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N. 7/8 LUGLIO/AGOSTO 2012
LA RIVISTA DI MANAGERITALIA EDITORIALE DALLE IDEE AL PROGETTO ATTRAVERSO #PRIORITALIA SPECIALE ASSEMBLEA VERSO NUOVI TRAGUARDI
PRIMO PIANO
(OP)PRESSIONE FISCALE SOLO
ITALIANA?
MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL TERZIARIO Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - Decreto Legge 353/03 (convertito in Legge 27/2/04, n.46) art.1, comma 1 - DCB/MI - € 2,20 (abbonamento annuo € 16,50)
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Sommario Editoriale 4 Dalle idee al progetto: l’impegno del management per il futuro del paese
Rappresentanza 42 Nasce Cida - Manager e alte professionalità per l’Italia
Our point of view 7 The birth of a new professional confederation
Manageritalia 52 Servizio manager nelle imprese
Copertina 10 Paese che vai, tasse che trovi
Associazioni territoriali 56 Manager in ferie per volontà(riato)
Intervista 20 Enrico Giovannini Italia, fotografia a tinte fosche
RUBRICHE 24 Osservatorio legislativo
46 Alberto Brambilla Verso un welfare più moderno
45 A tu per tu con... 55 Catturati dalla rete 60 Lifestyle
38 Universo associativo Segno più per i manager del terziario
62 Libri
Solidarietà 65 Terremoto Emilia un aiuto concreto Fondo Mario Negri 66 Mutui casa del Fondo Fasdac 68 Pratiche indirette, novità in arrivo Assidir 70 Vacanze più serene con la card Manageritalia Associazioni territoriali 72 Donne e lavoro: maternità coi fiocchi
50 Territori
Manageritalia 26 Speciale Assemblea Verso nuovi traguardi
InfoMANAGER
61 Fuori ufficio 63 Lettere 64 ...al fin della licenza, io tocco!
N. 7/8 LUGLIO/AGOSTO 2012
LA RIVISTA DI MANAGERITALIA EDITORIALE DALLE IDEE AL PROGETTO ATTRAVERSO #PRIORITALIA
Allegato a questo numero il cd con l’edizione 2012 delle condizioni di assicurazione della polizza Tutela legale Antonio Pastore, riservata a dirigenti in servizio, prosecutori volontari della Convenzione Antonio Pastore, quadri iscritti a Manageritalia e familiari conviventi risultanti dallo stato di famiglia.
SPECIALE ASSEMBLEA VERSO NUOVI TRAGUARDI
PRIMO PIANO
(OP)PRESSIONE FISCALE SOLO
ITALIANA?
MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DI MANAGERITALIA Federazione nazionale dei dirigenti, quadri e professional del commercio, trasporti, turismo, servizi, terziario avanzato R
FEDERAZIONE NAZIONALE DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL COMMERCIO, TRASPORTI, TURISMO, SERVIZI, TERZIARIO AVANZATO
Fondo assistenza sanitaria dirigenti aziende commerciali
Fondo di previdenza Mario Negri
CFMT Centro di formazione management del terziario
Associazione Antonio Pastore
MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL TERZIARIO Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - Decreto Legge 353/03 (convertito in Legge 27/2/04, n.46) art.1, comma 1 - DCB/MI - € 2,20 (abbonamento annuo € 16,50)
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Editoriale a cura del presidente Manageritalia
DALLE IDEE AL PROG DEL MANAGEMENT PE
A
l termine della recente Assemblea nazionale di Manageritalia ho lanciato l’idea di un incontro annuale per chiamare a raccolta tutti i manager di “buona vo-
lontà”, pubblici e privati, che sentano il bisogno di dare vita a un nostro diretto impegno “sociale” al servizio del paese. In questa fase di instabilità economica e politica è necessario assumere nuove e maggiori responsabilità: più volte ho insistito sulla crisi dei modelli di rappresentanza, soprattutto dei partiti politici, ma anche dei sindacati e delle associazioni di categoria. Noi, almeno, ne abbiamo preso coscienza per tempo con il nostro ultimo Congresso, che ha deciso di far evolvere il nostro modello di rappresentanza verso un nuovo assetto. Era necessario rifondare il ruolo della dirigenza in una dimensione dinamica, era necessario aggregare forze disperse. Non abbiamo perso tempo: il 4 luglio Manageritalia, insieme a Federmanager, Fp-Cida, CimoAsmd, Sindirettivo, FeNDA, Fidia e Federazione 3° settore (vedi pagina 42) ha dato vita a Cida - Manager e alte professionalità per l’Italia. Con questa scelta ciascuno, è chiaro, rinuncia a una parte del proprio orticello, ma per innovare bisogna anche saper rinunciare a qualche modesta e tutto sommato poco produttiva rendita di posizione. L’abdicazione dei partiti e della politica dal loro ruolo ha, per paradosso, fatto emergere la necessità che servono idee per una buona nuova politica. Fondazioni, movimenti, think-tank, social forum, associazioni culturali, ordini professionali, gli stessi partiti e altri hanno elaborato idee per riformare la politica e il governo della cosa pubblica, ma poco è stato detto sul come e soprattutto con chi. Io credo che la comunità del management italiano sia più di molte altre titolata, partendo dalle priorità, a proporre una visione chiara e precisa del futuro: una progettualità innovativa e condivisa per passare dalle idee ai progetti, partendo dalle persone. Noi, a differenza dei partiti politici o di ciò che orbita intor-
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OGETTO: L’IMPEGNO PER IL FUTURO DEL PAESE no alla politica, non abbiamo bisogno di rifarci una vergini-
zioni: come favorire la formazione di una nuova classe dirigen-
tà. Non abbiamo da scontare grandi responsabilità sullo sta-
te che, partendo dalle competenze specifiche, possa favorire
to di dissesto del paese, se non quella di essere stati alcune
quella che molti analisti definiscono “buona politica”?
volte troppo silenti: è il momento di uscire dal torpore per
Le prossime elezioni potrebbero segnare uno spartiacque ver-
esercitare il nostro ruolo.
so la Terza Repubblica: un rinnovamento della classe politica
Fare rappresentanza oggi significa creare una visione: diven-
e un riconoscimento delle competenze come strumento di
tare promotori del cambiamento per fornire esperienze e com-
“meritocrazia”.
petenze utili allo sviluppo del paese.
La politica deve tornare a essere il luogo delle decisioni e delle
Il momento storico, quindi, impone alla nostra comunità una
competenze, degli indirizzi strategici da mettere a disposizione
nuova missione “sociale” per essere attori nell’indicare solu-
del paese: dare una chiara e ferma direzione di rotta e far sì che
zioni per uscire dalla crisi, se necessario anche in termini di
venga mantenuta. Il nuovo amministratore dovrà, come nell’an-
supplenza al vuoto lasciato dal sistema politico tradizionale;
tica Grecia, prendersi cura della polis, della comunità e dei va-
sostenere un paese che non vede ancora la luce in fondo al tun-
lori personali considerati come valori collettivi.
nel e vive nella paralisi generata dalla paura.
In questo primo appuntamento ci poniamo l’obiettivo di dare
Dalle idee al progetto il passo è stato molto breve e abbiamo in
vita a una nuova rappresentanza dei manager italiani fonda-
pochissimo tempo organizzato l’evento del 2/5 agosto a Roma
ta sul senso di responsabilità, sull’impegno al servizio del pae-
presso l’hotel Meliá Roma Aurelia Antica, che ha messo a no-
se; di mettere a disposizione le competenze e le persone; di es-
stra disposizione il centro congressi, oltre la concessione di ta-
sere riconosciuti come soggetto sociale autorevole e responsa-
riffe molto agevolate per chi dovesse soggiornare. Agosto, cer-
bile che esprime visione e capacità di generare progettualità al
to: sono giorni in cui di solito si “chiude bottega”, si va in va-
servizio del paese; per avviare infine o, meglio, prima di tut-
canza e tutto si ferma, proprio come ai tempi in cui chiudevano
to, un dialogo con “l’intelligenza giovane e innovativa”.
le fabbriche e con esse l’intero paese. Anche nella programma-
Il programma dei lavori dal pomeriggio del 2 agosto alla mat-
zione delle vacanze siamo rimasti ancorati a un modello vetero
tina del 5 verrà comunicato attraverso tutti i media a nostra di-
industriale che non esiste più da almeno trent’anni. Anche que-
sposizione; l’invito a partecipare è stato esteso a tutte le orga-
sto è un esempio di come il paese sia bloccato e ingessato.
nizzazioni di rappresentanza della dirigenza, delle alte profes-
Ebbene, noi ad agosto proveremo a fare qualcosa di diverso.
sionalità, dei quadri, dei professional e più in generale a tutti
Abbiamo titolato l’iniziativa #PRIORITALIA: nasce sotto
i lavoratori della conoscenza.
l’egida di Manageritalia e di Federmanager, che ha condivi-
Quello che mi permetto di chiedere a tutti voi è di fare la scel-
so con entusiasmo il progetto.
ta di sacrificare uno o più giorni delle vostre ferie per parteci-
#PRIORITALIA intende diventare lo spazio di riflessione annua-
pare e dare un contributo a un progetto che vuole richiamare
le sulle competenze necessarie per dare risposte alle priorità del
tutta la dirigenza italiana a esercitare responsabilmente il pro-
paese, partendo dalle persone, con la speranza che questa prima
prio ruolo. Io ci sarò, insieme a molti di voi.
edizione diventi un momento fondante di cambiamento sostanziale di un modello di rappresentanza della dirigenza italiana.
Guido Carella
Per l’edizione 2012 la riflessione si focalizzerà sulle prossime ele-
(guido.carella@manageritalia.it) LUGLIO/AGOSTO 2012
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OUR POINT OF VIEW THE BIRTH OF A NEW PROFESSIONAL CONFEDERATION A new social organization has been created: Cida – Manager e alte professionalità per l’Italia is the result of the union of Manageritalia, Federmanager and some other major management organizations, which all together represent Italian management working in public and private firms. The aim of the new confederation is to represent our entire class and be stronger to respond to the country’s institutions and politics. The new aspects of this confederation include the membership of middle management and professionals so that the total representation reaches almost one million persons. Another interesting new feature is the innovative mood of this new delegation in order to safeguard all these various classes more effectively and to enhance their contributions regarding ideas, proposals and actions for the country’s future. The birth of Cida – Manager e alte professionalità per l’Italia is an important step forward in the way of organizing and expressing institutional representation, in a process of aggregation among reality, positions, conditions and state of minds, often so different but always united and inspired by very strong enthusiasm. Perhaps today, managers need to suggest solutions, to apply themselves using their valuable experience, skills and expertise to contribute to the economic, social and cultural revival in this difficult economic scenario (that has spread day by day from a financial crisis to productive processes, to social sustainability, and in Italy more than in other countries, has extended to politics).
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Copertina
PAESE CHE VAI, TASSE CHE TROVI Sfatiamo alcuni luoghi comuni sulle imposte in Italia attraverso una comparazione dettagliata dei regimi fiscali in diversi paesi europei e non. Un’analisi senza pregiudizi dei dati oggi disponibili Ivan Centomani
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C
he l’opinione dei cittadini venga spesso influenzata da quanto si apprende dai mass media (tv in testa) è cosa nota. Meno noti sono però gli errori che gli stessi spesso commettono o le false informazioni che (magari anche in buona fede) forniscono e sulle quali a volte anche i politici più affermati costruiscono
interi dibattiti o assumono posizioni favorevoli o contrarie (per la serie: si discute del nulla e sul nulla). Quante volte, infatti, ci è capitato di sentire (o di dire) “solo in Italia”? Come ad esempio: “Solo in Italia succede questo?” oppure “solo in Italia è così?”. Un atteggiamento trasversale, questo, che accomuna spesso le persone più colte a quelle meno colte, quelle più avvezze ai viaggi e con qualche esperienza internazionale a quelle che non hanno mai messo piede fuori dall’Italia, dai politici ai tecnici, ai cittadini comuni e così via. Possono, però, le opinioni (anche le più consolidate) resistere di fronte all’evidenza dei fatti o dei dati (fiscali in questo caso)? Vediamo. Da tempo si è ormai radicata l’idea piuttosto popolare che l’Italia sia uno dei paesi con il livello di tassazione tra i più alti del mondo e di certo non si può dire che le cifre citate nei dibattiti televisivi non nascondano dei grossi sforzi di fantasia, sebbene abbiano pochissima attinenza con quella che è, però, la realtà delle cose. Certo, qui nessuno pretende che tutti i cittadini diventino degli
Da tempo si è ormai radicata l’idea diffusa che l’Italia sia uno dei paesi con il livello di tassazione tra i più alti del mondo, ma è davvero così?
esperti di diritto tributario comparato internazionale, ma almeno un po’ di cautela da parte degli operatori dell’informazione sarebbe auspicabile per evitare inutili ondate di populismo. Quindi, seppur in maniera sintetica, vista l’enorme mole di dati che è stato necessario acquisire e trattare per giungere a dei punti fermi, cerchiamo di sfatare alcuni luoghi comuni attraverso un’analisi che compara i regimi fiscali nei paesi europei. Le imposte sui redditi delle persone fisiche I livelli di tassazione sui redditi sono sostanzialmente in linea con quelli dei più importanti paesi industrializzati. Ciò che cambia sono solo i meccanismi di imposizione fiscale (ed è forse questo che dà adito a cattive analisi e/o a giudizi affrettati). LUGLIO/AGOSTO 2012
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Copertina Per determinare le aliquote medie
Tabella 1 - DISTRIBUZIONE DEI REDDITI IN ITALIA
si è proceduto al calcolo dell’im-
Numero contribuenti
Percentuale contribuenti
posta dovuta per le fasce di reddi-
Fino a 20.000
27.748.308
66,3
to prese in esame e la relativa in-
da 20.000 a 50.000
12.207.652
29,2
cidenza sul reddito oggetto di tas-
da 50.000 a 100.000
1.448.817
3,5
sazione (nello specifico: aliquota
398.125
1,0
41.802.902
100,0
Fasce di reddito (euro)
oltre i 100.000 TOTALE
media = importo da versare ai fini fiscali/reddito imponibile). Attraverso l’aliquota media, fatti gli aggiustamenti e le dovute precisazioni, è stato possibile il con-
€ 100.000 (in questo lavoro è stato
fronto tra i livelli di tassazione dei
preso l’importo pari a € 500.000,
diversi stati, altrimenti non para-
essendo quello in cui si attesta il
gonabili, e l’estrapolazione di da-
minor numero di contribuenti e si
ti importanti per esaminare in che
possono meglio valutare gli impat-
modo i paesi stessi interpretano la
ti delle patrimoniali) e calcoliamo
progressività dell’imposta.
la pressione fiscale cui questi stes-
A tal proposito, si può notare che
si importi sono assoggettati negli
gli scostamenti più importanti ci
altri paesi europei. In questo modo
sono sulle aliquote medie che col-
possiamo verificare che, pur tenen-
piscono i redditi che ammontano
Stando ai dati dell’Anagrafe tribu-
do conto di poche variazioni di
a circa € 20.000, mentre per gli sca-
taria, la distribuzione dei redditi
qualche punto percentuale, in Ita-
glioni più alti di reddito non ci so-
in Italia è riportata nella tabella 1.
lia siamo assoggettati a delle ali-
no particolari differenze, salvo il
Prendiamo in esame i redditi intor-
quote medie che non si discostano
caso statunitense (nel quale, però,
no a € 20.000 (dove si attesta per
in modo significativo da quelle dei
non esiste un welfare paragonabi-
l’Italia la maggiore concentrazione
principali paesi Ocse, come evi-
le a quello dei paesi europei).
di contribuenti) e quelli superiori a
denziato nella tabella 2.
Tale lavoro ha consentito così di
A livelli di tassazione più elevati corrispondono organizzazioni di sistemi di welfare più capillari
Tabella 2 - IMPOSTE SUI REDDITI DELLE PERSONE FISICHE Aliquota media per redditi di 20.000 euro
Aliquota media per redditi di 500.000 euro
Patrimoniale
ITALIA
24%
43%
No
Spagna
24,5%
43%
Sì
dallo 0,25 al 2,5% per valori di beni di lusso oltre € 700.000
Francia
7,3%
38%
Sì
dallo 0,25 allo 0,50% per redditi superiori a € 1.300.000
Germania
12,9%
42%
No
Paesi Bassi
33,6%
50%
Sì
Regno Unito
20%
44,5%
No
13,3%
31%
No
Paese
Usa
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Aliquote patrimoniale
tassato l’1,2% dei redditi provenienti da risparmi e investimenti
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Tabella 3 - ALIQUOTE NORD EUROPA Paese
Tabella 4 - ALIQUOTE SUD EUROPA
Aliquota minima
Aliquota massima
Finlandia
25%
53%
Danimarca
37%
Svezia Norvegia
Paese
Aliquota minima
Aliquota massima
ITALIA
23%
43%
59%
Spagna
24%
45%
29%
59%
Portogallo
11,5%
46,5%
28%
48%
0 fino a € 12.000 12%
45%
Grecia
confrontare l’incidenza della fi-
di cui sopravvive solo un particola-
re. In Svezia un cittadino è segui-
scalità sulle persone fisiche che si
re meccanismo di tassazione dei
to dalla culla all’anzianità dai ser-
trovano agli estremi opposti della
redditi da capitale.
vizi forniti dallo stato. Sanità e
forbice dei redditi.
Operando poi un confronto tra le
istruzione sono gratuite, c’è un
Per quanto riguarda la tassazione
aliquote dei paesi del Nord e del
ampio utilizzo di strumenti di
francese e tedesca, sempre sulle ci-
Sud Europa, il quadro che emerge
workfare e indennità di disoccu-
fre intorno a € 20.000, bisogna con-
risulta quello riassunto nelle ta-
pazione e, per esempio, i cittadini
siderare per la Francia dei partico-
belle 3 e 4.
svedesi possono usufruire di cure
lari meccanismi impositivi caratterizzati da numerose deduzioni per
Tra Nord e Sud Europa
i cosiddetti “nuclei fiscali” di ap-
I paesi del Nord Europa presenta-
partenenza (niche fiscale), mentre
no nell’insieme dei livelli di tassa-
per la Germania l’applicazione di
zione molto più alti rispetto a
un’imposta progressiva lineare per
quelli del Sud Europa. Non a ca-
lo scaglione di reddito che va da
so, infatti, questi paesi sono cono-
€ 8.000 a € 52.000, che rende tale
sciuti per gli importanti risultati
imposizione sempre più vicina a
ottenuti per le politiche di welfa-
I paesi del Nord presentano dei livelli di tassazione molto più alti rispetto a quelli del Sud Europa
quella italiana con l’aumentare dei redditi (ad esempio, per un reddito pari a € 45.000, l’imposizione media italiana ammonta al 29,82%, quella tedesca al 30,42%). Mentre poi la Francia nel luglio 2011 ha aumentato la soglia di esenzione dalla patrimoniale (passandola da € 800.000 a € 1.300.000), in Spagna la patrimoniale è solo aggiuntiva a un regime fiscale quasi identico a quello italiano. Per i Paesi Bassi invece si deve evidenziare che la patrimoniale è una misura parzialmente soppressa nel 2001, LUGLIO/AGOSTO 2012
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Copertina culti” che da noi vengono impro-
Nei paesi extraeuropei i meccanismi impositivi dipendono da sistemi di gestione economica, stili di vita e modelli culturali e sociali totalmente diversi dai nostri
priamente definiti “ammortizzatori sociali”. Il ruolo di sostegno svolto dai nuclei familiari e dall’attività domestica dei componenti femminili delle famiglie d’altronde non è monetizzato nei bilanci e sfugge ai controlli, ma è senza dubbio quel capitolo di spesa non contabilizzato che sopporta i costi sociali dei fabbisogni primari.
odontoiatriche gratuite e i servizi
Da queste brevi considerazioni è
domiciliari per gli anziani non au-
possibile comprendere che la dif-
tosufficienti sono completamente
ferenza dei livelli di tassazione sui
diverso tempo sotto i riflettori dei
a carico dello stato (prestazioni
redditi delle persone fisiche tra
media a causa della crisi economi-
comunque necessarie in un paese
stati del Nord Europa e stati del-
ca, raramente ne è stato analizza-
che ha la percentuale di anziani
l’area mediterranea non è altro
to nel dettaglio lo scompenso con-
più alta d’Europa rispetto alla po-
che la contabilizzazione di quei
tributivo che lo caratterizza.
polazione totale).
costi che vengono fatti ricadere
Le aliquote sul reddito delle per-
Già da questi dati, inoltre, si può
sulle spalle dei privati cittadini. E
sone fisiche presentano cifre note-
evincere che a livelli di tassazione
quel differenziale di tassazione
volmente inferiori rispetto a quel-
più elevati corrispondono delle
maggiore da parte dei paesi nor-
le della maggior parte dei paesi
organizzazioni dei sistemi di wel-
deuropei offre la possibilità agli
europei.
fare più capillari. Qui, però, ci tro-
stati stessi di ottenere una qualità
Ribadendo di nuovo la singolari-
viamo di fronte a precise scelte
dei servizi tale da migliorare so-
tà del sistema di imposizione pro-
politiche radicate nel tempo e di-
stanzialmente la qualità della vita
gressivo lineare tedesco su alcune
rette a fornire ai cittadini quei ser-
dei cittadini in generale.
fasce di reddito, e ricordando che
vizi indispensabili per poter libe-
Soffermiamoci un attimo, però,
a delle aliquote di base dell’1,95%
rare risorse umane che negli stati
sull’analisi delle aliquote medie
e del 10,80% nei Paesi Bassi si de-
dell’area mediterranea sono im-
pagate in Grecia e guardiamo la
ve addizionare la quota dovuta
piegate, invece, in quei “costi oc-
tabella 5. Sebbene sia un paese da
per i contributi previdenziali che
Tabella 5 - ALIQUOTA MEDIA € 20.000
€ 35.000
€ 60.000
€ 90.000
€ 100.000
Grecia
8,4%
17,7%
26%
30%
31,6%
ITALIA
24%
27,5%
32,1%
35,4%
36,2%
Germania
12,5%
23,8%
40%
40,5%
40,7%
Paesi Bassi
33,6%
37,2%
40%
43,8%
44,7%
Paese
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neta e così un paragone tra fiscalità risulta più utile alla comprensione delle dinamiche sociali del paese che ad analisi circoscritte ai fenomeni economici. Al cambio attuale la quotazione di uno yuan oscilla intorno a € 0,125, che vuol dire coi parametri europei che la forbice oggetto di tassazione va da un reddito minimo di € 62,5 a un reddito massimo di € 10.000, cifre imparagonabili a quelle occidentali e che segnalano una misura dei divari esistenti nella socieammonta al 31,15%, si può consta-
mie asiatiche che, dopo quella sta-
tà cinese.
tare che a parità di reddito tra la
tunitense, sono anche le più im-
Da questi brevi accenni si intuisce
Grecia e gli altri paesi presi in con-
portanti del mondo, ossia la Cina
quale importanza rivesta per le
siderazione c’è una differenza che
e il Giappone.
autorità cinesi l’attuazione di
va dal 10 fino al 20%.
La Cina prevede delle imposte
un’idonea politica monetaria per
Le differenze si riducono a una
progressive sul reddito delle per-
perseguire la strategia economica
forbice tra il 5-13% sugli scaglioni
sone fisiche e ha un regime strin-
diretta alle esportazioni che ha
più alti di reddito (ma è bene ri-
gente per la determinazione dei
caratterizzato quella che oggi è la
cordare che sono solo 5.000 i con-
soggetti di imposta. Salvo quando
seconda potenza economica del
tribuenti greci che denunciano ci-
non diversamente concordato, in
mondo.
fre superiori a € 100.000).
Cina sono tenuti a pagare le impo-
Il modello fiscale giapponese ha in-
Alla luce di questi dati appaiono
ste sul reddito individuale tutti
vece fatto tesoro delle lezioni occi-
ovvie, pertanto, le pressioni eserci-
coloro che sono stati in esso resi-
dentali ed è molto vicino ai sistemi
tate dalle autorità europee sui go-
denti per almeno 90 giorni in un
contributivi tedesco e anglosasso-
verni ellenici per l’attuazione di po-
anno (in Italia sono 183).
ne. Le aliquote medie per le impo-
litiche fiscali più attente e rigorose.
L’aliquota minima del 3% colpi-
ste sui redditi delle persone fisiche
sce i redditi a partire da 500 yuan,
risultano sensibilmente inferiori ri-
E in Asia?
per arrivare a un massimo del
Volendo buttare un’occhiata fuori
45% per i redditi che superano gli
dall’Europa, invece, diventa tutto
80.000 yuan.
più complesso.
Il confronto percentuale tra ali-
Nei paesi extraeuropei, infatti, i
quote medie applicato finora, pe-
meccanismi impositivi dipendono
rò, non può dare un’idea esatta
da sistemi di gestione economica,
della differenza di tassazione se
stili di vita e modelli culturali e so-
non si considera la quotazione
ciali totalmente diversi dai nostri.
dello yuan cinese. A tal proposito,
Proviamo comunque a concen-
le autorità cinesi volontariamente
trarci sulle due principali econo-
non fanno rivalutare la loro mo-
Il modello fiscale giapponese, ha fatto tesoro delle lezioni occidentali ed è molto vicino ai sistemi contributivi tedesco e anglosassone
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Copertina In Giappone, inoltre, sono sogget-
Tabella 6 - TASSAZIONE SUL REDDITO D’IMPRESA
ti di imposta tutti i cittadini, anche
Aliquota base
Aliquote speciali
se i redditi vengono prodotti al-
Irlanda
12,5%
10 e 25%
l’estero per il principio dell’attra-
Slovenia
20%
zione d’imposta.
Lettonia
15%
Per la tassazione dei redditi delle
Lituania
15%
Polonia
19%
Slovacchia
19%
Rep. Ceca
19%
Romania
16%
Ungheria
19%
Norvegia
28%
Paese
Svezia
persone giuridiche poi sono previste due aliquote: il 25,5% per le società con un capitale sociale superiore a 1.000.000 yen e il 16,5% per le società con un capitale so10% se il fatturato è inferiore a € 840.000
ciale inferiore a tale soglia (e anche per esse è valido il principio di attrazione dell’imposta).
26,3%
Finlandia
26%
28% per le plusvalenze
Austria
34%
Belgio
33,99%
Con l’Unione europea e la libera
Paesi Bassi
29 e 34%
circolazione dei capitali è in atto
Lussemburgo
20 e 22%
già da alcuni anni una concorren-
Portogallo
25%
za tra i diversi stati europei per
Grecia
23%
attrarre le imprese interessate a
Spagna
35%
La tassazione sul reddito d’impresa
da 25 a 40% a seconda degli investimenti
compiere investimenti sul loro territorio. A tal proposito sono indicativi i casi dell’Irlanda, nel periodo precedente alla crisi eco-
spetto a quelle europee, ma c’è da
(€ 50.000) e per un college priva-
nomica, della Svizzera, della Slo-
dire che il Giappone applica un mo-
to 1.150.000 yen (€ 11.500).
venia e dei paesi Baltici.
dello di welfare differente che la-
Tenendo conto dell’attuale cam-
L’Irlanda ha una tassazione so-
scia un’ampia discrezionalità di
bio euro-yen dello € 0,010 è pos-
cietaria che ammonta al 12,5%
scelta tra servizi pubblici e privati
sibile tracciare il seguente pro-
per attrarre in particolare investi-
nel campo della previdenza e del-
spetto per la determinazione del-
tori statunitensi, la Svizzera ha
l’istruzione. A tutto ciò corrispon-
le aliquote medie sui principali
delle aliquote che variano, da
dono a volte spese piuttosto gravo-
scaglioni di reddito.
cantone a cantone, dal 13 al 23% (sebbene quella reale si attesti al
se per i cittadini. Prendendo l’esempio dell’istruzione, la retta per un anno di asilo
7,83%, a differenza di quanto dichiarato ufficialmente, per attrar-
2.000.000
15,13%
re imprese dall’estero, comprese
3.500.000
17,79%
quelle italiane) e la Slovenia sta
(€ 5.400) per un asilo privato,
6.000.000
22,88%
adottando la medesima politica
mentre la retta per un anno di uni-
10.000.000
27,64%
fiscale del Canton Ticino per at-
versità pubblica 5.000.000 yen
50.000.000
44,41%
trarre imprese al suo interno.
pubblico può costare 240.000 yen (pari a € 2.400) e 540.000 yen
16
Aliquote medie per le imposte sui redditi delle persone fisiche del Giappone (yen)
LUGLIO/AGOSTO 2012
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Lo schema che ne deriva risulta quello della tabella 6.
Tabella 7 - TASSE SUGLI UTILI LORDI DELLE SOCIETÀ
Gli altri paesi dell’est europeo, come la Romania e l’Ungheria, af-
Paese
Aliquota media
Aliquota media sui dividendi Aliquota media sui dividendi per persone fisiche per persone giuridiche
fiancano ai vantaggi di natura fi-
ITALIA
58%
66%
59%
scale monete deboli molto attrat-
Germania
43%
56%
43%
tive, mentre la valutazione per i
Francia
60%
71%
60%
paesi europei area Ocse propone
Regno Unito
40%
58%
40%
una situazione piuttosto omogenea con aliquote intorno al 25% e al 30%, con la particolarità dell’area Benelux e della Spagna, pro-
pesa sulla determinazione del ri-
pense ad attribuire numerose de-
sultato finale d’esercizio l’imposi-
duzioni d’imposta.
zione della Business tax da ag-
La Spagna, inoltre, applica un’am-
giungere all’aliquota base del
pia discrezionalità di tassazione a
15,83%, mentre suscita molto inte-
seconda della propensione del-
resse il regime delle Allowance in-
l’impresa all’ampliamento e per
glesi che consente di portare in de-
gli investimenti in formazione e
trazione gli investimenti in ricerca
nella ricerca.
e tecnologia attuati dalle imprese.
Per i principali paesi europei, pe-
Con l’Unione europea e la libera circolazione dei capitali è in atto da alcuni anni una concorrenza tra i diversi stati europei per attrarre le imprese a compiere investimenti
rò, è disponibile anche una serie di
Le imposte indirette
dati che vanno oltre un’analisi
Proseguendo infine con l’analisi
semplificata. È il caso di uno stu-
delle imposte indirette, il prospet-
Uniti, dove le imposte sul valore
dio commissionato da Confindu-
to che ne deriva risulta essere an-
aggiunto variano da stato a stato
stria a un importante studio tribu-
cor più omogeneo rispetto alla pa-
della Federazione, ossia dal 2,85
tario e societario, Cattani e Carra-
noramica precedente.
all’8,25%, ma è sempre opportu-
rese, dove è possibile fare un con-
Il valore medio dell’aliquota di ba-
no ricordare che il confronto con
fronto molto dettagliato sulla
se delle imposte sul valore aggiun-
gli stati extraeuropei, che hanno
pressione fiscale (tabella 7).
to dei paesi europei è del 21%, con
dei modelli sociali e un livello
Al di là delle aliquote di base che
pochi scostamenti importanti da
medio di qualità della vita deci-
in Italia e in Francia sarebbero del
parte dei paesi scandinavi e dei
samente differenti dai livelli eu-
33%, gli autori hanno individuato
piccoli stati. Solo dopo gli aggiu-
ropei, richiedono dei supplemen-
tutta una serie di tasse accessorie
stamenti attesi nel 2012 si passerà
ti di indagine che non possono es-
come l’Irap in Italia e le numerose
a un valore medio del 21,5%.
sere compressi in poche righe.
imposte francesi che vanno da
Si va dal 25% di Danimarca, Nor-
Gli Stati Uniti sono, infatti, una fe-
quella di solidarietà sociale a quel-
vegia e Svezia, al 15% del Lussem-
derazione di stati contraddistinti
le per la formazione professiona-
burgo e al 18% di Spagna e Malta,
da marcate differenze sociali, eco-
le, che modificano in maniera con-
mentre il resto dei paesi si concen-
nomiche e legislative e trovano so-
creta l’incidenza della fiscalità sul
tra su aliquote intorno al 21%.
lo nel governo federale una visio-
reddito d’impresa.
Caso particolare nel quadro dei
ne amministrativa d’insieme.
Allo stesso modo per la Germania
paesi Ocse è quello degli Stati
È a livello federale che le discipliLUGLIO/AGOSTO 2012
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Copertina vece, sono stati introdotti tempi
Tabella 8 - IMPOSTE SUL VALORE AGGIUNTO DEI PAESI EUROPEI
ancor più stretti per la prescrizio-
Aliquota base
Aliquote ridotte
ne dei reati tributari, cosa che ha
25%
nessuna
reso notevolmente più gravoso il
23%
9% - 13%
regime probatorio per l’imputa-
19,6% (21,2% da ottobre 2012)
2,1% - 5,5% - 7%
zione di evasione fiscale e di truf-
Germania
19%
7%
Grecia
23%
6,5% - 13%
ITALIA
21%
4% - 10%
Lussemburgo
15%
3% - 6% - 9% - 12%
19% (21% da ottobre 2012)
6%
23% (25% dal 2015)
5% - 8%
Italia, ha matrice non solo econo-
Portogallo
23%
6% - 13%
mica quanto culturale.
Spagna
18%
4% - 8%
Nel corso degli anni, infatti, è ma-
Svezia
25%
6% - 12%
turata l’idea di un impianto statale
Regno Unito
20%
0% - 5%
quale corpo estraneo e parassitario
Austria
20%
10% - 12%
che drena risorse dall’economia,
Belgio
21%
6% - 12%
cosa che, insieme a gravi problemi
Irlanda
23%
0% - 4,8% - 5,2% - 9% - 13,5%
di etica pubblica, ha determinato
Malta
18%
0% - 5% - 7%
una notevole disaffezione dei citta-
Paese 12,5%
Danimarca Finlandia Francia
Paesi Bassi Polonia
fa ai danni dello stato). Venendo meno la certezza della pena e rendendosi molto più complesse le attività d’indagine, si acuisce il problema dell’infedeltà fiscale che, sempre per restare in
dini nei confronti delle istituzioni. La stessa gestione clientelare della cosa pubblica, gli sprechi delle ri-
La percezione di un eccesso di tassazione ha spesso giocato un ruolo decisivo nella scelta della rappresentanza politica e sta producendo una lenta ritrazione dell’intervento pubblico
Negli ordinamenti anglosassoni
sorse statali, l’incapacità di cogliere
viene spesso citata una frase del
le giuste occasioni di sviluppo, gli
deputato laburista Denis Healey:
inadeguati investimenti in tecnolo-
«The difference between tax avoidance and tax evasion is the thickness of a prison wall» ossia la differenza tra evasione fiscale e frode fiscale è lo spessore del muro della prigione (un po’ come in Italia, per fare una battuta!). Il regime di sanzioni applicate nei paesi di matrice anglosassone come nei paesi scandinavi è molto
18
ne in materia di criminalità fisca-
rigoroso e duro nei confronti di
le sono particolarmente dure e i
chi commette reati fiscali. In Sve-
reati finanziari trovano sanzioni
zia sono in vigore pesanti multe a
che possono arrivare a pene de-
carico degli evasori e pene deten-
tentive fino ai 20 anni di carcere.
tive fino ai due anni (in Italia, in-
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gia e in conoscenza stanno spin-
ste politiche sui redditi privati.
gendo le giovani generazioni e gli
Le riforme promosse negli ultimi
imprenditori alla ricerca di miglio-
anni hanno posto l’Italia sulla
ri opportunità in altri paesi.
strada dei modelli anglosassoni,
Concludendo, seppure con un li-
ma i provvedimenti hanno pro-
vello di tassazione simile a quello
dotto il più delle volte delle situa-
dei maggiori paesi europei appar-
zioni pasticciate dove si sono ri-
tenenti all’Ocse, l’Italia sta evi-
copiati gli aspetti inerenti alle ri-
denziando numerose fragilità a
duzioni di spesa e si sono ignora-
seguito dell’impatto con gli scena-
te nella quasi totalità dei casi le
ri scaturiti dalla globalizzazione e
misure atte a contenere i disagi.
si attribuisce alla pressione fiscale
Lo stesso federalismo ammini-
nistrazioni regionali, provinciali
un aumento di costi nella produ-
strativo, le riforme del mercato
e comunali.
zione di beni e servizi che a causa
del lavoro e degli istituti previ-
Tutto l’impianto di riforme create
di propaganda politica, populi-
denziali concepiti come rimedi a
per rendere più virtuosa la gestio-
smo e disinformazione viene rite-
un esagerato peso della fiscalità,
ne dei conti pubblici si è presto
nuto uno dei principali problemi
si sono tramutati in un esorbitan-
tramutato nel suo contrario. Non
del paese. In realtà la percezione
te aggravio di costi finanziari,
a torto la sensazione di un aumen-
di un eccesso di tassazione ha
mancando del tutto l’obbiettivo
to della pressione fiscale si è acui-
spesso giocato un ruolo decisivo
della razionalizzazione di spesa
to a seguito di una riduzione di
nella scelta della rappresentanza
e generando ulteriore incertezza
servizi e di una scarsa qualità di
politica e sta producendo una
sociale. Il federalismo poi ha pro-
quelli offerti (ad esempio, l’esplo-
lenta ritrazione dell’intervento
vocato il taglio dei trasferimenti
sione del problema dello smalti-
pubblico in settori come la previ-
da parte dello stato agli enti loca-
mento dei rifiuti, la mala sanità, i
denza sociale, la sanità e l’istru-
li e ha innescato un’ondata di au-
buchi nelle municipalizzate di tra-
zione, senza che i cittadini abbiano
menti della tassazione per copri-
sporto e così via).
ben compreso la ricaduta di que-
re i buchi delle dissestate ammi-
A questo punto uno dei maggiori
«The difference between tax avoidance and tax evasion is the thickness of a prison wall» Denis Healey
pericoli nel quale si può incorrere è quello di abbandonare un argomento importante come quello della gestione dei conti pubblici a commentatori improvvisati. Gli impulsi demagogici possono solo amplificare gli effetti del problema in quanto per rincorrere le facili scorciatoie, fatte di riforme affrettate e di rimedi temporanei, si rischia di perdere di vista l’unica soluzione all’aumento della pressione fiscale, che sta nella razionalizzazione della spesa pubblica ma non nel suo taglio.
䡵
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Intervista
ITALIA,
UNA FOTOGRAFIA ENRICO GIOVANNINI
A TINTE FOS P
residente dell’Istituto nazionale di statistica (Istat) e docente alla facoltà di Economia dell’università di Roma Tor Vergata. Ha una lunga esperienza di chief statistician e director of the statistics directorate dell’Ocse di Parigi.
Enrico Pedretti
20
LUGLIO/AGOSTO 2012
L’Italia sta affrontando una delle crisi più difficili della storia. Cercando di capire cosa modificare dei nostri comportamenti e di riflettere sulle scelte future per contrastarla e puntare allo sviluppo, abbiamo rivolto alcune domande al presidente Istat Enrico Giovannini, in seguito alla pubblicazione del Rapporto annuale 2012, concepito per fornire uno stato dell’arte sulle condizioni sociali, economiche e ambientali del nostro paese. Lo scenario che emerge è a tinte fosche, caratterizzato non solo da una diminuzione di produttività e potere d’acquisto, ma anche da bassi investimenti in ricerca e sviluppo e da un livello medio di scolarità che ci collocano ancora troppo distanti rispetto agli altri paesi europei. Pochi i trend positivi, come l’export, anche se ci sarebbero molti spunti per ampliare le opportunità alla crescita. Alle imprese si richiede una capacità superiore rispetto al passato di analisi dei dati esistenti e dei segnali provenienti dalla società.
Quali sono secondo il Rapporto
è rivelato la domanda estera net-
Istat i punti di forza del nostro
ta, che nel 2011 ha ripreso, dopo
paese che dovremmo difendere e
molti anni, il ruolo di principale
sviluppare per andare verso la
motore della crescita. In un conte-
crescita?
sto di generale rallentamento del-
«Nel corso di questa crisi, a fronte
la domanda mondiale, la perfor-
di una caduta della domanda in-
mance delle vendite all’estero del-
terna, l’unico elemento positivo si
l’Italia nel 2011, +6,3%, è risultata
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Quali invece gli aspetti particolarmente negativi che dobbiamo subito affrontare? «Negli ultimi 10 anni la crescita contenuta dell’Italia è stata principalmente
determinata
un’insoddisfacente
da
dinamica
della produttività. Rispetto alla media dei paesi Ue27, l’Italia ha
OSCHE
registrato un differenziale di crescita reale annuo della produttività pari a -1,2%. Nel nostro paese, il contributo del capitale intangibile alla crescita della produttività del lavoro è molto con-
in linea con quella media dell’area
porto emerge che il modo in cui il
tenuto, con un apporto partico-
euro, per la prima volta dall’intro-
“Sistema Italia” si sta collocando
larmente modesto della spesa in
duzione della moneta unica. Se
rispetto a questo fenomeno sta pro-
ricerca e sviluppo. Le imprese
l’export nazionale ha registrato
ducendo un depotenziamento del-
italiane presentano una ridotta
una crescita sostenuta nel 2011,
la capacità di attivazione delle
propensione
+11,4%, tuttavia la riduzione del-
esportazioni sulle produzioni na-
specie se connessa all’adozione
la quota dell’Italia sul commercio
zionali: infatti, un’espansione del
di tecnologie Ict. Questi risultati
mondiale, che passa dal 3,8% del
10% delle esportazioni di merci at-
confermano la debolezza del no-
2000 al 3,1% del 2011, mostra alcu-
tiva direttamente una quota di pro-
stro paese rispetto agli altri par-
ni segnali di perdita di competiti-
duzione nazionale che si riduce
tner europei, che hanno invece
vità sui mercati internazionali.
dall’8,3% del 1995 al 7,5% del 2010.
investito in beni intangibili, co-
A un’osservazione più attenta
Nell’ultimo decennio l’Italia ha
gliendo l’importanza di ricorrere
emerge la persistenza della rigidi-
rafforzato i processi di internazio-
a nuove fonti di crescita per ga-
tà del modello di specializzazione
nalizzazione, ma esistono ancora
rantire lo sviluppo. Le nuove mi-
internazionale dell’Italia, per lo
ampi spazi di miglioramento. Nel
più concentrato nei settori tradi-
2010 lo stock di investimenti diret-
zionali del made in Italy e nella
ti esteri in entrata è risultato pari
meccanica strumentale. Si evi-
al 16% del pil, mentre quelli in
denzia, però, anche il rafforzarsi
uscita sono stati pari al 23,5%. Nel
di alcune specializzazioni di nic-
confronto europeo, l’Italia si ca-
chia, in parte connesse all’impor-
ratterizza ancora per un livello
tanza crescente degli scambi di
di apertura internazionale agli
beni intermedi. Se il treno della
scambi di merci relativamente ri-
globalizzazione si presenta come
dotto e per una limitata interna-
un’opportunità da non perdere
zionalizzazione attiva. Potenziare
per il rilancio dell’economia ita-
questi aspetti equivale ad amplia-
liana, dalle analisi svolte nel Rap-
re le opportunità per crescere».
all’innovazione,
«Nel nostro paese, il contributo del capitale intangibile alla crescita della produttività del lavoro è molto contenuto, con un apporto particolarmente modesto della spesa in ricerca e sviluppo»
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Intervista
«Un altro aspetto negativo di grande rilievo è l’inefficienza della giustizia civile, i cui tempi e costi, nel nostro paese, sono ancora troppo elevati»
ploma, contro soltanto il 69%. Il
cora troppo elevati. Nel 2008 so-
livello medio di scolarità rimane
no stati avviati 4.768 processi
però ancora distante dalla media
ogni abitante in materia civile e
europea. In generale, nel nostro
commerciale, un valore quasi
paese persistono carenze rilevan-
doppio di quello della Francia
ti nella dotazione e nell’efficienza
(2.728), cinque volte superiore a
dei fattori materiali e immateria-
quello della Danimarca (1.090) e
li a sostegno della competitività
quasi dieci volte superiore al va-
delle imprese e per attrarre inve-
lore della Svezia (559)».
stimenti diretti esteri». E non parliamo di evasione fiUn problema di investimenti in
sure del capitale umano definite
22
ricerca e sviluppo?
scale? «Certo, altro problema rilevante
dall’Ocse confermano per l’Italia
«Sì, pensi che nel 2010 la quota di
per l’Italia è l’economia sommer-
una posizione poco favorevole
spesa in ricerca e sviluppo sul pil
sa. Dalle analisi svolte nel Rappor-
rispetto ad altri paesi. Dalla fine
è stata pari all’1,26% contro il 2%
to, si conferma un fenomeno che
degli anni Novanta la crescita del
della media Ue. Anche la capaci-
influenza negativamente il posi-
capitale umano in Italia è legata
tà brevettuale è molto contenuta:
zionamento competitivo del pae-
sia all’aumento del tasso di occu-
nel 2009 in Italia sono stati regi-
se. L’entità del valore aggiunto
pazione sia all’innalzamento del
strati 82 brevetti per mille abitan-
prodotto dall’area del sommerso
livello di istruzione della popola-
ti a fronte dei 116 della media Ue.
economico è stimata per il 2008,
zione, soprattutto per la compo-
In termini di efficienza dei servi-
l’anno più recente per cui si dispo-
nente femminile. La partecipa-
zi logistici, nel 2010 l’Italia si è
ne di dati assestati, in una “forbi-
zione scolastica delle donne, 93%
posizionata al 22° posto nella
ce” compresa tra 255 e 275 miliar-
è ora superiore a quella degli uo-
classifica della Banca mondiale.
di di euro, ovvero tra il 16,3% e il
mini, 91,5%, e le prime concludo-
Un altro aspetto negativo di
17,5% del pil. Il peso del sommer-
no più frequentemente dei se-
grande rilievo è l’inefficienza
so sul pil risulta in riduzione ri-
condi il percorso formativo: il
della giustizia civile, i cui tempi
spetto al 2000, quando era com-
78% delle ragazze ottiene il di-
e costi, nel nostro paese, sono an-
preso tra il 18,2% e il 19,1%. Que-
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sta diminuzione si è realizzata
re vitalità sono quelli delle teleco-
tare la parte di spesa a loro desti-
grazie all’azione positiva degli in-
municazioni, che incrementano il
nata, a fronte di una sostenuta di-
terventi normativi riguardanti il
valore aggiunto di oltre il 200%
namica dei prezzi e nonostante al-
mercato del lavoro e alla regola-
tra il 1992 e il 2010, e dell’assisten-
cune modifiche nel comporta-
rizzazione degli stranieri con
za sociale, +95,6%, quest’ultimo
mento di acquisto da parte delle
un’occupazione stabile. L’effetto
legato all’invecchiamento della
famiglie. I volumi di spesa vengo-
della crisi ha, tuttavia, verosimil-
popolazione. Variazioni di rilie-
no ridotti e cresce la quota di fami-
mente, allargato di nuovo l’area
vo si osservano anche per le atti-
glie che riduce la quantità o rinun-
dell’economia sommersa».
vità sportive, di intrattenimento
cia alla qualità dei prodotti acqui-
e di divertimento (+42,4% nell’in-
stati: la percentuale di coloro che
Per i manager quali sono gli
tero periodo) e le attività creative
rimangono stabili negli acquisti
aspetti particolarmente interes-
e artistiche (+16,6% tra il 2001 e il
come nell’anno precedente scen-
santi per capire come stanno
2010 soltanto). La crisi però ha in-
de di oltre cinque punti percen-
cambiando gli italiani come citta-
ciso in maniera drastica nelle
tuali in soli sei anni (2004-2010) e
dini e, quindi, come clienti?
scelte delle famiglie».
la percentuale di quanti acquista-
«Negli ultimi due decenni, la spesa per consumi delle famiglie è
no all’hard discount sfiora il In che modo?
10% nell’ultimo anno considerato.
cresciuta a ritmi più sostenuti del
«Nell’ultimo triennio considera-
Come si vede, quindi, i consuma-
loro reddito disponibile, determi-
to, a seguito di stringenti vincoli
tori sono pronti a modificare i pro-
nando una progressiva riduzione
di bilancio familiare e delle dina-
pri comportamenti a seconda dei
della capacità di risparmio. Com-
miche inflazionistiche in atto, si ri-
vincoli e delle opportunità: da
plessivamente, dal 2008 il reddito
nuncia in prima battuta alla quo-
questo punto la crisi rappresenta
disponibile delle famiglie è au-
ta di spesa destinata al tempo libe-
un momento di riflessione sulle
mentato del 2,1% in valori corren-
ro e alla cultura, all’istruzione, ai
scelte attuali e future e, in tale pro-
ti, ma il potere d’acquisto (cioè il
trasporti, oltre a quelle per arreda-
spettiva, richiede alle imprese una
reddito in termini reali) è sceso di
mento e servizi per la casa e per
capacità ancora superiore rispetto
circa il 5%. Riguardo ai servizi ri-
abbigliamento e calzature. Gli ali-
al passato di analisi dei dati esi-
chiesti dai consumatori, i settori
mentari e le bevande, in diminu-
stenti e dei “segnali” provenienti
che hanno mostrato una maggio-
zione fino al 2007, vedono aumen-
dalla società».
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OSSERVATORIO LEGISLATIVO
osservatorio
a cura di Manageritalia
NO AL TETTO MASSIMO PER L’EROGAZIONE DELLE PENSIONI PUBBLICHE E PRIVATE
A
lla fine di giugno il governo ha respinto la proposta di porre un tetto alle pensioni cosiddette “d’oro” formulata dall’onorevole Guido Crosetto (Pdl) nell’ambito dell’esame del decreto legge sulla spending review (decreto legge 52/2012 “Disposizioni urgenti per la razionalizzazione della spesa pubblica”) in discussione alle commissioni Affari costituzionali e bilancio della Camera, ma promette di ragionare sull’argomento. Dal testo dell’emendamento di Crosetto (“Comma 1 – Le pensio-
ni, ovvero i vitalizi erogati da gestioni previdenziali pubbliche in base al sistema retributivo, non possono superare i 6.000 euro netti mensili. Sono fatti salvi le pensioni e i vitalizi corrisposti esclusivamente in base al sistema contributivo. Comma 2 – Qualora il trattamento di cui al comma 1 sia cumulato con altri trattamenti pensionistici erogati da gestioni previdenziali pubbliche in base al sistema retributivo, l’ammontare onnicomprensivo non può superare i 10.000 euro netti mensili”).
Emerge dunque l’intenzione di limitare oltre una certa soglia tutte le pensioni di alti funzionari e dirigenti, pubblici e privati, nel caso siano erogate da gestioni pubbliche e col sistema retributivo. Manageritalia si è attivata per conoscere i “ragionamenti” e le eventuali misure che il governo vorrà adottare, chiedendo che i tagli della spesa pubblica non siano giustificati da scelte demagogiche ma da criteri oggettivi di efficienza, efficacia e trasparenza, in nome dell’interesse collettivo.
DIRIGENTI E PMI PROSEGUONO GLI INCONTRI CON MICHEL MARTONE, VICEMINISTRO DEL LAVORO
I
l viceministro del Lavoro Michel Martone ha incontrato il 21 giugno i presidenti di Manageritalia e Federmanager per proseguire la riflessione congiunta sulle problematiche riguardanti la dirigenza e sulla competitività delle pmi, riflessione già avviata da mesi. Il colloquio si è incentrato sulla necessità di aumentare la competitività delle imprese, valorizzando anche le competenze dei manager usciti dalle aziende in questi anni per effetto della crisi, evitando che piccole aziende chiudano per non avere le professionalità adeguate ad affrontare le nuove sfide. Nello specifico, Martone si è reso disponibile a individuare una soluzione per coloro che – a seguito di un licenziamento – hanno intrapreso una collaborazione con un’azienda come soluzione di ripiego non trovando un’occupazione stabile. La collaborazione comporta l’obbligo di iscrizione alla gestione separata Inps, ma tali lavoratori vorrebbero poter versare contributi volontari anche nella gestione obbligatoria – dove hanno una lunga anzianità contributiva – per conseguire il diritto alla pensione. Attualmente infatti la legge impedi-
24
LUGLIO/AGOSTO 2012
sce il doppio versamento (art. 5 del decreto ministeriale 2 maggio 1996, n. 282). Il viceministro Martone ha ipotizzato due possibili soluzioni. La prima è quella di introdurre per legge la possibilità di versare contributi a entrambe le gestioni dell’Inps. Una norma come questa è contenuta nel Testo unificato delle proposte di legge che recano norme previdenziali per i lavoratori autonomi non esercenti professioni regolamentate (C 2312 Saglia e C 2345 Narducci), testo unificato che giace da anni in commissione Lavoro alla Camera. La seconda ipotesi è quella di consentire a chi ha una collaborazione di versare non alla gestione separata ma alla gestione obbligatoria (al fine di perfezionare il diritto alla pensione di vecchiaia) un importo pari all’eventuale differenza tra quanto avrebbe versato volontariamente e quanto dovrebbe versare alla gestione separata per il lavoro di collaborazione. Il lavoratore dovrà rinunciare alla pensione con anzianità contributiva e usufruire della pensione di vecchiaia. I rispettivi uffici stanno effettuando le opportune valutazioni normative e stanno calcolando l’impatto ai fini Inps.
••05OSSERVATORIO
11-07-2012
14:24
Pagina 25
INCONTRO CON LAURA PIATTI, CAPO SEGRETERIA DEL MINISTRO DEL LAVORO
È
stato avviato un primo contatto molto collaborativo tra la Federazione e i vertici del ministero del Lavoro. Il 12 giugno una delegazione di Manageritalia ha incontrato il nuovo capo della segreteria del ministro del Lavoro, Laura Piatti. Il presidente federale Guido Carella ha illustrato il sistema di welfare contrattuale e ha poi richiamato l’attenzione su alcune problematiche specifiche su cui la nostra Organizzazione si sta impegnando, ovvero la questione dei lavoratori esodati, il problema del prolungamento dell’età lavorativa e del mancato ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, la valorizzazione della retribuzione flessibile. Riguardo alla questione “lavoratori senior/lavoratori junior”, i vertici federali hanno illustrato la proposta di prevedere accordi tra datori di lavoro e lavoratori senior che consentano il mantenimento del posto di lavoro in azienda finalizzato al tutoraggio di giovani occupati. Abbiamo proposto in via sperimentale per tre anni, nelle situazioni di crisi e comunque su base volontaria, un modello che preveda una curva decrescente delle retribuzioni superiori a 50/60.000 euro con l’avanzare dell’età dopo i 55/60 anni, compensata in parte da una retribuzione variabile legata ai risultati positivi dell’azienda; una tassazione agevolata della retribuzio-
ne variabile; maggiori tutele nel caso di licenziamento; un progressivo abbattimento dell’aliquota contributiva con il decrescere della retribuzione. Parallelamente si potrebbe prevedere, in via complementare, un ingresso di giovani a tempo parziale. La responsabile del Gruppo Donne Manager Marisa Montegiove ha anticipato un’iniziativa che il Gruppo sta maturando in questi mesi, ovvero delle linee guida in azienda per facilitare il rapporto di collaborazione tra lavoratori anziani e lavoratori giovani. Laura Piatti ha convenuto sull’importanza delle due iniziative. Si è impegnata a fare le dovute riflessioni sulla praticabilità dell’ipotesi della curva decrescente, in particolare per le fasce dei quadri e dei dirigenti, e ha assicurato la sua partecipazione al convegno che il Gruppo Donne Manager organizzerà a ottobre per il lancio dell’iniziativa, con l’individuazione di un’impresapioniere che abbia già esperienza di sinergia tra generazioni e che intenda adottare queste linee guida. Sempre riguardo al rapporto tra generazioni di lavoratori, abbiamo illustrato l’iniziativa “Un ponte sul futuro” e le sue applicazioni future. Relativamente alla questione dei lavoratori esodati, la Federazione ha richiamato l’attenzione sulla proposta di estendere an-
che ai lavoratori uomini disoccupati da almeno 12 mesi la deroga già prevista per le lavoratrici dall’art. 1, comma 9, della legge 23 agosto 2004, n. 243 e mantenuta dal governo Monti, in base alla quale le lavoratrici possono ottenere la pensione con almeno 35 anni di anzianità contributiva e un’età di almeno 57 anni, se lavoratrici dipendenti, e 58, se lavoratrici autonome, a condizione che optino per il calcolo della pensione secondo le regole del sistema contributivo. Laura Piatti ha affermato che tale misura sarà all’attenzione del ministero, considerato che sulla questione esodati stanno studiando un ventaglio di soluzioni al di là di quella proposta nell’emanando decreto ministeriale. Tale decreto salva solo 65.000 dei lavoratori fuoriusciti entro il 31 dicembre 2011 che maturano i requisiti per la pensione entro il 31 dicembre 2013 e che andranno in pensione con la normativa previgente alla riforma Fornero. Va segnalato che nei giorni scorsi il ministro ha dichiarato l’intenzione del governo di estendere anche agli uomini l’opzione per il contributivo. Sono in corso delle verifiche per accertare se si tratti esattamente della proposta formulata da Manageritalia.
LUGLIO/AGOSTO 2012
25
Manageritalia / Speciale assemblea
VERSO NUO NU TRAGUARD
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LUGLIO/AGOSTO 2012
UOVI OVI I
Q
uest’anno l’Assemblea federale si è tinta di colore e novità: a partire dalla location, inusuale e senza dubbio di stile contemporaneo, l’hotel di design B4 alle porte di Milano ci ha accolto in ambienti lilla e verdi. Ma nuovi erano anche molti dei delegati, neoeletti nei propri consigli e alla loro prima espe-
rienza nazionale, e alcuni dei presidenti delle Associazioni territoriali per la prima volta presenti in questa veste. E infine rinnovato anche il vertice federale e così i progetti in vista del prossimo quadriennio associativo. Questo lo scenario della 79esima Assemblea nazionale Manageritalia, tenutasi l’8 e il 9 giugno scorsi. I lavori si sono aperti con una relazione del presidente Guido Carella sul difficile momento che stiamo attraversando come paese e come categoria, ciò che si può fare e ciò che abbiamo fatto.
Lo scorso giugno si è svolta la 79esima Assemblea Manageritalia: tra le novità, il rinnovo dei vertici e dei collegi e la delibera per aderire a Cida - Manager e alte professionalità per l’Italia
Particolare importanza in questa fase sta proprio nell’agire insieme per le medesime priorità; ecco perché dopo Costituente manageriale nata la scorsa estate, l’Assemblea ha dato mandato agli organi federali di aderire alla costituenda Cida - Manager e alte professionalità per l’Italia, confederazione che ci riunisce insieme ad altri soggetti della dirigenza italiana con cui perseguire obiettivi comuni e attraverso la quale presentarci come un più forte soggetto sociale (vedi pagina 42). Per questo sono intervenuti ospiti come Fausto Forti - presidente Confetra (Confederazione generale italiana dei trasporti e della logistica), Riccardo Cassi - presidente CimoAsmd (Coordinamento italiano medici ospedalieri - Associazione sindacale medici dirigenti) e Giorgio Ambrogioni - presidente Federmanager (Federazione nazionale dirigenti di aziende industriali), a confermare intenti e necessità condivise. A seguire, le elezioni federali: Guido Carella si riconferma presidente con al suo fianco Alessandro Baldi (tuttora presidente del Fondo Mario Negri), mentre la new entry è il secondo vicepresidente Mario Mantovani (alla guida di Manageritalia Bologna). Vengono poi eletti il collegio dei revisori dei conti e dei probiviri (vedi pagina 30).
Eliana Sambrotta
I lavori proseguono intensi con gli interventi dei presidenti degli enti contrattuali e partecipati da Manageritalia (vedi pagina 36) e, per la prima volta, Francesco Pozzi per Gpa wide technology, la società che si occupa della realizzazione, manutenzione e assistenza di tutti i sistemi informativi e dei prodotti applicativi personalizzati che fanno funzionare il mondo Manageritalia. Sabato, invece, spazio alle Associazioni territoriali: ognuna ha lavorato su una delle tre mozioni presentate al Congresso nazionale dello scorso novembre. LUGLIO/AGOSTO 2012
27
Speciale assemblea
OBIETTIVI CHIARI Una sintesi delle parole del presidente Guido Carella che nella due giorni ha toccato temi cari al mondo del management e del paese nell’attraversare questo difficile passaggio economico; ma si è soffermato anche sui risultati fin qui raggiunti e sulle sfide da affrontare nel prossimo quadriennio, in seguito al suo rinnovo al vertice della Federazione. quità, lavoro, giovani, so-
Abbiamo attuato grandi cambia-
lidarietà, Costituente ma-
menti: abbiamo operato un forte ri-
nageriale (ora Cida - Ma-
cambio generazionale; aggregato
nager e alte professionali-
le tre Associazioni provinciali del
tà per l’Italia, ndr), merito, cresci-
Veneto in un’unica associazione,
ta, futuro devono essere le parole
Manageritalia Veneto; innovato il
chiave per il nostro avvenire. Que-
modello congressuale, aprendo
sta 79esima Assemblea conclude il
una prospettiva importante per il
grande lavoro svolto a monte dal-
futuro della nostra Federazione.
le tredici Associazioni territoriali
Tutto in un periodo duro: sono
con il rinnovo dei loro consigli di-
passati quattro anni difficili, la
rettivi. Si è conclusa una fase di
crisi non è affatto alle nostre spal-
quattro anni di lavoro con l’elezio-
le. Una crisi che non ha rispar-
ne di nuovi team che nascono con
miato nessuno: dai nostri colle-
il giusto grado di innovazione e
ghi pensionati, dal pesante con-
continuità per mantenere il passo
tributo versato dai nostri colle-
e guardare verso il futuro nel cam-
ghi ultracinquantenni, ai giovani
mino di Manageritalia.
e alle donne.
Insieme alle difficoltà esterne, lega-
In questa faticosa temperie il si-
te al difficile momento economico
stema di welfare di Managerita-
globale, in questo quadriennio ab-
lia ha retto con una buona capa-
biamo anche affrontato grandi
cità di reazione. Siamo però con-
cambiamenti interni: abbiamo
sapevoli dei tanti problemi aper-
avuto tre presidenti. Nel mio breve
ti: a partire da quello degli eso-
ma intenso periodo al vertice del-
dati, intrappolati nella riforma
l’Associazione ho ricevuto un so-
previdenziale, alla difficile ricol-
stegno inaspettato, arrivato, in mo-
locazione dei tanti colleghi che
di diversi, dai singoli associati, dal-
hanno perso il lavoro.
la squadra allargata dei decisori e
Nonostante le difficoltà, però,
dalla struttura tecnica.
continuiamo a crescere. Speria-
E
28
LUGLIO/AGOSTO 2012
mo di poter mantenere questo
sulla coesione sociale del paese.
maggiore fatica e difficoltà, alle
trend, anche se temiamo che i
Sono state varate dal Parlamento
insufficienze del sistema pubbli-
prossimi mesi saranno molto dif-
importanti riforme del sistema
co di protezione sociale. A ridur-
ficili. Nonostante le tante incer-
previdenziale che hanno modifi-
si, in tante famiglie, non sono sol-
tezze del quadro congiunturale
cato sostanzialmente la normativa
tanto le riserve economiche ma le
attuale, l’Italia possiede ancora
in materia di accesso ai trattamen-
riserve di fiducia nel domani. Ed
un patrimonio straordinario di
ti pensionistici.
è proprio questa progressiva ri-
capacità e di valori sui quali co-
Alle riforme già varate si deve ora
duzione di aspettative favorevo-
struire il percorso di rilancio del
accompagnare quella del mercato
li uno degli aspetti più preoccu-
paese. Essere ambiziosi e realisti
del lavoro per favorire l’occupa-
panti del disagio che l’Italia vive
al tempo stesso è forse la sfida
zione stabile dei più giovani, che
da diversi anni.
maggiore a cui siamo chiamati.
versano in una condizione di pre-
Anche per questo il nostro paese,
carietà che gli impedisce di co-
ancor più dei suoi maggiori part-
Il contesto
struirsi un futuro e di sentirsi par-
ner europei, ha la necessità di por-
Sono necessarie le riforme struttu-
te attiva di un progetto comune
re lo sviluppo e la crescita al centro
rali, comprese le liberalizzazioni e
del paese. Le imprese non investo-
del confronto a livello europeo.
la riforma del mercato del lavoro, il
no sui giovani e il loro talento
La crescita di medio termine del-
rilancio degli investimenti in infra-
spesso si deteriora in impieghi di
l’economia italiana dipende forte-
strutture. L’ineludibile esigenza,
scarso valore aggiunto.
mente da tre fattori: competitività,
dettata dal nostro interesse nazio-
Il risultato della combinazione
produttività, dotazione di capita-
nale oltre che dai trattati europei, di
della crisi economica, col conse-
le, specialmente di quello immate-
rispettare i vincoli di finanza pub-
guente impatto sul sistema pro-
riale, cioè l’investimento in ricerca
blica ha però ridotto le risorse per
duttivo e degli andamenti demo-
e sviluppo, nuove tecnologie, in-
le spese di investimento. Questo ri-
grafici (l’Italia sta rapidamente in-
novazione organizzativa e capita-
dimensionamento ha indotto an-
vecchiando) rischia di innescare
le umano. Appare importante ri-
che molte imprese a intervenire at-
una spirale negativa che può con-
stabilire al più presto un clima eco-
traverso il contenimento dei costi
durre il nostro paese a ripiegarsi
nomico positivo, in grado di forni-
di produzione del fattore lavoro,
su se stesso.
re prospettive durature di aumen-
con inevitabili preoccupanti riper-
Il cosiddetto “welfare delle fami-
to dei redditi familiari, nonché so-
cussioni sul fronte occupazionale e
glie” sopperisce, con sempre
stenere le famiglie in grave diffiLUGLIO/AGOSTO 2012
29
••06ASSEMBLEA.2OK
16-07-2012
18:12
Pagina 30
Speciale assemblea coltà economica, al fine di evitare
VERTICI E CARICHE PER IL QUADRIENNIO 2012-2016
effetti negativi sulla tenuta complessiva del tessuto sociale.
Il programma Presidente
Guido Carella
Manageritalia Milano
Vicepresidenti
Alessandro Baldi Mario Mantovani
Manageritalia Ancona Manageritalia Bologna
Si aprirà dopo questa Assemblea un nuovo ciclo. Il mio impegno è quello di portare avanti le decisioni prese al Congresso nazionale dello scorso novembre, dove abbiamo individuato una visione – “I
GIUNTA ESECUTIVA (oltre i precedenti) Silvestre Bertolini Luigi Catalucci Flavio Leone Marcella Mallen Marisa Montegiove Stefano Pozzi Alfredo Sassi Claudio Trucato
manager per l’Italia” – e definito,
Manageritalia Milano Manageritalia Milano Manageritalia Milano Manageritalia Roma Manageritalia Milano Manageritalia Milano Manageritalia Milano Manageritalia Torino
tramite le mozioni approvate, le priorità da perseguire per raggiungerla. Sono state approvate tre mozioni, una per ciascun tema – Rappresentanza e politica, Lavoro e welfare, Sostenibilità e crescita – e in questi mesi i lavori sono proseguiti nei gruppi delle Associazioni territoriali per passare dalle
COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI
Supplenti
Alberto Cristofani Oscar Dal Poz Antonella Portalupi Sergio Eugenio Colloredo Gianluca Officio
mozioni alle azioni (vedi scheda a
Manageritalia Firenze Manageritalia Veneto Manageritalia Milano Manageritalia Trieste Manageritalia Milano
pagina 32 e seguenti). La sfida che ci attende è quella di trovare gli strumenti per realizzare queste priorità e di mobilitare le persone capaci di perseguire que-
COLLEGIO NAZIONALE DEI PROBIVIRI
Supplenti
30
Gabriele Biffi Renato Cristina Romano Gandolfi Erich Gritsch Renato Martelletti Bruno Principato Renato Rinaudo Edoardo Salmoiraghi Giacomo Sparvoli Armando Allegri Domenico Castelli Attilio Mentasti
LUGLIO/AGOSTO 2012
Manageritalia Milano Manageritalia Genova Manageritalia Bologna Manageritalia Trento Manageritalia Firenze Manageritalia Roma Manageritalia Torino Manageritalia Milano Manageritalia Roma Manageritalia Milano Manageritalia Ancona Manageritalia Milano
sta visione. Per vincerla non dovre-
zione di metterci al servizio della
mo soltanto organizzarci nel mi-
collettività, realizzando concreta-
gliore dei modi ma, soprattutto,
mente il motto con cui abbiamo
dialogare più intensamente con
intitolato il Congresso: “I mana-
tutti i nostri interlocutori. A comin-
ger per l’Italia. Condividere per
ciare, naturalmente, dagli associati,
continuare a contare”. Lo sforzo
dalle loro imprese e le controparti
compiuto si inserisce nel disegno
datoriali. E poi le istituzioni, la po-
avviato con il Congresso del 2007
litica, gli altri corpi sociali, il mon-
e portato avanti in questi anni.
do della formazione e della ricerca,
Concludo con un’ultima rifles-
cedendo una parte del loro benes-
il terzo settore e la società civile,
sione: siamo tutti coinvolti nel
sere a paesi di antica povertà.
l’opinione pubblica. Lo stiamo già
momento di emergenza del pae-
Un fenomeno che chiama in cau-
facendo, tanto su scala nazionale
se e non credo che il lavoro che
sa il principio di equità e di pari
quanto su scala locale. Ma possia-
sta svolgendo il governo tecnico
opportunità anche all’interno del
mo e dobbiamo fare ancora di più.
possa compiere il miracolo alla
nostro paese. Le implicazioni e le
Con il Congresso ci siamo dotati
scadenza del mandato. Occorre
ricadute sulle politiche sociali, del
degli strumenti per guardare ol-
che tutti prendano coscienza che
lavoro e fiscali richiedono una
tre le emergenze contingenti e ab-
è finita un’epoca, quella che an-
grande condivisione e la parteci-
biamo “alzato lo sguardo” verso
cora stiamo vivendo.
pazione di tutti i cittadini: abbia-
l’orizzonte. Abbiamo compreso
Ci vorrà molto tempo, tanti anni
mo bisogno gli uni degli altri e ci
che vogliamo allargare la nostra
per risolvere i problemi che la
sentiremmo più forti e sicuri se
rappresentatività e proseguire il
spinta redistributiva innescata
tutti potranno partecipare. Credo
cammino iniziato quasi dieci an-
dalla globalizzazione sta produ-
che il livello di consapevolezza del-
ni fa con la nascita di Manageri-
cendo sugli assetti economici e so-
la classe manageriale sia un valore
talia. Siamo riusciti a riflettere su
ciali dei diversi paesi.
importante per una ripresa sosteni-
come coniugare la difesa degli in-
Una spinta redistributiva in atto tra
bile della nostra Italia. Siamo pron-
teressi della categoria con l’ambi-
paesi di antica opulenza che stanno
ti a fare la nostra parte!
䡵
LUGLIO/AGOSTO 2012
31
Speciale assemblea
DALLE MOZIONI ALLE AZIONI Lo scorso novembre al nostro terzo Congresso, intitolato “I manager per l’Italia”, sono state individuate linee guida per il futuro e approvate tre mozioni legate ad altrettanti temi per perseguirle. In questi mesi si è lavorato per proporre azioni concrete che sono state presentate in questa Assemblea. Vediamole brevemente, suddivise per temi e Associazioni territoriali
RAPPRESENTANZA E POLITICA
all’interno del nostro mondo attraverso “la giornata del manager”, un evento annuale, regionale e nazionale, e altri eventi periodici che coinvolgano rap-
Manageritalia Ancona propone la modifica del
presentanti della politica, università, associazioni di
modello di governance federale per passare da un
categoria, stampa, sponsor. Altre attività proposte
modello direttivo e carismatico a uno partecipati-
sono la creazione di desk informativi dove i manager
vo e diffuso che tra le altre cose avvicini alla base
possano incontrare i giovani in un’ottica di indirizzo
associativa l’elaborazione delle strategie e degli
rispetto alle scelte del loro futuro; tavoli su specifici
obiettivi e faciliti il ricambio generazionale.
temi di interesse degli associati/potenziali associati;
Altra proposta è la costituzione di tavoli di lavo-
appuntamenti periodici a tema per mantenere un
ro permanenti composti dai consiglieri delle As-
costante dialogo con gli stakeholder e creare net-
sociazioni: luoghi di studio, analisi e progetti con
work tra gli iscritti e verso l’esterno.
riferimento alle posizioni che la Federazione de-
32
ve prendere alle azioni che deve intraprendere.
Manageritalia Milano punta a rafforzare e promuo-
Infine, un nuovo modello di rappresentanza dei
vere la partecipazione, aumentare la visibilità e otti-
quadri, coinvolgendoli attraverso gruppi di lavo-
mizzare l’utilizzo delle risorse. Quindi, attraverso azio-
ro dedicati alle tematiche contratto, servizi e in-
ni gestite localmente da team di associati, in coeren-
tegrazione. La Cida - Manager e alte professiona-
za con linee-guida comuni per tutte le delegazioni
lità per l’italia è l’occasione per integrare in un
lombarde, attuare progress periodici sulle attività lo-
unico soggetto anche la categoria dei quadri, ri-
cali, del consiglio e federali; seminari sulla geografia
ducendo ogni forma di “diversità” e di “differen-
economica locale; corsi su temi manageriali di interes-
za” con quella dei dirigenti.
se locale; incontri tra associati e stakeholder locali.
Manageritalia Firenze suggerisce nuove attivi-
Manageritalia Napoli, sulla base dell’attuale sce-
tà di comunicazione per conseguire maggiore vi-
nario economico, propone un impegno costante
sibilità e migliore comprensione del ruolo mana-
per aumentare la rappresentatività ed essere rico-
geriale. L’azione deve essere diretta all’esterno e
nosciuta quale elemento centrale nello sviluppo
LUGLIO/AGOSTO 2012
Da sinistra i due vicepresidenti Manageritalia Alessandro Baldi e Mario Mantovani e il presidente Guido Carella.
delle politiche condotte dalla Pubblica amministra-
testare “gratuitamente” una specifica parte dell’atti-
zione sia a livello centrale sia locale.
vità manageriale; inserzioni su periodici di categoria. Tra le azioni locali, infine, sviluppo delle relazioni con
Manageritalia Trentino-Alto Adige/Südtirol
le principali Camere di commercio o l’apertura di spor-
vuole rilanciare l’immagine della categoria. Cida – Ma-
telli dedicati al collocamento dei manager presso Pic-
nager e alte professionalità per l’Italia deve rappresen-
colindustria, Api, Asco ecc.
tare tutti i dirigenti, pur tenendo separati pubblico e privato, ma deve avere un unico portavoce che sappia
Manageritalia Veneto propone MANAGERinIM-
comunicare e rappresentare i valori di entrambi. Quin-
PRESA: imprenditori e manager insieme per cresce-
di bisogna attivare due strutture molto specializzate:
re, tema affrontato anche nel convegno dello scorso
un centro studi e un ufficio stampa, che tengano con-
26 giugno a Padova. Dato il contesto socio-economi-
to di momenti di aggregazione e grande visibilità na-
co, bisogna sviluppare la gestione della relazione col
zionale come il Festival dell’economia di Trento.
dirigente licenziato tramite le politiche attive del Cfmt e “Comincio… da tre!”; sviluppare iniziative di incontro domanda/offerta, soprattutto guardando
LAVORO E WELFARE
alle richieste di aziende e creando progetti bilaterali con le imprese e le loro organizzazioni.
Manageritalia Torino si prefissa l’obiettivo di favorire l’incontro tra manager inoccupati e aziende attraverso una serie di azioni tra cui alcune propedeutiche,
SOSTENIBILITÀ E CRESCITA
come la condivisione delle banche dati tra tutte le associazioni manageriali e la reiterazione del percorso
Manageritalia Bari propone l’individuazione di per-
“Comincio… da tre!” del Cfmt. Tra le azioni mirate,
corsi formativi mirati; l’inserimento nei corsi universi-
invece, un’indagine sui bisogni manageriali delle pmi,
tari di specializzazione di “pacchetti” di ore di lezio-
in collaborazione con le relative associazioni di cate-
ne in cui i manager affiancano i docenti; la promozio-
goria; “job club” misti (manager e pmi) per progetti
ne da parte degli associati presso le proprie aziende
sperimentali di collaborazione; favorire le aziende nel
di attività di tirocinio e stage per laureandi e neolauLUGLIO/AGOSTO 2012
33
Speciale assemblea
reati; borse di studio; un portale che faciliti la ricerca
ciale. Manageritalia deve valorizzare la solidarietà e
dei profili professionali richiesti dalle imprese; la pos-
la sussidiarietà, in particolare per aiutare i giovani a
sibilità per i neolaureati di seguire i corsi Cibiesse.
trovare un ruolo emergente nel mondo del lavoro. La formazione manageriale e l’aggiornamento pro-
Manageritalia Bologna pensa ad azioni per lo svi-
fessionale hanno un ruolo centrale nelle strategie di
luppo di partnership con centri di eccellenza nella ri-
sviluppo del paese in una competizione globale.
cerca e nell’innovazione sottoscrivendo una collaborazione (già nel 2011, confermata e potenziata per
Manageritalia Roma punta alla managerialità nel-
il 2012 e 2013) con l’Università di Bologna e Fonda-
l’aggregazione delle attività commerciali poiché il
zione Alma Mater (Fam nasce per avvicinare le eccel-
territorio si sta sempre più globalizzando, causando
lenze presenti nell’Università di Bologna al mondo
la chiusura di piccole attività commerciali. Quindi si
delle aziende). Le iniziative realizzate finora: uno
propone di utilizzare le competenze dei manager
studio sulle necessità di ricerca e innovazione tecno-
per fornire ai commercianti nuove modalità di valo-
logica effettuato tramite indagine agli associati Ma-
rizzazione della propria attività e del patrimonio del-
nageritalia Bologna; un convegno internazionale
la tradizione locale. Il progetto consiste nell’attivare
Italia/Spagna sulla corporate social responsibility; la
una collaborazione con organizzazioni di categoria
partecipazione di manager a master. Tra le nuove ini-
ed enti locali per identificare “strade”, “filiere” e
ziative, invece, un progetto sulla concentrazione del
“quartieri” dove sperimentare il modello di valoriz-
processo e agenda sequenziale del giudice (un ap-
zazione della rete di commercio locale.
proccio innovativo ai problemi organizzativi della Giustizia); la ricerca Old workers in Italia, con un te-
Manageritalia Trieste propone di attivarsi, per
am di lavoro composto da 5 ricercatori e 5 manager;
quanto riguarda ricerca e studio, nell’ambito del-
una ricerca sulla governance nelle pmi.
l’istruzione superiore e delle realtà di ricerca presenti sul territorio (università, Ictp, Sissa, Sincrotrone, Scien-
34
Manageritalia Palermo pone in primo piano la ne-
ce Park, Mib e Bic), anche sulla scorta di precedenti
cessità in questo contesto di un ripensamento e un
esperienze, per raccogliere risorse in formazione in
ampliamento del ruolo del manager: tra i suoi com-
ambiti disciplinari diversi e confrontarsi con manager
piti oggi, l’attenzione al proprio territorio, al cam-
e realtà economiche per accrescere la trasversalità di
biamento e alle istanze provenienti dallo scenario so-
competenze ed esperienze.
LUGLIO/AGOSTO 2012
Speciale assemblea
UNO SGUARDO AI NOSTRI ENTI
ferito, ricordiamo, si affiancano nella Convenzione Antonio Pastore le componenti indennitarie per invalidità permanente da malattia, l’esonero pagamento premi in caso di invalidità totale e permanente, l’indennità per il caso di morte, la
Durante l’Assemblea i presidenti degli enti contrattuali e partecipati da Manageritalia hanno illustrato gli andamenti di loro competenza: Alfredo Sassi per Assidir, Luigi Catalucci per l’Associazione Antonio Pastore, Marcella Mallen per Cfmt e Cibiesse, Claudio Trucato per il Fasdac, Alessandro Baldi per il Fondo Mario Negri, Paola Vignoli per Fondir
Long term care per la perdita di autosufficienza, l’Assicurazione Ponte per la perdita di impiego.
Cfmt Nel 2011 il Centro di formazione management del terziario ha continuato a registrare una crescita dei volumi di attività pari a circa il 9% rispetto all’anno precedente, superando le 11.657 partecipazioni, per un totale di 3.615 partecipanti. Un risultato legato sia alla crisi economica, sia alla varietà e all’in-
Assidir
novatività dell’offerta formativa costituita da corsi e semina-
Nel 2011, relativamente alla Convenzione Antonio Pastore,
ri interaziendali, giornate di studio, workshop, convegni, ini-
sono state aumentate, a favore di tutti gli assicurati, le som-
ziative su misura per le aziende, incontri internazionali, per-
me assicurate per la garanzia Temporanea per il caso di mor-
corsi ad hoc per neo dirigenti e top manager. Mentre le aree
te. È stata inoltre elevata da 50.000 euro a 75.000 euro la
più tradizionali hanno consolidato i loro volumi, altre hanno
somma immediatamente disponibile a favore degli assicu-
mostrato un rilevante sviluppo, come le iniziative di orienta-
rati colpiti da malattie totalmente invalidanti. Tra le novità
mento al riposizionamento professionale dei manager in dif-
per il 2012 il restyling grafico del sito e l’attivazione del ser-
ficoltà (circa il 30% dell’offerta) e l’e-learning a supporto di
vizio e-commerce, con possibilità di effettuare auto-preven-
numerose proposte formative.
tivazione e acquistare polizze online con pagamento trami-
Nel corso dell’anno si è svolta una nuova indagine relativa
te carta di credito Visa o Mastercard. È in fase di realizza-
al Piano strategico triennale 2012-2014, che darà luogo a
zione avanzata la versione mobile dell’area riservata e l’ap-
importanti cambiamenti dell’ambiente organizzativo e di
plicativo per smartphone e tablet con le indicazioni su cosa
apprendimento di Cfmt, che dovrà sempre più facilitare la
fare in caso di sinistro.
transizione verso le opportunità del futuro, per anticipare le nuove tendenze e competenze distintive e sostenere l’evo-
Associazione Antonio Pastore
luzione degli attuali modelli di business. Con l’ambizione di
Il rendimento netto attribuito per il 2011 alla garanzia di ca-
essere non solo più Scuola di management, ma anche luo-
pitale differito è stato pari al 3,77%, confermando il trend di
go di scambio e confronto.
andamenti positivi, sempre superiori al tasso di inflazione,
36
prodotto dalle gestioni separate costituite dalle imprese di as-
Cibiesse
sicurazione specificatamente per la componente di previden-
Al quarto anno di attività, nel corso del 2011 la business scho-
za integrativa della Convenzione Antonio Pastore. In questi
ol del Cfmt ha consolidato i risultati positivi raggiunti nel cam-
anni di forti tensioni economiche e finanziarie, la gestione se-
po dell’offerta di servizi di sviluppo e di formazione su misura
parata Previr, esente da titoli cosiddetti “tossici” e sostanzial-
e di consulenza alle aziende, ricevendo ottimi riscontri di mer-
mente indenne dal “rischio Grecia”, costituisce, con il suo 2%
cato. In coerenza con la prevalenza terziaria del nostro mondo,
di rendimento minimo garantito annuo, un’area di tranquil-
Cibiesse ha scelto di supportare le strategie aziendali con for-
lità per il mondo degli associati. Alla garanzia di capitale dif-
te orientamento alle vendite, ai temi della leadership e ai ruoli
LUGLIO/AGOSTO 2012
distintivi di acquisto e vendita. Esclusiva e consistente conti-
parte di tutti gli investitori ai minimi ormai da tempo.
nua a essere l’esperienza maturata sulla certificazione delle
In tale contesto è stato utile per la gestione e il risultato il
competenze grazie all’utilizzo di Youmanager. Anche sulla
mantenimento da parte del Fondo di un’operatività fles-
base di ciò che è emerso dall’indagine per il Piano strategico
sibile per tutti i mandati, permettendo a ciascuna delle Ca-
2012-2014, che ha evidenziato da parte dei principali stake-
se affidatarie delle risorse di agire in conformità alle pro-
holder il permanere di aree di scarsa comprensione sui ruoli
prie capacità affrontando le fasi di mercato secondo valu-
di Cibiesse e Cfmt, l’attenzione prevalente si sta ora focaliz-
tazioni frutto del proprio sistema organizzativo.
zando sulle tematiche di integrazione organizzativa e strate-
Il risultato positivo conseguito ha permesso di attribuire ai
gica, allo scopo di aumentare le sinergie tra le due realtà ope-
conti individuali un incremento netto dello 0,75%. I com-
rative e potenziare l’autorevolezza e la credibilità dell’interlo-
parti, bilanciato medio termine e garantito, dedicati al
cuzione con le aziende.
trattamento di fine rapporto hanno ottenuto un risultato positivo di rispettivamente 0,22% e 2,92% netti; mentre
Fasdac
il comparto bilanciato lungo termine registra un decre-
Il 2011 è stato l’anno in cui si è intervenuti con una riforma
mento del 2,10%. Il 2012, ancora caratterizzato da mer-
sostanziale per garantire continuità e tranquillità nella ge-
cati complessi e con alta volatilità, lascia quindi ritenere la
stione dei prossimi anni. Quale primo risultato, il bilancio
permanenza dell’avversione al rischio da parte degli inve-
consolidato si è chiuso con un avanzo di poco superiore ai
stitori. Si avverte quindi fortemente nell’impostazione del-
500.000 euro a fronte di una previsione di disavanzo di pa-
le scelte del Fondo l’esigenza di cautela con orientamento
recchi milioni di euro fatta nel preventivo di inizio anno.
su un portafoglio difensivo costruito prevalentemente su
Quindi le riserve sono rimaste praticamente identiche e ta-
impieghi con caratteristiche di qualità. Pur in presenza di
li da coprire circa il 15% della spesa annuale. Negli anni a
una pesante congiuntura negativa il numero degli iscritti
venire questa tendenza si rafforzerà fino a portare nei pros-
nell’anno si è mantenuto pressoché costante.
simi 3-5 anni a una riserva che copra almeno il 50% delle erogazioni dell’anno. Tutto ciò è in fase di controllo da par-
Fondir
te di due società specializzate in bilanci tecnici-attuariali di
Nel 2011 il numero delle aziende aderenti a Fondir è au-
fondi sanitari che presenteranno entro luglio la verifica del-
mentato dell’8% rispetto all’anno precedente, conferman-
le ipotesi formulate in fase di redazione del piano attuaria-
do il trend di crescita che si è manifestato dall’anno della
le. Il consiglio di gestione, sulla base di questi dati, replica-
sua costituzione. Complessivamente sono circa 25.300 i di-
ti anno per anno, potrà decidere se e quando intervenire in
rigenti in forza presso le aziende aderenti al Fondo. Sempre
presenza di andamenti diversi da quelli ipotizzati. Il 2012 si
nel 2011, Fondir ha ammesso progetti formativi per circa
presenta quindi, dopo parecchio tempo, come l’anno in cui
9,4 milioni di euro ed erogato il 55% in più di finanziamen-
guardare con più certezze al futuro del nostro Fasdac.
ti rispetto all’anno precedente. Nell’ottica di incrementare la qualità delle proposte formative da finanziare e sostene-
Fondo Mario Negri
re le imprese in una più efficace modalità di gestione delle
Il 2011 sarà ricordato come un anno deludente per quan-
proprie risorse umane, Fondir ha avviato nel 2012 un per-
to riguarda i mercati azionari. L’anno termina con un cli-
corso di certificazione della qualità della progettazione for-
ma di marcato pessimismo degli investitori, e non solo: ri-
mativa: l’impresa può, volontariamente, presentare il pro-
schi di sistema che coinvolgono l’intero pianeta, “debiti
prio piano al Fondo attraverso un formulario riguardante il
pubblici” a livelli stellari, incipiente recessione in Europa e
“ciclo delle competenze”. L’importo stanziato negli avvisi
titoli fortemente sottovalutati; propensione al rischio da
2012 è complessivamente di 11 milioni di euro. LUGLIO/AGOSTO 2012
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Universo associativo
SEGNO PIÙ
PER I MANAGER DEL TERZIARIO I dirigenti restano la componente più importante della base associativa, ma cominciano a prendere sostanza sia i quadri che i professional
I
l 2011 per la dirigenza privata del terziario è stato un anno positivo. Aumentano infatti sia i dirigenti (+447; +2,1%) sia le aziende nelle quali operano (+46; +0,5%). Considerate che i dirigenti in servizio, negli ultimi dieci anni (tabella 1), dopo la crescita avvenuta tra il 2001 e il 2002, hanno avuto un calo nel 2003. Il trend positivo è poi ripreso per culminare
nella crescita piuttosto sostenuta del 2007 (+5,8%) e nel lieve calo del 2009 (-1%) e del 2010 (-1,4%), per tornare quindi a crescere nel 2011 (+2,1%). In questo decennio il terziario di fatto ha continuato a crescere. Nonostante le scarse figure manageriali nelle aziende italiane e l’espulsione di dirigenti dalle multinazionali e dalle grandi aziende, si è verificato un lento ma incoraggiante inserimento di dirigenti in aziende di pmi, che fino a oggi ne erano spesso sprovviste. Un processo che, se sostenuto, potrebbe ampliare la cultura e la presenza manageriale delle imprese nazionali e permettere loro di com-
a cura della redazione
petere sui mercati. La base associativa Manageritalia Gli associati Manageritalia crescono anche grazie alle nuove figure professionali alle quali si è aperta negli ultimi anni (quadri e professional). I quadri hanno raggiunto nel 2011 le 1.920 unità, con un sostanziale arresto della loro crescita negli ultimi tre anni (2.061 nel 2008, 2.057 nel 2009 e 1.927 nel 2010). Crescono i professional (+125, +3,2%), cioè quei manager che operano senza un contratto di lavoro dipendente. Si tratta sia di manager che dopo essere stati nel contratto dirigenti continuano a operare come liberi professionisti e spesso proseguono volontariamente la contribuzione ai Fondi contrattuali, sia di alte professionalità spesso di tipo manageriale mai transitate nel contratto dirigenti. Gli associati, dopo aver superato le 30.000 unità nel corso del 2005, nel
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DIRIGENTI IN SERVIZIO Numero
AZIENDE
Variazione n.
Variazione %
Numero
Variazione n.
Variazione %
261
3,5
2001
18.434
2002
19.063
629
3,4
7.373 7.634
2003
18.659
-404
-2,1
7.581
-53
-0,7
2004
19.085
426
2,3
7.759
178
2,3
2005
19.402
317
1,7
7.991
232
3,0
2006
20.237
835
4,3
8.249
258
3,2
2007
21.413
1.176
5,8
8.632
383
4,6
2008
22.178
765
3,6
8.891
259
3,0
2009
21.956
-222
-1,0
8.726
-165
-1,9
2010
21.652
-304
-1,4
8.542
-184
-2,1
2011
22.099
447
2,1
8.588
46
0,5
3.665
19,9
1.215
16,5
Variazione 2011-2001
2011 hanno raggiunto il massimo
Le caratteristiche dei manager
di sempre superando le 35.500
associati
unità.
L’età media degli associati è di 53
Rispetto al passato, la base asso-
anni. Le fasce dei dirigenti e dei
ciativa cambia. I dirigenti restano
quadri risultano più giovani
ancora (vedi grafico) la compo-
(quasi 49 anni i dirigenti e 48 i
nente di gran lunga più importan-
quadri), seguiti dai professional
te (55,3%), ma cominciano a pren-
(55 anni) e dai pensionati (64 an-
dere sostanza sia i professional
ni). Nell’ultimo anno il numero
(11,3%) che i quadri (5,4%).
totale degli iscritti è aumentato
Fonte: elaborazioni su dati Fondo Mario Negri
Tabella 1 - I DIRIGENTI DEL TERZIARIO IN SERVIZIO E LE AZIENDE DAL 2001 AL 2011
Gli associati Manageritalia crescono grazie alle nuove figure professionali alle quali si è aperta negli ultimi anni
I pensionati (28%), se consideriamo il fatto che non pochi di questi li ritroviamo anche tra i professio-
COMPOSIZIONE DEGLI ASSOCIATI MANAGERITALIA NEL 2011
nal, sono comunque e naturalmente in aumento, ma restano analtre situazioni associative. Vediamo infine come la base associativa è distribuita nel 2011 nelle Associazioni territoriali. A livello geografico (tabella 2), la Lombardia è in testa (circa 55%), soprattutto al Nordovest (65,9%), e prevale nettamente sul resto d’Italia (Nordest 14,9%, Centro
Dirigenti 55,3% (19.650) Pensionati 28% (9.939) Professional 11,3% (4.005) Quadri 5,4% (1.920) Fonte: elaborazioni su dati Manageritalia
cora lontani dal peso che hanno in
17,9% e Sud 2,4%). LUGLIO/AGOSTO 2012
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Universo associativo che spesso in aziende commerciali ingloba anche la responsabilità
Tabella 2 - GLI ISCRITTI PER ASSOCIAZIONE TERRITORIALE (2011)
Fonte: elaborazioni su dati Manageritalia
Totale iscritti1
Quadri
Professional
Pensionati
commerciale, prevale sull’area commerciale-vendite-marketing
Ancona
301
138
63
31
69
Bari
239
152
26
23
38
Bologna
2.072
1.190
116
232
534
Firenze
1.001
545
57
92
307
Genova
1.578
660
107
193
618
Milano
19.443
10.822
718
2.210
5.702
Napoli
425
241
47
42
95
Palermo
190
122
17
13
38
Roma
4.692
2.829
204
673
986
Torino
2.366
1.129
212
289
736
i dirigenti italiani lavorano soprat-
Trento/Bolzano
699
312
167
65
155
tutto in aziende di piccola dimen-
Trieste
308
128
27
26
127
sione (52,3% fino a 99 dipendenti),
Padova
842
531
48
47
216
mentre il 16,2% opera in grandi
Venezia
792
493
77
24
198
aziende (più di 500 dipendenti).
Verona
566
358
34
45
129
Veniamo ai quadri associati. No-
MANAGERITALIA
35.514
19.550
1.920
4.005
9.939
nostante i numeri siano inferiori
Nordovest
23.387
12.611
1.037
2.692
7.047
rispetto ai dirigenti si possono
Nordest
5.279
3.012
469
439
1.359
evidenziare alcuni tratti distintivi.
Centro
5.994
3.512
324
796
1.362
Il numero delle donne è superiore
854
515
90
78
171
(22,9%), mentre a livello contrat-
Sud e Isole 1
Dirigenti
(24,5%) e sull’amministrazione e finanza (13,2%). Meno donne manager nella direzione generale (22,9% contro il 30,9% degli uomini), ma di più nell’area amministrazione e finanza, legale e affari generali, nella comunicazione e nella pubblicità. Una nota prevedibile sulle aziende:
tuale la situazione è piuttosto si-
dal 2001 sono compresi tra gli associati Manageritalia anche i superstiti e i quadri.
mile, seppur meno marcata, a quella dei dirigenti: domina il commercio (87%), seguito da tra-
40
dello 0,6% circa, sono cresciuti i
contratto di lavoro, la stragrande
sporti (9,9%) e alberghi (2,4%).
professional (3,2%) e i pensiona-
maggioranza dei manager in ser-
Abbastanza speculare ai dirigenti
ti (1,9%), leggero calo invece per
vizio
commercio
risulta la distribuzione dei quadri
i dirigenti (-0,5%) e per i quadri
(95,4%) e in misura minore nei tra-
associati rispetto alla dimensione
(-0,4%). Guardando agli ultimi
sporti (2,7%) e nei restanti contrat-
aziendale: il 44,1% lavora in azien-
dieci anni, la crescita è trasversa-
ti (alberghi, magazzini generali e
de sino a 99 dipendenti e il 23,4% in
le: dirigenti (+13,2%), professio-
agenzie marittime). Il contratto
aziende con più di 500 dipendenti.
nal (+288,8%), quadri (+168,2%)
del commercio è più diffuso per le
Per finire, i liberi professionisti.
e pensionati (+38,7%).
donne (96,8% contro il 95,2% de-
Prevalgono nelle aree funzionali
gli uomini), meno quello del con-
più intermedie quali vendite
Le caratteristiche professionali
tratto dei trasporti (1,5%) e dei re-
(17,4%), general management
dei manager in servizio
stanti contratti.
(18,5%), amministrazione e finan-
Tra i dirigenti la componente fem-
Osserviamo ora le funzioni azien-
za (10,1%), commerciale (8,3%) e
minile è del 14,9%. A livello di
dali. La direzione generale (29,7%),
sistemi informativi (6,7%).
LUGLIO/AGOSTO 2012
opera
nel
䡵
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••06ZCIDA
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Rappresentanza
CIDA
NASCE -M PROFESSIONALITÀ Eletti i vertici e gli organi statutari del nuovo soggetto che rappresenta in modo unitario dirigenti, quadri e alte professionalità del pubblico e del privato. In autunno la presentazione pubblica
U
N’ASSEMBLEA COSTITUENTE STORICA, partecipata (oltre 100 delegati) e conscia dell’importanza del momento, che ha di fatto unito associazioni e federazioni della dirigenza pubblica e privata in una nuova e unitaria casa comune chiamata Cida Manager e altre professionalità per l’Italia.
Molte le innovazioni a fronte di una significativa valorizzazione di quello che si è fatto in passato, dal Dopoguerra in poi, mantenendo nel nome del nuovo soggetto l’acronimo Cida. Oltre all’unione di quasi tutte le sigle del management e delle alte professionalità del pubblico e del privato nel nuovo soggetto, tra le novità l’ampliamento delle categorie rappresentate con l’ingresso di quadri e professional, che porta l’universo potenziale a quasi un milione di soggetti. E poi una rappresentanza che sarà innovativa per tutelare ancor meglio queste categorie e soprattutto per valorizzarne il contributo anche in termini di idee, proposte e azioni per il futuro del paese. Insomma, uno spirito di servizio civico, che interpreta il ruolo di classe dirigente ben oltre gli specifici interessi. Così, in meno di un anno si è passati dalle parole ai fatti: l’unione ha
a cura della redazione
iniziato a concretizzarsi il 24 agosto 2011, quando Cida, Confedir-Mit e tutte le organizzazioni a esse aderenti, Manageritalia e Federmanager in testa, hanno dato vita a Costituente manageriale. Questa già il 26 agosto si è presentata all’opinione pubblica con un avviso stampa dal titolo “I manager per il paese” esplicitando l’impegno per concorrere a disegnare il futuro della nostra collettività. Da allora a oggi oltre a questo impegno, sempre più giustificato dal precipitare degli eventi economici e politici, è continuata l’azione per arrivare all’unione definitiva. Così Cida - Manager e alte professionalità per l’Italia è nata formalmente il 4 luglio scorso, con la firma dell’atto costitutivo; subito dopo, l’11 luglio, l’Assemblea costituente ha eletto il presidente e gli altri organi statutari. Non c’è comunque alcun dubbio che la nascita del nuovo soggetto sociale costituisca un importante progresso nel modo di organizzare ed esprimere la rappresentanza istituzionale, in un processo di aggrega-
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MANAGER E ALTE À PER L’ITALIA CHI HA DATO VITA A CIDA - MANAGER E ALTE PROFESSIONALITÀ PER L’ITALIA Federazione nazionale dirigenti, quadri e professional del commercio, trasporti, turismo, servizi, terziario avanzato Federmanager Federazione nazionale dirigenti aziende industriali Fp-Cida Federazione dei dirigenti pubblici CimoAsmd Coordinamento italiano medici ospedalieri - Associazione sindacale medici dirigenti Sindirettivo Sindacato nazionale del personale direttivo della Banca centrale FeNDA Federazione nazionale dei dirigenti e delle alte professionalità di agricoltura e ambiente Fidia Federazione italiana dirigenti imprese assicuratrici Federazione 3° settore Dirigenti e alte professionalità degli enti e istituzioni non profit Manageritalia
Silvestre Bertolini, nominato presidente di Cida - Manager e alte professionalità per l’Italia
zione fra realtà, posizioni, condizioni e mentalità, spesso molto
I VERTICI
diverse ma tutte accomunate dal-
Presidente confederale: Silvestre Bertolini (Manageritalia)
la fortissima motivazione co-
COMITATO ESECUTIVO oltre il presidente Bertolini i vicepresidenti: Marco Vezzani (Federmanager); Giorgio Germani (Fp-Cida); Guido Quici (CimoAsmd); Fabrizio Calabrese (Sindirettivo Banca centrale)
struttiva. Probabilmente oggi, nel difficilissimo contesto di una crisi che dai mercati finanziari si è progressivamente propagata ai sistemi produttivi, ai modelli di sostenibilità sociale, fino ad arrivare, nel nostro paese in particolare, alla politica, i manager hanno necessità di proporre soluzioni, di impegnarsi utilizzando le tante e preziose esperienze, competenze e capacità, per contribuire a una rinascita economica, sociale e culturale del paese.
CONSIGLIO DEI PRESIDENTI oltre il presidente Bertolini, Guido Carella (Manageritalia); Giorgio Ambrogioni (Federmanager); Giorgio Rembado (Fp-Cida); Riccardo Cassi (CimoAsmd); Stefano Barra (Sindirettivo Banca centrale); Cesare Manfroni (FeNDA); Claudia Anselmi (Fidia); Salvatore Caputo (Federazione 3° settore) COLLEGIO DEI REVISORI Oscar Dal Poz (Manageritalia); Florio Corneli (Federmanager); Marco Saltarelli (CimoAsmd) COLLEGIO DEI PROBIVIRI Giuseppe Matolo (Federmanager); Aurelio Guerra (Fp-Cida); Oreste Porreca (Fidia); membro supplente Armando Panvini (Manageritalia)
䡵 LUGLIO/AGOSTO 2012
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••07ATUPERTU
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A TU PER TU CON... CON... a cura della redazione
Maurizio Motta
a tu per tu...
Nato il 1° marzo 1958 a Milano Azienda: Mediamarket Qualifica: chief operating officer Associato: Manageritalia Milano Sport preferito: calcio e running Film preferito: Salvate il soldato Ryan
di Steven Spielberg Libro preferito: Il partigiano Johnny di Beppe Fenoglio Luogo preferito: Sicilia Motto: Non mollare, mai! Mediamarket è a capo dei marchi Media World, Saturn, Media World Compra Online e Saturn Online Shop: quanto conta in un settore e in una realtà come la vostra l’e-commerce? «Il web, oggi, rappresenta un driver fondamentale nell’implementazione di una strategia retail multicanale. Media World da sempre in questo ambito ha precorso i tempi: nel 1995 con l’inaugurazione del sito e nel 1999 con l’apertura dello shop online. Operiamo quindi in internet da 17 anni durante i quali lo scenario è molto cambiato. Prima di tutto l’approccio del consumatore: oggi è decisamente più maturo, compra per comodità, per rapidità, per la presenza continua delle ultime novità. Poi è mutata la capacità dei retailer sia di proporre i prodotti che di comunicare con i clienti. Si sono evolute le modalità di pagamento ed è aumentata la sicurezza delle transazioni. Non da ultimo, è cresciuta la fruibilità dei servizi. Il valore di Mediamarket risiede nel-
l’integrazione tra il punto di vendita fisico e quello virtuale: infatti non sono due realtà distinte, ma assolutamente complementari in un’ottica multicanale». Quanto incide la crisi per l’elettronica di consumo? Quali strategie di successo avete adottato finora? «Il mercato dell’elettronica di consumo oggi non si comporta in maniera differente da altri mercati: sebbene la crisi ci abbia toccati per ultimi, ora ci troviamo in uno scenario di riduzione dei consumi. Il nostro business sta vivendo una fase di contrazione, ma non dimentichiamoci che siamo avvantaggiati dal continuo sviluppo tecnologico. La nostra azienda ha reagito alla crisi con due modus operandi. Innanzitutto in sviluppo: territoriale, attraverso l’apertura di nuovi punti vendita, e progettuale, in ricerca e innovazione attraverso la definizione di nuovi e inediti canali di vendita. In secondo luogo, creando efficienza nella struttura dei costi. La
parola d’ordine rimane comunque innovazione. Investimenti strutturali sui social, su strumentazioni tecnologiche in grado di creare una shopping experience e sull’estensione del servizio nei confronti del consumatore. In sintesi, cerchiamo di mantenere inalterato il nostro format strategico cha va verso il totale servizio al consumatore, operando e diversificando il business su più canali: dal mobile, al Qr code alle vending machine». Attualmente quale tipologia tra i vostri numerosi prodotti va meglio e quale peggio? «I prodotti con più appeal sono smartphone, tablet, lavastoviglie, frigo, lavatrici e, nell’ultimo periodo, i tv, grazie anche a Euro12 e alla nostra promozione Ci credi/Non ci credi. Aggiungerei anche tutto ciò che permette la preparazione dei cibi in casa. Nella classifica dei “peggiori” purtroppo dobbiamo inserire il comparto audio e videocamere, ormai sostituiti dagli smartphone. Insomma, il consumatore è alla ricerca di prodotti ad alto rinnovo tecnologico, a elevate prestazioni funzionali o ancora di nuove concezioni di design». LUGLIO/AGOSTO 2012
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••07INTERVISTA.BRAMBILLA
11-07-2012
14:28
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Intervista
VERSO UN
WELFARE ALBERTO BRAMBILLA
PIÙ MODERNO
Coordinatore del comitato tecnico scientifico di Itinerari Previdenziali, presidente del Nuvasp presso il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. È stato sottosegretario al ministero del Welfare con delega alla previdenza sociale.
Roberta Roncelli
46
LUGLIO/AGOSTO 2012
In un periodo in cui il welfare statale latita, si discute con maggiore frequenza di welfare contrattuale, aziendale e individuale. Così, dopo la recente edizione della Giornata nazionale della previdenza, con un programma ricco di convegni e workshop come quello organizzato da Manageritalia “Welfare: - stato + privato”, o la mostra di Itinerari Previdenziali (società che studia il sistema di welfare per migliorare la conoscenza delle principali tematiche in ambito di previdenza e politiche sociali) dedicata ad Adriano Olivetti, fondatore di un modello industriale che metteva al centro la persona e le sue necessità, riprendiamo l’argomento per ripercorrere quali sono state le origini del welfare aziendale e quale potrebbe essere la sua evoluzione futura. Ne parliamo con Alberto Brambilla, coordinatore del comitato tecnico scientifico di Itinerari Previdenziali, per capire le motivazioni che frenano le aziende a spingersi verso un welfare più moderno, fatto di agevolazioni fiscali sui benefit e sui servizi offerti ai dipendenti per migliorare il benessere e quindi aumentare la produttività, ma anche per comprendere le motivazioni che hanno spinto alcune imprese, nonostante il momento di crisi come quello attuale, a investire sul benessere dei propri dipendenti. A fronte di un welfare statale che
a Milano, abbiamo fatto un conve-
si ritira, c’è sempre più bisogno
gno sul welfare integrativo, defi-
di far crescere un welfare priva-
nendolo nella titolazione come un
to. È d’accordo?
ritorno a un nuovo welfare mix de-
«Durante la Giornata nazionale
dicato ad Adriano Olivetti, che ne è
della previdenza, lo scorso maggio
stato in un certo senso il padre. È un
••07INTERVISTA.BRAMBILLA
11-07-2012
14:28
Pagina 47
ritorno perché prima dell’Unità d’Italia, ma fino almeno al 1870/1880, non esisteva il welfare state ma un welfare che oggi potremmo definire aziendale, fornito da grandi imprese storiche come i Marzotto, i Crespi, i Borghi, i Martini&Rossi, famiglie che avevano iniziato in Italia un welfare molto ambito perché riguardava gli asili nido, le donne, le case, l’assistenza sanitaria. Poi, pian piano, il welfare state, forse per spinte di un certo tipo, ha soppiantato tutto e di fatto fino al 1984/1985 ci siamo trovati con un welfare che era solo di Stato. Un sistema però che non poteva reggere e il primo allarme forse lo possia-
Fino al 1870/1880, non esisteva il welfare state ma un welfare aziendale, fornito da grandi imprese storiche come i Marzotto, i Crespi (nella foto una veduta del villaggio operaio, oggi patrimonio dell’Unesco), i Borghi, i Martini&Rossi, famiglie che avevano iniziato in Italia un welfare molto ambito perché riguardava gli asili nido, le donne, le case, l’assistenza sanitaria.
mo ritrovare nel famosissimo documento di Jacques Delors, all’epo-
posizione, ma gran parte del wel-
va. Cosa pensa di questo nuovo
ca presidente della Commissione
fare verrà proprio suddiviso su
modo di retribuire le persone?
europea, che diceva di fare atten-
questi soggetti e qui ovviamente
«Ecco, qui entriamo proprio nel
zione perché quando i nostri paesi
ha grande peso il welfare contrat-
pieno dell’obiettivo della mostra
saranno nel pieno della competiti-
tuale e, ove possibile, il welfare
sul welfare integrativo alla Giorna-
vità internazionale, quella che noi
aziendale. Nel caso del welfare
ta nazionale della previdenza. Ab-
oggi chiamiamo globalizzazione,
contrattuale e aziendale parliamo
biamo cominciato a individuare 17
l’Europa potrebbe soccombere sot-
di importanti servizi e tutele qua-
casi di pratiche aziendali virtuose
to il peso del proprio welfare. Era
li fondi pensione integrativi o
in questo ambito, scegliendo per
stato molto profetico, così come
complementari, l’assistenza sani-
esempio la Ferrari per l’ambiente di
Lord Beveridge, economista e so-
taria integrativa, cassa di assisten-
lavoro, la Luxottica per il pacco
ciologo britannico, che è stato un
za e casse sanitarie integrative,
spese, altre aziende per il buono pa-
po’ il padre del moderno welfare».
formule di long term care, ma an-
sto e così via. Questo è il futuro».
che servizi che traggono spunto Quindi si riparte con meno Stato
da una totale revisione degli arti-
Come si può aumentare l’occupa-
e più impresa…
coli 51 e 100 del Tuir, che prevedo-
zione femminile e favorire la con-
«Di fatto noi partiamo da un pre-
no una serie di servizi integrativi
ciliazione con i tempi di lavoro e
supposto che era totalmente Stato
che mantengono lo Stato, ma sot-
quelli dedicati alla famiglia?
e pian piano si è integrato. Oggi il
to forma di soggetto che agevola».
welfare si gioca su quattro sogget-
«Dobbiamo rafforzare quei famosi articoli 51 e 100 del Tuir, perché se
ti: contrattuale, aziendale, indivi-
Oggi il concetto di welfare affianca
vogliamo veramente far crescere
duale e anche statale. Perché lo
aspetti legati a una migliore conci-
l’occupazione femminile, dove in
Stato continuerà ad avere una sua
liazione tra vita privata e lavorati-
Italia siamo il fanalino di coda tra i LUGLIO/AGOSTO 2012
47
••07INTERVISTA.BRAMBILLA
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Intervista 27 paesi europei – ci batte solo Mal-
sti per la creazione di quei servizi di
dizzati. Questo sarebbe un benefi-
ta – occorre per forza creare stru-
cui abbiamo parlato prima. I buoni
cio anche per le piccole e medie im-
menti quali un Piano nazionale di
pasto per esempio sono fermi a 5,29
prese. L’unione industriale di Tre-
asili nido che possa consentire alle
euro dal 1997. Se l’azienda mette in
viso, che è una delle più grosse
donne di poter conciliare, almeno
busta paga un buono pasto da 11
d’Italia, e l’Unione industriale di
da questo punto di vista, i tempi di
euro, la differenza tra 5,29 e 11 la pa-
Como stanno facendo per tutte le
lavoro con i tempi di cura familia-
ga il lavoratore in tasse e in contri-
loro micro e piccole imprese dei ser-
re. Poi, ovviamente, ci sono altri
buti, cioè prende la metà. Il datore
vizi standardizzati di welfare come
settori. Per esempio, Cisco System
di lavoro per giunta non lo può
un asilo di quartiere all’interno di
ha messo a disposizione di tutto il
nemmeno scaricare come costo. Al-
un piano di insediamento produt-
personale il cosiddetto maggior-
lora, se lo Stato facesse pagare al cit-
tivo, dove magari ci sono trenta ca-
domo, cioè quella persona che sbri-
tadino le tasse a valore 2012, anche
pannoni occupati da un migliaio di
ga una serie di incombenze come il
le deducibilità sono a valore 2012.
persone. Nessuno di questi capan-
pagamento di bollette. Altre realtà,
Questo consentirebbe allo stesso
noni avrebbe potuto creare da solo
come Telecom o Eni, hanno messo
tempo di incrementare i redditi
un asilo nido. È ovvio che qualcosa
a disposizione la possibilità di
dei lavoratori tra i più bassi d’Eu-
sviluppato a livello contrattuale,
portarsi a casa la sera cibi precon-
ropa. Quindi, come vede, è ovvio
come opportunità da cogliere, e
fezionati di qualità. Perché non si
che un buono pasto più elevato o
quindi nazionale, potrebbe avere
può pensare che una donna, dopo
un buono trasporti danno una
una forza ancora maggiore».
otto ore di lavoro e magari due di
qualità della vita migliore. I servi-
viaggio, debba anche andare a ca-
zi incentivano la fidelizzazione in
In tempi di taglio di costi e retri-
sa a cucinare. Migliorando questa
azienda, la presenza, la produtti-
buzioni bloccate, ha senso parla-
struttura di welfare integrativo si
vità e rendono l’ambiente miglio-
re di welfare?
creano nuovi posti di lavoro, si crea
re. Quindi bisogna passare, come
«Se questo investimento fosse de-
più fidelizzazione, la donna è più
per altro avete fatto voi, da con-
ducibile, creasse posti di lavoro,
presente sull’ambiente di lavoro
tratti collettivi nazionali, fatti solo
ma soprattutto aumentasse la pro-
togliendo tutte quelle disparità che
di parte normativa e parte reddi-
duttività, penso che la maggior
in questo momento non consento-
tuale, all’inserimento di un welfa-
parte dei datori di lavoro, per al-
no al 51,5% della popolazione,
re più frizzante e moderno».
tro come hanno risposto l’Unione industriale di Treviso e di Como,
quindi alla maggioranza, di poter-
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si esprimere come si esprimono gli
In un paese di pmi, la contrattazio-
accetterebbero di spendere qual-
uomini».
ne nazionale, oltre a garantire al-
cosa in più in cambio di maggiore
cuni aspetti e renderli obbligatori,
presenza, partecipazione dei la-
In una recente indagine di Mana-
può creare linee guida e opportu-
voratori e produttività. Una buo-
geritalia gli intervistati ci hanno
nità per facilitare a tutte le aziende
na produttività significa del resto
detto che questo welfare a 360°
l’inserimento di un welfare azien-
che il prodotto esce sul mercato
permetterebbe di aumentare be-
dale, e volendo anche individuale?
con un prezzo accettabile».
nessere e produttività, lo pensa
«È vero che i casi citati prima sono
anche lei?
di grandi imprese, ma noi potrem-
Siamo di fronte a un problema
«Certamente. Lo Stato però ci deve
mo garantire la nascita di ulteriori
culturale?
mettere del suo permettendo al da-
soggetti che vendano o proponga-
«Purtroppo la politica e gran parte del-
tore di lavoro di poter scaricare i co-
no dei prodotti di welfare standar-
le parti sociali sono ancora ancorate a
LUGLIO/AGOSTO 2012
••07INTERVISTA.BRAMBILLA
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una realtà che non esiste più. Bisogna cominciare a ragionare sapendo che nel nuovo mondo globalizzato si sono affacciati con le loro produzioni oltre 3 miliardi e 700mila abitanti di pae-
In occasione della seconda Giornata nazionale della previdenza, Itinerari Previdenziali ha dedicato una mostra ad Adriano Olivetti, fondatore di un modello industriale che metteva al centro la persona e le sue necessità
si che prima definivamo in via di sviluppo; cioè più della metà degli abitanti del pianeta. È solo con la qualità e con personale molto motivato che si può combattere la competitività globale. Ecco perché dobbiamo ragionare con la testa del 2012 e non con quella del 2007, prima di questa grande crisi. È quindi indispensabile un nuovo tipo o modello contrattuale e un rinnovato intervento dello Stato in termini di defiscalizzazione». cambio di mentalità, anche pro-
1997 più o meno al 2007/2008 – si
La ragion d’essere del welfare è
prio di tipo contrattuale, cioè di
potrebbe offrire a un lavoratore
nella forza della collettività a fa-
come si intende il rapporto tra
oltre 1.000 euro equivalenti netti
vore del singolo. Non pensa che
datore di lavoro e lavoratori. Ser-
da spendere, e non è poco. Biso-
si debba rafforzare questo con-
ve un cambio nella richiesta degli
gna capire che non dobbiamo sol-
cetto e sfruttarlo anche per dare
strumenti di retribuzione, perché
tanto fare contrattualizzazione
opportunità a livello aziendale e
è fondamentale: pensi soltanto
per aumentare il lordo in busta
individuale?
che se Luxottica dà un pacco spe-
paga, ma ci sono altre forme per
«Direi che il welfare è di per sé uno
se che ha un valore di Coop o di
migliorare il netto, che significa
strumento collettivo, non si po-
Esselunga di 65 euro, all’azienda
migliorare in definitiva il benes-
trebbe fare per una sola persona.
costa 50 euro. Per dare al lavora-
sere dell’individuo. E quando c’è
Può diventare uno strumento
tore 65 euro per andare all’Esse-
il benessere automaticamente au-
standardizzato in modo tale che
lunga a comperarsi questo pacco,
menta la produttività, l’attacca-
possa essere usato di comune ac-
all’azienda costerebbe circa 150
mento all’azienda e migliora il
cordo tra i datori di lavoro e i la-
euro e al lavoratore bisognerebbe
clima generale».
voratori e quindi, da strumento
dare circa 100 euro in più in bu-
collettivo, possa dare delle ricadu-
sta paga. Lei capisce che a queste
te positive a livello individuale,
condizioni non è possibile. Se in-
ma è tipicamente uno strumento
vece agendo sulla defiscalizza-
che deve diventare di massa».
zione noi potessimo avere non
䡵
COSA PENSI DEL COMPANY WELFARE? Il Gruppo Donne Manager ha avviato un progetto per far crescere la produttività aziendale e il benessere dei lavoratori
più i 256 euro di fringe benefit liCosa serve per far decollare ve-
beri ma per esempio anche solo
ramente questo welfare teso a
550 euro, non si chiede tanto di
produttività e benessere?
più al governo – quindi 550 euro
«Come ho detto prima, serve un
Ne parliamo su donne.manageritalia.it
vuol dire portare il valore dal LUGLIO/AGOSTO 2012
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A TU PER TU CON... TERRITORI a cura della redazione
territori
D
Dopo secoli fondati sull’agricoltura, nel giro di pochi decenni l’economia marchigiana ha virato verso la produzione, caratterizzandosi di una molteplicità di piccole e piccolissime aziende, e il turismo, soprattutto balneare, settori che ora costituiscono le due principali fonti di reddito per la popolazione. Nello specifico, la piccola-media industria ad alta specializzazione è ben presente nei comparti della pellettiera, dei mobili, calzaturiero, meccanico, degli elettrodomestici e della grande industria navale di Fano, Ancona e San Benedetto del Tronto; senza dimenticare la carta di Fabriano. La pesca inoltre consolida l’importanza delle precedenti attività: le Marche forniscono circa un decimo della produzione nazionale di pescato e sono la terza regione per catture, dietro Sicilia e Puglia, che peraltro hanno un’estensione costiera ben maggiore. Stando agli ultimi dati Istat, il pil pro capite marchigiano è di 20.500 euro, retrocesso dopo aver toccato il suo massimo di oltre 22mila euro nel 2007, ma attestandosi ora in media con il pil nazionale. Secondo il rapporto annuale della Banca d’Italia sull’economia delle regioni pubblicato lo scorso giugno, si assiste a un rallentamento del fatturato delle imprese indu-
Le Marche
50
DIRIGENTI, QUADRI E DIPENDENTI MARCHIGIANI DEL SETTORE PRIVATO Dirigenti
Quadri
Dipendenti
Dirigenti/Dip.
Quadri/Dip.
Pesaro e Urbino
321
1.355 102.250
0,31%
1,33%
Ancona
708
3.258 140.658
0,50%
2,32%
Macerata
217
1.029
83.138
0,26%
1,24%
Ascoli Piceno
220
1.157
95.280
0,23%
1,21%
6.799 421.326
0,35%
1,61%
TOTALE
1.466
Fonte: elaborazioni Manageritalia su dati Inps 2010
LUGLIO/AGOSTO 2012
striali del 2011 rispetto al 2010, soprattutto nei comparti mobili ed elettrodomestici, mentre cresce seppur lievemente il calzaturiero. Per quanto riguarda la dirigenza non siamo messi molto bene, anche a causa della preponderanza delle piccole imprese spesso guidate in tutto e per tutto dall’imprenditore. Tra i dirigenti del settore privato le Marche sono per numerosità a metà classifica, con 1.466 dirigenti su 124mila in Italia (1,2% del totale). Un deficit ancor più lampante se misurato rispetto al numero di dirigenti ogni cento dipendenti: la media nazionale è 0,85%, quindi meno di un dirigente ogni cento dipendenti, ma se la Lombardia ne ha 1,6% o il Lazio 1,3%, le Marche sono ferme a 0,35%. A livello provinciale ci sono indubbie differenze: tra Ancona con 708 dirigenti (0,50% il rapporto dirigenti/dipendenti) o Pesaro e Urbino con 321 dirigenti (0,31%) e Macerata con 217 dirigenti (0,26%). Si recupera solo in parte il tasso di managerialità considerando i quadri, che sono 6.799 (1,6% del totale) e insieme ai dirigenti sono il 2,8%, contro il 2,9% nazionale. Invece, per quanto riguarda i singoli settori i dirigenti marchigiani sono superiori alla media italiana nel manifatturiero (59,9 contro 43,5%), nella produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua (2,8 contro 1,8%) e nelle attività finanziarie (12,2 contro 11,6%). Infine un altro gap sta nella presenza femminile: 13,3% la media nazionale delle dirigenti e solo 9,3% nelle Marche, con Ascoli Piceno e Ancona (entrambe oltre il 10%) le province più rosa, ma comunque sotto la media.
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Manageritalia
SERVIZIO MANAGER
NELLE IMPRESE Parte il progetto con la Camera di commercio di Reggio Calabria
provincia di farsi affiancare, per
ministrazione, finanza e controllo,
un periodo fino a sei mesi, da ma-
produzione commerciale e vendite,
nager altamente qualificati sele-
marketing, risorse umane, logistica
zionati da un repertorio in cui si
e acquisti, sistemi informativi, pro-
trovano le referenze di circa 70
ject management.
persone. L’importo massimo a disposizione varia in funzione della
Un modo concreto
dimensione dei richiedenti: 14mi-
per diffondere managerialità
la euro per le micro imprese; 16mi-
«Crediamo che Smi sia un modo
la per le piccole imprese; 10mila
concreto ed efficace per diffondere
per le medie imprese.
managerialità partendo dalle im-
avorire l’incontro tra la
L’affiancamento, che sarà precedu-
prese più piccole e dalle zone dove
domanda e l’offerta di
to da un check-up preliminare co-
ce n’è più bisogno, come accade a
competenze manageriali
ordinato dall’esperto che lo scorso
Reggio» ha spiegato Guido Carel-
nella provincia di Reggio
anno ha seguito la fase sperimenta-
la. Il presidente ha poi aggiunto
Calabria, per contribuire allo svi-
le del progetto, effettuando alcuni
che «dai check-up svolti lo scorso
luppo delle imprese locali e offrire
incontri esplorativi con gli impren-
anno sono emerse grandi poten-
nuove opportunità di lavoro per i
ditori di Reggio, mira a far crescere
zialità che, per esprimersi, richie-
dirigenti. Sono questi, in sintesi, gli
le aziende partecipanti sia quanti-
dono un adeguato supporto. Insie-
obiettivi di Smi, Servizio manager
tativamente sia qualitativamente.
me allo sviluppo e all’innovazione
nelle imprese, il progetto promos-
Come? Tramite l’impostazione di
del sistema economico, con Smi
so dalla Camera di commercio di
piani d’azione finalizzati ad arric-
possiamo inoltre rilanciare l’occu-
Reggio Calabria con Manageritalia
chire le imprese su diversi fronti,
pazione di figure dirigenziali mo-
e Federmanager presentato il 22
tra cui organizzazione, area com-
tivate e qualificate, evitando la di-
giugno scorso in città, nell’ambito
merciale, internazionalizzazione,
spersione di un bagaglio di kno-
di un workshop a cui è intervenu-
accesso al credito, innovazione di
whow prezioso che il nostro siste-
to il presidente Guido Carella.
prodotto e di processo, gestione
ma paese non può permettersi».
amministrativa.
Una buona parte dei 70 manager
Dal bando all’affiancamento,
Il repertorio, messo a punto da Ma-
coinvolti nel progetto, infatti, sono
passando dal check-up
nageritalia e Federmanager, per-
professionisti con una lunga espe-
Finanziato da un bando per cui la
mette di selezionare gli esperti a se-
rienza, spesso fuoriusciti da azien-
Camera di commercio ha stanzia-
conda degli interventi richiesti,
de multinazionali e, comunque,
to 150mila euro, il Servizio per-
suddivisi in base a nove macro aree
operanti come consulenti ad alti li-
mette alle aziende ubicate nella
funzionali: direzione generale, am-
velli. L’ambizione è che il loro in-
Niccolò Gori Sassoli
F
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LUGLIO/AGOSTO 2012
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gaggio possa proseguire oltre ai sei
Opportunità
colare lo è per le piccole e medie
mesi previsti dal bando, quando le
e possibili sviluppi del progetto
imprese, che costituiscono oltre il
aziende si renderanno conto del-
Illustrando queste opportunità,
95% del tessuto produttivo italia-
l’utilità e del ritorno dell’investi-
Carella ha auspicato che da Smi
no. E soprattutto nel Sud, dove i
mento in capitale umano. Per farlo,
possano anche scaturire nuove
dirigenti del terziario in attività
tra l’altro, potranno ricorrere alle
modalità di collaborazione intera-
sono solo cinquecento. In caso di
agevolazioni all’occupazione dei
ziendale, magari attraverso la sti-
buona riuscita, l’iniziativa potreb-
manager, come le facilitazioni pre-
pula di contratti di rete e dall’as-
be essere replicata anche in altri
viste dal ccnl del commercio per i
sunzione di manager in comune,
territori su scala nazionale: per
dirigenti di prima nomina e per gli
come prevede il nuovo ccnl del
riuscirci Manageritalia si è attiva-
over 50, o come gli incentivi di Ita-
commercio, visto che «la capacità
ta sia tramite le Associazioni terri-
lia Lavoro (società del ministero del
di fare rete, oggi, è un elemento
toriali, sia portando Smi all’atten-
Lavoro e delle Politiche sociali) e
fondamentale per condividere ri-
zione del ministero dello Svilup-
della legge 266 per l’assunzione di
sorse da destinare all’innovazio-
po economico e del ministero del
disoccupati, donne e manager ope-
ne, al marketing, all’internaziona-
Lavoro, di Unioncamere e delle al-
ranti nelle regioni del Sud.
lizzazione, alla ricerca». In parti-
tre parti sociali.
䡵
••10CATTURATI_RETE
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••10CATTURATI_RETE
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CATTURATI DALLA RETE Primo piano Cristina Papini
catturati
E
TRAVEL ONLINE
Nielsen è un’azienda globale con posizione di leadership nelle misurazioni e informazioni di marketing relative a consumer, retail, advertising, televisione, internet, mobile e altri media. È presente in oltre 100 paesi con sedi a New York, Usa e Diemen, Olanda. Cristina Papini è research & analitics director. Per maggiori informazioni: www.nielsen.com/it.
Estate, tempo di viaggi e vacanze. Secondo i dati diffusi a giugno da Confesercenti, il 2012 sarà un anno di contrazione del numero di italiani in partenza: dai 39 milioni del 2010 ai 33,3 del 2012. I motivi della rinuncia sono da attribuirsi al reddito disponibile, all’ansia per la crisi e alla crescente pressione fiscale. Chi si concederà un periodo di riposo lontano da casa spenderà un po’ più dello scorso anno, ma decisamente meno del 2010 (-11%). Si prevede un’estate all’insegna del low cost e del fai da te: alberghi con meno stelle, case in affitto e pasti consumati in casa sono le ricette per continuare a concedersi una vacanza, senza alleggerire troppo le tasche (fonte: Confesercenti-Swg). Date queste premesse, non stupisce che l’organizzazione delle vacanze sia sempre più legata alla tecnologia e in particolare a internet. Da un’indagine Federalberghi in collaborazione con Amadeus, società di distribuzione e fornitura di tecnologie per l’industria del turismo, emerge che per il 21% degli intervistati internet è il canale privilegiato per prenotare viaggi. Continua infatti a crescere il numero di coloro che consultano i siti travel: ben 18,2 milioni di italiani accedono a mappe, agenzie online e compagnie aeree, con una crescita del 20% circa rispetto al 2010 (fonte: Audiweb powered by Nielsen, maggio 2012 vs 2010). Il turismo ha trovato in rete non solo una fonte di informazione pratica e variegata, ma anche un canale di vendita: il 52% di coloro che hanno navigato nell’ultimo anno lo ritiene adatto per l’acquisto di viaggi (fonte: Osservatorio Multicanalità 2011). I dati sull’e-commerce b2c 2011 della School of management del Politecnico di Milano confermano il turismo come primo comparto, con il
50% circa per valore di transato. L’influenza del passaparola online nella scelta delle mete, delle strutture ricettive o dell’operatore turistico è seconda solo a quella dei prodotti di elettronica di consumo, con una prevalenza del consiglio positivo su quello negativo. Se la tecnologia aiuta gli italiani a pianificare le vacanze, è anche lo strumento attraverso il quale li “perseguita”. Confesercenti prevede che il 32% utilizzerà il computer durante le ferie per accedere alla posta elettronica e per motivi professionali, mentre il 18% si affiderà al cellulare. Anche per questo motivo negli ultimi 5 anni la richiesta di un collegamento internet in hotel è aumentata (+13%). Per molti, i dispositivi mobili e lo smartphone in particolare sono in vacanza strumenti ormai insostituibili: dalla consultazione del meteo alle mappe, dalle informazioni sui musei alla ricerca del ristorante nel quale rilassarsi dopo le “fatiche” della giornata. Nel primo trimestre 2012, coloro che hanno consultato orari di treni/aerei o prenotato alberghi tramite siti o applicazioni mobile sono stati 4,5 milioni, circa il doppio rispetto a un anno fa. Ancora più numerosi, 6,3 milioni, sono stati coloro che hanno utilizzato le mappe. I telefoni di nuova generazione costituiscono ormai una guida elettronica personale, sempre disponibile e aggiornata, che ci segue in modo discreto nei viaggi. Mappe intelligenti ci propongono itinerari e informazioni utili, ancor più utili se basate sui nostri gusti e le nostre esigenze; codici in grado di essere letti da smartphone su monumenti e opere che ci raccontano la loro storia; applicazioni che aggiornano su manifestazioni e attività culturali. Questi sono solo alcuni dei compagni digitali che affiancheranno e renderanno più piacevoli le nostre vacanze. LUGLIO/AGOSTO 2012
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Associazioni territoriali
MANAGER IN FERIE PER
VOLONTÀ(RIATO I Il Gruppo volontariato di Manageritalia Milano in prima linea nell’organizzazione del VII Incontro mondiale delle famiglie, a Milano, dal 30 maggio al 3 giugno
l VII Incontro mondiale delle famiglie 2012 proclamato da Benedetto XVI si è da poco concluso. Spenti i riflettori su Milano, re-
stano ancora negli occhi di centinaia di migliaia di persone di tutto il mondo le immagini che hanno caratterizzato questa festa di
fede. Nonostante il momento di crisi attuale che ci attanaglia e che ha
inaridito molte vite, ogni partecipante ha condiviso i momenti di gioia e l’atmosfera speciale con la propria famiglia e le persone che il destino gli ha permesso di incrociare. Affinché tutto ciò potesse avvenire, è stato necessario un grande lavoro di squadra, invisibile ai più. Chi c’era dunque dietro le quinte? Come avviene per tutti i grandi eventi, anche questo ha largamente usufruito della collaborazione di migliaia di volontari. Tra questi Manageritalia Milano, che con il suo Gruppo Volontariato, coordinato da Giancarla Bonetta, ha contribuito alla buona riuscita dell’incontro. L’apporto dei nostri associati è stato determinante in quanto l’organizzazione si prospettava estremamente complessa, dovendo far
Roberta Roncelli
combaciare le esigenze più disparate, a partire dall’accoglienza dei pellegrini e dei cardinali fino alla stretta collaborazione con le forze dell’ordine e la gestione dei singoli eventi da seguire in tutti i loro vari aspetti logistici. Da dove è partito tutto La richiesta di collaborazione al Family day è giunta al Gruppo Volontariato in tempi relativamente lontani. Si parla infatti della primavera 2011. Dopodiché, più nulla. Almeno fino a marzo di quest’anno, quando Giancarla Bonetta è stata finalmente messa in contatto con don Bruno Marinoni, nominato responsabile dell’area operativa della Fondazione Milano Famiglie dalla Diocesi. Giancarla Bonetta ha quindi organizzato immediatamente una serie di incontri sia tra i colleghi che avevano risposto all’appello inviato
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LUGLIO/AGOSTO 2012
••11VOLONTARIATO
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TO) dal Gruppo Volontariato (in tutto 17), sia con don Marinoni, per verificare quali fossero le esigenze effettive e quali le competenze che si potevano mettere a disposizione. A un mese di distanza dall’evento, la squadra era finalmente operativa. I suoi membri sono saliti su un treno in corsa contribuendo con tutto il loro impegno e con tutta la loro professionalità, sacrificando giornate intere, weekend compresi. Nonostante la stanchezza accumulata, tuttavia, resta la grande soddisfazione per essere riusciti a organizzare con successo un evento di questa portata (don Marinoni è stato in seguito nominato vicario episcopale per gli affari generali e moderator curiae). E governare questa complessità non sarebbe stato possibile senza un approccio manageriale valido ed efficiente. In questo i nostri manager volontari sono stati determinanti. Nelle pagine seguenti le testimonianze di alcuni di loro.
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Paolo Visciano
Associazioni territoriali Daniele Ferrari 47 anni, dirigente nel settore ristorazione e servizi alle aziende «A dicembre ho terminato il mio mandato con l’azienda per la quale lavoravo come amministratore delegato e quindi ho avuto modo, considerando anche la lunga esperienza personale nell’organizzazione di eventi, di offrire del tempo a questo evento. Devo dire che è stata un’esperienza rilevante sotto diversi punti di vista: professionale, umano e cattolico. L’entrata in corsa non ci ha agevolato e ancora meno la gestione di settori nei quali non si opera abitualmente. Nel mio caso mi sono occupato di tutta l’attività di assemblaggio, logistica e distribuzione dei Kit del pellegrino. Si trattava del materiale che i pellegrini ricevevano per la partecipazione all’evento, potete immaginare i numeri e le varie problematiche pre e in corso d’opera. Ma lo spirito che si è creato e che in buona parte abbiamo contribuito a costruire, specialmente nei momenti di stress, hanno portato al risultato a cui tutti hanno potuto assistere. Penso che Manageritalia sia stata fondamentale nella soluzione in corsa di tutte le problematiche incontrate, agendo con grande professionalità e flessibilità. L’importanza dei volontari è sicuramente determinante in eventi di questa portata ma è allo stesso tempo rilevante la necessità di un coordinamento professionale che in poco tempo è riuscito a prendere in mano la situazione. Insomma, siamo diventati, per restare in tema, una “bella famiglia”, nel vero senso della parola. La marcia è stata forzata e l’impegno rilevante, ma ci siamo divertiti. Sicuramente abbiamo sentito di essere parte di qualcosa di particolare che nella vita non capita tutti i giorni».
Lorenzo Zanoni 55 anni, quadro nel settore sportivo «Sono sempre attratto da nuove esperienze e attraversando poi un periodo lavorativo “contrastato” ero alla ricerca di conferme personali. Questo evento è stata un’opportunità imperdibile per entrambe le cose. Avendo accumulato un periodo di ferie arretrate, ho accettato con entusiasmo di metterle a disposizione di Family 2012: senza giorni liberi sarebbe stato impossibile supportare la manifestazione così come abbiamo fatto. Nonostante mi occupi di eventi da quasi trent’anni, non mi ero mai trovato a confrontarmi con uno di tipo religioso, che presenta specifiche caratteristiche, ma anche aspetti organizzativi
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LUGLIO/AGOSTO 2012
46 anni, dirigente nel settore della distribuzione «Quando qualcuno mi chiede di fare un commento a quest’esperienza mi vengono in mente solo aggettivi superlativi assoluti. Interessantissima, bellissima, molto coinvolgente, ma anche decisamente stancante: negli ultimi dieci giorni del nostro impegno abbiamo dormito in media dalle tre alle quattro ore per notte, ma ne è valsa la pena perché non capita spesso di poter partecipare all’organizzazione di un evento mondiale. Il mio gruppo si è occupato della logistica interna, cioè della movimentazione di tutte le categorie speciali, quali ad esempio cardinali, vescovi, relatori, giornalisti, delegazioni. Mediamente abbiamo trasportato con pullman e auto circa 2.000 persone al giorno con punte fino a 3.800. Particolare attenzione è stata messa per la selezione dei partner, nella pianificazione e sulla sicurezza. Ad esempio, il 31 maggio, in occasione delle visite alle diocesi lombarde, eravamo pronti a trasportare circa 2.500 perso-
comuni ad altri appuntamenti a livello mondiale. Uno degli aspetti organizzativi fondamenti di tali eventi riguarda i trasporti pubblici, ed è l’area che mi è stata affidata. La chiave di volta di tale impegno è stata la creazione di un tavolo di coordinamento tecnico a cui hanno collaborato attivamente tutte le istituzioni coinvolte e le aziende dei trasporti interessate. Solo per citare alcuni dati, hanno utilizzato i mezzi pubblici 310mila pellegrini ufficialmente registrati. Sono stati organizzati 61 treni sulla rete Trenord con oltre 70mila passeggeri, 1.766 bus privati e, grazie alla collaborazione con l’associazione Unitalsi, dato assistenza a 235 disabili. Come dico spesso, gli eventi più importanti per essere realiz-
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ne con numerosi bambini. Per minimizzare i rischi è stato progettato e realizzato un software di check-in che permetteva di conoscere chi era su quale pullman e per quale destinazione. Inoltre, per evitare di avere persone nelle aree di movimento pullman, sono stati realizzati appositi spazi per effettuare tutte le operazioni nella massima sicurezza. Il contributo di Manageritalia è stato quello di portare una vera e propria struttura di project management nelle nostre aree di competenza. Abbiamo motivato le persone e, con loro, tracciato l’obiettivo che si voleva raggiungere per far sì che ciò avvenisse. Il progetto Family 2012 è stato, a livello personale, un’opportunità per vedere il mio problema sotto un’angolazione completamente diversa e gestirlo in modo positivo. Rientrando infatti nella categoria di quelli che in questo momento sono alla ricerca di un nuovo posto di lavoro, avevo bisogno di trovare delle conferme sulla mia professionalità – sarò in grado di ricominciare, di rimettermi in gioco? – e le ho trovate!».
GRUPPO VOLONTARIATO: IDENTIKIT Il Gruppo Volontariato di Manageritalia Milano è nato nel 1999 per mettere a disposizione delle organizzazioni di volontariato che operano nel mondo del non profit le competenze professionali acquisite nel percorso lavorativo dagli associati. Coordinato da Giancarla Bonetta e organizzato in team di lavoro per rispondere con efficienza alle necessità delle onlus, il gruppo conta oggi 200 partecipanti.
Il gruppo di lavoro del Family day 2012: da sinistra, Francesco Forno, Giorgio del Vantesino, Lorenzo Zanoni, Don Bruno Marinoni, Daniele Ferrari e Paolo Visciano
zati devono contare sulla collaborazione imprescindibile di migliaia di volontari, basti pensare alle Olimpiadi. Ma a coordinare questi volontari ci vogliono dei professionisti, con il loro bagaglio di esperienze, che li rendono gli unici in grado di valutare, reagire e raggiungere gli obiettivi prefissati. Un riconoscimento indiretto sulla tenuta dei trasporti è arrivato dall’amministratore delegato di Expo 2015, Giuseppe Sala, che su La Repubblica ha dichiarato quello che spera di replicare per l’Expo dal Family Day 2012. Manageritalia ha dato un supporto molto importante all’evento, dimostrando che i manager italiani sanno lavorare e in più hanno quello che in giro per il mondo ci invidiano, la creatività, in grado di dare il valore aggiunto a quella professionalità che certo non ci manca».
Giorgio Del Vantesino 64 anni, libero professionista (estimo e certificazione energetica) «È la mia prima volta nel volontariato. All’inizio ho dato la mia disponibilità esclusivamente per motivi di fede. Essendo un libero professionista, ho dovuto ritagliare del tempo dalla mia attività principale, ma sono felice perché il Family 2012 è stato un evento notevole e unico. Abbiamo cominciato quest’avventura in modo sportivo, ma salire su un treno in corsa e cercare di orientarsi su dove si stesse andando non è stato semplice. La nostra disponibilità iniziale era di tre mattine alla settimana, ma ci siamo presto resi conto di essere dentro a una macchina dai ritmi serrati e che richiedeva sempre più impegno, tanto che le tre mattine sono diventate presto giornate intere. Il compito del nostro gruppo è stato organizzare con lo stile del manager italiano tutti gli spostamenti relativi agli eventi previsti per le “categorie speciali”: cardinali, vescovi, relatori, giornalisti, delegazioni straniere ufficiali. Il tutto coordinandoci con le forze dell’ordine, prevedendo le zone di sosta dei pullman coinvolti, programmando gli spostamenti con le singole auto dateci a disposizione dagli sponsor, organizzando le staffette dei motociclisti e soprattutto tenendo conto dei parametri del cerimoniale Vaticano in termini di priorità e orari. Rispetto alle precedenti esperienze di Madrid e Berlino (disorganizzata dal punto di vista della logistica la prima e troppo rigida la seconda), Milano si è distinta nella buona riuscita gestionale dell’evento. Per farlo abbiamo saputo coniugare le esigenze di tutti, per esempio imparando che i cardinali non amano la rigidità. Non dimentichiamo infatti che sono persone anziane, con esigenze fisiche e personali tra le più disparate. Nonostante le difficoltà organizzative a cui siamo andati incontro, questa iniziativa è stata un’esperienza davvero eccezionale, soprattutto per la disponibilità che ho incontrato personalmente nei vari ambienti milanesi e per la fattiva collaborazione degli altri membri del gruppo».
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LIFESTYLE Eliana Sambrotta
Olympic mania! È ora di vincere! L’Olympic games collection di Swatch si ispira allo stile British degli anni ’50 e ’60. Realizzato anche in color talpa e rosa, riporta all’interno del quadrante il logo delle Olimpiadi. www.swatch.com
Cerchi magici
Polo Flag
lifestyle
La maglia di Lacoste è una versione rivisitata della bandiera della propria nazionale. Una polo dedicata ai tifosi delle 16 nazioni prescelte per creare la collezione speciale. www.lacoste.com
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Orgoglio britannico Jimmy Choo pensa a una collezione tutta da “sventolare”! E non solo perché in questo caso si tratta di un foulard. Tanti altri sono, infatti, gli accessori creati a tema Union Jack, dalle pochette alle calzature, agli occhiali. www.jimmychoo.com
Che skyline! Gucci presenta la nuova City collection: acces sori d’ispirazione sportiva e metropolitana uni ti all’inconfondibile stile che contraddistingue il marchio. Omaggio alla capitale inglese in una linea che comprende borse, custodia iPad, sneaker, orologio e occhiali da sole. www.gucci.com
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Sono di Stroili Oro i bracciali in silicone e metallo con cristalli. Accessori “olimpici” ma, anche presi singolarmente, divertenti e colorati per accendere l’estate. www.stroilioro.com
Tifare dalla testa… Il cappellino firmato Ralph Lauren celebra la partecipazione del team Usa alle prossime Olimpiadi. Le bandiere rendono omaggio alla nazione ospitante e agli Stati Uniti, per cui il brand americano ha curato le divise ufficiali di tutti i suoi campioni. www.ralphlauren.com
…ai piedi Bally propone una scarpa sportiva in pelle di vitello bianca. La sneaker della maison svizzera celebra questi Giochi con bandiere di varie nazioni, oltre alla sua originale. www.bally.com
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FUORI UFFICIO Roberta Roncelli
Destinazioni
“A Camerano ce n’è più sottoterra che sopra”… così recita un vecchio adagio popolare. Perché? Camerano si trova nell’entroterra del Conero, ad Ancona. Un piccolo paese arroccato su un promontorio di pietra arenaria che ha la particolarità di avere nelle sue viscere un labirinto di grotte sottostanti alla parte antica del paese. Proprio così: una città nella città, ricca di fascino e mistero, che stupisce con i suoi abbellimenti
architettonici, bassorilievi, soffitti a volta, piccoli altari. Infinità di preziosi segreti che nei secoli si dice siano stati teatro degli incontri dei templari e delle riunioni massoniche. Imperdibile l’esperienza di parlare dal centro di una stanza concepita per ascoltare la propria voce con uno stupefacente effetto che ne esalta il timbro. www.turismocamerano.it
Bed & breakfast in collina
Mistero gotico
Se amate il verde e la tranquillità della campagna, in prossimità del paese medievale di Ostra Vetere si trova il bed & breakfast Gaia. Sdraiati a bordo piscina si rimane incantati dallo splendido panorama collinare, mentre i fiori di lavanda e le erbe aromatiche inebriano i sensi con il loro profumo. I gestori, Catia e Antonio, sono accoglienti, disponibili e soprattutto prodighi di preziosi consigli per scoprire le meraviglie del luogo. Bed & breakfast Gaia Via Gambacane, 7 - Ostra Vetere (An)
A San Ginesio, piacevole borgo medievale dell’entroterra della provincia di Macerata, se il turista osserva la Collegiata ha un’impressione come di straniamento, di trovarsi cioè in qualche cittadina della Germania settentrionale, dell’Olanda o delle Fiandre. La facciata della chiesa in cotto, piacevolmente incongrua rispetto al contesto del borgo, è infatti in quello stile gotico fiorito tipico del Nord Europa e soprattutto delle città anseatiche. Il mistero viene chiarito da una lapide all’interno dell’edificio, secondo la quale questo venne costruito nel 1421 da un magister, Enrico Alemanno. Collegiata di Santa Maria Assunta San Ginesio (Mc)
fuori ufficio
Memorie dal sottosuolo
Sapori
Manager in cucina Alessandro e Francesco, due fratelli, entrambi ex manager, una sola avventura: lasciarsi alle spalle la vita aziendale per tuffarsi nella loro autentica passione, la cucina. Il loro ristorante si trova a Barbara, vicino a Senigallia, e parla soprattutto sardo: da provare i ravioli fatti in casa al formaggio di capra e zafferano con sugo di funghi porcini, ma se si ama la carne si può gustare una buona costata marchigiana servita su piastra rovente. Ristorante La chiocciola - Via Gramsci 1 - Barbara (An) LUGLIO/AGOSTO 2012
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LIBRI Davide Mura
Punti cardinali Alle soglie dei cent’anni, il cardinale Ersilio Tonini si racconta al giornalista Paolo Gambi: non fa solo un prevedibile bilancio della sua lunga vita, ma offre ai lettori uno sguardo nuovo e giovanissimo per affrontare ogni giorno con stupore e meraviglia. In un periodo apparentemente cupo come il nostro, Tonini svela i segreti per essere entusiasti e fare della semplicità un proprio tratto distintivo. Ricordandoci che il passato era tutto fuorché migliore del presente. Il gusto della vita, Ersilio Tonini, Piemme, pagg. 224, € 15.
Conosciuto dal pubblico italiano grazie ai suoi spettacoli “Culture shock” di Zelig, John Peter Sloan debutta in libreria con volumi per l’apprendimento della lingua inglese, online su www.instantenglish.it e ora anche con una scuola a Milano. Nei libri di testo l’approccio è scanzonato, ma dalla grammatica non si scappa. Da segnalare il lessico per la professione e, in vista delle vacanze, le espressioni utili nei viaggi. John Peter Sloan, Gribaudo, Instant english, pagg. 396, € 16,90; e English in viaggio, pagg. 187, € 12,90.
libri
Manager, rinnovatevi
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Gary Hamel costringe chi occupa un ruolo di leader a porsi alcune domande di tipo strategico. Quali sono le sfide dove si gioca il tutto e per tutto, che determinano nei prossimi anni il destino della propria organizzazione? La traccia offerta si sviluppa a partire da 5 concetti. Valori: il business deve rinascere in senso etico dopo il crollo della fiducia verso banche e imprese. Innovazione: nell’economia globale prodotti e servizi vengono copiati e replicati e se non si innova continuamente il successo svanisce. Adattabilità: la crisi ha costretto le imprese a far fronte a cambiamenti radicali, i modelli di leadership tradizionali sono stati stravolti, oggi adattarsi significa evolversi. Passione: abbandonate lo status quo e inseguite l’entusiasmo, solo così le vostre aziende riusciranno a essere creative senza crogiolarsi nella mediocrità e nell’apatia. Ideologia: liberatevi dall’ossessione del controllo, Hamel esorta i manager a superare il “limite della conformità” (ai budget, agli obiettivi di performance, alle politiche operative e alle norme
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Divertissement
Zelig english
Una parodia del giallo più famoso di tutti i tempi in versione lombarda. Nessuna traccia di esotismo: il convoglio dove si compie il misfatto è diretto alla stazione di Milano Cadorna. Tra i passeggeri, l’improbabile ma divertente Wilma De Angelis ha preso il posto di Hercule Poirot. Per chi vola e arriva da Malpensa. Assassinio sul Malpensa-Express (ovvero il giallo del risotto giallo espresso) e altre storie, Lucio Nocentini, Erga, pagg. 96, € 8.
sul lavoro). È quest’ultimo il consiglio su cui forse dovremmo tutti noi riflettere. Osare, uscendo dagli schemi, porta alle intuizioni geniali. Il problema, secondo Hamel, è che il management di oggi continua a funzionare nello stesso modo, con una gerarchia di comando e importanti decisioni fatte solo dalle persone che stanno in vetta. Non a caso nelle presentazioni pubbliche ha più volte utilizzato una curiosa metafora: se dovessimo resuscitare un amministratore delegato degli anni Sessanta e successivamente lo posizionassimo in un sistema di management dei nostri giorni, siamo certi che non troverebbe troppe differenze. Un libro per chi vuole mettersi in discussione. 25 strategie per tempi difficili, G. Hamel, Etas, pagg. 342, € 23.
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LETTERE Daniela Fiorino (daniela.fiorino@manageritalia.it)
lettere
Stato di disoccupazione: un dubbio Da febbraio percepisco l’indennità di disoccupazione. Dovrei fatturare una prestazione professionale svolta lo scorso anno e per la quale non ho ancora ricevuto un compenso: che conseguenze ne derivano? Perderei il diritto a percepire l’indennità Inps? C.P. - Roma
Il fatto che la prestazione professionale sia stata svolta nel 2011 è ininfluente, in quanto per le fatture emesse dopo il 12 gennaio dell’anno in corso si applica il criterio di cassa e non di competenza. Il lavoro che il disoccupato continua a svolgere per proprio conto dopo la cessazione di quello alle dipendenze altrui, a prescindere dal carattere e dalla natura dell’attività stessa, non costituisce impedimento all’indennizzabilità dello stato di disoccupazione. L’indennità non viene invece corrisposta a coloro che iniziano un’attività in proprio solo dopo la cessazione di quella alle dipendenze di terzi, che avranno diritto alla disoccupazione ordinaria solo nel caso che l’attività in proprio non rivesta caratte-
re di continuità e professionalità. In entrambi i casi, infatti, la normativa prevede la possibilità di percepire l’indennità di disoccupazione anche a seguito dello svolgimento di attività lavorativa tale da assicurare un reddito annuale non superiore al reddito minimo personale escluso da imposizione fiscale. Il ministero del Lavoro e della previdenza sociale ha stabilito che, a decorrere dal 2007, il limite di reddito entro il quale debba essere conservato lo stato di disoccupazione sia pari a 8.000 euro per i lavoratori dipendenti e a 4.800 euro per i lavoratori autonomi. Pertanto, se l’importo della fattura non supera i 4.800 euro, lei può continuare a percepire l’indennità di disoccupazione. LUGLIO/AGOSTO 2012
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... AL FIN DELLA LICENZA,
io tocco! Guido Gay
Il fascino delle sbarre
io tocco!
C’è un graduato di truppa, l’istruttore Salvatore Parolisi, chiuso in carcere da mesi. L’accusa è “soltanto” quella di aver ucciso con 35 coltellate la moglie, da solo o con altri. Il processo per questo omicidio sta entrando nel vivo e il baldo seduttore di soldatesse continua a dichiararsi innocente e a lamentarsi di essere costretto in carcere senza alcuna colpa. Tuttavia – buon per lui – non è lasciato solo giacché moltissime sono le lettere che riceve. Piene di incoraggiamenti e solidarietà ma, soprattutto, di dichiarazioni d’amore tenerissime. Il fenomeno non è nuovo; assassini efferati sono stati fatti oggetto – in ogni tempo – di molteplici premurose attenzioni amorose e affettuose effusioni sia pur postali. Si configura pertanto un fenomeno apparentemente inspiegabile che ci impone di chiedere spiegazioni agli specialisti della psiche umana. Da Fabia Schoss, psicologa e psicoterapeuta (settimanale F n. 2 di Antonella Fiori) abbiamo alcune interessanti risposte. Potrebbe trattarsi di qualcosa di romantico e un po’ gotico, un’attrazione verso l’oscuro, come nel caso del successo del vampiro Dracula sulle adolescenti. Oppure il fascino della debolezza, della persona in stato di bisogno e l’istinto a prendersene cura così insito nelle donne. Della serie “io ti sal-
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verò”, mi occuperò di quell’uomo sempre, lui non può muoversi, è a disposizione del mio affettuoso abbraccio. Oppure, infine, le mittenti delle lettere d’amore sono soltanto invaghite di un bel fusto – descritto fra l’altro come sciupafemmine – e si offrono a lui pur con l’ostacolo delle sbarre. Chissà se oltre a Parolisi lo stesso fenomeno si sta configurando anche per Vantaggiato che, a Brindisi, è accusato di aver fatto saltare parte di una scuola uccidendo una ragazzina e ferendone altre. Non è “fusto” come il nostro caporal maggiore ma è pur sempre accusato di essere un tenebroso assassino che non può non interessare e intenerire i fan di ragazzine e donne animate da sentimenti amorosi, materni o mortiferi. Noi annotiamo: le sbarre e i catenacci sono strumenti terribili, annullano la libertà dei detenuti ma – per fortuna – lasciano passare le lettere piene d’amore. Sistema carcerario avanzato e pieno di benefit, il nostro. Meglio che a Oslo, dove ci sono ridenti prigioni anche per chi ha ucciso 77 persone.
Adriano ci scrive Mercoledì 20 giugno, leggendo i giornali del mattino, sono rimasto basito. La Repubblica, uno dei due quotidiani nostrani più letti e importanti, noto e consultato in tutta Europa e nel mondo, pubblica
una lettera al direttore di Adriano Celentano e la sistema al fondo della prima pagina. Voi direte: niente po’ po’ di meno che in prima pagina? Allora non avete capito bene: ho detto una lettera di Adriano Celentano, non una lettera qualunque del presidente del Consiglio, del segretario di stato del Vaticano, della cancelliera signora Merkel. Di Adriano Celentano! Che vergogna, schiacciare la sua lettera in fondo alla prima pagina! In un mondo che riconosce i valori e il rango delle persone si sarebbe dovuta fare un’edizione straordinaria con fotografia del molleggiato, commento, brani delle sue omelie del passato. Vedremo se i media sapranno fare di meglio, riscattarsi ai prossimi due concerti che il “grande fra i grandi” ci ammannirà dall’Arena di Verona, si spera, con canzoni inframmezzate dai suoi inimitabili aforismi.
Le papere da Guinnes Se ne sta facendo una graduatoria, ne abbiamo scelte alcune che presentiamo alla rinfusa: Marina ha conosciuto un ragazzo e se n’è subito infartuata (infatuata); all’ospedale, in portineria: “Mi hanno detto che il dottor Rossi visita in Tramenia. Dov’è?” (intra moenia); la moglie al marito: “Quando esci a quest’ora mi lasci sempre col patè d’animo” (patema).
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ASSOCIAZIONI S ERVIZI S ANITÀ CONTRATTO PREVIDENZAFORMAZIONE
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SOLIDARIETÀ
TERREMOTO EMILIA UN AIUTO CONCRETO Manageritalia, a supporto di quanto avviato dall’Associazione territoriale di Bologna, invita tutti gli associati a dare un personale contributo per le popolazioni dell’Emilia Romagna, utilizzando il conto corrente aperto presso la Banca Popolare dell’Emilia Romagna
“MANAGERITALIA pro terremotati dell’Emilia” IBAN IT40L 05387 02415 00000 20609 52 Un aiuto concreto perché queste popolazioni possano in tempi brevi superare il difficile momento che ha colpito così duramente famiglie, città e imprese. LUGLIO/AGOSTO 2012
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FONDO MARIO NEGRI
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MUTUI CASA DEL FONDO MARIO NEGRI Con le restrizioni al credito si riaccende l’interesse per i mutui erogati dal Fondo. Un utile vademecum con tutte le informazioni Mario Alaimo
T
ra le forme di investimento statutarie del Fondo Mario Negri c’è la possibilità di concedere mutui ipotecari da destinare all’acquisto di immobili a uso abitazione. Nel passato ne hanno usufruito centinaia di dirigenti. Da molto tempo non si erano più stipulate operazioni di finanziamento, ma nel 2012 l’interesse per i mutui del Fondo si è riacceso. Un segnale di questo trend? Nei primi cinque mesi dell’anno si è registrato un certo numero di casi, alcuni dei quali maturi per la stipu-
la. Tra i motivi possibili, la crisi economica e finanziaria che ha colpito il nostro paese, con le difficoltà nella scelta di forme di impiego del risparmio che consentano di vivere con fiducia l’aspettativa di protezione dell’investimento. Risparmio poi che, quanto ai mercati mobiliari, appare sempre più soggetto alla speculazione e alle erosioni per l’accresciuta volatilità. La crisi sta inoltre producendo l’effetto della destrutturazione della tradizionale decorrelazione tra le diverse classi di attività: da qui la valutazio-
Requisiti per la concessione del mutuo 䡵 iscrizione al Fondo Mario Negri con almeno due anni di contributi, oppure avere la qualità di pensionato diretto sotto forma di rendita, anche parziale; 䡵 per l’acquisto di immobili da destinare ad abitazione del richiedente o, eccezionalmente, su immobile già acquistato entro i 24 mesi precedenti la domanda di mutuo.
Garanzie ipoteca di 1° grado sull’immobile per il quale viene concesso il mutuo.
Importo del finanziamento
Banche e restrizione del credito
massimo 200mila euro, entro il limite comunque dell’80% del valore di perizia dell’immobile.
Non dobbiamo poi trascurare che le restrizioni del credito da parte di banche e istituti finanziari ha portato questi ad attivare la concessione di mutui soltanto in presenza di rigide condizioni e criteri sull’affidabilità del beneficiario ai fini del rientro e a condizioni economiche sempre più di maggior peso. Nell’ultima relazione della Banca d’Italia si parla della riduzione delle erogazioni di prestiti per l’acquisto di abitazione che ha interessato alcuni
Durata fino a un massimo di 20 anni.
Rimborso in rate semestrali posticipate, con scadenza 1° gennaio e 1° luglio di ogni anno.
Tasso di interesse in forma variabile (vedi tabelle Condizioni e Spese e oneri).
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ne che l’investimento immobiliare di lungo periodo, tanto più se per l’utilizzo quale abitazione appare quello più idoneo a costituire o comunque a essere percepito un buon mezzo di conservazione di valore e di impiego delle risorse. L’aggravio di imposte costituito dalla recente introduzione dell’Imu non sembra un motivo di dissuasione.
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CONDIZIONI 䡵 interesse annuo: tasso variabile pari al tasso Euribor 6 mesi 360 gg maggiorato di un punto percentuale; 䡵 periodo di ammortamento massimo: 20 anni con rimborso in rate semestrali posticipate con scadenza 1° luglio e 1° gennaio di ogni anno costituite da quote di capitale costanti oltre agli interessi sul debito residuo; 䡵 interesse annuo di mora: tasso legale (attualmente 2,5%) in vigore al momento dell’inadempienza aumentato di 5 punti, nei limiti previsti dalla legge 108/96. Dovranno essere corrisposti gli interessi semplici di preammortamento, dal giorno dell’erogazione dell’importo mutuato fino al giorno antecedente l’inizio del periodo di ammortamento e, quindi, fino al 30 giugno o al 31 dicembre immediatamente successivi.
za una forma di investimento aggiuntiva assistita da garanzia, rispondente alla politica della diversificazione dei rischi che costituisce uno dei criteri prudenziali di base per la salvaguardia e la conservazione delle risorse destinate alle coperture previdenziali. Il Consiglio di amministrazione a copertura della concessione dei mutui nel 2011 ha deliberato lo stanziamento di cinque milioni di euro, attualmente disponibili per intero. La finalità non di lucro consente al Fondo di mantenere lo “spread”, il tra i principali gruppi bancari, a causa delle difficoltà di raccolta determinate dalla crisi del debito sovrano, con una diminuzione nel numero, dal 2008 al 2011, in media del 9% l’anno. E ancora, nel solo 2011 la riduzione dell’importo delle erogazioni rispetto all’anno precedente è del 12%. Si legge nella stessa relazione che il Taeg, tasso annuo effettivo globale, di un mutuo bancario è salito fino al 4,5%. Il Fondo Mario Negri non presenta problemi di liquidità. Con l’impiego delle risorse nella concessione di mutui ipotecari da un lato fornisce un utile servizio agli iscritti che amplia il soddisfacimento delle loro esigenze di carattere sociale e previdenziale e che, sotto l’aspetto finanziario, insieme ai versamenti contributivi assicura flussi periodici con funzione di bilanciamento rispetto a quelli in uscita determinati dalle prestazioni, dall’altro utiliz-
margine rispetto al tasso di riferimento, in misura più contenuta rispetto a quello fissato dalle banche. Questa circostanza dovrebbe essere decisiva per la recente propensione manifestatasi nella scelta del mutuo del Mario Negri.
Gli uffici del Fondo sono a disposizione degli iscritti per ogni informazione necessaria. Nei box riportiamo notizie estratte dal regolamento, che può essere consultato sul sito www.fondonegri.it.
SPESE E ONERI 1.
spese e onorari relativi al giudizio di stima sommaria (da pagare direttamente al perito, a cura del richiedente);
2.
rimborso forfettario per spese di istruttoria e amministrative in misura pari allo 0,5% dell’importo del mutuo richiesto comunque, nel limite di € 250, da versare al Fondo nei termini previsti all’art. 11 del regolamento, insieme alla documentazione richiesta. In caso di esito positivo dell’istruttoria e successivamente alla stipula del contratto di mutuo, l’importo sarà portato in deduzione dall’ammontare complessivo della prima rata;
3.
premio per la copertura assicurativa dell’unità immobiliare di importo almeno pari al valore dell’immobile (da pagare direttamente all’istituto assicuratore);
4.
imposta sostitutiva (art. 2 del decreto legge 3/8/1994, n. 220, convertito dalla legge 257/2004): 0,25% sull’importo mutuato per acquisto della prima casa; 2% sull’importo mutuato per altri casi (acquisto di abitazioni non di prima casa) (da pagare direttamente al Fondo a cura del richiedente, in sede di stipula);
5.
spese e onorari notarili (da pagare direttamente al notaio a cura del richiedente, in sede di stipula);
6.
altre eventuali spese e tributi connessi all’erogazione.
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PRATICHE INDIRETTE, NOVITÀ IN ARRIVO
FASDAC
Dal primo gennaio 2013 il termine di presentazione delle richieste di rimborso sarà di sei mesi e non più di due anni
A
partire dal 1° gennaio 2013 il termine di presentazione delle richieste di rimborso in forma indiretta, oggi di due anni dalla data del primo documento di spesa, viene portato a sei mesi. Finalità della delibera, dal punto di vista tecnico, è quella di avvicinare per quanto possibile il momento della liquidazione delle richieste di rimborso da parte del Fondo al momento in cui gli iscritti sostengono le spese per le prestazioni sanitarie.
LA “PRATICA INDIRETTA” come funziona oggi (e fino al 31 dicembre 2012)... Nella forma indiretta la richiesta di rimborso (“pratica”) deve riferirsi, come è noto, a un solo evento di malattia per ogni singolo assistito e può contenere più documenti di spesa. Oggi la “pratica” deve essere chiusa e presentata all’Associazione territoriale Manageritalia entro il termine
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Figura 1 - OGGI (E FINO AL 31 DICEMBRE 2012) data primo documento di spesa 1° luglio 2010 eventuali altri documenti di sp
Lug Ago Set
Ott Nov
Dic
Gen Feb Mar Apr Mag Giu
2010
Lug Ago Se
2011 2 anni
detrazione fissa € 51,65
di due anni dalla data riportata sul primo documento di spesa accluso. Se, ad esempio, il 30 giugno 2012 si presenta una pratica all’Associazione, questa potrà contenere documenti di spesa relativi ai due anni precedenti, il più vecchio con data 1° luglio 2010. E così sarà fino al 31 dicembre 2012 (vedi figura 1).
... e come funzionerà domani (dal 1° gennaio 2013) Dal 1° gennaio 2013 il termine di
detrazione fissa € 51,65
due anni è ridotto a sei mesi. Quando si presenterà una pratica all’Associazione, questa potrà contenere quindi documenti di spesa con data antecedente al massimo di sei mesi quella di presentazione. Ad esempio, una pratica presentata il 31 gennaio 2013 potrà contenere documenti datati al massimo 1° agosto 2012 (vedi figura 2). Attenzione quindi al momento di passaggio! Per pratiche presentate
detraz ion
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Figura 2 - DOMANI (DAL 1° GENNAIO 2013) data presentazione 30 giugno 2012
data primo documento di spesa 1° agosto 2012 data presentazione 31 gennaio 2013 eventuali altri documenti di spesa
di spesa
o Set
Ott Nov
Dic
Gen Feb Mar Apr Mag Giu
Lug Ago Set
Ott Nov
Dic
2012 az ione fissa € 51,65
detrazione fissa € 51,65
all’Associazione fino al 31 dicembre 2012 il termine per la raccolta dei documenti “retroagisce” fino a due anni; per quelle che saranno presentate a partire dal 1° gennaio 2013 il termine “retroagisce” a sei mesi. La detrazione fissa di € 51,65. Nulla cambia per la detrazione fissa di 51,65 euro, che continua quindi a essere applicata secondo il vigente criterio (detrazione di € 51,65 per ogni periodo di sei mesi o frazione di esso decorrente dalla data del primo documento di spesa fino alla data di presentazione all’Associazione territoriale Manageritalia). Pratiche di soli ticket. Nulla cambia anche per le richieste di rimborso relative ai soli ticket: due sole pratiche all’anno da presentare entro il mese di settembre (ticket pagati nel primo semestre dell’anno) ed entro il mese di febbraio (ticket pagati nel secondo semestre dell’anno).
Gen 2013
6 mesi detrazione fissa € 51,65
CURE DENTARIE IN CONVENZIONE DIRETTA A partire dal 1° aprile non è più dovuta la quota fissa di € 51,65 a carico dell’iscritto per le cure odontoiatriche fruite in convenzione diretta. La disposizione si applica con riferimento alle prestazioni fatturate a partire dal 1° aprile 2012. La determinazione adottata dal consiglio di gestione del Fasdac intende promuovere il ricorso degli assistiti alle prestazioni erogate in regime diretto, dove il rimborso del Fondo è pari al 70% degli importi convenzionati (con la sola eccezione dei trattamenti ortodontici mobili o fissi per i quali è previsto il contributo di € 800 l’anno per un massimo di 3 anni).
NUOVE CONVENZIONI ODONTOIATRICHE Il Fondo sta raccogliendo le adesioni dei dentisti segnalati dagli iscritti che hanno manifestato l’interesse al convenzionamento con il Fondo. Sui siti www.manageritalia.it e www.fasdac.it è consultabile l’elenco – in costante aggiornamento – degli studi odontoiatrici convenzionati. Al fine di migliorare il servizio attraverso l’ampliamento della rete degli studi odontoiatrici convenzionati, gli iscritti al Fondo sono invitati a far inviare dal proprio dentista un’email di richiesta a convenzioni@fasdac.it. Sarà cura degli uffici del Fondo mettersi subito in contatto con lo studio per verificare la possibilità del convenzionamento.
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VACANZE PIÙ SERENE CON LA CARD MANAGERITALIA
ASSIDIR
Se la card è utile tutto l’anno, durante le vacanze c’è un motivo in più per tenerla nel portafoglio. Uno sguardo alle coperture assicurative di assistenza e ai servizi forniti in partnership con Europ Assistance Italia
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er noi italiani il periodo delle vacanze, quelle con la “V” maiuscola, è da sempre coinciso con il mese di agosto; mese in cui, soprattutto nel passato, le aziende erano chiuse, i negozi tenevano le saracinesche abbassate e nelle grandi città industriali era difficile trovare anche un ristorante o un bar aperto. Oggi, anche se le cose sono un po’ cambiate, agosto resta sempre il mese nel quale avvengono i cosiddetti esodi di massa, con conseguente aumento del traffico sulle strade, di aeroporti intasati, di stazioni ferroviarie con i treni presi d’assalto. Tutte situazioni in cui è facile perdere la pazienza a causa di disservizi e altri inconvenienti di varia natura. Comunque, augurandoci che tutto vada sempre bene, nel caso dovessimo affrontare un problema qualsiasi, anche di poca importanza, ci potremmo trovare nella necessità di avere bisogno di un supporto che ci agevoli nel risolverlo. Non dimentichiamo che è proprio
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durante le vacanze, quando siamo lontani da casa e dai nostri riferimenti o quando siamo più esposti alle conseguenze di attività non abituali, che è ancora più importante avere con sé la card Manageritalia, perché garantisce tutte le tutele della polizza che è stata sottoscritta da Manageritalia con Europ Assistance Italia tramite Assidir.
Le tutele di Europ Assistance Italia Come sappiamo, la card dà accesso tutto l’anno a moltissimi servizi rivol-
ti agli associati e alle loro famiglie attraverso le Associazioni territoriali, l’area riservata dei portali e ora, grazie al “QR-Code”, anche attraverso lo smartphone. Assistenza sanitaria in Italia e all’estero, anticipo di contante per spese di prima necessità, interprete a disposizione, informazioni e segnalazioni di medicinali acquistabili all’estero e corrispondenti a quelli abitualmente assunti in Italia e consulenza medica al rientro in Italia sono solo alcune delle prestazioni cui hanno diritto gratuitamen-
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COSA FARE IN CASO DI NECESSITÀ Per usufruire dei servizi di assistenza previsti dal programma, l’assicurato deve mettersi in contatto con la struttura organizzativa di Europ Assistance (operativa 24 ore su 24, per 365 giorni all’anno) attraverso una delle seguenti modalità: Telefono
dall’Italia: Numero Verde 800 441858 dall’estero: +39 02 58286806
Fax
02 58477201
Telex
321363 EURA I
Telegramma Europ Assistance Italia Spa piazza Trento, 8 - 20135 Milano I recapiti telefonici della struttura organizzativa di Europ Assistance sono riportati anche sul retro della card Manageritalia.
te tutti gli associati Manageritalia e i loro familiari, semplicemente chiamando i numeri telefonici riportati sulla card.
Informazioni e chiarimenti Tutti noi abbiamo ricevuto, all’inizio di quest’anno, un cd contenente le informazioni di dettaglio sull’utilizzo della nostra card ma, indipendentemente da questo, per qualsiasi dubbio sulle coperture assicurative o su cosa fare per non commettere errori in caso di necessità, la struttura organizzativa di Europ Assistance è a disposizione al numero 800441858. Un’altra strada per conoscere le condizioni integrali di polizza e per sapere tutti i dettagli su come accedere alle prestazioni è quella di consultare il sito www.assidir.it : entrando in una qualsiasi delle sezioni riportate nell’home page (dirigenti, quadri, professional o familiari) si arriva alla pagina Assistenza Manageritalia.
Per usufruire dell’assistenza, l’assicurato deve comunicare: 䡵 nome e cognome; 䡵 tipo di assistenza di cui necessita; 䡵 numero di codice riportato sulla card Manageritalia; 䡵 indirizzo del luogo in cui si trova; 䡵 recapito telefonico dove la struttura organizzativa provvederà a richiamarlo nel corso dell’assistenza.
NUMEROSE SONO LE PRESTAZIONI OFFERTE DALLA CARD MANAGERITALIA Ecco solo alcuni esempi IN ITALIA • invio di un medico a domicilio • rientro in ambulanza o taxi a seguito di dimissioni • trasferimento in altro centro ospedaliero • consegna medicinali urgenti a domicilio • traduzione della cartella clinica • invio di una baby sitter.
ALL’ESTERO • segnalazione di un medico specialista • informazioni sulla degenza • prolungamento del soggiorno • informazioni e segnalazioni di medicinali corrispondenti all’estero • anticipo spese di prima necessità in casi di emergenza • interprete a disposizione all’estero • invio messaggi urgenti • rientro anticipato • anticipo spese legali all’estero.
SIA IN ITALIA CHE ALL’ESTERO • consulenza medica, cardiologica, ginecologica, geriatrica, pediatrica • rientro sanitario • rientro con un compagno di viaggio dell’assicurato • rientro dell’assicurato convalescente • viaggio di un familiare • spese d’albergo per ricovero • accompagnamento dei minori • ricerca di familiari in viaggio.
La card Manageritalia vale 365 giorni all’anno, non dimenticarla quando tu o i tuoi familiari partite per le vacanze
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ASSOCIAZIONI TERRITORIALI
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Manageritalia Roma
DONNE E LAVORO: MATERNITÀ COI FIOCCHI Dopo il successo degli ultimi due anni in area lombarda, debutta anche nel Lazio il progetto “Un fiocco in azienda”, che contrasta, attraverso una serie di servizi, la bassa occupazione femminile e l’abbandono del lavoro dopo la maternità
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e il buongiorno si vede dal mattino, c’è da ben sperare per le donne che lavorano nelle aziende di Roma e del Lazio. Il progetto “Un fiocco in azienda”, nato a Milano per volontà del Gruppo Donne Manager coordinato da Marisa Montegiove, è stato lanciato nei giorni scorsi a Roma, riscuotendo subito l’attenzione di istituzioni, mondo politico e imprese, che hanno così l’opportunità di far crescere la loro produttività grazie all’occupazione femminile. Senza sprecare il talento delle lavoratrici durante la maternità, un periodo in cui i rapporti tra datore di lavoro e donne spesso si incrinano. Il patrocinio del Comune di Roma (entusiasta il vicesindaco Sveva Belviso, che ha fortemente sostenuto il progetto) e della Regione Lazio non si è fatto attendere.
Uno scenario preoccupante Dando uno sguardo ai dati sull’occupazione femminile, non si può che accogliere a braccia aperte una ta-
Per saperne di più su “Un fiocco in azienda” e per aderire, consulta il blog
le iniziativa. Come ha ricordato il presidente di Manageritalia Roma Marcella Mallen alla presentazione, nel nostro paese, nel Lazio e a Roma oltre un quarto delle donne abbandona il lavoro dopo il parto e circa la metà ha una maternità non completamente serena. Tra le donne attive, invece, solo 4,5 su 10 sono occupate, contro le 6 su 10 in Europa e le 7 su 10 dei paesi più avanzati. Le cose vanno ancora peggio per le donne tra i 25 e i 54 anni, quando fare un figlio dovrebbe essere del tutto naturale. Solo in Italia il tasso d’occupazione delle donne continua a calare al crescere dell’età dei figli. Infatti, la nascita del primo e soprattutto del secondo figlio determinano da noi un calo dell’occupazione femminile superiore alla media europea, con un vistoso gap tra l’Italia e i paesi più attenti a questi temi come l’Olanda o la Francia.
Il progetto in pillole e contatta il Gruppo Donne Manager (gruppodonnemilano@manageritalia.it) o Manageritalia Roma (progetti.roma@manageritalia.it) 72
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“Un fiocco in azienda” è nato a Milano a fine 2010, ha già coinvolto 30 aziende e assistito 130 mamme in Lombardia. Il progetto ha obiettivi
ben precisi: aiutare genitori e imprese ad affrontare serenamente la maternità, supportare le madri in questo felice momento, valorizzare la genitorialità e creare l’ambiente migliore per il reinserimento professionale, evitando situazioni di conflitto o di mobbing tra dipendente e azienda. Questo percorso può essere adottato da tutte le aziende senza particolari costi economici, a cominciare da quando la dipendente annuncia la sua maternità in azienda. Per la donna in dolce attesa, ecco l’opportunità di fare, con o senza il coniuge, un percorso di genitorialità: informazioni su tutte le procedure burocratiche, un piano informativo e formativo che le permetta, se vuole, di sentirsi, grazie alle moderne tecnologie, comunque partecipe della vita aziendale anche in questi mesi. Al rientro dalla maternità, un colloquio di orientamento per l’ottimale reinserimento professionale. La mamma nel periodo facoltativo per personali esigenze economiche potrà anche chiedere all’azienda di integrare il contributo Inps del 30% con un 20%, che le verrà scalato al rientro al lavoro. Per le aziende ci sono solo vantaggi: un notevole miglioramento del clima interno, maggiore produttività e una visibilità positiva all’esterno, anche grazie alla promozione che verrà fatta da Manageritalia e dalle istituzioni coinvolte. Dopo la Lombardia e il Lazio, ci auguriamo ora che il progetto possa diffondersi in tutta Italia.
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Hanno collaborato a questo numero
MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DI MANAGERITALIA FEDERAZIONE NAZIONALE DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL COMMERCIO, TRASPORTI, TURISMO, SERVIZI, TERZIARIO AVANZATO
Ivan Centomani è ufficiale della Guardia di finanza.
(pag. 10)
Cristina Papini è research & analytics director di Nielsen. (pag. 55) FEDERAZIONE NAZIONALE DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL COMMERCIO, TRASPORTI, TURISMO, SERVIZI, TERZIARIO AVANZATO
FONDO ASSISTENZA SANITARIA DIRIGENTI AZIENDE COMMERCIALI
FONDO DI PREVIDENZA MARIO NEGRI
da Manageritalia Daniela Fiorino Niccolò Gori Sassoli
CFMT - CENTRO DI FORMAZIONE MANAGEMENT DEL TERZIARIO
ASSOCIAZIONE ANTONIO PASTORE
da Fondo Mario Negri Mario Alaimo
Editore: Manageritalia Servizi srl Direttore responsabile: Guido Gay Coordinamento: Roberta Roncelli Redazione: Davide Mura, Luca Padovani, Enrico Pedretti, Eliana Sambrotta Direzione, redazione, amministrazione: 20129 Milano - via Antonio Stoppani 6 tel. 0229516028 - fax 0229516093 giornale@manageritalia.it www.manageritalia.it
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donne.manageritalia.it
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