••01.COPERTINA_3_13 copia
17-09-2013
13:04
Pagina 1
••02.SOMMARIO_EDITORIALE
17-09-2013
12:56
Pagina 2
Editoriale a cura del presidente Manageritalia
SCOMMETTIAMO SUL FUTURO per contribuire alla ripresa A
fine luglio Manageritalia e Confcommercio hanno firmato un accordo per prorogare di un anno il contratto nazionale dei dirigenti del terziario, fino al 31 dicembre 2014*. La decisione, scaturita da un complesso lavoro di approfondimento e di negoziato, sancisce la volontà comune di dare risposte concrete e certezze al sistema economico, in nome di un obiettivo condiviso dai manager e dalle imprese: lavorare insieme per la ripresa. Si tratta di una decisione all’insegna del buon senso, visto che sostiene il livello occupazionale della categoria e, allo stesso tempo, sottolinea il ruolo impegnativo e consapevole che la dirigenza riveste all’interno del sistema produttivo, soprattutto nel difficile contesto attuale. Se alcuni segnali di ripresa non mancano, infatti, nessuno può sapere con certezza se la crisi – che dura ormai da sei anni – sia davvero verso la fine. Noi speriamo che i fragili frutti che intravediamo sui rami potranno maturare ma dobbiamo fare lo sforzo di aspettare: ne va della vita dell’albero e dei frutti che potremmo raccogliere. Crediamo ne valga la pena. La scelta di bloccare per un anno gli aumenti contrattuali si accompagna all’esigenza irrinunciabile di puntare sulla manutenzione del welfare contrattuale della dirigenza, ovvero sui nostri fiori all’occhiello, anche in vista del prossimo rinnovo del ccnl. Previdenza integrativa, assistenza sanitaria, formazione e politiche attive: questi sono gli asset più preziosi per gli associati a Manageritalia. Su questi abbiamo deciso di investire, concretamente, le poche risorse a disposizione. Proseguendo nel percorso di innovazione del modello di bilateralità avviato con Confcommercio, abbiamo stabilito di mantenere aperto un cantiere di lavoro sul tema dell’innovazione e del welfare contrattuale, in modo da arrivare alla prossima scadenza contrattuale – cioè a fine 2014 – con un solido bagaglio di conoscenze e di proposte. Tra i valori chiave su cui ci siamo concentrati, vorrei porre in evidenza la stabilità e la sostenibilità dei Fondi. Tra gli obiettivi, quello di rafforzare Managerattivo e ManagerinImpresa, progetti che integrano al meglio il ricollocamento dei manager disoccupati e le esigenze delle imprese. Il contesto in cui ci muoviamo è contrassegnato dalla complessità, dall’incertezza e dalla rapidità dei cambiamenti. Per affrontare questo scenario bisogna essere sempre più competenti, flessibili e reattivi. I manager, nel loro impegno quotidiano in azienda, lo sono. E Manageritalia, che dei manager rappresenta la voce e gli interessi, lo è. Guido Carella (guido.carella@manageritalia.it) * Il testo dell’accordo e la circolare illustrativa si trovano sul sito www.manageritalia.it >> dirigenti >> contratti >> contratto commercio.
SETTEMBRE 2013
3
••02.SOMMARIO_EDITORIALE
17-09-2013
12:57
Pagina 4
••02.SOMMARIO_EDITORIALE
18-09-2013
10:23
Pagina 5
Sommario Copertina Eventi 6 Leader in campo 45 VII Premio Eccellenza Intervista a Giovanni Malagò Lido Vanni Economia 14 Usa-Ue: libero scambio? Consumi 22 Non possiedo, ma condivido
Diritto 48 Nozze gay?
Cfmt 63 I corsi in programma
Formazione 50 In azienda a vele spiegate
Manageritalia 64 Difendiamo le pensioni
Our point of view 55 We reward the excellence of our managers
Intervista 28 Le tasche (vuote) degli italiani Walter Passerini e Mario Vavassori
InfoMANAGER
Associazioni territoriali 66 Un’opportunità per i giovani 68 Soloperte Una pioggia di offerte
RUBRICHE 20 Territori 38 Non solo consumi
Società 32 Tutta la verità sui cibi spazzatura
56 Di buon grado 57 Arte 58 Libri
Corporate social responsibility 40 Facciamo bene
59 Letture per manager 61 Lettere
Al centro della rivista
VADEMECUM & GARANZIE 2012 ottavo e ultimo inserto LE COPERTURE PREVIDENZIALI
MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DI MANAGERITALIA Federazione nazionale dei dirigenti, quadri e professional del commercio, trasporti, turismo, servizi, terziario avanzato R
FEDERAZIONE NAZIONALE DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL COMMERCIO, TRASPORTI, TURISMO, SERVIZI, TERZIARIO AVANZATO
Fondo assistenza sanitaria dirigenti aziende commerciali
Fondo di previdenza Mario Negri
CFMT Centro di formazione management del terziario
Associazione Antonio Pastore
SETTEMBRE 2013
5
••03INTERVISTA.MALAGO
17-09-2013
12:51
Pagina 6
Copertina
LEADER
IN CAMPO Ex giocatore di calcio a 5, manager d’azienda, dirigente sportivo. Giovanni Malagò è dallo scorso febbraio il nuovo presidente del Coni. Con un sogno: che la parola sport entri nella Costituzione, per indicare uno stile di vita, un sinonimo di benessere e progresso. A pochi mesi dal nuovo incarico, parliamo con lui delle prossime sfide nella gestione del Comitato olimpico nazionale, dei valori che lo sport riveste e delle potenzialità che potrebbe avere per aiutare il paese a ripartire.
Eliana Sambrotta
••03INTERVISTA.MALAGO
17-09-2013
12:51
Pagina 7
Dalla pratica alla teoria (sportiva!) Romano, classe 1959, Giovanni Malagò ha due figlie gemelle, Vittoria e Ludovica. Sportivo, per lavoro e per passione, ha praticato il calcio a 5, vincendo tre titoli italiani con la Roma Rcb, 4 Coppe Italia e partecipando con la Nazionale ai mondiali di Brasile ‘86. Tra i numerosi incarichi dirigenziali, invece, dal 1997 è presidente del Circolo canottieri Aniene, è stato presidente del comitato organizzatore degli Internazionali di tennis ’98-‘99, della Virtus pallacanestro nel 2000-2001, del comitato organizzatore degli Europei di pallavolo 2005 e dei Mondiali di nuoto di Roma 2009. È amministratore delegato del gruppo Sa.mo.car, che si occupa di concessionari di auto di lusso e presidente della Mo.ma Italia, che si occupa di distribuzione di imbarcazioni a motore. È associato Manageritalia Roma.
Copertina Partiamo dalle Olimpiadi: cosa si
presenta una delle facce belle del
passato. Salvaguardia delle risor-
aspetta da Rio 2016?
nostro paese. Il discorso diventa
se, cercando supporti esterni al-
«È passato poco più di un anno
pericoloso se ci si sente al riparo
l’attività sportiva. Risolvere il pro-
dai Giochi di Londra, c’è ancora
da sgradite sorprese, arroccando-
blema dell’impiantistica perché
tanta strada da percorrere per ar-
si sulla posizione di élite. È invece
non si può avere un grande movi-
rivare a Rio 2016 e ritengo sia pre-
il momento di cambiare marcia, di
mento senza l’aiuto di strutture
maturo parlare di prospettive in
favorire il ricambio generaziona-
adeguate. La valorizzazione del
relazione ai risultati da conquista-
le, partendo da nuovi spunti per
territorio e il ritorno alla base per
re. L’auspicio è che il movimento
innovare il nostro modello e man-
recuperare una dimensione che
possa offrire un tangibile segnale
tenerlo competitivo».
consenta di avere solide fonda-
di competitività, ma senza l’assil-
menta e di costituire l’architrave
lo dei podi da conquistare. La co-
Che situazione ha trovato al suo
senza il quale non può esistere at-
sa più importante è ottenere un ri-
arrivo dopo 14 anni di continuità
tività di vertice. Un Coni che ri-
scontro dimostrando di aver pre-
con la presidenza Petrucci e cosa
sponda alla definizione di palaz-
so la strada giusta. Ritengo che la
ci dice dei suoi primi sei mesi di la-
zo di cristallo: aperto, trasparente,
salute del nostro movimento non
voro?
partecipato. La vera casa dello
debba far riferimento al numero
«Ho trovato un sistema collaudato,
sport italiano capace di ascoltare e
di medaglie vinte, è un concetto
che rispondeva a una certa logica.
di soddisfare le istanze e i proget-
antitetico rispetto alla mia visione.
Ho massimo rispetto per il lavoro
ti delle realtà che la compongono,
Bisogna invece risolvere i proble-
svolto da Petrucci ma ritengo fosse
grazie a capacità ed esperienza.
mi e radicare una nuova cultura».
ormai inevitabile imprimere una
Con il sogno che la parola “Sport”
svolta. Il mio riferimento non è le-
entri nella Costituzione, per indi-
gato all’operato dell’ex presidente,
care uno stile di vita, un parame-
si tratta semplicemente di una con-
tro ineludibile di civiltà e di cultu-
statazione basata sull’aspetto tem-
ra, un efficace sinonimo di benes-
porale che rischia di cristallizzare
sere e di progresso».
«Dal governo mi aspetto interventi fiscali, sull’impiantistica, sulla legge sul professionismo e poi di costruire un rapporto con il mondo della scuola»
certi meccanismi. In questi sei mesi ho iniziato a realizzare il mio
Cosa si aspetta da questo governo
programma, partendo dalla base,
in materia di politiche giovanili e
dando voce al territorio, uscendo
sportive?
dalla roccaforte per aprire il Coni
«Sono convinto ci sarà un profi-
all’esterno. Ho ascoltato, raccolto
cuo dialogo all’insegna della re-
consigli e condiviso soluzioni fina-
ciprocità, funzionale allo svilup-
lizzate a un percorso di crescita che
po del movimento. Attenzione,
Quanto è competitiva l’Italia oggi?
consenta allo sport di uscire dai
sensibilità, supporto legislativo
«Nello sport siamo sempre stati
confini, di crescere, di trovare equi-
per colmare dei vuoti e favorire
protagonisti, abbiamo talenti invi-
libri e nuove certezze».
la diffusione della pratica. Mi
diabili e tecnici di grande spesso-
8
aspetto un’interazione decisiva
re. Abbiamo una tradizione sicu-
Quali sono i suoi obiettivi? E il suo
su vari temi, dall’impiantistica
ramente di livello, come testimo-
sogno?
agli interventi fiscali, fino alla
nia la storia e certificano i risulta-
«Razionalizzare e ottimizzare, una
legge ’91 sul professionismo, pas-
ti. Il movimento agonistico rap-
gestione innovativa rispetto al
sando ovviamente per il nuovo
SETTEMBRE 2013
••03INTERVISTA.MALAGO
17-09-2013
12:51
Pagina 9
rapporto da costruire con il mondo della scuola. Senza non si va lontano. Fino a oggi si è parlato molto ma fatto poco, bisogna agire. Parlo anche di base strutturale: le palestre vanno rese agibili e a norma, finite le lezioni si può immaginare di fare attività con le associazioni e le società sportive, in un rapporto virtuoso pubblico-privato che consenta anche l’implementazione delle risorse. Nel cda di Coni Servizi, per la prima volta, c’è una donna, Giovanna Boda, direttore generale del Miur (ministero Istruzione, università e ricerca). Un segnale chiaro, tangibile, della volontà di materializzare una svolta». Quali discipline soffrono di più la mancanza di fondi, impianti e pochissima attenzione mediatica ri-
SPIRITO OLIMPICO
spetto all’eccessiva esposizione di
Il Coni, emanazione del Comitato olimpico internazionale (Cio), è autorità di disciplina, re-
altri, calcio in primis?
golazione e gestione delle attività sportive nazionali. È un ente pubblico che si occupa del-
«L’appeal del calcio è un dato ac-
l’organizzazione e del potenziamento dello sport nazionale e promuove la massima dif-
quisito, come le relative ricadute a
fusione della pratica sportiva. Fondato il 9 e 10 giugno del 1914 a Roma, oggi è presente
livello di seguito popolare e di im-
in 102 Province e riconosce 45 Federazioni sportive nazionali, 19 Discipline associate, 14
patto economico. Non serve indi-
Enti di promozione sportiva nazionali e uno territoriale, 20 Associazioni benemerite.
care chi ha meno possibilità, mi
A questi organismi aderiscono circa 95.000 società sportive per un totale di circa 11 mi-
piace ricordare che il Coni è la ca-
lioni di tesserati (Fonte Istat e Censis).
sa dello sport italiano e si impegnerà per supportare tutte le federazioni, oltre a ogni disciplina e a
MEDAGLIE ITALIANE AI GIOCHI OLIMPICI ESTIVI...
ogni ente, nello sviluppo delle ri-
Atene 1886 / Londra 2012
spettive attività e nella diffusione
550
della pratica agonistica. Tra gli obiettivi c’è quello di coadiuvare le realtà del nostro movimento a livello di attività di marketing e
199 ori
166 argenti
185 bronzi
... E AI GIOCHI OLIMPICI INVERNALI Chamonix 1924 / Vancouver 2010
106
37 ori
32 argenti
37 bronzi
branding, licensing e merchandising. Un’azione che va sviluppata SETTEMBRE 2013
9
••03INTERVISTA.MALAGO
17-09-2013
12:51
Pagina 10
Copertina far sognare i giovani, con progetti capaci di aiutare l’Italia a compensare le difficoltà di altri settori, garantendo contestualmente un’opportunità professionale. Insisto sul concetto legato all’impiantistica: approvare in tempi rapidi la legge sugli stadi, che riguarda non solo il calcio ma anche e soprattutto i palazzetti polifunzionali a partire da mille posti, vorrebbe dire creare una fonte di sviluppo di grande importanza. In assoluto mi impegnerò per provare a portare qualcosa di nuovo, di diverso, che si traduca in energia, entusiasmo e progetti. Coinvolgere i privati con l’implementazione delle risorse è un’altra frontiera da esplorare per creare un circolo virtuoso che si traduca in risultati importanti. Lo sport insegna che la vita è una sfida continua, quindi l’impegno è quello di dimostrare che possiamo cambiare marcia. Spero che la mia presidenza anche aggregando l’azione di più
no olimpico, divenendo una co-
possa lasciare un segno in questo
soggetti con interessi coerenti tra
stante del fund raising del nuovo
senso».
loro, secondo una logica che
modello di gestione. E con la crea-
estenda la ricerca e l’impiego del-
zione e la diffusione di un vero
Si assiste a un maggior abbando-
le sponsorizzazioni ben oltre l’an-
brand Coni, attraverso la suddivi-
no delle attività sportive di bambi-
sione pro quota del ritorno econo-
ni e ragazzi per la contrazione del-
mico in favore delle federazioni e
le spese nelle famiglie?
Bisogna estendere la ricerca e l’impiego delle sponsorizzazioni oltre l’anno olimpico, divenendo una costante del fund raising, e creare un vero brand Coni
10
SETTEMBRE 2013
delle altre entità associative. Pos-
«Le difficoltà del momento sono
siamo favorire i contatti con gli
innegabili e purtroppo investono
sponsor e con le tv, creare un cir-
tutti i settori del paese. Dobbiamo
colo virtuoso».
fare di necessità virtù, cercando di non disperdere il patrimonio di
Lo sport potrebbe aiutare a far ri-
passione e di entusiasmo che ca-
partire le aziende e il paese?
ratterizza il nostro movimento.
«L’obiettivo è fare dello sport un
Lo sport rappresenta uno stru-
elemento di traino del paese. Il no-
mento sociale di inestimabile va-
stro mondo ha le potenzialità per
lore, le istituzioni ne terranno si-
••03INTERVISTA.MALAGO
17-09-2013
12:51
Pagina 11
••03INTERVISTA.MALAGO
17-09-2013
12:51
Pagina 12
Copertina curamente conto. I principali benefici sono fisici, incidono sul corretto sviluppo individuale e sugli aspetti relazionali. Siamo sensibili, come Coni, a studiare tutte le sinergie chiamate ad alimentare le attività. È indubbio che il supporto legislativo, attraverso eventuali sgravi fiscali, potrebbe essere una chiave di lettura fondamentale nell’economia del discorso. Fare sport non può essere considerato indice di benessere». Quanto è importante lo sport per i ragazzi, ancor più in questo momento in cui assistiamo a una certa perdita di valori? «È una componente fondamentale nella crescita di ogni ragazzo. Sport vuole dire aggregazione, condivisione, ma anche rispetto dell’avversario, lealtà, fair play. Aiuta ad annullare le distanze, a superare le
ché si fonda su disciplina e rigore,
dell’etica il primo riferimento ine-
diversità, a diventare una persona
favorendo l’inclusione sociale. È
ludibile. Dentro e fuori dal campo,
migliore. Lo sport è un’imperdibile
una grande risorsa capace di tra-
un esempio si costruisce così. I
occasione per sviluppare qualità
smettere valori autentici».
campioni hanno una grande re-
educative e comportamentali per-
«Lo sport può certamente insegnare ai manager che non esiste solo la logica dominata da valutazioni razionali, ma che spesso le scelte possono essere influenzate dall’aspetto passionale»
12
SETTEMBRE 2013
sponsabilità, che va oltre il risultaSpesso l’atleta diventa un mo-
to. Non devono tradire la fiducia
dello da emulare tra i più giova-
degli appassionati, trasmettono
ni, ma si fa presto a sbagliare:
speranza e alimentano ambizioni:
che valori dovrebbe trasmettere
i giovani si identificano in loro».
uno/a sportivo/a? «Penso che si diventi campioni
Quanto conta la competitività nel-
non a caso. Chi eccelle nello sport
la vita? E nel lavoro?
sa coniugare riconosciute doti
«È uno stimolo che serve a miglio-
morali all’innegabile talento, co-
rarsi, ad allargare i propri orizzon-
nosce il sacrificio, ne fa un motivo
ti. A comprendere che si può sem-
di crescita, brilla per umiltà e ri-
pre fare meglio, senza sentirsi mai
spetto delle regole. Non cerca
appagati. Bisogna vedere il tra-
scorciatoie illecite che attentano la
guardo come nuovo punto di par-
genuinità della competizione, fa
tenza, coltivare la curiosità, l’inte-
••03INTERVISTA.MALAGO
17-09-2013
12:51
Pagina 13
A sinistra Federica Pellegrini premiata da Giovanni Malagò, presidente del comitato organizzatore dei Mondiali di nuoto 2009 a Roma. Vince la finale dei 200 metri stile libero donne e batte il record del mondo, da lei stabilito il giorno prima, con il tempo di 1’52’’98.
resse per le altre realtà, cercando
dising, il branding. Lo impone la
le. Una variabile difficilmente sche-
di cogliere elementi di arricchi-
necessità di integrare la comunica-
matizzabile».
mento per rimanere sempre al
zione all’evento, la ricerca di spon-
vertice. Aprirsi al mondo, che è
sor che possano supportare le atti-
Quali doti deve avere un buon lea-
pieno di sorprese e regala innova-
vità, la modernizzazione del con-
der?
zioni costanti. Saper ascoltare e
cetto di società sportive, ormai
«La credibilità, il saper interagire in
condividere, fare tesoro dell’espe-
equiparabili a vere aziende. Questo
modo diretto e trasparente, mo-
rienza rinunciando a una visione
sviluppo richiama competenze
strando la capacità di condividere e
autoreferenziale e acritica».
specifiche, il supporto di professio-
di rendere partecipe il gruppo di la-
nisti preparati e all’altezza della sfi-
voro. È fondamentale la sensibilità
Cosa hanno in comune il mondo
de. Sviluppare il potenziale del si-
nei rapporti personali, il non lascia-
dello sport e quello del manage-
stema non vuol dire ovviamente
re nulla al caso. L’organizzazione e
ment e cosa può imparare un ma-
profanarne l’identità, né stravol-
la lealtà. L’aggredire i problemi, il
nager dallo sport?
gerne i valori sacri. Lo sport può
saper offrire la speranza e il buon
«Ormai c’è reciprocità tra i due
certamente insegnare ai manager
esempio. Certamente l’ambizione
mondi. I manager sono parte inte-
che non esiste solo la logica domi-
di raggiungere sempre nuovi tra-
grante del movimento, perché allo
nata da valutazioni razionali ma
guardi e l’umiltà di mettersi in di-
sport si legano dinamiche che ab-
che spesso le scelte possono essere
scussione. Il carisma che è una qua-
bracciano il marketing, il merchan-
influenzate dall’aspetto passiona-
lità innata. Leader si nasce».
䡵
SETTEMBRE 2013
13
••04ECONOMIA.ROSSI
17-09-2013
12:50
Pagina 14
Economia
USA-UE
LIBERO UN Si chiama Transatlantic trade and investment partnership (Ttip) l’accordo commerciale che punta a facilitare il commercio e gli investimenti tra le due sponde dell’Atlantico e può spingere l’economia italiana ed europea fuori dalla recessione
SCAMBI
“I
N TEMPI DI CRISI mantenere il sorriso è un atto rivoluzionario”, così recitava una scritta in spagnolo comparsa su un muretto nel 2012. Purtroppo per loro, i policy maker di mezzo mondo non possono limitarsi a sorridere e continuano invece ad arrovellarsi su come uscire dalla crisi eco-
nomica più profonda dalla Seconda guerra mondiale in poi. Molto si discute su come spingere l’economia italiana ed europea fuori dalla
Emilio Rossi
recessione attuale e molti sono gli strumenti teoricamente utilizzabili. La discussione è stata finora incentrata principalmente sull’utilizzo di strumenti di finanziamento monetario da parte della Bce, della Fed e di altre banche centrali. Alla ricerca spasmodica di nuove fonti capaci di stimolare l’attività economica, i policy maker americani ed europei hanno ora “riscoperto” quello che è stato il maggior impulso alla crescita mondiale degli ultimi decenni: la leva degli scambi commerciali, ottenibile facilitando il commercio e gli investimenti tra le due sponde dell’Atlantico.
14
SETTEMBRE 2013
••04ECONOMIA.ROSSI
17-09-2013
12:50
Pagina 15
BIO?
Dai primi approcci collaborativi
l’ambito di un mandato da parte
alle trattative diplomatiche
dei leader Ue-Usa, è stato istitui-
In realtà, l’idea di un accordo
to un “High-level working group
commerciale transatlantico non è
on jobs and growth” (Hlwg), che
del tutto nuova. Ne parlò per pri-
nel febbraio di quest’anno ha pro-
mo Henry Kissinger nel 1995 e
posto l’avvio di trattative finaliz-
Usa ed Europa avviarono nel 1998
zate alla sottoscrizione entro il
il Transatlantic free trade agree-
2014 (più realisticamente entro il
ment/area (Tafta). Purtroppo i
2015) del Transatlantic trade and
tempi non erano maturi e l’inizia-
investment partnership (Ttip), lo
tiva non trovò un momentum ade-
strumento valutato come poten-
guato a causa della crescente at-
zialmente più vantaggioso ai fini
merciali globali, il Ttip ha subito
tenzione degli Usa verso la Cina e
dello sviluppo su entrambe le
negli ultimi mesi un’accelerazio-
della contemporanea enfasi euro-
sponde dell’Atlantico. Sullo sfon-
ne sorprendente, ottenendo tra
pea verso i problemi dell’integra-
do della crescente evanescenza
aprile e giugno il via libera da par-
zione e dell’allargamento euro-
del Wto, luogo teoricamente de-
te dei governi nazionali europei.
peo. Finalmente nel 2011, nel-
putato a facilitare gli scambi com-
A metà luglio 2013 sono poi ini-
Il maggior impulso alla crescita mondiale degli ultimi decenni: la leva degli scambi commerciali tra le due sponde dell’Atlantico
SETTEMBRE 2013
15
Economia ha sottolineato che i negoziati per
te sul settore agricolo, sui camion
il raggiungimento di un accordo
(22%), su alcune calzature (17%) e
complessivo e ambizioso su com-
su prodotti audio-visivi (14%). Gli
mercio e investimento dovrebbe-
Usa presentano tariffe agricole con
ro coprire tre grandi aree:
picchi generalmente minori ma con
1. Accesso al mercato: eliminazio-
eclatanti eccezioni per alcuni pro-
ne di tutte le tariffe sul commercio
dotti come ad esempio il tabacco
bilaterale, anche se attualmente
(350%), mentre impongono nume-
mediamente basse (circa il 3-4% in
rosi picchi tariffari su prodotti in-
media), implementazione del più
dustriali, per esempio nel tessile
alto livello di liberalizzazione pos-
(40%), nell’abbigliamento (32%),
sibile nei settori dei servizi e degli
nel cuoio e nelle calzature (56%).
investimenti, miglioramento del-
Tuttavia, al di là di queste eccezio-
l’accesso agli appalti pubblici.
ni, la media delle tariffe bilaterali
2. Aspetti normativi e barriere non
Usa-Ue è di circa il 3,5% (Usa) e il
tariffarie: riduzione di costi dovuti
5% (Eu): sono quindi le barriere
a ritardi amministrativi e barriere
non tariffarie e gli intralci tecnici a
tecniche (soprattutto in alcuni set-
costituire il principale ostacolo a
tori sensibili, quali automobilisti-
una maggiore integrazione delle ri-
co, chimico, farmaceutico, indu-
spettive economie. L’accesso agli
strie della salute, Ict e servizi fi-
appalti pubblici è attualmente sbi-
nanziari) con il contemporaneo
lanciato in favore degli Usa, il cui
raggiungimento di adeguati livel-
mercato è aperto alle imprese euro-
ziate ufficialmente le trattative di-
li di sicurezza dei prodotti, sicu-
pee soltanto per poco più del 30%,
plomatiche tra Usa e Ue.
rezza sanitaria e protezione am-
con regole diverse a livello federa-
bientale, al fine di proteggere la sa-
le e statale, un’applicazione non
L’impatto del Ttip
lute umana, animale e vegetale.
uniforme dell’accordo Wto sugli
e le aree di intervento
3. Norme, principi e nuove modalità
appalti pubblici, clausole “Buy
L’importanza di un accordo sul li-
di cooperazione: adozione di rego-
american” e altre restrizioni.
bero scambio tra Usa e Ue è testi-
lamentazione su argomenti di rile-
Per la proprietà intellettuale, Ue e
moniata dalla dimensione econo-
vanza globale, quali diritto della
Usa sono membri dell’Organizza-
mica delle due aree coinvolte, che
proprietà intellettuale, ambiente,
zione mondiale della proprietà in-
nel loro complesso valgono quasi
lavoro, competizione ecc.
tellettuale (Wipo) e sono firmatari
La Camera di commercio degli Stati Uniti ha stimato che l’eliminazione delle barriere non tariffarie incrementerebbe il pil combinato di Usa e Ue di circa il 3% su base annua
la metà del pil globale, circa il 30%
16
dell’Accordo multilaterale sulla
del commercio mondiale e un in-
Un taglio
proprietà intellettuale in ambito
terscambio bilaterale pari a due
alle barriere “non tariffarie”
Wto (Trips), pertanto gli standard
miliardi di euro al giorno. Nel
Attualmente le tariffe protezioni-
di protezione sono alti (anche se il
2012 l’interscambio commerciale
stiche transatlantiche sono già al-
recente scandalo del datagate
transatlantico è stato pari a 497,5
quanto basse (con una media intor-
sembra testimoniare il contrario).
miliardi di euro, con un attivo per
no al 3%), ancorché con punte ele-
L’accordo dovrebbe permettere di
parte Ue di 85,9 miliardi di euro.
vate e comprimibili in varie aree.
estendere l’armonizzazione al
Nella sua relazione finale, l’Hlwg
L’Europa impone tariffe più eleva-
trattamento dei dati, dei segreti e
SETTEMBRE 2013
ALCUNE BARRIERE NON TARIFFARIE RILEVANTI PER GLI ESPORTATORI ITALIANI NEGLI USA Gli stringenti controlli e le ispezioni sanitarie effettuate dall’Aphis (Animal and plant health inspection service - U.S. Department of agriculture). La necessità di supporto legale, con i relativi costi aggiuntivi, per avere conoscenza dettagliata della normativa e delle procedure da seguire. Gli alti costi di laboratorio per i test del prodotto che vanno effettuati a cadenza annuale.
La forte disomogeneità normativa tra i diversi stati dovuta al duplice livello regolamentare statale e federale. L’assenza di reciprocità tra normativa Usa e Ue in materia di sicurezza sul lavoro. La complessità del sistema di brevettazione e la disomogeneità delle procedure a livello federale e statale, con tempi di registrazione molto lunghi (talvolta fino a 2 anni).
delle informazioni confidenziali
teria di appalti pubblici viene si-
no sottolineati. Primo questi in-
industriali, fondamentali per al-
mulata l’eliminazione delle limi-
crementi di reddito sono conse-
cuni settori.
tazioni al 25% e al 50%.
guenza di un aumento dell’ex-
A seconda dello scenario adottato,
port di prodotti e servizi che non
Scenari alternativi all’accordo
il Cepr ha stimato che il beneficio
va a detrimento dell’attività eco-
Vari studi sono stati effettuati per
per l’economia europea ammonte-
nomica del resto del mondo, ma
valutare l’impatto dell’adozione
rebbe a una cifra tra i 68 e i 119 mi-
deriva da un aumento comples-
del Ttip. La Camera di commercio
liardi di euro l’anno mentre l’eco-
sivo della produttività e della do-
degli Stati Uniti ha stimato che
nomia americana ne ricaverebbe
manda globale derivanti dai mi-
l’eliminazione delle barriere non
un beneficio annuale tra 49,5 e 95
glioramenti tecnologici impliciti
tariffarie incrementerebbe il pil
miliardi di euro, con un reddito di-
nell’eliminazione di barriere, re-
combinato di Usa e Ue di circa il
sponibile aggiuntivo per ogni fa-
gole e burocrazia, nonché dalla
3% su base annua, fornendo nuo-
miglia europea tra 310 e 545 euro e
creazione di nuovi posti di lavo-
vi stimoli per aumentare produt-
tra 335 e 645 euro per ogni famiglia
ro qualificati e dall’incremento
tività e competitività. Mentre que-
statunitense. Sia l’Ue che gli Stati
di salari. Secondo l’80% dei po-
sta quantificazione appare al-
Uniti sperimenterebbero un au-
tenziali vantaggi viene dalla ri-
quanto ottimistica, lo studio pre-
mento del pil di circa lo 0,3-0,5%.
duzione delle barriere non tarif-
sentato nel 2013 dal Centre for economic policy rese (Cepr) su ri-
Sbocchi su nuovi mercati
chiesta della Commissione euro-
e beni meno costosi
pea sviluppa due scenari alterna-
Se da un lato queste stime vanno
tivi sull’implementazione concre-
prese con le pinze in quanto è
ta del Ttip. Gli scenari differisco-
molto difficile calcolare ex ante
no in termini di livello di ambizio-
l’impatto di tale accordo, dall’al-
ne in ciascuno dei tre pilastri so-
tro è certamente possibile intuire
pra descritti: l’eliminazione delle
le grandi opportunità per i pro-
tariffe varia dal 98 al 100%, la ri-
duttori (in termini di sbocchi su
duzione delle barriere non tariffa-
nuovi mercati) e per i consuma-
rie per beni e servizi viene simu-
tori (che accederanno a beni me-
lata al 10% e al 25%, mentre in ma-
no costosi). Due altri punti van-
Le principali voci del nostro export in termini di valore cadono in fasce daziare basse. Tuttavia, dodici linee tariffarie, tra cui il vino e l’olio d’oliva, sono interessate da dazi non ad valorem
SETTEMBRE 2013
17
••04ECONOMIA.ROSSI
17-09-2013
12:50
Pagina 18
Economia
Secondo stime della Coldiretti, l’Italian sounding “scippa” al nostro paese un fatturato annuo di 50 miliardi di euro
export, sono interessate da dazi
Duomo di Milano e con tricolori
non ad valorem. A tredici linee tarif-
sulle confezioni in gran quantità.
farie, tra cui alcuni prodotti dei set-
C’è il Parmesao portoghese, il Gra-
tori alimentare, tessile e calzaturie-
na Parrano, il Real Asiago Cheese
ro, si applicano dazi misti. I dazi
prodotto in Wisconsin, il Salam
più elevati per il nostro export
Napoli rumeno, la Daniele Sopres-
(20,8% - 10%) riguardano le calza-
sata statunitense, senza alcun limi-
ture con suole esterne di cuoio, le
te alla fantasia. E all’estero molti
calzature in gomma, i prodotti del
consumatori ci cascano anche se le differenze con il prodotto originale sono ovviamente infinite. Secondo stime della Coldiretti, l’Italian sounding “scippa” al nostro paese un fatturato annuo di 50 miliardi di euro e anche scontando il conflitto d’interesse di chi ha prodotto questa stima, l’ordine di grandezza del problema rimane evidentemente enorme. Le indicazioni provenienti dal gruppo di la-
farie, ossia dal taglio a costi im-
settore tessile-abbigliamento, le
voro del Ttip appaiono rassicuran-
posti da burocrazia e regolamen-
bevande non alcoliche, i pomodo-
ti, sebbene potrebbero essere rese
tazioni varie, così come dalla li-
ri (preparati e non) e i formaggi.
più definite specificando, ad
beralizzazione dei servizi e degli
Ma come peraltro per il resto d’Eu-
esempio, attraverso quale stru-
appalti pubblici. In questo qua-
ropa, sarà la riduzione delle bar-
mento verranno garantiti il ricono-
dro complessivo si inserisce l’im-
riere non tariffarie quella da cui ci
scimento e la protezione ex lege
patto positivo che il Ttip avrebbe
si attende i maggiori benefici per
delle Indicazioni geografiche sul
sull’economia italiana.
l’Italia. Andrebbe a beneficio in
mercato americano.
primis alle piccole e medie impre-
18
Export e dazi nostrani
se, più penalizzate delle grandi dai
Più lavoro e crescita per l’Italia
Secondo quanto riportato da Conf-
costi e dagli oneri amministrativi e
L’impatto economico positivo
industria, la stragrande maggio-
burocratici. I punti di maggiore in-
per l’Italia dovrebbe quindi ri-
ranza dei prodotti italiani esporta-
teresse per l’Italia riguardano il ri-
sultare maggiore alla media eu-
ti negli Usa è colpita da dazio bas-
conoscimento delle Indicazioni
ropea, date le opportunità ag-
so (10% - 0,1%) o è duty free (tra cui
geografiche e il cosiddetto Italian
giuntive per le pmi di cui pullu-
alcuni tipi di macchinari, prodotti
sounding, ossia la messa in com-
la il nostro paese e l’effetto spiaz-
della farmaceutica e cosmetica). Le
mercio ed etichettatura di prodot-
zante rispetto ai concorrenti stra-
principali voci del nostro export in
ti che, pur senza contraffare ille-
nieri di una soluzione dell’Indi-
termini di valore cadono in fasce
galmente prodotti italiani, “ricor-
cazione geografica e dell’Italian
daziare basse. Tuttavia, dodici li-
dano” i nostri prodotti nel nome,
sounding. Forse il Ttip potrà aiu-
nee tariffarie, tra cui il vino e l’olio
nell’etichetta e con foto stilizzate
tarci a tornare a sorridere anche
d’oliva, voci importanti del nostro
del Vesuvio, del Colosseo o del
in tempi di crisi.
SETTEMBRE 2013
䡵
••04ECONOMIA.ROSSI
17-09-2013
12:50
Pagina 19
••05TERRITORI
17-09-2013
12:48
Pagina 20
A TU PER TU CON... TERRITORI
territori
a cura della redazione
La Campania
20
Dirigenti, quadri e dipendenti del settore privato in Campania (2011) Fonte: Elaborazioni Manageritalia su dati Inps
SETTEMBRE 2013
R
Regione dalle enormi potenzialità economiche, la Campania non riesce a sfruttare il vasto patrimonio che la contraddistingue. Le ricchezze culturali, paesaggistiche, enogastronomiche non bastano davanti a una cattiva amministrazione e alla forte presenza della criminalità organizzata. Eppure la regione vanta un’economia dal passato florido: oltre al grande apporto agricolo che ha sempre dato a livello nazionale, è stata uno dei poli più industrializzati d’Italia tra l’800 e il ‘900, preceduta solo dal triangolo industriale Milano-TorinoGenova. Il primo tratto ferroviario
Dirigenti N. Avellino 139 Benevento 102 Caserta 267 Napoli 1.577 Salerno 332 Totale 2.417
del paese è Napoli-Portici, realizzato nel 1839. Oggi, nonostante la forte disoccupazione, il dissesto economico, numerose situazioni di squilibrio, dai rifiuti alla sanità, la Campania resta la regione principale del Mezzogiorno, ospitando circa il 10% della popolazione italiana e vantando come capoluogo la città che fu fino all’Unità d’Italia la capitale del Regno delle due Sicilie, nonché la città più popolosa d’Italia fino agli anni ‘30. Il settore primario riveste un’importanza fondamentale: il territorio molto fertile fa della regione una di quelle con il maggior numero di
Quadri Dipendenti N. N. 883 71.085 435 43.446 1.516 130.882 9.773 502.893 1.893 186.123 14.500 934.429
Dir/dip % 0,20 0,23 0,20 0,31 0,18 0,26
(D+Q)/dip % 1,24 1,00 1,16 1,94 1,02 1,55
••05TERRITORI
17-09-2013
12:48
Pagina 21
prodotti agroalimentari tradizionali riconosciuti dal ministero delle Politiche agricole. Dai pomodori San marzano alla pasta di Gragnano, dalla mozzarella di bufala campana al vino Fiano di Avellino, numerose sono le igp, dop e docg. Anche la pesca riveste un ruolo fondamentale, seppure anche questa non sia pienamente sfruttata. L’industria, prosperosa fino alla metà del secolo scorso, ha poi risentito sempre più del divario con le regioni del Nord, naturalmente più integrate con il Centro Europa, subendo così un continuo processo di deindustrializzazione. Tra i settori principali, restano quello alimentare, meccanico, chimico, logistico e quello del cuoio e della concia delle pelli. Il terziario infine si concentra nel turismo che può contare su una ricchezza artistica e naturale che da sola attira visitatori da tutto il mondo. Nel 2012, secondo i dati diffusi da Federalberghi, la Campania ha registrato un aumento delle pre-
senze del 2,4% in controtendenza con dati nazionali negativi. Purtroppo non basta: secondo il rapporto 2013 di Bankitalia, le stime di Prometeia indicano per la Campania una contrazione del pil del 2,6% nel 2012, ancora maggiore della media italiana (-2,4%). Ormai al quinto anno di recessione, la regione mostra pesanti cali nei flussi di produzione e di investimento e tra il 2008 e il 2012 sono uscite dal mercato circa 8.400 imprese all’anno, equivalenti a un fatturato che pesa circa il 10% sull’economia regionale. Per il 2013 una consistente ripresa è prevista solo dalle imprese con un’elevata quota di export. Dall’avvio della crisi l’incidenza delle esportazioni sul valore aggiunto industriale della regione è aumentata quasi del 20%, ma resta lontana dalla media nazionale. Per accelerare questo processo bisognerebbe innovare, il che nelle imprese campane è significativamente inferiore alla media italiana, anche a parità
di settore e dimensione aziendale. Per quanto riguarda l’occupazione, tra il 2007 e il 2011 qui si è avuto il calo più intenso e prolungato del paese. Nel 2012 il numero di occupati è tornato a crescere, ma a ritmi insufficienti a ridurre l’ampio squilibrio tra domanda e offerta di lavoro. Il tasso di disoccupazione è quindi rimasto il più elevato tra le regioni italiane, soprattutto nella componente femminile. Sempre secondo il rapporto di Bankitalia, a parità di caratteristiche, la retribuzione oraria netta dei lavoratori dipendenti della Campania è di circa il 6% inferiore rispetto al resto del paese. La situazione in cui si trovano i dirigenti del settore privato rispecchia questo scenario. La regione conta 2.417 dirigenti su 124mila (2% del totale) e il rapporto tra dirigenti e dipendenti è solo 0,26%, quando la media nazionale è 0,84%, ma la Lombardia segna 1,6%, seppur ancora lontana da Francia e Germania che hanno 3 dirigenti ogni 100 dipendenti. A livello provinciale Napoli conta 1.577 dirigenti (0,31% il rapporto dirigenti/dipendenti) creando un abisso con Salerno che ne ha 332 (0,18%), Caserta che ne ha 267 (0,20%) e Benevento che ne ha 102 (0,23%). Per quanto riguarda i settori in cui lavorano, i dirigenti campani sono superiori alla media nazionale nei trasporti (12,6% contro 5,9%) e nelle costruzioni (5,9% contro 3,3%). Un altro forte gap emerge nella presenza femminile: 13,9% la media nazionale di dirigenti, solo 9,2% in Campania, con Benevento (18,6%) e Salerno (12,7%) le province più rosa. SETTEMBRE 2013
21
Consumi
NON POSSIEDO, MA
CONDIVIDO La proprietà? Non è più un valore. Quello che più conta oggi è accumulare e condividere esperienze. Benvenuti nella sharing economy
S
HARING ECONOMY E DINTORNI. Il downshifter digitale getta la zavorra. Michael Kelly Sutton ha 26 anni e vive a New York. Negli ultimi tre anni ha acquistato solo due cose importanti: una scrivania e un divano. Il suo appartamento è quasi vuoto, stile casa Steve Jobs quando era single, anche perché ha digitalizzato tutto
quello che si poteva digitalizzare (dai libri ai dvd). Inutile chiedergli se possiede musica (magari anche solo in formato digitale tipo iTunes) perché oggi milioni di brani si ascoltano e condividono con spotify.com. E come si vive così? Meglio, perché per questi ragazzi la proprietà non è più un valore. Accumulare esperienze è il nuovo status symbol. Da ownership a usership. 100% user e 0% owner. Qualcuno parla già di una
Thomas Bialas
nuova specie umana. The O%WNERS: non possiedono nulla ma usano tutto. Ma procediamo con ordine. Le precedenti generazioni sono cresciute con una chiara cultura della proprietà. Di norma si ambiva a possedere un sacco di cose, sia per comodità sia come status symbol. La generazione Y (nati tra il 1980 e il 1995) e la generazione Z (nati dal 1995 in poi) sono invece cresciute con una chiara cultura digitale basata sulla connessione perenne. L’accesso universale immediato (tramite social media e modelli di consumo collaborativo) è meglio, per loro, della proprietà. Ma attenzione a non enfatizzare e glorificare troppo (come fanno molti media) civiltà digitale ed economia della condivisione. Diciamo le cose come stanno senza falsi idealismi. Vita precaria uguale a sharing economy. A guardare bene è forse solo una strategia di autodifesa causata da un fenomeno di sottrazione. Le nuove generazioni se lo ripetono spesso: ho meno futuro, meno sicurezze, meno lavoro, meno garanzie, meno prospettive, meno soldi e meno spazio in casa (spesso quella dei genitori) per accumulare cose.
22
SETTEMBRE 2013
••06CFMT.Bialas
17-09-2013
12:47
Pagina 23
Non a caso molte aziende di noleg-
in un mondo in cui diventa diffici-
gio peer-to-peer sono state fondate
le pensare e pianificare qualcosa
tra il 2008 e il 2010, in seguito alla
per l’arco di una vita? Sono lonta-
crisi finanziaria globale e conse-
ni i tempi in cui si nasceva in un po-
guente boom della disoccupazione
sto, si cresceva, si andava a scuola
giovanile. Al netto della sottrazio-
e si conquistava una professione
ne rimane però il sharity trend, tan-
che durava fino alla pensione, pro-
to osannato e pompato dai profeti
babilmente con lo stesso datore di
della felicità (economica) digitale.
lavoro. Le biografie odierne asso-
Vediamo la tendenza più da vicino.
migliano a un complicato e mute-
Sono lontani i tempi in cui si nasceva in un posto, si cresceva, si andava a scuola e si conquistava una professione che durava fino alla pensione
vole puzzle fatto di infinite opzioLa proprietà limita la mobilità
ni di accesso (e anche insuccesso).
mainstream e appannaggio anche
La proprietà complica ulterior-
Questo ha un effetto drammatico
di grandi imprese. Nel frattempo è
mente la vita complessa. Oggi qui,
sul vecchio concetto di proprietà.
uscito per Hoepli Collaboriamo, il li-
domani lì sta diventando lo slogan
bro directory dei servizi collabora-
di un’intera generazione in peren-
Sharing è mainstream
tivi. All’ultimo “LeWeb”, la confe-
ne viaggio per trovare lavoro e si-
Ho già anticipato il tema delle
renza tecnologica tra le più impor-
stemarsi (e non solo i giovani). La
nuove economie collaborative nel
tanti d’Europa, il tema centrale è
strategia d’obbligo: mantenere
2010 in Weconomy, un libro-blog-
stato “The new sharing economy”.
bassi i costi fissi ed essere il più
movimento realizzato da Logotel
The Economist ha recentemente
possibile flessibili, leggeri e mobi-
in partnership con Cfmt. Di nuo-
pubblicato un’inchiesta dal titolo
li. Più possiedi e meno rapido sei
vo, rispetto a tre anni fa, c’è che la
“Occhi puntati sulla sharing eco-
nei movimenti. O, detto diversa-
sharing economy da fenomeno
nomy” e il Gottlieb duttweiler in-
mente: che cosa accade ai nostri ca-
d’avanguardia e di nicchia (tipico
stitut di Zurigo ha appena dedica-
ri beni e averi personali se si vive
della California) sta diventando
to uno studio al tema. Insomma, SETTEMBRE 2013
23
Consumi più che un segnale di cambiamen-
mo accedere, usare e scambiare ma
to un trend in espansione e conso-
non possedere. Ora questa tenden-
lidamento.
za (iniziata con il file sharing e social media) sta per contaminare an-
Il diktat digitale
che il mondo fisico.
Quando uscì L’era dell’accesso di Je-
Oggi la rete rende più facile e più
remy Rifkin il web era ancora acer-
economica l’aggregazione della
bo e naïf. Il fallimento della new
domanda e dell’offerta. Smartpho-
economy dipese dal fatto che le
ne con mappe e geolocalizzazione
start up di allora accolsero troppi
permettono a chiunque di accede-
“buoni consigli” dalle file della old
re a case, auto, parcheggi o bici in
economy. Ma ora siamo nella fase
condivisione in modo pratico e ra-
tura della condivisione, che dai
matura. L’economia digitale impo-
pido. Non solo. Grazie a internet e
prodotti immateriali (foto, testi,
ne i suoi non negoziabili diktat.
ai device mobili, è diventato facile
musica, video) ora passa ai prodot-
Ovvero: tutto quello che si può di-
sostituire la proprietà con l’accesso
ti materiali (case, bici, vestiti, uten-
e questo per ogni genere di prodot-
sili ecc.). Come confermano molte
to. Ma soprattutto è diventato faci-
ricerche condividiamo ogni anno il
le (anche in termini di costi, sem-
doppio di contenuto dell’anno pri-
pre più abbordabili) organizzare e
ma – perché lo vogliamo e ora pos-
amministrare servizi di sharing e
siamo. In sostanza separarsi dal
booking online su piattaforme agi-
possesso non costituisce più un
li e user friendly. Il consumo colla-
problema. La parola inglese sha-
borativo (vedi collaborativeconsum-
ring significa infatti dividere per
ption.com) di fatto apre nuove pro-
un uso condiviso e partecipato il
spettive al di là del mercato e lo sta-
cui fine è la relazione fra le perso-
to, tra il dare e l’avere.
ne. Con una conseguenza: abbia-
Vogliamo accedere, usare e scambiare ma non possedere. Ora questa tendenza sta per contaminare anche il mondo fisico
mo tutti non di meno, ma di più. La
24
gitalizzare viene digitalizzato e
Nuovi modelli di consumo
sharing economy non è altro che
ogni prodotto o servizio digitale
Il consumo collaborativo diventa
l’espansione delle nostre opportu-
viene immesso sul mercato secon-
sempre più popolare. Non solo
nità di consumo. Ciò che viene
do le regole della sharing economy.
perché è più conveniente e più fa-
scambiato e condiviso non viene
L’esplosione del fenomeno dell’ag-
cile accedere anziché possedere
dal nulla. L’economia della condi-
gregare, classificare, comparare,
prodotti che di norma usiamo po-
visione non avviene in una zona
giudicare, votare, recensire, sugge-
co, ma anche perché è una pratica
franca di nullatenenti. Cosa vuoi
rire, donare, copiare, scambiare,
sociale che rafforza le relazioni esi-
scambiare se non hai nulla da offri-
barattare, partecipare, collaborare
stenti e ne apre di nuove. Tutto ciò
re? Il vero obiettivo, anche se suo-
e condividere tutto quello che si
che facciamo (leggere, guardare,
na paradossale, è possedere di più
può condividere ha una radice
ascoltare, giudicare, commentare o
ma per meno tempo.
profonda: la rete ci abitua a pensa-
comprare) è di default condiviso
re e agire diversamente. Internet è
con amici e conoscenti. Questo
Nuovi modelli di business
un mondo privato dalla proprietà.
porta a nuove abitudini di consu-
La madre di tutti gli esempi. Se
Copyleft o meglio sharing. Voglia-
mo e con il tempo a una nuova cul-
parli di sharing non puoi non par-
SETTEMBRE 2013
lare di Airbnb. La piccola start up californiana è oggi leader mondiale negli affitti turistici. Ovviamente molti ora copiano il modello per gli stessi o altri settori: dalle auto fra privati come Buzzcar fino ad arrivare ai canili “casalinghi” come DogVacay. Imprese e produttori tradizionali non hanno ancora compreso l’enorme potenziale e raramente riescono a sfruttare la sharing economy ai propri fini. Almeno in Italia. All’estero infatti La nona giornata del ciclo fmt.day è dedicata alla sharing economy. La tendenza è nota nel mondo digitale: internet è un mondo privato dalla proprietà. Noleggiare, barattare, scambiare, scaricare, prestare e condividere senza possedere. Questo modus operandi potrebbe presto diventare realtà anche nel mondo fisico con nuovi e sofisticati modelli di business basati sull’economia della condivisione. In scena un team aperto e informale tra cui, in veste di guest speaker, Klaus Æ. Mogensen, senior futurist del Copenhagen institute for futures studies, rinomato centro per gli scenari futuri a cui aderiscono le più importanti imprese del Nord Europa. Parteciperà alla giornata un parterre di manager, giornalisti e testimonianze d’impresa fra cui Renault, LocLoc, Esterni e Marta Manieri, autrice di Collaboriamo, libro-directory dei servizi collaborativi. L’evento, riservato ai dirigenti associati, è il nono fmt.day, nuovo format evento del Future management tools, piattaforma promossa dal Cfmt per distillare e anticipare il futuro che ci attende esplorando tematiche di frontiera in un contesto informale e collaborativo.
i big player comprano o copiano le start up promettenti. General Motors ha investito in RelayRides, Avis si è comprato ZipCar, Bmw e Daimler sperimentano il car sharing con gli innovativi DriveNow e Car2go. Anche molte aziende industriali si sono dovute adeguare al trend dell’accesso. È il caso della tedesca Linde material handling il cui business model è stato per una vita produrre e vendere carrelli elevatori. Oggi buona parte del suo business deriva dal noleggio a lungo termine con punte in Spagna e Francia dell’80%. Share profit models. Condividere profitti con i clienti è un’altra promettente strada. Fra i primi a provarci, almeno nel settore musicale, il gruppo di indie rock Kaiser Chiefs, che per l’album The Future is Medieval ha creato un apposito blog dove i fan possono assemblare la propria ver-
Per informazioni: www.cfmt.it Anna Scirea (ascirea@cfmt.it) 02 5406311
sione, creare una copertina e rivenderla sui social network con un guadagno netto di una sterlina per copia venduta. SETTEMBRE 2013
25
••06CFMT.Bialas
17-09-2013
12:47
Pagina 26
Consumi
Condividere profitti con i clienti: nel settore musicale, il gruppo Kaiser Chiefs per l’album The Future is Medieval ha creato un blog dove i fan possono assemblare la propria versione, creare una copertina e rivenderla sui social network con un guadagno di una sterlina per copia.
as a Service (SaaS), Infrastructure as
caso del settore bancario. L’ulti-
a Service (IaaS) e Talent as a Service
mo baluardo del fordismo ottuso.
(TaaS). Quasi tutto può essere af-
Non c’è niente che vada per il
fittato, condiviso o preso in presti-
verso giusto: prodotti obsoleti,
to. Sta per affermarsi il modello
servizi obsoleti, linguaggio obso-
Servolution:
Everything as a Service (EaaS).
leto, filiali (a parte qualche tenta-
la rivoluzione dei servizi
Il passaggio da ownership a user-
tivo di restyling, ma solo forma-
Una nuvola di servizi incombe
ship (accesso anziché possesso)
le) obsolete e ovviamente perso-
sulle nostre teste. Non è solo que-
influenzerà non solo produzione
nale obsoleto (stile quello della
stione di cloud o dei vari Software
e distribuzione ma anche il setto-
banca di Mary Poppins). Questo
re finanziario e assicurativo, non-
in Italia.
ché lo sviluppo della città (o me-
All’estero invece qualcosa di in-
glio delle smart city). Nuovi mo-
teressante è stato fatto da www.fi-
delli di business sorgeranno e
dor.de, www.peoplelikeu.com.au e
nuovi attori, forse provenienti da
www.simple.com. Ma non basta.
settori inaspettati, si sfideranno
La futura banca “servoluta” do-
con quelli esistenti.
vrebbe osare un format di co-ban-
Questo fenomeno è già ben chia-
king. La banca (almeno la sua
ro in due macro settori: quello
versione fisica) potrebbe assomi-
dell’auto e quello della casa. Pos-
gliare a una fabbrica che nessuno
siamo immaginarci per il futuro
più conosce. In sostanza un luo-
sofisticati mobility e housing ser-
go aggregatore di servizi finan-
vice provider che non vendono
ziari di tutte le banche (share spa-
più solo prodotti, ma piattaforme
ce) stile www.mint.com o www.mo-
di servizi e soluzioni. E non è det-
neymeets.com.
to che siano i big player. Perché
A quel punto basta un bancomat
spesso dormono della grossa. È il
per tutti i brand bancari.
FARE IMPRESA SENZA RISORSE La storia di Canonical è esemplare e dimostra una nuova verità: non bisogna possedere risorse finanziarie per avviare una grande impresa (nella fattispecie: produzione on demand di un nuovo e sofisticato smartphone su tecnologia open source Linux) e neppure prostrarsi ai piedi del bancario di turno per ottenere un prestito. Basta (si fa per dire) tentare di raccogliere in 30 giorni 30 milioni e passa di dollari con il crowdfounding, una delle leve finanziarie della sharing economy. Alla fine non ce l’hanno fatta ma resta il record: quasi 13 milioni raccolti sulla piattaforma di crowdfounding IndieGoGo.
26
SETTEMBRE 2013
䡵
••06CFMT.Bialas
17-09-2013
12:47
Pagina 27
••07INTERVISTA.senzasoldi
17-09-2013
12:46
Pagina 28
LE TASCHE (VUOTE) DEGLI ITALIANI WALTER PASSERINI
Giornalista specializzato in economia, ha ideato e diretto Corriere Lavoro, settimanale del Corriere della sera. Attualmente è editorialista de La Stampa e cura le pagine dedicate al lavoro.
MARIO VAVASSORI
Intervista
È stato fondatore e amministratore delegato di Od&M Consulting e si è sempre occupato di risorse umane e retribuzioni.
Roberta Roncelli
28
SETTEMBRE 2013
I soldi non fanno la felicità, ma aiutano. Soprattutto in momenti di crisi come questo. Il lavoro è in declino e i bassi stipendi ne sono la conferma: gli italiani che raggiungono la soglia dei mille euro al mese devono ritenersi fortunati. Una situazione in antitesi, certo, con quella di pochi top manager, le cui retribuzioni smisurate accentuano maggiormente il divario tra i ricchi e i poveri. In un contesto di generale indifferenza, negli ultimi dieci anni la forte perdita del potere d’acquisto ha colpito tutte le retribuzioni, favorendo l’arresto dei consumi e degli investimenti. Cosa fare dunque? Ne parliamo con il giornalista Walter Passerini e con il fondatore di Od&M Consulting Mario Vavassori, autori del volume Senza Soldi, in cui vengono proposti gli interventi “urgenti” che, a loro parere, servirebbero per uscire dall’impasse e rilanciare la produttività del paese.
WALTER PASSERINI
condo cui il lavoro è uno scambio
Come è cambiato il valore dei
tra alti valori e minori stipendi e in-
soldi?
fine culture espressive per le quali
«Ci sono culture diverse nell’af-
il lavoro è un’opportunità per di-
frontare il binomio soldi & lavoro:
mostrare competenze e capa-
culture strumentali che vedono il
cità, con un
lavoro come un mezzo per avere
premio ai
una retribuzione, culture etiche se-
risultati. In tempi
••07INTERVISTA.senzasoldi
17-09-2013
12:46
Pagina 29
di crisi prevalgono ovviamente le culture strumentali.
)
pendi variabili, a vantaggio del merito e della produttività. Tutto ciò potrebbe innescare un primo
Nel libro suggerite delle linee
circolo virtuoso per imprese,
d’azione che governo e istitu-
persone e consumi. Poi bisogne-
zioni dovrebbero intraprende-
rebbe rivedere le politiche di re-
re per ridare dignità al lavoro.
munerazione complessive, or-
Quali le sfide più importanti?
mai vecchie e desuete».
«I modi sono tanti. Bisogna ridare potere d’acquisto, la cui perdita in
Perché il lavoro è pagato poco e
questi dieci anni ha colpito le re-
le tasse sono tra le più alte d’Eu-
tribuzioni di tutti: operai,
ropa?
impiegati, quadri e di-
«Siamo riusciti in Italia a compie-
rigenti. Bisogna
re un doppio miracolo: avere le re-
ridurre i dif-
tribuzioni nette più basse d’Euro-
ferenziali re-
pa e avere il costo del lavoro più
tributivi nel
elevato d’Europa. Il lavoro è paga-
pubblico
to poco perché ha perso importan-
e nel privato,
za e valore, anche culturale, a van-
senz’altro ec-
taggio di altri fattori. E perché si è
cessivi. È fonda-
appiattito nelle fasce medie e bas-
mentale ridare os-
se, perdendo i legami con la per-
sigeno a persone e
formance individuale, di gruppo
imprese mediante
e di azienda».
un intervento strutturale sul cuneo fiscale. Ci vuole coraggio e non poche risorse».
Chi sono i sottopagati d’Italia e chi fra questi se la passa peggio degli altri?
E come si può intervenire?
«I sottopagati sono coloro che
«La riduzione del cuneo fiscale è
svolgono lavori esclusivamente
un processo che va riavviato su-
esecutivi e generici, ma anche la-
bito, stabilendo alcune tappe di
vori intellettuali e professionali.
avvicinamento. Occorre però in-
Pensiamo ai giovani laureati e ai
tervenire rapidamente in due di-
giovani professionisti. Inoltre,
rezioni: ridurre le aliquote più
sono sottopagati i lavori ad alta
basse, quelle del 23% e del 27%,
utilità e valore sociale, come gli
defiscalizzare maggiormente i
infermieri professionali e gli in-
premi di risultato, ovvero gli sti-
segnanti. La realtà è che il mondo del lavoro è schiacciato tra 700
SETTEMBRE 2013
29
••07INTERVISTA.senzasoldi
17-09-2013
12:46
Pagina 30
Intervista e 1.500 euro al mese. Difficile sti-
manuali, artigiane e imprendito-
zioni, come quello avvenuto nel-
molare la motivazione».
riali».
l’ultimo decennio, è fortemente influenzato dalla capacità del sistema
I giovani sono davvero choosy o
Come si misura l’andamento del-
produttivo di produrre ricchezza.
sono disponibili a tutto pur di tro-
le retribuzioni e quali sono i fatto-
In altri termini i trend degli stipen-
vare un lavoro?
ri di influenza prevalenti?
di hanno fedelmente rispecchiato l’andamento dell’economia».
«Tutte le ricerche, anche le più in-
«Abbiamo elaborato oltre 1,7 milio-
sospettabili, ci dicono che i gio-
ni di profili retributivi raccolti nel
vani si danno da fare. Certo, so-
corso degli ultimi dieci anni, secon-
no più fragili rispetto ad altre ge-
do alcuni criteri: il principale ri-
Conta ancora molto la differenza di
nerazioni, perché sono stati abi-
guarda il confronto con l’andamen-
genere tra uomo e donna nel mer-
tuati a non fare troppa fatica. Si
to dell’inflazione, sia quella rias-
cato del lavoro?
nota comunque una relativa di-
sunta nell’indice generale dei prez-
«La distanza delle buste paga tra
sponibilità ad andare anche al-
zi, Nic, cioè il paniere, sia quella che
donne e uomini è rimasta presso-
l’estero, non come se fosse solo
comunemente viene indicata come
ché invariata negli ultimi dieci an-
una condanna, ma per fare espe-
il carrello della spesa, cioè l’anda-
ni. Abbiamo però assistito a una
rienza. La retorica della fuga dei
mento dei prezzi dei beni di mag-
crescente capacità delle donne di
cervelli non li aiuta. Bisogna infi-
gior consumo. L’andamento verso
rimanere “attaccate” al proprio la-
ne rivalorizzare le professioni
l’alto o verso il basso delle retribu-
voro, anche con una retribuzione
MARIO VAVASSORI
SENZA SOLDI Walter Passerini, Mario Vavassori, Chiarelettere, pagg. 248, € 13,90. Una fotografia scattata da Od&M Consulting sulle remunerazioni di dirigenti, quadri, impiegati e operai nel decennio 2002-2012, con oltre 1,7 milioni di profili retributivi. L’indagine presentata è la più grande su questo tema.
stabile o addirittura in diminuzione, soprattutto negli ultimi anni. La loro resistenza è più elevata rispetto a quella dei maschi. Qual è stato in generale l’andamento degli stipendi nell’ultimo
È una vera ragnatela, secondo la
decennio? Hanno tenuto il passo
logica dello scambio: “Io do una
con l’inflazione?
poltrona a te nel mio cda e tu dai
«Mediamente tutti gli stipendi dei
un posto a me nel tuo”. E poi ci
lavoratori dipendenti hanno perso
Chi sono i manager italiani e qual
sono gli altri manager, dove rien-
tra l’8 e il 10% in potere d’acquisto;
è la differenza retributiva tra top e
trate anche voi: nel privato poco
le categorie che hanno subito mag-
non?
più di 120mila, con una retribu-
giormente il decremento sono stati
«Emergono in modo evidente due
zione media lorda annua di
gli impiegati. Il logoramento ha
tipologie: i top manager e gli altri
110mila euro».
colpito tutti ed è ancora in corso».
manager. I primi sono un mondo a parte. Una zona franca, in cui so-
Le retribuzioni dei dirigenti privati
stano, si muovono e lavorano le fi-
hanno una giusta proporzionalità
«È la quota collegata al raggiungi-
gure professionali meglio pagate,
con quelle degli altri lavoratori?
mento degli obiettivi, la parte del-
in Italia qualche centinaio. Dal fal-
«Da oltre un decennio il rapporto
lo stipendio di un dipendente an-
limento di Lehman Brothers c’è
tra la retribuzione di un dipenden-
corata ai risultati. Anche in questo
stata un’intensa emanazione di
te inquadrato come impiegato ri-
caso, soprattutto a partire dal
norme sul tema della remunera-
spetto a quella di un quadro è di
2008, la quota variabile si è ridi-
zione dei vertici aziendali (dalla
uno a due e rispetto a quella di un
mensionata in modo significativo,
Commissione europea, dal Finan-
dirigente è di uno a quattro. L’ano-
attestandosi per i dirigenti intor-
cial stability board, dagli organi di
malia non è nella retribuzione del
no al 10%. Negli anni migliori del
controllo come l’Isvap per le assi-
dirigente, considerata da alcuni co-
decennio, il 2004 e il 2005, era in-
curazioni, dalla Consob per le
me troppo elevata, ma in quella del
torno al 15%. Il calo è chiaramen-
aziende quotate, dalla Banca
lavoratore, che è troppo bassa, so-
te legato a obiettivi di fatturato,
d’Italia per il mondo del credito,
prattutto se si considera il netto».
sempre più difficili da raggiunge-
fino al recente “Remuneration sta-
re in tempi di crisi».
tement”). E i primi effetti si vedo-
Una proposta di legge della Cisl
no, ma… ancora oggi siamo in
vuole mettere un limite alle super
In quali regioni d’Italia i dirigenti
presenza di manager con il dono
retribuzioni dei top manager. Tro-
guadagnano di più?
dell’ubiquità».
va giusto che lo stato fissi un tetto
Cos’è la retribuzione variabile?
«Anche in questo caso i dirigenti risentono delle caratteristiche ter-
agli stipendi? In che senso?
«Se la proposta serve per far discu-
ritoriali del nostro sistema pro-
«È molto frequente la presenza di
tere può andare bene; se invece si
duttivo e dei servizi. Sicuramente
manager in un cda con una fun-
prefigge l’introduzione tout court
guadagnano di più nel Nord d’Ita-
zione esecutiva e in un altro cda
di nuovi limiti pensando di risolve-
lia, con una differenza con il Sud
con una funzione di secondo pia-
re alla radice le disuguaglianze so-
di oltre 15.000 euro, pari al 13%».
no o con un incarico di controllo.
ciali ci vuole ben altro».
䡵 SETTEMBRE 2013
31
••08ATTUALITA.VILLANI
17-09-2013
12:45
Pagina 32
Società
TUTTA LA V SUI CIBI
SPAZZATURA Dolciumi, snack & co: un libro svela i retroscena dell’industria alimentare e le strategie adottate nei laboratori dei “prodotti Frankenstein”
“S
EDUCE, SEDUCE, SEDUCE tre volte…” diceva la voce di Carosello anni ’60 a proposito di una saponetta. Qui però non è di sapone che si parla, ma di altri prodotti ai quali il vecchio slogan si addice molto. Qualche mese fa è uscito negli Stati Uniti il
nuovo libro (entro fine anno si prevede l’edizione in Italia) del vincitore del premio Pulitzer 2010 Michael Moss, il cui titolo richiama lo spot di Carosello: Salt, sugar, fat: how the food giants hooked us (letteralmente “Sale, zucchero, grasso: come i giganti alimentari ci hanno agganciato”) ma più appropriato sarebbe: come le multinazionali dell’industria alimentare ci hanno sedotto.
Domenico Villani
Si tratta di un libro che denuncia le responsabilità delle grandi multinazionali alimentari per i danni alla salute e per la dipendenza provocata da prodotti di largo consumo, come ad esempio le patatine fritte confezionate, che hanno poco a che fare con le patate vere e che, tra l’altro, sono uno dei cibi ipercalorici più malsani. L’autore, dopo quasi quattro anni di ricerche, centinaia di colloqui con dirigenti e dipendenti di grandi industrie alimentari, con chimici, nutrizionisti, studiosi del comportamento, esperti di marketing e lobbisti, ricostruisce in che modo, nei laboratori delle industrie, sono stati creati in brevissimo tempo, a partire da cibi veri, dei prodotti artificiali pieni di zucchero, sale e grassi. Sebbene questi tre prodotti, nella loro forma pura, non abbiano mai mandato in estasi nessuno, opportunamente studiati, sfruttati, adattati e combinati possono produrre danni impensabili. Il trucco escogitato dalle industrie alimentari è quello di sfruttare le peculiarità di questi tre ingredienti e i risultati dimostrano una bravura notevole.
32
SETTEMBRE 2013
••08ATTUALITA.VILLANI
17-09-2013
12:45
Pagina 33
A VERITÀ Zucchero, sale e…
I neonati reagiscono con piacere
so il sudore, e non sempre riusci-
Prendiamo lo zucchero: in natura
quando gli si mette in bocca qual-
vano a reintegrarlo. Ma l’assun-
il sapore dolce contraddistingue
che goccia di una soluzione zucche-
zione di sale stimola la distribu-
soprattutto gli alimenti ricchi di
rata, non altrettanto se la soluzione
zione della dopamina nel dience-
calorie e per i nostri antenati,
è salina, in quanto il gusto del sale
falo, un effetto che spingeva gli
avendone estremo bisogno, era
si sviluppa successivamente.
uomini delle caverne a ricostitui-
consigliabile fare un largo uso di
Ed eccoci appunto al sale: sappia-
re le loro riserve di sale. In altri ter-
tutta la frutta dolce che trovavano.
mo che nel Medioevo era talmen-
mini, il nostro corpo dispone di un
Questo aspetto della biologia evo-
te raro e prezioso che diverse fu-
sistema di ricompensa che garan-
lutiva viene associato poi al suo po-
rono le città che costruirono le lo-
tisce la nostra voglia di sale, a vol-
tenziale di assuefazione, non certo
ro fortune proprio su quello che
te anche in quantità eccessive. E
paragonabile a quello delle droghe,
veniva chiamato “oro bianco”.
l’industria ha capito da tempo co-
ma sufficiente perché la maggior
Addirittura serviva da moneta
me trarre il massimo del profitto
parte delle persone ceda alle im-
(da cui “salario”) e fu una delle
da istinti umani antichissimi.
mancabili tentazioni del gusto del
prime sostanze usate per conser-
Oggi, infatti, quasi tutti assumia-
dolce. In aggiunta, non è da trascu-
vare gli alimenti. L’evoluzione ha
mo più sale del necessario, e solo
rare il fatto che molte industrie uti-
iscritto questa predilezione per il
il 10% circa proviene dalla saliera:
lizzano come zucchero l’amido che
sale nei nostri circuiti cerebrali più
il resto si annida nei pasti precotti
primitivi. I nostri ante-
e in molti prodotti di cui sono pie-
fa aumentare e poi rapidamente scendere la gli-
nati, vivendo in un
cemia, stimolando
clima caldo, perde-
così l’appetito.
vano ogni giorno molto sale attraver-
ni gli scaffali dei supermercati.
Nei laboratori delle industrie sono stati creati in brevissimo tempo, a partire da cibi veri, dei prodotti artificiali pieni di zucchero, sale e grassi
SETTEMBRE 2013
33
••08ATTUALITA.VILLANI
17-09-2013
12:45
Pagina 34
Società
Un prodotto che si vende in grande quantità non può essere troppo buono. Gli esperti chiamano questa legge, apparentemente paradossale, “sazietà sensorio-specifica”
34
pasta è per motivi puramente bio-
legge del mercato. Ma c’è da
chimici. Ma il grasso determina an-
chiedersi se questa politica non
che la consistenza degli alimenti, la
vada limitata in qualche modo.
sensazione che ci danno in bocca.
Allora sono diverse le domande
È raro osservare persone a cui pia-
che si pongono: è giusto permet-
ce versarsi in bocca una bustina di
tere ai produttori di mettere a ri-
zucchero, ma nella giusta combi-
schio intenzionalmente, o addi-
nazione con il grasso, lo zucchero
rittura dolosamente, la salute dei
può diventare irresistibile: si pen-
consumatori, lanciando sul mer-
si al gelato o alla cioccolata!
cato prodotti che creano dipen-
Insomma, i cibi industriali sono
denza? È accettabile che il busi-
composti da tanti di quegli strati
ness plan delle moderne indu-
di grasso, zucchero e sale che sot-
strie alimentari consiste nel pro-
to è difficile trovarci ancora del ci-
durre miscele di grasso, zucche-
bo vero. A questo punto ci si può
ro e sale, per renderle disponibi-
chiedere: come mai davanti a que-
li 24 ore al giorno a ogni angolo
sti cibi è difficile resistere?
di strada e farlo sapere a tutti con una campagna promozionale ba-
Come si muove
sata sulle emozioni?
l’industria alimentare
Che fare quando gli scienziati ar-
È opportuno precisare una rego-
rivano alla conclusione che il con-
la che l’industria alimentare ha
sumo di massa di alimenti indu-
fatto propria: un prodotto che si
striali a basso prezzo ha provoca-
vende in grande quantità non
to una vera e propria pandemia:
può essere troppo buono. Gli
l’obesità?
esperti chiamano questa legge,
A queste domande Robert Lustig,
Per esempio, un’abbondante do-
apparentemente paradossale, “sa-
che insegna pediatria clinica al-
se di sale sulla superficie di certi
zietà sensorio-specifica”. Significa
l’Università della California a San
alimenti attiva il meccanismo
che il cervello umano, quando
Francisco, diventato famoso gra-
neuronale della ricompensa; bliss
viene inondato da stimoli gusta-
zie a una conferenza intitolata
point o “punto di beatitudine” è
tivi troppo marcati, reagisce atte-
“Zucchero: l’amara verità”, ri-
il nome che le aziende danno al-
nuando il desiderio di ripetere
sponde proponendo un parallelo
la dose di sale che procura il mas-
l’assunzione del cibo che li pro-
con la campagna contro le sigaret-
simo “piacere”.
voca. Se poi alla regola sopra ci-
te degli anni Sessanta. Secondo
Infine ci sono i grassi, la terza
tata aggiungiamo che il cibo non
lui la battaglia contro l’industria
esca usata dall’industria alimen-
alterato è più costoso, riusciamo
alimentare dovrebbe seguire esat-
tare. I grassi in primo luogo fan-
a comprendere il successo di me-
tamente lo stesso copione usato
no da veicolo ai sapori, perché
rendine e patatine.
per il tabacco, poiché in entrambi
molte sostanze aromatiche sono
Non si può rimproverare l’indu-
i casi, infatti, si tratta di una que-
solubili nei grassi.
stria alimentare se cerca di ren-
stione di vita o di morte, poiché
Se uno schizzo di panna liquida
dere appetitosi i suoi prodotti o
«non è che le aziende alimentari
migliora il gusto di un sugo per la
di incoraggiarne il consumo: è la
mettono sul mercato prodotti ir-
SETTEMBRE 2013
••08ATTUALITA.VILLANI
17-09-2013
12:45
Pagina 35
Manager@eat, il gruppo di lavoro di Manageritalia Roma
resistibili», ma «è che questi prodotti sono tossici e la gente ne muore». Educare a una sana alimentazione Mi viene in mente una delle 64 regole per mangiare bene indicate nel “Breviario di resistenza alimentare” del giornalista, scrittore e professore all’Università di Berkley, Michael Pollan: evitare cibi con ingredienti che un bambino di terza elementare non riuscirebbe a pronunciare. Le soluzioni sopra indicate non sono risolutive e sufficienti. I fumatori, infatti, continuano a esserci nonostante le indicazioni obbligatorie sui pacchetti di sigarette e per l’industria alimentare la confusione per il continuo scambiarsi di posto dei nutrienti a ogni nuova ricerca rappresenta un’ottima
Il Gruppo di lavoro nasce nell’aprile 2011 e si pone l’obiettivo di condividere e divulgare tra i propri associati un consumo alimentare critico, consapevole e socialmente responsabile. Lo fa diffondendo la storia e l’ubicazione delle tradizioni enogastronomiche italiane, apprezzando realtà imprenditoriali di eccellenza e giovanili, prendendo coscienza delle ricadute sociali e ambientali delle proprie scelte e stili di vita.
Cosa fa Laboratori del gusto: momenti didattici gestiti da docenti qualificati sull’origine storica dei prodotti trattati, dove vengono descritte le loro caratteristiche nutrizionali e organolettiche, dove si forniscono informazioni utili a un consumo appropriato e al riconoscimento di un prodotto di qualità. Cene e viaggi a tema: incontri con prodotti e produttori locali privilegiando piccole realtà di eccellenza e giovani imprenditori coraggiosi che abbiano intrapreso la difficile strada dell’agroalimentare consapevole, sostenibile e socialmente responsabile. Eventi speciali: workshop, convegni, seminari, tavole rotonde di volta in volta stabiliti sulla base di argomenti di interesse prevalente nell’ambito dell’alimentazione, in stretta relazione al principio di consapevolezza e responsabilità sociale.
Il gruppo sta organizzando per il mese di novembre un workshop sugli sprechi alimentari. Maggiori dettagli sul prossimo numero della rivista e sul blog crisiesviluppo.manageritalia.it.
fonte di guadagno, potendo strombazzare le proprietà benefiche sull’etichetta, facendo leva sulle ultime scoperte.
Per farlo occorre cambiare comple-
gna di più con il trattamento del-
La morale è che ai giorni nostri
tamente atteggiamento e approc-
le malattie croniche piuttosto che
mangiare è diventata una cosa
cio con il cibo: una vera rivoluzio-
con la loro prevenzione.
complicatissima, sebbene sia la
ne culturale. Cambiare abitudini è
più elementare delle attività uma-
una delle cose più difficili per gli
ne. Siamo bersagliati di consigli
esseri umani, mentre è più facile la-
medici presenti nei libri di diete,
vorare con coloro i cui comporta-
nei servizi di giornali e televisivi
menti e abitudini non li hanno an-
sull’ultima scoperta dei nutrizio-
cora “costruiti”: i bambini.
nisti, da raccomandazioni del mi-
Da loro bisogna cominciare e/o ri-
nistero della Salute, da slogan sa-
cominciare, facendo però molta
lutistici ecc.
attenzione a due fattori avversi a
Una cosa è certa: qualcosa cambie-
una sana formazione: l’industria
rà solo quando i consumatori im-
alimentare investe molti soldi per
pareranno a guardare le cose da
attirare soprattutto bambini e ra-
mangiare sotto una luce diversa.
gazzi; l’industria sanitaria guada-
䡵
Una delle 64 regole per mangiare bene indicate nel “Breviario di resistenza alimentare” da Michael Pollan è evitare cibi con ingredienti che un bambino di terza elementare non riuscirebbe a pronunciare
SETTEMBRE 2013
35
••08ATTUALITA.VILLANI
17-09-2013
12:45
Pagina 36
••S.ASSIDIR.OK.7.ultimo
17-09-2013
12:35
Pagina 1
7
LE COPERTURE PREVIDENZIALI Le prestazioni previste dal nostro contratto
SUPPLEMENTO DIRIGENTE SETTEMBRE 2013
SPECIALE ASSIDIR
1
••S.ASSIDIR.OK.7.ultimo
17-09-2013
12:35
Pagina 2
Concludiamo gli approfondimenti relativi alle tutele previste dal nostro contratto. Ricordiamo che lo schema riepilogativo è stato pubblicato sul numero di ottobre 2012 consultabile anche online. In questo articolo ci concentriamo sulle coperture previdenziali a disposizione degli associati Manageritalia.
Di solito non si pensa al momento del pensionamento come a un evento “rischioso”, ma oggi più che mai questo è un aspetto su cui occorre concentrarsi per evitare di trovarsi in situazioni di difficoltà una volta cessata l’attività lavorativa. Per questo motivo il nostro contratto riserva una notevole attenzione al problema previdenziale e ha individuato due soluzioni di previdenza complementare e integrativa, riservate ai dirigenti associati in aggiunta alle prestazioni Inps previste dalla legge per tutti i lavoratori, rispettivamente prestate dal Fondo Mario Negri e dall’Associazione Antonio Pastore. La loro finalità è di colmare il “gap previdenziale”, cioè la differenza tra la pensione Inps e l’ultima retribuzione percepita come lavoratore, un divario che tende inevitabilmente ad aumentare per effetto delle riforme del sistema previdenziale che si sono susseguite negli ultimi anni.
I TRE PILASTRI PREVIDENZIALI DEI DIRIGENTI DEL TERZIARIO Lo scenario pensionistico riservato ai dirigenti Manageritalia si basa su tre pilastri rappresentati da Inps, Fondo Mario Negri e Associazione Antonio Pastore.
1. LA PREVIDENZA OBBLIGATORIA: L’INPS
L’inserto è consultabile sui siti www.manageritalia.it (comunicazione e stampa >> approfondimenti >> tutele su infortuni e altro) e www.assidir.it (sezione Dirigenti).
2
SPECIALE ASSIDIR
Il primo pilastro è la previdenza pubblica gestita dall’Inps, che prevede la possibilità di accedere al sistema pensionistico tramite due strade, la pensione di vecchiaia e quella anticipata per anzianità. La pensione di vecchiaia prevede una combinazione di due requisiti, cioè un minimo di 20 anni di versamento dei contributi (anzianità contributiva) e il raggiungimento di una determinata età anagrafica, che per il 2013 è pari a 66 anni e 3 mesi oppure a 62 anni e 3 mesi per le lavoratrici dipendenti del settore privato. Per effetto della Riforma Fornero del sistema previdenziale, al pensionamento anticipato per anzianità si può accedere, indipendentemente dall’età anagrafica, solo una volta raggiunto il requisito di anzianità contributiva di 42 anni e 5 mesi per gli uomini e di 41 anni e 5 mesi per le donne. Inoltre, tutti i requisiti anagrafici e contributivi saranno soggetti a un periodico adeguamento sulla base del mutamento dell’aspettativa di vita sulla base dei dati registrati dall’Istat.
••S.ASSIDIR.OK.7.ultimo
17-09-2013
12:35
Pagina 3
CONVENZIONE ANTONIO PASTORE PROSECUZIONE VOLONTARIA: una scelta che si adatta alle esigenze personali La prosecuzione volontaria, oltre a non richiedere requisiti di sorta – è sufficiente avere cessato la qualifica di dirigente – è molto flessibile a livello di importo e di garanzie poiché prevede sia l’intero pacchetto di prestazioni, sia la riduzione del capitale differito sia, infine, le sole coperture assicurative. Il prosecutore volontario ha la possibilità di modificare la propria Con le ultime riforme ci si trova, quindi, di fronte a un allungamento del periodo lavorativo e contributivo, con la tendenza ad andare in pensione, in un futuro alquanto prossimo, al raggiungimento dei 67 anni di età, valore addirittura superiore a quello previsto nel resto d’Europa, dove l’età per il pensionamento di vecchiaia solo in rari casi supera i 65 anni. Non procediamo a ulteriori approfondimenti perché una trattazione esauriente della tematica è stata pubblicata nel numero di aprile 2013 di Dirigente cui rimandiamo, così come al sito internet dell’ente www.inps.it.
2. LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE DEL FONDO MARIO NEGRI Il secondo pilastro è rappresentato dalla previdenza complementare. Si tratta di una forma di accantonamento pensionistico aggiuntivo a quello pubblico, soggetto a regole generali stabilite da una serie di interventi normativi, tra cui in ultimo il decreto legislativo 252 del 2005. Il ricorso alla previdenza complementare viene promosso e incentivato dal legislatore per far fronte alle crescenti difficoltà da parte dell’Inps e, di conseguenza, dello Stato, di erogare prestazioni pensionistiche adeguate. La normativa di legge e il Regolamento specifico del Fondo Mario Negri sono molto articolati, per cui ci limiteremo a riepilogare i principali punti salienti con l’obiettivo di identificare il tipo di prestazione pensionistica, mentre ci dedicheremo analiticamente all’Associazione Antonio Pastore.
Le prestazioni Sono erogate a fronte di due requisiti. Il primo è percepire la pensione di vecchiaia o di anzianità dall’Inps. Il secondo è avere versato, alla data del pensionamento, almeno 12 anni di contributi (anzianità contributiva), termine ridotto di un anno ogni biennio (dal 2015 sarà pari a 11 anni) fino ad arrivare al valore minimo di 5 anni. È possibile, una volta maturati i requisiti per la prestazione, richiedere la liquidazione:
scelta durante il periodo di contribuzione e comunque di interrompere in qualsiasi momento, con eventuale richiesta di riscatto totale o parziale. Per aderire alla prosecuzione volontaria è necessario contattare Assidir o compilare direttamente la modulistica presente nell’area riservata del sito www.assidir.it.
al 100% sotto forma di rendita (calcolata in base al capitale maturato e moltiplicato per un coefficiente di trasformazione); parte in rendita e parte in capitale (max 50% del maturato); al 100% in forma capitale.
Un’ulteriore possibilità: versare il tfr al Fondo Mario Negri A partire dal 2007 è possibile versare il proprio tfr al Fondo Mario Negri, scegliendo anche la linea di investimento tra i comparti “garantito”, “bilanciato medio termine” e “bilanciato lungo termine”, mentre per i contributi ordinari è prevista un’unica gestione. Per maggiori dettagli sui rendimenti realizzati alla favorevole fiscalità applicata o alle anticipazioni rimandiamo a www.manageritalia.it e www.fondonegri.it, nonché ai numerosi articoli periodicamente pubblicati anche sulla rivista Dirigente.
3. LA PREVIDENZA INTEGRATIVA INDIVIDUALE DELL’ASSOCIAZIONE ANTONIO PASTORE Il terzo pilastro dei dirigenti Manageritalia è offerto dall’Associazione Antonio Pastore, realizzato tramite una polizza assicurativa di capitale differito rivalutabile che si affianca alle altre coperture di rischio. Questa garanzia è in pratica un “piano di accumulo di capitale”: alla fine del periodo di contribuzione il dirigente dispone di un capitale che comprende i premi versati e la rivalutazione ottenuta anno per anno dall’apposita gestione finanziaria costituita da un pool di imprese di assicurazione. Del contributo complessivo annuo di € 5.267,86 versato all’Associazione Antonio Pastore la quota maggiore è proprio destinata alla polizza di capitale differito, il cui premio cambia in relazione all’età.
Gestione separata dei premi, rendimenti e certificazione Per dare la rivalutazione agli assicurati, i premi vengono investiti dalle imprese di assicurazione in apposita gestioSPECIALE ASSIDIR
3
••S.ASSIDIR.OK.7.ultimo
17-09-2013
12:35
Pagina 4
I VERSAMENTI FACOLTATIVI AGGIUNTIVI La Polizza Capitello Viste le condizioni favorevoli della polizza capitale differito della Convenzione Antonio Pastore, Assidir mette a disposizione una polizza individuale che ricalca quanto previsto dal contratto per i dirigenti in attività. I dirigenti e gli ex dirigenti hanno la possibilità di versare liberamente delle somme (una tantum o ricorrenne separata, totalmente distinta dalle loro altre attività, annualmente sottoposta a certificazione da parte di società di revisione iscritte all’apposito albo. La gestione produce un risultato finanziario che le imprese riconoscono all’assicurato con una trattenuta pari allo 0,5% (la media di mercato è tra 0,9 e 1,2%). Annualmente viene inviato agli assicurati un estratto conto che riporta la specifica dei contributi versati, la somma lorda liquidabile al 31 dicembre precedente e la rivalutazione riconosciuta all’assicurato.
Consolidamento del capitale e rendimento minimo garantito La forma assicurativa di capitale differito si distingue dagli altri tipi di investimento (fondi, azioni ecc.) principalmente per due aspetti. Il consolidamento annuale del capitale maturato: con ciò s’intende che il capitale maturato a una certa data non potrà mai essere inferiore a quello dell’anno precedente, per cui il rischio finanziario che solitamente grava sul sottoscrittore viene assorbito dall’impresa di assicurazioni. Un rendimento minimo garantito, oggi pari al 2%: se l’impresa di assicurazione ottiene dai propri investimenti un rendimento inferiore al 2%, il capitale di ogni assicurato verrà comunque aumentato del 2%.
ASSIDIR SERVIZIO CONVENZIONI PER I DIRIGENTI tel. 02277981 EX DIRIGENTI, QUADRI, FAMILIARI E PROFESSIONAL numero verde 800401345 Via A. Stoppani 6 20129 Milano info@assidir.it w w w. a s s i d i r. i t
4
LE PRESTAZIONI: riscatto totale, parziale, rendita e differimento L’unico requisito necessario per poter richiedere la prestazione è l’aver cessato la propria qualifica di dirigente, per qualsiasi causa (pensionamento, cambio di attività, passaggio alla libera professione ecc.), indipendentemente dai requisiti anagrafici, dal numero di anni di contribuzione o dall’essere percettore di pensione dall’Inps. L’assicurato non più dirigente può quindi richiedere il riscatto totale del capitale, cioè la restituzione dell’intero capitale maturato, che sarà pari alla somma dei premi versati durante il periodo di contribuzione e delle relative rivalutazioni ottenute fino al momento della liquidazione. Oppure potrà richiedere la liquidazione di una parte del capitale maturato (il riscatto parziale, che può essere ri-
SPECIALE ASSIDIR
ti) che saranno rivalutate con le stesse modalità della Convenzione Antonio Pastore. Per maggiori informazioni www.assidir.it (sezione Dirigenti >> Linea Famiglia >> Versamenti Facoltativi Aggiuntivi “Capitello”) oppure numero verde Assidir 800401345. chiesto anche dai prosecutori volontari), con alcune limitazioni sull’importo e la frequenza della richiesta. L’ex dirigente può optare di convertire il capitale liquidabile in forma di rendita, di importo variabile a seconda dei percettori e della forma scelta, che può essere: vitalizia, che si estingue cioè con la morte dell’assicurato; reversibile, cioè l’assicurato indica una persona che percepirà la rendita dopo la sua morte; certa per 5 o 10 anni. Una volta raggiunta la scadenza della polizza, l’ex dirigente non è obbligato a estinguerla: la prestazione viene in questo caso automaticamente “differita”, cioè prorogata di anno in anno in modo che il capitale continui a usufruire dei rendimenti realizzati dalle gestioni separate senza ulteriore corresponsione di premi. In qualsiasi momento è possibile comunque chiedere la liquidazione del capitale o della rendita.
In caso di morte: capitale ai beneficiari Il capitale maturato dall’assicurato viene corrisposto, in caso di sua premorienza, ai beneficiari. Chi sono i beneficiari? Sono la/le persona/e espressamente designate dall’assicurato, che può stabilire anche la percentuale del beneficio in caso di pluralità di soggetti, o gli eredi legittimi o quelli presenti nel testamento con richiamo esplicito alla polizza in questione.
Trattamento fiscale I premi di capitale differito non godono di alcun beneficio fiscale, non sono pertanto né detraibili né deducibili, a differenza della parte di contributo che va dedicata alle coperture di rischio, detraibile nella misura del 19% calcolato su un massimo di 630 euro per il 2013 (decreto legge 31 agosto 2013, n. 102). In fase di liquidazione della prestazione viene tassato solo il cumulo della rivalutazione maturata durante tutto il periodo di versamento con un’aliquota del 12,50% sulla rivalutazione maturata sino al 31 dicembre 2011 e su quella successiva derivante dai titoli di stato e della “white list” presenti nella gestione separata (attualmente circa il 75% del totale); sulla rivalutazione maturata dal 2012 in poi, e derivante da altri titoli, la tassazione prevista è del 20%.
••09NONSOLOCONSUMI
17-09-2013
12:44
Pagina 37
••09NONSOLOCONSUMI
17-09-2013
12:44
Pagina 38
NON SOLO CONSUMI
consumi
Remo Lucchi
IL MITO DELLE “5 A”
GfK Eurisko, fondato nel 1972, svolge indagini e studi sociali e di mercato. È parte del Gruppo GfK, uno dei più importanti network internazionali presente in più di cento paesi. GfK Eurisko svolge un’intensa attività di divulgazione, con la sua newsletter 5minuti e con il quadrimestrale Social trends, ai quali si sono aggiunti i periodici Talk e Connect, dalla sede centrale del gruppo. Nell’attività di informazione rientrano dieci seminari l’anno distribuiti tra Milano e Roma.
38
SETTEMBRE 2013
P
Per riattivare i consumi interni bisogna mettere in circolazione una maggiore quantità di denaro. Ma denaro interno non ce n’è, quindi bisogna farlo affluire dall’estero. Prima c’erano le multinazionali che facevano investimenti in Italia, ora no, e con ragionevole certezza non ci saranno in futuro, quantomeno nel breve periodo. La soluzione è cercare denaro all’estero e portarlo in Italia, non in prestito, ma per meriti acquisiti: attraverso le esportazioni. In altri termini, la speranza è legata alla capacità di essere attrattivi per quei paesi che più stanno crescendo: in Asia e America Latina, ma anche aree evolute del mondo occidentale. Quindi la strategia non può che passare per la conquista di interessanti quote di mercato nelle esportazioni in quei paesi. Puntando su mercati precisi, con prodotti/servizi che altri paesi (aziende di altri paesi) non riescono a offrire con analoga credibilità o attrattività. È una soluzione ovvia, ma raramente praticata. L’Italia
come può avere chance? Puntando sull’export nei paesi nuovi e/o ricchi, focalizzandosi sulla parte elitaria di quei mercati (in Italia i costi del lavoro sono troppo alti per poter puntare alla parte centrale del mercato). Investendo dove non si è in competizione, o dove esistono vantaggi rispetto ai competitor per qualità e/o innovatività e/o immagine e/o credibilità. Considerate queste condizioni, l’Italia potrebbe essere la candidata naturale a offrire le cose più importanti a chi quantitativamente ha già soddisfatto i propri bisogni: la qualità della vita. Le classi elitarie per cultura e non solo per reddito desiderano il meglio. Il “made in Italy” gode di credibilità per quanto riguarda gli aspetti culturali. Ora si tratta di lavorare con impegno per conferire alla credibilità contenuti inimitabili di qualità.
La sfida di Expo 2015 In preparazione di Expo 2015 sono state fatte ricerche nei principali paesi del mondo, sia del mondo occidentale che del Bric. Da tutte queste ricerche emerge che l’Italia rappresenta in modo concorde un “mito” nei mercati delle “5 A”: Alimentazione, Abbigliamento, Arredamento/design, Arte/cultura, Ambiente/territorio. Non solo, l’Italia gode di forte credibilità anche per quell’industria manifatturiera meccanica e non che ha saputo investire in innovazione e creatività. L’etichetta “made in Italy” funziona anche in questo settore. Ex-
••09NONSOLOCONSUMI
17-09-2013
12:44
po 2015 rappresenta una grande opportunità in questa prospettiva di sviluppo del business estero, se il paese si impegnerà davvero nel suo complesso. Due gli obblighi per il governo: che progetti il futuro per l’Italia, e che lo promuova. In particolare: un “progetto” di medio-lungo periodo, che definisca il posizionamento più opportuno per l’Italia nella competizione internazionale, precisando obiettivi e creando/agevolando le condizioni di partecipazione. Il posizionamento più interessante potrebbe essere quello della qualità e unicità, con riferimento al made in Italy delle “5 A”: è già unico al mondo, anche se lo è soprattutto per componenti di immagine, ora bisogna fare in modo che sia percepito anche dal punto di vista della qualità intrinseca. Per l’industria manifatturiera eccellente: già esiste ed è riconosciuta come tale, ma ha un “problema” in quanto non sussiste unicità culturale come quella delle “5 A”, ed è quindi in competizione. L’unica possibilità che esca dalla competizione o la vinca è consentita dalla continua eccellenza, tramite la ricerca e l’innovazione, di prodotto e di processo. È necessario che il sistema definisca le migliori condizioni perché il mantenimento dell’eccellenza qualitativa rappresenti l’obiettivo primo: finanziamenti iper-agevolati, detassazioni… e quant’altro possa essere particolarmente efficace. Si tenga
Pagina 39
conto che l’ostacolo più importante per l’industria italiana è dato dalla scarsa capacità di autofinanziamento, in relazione alla modesta dimensione delle imprese.
Diventare attrattivi Oltre al “progetto” è fondamentale disegnare strategie di promozione che ne favoriscano la partecipazione. È determinante che il governo sviluppi politiche di forte attrattività per l’Italia e per il prodotto italiano sui singoli mercati esteri che si desidera conquistare. Ad esempio, creando Centri di rappresentanza commerciale dell’Italia nel suo complesso, che propongano e pubblicizzino situazioni espositive di forte richiamo sull’eccellenza italiana, non solo sulle “5 A” del made in Italy, ma anche sulle peculiarità della nostra industria manifatturiera. Quindi creare “vetrine” dell’eccellenza, talmente interessanti da indurre i media locali di ogni paese a dare risalto e a scatenare ammirazione in modo diffuso. L’obiettivo è radicalizzare il mito del made in Italy. Certo, bisognerebbe rispettare anche condizioni accessorie: è necessario che queste attività promozionali non siano accompagnate da zavorre di immagine (nefandezze italiane di varia natura). Se possibile bisognerebbe risolverle a monte, o quantomeno fornire rassicurazioni che si tratta di “anomalie gestite”. SETTEMBRE 2013
39
••10CORPORATE.ORSI
17-09-2013
12:42
Pagina 40
Corporate social responsibility
FACCIAMO La fotografia del Rapporto sull’impegno sociale delle aziende in Italia: dagli investimenti nel non profit alle iniziative messe in campo, dai vantaggi competitivi a quelli in termini di immagine
BENE I N QUESTI ULTIMI ANNI siamo passati dagli imperativi economici “produci e vendi” a quelli sintetizzati in “ascolta e rispondi”. Al calcolo del pil oggi si aggiunge quello del bil (be-
nessere interno lordo) e al bilancio di esercizio si affiancano bilancio sociale e bilancio di sostenibilità. Ci stiamo insomma accorgendo che occorre innovare il nostro modo di guidare
un’impresa, i tempi sono maturi per una nuova visione dell’economia e del rapporto tra società, potere e aziende. Le nuove parole d’ordine?
Trasparenza, dialogo, attenzione, risparmio, crescita condivisa. Il profit deve collaborare con il non profit, le università e le istituzioni per il comune obiettivo dello sviluppo sostenibile, con un uso sempre maggiore della rete per scambiarsi progetti, saperi, opportunità. Questo cambiamento vede di pari passo consolidarsi il fenomeno della Corporate social responsibility, la responsabilità sociale delle imprese, e impone modifiche non da poco del comportamento manageriale, sia nella gestione del business che della visione strategica. Per farsi un’idea degli investimenti, dei terreni di attività, dei benefici che manager e imprese possono ricavare da una maggiore coscienza del plusvalore della Csr, per avere spunti e motivi di applicazione, ecco i dati dell’ultimo “Rapporto sull’impegno sociale delle aziende in Italia” che l’istituto di ricerche Swg
Roberto Orsi
ha realizzato per l’Osservatorio Socialis di Errepi Comunicazione. Aziende e impegno sociale in Italia: i dati del rapporto nazionale Il rapporto affronta l’evoluzione del fenomeno Csr, che negli ultimi
40
SETTEMBRE 2013
••10CORPORATE.ORSI
17-09-2013
12:42
Pagina 41
dieci anni ha conosciuto diversi ag-
to dunque il segmento di imprese
negli anni successivi il trend si mo-
giustamenti, nonostante la crisi, o
che puntano su azioni di respon-
stra abbastanza costante, seppur
addirittura grazie a essa. Un mi-
sabilità sociale, ma quelle che le
con lievi oscillazioni, a dimostra-
liardo e 74 milioni di euro nel 2011
scelgono aumentano l’investi-
zione della progressiva adesione
(+ 100 milioni di euro rispetto al
mento e soprattutto chiedono alle
delle imprese a una cultura più at-
2009) è la cifra sostenuta dalle im-
istituzioni centrali nuovi e concre-
tenta allo sviluppo sostenibile.
prese per sostegno umanitario,
ti sistemi di incentivazione, sgra-
Il segmento che mantiene una cer-
ambiente, arte e cultura, welfare
vi fiscali e riconoscimenti.
ta costanza della scelta di investire
aziendale. Il numero di imprese
L’impennata degli investimenti in
in Csr è composto principalmente
che in Italia hanno investito in Csr
Csr si era verificata tra il 2001 e il
da imprese che possono contare su
è lievemente diminuito rispetto al
2003, quando la cultura della re-
fatturati molto consistenti e che,
2009 ma la cifra globale dei finan-
sponsabilità delle imprese ha avu-
per cultura di marketing e disponi-
ziamenti è aumentata.
to una spinta diffusiva intensa, an-
bilità economica, ma anche per
Il dato mostra che il 64% delle
che a seguito alla pubblicazione
propensione e tradizione, si con-
aziende con più di 100 dipendenti
dodici anni fa del Libro verde sulla
sentono questo tipo di interventi.
investe in Csr, contro il 69% della
responsabilità sociale delle imprese
Sul piano territoriale, appaiono
precedente indagine. Si è contrat-
della Commissione europea. Poi,
più propense e attive nel sociale le aziende nel Nordovest, a seguire quelle del Sud e delle Isole.
Il profit deve collaborare con il non profit, le università e le istituzioni per il comune obiettivo dello sviluppo sostenibile
I big investor Il trend che registra la quota in euro investita in iniziative a carattere sociale continua la sua crescita. Nel 2011 sono stati investiti in media 210.000 euro contro i 161.000 del 2009 e le prospettive per il futuro sono coerenti alla tendenza: per l’anno successivo il budget destinato alle iniziative di Csr, se confermato e concretizzato, proseguirà la crescita in positivo puntando verso 224.000 euro. SETTEMBRE 2013
41
Corporate social responsibility dizioni di sicurezza e di salute, pro-
LE AZIENDE ATTIVE NEL SOCIALE CON PIÙ DI 100 DIPENDENTI (%)
muovendo la formazione e iniziati-
2001
44
56
2003
70
30
2007
65
35
2009
69
31
nella Csr proviene sia da motiva-
2011
64
36
zioni di ordine culturale ed etico
䡵 HANNO INVESTITO
ve di comunicazione e ascolto. Motivi etici e obiettivi di immagine La spinta a scegliere di operare
䡵 NON HANNO INVESTITO
(per il 37% delle aziende che hanno investito) sia dall’obiettivo imprenditoriale di qualificare l’immagine della company (36%).
nomica che prospetta una recessio-
Il trend che registra la quota investita in iniziative a carattere sociale continua a crescere
ne che non si concluderà a breve.
Un freno: la mancanza di incentivi
Inoltre, nel segmento di aziende
Gli aspetti che frenano la diffusio-
che non avevano investito nell’an-
ne della consuetudine alla Csr so-
no precedente, il 20% dichiara di
no, in prima battuta, la mancanza
aver già un budget destinato.
di ritorni immediati (37%), in secondo luogo la cultura manageria-
Le risorse interne
le (25%) e spunta la mancanza di in-
I big investor sono situati in misu-
Le aziende italiane stanno matu-
centivi di mercato (25%). Rispetto
ra superiore alla media nell’area
rando la consapevolezza dell’im-
al 2009 risulta diminuita la percen-
nordoccidentale e in quella meri-
portanza di valorizzare le risorse
tuale di chi punta il dito sulla man-
dionale/insulare. Sono imprese
interne e, soprattutto, si sta diffon-
canza di ritorni immediati (nel 2009
con un fatturato che supera i 100
dendo la cultura della sicurezza sul
era del 43,2%) e sulla cultura mana-
milioni di euro. La cifra totale tut-
luogo di lavoro, anche a fronte di
geriale (nel 2009 era del 31,1%).
tavia, come già detto, è in aumen-
controlli più serrati e di una norma-
to, confermando una logica che po-
tiva più stringente. Circa l’80% del-
Le aziende italiane e la Csr
tremmo definire “di nicchia” e che
le imprese dichiara di aver svilup-
Appare abbastanza diffuso tra le
va probabilmente interpretata co-
pato azioni a favore dei propri di-
aziende italiane il riconoscimento
me conseguenza di una crisi eco-
pendenti, volte a migliorare le con-
della funzione della Corporate so-
LE INIZIATIVE FINANZIATE (%) Solidarietà sociale e azioni umanitarie
57
Servizi per migliorare le condizioni lavorative del personale*
39
Difesa/recupero ambientale/risparmio energetico/sviluppo sostenibile
39
Mostre, manifestazioni culturali
30
Restauro monumenti e/o opere d’arte
8
* Esempio: asili nido aziendali, copertura totale o parziale delle spese di trasporto, palestra, consulenze mediche...
42
SETTEMBRE 2013
LE INIZIATIVE PER IL PERSONALE (%) Migliorare le condizioni di sicurezza e di salute sul luogo di lavoro
26
Certificare la qualità
26
Realizzare attività di formazione e valorizzazione
23
Migliorare la comunicazione interna
21
Monitorare il clima, le esigenze e le motivazioni
17
Valutare competenza/efficienza dipendenti per sviluppo carriere
15
Verificare/modificare sistemi di remunerazione e incentivazione
15
Realizzare iniziative sociali
12
Sostenere l’attuazione delle pari opportunità
12
Realizzare attività ricreative/culturali
10
Verificare le motivazioni alla base delle assenze
10
Servizi convenzionati a disposizione dei dipendenti e delle famiglie
9
Modificare la composizione del personale
8
Monitorare i dati relativi al turnover
8
Modificare la politica di assunzioni
5
Disincentivare le cessazioni di rapporto di lavoro
3
NON È STATA ATTUATA ALCUNA INIZIATIVA
21
cial responsibility sia come stru-
Iniziative per il personale
debbano averne un riconoscimen-
mento per incrementare il legame
Sempre più aziende decidono di
to da parte dell’azienda).
interno all’azienda sia come oppor-
avvalersi di un responsabile inter-
Nella maggioranza relativa dei ca-
tunità di sviluppo. Chi pratica la
no a cui delegare la realizzazione e
si la funzione di questo ruolo at-
Csr, nella maggior parte dei casi la
la supervisione delle attività di re-
tualmente è trasversale ai diversi
ritiene un obiettivo aziendale al pa-
sponsabilità sociale e il trasferi-
dipartimenti. In meno di due casi
ri degli obiettivi di mercato e parte
mento delle relative informazioni
su dieci è una funzione attribuita al
del sistema di gestione integrata.
ai diversi portatori di interessi (48%
responsabile del personale. Seguo-
Nel segmento di imprese che han-
contro il 42,9% del 2009). In questo
no altre figure aziendali che asso-
no già strutturato un sistema ad
segmento di imprese, circa la metà
ciano questa funzione ad altre. Nel
hoc la condivisione delle afferma-
dei responsabili dispone di una
10% dei casi è affidata a un comita-
zioni appare più solida, avvaloran-
struttura dedicata (52%). Nel resto
to etico creato appositamente.
do l’ipotesi che i dipendenti sono
dei casi il soggetto opera indivi-
sempre più attivi e partecipi alle
dualmente, spesso assommando
sorti e alle strategie aziendali. Sono
questa funzione a un’altra princi-
stakeholder interessati che ben
pale. Cresce, inoltre, la volontà di
comprendono l’importanza e i be-
attribuire un valore professionale
nefici, anche a livello di immagine,
concreto a chi possiede una specia-
delle iniziative messe in campo. Al-
lizzazione in Csr (il 54% del cam-
la domanda, infatti, se la responsa-
pione ritiene infatti che una specia-
bilità sociale rafforzi il rapporto con
lizzazione specifica abbia un valo-
i dipendenti il 45% risponde “abba-
re professionale e quindi i manager
stanza” e il 22% risponde “molto”.
e i dipendenti che se ne occupano
䡵
Chi pratica la Csr la ritiene un obiettivo aziendale al pari degli obiettivi di mercato e parte del sistema di gestione integrata
SETTEMBRE 2013
43
••11ECCELLENZA.2013
17-09-2013
12:41
Pagina 44
17-09-2013
12:41
Pagina 45
E D I Z I O N E 2 0 13
••11ECCELLENZA.2013
Venerdì 8 novembre, alle ore 20, si celebra l’eccellenza dei nostri manager. Sul palco del Teatro Dal Verme di Milano saliranno i vincitori della VII edizione del Premio Eccellenza Lido Vanni.
Vieni ad applaudirli! Al termine delle premiazioni, in onore del bicentenario della nascita del Maestro Giuseppe Verdi, si terrà un concerto con i brani operistici più famosi della produzione verdiana eseguiti dall’Orchestra Filarmonica Italiana e dalla Corale Giuseppe Verdi di Parma, accompagnata dalla voce narrante di Ugo Pagliai per un viaggio nella vita e nelle opere di uno dei più grandi compositori della nostra musica. Per informazioni e adesioni contattare Manageritalia Servizi al numero 0229516028 oppure scrivere a eventi@manageritalia.it indicando nome, cognome, recapito telefonico e numero dei posti. L’evento è gratuito. È possibile prenotare da lunedì 30 settembre. Massimo 4 posti. I biglietti verranno inviati via email entro la fine di ottobre. Vi preghiamo di comunicare tempestivamente l’eventuale disdetta in modo da far partecipare chi è in lista d’attesa.
FAI UN GESTO ECCELLENTE! Dona un respiro ai malati di fibrosi cistica. Al termine della serata fai la tua donazione.
LA MANIFESTAZIONE È PATROCINATA DA: R
••11ECCELLENZA.2013
18-09-2013
10:28
Pagina 46
Una scelta importante… LA GIURIA 2013
ROGER ABRAVANEL Dal 1972 è consulente di McKinsey&Co, leader mondiale nella consulenza per l’alta direzione. Nel cda di prestigiose società italiane ed estere, come Luxottica e BNL/BNP, è inoltre presidente del comitato esecutivo di Pianoforte, holding proprietaria di Yamamay,Carpisa e Jacked.Membro dell’advisory board del Politecnico di Milano, nel 2010 è tra i “50 alumni che hanno cambiato il mondo”. È autore di Meritocrazia, Regole e Italia cresci o esci!. È editorialista del Corriere della Sera.
VITTORIO PARSI Insegna Relazioni internazionali all’Università Cattolica del Sacro Cuore. È tra i fondatori e program director dell’Alta scuola di economia e relazioni internazionali e fa parte dell’advisory board di Lse - Ideas (London school of economics and political science). Dirige la rivista Idem, editorialista della Stampa e di Avvenire, collabora con Panorama.Autore di Democrazia e mercato, Interesse nazionale e globalizzazione, Lo sguardo corto, L’alleanza inevitabile e La fine dell’uguaglianza.
46
IOLE SIENA
SARAH VARETTO
Dopo la laurea in lettere classiche all’Università di Urbino si specializza in archeologia. Matura le prime esperienze come coordinatrice del progetto archeologico europeo “Le Navi di Novilara”, poi nelle pubbliche relazioni. Nel 2000 l’incontro con il mondo delle mostre d’arte. Come direttore di Ingenia guida la fusione con Arthemisia, in cui è prima direttore marketing, poi ad nel 2005 e presidente nel 2009. Attiva anche all’estero, si sta imponendo come uno dei più importanti e riconosciuti referenti nel mondo dell’arte.
Direttore di Sky Tg24, il canale all news di Sky. Già redattrice e conduttrice per l’emittente Grp (Giornale radiotelevisivo piemonte), poi per Italia Maastricht su Rai3 e Pianeta economia (co-produzione RaiNews24 e International Herald Tribune Tv). Autrice e conduttrice del magazine di informazione economica Miaeconomia su La7 e, con Alan Friedman, de I nostri soldi su Rai2. In Sky dal 2003 è autrice e conduttrice di Sky Tg24 Economia e caporedattore della redazione economica. Dal 2011 è direttore del canale.
SETTEMBRE 2013
GIORGIO DEL MARE Laureato in Sociologia dell’organizzazione, è presidente fondatore di Methodos. Membro dell’Albo degli psicologi italiani, esperto di Confindustria e di change management. Ha ricoperto incarichi di fiducia e cariche sociali in numerose imprese del terziario,di ricerca,consulenza che ha contribuito a creare. Consulente nei processi di cambiamento in numerosi gruppi industriali nazionali e internazionali. Ha gestito in prima persona progetti e processi di integrazione a valle di fusioni aziendali.
LINDA LAURA SABBADINI Direttore del Dipartimento per le statistiche sociali e ambientali dell’Istat, coordinatrice del comitato per la misura del Benessere equo e sostenibile a integrazione del pil, vicepresidente della commissione scientifica Bes. All’Istat dal 1983, ha guidato in Italia il processo di rinnovamento radicale nel campo delle statistiche sociali e di genere a partire dal 1990, progettando e realizzando indagini di grande rilevanza sociale su condizioni e qualità della vita.
MARIA LUISA COPPA Negli anni Novanta inizia l’impegno sul territorio con il comune di Chivasso e con l’Associazione Commercianti. È prima vicepresidente vicaria di Ascom Torino, con delega alla provincia, e poi nel 2005 presidente, assumendo nuovi incarichi come la vicepresidenza alla Camera di commercio di Torino e in Turismo Torino. Tra il 2009 e il 2010 è nominata presidente di Ascom Piemonte e vicepresidente nazionale di Confcommercio Imprese per l’Italia. L’ultimo incarico nel 2013 è di consigliere in Fondazione Crt.
••11ECCELLENZA.2013
17-09-2013
12:41
Pagina 47
Nel 2013 si celebra il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi. È dedicato a lui, uno dei più grandi compositori della storia della musica, lo spettacolo della serata di premiazione del Premio Eccellenza.
CONCERTO DI BRANI OPERISTICI ATTRAVERSO IL RACCONTO DELLA VITA E DELLE OPERE DEL MAESTRO Musica dell’Orchestra Filarmonica Italiana - Voce narrante di Ugo Pagliai Corale Giuseppe Verdi
Orchestra Filarmonica Italiana Da oltre vent’anni propone, in Italia e all’estero, un’offerta musicale di tipo melodrammatico, sinfonico, cameristico e coreutico. Conosciuta e apprezzata non solo nei circuiti teatrali tradizionali italiani, vanta una produzione sinfonica e lirica assai vasta. Non certo marginale anche l’interesse sollevato in ambito discografico con incisione di molteplici titoli. L’Orchestra Filarmonica Italiana ha preso parte a molte manifestazioni musicali sulle reti nazionali Rai, su quella vaticana e in mondovisione. Nel novembre del 2008 viene scelta per rappresentare l’Italia (insieme all’orchestra Nazionale della Rai di Torino) dalla London Symphony Orchestra, per la formazione di un’orchestra di utenti della community di YouTube. Ultimamente è stata chiamata dalla Fondazione Pavarotti a prendere parte a Luciano’s Friends.
La Corale Giuseppe Verdi nasce nel 1905 per iniziativa del Maestro Eraclio Gerbella, insegnante della Regia Scuola di Musica di Parma, che ebbe tra i suoi allievi anche Arturo Toscanini. Da più di un secolo è depositaria dello stile e del colore vocale delle terre verdiane e interpreta la passione popolare per il Bel Canto. Con la sua pregevole attività concertistica e le sue produzioni liriche rappresenta e promuove l’eccellenza della cultura italiana in tutto il mondo. È diretta magistralmente da Fabrizio Cassi, bussetano, maestro del coro e direttore d’orchestra, stretto collaboratore del grande tenore Carlo Bergonzi.
Giancarlo De Lorenzo - Direttore
Ugo Pagliai
Studia presso il Conservatorio di Musica di Brescia, diplomandosi in organo e composizione organistica sotto la guida del maestro Franco Castelli. Studia composizione e direzione d’orchestra con il maestro Giuseppe Cataldo. Direttore stabile dal 1992 dell’Orchestra Vox Auræ di Brescia, nel 2003 gli viene affidata la carica di direttore artistico e direttore principale dell’Orchestra del teatro Olimpico di Vicenza. Dirige varie orchestre, come la Philharmonisches Kammerorchester München e la London Mozart Players, con le quali nel 2008 e 2009 effettuerà in Europa una serie di concerti. Nel 2005 dirige l’Orchestra del teatro Olimpico di Vicenza alla Barge Music di New York, dove ritorna nel 2006 per dirigere la Carnegie Hall. È direttore artistico delle stagioni musicali Concerti per una Stagione e Preludi d’estate di Brescia. Dal 2008 è direttore artistico del nuovo teatro Civico di Vicenza per la sezione musica.
Nasce a Pistoia e studia all’Accademia nazionale d’arte drammatica. Dopo il diploma fa parte della compagnia Randone-Fortunato, poi della compagnia I nuovi diretta da Guglielmo Morandi per la tv. Nel ’63-‘64 è allo Stabile di Genova, diretto da Luigi Squarzina; segue un anno allo Stabile di Roma e dell’Aquila. Torna più assiduamente alla televisione dove, dopo I corvi e Maria Stuarda, interpreta la parte di Lawrence d’Arabia ne L’aviere Ross, regia di Giuseppe Fina. Il segno del comando nel 1970 lo rende attore famoso e affermato. Tornato al teatro, nel ‘75 forma una compagnia in cui figurano anche Lilla Brignone e Paola Gassman. Seguono anni di successi. Accanto a questa intensa partecipazione alla vita teatrale, per la quale nel 1988 riceve il premio speciale Flaiano, Pagliai prosegue la sua collaborazione con la tv e il cinema.
SETTEMBRE 2013
47
Diritto
NOZZE GAY? Dalle sentenze della Corte costituzionale il riconoscimento della rilevanza sociale delle unioni omosessuali. Ma tra l’Italia e l’estero c’è ancora molta strada da fare Camilla Cozzi
48
SETTEMBRE 2013
I
N ALCUNI PAESI d’Euro-
La Corte di appello di Roma (sen-
pa e del mondo persone
tenza 13 luglio 2007) si era pro-
dello stesso sesso possono
nunciata per la non trascrivibilità
contrarre matrimonio. In
di questo matrimonio. La Corte di
Italia il nostro ordinamento
cassazione, pertanto, ha confer-
giuridico non lo consente e,
mato tale indirizzo, ma nel 2010
oltretutto, nel 2012 la Corte di cas-
(sentenza n. 138) ha chiarito che
sazione (sentenza n. 4184) ha stabi-
nella formazione sociale cui si ri-
lito chiaramente che il matrimonio
ferisce l’art. 2 della carta costitu-
tra persone dello stesso sesso con-
zionale rientra anche la conviven-
tratto in un paese estero (nel caso
za tra omosessuali.
concreto l’Olanda) non fosse valido in Italia. Già in precedenza un
Rilevanza sociale delle unioni gay
cittadino italiano aveva chiesto la
La Corte costituzionale infatti rico-
trascrizione in Italia del matrimo-
nosce la rilevanza sociale “del-
nio contratto con un altro cittadino
l’unione omosessuale, intesa come
omosessuale all’estero e l’ufficiale
stabile convivenza tra due persone
dello stato civile del comune com-
dello stesso sesso”, quale comuni-
petente aveva ritenuto di non po-
tà di relazione riconducibile, giuri-
ter provvedere all’annotazione.
dicamente, alla formazione sociale
L’OMOFOBIA IN AMBITO LEGISLATIVO ex art. 2 della Costituzione, nell’ambito della quale il singolo individuo sviluppa liberamente la propria personalità. Il “diritto fondamentale di vivere liberamente una condizione di coppia” secondo la Corte ricomprende la necessità di un riconoscimento giuridico come coppia, di modo che “l’aspirazione a un riconoscimento” del rapporto non corrisponda a un mero desiderio di fatto, ma integri una situazione giuridica cui la Corte attribuisce
L’omofobia è la paura e l’avversione irrazionale nei confronti dell’omosessualità. Può diventare causa di episodi di bullismo, di violenza, di mobbing. In ambito legislativo, in molti paesi europei sono previsti strumenti legislativi, di carattere civile e penale, finalizzati al contrasto dell’omofobia, intesa principalmente come discriminazione basata sull’orientamento sessuale. Il Parlamento europeo invita gli stati membri a introdurre leggi che portino al superamento delle discriminazioni che le coppie omosessuali subiscono. Nel nostro paese la legge 25 giugno 1993, n. 205, intitolata “Misure urgenti in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa” (cosiddetta legge Mancino), integra il diritto penale italiano per quanto attiene ad alcune forme di discriminazione, ma tra queste non rientrano quelle basate sull’orientamento sessuale. In questi mesi anche in Italia si sta valutando l’opportunità di introdurre il cosiddetto “reato di omofobia”. Tale norma ha lo scopo di tutelare la dignità di ogni persona con riferimento all’orientamento sessuale e non quella di non consentire ai cittadini di esprimere la propria opinione sul tema dell’omosessualità. Il relativo progetto di legge avrebbe dovuto essere discusso il 26 luglio 2013, ma la discussione è stata rinviata.
massimo rilievo, definendola come fondamentale perché funzionale, se non condizione necessaria, alla realizzazione della perso-
ossia al Parlamento, che ad oggi
na e della condizione di coppia in
non ha disciplinato i matrimoni
modo libero e dignitoso.
gay. Peraltro in Italia anche il ri-
Tuttavia il giudice costituzionale ha
conoscimento giuridico delle
deciso di rimettere al legislatore la
coppie di fatto con una legisla-
scelta della disciplina dei diritti e
zione ad hoc sembra tardare per-
dei doveri della coppia, con ciò ridi-
ché aprirebbe la via al riconosci-
mensionando la portata della pro-
mento delle coppie omosessuali.
nuncia che attribuisce all’unione
Il nostro paese evidentemente
omosessuale il diritto fondamenta-
non è ancora pronto a percorrere
le al riconoscimento del legame.
questa strada. Il problema per-
La Corte costituzionale riconosce la rilevanza sociale “dell’unione omosessuale, intesa come stabile convivenza tra due persone dello stesso sesso”
tanto è di tipo culturale, prima
nio all’estero non potranno con-
Il compito spetta al Parlamento
ancora che giuridico.
siderarsi legalmente sposate in
Secondo la Corte costituzionale
Di fatto ad oggi anche se due per-
Italia, dal momento che non pos-
il compito di modificare le norme
sone dello stesso sesso contrag-
sono far eseguire validamente la
in tal senso spetta al legislatore,
gono validamente un matrimo-
trascrizione.
䡵
IL “SÌ LO VOGLIO” GAY È VALIDO? Due persone dello stesso sesso possono contrarre matrimonio in questi paesi: Belgio, Paesi Bassi, Spagna, Portogallo, Canada, Sudafrica, Svezia, Norvegia, Danimarca, Islanda, Argentina, Uruguay, Messico (solo nella capitale), Nuova Zelanda, Francia, Brasile, in tredici stati Usa (Massachusetts, Connecticut, Iowa, Vermont, New Hampshire, New York, Washington, Maine, Maryland, Rhode Island, Delaware, Minnesota e California, oltre alla capitale nazionale Washington D.C.) e nel Regno Unito (solo Inghilterra e Galles). In Israele, Aruba e nelle Antille Olandesi, pur non essendo possibile contrarre matrimoni tra persone dello stesso sesso, vengono riconosciuti i matrimoni omosessuali contratti dove ciò sia possibile.
SETTEMBRE 2013
49
Formazione
IN AZIENDA
A VELE SPIEGATE Molte le analogie tra la vita in azienda e quella in barca a vela. Obiettivo comune? Raggiungere la meta, ossia i risultati prefissati Michele Rayneri
50
SETTEMBRE 2013
L
A VELA è una me-
La vela è uno degli sport più in ra-
tafora forte ed effi-
pida crescita in tutto il mondo e
cace della vita e
l’evento velico permette a tutti di
soprattutto della
essere parte attiva anziché solo
vita aziendale. Tra
spettatori.
l’azienda e la bar-
La regata differisce da tutti gli altri
ca a vela ci sono molte analogie e
tipi di gare, perché ogni barca cor-
punti in comune: un team di per-
re in modo totalmente unico. Non
sone che sfruttano velocità, tatti-
importa se si tratta di una sempli-
ca, strategia, tempismo e molte-
ce regata domenicale o di una ocea-
plici altre risorse per raggiungere
nica, tutte hanno un inizio e una fi-
assieme una meta e un obiettivo,
ne ben precisi, ma tra questi due
contro una flotta di avversari.
punti ogni barca può scegliere la
propria rotta e compiere distanze
quando le condizioni sono in
vela in regata: per conseguire il
molto diverse. Allo stesso modo il
procinto di cambiare.
successo richiedono leadership,
business può avere un inizio e un
Lo skipper più bravo è quello in
lavoro di squadra, processo deci-
obiettivo precisi, ma la sua corsa si
grado di prevedere il mutamen-
sionale rapido, capacità di risolve-
svolge su più terreni di gara con-
to delle condizioni meteo, rego-
re i problemi, obiettivi chiari e co-
temporaneamente.
lare prontamente l’andatura, le
municazione efficace e innovativa.
vele, dare le giuste direttive, ar-
La sola velocità non basta per
Le condizioni ambientali e stra-
rivare e battere tutti.
vincere. Se la barca segue la rot-
tegiche ad hoc
In azienda come in barca bisogna
ta sbagliata o se le vele sono
L’ambiente in cui si opera muta
sviluppare strategie ad hoc: a bre-
orientate erroneamente, non si
continuamente; per la vela si
ve termine come nel caso della
va a target. Ma anche strategie e
tratta di cambi di vento, onde e
singola gara, a medio termine per
tattiche perfette non possono
meteo, per l’azienda si tratta di
la regata di fine settimana e a lun-
sopperire a una bassa velocità.
affrontare continui cambiamenti
go termine per l’intera stagione di
Vincere richiede la padronanza
sul piano della competitività, del
campionato. Senza una strategia
di tutti questi elementi: prepara-
contesto economico e normativo.
chiara, la barca o l’azienda reagi-
zione, strategia, gestione, veloci-
Il manager come lo skipper deve
scono in modo casuale.
tà e tattica.
fare delle scelte, avere il controllo degli elementi e correggere er-
Leadership
rori di rotta. I bravi manager e i
e comunicazione condivisa
bravi marinai fiutano in anticipo
Le aziende sono come le barche a
La vela richiede cooperazione e una buona comunicazione, la stessa dinamica che si ha nel mondo del business per raggiungere obiettivi commerciali
È per questo che sempre più si organizzano giornate in barca a vela, per costruire e rinsaldare relazioni con i clienti, ringraziare o incentivare il proprio staff. La vela richiede infatti cooperazione, una buona comunicazione, la stessa dinamica che si ha nel mondo del business per raggiungere obiettivi commerciali. Gli eventi velici corporate aumentano l’autostima, la fiducia reciproca, il morale, cementano i SETTEMBRE 2013
51
••14FORMAZIONE.RAYNERI
17-09-2013
12:40
Pagina 52
Formazione Obiettivi di un team building
l’azienda e creare una squadra in
in barca a vela
grado di ispirare fiducia e corag-
La vela è un ottimo strumento per
gio gli uni con gli altri.
far crescere il proprio team in aree
Anche il contributo dell’azienda è
specifiche, con un programma su
importante, in particolare nella fa-
misura, declinato in base agli
se di pianificazione iniziale, per in-
obiettivi, che consente di svilup-
dividuare e definire i temi e gli
pare competenze e contenuti rile-
obiettivi, come il miglioramento
vanti per l’azienda; tutte le perso-
della comunicazione e dell’intelli-
ne coinvolte in un evento corpora-
genza emotiva, la gestione di crisi e
te velico acquisiscono un know-
conflitti, il problem solving, la com-
how che utilizzeranno in modo
prensione e il superamento della
rapporti e migliorano la comuni-
duraturo nell’ambiente di lavoro.
paura del cambiamento, la creazio-
cazione; sono la piattaforma
In collaborazione con formatori,
ne di una nuova squadra, ma anche
ideale per mettersi in gioco ad al-
skipper professionisti e utilizzan-
il lavoro da svolgere con elementi
to livello e permettono a tutti di
do le barche adeguate, un evento
del team che non sono stati scelti
evidenziare quelle qualità che
di team building aziendale può
personalmente, il miglioramento
talvolta rimangono nell’ombra
aiutare a sviluppare e migliorare
della produttività e l’incoraggia-
nell’ambiente lavorativo.
temi specifici all’interno del-
mento del lavoro di squadra.
Un evento di team building aziendale può aiutare a sviluppare e migliorare temi specifici all’interno dell’azienda e creare una squadra in grado di ispirare fiducia e coraggio
䡵
••14FORMAZIONE.RAYNERI
17-09-2013
12:40
Pagina 53
••19OUR_POINT
17-09-2013
12:39
Pagina 54
OUR POINT OF VIEW WE REWARD THE EXCELLENCE OF OUR MANAGERS The VII edition of the “Premio Eccellenza Lido Vanni” (Lido Vanni Excellence Award) will be held in Milan next 8th November. This award represents one of the most important initiatives organised by Manageritalia to promote the achievements of management. The award was established in 2000 with the aim of identifying among the members of Manageritalia those managers able to distinguish themselves in the professional, social, cultural, association and ethical fields, thanks to recommendations made by colleagues, relatives, other association members and companies. In 2005 the initiative also extended the award to companies registered with “Confcommercio” (Italian general federation of commerce and tourism) and to the training professionals working in the commerce management training Centre, thereby acknowledging fully the value and importance of the excellence achieved by commerce in our country. More than 400 recommendations were collected in the previous six editions (the initiative is biennial) and 42 excellent managers were awarded prizes. The “Premio Eccellenza” (Excellence Award) is dedicated to Lido Vanni, a man with high managerial, cultural and ethical qualities who was committed to and distinguished himself with prestigious responsibilities in our Organisation. Lido Vanni was one of the first persons in Italy to invite Italian managers to re-establish a moral dialogue and to further the issues of ethics also and above all in business. Lido Vanni spread the concept of an organisation of managers within Manageritalia that was advanced, pro-European, promoted managerial culture and ethical values. In addition, the event’s aim is entirely charitable. In the last editions, thanks to the contribution made by all the participants, we restored a dream to many children, by helping the research work carried out by the “Lega italiana fibrosi cistica” (Italian league for cystic fibrosis).
SETTEMBRE 2013
55
DI BUON GRADO Piero Valdiserra
grado
D
DAIQUIRI
56
SETTEMBRE 2013
Daiquiri è un piccolo villaggio situato nella parte orientale dell’isola di Cuba e prende il nome da un’antica parola, Taíno (la popolazione nativa dei Caraibi). La zona fu uno dei teatri principali della guerra ispano-americana del 1898 ed è molto probabile che nello stesso periodo abbia dato i natali all’omonimo cocktail. Il drink si diffuse molto rapidamente ed ebbe subito importanti estimatori: lo scrittore, e grande bevitore, Francis Scott Fitzgerald lo inserì ad esempio nel suo romanzo Di qua dal paradiso, del 1920. Con l’inizio del proibizionismo Cuba divenne il bar degli americani, che cominciarono a frequentare l’isola per bere in tranquillità e per divertirsi. Decine di traghetti settimanali, stracarichi di turisti a stelle e strisce, presero così a fare la spola fra i porti della Florida (Miami e Key West) e l’Avana. La capitale cubana diventò anche la capitale dei cocktail e prese ad annoverare fra i suoi visitatori anche molti intellettuali dell’epoca, come John Dos Passos, Ezra Pound e Graham Greene. Per non parlare del più celebre di tutti, Ernest Hemingway, al quale il Daiquiri e il “Floridita”, un locale del centro storico dell’Avana, hanno legato la loro fortuna. Sembra infatti che in questo bar lo scrittore iniziasse e finisse le sue giornate, restandovi spesso fino all’alba e sorseggiando un Daiquiri dietro l’altro. Dal 2003 al
“Floridita” una vistosa statua di bronzo rappresenta Hemingway seduto su uno sgabello e appoggiato al bancone, immortalato in una posa che deve aver tenuto spesso nelle sue lunghe permanenze cubane. Il Daiquiri è oggi uno dei cocktail più consumati al mondo per le sue proprietà corroboranti e dissetanti, adatto a ogni ora del giorno, anche se la sua preparazione lo vedrebbe impiegato meglio come aperitivo. L’Iba (International bartenders association) lo ha inserito fra i suoi cocktail ufficiali, nella categoria “indimenticabili”. A rendere famoso il Daiquiri sono stati nel tempo numerosi film di successo (Il nostro agente all’Avana, Improvvisamente l’estate scorsa, Assassinio allo specchio, Havana) e numerose varianti della ricetta classica. Come ad esempio il Banana daiquiri (con l’aggiunta di mezza banana), lo Strawberry daiquiri (con l’aggiunta di fragole frullate o di sciroppo di fragole), il Red Irish daiquiri (con l’aggiunta di rum speziato e di un sorso di Irish cream), il Janis daiquiri (con la tequila al posto del rum). Molto apprezzata è anche la categoria dei “Frozen daiquiri”, a base di ghiaccio frullato. Ci sono infine due versioni dedicate a Hemingway: il Papa doble (con doppia razione di rum) e l’Hemingway special (con il maraschino e il succo di pompelmo al posto dello sciroppo di zucchero).
COME SI PREPARA 4,5 cl di rum bianco, 2,5 cl di succo fresco di lime, 1,5 cl di sciroppo di zucchero. Gli ingredienti vengono shakerati e serviti in un bicchiere a coppa, filtrando con l’apposito colino. Non servono guarnizioni. Tutt’al più si può presentare il drink con la crusta, ossia col bordo del bicchiere inumidito dal lime e poi appoggiato sullo zucchero, in modo da formare una leggera crosticina bianca.
ARTE Claudia Corti
S
arte
EDWARD HOPPER, il pittore del silenzio
DA NON PERDERE American Modern: Hopper to O’Keeffe MoMa, New York dal 17 agosto al 26 gennaio
Siamo nel 1925 e un’imponente dimora in stile vittoriano lambita dai binari di una ferrovia ci trasmette una strana sensazione di inquietudine: perché non si scorge nessuno? Proprio i binari troppo vicini all’abitazione suggeriscono la possibilità che i proprietari siano “vittime del progresso”, costretti a vendere la propria casa (immagine a fianco). Eppure questa, riscaldata dal sole e perfettamente in ordine con i suoi comignoli rossi, non dà l’impressione di essere abbandonata; esiste in tutta la sua mole, è tangibile eppure inaccessibile: non si intravede neppure una porta d’ingresso, possiamo solo immaginarla nell’ombra del portico, così come possiamo fantasticare sui suoi abitanti, dal momento che alcune finestre sono aperte a metà solleticando in eterno la curiosità dell’osservatore. È l’America di Edward Hopper, l’America che non ti aspetti, l’America della solitudine e del silenzio, così in contrasto con il rumore e il colore di una nazione che proprio nei primi decenni del Novecento cambia volto grazie alla costruzione di intere città fatte di grattacieli e fabbriche così lontane e diverse dalla “nostra” inquietante dimora. È l’America delle automobili, ma le pompe di benzina dipinte da Hopper sono deserte, è l’America del
divertimento e dei locali notturni, ma i suoi caffè sono vuoti o con pochissimi avventori immobili e silenziosi, è l’America della velocità, ma sui binari non corrono mai i treni. Metodico e poco incline al cambiamento, sia nella vita privata che sul fronte artistico, Hopper resterà sempre fedele alle inquadrature fotografiche degli impressionisti, e particolarmente di Degas, che tanto lo avevano colpito durante i soggiorni giovanili a Parigi. Il mondo immortalato da Hopper non ha niente di eroico e i suoi personaggi sono vittima di un’attesa perenne, ignari protagonisti di scene di vita ordinaria. I suoi scenari ricordano per molti aspetti la pittura metafisica di Giorgio De Chirico, con cui Hopper condivide la tendenza ad accostare elementi esposti alla luce ad altri immersi nell’ombra, spesso frutto di fantasia o di dimensioni temporali diverse. Il risultato è quello di creare aspettative e curiosità nello spettatore che ormai da generazioni di fronte alle case isolate, ai fari svettanti in un cielo dai contorni indefiniti, alle finestre semi aperte, si chiede cosa ci sia al di là di quella linea invisibile ma che sembra invalicabile. Dove sia il confine tra realtà e fantasia, in un’atmosfera sospesa e incerta, e proprio per questo irresistibile.
CURIOSITÀ Agli attenti lettori l’inquietante dimora in stile tardo impero avrà suggerito una sensazione di déjà vu: nel 1960, infatti, Alfred Hitchcock si ispirò proprio all’opera di Hopper per ambientare il celeberrimo film Psycho e ricreare la casa in cui l’assassino Norman Bates compiva i suoi efferati delitti.
SETTEMBRE 2013
57
LIBRI Davide Mura
Puntare in alto Un metodo in dieci tappe per cogliere il meglio di sé e trasformarlo in una formula vincente. Il “segreto” svelato dal consulente manageriale Richard Koch? Focalizzarsi su obiettivi decisamente ambiziosi, anziché farsi bloccare dai problemi spiccioli che si incontrano tutti i giorni, superando un diffuso senso di inferiorità che paralizza i nostri sogni. Il saggio è rivolto soprattutto ai manager, con un invito a rifiutare gli standard consolidati in azienda per adottare approcci nuovi, come quello che si ispira al principio 80/20, secondo cui un numero esiguo di eventi dà origine alla maggioranza degli effetti. È facile usare il 100% del tuo cervello se sai come farlo, Richard Koch, Newton Compton, pagg. 284, € 9,90.
Una modella viene uccisa e un ex soldato in Afghanistan divenuto detective privato cerca di risolvere il mistero. Il romanzo ha un tiepido debutto, ma il successo di vendite arriva dopo un colpo di scena: Robert Galbraith non esiste, l’autore del libro è in realtà una donna e il suo nome è nientepopodimeno che J.K. Rowling, la mamma di Harry Potter, la scrittrice vivente più famosa che ha venduto oltre 400 milioni di copie di libri in tutto il mondo. La Rowling ha dichiarato candidamente alla stampa: «Ho sperato di mantenere questo segreto ancora un po’… la “trasformazione” in Robert Galbraith è stata un’esperienza liberatoria». The Cuckoo’s Calling, Robert Galbraith, Mulholland Books, pagg. 464, € 26.
libri
Il bilinguismo: un’opportunità per i bambini
58
In un mondo sempre più in movimento, dove le persone di nazionalità, cultura e lingua differenti si incontrano e non di rado si sposano e fanno figli, si pone la questione della lingua da utilizzare con i bambini. La linguista Barbara Abdelilah-Bauer affronta il bilinguismo precoce mettendosi nei panni dei genitori. In quale lingua comunicare con il neonato? Tutti i bambini possono diventare bilingui? Quale tipo di scuola scegliere? Nel libro vengono passati in rassegna i numerosi pregiudizi nei confronti del bilinguismo, soprattutto da
SETTEMBRE 2013
L’ispirazione non basta
Indovina chi l’ha scritto
Un blocco della vis creativa non ci voleva proprio per il giovane scrittore di successo Marcus Goldman. Donne, macchine, un appartamento da sogno a New York: tutto potrebbe evaporare se non si dà una mossa e non sforna un altro romanzo. Per trovare conforto e raccogliere dei consigli il ragazzo raggiunge il suo amico ed ex professore Harry Quebert, rappresentante dell’intellighenzia americana. Quebert ha amato una ragazza molto giovane scomparsa misteriosamente e nel suo giardino riappaiono le sue ossa. Il ginevrino Joel Dicker, 28 anni, inchioda il lettore per più di settecento pagine. La verità sul caso Harry Quebert, Joel Dicker, Bompiani, pagg. 775, € 19,50.
parte di chi ricopre un ruolo pedagogico chiave come gli insegnanti, che a volte scoraggiano questa capacità per via del timore che l’apprendimento della lingua del paese dove si vive possa essere compromesso da un’altro idioma percepito come antagonista. Ecco allora che la consapevolezza da parte dei genitori dell’opportunità di crescere un bambino con un vocabolario più ricco dei suoi coetanei diventa decisiva. Molti i suggerimenti pratici, frutto dell’esperienza diretta. Guida per genitori di bambini bilingui, Barbara Abdelilah-Bauer, Raffaello Cortina, pagg. 158, € 16.
LETTURE per MANAGER
...per manager
Marco Lucarelli
Ogni minaccia nasconde un’opportunità Quando si parla di Cina e India adottiamo istintivamente un atteggiamento difensivo. Le economie di questi paesi sono viste solo come una minaccia, le risposte sono difensive: maggiore protezionismo, abbassamento dei costi di produzione interni con focus su quelli della forza lavoro. È necessario un cambio radicale del punto di vista dal quale guardare alla competizione. Questo ci spiega il libro Un premio da 10.000 miliardi. Come conquistare i nuovi consumatori di Cina e India (edizione Rizzoli Etas). Gli autori, manager della prestigiosa società di consulenza Boston Consulting Group, ci spiegano come Cina e India rappresentino una straordinaria opportunità nei prossimi anni. 10.000 miliardi di dollari è la cifra annua che i nuovi consumatori di questi paesi saranno disposti a spendere per abbigliamento, cibo, istruzione, viaggi, beni di consumo. “Dal 2010 al 2020, il reddito annuo pro capite aumenterà in media da circa 4.400 a 12.300 dollari in Cina e da 1.500 a 4.400 in India. Di conseguenza, la classe agiata in Cina crescerà da 24 milioni a 91 milioni di famiglie, la classe media aumenterà da 109 a 202 milioni di famiglie e la classe bassa si contrarrà da 260 a 138 milioni di famiglie”. Una nuova middle class desiderosa di consumare, di accedere a quel mondo di prodotti fino ad oggi prerogativa dei soli consumatori occidentali. E poi un numero consistente di nuovi ricchi sempre più esigenti, alla ricerca del lusso e del brand distintivo, da sfoggiare come status symbol.
Perché Cina e India sono diventate delle potenze economiche?
䡵 adozione di un’economia di mercato che ha cancellato brutalmente ogni forma di assistenzialismo garantito dallo stato; 䡵 investimenti in ricerca, tecnologia, scolarizzazione. Gli studenti più promettenti hanno studiato all’estero per acquisire competenze. Queste scelte hanno permesso a Cina e India, negli ultimi vent’anni, di entrare tra le prime potenze economiche più importanti del mondo.
Perché leggerlo Il libro affronta il tema di Cina e India non come competitività da subire ma come mercato potenziale da aggredire. Chi sono questi consumatori? Che cosa desiderano? Quali saranno le loro abitudini di consumo? Il libro Un premio da 10.000 miliardi risponde a queste domande fornendo una serie di dati economici proiettati su scenari futuri di consumo e supportati da brevi interviste sul campo ai nuovi consumatori cinesi e indiani.
Cina e India negli ultimi vent’anni hanno dato una svolta al loro sistema economico anche grazie a una serie di decisioni strutturali importanti. Citiamone alcune: 䡵 apertura agli investitori stranieri. Cina e India hanno creato i presupposti (tecnologici, logistici, fiscali) che hanno reso l’investimento nei rispettivi paesi appetibile alle grosse compagnie internazionali; 䡵 liberalizzazione e privatizzazione di tutti quei settori partecipati dall’apparato statale (con le conseguenti ingerenze politico-affaristiche); SETTEMBRE 2013
59
••20RUBRICHE
17-09-2013
12:38
Pagina 60
LETTERE Daniela Fiorino (daniela.fiorino@manageritalia.it)
La prosecuzione volontaria ai fondi contrattuali
lettere
Sono dirigente di azienda commerciale da circa dieci anni, a breve dovrei interrompere il rapporto di lavoro e impiegarmi come libero professionista. Mi è stato detto che è possibile continuare a mantenere l’iscrizione ai fondi contrattuali ma avrei bisogno di informazioni più precise in merito alla procedura da seguire e ai relativi costi. B. M. - Milano La normativa che regolamenta tutti i fondi contrattuali per i dirigenti del terziario prevede la possibilità di proseguire volontariamente l’iscrizione, a seguito della cessazione del rapporto di lavoro. Sono generalmente previste due condizioni: la prima aver maturato almeno un anno di anzianità contributiva; la seconda che tale facoltà sia esercitata entro un anno dalla data di risoluzione del rapporto di lavoro o dal termine del periodo del preavviso, o della relativa indennità sostitutiva. L’Associazione Antonio Pastore (previdenza integrativa individuale e coperture assicurative) ha recentemente esteso a 18 mesi dalla cessazione del rapporto di lavoro il termine di presentazione della domanda di prosecuzione volontaria. Tuttavia, se si presenta la domanda entro il termine di sei mesi dalla cessazione le coperture assicurative vengono attivate senza la necessità di sottoporre preventivamente l’iscritto ad accertamenti medici. Per il Fasdac (fondo di assistenza sanitaria integrativa “Mario Besusso”), la durata della prosecuzione volontaria non può essere inferiore al triennio, salvo che nel frattempo non si conseguano i requisiti per
l’assistenza in qualità di pensionato o non si rientri in servizio. Il triennio si intende tacitamente rinnovato salva disdetta formalizzata con lettera raccomandata r/r, spedita entro i 30 giorni precedenti la scadenza del medesimo. Se si interrompono i versamenti volontari, l’unica possibilità per iscriversi nuovamente ai Fondi è rientrare nel contratto collettivo tramite l’instaurazione di un nuovo rapporto di lavoro dipendente con la qualifica di dirigente del terziario. Per tutti i Fondi, la misura dei versamenti volontari è pari all’importo integrale della contribuzione fissata per i dirigenti in servizio dai contratti collettivi, costituito dalla quota a carico dell’azienda e da quella a carico del dirigente. L’Associazione Antonio Pastore prevede anche la possibilità di una contribuzione ridotta, nel caso si preferisca versare un minore importo nella Garanzia capitale differito, oppure attivare esclusivamente le coperture assicurative, senza alcun accantonamento di capitale. Per ulteriori informazioni e per l’invio della domanda di prosecuzione volontaria, le consigliamo di rivolgersi all’Associazione territoriale Manageritalia presso cui lei è iscritto. SETTEMBRE 2013
61
••20RUBRICHE
17-09-2013
12:38
Pagina 62
17-09-2013
12:37
Pagina 63
ASSOCIAZIONI S ERVIZI S ANITÀ CONTRATTO PREVIDENZAFORMAZIONE
••21infoMANAGER
CFMT
I CORSI IN PROGRAMMA AREA CONTROLLO DI GESTIONE E FINANZA Il controllo di gestione: logiche e strumenti Come programmare obiettivi e azioni e monitorare il loro verificarsi. Genova, 23-24 ottobre - Milano, 13-14 novembre Preparare l’azienda per l’affidamento bancario
à novit
Da Basilea 2 a Basilea 3, quali sono le regole con cui le banche fanno il rating delle aziende. Padova, 8 novembre
GESTIONE RISORSE UMANE La tempesta perfetta: problem solving e decision making Come risolvere problemi in situazioni complesse. Ancona, 30 ottobre - Torino, 13 novembre
Social branding e internal employer branding
à novit
Cos’è l’internal branding. Milano,
31 ottobre
MARKETING E ORGANIZZAZIONE FORZE DI VENDITA Digital brand reputation e trustability
à novit
Paradigmi, strumenti, tecnologie e metodi per costruire fiducia verso la marca. Milano, 24 ottobre
La negoziazione nelle trattative commerciali complesse Come apprendere le tecniche per portare a termine trattative commerciali ad alta complessità. Milano, 29-30 ottobre
STRATEGIA E ORGANIZZAZIONE Fare la differenza
à novit
Come la leadership eccellente migliora i risultati di business. Milano, 25 ottobre - Firenze, 6 dicembre
Lean organization Come semplificare e ridurre gli sprechi. Milano, 30-31 ottobre
ACCADEMIA DELLE CAPACITÀ MANAGERIALI Un progetto per incrementare il possesso delle capacità chiave indispensabili per il raggiungimento dei risultati richiesti dal ruolo manageriale. La gestione dei conflitti Trasformare i conflitti in contrasti sani. Milano, 24-25 ottobre
Gestire i team La ricchezza di lavorare in team. Roma, 4 novembre
Il pensiero prospettico Viaggiare nel futuro per valorizzare il presente. Milano, 14-15 novembre
CFMT • SEGRETERIA CORSI MILANO Luigia Vendola - tel. 0254063137 Serena Buzzi - tel. 0254063101
ROMA Daniela Lignini - tel. 065043053
La partecipazione ai corsi è gratuita per tutte le aziende e i dirigenti che versano annualmente i contributi.
••21infoMANAGER
17-09-2013
12:37
Pagina 64
MANAGERITALIA
DIFENDIAMO LE PENSIONI Un aggiornamento sugli interventi dopo la mancata perequazione dei trattamenti pensionistici superiori di tre volte al minimo Inps Luca Abbatelli
DIMINUZIONI VALORE PENSIONI PERIODO 2008-2016 (sospensione perequazione 2008, 2012, 2013)
PENSIONE 2007: € 3.773 ggiorniamo i nostri lettori sulle iniziative promosse da Manageritalia in difesa delle pensioni penalizzate dalla sospensione della perequazione per il 2012 e 2013. Come noto, nel 2011 (art. 24, comma 25, del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, cosiddetto decreto “Salva Italia”, convertito nella legge 22 dicembre 2011, n. 214, cosiddetta “Riforma Monti”) il governo, per fronteggiare la situazione di crisi, ha sospeso la perequazione dei trattamenti pensionistici di importo superiore a tre volte il minimo Inps (oltre € 1.441,58 per il 2012 e € 1.486,29 per il 2013). Il tema è stato e continua a essere discusso sul nostro blog pensioni.manageritalia.it. Sono crescenti le proteste dei pensionati “interessati” dal provvedimento, per i quali la sospensione si traduce in un danno permanente sulla fonte di reddito, molto spesso unica (vedi box a lato, che evidenzia l’impatto della mancata perequazione anche su pensioni medie, con una perdita nel quinquennio di oltre 6.000 euro). Manageritalia, insieme a Federmanager, ha promosso l’avvio di sei giudizi presso i tribunali del lavoro di alcune regioni italiane, con l’obiettivo di sollevare la questione di legittimità costituzionale dei provvedimenti contestati. Il giudizio di legittimità presso la Corte ha natura incidentale. Per poter essere proposto, necessita di un “pre-giudizio”, ovvero di un giudizio ordinario all’interno
A
64
SETTEMBRE 2013
Importo mensile pensione per effetto sospensione 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 3.773 3.881 3.905 3.960 3.960 3.960 4.051 Importo mensile pensione senza sospensione 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 3.830 3.940 3.964 4.020 4.114 4.222 4.314 Perdita complessiva al 2016: - € 18.858
2015 2016 4.143 4.235 2015 2016 4.409 4.505
PENSIONE 2011: € 3.022 Importo mensile pensione per effetto sospensione 2012 2013 2014 3.022 3.022 3.092 Importo mensile pensione senza sospensione 2012 2013 2014 3.097 3.182 3.254 Perdita complessiva al 2016: - € 9.489
2015 2016 3.163 3.236 2015 2016 3.329 3.405
PENSIONE 2011: € 2.734 Importo mensile pensione per effetto sospensione 2012 2013 2014 2.734 2.734 2.798 Importo mensile pensione senza sospensione 2012 2013 2014 2.802 2.881 2.948 Perdita complessiva al 2016: - € 8.745
2015 2016 2.864 2.931 2015 2016 3.016 3.086
PENSIONE 2011: € 2.052 Importo mensile pensione per effetto sospensione 2012 2013 2014 2.052 2.052 2.102 Importo mensile pensione senza sospensione 2012 2013 2014 2.106 2.167 2.220 Perdita complessiva al 2016: - € 6.875
2015 2016 2.153 2.206 2015 2016 2.273 2.328
••21infoMANAGER
17-09-2013
12:37
Pagina 65
Manageritalia e Federmanager hanno promosso l’invio di sei giudizi presso i tribunali del lavoro di alcune regioni italiane, con l’obiettivo di sollevare la questione di legittimità costituzionale dei provvedimenti contestati. La prima udienza utile è attesa, salvo rinvii, entro la fine di ottobre.
del quale proporre l’eccezione di incostituzionalità della norma contestata. La valutazione relativa alla non manifesta infondatezza dell’eccezione è affidata, in funzione di filtro, a un giudice ordinario, che soltanto qualora adeguatamente convinto disporrà la sospensione del giudizio e il rinvio alla Corte. La prima udienza utile è attesa, salvo rinvii, per la fine del mese di ottobre, e le novità che seguiranno verranno comunicate attraverso il blog. Ricordiamo che già nel 2008 Manageritalia ottenne un rinvio ai giudici della Corte costituzionale, per tentare di difendere le pensioni di importo superiore a otto volte il minimo Inps, per le quali era stata disposta la sospensione della perequazione. Nella sentenza di rigetto (sentenza pubblicata nel 2010, la n. 316), la Corte costituzionale osservava, fra le motivazioni, che l’importo elevato dei
trattamenti sottoposti alla sospensione della perequazione era tale da poter comunque garantire un’idonea difesa dal fenomeno inflattivo. In altre parole, la Corte riteneva che la misura delle pensioni potesse soddisfare i principi di adeguatezza indicati nella Costituzione, anche in assenza di perequazione. Rispetto al passato, la mancata perequazione 2012-2013 coinvolge un maggior numero di pensionati, anche i titolari di pensioni non certo elevate. Questa differente circostanza aprirebbe un vulnus alle argomentazioni sostenute nel 2008 dalla Corte, perché i trattamenti pensionistici mediobassi, impoveriti dalla sospensione della perequazione, potrebbero definirsi inadeguati a sostenere il fenomeno inflattivo. Ancora, rispetto al passato, la reiterazione della sospensione della perequazione sia per il 2012 sia per il 2013 contrasterebbe
Ne parliamo anche sul blog pensioni.manageritalia.it
con il carattere di temporaneità ed eccezionalità della misura restrittiva attribuita alle norme del 2008. Al momento, dunque, non resta che confidare nella sensibilità e disponibilità di uno dei giudici ordinari che prenderanno in esame le cause, sempre nella consapevolezza che anche l’eventuale accoglimento dell’eccezione, benché già l’apprezzabile risultato, non consentirà di comprendere quello che soltanto in seguito verrà deciso dai giudici di legittimità: se e quando esista il diritto alla rivalutazione dei trattamenti pensionistici.
SETTEMBRE 2013
65
••21infoMANAGER
17-09-2013
12:37
Pagina 66
MANAGERITALIA
ASSOCIAZIONI TERRITORIALI
66
UN’OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI Manageritalia Veneto, Cida e Federmanager Veneto promuovono la seconda edizione del concorso “Manager anch’io!” all’interno delle Giornate di Galileo
SETTEMBRE 2013
••21infoMANAGER
17-09-2013
12:37
Pagina 67
anager anch’io!” è la sezione de Le Giornate di Galileo dedicata agli studenti delle università del Veneto che ha l’obiettivo di avvicinare i giovani alla conoscenza delle carriere manageriali.
“M
Attraverso una project competition verranno premiate le tre migliori idee-progetti sui temi della gestione aziendale. Ciascuno dei tre vincitori riceverà una borsa di studio di 1.000 euro.
A chi è rivolto Il concorso è rivolto a tutti gli studenti iscritti a un corso di laurea magistrale delle università del Veneto nell’Anno accademico 2013-2014. Possono inviare la loro candidatura anche gli studenti che hanno già partecipato alla prima edizione del concorso, presentando un progetto diverso da quello dell’anno scorso. Coloro che non risulteranno in regola con questi requisiti saranno esclusi dalla competizione.
Contenuti delle idee-progetti “Manager anch’io!” consiste nello sviluppo di una breve idea-progetto che risponda a un’esigenza aziendale. Sono ammesse idee-progetti contestualizzate in
qualsiasi ambito settoriale e che riguardino realtà grandi o piccole, profit o non profit, private o pubbliche. È importante che l’idea-progetto sia focalizzata su una specifica area, funzione o processo aziendale, che sia orientata all’ottenimento di miglioramenti in termini di efficacia, efficienza, qualità o benessere organizzativo. Solo a titolo di esempio, le idee-progetti possono riguardare aspetti quali la gestione delle risorse umane in ambito multiculturale; un nuovo packaging di prodotto in grado di influenzare i comportamenti di acquisto; un ripensamento dei flussi logistici per ridurre l’impatto ambientale.
Scadenze Le domande devono essere inviate tramite email entro le ore 24 di domenica 27 ottobre all’indirizzo managerancheio@manageritalia.it. Per il modulo di compilazione della domanda, il regolamento e maggiori informazioni vai sul sito www.manageritalia.it alla pagina dell’Associazione territoriale Veneto nella sezione “Iniziative associative e tempo libero”, oppure partecipa alla discussione sul blog crisiesviluppo.manageritalia.it.
MANAGER ANCH’IO SU
LE GIORNATE DI GALILEO È una iniziativa annuale promossa da Manageritalia Veneto, Cida e Federmanager Veneto per diffondere la cultura manageriale tra le giovani generazioni, per favorire il confronto tra manager, imprenditori, professionisti e policy maker e per contribuire all’innovazione delle pratiche manageriali.
SETTEMBRE 2013
67
17-09-2013
12:37
Pagina 68
MANAGERITALIA
••21infoMANAGER
Il network di convenzioni riservato agli associati Manageritalia
ultime novità ALBERGHI E TURISMO
ALBERGHI E TURISMO
IDEE REGALO
10% di sconto sulla migliore tariffa, senza restrizioni, disponibile al momento della prenotazione.
13% di sconto sulla quota base di tutti i programmi di viaggio riportati sui cataloghi Earth 2013 e pubblicati sul sito.
10% di sconto per chi acquista cofanetti sul sito.
INTRATTENIMENTO E CULTURA
INTRATTENIMENTO E CULTURA
TEMPO LIBERO
15% di sconto su libri, dvd e blu ray 10% di sconto su cd, games e idee regalo.
6 euro anziché 8 euro per l’ingresso dell’associato Manageritalia + 1 accompagnatore.
OUTLET
OUTLET
10% di sconto sul prezzo outlet in tutte le boutique di Fidenza Village 30% di sconto sul prezzo outlet in occasione delle speciali “Private Sale”. ISTRUZIONE/VACANZE STUDIO PERSONAL ENGLISH / PROFESSIONAL ENGLISH IN SCHOOL (ritmo personalizzato) 50% di sconto su quota iscrizione comprensiva di materiale didattico 35% su livello Personal o Professional English ENGLISH ANYTIME EXECUTIVE IN SCHOOL (individuale) 20% di sconto su livello Personal o Professional English.
68
SETTEMBRE 2013
39,90 euro anziché 49,90 euro per la carta 2x1 menù, una carta per cenare in 2 al prezzo di 1, dal lunedì al giovedì, per un anno intero.
10% di sconto sui prezzi outlet nei negozi aderenti.
PER LA CASA
30% di sconto sul prezzo di listino delle lampade in offerta.
••21infoMANAGER
17-09-2013
12:37
Pagina 69
Solo per te... e per la tua famiglia Tanti vantaggi in esclusiva e un’offerta sempre aggiornata Accedi subito all’area riservata MyManageritalia per scoprire l’offerta commerciale di Soloperte, il network di convenzioni creato solo per i nostri associati. ABBIGLIAMENTO E ACCESSORI
Brooks Brothers 㥋 Camiceria Olga 㥋 Fratelli Rossetti 㥋 Pineider 㥋 Wheelup
ALBERGHI E TURISMO
Accor Hotels 㥋 ATA Hotels 㥋 Best Western 㥋 Boscolo Hotels 㥋 Chia Laguna Resort 㥋 Club Med 㥋 &Company 㥋 Earth Cultura e Natura 㥋 Grimaldi Lines 㥋 Imperatore 㥋 JSH Hotels&Resorts 㥋 Marcegaglia 㥋 Meliá Hotels International 㥋 Nexus Hotels 㥋 Nova Yardinia Resort 㥋 Planetaria Hotels 㥋 Sentieri Nuove Esperienze 㥋 Space Hotels 㥋 Th Resorts 㥋 Una Hotels 㥋 Valtur
AUTOMOTIVE
Europcar 㥋 Hertz
ELETTRONICA
Brother
GIOIELLERIA E OROLOGERIA
Rocca 1794 㥋 Pierre Bonnet
IDEE REGALO
Interflora 㥋 Regalbox 㥋 Smartbox
INTRATTENIMENTO E CULTURA
Diagramma 㥋 inMondadori 㥋 Museo Nazionale Automobile Torino 㥋 SGC Mondadori
ISTRUZIONE/VACANZE STUDIO
Discovery 㥋 Edenz Colleges 㥋 Ef Education 㥋 Language Leader 㥋 School & Vacation 㥋 Viva 㥋 Wall Street Institute
OTTICA
Optissimo Gruppo Randazzo 㥋 Ottici associati
OUTLET
Barberino Designer Outlet 㥋 Fidenza Village 㥋 Noventa di Piave Designer Outlet
PER LA CASA
Erresse 㥋 Oluce
SALUTE&BENESSERE
Amplifon 㥋 Audika 㥋 Audionova
SERVIZI TURISTICI
BagExpress 㥋 Parcheggi Low Cost 㥋 Prontovisto 㥋 Travel Parking
WELLNESSMITCLUB (benessere per il manager)
Acaya Golf Resort Lecce 㥋 Epomeo Travel Co 㥋 Etruria Resort & Natural Spa 㥋 Grand Hotel Bristol Resort & Spa 㥋 Grand Hotel Resort Cour Maison 㥋 Hotel Tamerici&Principe Spa 㥋 Il Boscareto Kalidria Thalasso Spa Resort 㥋 Gruppo STB 㥋 Hotel Terme Esplanade Tergesteo 㥋 La Sommità Relais 㥋 Regina Isabella Resort&Health Spa 㥋 Relilax 㥋 Radisson Blu Spa&Golf Resort Padova 㥋 Villa Crespi
TEMPO LIBERO
2x1 menù 㥋 American Contourella 㥋 Horca Myseria
TEMPORARY STORE
Ennevolte 㥋 LeSac
BUSINESS (BtoB) (convenzioni per le aziende)
Diagramma 㥋 Interflora 㥋 Regus 㥋 SmartBox 㥋 S.T. Dupont
Per accedere a Soloperte entra nell’area riservata MyManageritalia utilizzando la user Id e la password che hai ricevuto con la card associativa. Per informazioni e/o richiedere un duplicato puoi contattare il nostro customer care, al numero 0227798825, oppure inviare una email a cardmanageritalia@manageritalia.it
SETTEMBRE 2013
69
••21infoMANAGER
18-09-2013
10:31
Pagina 70
Hanno collaborato a questo numero FEDERAZIONE NAZIONALE DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL COMMERCIO, TRASPORTI, TURISMO, SERVIZI, TERZIARIO AVANZATO
Thomas Bialas, futurologo, è responsabile del progetto Future Management Tools di Cfmt. (22)
I NOSTRI
BLOG
artistico, ed è guida turistica per le province di Milano, Pavia, Monza e Brianza. (57)
Camilla Cozzi è avvocato, esperta di diritto della fami-
Marco Lucarelli lavora nella direzione Strategy di una multinazionale tlc dove si occupa di operatori virtuali. Cura anche la rubrica #letturexmanager sul blog crisiesviluppo.manageritalia.it. (58)
Per i pensionati di oggi e di domani
CFMT - CENTRO DI FORMAZIONE MANAGEMENT DEL TERZIARIO
ASSOCIAZIONE ANTONIO PASTORE
Direttore responsabile: Guido Gay Coordinamento: Roberta Roncelli Redazione: Davide Mura, Luca Padovani, Enrico Pedretti, Eliana Sambrotta Direzione, redazione, amministrazione: 20129 Milano - via Antonio Stoppani 6 tel. 0229516028 - fax 0229516093 giornale@manageritalia.it www.manageritalia.it
Piero Valdiserra è direttore marketing e relazioni esterne di uno dei maggiori gruppi italiani operanti nel beverage alcolico. È anche sommelier, nonché fondatore e presidente del club enogastronomico bolognese Gaudio (marketing@ rinaldi.biz). (56)
Le opinioni espresse dagli autori impegnano esclusivamente la loro responsabilità
Domenico Villani è sommelier, maestro assaggiatore
Grafica THE GRAPHIC FORGE snc 20129 Milano - via Antonio Stoppani 4 tel. 0229404920 - www.graphicforge.it
e docente Onaf, maestro assaggiatore Onas e assaggiatore Onav. Organizza corsi ed eventi enogastronomici e tra le altre attività collabora con Gambero Rosso e con l’azienda speciale della Camera di commercio di Roma. Fa parte del Gruppo di lavoro di Manageritalia Roma Manager@eat. (32)
Luca Abbatelli, ufficio legale. Daniela Fiorino, ufficio sindacale.
Concessionario pubblicità PUBLIMASTER 20146 Milano - via Winckelmann 2 tel. 02424191 - fax 0247710278
Stampa ALL GRAPH SYSTEM srl 28100 Novara - via Verbano 138 tel. 0321477625 - infoags@tiscali.it Registrazione Tribunale di Milano n. 142, del 24 aprile 1974
da Manageritalia pensioni.manageritalia.it
FONDO DI PREVIDENZA MARIO NEGRI
Editore: Manageritalia Servizi srl
Roberto Orsi ha creato e dirige l’Osservatorio Socialis
Emilio Rossi è EconPartners, Oxford Economics. (14)
Conversazioni tra uomini e donne sulle pari opportunità
FONDO ASSISTENZA SANITARIA DIRIGENTI AZIENDE COMMERCIALI
Remo Lucchi è presidente onorario di GfK Eurisko (38) per lo studio, l’analisi e la promozione del fenomeno della responsabilità sociale e dello sviluppo sostenibile delle imprese, della Pa, delle non profit e università. È presidente e ad di Errepi Comunicazione, società di consulenza specializzata in campagne di informazione su argomenti quali Csr, non profit, scienza e salute, arte e cultura. (40)
donne.manageritalia.it
FEDERAZIONE NAZIONALE DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL COMMERCIO, TRASPORTI, TURISMO, SERVIZI, TERZIARIO AVANZATO
glia e delle persone, esercita presso lo studio legale associato Ciriello-Cozzi. (48)
sionato, armatore e fondatore della società Blue Project specializzata nel noleggio di barche da regata e dell’organizzazione di team building, incentive e corporate events in barca a vela a livello nazionale e internazionale. (50)
Oltre la crisi, per cogliere opportunità e sviluppo
FEDERAZIONE NAZIONALE DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL COMMERCIO, TRASPORTI, TURISMO, SERVIZI, TERZIARIO AVANZATO
Claudia Corti è laureata in lettere, indirizzo moderno
Michele Rayneri è esperto di marketing,velista appas-
crisiesviluppo.manageritalia.it
MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DI MANAGERITALIA
(64) (61)
Associato all’USPI Unione stampa periodica italiana Accertamenti diffusione stampa La diffusione di settembre è di 35.504 copie
••21infoMANAGER
17-09-2013
12:37
Pagina 71
••21infoMANAGER
17-09-2013
12:37
Pagina 72