 Caffettiera in porcellana, lumeggiata in oro con decoro “alla Sassone” entro fini volute con versatoio a mensola e manico ad orecchio. Seconda metà del XVIII secolo - Doccia – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 25 A porcelain coffee pot, with golden lustres and Saxonian inspired decoration inside delicate curls with flat spout and ear-shaped handle. Second half 18th century - Doccia – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 25 Cafetière en porcelaine, rehaussée en or, décorée “alla Sassone” à l’intérieur de fines volutes. Bec verseur à console et anse en forme d’oreille. Seconde moitié XVIIIème siècle - Doccia – Collection privée –

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• 50 Caffettiera con coperchio – H cm 27 Caffettiera in maiolica di forma costolata, ansa modellata a due volute, decoro monocromo giallo a fiori e foglie. Fine del XVIII secolo - De Martinis Castelli – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 27 A rib-shaped majolica coffee pot, double-curled handle, monochrome yellow decoration with flowers and leaves. Late 18th century - De Martinis Castelli – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 27 Cafetière en faïence torsadée, anse galbée à double volute, décorée avec des fleurs et des feuilles en monochrome jaune. Fin XVIIIème siècle - De Martinis Castelli – Collection privée –

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• 51 Caffettiera con coperchio – H cm 23 Caffettiera in maiolica, corpo liscio riccamente decorata anche sul coperchio con paesaggi, marine e personaggi, fiori e foglie, alberi ricchi di fronde verdi e gialle. Due angeli seduti con fiasca e frecccia ai lati di una colonna. Nicola Cappelletti - ‘Inizi ‘700 - Castelli – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 23 A majolica coffee pot, with smooth body and rich decorations also on the lid, with landscapes, sea subjects and figures, flowers and leaves, green and yellow leafy trees. Two angels sat with a flask and an arrow at the sides of a column. Nicola Cappelletti - Early 18th century - Castelli – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 23 Cafetière en faïence, lisse, copieusement décorée même sur le couvercle avec des paysages, des marines, de petites figures. Des fleurs, des feuilleset des arbres pleins de feuilles vertes et jaunes. Deux anges, tenant une flasque et une flèche, sont assis à côté d’une colonne. Nicola Cappelletti - Début XVIIIème siècle - Castelli – Collection privée –

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• 52 Caffettiera con coperchio – H cm 22 Caffetiera in maiolica, corpo liscio riccamente decorata con paesaggi marini e personaggi, alberi, fiori e foglie (coperchio non pertinente). Metà del XVIII secolo - Castelli – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 22 A majolica coffee pot, with smooth body and rich decorations, with sea landscapes, trees, flowers and leaves (nonmatching lid). First half 18th century - Castelli – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 22 Cafetière en faïence, lisse, copieusement décorée avec des paysages marins et des figures. Arbres, fleurs et feuilles (couvercle ne faisant pas partie de la cafetière). Moitié XVIII siècle - Castelli – Collection privée –

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• 53 Caffettiera con coperchio – H cm 21 Caffettiera in maiolica, corpo liscio riccamente decorata anche nel coperchio con paesaggi, marine e personaggi. Due putti volanti reggono uno stemma nobiliare scudato con corona. Decoro policromo ricchissimo. Nicola Cappelletti - Inizi ‘700 - Castelli – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 21 A majolica coffee pot, with smooth body and rich decorations also on the lid, with landscapes, sea subjects and figures. Two flying Putti hold an aristocratic shield-shaped coat of arms with a crown. Sumptuous polychrome decoration. Nicola Cappelletti - Early 18th century - Castelli – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 21 Cafetière en faïence, lisse, copieusement décorée même sur le couvercle avec des paysages, des marines et de petites figures. Deux puttos volants tenant les armes d’une famille noble. Copieusement décorée en polychromie. Nicola Cappelletti - Début XVIIIème siècle - Castelli – Collection privée –

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• 54 Caffettiera con coperchio – H cm 25 Caffettiera in maiolica a corpo liscio e modellato, riccamente decorata con angeli, cherubini volanti, Madonna Annunciata, fondo azzurro. Carmine Gentili - Inizi ‘700 - Castelli – Collezione privata – Coffee Pot with Lid – H cm 25 A smooth modeled majolica coffee pot, with rich decorations of angels, flying cherubs, Annunciation of the Lady, light blue ground. Carmine Gentili - Early 18th century - Castelli – Private collection – Cafetière avec couvercle – H cm 25 Cafetière en faïence, lisse et modelée, copieusement décorée avec des anges, des chérubins volants, la Vierge de l’Annonciation, sur un fond d’azur. Carmine Gentili - Début XVIIIème siècle - Castelli – Collection privée –

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• 55 Boccali con coperchio – H cm 29 Coppia di boccali in porcellana bianca, con coperchi sormontati da un leone e da un gioioso fanciullo, decorati con splendido bassorilievo ricco di personaggi e figure, animali ed elementi naturalistici che raccontano una gioiosa festa campreste. Singolare il movimento delle figure che pervade ogni angolo del manufatto: danzatrici con tamburello, fanciulli e fauni ebbri sopra una botte di vino, manico con bassorilievo di testa di ariete. Tipica rappresentazione napoletana dell’epoca. Marca N coronata dipinta in blu sotto vernice. Manifattura Ferdinando IV - 1770 - Napoli – Collezione privata – Jugs with lid – H cm 29 A pair of white porcelain jugs, their lids with a lion and a joyful child on the top, decorated with a wonderful bas-relief with many characters and figures, animals and naturalistic elements that tell us of a joyful countryside festival. The movement of the figures which permeates every corner of the object is very peculiar: dancers with tambourines, drunken boys and fauns on a wine barrel; the handle features a bas-relief with a ram head. A characteristic Neapolitan representation of the time. The crowned “N” brand is under-glazed painted in blue. Ferdinand IV of Naples Manufacture - 1770 - Naples – Private collection – Cruchons avec couvercle – H cm 29 Couple de cruchons en porcelaine blanche, couvercle ayant à leur sommet un lion et un putto, décorés avec un superbe bas-relief riche en personnages et en figures, des animaux et des éléments naturalistes qui raconte d’une joyeuse fête champêtre: danseuses au tambour, enfants et faunes buvant du vin. Anse en forme de tête de bélier. Représentation typiquement napolitaine de cette époque-là. Marque N couronnée bleu sous couverte Manufacture Ferdinand IV - 1770 - Naples – Collection privée –

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• 56 Coppia di vasi – H cm 28 Coppia di vasi in porcellana bianca, decorati con bassorilievo, scene tipiche di figure mitologiche, nastri volanti, serti ricchi di fiori e frutta. Marca N coronata dipinta in blu sotto vernice. Manifattura Ferdinando IV - Seconda metà del XVIII secolo - Napoli – Collezione privata – Pair of Vases – H cm 28 A pair of white porcelain vases, decorated with a bas-relief, typical scenes of mythological figures, flying ribbons, sumptuous flower and fruit garlands. The crowned “N” brand is under-glazed painted in blue. Ferdinand IV of Naples Manufacture - Second half 18th century - Naples – Private collection – Couple de vases – H cm 28 Couple de vase en porcelaine blanche, décorés avec des bas-reliefs, scènes typiques de la mythologie, rubans volants, guirlandes de fleurs et fruits. Marque N couronnée bleu sous couverte. Manufacture Ferdinand IV - Seconde moitié XVIIIème siècle - Naples – Collection privée –

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• 57 Calamaio Calamaio in maiolica a forma ovale con manici modellati a fiamma, sul piano del vassoio sono applicati tre vasetti cilindrici, ricco decoro “alla rosa” su entrambi i lati e tralcio fiorito sull’orlo, manici e filettatura in rosso porpora. Casali Callegari - 1765 - Pesaro – Collezione privata – Ink Pot A majolica ink pot, with an oval shape, with flame-shaped handles, on the tray there are located three cylindrical little jars, sumptuous decoration with roses on both sides and flowery twig on the edge, deep red handles and thread. Casali Callegari - 1765 - Pesaro – Private collection – Encrier Encrier en faïence, ovale avec anses façonnées en forme de flamme. Sur le plateau ont été appliqué trois petits vases en cylindre, décorés aux deux côtés “alla rosa” avec de petites fleurs au bord. Anses peintes de rouge pourpre. Casali Callegari - 1765 - Pesaro – Collection privée –

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• 58 Vaso – H cm 26 Vaso in maiolica panciuto, decorato con grandi mazzi di fiori: rosa bruna, elicrisio, tulipano giallo svettante, ranuncoli, narcisi e applicazioni plastiche ai lati belli ed eleganti volti femminili entro due aquile bicipiti nei colori bruno e giallo. Metà del XVIII secolo - Sassuolo (Modena) – Collezione privata – Vase – H cm 26 A rounded belly majolica vase, decorated with big bunches of flowers: brown rose, helichrysum, towering yellow tulip, buttercups and narcissus and relief shapes on the sides, beautiful and elegant female faces between two brown and yellow double eagles. First half of the 18th century - Sassuolo (Modena) – Private collection – Vase – H cm 26 Vase en faïence, avec une grosse panse, décoré avec de grands bouquets de fleurs: rose brune, hélicryse, tulipe jaune, renoncules et narcisses. Aux deux côtés deux visages de femme dans deux aigles bicéphales aux couleurs marron et jaune. Moitié XVIIIème siècle - Sassuolo (Modena) – Collection privée –

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• 59 Pilloliera Pilloliera in maiolica a forma ovale e sagomata con pomo sul coperchio, ricco decoro “alla rosa” su entrambi i fronti del corpo e del coperchio. Colori: rosso, verde, giallo, turchino e nero su fondo bianco. Casali Callegari - Metà del XVIII secolo - Pesaro – Collezione privata – Pillbox A majolica pillbox with an oval shape, modeled with a pome-shaped lid top, sumptuous rose decoration on both sides of the body and on the lid. Colours: red, green, yellow, deep blue and black on a white ground. Casali Callegari - First half 18th century - Pesaro – Private collection – Pilulier Pilulier en faïence, ovale et façonné, décoré “alla rosa” avant et arrière et sur le couvercle. Couleurs: rouge, vert, jaune, turquoise et noir sur un fond blanc. Casali Callegari - Moitié XVIIIème siècle - Pesaro – Collection privée –

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• 60 Secchiello Secchiello in latesino, maiolica leggera e squillante al tocco, così chiamata per la somiglianza dello smalto con il colore del latte di amido usato per stirare che rende il manufatto come patinato conferendogli un colore bianco–azzurro. La forma è mossa e baccellata, il decoro è raffinatissimo: da una roccia bruna sottili e sinuosi tralci di piante dalle foglie verdi, rami di anemoni gialli e blu, margherite e insetti volanti. Qui si inseriscono simmetricamente due personaggi cinesi dal movimento elegante ed aggraziato: uno seduto, l’altro in piedi, quasi commossi dalla splendida natura circostante. Alla base filetti in giallo, manganese, blu e arancione; il tutto su di un fondo azzurro leggero tipico delle maioliche venete del periodo. Manifattura fratelli Manardi, fine 600 inizio - 700 - Angarano Venezia – Collezione privata – Bucket Bucket in latesino, a light majolica with a bright sound when touched, its enamel is similar to the colour of liquid starch used to iron, that makes the piece glossy, giving to it a white-blue colour. The shape is moulded with ribs, the decoration is very light: from a brown stone, thin and sinuous twigs of plants with green leaves, branches of yellow and blue anemones, daisies and flying insects; here two Chinese figures are placed, with elegant and graceful moves: one is sitting, the other is standing, almost moved by the wonderful Nature around them. At the base, yellow, manganese, blue and orange strokes, all painted on a light blue ground, typical of the Venetian majolica of the time. F.lli Manardi Manufacture, late 17th - early 18th century - Angarano (Venice) – Private collection –

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• 61 Vaso Globulare Altezza cm 32 ; diametro cm. 92 Maiolica Venezia 1562 Marcantonio Sforza da Casteldurante Provenienza: già collezione Riario Sforza - Napoli

Il vaso presenta corpo globulare lievemente allungato, base piatta ed ampia bocca con piccolo orlo estroflesso. Sulla superficie sono dipinte quattro figure alternate entro ghirlande di frutta: al centro, sopra la data 1562, inscritta entro un piccolo cartiglio in basso, si trova la figura di Mercurio; di lato quella di una Sirena che tiene le due code con le mani e con la testa sorregge un vaso con frutta, poi la figura di Marte appoggiato ad una lancia con la mano destra, mentre con la sinistra regge uno scudo; infine il dio Pan, barbuto con zampe di capra, con sopra il capo un vaso di frutta, che suona la siringa. Nella parte del vaso non occupata dalle figure sono inserite, oltre alle ghirlande, trofei d’arme, strumenti musicali e teste grottesche. Dipinto in blu, nero, verde e manganese, arancio, giallo. L’opera appare piuttosto problematica, sia per quanto riguarda la scelta iconografica di raccordare le quattro figure tra loro in un unico significato, sia per quanto concerne la sua collocazione geografica. Quest’ultima farebbe pensare che il vaso sia di produzione veneziana, precisamente appartenente alla bottega di Domenico da Venezia, ovvero di quel “domenego depentor over bochaler”, riconosciuto come maestro in un testamento di un pittore veneziano già nel 1547. Domenico da Venezia dal 1555 al 1575 detiene una bottega nella città lagunare, sita in contrada San Polo, come egli tramanda nel bellissimo piatto del 1568 con il “Passaggio del Mar Rosso”, oggi a Faenza nella Collezione Cora, dove si legge “al pon/ teselo deltaipiera Apre /so. asanpolo”. Il maestro è noto soprattutto per la bellezza dei suoi paesaggi, composti prevalentemente da alberi dai tronchi ricurvi, masse frondose che gli servono per impaginare le sue “historie” e insenature marine con monti lontani e ruderi in primo piano, eseguiti con una policromia di freschissime tonalità, basate prevalentemente su toni verde chiaro e azzurri luminosi. Tali brillanti scelte cromatiche, in accordo con la pittura veneziana del tempo, si fondono con lo smalto sottostante e contrassegnano la produzione veneziana, sino a comprendere in parte quella a fogliame dei più noti vasi da mostarda tardo-cinquecenteschi. Alle delicate e luminose cromie della bottega di Mastro Domenico si contrappongono invece quelle presenti in questo vaso, composte da gamme coloristiche molto forti, decisamente simili alle tinte impiegate dai ceramisti del Ducato di Urbino. A questo elemento si aggiunge poi la scelta di adottare elementi tipici delle maioliche roveresche, come l’inseri202 mento degli strumenti musicali, dei trofei e, soprattutto, delle ghirlande con frutti, queste


ultime eseguite con molta somiglianza dai decoratori durantini o pesaresi. A quest’ultimo centro si ricollegano poi tutte le figure poste al centro del vaso, al punto che esse richiamano nelle soluzioni stilistiche, ma soprattutto nelle caratterizzazioni dei volti, i modi del più famoso ceramista pesarese del Cinquecento, Sforza di Marcantonio da Casteldurante. La vicinanza tra quest’opera e tra quelle firmate da questo maiolicaro appare indiscutibile, soprattutto se si confrontano certi elementi stilistici delle mani, delle ginocchia e persino la ricerca di stendere la pittura a volte appena abbozzata con segni piuttosto decisi. Sulla complessa figura dello Sforza e sulla sua formazione artistica si è cominciato a far luce soltanto negli ultimi anni. La sua formazione artistica si è svolta , secondo ipotesi recenti, dapprima ad Urbino a contatto con la figura di Xanto Avelli, poi in gran parte a Pesaro nella bottega dei Lanfranco dalle Gabicce. I molti documenti pesaresi che lo riguardano attestano la sua presenza in questo centro dal 1548 al 1552, mentre dopo questa data non abbiamo per un decennio alcuna prova documentaria che lo riguardi. Il pittore riappare infatti a Pesaro soltanto nel 1563, per continuare la sua attività fino al 1580, anno della sua morte. La scomparsa dell’artista per un tempo così lungo si potrebbe spiegare soltanto pensando ad un suo soggiorno veneziano, che l’esecuzione di questo vaso potrebbe risolvere. Egli potrebbe avere operato in questa città, seguendo molti suoi connazionali pesaresi e durantini che a Venezia avevano aperto proprie botteghe, oppure erano al servizio di maiolicari del luogo. È probabile che Domenico da Venezia assumesse alle sue dipendenze numerosi decoratori, vista l’enorme mole di lavoro che doveva espletare, e Sforza di Marcantonio potrebbe essere stato un suo aiutante, considerando anche il nomadismo dell’artista che dalla natia Casteldurate era passato ad Urbino e poi a Pesaro. Questo straordinario vaso globulare, vista la sua anomala collocazione in ambiente pesarese, dove certe forme erano del tutto inusuali, potrebbe costituire senz’altro la prova più convincente per spiegare il lungo periodo di assenza del grande maiolicaro da Pesaro.

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