rivista pesc tro

Page 1

EVENTI

LD DAY - TRABUCCO DAY - TUBERTINI DAY IT€5,50 : r.T - : .3S&803 «m «i L 2BBKW i

oaipp


In questo numero... SPECIALE PANIERI 2012

36

PESCA AL COLPO

46

IL GIGANTE BUONO di Angelo Borgatti

PESCA AL COLPO ||° ITAL^\ MASTER di Alessandro Scarponi

PESCA AL COLPO

58

TENCARA, IL CANALE VM55IMO

di Antonio Farro

di Matteo Maggi

SPINNIIMG LEDGERING

5

EDITORIALE

WINTER&FEATURE5

di Daniela Ferrando nnui AMPIA HlbPLo DICOHCTA A UUPANUA iA

1C

Ib

18

CATTURE DAL

68

CAVEDANI D'INVERNO

MILODAY

di Davide Galeotti

di Matteo Maggi

LAGO

di Stefano Passare/li

22

di Francesco Guazzi

24 26

TRABUCCO DAY TUBERTINIDAY di Angelo Borgatti

STORIE &

CAPODANNO LACUSTRE

LA DONNA E LA PESCA

di Francesco Capomassi

di Beppe Tosco

84

... a cura della redazione

di Alessandro Scarponi VETRINE

MAREE in collaborazione con UNI

3D di Matteo Maggi

32

LA LINEA LATERALE di Mauro Zavaldi e Luca Ciuffardi

Pesca In

s; 10C

ina

1C-

ÌC:

di Alfonso Vastano

PASTyRE_&PESCI_ di Luca Caslini

aa

di Luca Caslini

STRATEGIE DI GARA 78

20

NEWS

72

di Gino Soffritti e Angelo Ramella

di Roberto Ferrano

BASSFISHNG WORLD

D'ARGENTO

di F CsrnGvsJG G F Di VGronics

8

14

62


Bacala Anno 27 - n. 1 gennaio 2012 Direttore Responsabile: _go Passalacqua Direzione editoriale: z -ancesco

Capomassi - francesco.capomassi@aiice.it

-jfonso Vastano - 3ifonso.vastano@alice.it Coordinamento editoriale: làniela Ferrando - ferrando.danieia@atice.it Jtefano Falciani - stefano_faidani@virg//io.it 5:efano Passarelli - Stefano. passarelìi@tisca!ì,it -.essandro Scarponi - scarponi.a@alice.it Hanno collaborato a questo numero: Alessandro Scarponi, Fernando Carnevale, Francesco Guazzi, Francesco Di Veronica, Luca Ciuffardi, Mauro Zavaldi, Roberto Terrario, Stefano Passarelli, Daniela Ferrando, Angelo Borgatti, Matteo Maggi, Davide Galeotti, Angelo Ramella, Gino Soffritti, Marco Altamura, Beppe Tosco, Massimo Tani, Antonio Farro. foto in studio: Francesco Capomassi & Alfonso Vastano

:esca

In

= XX Settembre, 60 - 50129 Firenze ~t efono 055 485731, 055 499629 - fax 055 4626720 :-~ail: ìnfo@ediservìce.ìt - www.ediservice.it ;-ogetto

grafico e impaginazione: Aldo Raveggi

.^deoimpaginazione: Waika srl (grafica@waìka,ìt).

!;ncessionaria di pubblicità: "s.V SRL - Trends & Words Communication ~ rezione Generale: "= 02.57429501-fax 02.57429512 - ano@trends-words.it ;*de Bologna: '= 051 0933900-fax051 0933904 :: 2gna@trends-words.it

:^:a

Buone feste! Ci siamo, le feste sono arrivate e come nelle migliori tradizioni ci apprestiamo a festeggiare il Natale, la fine e l'inizio dell'anno nuovo. Sicuramente il 2017 ha rappresentato per molte famiglie italiane un periodo molto difficile e, nonostante alcuni timidi segnali di ripresa, siamo ben lontani da essere fuori dal tunnel. Tuttavia noi italiani nei momenti di difficoltà diamo il meglio di noi, sappiamo stringere la cinghia e i denti e sono certo che presto le cose torneranno a girare nel verso giusto. Le feste poi rappresentano un momento dì forte aggregazione al quale non sappiamo e giustamente non vogliamo rinunciare, una gioiosa occasione per riunirci con i nostri familiari e gli amici più cari per trascorrere insieme alcuni giorni spensierati, dimenticando per un po' i pensieri della vita quotidiana. E' questo, poi, un periodo di vacanza, dove molti di noi si ritagliano un po' di tempo per coltivare le proprie passioni e magari spendere per sé stessi qualche piccola somma, coronando quei piccoli sogni che rimangono nel cassetto per tutto l'anno. Nello specifico, per chi come noi è "malato" di pesca, le feste rappresentano l'occasione giusta per comprarsi o farsi regalare la tanto sognata canna, il mulinello che ci mancava o, perché no, il capo d'abbigliamento dedicato, mirato alla disciplina che pratichiamo. Che dire, può sembrare scontato e anche banale, ma tra i regali di Natale consiglio di annoverare anche tutto ciò che concerne il mondo della pesca sportiva, un piccolo gesto che può aiutare gli operatori del settore e magari far "sollevare il capo" a qualche piccolo negoziante in difficoltà. A tale proposito, non dimentichiamoci i più piccoli, i giovani pescatori che spesso per mancanza di denaro stentano a dar sfogo alla propria passione: ebbene, questa è l'occasione per ricordarci di loro e con un piccolo gesto renderli felici. Per quanto ci riguarda, eccoci ancora insieme a raccontare la nostra e la vostra passione, con l'entusiasmo di sempre e la promessa di migliorare sempre di più la rivista, nella convinzione che solo stando al passo con i tempi è possibile realizzare un prodotto valido e accattivante. E' con questo spirito che intendiamo affrontare il 2012, motivati più che mai e sicuri del vostro consenso di cui ancora una volta vi voglio ringraziare, per la fiducia che ogni mese ci riservate e per l'appoggio che in tanti anni non è mai venuto meno. Auguri quindi e... buona lettura a tutti!

Alfonso Vastano .

In - Mensile di pesca e natura - è una pubblicazione

;: cervice srl. =:iSERVICE srl -Via XX Settembre, "60 - 50129 Firenze '«fono 055 485731, 055 499629 - fax 055 4626720 ?-~ail: info@ediservice.it - web: www.ediservice.it :-ezzo

di copertina: € 5,50

.neri arretrati: € 11,00 t*r la richiesta di numeri arretrati, versamento in ccp n. -I~59290 intestato a Ediservice srl

.^fìcio abbonamenti: Licosa S.p.A. ; Duca di Calabria, 1/1 - 50125 Firenze i 355.6483201-fax 055.641257 -~ail: laura.mori@licosa.com -azionamento annuo (12 numeri): Italia € 50,00 :,"2pa e Paesi del Bacino Mediterraneo € 88,00 --eriche e restanti Paesi dell'Asia e dell'Africa € 112,00 ; "amento da effettuare su ccp n. 343509

» . ::2mpa: Mediagraf Spa - Noventa Padovana (PD) • e essi on a ria per la distribuzione Italia: piaggerie Periodici SpA : G. Carcano, 32 -20141 Milano cessionaria per la distribuzione all'estero: :~nsons International News Italia S.p.A. Vìa Valparaiso, 4 ;: '44 - Milano - Tei. 02.43982263 - Fax 02.43916430

Elenco inserzionisti :ri strazione

del tribunale di Firenze n. 3446 del 29.3.1986

C1011 Printed in Italy - Tutti i diritti sono riservati r~

:o di stampare nel mese di dicembre 2011

Akua pag. 15, Beiti Sport pag, 19, Carpitaly pag. 95, Colmic II cop./3/110/111, Ditta Bazza pag. 29, Fiera di Vicenza III cop., Fishing Italia pag. 57, Fisliing Show pag. 25, La Peche pag. 23, Leader Pesca pag. 12/13, Lineaeffe pag. 11, Milo pag. 9, Mondo Pesca di Cimado pag. 31, Overfish pag. 51, Passione Pesca TV pag. 83, Time Out pag. 17, Trabucco pag. 4/5, Tubertini IV cop., World Fishing pag. 77

Irtesealn


'Pesca

I

il psscators

Una catastrofe annunciata Tigullìo:

ma le dì milioni dì euro. Facciamo il punto.

i orti e tantissimi danni ! per centinaia di milioni di euro, questo il risultato dell'alluvione che ha colpito lo spezzino e la Lunigiana. Luoghi incantevoli come Vernazza e Monterosso spazzati via dalla violenza dell'acqua e coperti da metri di fango creatosi dalle frane che circondano i paesi isolandoli dal resto della Liguria. Stessa sorte per i paesi nell'entroterra, Borghetto Vara e Brugnato, oppure Aulla nel versante toscano. Morti e distruzione, fabbriche, negozi, bar, tutto sommerso da acqua e fango. Macchine trascinate a valle per chilometri, campi e coltivazioni distrutte. Ponti divelti, esplosi, annientati dalla forza dell'acqua. Un'economia in ginocchio, interi paesi diventati fantasmi di loro stessi, case crollate, strade distrutte ed inghiottite dall'acqua. Intere popolazioni fuggite abbandonando i loro beni, le proprietà, per salvare la pelle, ma perdendo tutto, senza vestiti, senza acqua, senza elettricità, senza riscaldamento e senza cibo. Chi è rimasto nell'abitazione è morto annegato, schiacciato dai mobili, sommerso dal fango che ha raggiunto e superato i quattro metri. Un dramma, una catastrofe. L'allerta c'è stata, ma forse non si prevedeva una tale violenza, una tale quantità di pioggia che si è tramutata in distruzione, allagamenti e morte. Proprio le morti di uno o più persone fanno scattare accertamenti, indagini della magistratura

per "omicidio colposo", ma ormai il danno è fatto, il disastro si è compiuto, chi ci ha lasciato la vita non può tornare indietro e resterà nel ricordo dei cari, emergono però il rimorso e gli interrogativi se era possibile evitarlo, prevenirlo, contenerlo. Forse si, forse no, ma a questo punto occorre parlarne, almeno nel rispetto di chi ci ha lasciato la vita e di coloro che hanno subito dei danni dai quali senza aiuti difficilmente riusciranno a ripartire. La valle del Magra e del Vara per molti aspetti è simile all'entroterra del Tigullio. La Val Fontanabuona in passato ha subito allagamenti, danni e frane senza dubbio di minore intensità, ma ricordando quanto è successo a Voltri lo scorso anno, ci si rende perfettamente conto che simili eventi non sono da considerarsi eccezionali ma rientrano nella consuetudine, ossia disastrose conseguenze dovute al surriscaldamento del mare che generano perturbazioni di intensità impressionante che colpiscono zone circoscritte per motivi ancora inspiegabili. Una realtà a cui dovremo adattarci per sopravvivere. Proprio il concetto sopravvivere dovrebbe far comprendere l'importanza di quanto occorra realizzare per prevenire e contenere la forza di distruzione di queste precipitazioni temporalesche, più simili a tifoni che burrasche nostrane. Immaginiamo con poco sforzo cosa poteva accadere nel Tigullio se "la bomba

e la

d'acqua" abbattutasi nello spezzino fosse precipitata nell'entroterra chiavarese. Bacini come il Lavagna e lo Sfuria, per fare un esempio, hanno un'estensione di 136 e 102 km 2 cadauno, quindi una conseguente raccolta idrica impressionante che si riverserebbe in poche ore a valle con violenza inaudita allagando e distruggendo tutto ciò che incontra. Facendola breve, interi paesi sarebbero invasi e distrutti, ma quello che preoccupa è l'impatto con le città, Chiavar! e Lavagna, già in balia del fiume in occasione delle pienette stagionali. Già questo dovrebbe far ragionare: se una piccola piena dell'Entella allerta i residenti che vìvono nelle case vicine al fiume, cosa accadrebbe se venisse moltipllcata di 10, 20, 40, 50, 100 volte l'intensità delle piogge? Sparirebbero Lavagna e Chiavari? Senza dubbi si conterebbero morti e danni

e

per centinaia di milioni di euro, leccandoci le ferite e cercando i colpevoli o maledicendo la sorte? Stando con i piedi per terra, toccando "ferro" e dell'altro, occorre però fare qualcosa, prevenendo con opere che possano aiutare il deflusso idrico nelle zone a rischio e rallentandolo ove vi sia la possibilità, creando briglie e bacini di contenimento. Parlandoci chiaro, l'Entella andrebbe dragato, almenc tutta la parte terminale, ere-1 ando una sorta di rinforzo per le pile dei ponti o una soglia di sottoflusso per frenare l'erosione in profondità, li foce non dovrebbe avere are-I nile e il dragaggio dovrebbe I interessare anche tutta la parte a mare per centinaia di me-1 tri, ora alla foce c'è una span-l na d'acqua. Gli alvei dei tor-l renti dovrebbero essere tenui liberi da alberi e gli stessi ta-I gliati a ridosso degli argin« specie quelli che presentane

PER LC VOSTRE SEGNALAZIONI A "STRISCIA IL PESCATORE": francesco.capomassi@alice.it • alfonso.vastano@alice.it

Ftescaln

per


ojspoj - sjj>| 9 Buue3 J3d iqnj_ tui oo'£l djoj ssamtJOQ pay auuaisioqnoj/ ouuoj { ||^ juji/v t - OL'Hiu o6unnv i - Ji>| Buiddn^ i - L|3je(A( "zdg e

ittMfiMUSiifirirrirri


^^—.

":*^^^^^^^^^^^^^^^^^

Docr-z» nc5La segni di cedimento o erosione alle radici. Andrebbe asportata la sabbia e i cumuli ghiaiosi, come un tempo si faceva in più punti del fiume, abbassando di conseguenza la soglia di deflusso superficiale e guadagnando centimetri e metri preziosi per il contenimento dell'ondata di piena, per esempio l'Entella oggi in vari punti dalla soglia di scorrimento minimo al bordo superiore della sponda, pista ciclabile, misura poco più di un metro. Spostandosi a monte occorre imporre ai proprietari il mantenimento dei terreni per contenere le frane, con l'asportazione degli alberi abbattuti o secchi, la ricostruzione dei muretti e quanto occorre per l'attenta gestione del territorio. Occorre impedire la costruzione o insediamento di strutture murarie abitative o fabbriche nelle aree esondabili, e nel possibile spostare preventivamente quelle già esistenti, con agevolazioni fiscali o contributi

per incentivarne la collocazione in zone di sicurezza. Intensificare il controllo sulla cementificazione, deviazione e canalizzazione dei rivi minori, garantendo scorrimento e contenimento deflusso straordinario, ossia tubazioni sotterranee idonee. Stesso dicasi per i tombini delle strade asfaltate e sterrate. Forse non ce ne rendiamo conto, ma prima o poi la natura si ribella, riconquista il territorio, le piane alluvionali, oggi invase da costruzioni, da interi paesi. L'uomo "invasore" modifica a proprio piacimento la conformazione del territorio, ne deturpa il paesaggio, l'ambiente, lo inquina e lo distrugge. Nel nome della civiltà e del commercio, per il bene comune o di pochi, si è costruito anche dove non era opportuno, ma di fronte a simili eventi il permissivismo del passato ci mette oggi in difficoltà e occorrerebbe fare dei passi indietro ripristinando ove possibile e finché si è in tempo. Po-

liticamente certi argomenti secondo certi punti di vista sono tabù, ti fanno perdere voti, quindi si prende tempo, si aggira l'ostacolo, si fanno emergere altre priorità per giustificare certe scelte, ma in pratica ben poco si realizza, o si scarica il tutto sulla cronica mancanza di soldi. Forse un tempo eravamo più ricchi? Non credo. Per esempio chi asportava la sabbia si pagava il lavoro e ci guadagnava con la vendita della stessa per l'edilizia, ma oggi prese di posizione di ambientalisti hanno imposto un freno per troppa asportazione. Ma dal troppo al niente: vi possono essere delle mezze misure, utili ed applicabili specialmente nelle zone a rischio e con controlli adeguati. In queste pagine non ho parlato di pesci e della tutela degli stessi o preservazione dell'ecosistema. In questi casi, con simili disastri, la fauna ittica è la prima a subire un'ecatombe totale. Non vi sono speranze di sopravviven-

za per tutti gli animali che vivono nel fiume e lungo le rive, questi sono i primi a subirne le disastrose conseguenze. Agli animali selvatici si aggiungono quelli domestici: cani e gatti sono morti a centinaia e senza fare notizia, come gli animali da cortile, galline e conigli, o nelle stalle, bovini, ovini, suini, equini. Solo gli sparuti superstiti fanno notizia, il cavallo bianco ripreso mentre bruca l'erba in un giardino di una casa scampato non si sa come dall'onda di piena che lo ha trasportato per centinaia di metri, oppure un cagnolino ritornato a casa dopo giorni di assenza e dato per morto annegato perché inghiottito dalla forte corrente. Tutto questo deve farci riflettere, anche se per questa volta quanto è successo non ci ha interessato direttamente. Perdere il lavoro, la casa o un proprio caro: quando questo avviene forse è troppo tardi per porvi rimedio. Umberto Righi

Libri e recensioni

Lenigma del mare lombardo I arco Sono collabora con la rivista "Frontiere" dove cura la rubrica "L'angolo del naturalista" e tiene conferenze al museo di Storia Naturale e all'Acquario civico di Milano, mentre Maurizio Mosca esercita la professione di veterinario a Milano ed è da sempre appassionato di criptozoologia. Hanno scritto insieme un libro molto particolare che parla di acqua, pianura Padana, pesci ma non solo. Secoli fa nella Pianura Padana si estendeva una sconfinata distesa d'acqua chiamata lago o mare Gerundo. Le cronache narrano che quando si prosciugò, nel XIII secolo, furono trovate enormi ossa, tuttora custodite in alcune chiese, a lungo considerate i resti di temibili draghi acquatici, uno dei quali avrebbe ispirato il mito del Biscione Visconteo. Inizia cosi un'avvincente thriller storico-naturalisti-

e

Pesci; tn

co che porta il lettore dalle nebbie che avvolsero la Pianura Padana nel Medioevo al cuore delle ultime terre incognite e negli abissi dell'oceano fino ad un finale sconcertante. La narrazione scorre su due linee temporali che si intrecciano e si alternano. La prima è una sequenza di vicende avventurose sospese tra storia e leggenda del mare Gerundo, l'altra, ambientata ai giorni nostri, prende le mosse dal ritrovamento di alcuni antichi manoscritti per accompagnarci in un'indagine mozzafiato. Il libro è disponibile in versione Ebook (formato Epub) e in versione cartacea a copertina morbida. Titolo: L'enigma del mare lombardo Autori: Marco Bono - Maurizio Mosca - Edizioni: Cima Editore - Pagine: 349 - Prezzo: € 7,40 Daniela Ferrando


Il Gesso della Regina I el cuore delle Alpi Marittime, sul torrenI te Gesso in località Valdieri in Provincia di Cuneo, dove i Reali un tempo avevano il loro esclusivo "giardino di caccia e pesca", nasce una nuova riserva denominata "II Gesso della Regina" dedicata al flyfishing: 7 km di acque cristalline e microfauna in un ambiente fluviale integro, un livello d'acqua costante tutto l'anno, una popolazione abbondante di trote fario, marmorate e iridee, un progetto in corso inerente l'immissione del temolo, un Parco Alpino con una ricettività turistica di storica tradizione e uno stabilimento termale protagonista del comprensorio fanno dì questo luogo una meta di grande soddisfazione per il moschista e la sua famiglia. Si può pescare a mosca, "catch and release", solo se soci, con eventuale prelievo limitato del pescato. Il regolamento completo si può consultare sul sito www.flyfishingvaldieri.it

Per informazioni visionare il sito oppure telefonare a: Enrico Gallina - Presidente "Pesca Promotion A.S.D. - celi. 328 3284670 Daniela Ferrando CUNEO / TOftiHO J.

IL GESSO DELLA REGINA FlYflSHINfi^VALOIEBI

ve/m Honeywell Spectra®fiber

uova gamma utrecciati EAEFFE S.P.A Via Massumatico, 3689 - 40018 S. Pietro in Casale - BO - Italy - Te!: + 39 051 6660000 - mfo@lineaette.it


MANIFESTAZIONI E AVVENIMENTI

Carp Show & Specialist e Predator Show I Carp Show & Specialist, in programma a Ferrara Fiere il 4 e 5 febbraio 2012, è un appuntamento nuovo e atteso, destinato a segnare il mondo del carpfishing. Oltre ad ospitare le aziende specializzate che presenteranno le ultime novità e i negozi più qualificati che proporranno offerte esclusive, la mostra mercato sarà scandita dagli interventi dei maggiori specialisti in campo tecnico, scientifico e legislativo, e dalle dimostrazioni tecniche dei più famosi tester italiani e stranieri. Il Carp Show & Specialist proporrà anche incontri e conferenze sulle problematiche legate all'ambiente, alla tutela delle specie ittiche e dei loro ecosistemi, ai nuovi concetti di pesca Specialist e all'evoluzione del variegato mondo della pesca sportiva. In questa prima edizione, che già si annun-

Fishing Show 2012 I Fishing Show giunge alla sua 6° edizione. Si tratta di un traguardo straordinario che rappresenta solo un passaggio. La manifestazione sta crescendo e sempre di più si è affermata come la grande kermesse della pesca sportiva in Italia ed in Europa. Non solo, ma per formula, contenuti, espositori ed iniziative, sempre più ogni anno si respira un'atmosfera d'internazionalità. Ne sono testimonianze non solo le presenze di addetti ai lavori e press straniere, ma anche gli appuntamenti istituzionali di carattere internazionale che contraddistinguono da alcuni anni l'appuntamento. Questa edizione del Fishing Show, Salone della pesca sportiva, avrà luogo a Bologna Fiere. Le date sono dal 24 al 27 febbraio 2012. Molte le novità che caratterizzeranno questa edizione che in progressione saranno consultabili sul sito della manifestazione. Il Salone si snoda su un percorso dov'è possibile entrare in contatto diretto

con il personale e i prodotti della quasi tote lità delle aziende dedicate, siano esse prc duttrici o distrìbutrici. Per tale ragione rap presenta un'importante occasione di carato re internazionale, perché è qui che gli oper tori europei trovano tutti gli elementi e strutture utili ad allacciare e consolidare i lor rapporti non solo commerciali. La presenza aziende e stampa italiane e straniere e di u pubblico di appassionati è l'elemento dete minante del successo per gli espositori. Ur fiera che ha potenzialità sia nell'ambito trac che consumer. Il Fishing Show abbraccia tu te le specialità e discipline che animano mondo della pesca sportiva. Tali molteplici e completezze rendono l'appuntamento cc

fishingsho 2.O12. *


eia ricca di iniziative e di adesioni, troveranno spazio argomenti quali le nuove frontiere e i nuovi approcci allo studio della biologia della carpa e delle acque in cui vive, l'evoluzione che ha investito le normative sulle tecniche oggi classificate come Specialist, ecc. Nella due giorni alla Fiera di Ferrara il carpfishing, il catfishing e il barbel fishing saranno trattati anche da un punto di vista virtuale: con il coinvolgimento dei maggiori forum nazionali, verrà infatti fecalizzata la relazione tra la pesca e il web, argomento di grande importanza e attualità, capace di intercettare l'interesse degli anglers più giovani. Parallelamente al Carp Show Ferrara Fiere Congressi organizza il Predator Show, il Salone della pesca ai Predatori con esche artificiali. Qui le aziende del settore e i negozi più qualificati d'Italia promuoveranno le loro migliori attrezzature e le ultimissime novità. Se la parte congressuale si articolerà in un

nutrito programma di conferenze di alto profilo sui temi dell'ambiente e della sua gestione, all'interno dell'area espositiva alcune postazioni saranno dedicate agli interventi dimostrativi in vasca da parte di esperti. La Fiera di Ferrara, che ospiterà entrambi gli eventi, si sviluppa su 16.000 mt2 coperti articolati in sei padiglioni moderni e funzionali, climatizzati e confortevoli, adatti a soddisfare le più svariate esigenze tecniche ed espositive. Oltre ad avere un parcheggio da 2.000 posti auto gratuiti, è dotata di uno sportello bancomat interno, di due bar e di un servizio ristorazione che nei giorni del Carp Show e del Predator Show sarà curato dalle migliori sagre gastronomiche del territorio. La città di Ferrara, nel cui cuo-

re sorge la Fiera, è contraddistinta da un'ampia gamma di strutture ricettive, è facilmente raggiungibile dall'uscita Ferrara Sud dell'Ai 3 (5 km), dal'Aeroporto Marconi di Bologna (45 km) e dalla stazione ferroviaria (3 km), ed è servita quotidianamente da quattro linee ferroviarie nazionali. Durante i Saloni Ferrara Fiere metterà a disposizione di espositori e visitatori un bus navetta gratuito da e verso la stazione. www.carpshow.it www.predatorshow.it Segreteria organizzativa: comunicazione@ferrarafiere.it - Organizzato da Ferrara Fiere Congressi -Via della Fiera, 11 44124- Ferrara

Tei. 0532909495-900713 Fax 0532 976997

E se nei vostri sogni cercavate di far abboccare la luna oggi questo è possibile con gli ottimi materiali della Best Fisiier. li settore Match Team delia Best Fìsher presenta i panieri LEM apprezzati per la grande comodità, manegevolezza e allo stesso tempo resistenza.

LEM 1 codice: 657000Q3.8 senza pedana codice: 657000017 con pedana Paniere in alluminio, con uflgassetto laterale profondo cm. 4 + due frontali profondità 2,5 cm. + due ribalte profonde cm. 4.

O» Dicembre 2011 scarica dai siti il tuo BIGLIETTO RIDOTTO!

il Salone un'occasione imperdibile per ogni appassionato che da anni trova nel salone non solo un appuntamento tecnico ma anche un'occasione d'incontro unica, in una fase di grande specializzazione, un solo contenitore in grado di dare da anni a questa parte paritetica visibilità ad ogni disciplina costituisce un'occasione imperdibile per gli appassionati. Si tratta d'aspettative che vanno ad espletarsi soprattutto nell'offerta e nel lancio di molti prodotti, mettendo a disposizione innovazioni tecniche e tecnologiche che altrimenti gli appassionati avrebbero difficoltà a osservare e reperire. Per il 2012 saranno dedicati al Salone 12.000 mq espositivi, uno spazio ampio che sarà affiancato da una serie di sale conferenze. Convegni, incontri non solo tecnici, premiazioni, dimostrazioni sono solo una parte delle molteplici iniziative che caratterizzeranno il prossimo appuntamento. Una parte interattiva potente e di grande respiro permetterà a tutti gli appassionati di passare un'intera giornata all'interno della manifestazione, facendo del Fishing Show un grande ed unico evento oltre che

&OW 'SPBOADSr osifo mercato dei Caro, :a< Si (totoef RsNng

una fiera. Gli eventi si articoleranno su alcune grandi direttrici quali: • Convention tecnico-commerciali dedicate agli addetti ai lavori nelle sale convegno all'interno del padiglione • Seminar! tecnici per gli appassionati tenuti dai più importanti esperti del settore in campo internazionale nell'apposito spazio dell'università della pesca che rilascerà 'attestato a tutti i partecipanti • Incontri con i campioni delle varie specialità sia all'interno degli stand che del palco • Dimostrazioni pratiche nelle vasche dimostrazione, una dedicata allo spinning ed una alla mosca • Percorsi interattivi per ragazzi • Tavole rotonde sui temi della pesca • Concorso fotografico e concorso letterario per gli appassionati • Grande spazio dedicato alla pesca a mosca • Museo della pesca e dei mulinelli • Gare indoor • Palco centrale con numerose iniziative di animazione

LEM 2» codice<f657000"q|2 *k Paniere in alldgiinio con 2 ribalte cm. 5+1 ribalta 2 cm.-fSflfeassetto cm. 4+2 cassetti frontali cm 2,5 +1 cassettone cm. 10 con pedana in alluminio scorrevole.

LEM 3 U codice: 657000024* Panieré*!n*alluminioj;on due moduli separati^ Primo modulo: Cassettone 10 cm. + 2 cassetti alt. cm. 2,5 + 2 cassetti glt. cm. 5. Secondo modulo: con manigliaisfaccabile: cassettone profondo cm. 10 + nSfìta cm. 2 con pedana in alluminio scorrevole.

H-JC^LI \LU\U/>

V

Dìstrib.: LEADER PESCA S.r.l. ^=^' Via Monte Stallonara, 195-205 00148 Roma Tei. 06 65003085 - 06 65003022 Fax: 06 65003086 info@leaderpesca.it www.leaderpesca.it


IMO

in questa parte trovale un riepilogo di tutte le attivitàecoi sedazione e gii indirizzi per contattarci e inviare le voslr

v LADIES;

dì Daniela Ferrando

I hiara Cavalietti ha 23 anni e vive a Lodi. I Fin da piccola ha sempre pescato, con la classica canna fissa o a spinning, e ha iniziato da poco, circa due anni, a fare carpfishing grazie al suo ragazzo che l'ha avvicinata a questa bellissima tecnica. Pescano nelle zone del lodigìano e spesso vanno in giro per l'Italia. Hanno pescato in vari laghi del Veneto, a Bolsena e in Francia. L'anno scorso hanno passato la settimana di Natale al Raimbowl Lake e, anche se hanno fatto cappotto perché il lago era parzialmente ghiacciato, per Chiara è stata un'esperienza bellissima. La sua cattura più importante è stata fatta con palline self made che ha fatto lei all'assenzio e miele ed è persine riuscita a battere il suo ragazzo che in ogni caso ringrazia per tutto

• Bobir vidot

I

C/C Postale: Pesca in Mare Fishingladies IBAN: 1T-09-V-07601. 02800-00009) 17159"1 Cerca: Fìsliinj- T --«:«— —- »=

Armeria D Aria (Manina Franca. TA) Bernardoni Sergio snc (Galluao, n) Blu Marlin (Rio Marina, Isola d'Elba)

Ceilter Sport (Marina di Gioiosa Ionica. RC) Clan («omaso. VA) Dimensione Pesca (Montato di Castro, VT)

Da sempre cacca pesca e armi (San Marza» sul ! Dal Tasso Pesca Monica, GR) DinoB&B(Riace,RC}

quello che le insegna. Le piace pescare sopratutto in selvatico e adora fare le foto. Di queste ce ne ha inviate alcune. Segno particolare di Chiara è un tatuaggio sul collo: sono due ami da pesca che formano un cuore, a dimostrazione della sua grande passione per la quale è una Fishing Ladies davvero doc.

u&L (San Cavino Monrcale, VS) Hobby Center (San Vincenzo, u) Hotel AipaKegma (Tori Hotel Giù (Grotta*. TA)

Hotel Ristorante Da Elio (Piegare, PG) Calore (Lavinio. Rotna) Jurassic Cara (Potenza Picena, MC)

Maccan Gran Luca (Albina GRÌ MC «aulica (Torvaianica, RM) Mondo Pesca (Davoli Marina, a)

Nencilll Sport (Calcnzano, H) Nuovo Pescatore (viterbo) Passione Pesca (Salemo)

no trovare soluzioni personalizzate alle proprie esigenze relative all'audio e al video, ma è anche rivenditore Toshiba, Fujitzu e HP per offrire una vasta scelta ai propri clienti.

Pesca e Basta (Marittdla diSarzana, SP)

Pesca Projet (Pistoia) Pianeta Pesca (Ostia lido, Roma) Pianeta Mare (Castrovilbri, a)

S&H Fusion Via T.Nuvolari 197-Roma Fax 06 51966555 www.shfusion.com amministrazione@shfusion.com

mnet Sport (Davoli Marina, CZ) Playmarket (tignano Sabbiadoro, UD)

Rota-Tuttopesca (Pisa) Mipei "Attrezzature per la paca (Paioli Marina, a) S&H Fusion (Roma) Shark (Piombino, U)

" - — —— g _v—-_ - — — - . — - — — ,

^ _

Todaro Sport (ladispoli, ili) lutto Pesca (tafana, ITI)

www.seabassprofisliing.corn SPONSOR: CO.MI.S. (An/io, Roma) Abbonamento a Pesca da Terra -12 nume Abbonamento a Pesca in Mare - II numeri Abbonamento a Pesca m -12 numeri euro 45,0( Abbonamento a Carp & Catf Lshùig - 4 numeri et

MODULO D'ISCRIZIONE: COGNOME: RESIDENTE A:

CELLULARE O NUMERO FISSO:

. NOME:

NATA A:

C.A.P.:

IL:. N

FAX:

...

TELEFONO:

EMAIL:

T E C N I C H E DI P E S C A PRATICATE:

La quota assodativa di € 30,00 può essere pagata:

CONVENZIONI NEGOZI E ATTIVITÀ1 (SOMpai

Non solo pescai on si vive di sola pesca e anche le FL hanno tutte le esigenze di qualsiasi persona che vive nella modernità e per questo Messia Nesticò, titolare di S&H Fusion a Roma e accanita Fishing Ladies, mette a disposizione il suo negozio specializzato nella vendita di programmi e accessori per il montaggio televisivo e cinematografico. Tutte le vostre avventure di pesca potranno essere elaborate da voi, grazie ad appositi programmi, e diventare ricordi indimenticabili. Messia riserva a tutte le iscritte uno sconto minimo del 10% su accessori, computer e prodotti pubblicitari come cartelloni, manifesti o semplici biglietti da visita, magari impreziositi con le immagini di qualche bella preda e del 4% per tutti i prodotti Apple. Il suo negozio è un Apple Solution Expert, ovvero un centro specializzato dove si posso-

Indirizzo mail: alfonsu.vastano8alice.it rtshingiadies@libero.it • ferrando.dartielaSalio

Siti internet e forum: www.iopcseoeosi.com www.surfcastingonlìne www.sipesca.it - www.andiamoapeseare.com - wv

UN CUORE DI PASSIONE •GUSCI

LA VOSTRA POSTA: Via XX Settembre 60 - 50129

D in contanti D con assegno bancario intestato a Fishing Ladies D versamento su ccp 91171397 intestato a Fishing Ladies Inviare il presente modulo e la quota associativa a: Fishing Ladies - via XX Settembre 60 - 50129 Firenze

TAGLIA DS DL DMDXL

Ai fini del D. Lgs, 196/03 in materia di tutela dei dati personali acconsento al trattamento dei miei dati personali esclusivamente nell'ambito delle attività svolte dall'Associazione

CH Si - D NO


PROFESSIONALS ABK-r ABR-P1315

BO: i • •LIES ABR NORI :-.. . ii NORI (alga marina ad alto

ICHIGO POP UP

alore .; ivo,confiS^^merosevitamine,O lega BOIUESABRNORI , Omega 6), un elei 3nl naturale ricercato BOILIESABI ai pesci, che fa peraltro i « :•. ^'aioro alute, contenente ben ' ' elen ^'TujJ iK le vivono nan :-di poveri e • : i pesci ric:~' ;-;:, oin -i'.oste boi..™ e vegetali ti; cui si nutrono ìi nal irà IS/'iOI '• ••:

: , - ' . ' : • :-:

. -I.

: •: '.:•}". (\

vrMIOl i) H' ,,. '• ,. :• ]'.": i . j: iViiV: .;;,V;n;ì

:-'!!cia rilasciando gli attraliorì nell'ambieir 3 Grazie a tale composizione, la boilies asso-'",-: ; : : ; • . - : . -: ' • • - • • l , ; i ••;; ;: i.-.: . vii; !i i';' • i', i • • ! i ;;•(;(.; i :'-" -••»; L;Ì iteci;; (:'>.-.;: <:^,-::^:f.

;hiusiì i lesta fantestica pallina :'

1 tvv:

;

BOÌL1ES PROTEIN

::0;:;.': • ; /;-; ; : •

esenta una parte esterna che si .^':i>:!i ; : ; : , . , !t!;;ìi-; il : ; f <:'•"'. I r.v.- ! ! . . ;',:;••;:•!!' ;! : • iii,.. : - :i| ;i|;::! ;

i • ':;i;.r.7: r;isri'OUì/;n •- ;:r;, !;•: - • i i. i-

, ìngono prodotte nei diami i i

; 15 i ;:,<,[KV iì; : ;::i( i - ! : C- • '!! Ì ! ! ' . ì-;i:. : l ì

1

- • ni i,

\BR-P1315iCHGO.PDPUP olii ; Pop Up ( iella MARUKYU vengono distribuite al : n-v!;,- • ,:; ::;;ri.-'". :.:| • . . ; • : ; , ' | - : i ' , ir •; -, : ' ;

T

w «M

MARUKYU JPZ GEL PELLET

:u

jalleggiabilità che resta inalterata per svariato tempo (testato, •

;;: ! '';. • ' • : : ; : . ì i : : : ' : , - . - ; ! I OD'.'., ns; : ::r r:: ,-T.'-:. vi -,.\,A\à::' ' . :- \ì\ '.'.••:• i . ; ' '^.!:.:;'•••<.• •:";•, ,'.-• ,-'^: ' : : ? ; ':<' n :

silo stèsso stato liquido, n

i

! ;

SOFT PELLET

: razione di pesca)

SDP PELLET NORI MORI è un'alga marina ad altro < • .• . < : tivo

ontienem;-:" /itamine Omega-3 e Omega-6 ed è un elemento naturale icercato, che fa molto bene alla salute dei pesci.

SOFT PELLET >i delle SDP SOFT PFII FT(cta innesco

MARUKYU

JORI 8mm SDP 2108

SPP

SDP PELLET NORI

il i< : Hoplici per la composizione è sita del prodotto, il quale s : ita soffice al t;; ' • da poter essere n n ; • a nostro p^/ re). Possiamo • rS I pe assieme così da ottenere esi

SFA 441 SANACI CRISALIDE IN POLVERE

(inneschi:; :.r, :: ; ' . imi a loro stru • • • • ; . los ; .postimi irli Ili-I . , . • : • • MARUKYU,cosi ; . • , , • . • . ! \\• i :

•'••'e attrattivi \-"> i attacco del pesr.p r,r,

,

;

, • •• •

éttSltilllSElK

Special Formula Add

CRISALIDE LIQUIDA

Distribuito da AKUA sii - e-mail: info@nkiiasrl.com


Curiosità, notizie, tecnica e approfon

tri esperti

RIO DIRETTO; Ledgertng:Mas

I iao Massimo, pratico I la pesca al colpo e sono un affezionato lettore della vostra rivista che reputo la migliore, sempre ricca di consigli utili e nozioni tecniche interessanti. Vorrei porti alcune domande riguardo alla costruzione dei finali: è meglio prepararli a casa oppure farli sul luogo di pesca? Come faccio a prepararli tutti della stessa identica lunghezza? E che tipo di contenitore è meglio usare per riporli? Graziano da Perugia Caro Graziano, prima di tutto desidero ringraziarti dei complimenti a nome mio e di tutta la redazione di Pesca In. Per quanto riguarda la prima domanda, devo confidarti che non sono mai stato un grande estimatore dei finali già pronti, perché preferisco costruirmeli direttamente sul luogo di pesca, scegliendo amo e filo che ritengo più appropriato al momento. Tuttavia, bisogna riconoscere che a volte avere a portata di mano una serie di terminali già preparati ha indubbiamente dei vantaggi. Infatti, può capitare di avere le mani sporche, oppure le dita intorpidite dal freddo durante l'inverno e legare un amo in queste condizioni può essere difficoltoso, specialmente se di piccole dimensioni. Quindi di-

'

rei che questa è una scelta abbastanza soggettiva o legata alle circostanze. Fai però attenzione ad una cosa: non scegliere di montare un finale solo per il motivo che lo hai già pronto se ritieni che non sia il più appropriato per il tipo di pesca che stai facendo. Te lo dico perché a volte, per pigrizia, si è portati a farlo, succede anche a me, ma è sbagliato: è molto meglio perdere qualche minuto e costruirne uno adeguato alla situazione. Se invece fai le gare il discorso è diverso. Infatti, durante una competizione capita di dover sostituire più volte il terminale ed averli già pronti è una necessità per ri-

sparmiare del tempo prezioso. Inoltre, quando si effettua una pesca di precisione, non si può correre il rischio di variare involontariamente l'appoggio dell'esca, ed avere un assortimento di finali di ricambio della stessa lunghezza evita di dover ripetere ogni volta la misurazione del fondo. Costruire i finali tutti della stessa identica lunghezza è abbastanza semplice. Prima di tutto devi dotarti di un supporto rigido, va benissimo una tavoletta di legno, nel quale fissare due piccoli chiodi alla stessa distanza della lunghezza dei terminali che vuoi preparare. Dopo aver legato l'amo, lo agganci ad

uno dei due chiodi e poi fai girare il filo intorno all'altre chiodo. A questo punto sarà sufficiente stringere con due dita il filo, estrarloefareil nodo di chiusura dell'asola. Sta sicuro che con un po' di pratica riuscirai a realizzare tutti tuoi terminali con precisione millimetrica. Per quanto riguarda i contenitori, in commercio ne puoi trovare moli tipi. Personalmente preferisco le classiche scatole di legno con i chiodini, ma vanne benissimo anche quelle di plastica. L'importante è cistodire i finali il più possibili al riparo dalla luce del sole dal calore e dall'umidità.

Massimo Tar


RISCALDA LA TUA PASSIONE SPORTIVA NELLE FREDDE E UMIDE GIORNATE INVERNALI PROVA IL NUOVO COLLETTO RISCALDANTE BREVETTATO

€ 24,90

PRODOTTO DA TIMI OUT ITALIA SRI Via j. Nardi, 2 - 50132 Firenze Italia Per informazioni: info@timeout.it


.

al^Mon

;

a cura di Roberto Ferrarlo

Le foto più curiose, le catture più emozionanti e i pesci più strani presi nei mari e nei fiumi di tutti i continenti.

Made in Alaska

Super cattura in Novegia

George Bogen durante il suo ultimo viaggio in Alaska nella sua località di pesca preferita, Elfin Cove, ha fatto una cattura parecchio inusuale. Essendo appassionato di bottom fishing, stava pescando a circa una cinquantina di metri di fondo utilizzando grossi grub di plastica con testa piombata da 300 gr nell'intento di catturare qualche bell'halibut e qualche lincod quando ha agganciato qualcosa di inusuale. Non senza sorpresa ha salpato uno strano pesce, sconosciuto anche alla sua guida di pesca; si trattava di un boccacio (Sebastes paucispinis), un predatore poco pescato e poco conosciuto da queste parti. Questo pesce ha un'ampia distribuzione sulla costa Pacifica del nord America, ma solo raramente è pescato così a nord e in questi pesi. Al peso è risultato 12,64 kg (27 Ib 14 oz) e se approvato sarà il nuovo record del mondo IGFA AH tackle per la categoria.

Si sa a che il nord della Norvegia ogni anno propone pesci enormi di ogni specie, c'è 'anno del merluzzo da record, quello del coalfish da record, questo appena concluso è l'anno del più grosso halibut mai catturato con canna e mulinello. Ulrich Altstetter e il suo gruppo di amici hanno portato via terra la loro imbarcazione dalla Germania fino al nord della Norvegia, e più precisamente al Senja Havfiskesenter. L'intento era ovviamente divertirsi catturando più specie possibili ma anche tentare la cattura di qualche grosso halibut. Per tutto il soggiorno nulla di particolarmente grosso è stato catturato e l'unica emozione è stato il combattimento con un bell'halibut che purtroppo ha spezzato la lenza dopo il combattimento. Ormai all'ultimo giorno si è deciso di provare la cattura di qualcosa di grande e si è filato in mare anche un bel grosso grub di gomma e un pesce morto montato su un amo circolare per cercare di stimolate qualcosa di interessante. L'halibut invece ha preferito scartare queste esche per attaccare un piccolo jig da 200 gr. Subito ci si è resi conto che dall'altra parte del filo c'era qualcosa di grosso: il pesce ha iniziato a dirigersi su fondali di 140 mt senza mai cedere un solo centimetro di lenza. Per più di un ora è stato impossibile recuperare un solo giro di mulinello, quando è accaduto l'inevitabile con il cimino della canna che si è spezzato. Dopo pochi attimi di panico si è deciso di tentare di combattere il pesce così. Solo dopo un'altra ora di combattimento il pesce è finito sottobordo. Una volta arpionato però il grosso halibut è schizzato nuovamente in profondità facendo saltare via l'arpione. Dopo un'estenuante lotta il pesce è giunto sottobordo e

aiesia Dopo un po' di assenza da questa rubrica, Jean Francis Helias ritorna alla grande e ci informa dell'ultima sua avventura di pesca nella parte più sperduta della foresta del nord della Malesia, in una zona top secret che veramente pochi pescatori hanno avuto la fortuna di vedere. Con un gruppo di amici si è recato alla ricerca dei più grossi e selvaggi snakehead

del mondo trovandone molti e con taglie veramente considerevoli, anche da record del mondo. La pesca non è stata delle più facili a causa del caldo asfissiante e dell'umidità che a volte toccava oltre il 90%. Le migliori giornate di pesca si sono avute quando forti temporali si sono abbattuti sul lago dove pescavano e che sembravano risvegliare gli istinti di caccia di questo stano predatore, mezzo pesce e mezzo serpente. Il primo giorno è partito su-

questa volta arpionato e legato saldamente all'imbarcazione. I quattro uomini presentì hanno tentato di issarlo a bordo ma la cosa è stata impossibile a causa dell'enorme peso del pesce. Così è stato trainato per oltre 2 ore fino al porto del Senja Havfiskesenter. Qui l'unica bilancia disponibile portava fino a soli 150 kg e si è rivelata subito insufficiente. Quindi si è deciso di tagliarlo in due pezzi e poi ripesarlo. Il totale delle pesate è stato di 254 kg senza contare tutto il sangue che ha perso durante il taglio. La sola testa pesava 34 kg. Nulla di questo pesce è andato sprecato e ne sono stati ricavati numerosissimi filetti distribuiti poi tra i pescatori e gli abitanti del paese. Per chi volesse pescare nel nord della Norvegia si può rivolgere alla Din Tur (www.dintur.no)

bito con il botto per Jean Francois, infatti ha catturato un enorme esemplare di snakehead che ha fermato l'ago della sua bilancia certificata a 8,21 kg: nuovo record del mondo

per la specie con lenza da 50 Ib battendo il precedente che era I di soli 7,40 kg. Bell'inizio! giorno dopo anche due sue amici si sono dati da fare e seno saltati fuori tra gli altri un be


agosto alla metà di settembre non sono rare le giornate con 10 o più avvistamenti, con possibilità di strike multipli. Il peso medio dei marlin bianchi non è mai esagerato e mediamente gli esemplari si aggirano dai 25 ad un massimo di 35 kg con pezzi che possono superare i 40 kg, quindi catturarli con attrezzature leggere o ultraleggere è veramente divertente. Da pochi anni alcuni appassionati pescatori francesi hanno creato una valida organizzazione charter che mette a disposizione dei clienti equipaggi esperti e 2 imbarcazioni di 25 piedi ottimamente attrezzate con canne stand up da 20 e 30 Ib ed anche canne da spinning da 30 Ib. Su richiesta è possibile praticare la pesca a mosca, ma 'attrezzatura è doveroso portarsela da casa. Sicuramente la destinazione per la pesca al marlin più vicina all'Italia, infatti bastano solo 3 ore di volo, anche con compagnie low coast, per raggiungere questa destinazione. Per ulteriori informazioni www.apescaconnoi.it

Marlin in Marocco Non molti sanno che a due passi dall'Italia è possibile pescare il marlìn. Infatti nelle acque antistanti Casablanca in Marocco, nei mesi da luglio e fino a ottobre, si registra un'alta concentrazione di marlin bianchi. Durante le uscite a pesca la media degli awistamenti è di 5 o 6 rostrati per imbarcazione. Tuttavia, dalla metà dì

• •"X

«nSq Stan

Mega musky II musky è un predatore endemico del continente nord americano ed è imparentato con il luccio di casa nostra. In effetti appartiene anche lui alla famiglia degli esocidi e, a parte la colorazione, ha fattezze e caratteristiche del predatore nostrano. Negli States, insieme al luccio, è uno dei pesci più insidiati e ricercati pervia della sua taglia e per la difficoltà di cattura. Lo si può trovare in molti stati del nord degli Stati Uniti e in Quebec, Ontario e Manitoba per quanto riguarda il Canada. Sicuramente queste due regioni canadesi sono le mete più gettonate per la cattura di questi predatori in quanto la popolazione di musky qui è veramente numerosa. Può raggiungere pesi maggiori del nostro luccio ed alcuni record non ufficiosi attestano pesci di 35 kg catturati negli anni '40 e '50. Nulla è stato provato di concreto, ma 'attuale record IGFA omologato è di un esemplare di 30,61 kg catturato nel lontano 1949 in Wisconsin, Stati Uniti. Il più grosso musky catturato da John Gergen, la passata stagione, è stato pescato sul lago Sallie in Minnesota e misurava ben 146 cm con un peso di 25,5 kg! Il pesce ha abboccato ad un grosso Musky Innovations Bull Dawg di colore nero. Il pesce sarebbe stato il nuovo record del Minnesota, ma non essendo state seguite tutte le procedure per la richiesta di omologazione, il pesce non è stato inserito nella lista ufficiale dei musky più grossi catturati in questo stato. Rimane sempre comunque una cattura considerevole. esemplare di 5 kg e un altro da 5,5 kg. Da notare anche la cattura di un raro Toman Bunga (Channa marulioides). Per concludere in bellezza, 'ultimo giorno Philippe Pletincx ha cat-

turato il suo più grosso snakehead dopo averne perso un altro che, a detta di Jean Francois, era enorme. Questo pesce è risultato 6,5 kg per 84 cm di lunghezza. Per non farsi man-

care nulla, alla fine della settimana di pesca Jean Francois ha aggiunto al suo palmares altri 3 record del mondo. Da notare che al termine di questa nuova awentura di pesca Jean Francois e i clienti da lui guidati in diversi anni di pesca tra Tailandia e Malesia hanno raggiunto la stratosferica cifra di ben 243 record mondiali IGFA superati. Per chi volesse contattare Jean Francois può farlo attraverso il suo sito web: www.anglingthailand.com

M

--

^u

PRESTON www.prestoninnovations.com Futi range available from

Setti Sport S.A.S. Tei: OS83 330875 Fax: 0583 348113


Il f Ili

'^^55? =£=^!5

artificiali

& cura di Stefano Passatelli

Montature, astuzie e innovazioni per le esche artificiali

Gotcha, il fantasma I icuramente immancabile nel fly I case di tutti i pescatori giramondo, la Gotcha rappresenta una delle realizzazioni più efficaci e classiche per tutti gli approcci che contemplano la pesca in acque molto basse e chiare. Eccellente in fiat alla ricerca di sospettosi bonefish, la Gotcha si rivela estremamente catturante in situazioni difficili, con pesci apatici e particolarmente sospettosi. Utilizzato sui nostri fiumi, questo artificiale rende al massimo nei raschi e nelle correntine, soprattutto nei confronti di cavedani, barbi e sportivissime cheppie.

COSA OCCORRE • Amo: Tmc 811S n° 2/4 o similari • Filo di montaggio: 6/0 uni mono • Occhi: silver bead chain • Coda: flashabou olografico pearl + krystal flash pearl • Corpo: flashabou olografico pearl + krystal pearl • Ala: calf tail bianco + krystal pearl • Colla: cianoacrilica

Pesca In


?:

'OJUOJd 3 ,,BIUSB}UEJ,,

II a B3j|U3eouBi3 ;p 613306 eun UCD 9JEttBdtuo3 'e-insnjip ip ipou nDje oienusjjd ^SAB odop 'ipumb j|B3 ip i|3unq un ajBUO|Z|so<j Ql-6'8

OSSOpM B 3JBAU4B pB OUiS OUIB,||9p 9jqi^ 3| 3qUIB4)U3 3J36|OAAV 9'S

3 noqBi|SB|j |p spuBjjs iun3|B OSS3}S O||3p BAJH3 B||3p eZZ9J|B,||B

.IESSIJ jpumb 'OUIB,| 9JBi|eqia f-£ IBOUBI3 ip BJ3306 6Un U{6 IUn3|B UO3 B||9U3Ì63

e iq330 1|6 SJBSSII tpumb 'ouss^oiu jns oiue,| 3JBuoizisod i-i

9NI5S3tìQ


World

a cura di Francesco Guazzi

Star Contest appuntamento è uno di quelli mondo in carica Mancini-Battaglia, speciali, molto speciali. Già dal veri specialisti del Lago e agonisti di momento dell'annuncio l'Ali Bass Stars prim'ordine su tutti i campi gara. Contest aveva messo in moto un rumo- Nel piccolo palasport di Capodimonte era stato allestito il palco re di fondo che tutto il movimento del bass fishing italiano contribuiva ad ali- per le premiazioni e una fiera mermentare. Le voci erano confermate e la cato specializzata con negozi ed presenza ormai certa: Rick espositori che compleClunn sarebbe stato pretava l'evento. La giorsente all'evento con un nata di chiusura è stasuo stage e partecipante al ta quindi riempita in Tournament a fianco del TOURNAMENT NEWS rapida successione dacompagno USA Mark Curgli appuntamenti in ry! Per chi è completamente a digiuno programma a pertire dallo Stage di bass fishing, si sta parlando di una con i Pro americani che ha regaladelle leggende che hanno fatto il nostro to un botta e risposta tra i presenti sport, uno capace di vincere 4 Classic e il mito USA, molto interessante e diventando un mito per i bassman di formativo. La premiazione del tutto il mondo. L'evento, promosso dal Tournament, condotta dallo Guru Garage e Pro Boats, non ha disat- speaker Stefano Corsi nonché CT teso le aspettative. Un Bolsena Lake po- della Nazionale, è stata seguita da polato da 38 bass boat ha regalato due un buon numero di persone che giorni di pesca impegnativa in un con- hanno applaudito i vincitori e i testo meteo spettacolare di sole e brez- partecipanti. La giornata si è conza che ha favorito lo svolgimento della clusa con il Bass Day, evento che vedeva competizione e contribuito ad affollare in scaletta le premiazioni dei tornei The la zona antistante il palco. Il Tourna- Series e TMT, ed a seguire la ormai clasment è stato vinto dai campioni del sica lotteria finale. In conclusione una

I

Pesca In

bella manifestazione che vorremo ve re ripetersi il prossimo anno, magar più partecipazione da parte dei visi:; ri, agonisti Italiani compresi.


FEDERATIDN NATIDN

BASSIHBSIE»

nche quest'anno si è svolta la Federation Nation National I Championship, competizione che apre le porte del Bassmaster Classic per sei non professionisti. La gara ha avuto luogo • MMttU nelle acque dell'Ouachita River - Monroe, Louisiana, U.S.A. A rappresentare l'Italia c'era Carlo Alberto Tenchini, ma le M nostre speranze di vedere un Italiano al Classic si sono pe- ^^^f0£3SS| fi A H " i Mi! ì . ' A f K W LiAiii ifj UIAMP1ONSH1P II 4€£ili ^««Rted by Yamaha OJtboarcjs and Skeeter Boats rò dovute scontrare anche questa volta con una realtà diest Monroe, LA li 'n»* li ' - Mo^oe-tt versa: Carlo Alberto si è classificato quinto nella sua divisione e tutto è così rimandaNORTHERN DfVIStON ___. M!lltBllt a£3bt to al prossimo anno, speOf.Y< DAY2 TOTAll foml '"HIP" sg^J&Sna WEtGHT ive/GHr FISH [',;:/'.;.'/< FISH WElOHTl FtSH FISH rando che prima o poi un -J£tCte_i ÌM-Q* -J^Q~t s 14-1 3 5-4 7-3 12 28-8 nostro rappresentante rie- E MATTMCCOY TOBO SERFOSS 4 6-13 S 12-3 4 4-8 13 23-8 sca nella meravigliosa im- 3 BRYAN MCNEAL S r-s 5 6-13 4 8-10 14 22-12 JESS6 REYNOLDS 7-14 2 3-r 5 S 8-10 12 19-15 presa di partecipare alla gaCARLO ALBERTO TENCHINI I 1 4 4-1 S 7-15 3 4-8 12 16-8 ; : 1 1 1-14 r 8RIAN CHRISTIANSON 3-3 S 10-10 1S-11 ra più importante nel pano1 S THOMAS KBPER 3 4-11 1-8 8-13 9 15-1 rama del bass fishing mon3 11 ANDREW NITCHALS 5 3-1 3 5-13 3-2 12-0 2 GREG HEINDSELMAN 2 2 3-2 2-0 L_JL_ 7-2 diale, il Bassmaster Classic.

%*t»J

Ouach ta Rlver

UM-0I

I

i

4

4

.7

8

>

2-0

NEWS INSIDE THE BASS FISHING

Alabama Rig I o scorso ottobre 2011 ha fatto scalpore la vittoria del I Pro americano Paul Elias al FLW Open Tour sul lago di Guntersville, scalpore suscitato non dal nome del vincitore, ma dalla tecnica utilizzata da Elias, l'Alabama Rig! Gli appassionati di pesca a traina lo troveranno molto simile ai richiami da loro utilizzati anche nelle nostre acque, ma qui la differenza è sostanziale, non si tratta di richiami, ma di vere e proprie esche armate con ami o ancorine, in grado di catturare più bass contemporaneamente. Lo scalpore è nato dal fatto che in molti stati in America è vietato, a maggior ragione nelle competizioni. L'Alabama Rig è costituito da un "ombrello" a cui vengono agganciate cinque esche che possono essere degli spinnerbait, delle swimbait, crank e esche siliconiche di qualunque tipo. Il suo potere adescante è molto alto in quanto simula un gruppo di pesciolini in fuga, l'obiettivo preferito da qualunque predatore. Oltre all'aspetto normativa che lo vieta in molti paesi, c'è da chiedersi se il suo utilizzo sia eticamente corretto: ad ognuno la propria risposta!

m

•-.,..- Jacopo Gattelli j

^\A PECHE. IL GIORNO PRIMA. LA PESCA. IL GIORNO DOPO.


Montature.

a cura della Redazione

Vista latera della scane

Vista laterale scanellatura per il passaggio del filo in linea diretta con gli anelli guida-filo

Vista frontale della scanellatura per il passaggio del filo in linea diretta con gli anelli là

COD, 79450 ZERO CARP 1

COD. 7945 ZERO CARP 2

Disponibile nelle misure: 0,10 - 0,20 - 0,30 - 0,50 - 0,75 gr

Disponibile nelle misure: 0,10 - 0,20 - 0,30 - 0,50 - 0,75 - 1 Gf

I ueste due serie di galleggianti speI citici da carpodromo hanno caratteristiche veramente uniche che per primo il marchio Maver propone sul mercato. I galleggianti sono realizzati in un materiale super innovativo in espanso a cellule chiuse. Questo materiale è tre volte più leggero della classico legno di balsa, quindi permette di realizzare, a parità di forma rispetto a quello tradizionale, una portata maggiore. Grazie alla sua particolare

Pescala

struttura molecolare, risulta assolutamente impermeabile e questo ha permesso di realizzare un galleggiante senza vernice. Nella pesca nei carpodromi molto spesso il galleggiante subisce rotture: onde evitare il distacco delle antenne, la deriva è stata incollata all'interno dell'antenna e questo ne crea un corpo unico di modo da renderlo indistruttibile. Sul corpo del galleggiante al posto del classico foro per il filo passante è stata realizzata una scanalatu-

ra dove alloggia il filo, guidato da d.anellini in materiale plastico che lo tene: no in sede. In questo modo il galleggiarnon può subire danni dovuti alla trazicrdel filo e risulta molto semplice da utiliza re anche con fili di diametri sostenuti, ne malmente utilizzati nelle pesche estive. | taglio presente sul corpo del galleggiar" non ne pregiudica minimamente la stab tà né la sensibilità, rendendolo assolar mente unico nel mondo dei galleggiane


expogeo *"» presenta nroconta *•*-•*

.! . J

Salone della Pesca Sportiva

now


N

a cura di Alfonso Vestano

ANTOVA

ENDURO LOMBARDO I i è svolta nelle acque I della Cava Carnevali situata in località Botteghino di Porto Mantovano (MN) la terza edizione dell'Enduro Lombardo, quest'anno organizzato dalla sede C.FI. n. 171 "Team Al Carpanel" San Biagio di Mantova. Tale evento prevedeva la partecipazione, oltre all'organizzatrice, di altre due società, sede C.F.I. n. 72 Garda Team Carp Desenzano (BS), detentrice del Trofeo da due anni, e sede C.F.I. n. 178 Team Alto Mincio di Roverbella (MN). Come tutti gli enduro che si svolgono in questa cava, il primo giorno non offre molte emozioni in termini di catture, in quanto le nostre amate carpe si portano verso il centro del lago, zona per pochissimi raggiungibile. Cala la prima notte e le cose cominciano a migliorare, una cattura di qua, un'altra di là, ma la media del peso è molto bassa conoscendo la potenzialità del laghetto. La mattina seguente si stila una classi-

.Rssealn

fica provvisoria dove, come al solito, è il Team Desenzano a condurre la gara. La giornata prosegue senza molte novità e tutti attendono con ansia la seconda notte, visto che la prima è stata generosa, infatti, come calano le prime ombre, le catture si moltipllcano, ma la taglia non cresce e sembra che le big siano in sciopero. Ore 10,30 di domenica si da termine alla gara e si stila

la classifica. Si aggiudica il 3° Enduro Lombardo la sede C.F.I. n. 171 Team Al Carpanel dì San Biagio (MN) che nell'ultima notte ha dato un bel colpo di coda grazie a due coppie che, oltre a numerose catture, si aggiudicano anche la Big Carp con una bella regina di 11,5 Kg catturata da Alessandro Viapana, a seguire il Team Carp Desenzano e Team Alto Mincio. Un grosso rin-

graziamento è dovuto al : Franco Rossi, presidente csocietà che gestisce la C Carnevali, ed a tutto il dira voperil premio Small Car: il ricco buffet con aper gentilmente offerto. Si rir: ziano, inoltre, il negozio I vatutto di San Biagio ('.i JRC Italia e Nico Foods e dondesco (MN) per i r premi messi a disposizl per 'evento.


Assemblea annuale CFI I breve vi sarà il Carpitaly, abbiamo I scelto questo avvenimento per convocare la riunione della nostra assemblea annuale che, come prevede il nuovo statuto, deve essere convocata una volta all'anno. La locandina della convocazione è stata inviata a tutte le sedi per essere divulgata. Un momento

sicuramente importante di confronto e dialogo, un appuntamento da non mancare. L'assemblea straordinaria degli iscritti è convocata per il giorno sabato 11 febbraio 2012 alle ore 13,30 in prima convocazione e per lo stesso giorno 11 febbraio 2012 alle ore 15,45 in seconda convocazione presso la Sala

Conferenze del Padiglione Fiera Millenaria di Gonzaga in occasione del Carpitaly 2012 via Fiera Millenaria 13 Gonzaga per discutere il seguente ordine del giorno: 1) Comunicazioni del Presidente 2) Approvazione bilancio anno 2011

Potranno prendere parte all'assemblea tutti coloro che risultano iscritti alla data del 31 dicembre 2011. Un iscritto può farsi rappresentare da un altro iscritto mediante delega scritta. Ogni iscritto non potrà portare più di due deleghe. // Presidente Nazionale Agostino Zurma

UNO SGUARDO AL MERCATO

Tormenta Bait Boat - KKarp | a pesca a lunga distanza spesso riI sulta molto efficace, ma non sempre si ha la voglia o la possibilità di utilizzare un'imbarcazione per raggiungere il luogo dove pasturare e calare le esche. La KKarp mette a disposizione dei carpisti un barellino telecomandato che può assolvere egregiamente a queste operazioni consentendo una pesca a lunga distanza pratica e divertente. Il Tormenta Bait Boat è leggermente più piccolo del suo predecessore Black Queen ed ha un serbatoio porta esche con un volume di carico di circa 1,5 It e un gancio porta terminali. Risulta efficace per la pesca sia in fiume che nei canali e in tutti quei luoghi dove l'utilizzo delle imbarcazioni non è consentito. Può essere anche accessoriato con il Fish Finder che presenta le stesse

caratteristiche di quello del Black Queen e la stessa facilità di montaggio. Il Tormenta è dotato dei nuovi microprocessori che agevolano e velocizzano il controllo della barca e di caricabatteria a pannelli solari che facilitano il suo uso anche nelle lun-

ghe sessioni. Le dimensioni sono 540X380X220 mm e pesa 4 kg il set completo di radiocomando e batterie. La velocità massima è di 60/80 mt al minuto e ha una portata del telecomando di 500 mt. E' coperto da garanzia 24 mesi.

Hypercast Carp RCF - Quantum un mulinello moderno e innovativo e soprattutto potente e pertanto particolarmente indicato per il car^ pfishing. E' di-

m

sponibile in 5 misure ma quella più indicata per la nostra disciplina è la nuova 7000, mentre le altre misure sono utilizzate in carpodromo. La bobina è in alluminio, molto profonda e può contenere 500 mt di 0,35 mm. E' dotato di 6 cuscinetti a sfera ad alte prestazioni in acciaio inox ed 1 a rulli. Dotato di levetta antireverse, ha il rotore equilibrato che garanti-

sce un'azione particolarmente fluida. Ha tre diverse frizioni, una anteriore, una posteriore e una leva di sgancio rapido della stessa in fase di abboccata. L'impugnatura è corredata di manopola ergonomica per il trasferimento di potenza ottimale in fase di combattimento. Viene fornito con una bobina di ricambio di uguale capienza. Recupera 116 cm ogni giro di manovella e ha un peso di 750 gr.


a cura di Matteo Maggi www.fishingmania.it

I rima che fosse inventa1 ta la colla per incollare i cagnotti, gli inglesi avevano trovato un pratico ed efficace sistema di incollaggio delle larve: il caffè. Non il caffè macinato come intendiamo noi italiani, ma bensì quello liofilizzato che, se ci pensate, una volta inumidito è abbastanza appiccicoso. Una soluzione semplice e anche attrattiva per i pesci che gradiscono quel sapore amarognolo, confermato dal fatto che negli anni '50/'60 era consuetudine aggiungere in pastura un surrogato del caffè molto famoso a quei tempi. Il migliore caffè liofilizzato per il nostro scopo è quello a grana molto fine che ci permette un incollaggio quasi immediato, al pari dell'arabica o della destrina. I caffè con una granulometria più grossolana non incollano omogeneamente, ma solo a blocchi. La metodica d'incollaggio è identica alla colla da pesca; si inumidiscono uniformemente i cagnotti con un

vaporizzatore per poi cospargervi una spolverata di caffè liofilizzato. Una rapida miscelata con la mano ed ecco dopo pochissimi minuti la possibilità di maneggiare i cagnotti incollati. Il caffè liofilizzato, oltre ad incollare, offre altri due vantaggi: aromatizza i cagnotti rendendoli più appetitosi e li scurisce. Quest'ultimo vantaggio forse è il maggiore, in particolar modo laddove il fondale è chiaro e il pesce è molto sospettoso. Dalie prove effettuate è stato evidenziato che i pesci preferiscono "i cagnotti al caffè" rispetto a quelli con la colla chiara. In particolar modo in acque medio basse, 2-3 mt, e trasparenti il pesce preferisce non esporsi, affidandosi più all'aroma disperso durate la caduta verso il fondo, fattore questo che obbliga poi il pesce a concentrasi sul fondale. E' possibile anche effettuare un mix fra arabica e caffè o destrina e caffè, ottenendo un composto ancor più colloso con all'interno del

La moda di utilizzare pasture scure ha contagiato anche la colla per i bigattini, e quale migliore collante scuro e saporito se non il caffè? ghiaino. In alternativa al cm liofilizzato possiamo provar anche il cappuccino liofiliz: to, dal tipico aroma italia-J ma dalla colorazione più chJ ra. Tra le specie più attre~dal caffè tutte quelle di f: do: carassi, carpe, abrarr rutili, tinche e triotti, mer allontana le alborelle. Evi:: di utilizzare secchi o bacine di colore bianco in quar già dopo la prima incollatJ il caffè tende a lasciare il : tipico colore marrone. Parai do di costi, un barattolc 200 gr di caffè liofilizzate lo stesso prezzo di un medB mo quantitativo di ara: con in più, come dice la :.f blicità, colore e aroma.

Besealn


COLLEZIONE 2012 T r= rs r.r o r_ o

r~ t /:.

LUCIANO BAZZA CAMPIONE DEL MONDO MASTER 2011

MODELLO

AIR EVOLUTION

i

AZZA

Via M. E. Lepido, 307 40132 Bologna Tei. 051.402.436 Fax 051.406.124 info@teambazza.it teambazza.bo(p)virgilio.it

www.teambazza.it


Gara Notizie, recensioni, consigli dai migliori campi gara di pesca al colpo

a cura di Matteo Maggi www.fishingmanta.it

della i niente scomodo all'argine basso e la pc incitazione della sponr

mese di gennaio è un periodo critico per le gare di pesca al colpo in ambiente naturale. In mancanza di campi gara adatti alla stagione, ho deciso di recensire il campo gara presente sul Terdoppio, in prossimità del paese di Cerano in provincia di Novara. Un torrente che in questo tratto presenta un aspetto poco naturale, in quanto la banchina e l'intero letto sono stati cementificati per scopi irrigui. A ciò è legato

anche il livello idrometrico. Normalmente la sua portata è ridotta e aumenta solo in concomitanza di forti eventi meteorologici, ma, essendo regolata da chiuse, la presenza o meno di acqua nel suo corso è determinata principalmente dal volere degli agricoltori del luogo. Non sono rari i casi in cui un giorno si presenta ai massimi livelli idrometrici ed il giorno successivo sia presente solamente il minimo deflusso vitale, situazione quest'ultima

che rende impossibile la pesca. Spesse volte il periodo di massima portata coincide con la primavera, quando le risaie vengono riempite e parte dell'acqua del Canale Cavour viene deviata all'interno del Terdoppio. Di larghezza molto ridotta, è possibile arrivare con l'esca a ridosso della sponda opposta pescando con la roubaisienne alla massima distanza di 13 mt, costruendo la lenza su quattro pezzi di canna. In situazioni

normali la profondità non s.-l pera 1 mt nei punti più pr:-l fondi. Il fondale è melmosJ non presenta vegetazione s. bacquea e nemmeno ostacc i Se le paratoie del Canale Cài vour non vengono aperte, I corrente risulta praticarne J ferma: in caso contrario e: aumenta leggermente. La : lorazione dell'acqua varia tJ velato e il torbido dei giorr i pioggia. La roubaisienne e canna regina, anche se sono da escludere la bolor-?


• se o le canne fisse. Queste ultime si possono utilizzare per la pesca dell'alborella, ancora presente in buona quantità, mentre la bolognese può essere determinante per riuscire a portare a riva qualche bel barbo comune o nostrano e carpe o tinche, una pesca che va effettuata con grammature superiori a 1 gr di peso, in modo da fermare completamente l'esca sui cagnotti incollati. Per concentrarsi sulla pesca al cavedano in condizioni di lieve corrente è meglio pescare con la rouba. Con questa tecnica è possibile pescare con galleg-

/v V .£, f -

gianti molto leggeri, tra 4x8 e 4x12, pesi impossibili da lanciare con la canna a mulinello. Per il cavedano la lenza deve essere costruita in modo che i tutti i pallini siano ben distanti tra loro, su una distanza totale di circa 70 cm. In questo modo la discesa verso il fondo dell'esca sull'amo si confonde perfettamente con i cagnotti fiondati. Con una montatura più chiusa è possibile imbattersi in pesci gatto, triotti, scardole e gardon. Un chilo di pastura può sempre essere utile, specialmente per la minutaglia, per il resto è meglio

affidarsi ad una pasturazione con incollati, anche senza ghiaia, o tramite fionda. Essendo la primavera periodo di temporali, non bisogna sottovalutare l'utilizzo del verme. Essendo la sponda inclinata ed in erba, nei giorni di pioggia è opportuno essere muniti di stivali ed in alcuni punti anche di pedana e corda. Infine, a titolo informativo, è importante essere a conoscenza che nel campo gara in questione vige il regime di no kill, pertanto è vietato mettere in acqua la nassa al di fuori delle competizioni.

L'acqua è sempre molto limpida, II che obbliga all'uso di elastici fini e finali non superiori a 0,09 mm.

MONDO PESCA GENZANO HB ESfARRIVI RHRE,v,IVE www.mondopescagenzano.it Maver Carp 6 LEG BAD CHAIR BAD CHAIR COVER DA€ 261^5 A €230,10

GIORNALIERI

LE NUOVE ROUBASIENNE MAVER 2012

I PREZZI PIÙ'BASSI DEL WEB

ia San Carlino 48, Genzano di Roma (RM) mai): info@mondopescagenzano.com Sito: www.mondopescagenzano.it


In attesa dell'apertura della pesca alla trota, ormai sempre più vicina, ogni pescatore controlla le attrezzature e prepara le esche in modo da arrivare ben preparato al momento fatidico atteso da mesi. I pescatori con esche finte, in particolare, verificano e ampliano il proprio bagaglio di artificiali selezionando gli "inganni" più adescanti, capaci di trasmettere in acqua vibrazioni irresistibili per la trota. Cucchiaini, minnows e streamers, infatti, devono saper irradiare nell'ambiente sommerso non solo colori o riflessi di luce, bensì anche vere e proprie onde di pressione capaci di essere recepite dal pesce. Testo e foto di Luca Ciuffardi e Mauro Zavaldi - www.bioittica.it

L

trote, così come gli Jtri pesci, percepisco" ' vibrazioni in acazie alla linea lan organo talmente efda risultare assai più importante per l'ittiofauna rispetto, per esempio, ad occhi o barbigli. La linea laterale consiste in un vero e proprio "canale" posizionato sotto l'epidermide che all'esterno appare come una linea formata da tantissimi piccoli fori posti in fila, uno dopo l'altro, È30 i fianchi del pesce. La lilaterale è provvista di neuromasti, cioè specifici organi di senso dotati di ciglia sensitive e rivestiti di muco, in contatto con l'esterno grazie a piccoli canalicoli che fuoriescono nell'epidermide proprio attraverso i forellini posti sulle scaglie e visibili a occhk

Normalmente i neuromasti inviano al cervello del pesce impulsi di frequenza costante; in presenza di una variazione della pressione, però, anche i segnali trasmessi dai neuromasti subiscono cambiamenti di frequenza capaci di fornire all'animale precise indicazioni su quanto sta accadendo attorno a lui. Questi organi specifici sono connessi al sistema nervoso centrale mediante apposite fibre nervose attraverso le quali posso"" wQnir elaborati impulsi p venienti da più

zone del corpo del pesce, arrivando così a conoscere la velocità, il punto di emissione e l'intensità della fonte delle vibrazioni. Questo importante organo di senso è in contatto con i labirinti ed è innervato da nervi cranici; queste peculiarità rendono la linea laterale uno straordinario strumento capace, come un radar, di rilevare in maniera ottimale le vibrazioni e le variazioni di pressione a corte

Per l'attacco e la difesa ,'roprio il buon funzionamento del sistema sensoriale permette ai pesci di evitare, pe esempio, impatti contro gì ostacoli naturali present nell'ambiente acquatico. La nea laterale è un organo profondamente complesso cr mette il pesce in condizione e percepire sia il rnovimen dell'acqua attorno a lui, s ogni tipo di perturbazior ambientale, a partire dal me vimento di un'effimera posata sull'acqua fino alla preser za di una persona che camrr na sulla sponda; naturalmer te la linea laterale permette pesci di rilevare anche la pre senza di eventuali preri=>tr\ Grazie alla sua capaciti, cepire anche i più lievi menti dell'acqua, il si^ della linea laterale consente pesce di muoversi in sicure: anche in condizioni di savisibilità, per esempio senza di acque velati tratti con elevata turbo!


^


La trota iridea presenta da 115 a 130 scaglie lungo la linea laterale che decorre dall'opercolo all'inserzione della pinna caudale. sulta spesso incompleto, mancante nella parte posteriore di uno o di entrambi i fianchi. In tante specie ittiche la linea laterale si sviluppa anche attorno al capo, ma solo in alcune di queste tale sistema sensoriale risulta ben visibile. Un gruppo nel quale i canali sensoriali cefalici sono piuttosto articolati e ben osservabili è quello delle lamprede, in cui una serie di linee recettive si snoda tra la narice e l'occhio nonchÊ tra quest'ultimo e le aperture branchiali, oltre che nella parte ventrale in vicinanza della tipica bocca a ventosa. Nei ghiozzi la linea laterale si sviluppa esclusivamente sul capo, dov'è presente un articolato sistema di canali mucosi che si aprono all'esterno

La linea laterale rileva le vibrazioni come un radar a corto raggio

attraverso pori sensc sul capo che sul corpo di presentano inoltre I rose papille sensoriali.! disposizione rapprese"! carattere impiegato : classificazione delle cm specie appartenenti aliai glia. CosĂŹ come nei G anche nel caso delle alt-eie ittiche la linea lateraM costituire un carattere alla distinzione e alla ca^ cazione sistematica tre I taxa: questo avviene gr; conteggio del numero : glie lungo la linea lai; ossia di quelle particola-1 glie che presentano il p J foro attraverso il quale nalicoli dei neuromast I gono messi in contatto^ l'esterno. Specie app; nenti allo stesso genere sono infatti differire tre anche per il numero e glie lungo la linea latera il caso per esempio deli; ta marmorata che preg da 114 a 125 scaglie lur: linea, a differenza della -


\*

/ ' " V« ,V.

•••• -. *** *„

-

> / -Y 'f *

:

nacrostigma che invece ne 3ossiededa 102 a 114. \nche numerosi Ciprinidi si Jifferenziano tra loro per i di/ersi range di scaglie lungo la inea laterale: nel caso di liotto e pìgo, ad esempio, i /alori equivalgono rispettivanente a 35-41 per il primo e 3 46-51 per il secondo. Con;iderate 'utilità e l'importan-

za che il sistema della lìnea laterale riveste, è facile capire come, sia per i pesci che per gli ittiologi, questo straordinario organo di senso rappresenti uno dei principali elementi capaci di assicurare il perpetuarsi della vita acquatica e di consentirne una più efficace comprensione. G

£>%^&YÌ/ ;~-.

*

iì&ffikS* *^>* »J.

v

^ Struttura dei neuromastl: A: epidermide; B: cellule di sostegno che circondano le cellule sensitive; C: cupola gelatinosa; D: cilia; E: cellula sensitiva; F: nervo sensitivo.

'


eia ni Belli, comodi e ricca carrellata di

, di

in

j

alle molteplici diversità dei terreni di pesca. Una

di coprire ogni esigenza

e amatoriale, tutti con

strutture stabili, complete ed affidabi i. A cura di Francesco Capomassi e Alfonso Vastano

S

trumento innegabilmente utile e indispensabile, il paniere completa l'esigenza di pesca che è richiesta ad una moderna stazione "multifunzionale" nella pesca al colpo o all'inglese. Capacità di adattamento al terreno e possibilità di avere a portata di mano ogni accessorio, oltre a canne e ricambi, sono certamente gli elementi di base che servono e che distinguono un paniere di qualità e di costruzione adeguata all'esigenza. Studi particolari, specie nelle posizioni sedute e prove tecniche sul campo per osservarne l'adattabilità e ia tenuta delle strutture ai pesi elevati, sono il frutto messo a disposizione dell'utente finale che fa la sua scelta. L'esperienza c'è tutta, ovvia-

36

Ptesealn

mente, visto che le aziende hanno in catalogo di anno in anno panieri di elevata qualità sia nei top di gamma sia nei prodotti più a largo consumo e dai costi meglio gestibili. Sono anche molto accattivanti e belli da vedere, spesso con tonalità bene integrate e miscelate sapientemente nei colori base che in genere sono il nero o il grigio alluminio, al quale integrare porzioni di telaio dalle sfumature pastellate e moderne. Design innovativi e materiali tecnologicamente avanzati garantiscono leggerezza e resistenza, non ultimi particolari brevetti che distinguono accorgimenti migliorativi sia delle sedute, fattore quest'ultimo molto importante, sia delle componentistiche che legano e asservono le strutture. C


TEMI Ì1

I

air Evolution 2012 è la naturale evoluzione del progetto Air iniziato con il modello Air 2010 e di cui mantiene la filosofia costruttiva della scocca realizzata in alluminio a basso peso specifico per mantenere contenuto il peso senza penalizzare la robustezza e l'affidabilità. Completamente nuovo, invece, il progetto del telaio, al quale sono state apportate sostanziali modifiche. Telaio: in alluminio speciale. Già predisposto per il kit ruote. Bolle livellatrici inserite. La prima differenza che salta all'occhio, rispetto al modello precedente, è la riduzione del numero delle gambe. Gli steli delle gambe posteriori, infatti, sono alloggiati completamente nella parte posteriore della scocca e funzionano a scomparsa. Per il posizionamento in caso di dislivelli, infatti, le gambe posteriori rientrano abbassando tutto il panchetto, mentre normalmente sono sfilate. In questo modo anche il posizionamento del panchetto su rive in pendenza si effettua innanzitutto dalla parte poste-

riore anziché da quella anteriore, a tutto vantaggio anche della sicurezza sulla sponda. Questa filosofia costruttiva alleggerisce esteticamente tutto il complesso "panchetto" che risulta meno massiccio. Grazie a questa scelta costruttiva, anche le dimensioni totali dell'air Evolution 2012 risultano sostanzialmente più contenute, a tutto vantaggio della sistemazione all'interno del bagagliaio dell'auto. Altro particolare assolutamente nuovo è nella culla sotto la seduta che presenta i due supporti anteriori di regolazione millimetrica dell'altez-

teriori o sui supporti orizzontali a scomparsa alloggiati nelle barre laterali della parte superiore della culla. Gambe: 6, teza della seduta arretrati. Que- lescopiche, 4 esterne e 2 intersta soluzione costruttiva con- ne, in alluminio, a sezione rosente di ottenere due pratici tonda di 30 mm di diametro. punti di presa per lo spostaPiedi flottanti di grande dimenmento del panchetto dall'auto sione per una migliore presa su alla sponda e per il posiziona- qualunque tipologia di terremento stesso sulla riva. Le nono, con la possibilità di essere vità sul telaio dell'air Evolution ancorati tramite picchetti. Pe2012 non finiscono qui dal dana: di nuovo disegno, con momento che i vari accessori, materiale antiscivolo. Colori: come supporti porta canna, rosso/blu con gli inserti neri di porta punte ecc, si possono serraggi e cerniere. Produzione posizionare o sulle gambe an- completamente Made in Italy.

'

Panchetto Air Evolution 2012. Corredo in dotazione: 1 piatto porta oggetti alloggiarle sotto la parte superiore della culla a due punti di ancoraggio per un posizionamento personalizzato tanto di lato, nella maniera classica, che posteriormente, grazie a due attacchi snodati. Spray Bar pratica, può ruotare di 180° su se stessa alternando la parte liscia che consente di effettuare la passata con la parte con gli incavi per mantenere la canna in posizione fissa. Attacco nassa; porta ombrellone a due punti di fissaggio, uno amovibile e uno inserito nel telaio; retina ferma canna imbottita e braccio relativo; 1 elemento jolly per accessori con attacco orizzontale; spallaccio smontabile con attacchi ad innesto. Moduli in dotazione: seduta bicolore con cuscino in gel lavabile con alloggiamento anteriore ferma roubaisienne. Sotto si trova un vano porta lenze a scomparsa. modulo a due cassetti ad apertura frontale per minuteria: i cassetti in dotazione sono in ABS indeformabile a chiusura calamitata, uno a spazio aperto ed uno frazionato internamente. Sotto questo modulo, inserito nel telaio, un vano porta lenze a scomparsa. modulo a pozzetto: posizionato nella parte inferiore della culla, scorrevole su guide. Vano unico porta oggetti corredato di coperchio con maniglia. Optional: piatto maxi completo 50x80 a due gambe esterne; cerchi porta secchio; porta bacinella rettangolare; cassettiera a tre cassetti con coperchio; kit ruote; moduli porta lenze a ribalta da applicare sotto il cuscino; cassetti ad apertura frontale in legno frazionati internamente; reggi canna laterali; porta punte in èva. Bazza Pesca Sport - Via M. Emilio Lepido 307 - Lavino di Mezzo - Bo - Tei. 051 402436 - 051 406124 - teambazza.bo@virgilio.it

Pesca In


rrii uesto nuovissimo paniere, molto s i m i l e all'Axel, è stato realizzato appositamente per assecondare la continua richiesta di prodotti poco ingombranti, leggeri ed al contempo versatili,

da poter usare in qualsiasi circostanza di pesca, amatoriale o agonistica che sia. Il Fenix 70 è un seat box dotato di gambe tonde diametro 30 mm, esattamente identiche a quelle che equipaggiano il

già noto ed apprezzato PNC One. Tale caratteristica, oltre che a conferire al paniere una stabilità ed una robustezza superiore alla norma, rende possibile inoltre una totale compatibilita di tutta l'accessoristica già in catalogo: accessoristica utilizzabile da chi lo acquista per la prima volta, ma anche da colui che deciderà di affiancarlo allo One già in

COLJVUC:

A Panchetto Fenix 70 - Corpo centrale in alluminio collocato su 4 gambe regolabili; U

s

pomelli di regolazione a vite; gambe tonde diametro 30 mm; pedana in alluminio regolabile con inserti in gomma anti scivolo; seduta modello "Revolution"; 4 casU setti porta minuteria in legno marino; 3 cassetti laterali porta lenze in legno marino; piedi in materiale plastico anti urto; cinghia imbottita a tracolla. Della stessa serie, il panchetto Fenix 40, due cassetti frontali e due cassetti laterali, e Axel, corpo centrale in alluminio e ABS .

in

Co/m/c Spa • Località Ruota al Mandò - 50066 - Reggello - FI - Tei. 055 8657079 - Fax 055 8657174 - www.colmic.it - info@colmic.it

.•i:

Bracala

suo possesso. Il Fenix 70 ha un corpo centrale in alluminio collocato sulle 4 gambe principali e regolabile in altezza tramite robusti pomelli a vite; è dotato di seduta modello "Revolution" e di pedana in alluminio regolabile in altezza, scorrevole su guide e rivestita da inserti in gomma anti scivolo. Il blocco centrale del Fenix 70 è composto da ben 4 cassetti frontali porta minuteria realizzati in legno marino e da ulteriori 3 ampi cassetti laterali porta lenze, anch'essi in legno marino, assai robusti e durevoli: due di questi ultimi cassetti sono perfettamente identici, mentre uno è leggermente più alto. I piedi sono stati disegnati appositamente per questo nuovo paniere; sono costruiti in materiale plastico anti urto e si adattano a qualsiasi tipo di terreno ed a qualunque dislivello. Dotato di comoda cinghia a tracolla imbottita, il Fenix 70 è molto leggero e consente quindi di poter affrontare con disinvoltura il carpodromo, il canale, il lago e tutti gli ambiti marini grazie alla sua estrema facilità di trasporto. Un altro dei tanti prodotti Made in Italy con il quale Colmic lascerà il segno.


I

I panchetto Luxury si caratterizza per l'ottimo rapporto qualità prezzo. Complessivamente leggero, grazie alla costruzione della

a u

•su u

struttura in alluminio e componenti di acciaio, è semplice ben strutturato e di veloce realizzazione. La verniciatura esterna è anticorrosione e il

trattamento superficiale non permette l'eventuale impregnamento di acqua per pioggia o altro. Le diverse possibilità di regolazione dei piedi

consentono di adattare opportunamente il panchetto alle asperità del terreno e di stabilizzare la seduta nella maniera più opportuna. Avanti, la pedana per l'appoggio dei piedi è intagliata con scanalature anti scivolo. Tutto i panchetto è facilmente trasportabile grazie al sistema trolley con ruote pneumatiche. Terminano l'oggetto una comoda seduta imbottita, in pelle, e l'appoggia canna per la roubaisienne; sotto la seduta ci sono i cassetti in metallo per l'alloggiamento degli accessori e delle minuterie.

Costruzione in alluminio e acciaio di alta qualità; verniciatura anti corrosione ed impermeabile; 9 cassetti completamente in metallo; pedana con scanalature antiscivolo - porta canne regolabile laterale ambidestro - sedile imbottito in pelle con appoggio per roubaisienne - trolley con ruote pneumatiche - regolabile in ogni sua parte, dall'altezza dei piedi all'estensione della pedana; dimensioni 120x58x59 cm,

I in

Lineaeffe Spa • Vìa Massumatico 3689 - 40078 - San Pietro in Casale - BO - Tei. 051 6660000 - Fax 051 6660002 - www.lineaeffe.it - info@lineaeffe.it

Basca, Iti

39


quest'anno l'azienda Rive, leader mondiale nella costruzione dei panieri, propone numerose migliorie alle sue già complete postazioni da pesca. Sulla ormai collaudata capsula base RX con supporti da 36 mm, l'azienda di Brie-ComteRobert propone un esclusivo e funzionale meccanismo di regolazione e sgancio rapido delle zampe. Al generoso pomello, utile a fermare i supporti all'altezza voluta, è stata aggiunta una chiusura a scatto che permette lo svincolo e l'estrazione laterale delle zampe dalla pedana o dalla capsula del paniere tutte le volte che avremo intenzione di sostituirle con altre più lunghe o più corte senza dover smuovere il paniere di un millimetro. Un'altra novità riguarda la

conchiglia reggi-roubaìsienne che è stata sostituita da un manicotto ricurvo applicato a sbalzo sulla parte anteriore della seduta. Questo originale e robusto sostegno, normalmente a corredo della spray barr, potrà essere rimosso quando vorremo, operando esclusivamente sul pratico pulsante di sgancio. Un'altra interessante novità riguarda la parte superiore delle zampe e, in genere, tutti i supporti da 36 mm. All'estremità di questi corposi sostegni, infatti, l'azienda d'oltralpe fornisce delle boccole con pomello

mettono 'estrazione telescopica di altre aste di alluminio anodizzato di diametro inferiore. Queste ultime fornite in varie lunghezze e diverse fogge e fungono da sostegno per la pedana porta-secchi, i piatti porta esche ed i pali per ombrellone. La possibilità di estensione di questi supporti permette anche di portare ad altezza voluta tutti gli appoggi orizzontali della postazione nel caso ci accingessimo ad una pescata in piedi. I supporti ricurvi trovano il loro top di uti-

!

a u

•S

•sin

U

Paniere Rive HST RX 36. Modulo base RX; supporti da 36 mm; pomello per il blocco dei supporti e meccanismo di sgancio rapido delle zampe; nuova seduta con manicotto reggi-roubaisienne che si può togliere; possibilità di levare le gambe lateralmente; pedana estraibile; cassetti laterali e frontali.

La Peche sas - Via del Pollaiolo 82/88 - 50742 - Firenze - Tei 055 711152 - Fax 055 707092 - info@lapeche.it

40

Pescala,

lizzo per i piccoli ombrelli utili a riparare dalle intemperie tanto le pedane porta secchi che i piatti porta esche. Ultima, ma non meno importante novità, la struttura laterale porta bacinelle. Di grande capienza e robustezza, potrà essere corredata dalla rastrelliera laterale per le punte della roubaisienne ed integrata da varie appendici firmate Rive.


anchetto che unisce leggerezza ed affidabilità alla stabilità garantita dalle gambe telescopiche di diametro 32 mm dotate di speciali piedi snodati anti-affondamento "Spider Foot" dall'esclusivo disegno che lo rendono estremamente saldo anche sui pendii più scoscesi, evitando di scivolare verso il basso. La leggera struttura, completamente in alluminio, può essere regolata in altezza per variare la distanza tra pedana e seduta, adattando il paniere alle diverse esigenze dei pescatori. Il Kobe 32 è disponibile in due

H16H

versioni: quella di base composta dal panchetto, dal piattino laterale (riponibile a scomparsa sotto la seduta), dell'appoggia canna laterale e dal cuscino imbottito Seat Box Cushion MK dotato di vano porta lenze completo degli awolgi lenza; la versione Pulì comprende anche un modulo a due cassetti frontali MK, la valigetta h80 con coperchio, la barra frontale Regular Bar MK, una pedana laterale Side Tray One MK, 63x40 cm, il porta nassa Keepnet MK, il porta ombrellone Brolly Arm MK corto e un attacco Cross Arm a L corto.

QUAUTY

J Panchetto Kobe 32: struttura in alluminio; gambe telescopiche da 32 mm; piedi snodati anti-affondamento sistema "Spider Foot". Paniere base: piattino laterale; appoggia canna laterale; cuscino imbottito Seat Box Cushion MK; avvolgi lenza; piedi Spider Foot. Kobe 32 Full: modulo due cassetti frontali MK; valigetta hSO con coperchio; barra frontale Regular Bar MK; pedana laterale Side Tray One MK, 63x40 cm; porta nassa Keepnet MK; porta ombrellone Brolly Arm MK corto; attacco Cross Arm a L corto. Tubertini S.r.l. - Via Muzza Spadetta 28 - 40053 - Bazzane - BO - Tei. 051 832335/20 - 051 833156 - Fax 051 832138 - info@tubertini.it - www.tubertini.it

Basca, lìi

41


di provare a ridurre i tempi di posizionamento e la riduzione di attrezzature da trasportare. Per questo motivo è nato S4, costruito utilizzando sofisticati sistemi CAD di simulazione delle sollecitazioni. Il paniere, che si presenta molto compatto quando è chiuso, è stato costruito in alluminio. Ha la pedana scorrevole portante che, una volta bloccata, si integra nella struttura del paniere. In questo modo è possibile sfruttare al meglio la dimensione di S4 per posizionarsi su argini difficili o stretti, senza avere l'obbligo si estendere tutta la pedana. Sul telaio sono fissati dei monconi di diametro 30 mm che possono essere utilizzati per gli accessori e, se non utilizzati, smontati per alleggerire sempre di più il paniere. Sempre su! telaio sono ricavati gli attacchi per il traino per un facile utilizzo.

Par i I paniere 54 è l'innovaizione più grande degli ultimi anni nel mondo dei panieri, una vera rivoluzione, i Seatplatfom. In effetti i nostri tecnici, essendo anche pescatori agonisti, hanno analizzato le varie situazioni di pesca e ci hanno evidenziato i punti fondamentali su cui sviluppare un prodotto innovativo. Il paniere, brevettato, ha come novità principale la caratteristica di avere solo quattro gambe. Questo potrebbe

sembrare strano o insinuare dubbi sulla stabilità, ma I'S4 è stato testato con un carico di oltre 250 kg. La scelta delle 4 gambe, di diametro 30mm, è stata fatta perché sempre più volte capita di piazzare panieri mastodontici a sei zampe di 30 mm ed oltre su pedane in alluminio con gambe di 20 o 25 mm. Da qua la volontà

Paniere S4: cuscino pole gel di alta qualità; telaio con pedana scorrevole portante a 4 piedi; modulo in alluminio due cassetti frontali ed uno laterale; valigetta con porta lenze h 20 mm; gambe frontali JJ telescopice da 30 mm; gambe posteriori fisse da 30 mm che permettono di abbassare al massimo il paniere; piedi bloccabili di grande dimensione anti01 fango con fori per il fissaggio a terra con picchetti.

a u u

•a

i •5 in

Paioli - Via del Vetraio 25 - Bologna - Tei. 051 6013535 - Fax 051 6013470

www.maver.net- maver@maver.net


viluppato in collaborazione con William Raison, i TN 400SB è il paniere più qualificato nella gamma Daiwa, che viene riproposto in catalogo per 'attuale stagione. La grande stabilità, la resistenza e la possibilità di adattamento alle esigenze individuali dell'utilizzatore sono i suoi punti di forza. Le livelle incorporate nel telaio consentono di posizionare

il paniere in orizzontale con precisione e rapidità, mentre la cassettiera collocata alla base della struttura può essere rimossa durante le fasi di preparazione della gara. La finltura nera satinata rende molto elegante l'insieme. C'è la tracolla imbottita per una trasporto più agevole. Carrello con ruote pneumatiche e barre di impugnatura inclusi nel prezzo.

Cuscino imbottito con conchiglia di alloggiamento per la roubaisienne; unità principale costituita da due cassetti ad apertura laterale e due vani di profondità pari a 40 mm in grado di contenere avvolgi lenza di lunghezza massima 24 cm; unità rimuovibile costituita da quattro cassetti ad apertura frontale e da un vano di profondità pari a 40 mm posto immediatamente sotto il coperchio che U è dotato di maniglia per il trasporto; 6 gambe telescopiche a sezione circolare, di diametro 25 mm, con ampi piedi basculanti antisprofondamento; grandi pomelli in morbida gomma per un'agevole regolazione dell'altezza anche con le mani umide o sporche di u pastura; tutte le viti di regolazione sono provviste di estremità in gomma per non rovinare le gambe (non-marking System); pedana JU scorrevole a scomparsa, con ampie traforazioni e corrugazioni anti-scivolo. Il paniere è stato disegnato per la compatibilita con i seguenti accessori opzionali: TDAST1 tavolino laterale (46,5 x 54,5 cm) dotato di due gambe telescopiche (55-86 cm); TDBW1 telaio per le scatole porta esche; DPR1 coppia di supporti per la roubaisienne; TDPS ferma-roubaisienne a rete; DWAA1 braccio di supporto u 21,5 cm; DWAA2 braccio di supporto 37 cm; DWKA1 supporto per il fissaggio della nassa; DWUA1 supporto per l'ombrellone; DWSPB1 barra frontale per l'appoggio della roubaisienne; DWFA1 braccio telescopico per il reggi canna inglese, da 94 a 162 cm.

tu

•a

i u in

Passa - Viale Brenta 27/29 - Mi/ano - Tei. 02 5220091 - Fax 02 536211 - www.fassa.it - info@fassa.it

Besealn

43


.•-- ":,;:',-. ^ ^

I voluzione della fortunaI ta linea di panchetti FLY serie "F" Made in Italy, il modello F55 viene riproposto per l'attuale stagione di pesca. Si presenta con un'introduzione di migliorie che lo rendono in assoluto uno dei migliori panieri oggi in gamma. Come sempre si tratta di un panchetto

CB u

•su JU

frutto di un'attenta ricerca tecnologica sui materiali al fine di garantire elevata resistenza ed ergonomicità diffusa in ogni sua parte della postazione di lavoro, per un impiego omogeneo dei diversi accessori e sistemi che si possono integrare. Di fatto la seduta è confortevole e le lunghe sessioni di pesca sono

ben sopportabili: gambe e piedi si posizionano in maniera ottimale. La leggerezza è sicuramente un punto a favore, ottenuta grazie all'impiego di materiali quali l'alluminio a garanzia di una durabilità nel tempo senza pari.

Il modulo ha il telaio in alluminio e la seduta imbottita antiscivolo molto confortevole e dotata della conchiglia centrale per l'inserimento del calcio della canna; sotto è posizionato il ripiano per le lenze; esternamente c'è allegato lo spallaccio per il trasporto. La pedana, retrattile e regolabile in uscita, ha inseriti dei listelli in gomma antiscivolo. Tutte le gambe sono regolabili e i piedi di appoggio hanno un sistema di bloccaggio alla base per lo snodo ottimale sul terreno. Due piccole livelle sono inserite alla base del telaio. Il paniere è completamente modulabile con numerosi accessori della stessa serie.

i u

in

Akua s.r.l. - Via Como 14 - 20020 - /.a/nate - MI - Tei. 02 93570390 - Fax. 02 9357088415 - www.akuasrl.com - info@akuasrl.com

44

Bssealn,

' :.:?::=•:....•

® :


: fUVjbvU- Ì I :

TRABUCCO FORM

&

PERFORMANCE

ealizzato in Italia con materiali di altissima qualità quali alluminio 6015 e ABS rinforzato da microfibre in carbonio, il paniere Master nasce per offrire una postazione stabile e flessibile al tempo stesso, confortevole e leggera. La struttura in alluminio, con livelle per il posizionamento < J e le gambe tutte telescopiche dì diametro 30 mm con piedini anti-fango sovradimensionati consentono al paniere di essere posizionato facilmente su ogni terreno offrendo la massima stabilità, mentre la seduta realizzata in gel garantisce una corretta postura, eliminando ogni sforzo per la schiena. La vasta scelta di moduli, tutti intercambiabili fra loro, e la possibilità di rimuovere la cassettiera inferiore consentono di avere un paniere flessibile alle esigenze dell'agonista e con infinite possibilità di personalizzazione. I moduli interni per le lenze garantiscono un buona ventilazione, mantenendo le lenze sempre in ottimo stato, mentre i cassetti in ABS indeformabile sono bloccati da magneti. Sotto la seduta, inoltre, è presente un set di awolgi lenze in policarbonato. La pedana antiscivolo è dotata di un pratico porta nassa flottante ed i pomelli non consentono al filo di impigliarsi. Fornito di un set di utìlissimi accessori.

aniere Master: struttura in alluminio 6015 e ABS rinforzato on microfibre in carbonio; piedini anti-fango sovradimenionati; cuscino Pole Gel; modulo 3 cassetti; pedana antisdolo a scomparsa; porta nassa flottante; piatto porta esche 00x500; valigetta inferiore estraibile; poggia canna latera; 3 livelle; cinghia imbottita; 6 gambe telescopiche D30; set vvolgi lenze.

•abucco Fishing Diffusion Co. S.r.l. - Via Atene 7 - Zona Cepim interpone Ì010 - Bianconese di Fontevivo - PR - Tei. 0521 618000 - Fax 0521 617032 ww.trabucco.it - info@trabucco.it

Itesealn

45


PESCA AL COLPO Anche nella i si caratterizzano per loro o semplicemente per come sono visti occhi Stefano Defendi è uno dì campioni, un'autentica natura, forza che sprigiona quando appare in qualche posto. E' una che avverti al di là sua imponente, che ti prima dì soffermato che parlano dì vita a contatto con la natura, o di E1 che da lui, come un'aura di che lo e lo E' successo anche recentemente quando, al compagno Trabucco Maurizio Fedeli, l'ho cornice dei a Poncaraie per una lunga chiacchierata ed una Testo e foto di Angelo Borgatti

n questo impianto suggestivo, composto da tre invasi di varia grandezza e profondità ex cave di ghiaia alimentate da acque purissime di falda, e gestito molto bene, con la possibilità di esercitare un po' tutte le specialità della moderna pesca sportiva, dalla roubaisienne all'inglese, dal carpfishing alla pesca con gli artificiali, per insidiare una gamma di specie grandissima e spesso di taglia molto interessante. Per l'occasione Maurizio Fedeli e Stefano Defendi hanno scelto il lago più distante dall'entrata dell'impianto, un invaso dal profilo molto sinuoso e dalle profondità fino ad oltre 15 mt. Ci posizioniamo su di una punta che ci proietta su acque limpide in un ambiente molto suggestivo, caratterizzato dagli splendidi colori autunnali di una vegetazione rigogliosa e naturale: di fronte alla postazione di pesca un fondale variabile dagli 8 ai 12 mt, a seconda della distanza di pesca. Spettatore d'eccezione il grande Enrico Ronzio, garista per decenni, più volte Azzurro, consulente tecnico della Nazionale dei tempi di Carlo Chines e grandissimo esperto dell'universo pasture. Enrico abita proprio sopra il ristorante reception dei Laghi

1

Basca In

Mella e nessuno meglio di lui conosce questi fondali. Per l'occasione Stefano ha portato una Energia 2K MatchPlus da 15', mentre Maurizio ha preferito una Energia 2K Match da 14', due attrezzi già nel catalogo Trabucco del 2011 e riconfermati anche per la stagione 2012 al top della gamma per le loro caratteristiche elevatissime. I galleggianti scelti sono due modelli della vasta serie di Waggler Trabucco che comprende anche alcuni nuovi modelli molto interessanti. La grande profondità obbliga i nostri campioni ad un montaggio scorrevole ma con alcune differenze dettate dalla scelta di differenziare l'approccio ai pesci di queste acque.

Lenze, particolari e stratagemmi Dovendo pescare in un lago con notevole profondità, con acque molto chiare e presumibilmente a cavedani, Stefano ha scelto un XD Ultimate Trabucco da 12 gr con corpo in balsa ed asta in materiale plastico speciale indeformabile ed antenna ad alta visibilità, con possibilità di portare in lenza fino a +5; lo schema di lenza consiste in 5/6 pallini distribuiti su circa 3 mt di lenza. Il primo

pallino, 50 cm sopra la girelline, è dell'8, poi, a scalare, uno del 7, uno del 6 ecc, equidistanti tra loro fino a bulk di battuta che comprende una sfera da 4 gr ed alcuni pallini che la bloccano. Questa lenza va impiegata con una certa accortezza in fase di lancio ma ci consente di avere una calata molto morbida della lenza negli ultimi 4 mt per tentare qual-

che cavedano anche durante la discesa dell'esca verso il fondo. Nella lenza di Stefano mi colpisce un particolare del terminale da circa 50 cm dello 0,08 che sta preparando per legare un Pro Sword 3320THK del 23 senza ardiglione. La particolarità di questo terminale è la trecciolina di 5/6 cm al posto della classica


Stefano Defendi, il gigante, mentre pastura con i bigattini in colla.

SS?*?4**-** i

T'/l C (

)lina dì giunzione con la gi|ella per irrigidire questo punto importante sottoposto a notevole torsione durante i frequenti recuperi. Al centro della trecciolina un piccolo nodo che mantiene chiuse le spire della stessa impedendo che la punta dell'amo possa impigliarsi. Maurizio invece opta per un XD Ostellato Trabucco con una specia e boccola che consente

di applicare una delle tre antenne in dotazione, da 3 o 5 mm o il fischione decentrato, a seconda della distanza e delle condizioni di visibilità. Come nella maggior parte dei modelli Trabucco, anche in questo si può applicare lo speciale piombo pilota allungato in ottone che si innesta nell'apposito attacco in gomma che consente un cambio di galleggian-

te rapidissimo a seconda delle esigenze. La lenza di Fedeli prevede, sotto il bulk simile a quello di Stefano, una girellina che lega una treccia di circa 50/60 cm realizzata con lo stesso monofilo del mulinello, quindi ancora una girella ed un terminale simile a quello di Defendi. Questo montaggio, più rigido e rapido nella discesa, è specifico per tentare i pesci sul fondo. Maurizio mi svela un piccolo stratagemma utile quando si vogliono sondare diversi strati d'acqua senza perdere la giusta misura della profondità: un doppio nodo di fermo. Inizialmente, pescando sul fondo, saranno vicini tra loro, in seguito, se vorremo tentare i pesci staccati dal fondo, il più vicino al mulinello lo manterremo alla profondità sondata, mentre il nodo distale lo potremo spostare all'altezza a cui desideriamo provare, senza perdere la misura di partenza; in questo modo potremo valutare anche visivamente a quale distanza stiamo pescando rispetto al fondo. Semplice ed efficace! Le Energhia 2K lanciano nervose e rapide le lenze dei nostri ed i galleggianti sì assestano in pesca. La differenza tra i due montaggi si evidenzia bene proprio durante questa fase: il fischione di Maurizio rimane emerso qualche secondo, il tempo occorrente al bulk di arrivare attorno agli 11 mt per poi entrare in pesca rapido mentre l'ultimo metro e mezzo di lenza e terminale calano verso il fondo. L'asta del galleggiante di Stefano, invece, cala gradatamente senza particolari accelerazioni, trainata prima dal bulk che si assesta attorno agli 8 mt, poi dai pallini distribuiti lungo la lenza. Qualche pallina di bigattini incollati a 30/35 mt vicino alle antenne e... si parte!

La pasturazione Per la tipologia dei pesci presenti e la conformazione del lago, Stefano e Maurizio hanno scelto di impiegare esclusivamente bigattini incollati con il ghiaino per richiamare i pesci sul luogo di pesca. Per fare questo un ottimo e rapido risultato lo hanno ottenuto spolverando il tutto con un po' di Magica, la speciale miscela scelta da Luigi Sorti per Trabucco. Nella scelta della zavorra Defendi ha preferito del ghiaino rosso rispetto al classico naturale, perché in acque così chiare questo colore non diffonde bagliori particolari come il neutro che potrebbe infastidire i pesci con riflessi innaturali in calata e sul fondo. Questa considerazione è molto importante, secondo Stefano, ovunque, perché i pesci non vedono i colori e quindi non ne sono particolarmente attratti, ma sono Stefano con un persico dai colori sgargianti...


: :ante buono - i ai riflessi delle varie to- - := di grigio che il quarzo na'-- e può dare e quindi awìd• : : con maggior sospetto alla r:"= pasturata. I minuti passa: enti, arrivano amici e curiosi ;-~ 'ati dai due campioni, man15^0 solo i pesci. Probabilmen:e i primi freddi hanno un poitorpidito anche loro. Final-ente, dopo quasi mezz'ora di attesa e pasturazione precisa, a prima antenna ad affondare e quella di Stefano. In fin dei conti è pur sempre un pluricampione del mondo! La ferrata è molto morbida e la Energhia 2K MatchPlus disegna una parabola perfetta contro il cielo livido di novembre. La reazione è rabbiosa, laggiù a 12 mt di profondità, ma è strana. "E 1 un cavedano grosso, Stefano!" "Non ne sono mica sicuro... E' strano..." Un campione certe cose le capisce anche senza vedere... La lenza rientra, metro dopo metro, senza forzare il terminale sottile. D'un tratto, qualche metro sotto l'acqua limpida, un riflesso giallo/arando... "Ma è un persico!" Uno splendido persico vicino al chilo è caduto nell'inganno dei bigattini che calavano sul fondo allo sfaldarsi delle palle lanciate vicino alla

lenza. "Qui ci sono tanti anche di quelli" mi conferma Bonzio "vedrai che non era solo, solitamente girano a branchi." Dopo pochi minuti è il fischione di Maurizio, tarato allo spasimo, ad affogare ed inizia una serie di persici più piccoli del primo ma molto belli e combattivi che movimentano la scena per un paio d'ore. Ma i cavedani? Eravamo venuti per loro! Solo uno di loro ha onorato l'impegno con i nostri campioni, esattamente con Maurizio Fedeli. Un esemplare discreto che si è lasciato immortalare assieme ai vari persici nella classica foto di fine pe-

scata di tre campioni. Poi tutti a tavola, dove ben altri pesci "di taglia" hanno abboccato ai deliziosi torteli! offertici del gestore del lago!

Confidenze a tavola Stefano Defendi, oltre che un grandissimo di questo sport, è una persona pacata e schietta, modesta ed alla mano, che si è prestato molto volentieri al mio registratore... Stefano, cos'è che fa un campione nel nostro sport? Campione è colui che si distingue dagli altri, nel bene e nel

Campione è colui che si distingue dj3g|altri, un vero e proprio stile

- : ~ento che si sve-'--~~z's per pescare, •-. ::~sapevoledido-. _" :eio comporta••= : : accia o meno. •a--a:_~i gliawersari, . :r:i, deve sapere : -:-enti favorevoli -ji -^ vince ed altri -.::---- leale e corretto : : "smentì e nelle ~---- -^ nell'ambiente. e-e - grado di tra----- : che sa senza ••-- reando il gruppo \-~- s:cietà. Nel noe~:e ci sono alcuni : resonoveramen:- :er come si com; : a dell'azione di \, campioni

.1: r;-- -es-i "uno stile"? E_r;~: E _ ~ : re, un modo di ^--.^ ~ '--- c-endiamo per ìi--' ""- : ~- '.azonale, prima gli s::-v -, - z ' ~ all'ordine del : : : ;:a anche scorretti. e e :-- r~ :~ :, dieci e più an• : ~ : - ; : . cedevano cose di :c" -------- : 'a il dima e l'am-- ------- - j sereni e più ~ I-E-.a-eite la sicurezza ---.-- - '.azionale contri:r ; ';;:e~e"are gli animi. Quest'anno hai trascorso tanto tempo assieme con gli altri Azzum' ad Ostellato: prima j '•= settimana per il Memorial Paioli ed Italia/Belgio a fine luglio,

Pesca In


poi ancora prove in agosto ed ancora una settimana prima del Mondiale. Cosa ti è rimasto di tutto questo? Voglio premettere che il mio primo Mondiale in Italia è stato quello del 2008 a Spinadesco, a casa mia praticamente. Quello mi aveva dato delle emozioni particolari, poi è finita come sappiamo. Quello di Ostellato è stato un Mondiale condotto e vinto dal gruppo, siamo stati veramente un gruppo, non solo i pescatori ma anche tutte le riserve, il C.T, gli accompagnatori, i Delegati, tutti. Come hai detto, a questo Mondiale abDiamo dedicato veramente tanto tempo e tanta fatica, tan:e esperienze. Quest'anno la :ederazione ci ha supportato in maniera ancora maggiore, siano potuti rimanere di più an:he per quello. Si è creato un gruppo importante, composto ia pescatori che hanno capito :he devono rimanere al proprio josto e collaborare. Siamo riuciti a creare uno scambio tota? di informazioni su ogni detaglio tecnico e di impostaziole, risultando tutti coinvolti e lartecipi, ed ognuno di noi ha nesso in comune le proprie coloscenze ed esperienze. "osa ne pensi della recente polemica accesasi in occaione delle finali del Cami/onafo Italiano per società d Ostellato? lon mi meravigliano certi comortamenti, anche se non li ondivido. Il problema è a lonte, ma se si consente di arcare alle finali con due formaoni è quasi inevitabile che ci ano dei giochi di squadra, erto sarebbe auspicabile ave1 un comportamento sportivo, la è molto difficile ad un certo 'elio, con certe pressioni. opo una serie di anni nei jalila Ravanelli era terribied imbattibile, vi siete un •)' ridimensionati come riiltati. Siete sempre nel noìro delle 7/8 Società più <rti del Paese ma sembra

1 • II nuovo XD Ostellato Trabucco con i piombi pilota in ottone ed alluminio; 2 - La colla "Magica" sui bigattini; 3 • II bulk dello scorrevole di Stefano; 4 • Particolare dell'asola "brillata" con il nodino centrale del terminale di Stefano. 5. la match rad di Maurizio Defendi con i nodi di fermo. 6 • ...era un cavedano!

che qualcosa sia cambiato... Come in tutti gli sport esistono dei cidi che a volte son frutto anche di eventi particolari. Ci sono gli anni in cui tutto ti gira anche bene e anni in cui perdi un pesce che ti fa mancare un piazzamento ecc. Ne abbiamo parlato tante volte, anche tra di noi e recentemente anche con Luigino (Sorti n.d.A). Ma noi non abbiamo cambiato nulla, anche quest'anno abbiamo lavorato bene, con un bel grup-

po, affiatato, con importanti innesti di gente nuova. Ci è mancato anche quel pizzico di fortuna che consente di fare il guizzo giusto al momento giusto. Ma io sono fiducioso che torneremo ancora lì dove siamo stati fino a poco tempo fa, perché il gruppo è sano e lavora bene, è motivato. Non ritieni che il generale cambio di specie da insidiare sui principali campi di gara, dai ca-

rassi alle breme, abbia influito in qualche misura? E' difficile fare questo rapporto; certamente le pesche ed i campi gara a noi più congeniali o semplicemente comodi da frequentare, come ad esempio Peschiera con i suoi cavedani e le scardole, o Spinadesco, sono fuori dal circuito delle gare importanti e maggiormente peschiamo in campi gara emiliani, con prevalenza di breme. Noi per andare ad Ostellato o Me-

Itesealn

49


Il massimo rispetto per le nostre catture, anche quando le rilasciamo! A dx: primi piani.. .In basso a dx: campioni di ieri e di oggi con veri pesci italiani.

Una Super Elite per una grande Nazionale delana, ad esempio, dobbiamo fare 250/300 km e non è sempre possibile frequentare questi posti con assiduita come possono fare altri. Queste tue considerazioni aprono l'argomento costi e possibilità... Nell'agonismo di oggi, con questi pesci, le prove e gli allenamenti frequenti con i materiali necessari sono fondamentali. Se non ti puoi permettere di dedicare al 'agonismo tempo e risorse difficilmente si può arrivare ad alti livelli. Per questo noi siamo anche dei privilegiati rispetto ad altri, ma chi vuole essere competitivo ad alti livelli ha certamente più difficoltà. Quali sarebbero i consigli di Stefano Defendi a chi dovesse prender provvedimenti su questo argomento?

Certamente non è facile affrontare questo problema. La limitazione di esche e pasture c'è già, ulteriori limiti sarebbe-

ro poco praticabili e scarsamente incisivi. Bisognerebbe intervenire sulla quantità di prove: non è possibile che per una gara si arrivi sul campo gara sin dal mercoledì o anche prima, poi si disputa la garetta del giovedì e ancora il venerdì ed il sabato! Questi ritmi diventano sempre meno sostenibili, per gli agonisti e per le società. Regolamentando gli accessi ai campi gara nei giorni precedenti si metterebbero maggiormente sullo stesso livello tutti i concorrenti, a tutto vantaggio di costi e sportività, e chi vale veramente uscirebbe da condizioni di maggior equilibrio.

arrivare a selezionare un livello sempre più alto di agonisti che porti a conseguire risultati a livello internazionale, dall'altra la scelta di rallentare i ritmi per consentire ad una platea maggiore di partecipare all'attività agonistica, anche di livello medio/alto, recuperando valori di tipo sociale che si stanno perdendo. Qual è la tua opinione? Se si vuole perseguire l'obbiettivo di avere una ristretta cerchia di agonisti fortissimi per la nazionale ed i risultati internazionali 'unica scelta è quella di una Superelite di 10/15 formazioni in campo nazionale, con un movimento di denaro che giustifichi le esasperazioni e gli sforzi e gratifichi chi vince, ' -•

Ho scritto in varie sedi che secondo me l'agonismo e la Federazione che lo promuove sono ad un bivio "politico": da un lato la scelta di continuare su di una strada sempre più esasperata ed esasperante per

T ^

con tutte le problematiche che questa comporta; se invece si vuole mantenere un livello più amatoriale, allargato, con una base più ampia, bisogna dare delle limitazioni che attenuino le differenze tra i singoli, poi le caratteristiche di ognuno porteranno a trovare il proprio livello agonistico, ma in condizione di maggior equilibrio. Non dobbiamo dimenticare che questo è uno sport dilettantistico in cui anche chi vince non vince nulla o quasi, se non titoli simbolici. Il pescatore agonista non guadagna nulla dal suo sport, spende solamente. Allora io credo si debba rimanere in un ambito amatoriale, cercando di recuperare quei principi di solidarietà ed amicizia degli sport amatoriali che in generale si stanno perdendo. Ci salutiamo parlando di sci, di cui è maestro, e di montagna. Probabilmente adesso, mentre scrivo queste note, sta scendendo da qualche pista della Val di Passa...


r/^y//^

OVER FISH SNC di PROCACCI & SARTORI Via Noè Lucidi n. 35 - 64100 TER AMO Tei. +39 0861.240.268 - Fax +39 0861.558.568


,12/11/2011 .

M ..o.f.000,00


.n

Certi

non è uno di di la dì tra

qualcuno il Si conclude così con la di al 2011. e accompagnatori. .

un

"fi Testo di Alessandro Scarponi - Foto di Francesco Capomassi

stellato è un piccolo paese della bassa ferrarese di poche anime, situato nelle terre di mezzo tra mare e Ferrara, che per un giorno è diventato la capitale italiana della pesca sportiva. Il Circondariale, che tante soddisfazioni sportive ci ha regalato nel corso del 2011, è stato teatro ancora una volta della più grandiosa gara di pesca che non ha eguali in tutta Europa. La seconda edizione dell'ltalian Master, evento ideato da Pesca In e Match Fishing, oltre alla competizione di pesca sul Valle lepri e alle Vallette, prevedeva anche l'anteprima 2012, una mostra mercato delle novità presentate dalle aziende del settore pesca. Dalle luci dell'alba il volto del piccolo paesello tranquillo fino al giorno prima si è completamente trasformato grazie all'arrivo di circa un migliaio di persone distinte da divise colorate e dialetti di tutta Italia.

Per un giorno tanti amici si sono ritrovati e la pesca, che è il filo conduttore, di tante amicizie ne ha costruite di nuove.

Un evento di successo La festa italiana della pesca al colpo è "scoppiata" all'interno del palazzetto dello sport di Ostellato insieme alle aziende espositrici, Colmic, Tubertini, Maver e Trabucco, una festa nella festa perché questo grande evento sportivo si è unito alla sagra locale dedicata alla zucca "violina". Ma l'Italian Master è stato anche un evento dal sapore internazionale poiché diversi protagonisti sono arrivati da oltre confine, in particolare dall'Ucraina e dall'Ungheria tanto per citare i più lontani. Match Fishing e Pesca In, in collaborazione con la società Città del Rubicone Daiwa, sono riusciti a

Pesca In

,._


La gara sta per iniziare, i concorrenti si consultano con gli amici per gli ultimi dettagli.

\'

t*

conquistare il consenso di tutti: istituzioni locali e sportive, aziende del settore e pescatori, e 'economia locale ne ha tratto sicuro beneficio visto che nel raggio di 20 chilometri tutti gli alberghi e i ristoranti hanno avuto un forte incremento di clienti. Ma perché 'Italian Master è diventato un evento di successo? Molti intervistati hanno dichiarato che questa è

una delle poche gare importanti dov'è possibile pescare spalla a spalla con i grandi campioni della pesca al colpo e l'opportunità vale il prezzo del biglietto di "ingresso". Se poi i campioni da ammirare sono i nostri ragazzi campioni del mondo la soddisfazione e 'emozione è sicuramente ancora più grande. Per un giorno quindi i pescatori hanno avuto

la possibilità di gareggiare con i loro idoli che magari durante 'anno possono vedere solo sulle pagine dei giornali, un modo decisamente elettrizzante per chiudere alla grande l'annata agonistica. Match Fishing e Pesca In, con la collaborazione della società Città del Rubicone, si sono dovuti fare in quattro per organizzare l'evento nonostante le mille difficoltà ri-

la cattura di una brenne da parte di un campione della Lenza Emiliana Tubertini.

IN»-

scontrate durante il percorso, ma nonostante tutto la voglia di fare qualcosa di nuovo per questo mondo della pesca era tanta e con orgoglio possiamo dire di esserci riusciti.

Gara ed esposizione Se 'edizione 2010 ha avuto successo un po' per via della novità, un po' perché si è crea-


ta l'opportunità di visionare in anteprima i nuovi prodotti delle aziende e un po' perché dopo pochi mesi sul Circondariale si sarebbero svolti i mondiali, quella del 2011 non era così scontata. E invece il popolo della lenza l'ha gradita, confermando la presenza e il piacere per questo tipo di eventi: d'altra parte anche in Inghilterra, seppur in misura più ridotta, molte gare di pesca vengono organizzate con a margine stand di attrezzature da pesca. Quindi gare di pesca ed esposizione di prodotti in contemporanea in un binomio vincente che deve essere allargato.

Arriva il freddo II canale Circondariale è uno stadio della pesca, unico nel suo genere, che anche quest'anno ha retto bene alla pressione di 1000 agonisti al sabato e altri 1000 il giorno dopo. Certo il canale non ha le stesse caratteristiche ovunque, soprattutto nella zona "botti" Valle lepri dove il fondale in alcuni tratti non va oltre i 50 cm. La pescosità nel Circondariale, risultata eccellente fino alla settimana prima, non è stata entusiasmante pervia del freddo arrivato prepotente solo due giorni prima su Ostellato bloc-

Intervìsta a Sacchetti e Camporesi - Team le Aquile Colmic Ovviamente la prima domanda è forse un pò scontata, ma quali emozioni avete provato quando avete saputo di avere realizzato il peso più alto di tutta la gara? • Camporesi: Ti dirò è stata una cosa fantastica, perché non capita tutti i giorni di primeggiare in un evento così importante. Questa è una bella manifestazione organizzata bene, con una marea di gente, con tutti gli stand delle marche principali, Colmic, Tubertini, Trabucco e Maver. Con una coreografia del genere abbiamo vissuto una giornata molto intensa, dalla mattina al momento della premiazione finale. E' stata un'esperienza fantastica a contatto con tutti i più grandi campioni nazionali del nostro agonismo; una sensazione stupenda per pescatori come noi. E' una possibilità che è stata data ad una moltitudine di pescatori di poter essere, almeno per una giornata, di fianco ai più grandi campioni... • Sacchetti: Anche per me è una bella giornata, adesso che la gara è finita posso tirare un sospiro di sollievo: per un problema alla nassa ho perso quasi tutto il pesce catturato e mi sarebbe dispiaciuto molto se avessimo perso per colpa di questo buco. Abbiamo trascorso una giornata indimenticabile, una festa dal primo mattino al tramonto. Nello specifico le classifiche dicono che avete portato alla pesa oltre 15 kg, è un peso impegnativo per tre ore di gara. Ci potete dire come avete impostato questa competizione? I Camporesi: Guarda se il mio compagno non perdeva tutto quel pesce per il buco nella nassa il peso sarebbe stato almeno il doppio. Comunque noi abbiamo impostato la gara a 13 mt sul tiro della roubaisienne. Abbiamo usato prodotti Colmic sia per quanto riguarda la pastura che per le terre. Tecnicamente come siete partiti't • Sacchetti: Abbiamo alternato le lenze da mezzo grammo ad 1,5, tendenzialmente rimanendo sul pesante per non perdere la taglia delle breme. La pasturazione è stata fatta abbondante all'inizio con terra anche impongata con fouille. Allora Massimo e Gianluca, vi ringrazio di questa chiacchierata. • Camporesi: Noi siamo molto contenti a livello di Sezione Provinciale di Forlì Cesena per questo successo in una gara di 900 persone. E' un motivo di vanto per tutta la provincia. Grazie ancora e complimenti per la bella gara organizzata.

Una competizione avvincente e combattuta fino all'ultimo secondo di gara Un campione della Poi. Oltrarno Colmic ci prova con la canna inglese a metà canale.


Il momento delle premiazioni finali è sempre una festa e all'ltalian Master l'allegria non è mancata.

cando 'attività del pesce e abbassando di molto le mangiate. Ecco questo è il pelo nell'uovo riscontrato se proprio lo vogliamo trovare. La gara comunque si è fatta ed alla fine la festa è risultata ben riuscita.

La tattica Al via la tattica è chiara, quasi tutti i concorrenti hanno concentrato la pasturazione sulla canna da 13 mt, buttando 9/10 palle di pastura abbastanza scura per fare il fondo su cui pescare durante le tre ore, poi con la scodella altre palle più piccole di terra con il fouille in mezzo e altre molto impongate sempre con fouille in mezzo. Poi con la fionda un secondo fondo è stato fatto alla distanza tra i 30 e i 40 mt dalla riva dove pescarci con la canna inglese in caso di insuccesso con la roubaisienne. La partenza è stata molto lenta, poche le mangiate con la roubaisienne,

solo qualche cattura, qualche pescetto di pochi etti, e anche chi è partito subito fuori all'inglese non riesce a trovare miglior gloria. La prima ora passa e le cose non cambiano, poi il sole sale e sulla linea dei 35 mt qualcuno trova qualche pesce in più pasturando in modo continuo con palline di somma farcite di fouilles e ripassate sulla pastura prima di essere lanciate. Nelle fasi finali della gara il sole alto di fronte impedisce quasi completamente la visibilità, tanto che i garisti per riuscire ad intravedere il galleggiante hanno dovuto indossare occhiali scuri e compiere acrobazie sul panchetto per non perderlo di vista.

Top five Per la cronaca la gara è stata vinta dalla squadra II Vairone Maver rappresentata da Domenico Nizzoli, Sergey Burdak, Francesco Bonaveri, e Davide

Gamberini i quali succedono nell'albo d'oro a Simone Carrara, Ferruccio Gabba, Umberto Ballabeni e Giuliano Prandi della Lenza Emiliana Tubertini vincitori della passata edizione. Due le penalità necessarie per vincere il Trofeo Pesca In e l'assegno da 1000 euro messo in palio dall'Ediservice di Firenze. Complimenti anche alla seconda squadra classificata, 'S.P.S. Ravanelli (Trabucco), che si piazza seconda con tre penalità e vince il trofeo Città del Rubicone oltre all'assegno da 600 euro. Terzo posto per la Lenza Emiliana Tubertini con 3 penalità con la forte squadra "A" che si aggiudica l'assegno da 300 euro e il trofeo messo in palio dal Bar Miky di Ostellato. Quarto posto per la Polisportiva Oltrarno (Colmic) che vince il trofeo messo in palio dal Ristori e Ostello Cà Anita e quinto posto per il Team Sarfìx Crevalcore che vince la targa offerta dalla rivista Noi Pescatori. Il

campo di gara è stato suddiviso in tre zone, due sul Valle lepri e una alle Vallette, ed ogni zona ha avuto una coppia prima assoluta che si aggiudica un assegno da 200 euro oltre al premio di settore da 160 euro. 1° Zona Valle Lepri: Luca Maffei e Fabio Maestrelli ASD L.P. Valdera L. Pontederese (Colmic) con 3,260 kg; 2° Zona Valle Lepri: Venturi Jader e Venturi Simone Team Sarfix Crevalcore con 7,180 kg; 3° Zona Vallette: Sacchetti Gianluca e Camporesi Massimo A.P.S. Le Aquile (Colmic) con 15,550 kg. Pesca In a margine della manifestazione ha intervistato i concorrenti Sacchetti e Camporesi del Team le Aquile Colmic prima coppia assoluta su 450 coppie iscritte (box). Le premiazioni sono terminate a metà del pomeriggio tra coriandoli e stelle filanti con 'applauso scrosciante a mettere la parola fine alla seconda edizione dell'ltalian Master. C

Hanno collaborato all'ltalian Master SDII Match Fishing, Pesca In, Noi Pescatori, Bar Ristoro e Ostello Ca' Anita, Bar Miky Ostellato, Città del Rubicone Daiwa, Comune di Ostellato, Fipsas Ferrara, Tubertini, Colmic, Trabucco, Maver Paioli, Nepa, Fipsas Nazionale.

56-

.Pbscaln


Acauista online. Da noi trovi tutto per la tua pesca!

INNOVATIONS

DRENNAN

MIDDY


PESCA AL COLPO non è

sinonimo dì Spìnadesco. un altro campo l'Adda, con una Imitata, che in termini dì e non ha a che fare con il che tutti conoscono. •k

A

maggio di quest'anno feci la mia prima uscita sul Canale Navigabile dopo un po' di tempo che mancavo e rimasi stupito dalla quantità di pesce che catturai. Non si faceva in tempo a calare 'esca in acqua che il galleggiante era già affondato. Cinquanta, cento, trecento, ottocento grammi, quale fosse la taglia non aveva importanza, piuttosto il numero di pesci che si allamavano. Certo poteva essere un caso. Potevo essere capitato sulla palla di pesce

Testo e foto di Matteo Maggi - www.fishingmania.it

che ogni anno staziona in tre, quattro picchetti, ma le notizie di alta pescosità giuntemi nei giorni successivi in altri posti mi hanno fatto pensare che forse in questo controverso canale qualcosa stava cambiando. La riprova c'è stata quando poche settimane dopo ci tornai in un picchetto più a valle. I risultati furono eccellenti per convincermi a realizzare un servizio sul rinato Navigabile, ma, tra una cosa e l'altra, non sono più riuscito ad organizzare nulla, finché un giorno ricevetti la

swcs

chiamata dall'amico Angelo Cantoni per la presentazione in anteprima dell'ultima serie di roubaisienne da bianco di marchio Colmic mostrate per la primissima volta al pubblico in occasione del Colmic Day di Umbertide. Di conseguenza perché non unire l'utile al dilettevole e approfittarne per testarle direttamente sul canale con le caratteristiche più adatte per la pesca in rouba? Visto il periodo molto avanzato, recarsi a Spinadesco avrebbe significato rischiare di non ve-

der affondare una sola volta il galleggiante, ed ecco perché mi sono ricordato di una possibile alternativa molto valida: il bacino di Tencara.

Conosciamolo meglio Questo posto coincide con il tratto terminale ad occidente del Canale Navigabile e determina di fatto la fine del canale che, secondo il progetto iniziale, avrebbe dovuto collegare Cremona con Milano, progetto che in seguito fu bloccato a poche centinaia di metri dalla costruzione del ponte sul fiume Adda per •


OLJUISSIAIA Vrf %tfPÌM^I I «MT «BH^ IF m» m

!

'


Tencara, il canale vivissimo motivi che realmente non sono stati ancora resi noti ma che facilmente si possono immaginare. Non sono pochi i pescatori che si chiedono cosa avrebbe potuto significare la possibilità di sfruttare per le gare un canale lungo almeno una quarantina di chilometri. Sicuramente tanto, ma forse non sarebbe stato tutto un bene. Giusto per dare delle informazioni sull'etimologia del nome di Tencara, è sufficiente sapere che deriva dal nome di una cascina in vicinanza del canale. Nonostante si tratti dello stesso canale su cui si pesca a Spinadesco, non sì può dire la stessa cosa per l'acqua presente. Essa, infatti, non può essere definita la stessa in quanto all'altezza dell'abitato di Acquanegra Cremonese sono presenti un paio di chiuse che dividono il canale in due parti. Se si dovessero avere dubbi, basta solo notare la differenza di popolazione vegetale preLa roubaisienne è la canna regina in questo tratto di canale, con risultati discreti anche nei periodi freddi.

sente sul fondo. Dalla darsena di Cremona fino ad oltre 'inizio del campo gara di Spinadesco non vi è una sola alga tra il sottoriva e il centro canale. Dal ponte di Grotta d'Adda fino alla conclusione del canale, al contrario, entrambe le sponde sono tappezzate di vegetazione subacquea, presentano un'altissima quantità di persici sole, presenti in passato anche sul campo iridato nel 2008, considerati come bioindicatori di purezza delle acque, e di conseguenza a tutto ciò la qualità dell'acqua è migliore anche alla vista. Per avere un'idea della conformazione del canale a Tencara, arrivando da Cremona mantiene la stessa larghezza finché non si slarga per circa una cinquantina di metri in una piccola darsena in cui conclude la sua "corsa". Volutamente ho sottolineato corsa visto che la corrente è pressoché assente e ne è prova l'alta presenza di alghe, le quali non sopporterebbero una velocità sostenuta della corrente. La profondità è leggermente maggiore rispetto a valle, anche se sono sufficienti quattro pezzi di roubaisienne per la realizzazione della lenza.

Un autunno particolare Acqua ferma e sponda in piano, due caratteristiche che sono sufficienti per testare queste nuove canne di marchio toscano. Angelo si presenta con la 5033, mentre gli altri due compagni di avventura, Roberto che è socio e agonista nella stes-

sa società di Angelo ed Ernesto, agonista e titolare del negozio di pesca New Moby Dick a San Giuliano Milanese, proveranno la 4022 e la 3022. Di norma è possibile pescare anche con la canna all'inglese in questo tratto, ma il più delle volte la fitta vegetazione presente al centro del canale impedisce una buona azione di pesca. Certo non posso non ammettere di aver azzardato molto la scelta del posto trovandoci in pieno autunno con le temperature ben più basse rispetto ai mesi estivi. Inoltre, la giornata non è iniziata nei migliori dei modi, con una fitta nebbia ad accompagnarci prima lungo tutto il viaggio ed in seguito fino a metà mattinata, lasciando a malapena intravedere la sponda opposta. Nonostante la nebbia, nonostante fosse novembre, il canale ha lasciato stupiti tutti noi quando abbiamo visto la quantità di alghe presenti per almeno i due terzi del canale. Fortuna volle che queste fitte alghe iniziassero a 12 mt da riva consentendoci di pescare, altrimenti avremmo dovuto cambiare posto per impraticabilità di pesca. Alghe che comunque ci hanno garantito un.'ottima pescosità, forse troppo alta a dispetto delle aspettative. Carassi e carì, queste non più grosse di 100 gr, l'han

fatta da padrone, non solo sul fondo ma anche in superficie. Tutto ciò abbastanza inusuale per il periodo, ma che può essere ammissibile se teniamo conto che 'estate ha avuto una durata più lunga del normale spingendosi fino ad ottobre inoltrato e che le temperature a malapena sono scese sotto gli 8°C solo alcune notti. In un canale come questo l'arrivo del freddo comporta l'uso di montature morbide con piombature non superiori al grammo in caso di acqua ferma. A Tencara il pesce è abituato alla presenza delle alghe e rimane in attività più tempo rispetto a Spinadesco.

Galleggianti e montature L'alta presenza di minutaglia ha obbligato all'uso di grammature più pesanti, ma la scelta dei pesi da utilizzare è a discrezione del pescatore una volta giunto sul canale. Importante, come consigliato dai protagonisti di giornata, scegliere accuratamente il tipo di galleggiante da utilizzare, se con la deriva in fibra di carbonio o metallo. Viste le condizioni di acqua ferma che si possono usualmente trovare a Tencara, diversamente da Spinadesco che ultimamente presenta corrente sostenuta in al-


cuni giorni, sono migliori i galleggianti con deriva in fibra di carbonio, in quanto risultano più sensibili alla mangiata. Di norma la montatura del Navigabile si costruisce in 40 cm, con un bulk alto con pallini tra il n.6 e il n.10. Se, come nei tratti simili a Tencara, abbondano i carassi e le carpette di taglia mista tra i 30 e i 700 gr, allora si può chiudere la montatura, come ha fatto lo stesso Angelo, per cercare di raggiungere più velocemente il fondo e tentare il pesce di taglia. In condizioni di acqua calda i cagnotti sono sicuramente più utili della pastura, ma anch'essa non è da escludere totalmente. Il pesce a Tencara non è abituato a mangiare come a Spinadesco e ha molta più fame. Di sicuro potrebbe rispondere positivamente. Quello attuale è stato un caso sicuramente particolare, dettato dalle condizioni di acqua ancora non eccessivamente fredda, ma durante il periodo invernale la pastura perde gran parte della sua importanza. Il pesce si muove poco e predilige proteine animali, come i cagnotti o i vermi piuttosto che la pastura.

Canne ad hoc Le condizioni trovate durante la realizzazione di questo servi-

Da novembre a marzo la temperatura dell'acqua diminuisce ed il pesce necessita di esche sostanziose quali mais, cagnotti e vermi.

zio non potevano essere mi gliori per testare le neonate di casa Colmic. Tre roubaisienne realizzate con un particolare carbonio rinforzato che aumenta sia la rigidità che l'azione di pesca. In condizioni di persistente pesce piccolo, come i carassi da non più di 500 gr, la 5033 impugnata da Angelo è sicuramente la migliore, risultando una canna indirizzata esclusivamente al pesce bianco, mentre le altre due sono più versatili e si adattano a casi di taglia maggiore, situazione non rara in canali come il Navigabile. In conclusione, un campo gara, poco capiente si, ma sicuramente molto comodo anche solo per andare a farsi una pescata di qualche ora e scoprire la faccia "più abitata" del Navigabile. G

Si vede che a Tencara ci pesca poca gènte: i carassi e tutti gli altri pesci presenti sono san issimi!


, \-:>^'-

;

1

1 lago è l'ambiente più difficile dove programmare un'uscita invernale, le sue acque ferme risentono rapidamente dell'abbassamento delle temperature, più dei fiumi dove la temperatura del'acqua impiega più tempo ad adeguarsi a quella esterna mantenendo sempre quei pochi gradi in più rispetto alle acque ferme. Per una sessione di un giorno molti di noi evitano la cava o il lago di grandi di62

mensioni, ma, se non vogliamo rinunciare, ecco alcune regole di cui tener conto. Quando si parla di ambienti come cave e laghi, soprattutto quando la quantità di pesce è limitata a pochi esemplari in uno spazio ampio, il "dove" è la parola d'ordine su cui basare il nostro approccio; la ricerca dei luoghi dove insidiare le carpe è vitale per non andare a casa infreddoliti e senza aver visto l'ombra di una pinna. Gran

';,

parte della riuscita dipende dalla conoscenza che abbiamo del lago, cosa che ci permette di scegliere una postazione favorevole. Le sue caratteristiche, la presenza di scalini, buche, zone riparate, alberi sommersi, zone ad acqua bassa o profonda, i diversi sottoriva, i tipi di fondale, insomma, se sappiamo com'è il lago è un gran vantaggio ma se non lo conosciamo abbastanza o sono le prime uscite invernali che

vi facciamo, è necessario riconoscere le zone dove lasciare l'inganno.

Scalini, buche, depressioni Una delle cose più auspicabili è farsi un bel giro del lago, anzi delle zone di interesse, quelle che rappresentano un possibile riparo invernale. Un'ispezione, oltre a scaldarci un po', ci fa guadagnare molto più tempo


di quanto non ne perdiamo in tentativi lanciando di qua e di là. Le carpe col freddo non sempre muovono, sono più i giorni di immobilità che quelli di perlustrazione che sarà più circospetta e breve in orari precisi rispetto al periodo autunnale dove la ricerca di cibo è attiva. Le zone da ricercare han(fip caratteristiche ben precise, come la presenza di dislivelli a formare buche più profonde, un gradone abbastanza ampio in una zona riparata del lago può ospitare le carpe invernali, le acque profonde conservano temperature maggiori e costanti a differenza delle acque basse. Le buche non necessariamente sono al centro del lago, può essere anche un angolo ad avere un

sottoriva molto profondo rispetto alla zona circostante. Le cave di ghiaia hanno sempre variazioni di livello generate dalle strade di risalita dei mezzi. Una misurazione del fondo fatta con un profondimetro o con un plumbing classico a galleggiante ci aiuta a capire la conformazione del fondo in una determinata area.

I rifugi riparlali Altra zona di interesse, visibile ad occhio, è quella formata dai rifugi riparlali, owero tutto ciò che è sulla sponda, in acqua e non, ad indicarci possibili zone di stazionamento invernale. Se in estate può essere una zona d'ombra, un manufatto, un pontile, un er-

Francesco con una bella e sana regina invernale.


•; = ' & Features baio, d'inverno gli alberi sommersi o semìsommersi rappresentano le zone migliori, quando le carpe sono ferme preferiscono stare sempre in posti sicuri e tra i rami in acqua lo sono di certo, tra di essi inoltre possono trovare con più probabilità quel poco da mangiare che l'inverno gli riserva. Questi rifugi nei laghi naturali e nelle cave sono frequenti: se un carpodromo ha infatti una sponda regolare e rettilinea, questi hanno invece forma irregolare e diverse caratteristiche dovute alla rinaturalizzazione nel tempo. Sponde arti-

. : : : : riparato dal vento e con acqua profonda, lo spot - : • ; -;:a:ato la carpa più grossa. L'isolotto con acqua bassa ri - una giornata soleggiata può offrire alcune chances.

Ifl

*•

• 1 1

-

>< s ,iX


fidali o piccole chiuse create dal proprietario rappresentano zone di interesse come anche isole presenti all'interno del lago, ma qui è da valutarne la profondità attorno, la posizione e il soleggiamento.

Tempo e vento Un giorno piovoso è diverso da un giorno soleggiato, una pioggia fredda è diversa da una pioggia calda, una zona a nord da una a sud ecc. Piccoli cambiamenti hanno più influenza d'inverno che d'estate, soprattutto nel soleggiamento. Dove

:

il sole batte per primo e resta a lungo è uno dei luoghi dove le carpe possono muoversi, molte volte ad inizio inverno ci è capitato di pescare in ambienti naturali carpe in molto meno di un metro d'acqua e spesso erano grossi esemplari che nelle ore centrali andavano a scaldarsi ai raggi del sole se non c'era vento a battere. Il vento, muovendo la superficie dell'acqua, ne sposta le temperature e gli elementi: se in estate le sponde battute sono preferite poiché lo smuovere porta alla luce ciò che è sul fondo, in inverno è la calma che va ricerca-

Esche e pasture Una delle regole cui ci atteniamo d'inverno è dare poco e

Attrezzatura Quando si pesca in zone determinate, la scelta dell'attrezzatura va fatta in base al tipo di rischio che si corre, poiché pescare vicino ad un ostacolo quale un albero sommerso richiede la capacità di forzare sulla fuga del pesce verso di esso. Abbiamo così montato anziché due Purist Barbel Classic, una Classic ed una Barbel Power. E' una scelta obbligata quella di specialist da 2-2,25 Ib quando si pesca vicino ad ostacoli per esem-

Da sinistra, uno specialist hanger della Fox, le retine in pva ESP, piccoli method Fox e lead clip della Korum, infine un'ampia selezione di aghi e trapani sottili adeguati a boilies e boilies pellet di piccolo diametro.

ta, le zone tranquille sono le più produttive. Le isole ad acqua bassa vanno valutate secondo questo criterio, owero il combinato di direzione del vento e soleggiamento, essendo per lo più zone ad acqua bassa.

[approccio La sessione si è svolta in un ambiente non ricco di pesce ma di buona taglia molto pressato, cui si può dare persine un nome. Nessuna frenetica attività ma attese molto lunghe e tattiche col conta gocce, piccole quantità ma nel posto giusto. Due sono le tattiche utili allo scopo, pva e metodo. Una retina in pva capace di veicolare piccole quantità di mais, pellet, boilies tritate è un ottimo mezzo per dare poco alimento inA l - , x,.

torno all'innesco. Il secondo è il metodo che consente lo stesso di portare pastura ed esca veicolandole vicine, con la differenza che qui è possibile usare tutti gli sfarinati di nostra scelta seppur con una presentazione diversa rispetto al pva. In questa sessione abbiamo usato entrambi, un piccolo metodo con alette carico di sola pastura, sapendo di non avere minutaglia di disturbo, e una retina in pva.

piccolo. Sono due regole importanti, una carpa è meno restia ad alimentarsi di piccoli elementi che può analizzare nel suo lento ispezionare tipico dell'inverno e non ha bisogno di grosse quantità di cibo, per questo è più facile avere successo con una boilies da 10 mm con retina e metodo. La nostra provenienza dalla pesca al colpo traspare tutta in questa scelta, come in quella delle boilies, le Richworth Midi Boilies Tuttifrutti che sono prodotti adatta alla pesca al colpo e alla competizione, molto veloci e qualitativamente ottime, sia le 10 che le 14. D'inverno è molto importante avere con sé esche di diverso colore in modo da stimolare visivamente la curiosità del pesce, boilies dal giallo al bianco al rosso.

plari di buona taglia. Con esse due Baitrunner DL 4000 caricati con del Technium 0,28, e due rig molto semplici, un semifisso con un mini method ad alette della Fox e un semifisso con Korum lead clip e piombo secco per l'uso del pva. Il finale è un Kryston Silkworm da 15 Ib con legato un Korum 53 del 12, uno degli ami in piccole misure più robusti presenti sul mercato. La pastura utilizzata sarà un 50% di Swim Stìm Method Mix e un 50% di Marine Halibut Groundbait, entrambe di Dynamite Baits ed entrambe a base di farina di pesce, mentre un mix self made di fioccato di mais e pellet con pezzi di boilies per la retina.

Pesca In


Winter & Features

Abbiamo usato Per pescare in prossimità dell'albero sommerso abbiamo optato per la scelta di una Shimano Purist Barbel Power, una delle canne più interessanti della serie della casa nipponica dedicata alla cattura degli esemplari di taglia. La Barbel Power è una canna utilizzabile in due lunghezze, i 12' classici e i 13'. E' una delle poche specialist da 13', lunghezza che ne consente un proficuo impiego nei grandi fiumi. L'innesto è privo di anelli e può essere inserito anche a canna già montata. E' dotata di cime avon da 2 Ib e quiver con tre quiver dal test Curve di 3,6 e 7 once. L'impiego alternativo oltre al barbel fishing è a carpe in cava soprattutto a method. Piccole e colorate, KGI(marrone), White Chocolate (bianco), Strawberry Jam (rosso), Luncheon Meat (rosa), Pineapple (giallo), Tuttifrutti (arancio), la gamma cromatica in inverno deve essere la più ampia possibile.

La sessione Ci siamo posizionati su una piccola punta verso la fine del lago dalla quale era possibile raggiungere due luoghi di interesse: una chiusa nei pressi di un angolo con acqua calma e profonda e un albero in acqua. Il primo spot è frontale, 'altro a sinistra, 'albero destinato alla 2 Ib. Il tempo di attesa sappiamo essere molto lungo e la prima partenza la avremo dopo tre ore, un carassio intorno al chilo, una sorpresa poiché qui sono più rari delle carpe. La seconda partenza dopo 15 minuti ed è ancora un carassio. Effettivamente le piccole tocche precedenti neanche registrate Mando cerca in tutti i modi di impedire al pesce di andare verso gli ostacoli con la sua Purst Barbel Power.

dall'avvisatore ci avevano lasciato qualche sospetto. Per attendere il vero bip ci vuole un ora, stavolta è una carpa che mostra la sua forza sin dalla mangiata, fuggendo verso 'albero a più non posso. Tento di fermarla ma un giro di troppo di frizione fa slamare il pesce, sono istanti concitati, bisogna essere reattivi ma stavolta è l'amo a tradirmi. Il secondo bip arriverà ne primo pomeriggio nell'angolo profondo. Un combattimento lascia presagire un bel pesce, e così si rivela una bella regina che ci accorgiamo aver preso già in un'altra sessione. Il terzo pesce parte un'ora dopo, stavolta verso l'albero, ma riesco a fermarne la

corsa deviandola verso sinistra: sarà una bella regina in piena salute. Due bei pesci in una sessione così ci rendono già soddisfatti, soddisfazione che si concluderà con un'ulteriore regina sui 3 kg. Soddisfatti perché nel lago la popolazione di carpe è dawero ridotta, pesci tra i 3 e i

10 kg, molto pressati e con molta esperienza, sui quali siamo riusciti ad avere la meglio partendo da una convinzione, cioè che possiamo avere esche e pasture di ultima generazione o il miglior rig che esista, ma se 11 lanciamo dove non c'è pesce c'è poco da fare. C

Angoli profondi, alberi in acqua e buche sono le chiavi del successo


TUE PflSS

BBOfifm

4 mesi in regalo

4 mesi in regalo

3 mesi in regalo

Jk

>

Siamo SII

/!E

......................................................................

........................................................

GAP

FAX

....................................

Eoi Service www.edlservice.it E

3 mesi in regalo

3 mesi in regalo NOME

..................

fi Pesca in Mare €66,00 €42,00

CITTA

...............................................

PROV

NON SI

IN

ttuato il pagamento in contanti

D Ho effettuato il versamento su c.c. postale 343509 intestato a Licosa SpA

ttuato il pagamento tramite assegno bancario

[H Carta di credito:

trattamento dei miei dati personali, in base alla cer fini strettamente commerciali

si LJ NOD

€66,00 €42,00

^""^ Abbonamento 1 anno - 12 numeri

5 e/o fotocopiare il tagliando, e spedirlo a: p.A, - via Duca di Calabria, 1/1 - 50125 Firenze

^~^ Abbonamento 1 anno - 12 numeri

[~| Pesca In

E-MAIL

D Carta SI D VISA

D Mastercard

N'nnnnnnnnnnnnnnn 0/2 non Firma de! titolare_

r~j Pesca da terra €33,so €25,00 ^~^ Abbonamento 1 anno - 12 numeri

fi JP4 Aeronautica € 57,50 € 40,00 ^~^ Abbonamento 1 anno- 12 numeri

[~~| Panorama Difesa € 52,30 € 36,00 "~~"^ Abbonamento 1 anno- 11 numeri


PESCA ALLA PASSATA

1

primi pesci a risentire dello sbalzo termico sono i barbi, non smettono di nutrirsi ma rallentano molto e si localizzano in posizioni riparate, diventando così molto difficili da catturare. Chi invece rimane attivo per tutta la stagione fredda è sua maestà il cavedano. Il più nobile dei pesci d'acqua dolce, infatti, si insidia tutto l'anno, e anche nei giorni più freddi riesce a regalare emozioni ai pescatori intrepidi che sfidando i rigori invernali decidendo di tentarlo. IResealn

fredda è trovare la per una dì il il dei e il dei fiumi genera correnti vorticose, non le che intorbidiscono e creano di massima per la Tuttavia, c'è per una di

La tecnica è sempre la stessa, in passata, i finali e gli ami microscopici, per esca bigattini, l'unica cosa che cambia è il galleggiante che deve essere

*

Testo e foto di Davide Galeotti

rapportato al maggiore flusso d'acqua. La portata del segnalatore va sempre individuata in base al posto di pesca, diciamo che 'ottimale va da

0,50 ad 1,5 gr: queste grammature ci permettono di pescare in quasi tutti i fiumi appenninici, vista la portata esigua ed il regime torrentizio.


Scelta del luogo e preparazione In questo giro sono accompagnato dall'amico Willer di Cesenatico che nella stagione fredda preferisce pescare i cavedani del Bidente al posto di cefali e branzini che invece sono le sue prede preferite nel periodo estivo, e devo riconoscere con discreto successo. Scegliamo per la nostra pescata un punto del fiume molto comodo dove si allarga formando un'ansa, e ci posizioniamo su di una spiaggetta di ciottoli che degradano in maniera brusca a qualche metro dalla riva. Questo ci permette di pescare poco immersi in acqua, ed in questa stagione non è cosa da poco nonostante i waders in neoprene ed i calzettoni di lana grossa, perché 'acqua gelida del fiume non perdona. Dicevo molto comodo, ma per questo motivo anche molto frequentato, dove nuotano cavedani a dir poco sospettosi, infatti le prime passate vanno a vuoto per entrambi. In questo periodo è difficile calcolare la giusta quantità di bigattini da

II freddo attanaglia lo stivale di gomma e quasi ti blocca la circolazione, ma il cavedano appena catturato scalda certamente il corpo e ti mette voglia di continuare a stare a mollo.


Cavedani d'inverno

Qui in basso e sotto, due bei pezzi di taglia molto ben lavorati con terminali fini e accorti, data la tipica sospettosità di questo pesce.

gettare in acqua per richiamare i pesci, perché, avendo il metabolismo rallentato, si rischia, pasturando in modo eccessivo, di sfamare i pochi in attività. Al contrario, gettando poche larve si rischia che la corrente le disperda senza che esse arrivino sul fondo, vanificando così il nostro tentativo di richiamarli. L'amico Willer tenta pescando più leggero del dovuto di catturare qualche cavedano a mezz'acqua, gettando poche larvette in modo continuo, io al contrario pesco più pesante e pasturo in maniera più decisa per creare un buon banchetto sul fondale. Come segnalatore uso uno 0,50 gr di forma sferica perfetto per effettuare la trattenuta, il mulinello imbobinato con dello 0,11 ed un finale dello 0,07 al quale ho legato un amo del 25, il finale sottile mi permette di ingannare meglio i pesci sospettosi di questo spot, però chiaramente mi mette in condizione di rischiare la rottura quando ad abboccare è un grosso pesce.

La tecnica vincente La prima abboccata mi regala una cattura discreta, un cavedano di circa 6 hg: questo mi da fiducia sulla tecnica impie-


Tre momenti di pesca, dall'innesco alla passata non senza una piccola dose di brumeggio, per catturare l'attenzione dei ciprinidi che in acque medio/basse sostano per cercare di mangiare qualcosa.

gata, ma dopo dieci minuti senza più abboccate capisco che qualcosa non funziona. L'amico Willer che di fianco a me pesca a mezz'acqua, pur non avendo ancora catturato, dice di aver visto diverse "toccate" e così, valutando l'informazione, decido di staccarmi leggermente dal fondo che, probabilmente tappezzato di foglie, rende vano il mio tentativo di presentare l'esca in modo corretto. In questo modo riscontro subito un paio di mangiate, ma non arrivo in tempo con la ferrata. Aggiungo allora un pallino del 12 sopra alla scalata di piombi che ho in lenza causando una sorta di zavorra in eccesso, in questo modo il galleggiante lasciato libero di defluire con la corrente affonda da solo e rende impossibile la pesca, ma trattenendolo sapientemente ed accompagnandolo nel suo percorso si crea una sorta di taratura a bolla, cioè si mostra solamente un puntino causato dalla sommità dell'antenna: in questo modo anche la più timida abboccata mi viene segnalata. Tuttavia non è certo comodo perché richiede un controllo costante nella passata, però è tremendamente efficace, tanto che incomincio a catturare con continuità. Il primo pesce che aliamo sembra un treno, invece è solo un cavedano di media taglia agganciato in una pinna laterale, probabilmente sfiorando la lenza col corpo trasmette l'abboccata al segnalatore che, così tarato, se-

gnala il minimo contatto; poi un susseguirsi di catture che mettono a dura prova l'esile finale. L'amico Willer nel frattempo non cattura pesci, ma caparbio continua nel pescare a mezz'acqua convinto della sua tecnica. Probabilmente la mia lenza risulta più efficace perché un po' più pesante, permette all'esca di radere il fondo e di farla viaggiare con la stessa velocità dei bigattini gettati in pastura.

Una costanza premiata Continuando le mie passate arriva il momento magico, scorgo l'antenna del segnalatore rallentare nel suo scorrere, non penso, ferro, e la mia 6 mt s'inarca disegnando una parabola. Un bel pesce, sicuramente un barbo, dice Willer, ma io sento che non è un barbo: il modo di difendersi una volta allamato non mi lascia dubbi, è un cavedano di taglia, e qui comincia l'emozione di una sfida che è tutt'altro

che impari. L'esile finale tiene al carico dichiarato di 800 gr, al nodo ancora meno, l'amo fa presa al massimo su un millimetro di cartilagine. Il pesce in canna è superiore al chilo: dalla mia gioca il fatto che la temperatura intorpidisce un po' i muscoli dell'amico pinnuto, oltre alle mie gambe, dalla parte del pesce invece la mole che permetterebbe di spezzare il finale con una testata brusca, ma fortunatamente impedisco ciò assecondando col polso ogni sfuriata e, dopo dieci minuti

buoni di lotta serrata, ho la meglio sul pingue ciprinide che sì lascia guadinare e si mostra in tutta la sua bellezza. Appena il tempo di abbozzare una frecciatine all'amico Willer, che subito incanna un pescione e mi zittisce. Avvalendosi di un finale dello 0,08 lo salpa con discreta disinvoltura, anche lui un pesce stupendo. Concludiamo la pescata con una certezza: vale la pena di soffrire un po' di freddo se i cavedani invernali ci regalano soddisfazioni come quelle di oggi. C

II nostro collaboratore ed esperto di passata, Davide galeotti, con una bella cattura chiude questo interessante servizio invernale di Inizio d'anno.


-

>+

i^iiSS*

,J

VY

,7 I

^.

Abbiamo iniziato ad evidenziare alcune "cose certe" nella pesca della trota in =; - ; = :"=tti, aspetti deli

ricorso all'esperienza accumulata in lunghi anni di passione e ricerca tecnica - : E E : - : = iche assumer comportamento assimilabili a dati pseudo scientifici, se ci vogliamo dare importa - : E : = s semplicemeri l'argomento gare in tutti i vari aspetti, a partire dalla preparazione tecnica sino alle att-ezzature, ma anche quell'atteggiamento personale con cui si deve affrontare l'agonismo a qualsiasi livello.

E

Jsin troppo owio che per pescare si deve disporre di canna, mulinello, lenza ed esche, ma bisogna anche essere preparati bene nell'abbigliamento in qualsiasi stagione dell'anno e nelle "cosine che servono", ovvero gli accessori vari. Quando si parla di agonismo vero e regolamentato della pesca, non si può prescindere dai documenti necessari per affrontare la prima e le numerose altre gare che seguiranno nel tempo, speran-

72

Pesca In

do che sia un lunghissimo tempo, ma questo aspetto lo tratteremo per ultimo. In tanti altri articoli abbiamo trattato diffusamente delle canne, ma lo abbiamo fatto pensando che il destinatario delle nostre informazioni fosse un pescatore magari alle prime armi, mentre invece ora il nostro ideale interlocutore può essere un garìsta che ha già capito da qualche tempo che cos'è una gara e come ci si deve organizzare per sfidare gli altri concorrenti.

Un occhio al vicino La prima cosa, la più importante in assoluto, è di avere in testa e nel cuore che si gareggia per vincere e che può anche succedere di non riuscirci. Per questo non potrà mai mancare ad un garista anche la più insignificante novità che esiste sul mercato e fuori di esso. Questo vuoi dire che la ricerca non deve mai fermarsi, sia nelle attrezzature che soprattutto nella tecnica

di ces:a :e~e~;: ben prese-:; re : arre dei tuoi av\e"5" :_: z e-e migliorato une ce; ~* - : aspetti della pesca :e ~- r::a in lago. Se vuo; '. —e-e "~ cuoi partire in '."'-=' r \~- :e:nica, devi serc'e esse'e ~- :oo, e difatti ogni ve :a re :es:ri e ti trovi vicine so -- '- "2 cascatore o garista de/: ccniroilare come si muove ce r cre :i può sempre nsec-3'e Qualcosa, anche se sei già un grande garista. _a differenza che passa


U\V'^sJ

HtV «-i

cnica e delle relative attrezzature che, facendo itto alcuni aspetti la forma di regole di ìri.... Così in questo servizio vogliamo trattare soprattutto dello spirito di gara, cioè it Testo e foto di Angelo Ramella & Gino Soffritti

tra un pescatore che si diverte pescando le trote in laghetto ed un concorrente in gara è abissale, perché il primo ha un solo avversario, che è la trota, mentre il garista ha, oltre evidentemente la trota, anche altri avversar! che sono gli appartenenti ai suo settore di gara. Non basta quindi vincere il duello con la trota, perché per vincere in gara è indispensabile anche combattere e battere in duello altri nove garisti, tanti quanti sono stati

sorteggiati nel tuo settore. Ci vuole perciò un'estenuante attenzione a quello che catturano e come, e non è per niente facile essere in grado di farlo. I migliori garisti non sanno soltanto pescare le trote, ma devono essere in grado di vedere e valutare contìnuamente eventuali modifiche di tecnica e di cambiare modo di pescare nel più breve tempo possibile. Come si può sopperire a questi repentini cambiamenti?

I piccoli cestelli per le esche sono già pronti per l'innesco, ma la rastrelliera con le canne montate e da utilizzare velocemente nelle varie fasi della sessione agonistica è molto importante.

Il set di canne Si deve disporre di un set di canne già montate che possano rispondere ad ogni esigenza. Oggigiorno ci sono portacanne reperibili in commercio in grado di ospitare da 14 a 16 canne, un set di canne che può effettivamente risolvere ogni problema tecnico. Il set di canne sì può dividere in tre parti: le canne da piombino, le

canne da bombarde, le canne da megabombarde che corrispondono a tre classi similari, lancio leggero, lancio medio e lancio pesante. A seconda dei laghi dove si andrà a gareggiare il set può variare nel numero delle canne per ognuna delle tre classi, ma di norma le canne più numerose saranno quelle da piombino e da bombarde e meno numerose quelle da megabombarde perché i laghi

Itesealn


Strategie di

,"

grandi/grandissimi sono i meno utilizzati nel giro delle gare importanti, e quasi del nulla utilizzati nelle gare non titolate dove si va quasi esclusivamente per divertirsi a pescare in gran numero le trote. Owiamente per questo tipo di gare è indispensabile gareggiare in laghi piccoli per avere una notevole concentrazione di pesci da catturare. L'esempio più lampante sono le cosidette "24 ore", gare di lunghissima durata la cui partecipazione è prevista per quadrette. E' owio che nei laghetti dove si svolge questo tipo di gare è inutile portarsi un set di canne che comprende le megabombarde, ma saranno

numerose le canne da piombino e da bombardine, magari anche doppie.

I mulinelli

meno sette/otto montate con piombino, vetrino e corondna prevedendone quattro con piombini di diverso peso, due a vetrino e due a coroncina ed altrettante canne per il lancio medio, montate tutte a bombarde di diverse caratteristiche. Per il lancio pesante di solito si prevede di montare solo due o tre canne, ma come si è detto prima la conoscenza del campo di gara è determinante per la scelta delle canne. Il mulinello ideale da accoppiare alle canne da piombino deve essere leggero e con bobina bassa perché non serve avere 150 mt di filo quando si devono effettuare lanci corti, mentre è impor-

;, , .."C.,'

tante che la bobinatura del filo sìa piena a sfiorare il bordo della bobina. Tante volte Gino ha ricordato che il mulinello che usa con grande soddisfazione è il Vertigo della Tubertini e, nel caso delle canne da piombino i Vertigo 3500 e 4500 sono la scelta ideale, ma è anche molto valida la scelta del mulinello Zauber, sempre commercializzato dalla Tubertini, nelle diverse dimensioni con le sigle 1000 - 2000 - 3000 - 4000.

\a conoscenza dei laghi e

l'esperienza acquisita in gare precedenti sono determinanti per la preparazione non solo del set di canne ma anche delle montature e delle zavorre, e l'appartenenza ad una società che gareggia da tempo ed è molto attiva costituisce un altro fattore importante per presentarsi sui campi di gara preparati al meglio. Di norma nel set ideale delle canne da lancio leggero ci possono essere al-

4 chiacchiere con Gino Gino, dopo aver evidenziato quali sono gli aspetti dell'agonismo della pesca

-mi?


alla trota in lago, possiamo compilare una scheda dell'ideale set di canne per partecipare alle gare che si svolgono in laghi piccoli e medio grandi? Innanzitutto voglio dire che quello che ti sto proponendo come scheda e schema di gara è ciò che faccio ogni volta che mi preparo per una competizione a qualsiasi livello perché ^accolgo in pieno il tuo pensiero che in gara si va per vincere, ma si deve essere preparati a non vincere. La variabili sono tante in gara, ad esempio il sorteggio del numero di partenza, il cosiddetto "giro", cioè le varie tappe lungo le rive del laghetto, la composizione del settore con la presenza o meno

di grandi awersari, l'umore delle trote e la predisposizione ad imbrancarsi e girare per il lago con la fortuna di seguirle per tutto il tempo di gara o al contrario non trovarle mai molto numerose, il meteo che potrebbe favorire chi non soffre la pioggia e sfavorire in maniera drastica chi invece non la sopporta e la odia. Insomma, non c'è niente di scontato e quindi la prima qualità di un garista è lo spirito di adattamento a qualsiasi condizione, patrimonio di chi ha calcato le rive dei campi di gara per tanti e tanti anni. La seconda qualità di un garista "giovane" è di essere affamato di sapere come si deve pescare in gara. Tante volte perdere un piaz-

zamento, ma avere capito davvero il perché osservando gli awersari, verrà capitalizzato in futuro con il premio di guadagnare tanti altri preziosi piazzamenti. Certo che gli aspetti psicologici contano anche nelle gare di pesca alla trota in lago a volte più di quelli tecnici, e quindi ne ritorneremo a parlare più diffusamente non dimenticando anche la preparazione fisica. Ti propongo di compilare la scheda di preparazione del set di canne iniziando con i laghetti per poi passare a quelli medio grandi ed infine a quelli grandissimi.

Per le gare in laghetto quelli che hanno una distanza tra le rive non oltre i 40 mt preparo un set composto da 12 canne di cui 4 da piombino, 2 da coroncina, 2 da vetrino, 2 da galleggiante, 1 da calimero e una da bombardina. Questo il dettaglio ricordando che le canne che uso sono le Verbanese Record EVO e che brevemente indicherò come Evo. Iniziamo con le 4 canne da piombino di cui le prime 3 per la partenza in gara ed 1 per la ricerca negli ultimi turni. Eccole: Evo 0/T, dove T sta per "da tremarella", da 4,5 gr; Evo 1/T da 3,5 gr; Evo 2/T da 4 gr; Evo 4/T da 3 gr. Le 2 canne da coroncina sono: Evo 3/T da 3 gr; Evo 6/T da 2,5 gr. Le 2 canne da vetrino sono:


Strategie di gara Evo 5/T da 3 gr; Evo 8/T da 2 gr. Le 2 canne da galleggiante sono: Giemme teleregolabile da 5,50 mt; Giemme teleregolabile da 6,50 mt. La canna da calimero è una Evo 7/T da 5 gr affondabile O o 1 gr; la canna da bombardina leggera è una Evo 0/B dove "B" sta per bombarda da 6 gr. Forse è inutile ricordare che queste informazioni, anche se sono destinate ai garisti, sono ugualmente utili per quei pescatori che vogliono affrontare la pesca della trota nei laghi attrezzati al massimo. S,i è owio ma vorrei aggiungere che chi arriva ad attrezzarsi a questi livelli è persine pronto per pensare di darsi all'agonismo. Tecnicamente è al top. Ritornando alla scheda precedente, devo dirti che il set di canne è pensato per gare che si svolgeranno quando ancora il tempo è freddo, e difatti 'inserimento delle due canne da galleggiante è dovuto proprio pensando al periodo invernale per cercare le trote quando sono piuttosto pigre, dopo aver superato il periodo della riproduzione. Adesso passiamo al set ideale quando si gareggia su laghi medio/grandi sempre nei primi mesi dell'anno.

Per i laghi medio/grandi il set di canne deve essere numericamente il massimo possibile, perché le situazioni di pesca sono le più diverse ed anche perché questi laghi sono i più utilizzati nei campionati. Il set sarà di 14 canne di cui 3 per la pesca con piombino, 1 per la coroncina, 1 per il vetrino, 2 per il galleggiante, 2 per le bombardine, 5 per bombarde. Questo il dettaglio iniziando con le 3 canne da piombino: EvoO/Tda 4,5 gr; Evo 1/T da 4 gr; Evo 2/t da 3,5 gr. La canna da coroncina è una Evo 4/T da 3 gr. La canna da vetrino è una Evo 5/T da 3 gr. Le 2 canne da galleggiante sono: Giemme teleregolabiie da 5,50 mt; Giemme teleregolabile da 6,50 mt. Le due canne da bombardina sono: Evo 1,5/B da 8 gr; Evo 1/B da 10 gr. Le 5 canne da bombarda sono: Evo 3/B da 12 gr; Evo 4/B da 15 gr; Evo 5/B da 20 gr; Evo 5,5/B da 25 gr; Evo 6/B da 30 gr. Infine ci devi indicare il set di canne per i laghi grandi grandissimi sempre nel periodo freddo. Anche per gareggiare in questi laghi, che non sono i più numerosi utilizzati in gare di campionato, bisogna disporre del numero massimo di canne

ospitate nei portacanne privilegiando la scelta verso le canne da bombarde e megabombarde a scapito di quelle da lancio leggero. Il set che utilizzo è composto da 3 canne da piombino, 1 da vetrino, 1 da galleggiante, 2 da bombardine, 7 da bombarde e megabombarde. Come al solito parto con le 3 canne da piombino: Evo 0/T da

zione. Noto che per quanto riguarda le bombarde megabombarde hai indicato solo il peso della zavorra però abbiamo già dato diffuse informazioni in servizi precedenti sul fatto che le bombarde hanno diversi valori di affondabilità. Hai volutamente trascurato questo dato?

Disponete nella rastrelliera di un bel set di canne 4,5 gr; Evo 1/T da 4 gr; Evo 2/T da 3,5 gr. La canna da vetrino è una Evo 5/T da 3 gr. La canna da galleggiante è una Giemme da 5,50 mt. Le 2 canne da bombardina sono: Evo 1,5/B da 8 gr; Evo 1/B dal O gr. Le 5 canne da bombarda sono: Evo 3/B da 12 gr; Evo 4/B da 15 gr; Evo 5/B da 20 gr; Evo 5,5/B da 25 gr; Evo 6/B da 30 gr. Le 2 canne da megabombarde sono: Verbanese Record Evo Medium in tre pezzi della lunghezza di 4,50 mt da 35 gr: Verbanese Record Evo in tre pezzi della lunghezza di 4,80 mt da 40 gr. Bene. Abbiamo dato forma ai tre set di canne da gara nelle tre configurazioni di dimensione dei laghi, ma ti chiedo un'ultima informa-

Si è una scelta formale e sostanziale nel senso che, a seconda del periodo freddo dell'anno, delle caratteristiche del campo di gara e della personale vaiutazione su dove trovare le trote, le bombarde si dovranno scegliere non solo per il peso della zavorra, ma anche per l'indice di affondabilità, e questa strategia di pesca è strettamente personale, frutto, come abbiamo detto tantissime volte, dell'esperienza acquisita in numerose partecipazioni alle gare. Questo è il differenziale tra la tecnica e le capacità del garista. E' indispensabile avere tutto quel che serve, ma il tutto non basta, ci vuole quell'impalpabile che si chiama classe, e vale per tutti gli sport. C

Posa finale con la tipica rastrelliera, leggera e facile da trasportare lungo le sponde della superficie lacustre.

:


r

In contemporanea con;

BIGBLU SALONE DELIA NAUTICA E DEI MARE - ROMA

Attrezzature ed equipaggiamento per la pesca sportiva in mare, in acqua dolce e per la subacquea, prove di lancio in vasca, pesca a colpo, spinning, pesca a mosca, carpfìshing, surfcasting, ledgerìng, beach ledgering.

Per esporre:

Tei. +39.346,5226250 - segreteria@worldfishing.it - www.worldfishing.it


^•B*

•^v • • •

^'.

.. -

Sf^'JsyK. ' B*

> ' ;->**^

r•""--'• -•• ^/''

^

' ."-**v '. /V ^ >^'I ;r *;• ^ : • - ~ '-1. -{ *•';" sfèyfe

:.

"-v"

vv

J * ^H^I j

'^& . -t.f"•?*+"*•'• ,-'•

**'*'..-

• ''

"**'"" Una

in riva ad un lago non si

*^BI mai,

in questo momento

che ci vuole per cominciare l'anno.

R

icordo che tempo fa intitolai un articolo di spinning in questo modo, "Ritorno alla Parcolaghi"! In effetti è sempre un bel ritorno quello che in qualche modo si riesce a fare nell'anno in questo splendido comprensorio di pesca, ricco di medi e piccoli

-A

laghetti tutti incastonati in un ambiente naturale pressoché unico in Italia, Pontini, Lungo, Riserva Farlo, Acquapartita, Riofreddo, Fonte Sulfurea...tutta una serie di invasi raggiungibili facilmente transitando spesso anche a piedi da una location all'altra, ma al limite con uno sposta-

mento d'auto facile e di brevissima durata. Immerso nel Parco Nazionale delle foreste Casentinesi, questo particolare comprensorio offre giornate di pesca a spinning o a mosca impareggiabilmente tranquille, distensive, lontane dal frenetico quotidiano, respirando in ogni mo-

più


~

,

-<frlVfc

,*•

r-

• .

BXc^ <**• '--

-A •

PW

\, e una

allaParcolaghì è

* Testo e foto di Francesco Capomassi

mento un'aria sempre fresca e frizzantina anche in piena estate, ma certamente perfetta in questo periodo dell'anno. Non fossero altro i 770 mt di altezza del Lago dei Pontini o gli 800 mt di Acquapartita che già permettono di stare comodi all'aria aperta in primavera o nella

piena calura di luglio e agosto, dove le temperature si mantengono sempre all'interno di un contesto outdoor pienamente vivibile, non solo per la pesca ma anche per passeggiate e altre attività collaterali. Tuttavia la pesca è l'attrattiva più importante da almeno una decina di an-

ni, ovvero da quando il comprensorio ha preso sempre più vita e con esso tutta una serie di operazioni iniziali legate alla riabilitazione degli specchi lacustri, sia esternamente con la fruibilità delle rive e dei camminamenti, sia soprattutto internamente nell'elemento liquido, con in-

un mo


apodanno lacustr

terventi di riossigenazione e pulizie del fondo a vario titolo. C'è poi 'aspetto del pesce che effettivamente non è mai venuto meno, visto che, se si dovesse fare un mero calcolo di quintali di materiale immesso e costi ancora oggi sostenuti e da sostenere, II lago rappresenta sempre una bella alternativa di pesca quando mancano le uscite in fiume o torrente. Qui a lato una piccola trota d'immissione aliamola con un ondulante.

JReseatn,

forse bisognerebbe già da tempo abbandonare questo tipo di operazioni e limitare la pesca a quello che c'è o che sì può mettere di tanto in tanto. Invece il pesce, e soprattutto la qualità del pesce che periodicamente viene inserito nei laghi, è davvero notevole e di pregio. A parte le piccole e medie iridee che servono sia ad incontri agonistici che a vitalizzare nell'immediato la pesca della giornata, sono le grosse pezzature che navigano quasi a vista quelle che fanno gola e che ogni tanto non disdegnano l'esca artificiale correttamente proposta.

Fario, lacustri, iridee, black bass, lucci compongono un'incredibile e variegata stratificazione di predatori che vivono ognuno i propri spazi e rendono elettrizzante la caccia dalle rive, anche per una sola giornata di pesca che può essere divisa in diversi spot. Non ultima, l'immissione di Salmerini artici con pezzature dal 1 ai 3,5 kg, 300 kg ai Pontini e altrettanto al lungo.

Pesca E meteo Pescando esclusivamente in ambienti lacustri e con acqua praticamente ferma, lo spinning soffre dell'assenza di quell'elemento insostituibile alla vita delle esche artificiali che è la corrente. A parte la stagione primaverile ed estiva che favorisce la presenza della popolazione dei black bass e dei lucci, notevolmente presenti ad Acquapartita, i sa monidi sono quelli che ti fanno sudare le sette camicie per averne ragione in qualche numero; i laghi, tanto per dare


una corretta puntualizzazione, non sono invasi artificiali appositamente creati all'uopo, ma evidenziano una conformazione naturale che si è via, via consolidata nel tempo. La popolazione troticola immessa si è stabilizzata e caccia la minutaglia presente oltreché le diverse schiuse di insetti, molto frequenti durante la giornata o nelle ore più calde. Questa particolare abitudine fa sì che le esche artificiali abbiano successo in forma saltuaria ed occasionale, specie con le trote di taglia intermedia o come spesso accade con qualche luccio a passeggio nei sottoriva, non ultima una certa assuefazione

alla caduta delle esche metalliche, le più utilizzate, e al loro tipico recupero. Non che le giornate di sole siano deleterie e inconsistenti, ma è ovvio che in questo particolare contesto, una tipica mattinata invernale grigia e coperta anche se con lieve presenza di vento, migliora sensibilmente la qualità delle catture e la possibilità dì una buona dose di vitalità medio/superficiale dei salmonidi. A partire dalla fine di novembre, infatti, e andando avanti con i periodi più rigidi

Nei riquadri e qui sotto, alcune trote sempre catturate con l'ausilio di un'esca ondulante, scelta quest'ultima che rimane come la più indicata nei bacini lacustri in genere. Sopra, una bellissima trota di taglia dalla puntinatura scura.

*

Pesca In

! 81


Capodanno lacustre Ambienti sani, puliti e soprattutto tranquilli. Molto spesso le piccole riserve di pesca sono sistemi gradevoli e ben tenuti anche da un punto di vista naturale.

quali dicembre, gennaio, febbraio e poi proseguendo avanti con la primavera, le acque si mantengono della temperatura ideale per questi bellissimi pesci che, riossigenati dalle piogge del periodo, dimostrano una vitalità nettamente migliore e un metabolismo più attivo e consono per il tipo di predatore. Perché l'aspetto principale che bisogna tenere sempre a mente è la pesca con le esche artificiali, necessariamente dinamica quando si parla di trote e dunque obbligata ad una situazione generale più "movimentata" in questo caso dagli eventi atmosferici, gli unici che ti possono smuovere lo strato superficiale e creare sponde battute dalle onde e dalla corrente. C

Arriva l'Hucho Hucho! L'ultima perla che è stata inserita da poco nel lago dei Pontini, nel lago Lungo e ad Acquapartita in un numero limitato ma molto interessante, è l'Hucho Hucho.Trentotto pezzi per un peso complessivo di 190 kg, dunque con una media di circa 5 kg e con almeno 4 pezzi da 8/9 kg. Ce ne sono 17 ai Pontini, 16 al Lungo e 5 ad Acquapartita. Si tratta ovviamente di un esperimento di stagione e che serve a valutarne l'eventuale acclimatazione all'ambiente acquatico del comprensorio sia estivo che invernale, in un'ottica di offerta di pesca sempre più stimolante. L'hucho hucho è un salmonide originariamente endemico del Danubio e dei suoi affluenti, ed è stato introdotto in altri fiumi d'Europa, anche se ha dimostrato di essersi acclimatato meglio solo in Spagna nei fiumi Ebro e Douro e addirittura in alcuni fiumi marocchini. Ama vivere esclusivamente in acqua dolce e frequenta zone di calma nei pressi di correnti forti con acque profonde, pulite e ben ossigenate. Lo si può trovare in profonde buche sotto i ponti ed ambienti similari. Lo si riconosce immediatamente rispetto alle grosse trote presenti nei due laghi perché il corpo è fusiforme e slanciato, molto simile a quello del salmone atlantico e della trota, ma la bocca, che è armata di forti denti, è molto più grande ed arriva a superare l'occhio. È comunque assolutamente inconfondibile poiché non esiste, negli stessi ambienti, alcuna specie di salmonide di queste dimensioni. La colorazione è verdastra sul dorso ed ha riflessi color rame o rosati sui lati. I fianchi sono cosparsi di macchiette nere di cui alcune a forma di X. Subito immessi hanno dato prova di incredibile voracità attaccando nel giro di un paio di ore le esche artificiali e, seppure stanchi e sfiniti dal lungo viaggio nello speciale cassone, non si sono lasciati prendere molto facilmente a guadino se non dopo una certa dose di tira e molla con fughe spettacolari ed attrezzatura al limite della sopportazione. E' comunque un pesce bellissimo e che deve essere trattato con la giusta k maniera: mani bagnate e trattenuta dalla coda, « sezione terminale, evitando di comprimerlo lateralmente e di sbatterlo sulle rive; pesa un pochino e ovviamente si dimena come giusto che sia, perciò veloci con le foto di rito e subito in acqua pronti per un'altra cattura! Alla Parcolaghi si pesca solo Catch & Release.


Questo e tanto altro ancora su :'

CHANNEL 809

PER TUTTI IN CHIARO 24 ORE DI PASSIONE ALLO STATO PURO

Visita il nostro sito: www.passionepesca.tv

I NOSTRI SPONSOR LA VOSTRA GARANZIA


*?-m . ^ f tempo, addirittura anche mojti giorni, tuttavia esistane

situazioni e stagioni dove, per diverse ragioni, optiar™

v

per battute di pesca assai corte, in alcune situazior anche poche loche ore. Ebbene in questita: k*W ^Testb'efotodiAlf-

* -,

i*;

T

P

oche tecni- { che impegnano come generalmente fa il carpfishing, una disciplina che spesso prevede lunghe sessioni, nei casi più eclatanti che si prolungano anche per diversi giorni. Detto questo, esistono situazioni e stagioni dove le nostre battute di pesca si riducono di intensità e durata tanto da

coinvolgerci, in alcuni casi, solo per poche ore. Conosce benissimo il problema chi, a causa degli impegni familiari e di lavoro, non può riservare alla propria passione la giusta considerazione ed è costretto ad organizzare le uscite nei ritagli di tempo, a volte solo per poche ore o nel migliore dei casi per una giornata. Inoltre, spesso nella sta-

gione invernale ridurre la durata delle battute di pesca diventa un'esigenza dettata dalle condizioni dimatiche e dalle difficoltà che si incontrano Dell'affrontare lunghi periodi in riva al lago. Stando così le cose, è necessario organizzare tutto nel migliore dei modi per aumentare le possibilità di successo nonostante il poco tempo a nostra disposizione. In sostanza, nel-

le corte sessioni è opportuno non lasciare nulla al caso, preparare la nostra battuta di pesca in modo minuzioso e adottare tutta una serie di accorgimenti specifici e adatti al caso.

Dove e quando Considerando il poco tempo che abbiamo a disposizione, la scelta della postazione di-


venta un fattore determinante ai fini del risultato. In primo luogo, là dov'è possibile, privilegiamo i luoghi conosciuti, quelli di cui abbiamo dati certi e dei quali conosciamo le potenzialità in termini di presenza di carpe, meglio se facilmente raggiungibili. Dico questo perché, specialmente in inverno e in s i t u a z i o n i estreme, i lacK molto disagiati non sono n massimo per es-

sere affrontati nelle corte sessioni. Nella pratica, abbiamo la necessità, quando ci fermiamo in pesca per un lasso di tempo limitato, di montare il campo velocemente, ma principalmente di pescare in acque conosciute dove le carpe apprezzano le nostre boilies di cui ci possiamo fidare ciecamente senza dover sperimentare nuovi inneschi e soluzioni tecniche alternative.

Nella scelta della postazione in molti casi risulta efficace sondare quei tratti di lago dov'è possibile individuare spot dove la natura stessa del fondale offre luoghi ideali per l'alimentazione della carpa: pensiamo per esempio ai cannellai, alle pietraie e agli alberi sommersi, dove la presenza di cibo è sempre elevata. Ebbene, questi sono i siti da preferire per le nostre battute ed è

proprio lì che dobbiamo porre le esche con precisione millimetrica, svolgendo un'azione di pesca di ricerca, senza lasciare le nostre canne in acqua per troppo tempo, bensì rilanciando spesso le esche in nuovi siti. Del resto, non bisogna dimenticare che nelle corte sessioni di pesca, per ovvie ragioni, non è consigliabile effettuare pasturazioni abbondanti e quindi non possiamo


Quando il tempo è tiranno

Un innesco doppio ad "omino di neve", una soluzione spesso assai efficace in grado, in molti casi, di fare la differenza. ' .„ i beneficiare degli effetti positivi che questa operazione generalmente produce. In pratica, una sòrta di pesca vagante, a vista', sfruttando al massimo l'effetto sorpresa, andando noi a cercare le carpe e non viceversa.

In pochi palmi d'acqua Abituiamoci ad osservare attentamente il lago, un'operazione che dovremmo com-

Piccoli sacchetti™ di PVA contenenti modeste quantità di pellets, questa è quanto basta per attrarre le carpe e mantenere viva (a nostra postazione.

piere con regolarità ogni volta che ci accingiamo ad iniziare una battuta di pesca. Scorgere tutti i segnali che spesso ci arrivano dall'acqua risulta di grande aiuto nella scelta dello spot ai fini di decidere dove calare le nostre esche. In altre parole, proprio per rimanere fedeli alla teoria che nelle corte sessioni è necessario compiere un'azione di pesca dinamica, è ovvio che se individuiamo quei punti dov'è accertata la presenza delle carpe le possibilità di successo aumentano notevolmente. Detto questo; non è raro, specialmente1 nella stagione invernale, ottenere buon i risultati calando le'nostre canne a ridossp delle cannelle, magari nell'immediato sottoriva, in pochi palmi d'acqua, insomma in una sorta di pesca a vista. Durante la stagione invernale, infatti, le carpe si

alimentano poco e riducono al massimo la loro attività; inoltre, 'acqua fredda spesso le porta a scendere nei bassi fondali dove la temperatura rimane costante, ma questo non esclude la possibilità che si rechino in alcuni momenti della giornata ad alimentarsi a riva in acqua bassa dove, nelle ore pomeridiane fino a sera, quando l'acqua raggiunge la massima temperatura, è possibile ottenere buone catture.


Occhio all'impasto Lo abbiamo detto più volte ma vale la pena ripeterlo: quando prepariamo le nostre boilies o ci accingiamo ad acquistarle è necessario compiere una scelta ponderata, specifica alla situazione, alla stagione e al luogo dove andremo a pesca. In questo caso due sono le esigenze di cui bisogna tener conto: la stagione fredda e la durata breve delle nostre sessioni. Ebbene, questi due fattori ci suggeriscono impasti poco proteici, molto digeribili e composti da mix a grana grossa, meglio se arricchiti con una

buona dose di Bird Food puro, semi interi, che aiutano a rendere l'impasto meno compatto e quindi in grado di assorbire acqua in modo rapido, una caratteristica indispensabile per consentire ai vari additivi di fuoriuscire velocemente dalle palline anche in presenza di acqua fredda. Tutto questo si traduce in un'esca particolarmente indicata per le pescate brevi, proprio quello di cui abbiamo bisogno. Ottimi i mix speziati addizionati con oli essenziali sempre alle spezie; controindicate invece nella stagione invernale le farine di pesce perché troppo proteiche e poco digeribili. Infine, è questa la situazione dove gli inneschi particolarmente appariscenti possono risultare vincenti: bene quindi le soluzioni pop-up e i colori molto accesi come il bianco e le tonalità fluo. G

Una bella specchi è stata catturata durante una battuta invernale nelle ore centrali della giornata sotto un tiepido sole. .

Un'attrezzaturaadeguata Chi pratica M carpf ishing lo sa, l'attrezzatura di cui abbiamo bisogno e che accompagna le nostre tradizionali uscite di carpf ishing è generalmente molta, come difficilmente altre discipline fanno registrare. In questo caso, però, è necessario limitare al massimo il bagaglio, e questo è possibile razionalizzando e cercando di eliminare tutto quello che nelle pescate veloci può non essere indispensabile. In primo luogo tutto il materiale da campeggio: in questo caso possiamo e dobbiamo farne a meno, così come di tutti quegli attrezzi legati alle grandi pasturazioni. Inoltre, anche per quanto riguarda l'attrezzatura di base è possibile fare delle scelte adeguate eliminando gli attrezzi particolarmente pesanti ed ingombranti. Nello specifico, per fare degli esempi, è possibile sostituire il rad pod con dei comunissimi picchetti e possiamo preparare le 2-3 canne che utilizzeremo direttamente a casa, abbinando loro i relativi mulinelli e corredandole già di montature. Per il trasporto, in commercio esistono delle sacche porta canne adatte allo scopo, predisposte ad ospitare 3-4 canne montate, insomma pronte all'uso.

meam

Meglio se colorate con tonalità molto appariscenti


D

J

un

so. d


i on specifico riferimento alla qualità delle acque ed alla quantità di trote in esse presenti, bisogna prendere atto che la Val d'Agri, purtroppo, non è più quella leggendaria di quando era del tutto irrilevante quel po' d'inquinamento urbano che pure arrivava in qualcuno dei ruscelli da cui è attraversata e di quando, in assenza di un limite al prelievo, si andava anche per due tre volte a svuotare il cestino nel bagagliaio della macchina. La laconica introduzione non vuole essere terrorismo psicologico, anche perché compito di chi scrive non è certo quello di scoraggiare, ma premessa necessaria per evitare da una parte di mandare la gente incontro a qualche delusione e per cercare di spiegare, dall'altra, com'è attualmente in quella zona la situazione in generale. Situazione, è doveroso precisare anche questo, che rispetto alla generalità degli altri posti comunque resta a più che accettabili livelli, che non è per forza destinata a regredire ulteriormente e che, con qualche intervento ad hoc, cosa peraltro che già si sta facendo, potrebbe anche migliorare e recuperare gli stessi standard qualitativi di una trentina d'anni fa. Non è scritto da nessuna parte, infatti, che col passare del tempo le cose debbano necessariamente andare di male in peggio, ed in proposito, così giusto per fare qualche esempio, si possono citare il Grondo e il Fasanella, dove dal 70 ad oggi stagioni favolose si alternano ad altre assai meno entusiasmanti e viceversa. Un altro esempio è 'Imo, che era addirittura morto e che oggi, con un'acqua risanata ed altri interventi mirati, si è rivelato habitat ideale per la trota di ceppo mediterraneo, tant'è che a distanza di otto mesi dalla sua immissione in quelle acque tale trota ha fatto registrare tassi di crescita mai rilevati in altri posti. Ve da rilevare, poi, che anche il pescatore, rispetto al passato, si è fortemente evoluto e che possono essere ben altri, a fronte del cestino traboccante, gli aspetti della pesca che lo gratificano. E' vero, sono ancora molti quelli che trattengono tutte le trote catturate, ma altrettanti ce ne sono che si accontentano di portarne a casa qualcuna solamente e solamente qualche volta, ed altri ancora che il cestino lo usano, se lo usano, semplicemente come porta attrezzi.

Un ambiente particolare

». articolo volesse accarezzare l'idea di tornarci jmento ai tempi in cui Berta filava e.comunque fino nuarne la lettura con la massima attenzione.1''

Trote a parte, anche quando se ne prendevano tantissime bisogna convenire che l'apertura in Val d'Agri aveva e conserva un sapore spiccatamente escursionistico: un ambiente ameno ed accogliente, il rivedersi con gli amici, nuove conoscenze, la neve tutt'intorno, la cucina caserecda che è tipica di quelle zone e, perché no, un poco di sfottò. Non si direbbe, d'altro canto, che all'apertura scorsa siano rientrati a casa scontenti della loro prima uscita in quella zona alcuni amici romani che, dopo aver penato un po' e grazie a qualche dritta ricevuta da chi conosce bene il posto, sono riusciti anch'essi e con la mosca ad effettuare le prime catture dell'annata. Secondo attrattore, soprattutto dell'Agri all'altezza di Grumento, era la prospettiva della cattura di riguardo, e da quello che si è visto in quella stessa occasione, trote mediamente di buona pezzatura e due esemplari a Villa d'Agri rispettivamente di circa 3 e 4 kg, si può tranquillamente

Testo e foto di Antonio Farro

Pascala

'- '

•t

t


\l al

d'Agri per tutti i g

\ I

' '

^•«j^

-

i

i Notizie utili sostenere che tale prospettiva resti ancora assai concreta, benché continui ad essere la tarda primavera il periodo migliore per l'incontro fortunato. Ulteriori punti di vantaggio a favore della Val d'Agri erano e restano lo spazio e la possibilità per ciascuno di poter esprimersi al meglio con la tecnica che più gli aggrada.

Inconvenienti di stagione Procedendo per ordine, e poiché si tratta di una zona interna ad oltre 600 mt di quota, la prima cosa da mettere in bilancio andandoci agli inizi di febbraio è la neve sulle strade, lungo il fiume ed anche in quantità tale da poter rendere complicato il rientro a casa dopo una cert'ora. Oltre che neve, assai concreta è anche l'eventualità di acqua torbida e, quando capita di trovarne nell'Agri che è la meta princi-

pale di un po' tutti i pescatori, conviene ripiegare verso le sorgenti del Santino, del Verzarulo, del Cavolo e dello Sciaura, che, coperti come sono in qualche tratto da vegetazione molto fitta e indipendentemente dallo stato delle acque in altri posti, possono essere l'ambiente preferito da chi, pure a costo di complicarsi un po' la vita, preferisce non avere troppa gente intorno ed essere padrone assoluto del torrente.

Tecniche Soprattutto nell'Agri, ed in particolare nelle grosse buche che si formano sotto i residui delle briglie di cemento, c'è chi a tutte le altre tecniche preferisce quella a fondo: si potrà anche storcere un po' il muso, se e finché si vuole, ma bisogna convenire che, se l'obiettivo è la trota di grosse dimensioni, è proprio questa la tecnica con cui si possono avere i migliori risultati. An-

NORMATIVA - La pesca a trote in Basilicata è aperta dalla prima domenica di febbraio alla prima di ottobre. La misura minima è di 22 cm e sono 8 al massimo i capi che si possono trattenere in una giornata di pesca. MATERIALE PER LA PESCA - Caccia & Pesca di Castone Paolini, Via Nazionale - Villa d'Agri; tei. 0975/354180. Essendo anch'egli un pescatore, Castone può fornire notizie aggiornate circa lo stato delle cose nei momento contingente, ed utili consigli soprattutto a chi non conosce il posto. DOVE SOGGIORNARE - In contrada Capo d'Acqua, lungo la strada fra Marsico Nuovo e Paterno, c'è l'azienda agrituristica Vignola, tei. 0975/342511. La struttura dispone anche di 2 appartamenti e 4 camere per complessivi 18 posti letto. La cucina è a base di pietanze semplici e genuine: paste fatte in casa condite con sughi a base di funghi ed erbe aromatiche, carni rosse, maiale, agnello, pollame, ecc il tutto a prezzi decisamente contenuti. DA VEDERE - Nelle immediate vicinanze del lago del Pertusillo si possono visitare i resti dell'antica Grumentum il cui primo insediamento risale al VI sec. a.C. L'area archeologica si espande su di una superficie di 25 ettari ed è per la gran parte ancora sotto terra. Attualmente i resti più rilevanti sono la Domus con i suoi caratteristici pavimenti a mosaico, il Foro e l'Anfiteatro. GASTRONOMIA - Pur essendo il pezzo forte dell'Agricoltura di tutta la Val d'Agri, i fagioli di Sarconi sono i più famosi in quanto la coltivazione di verdolino, tabacchino, cannellino ciuoto ed altre varietà proprio in quel paese vanta le più antiche tradizioni. Ogni anno a Sarconi se ne celebra la sagra nei giorni 18 e 19 agosto.


un po' tutti, ma per quanta possa essere la gente che ci va, di spazio e di trote ce ne sono per tutti a sufficienza. A mano a mano che da Paterno si scende verso ed oltre Villa d'Agri, aumentano le grosse buche e diventa più probabile la presenza di qualche bella lacustre proveniente dal vicino lago del Pertusillo. Chi preferisce invece spazi un poco più ristretti può prendere in

considerazione Santino e Verzarulo a valle della loro confluenza, dove però sono già due anni che non si è vista una grande quantità di pesci. Meritevole di una puntata è anche lo Sciaura nella zona degli Scavi o a monte dell'abitato di Sarconi dove, oltre a delle belle fario, capita sovente di prendere qualcuna delle iride che ogni tanto rilascia il gestore dell'allevamento atti-

guo all'acqua. L'ennesima alternativa, soprattutto nell'Agri e se ricorrono accettabili condizioni d'acqua, è una bella pescata a spinning che, soprattutto col minnow ed anche all'apertura, può dare risultati assai più soddisfacenti di quella al tocco. Il minnow e non il cucchiaino, perché è soprattutto verso il primo che le trote grosse manifestano maggiore interesse. C

Le trote dimostrano un grande interesse per i minnow

In posa con due belle catture frutto di una piacevole battuta di pesca. che a mosca, come si è appena fatto cenno, all'apertura e col freddo è possibile realizzare qualche cattura: piuttosto che nell'Agri, dove bisogna dare per scontato un continuo fastidioso andirivieni, o nel Cavolo, dove non si trovano dappertutto sufficienti spazi di manovra, qualche tentativo in più ed in tarda mattinata conviene farlo nell'alto Maglia dove si arriva proseguendo in direzione della Dighetta dopo aver superato 'abitato di Sarconi, oppure imboccando al Ponte di Sora la strada per Castelsaraceno per passarci sopra dopo circa 3 km. All'apertura e con ogni condizione d'acqua la pesca che va per la maggiore e che garantisce '', / migliori risultati è comunque quella al tocco con canne teleregolabili e lombrichi per innesco. Sono 'Agri, ovviamente, ed il Cavolo i corsi d'acqua della valle sulle cui sponde si riversano


SPINNING

ccote traci

F'inaimente ;-'il periodo più bello dall'anncTpar ciò cria riguarda le mie attitudini piscatorie si avvicina; le temperatura progressivamente si abbassano, la pianta pian piano si spogliano dalle foglie e illago acguista la sua s- -I -1 l ì dimensione più affascinante. MoripOi orde di chiassosi turisti, di rumorosi natanti o di irrprovvisati pescatori, rna spiagge recondito delJacpini *

r


$ r ~lk I on rinnego certo la bella stagione |\ con i suoi lunatici bass, i ricercati i %| persici reali o i voraci cavedani, N il ma la mia indole di spinningofìlo solitario può espletarsi completamente solo insidiando lacustri in riva ad un grande lago prealpino in inverno. Come ogni anno il rito dei preparativi mi fa pregustare questa meravigliosa branca dello spinning, uno spinning fatto di solitudine, senso dell'acqua e grandi soddisfazioni che solo la trota lacustre può offrire a chi ne sa apprezzare la vera essenza. Il 20 dicembre sul Verbano e sul Ceresio segna l'inizio delle ostilità nei confronti della trota di lago, 'unico salmonide, unitamente alla marmorata, che garantisce rusticità e purezza genetica. Mi riferisco alla lacustre pura, nata e cresciuta nel lago cibandosi esclusivamente di piccoli pesci e mostrando il suo carattere di predatore ittiofago e pelagico. Niente a che vedere con le fario di dubbia provenienza ridiscese dai torrenti tributari che, dopo una permanenza in lago, acquisiscono una pseudo livrea argentata, ma che poco hanno a che spartire con la vera regina degli abissi. Questa infatti è caratterizzata da livrea argentea con piccole croci a forma di X sui fianchi e pinne pettorali e anale bordate di bianco, testa piccola e apparato boccale fornito di piccoli denti aguzzi anche sulla lingua, corpo tozzo e grande pinna caudale a

'

profilo diritto. Queste caratteristiche morfologiche ci danno la certezza di avere catturato un pesce non contaminato geneticamente, in grado di offrire al lanciatore emozioni uniche in termini di comportamento in canna.

[artificiale adeguato L'attacco della lacustre è poderoso, veloce, quasi cattivo, ed è in grado di mettere a dura prova la nostra attrezzatura con fughe rabbiose e spettacolari salti fuor d'acqua che ne inficiano la cattura in caso di presa precaria dell'ancorina nel coriaceo apparato boccale. In quasi 35 anni di esperienza di spinning a questo meraviglioso salmonide ho maturato la convinzione che l'artificiale più consono alla sua cattura è il minnow in tutte le sue varianti; personalmente prediligo il lipless, categoria troppo spesso ignorata dai lanciateri nostrani ma capace, se ben utilizzato, di fornire altissime prestazioni sia in termini di distanza di lancio che di resa in pesca. Tutto ciò a patto che lo si conosca bene e lo si sfrutti per le sue precipue caratteristiche: grande aerodinamica con grandi doti di penetrazione nell'aria e relative distanze record raggiungibili; capacità di essere adescante anche in fase di rilascio, wobbling; predisposizione ad essere richiamato in modi diversi espletando la sua azione

f—• i Jppj T«

G

:

;i

più efficace 70 cm circa sotto la superficie, owero nello strato d'acqua dove in inverno è solita cacciare la lacustre. Nel vasto panorama di produttori di artificiali quello che maggiormente si avvicina alle caratteristiche ottimali è il Blues Code di Yamashita Maria da 21 gr, appesantito con listarelle di piombo applicate sulla pancia al fine di portarlo al peso consono di 28 gr. Altre migliorie che sono solito apportare agli artificiali sono rappresentate dalla sostituzione della minuterìa di serie con anellini di maggior qualità e portata e da ancorine al vanadium molto più robuste ed affilate chimicamente. Ultimamente alcuni bravi artigiani costruttori di artificiali mi hanno confezionato dei lipless che rispondono perfettamente alle caratteristiche richieste. Posso assicurare che ferrare una lacustre a 50 mt di distanza utilizzando un lipless di questo tipo è un'esperienza unica! Per quello che riguarda la canna, il discorso è estremamente soggettivo: nel tempo ho sperimentato due possibilità, entrambe valide, che possono soddisfare le esigenze di una vasta fascia di lanciateri; in genere uso un attrezzo di lunghezza 2,40 mt al quale abbino un mulinello di taglia 2500/3000; la potenza della canna ottimale si attesta su di un range di 1/2 oncia fino a 1,5 once, ma l'azione può variare da , quella parabolico/progres- •


Piccole ergci ^polvere d'argento .

i-

] :r x :

. •„ \>*i.

:~

Nei riquadri a destra e nella foto in alto, alcune trote con diverse livree tutte allattiate con le ci esche artificiali molto in uso nei bacini lacustri, ovvero i minnows di superficie flottanti o semi-aff senza il timone di profondità, che, lavorati con tecnica a pelo d'acqua, irretiscono i salmonidi che preda in questi strati, data la stagione.

siva a quella scattante di punta. In base alla nostra preferenza imbobineremo sul mulinello per la prima un trecciato dello spessore 0,15, e per la seconda un monofilo dello spessore 0,25 mm. Nel caso del trecciato sono solito unire con una giunzione Tony Pegna uno spezzone di monofilo dello spessore 0,30 mm della lunghezza di 1 mt circa. La connessione all'artificiale avviene con un piccolo ma robusto moschettone in acciaio in grado di resistere a trazioni importanti.

Nulla al caso E' facile capire che per questo tipo di spinning vanno curati tutti i particolari in quanto non c'è spazio per errori e non ci si può permettere di sbagliare visto l'esigua frequenza degli attacchi. In sostanza questa è una ricerca che mira alla qualità, e se qualcuno crede di riempire il carniere ad ogni uscita, sicuramente ha sbagliato obiettivo. La filosofia è quella di ricercare un pesce che, in una realtà caratterizzata da ogni sorta di sofisticazione, possa garantire un'altissima qualità unita a doti di rusticità che sono sempre più rare nelle nostre bistratta-

94

Pescaln.

te acque. Svilupperemo anche un tevole senso dell'acqua e, se una volta l'enorme distesa liquida non ci trasmetteva alcun segnale, con l'esperienza fatta sul campo saremo in grado di leggere le situazioni ambientali e di volgerle a nostro favore. Per ciò che riguarda spot ed orari, ricordiamoci che la lacustre è un pesce lucifugo ed evitiamo di conseguenza di scegliere per le nostre uscite giornate terse con luce abbagliante, o quantomeno ricerchiamo versanti in ombra e concentriamo la nostra azione nei cambi di luce all'alba o al tramonto. Preferiamo spiagge rocciose a media granulometria digradanti, dove l'azione dei venti periodici smuove il materiale in sospensione, zooplancton e fitoplancton, principale alimento della massa stabulante che a sua volta è cibo del nostro predatore. Quando nella fioca luce del tramonto ci appresteremo a rilasciare un pesce che ci ha regalato momenti magici e ci ritroveremo tra le mani un'impalpabile polvere d'argento, avremo l'assoluta certezza di avere catturato il fantasma delle profondità lacustri che per una volta ha voluto mostrarsi in tutta la sua affascinante bellezza. G

m


0,2012

GONZAGA (MN)

I4a EDIZIONE .'ORIGINALE "È INIMITABIL MOSTRA NAZIONALE DEL CARPFISHir E DELLA PESCA AL SILURO i '

I

5«r SBwk '* i ff^

INFOÙNE +39 037658098 www.carpitaly.it

UN EVENTO DA NON PERDERE ORGANIZSATO DA:

C1CDAN

EDERA MILLENARIA DI GONZAGA S

r 11K A \a Fiera Millenaria, 13 - 46023 Gonzaga (MN) 000 ) tei. 0376 58098 - Fax 0376 528153 , NARiA/ E-maìL iiifo@flcramillenaria,ìt www.fieraniillenaria.it

www, lamincio.com

,"..,,

•&É ,


13 *

x

V

Testo e foto di Matteo Maggi www.fishingmania.it

Miloday Come tutti gli anni

per la

manifestazione "clou" in memoria di Tino e Rosy Colombo, i genitori di Milo e Colombo. Una e dì

di

immersi nei rosso

I autunno è il periodo dei I vari eventi aziendali e, anche per quanto riguarda la ditta milanese Euro Milo, il 13 novembre è stato il giorno dedicato al Milo Day. In giro per l'Italia vengono organizzate diverse manifestazioni per questo evento, in modo da riuscire a soddisfare tutte le richieste di partecipazione, ma l vero e proprio Milo Day per eccellenza può essere considerato quello che si svolge in terra piemontese ai Laghi Tensi di San Nazzaro Sesia, uno stupendo impianto costituito da tre laghi che da diversi anni è diventato location fissa per

Milo Colombo. Una gara a cui hanno partecipato oltre 130 pescatori vestiti e attrezzati esclusivamente Milo provenienti da Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna, a cui si sono aggiunti anche i rappresentanti di Francia e Spagna, quest'ultimi alcuni dei quali vice campioni europei in Polonia al recente campionato europeo.

Una giornata intensa Una giornata perfetta sotto tutti i punti di vista si è presentata ai partecipanti, con il freddo mattutino che presto si

T


è trasformato in temperatura mite tanto da far dimenticare di trovarsi in novembre: condizioni completamente differenti rispetto allo scorso anno quando la pioggia fu la protagonista indiscussa. Diversamente dalle scorse edizioni, la gara prevedeva settori formati non più da coppie, ma da cinque box di tre persone. Una formula nuova ed interessante che ha lasciato soddisfatti tutti i presenti. Inoltre è aumentato

il numero dei partecipanti grazie all'utilizzo anche del terzo lago, inutilizzato fino a qualche tempo fa. Una costante di tutti e tre gli specchi d'acqua utilizzati sono stati i carassi e le carpe catturate, alcune delle quali anche di dimensione superiore ai 3 kg di peso. Nell'arco delle quattro ore di gara la pesca si è svolta principalmente sul fondo, che ai Tensi arriva a toccare anche i 4 mt obbligando l'uso di punte a cinque

pezzi, mentre la pesca a galla è stata un'alternativa scelta da pochi. Dopo la pesatura il consueto taglio della torta, a cui nessuno ha voluto mancare, e la possibilità di visionare alcuni dei prodotti del prossimo anno, tra cui le nuovissime roubaisienne nate in casa Milo, prima delle ricche premiazioni dei settori e degli assoluti. Neanche a farlo apposta la vittoria di quest'anno è andata al box in cui faceva parte lo stes-

so Milo insieme ai suoi ospiti francesi Gerard Trinquier e la nazionale donne francese Valerie Nadan con un pescato di oltre un quintale di pesce. Secondo posto, staccati di oltre 30 kg per la squadra della Longobardi composta da D'Antona, Moscovali e Scaccabarozzi. Una giornata davvero speciale, come ha voluto sottolineare Roberta Colombo, che non mancherà mai di ripetersi ogni anno.


Testo e foto di Luca Caslini

di si è sole novembrino ha

il la

e premesse non erano delle miglioI ri. Al sabato la pescosità è stata dawero scarsa e nella notte tra sabato e domenica le temperature molto prossime allo zero hanno coperto le valli con una sottile patina argentata, ma ben presto il sole ha fatto capolino ed ha scaldato i 150 agonisti che si sono dati battaglia nello splendido contesto delle vallette di Ostellato, all'inizio del campo gara prima dello stacco degli animali. Fin dalle prime battute di gara si è capito che la giornata, pur non essendo ai livelli delle pescate mondiali, sarebbe stata più che soddisfacente, e numerose bremettine intorno all'etto di peso hanno regalato il sorriso agli agonisti

appuntamento con

emiliana. Un bel

oltre 150 intervenuti. Un sorridente Andrea Trabucco, tra una bremettina e 'altra, ci ha manifestato la sua soddisfazione nel vedere numerosi agonisti sentirsi parte di una grande famiglia che veste i colori del'azienda parmigiana. Numerosi campioni hanno partecipato a questo sodalizio e molti pescatori hanno avuto 'occasione di misurarsi spalla a spalla con i propri beniamini. La pesca si è svolta principalmente a roubaisienne sulla linea dei 13 mt. Qui gli agonisti hanno fatto un fondo iniziale di terra e pastura ed alimentato con palline di terra e fouillis. Chi ha trovato continuità di catture ha potuto dawero divertirsi e realizzare pesi di tutto rispetto considerata

la stagione. Chi invece non ha trovato soddisfazione nella cesca a roubaisienne ha potuto cimentarsi nel'a oesca all'inglese sulla linea dei 35-43 mt. Con questa tecnica è stato necessario essere molto precisi nella pasturaziore poiché il pesce, seppur presente in bjcre quantità, ha regalato maggiori sode s'azioni a chi è riuscito a concentrarlo Ir. una superficie la più ridotta possibile.

Premiazione ed esposizione Si aggiudica questa e: : "e cel Trabucco Day la coppia forr-;:a zi 5:efano Bosi e Stefano Zangani :~e ::~ 'agguarde-


vole peso di 17,530 kg si aggiudicano l'ambito titolo. Seguono e si conquistano un posto sul podio le coppie Paolo Cauzzi e Angelo Sorti e Anita Cabrini e Michael Cere le quali, con circa 7 kg di pescato ciascuna, si aggiudicano rispettivamente la seconda e la terza posizione. Il raduno per l'occasione è stato organizzato al palazzetto dello sport di Ostellato dove, in uno stand appositamente allestito, gli intervenuti hanno potuto vedere dal vivo le novità Trabucco per il 2012, su tutte le nuove roubaisienne e le nuove serie di canne bolognesi Attractive ed Astore, attrezzi davvero performanti e che hanno lasciato con la bocca aperta

gli agonisti che le hanno testate. Un raggiante Roberto Trabucco ha consegnato le ricche premiazioni messe in palio dalla sua azienda ed ha rinnovato l'invito a

partecipare anche alla prossima edizione di quella che non è solo una competizione ma una manifestazione all'insegna dell'amicizia.


Testo e foto di Angelo Borgattì ' •;

,.

.

'

v

Una ma accarezzata da un sole ha dato i! benvenuto all'annuale incontro con i agonìsti e che, accorsi in gran numero, sì prima di e poi di chiusura. a sapiente mano dei I Pescatori Padovani Tubertini, autentica "macchina da guerra" organizzativa sotto la regia del onnipresente Paoio Bettella, ha brillantemente organizzato e gestito il Tubertini Day 2011 svoltosi il 13 novembre sul Campo

Vecchio di Ostellato. Dopo la grande kermesse dell'ltalian Master del giorno precedente, 300 intrepidi agonisti calzanti il famoso logo di Bazzane si sono schierati sulla riva destra del Circondariale armati di roubaìsienne e canne inglesi, per tentare di ingan-

nare qualcuna delle tante breme che popolano il canale ferrarese.

Un Circondariale difficile Come detto, nel Circondariale ci sono veramente migliaia e migliaia di breme, di tutte le taglie, oltre che qualche sparuto grosso e vecchio rappresentante della specie carassius, siluri, aspi, carpe, alborelle; purtroppo, come il giorno precedente, di tutte queste specie non se ne sono visti in giro molti esemplari, se non a macchia, piccola, di leopardo, confermando l'impressione avuta anche durante lo scorso inverno e cioè che con le ondate improvvise di freddo questi pesci bloccano in gran parte la loro attività e con queste condizioni il canale sembra pressoché deserto o quasi. Certamente anche in questa occasione qualcuno è riuscito a fare comunque una buona pescata,

come Cesare Prazzoli e Stefano Toscani della Piacenza 83 Iridea che, sorteggiati nell'ultimo picchetto del campo gara a qualche centinaio di metri dal ponte, hanno collezionato una discreta serie di breme di taglia varia fino a far fermare la bilancia a 6580 gr, peso che ha valso loro il primo gradino del podio di giornata. Altrettanto bene è andata ad Alessandro Colato e Luigi Zucchini del Team Crevalcore, ormai ex Sarfix e prossimamente Tubertini, ed a Raffaele Braghini e Luca Zanichelli della SPS Boretto Po che hanno vinto i rispettivi settori e si sono accomodati sui restanti gradini del podio finale. Per loro rispettivamente 5335 e 4470 gr sono stati sufficienti ad imporsi. Tutti distanziati gli altri vincitori di settore, per la maggior parte dei quali sono stati sufficienti poco più di un paio di chili a coppia per essere vinti. Pesi assolutamente inimmaginabili sino ad un paio di settimane or sono, quando anche nel cosiddetto Campo Vecchio si dovevano realizzare di sovente pesi anche in doppia cifra, in singolo, per aggiudicarsi il settore!


Tecniche differenti La gara, giustamente organizzata a coppie per far risaltare lo spirito amichevole della manifestazione, è stata picchettata nel tratto compreso tra il km 5,5, poco a valle del cancello di entrata, ed ha snocciolato i 15 settori da cui era composta sino al km 8 circa, poco a monte dell'uscita del campo gara; come da regolamento la tecnica, per fortuna, era libera, la pasturazione limitata ai classici 17 It tra terre e pasture, con la possibilità di impiegare

fouillis e ver de vase. Tra le due tecniche generalmente predisposte dai concorrenti, la roubaisienne e l'inglese, quella che ha dato i frutti migliori è stata indubbiamente quest'ultima, mentre la canna ad innesti ha dato qualche soddisfazione a pochi, come ai vincitori assoluti Prazzoli-Toscani che nell'ultimo picchetto del campo gara hanno iniziato e terminato la loro gara esclusivamente con la tecnica transalpina. Nella maggior parte dei casi, invece, il sapiente uso della match rod, e soprattutto della

terra con il fouillis e l'innesco del ver de vase hanno dato ragione a chi ha intrapreso questa scelta. Con le tre pezzi sono uscite diverse bremettine dal peso inferiore ai 100 gr attirate in zona dalla nuvola della terra di Somma con fouillis che i più bravi e costanti hanno saputo dare nella zona di lancio dei grossi waggler lanciati dalla metà alla tre/quarti del canale; non sono mancati esemplari di abramidi anche maggiori, 300-500 gr, ma in misura minima, così come pochi sono stati i carassi, sempre molto grossi e catturati prevalentemente nella parte bassa del campo di gara, che hanno raggiunto i guadini dei presenti, insidiati spesso nei pressi del canneto opposto con un bel fiocco di bigattini innescato su ami non eccessivamente grossi.

Una manifestazione riuscita Nel complesso ne è uscita una gara difficile e tecnica anche per i tanti campioni presenti, ad iniziare dai Vice Campioni d'Italia della Lenza Emiliana Tubertini Ferruccio Gabba, Umberto Ballabeni e Giuliano Prandi, integrati per l'occasio-

ne da Mauro Belloni che oggi ha sostituito degnamente Simone Carrara, assente forzato per un malanno alla spalla che lo terrà lontano dai campi di gara per parte dell'inverno. Della partita anche il neo Campione Italiano Under 14 Jury Tabasco ed il giovane talento Massimiliano Paglia, il Campione Italiano Seniores 2009 Paolo Cavani oltre a tanti partecipanti al Trofeo d'Eccellenza Nord o ai vari Trofei di serie A. Sulla sponda, oltre al "biancone" Lele Tubertini, anche Franco Bisi, già C.T della Nazionale Disabili e Dirigente Federale. Al termine, come da tradizione, il collaudatissimo buffet allestito nel giardino del Museo delle Valli dai Pescatori Padovani Tubertini, forte di una compagine gastronomico/organizzativa di prim'ordine, ha saziato tutti i presenti con salumi veneti, formaggi, dolci e dell'ottimo vino. Molto gradita è stata anche la premiazione finale che, oltre ai premi di settore, ha dispensato diversi prodotti Tubertini alle prime dieci coppie assolute, a cominciare dai due panchetti Drakulis per la coppia Prazzoli/Toscani, alle canne di vario genere, mulinelli ecc. per le rimanenti.


TDRIE& RACCONTI 3L.PE5CA

1

,

ari amici di Pesca In, inizia con questo racconto la collaborazione inedita fra una' rivista di pesca e un autore comico, nonché pescatore. Vado a pesca da molti anni, per lavoro scrivo testi comici, e nel corso degli anni ho accumulato una serie di storie e osservazioni che riguardano la pesca. Sono capitoli che non hanno nulla di tecnico, da me non ci sarà mai nulla da imparare che un pescatore medio già non conosca, ma sono storie vere, a volte curiose, e osservazioni spero gradite sul mondo della pesca. Eccovi il primo di questi racconti, che spiega cosa succede quando si va la prima volta a pescare con la propria compagna. •ft di Beppe Tosco

C

osì come la Plasmon coi suoi biscotti si è fatta carico dei primi mesi della nostra vita, così la fidanzata fresca si fa carico, nei primi mesi, di condividere i nostri hobby di maschio. E

102

Pssesln

chiediamoci, amiche: cosa spinge noi donne a dimostrare entusiasmo e voglia di fare, appena il nostro nuovo compagno ci racconta dei suoi hobbies? Perché non possiamo con più semplicità e meno

conseguenze negative, dire "che bravo" e finirla lì? Gli uomini no. Non fanno, così. Tu uomo, quando la tua fidanzata fa decoupage, non vai con lei a ricoprire con pezzi di carta colorata le cazzate, non lo fai.

E 1 „' sce e peapisci surtrà dare sci che il


decoupage sia uno spazio tutto per lei. Invece lei vuole venire a pesca con te. "Portami a pescare! Portami a pescare! Quando andiamo?" Finché tu sfinito le dici: sabato. E cominci subito a sentire che da questa tua proposta non ne verrà nulla di buono, quando lei risponderà: "Ma tutto, sabato?"Come " ma tutto sabato"? Vado a pescare, non è che sto dieci minuti, non è come fare la tìnta che un'ora e sei fuori....e lei a quel punto quasi sempre chiuderà la questione dicendo: "ma lo so, son pescatrice anch'io". Perché da piccola è andata a pescare due volte con suo papa. E per cui. Capitana Findus. Acab. La vecchia e il mare. Rinunciate. Ascoltate me. Rinunciate. Altrimenti se non avete la forza per rinunciare, partite. Ma se partite, ecco cosa succede. Appena salita in macchina le si poserà sulla spalla un moscone da un etto che prima era un bigattino ma che ora, trasformato in moscone, vìve in pianta stabile nella vostra macchina come fosse sua. I mosconi nati dai bigattini sono mosconi enormi, praticamente grossi come merli, e i/anno al rallenty come Keanu Reeves in Matrix. Questi mosconi speciali si pos;ono carezzare, se lo si deside•3. Sono docili e affettuosi, si affezionano e non escono dala macchina neanche se apri il ìnestrino e li spingi letteralnente fuori a pacche sulle palle. Tentano comunque di imanere con te. 3 ne ho tre o quattro che han atto gruppo, abitano nel vero dietro della Subaru e han10 imparato a muovere la tela all'unisono come i cani col olio snodabile tipici dei lunotanni settanta. la la prova del moscone può ssere utile per capire di che asta è fatta lei, per cui state ttenti a cogliere un primo i/entuale segnale negativo.

Osservate la reazione della vostra compagna quando saliti in macchina il moscone con riflessi verdi le sì posa sulla spalla. Se lei si agita frullando le braccia e sbattendo la testa contro il vetro del passeggero come una falena d'estate quando si infila sotto i paralumi desistete, tornate a casa. Se Borrelli diceva: resistere resistere resistere, voi piantatevi questo, di motto in testa: desistere desistere desistere. Altro segnale che non dovete andare. Prima di partire chiedetele se ha degli stivali, e se quelli che lei vi mostra sono delle galoscette gialle con le farfalle, o degli stivalini rossi di gomma a paperi blu che si vedono solo nei cartoni animati torno a dire... desistete. Se invece volete insistere datele uno stivale quarantatre dei vostri da indossare con quattro paia di calze che fanno spessore. Ma tenete conto che da allora in poi lei non controllerà più la pianta del piede e avanzerà col piede piatto senza flettere più le ginocchia camminando come i robot. Datemi retta desistete. Poi, se ancora non avete abbandonato, osservatela appena scesa dalla macchina. Le fioriranno i rovi fra i capelli. Tempo due secondi. Come nei documentari del National Geographìc che si vede il deserto arido che appena piove rivive tutto velocizzato, lei fa uguale. Nei brevi istanti dopo che è scesa dalla macchina si ricopre di rovi, more, edere, agrifogli, rampicanti e pungitopo, e diventa la primavera del Botticelli, una fanciulla in estasi coperta di rametti. Se la donna chiede cosa deve portare a pesca ditele di venire con un taglio corto. Bene. Ora, arrivati sul posto, state in guardia. Se c'è da traversare un fosso, da guadare un fiumicello, la donna entra e va, come nel mare. No si fa in tempo, a spiegarle che c'è la corrente e che biso-

gna un minimo contrastarla, loro vanno. Come le barchette di sughero, E se non le prendi per la maglia o per un braccio si lasciano prendere dai flutti. Ma lo vedi, amore? Che c'è corrente? Che devi contrastarla, almeno un pochino? Niente. Delle piumette. Partono, scarrocciano, due passi avanti e sei a destra e si dispongono ad andare verso il mare. Come le anguille che tornano nel mar dei Sargassi. State pronti quindi, ad acchiapparle al volo prima che prendano velocità. Parliamo adesso dell'azione di pesca. Come l'uomo comincia a pescare lei pone alcune questioni, queste: "Mangiano? Li hai presi? Ci sono? C'è? L'hai visto? E' quello? E' un pesce? C'è? L'hai preso! Che picco-

lo! Cos'è? Ah è il verme? A che bello il ramo? A che bello il cielo? A che bello il tafano? Torniamo?" Finita. Dopo sei minuti ne han piene le balle, io a fare decoupage durerei di più. E subito dopo cominciano a girare per la macchia e nel bosco intorno a voi come smemorate di Collegno. Le si perde di vista e si sente solo la voce. "Ho trovato una tartaruga! A no, è un osso. Vieni a vedere, c'è un tartufo. Sono le cacche delle capre, queste?" Per salvarvi allora non c'è che un sistema. Ditele che in zona ci sono i cinghiali. E subito alla femmina spunterà come un velcro naturale che la farà restare attaccata e vicina a voi con gli occhi che guizzano a destra e sinistra. C

'I personaggio Beppe Tosco, Autore televisivo di molti varietà e programmi TV, scrive prevalentemente sketch e varietà comici. Da otto anni in particolare scrive per i monologhi di "Che tempo che fa" di Luciana Littizzetto. E' inoltre in voce da alcuni anni su Radio DJ tutti i sabati mattina insieme a Luciana. Ha pubblicato per la Mondadori un romanzo, "E* finita la B E P P E TOSCO benzina", e un libro di esilaranti capitoli sulle abitudini e sulle follie umane dal titolo "Le zanzare sono tutte puttane". Questo ed altri, chiamiamoli racconti , li potrete trovare se non in tutti i numeri di Pesca In che seguiranno, quasi. Sta a voi decidere se su "Pesca In" è meglio scherzare poco e badare ad informare, o se invece vedere la pesca sotto aspetti diversi possa risvegliare interesse. Se volete potete lasciare un vostro commento (positivo o meno) su questo sito: www.beppetosco.it dove c'è scritto "dimmi tutto", oppure a: info@ediservice.it

SONO

PUTTAN

;

:

if]


rii

gare

a cura della Redazione

La narola al a federazione

Emergenza Lunigiana I

Associazione Croce Verde Marina di Massa Onlus ha promosso un'azione umanitaria di assistenza e protezione della popolazione della Lunigiana successiva all'evento catastrofico per l'attenuazione della sofferenza umana dopo l'alluvione. Tutto ciò in collaborazione con CNA Provinciale, Associazione Riviera Apuana, Associazione Campeggi Ageparc e FIPSAS di Massa Carrara. Sono stati istituiti punti di raccolta presso varie associazioni tra le quali la sede Fipsas di Marina di Carrara. Lo scopo è stato quello di raccogliere forniture massicce di beni indispensabili a garantire la sopravvivenza della popolazione, soprattutto per garantire il dopo oltre che il presente. Tutto ciò che è stato raccolto è stato portato e distribuito alla popolazione dai volontari in collaborazione con le autorità preposte in loco. Protezione Civile. Ancora una volta la

104

PescaIn

Fipsas si è dimostrata subito attenta alle esigenze della gente colpita da catastrofi e chi vive sul fiume anche solo per la propria passione conosce bene quanto questo possa essere splendido e

fonte di divertimento in alcuni momenti ma terribile e con una forza incredibile in altri. Tutta la zona della Lunigiana e della Liguria colpita dall'alluvione è ricca di corsi d'acqua che sono stati mal-

trattati negli ultimi cinquant'anni e questo è il risultato del poco rispetto a loro dato da persone che non conoscono la natura e il suo corso nel tempo. Daniela Ferrando


I

Recensioni e approfondimenti di mJ agonismo, a cura dì Alessandro Scarponi, da WlatchFishing Italy.

Coppa Marche 2011 MATCH ,/FISHING al Fishing Club Maver

Lago di Fiastra

I ulle chiare splendide acque del lago dì Fiastra si è svolta 'ultima prova della Coppa Marche 2011, classico torneo che ha visto sfidarsi le migliori lenze della regione Marche. Indimenticabile il lago di Fiastra, perfetto il tempo con un sole a riscaldare l'aria e a far brillare ancora di più il colore dell'acqua, ottime le prestazioni dei famosi cavedani decisi ad abboccare senza nessuna restrizione. La gara è stata dominata dalla squadra del Fishing Club Morrovalle Maver, la quale, con la sua prima squadra, ha totalizzato 5 penalità, aggiudicandosi cosi per il secondo anno consecutivo il ti-

tolo di Squadra Campione Regionale, mentre Roberto Saraceni, sempre della Fishing Club, è il nuovo Campione Regionale Individuale 2011. Tornando alla gara, com'è noto anche a chi non ha avuto mai la fortuna di pescare in questo meraviglioso bacino, il pesce da insidiare è stato il Cavedano, pescato sia a roubaisienne che all'inglese. Anche in questo caso le lenze utilizzate sono state molto leggere e sofisticate, con ami piccoli per innescare bigattini apparsi molto graditi dai cavedani. La competizione è stata avvincente, combattuta fino all'ultimo pesce, perché oltre alla grande quantità di

pesce pescato, 199,820 kg, media 2,629 kg, ogni concorrente ha avuto la possibilità di far risultato con la tecnica preferita. A dimostrazione di ciò va sottolineato l'ottimo risultato, 10 penalità, della squadra Ascolana Sporting Club 100 Torri Colmic che ha impostato la gara pescando solo a roubaisienne. Ottima l'organizzazione della Fishing Club Morrovalle Maver. Questo il podio finale: 1° Fishing Club (Maver) B (MC), 2° S.P.S. Goldenfish (Tubertini) A (MC), 3° Pesca Club Corridonia A (MC). Campione regionale Marche 2011 Roberto Saraceni (Fishing Club Maver).

".

Oltrarno campione sul filo di lana | egli approfondiI menti agonistici del numero scorso di Dicembre, è stata erroneamente omessa la foto che ritrae il gruppo dell'Oltrarno Colmic, vincitori del Campionato italiano di società 2011. Scusandoci con i lettori, con l'Azienda e con la squadra vincitrice, la proponiamo in questo numero.


GIULIANO PRAND

vince l'edizione 2011 I

I Circondariale di Ostellato ancora una volta è stato teatro della finale di un evento di pesca al colpo: il Club Azzurro 2011.1 primi freddi arrivati dall'est si sono subito fatti sentire e a rimetterci, come sempre quando si verificano queste repentine cadute termiche, è la pescosità. Le breme di Ostellato non sono diverse da tanti altri pesci e infatti i 50 agonisti in lizza hanno dovuto sfruttare tutte le conoscenze a disposizione per catturare i pesci utili alla classifica. Durante le prove del venerdì le breme rispondevano molto bene alle solite impostazioni di pesca, ma già nella giornata di sabato, giorno della prima manche, le catture erano diminuite notevolmente. La pescosità da quello che si è potuto vedere è stata più alta nei settori esterni, i quali hanno beneficiato della minore pressione agonistica evidenziando catture più continue. L'azione di pesca i 50 agonisti l'hanno impostata sulla linea dei 13 mt per l'uso della roubaisienne anche se nei box, aperte sulla rastrelliera, si sono viste anche le canne inglesi pronte all'uso. Per rendere più regolare la gara dei 50 agonisti, vista l'alta posta in gioco che consegna la maglia azzurra ai primi 5 classificati, la Federazione ha disposto 10 stopper, 5 per ogni ala esterna, soluzione azzeccata che sarebbe bene adottare anche in altri campionati di rilevanza nazionale come la finale del campionato italiano di società e l'italiano individuale. Le lenze ad Ostellato, montate sui kit delle roubaisienne, hanno variato tra grammature da 4x12 a 2 e 3 gr. Ad un inizio

scoppiettante con la pasturazione pesante atta a predisporre un congrue fondo dove calare l'esca, si è replicato durante le quattro ore di gara con la coppetta, specie per non far rumore e per essere più precisi con la lenza in acqua. D'altra parte si sa la breme vuole essere pescata con la massima precisione e a volte mettere l'esca anche soli 20 cm fuori dalla zona di pesca giusta equivale a non prendere pesci. Oltre alle breme qua e la sono usciti anche alcuni carassi di taglia davvero ragguardevole i quali, come sempre succede, sono arrivati a tiro attirati dalla fiondata dei bigattini. Il pesce di taglia comunque ha aiutato notevolmente a scalare la classifica di settore stravolgendola anche di diverse posizioni. Nella parte finale di gara, quando il pesce si è mostrato più sospettoso, ha fatto la differenza una lenza leggera montata con

galleggiante da 4x12 , terminale dello 0,8 e amo del 22. Innesco rigorosamente fatto di larve di ver de vase, anche se i bigattini sono stati usati come valida alternativa. Non sono mancate anche altre esche tradizionali come i vermi, i caster e la canapa. Il caster, per la verità, da alcuni mesi è una componente quasi insostituibile per l'agonista completo perché si è capito che alla breme in estate o in inverno questa esca piace particolarmente. Dopo otto ore di gara, suddivise nelle due manche, i verdetti emessi come sempre dal preciso e instancabile Antonio Fusconì del Comitato di settore Fipsas, hanno sancito che a vincere il Club Azzurro 2011 è stato Giuliano Prandi della Lenza Emiliana Tubertini. Prandi con questa vittoria succede a Massimo Vezzalini vincitore della passata edizione, conquista una meritata maglia azzuffa a coronamento di un periodo contraddistinto da continue soddisfazioni sportive. Entrano in nazionale i seguenti agonisti classificatisi nelle prime cinque posizioni:


•**r*-*>-*

ch Fishina CUD a Fabrizio Caiosi i cavedani del Tevere l'ardua sentenza di questa bella iniziativa di pesca agonistica a cavallo dell'autunno inoltrato e 'inverno più rigido. L'orologio biologico del pingue ciprinide dice che è l'ora di incamerare preziose calorie necessarie per affrontare l'inverno. Niente di meglio dunque di un'abbondante colazione di "carne" e a servirgliele martedì 1 novembre ci hanno pensato un centinaio di agonisti del centro Italia accorsi per partecipare ad Umbertide alla prima edizione del Match Fishing Cup. La giornata è ottima per il periodo, il sole regaia l'ultimo giorno dal sapore quasi estivo, l'acqua del fiume è divina e risplende di un bel colore verde, il suo lento movimento verso valle lascia sognare affasci-

nanti passate con lenze adatte al furbo cavedano fatte da fili decisamente sottili e ami microscopici. L'esca prevalente è il bigattino che alle origini poteva essere un pollo paffuto e, siccome di carne stiamo parlando, il cavedano ha mostrato di gradire questa portata con molto appetito. La gara, organizzata da Match Fishing, il sito gemellato di Pesca In, in collaborazione con l'instancabile Sandro Zucchini, è stata collocata sul campo di gara denominato Carpina Bassa, Strettoia e Fili, tratto di fiume dove abitualmente stazionano i grossi cavedani. Il fascino del fiume è sempre unico e, quando la pesca trova pure tante catture, allora il divertimento e la passione si esaltano regalando emozioni a non finire. Così infatti è stato. Tanti

pesci catturati, tante lenze strappate e alla fine tutti i concorrenti, vinti e vittoriosi, ne sono usciti soddisfatti. Certamente questo fiume non sempre assicura prestazioni eccellenti della serie "butta e prendi", arriveranno anche giorni meno fruttuosi che si possono accettare comunque senza drammi proprio perché si conoscono le caratteristiche di un fiume. Infatti non sarà sempre novembre, mese che da un po' di anni ha saputo regalare belle giornate di pesca al contrario invece delle rigide e avare primavere. La pesca si è sviluppata con due tecniche prevalenti, roubaisienne e canna inglese; la prima per pescare sulla linea dei 13 mt sulla fiondata dei bigattini con lenze leggere da 4x10, altri hanno preferito pescare da fermi

con una veletta leggera trattenendo l'esca sulla scodellata di bigattini incollati. Altri ancora hanno preferito allungarsi sulla sponda opposta lanciando galleggianti a penna di grammatura non superiore ai 6 gr. Ogni affondata del galleggiante inglese non aveva la certezza della cattura perché su quella linea di pesca, passando dove vengono lanciate palline di bigattini incollati, possono entrare grossi cavedani ma anche carpe e barbi. Bello vedere elastici colorati uscire dai vettini delle canne e inglesi inarcate sotto il tiro di qualche bel pesce. Questo il podio degli assoluti: 1° Caiosi Fabrizio N. Lenza Montecatinese 10,960 kg; 2° Solfanelli Marco P. C. Bastia 10,400 kg; 3° Vaselli Francesco Vasca Azzurra Pappiana 9,860 kg.

IQ

IO


i a un po' di anni a queIsta parte le due nazionali di pesca al colpo Francia e Italia si incontrano al termine dei rispettivi campionati nazionali per affrontarsi in un'amichevole allo scopo di ampliare le conoscenze tecniche su determinate tipologie di pesci e di pesca. Quando fu istituita, anni fa, l'Italia sapeva pescare molto bene i carassi e i francesi le breme e i gardons, ma nessuno sapeva pescare bene tutto. Allora, visti i buoni rapporti che intercorrevano tra i dirigenti delle due federazioni, si decise di organizzare un evento annuale per poter scambiarsi le conoscenze. Noi le breme in quegli anni le avevamo solo nel canale Idrovia di Padova, ma di fatto non le sapevamo pescare bene e correttamente

Pesealn

come adesso. L'importanza della meccanica delle terre era arabo per noi italiani, ma con l'arrivo massiccio e infestante delle breme in tutti i corsi d'acqua italiani siamo riusciti a recuperare il gap esistente tra noi e le nazioni del nord Europa. Francia Italia quindi è divenuta una classica che si ripete con l'alternanza come sede dell'evento e quest'anno toccava ai francesi organizzare la manifestazione. La sfida si è tenuta il 29 e 30 ottobre sul canale Bergues a Coudekerque Branche in Francia, e per l'occasione gli azzurri hanno partecipato con la seguente formazione: Jacopo falsini, Umberto Ballabeni, Stefano Premoli, Moreno Ravaglia, Marco Solfanelli, Massimo Vezzalini, CT Rodolfo Frigeri, Vice CT Marco Manni, Delegato FIP-

SAS Antonio Fusconi, accompagnatori Aldino Faccani e Ridolfi. La nazionale francese invece ha pescato con Alain Dewimille, Paulo Valore, Didier Delannoy, Stéphane Under, Jéróme Chauveau e Jéróme Vasseur. La sfida 2011 Francia Italia si è svolta in un canale molto bello dalla profondità di 3 mt circa e largo circa 25 mt situato nel Nord-Ovest della Francia ai confini con il Belgio. I pesci che popolano queste acque sono i gardons, le breme di buona taglia, rari carassi, persici reali, lucci e lucioperca. Trovandosi non troppo distante dal mare il canale risente della marea che altera le condizioni del flusso dell'acqua. La pesca è difficile, tanto che per essere competitivi i nostri azzurri hanno dovuto ripiegare su lenze montate su filo dello

0,8, terminale dello 0,5, e ami dal 26 al 28, Galleggianti tradizionali dalla forma di un tubino con deriva in acciaio e antenna in plastica non troppo lunga. Il vento da quelle parti è quasi sempre presente e per questo i francesi prediligono un galleggiante con deriva in acciaio per avere maggiore stabilità in pesca. La stranezza in ogni caso riguarda il prodotto utilizzato per pasturare i gardons. Non pensate a profumate pasture browne o black di questa o quella marca ma bensì a "vomitevoli" escrementi di piccione che da quelle parti chiamano "fiante", che pare sia molto gradita al palato dei gardons. E a quanto pare la sfida amichevole a coppie "all'americana" andata in scena sulle sponde del canale Bergues ha dato i suoi frutti con Moreno Rava-


glia in c o c p ; a con Jerome Chauveej e-avi a portare al giudice il maggior peso. La sfida all'americana consiste nel far pescare le cue nazionali schierate in mocc misto con la formula deli'acccpoiata, owe-

ro due pescatori, un francese e un italiano, disposti vicini con il paniere. La prima prova dell'amichevole Francia - Italia ha visto prevalere la formazione Campione del mondo sui Campioni d'Europa con il pun-

teggio di 33 a 45. Grande prova di Umberto Ballabeni che realizza il maggior peso di giornata con oltre 3,5 kg di pesce. Umberto, ricordandosi di essersi laureato Campione del mondo individuale una decina di anni fa proprio in Francia con una bella breme parigina, sfodera una delle sue prestazioni catturando tre belle breme e diversi gardons. Per il resto in generale la pescosità è stata parca nonostante la "fiante" messa in pastura per allontanare i pesci piccoli e attirare quelli di taglia. Poco fouille in mezzo alla terra, visto la scarsa pescosità, e ver de vase sull'amo sono state le scelte adottate dalla nostra nazionale per vincere la prima delle due sfide con i cugini francesi. Alla fine, dopo la seconda manche, sono bastate due sole penalità per avere la meglio sui cugini francesi della pesca al colpo. Abbiamo pescato in trasferta ma non abbiamo subito il cosiddetto timore reverenziale, tutt'altro! L'amichevole Francia Italia è stata una bella esperienza internazionale per i no-

stri azzurri, i quali hanno dimostrato che quando c'è da pescare con il fouille e il ver de vase non sono più la cenerentola d'Europa degli anni 70, anzi sappiamo cavarcela anche con 'uso della "fiante de Pigeon", cacca di piccione. Se nella prima manche i francesi ci hanno fatto pescare in un canaletto tipo destra Reno e lì, pur in presenza di poca pesca, abbiamo vinto con i gardons e le breme, nella seconda manche i galletti ci hanno portato in un laghetto all'interno di un parco dove la pescosità doveva essere più abbondante ma che poi non lo è stata. La seconda manche la vince la Francia per 34 (F) a 44 (I) penalità, ma dopo la somma della classifica combinata delle due gare gli azzurri riescono a mantenere un piccolo vantaggio di due punti e quindi ad aggiudicarsi la sfida. Con questa sfida, baciata da un altro successo 77 (I) - 79 (F), la nostra nazionale chiude il sipario sull'attività internazionale in attesa di nuovi eventi come 'Europeo e il Mondiale.


Mili

2? IN3 ^ B

lltfcf •,*»•.*•

txl

Questa serie di nuove canne da trota, sono quanto di meglio si possa chiedere, in termini di versatilità d'impiego, robustezza ed ottime performance. Prodotte in carbonio alto modulo 6 dotate etì tutte le tecnologie costruttive d'avanguardia, le §67 TROUT sono veramente it miglior compromesso tra qualità e prezzo. Queste canne non vi aranno rimpiangere assolutamente nessun modello superiore, le proprio da questi modelli, hanno ereditato le caratteristiche principali di leggerezza od eccezionale down force. L'assemblaggio della componentìstica, placca anelli e spaziatura dèi medesimi, è degno di un attrezzo al top di gamma.

ORI TROUT XTREME!

né da trota Cot Trout, sono un prodigio di stu tecnologia, applicati alte canne da pes Questi attrezzi al vertice della categoria, sono stati realizzati con tutte i materiali e tutte le innovazioni attualmente disponibili: carbonio atto modulo HM55J, U.t.A.f. Pro Force Carf*"~ Power Doublé Tape, trattamento superfìc A.S.G. e sistema di riferimento Joint Line per più rapido allineamento dei pezzi. Quello che colpisce di questi stupendi attrezzi è la grai leggerezza e l'eccezionale bilanciatila; caratteristii che rendono ognuna delle canne che compongon serie, estremamente maneggevole e reattiva, i'azion ogni canna è ben riconoscibile da differenti colorazioni e l'assemblaggio della componentistica è impeccabile; il look è alquanto sobrio e lineare; le vette, anche quelle delle canne più potenti, mantengono grande sensibilità in ejuaisiasi ' "ngente dì pesca. Testate nelle condizioni più estreme, le :POHT TROUT, si sono rivelate robuste ed affidabili come poche altre. Veramente il top per l'agonist


— 1 7 + 1 BALLBEARING Mulinello a frizione anteriore dotato di 8 cuscinetti a sfera è ideale per tutti i tipi di pesca ha un rotore potente che permette una buona riserva di potenza per il combattimento anche con prede importanti, si presta nelle misure centrali sìa alla pesca alla trota in lago che allo spinning. Rapporto di recupero di 5,2 a 1, archetto sopradimensionato e potenza garantita. Bobina in alluminio di buona capienza e manovella chiudibile con meccanismo One Touch. Extra Spool Graphite - Disponibile nelle misure 1 0 - 2 0 -30 - 40- 50 Le misure 20 - 30- 40 sono corredate di bobina match in allumìnio.

Milmr

fNAIL I. BAII

Mi

LHOLDER

OHI TOUCH

ALUMINIUM

FAI BAII

i

1. KNOB IN NEOPRENE

7+1 BALLBEARING Mulinello ideale per chi cerca un mulinello con un ottimo rapporto tra prezzo e qualità. Ideale per la passata con bolognese e trota lago. Rapporto di recupero di 5,1 a 1 e bobina principale in allumìnio forata per alleggerirne il peso. Ottima capienza della bobina. Extra Spool Graphite - Disponibile nelle misure 10 - 20 -30 - 40

AtUMÌNSUM

FATBÀIL

TjEITIS '7 BALL BEARING 7 + 11 BALLBEARING

Mulinello dotato di 8 cuscinetti a sfera è ideale per tutti i tipi di pesca, si presta maggiormente per la pesca con bolognese alla passata sìa in acqua dolce che salata. Velocità di recupero con un rapporto dì 5,2 a 1 ed un ottimo rapporto tra prezzo e qualità. Bobina principale in alluminice secondaria in grafite. Extra Spool Graphite - Disponibile nelle misure 20 -30 - 40

.^tìLUMINIUM *•••«•»* •>«.€


Pesca f^^

L

Giacca e pantalone Dryshield - Sninnano Comodo completo formato da giacca e pantalone, o anche spezzati, molto leggeri e soprattutto utili per diverse situazioni di pesca. Sono in resistente Nylon Ristop con cuciture stampate. Giacca e pantalone hanno la vita regolabile, mentre per quest'ultimo anche le caviglie sono regola-

bili per la massima protezione. Il sistema Dryshield offre un'eccellente impermeabili-

smmono tà, 10000 mm, e grande traspirabilità, 5000 gr/m2/24h. Disponibili con taglie dalla S, alla XXL.

Shimano Italy Fishing S.r.l. Via Privata Maestri del Lavoro 29 - 20025 - Legnano - MI Tei. 0331 742 711 - Fax 0331 465 687 - www.shimano.com

Trecciato Armored - P-Line Armored è uno speciale trecciato ottimo per tutti i tipi di pesca. II rivoluzionario brevetto utilizzato per effettuare la speciale copertura permette di eliminare imparruccamenti e nodi e, oltre ad aumentarne enormemente la scorrevolezza nei lanci, rende il filo silenzioso evitando di creare allarme nelle prede dovuto appunto al rumore che si crea con le vibrazioni. Tutto questo

lasciando invariata la forza e la sensibilità richiesta a questi tipi di trecciati. Armored permette di avere quindi vantaggi incredibili rispetto ai comuni trecciati visto che la speciale copertura ne rallenta notevolmente 'usura rendendolo praticamente insensibile agli sfregamenti e all'abrasione. Armored può essere utilizzato sia in acqua dolce che salata. Disponibile in diametri dallo 0,08 allo 0,41 mm e bobine da 150, 300 e 1500 yds.

P-Line Europe SRL Via di Fondovalle SA/ - 55027 - Loc. Bolognana - Gallicano - LU - Tei. 0583 709036. Fax 0583 707488 - p-line@p-line-eumpe.com

Trota lago serie Zenith 3 pezzi - Artico Dopo due anni di test e di modifiche siamo a presentarvi la nuova serie di canne trota lago in 3 pezzi Zenith progettate da Fabio Zeni — in collaborazione con la ditta Artico. Questa mini serie composta da 5 azioni è un'assoluta novità in quanto questi attrezzi, unici nella loro specie,

vengono realizzati artigianalmente, incrociando tra loro varie fibre di carbonio, tra cui il rinomato Ferrari, per creare un attrezzo che può s o d d i s f a r e tutte le esigenze dei pescatori di oggi. Canne sofisticatissime studiate in ogni minimo particolare, dalle dimensioni dei diametri alle

ARTICO

i

Artico srl

I

Via Malignani 2-33170- Pordenone - Tei. 0434 598202 Fax 0434 572889 - www.artico.it - info@artico.it

Pescala

lunghezze dei manici, fino alla scelta dell'anellatura e delle vernici. Dopo innumerevoli test e prove siamo riusciti a realizzare delle canne leggerissime con un'azione morbida e progressiva, molto sensibili e allo stesso tempo con un'ottima spinta nel lancio che permettono di raggiungere ottime distanze senza

eccessive spinte. Sono state studiate basandosi sulle esigenze che la pesca oggi ci richiede, infatti ad un pesce sempre più astuto e diffidente va contrapposto un attrezzo molto sensibile che permette di avvertire ogni minimo attrito e che non da al pesce modo di avvertire strattoni o trazioni della canna.

La serie è cosi composta: azione 1: canna da 10 gr lunghezza 4,30 mt; azione 2: canna da 12 gr lunghezza 4,40 mt; azione 3: canna da 15 gr lunghezza 4,50 mt; azione 4: canna da 20 gr lunghezza 4,60 mt; azione 5: canna da 30 gr lunghezza 4,70 mt.


Mulinello Safina Noir - Dkuma Interessante mulinello dalle caratteristiche tecniche di pregio comprendenti il sistema RES che prevede il bilanciamento del rotore ottep nuto con calcolo computerizzato dei pesi. Il nottolino guidafilo EFR di seconda generazione evita la stress del monofilo preservando nel tempo le sue caratteristiche invariate. La versione Safina Noir ha una meccanica supportata da ben 6 cuscinetti a sfera di cui uno a rulli per

l'antiritorno infinito. I modelli sono stati indicati con le sigle 30, 40, 55, 65 ed 80, l'assortimento di misure disponibili lo rendono adatto a specialità che partendo dallo spinning medio leggero arrivano al bolentino di profondità.

Frizione con dischi in feltro oleato; 5+1 cuscinetti con Drive System; Antireverse con quick system; bobina in alluminio anodizzata con 2 colori; archetto tubolare sovradimensionato; corpo in grafite anti-corrosione; bilanciamento del rotore RES II.

oKiuna

Adinolfi Sri Via Brennero 10 - 20052 - Monza - MI - Tei. 039 2300745 - Fax 039 2300028 - info@adinolfi.com

Fionde - Best Fisher Accessorio sempre molto importante, utilizzato in svariate tecniche di pesca, la fionda rappresenta il più antico ed efficace attrezzo per la paE/<DER PESCA sturazione. In questa occasione vogliamo presentare due prodotti della Best Fisher, fionde da competizione che fanno parte di una zione in tutte le situazioni, queste fionde serie di 8 differenti modelli sono dotate di varie tipologie di fondelli di vari diametri per svariate mirati a contenere sia i bigattini che altre lunghezze di lancio. Adatti alla pasturaforme di pastura.

Leader Pesca Sri Via Monte Stallonara 195 - 205 - 00050 - Pontegaleria - Roma - Tei. 06 65003085106 65003022 - Fax 06 65003086 - info@leaderpesca.it - www.leaderpesca.it

Win il colletto riscaldante Arriva un nuovo prodotto ne! settore della pesca sportiva dedicato ai nostri appassionati, si tratta dì un colletto riscaldato che renderà più piacevoli le vo-

Colletto Riscaldante brevettato che, grazie alle sue bustine che si attivano al stre s e s s i o n i di pesca semplice contatto con l'aria, offre al peall'aria aperta. Un'importante novità per scatore sportivo un piacevolissimo caloun pubblico di appassionati sempre più re. Realizzato in morbido pile, grazie alla esigente che desidera andare a pescare brevettata caratteristica di modellabilità con un piacevole colletto in pile che, interna permette una comoda e funziograzie al calore, vi consentirà di rimanenale vestibilità adattandosi alle varie mire più ore all'aria aperta durante i periosure di collo. Le bustine riscaldanti si atdi invernali. Simone Bini, Capitano tivano al contatto con l'aria e, una volta I.G.F.A., lancia per il mercato Italiano inserite nella tasca di Win, riscalderanno come uomo immagine questo imporil collo in modo continuato per oltre 7 tante prodotto. Win è l'innovativo ore. Il colletto Win è un pro| dotto Made in Italy già disponibile in tanti punti vendita Distribuito da Time Out Italia srl Via Nardi 2 - 50132 Firenze della nostra penisola, al voma/7 necky4neck@tiscali.it - www.necky4neck.com stro piacere ci pensiamo noi. d

Beseala

113

1


Gennaio 2012 • I valori riportati nelle tabelle si riferiscono alle ore del culmine di alta marea in alcune località italiane. Essendo, però, estrapo-

lati esclusivamente da componenti astronomici, possono essere soggetti a piccole variazioni dovute a fenomeni meteorolo-

gici, e in particolare alla pressione atmosferica ed al vento. A tale proposito, quindi, è possibile rilevare sul luogo piccole differenze rispetto ai valori riportati. Le maree di seguito trascritte sono ad esclusivo utilizzo per la pe-

sca sportiva. Le ore di previsione sono espresse tenendo conto dell'ora solare del nostro fuso orario, quindi durante i mesi estivi, quando è in vigore l'ora legale, è necessario aggiungere un'ora ai dati della tabella.

Dati tratti dalle pubblicazioni ufficiali edite dall'Istituto Idrografico della Marina. Obblighi di legge assolti. Autorizzazione alla riproduzione in corso. La presente pubblicazione non sostituisce la documentazione ufficiale ai fini della sicurezza della navigazione (D.P.R. 435 doll'8/11/1991 art. 136) GIORNO

IMPERIA

GENOVA

LA SPEZIA

LIVORNO

CIVITAVECCHIA

I /D 2/L 3/M 4/M 5/G 6/V 7/S 8/D 9/L IO/M I I /M 12/G 13/V 14/S 15/D

20/V 21/S 22/D 23/L 24/M 25/M 26/G 27/V 28/S 29/D 30/L 3 1 /M

1 . 2 3 - 14.07 3 . 1 2 - 15.06 5.21 - 16.12 6.20- 17.12 6.58- 18.01 7 . 3 3 - 18.44 8.05- 19.25 8.36-20.05 9.10-20.44 9.46-21.35 10.22-22.05 10.59-22.50 1 1.40-23.37 1 2.23 — 0.33- 1 3 . 1 3 1.42-14.10 3.20- 15.24 5.01 - 16.42 6 . 1 6 - 17.50 7.1 1 - 18.46 7.57- 19.32 8.38-20.14 9.14-20.53 9.49-21.28 10.21 -22.03 10.50-22.35 1 1.21 - 2 3 . 1 0 1 1.50-23.48 12.22-0.34- 12.56 1.37- 13.39

1 . 0 3 - 13.47 2 . 5 8 - 14.48 4.54- 15.51 5 . 5 3 - 16.46 6.32- 17.35 7.04- 18.17 7.36- 18.55 8.08- 19.35 8.41 - 2 0 . 1 4 9.15-20.53 9.50-21.35 10.27-22.17 1 1.08-23.05 1 1.51 - — 0.01 - 12.41 1 . 1 1 - 13.40 2.46- 14.51 4.25- 16.08 5 . 3 8 - 17.16 6.34- 1 8 . 1 2 7.21 - 19.00 8.03- 19.42 8.41 - 2 0 . 2 1 9.16-20.58 9.50-21.33 10.23-22.08 10.53-22.44 11.25-23.23 1 1.57- — 0.1 1 - 12.33 1.17- 13.07

1.21 - 13.59 2.41 - 14.56 4.01 - 15.53 5.07- 16.46 5.58- 17.33 6.41 - 18.17 7.20- 18.58 7.58- 19.39 8.34-20.19 9.1 1 -20.58 9.50-21.42 10.30-22.26 1 1 . 1 1 -23.14 1 1.58-0 . 1 2 - 12.50 1 . 1 9 - 13.50 2.39- 14.58 4.01 - 16.07 5 . 1 2 - 17.10 6 . 1 2 - 18.07 7.03- 18.57 7.48- 19.42 8.30-20.25 9.09-21.05 9.47-21.42 10.23-22.21 10.58-23.00 11.33-23.42 12.09- — 0.31 - 12.51 1.39- 13.43

2.00- 14.07 1 3 . 5 3 - 15.03 5.24- 16.07 6.19- 17.05 6.56- 17.55 7 . 2 8 - 18.39 7.58- 19.19 8 . 2 8 - 19.58 9.01 -20.39 9.34-21.19 10.10-22.01 10.49-22.46 1 1.30-23.37 12.14- — 0.35- 13.03 1.47- 14.02 3 . 1 6 - 15.14 4.48- 16.30 6.00- 17.42 6.58- 18.42 7.46- 19.32 8.28-20.17 9.07-20.57 9.42-21.35 10.16-22.10 10.49-22.44 1 1.18-23.19 1 1.49-23.58 12.18 — 0.46- 12.52 1.58- 13.34

GIORNO

Porto EMPEDOCLE

MESSINA

TARANTO

8.02-22.16 9.10 — 0.50- 10.52 1.32- 12.15 2.02- 13.08 2.31 - 13.48 2 . 5 8 - 14.24 3 . 2 8 - 14.58 3.57- 13.34 4 . 2 8 - 16.10 4.59- 16.48 5 . 3 3 - 17.30 6.08- 18.19 6.48- 19.19 7.34-20.44 8.41 -22.46 10.18- — 0 . 3 8 - 12.03 1.37- 13.15 2.20- 14.02 2.57- 14.41 3.29- 15.15 4.00- 15.46 4 . 2 8 - 16.14 4 . 5 3 - 16.39 5 . 1 5 - 17.05 5 . 3 4 - 17.32 5.50- 18.03 6.03- 18.44 6.12-20.07 6. 00- —

5.00-17.58 7.00- 19.41 8.33-20.44 9.21 - 2 1 . 3 2 10.01 - 2 2 . 1 6 10.40-22.55 1 1.16-22.33 1 1.55- 0.11 - 12.32 0.49- 13.09 1.26- 13.48 2.04- 14.27 2.43- 15.09 3 . 2 5 - 15.56 4 . 1 2 - 16.51 5.16- 18.14 7.03- 19.48 8.33-20.58 9.33-21.53 10.22-22.41 11.05-22.23 1 1.43- — 0.01 - 12.21 0 . 3 8 - 12.57 1 . 1 2 - 13.33 1.47- 14.08 2.20- 14.42 2.54- 15.19 3.31 - 16.00 4.09- 16.48 5.00-18.08

8.03-21.55 9.28-23.19 1 1.08- — 0.21 - 12.23 1.08- 13.16 1.46- 14.00 2 . 2 2 - 14.38 2.56- 15.14 3.29- 15.49 4.03- 16.26 4.37- 17.03 5 . 1 2 - 17.42 5.48- 18.26 6 . 2 8 - 19.21 7.15-20.30 8.19-22.03 10.01 - 2 3 . 3 5

ló/L 17/M 18/M

19/G

l/D 2/L 3/M 4/M 5/G D/V T /S

B/D 3 /L

i O/M I I/M 12/G 13/V

14/S 15/D 16/1 17/M

18/M 19/G 20/V 21/S 22/D

23/L 24/M 25/M

26/G 27/V 23/S 29/D 30/L Jl/M

11.48 — 0.41 - 12.58

1.30- 13.50 2.10- 14.31 2.47- 15.08 3.20- 15.41 3.52- 16.12 4.21 - 16.44 4.50- 17.16 5 . 1 9 - 17.48 5.46- 18.26 6.16-19.12 6.50-20.21 7.41 - 2 2 . 2 1

NAPOLI

CAGLIARI

PALERMO

2.24- 14.49 3.37- 15.48 4.58- 16.53 6.08- 17.53 7.00- 18.46 7.42- 19.30 8.21 -20.10 8.56-20.48 9.32-21.26 10.08-22.05 10.43-22.44 1 1.23-23.28 12.03- — 0.15- 12.49 1.09- 13.39 2 . 1 2 - 14.39 3 . 2 8 - 15.48 4.51 - 17.03 6.08- 18.14 7.09- 19.14 8.01 -20.05 8.47-20.51 9.28-21.32 10.08-22.12 10.44-22.50 11.19-23.26 11.55 — 0.04- 12.30 0.43- 13.06 1 . 2 8 - 13.44 2.29- 14.35

2 . 1 2 - 14.44 3.24- 15.43 4.45- 16.46 5 . 5 8 - 17.46 6.54- 18.39 7.37- 19.23 8.16-20.03 8.52-20.42 9.27-21.19 10.03-21.58 10.41 - 2 2 . 3 9 1 1.19-23.21 12.00- — 0.09- 12.46 1.01 - 13.35 2.04- 14.33 3 . 1 8 - 15.41 4.42- 16.55 6.00- 18.05 7.04- 19.05 7.56- 19.57 8.41 -20.42 9.24-21.25 1.0.02-22.03 10.40-22.42 1 1.16-23.19 1 1.50-23.55 12.25-0.35- 13.02 1.20- 13.43 2.20- 14.34

2.29- 14.44 3.46- 15.40 5.07- 16.39 6 . 1 2 - 17.37 7.04- 18.28 7.44- 19.12 8.21 - 19.53 8.55-20.30 9.28-21.08 10.03-21.48 10.39-22.30 11.16-23.14 11.57- — 0.03- 12.41 1.00- 13.30 2.06- 14.25 3 . 2 3 - 15.31 4.45- 16.44 6.00- 17.55 7.03- 18.57 7.54- 19.51 8.41 -20.39 9.24-21.23 10.05-22.03 10.42-22.42 11.18-23.21 1 1.55- — 0.01 - 12.38 0.43- 13.03 1 . 3 3 - 13.41 2.37- 14.26

2.00- 14.25 3 . 1 0 - 15.22 4.37- 16.26 5 . 5 3 - 17.30 6.49- 18.26 7.32- 19.12 8 . 0 8 - 19.53 8.44-20.32 9.19-21.12 9.55-21.51 10.31 -22.30 1 1.08-23.14

BRINDISI

ORTONA

ANCONA

TRIESTE

VENEZIA

7.41 -22.35 8.47-23.59 10.30 — 0.52- 12.00 1.30- 13.03 2.02- 13.50 2 . 3 3 - 14.32 3.04- 15.08 3 . 3 5 - 15.46 4.07- 16.23 4 . 3 8 - 17.03 5 . 1 2 - 17.44 5.46- 18.33 6.24- 19.32 7.07-20.46 8.02-22.16 9.31 -23.44 11.16 — 0.50- 12.41 1 . 3 9 - 13.43 2.20- 14.31 2.57- 1 5 . 1 1 3 . 3 1 - 15.49 4.03- 16.23 4.32- 16.57 5.00- 17.30 5.25- 18.05 5.50- 18.46 6.11 - 19.37 6.25-20.55 5.54-22.51

6.20-5.37- — 1.49 — 1.55 —

4.29- — 4.50 - — 5.12 - — 5.37 - — 6.1 1 - — 6.50 - — 7.37- — 1.32-8.25 1.27-9.11 1.35-9.58 1.51 - 10.44 2.10- 1 1 . 3 1 2 . 3 3 - 12.19 2.58-1 3 . 1 8 3 . 2 8 - 14.57 4.00 -4.37 - — 5.19 - — 6.08 - — 7.00 - — 0.25-7.56 0.36-8.47 0.54-9.33 1.14-10.16 1 . 3 5 - 10.56 1.55- 11.33 2 . 1 2 - 12.09 2.29- 12.48 2.43- 13.36 2.58 - — 3.14 - —

2.31 - 13.57 3.29 — 4.33-20.12 5.32-20.26 6.20-20.46 7.03-21.07 7.41 - 2 1 . 3 2 8.16-21.57 8.52-22.23 9.28-22.53 10.06-23.25 10.43-23.58 1 1.25- 0.38- 12.1 1 1 . 2 1 - 13.14 2 . 1 6 - 15.01 3 . 2 5 - 17.48 4.46- 19.21 5.58-20.08 6.54-20.46 7.41 - 2 1 . 1 9 8.22-21.51 8.58-22.19 9.33-22.48 10.05-23.14 10.35-23.39 1 1.05- — 0.06- 1 1 . 3 3 0.32- 12.03 1.00- 12.43 1.37 —

3.41 - 14.39

2.15 — 2.37- 12.26 3.01 - 13.32 3.26- 14.20 3.51 - 15.03 4 . 1 6 - 15.46 4.41 - 16.29 5.05- 17.17 5.29- 1 8 . 1 2 5.51 - 19.24 6.10-21.23 6.18 — 5.07- —

1.13 — 1.41 - — 2.09- 12.50 2 . 3 8 - 14.01 3.06- 14.50 3 . 3 3 - 15.30 3 . 5 8 - 16.05 4 . 2 2 - 16.39 4.44- 17.12 5.02- 17.47 5.17- 18.28 5.24- 19.24

5.20- — 4.42--

11.50 — 0.00- 12.33 0.52- 13.22 1.54-14.17 3.08- 15.25 4 . 3 3 - 16.41 5.54- 17.53 6.57- 18.55 7.49- 19.48 8.33-20.33 9.14-21.14 9.51 -21.53 10.27-22.32 11.03-23.08 11.38-23.46 12.1 1 - — 0.25- 12.47 1.10- 13.25 2.06- 14.13

4.37- — 5.41 - 2 1 . 4 6 6.44-21.55 7.33-22.12 8.16-22.32 8.56-22.55 9.32-23.19 10.08-23.44 10.43- — 0.13- 11.21 0.44- 11.58 1 . 1 6 - 12.38 1.54- 13.24 2.37- 14.23 3.29- 16.14 4.38- 19.26 6.01 -20.50 7.15-21.35 8.11 - 2 2 . 1 0 8.58-22.42 9.39-23.12 10.15-23.41 10.49- — 0.08- 1 1 . 1 8 0 . 3 3 - 1 1.48 0.57- 12.16 1 . 1 9 - 12.41 1.43- 13.09 2.10- 13.42 2.46- —


PESCARE SHOWI

,f

Salone internazionale della pesca sportiva

**'

Fiera diVicenza 18 - 20 Febbraio 2012 www.pescareshow.it Biglietti Intero: € 14,00 - Ridotto: € 8,00 Riduzioni: Possessori di Licenza di caccia e di pesca

Orarii Sabato e Domenica: dalle 9.00 alle 19.00 - Lunedì: dalle 9.00 alle 16.00

' VIGENZA

caccia--pesca

^T Banca Popolare di Veema


'ERTI Bobina extra in dotazi

La tecnologia Ryobi, la competenza Tubertìni e dei suoi Campioni, gli ingegneri giapponesi e la precisione nipponica infine il design italiano! Ryobi e Tubertini, un binomio vincente, una collaborazione tra due aziende che hanno come unica missione quella di dare vita a mulinelli tecnicamente perfetti e dalle soluzioni innovative, in grado di soddisfare ed entusiasmare gli appassionati di tutto il mondo.

<•

ARCTICA, • size: 1000-8000 • cuscinetti: 6

"T?

v ,

Nella foto a lato, il particolare del sistema Ryobi per la chiusura rapida della manovella del mulinello, che agevola e semplifica il trasporto dell'atrezzatura limitandone l'ingombro.

CKXX1

!ERC1 < size: 1000-4000 • cuscinetti: 9

. Size: 1000-8000 • cuscinetti: 5-6

y*<

r*.. ^

1YO3I

distribuito da


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.