3 minute read

Universitalia Hackathon: fertilize your idea

Il progetto, sviluppato da Manageritalia Lazio, Abruzzo, Molise, Sardegna e Umbria e attuato in collaborazione con l’Università degli Studi

Guglielmo Marconi e il quality delivery Cosaporto, ha permesso all’azienda di raccogliere nuove idee e ai giovani universitari e a tutti i partecipanti di sperimentare un percorso di facilitazione, oggi valido e in voga

Universitalia Hackathon è la manifestazione della forte volontà di Manageritalia Lazio, Abruzzo, Molise, Sardegna e Umbria di promuovere la cultura dell’innovazione e delle competenze manageriali. Il progetto si rivolge a giovani talenti universitari che desiderano cimentarsi in una sfida imprenditoriale insieme a manager, professionisti e professori.

Gli hackathon

Le attività prevedono due tipologie di hackathon. La prima è rivol- ta a quei giovani che vogliono iniziare un’attività imprenditoriale e consiste in un percorso chiamato “2DaysForStartingUp”, che permette ai partecipanti di affinare, perfezionare e modificare la propria idea, così da renderla una “business idea”. La metodologia, appositamente elaborata dall’associazione territoriale, prevede lezioni frontali e lavoro in autonomia da parte dei team di studenti che, seguiti e supportati dai mentor d’aula, possono utilizzare specifici tool per l’innovazione.

La seconda tipologia di hackathon, invece, prende il via da una challenge lanciata da un’azienda: ragazzi, manager e professori universitari, organizzati in tavoli, sono chiamati a elaborare proposte efficaci per rispondere alla sfida durante una maratona di due giorni.

La sfida di Cosaporto

Questa seconda tipologia di hackathon, il 26 e il 27 maggio scorso, è stata applicata in seguito alla sfida lanciata da Cosaporto, per cui Manageritalia Lazio ha coinvolto studenti, manager e professori in una challenge ricca e stimolante. Sono stati tanti i tool a disposizione e interessanti le presentazioni dei partecipanti. Le testimonianze dei manager sulle esperienze internazionali, la conoscenza dei mercati esteri, la concettualizzazione e rappresentazione della futura strategia della startup si sono rivelate efficaci. Se le conoscenze teoriche su argomenti di strategia, organizzazione, finanza e marketing dei docenti sono state formative, le idee degli studenti fresche e innovati- ve. Nel pomeriggio della seconda giornata, i pitch sono stati presentati all’intero board dell’azienda. In seguito, la giuria (composta da un rappresentante dell’Università degli Studi Guglielmo Marconi, uno di Manageritalia Lazio e il board di Cosaporto) ha premiato ogni partecipante del team vincitore con una gift box offerta da Cosaporto. Tutti i ragazzi intervenuti hanno poi ricevuto un attestato di partecipazione firmato dalla nostra associazione territoriale e dall’Università degli Studi Guglielmo Marconi.

Gli Hackathon Secondo I Protagonisti

«Un’attività come questa – dichiara Roberto Saliola , presidente di Manageritalia Lazio, Abruzzo, Molise, Sardegna e Umbria – mette al centro le competenze e il ruolo di un’organizzazione come la nostra che ha il duplice obiettivo di supportare i manager nelle sfide professionali e portare il loro contribuito anche fuori dalle loro aziende sul territorio a favore di giovani, istituzioni, organizzazioni non profit».

Per Tommaso Saso , docente di organizzazione aziendale e direttore marketing dell’Unimarconi «lo sviluppo delle competenze trasversali si traduce in un esercizio che coniuga le skill acquisite con la creatività, l’innovazione e il pensiero laterale. Il tutto favorendo il contatto con manager e professori che aiuteranno gli studenti, per cogliere opportunità di stage, tirocini e offerte di lavoro».

Racconta Donatello

Aspromonte, coordinatore Hackathon Universitalia e docente di Startup Strategy: «Per due giorni manager con esperienze internazionali hanno lavorato al fianco di docenti, ricercatori universitari e studenti su una challenge lanciata dalla startup Cosaporto. L’esperienza sul campo dei manager, unita all’apporto conoscitivo dei docenti e alla “freschezza tecnologica” dei giovani studenti, ha generato degli output molto interessanti. Nel mese di settembre lanceremo la seconda edizione, aperta anche ad altre figure professionali».

Gaetano Torino, manager di lunga carriera internazionale nel settore turistico-alberghiero, ha commentato: «È stato un mélange e un modello assolutamente da replicare; la diversità di cultura e di background manageriale, unita alla grande creatività dei giovani, avrà risultati inimmaginabili!».

Alessandro D’Angelo, coo & co-founder Cosaporto, afferma che «si è trattato di un’occasione per ragionare insieme sulla crescita di Cosaporto e avere input di vario genere da parte di diversi stakeholder. La metodologia è stata particolarmente adatta alla raccolta di stimoli, perché unisce competenze e background diversi, con un approccio “full immersion” tipico del mondo delle startup».

Infine, Micaela Colabella, studentessa Unimarconi, ritiene che l’esperienza sia stata molto positiva: «Partecipare a eventi in collaborazione tra scuole/università e aziende assume una duplice importanza: valorizza l’università e il percorso di studi intrapreso e avvicina al mondo del lavoro. Sapere quali possano essere i punti di forza o quelli deboli del fare impresa o per lo sviluppo di una startup è fondamentale».

I messaggi dei nostri associati per le generazioni future in the bottle

This article is from: