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N. 10 OTTOBRE 2012
LA RIVISTA DI MANAGERITALIA
PER CAMBIARE
MUSICA
MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL TERZIARIO Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - Decreto Legge 353/03 (convertito in Legge 27/2/04, n.46) art.1, comma 1 - DCB/MI - € 2,20 (abbonamento annuo € 16,50)
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Sommario Editoriale Innovazione 4 Questione esodati e 40 Sociale, non banale interesse generale. Il nostro punto di vista Vita aziendale 44 “Le passo il responsabile” Copertina 6 #PRIORITALIA Iniziative Manageritalia Il paese prima di tutto 48 Nel cuore delle Dolomiti 33a Coppa #PRIORITALIA di sci Manageritalia 8 Partecipare alla buona politica Our point of view 53 Productivity & welfare 12 Il peso dei manager Finanza 16 Derivati, una bomba da disinnescare
InfoMANAGER Manageritalia 63 Calendario assemblee territoriali 64 Soloperte Fasdac 66 Pratiche indirette, novità in arrivo 68 Ticket in forma diretta Manageritalia/quadri 70 In caso di malattia
RUBRICHE 14 Territori
Economia 24 Grecia, torna la dracma?
22 Osservatorio legislativo
Indagine 32 Donne&web: un fortino rosa
39 A tu per tu con...
30 Catturati dalla rete
Cfmt 72 Crescere con il dialogo e le diversità
55 Di buon grado 56 Lifestyle
Al centro della rivista un inserto speciale Assidir
57 Fuori ufficio 58 Libri
N. 10 OTTOBRE 2012
LA RIVISTA DI MANAGERITALIA
59 Lettere
Vademecum & garanzie 2012
60 ...al fin della licenza, io tocco!
PER CAMBIARE MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DI MANAGERITALIA Federazione nazionale dei dirigenti, quadri e professional del commercio, trasporti, turismo, servizi, terziario avanzato R
FEDERAZIONE NAZIONALE DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL COMMERCIO, TRASPORTI, TURISMO, SERVIZI, TERZIARIO AVANZATO
Fondo assistenza sanitaria dirigenti aziende commerciali
Fondo di previdenza Mario Negri
CFMT Centro di formazione management del terziario
Associazione Antonio Pastore
MUSICA
MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL TERZIARIO Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - Decreto Legge 353/03 (convertito in Legge 27/2/04, n.46) art.1, comma 1 - DCB/MI - € 2,20 (abbonamento annuo € 16,50)
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Editoriale a cura del presidente Manageritalia
QUESTIONE ESODATI Il nostro punto di vista
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ei giorni scorsi il Parlamento ha respinto una proposta di legge dell’onorevole Cesare Damiano (Pd) finalizzata ad allar-
gare la normativa di deroga alla riforma previdenziale del ministro Fornero, per dare una risposta ai lavoratori esodati ancora esclusi dalle deroghe disposte finora dal ministro stesso. La proposta di legge Damiano, inizialmente approvata dalla Commissione lavoro della Camera nonostante il parere contrario del governo, è stata infatti bocciata prima dalla Ragioneria generale dello Stato e poi dalla Commissione bilancio della Camera per mancanza di copertura finanziaria. Il provvedimento è stato quindi rinviato alla Commissione lavoro. È passato quasi un anno e ancora non si è trovata una soluzione per centinaia di migliaia di persone che, da un giorno all’altro, hanno perso il diritto di andare in pensione e si trovano sospesi in un limbo. È una situazione insostenibile che, come associazione sindacale, non possiamo accettare. Nel provvedimento di Damiano era stata inserita una norma per la quale Manageritalia si batteva da mesi, una misura che potrebbe dare una risposta concreta al problema: permettere anche agli uomini di andare in pensione, da subito, a 57 anni fino a tutto il 2015 e a 58 anni fino a tutto il 2017, con il sistema contributivo, a condizione che abbiano versato 35 anni di contributi. Attualmente possono farlo solo le donne.
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I E INTERESSE GENERALE La proposta avrebbe un costo contenuto e non com-
ramento dello stato sociale italiano in un’ottica eu-
prometterebbe l’assetto della riforma.
ropea, proponendo protezioni più adeguate ai tem-
Insomma, se è vero che il pacchetto di Damiano era ec-
pi che viviamo, in cui l’incertezza dell’economia e
cessivamente oneroso – 30 miliardi di euro secondo la
l’invecchiamento della popolazione ci portano a la-
Ragioneria generale dello Stato – a nostro avviso sa-
vorare sempre più a lungo e con maggior flessibili-
rebbe molto opportuno accantonare le altre misure
tà. Vogliamo partecipare alla costruzione di un si-
proposte dal Pd e far approvare immediatamente la
stema dove si incentivano il merito e la proattività,
norma, che comporta sì una riduzione dell’assegno
valorizzando le competenze delle persone lungo
pensionistico (essendo calcolato con il metodo contri-
tutto l’arco della vita professionale. Vogliamo per-
butivo) ma conferisce una fonte di reddito immediata
mettere ai giovani di costruirsi un lavoro e ai più an-
a chi è rimasto senza stipendio e senza pensione.
ziani di non perderlo.
Abbiamo appena appreso che la legge di stabilità
È con questo spirito che continuiamo a lavorare, sia
per il 2013 ha stanziato nuove risorse finanziarie per
all’interno di Manageritalia, sia con la nuova Cida.
la categoria degli esodati. Ebbene, chiederemo con
Siamo impegnati per dare un seguito all’iniziativa
forza di far approvare, con tali nuovi finanziamen-
#PRIORITALIA: il 26 novembre a Milano organiz-
ti, la norma che stiamo sostenendo.
zeremo un grande evento pubblico per mettere a
Oggi, più che mai, c’è bisogno di una visione, di un
frutto il lavoro realizzato quest’estate e chiedere al-
progetto capace di unire istanze sociali diverse.
la politica un deciso cambiamento di passo. Mette-
L’emergenza esodati è una delle tante che dobbia-
remo a disposizione le nostre competenze e propor-
mo affrontare. Dobbiamo agire in una prospettiva
remo un progetto per rilanciare il Paese. Non si trat-
di lungo periodo, integrando la ricerca di soluzioni
ta di una discesa in campo: i manager non cercano
a problemi (come nel caso degli esodati) all’interno
poltrone. Si tratta, però, di un segnale politico, di un
di un processo di cambiamento più organico del no-
segnale alla politica. Chi governa deve assumersi la
stro sistema di welfare, del mercato del lavoro, del-
responsabilità delle proprie scelte, così come fanno
la formazione professionale, della fiscalità.
i manager: una delle categorie che, maggiormente,
Vogliamo fare in modo che la questione esodati ven-
viene giudicata in base ai risultati.
ga risolta nell’immediato ma che, nel futuro, non si ripresentino altre emergenze sociali come questa.
Guido Carella
Vogliamo promuovere un’innovazione e un miglio-
(guido.carella@manageritalia.it) OTTOBRE 2012
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Copertina
IL PAESE PRIM DI TUTTO Il 26 novembre a Milano i manager italiani illustrano al presidente del Consiglio Mario Monti le proposte della dirigenza per il futuro del Paese
S
ONO PASSATI QUASI CENTO GIORNI dal primo evento #PRIORITALIA. Dalle idee al progetto. L’impegno della dirigenza italiana per il futuro del Paese, voluto dalle tre organizzazioni Cida - Manager e alte professionalità per l’Italia, Manageritalia e Federmanager, tenutosi a Roma dal 2 al 5 agosto. È stata la prima uscita pubblica di un
movimento, apartitico, che intende aggregare tutti i soggetti della società della conoscenza (manager, alte professionalità, liberi professionisti ecc.) per offrire alla politica una selezione di competenze ed esperienze. Donne e uomini credibili, capaci e disinteressati. Con idee e progetti realistici. Il nostro presidente Guido Carella allora promise che i manager italiani del privato e del pubblico si sarebbero ritrovati nuovamente, questa volta a Milano, per un appuntamento ancora più importante. #PRIORITALIA ha riscosso in questi mesi grande attenzione da parte degli associati e dell’opinione pubblica, nonché su blog, social network e media in generale. Ora è arrivato il momento di puntare ancora più in alto, per dimostrare che questa iniziativa è capace di fare il bene dell’Italia e di tutti gli italiani, a cui il nostro Paese appartiene. Il 26 novembre, a Milano, durante i primi Stati generali, il presidente Cida - Manager e alte professionalità per l’Italia Silvestre Bertolini presenterà la nuova Confederazione e illustrerà i progetti di #PRIORITALIA davanti a una platea di quattromila persone. All’incontro è stato invitato il presidente del Consiglio Mario Monti, che si è mostrato interessato e ha dato un’adesione, al momento, da confermare. Un segnale chiaro e diretto a chi governa attualmente il nostro Paese,
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IMA alle istituzioni e ai partiti. Un segnale di cambiamento, di svolta, con l’obiettivo di contaminare i programmi elettorali per indirizzarli verso una conduzione del Paese più onesta, trasparente ed efficace. In questo momento storico, particolarmente delicato sul piano politico ed economico, non si può più stare a guardare. C’è un’Italia
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L’INCONTRO LA GIORNATA DEGLI STATI GENERALI SARÀ DIVISA IN DUE PARTI
PARTE PUBBLICA (ore 10,30 - 13) Silvestre Bertolini, presidente Cida - Manager e alte professionalità per l’Italia, presenterà la neonata Confederazione e i progetti di #PRIORITALIA alla probabile presenza del presidente del Consiglio Mario Monti, di rappresentanti politici, imprenditori ed esponenti della società civile, illustrando nel dettaglio la proposta politica della categoria dei manager per la ripresa della produttività e per la crescita. Nessuna ricetta magica o risposte ideologiche, ma solo proposte concrete sui temi che ci sono familiari: produttività aziendale, crescita dell’economia, qualità del lavoro. Cercheremo di configurare quale tipo di società poter lasciare alle future generazioni, quale tipo di sacrifici e di opportunità spetteranno alle diverse categorie di lavoratori, ma anche alle diverse fasce di età di lavoratori e cittadini. Insomma, il progetto politico dovrà tenere conto della condizione di tutti gli attori sociali coinvolti, nessuno escluso, perché le risorse a disposizione sono limitate e quindi l’esercizio di un diritto da parte di alcune categorie comporterà un costo per altre.
che non è più disposta ad accetta-
PARTE PRIVATA
re compromessi e non ha più vo-
Riunione dell’Assemblea nazionale di Cida - Manager e alte professionalità per l’Italia.
glia di aspettare. Con #PRIORITALIA i manager del privato e del pubblico si assumono la responsabilità di condizionare e alimentare il cambiamento. L’appuntamento è quindi a Milano, al Mico - Fiera, il 26 novembre. Sarà un momento di partecipazione globale. Aspettiamo chiunque sia interessato, come noi, a un’Italia dove la buona politica sia la ba-
#PRIORITALIA è un soggetto terzo rivolto a tutti coloro che condividono l’obiettivo della classe manageriale di acquisire una nuova dimensione sociale che, nell’ordine delle priorità, metta l’Italia e gli italiani al di sopra di tutto e di tutti.
Vi aspettiamo numerosi all’appuntamento del 26 novembre Segui l’evento e scopri come partecipare su www.cida.it e www.manageritalia.it
se di un ottimo Paese. OTTOBRE 2012
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#PRIORITALIA
PARTECIPARE ALLA BUONA
POLITICA
Il contributo di due esperti del “settore”, Alessandro Rosina e Graziano Delrio, all’iniziativa di Manageritalia per migliorare il paese
A
LL’EVENTO #PRIORITALIA del 2-5 agosto scorso, che suggella l’impegno della dirigenza italiana per il futuro del paese, manager e alte professionalità si sono incontrati per riflettere sul bene comune e ragionare sulle priorità su cui
dobbiamo concentrarci per uscire dalla crisi. In questa prima edizione si è discusso delle priorità del paese partendo dalla politica e dalle azioni che la rendono “buona politica”. Le vicende delle ultime settimane avvalorano ancora di più i contenuti dell’iniziativa in quanto fanno emergere in modo sempre più drammatico lo scollamento tra i partiti e il paese e dunque la necessità di un radicale cambio di passo. Quattro i temi affrontati nell’arco dei quattro giorni di lavoro: affermare l’utilità della buona politica, definire i confini del po-
a cura della redazione
litico ideale, soddisfare le nuove esigenze di partecipazione e, ultimo, assumere responsabilità coerenti al ruolo manageriale. Hanno dato un contributo al dibattito anche numerosi ospiti del tessuto economico, istituzionale e sociale italiano, ciascuno portatore di un proprio punto di vista e di una propria specifica competenza. Partendo dalle interviste del docente universitario Alessandro Rosina, che si è espresso in merito all’utilità della buona politica, e del sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio, a cui sono state invece rivolte domande su come soddisfare le nuove esigenze di partecipazione, apriamo uno spazio dedicato a #PRIORITALIA che raccoglie visioni o testimonianze di esperti sui vari temi che hanno fatto la storia oggi. Con l’obiettivo di far crescere il dialogo e la conoscenza.
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ALESSANDRO ROSINA
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Professore di Demografia e statistica sociale alla Facoltà di Economia dell’Università Cattolica di Milano. Fa parte del consiglio direttivo della Società italiana di statistica. È presidente di iTalents, un network che propone strumenti e iniziative per contribuire allo sviluppo del paese, puntando i riflettori sui giovani talenti in Italia e all’estero.
tazione dell’impatto dalle politiche: questo in Italia manca, dobbiamo essere in grado di valutare oggettivamente cosa funziona e cosa no, cosa è stato fatto bene e cosa è stato fatto male e cosa quindi poter poi migliorare». Qual è secondo lei il contributo della dirigenza? «Deve fare bene il proprio mestiere, ma per riuscirci ha anche bisogno di una buona politica e quindi è giusto che si impegni perché ci sia una politica all’altezza, che sia in
C
os’è secondo lei la buona po-
leggere i cambiamenti in corso e le
litica?
grandi trasformazioni. Il secondo
«In Italia più che dire cos’è la buo-
prerequisito è però anche dare le ri-
na politica diventa più facile dire il
sposte adeguate a questi cambia-
contrario: abbiamo avuto sotto gli
menti per contenere i nuovi rischi
occhi una politica non adeguata e
e cogliere nuove opportunità».
in parte anche cattiva, perché ha compromesso gran parte delle ca-
Come fare?
grado di far ripartire e crescere il
«Questa politica guarda soprattutto al mantenimento del potere, che è ostile a rimettersi in discussione e non ha una vera visione del futuro, una vera progettualità»
pacità e potenzialità di produrre
«Bisogna agire su tre punti. Il pri-
ricchezza e benessere del paese.
mo è il ricambio generazionale: in
Ecco, possiamo dire che la cattiva
un paese gerontocratico, dove chi
politica tende a convincere di più
è al vertice non si rimette in discus-
attraverso le promesse, mentre la
sione, diventa anche più facile sca-
buona politica attraverso i risultati
dere nella capacità di trovare nuo-
concreti. La buona politica è quel-
ve risposte, di avere nuove visioni,
la che cerca di valorizzare le vere
di leggere la realtà con nuovi occhi.
paese, all’interno del quale poi tut-
potenzialità del paese cercando di
Inoltre, vari studi dimostrano che
ti possono fare meglio e mettere a
perseguire una crescita economica
dove c’è maggiore ricambio gene-
disposizione le proprie competen-
che sia anche miglioramento della
razionale c’è anche meno corruzio-
ze e le capacità nel proprio lavoro».
qualità più in generale dell’interes-
ne. Un altro punto importante è
se e del benessere di tutti».
quello della partecipazione: il cam-
Cosa pensa di #PRIORITALIA?
biamento si produce anche come
«L’intervento della classe manage-
È verosimile immaginare un ritor-
partecipazione dal basso e non c’è
riale per una buona politica è sen-
no alla buona gestione della cosa
vero ricambio generazionale se dal
z’altro un impegno che non può
pubblica?
basso non si produce un’offerta di
che essere ben visto. Stiamo attra-
«Ci vogliono almeno due precon-
qualità. Il terzo e ultimo punto, im-
versando una fase tra l’altro molto
dizioni. Il primo è la capacità di
portante, è una cultura della valu-
difficile e definire le priorità ci aiu-
Alessandro Rosina
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#PRIORITALIA
GRAZIANO DELRIO
ta anche a capire meglio dove vogliamo andare e quindi affrontare meglio i disagi dell’oggi, le difficoltà e le scelte che facciamo per affrontare la crisi avendo in mente anche un orizzonte verso il quale convergere e soprattutto una progettualità per il sistema paese». Quali sono le competenze da met-
Sindaco di Reggio Emilia e presidente dell’Anci, l’Associazione nazionale comuni italiani. È membro della Conferenza stato-città e autonomie locali. Con l’associazione Giorgio La Pira, di cui è stato fondatore e presidente, ha promosso numerose iniziative culturali e allacciato rapporti con il Medioriente.
tere a disposizione del paese? «Valorizzare il capitale umano è un aspetto cruciale che i manager hanno ben chiaro e ben presente e che l’Italia finora ha mancato ma di cui abbiamo fortemente bisogno. Poi l’apertura internazionale
he rapporto ha un cittadino
ro stessi sono parte della cosa pub-
con la sua città?
blica e del governo della cosa pub-
C
e l’importanza data alla valuta-
«È importantissimo che i cittadini
blica. Bisogna che sia chiaro ai cit-
zione della qualità del processo e
si sentano parte di un progetto co-
tadini che noi abbiamo bisogno di
dei risultati. Oppure l’efficienza
mune e quindi che abbiano la ca-
loro e sia chiaro a loro che senza il
in qualsiasi aspetto, ma anche nel-
pacità, la volontà di sentire il bene
loro contributo, senza che ognuno
la Pubblica amministrazione, e
comune, il progetto della città e gli
porti il suo mattone, l’edificio non
quindi avere un paese che funzio-
spazi pubblici come spazi loro.
cresce e non è solido. Quindi en-
na bene anche dal punto di vista
Possono esercitare il loro control-
trambi questi messaggi devono
amministrativo e burocratico. Tut-
lo in maniera democratica attra-
essere veicolati dalla politica e
ti aspetti verso i quali la classe ma-
verso il voto, ma anche attraverso
verso la politica».
nageriale è molto sensibile e ha ca-
luoghi di relazione e di confronto
ratteristiche molto in linea con
con l’amministrazione pubblica,
I cittadini sono ancora partecipi?
䡺
ma anche essendo coscienti che lo-
«È una possibilità che c’è sempre.
queste sfide importanti».
In questo momento è ridotta per Il centro di Reggio Emilia
una legge elettorale sbagliata che ha tolto potere ai cittadini, però io credo che il potere dei cittadini rimanga, che sia una risorsa straordinaria che vada addirittura canalizzata anche utilizzando metodi nuovi come appunto i social network, che bisogna trovare forme di partecipazione nuova e poi evitare di deludere i cittadini perché l’effetto della delusione è il cinismo verso la politica. Per esempio,
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che i cittadini decidano di liquida-
che ha nella sua città attualmente;
po attenzione al fatto che ci sia
re il finanziamento pubblico ai
sa che il futuro della creazione dei
un’espressione piena delle poten-
partiti e poi se lo ritrovino dopo
posti di lavoro dipende dall’econo-
zialità e delle risorse presenti sul
pochi anni come prima e più di
mia della conoscenza più che da
territorio».
prima, è un modo per allontanar-
un’economia povera di contenuti
li dalla politica. Fare promesse
intellettuali; ha ben chiara la visio-
credibili, dire la verità ai cittadini
ne strategica e allo stesso tempo pe-
«Abbiamo bisogno di buone noti-
è un modo per aiutarli a parteci-
rò sa che per ottenere quei risultati
zie come questa, così come abbia-
pare e a sentirsi più responsabili».
ha bisogno che tutti siano messi
mo bisogno di fare buone analisi
nelle condizioni di esprimere al
ma anche di far seguire i fatti alle
Come definisce un buon politico?
meglio le loro potenzialità; ama il
analisi. Questo paese purtroppo è
«È colui che si dedica all’interesse
talento, il bene collettivo e ama so-
abituato a fare buone analisi, poi a
comune anziché a quello persona-
prattutto che la sua città sia un luo-
ripartire da capo con nuove anali-
le. In secondo luogo deve avere ri-
go degno in cui vivere».
si e così via. Credo che una menta-
Cosa ne pensa di #PRIORITALIA?
gore nell’analizzare i problemi che gli vengono messi innanzi:
Che posto hanno i manager in
non può affidarsi semplicemente
tutto questo?
all’intuito, anche se il suo è ottimo,
«Il ruolo dei manager è stato deci-
deve essere capace di vedere la re-
sivo in questi anni. Non è affatto
altà per quello che è, deve essere
vero, per esempio, che le ammini-
in grado di correggere i suoi erro-
strazioni pubbliche hanno le stes-
ri perché gli errori si fanno in tut-
se modalità di funzionamento di
ti i mestieri, e imparare dai suoi er-
vent’anni fa. Le riforme della Pub-
rori. E quindi credo che un buon
blica amministrazione che hanno
politico è uno che ha una forte eti-
introdotto – o tentato di introdur-
ca personale e che stimola una for-
re, laddove non sono riuscite –
te etica collettiva».
queste figure hanno portato un miglioramento netto delle perfor-
Un amministratore locale è un
mance delle Pa. I manager sono in
politico?
grado di gestire al meglio le risor-
«Un buon politico in primo luogo deve avere un forte distacco dall’interesse personale e dedicarsi all’interesse comune. Poi deve avere rigore nell’analizzare i problemi che gli vengono messi innanzi» Graziano Delrio
«Credo che un amministratore lo-
se, specialmente quando queste
cale abbia tutte le caratteristiche
sono poche e quindi stanno in
lità un po’ più anglosassone, un po’
per essere un ottimo politico. La co-
strettissima collaborazione con un
più rigorosa che dice “questi sono
sa che non deve fare è pensare che
sindaco che deve esprimere al me-
i problemi, intanto ne affrontiamo
la città dipenda da quante ore sta
glio le potenzialità della sua città.
uno e vediamo in quanto tempo lo
accesa la luce nel suo ufficio. Deve
Nel manager ci sono quelle carat-
risolviamo”, manchi molto alla po-
essere capace di leggere la sua cit-
teristiche che credo siano le stesse
litica latina. #PRIORITALIA mette
tà, di capirne i movimenti e le risor-
del buon politico: attenzione ai
in fila i problemi, ne capisce la prio-
se più profondi. Ha chiaramente
numeri, alla realtà, attenzione ma-
rità e mette in campo le azioni che
una visione strategica, sa per esem-
niacale all’efficienza – perché l’ef-
aiutano a risolverli: è certamente
pio che è importante che ci sia un
ficienza fa parte della buona am-
un metodo abbastanza innovativo
numero di laureati doppio a quello
ministrazione – e nello stesso tem-
per il nostro paese».
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#PRIORITALIA
IL PESO DEI MANAGER
Enrico Pedretti
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Pensi che l’attuale situazione del paese richieda un’assunzione di responsabile pianificazione, finanza e controllo del Gruppo Tampieri
maggiore responsabilità collettiva da parte di tutti e in particolare dei manager?
MASSIMO CASTELLUCCI
L’evento di agosto ha colpito nel segno, rispondendo all’esigenza di tanti manager di fare qualcosa per il paese. Ecco l’opinione di quattro associati che hanno partecipato. E in vista dei prossimi passi, aumenta il numero di chi vuole dare il suo contributo. Ma abbiamo bisogno di tanti, nessuno si senta escluso
Castelluccim«Credo che evidenzi chiaramente come si sia progressivamente persa la coscienza civica, la professionalità nella politica, la visione verso il futuro».
De Luciam«Durante l’agosto del 2011, leggendo sotto l’ombrellone la mobilitazione di Manageritalia, ho sentito il bisogno di unirmi at-
del percorso di miglioramento del-
tivamente a quanto i manager sol-
l’attuale situazione italiana».
lecitavano. Per questo ho iniziato
Orsellim«Sono convinto che il pae-
a partecipare agli incontri, sacrifi-
se abbia bisogno di una classe diri-
cando altro tempo alla vita priva-
gente totalmente nuova, credibile,
ta, certo della necessità di una
onesta, competente e che sappia co-
maggiore responsabilità collettiva
niugare visione prospettica e prag-
protesa a creare un futuro per noi
matismo. Nel disorientamento ge-
e per i nostri figli».
nerale credo che i manager, con la
Lombardom«I manager hanno la
loro concretezza e le esperienze nel
peculiarità di ricoprire ruoli che li
“mondo reale”, possano e debbano
portano a conoscere e testare quo-
dare un contributo importante».
tidianamente in prima persona le dinamiche alla base del trend eco-
Perché hai partecipato ai quattro
nomico del paese, oltre che a con-
giorni di #PRIORITALIA e cosa ti
tribuire al suo andamento. Credo
hanno lasciato?
quindi che un’azione coesa e com-
Castelluccim«Per incontrare al-
patta da parte nostra non possa che
tri manager interessati a “fare”
essere considerata parte integrante
per cambiare, non solo la situa-
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sversale tra manager, politici ed
proverò a mettere a servizio le
tutto quella con cui dovremo
esponenti della stampa».
competenze acquisite e quello che
scontrarci se rimarremo solo de-
Orsellim«Perché volevo capire se
#PRIORITALIA potrà ritenere uti-
gli spettatori passivi. Nei quattro
poteva nascere qualcosa di rivo-
le per il nostro futuro».
giorni passati insieme ho capito
luzionario, in senso positivo, che
Lombardom«Mi aspetto che le
di averli incontrati».
potesse dare speranza di un futu-
idee condivise e le proposte pen-
De Luciam«Perché sono un ma-
ro migliore. Vent’anni fa, l’allora
sate vengano effettivamente im-
nager che gestisce il conto econo-
ministro delle Finanze Rino For-
plementate e messe in campo, al-
mico della filiale di una multina-
mica profetizzò: «I nostri figli ci
meno quella parte di esse che si ri-
senior manager Barabino&Partners
FULVIO ORSELLI
VALENTINA LOMBARDO
direttore commerciale Festina Italia
IGNAZIO DE LUCIA
del Gruppo Tampieri
project manager ITinox Stainless Recycling
zione attuale, ma anche e soprat-
zionale secondo logiche di pro-
malediranno!». Ognuno di noi ha
veli più adatta e concretamente
fitto, consapevole di poterlo fare
il dovere morale di fare tutto il
utile e realizzabile. Per quanto mi
anche in altri contesti e di poter
possibile perché questo non acca-
riguarda sono orientata a dare il
contribuire, dove utile, a far cre-
da. Sono tornato a casa da Roma
mio contributo e a essere parte in-
scere il paese. Sono tornato a ca-
orgoglioso di essere stato parte di
tegrante e fattiva nell’assunzione
sa con la convinzione che #PRIO-
#PRIORITALIA, pieno di aspet-
di quella responsabilità collettiva
RITALIA può essere un conteni-
tative e buone sensazioni».
di cui #PRIORITALIA è stata pro-
tore di alte competenze utile alla
motrice».
causa comune».
E adesso cosa ti aspetti da #PRIO-
Orsellim«#PRIORITALIA si deve
Lombardom«Per spirito di appar-
RITALIA e cosa vuoi mettere di
porre obiettivi ambiziosi e decide-
tenenza alla categoria dei dirigenti
tuo?
re di entrare in pista con un pro-
e per poter condividere idee e pro-
Castelluccim«Il coraggio di agire
prio progetto credibile per l’Italia,
getti dei manager, non solo del pri-
e sono disponibile a metterci del
che vorrei fosse anche visionaria e
vato ma anche del pubblico. I quat-
mio perché questo progetto crei va-
non si autolimiti a ruoli di suppor-
tro giorni trascorsi insieme hanno
lore per il nostro paese».
to tecnico operativo di secondo
lasciato una scia di unità, ottimi-
De Luciam«Lo sviluppo di un per-
piano. Insomma, dobbiamo trova-
smo e apertura al futuro. È stato in-
corso che valorizzi i singoli nella
re il modo di incidere e contribui-
teressante poter trarre un arricchi-
logica di un team a disposizione
re veramente tutti per il bene del
mento dal dibattito integrato e tra-
delle istituzioni del paese. Di mio
paese».
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A TU PER TU CON... TERRITORI a cura della redazione
La Sicilia
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DIRIGENTI E QUADRI DEL SETTORE PRIVATO IN SICILIA (2010) Agrigento Caltanissetta Catania Enna Messina Palermo Ragusa Siracusa Trapani TOTALE
OTTOBRE 2012
DIRIGENTI totale
uomo
donna
QUADRI totale
uomo
donna
91 71 415 10 162 679 49 180 52 1.709
70 64 374 10 136 556 46 164 44 1.464
21 7 41 0 26 123 3 16 8 245
569 530 2.529 184 1.301 4.302 541 975 731 11.662
471 459 2.027 138 1.020 3.319 410 823 587 9.254
98 71 502 46 281 983 131 152 144 2.408
Fonte: elaborazioni Manageritalia su dati Inps 2010
territori
L
La Sicilia è senza dubbio una regione controversa: affascinante in tutte le sue sfumature quanto problematica in molte altre, purtroppo. Certamente rispecchia il sottosviluppo tipico del Meridione e in questo periodo di forte crisi generalizzata, internazionale e del paese, la regione registra un’ulteriore ricaduta negativa. Stando agli ultimi dati pubblicati dall’Istat, il pil pro capite regionale è fermo a 13.631 euro, in media con il resto del Meridione ma altamente inferiore alla media delle regioni del Nord e del Centro (valori tra 22 e 23mila euro pro capite). Secondo il rapporto di Bankitalia dello scorso giugno riferito al 2011 hanno registrato segni negativi tutti i principali settori; dal manifatturiero all’export, dall’edilizia al commercio. Unico spiraglio di luce il turismo, da sempre risorsa della regione grazie alle località balneari, alle città d’arte e ai siti archeologici, che invece dopo tre anni di calo segna una ripresa delle presenze (+5,1%) e dei pernottamenti (+3,9%) grazie soprattutto agli stranieri che rappresentano il 40% del totale.
Il tasso di disoccupazione resta tra i più elevati del paese e a inizio anno ha toccato il 19,5%, quasi 5 punti percentuali in più rispetto allo stesso periodo del 2011 e quasi il doppio della media nazionale (10,9%). In questo grigio quadro non stupisce che la presenza manageriale sia fortemente limitata. Tra i dirigenti del settore privato la Sicilia è a livelli bassi con le sue 1.709 presenze su 124mila nazionali (1,3% del totale). Il gap è ancora più lampante se confrontato con il numero di dirigenti ogni cento dipendenti. Se la già scarsa media nazionale è 0,85% (Francia e Germania hanno tre dirigenti ogni 100 impiegati), la Sicilia abbassa ulteriormente il dato con un misero 0,22%, quando regioni del Nord si attestano intorno all’1% o lo superano comodamente (Lombardia 1,6 dirigenti ogni 100 lavoratori). A livello provinciale si notano grandi differenze. Ai primi posti abbiamo Palermo con 679 dirigenti (0,33% il rapporto dirigenti/dipendenti), Catania e Siracusa con 415 e 180 dirigenti, mentre con soli 10 dirigenti Enna è all’ultimo posto con uno scarsissimo rapporto con i lavoratori (0,05%). La Sicilia recupera solo in parte il tasso di managerialità considerando i suoi 11.662 quadri (2,7% del totale), che insieme ai dirigenti sono il 4% contro il 2,94% a livello nazionale. Avviene spesso qui che i quadri svolgano anche funzioni dirigenziali ma non vengano elevati di grado. Per quanto riguarda i settori, i dirigenti siciliani sono superiori alla media nazionale nella produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua (4,6% contro 1,8%), nell’edilizia (6,4% contro 3,3%) e nei trasporti (9,5% contro 6%).
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Finanza
DERIVATI,
UNA BOMBA DA DISINNESCARE Diffusissimi ma poco conosciuti, i contratti derivati presentano rischi reali che molti cercano di nascondere o minimizzare: scopriamo le carte Gianluigi De Marchi
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0TT0BRE 2012
S
TARESTE TRANQUILLI avendo comprato un appartamento in un palazzo in cui il primo piano è largo 50 metri, il secondo 95 metri e il terzo addirittura 466 metri, costruito in una zona ad alto rischio sismico? Se rispondete sì, siete amanti del rischio ma in maniera del tutto fuori luogo; se rispondete no, siete una persona ragio-
nevole, ma purtroppo probabilmente abitate al primo piano di questa folle “piramide rovesciata” senza esservene resi conto.
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Se parliamo di questa bizzarra co-
74.000 miliardi: si è fatto sorgere
modificare la sostanza, anche se la
struzione è perché essa rappresen-
sul nulla (o sul poco) un mostruo-
sua forma appare totalmente diver-
ta esattamente la situazione del
so castello senza che nessuno sia
sa. Esempio tipico è quello dei tito-
mercato finanziario odierno. Alla
intervenuto per bloccarne la co-
li obbligazionari derivanti dalla co-
base ci sono i titoli azionari, che in
struzione, chiaramente “abusiva”.
siddetta “cartolarizzazione” dei
tutto il mondo valgono circa 50.000
E fra l’altro, anche il pil non è esen-
mutui ad altissimo rischio concessi
miliardi di dollari, sopra di loro so-
te da aspetti critici che ne mettono
negli Stati Uniti sul finire del seco-
no state emesse obbligazioni (titoli
in discussione il suo significato e
lo scorso (correntemente definiti
di debito) per 95.000 miliardi (il
la sua consistenza (vedi box a pa-
“subprime”, cioè prestiti al di sotto
doppio quindi del patrimonio sot-
gina 19).
del livello normale di affidabilità).
tostante) e al di sopra ancora sono
I mutui concessi a famiglie prive di
stati costruiti i famigerati contratti
Cos’è un derivato?
reddito o con bassissimi introiti (in-
“derivati” (privi assolutamente di
Ancora oggi, a distanza di oltre un
sufficienti, fin dalla stipula, a rim-
qualunque riferimento all’econo-
decennio dalla loro nascita, ben po-
borsare il prestito) sono stati eroga-
mia reale, rappresentativi di pure e
chi sanno cosa siano i contratti de-
ti dalle banche per due motivi: il
semplici scommesse che però in-
rivati di cui parla anche la stampa
primo l’illusione che il mercato im-
fluenzano i mercati con i loro deva-
non specializzata. In linea generale
mobiliare potesse crescere all’infi-
stanti effetti moltiplicativi).
possiamo dire che un “contratto
nito, consentendo così (grazie alla
Pensiamo che il pil mondiale (cioè
derivato” è un contratto basato su
crescita del “valore reale” posto a
il totale della produzione di tutti i
un altro contratto, dal quale prende
garanzia) di assicurare comunque
paesi del mondo) non raggiunge i
vita, e di cui in ogni caso non può
il rimborso. Il secondo la certezza di potersi sbarazzare dell’ingombrante e rischiosissima operazione cedendola sul mercato a investitori attraverso obbligazioni speciali che incorporavano i mutui. Se queste obbligazioni fossero state offerte descrivendone esattamente la natura (altissimo rischio legato alle elevate insolvenze future) sarebbero state ri-
Si è fatto sorgere sul nulla un mostruoso castello senza che nessuno sia intervenuto per bloccarne la costruzione, chiaramente “abusiva”
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Finanza
I mutui prima casa abbinati a contratti derivati hanno generato utili stratosferici per le banche e perdite altrettanto elevate per le aziende e addirittura per i privati
struite raggruppando obbligazio-
agli enti territoriali (regioni, pro-
ni create sui subprime) e poi addi-
vince, comuni).
rittura “di terzo livello”, moltipli-
Il meccanismo è semplice: si offre
cando il nulla…
a un soggetto che ha già un presti-
Tutta questa carta che gira nel mon-
to la possibilità di “fronteggiare il
do (e che è finita a investitori incon-
rischio tassi”.
sapevoli o a fondi comuni compia-
L’operazione avrebbe un senso se
centi che hanno sostenuto il mecca-
il debitore avesse un credito a tas-
nismo inserendo le obbligazioni
so variabile, che lo esponga al ri-
nei portafogli dei partecipanti!) or-
schio di dover pagare interessi
mai non vale quasi nulla e ha gene-
crescenti nel tempo (ma, attenzio-
rato perdite enormi, i cui effetti si
ne, con il beneficio di pagare interessi calanti se, come negli ultimi cinque anni, i tassi scendono!); ma non ne ha se l’operazione “sottostante” è a tasso fisso! Invece è stato un dilagare di operazioni derivate vendute a tappeto, con strutture sempre più complesse che ben difficilmente i debitori (specie quelli meno attrezzati) riuscivano a capire. E così si sono generati utili stratosferici per le banche, e perdite altrettanto elevate per le aziende (e addirittura per i privati, perché anche i “mutui prima casa” sono stati abbinati a contratti derivati!).
fiutate dal mercato; invece, con la
sono scaricati dapprima sulle ban-
La stampa specializzata da anni
complicità delle agenzie di ra-
che (caso limite: Lehman) e poi sul-
segnala i casi di “malafinanza”
ting (guarda caso possedute dal-
l’intero sistema economico, che ha
che hanno provocato pesanti per-
le stesse banche che procedevano
subito una recessione legata all’im-
dite di bilancio o addirittura pro-
alle operazioni di cartolarizza-
provvisa rarefazione del credito
vocato il fallimento di aziende,
zione) sono state classificate ad
(perché le banche dovevano desti-
sommerse dai costi finanziari ag-
altissima affidabilità, con la tri-
nare risorse crescenti a “tappare i
giuntivi (e inutili) dei derivati.
pla A, sinonimo di sicurezza.
buchi” della finanza).
Perché, come ha detto anni fa un lungimirante esperto di finanza, i
Il bello è che l’avidità delle banche
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e dei loro dirigenti (che intascava-
I derivati uccidono
contratti derivati venduti dalle
no premi faraonici da queste ope-
A peggiorare la situazione è inter-
banche sono come una roulette
razioni, grazie agli altissimi pro-
venuta anche l’attività di costru-
russa, solo che nel tamburo della
fitti conseguiti) ha generato obbli-
zione di prodotti derivati basati
pistola ci sono cinque pallottole su
gazioni “di secondo livello” (co-
sui prestiti concessi alle aziende o
sei del caricatore.
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IL PIL, QUESTO SCONOSCIUTO Tutti ne sentono parlare, pochi lo conoscono, nes-
Detto così, sembra facile; ma c’è l’ostacolo di cosa
suno sa come si calcola. Parliamo del pil, questa si-
calcolare e di dove reperire i dati. Il compito è stato
gla assurta a bussola di economia, finanza, politica,
affidato all’Istat, delegato a tutte le rilevazioni stati-
intorno alla quale si discute, si formulano strategie,
stiche nazionali. Per la produzione industriale o agri-
si determinano le sorti di un paese.
cola in teoria nessun problema: si prende il fatturato
Cominciamo con la definizione più semplice possi-
di tutte le aziende, si sottraggono i costi di approvvi-
bile: il pil (prodotto interno lordo) è il valore di mer-
gionamento delle materie prime e il valore è pronto.
cato di tutti i beni e servizi finali prodotti in un pae-
Ma per quanto la metodologia sia “rigorosa” (e in-
se in un dato periodo di tempo.
fatti è sottoposta a precise procedure, standardiz-
Quindi: i beni e i servizi che entrano nel pil sono va-
zate a livello europeo, per facilitare i confronti) è pur
lutati al valore di mercato (cioè ai prezzi a cui sono
sempre frutto in gran parte di stime. Come si fa a
venduti), sono tutti quelli prodotti e venduti legal-
determinare con esattezza il valore della produzio-
mente (senza tener conto di quelli prodotti e consu-
ne di centinaia di migliaia di unità produttive e co-
mati all’interno delle famiglie, ad esempio la frutta di
me si fa a essere certi della “depurazione” dei vari
un contadino che è utilizzata in casa) e sono solo
passaggi da un’azienda a un’altra?
quelli finali (cioè quelli venduti e consumati come ta-
Ma vi sono altri problemi. Una parte consistente del
li). I beni e i servizi considerati sono quelli prodotti,
pil è dato dalla Pubblica amministrazione, per la qua-
non quelli che sono venduti (ad esempio, valgono le
le, in via semplificata, si considera “reddito prodot-
auto nuove di fabbrica ma non quelle usate).
to” la somma degli stipendi pagati! Quindi, se per
E per finire, il calcolo è effettuato esclusivamente
assurdo tutti gli italiani fossero assunti dallo Stato per
sulla produzione del paese, con esclusione di
timbrare pratiche, passare carte, rilasciare carte
quanto è prodotto all’estero da aziende italiane
d’identità ecc., il pil crescerebbe a ogni rinnovo con-
(ad esempio, tessuti filati in Cina da società tessi-
trattuale; ma ovviamente senza produrre nulla!
li italiane con stabilimenti in quel paese), ma con-
Insomma, gongolare o disperarsi per la variazione
siderando quanto prodotto in Italia da aziende
del pil è come commuoversi di fronte a scene che
straniere (ad esempio, cioccolato prodotto in Ita-
si svolgono in “Second life”: emozionanti sì, ma
lia da una società svizzera).
virtuali…
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IL LISTINO DELLA BORSA
Finanza
Oggi in Borsa non sono quotate solo obbligazioni e azioni (come è
Sia riportata la Borsa al suo ruolo naturale di mercato della circolazione dei titoli rappresentativi di aziende, non di pezzi di carta a prevalente contenuto speculativo
stato per due secoli, quando si campava più tranquilli…), ma una serie di titoli o strumenti finanziari, raggruppabili in varie sezioni: azioni, obbligazioni, Etf e fondi immobiliari, certificate, covered warrant, oltre ai famigerati futures. Figurano in totale la bellezza di oltre 4.000 valori trattati quotidianamente, un numero elevatissimo ma il cui contenuto è abbastanza misero. La sezione principale, quella delle azioni (oggi intorno a 300), è costituita da un centinaio di società appartenenti al settore manifatturiero (quello che produce), mentre la maggioranza rientra nell’ampio settore dei servizi primari o secondari (quello che “assiste” chi produce). Insomma, il nostro paese appare come un’economia in cui chi lavora e produce vale solo un terzo di chi lo “aiuta”, senza partecipare direttamente alla produzione! Nella sezione certificates sono trattati circa 4.000 “pezzi di carta”, costituiti da scommesse in cui chi compra in teoria cerca di coprirsi dal rischio di un investimento, ma in realtà effettua una speculazione pura: investe una cifra relativamente piccola facendo affidamento sull’effetto “leva” che consente di moltiplicare i guadagni. Insomma, carta emessa su carta… Nella sezione Etf sono trattati parecchie centinaia di “fondi quotati”, investimenti di “secondo livello” (cioè non rappresentano società produttive, ma investono in società quotate: carta emessa a valere su carta). Insomma, la quasi totalità di quello che oggi figura presente alla Borsa italiana è carta pura che poggia su altra carta che poggia su altra ancora, e solo un’infima minoranza rappresenta aziende che producono, danno lavoro, creano ricchezza. Per dare l’idea della consistenza del listino della Borsa possiamo dire che è simile a quella di un cantiere stradale in cui due operai stanno lavorando, alcune decine di geometri stanno sorvegliando gli operai, altre decine di ingegneri controllano che i lavori si svolgano secondo i disegni, poi una cinquantina di sfaccendati si accalca con le mani attaccate alla griglia di protezione del cantiere…
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Come uscirne La situazione è ormai a un punto
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Barack Obama con il senatore Chris Dodd e Barney Frank alla cerimonia della firma della legge di tutela del consumatore.
di rottura, sia a livello micro che macro economico; dal 2008 (anno del fallimento Lehman) si cerca di uscirne ma invano. L’amministrazione statunitense ha messo a punto un corposo piano (il progetto noto come Dodd-Frank, dal nome degli studiosi che l’hanno elaborato) che è stato bloccato dalla potentissima lobby finanziaria perché metteva una serie di limitazioni all’operatività delle grandi “banche d’affari”, oggi libere di fare quello che vogliono senza dover rendere conto a nessuno. L’Europa sta annaspando tra varie proposte che non riescono a vedere la luce per veti contrap-
lore di mercato (come imposto per
posti, perché ogni paese vuole
qualunque altra forma di investi-
difendere certi privilegi (vedi la
mento finanziario) anziché al “va-
Gran Bretagna, patria della gran
lore finale”: salterebbero immedia-
parte dei contratti derivati ven-
tamente fuori le enormi perdite ac-
duti in Europa alle aziende).
cumulate e il pubblico dei rispar-
La strada maestra è quella del-
miatori potrebbe trarne le dovute
l’abolizione immediata di ogni for-
conseguenze nell’orientare le pro-
ma di contratto derivato. Sia vieta-
prie scelte. Sia riportata la Borsa al
to alle banche di “vendere” i pro-
suo ruolo naturale (e indispensabi-
pri crediti, se ne accollino la re-
le) di mercato della circolazione
sponsabilità e se ne tengano le per-
dei titoli rappresentativi di azien-
dite se concessi con eccessiva faci-
de, non di pezzi di carta a preva-
loneria. Sia vietato agli enti locali di
lente contenuto speculativo (vedi
sottoscrivere contratti di questo ti-
box a fianco).
po, di cui non conoscono struttura
Si blocchino i faraonici bonus ai
E per finire, si riporti l’etica nel-
e meccanismo (gli esempi sono in-
dirigenti bancari legati ai risulta-
la finanza, facendo capire ai ma-
finiti, le perdite per i cittadini enor-
ti di brevissimo periodo e li si
nager finanziari che il loro setto-
mi). In Germania e in Inghilterra è
consentano solo in azioni della
re non è come gli altri, perché ha
già così da anni, possibile che da
banca (mai in contanti!) e con ob-
una responsabilità sociale enor-
noi non si possa fare altrettanto?
bligo di detenere i titoli per cin-
me, quella di supportare l’attivi-
Sia imposto alle banche di contabi-
que anni, in modo da evitare la
tà produttiva vera, quella che
lizzare le operazioni in essere al va-
monetizzazione a breve termine.
produce reddito, non carta.
Il progetto statunitense che doveva regolare l’eccesso di rischio da parte delle banche è stato bloccato dalla potentissima lobby finanziaria perché avrebbe limitato troppo l’operatività delle grandi “banche d’affari”
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OSSERVATORIO LEGISLATIVO
osservatorio
a cura di Manageritalia
ANTICIPO DELLA PENSIONE PER I DISOCCUPATI er le lavoratrici dipendenti esiste dal 2004 una norma transitoria che ha dato la possibilità di anticipare il momento del pensionamento rispetto ai lavoratori uomini (art. 1, comma 9, della legge 243/2004). Tale disposizione – che consente, in via sperimentale fino al 2015, di andare con la pensione di anzianità a condizione di optare per il sistema contributivo – era stata introdotta per attenuare la penalizzazione che alle donne sarebbe derivata dall’aumento dell’età per il diritto alla pensione di anzianità, che dal 1° gennaio 2011 per le lavoratrici sarebbe coincisa con quella per il diritto alla pensione di vecchiaia. Per effetto di tale norma transitoria mantenuta in vigore dalla recente Manovra Monti (decreto legge 201/2011), le lavoratrici hanno potuto ottenere la pensione di anzianità con almeno 35 anni di anzianità contributiva e un’età di almeno 57 anni se lavoratrici dipendenti e 58 se lavoratrici autonome, a condizione che optassero per il calcolo della pensione secondo le regole del sistema contributivo. Manageritalia negli ultimi mesi aveva chiesto di estendere anche ai lavoratori uomini, disoccupati da alme-
P
no 12 mesi, la possibilità prevista per le lavoratrici, per aiutare chi, con la riforma Fornero, si era trovato disoccupato e senza pensione. Ebbene, la Commissione lavoro della Camera ha approvato il 7 agosto scorso un testo unificato sulle deroghe in materia di accesso al trattamento pensionistico, che prevede finalmente la possibilità per i lavoratori dipendenti uomini di pensionarsi a 58 anni fino al 2015 e a 59 anni fino la fine del 2017, mentre per le donne di pensionarsi a 57 anni fino a tutto il 2015 e a 58 anni fino a tutto il 2017. La condizione è che abbiano maturato 35 anni di contributi. L’importo verrebbe calcolato con il metodo contributivo, quindi risulterebbe inferiore rispetto a quello calcolato con il sistema misto o retributivo, ma il vantaggio è che si potrebbe percepire la pensione molti anni prima di quanto consente la normativa Fornero. Manageritalia auspica che la norma sia presto approvata, anche stralciandola dal disegno di legge in cui è contenuta. In tal senso si è espressa durante recenti incontri rispettivamente con il viceministro del Lavoro Michel Martone e con i vertici del gruppo parlamentare dell’Udc.
AUDIZIONE SUL DISEGNO DI LEGGE TREU Interventi a sostegno del pensionamento flessibile e della solidarietà intergenerazionale
l 26 settembre scorso Manageritalia ha partecipato, tramite la Cida, a un’audizione su un importante disegno di legge presentato dal senatore Treu (AS 3181), che raccoglie in gran parte le nostre proposte in materia di pensionamento flessibile e solidarietà intergenerazionale. Il disegno di legge incentiva la stipula di contratti di lavoro a tempo parziale di soggetti prossimi alla pensione, ma anche per l’assunzione di giovani. In base all’art. 1, infatti, soggetti destinati a conseguire i requisiti per il diritto alla pensione entro cinque anni possono stipulare con il datore di lavoro un contratto di lavoro a tempo parziale, di ogni tipologia e anche in deroga alla disciplina limitativa sulle clausole elastiche o flessibili. Il dipendente dovrà integrare i versamenti contributivi, ma tale onere potrà essere anche posto a carico del datore, mediante accordo
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individuale o collettivo. L’integrazione è possibile fino a una durata massima di cinque anni, non determina oneri fiscali e contributivi aggiuntivi e non dà luogo a incidenze o ricalcoli riguardo al trattamento di fine rapporto o ad altri emolumenti della retribuzione. Per reintegrare la riduzione della retribuzione, il disegno di legge Treu prevede che il lavoratore possa richiedere la liquidazione anticipata di una quota del trattamento pensionistico in proporzione alla riduzione dell’orario di lavoro. Successivamente, alla data del pensionamento effettivo si scontano, in misura fissa su base mensile e per un periodo di 15 anni dalla suddetta data, i ratei anticipati di pensione già corrisposti. L’iniziativa di legge prevede inoltre un incentivo a favore del datore di lavoro per l’assunzione di un giovane; il beneficio consiste nell’esenzione dall’obbligo del-
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l’integrazione contributiva ed è riconosciuto in caso di assunzione – per ciascun lavoratore interessato alla riduzione dell’orario – di un giovane di età inferiore a 29 anni con un contratto di apprendistato, ovvero di un giovane di età non superiore a 35 anni con contratto a tempo indeterminato, ma con una riduzione della contribuzione a carico del datore pari a quella stabilita per gli apprendisti. Cida, d’accordo con la nostra Federazione, ha espresso parere favorevole sul provvedimento, che potrebbe rappre-
sentare un utile volano per consentire alle aziende di creare nuovi modelli per il personale che coniughino gli interessi dei lavoratori senior e junior, ma ha chiesto alcune modifiche per migliorare l’impianto legislativo. In particolare, riguardo l’anticipazione dei ratei di pensione, ha chiesto che l’integrazione del contratto a tempo parziale venga effettuata con l’introduzione di incentivi fiscali sulle quote di retribuzione variabile, legando quest’ultima all’esito positivo del tutoraggio.
PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO SVIMEZ 2012 l 26 settembre scorso è stato presentato a Roma il Rapporto Svimez 2012 sull’economia del Mezzogiorno. Segnaliamo alcuni dati e spunti di riflessione interessanti. OCCUPAZIONE Il drammatico aumento della disoccupazione nel Sud: tra il 2008 e il 2012 in Italia si sono persi 538mila posti di lavoro, 366mila dei quali al Sud. DONNE La “segregazione” occupazionale delle donne è elevata: nel Sud lavora solo il 34,9% delle donne contro il 42,4% del Centronord. Ma per le dirigenti lo scarto è minimo: il 26,3% del Sud contro il 27,1% del Centronord. SCUOLA È molto basso il numero di classi della scuola primaria che offrono il tempo pieno (40 ore): in 3 regioni del Sud (Molise, Campania, Sicilia) è del 5-8%, contro il 45-48% delle regioni più sviluppate. È in calo il tasso di passaggio dalle scuole superiori all’università: dal 73% dell’anno scolastico 2002/03 si è scesi al 58% dell’anno scolastico 2010/11. OCCUPAZIONE NEI SERVIZI L’occupazione giovanile (15-39 anni) impiegata in alcuni settori strategici dei servizi (educazione, sanità, assistenza, cultura e turismo) in Italia è al 18,5%, contro la media europea del 23,2% ed è calata del 5,4% dal 2008 al 2011, mentre è aumentata del 5,8% in Francia, del 3,3% in Germania e del 10% in Inghilterra.
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䡵 䡵
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Dall’intervento del ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca: 䡵
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䡵 䡵
Tra i problemi principali del Mezzogiorno ci sono: il deficit di cittadinanza, la mancanza di occupazione, la qualità dei servizi essenziali e del welfare. Quasi sempre gli investimenti pubblici (con fondi regionali/nazionali/europei) non generano vantaggi alla collettività ma solo agli interessi particolari, perché vengono utilizzati in modo improprio. Il divario nello sviluppo dei diversi territori dimostra che ci sono esperienze positive nel Sud. I territori che hanno classi dirigenti più innovative sono quelli che utilizzano meglio (ovvero per la collettività) le risorse (dai
䡵
fondi europei all’ambiente, dal capitale umano al patrimonio territoriale) e che hanno meno deficit di cittadinanza. Le classi dirigenti innovative, in contrapposizione con quelle estrattive (quelle che vivono di rendita estraendo ricchezza senza generarla), agiscono con capacità e trasparenza, rispondono del proprio operato, vengono selezionate in base al merito e alle competenze. Le sole politiche regionali non bastano a invertire il declino del Mezzogiorno: serve un disegno nazionale che sappia inserirsi anche in un disegno europeo, ovvero, una nuova politica industriale che faccia emergere le vocazioni dei territori, nell’ottica della strategia della specializzazione. Di conseguenza occorre investire sull’istruzione tecnico-professionale, partendo dalla scuola. Ripensare al ruolo delle città in funzione del rilancio delle aree interne e all’importanza di manutenzione e cura del territorio, come volano di sviluppo. Occorre seguire i piccoli prototipi di buone pratiche (per esempio nel campo dello snellimento della giustizia civile o il “progetto messaggeri” nelle università). Non bisogna canalizzare i fondi tramite i soliti intermediari, che succhiano risorse a proprio vantaggio senza apportare benefici alla collettività. Bisogna invece puntare sulla trasparenza nella gestione delle risorse, affidandosi a centri nazionali di competenze e svolgendo sopralluoghi visibili e comunicabili, mettendo al centro dell’attenzione i risultati raggiunti. Stimolare la trasparenza significa aumentare la partecipazione/mobilitazione dei cittadini sulla gestione delle risorse pubbliche. È per questo che il ministero ha aperto il sito (www.opencoesione.gov.it) dove sono pubblicati i dati sull’attuazione degli investimenti programmati nel ciclo 2007-2013 da regioni e amministrazioni centrali dello Stato con le risorse per la coesione, affinché i cittadini possano valutare se i progetti corrispondono ai loro bisogni e se le risorse vengono impegnate in modo efficace. OTTOBRE 2012
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Economia
AGGIUNGI UN GRECIA, IN AZIENDA TORNA LA RACMA?
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Sull’orlo del collasso finanziario, il più debole dei paesi europei è di fronte a scelte difficili, anche di politica monetaria. Il modello argentino attuato nel 2001 però non convince: vediamo i rischi di questa “soluzione”
L POPOLO GRECO SI TROVA AD AFFRONTARE un ulteriore periodo di impasse, in bilico tra il salvataggio e l’abisso. Alcuni osservatori hanno suggerito che l’adesione della Grecia all’euro sia parte del problema, non la soluzione, e il ritorno alla dracma è percepito come una scorciatoia efficace per guadagnare competitività e risollevarsi dalla crisi. I sostenitori di un ritorno al-
la dracma spesso fanno riferimento all’esperienza dell’Argentina nel 2001-02, quando il paese ha abbandonato la parità con il dollaro per supportare la tesi circa i vantaggi offerti dalla svalutazione. Una dracma svalutata del 60% o più porterebbe guadagni immediati in termini di competitività, aumentando le esportazioni e aiutando la ripresa. Tuttavia, per avere una migliore comprensione circa i reali benefici di un’uscita della Grecia dall’euro è anche importante riconoscere i costi che possono emergere in termini di instabilità finanziaria e caos sociale. La decisione unilaterale di lasciare l’euro potrebbe portare a un’uscita dall’Unione europea e tutti gli accordi commerciali all’interno dell’area Ue attualmente in atto potrebbero divenire nulli. La Commissione europea allude infatti in modo esplicito alla possibilità che i membri dell’area Euro possano anche imporre tariffe doganali per compensare la manipolazione della valuta dei paesi uscenti. Il grafico 1 a pagina 26 mostra i principali prodotti di esportazione e i partner commerciali della Grecia. La maggior parte di questi ultimi ap-
Fabrizio Jacobellis
partiene all’Unione monetaria europea ed è in diretta concorrenza nella produzione ed esportazione di prodotti simili. In particolare, la maggior parte dei partner commerciali della penisola ellenica appartenenti all’Unione monetaria prevede un rallentamento delle proprie economie
Questo articolo verrà pubblicato in lingua inglese sulla rivista annuale della Johns Hopkins University Paul H. Nitze School of advanced international studies (Sais) Bologna center (www.jhubc.it/rivista).
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nel corso dei prossimi anni, a seguito di misure di austerità e pesanti riforme strutturali miranti alla svalutazione interna per guadagnare competitività a livello internazionale. Le esportazioni rappresentano quin-
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di la loro fonte primaria per soste-
zioni nel paese sudamericano nel
nere la domanda interna e la cre-
periodo 2001-02 fu favorita da tre
scita ed è quindi molto improba-
fattori principali.
bile che i membri dell’area Euro
Primo, l’assenza di barriere com-
possano consentire alla Grecia di
merciali significative a seguito
svalutare la propria moneta in
della svalutazione del peso. Se-
modo significativo e dare al paese
condo, i principali partner com-
la possibilità di conquistare mag-
merciali per l’Argentina erano in
giori quote di mercato mondiale a
un periodo di forte crescita e que-
loro discapito senza intervenire
sto ha permesso di sostenere la
con misure alternative. Pertanto, è
domanda di esportazioni argenti-
probabile che la capacità prevista
ne, mentre i partner commerciali
della Grecia di guadagnare com-
della Grecia sono ancora in fase di
petitività e crescere mediante un
recessione o crescita contenuta.
permangono seri dubbi sulla ca-
aumento delle esportazioni sia
Infine, la svalutazione del peso è
pacità della Grecia di controllare
molto sopravvalutata. Inoltre è
stata molto superiore all’aumento
le pressioni inflazionistiche, dopo
importante ricordare che, se para-
successivo dell’inflazione e que-
una forte svalutazione della drac-
goniamo il caso a quello dell’Ar-
sto ha consentito al paese di man-
ma e quindi evitare una spirale
gentina, la crescita delle esporta-
tenere la competitività, mentre
svalutazione-inflazione negativa.
La decisione unilaterale di lasciare l’euro potrebbe portare a un’uscita dall’Unione europea e tutti gli accordi commerciali all’interno dell’area Ue attualmente in atto potrebbero divenire nulli
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Economia Rischio di gravi conseguenze
sono solo alcuni dei risultati
“corsa agli sportelli”, mentre sia
Le conseguenze finanziarie ri-
drammatici altamente probabili
aziende che famiglie cercano di
schiano di avere un impatto deva-
in caso di un’uscita dall’euro. Le
proteggere i loro risparmi conver-
stante. Congelamento dei deposi-
banche molto probabilmente si
tendo la dracma in valuta forte. Il
ti e controllo sui flussi di capitali
troveranno a fronteggiare una
grafico 2 mostra come già l’incertezza degli ultimi mesi abbia por-
I cinque principali prodotti di esportazione della Grecia (% del totale) Grafico 1 ESPORTAZIONI 23 E PRINCIPALI Agricoltura PARTNER Metalli di base e prodotti 22 COMMERCIALI DELLA GRECIA Prodotti tessili 16 Prodotti chimici
15
Strumentazione ottica
6
tato a una forte riduzione dei depositi bancari, creando ulteriori pressioni sul sistema bancario greco, che rischierebbe il collasso in caso di un’uscita dall’euro. L’Argentina nel 2001-02 ha affrontato un’esperienza simile, con il governo costretto a introdurre il congelamento dei depositi (“Corralito”1). La Grecia potrebbe probabilmente introdurre un simile blocco
I principali concorrenti della Grecia
dei depositi, che quindi potrebbe
Germania Italia Francia Paesi bassi Cina Stati Uniti
portare a un arresto dell’attività economica e al caos sociale. Inoltre, il governo greco sarebbe costretto a imporre il controllo di capitali e dei tassi di cambio, con
I maggiori partner commerciali della Grecia - % dell’esportazione totale (2010) Germania
11
1,8
Italia
11
0,8
Cipro
7
2,4
Bulgaria
7
3,4
Turchia
6
5,1
Regno Unito
5
1,8
Francia
4
1,7
Stati Uniti
4
2,5
Romania
4
2,8
Spagna
3
1,1 Previsione di crescita del pil in media nei prossimi 5 anni (%)
Fonte: FMI, Insights globali e analisi dell’autore.
26
1
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Il “Corralito” indica le misure che il governo argentino adottò per congelare i conti bancari per 12 mesi, permettendo il prelievo solo di piccole somme di denaro.
Grafico 2 ANDAMENTO DEI DEPOSITI DELLE FAMIGLIE GRECHE
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200 190 Depositi bancari (miliardi di €)
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34% Riduzione
180 170 160 150
ott 11
set 11
lug 11
ago 11
giu 11
apr 11
mag 11
feb 11
mar 11
gen 11
dic 10
nov 10
ott 10
set 10
ago 10
giu 10
lug 10
apr 10
mag 10
feb 10
mar 10
gen 10
dic 09
nov 09
ott 09
set 09
140
Fonte: Banca Centrale Greca, Bloomberg e analisi dell’autore.
evidenti disagi per le imprese e la
le. Inoltre, l’introduzione di una
gestione dell’economia, in modo
moneta locale porterebbe alla ri-
da evitare forti deflussi di capitali
denominazione degli obblighi fi-
in cerca di rifugio e limitare la spe-
nanziari esistenti creando pressio-
culazione. Sia l’Argentina (2001-
ni significative sulla situazione
02) sia la Russia (1998) hanno in-
patrimoniale delle imprese, che si
trodotto controlli di capitali e dei
troverebbero ad affrontare un di-
tassi di cambio quando hanno ab-
sallineamento valutario tra ricavi
bandonato la parità con il dollaro
e passività. Infine, l’accesso al cre-
e quindi è molto probabile che la
dito sui mercati internazionali sa-
Grecia abbia un’esperienza simi-
rebbe altamente oneroso e alcuni
L’introduzione di una moneta locale porterebbe alla ridenominazione degli obblighi finanziari esistenti creando pressioni significative sulla situazione patrimoniale delle imprese
commentatori prevedono che le imprese greche potrebbero subire un aumento dei loro costi di finanziamento di circa il 7%2. Pertanto, per la maggior parte delle aziende sarebbe più conveniente indebitarsi in valuta estera per ridurre il costo del finanziamento, esponendo ulteriormente il loro bilancio alle fluttuazioni dei cambi e au-
2
“Euro break-up - the consequences” Ubs Investment research - Global economic perspectives (settembre 2011).
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Pagina 28
Economia glianza nel paese, che è diminuita solo quattro anni dopo la crisi, nonostante l’Argentina abbia registrato una crescita solida immediatamente dopo la svalutazione. Varie stime e proiezioni sono stati prodotti nel tentativo di quantificare i costi economici associati a un’uscita dall’euro. Queste stime indicano un calo che arriva fino al 50%4 del pil nel primo anno e di grave recessione nei due, tre anni successivi. Tuttavia, a prescindere da qualunque sia la cifra finale, ciò che è importante sottolineare è che un calo del pil non è solo un’altra variabile economica persino superiore all’odierna, con
o un numero, ma rappresenta fa-
gravi conseguenze socio-econo-
miglie, imprese in fallimento, di-
miche. I sostenitori di un ritorno
soccupati e aumento delle disu-
alla dracma, che spesso usano
guaglianze e della povertà che por-
l’Argentina come esempio positi-
tano alla disperazione. La stessa
vo, dovrebbero anche ricordare
disperazione che potrebbe portare
che la svalutazione del peso ha
a scelte politiche errate che rischia-
portato a un crollo del pil quasi
no di trascinare il paese nell’abisso.
dell’11% nel primo anno, una di-
Come J.M. Keynes correttamente
soccupazione di oltre il 23%, la ri-
indicava «Non c’è più sottile, più
mentando il rischio di fallimento.
duzione dei salari reali di oltre il
sicuro mezzo per rovesciare l’at-
Tutto questo suggerisce un forte
23% e la percentuale della popola-
tuale base della società che corrom-
calo dell’attività economica e de-
zione ufficialmente al di sotto del-
pere la valuta. Il processo coinvol-
gli investimenti, aumento della
la soglia di povertà, salita a oltre il
ge tutte le forze nascoste del dirit-
«Non c’è più sottile, più sicuro mezzo per rovesciare l’attuale base della società che corrompere la valuta» J.M. Keynes
disoccupazione e un’incertezza
3
50% , aggravando la disugua-
to economico sul lato della distruzione e lo fa in modo che nemme-
Fabrizio Jacobellis è adjunct professor di Economia al Johns Hopkins Paul H. Nitze School of advanced international studies (Sais) Bologna center e senior manager strategy consulting in Deloitte a Londra. Sais è da sempre tra i più importanti centri di studi internazionali al mondo e una delle nove scuole della Johns Hopkins University di Baltimora. Invece il Bologna Center, fondato nel 1955, offre a studenti e laureati di tutto il mondo un programma postlaurea per conseguire un master nel campo delle relazioni internazionali secondo gli standard di istruzione americani (www.jhubc.it).
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no un uomo su un milione sia in grado di diagnosticare».5 3
4
5
䡵
“Argentina’s economic crisis: causes and consequences” Joint economic committee - Us Congress (2003). “Euro break-up - the consequences” Ubs Investment research - Global economic perspectives (settembre 2011). “The economic consequences of the peace” J.M. Keynes (1920).
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CATTURATI DALLA RETE Cristina Papini
catturati
I
VOGLIA DI ENERGIA PULITA
Nielsen è un’azienda globale con posizione di leadership nelle misurazioni e informazioni di marketing relative a consumer, retail, advertising, televisione, internet, mobile e altri media. È presente in oltre 100 paesi con sedi a New York, Usa e Diemen, Olanda. Cristina Papini è research & analytics director. Per maggiori informazioni: www.nielsen.com/it.
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I giovani consumatori si preoccupano del pianeta in misura maggiore rispetto alle generazioni precedenti. Uno studio Nielsen condotto a livello mondiale sulla Corporate citizenship traccia l’identikit del consumatore “socialmente consapevole” e ne illustra le principali caratteristiche: il 63% ha meno di 40 anni, è sensibile a cause ambientali, di istruzione e di lotta alla fame e si fida delle reti sociali, fisiche o virtuali, prima di effettuare un acquisto. L’indagine evidenzia che i consumatori più giovani si dichiarano disponibili a sostenere costi più elevati per prodotti e servizi forniti da aziende socialmente responsabili: si tratta di oltre la metà dei rispondenti tra i 19 e i 39 anni (51%, 14 punti percentuali in più rispetto agli ultraquarantenni). Per il consumatore socialmente consapevole, la sostenibilità ambientale è la prima causa in ordine di importanza (66%). In questa direzione si inserisce la crescente attenzione degli italiani, anche online, verso la green economy. Sono circa 1,5 milioni coloro che ogni mese consultano siti verdi come le sezioni Ambiente di repubblica.it e corriere.it, greenme.it, greenstyle.it, qualenergia.it e tanti altri ancora. Se il consumatore socialmente consapevole utilizza i social media a supporto delle proprie decisioni di acquisto in misura maggiore rispetto alla media (59% vs 46% del totale rispondenti), risulta sempre più elevato lo scambio di informazioni online relative al rispetto dell’ambiente e in particolare alle energie rinnovabili. Queste ultime registrano oltre 120mila messaggi in rete in un anno, quasi 350 conversazio-
ni online tra cittadini che ogni giorno valutano e dibattono collettivamente. Aspetti normativi, incentivi, innovazioni tecnologiche e sviluppo della loro forma “mini” (quella che ne consentirebbe l’applicazione anche su piccola scala come l’ambiente domestico) sono i fili conduttori delle discussioni su internet. Il web è trasversale alle diverse tematiche e gli utenti si esprimono nei luoghi più congeniali ai propri interessi e alle proprie abitudini di navigazione. Analizzando infatti le prime 20 fonti per numero di post si osserva una significativa presenza dei social network. Twitter guida la classifica e viene utilizzato come strumento per la condivisione di articoli e notizie, spesso provenienti dall’estero. Articoli che riportano le innovazioni tecnologiche o che discutono normative italiane, comunitarie e straniere. Circa la legislazione vigente, infatti, emerge tra gli italiani una certa incertezza sulle fonti energetiche rinnovabili e gli incentivi esistenti. Tra le pagine Facebook, su cui più spesso si affronta il tema dello sviluppo delle rinnovabili, compaiono quelle dedicate alla libera informazione, come ad esempio “Informare per resistere”, e quelle di personaggi politici come Grillo, Di Pietro, Vendola, a testimonianza dell’importanza di questi argomenti nell’agenda politica italiana. Su gruppi e forum verticali (tra questi il più ricco di scambi a tema è energeticambiente.it) le discussioni entrano nello specifico e affrontano non solo argomenti tecnici legati a installazione e montaggio, ma soprattutto offrono pareri e indica-
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zioni puntuali relativi alla scelta degli impianti, alla sicurezza, nonché ai finanziamenti e agli incentivi economici. Incentivi Costituiscono un argomento cruciale nelle conversazioni sull’energia pulita, raccogliendo il 10% dei post. Le discussioni si sono accese in primavera quando iniziava a profilarsi l’ipotesi di una riduzione degli incentivi relativi all’energia solare attraverso il cosiddetto “Quinto conto energia”, il decreto ministeriale approvato lo scorso luglio ed entrato in vigore a fine agosto e che riduce le agevolazioni previste dal “Quarto conto”. In particolare, suscita attenzione il taglio degli incentivi sul fotovoltaico a terra nelle aree agricole. Si diffonde online una certa preoccupazione per il futuro di un settore che stava dando segni di sviluppo, mentre appaiono discordanti le opinioni riguardo alla convenienza di investimenti nel settore fotovoltaico in assenza o con ridotti incentivi. Il tema si ricollega al vantaggio in generale del fotovoltaico che vede pareri discordanti. Sono molti coloro che pensano che i sostegni statali andrebbero allocati in investimenti più redditizi. L’energia solare stimola il dibattito più di ogni altra tipologia di rinnovabile, raccogliendo il 60% del totale delle conversazioni. A discuterne sono quasi esclusivamente gli uomini, per l’attitudine a occuparsi sia di aspetti più squisitamente tecnici, come costruzione, componentistica e installazione, sia di aspetti burocratico-normativi (permessi, ente di riferimento ecc.). Nel complesso,
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emerge l’esigenza di colmare il vuoto informativo da parte dei canali tradizionali che produce insicurezza e preoccupazione. D’altro canto, l’importante ruolo dei social media nella diffusione di conoscenza e consapevolezza può influenzare la scelta, e questi canali vengono utilizzati anche da fornitori e costruttori di impianti come veicolo di promozione. Non solo fotovoltaico Dopo il fotovoltaico, l’energia da biomasse o agroenergia rappresenta la seconda energia pulita dibattuta online per numero di post. Questa tipologia costituisce un tema molto controverso. Il web è utilizzato soprattutto per la condivisione di notizie e veicolo di dissenso. Eventi, concorsi, bandi, innovazioni tecnologiche (come la produzione di etanolo a partire dalle alghe marine), nonché impieghi pioneristici come i voli alimentati da biocarburante di Lufthansa e United airlines alimentano il buzz positivo e neutro. D’altra parte, si moltiplicano online le proteste da parte dei cittadini per la costruzione delle centrali e si diffonde su Twitter la critica verso un’energia che impatterebbe sulla crisi alimentare mondiale. Benché meno dibattuta (4% delle conversazioni), quasi univoco il senti-
ment positivo verso la geotermia, che secondo una ricerca dell’Associazione ecologista non profit Giga (Gruppo informale per la geotermia e l’ambiente) potrebbe coprire il 10% del fabbisogno nazionale. L’energia eolica preoccupa gli italiani sia per l’impatto ambientale, nascono infatti vere e proprie gallerie fotografiche che denunciano il deturpamento del paesaggio, sia per la legalità di taluni appalti. Mini-eolico e micro-idroelettrico vengono valutati come possibili soluzioni domestiche e ci si rivolge alla conoscenza collettiva del web per indicazioni su costi, rendimenti, procedure e legislazione. Gli italiani online risultano quindi particolarmente attenti alle esigenze ambientali (+6% la crescita dei siti green in un anno), d’altra parte la difficile situazione economica spinge a riflettere sulla gestione delle proprie finanze e la consultazione delle offerte sui siti delle utility “tradizionali” registra incrementi a doppia cifra.
Il Doodle della scuola primaria Borgo Rosselli di Porto San Giorgio (Fermo) vincitore del concorso “Doodle per Google: l’Italia tra 150 anni” indetto in occasione dell’anniversario della Repubblica.
Le analisi dei commenti su blog, forum e social network sono state effettuate attraverso NM Incite (in precedenza BuzzMetrics), la Joint Venture tra Nielsen e McKinsey che aiuta le aziende a sfruttare le potenzialità della ricerca sui social media per incrementare le prestazioni di business nelle proprie organizzazioni. Per maggiori informazioni: www.nmincite.com A Nilsen McKinsey Company
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Indagine
DONNE&WEB:
UN FORTINO ROSA Cosa si dice online su pari opportunità, lavoro flessibile e politiche di sostegno alla famiglia? Ecco una sintesi dei dati della prima ricerca di social intelligence promossa dalle donne imprenditrici di Assintel
Q
UAL È L’ATTENZIONE CHE LA RETE DEDICA al mondo delle donne e alle sue problematiche? È questo l’oggetto della ricerca “Donne e lavoro: la realtà europea vista dal web” presentata a fine settembre nel corso del convegno Donne@Network e realizzata da Valeria Severini di Freedatalabs per
il gruppo di lavoro Imprenditrici di Assintel, l’associazione nazionale delle imprese Ict di Confcommercio. Sembrerebbe che se ne parli poco, anzi pochissimo. Temi su cui c’è poca attenzione non solo in Italia, ma anche in Europa, sebbene in proporzioni diverse. Questo è solo uno dei dati emersi. Ma partiamo dall’inizio. La ricerca, unica nel suo genere, è stata possibile grazie a un software di crawling in grado di coniugare strumenti e metodologie di analisi tradizionali con le nuove banche dati digitali. Con questo sistema si è messo a confronto l’Italia con gli altri paesi europei, escludendo i paesi nordici. La ricerca si è focalizzata su sette lingue – italiano, francese, inglese, spagnolo, olandese, polacco e tedesco – comunque sufficienti per captare il sentiment che arriva dal web.
Roberta Roncelli
Dal gennaio 2011 all’agosto 2012 sono stati raccolti i contenuti pubblicati in rete sulla base di parole chiave legate a tre macro concetti: “donne e tecnologia”, “lavoro flessibile” e “politiche di sostegno alla famiglia”. Sono emerse poco più di 9.000 conversazioni, provenienti principalmente da blog, canali mainstream (siti media, istituzionali, corporate, news online), microblog (come Tumblr o Twitter), forum e social network (come Facebook o Myspace). Dall’analisi dei risultati emerge chiaramente come questi temi siano trattati principalmente da canali istituzionali o di notizia piuttosto che da forum.
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0TT0BRE 2012
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Le differenze tra i paesi
dell’8 marzo, che coinvolge indi-
È la Germania, seguita da Inghil-
stintamente tutti i paesi.
terra, Olanda e Austria, il paese
Di contro, nei paesi mediterranei
dove in assoluto si parla più di
(Italia, Francia, Spagna) si pone
donne in posizione di leadership
maggiore enfasi sulle politiche di
o nel mondo della tecnologia, di
sostegno alla famiglia e, argo-
prospettive di carriera, di dibatti-
mento esclusivamente italiano e
to sulle quote rosa, di lavoro part-
francese, sul quoziente familiare
time e possibilità di conciliare fa-
(uno strumento ideato per tenere
miglia e professione.
conto della numerosità del nu-
Gli argomenti più presenti ri-
cleo familiare nella tassazione
guardano le donne nel mondo It,
del reddito).
le pari opportunità e la flessibili-
Queste significative differenze
tà del lavoro.
sono tendenzialmente dovute al
Questi picchi si registrano in con-
diverso grado di emancipazione
comitanza di eventi specifici, co-
e occupazione femminile nei di-
vorativa alla donna, soprattutto
me l’annuncio di un nuovo capo
versi paesi. In Francia, dove l’oc-
in termini di aiuto per la cura del-
donna in Ibm, come la selezione
cupazione femminile è una real-
la casa e dei figli. Invece in Spa-
della best company per le mam-
tà consolidata, le politiche sono
gna e in Italia, dove l’occupazio-
me che lavorano o come la festa
tese a permettere autonomia la-
ne femminile non è ancora così
È la Germania il paese dove in assoluto si parla più di donne in posizione di leadership o nel mondo della tecnologia, di prospettive di carriera, di dibattito sulle quote rosa, di lavoro part-time e conciliazione famiglia-lavoro
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Indagine conversazioni target, dovuto natu-
ranei, legati ai temi della famiglia e
ralmente a un accresciuto interesse
delle politiche correlate. La secon-
del pubblico per temi di natura eco-
da nei paesi anglosassoni, legati al-
nomica, monetaria e finanziaria.
le politiche volte alla crescita pro-
Nella seconda parte dell’anno, in
fessionale della donna (un ruolo
Germania le conversazioni sono
fondamentale è legato al child care,
state fondamentalmente trainate
un servizio sanitario nazionale che
da ricerche tedesche sulla presen-
in Inghilterra viene dato alle don-
za femminile nel mondo del lavo-
ne per gestire i bambini).
ro e sulle opportunità di carriera.
Infine i paesi di lingua tedesca e
In Italia la comunicazione è più
l’Olanda, un mondo coeso carat-
forte, si discute anche delle poli-
contenuta, concentrandosi, come
terizzato da una forte presenza
tiche che permettono l’emanci-
in tutti gli altri paesi europei, in-
dei canali istituzionali di natura
pazione lavorativa delle donne.
torno al picco dell’8 marzo, consi-
prevalentemente economica, do-
Con l’aggravarsi della crisi econo-
derato come un momento impor-
ve ci si focalizza sulla presenza
mico-finanziaria, specialmente in
tante di riflessione.
della donna nei settori technolo-
Italia e in Germania nel corso del
In breve, si può mappare la situa-
gy-intensive, sulle prospettive di
2012 si registra un abbassamento
zione europea in tre aree ben di-
carriera e si dibatte di lavoro fles-
sistematico sui media online delle
stinte. La prima nei paesi mediter-
sibile e quote rosa.
La diversa condizione delle donne e i relativi bisogni nei paesi europei ne determinano anche quantità e contenuti delle pubblicazioni in rete
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DUE DOMANDE A... Dall’indagine Donne e lavoro: la realtà europea vista dal web, presentata il 25 settembre scorso a Milano, due domande a Tiziana Orsini e Valeria Severini del gruppo Imprenditrici di Assintel, l’Associazione delle imprese dell’Ict di Confcommercio che ha promosso la ricerca. L’indagine completa è consultabile su www.donneatnetwork.eu
Tiziana Orsini Coordinatrice del gruppo Imprenditoria femminile Assintel. È inoltre titolare di Atrak, società che ha come obiettivo la costituzione di un centro di eccellenza per la formazione tecnologica nel settore Ict.
Perché avete promosso questo tipo di ricerca? Qual è il prossimo passo? «Le imprenditrici di Assintel, in quanto imprenditrici e donne, non solo fanno dell’Ict il loro strumento di business, ma anche lo strumento abilitante per migliorare la propria qualità di vita e consentire una migliore conciliazione tra famiglia e lavoro. Il tema della tecnologia e delle sue potenzialità, ancora molto inespresse nel nostro paese, è stato da noi trattato anche in passato: con questa ricerca abbiamo voluto confrontarci con quanto si dice sul tema negli altri paesi europei attraverso un’analisi completamente online. Una ricerca di questo genere fino a pochi anni fa sarebbe stata impossibile sia in termini di costi che di tempi. Abbiamo anche voluto dimostrare come uno strumento di marketing intelligence possa essere utilizzato anche per fini sociali. Le istituzioni e la stampa che hanno presenziato alla ricerca si sono espresse molto positivamente e hanno colto il carattere innovativo della ricerca stessa. Il nostro invito è quello di continuare sulla strada del confronto internazionale per portare nel nostro paese quelle che sono le migliori prassi già esistenti
che ci consentano di valorizzare in termini quantitativi, ma anche qualitativi, la grande energia che le donne italiane sono in grado di esprimere».
Valeria Severini Consigliere Assintel. È inoltre ad di Freedata, società di servizi integrati di marketing specializzata nel settore It e telecomunicazioni.
Qual è l’utilità che un’analisi di questo genere, fatta nello specifico sulle donne, può avere per brand, organizzazioni o prodotti? «Analisi di social intelligence come quelle proposte in questo studio consentono di capire come temi di carattere sociale e politico vengono trattati nel mondo digitale, fornendo spunti e chiavi di comprensione della rilevanza e della forza che il mondo digitale ha o potenzialmente potrà avere. Per un brand capire la forza della comunicazione digitale è oggi un passaggio obbligatorio per lo sviluppo e la propria sopravvivenza in mercati sempre più globali e competitivi. L’utilità di questo studio per un brand sta nella sua capacità di illustrare la forza dei canali digitali, nel tipo di utilizzo che i diversi paesi europei ne stanno facendo. E infine nel capire come rispetto al tema “donne e tecnologia” sia possibile mappare le differenze più rilevanti fra i paesi europei».
Fonti e canali
comincia a esserci un po’ di con-
ti di news meno importanti e di
Se fondamentalmente i canali
versazione attinente su Twitter,
matrice politica o religiosa sono
principali dove si affrontano que-
anche se in Italia non è ancora
le fonti principali per i paesi me-
sti argomenti sono legati alle ver-
molto conosciuto e utilizzato.
diterranei. Per questi ultimi, an-
sioni online dei media tradiziona-
Quali sono le fonti che originano
che per i blog più letti si ripro-
li, subito dopo c’è il mondo dei
le conversazioni? La fanno da pa-
pongono le dimensioni politica e
blog, sia collegati ai media sia in-
drone le principali testate nazio-
religiosa, mentre nei paesi anglo-
dipendenti. A seguire, i forum.
nali, soprattutto nei paesi di lin-
sassoni, accanto ai blog multite-
Nell’ambito del microblogging
gua inglese e tedesca, mentre i si-
ma, troviamo quelli interamente OTTOBRE 2012
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Indagine dedicati alla figura della donna.
Donne@Work UNO SPORTELLO TELEMATICO
Sempre riguardo alle fonti, i forum
La banca dati con cv per facilitare l’incontro domanda e offerta
ci usati come luoghi abitudinari di
mostrano un profilo più variegato, in quanto meno coinvolti sui temi target. Compaiono i forum generiincontro dagli utenti dei diversi
Si direbbe che la società non sia ancora strutturata per favorire la carriera al femmi-
paesi e forum dedicati a temi eco-
nile, almeno qui in Italia. Una situazione certamente peggiorata con l’avanzare del-
nomici e tecnologici. In Italia quel-
la crisi economica che colpisce duro le donne. Soprattutto se queste sono mamme,
lo più famoso è sul sito Al femmini-
costrette a fare i conti con le difficoltà di conciliare l’attività lavorativa con l’impegno
le, un luogo di incontro virtuale do-
familiare. Cosa si può fare per invertire questo trend? Durante il convegno
ve le donne possono scambiarsi
Donne@Network Marisa Montegiove, presidente Manageritalia Servizi e coordina-
opinioni su diversi argomenti.
trice del Gruppo Donne Manager di Manageritalia, non detta ricette magiche, ma
In Irlanda e in Inghilterra esiste
coglie l’occasione per ricordare tutti i numerosi progetti, di successo, che il Gruppo
una realtà completamente diver-
porta avanti a favore delle pari opportunità e della conciliazione del lavoro con la fa-
sa, con forum dedicati al dibattito
miglia (vedi il blog donne.manageritalia.it).
sul posto di lavoro, sul proprio caIn particolare si sofferma su uno
po o collega, sugli orari, sulla fles-
di questi, lo Sportello Don-
sibilità, sulla realtà lavorativa che
ne@Work, un’iniziativa a sup-
le donne vivono.
porto delle imprese, soprattut-
«La riflessione che i dati stimola-
to medio-piccole, affinché pos-
no» – sottolineano Tiziana Orsini
sano avvalersi di figure profes-
e Valeria Severini del gruppo Im-
sionali del settore Ict sempre più in grado di comprenderne i bisogni e quindi con-
prenditrici Assintel – «è che la di-
cretamente vicini alle loro esigenze in termini di soluzioni e competenze. È anche un
versa condizione delle donne e i
utile strumento per le donne, in quanto favorisce l’occupazione femminile e il rein-
relativi bisogni nei paesi europei
gresso nel mercato del lavoro, agevolando anche la flessibilità. Infatti, ricerche con-
ne determinano anche quantità e
dotte nel mercato delle micro e piccole imprese hanno evidenziato un atteggiamento
contenuti delle pubblicazioni in
molto positivo e costruttivo nei confronti delle nuove tecnologie da parte delle donne,
rete relative alla questione femmi-
che sono oltretutto maggiormente interessate a forme di lavoro flessibile. Un insieme
nile. Dove l’occupazione femmi-
di caratteristiche che costituiscono una risorsa preziosa capace di supportare le pmi nel-
nile è una realtà consolidata i bi-
l’utilizzo dell’Ict. Inoltre, lo Sportello Donne@Work è ormai diventato anche per le azien-
sogni di crescita professionale e
de un punto di riferimento costante per ricercare questo tipo di professionalità.
carriera la fanno da padrone. A un
Sportello Donne@Work, nato l’anno scorso, è realizzato in collaborazione con Ma-
differente livello troviamo i paesi
nageritalia Milano, Assintel, il Comune di Milano, la Camera di commercio di Mila-
mediterranei, Italia in primis, do-
no e l’Associazione Primadonna.
ve il principale bisogno della don-
È un punto di riferimento con competenze Ict a diversi livelli di professionalità, da quel-
na è ancora quello di lavorare, no-
li organizzativo-gestionali a quelli tecnici. La banca dati è a disposizione delle imprese
nostante si abbia una famiglia».
milanesi ed è raggiungibile all’indirizzo http://donneatwork.mi.camcom.it/. Viene gesti-
Insomma, oltre a parlare sulla re-
ta operativamente dalla Camera di commercio di Milano in modo gratuito garantendo
te, bisogna che la nostra economia
l’incontro tra la domanda e l’offerta.
trovi il modo di utilizzare al meglio il potenziale femminile.
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A TU PER TU CON... CON... a cura della redazione
Vincenzo M.Franco
a tu per tu...
Nato il 9 novembre 1959 a Taranto Azienda: Pitti Immagine Qualifica: direttore generale Associato: Manageritalia Firenze Sport preferito: running Film preferito: Non è un paese per vecchi
dei fratelli Coen
Luogo preferito: la Puglia
In che modo un’azienda come la vostra deve e riesce continuamente a rinnovarsi? «Una delle principali capacità richieste attualmente a tutte le imprese, per poter risultare competitive a livello mondiale, è di riuscire continuamente a “ripensarsi”. Ciò vuol dire innovare e rinnovarsi in modo continuativo perseguendo economie di velocità. Pitti Immagine deve quindi riuscire a ripensare le manifestazioni e i progetti culturali edizione su edizione, mettendo a frutto le capacità creative di proprie idee con la velocità di realizzazione. Tale capacità innovativa deve trovare espressione ancor più lì dove moda e Italia rappresentano un connubio importante e indivisibile per il nostro business e per il nostro paese. Pitti Immagine deve, al contempo, essere espressione delle più recenti tendenze dei costumi e dei consumi traducendoli con spirito imprenditoriale e attraverso la capacità progettuale per guidare in modo nuovo la promozione della cultura della moda nel mondo». Pitti Immagine è una fiera, ma opera in un mondo particolare come quello della moda: come
si differenzia dal comune concetto di fiera commerciale? «La nostra mission è creare fiere ed eventi per la moda intesa come fatto produttivo e di consumo, di progettazione, estetico e culturale. Ciascuna fiera ed evento rappresentano l’immagine più aggiornata, innovativa e completa della produzione italiana e internazionale della fascia alta. Le origini di Pitti Immagine risalgono agli inizi degli anni ‘50, con le prime sfilate organizzate a Firenze nella Sala Bianca di Palazzo Pitti. Ciò significa che la lunga storia affiancata dal successo mondiale del made in Italy, nonché la riconosciuta destinazione di Firenze quale città d’arte e di significativo patrimonio storico, hanno consentito a Pitti di consolidare un heritage, uno stile e un savoir vivre ben oltre la fiera commerciale, arricchendola con forti e ben studiati eventi di comunicazione. Pitti, poi, occupandosi di settori diversi come l’enogastronomia, le fragranze, il benessere della persona, è espressione di moda, arte, cultura e lifestyle con l’obiettivo di selezionare e presentare prodotti di alta qualità e stili più innovativi, nonché di evidenziare la rilevanza culturale e sociale e i contenuti di
ricerca insiti nelle proposte di moda e non continuamente selezionate». Qual è il più importante dei vostri appuntamenti annuali? «Senza dubbio il Pitti Immagine Uomo, che rappresenta la piattaforma più importante a livello internazionale per le collezioni di abbigliamento e accessori uomo e per il lancio dei nuovi progetti sulla moda maschile. Lo scorso giugno si è chiusa l’82a edizione, registrando un’atmosfera molto positiva grazie allo straordinario lavoro delle aziende espositrici in termini di ricerca, di innovazione sul prodotto, di riposizionamento di mercato. I dati si possono così riassumere: 1.065 marchi/collezioni (circa 36% dall’estero), 59mila m2 di superficie espositiva presso la Fortezza da Basso, 32mila presenze, oltre 19mila compratori (39% esteri)». In che modo la crisi tocca il vostro settore e c’è qualche paese che invece sta emergendo? «Nel contesto fosco della nostra economia, gli ultimi dati Istat raccontano che nei primi sei mesi dell’anno le vendite all’estero sono aumentate del 4,2% rispetto allo stesso periodo del 2011. Complessivamente l’industria manifatturiera italiana, nonostante la crisi, si attesta al secondo posto dopo la locomotiva tedesca. L’ultimo ciclo di manifestazioni di giugno dice che le aziende che dipendono fortemente dal mercato domestico sono in crisi, al contrario di quelle che vantano una forte propensione all’esportazione, che segnano tassi di crescita interessanti. A livello di affluenze, durante l’ultimo Pitti Immagine Uomo abbiamo registrato l’ottima performance di Giappone (+30%), Stati Uniti (+10% nei punti vendita), Turchia, Cina, Korea. Aumenti anche da Brasile, India, Sudafrica e Messico; in flessione Spagna, Grecia, Portogallo e Italia». OTTOBRE 2012
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Innovazione
SOCIALE, NON BANALE
App per iPhone, campagne virali e provocazioni: le nuove frontiere della comunicazione sociale hanno abbandonato i vecchi modelli per abbracciare uno stile in grado di coinvolgere nuovi target e colpire nel segno giocando sui paradossi e l’effetto sorpresa
A
TUTTI SARÀ SENZ’ALTRO CAPITATO di incontrare un senzatetto che chiede aiuto per la strada. Non a tutti però sarà capitato di vedere una persona che si prende cura di un senzatetto. Oltre alla semplice elemosina, si intende. Eppure c’è un modo sicuramente innovativo attraver-
so il quale tante persone hanno aiutato un giovane senza fissa dimora. Si chiama iHobo e, come si può comprendere dal nome, è un’applicazione per iPhone, con cui l’utente può prendersi cura di un giovane, offrendogli cibo, coperte e soldi. Se viene trascurato, il ragazzo si lascia andare: rifiuta il cibo in cambio di soldi e rivende le coperte per comprarsi la droga. Ovviamente si tratta di un “gioco”, ma è strutturato in maniera tale che la realtà virtuale non si discosti troppo dalla realtà concreta. Dietro quest’operazione c’è la Depaul Uk, una onlus britannica che si occupa del sostegno ai giovani senzatetto del Regno Unito. L’associazione si è resa conto che, per quanto rivolgesse i suoi sforzi a una fascia di persone giovani, i principali donatori erano in media ultra-sessantacinquenni. Per coinvolgere un pubblico di età più bassa, l’agenzia Publicis, che ha creato l’app pro-bono, ha deciso quindi di puntare su questa via innovativa. Ottimo il risultato: oltre 600mila download in Gran Bretagna nella prima versione dell’app. Anche Amnesty International ha puntato sull’utilizzo dei nuovi me-
Giampietro Vecchiato
dia per le sue campagne di sensibilizzazione. In una campagna l’as-
in collaborazione con Giacomo Scheich e Tania Ceretta
sociazione ha messo a disposizione degli utenti due wallpaper per iPhone, composti ciascuno da due immagini: in uno lo schermo bloccato mostra due mani incatenate e, allo sblocco, le catene sono rotte; nell’altro c’è una cella chiusa che l’utente apre con il suo gesto. In un’altra campagna ha invece sviluppato un utilizzo interessante della celeberrima applicazione Shazam, la cui peculiarità è quella di ri-
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conoscere una canzone attraver-
di un 500% di firme in più sulla
impressione che qualcuno gli
so l’audio del microfono e tra-
petizione portata avanti dalla
avesse sparato contro. Una video-
smettere il titolo. Nel periodo di
onlus rispetto alla campagna del-
camera riprendeva il cliente che
durata della campagna, quando
l’anno precedente.
provava il capo e lo specchio non
l’applicazione veniva attivata
era altro che un monitor che tra-
senza nessun input audio, appa-
Eco-campagne di successo
smetteva quest’immagine con
riva il messaggio di Amnesty in
Pure la difesa dell’ambiente passa
l’inserimento di elementi virtuali:
cui veniva riportata l’attenzione
per campagne innovative: il WWF
l’effetto sonoro dello sparo e l’ef-
sul caso di Valentina Rosendo
ha molto da insegnare in questo
fetto visivo del sangue. La campa-
Cantù, esempio di violazione dei
senso, come testimonia il caso del-
gna, come previsto da Leo Burnett
diritti umani. La metafora allude
la tigre siberiana. Questa volta la
Moskow, è andata ben oltre i clien-
alla voce inascoltata delle vittime
protagonista è la realtà aumenta-
ti dei negozi coinvolti: ha avuto
che Amnesty prova ad aiutare e,
ta. Nei principali negozi russi so-
150mila post e pubblicazioni sul
non a caso, la campagna è stata
no state distribuite 3mila magliet-
web e una copertura di 60 milioni
chiamata “The sound of Amne-
te con una stampa stilizzata che
di persone.
sty”. Anche qui si tratta di un
rappresentava la testa di una ti-
L’innovazione non passa esclusi-
esempio di comunicazione effi-
gre. Quando i clienti si guardava-
vamente per la tecnologia, spesso
cace che ha ottenuto il risultato
no allo specchio, avevano la netta
è sufficiente un’idea buona per
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Innovazione
SENSIBILIZZARE VERSO LA... ... VIOLAZIONE DIRITTI UMANI Amnesty International ha creato un wallpaper per iPhone, composto da due immagini: in una lo schermo bloccato mostra due mani incatenate nella seconda allo sblocco, le catene sono rotte. In un’altra campagna ha sviluppato Shazam. Quando l’applicazione veniva attivata senza nessun input audio, appariva il messaggio di Amnesty che riportava l’attenzione sul caso di Valentina Rosendo Cantù, alludendo alla voce inascoltata delle vittime.
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portare aria nuova e ottimi risultati con costi relativamente contenuti. È questo il caso del gruppo musicale Sdia. Il loro unico pezzo Going all the way è una canzone molto orecchiabile che parla di
... TIGRE SIBERIANA Il WWF ha distribuito nei principali negozi russi 3mila magliette con una stampa stilizzata che rappresentava la testa di una tigre. Quando i clienti si guardavano allo specchio, avevano l’impressione che qualcuno gli avesse sparato contro.
una ragazza e della sua “vivace” vita amorosa. Si è diffusa nel web
senza nemmeno rendersene conto.
ed è diventata lo sfondo di una
Pure l’Unicef ha usato strumenti
campagna pubblicitaria della fa-
poco convenzionali per la sua
mosa casa produttrice di telefoni
campagna di sensibilizzazione e
Nokia. La canzone è stata suona-
raccolta fondi per favorire l’ac-
ta nelle radio e nei locali sino ad
cesso all’acqua potabile, proble-
arrivare a essere il tema della sve-
ma che coinvolge 2 miliardi di
glia dei ragazzi del Grande Fratel-
persone. A Manhattan, in Union’s
lo israeliano. C’è solo un proble-
Square, è stato installato un di-
ma: Sdia non esiste, non come
stributore automatico, da cui
band perlomeno. Si tratta infatti
le persone potevano acquistare
dell’inversione della parola Aids
una bottiglia di acqua sporca al
ed è il nome scelto dalla task for-
prezzo di un dollaro. Ovviamen-
ce della Giornata mondiale del-
te “nessuno ha bevuto l’acqua
l’Aids, che ha voluto dimostrare
sporca, ma tanti hanno donato”,
come la diffusione della malattia
come recita il video promoziona-
in maniera virale coinvolga tutti,
le della campagna.
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In Italia non si osa abbastanza
appiattite su stilemi già visti. Pen-
A fronte della scelta da parte di
siamo ad esempio alla campagna
queste organizzazioni non profit di
istituzionale contro la droga “Non
applicare strategie e metodi di co-
ti fare, fatti una vita”, col giovane
municazione all’avanguardia, si
tentato da una bella ragazza (la
delineano possibilità concrete che
droga) che si trasforma in un vam-
queste azioni funzionino, e bene,
piro mostruoso. Valutare l’efficacia
Non posso andare in tv o sulla
anche nel sociale. Purtroppo in Ita-
di una campagna di questo tipo è
stampa con uno spazio a paga-
lia, da questo punto di vista, la si-
difficile, ma è facile valutarne il co-
mento? Ci vado con un’azione che
tuazione sembra essere piuttosto
sto: dal sito del governo italiano ri-
desta interesse! Le applicazioni
ferma. Mentre sul piano interna-
sulta che il costo complessivo di
per smartphone hanno spesso co-
zionale la comunicazione sociale
produzione e diffusione ha supera-
sti che vanno oltre le risorse a di-
usa strumenti innovativi ed effica-
to il milione di euro.
sposizione delle organizzazioni
ci per la raccolta fondi o per le cam-
Per quanto sia vero che le campa-
non profit. C’è da dire però che è
pagne di sensibilizzazione, nel no-
gne sociali non portano guadagni
possibile trovare grosse agenzie, o
stro paese queste risorse sembrano
economici diretti e, soprattutto in
sponsor, che si incaricano della
essere prerogativa di imprese pri-
Italia, sono poco finanziate, è sba-
creazione di questi strumenti, in
vate. Il confronto tra le due realtà,
gliato pensare che l’innovazione
cambio di un ritorno di immagine
nazionale ed extra-nazionale, è ve-
dipenda solo da questo: non è pos-
o per semplice filantropismo.
ramente difficile: da un lato si han-
sibile ridurre il tutto a una que-
La questione è aperta a diverse in-
no applicazioni per iPhone, cam-
stione di fondi. Le campagne di
terpretazioni, ma probabilmente
pagne di guerrilla marketing e co-
guerrilla nascono proprio dalla
ciò che manca è soprattutto il co-
municazione virale attraverso il
scarsità di risorse a disposizione e
raggio di puntare con decisione su
web; dall’altro campagne standard
fanno leva sulla viralità del web.
questo tipo di comunicazione. 䡵
... ACQUA POTABILE L’Unicef ha installato a Manhattan un distributore automatico da cui le persone potevano acquistare una bottiglia di acqua sporca al prezzo di un dollaro.
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Vita aziendale
“LE PASSO IL RESPONSAB Ai tempi del tutto e subito e delle informazioni online, chi riceve una telefonata in ufficio deve saper soddisfare alcune richieste basilari. Qualche consiglio per non irritare chi ci ha contattato sperando di avere un’informazione... che non ci compete
O
GNI VOLTA CHE CAMBIA L’IMPIEGATO devo riesporre le mie esigenze e ripetere le stesse domande: ecco la lamentela di un cliente che si riferisce all’esatto contrario di ciò che viene definito “informazione in tempo reale”. Nell’era di internet e dell’information technology il cliente
si sta abituando a ottenere subito informazioni d’ogni tipo. Le nuove tecnologie consentono di avere notizie immediatamente non solo sul web, ma anche quando le informazioni sono richieste attraverso canali più tradizionali, come il telefono. Condividere le informazioni La necessità di passare una telefonata di richiesta di informazioni all’ufficio o alla persona “competente” dovrebbe costituire sempre più l’eccezione, piuttosto che la regola. Pensiamo a domande concernenti listino prezzi, caratteristiche di un servizio, disponibilità di un prodotto, condizioni di pagamento, offerte speciali in corso ecc. Chiunque risponde al telefono dovrebbe poter fornire informazioni di questo tipo, senza necessità di ricorrere alle “persone competenti”, agli “esperti”, a patto naturalmente di avere di fronte a sé un terminale collegato a un adeguato database. A molte domande dei clienti si può oggi rispondere molto più velocemente di ieri, senza bisogno di essere esperti: l’importante è di-
Claudio Nutrito
sporre di un “sistema esperto”, vale a dire di un sistema informativo composto da un adeguato database e da un software applicativo. Ritorniamo agli esempi, esposti poco fa, di informazioni che, grazie alla tecnologia, potrebbero essere fornite da chiunque si trovi a rispondere al telefono. Spesso, quando mi capita di trattare questo punto in corsi o conferenze mi viene fatto rilevare che, per vari motivi, può essere opportuno mettere in contatto un cliente che pone certe domande con una persona o un reparto specifico. Si può ritenere, ad esempio, che se qualcuno chiede informazioni sulle condizioni di pagamento sia opportuno farlo parlare con l’ufficio commercia-
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OTTOBRE 2012
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ABILE” le, anziché fornirgli una risposta standardizzata. Ma non è questo il punto, nel senso che gli esempi citati sono, appunto, degli esempi e non vanno intesi come tipologie di domande cui fornire, sempre e comunque, risposte
che descrive ef-
omologate. Sarebbe sbagliato gene-
ficacemente que-
ralizzare su quali risposte standar-
sta carenza: “In a-
dizzare e quali fornire tramite un
zienda ogni persona
colloquio con un esperto: è una de-
sa qualcosa, ma spesso
cisione che evidentemente riguar-
nessuno sa quello che gli al-
da le singole politiche aziendali.
tri sanno”). Un esempio banale: la richiesta dell’indirizzo di un no-
Domande chiave
stro centro di assistenza viene pas-
È consigliabile in ogni caso, per i
sata all’ufficio competente solo
quesiti in cui si ritiene opportuno
perché chi prende la telefonata
passare la chiamata del cliente al-
non possiede l’elenco di questi in-
l’ufficio competente, porsi alcune
dirizzi? Infine, ammesso che si ri-
domande. La prima è: quale mag-
scontri un valore aggiunto per il
gior valore aggiunto produce,
cliente nel contatto con l’esperto,
per il cliente, la risposta di un
questo valore è tale, nella perce-
esperto rispetto a quella di un
zione del cliente, da giustificare i
“non esperto” che può accedere
conseguenti maggiori “costi non
velocemente all’informazione
monetari” (lo stress di ripetere più
con un terminale? E ancora, il
volte la domanda, il maggior tem-
e quali, dal database e quelle che
passaggio della chiamata all’es-
po speso nella telefonata ecc.)?
contemplano il passaggio della te-
perto non è, per caso, motivato
Chiunque risponde al telefono dovrebbe poter fornire informazioni senza la necessità di ricorrere alle “persone competenti”
lefonata all’ufficio competente
principalmente dalla carenza del
Tempo reale su internet, ma
può creare situazioni alquanto pa-
sistema informativo che impedi-
non al telefono
radossali. Ipotizziamo che sul no-
sce ai non esperti di accedere alle
Ma la distinzione fra le informa-
stro sito i clienti possano accedere
risposte (per inciso, c’è una frase
zioni da estrarre velocemente, tali
a varie informazioni, poniamo, OTTOBRE 2012
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Pagina 46
Vita aziendale pre più i clienti che ricercano le
nell’uso di internet, ma rimaste a
informazioni sul web, ma è altret-
20/30 anni fa nell’uso di altri mez-
tanto vero che molti preferiscono
zi di comunicazione (esempio il
avvalersi di altri mezzi: il telefo-
telefono) col cliente. Tale situazio-
no, per esempio. Prendiamo, ma-
ne costituisce un autentico para-
gari a caso, un’informazione che
dosso. Seguitemi: io utente trovo
il cliente può avere in tempo rea-
facilmente una certa informazio-
le sul sito. A questo punto ponia-
ne sul sito, quindi io – che sono al
moci una domanda: la stessa in-
di fuori dell’organizzazione – ho
formazione trova una risposta
un agevole accesso a una parte del
immediata anche per telefono o,
database. Bene, se chiedo la stessa
in questo caso, il cliente è sotto-
informazione per telefono e devo
posto a una lunga e snervante at-
attendere che si rintracci qualcuno
sui prezzi, sugli indirizzi di riven-
tesa mentre la chiamata viene
in grado di rispondermi significa
ditori, sulle modalità di prenota-
passata da un ufficio a un altro
che c’è maggior difficoltà d’acces-
zione di un servizio o, comunque,
costringendolo a ripetere più vol-
so al database dall’interno dell’or-
su tutto ciò di cui abbiamo ritenu-
te la sua richiesta?
ganizzazione che dall’esterno.
to opportuno dare notizia online.
Ci sono aziende in grado di forni-
Se questo non è un paradosso…
Diamo per scontato, per comodi-
re via web un’informazione in
Paradosso o meno, il punto è un
tà di ragionamento, che il sito sia
tempo reale, ma che si rivelano
altro: i clienti saranno sempre
facile e veloce da navigare, tale
anacronisticamente lente nel dare
meno disposti ad attendere per
da consentire al cliente di accede-
la stessa informazione per telefo-
una risposta che sanno essere
re agevolmente alle informazioni
no. Sono aziende che io chiamo “a
possibile produrre in tempo rea-
disponibili. È vero che sono sem-
due velocità”: all’avanguardia
le. Con o senza internet.
La distinzione fra le informazioni da estrarre velocemente dal database e quelle che contemplano il passaggio della telefonata all’ufficio competente può creare situazioni alquanto paradossali
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INIZIATIVE MANAGERITALIA
NEL CUORE DELLE DOLOMITI 33a Coppa di sci Manageritalia e settimana bianca dal 3 al 10 febbraio a Corvara, Bolzano
D
Dopo il piacevole soggiorno dell’edizione 2012, la Coppa di sci Manageritalia quest’anno torna in Alta Badia, a Corvara, una delle più belle località nel cuore delle Dolomiti altoatesine. Il successo della scorsa manifestazione, il servizio accogliente, la struttura ricca di ogni comfort e, non per ultimo, l’incanto naturale
Per maggiori informazioni www.manageritalia.it oppure 0229516028
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dei paesaggi che regalano viste mozzafiato e chilometri e chilometri di piste all’interno di un comprensorio unico al mondo, ci hanno invogliato a ripetere l’esperienza. Si torna all’hotel Greif, quindi, ai piedi del monte Sassongher, una posizione straordinaria, circondati da imponenti montagne, dal gruppo Sella al Sasso Croce e al Conturines. Comprensorio sciistico. Corvara è la porta per accedere alla prestigiosa area Dolomiti-Superski. Per campioni e principianti 130 chilometri di piste, 55 dei quali con in-
nevamento artificiale. Cinque le scuole di sci, con un asilo-sci (dai 3 anni) animato da istruttori esperti. Per i fondisti, 40 chilometri di tracciati attraverso boschi e radure di conifere e abeti. Sport e divertimento. Per non perdere i migliori tracciati in alta quota ogni giorno un team di maestri vi farà compagnia sulle piste da sci. Per chi resta a valle invece un’equipe di animatori sarà a disposizione per organizzare giochi, tornei, passeggiate sulla neve e shopping. Non dimenticate il costume, per godere del relax della
Q U O T E D I PA R T E C I PA Z I O N E
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SOLO SOGGIORNO COMFORT ADULTI
SUPERIOR
non sciatori
sciatori
non sciatori
sciatori
800 950 720
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LA QUOTA NON SCIATORI COMPRENDE Cocktail di benvenuto; cena di arrivederci; pensione completa con vino della casa e acqua minerale ai pasti; animazione diurna e serale; Birba club (4-12 anni) a orari prestabiliti; piscina; accesso alla sauna; servizio pubblico skibus; parcheggio esterno incustodito.
free 400 1.000
LA QUOTA SCIATORI COMPRENDE Tutto quanto indicato nella quota NON sciatori più skipass Dolomiti Superski per 6 giorni (munirsi di fototessera) valido dal giorno dopo l’arrivo fino al giorno precedente la partenza; disponibilità di 7/8 maestri per 5 giorni.
Le camere saranno consegnate alle ore 17 (primo pasto in entrata: cena) e dovranno essere rilasciate entro le 10 del giorno di partenza (ultimo pasto in uscita: pranzo).
Penali per annullamenti 50% della quota, dal 30° al 15° giorno dalla partenza; 100% della quota, a meno di 14 giorni dalla partenza.
BAMBINI** da 0 a 2 anni nc da 2 a 4 anni nc da 4 a 11 anni nc
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Chi volesse iscriversi esclusivamente alla gara di sci può telefonare a Manageritalia Servizi allo 0229516028. La quota di iscrizione alla sola gara è di € 25, da pagarsi in loco.
zona benessere che comprende piscine e idromassaggi. La zona wellness con sauna e con terapiste professionali offre massaggi rigeneranti, orientali e trattamenti estetici all’avanguardia. Le serate si concludono con musica dal vivo, cabaret e ancora tanti giochi. Per i più sportivi in paese è possibile praticare tennis al coperto, pattinaggio sul ghiaccio, squash, gite su slitte, a cavallo e parapendio. Per i più piccoli (4-12 anni) è attivo il Birba Club che organizza giochi, attività sportive e assistenza garantita fino al pomeriggio, compreso il pranzo. OTTOBRE 2012
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HOTEL GREIF ****
Informazioni utili
Str. Parus, 15 Altabadia - 39033 Corvara (BZ) Tel. +39 0471836101 - Fax +39 0471836840 Carte di credito accettate: Circuito Carta Sì e Visa COME ARRIVARCI In auto: autostrada del Brennero A22 uscita Chiusa, statale della Val Gardena, si prosegue verso Val Badia, Corvara. Da Belluno A23, Agordo, Passo Campolongo, Val Badia. In treno: stazione ferroviaria di Brunico a 38 km.
Modalità di prenotazione e versamento della quota di partecipazione Inviare la sola scheda di prenotazione, pubblicata nella pagina a fianco, senza effettuare il pagamento. Manageritalia Servizi, ricevuta la scheda, provvederà al più presto a confermarvi la prenotazione o, nel caso fossero già esaurite le camere, ad avvertirvi dell’inserimento del vostro nominativo nella lista d’attesa. Una volta avvenuta la conferma da parte di Manageritalia Servizi, spetterà a voi provvedere, entro massimo 5 giorni, al pagamento con bonifico bancario (in un’unica soluzione) intestato a Hotelturist Spa presso Sparkasse, agenzia di Corvara in Badia, Iban IT 02 H060 3400 0000 5000 342 (indicare nome e causale: gruppo Manageritalia – Corvara, 3-10 febbraio 2013). Copia del bonifico timbrato dalla banca dovrà poi essere inviata a Manageritalia Servizi, via Stoppani 6, 20129 Milano, oppure al numero di fax 0229516093. Chi necessita di fattura dovrà richiederla al momento della prenotazione.
LE PRENOTAZIONI SONO APERTE FINO AL 10 GENNAIO 2013
NON VENGONO ACCETTATE PRENOTAZIONI TELEFONICHE.
REGOLAMENTO Gara in programma: slalom gigante in due manche (sabato 9 febbraio). Partecipanti: possono gareggiare gli iscritti a Manageritalia, i loro familiari e ospiti, tesserati Fisi e non (questi ultimi dovranno provvedere personalmente alla propria assicurazione). Eventuali tesserati Fisi dovranno comunicare all’atto dell’iscrizione il punteggio e la categoria di appartenenza. Responsabilità. Nessuna responsabilità verrà assunta per quanto possa accadere a concorrenti o a terzi durante allenamenti o gare.
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scheda di prenotazione
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SCHEDA DI PRENOTAZIONE 33a COPPA DI SCI MANAGERITALIA 3-10 FEBBRAIO 2013 HOTEL GREIF • CORVARA (BZ) Da ritagliare e inviare a:
MANAGERITALIA SERVIZI VIA STOPPANI 6 • 20129 MILANO • TEL. 0229516028 • FAX 0229516093
Cognome...................................................................... Nome .......................................................................... Associazione Via .......................................................................................................................................................................... Città Tel. .................................................................. Cell. ................................................................ Email
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PRENOTO PER ME STESSO 1. ........................................................................................................................................ data di nascita .......................... codice fiscale 䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺*
䡺 partecipo alla gara
tesserato Fisi punteggio 䡺䡺䡺䡺 categoria..................
E/O PER LE SEGUENTI PERSONE 2. ........................................................................................................................................ data di nascita .......................... codice fiscale 䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺*
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䡺 Associato/Associazione ........................................ tesserato Fisi punteggio 䡺䡺䡺䡺 categoria.........................
3. ........................................................................................................................................ data di nascita .......................... codice fiscale 䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺*
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䡺 partecipa alla gara
䡺 Associato/Associazione ........................................ tesserato Fisi punteggio 䡺䡺䡺䡺 categoria.........................
4. ........................................................................................................................................ data di nascita .......................... codice fiscale 䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺*
䡺 familiare PRENOTO:
䡺 ospite
䡺 partecipa alla gara
CAMERA COMFORT CAMERA SUPERIOR
䡺 Associato/Associazione ........................................ tesserato Fisi punteggio 䡺䡺䡺䡺 categoria.........................
䡺 doppia uso singola 䡺
doppia uso singola
䡺 doppia 䡺 doppia
䡺 tripla 䡺 tripla
䡺 n. 䡺
quadrupla
PARCHEGGIO COPERTO (€ 9 al giorno da pagarsi in loco fino a esaurimento posti) Mi impegno a pagare la quota di € .................................... con bonifico bancario appena avuta conferma della mia prenotazione da parte di Manageritalia Servizi
Firma
.....................................................................................................................
* Dato obbligatorio richiesto ai fini assicurativi • Autorizzo la pubblicazione delle mie immagini scattate nel corso della settimana per uso rivista Dirigente e web SÌ 䡺 NO 䡺
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OUR POINT OF VIEW PRODUCTIVITY & WELFARE Manageritalia has represented managers working in the private service sector since 1945 and intends to bring the contribution of managers to the necessary improvement in the world of employment. An action that today is even more necessary to increase the productivity of businesses and improve the workers’ welfare. This is an ambitious objective that undoubtedly requires a substantial increase in presence, expertise and management and the circulation of organisational models and tools designed to improve the life of the individuals and of businesses in this sense. Indeed, according to research performed for Manageritalia that focussed on Italians and managers, this change can be achieved, above all, through assessing the persons on merit and the results achieved, people management by objectives, more training and management, greater reconciliation between professional and personal life and the introduction of company welfare programmes. Manageritalia is endeavouring to promote active policies by introducing tools, practices and methods to enhance the reconciliation of professional and private life, organisational and working flexibility, health and welfare within the company, for example, by intervening in some areas at the organisational and motivational level, such as the organisation (part-time, e-working, parental leave, interaging, etc.), services (for health, for the individual and the family, and more in general, to facilitate day-to-day life), the environment, finance and culture.
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DI BUON GRADO Primo piano Piero Valdiserra
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grado
LA CAIPIRINHA
Se arrivate in Brasile dall’estero e raggiungete il vostro hotel, prima ancora di cominciare tutte le pratiche di accettazione vi vedrete offrire un invitante bicchiere di Caipirinha, a mo’ di benvenuto nella terra del samba e del calcio. E della Seleçao, la nazionale di football più famosa del mondo, la Caipirinha ha addirittura gli stessi colori verde-oro. La storia del drink si confonde con quella del suo ingrediente principale, la Cachaça, il tradizionale distillato locale ottenuto dalla lavorazione della canna da zucchero. Un’antenata della Caipirinha di oggi nacque probabilmente nelle piantagioni del XVI secolo, nelle quali gli schiavi erano soliti ristorarsi con un miscuglio di succo di canna fermentato, cui venivano aggiunti frutta o succhi di frutta. Il nome stesso del cocktail risale a quelle epoche lontane e deriva dalla parola brasiliana caipira, che indicava spregiativamente gli abitanti più poveri dell’entroterra rurale. La formulazione odierna della Caipirinha venne messa a punto nella prima metà del Novecento. Negli anni Venti e Trenta i primi cocktail di questo tipo furono inseriti nei menù dei bar e delle sale da tè di San Paolo e di Rio de
Janeiro. Con la comparsa degli apparecchi refrigeranti, il ghiaccio divenne largamente disponibile e venne così aggiunto alla bevanda. Negli anni Cinquanta il drink, ormai standardizzato, cominciò a essere servito in tutto il Brasile, fino a diventare nel 2003, con decreto governativo, la bevanda nazionale tradizionale. Cocktail da meditazione, eccellente a ogni ora della giornata, la Caipirinha si può accompagnare a un gran numero di deliziosi stuzzichini brasiliani, come ad esempio le polpettine di baccalà, le sfogliatine ripiene di carne o formaggio, i gamberetti saltati, i calamari impanati e fritti. Senza dimenticare l’accostamento forse più classico, quello con la popolare feijoada. Non si contano le varianti della Caipirinha, che cambiano di frequente il distillato base della ricetta. Abbiamo così la Caipiroska (con una base di Vodka), la Caipirita (con Tequila bianca), la Caipirissima (con Rum chiaro), la Caipirisco (con Pisco), la Caipirão (con il portoghese Licor Beirão), la Caipisake (con Sake), la Caipivinho (con vino locale). Altre varianti prevedono l’uso della fragola o di frutti tropicali sudamericani.
COME SI PREPARA? La preparazione della Caipirinha ha ormai assunto le caratteristiche di un vero e proprio rituale. Si mettono (direttamente in un bicchiere old-fashioned) un mezzo lime tagliato in quattro spicchi e due cucchiaini di zucchero di canna. Si schiaccia il tutto con un pestello, con movimenti rotatori, per far uscire il succo del lime facendo attenzione a non comprimere troppo la buccia, più amara. Si colma poi il bicchiere con ghiaccio spezzato, e si aggiungono 5 cl di Cachaça. Si mescola delicatamente e si serve infine il drink con l’aggiunta di due cannucce. La bevanda non va né shakerata né agitata energicamente: a mescolarla ancora penserà la persona a cui viene servita, che si sentirà così partecipe del suo sapore e del buon esito della preparazione.
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LIFESTYLE Eliana Sambrotta Tecnologia Oled LG propone il più grande e sottile tv Oled. Questo 55 pollici, a differenza dei tv Lcd e Led che richiedono retroilluminazione, genera una luce propria, eliminando la necessità di una fonte di luce posteriore. Spesso solo 4 mm per 10 kg di peso, ha un design minimal ed elegante che unisce la tecnologia Cinema 3D con le funzionalità Smart tv. www.lg.com
Novità in prima visione
lifestyle
Dallo smartphone alla tv
Che lusso! Il Led smart tv Es9000 è l’ultimo gioiello da 75 pollici nato in casa Samsung. Dimensioni extra-large unite a un design di alta qualità con finitura rose gold per gli spettatori più esigenti in fatto di estetica ed esclusività. Comprende tutte le funzioni smart introdotte sui top di gamma Samsung. www.samsung.com
Cinema a casa È di Sony il tv Lcd 4K più grande del settore: 84 pollici per il Bravia KD-84X9005 grazie al display da circa 8,29 megapixel (risoluzione 4 volte superiore allo standard full Hd) e al processore 4K x-reality pro. Risultato: immagini realistiche e chiare con angolo di visione a 60° anche seduti a metà della distanza dallo schermo prevista per il full Hd (tre volte l’altezza dello schermo). www.sony.it
La novità in fatto di tv al plasma Panasonic è il TX-P55VT50T: 55 pollici, full Hd, 3D attivo (due occhiali inclusi e tecnologia Active shutter progressive 3D che mostra alternativamente immagini per l’occhio destro e sinistro mentre le lenti degli occhiali si aprono e chiudono in sincrono con lo schermo per mostrare separatamente le immagini agli occhi), touch pad controller,Viera connect (tra le funzionalità l’interazione tra tv e smartphone o tablet Apple e Android che divengono telecomandi, oltre allo scambio immediato di contenuti), web browser, wi-fi integrato. www.panasonic.it
Comando a tastiera Per usufruire di tutte le prestazioni Smart tv Premium, il full Hd 3D Philips (Led 40PFL7007) propone un telecomando con tastiera integrata sul retro. Inoltre tecnologia Ambilight spectra 2: un alone luminoso proiettato dai due lati del retro del display sulle pareti circostanti per ampliare ulteriormente lo schermo. Conversione immediata di ogni contenuto da 2D a 3D. www.philips.it
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FUORI UFFICIO Roberta Roncelli
In mostra
Opere sabaude
fuori ufficio
Non è famosa come il museo egizio o il museo del cinema, ma se passate per Torino la Galleria Sabauda merita di essere visitata. Si trova nella Manica nuova di Palazzo Reale e al suo interno sono esposte un centinaio di opere dal ’400 all’800 delle collezioni sabaude.Tra i capolavori, un quadro di Bernardo Bellotto che riprende un’incantevole veduta di Torino a metà del Settecento, L’Annunciazione di Orazio Gentileschi e il ritratto I figli di Carlo I d’Inghilterra di Antoon van Dyck (nella foto a lato). Manica nuova di Palazzo Reale Via XX Settembre, 86 - Torino
Sapori Per gli amanti... della buona cucina Adatto per un’occasione speciale, per una cena d’affari o semplicemente per tutti gli amanti della buona cucina, il ristorante Piazza Duomo è un mix di qualità, gentilezza e professionalità. Una cucina che punta molto sui prodotti locali, senza contare quelli del suo orto che risvegliano gusti ormai sopiti da anni di verdure anonime. Da non perdere la crema di patate al tè lapsang souchong con uovo di quaglia e tartufo bianco, la cui immagine è stata quest’anno utilizzata dalla Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba (locandina a fianco). Ristorante Piazza Duomo Piazza Risorgimento 4 - Alba (Cn) tel. 0173 366167
Al profumo di Barolo Se cercate un’esperienza multisensoriale alla scoperta della cultura del vino, a Barolo, nel cuore delle Langhe, sorge il Wine Museum. Situato nel Castello Falletti, il museo è strutturato in modo interattivo, con filmati, ricostruzioni storiche, foto e giochi, che rendono la visita particolarmente piacevole anche per i più piccoli. WiMu - Wine Museum Castello Comunale Falletti di Barolo (Cn)
Sapori
Fungo da oscar La Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba quest’anno compie 82 anni e si vanta, a ragion veduta, di essere uno degli appuntamenti più importanti per festeggiare il prodotto d’eccellenza di questa terra, ambito e amato anche dalle star. E proprio sul rapporto tra il fungo ipogeo e il mondo del cinema è prevista presso Palazzo mostre e congressi Giacomo Morra un evento inedito gratuito: Cinema & Tartufo. Un’esposizione che racconta il legame tra questo nobile prodotto e il mondo del cinema, con scene tratte da famose pellicole, fotografie e locandine da collezione. Alba (Cn) - fino al 18 novembre Tutti gli eventi su www.fieradeltartufo.org OTTOBRE 2012
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LIBRI Davide Mura
Una guida per content manager
Imprenditori, lasciate ogni speranza... o no? “Ma chi te lo fa fare?” Sembra chiedere il diavoletto sulla spalla all’aspirante imprenditore che voglia avviare un business in Italia. I due autori del saggio che prende il titolo dal nome di un progetto nato in Toscana raccontano chi e come ha scelto proprio il Belpaese per far partire un’attività. E se il successo non è sempre garantito, qualche dritta ai più determinati per sopravvivere nella giungla può essere utile. Mad in Italy, Giampiero Cito, Antonio Paolo, Etas, pagg. 252, € 18.
Produzione, gestione e coordinamento di contenuti soprattutto per il web, social network in testa, diventano oggi un lavoro da manager a tutti gli effetti, tra il marketing e la comunicazione. Oltre alle competenze editoriali e a skill tecniche, non va dimenticata la distribuzione dei contenuti prodotti perché se “content is the king, distribution is the queen”. Content marketing, Ann Handley, C.C. Chapman, Hoepli, pagg. 260, € 19,90.
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I libri possono cambiare (anche i manager)
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In un panorama desolante, dove più della metà degli italiani non legge neppure un libro all’anno, ecco un invito a riscoprire il piacere intellettuale che solo la lettura può offrire. No, cari manager, anche per voi non ci sono scuse. Se snobbate i libri, vi perdete una grande opportunità: quella di entrare in un altro mondo e allargare i confini della vostra esistenza, forse un po’ troppo limitati da lavoro e carriera. Il libraio Romano Montroni pubblica per Longanesi una serie di testimonianze di scrittori, giornalisti e qualche personaggio dello show biz, nate da una semplice, disarmante domanda: “Quale libro ha cambiato la tua vita?”. Sono molti i titoli citati, dai classici ad alcuni best-seller degli ultimi anni. Ogni racconto è strettamente collegato a un episodio della quotidianità, laddove la fiction è in grado di condizionare un qualunque momento, anche il più prosaico. I libri ti cambiano la vita permette non solo di sco-
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Lombardia da (ri)scoprire Quando si pensa alla Lombardia viene in mente soprattutto Milano o la pianura padana, ma perfino gli stessi lombardi ignorano la varietà di paesaggi e le ricchezze della regione. A portata di mano, laghi, fiumi, montagne, ma anche centri dello shopping, monumenti faraonici come il Vittoriale degli italiani o i grandi teatri storici. Una guida con 101 esperienze dove, con un po’ di fantasia, si possono perfino trovare insolite location per eventi aziendali. 101 cose da fare in Lombardia, Lucia Tilde Ingrosso, Newton Compton, pagg. 260, € 12,90.
prire alcuni capisaldi della letteratura internazionale ma anche di avvicinarsi a chi li ha letti con una sensibilità di volta in volta differente. Che sia IT di Stephen King o Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov poco importa. Una poesia, un testo filosofico o un romanzo popolare possono innescare emozioni e scompaginare i nostri valori o solo una giornata particolarmente noiosa (leggere è in fondo anche la forma più intelligente di intrattenimento, che può rendere interessante un lungo viaggio in aereo o una domenica pomeriggio). Ma per ritornare a un’ottica di business, siamo sicuri che un classico non c’entri nulla con i meeting e la gestione del personale? Qualche dubbio è più che legittimo. Della serie, chi proprio non riesce a rinunciare al vezzo di una citazione abbia almeno il buonsenso di non attribuire a Cesare le parole dell’Abbé Dinouart. I libri ti cambiano la vita, Romano Montroni (a cura di), Longanesi, pagg. 347, € 14,90.
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LETTERE Daniela Fiorino (daniela.fiorino@manageritalia.it)
I lavoratori “esodati”
lettere
Ho cessato l’attività lavorativa nel luglio del 2011 con un accordo transattivo sottoscritto in sede sindacale e il riconoscimento di un incentivo all’esodo che mi avrebbe permesso di arrivare al pensionamento di anzianità con apertura della finestra di decorrenza a ottobre del 2013. Dovrei quindi rientrare nel numero dei cosiddetti “esodati” ma non ho capito bene qual è la procedura da seguire per ottenere il riconoscimento di questo diritto. E.S. - Vr I lavoratori che hanno cessato l’attività lavorativa entro il 31 dicembre 2011, a seguito di accordi individuali sottoscritti anche ai sensi degli artt. 410, 411 e 412-ter del codice di procedura civile (conciliazioni presso le Direzioni provinciali del lavoro o presso le Commissioni paritetiche territoriali di conciliazione in sede sindacale), possono rientrare tra i cosiddetti “salvaguardati” se nel frattempo non si sono rioccupati in qualsiasi tipologia di attività lavorativa. È inoltre necessario che la data di cessazione del rapporto di lavoro risulti da elementi certi e oggettivi quali le comunicazioni obbligatorie alle Direzioni territoriali del lavoro. Infine, i primi 65.000 salvaguardati devono risultare in possesso dei requisiti anagrafici e contributivi che, in base alla previgente disciplina pensionistica, avrebbero comportato la decorrenza del trattamento pensionistico entro il 6 dicembre 2013. I soggetti cessati dall’attività lavorativa entro il 31 dicembre 2011, a seguito di accordi individuali o collettivi, devono
presentare un’istanza di accesso al beneficio entro il 21 novembre 2012 alle competenti Direzioni territoriali del lavoro, anche tramite i soggetti abilitati (patronati, consulenti del lavoro, commercialisti). La relativa modulistica e il modello di istanza sono disponibili in formato pdf sui siti del ministero (www.lavoro.gov.it) e dell’Inps (www.inps.it). L’istanza, corredata da copia di un documento di identità e da una copia dell’accordo individuale di cessazione, dovrà contenere gli elementi identificativi del richiedente (dati anagrafici, codice fiscale), dell’azienda presso la quale ha prestato l’ultimo servizio e l’esatta individuazione della tipologia/fattispecie giuridica in base alla quale si chiede l’accesso ai benefici. Gli associati Manageritalia possono fissare un appuntamento con il Patronato Enasco e, nel caso in cui non abbiano conservato copia dell’accordo individuale sottoscritto in sede sindacale, richiederlo alla propria Associazione. OTTOBRE 2012
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... AL FIN DELLA LICENZA,
io tocco! Guido Gay
Esportiamo le Regioni e la loro gastronomia
io tocco!
Parliamo del bisogno delle Regioni di comunicare e di apparire. Intanto parliamo delle sedi delle Regioni nel mondo. Sono 178 e la sede di rappresentanza a Manhattan costa di solo affitto un milione e 140mila euro all’anno. Le rappresentanze delle Regioni a Bruxelles sono 21, una qualunque costa 3 milioni e 600mila euro e ha otto impiegati; un’altra sfoggia due viaggi di intere delegazioni nel solo mese di febbraio 2012 in Australia per promuovere la propria gastronomia regionale. Altri incontri sempre in Australia, in Ucraina, in Brasile, in Russia, sempre con l’obiettivo di invadere il mondo con squisitezze agroalimentari nostrane. Non solo sul nostro pianeta ma anche nello spazio. Una Regione, infatti, ha anche contribuito al finanziamento di una missione spaziale ottenendo che i cosmonauti sperimentino in orbita cibi tipici del territorio composti su un vassoio progettato ad hoc. Ancora sui viaggi una chicca: una spedizione a New York per il Columbus day, con sfilata sulla Quinta Strada per soli 680mila euro. Non solo mandolini e pizza ma il gotha della cucina nostrana, con nacchere e tamburelli. Costa molto ma, si sa, la diplomazia non è gratuita e le Regioni devono parlare col mondo.
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Povere Regioni Le abbiamo tartassate, le stiamo indagando, le rivoltiamo come dei calzini vecchi. Eppure certi loro aspetti sono encomiabili. Per esempio: parliamo da tempo di dimezzare Camera e Senato ma non succede niente. Il buon esempio viene dalle Regioni: contano 74 gruppi consiliari composti da un solo consigliere. Si ha un bel criticarli chiamandoli “monogruppi di mezzi uomini e mezze poltrone”, ma vuoi mettere la sinteticità e velocità delle riunioni e dei dibattiti? E i costi contenuti rispetto a gruppi con più componenti?
I corvi sui fondi pubblici È stato sufficiente indagare sui fondi erogati alla politica e mettere sotto ingrandimento l’uso delle risorse – forse troppe – assegnate alle Regioni. È emerso di tutto: finanziamenti ai gruppi consiliari, note spese per viaggi anche all’estero, vitalizi, auto blu, portaborse in nero, privilegi, convegni inutili, consulenze milionarie, assunzioni facili. Costa un miliardo all’anno il funzionamento delle giunte e dei consigli regionali e, allora, diventano “adminicula”, inezie qualche dozzina di ostriche e un po’ di litri di champagne (oltre 67.503.200 eu-
ro le spese per il funzionamento della Lombardia e intorno ai 138, 162, 104mila euro quelle del Lazio, della Sicilia, della Sardegna). Sotto il mirino la Regione Lazio, sotto il microscopio l’Emilia Romagna, il Piemonte e la Campania. Un po’ di vezzo persecutorio nei confronti delle Regioni? Ma non dovevamo dar loro un po’ di autonomia? E il federalismo? E di fronte ai grandi ideali, a un grande futuro, andiamo a sofisticare e lapidare pochi mitili e qualche bicchierotto con le bollicine?
Agosto lavoro duro I consiglieri regionali non conoscono soste e vacanze. Un consigliere, l’estate scorsa, aveva presentato (con autocertificazione!) innumerevoli rendiconti per la partecipazione, in missione, a sagre e feste paesane. Nello stesso periodo raccontava agli amici di aver goduto delle bianche spiagge della Sardegna. Vuoi vedere che questo consigliere si sottoponeva a pesanti ed eroici pendolarismi giornalieri fra la penisola e la Sardegna? Un altro consigliere, nel periodo delle vacanze, ha preso parte a 17 eventi. Un altro Consiglio spende 7,5 milioni di euro per finanziare i suoi gruppi, ma è un investimento il cui roi è altissimo e di cui le Regioni possono vantarsi.
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ASSOCIAZIONI S ERVIZI S ANITÀ CONTRATTO PREVIDENZAFORMAZIONE
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CALENDARIO ASSEMBLEE TERRITORIALI Dopo tante edizioni a Milano, quest’anno l’Assemblea nazionale di novembre si svolgerà in Veneto, ospiti dell’Associazione regionale che è nata proprio da pochi mesi dall’unione di Manageritalia Venezia, Padova e Verona. Quindi l’80esima Assemblea federale si terrà il 16 e il 17 novembre a Mestre, Nh Laguna Palace (viale Ancona 52). Ecco invece il calendario degli incontri territoriali Associazione
data
ora luogo
Manageritalia Milano
sabato 20 ottobre
9,30 Hotel Michelangelo Via Scarlatti, 33 - Milano
Manageritalia Palermo sabato 20 ottobre Manageritalia Firenze venerdì 26 ottobre
Manageritalia Bari
sabato 27 ottobre
Manageritalia Veneto
sabato 27 ottobre
Manageritalia Bologna sabato 3 novembre
10,30 Astoria Palace Hotel Via Montepellegrino, 62 - Palermo 18 Novotel Firenze Nord Aeroporto Via Tevere, 23 Osmannoro - Sesto Fiorentino (Fi) 10 Uni.Versus Viale Japigia, 188 - Bari 9,30 Sala riunioni di Confindustria Verona Piazza Cittadella, 12 - Verona 9,30 Hotel B4 Viale Lenin, 43 - Bologna
Manageritalia Genova mercoledì 7 novembre 19 Grand Hotel Savoia Via Arsenale di Terra, 5 - Genova Manageritalia Roma
giovedì 8 novembre
Manageritalia Torino
giovedì 8 novembre 18,30 Basic Village Corso Regio Parco, 39 - Torino
Manageritalia Trento
giovedì 8 novembre
Manageritalia Ancona venerdì 9 novembre
18 Eataly Piazzale XII Ottobre 1492 - Roma
17 Interbrennero spa Centro direzionale interporto Via Innsbruck, 13/15 - Trento 18 G Hotel Via Sbrozzola, 26 - Osimo (An)
Manageritalia Napoli
venerdì 9 novembre
18 Camera di Commercio Via S. Aspreno, 2 - Napoli
Manageritalia Trieste
venerdì 9 novembre
18 Hotel Al Posta, Via Valvasone, 14 Casarsa della Delizia (Pn)
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MANAGERITALIA
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ALBERGHI E TURISMO
AUTOMOTIVE
ELETTRONICA
FITNESS E TEMPO LIBERO
GIOIELLERIA E OROLOGERIA
VIENI A SCOPRIRE COSA C’È... Devi fare un regalo speciale? Ti trovi all’estero e devi organizzare una riunione ma non sai dove farlo? Vuoi concederti qualche giorno di relax e pensare al tuo benessere? Devi acquistare i biglietti per il concerto del tuo artista preferito? Hai bisogno di qualcosa per la casa? Oppure vuoi approfittare delle offerte mensili del temporary store? Visita subito la sezione Soloperte nell’area riservata My Manageritalia e scopri le tante proposte vantaggiose e i nuovi partner del network di convenzioni commerciali dedicate solo agli associati Manageritalia.
IDEE REGALO
INTRATTENIMENTO E CULTURA
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SERVIZI TURISTICI
WELLNESSMITCLUB
VACANZE STUDIO Per ogni partner potete trovare una pagina descrittiva con il dettaglio dell’offerta e le modalità per accedervi.
Temporary store Soloperte business
Un negozio online con offerte mensili da non perdere
TEMPORARY STORE
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Un’area dedicata al BtoB, dove proporre offerte dedicate alle aziende per regali aziendali, forniture, arredi per ufficio e molto altro ancora.
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A partire dal 2013 l’offerta &Company si rinnova e si arricchisce
di &Company che attiva anche un servizio di info&suppor-
questa iniziativa. Tutti i prodotti di Bancomat Vacanze sono selezionati, verificati, garantiti e sottoposti alla supervisione to a favore dell’associato e delle agenzie di viaggio. Il vantaggio di Soloperte consente quindi di scegliere sem-
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sconti particolarmente vantaggiosi.
tariffe speciali, si aggiunge Bancomat Vacanze: le mi-
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gliori proposte dei tour operator – a corto, medio e lun-
Box For You: &Company & Mondadori propongono an-
go termine – verranno inserite nella speciale pagina inti-
che la possibilità di acquistare tutti i cofanetti vacanze Box
tolata proprio Bancomat Vacanze con accesso dall’area ri-
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sito sia tramite il contact center di &Company.
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PRATICHE INDIRETTE, NOVITÀ IN ARRIVO
FASDAC
Dal primo gennaio 2013 il termine di presentazione delle richieste di rimborso sarà di sei mesi e non più di due anni
A
PARTIRE dal 1° gennaio 2013 il termine di presentazione delle richieste di rimborso in forma indiretta, oggi di due anni dalla data del primo documento di spesa, viene portato a sei mesi. Finalità della delibera, dal punto di vista tecnico, è quella di avvicinare per quanto possibile il momento della liquidazione delle richieste di rimborso da parte del Fondo al momento in cui gli iscritti sostengono le spese per le prestazioni sanitarie.
LA “PRATICA INDIRETTA” Come funziona oggi (e fino al 31 dicembre 2012)... Nella forma indiretta la richiesta di rimborso (“pratica”) deve riferirsi, co-
Figura 1 - OGGI (E FINO AL 31 DICEMBRE 2012) data primo documento di spesa 1° luglio 2010 eventuali altri documenti di sp
Lug Ago Set
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Lug Ago Se
2011 2 anni
detrazione fissa € 51,65
me è noto, a un solo evento di malattia per ogni singolo assistito e può contenere più documenti di spesa. Oggi la “pratica” deve essere chiusa e presentata all’Associazione territoriale Manageritalia entro il termine di due anni dalla data ripor-
A partire dal 1° gennaio 2013 le richieste di rimborso relative a spese sostenute per la gravidanza, il parto e il puerperio, sebbene relative a tre distinti eventi, possono continuare a essere presentate al rimborso in un’unica pratica, ma sono ora limitate a un periodo di sei mesi anziché di 12 mesi. Così come per le richieste di rimborso per soli medicinali si è operato nel senso della semplificazione riconducendo questa particolare tipologia di pratica alla disciplina generale di raccolta e presentazione della documentazione di spesa nel nuovo termine di sei mesi. Rimane invariato il regime di applicazione della quota fissa per ogni periodo di sei mesi o frazione di esso.
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Gen Feb Mar Apr Mag Giu
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Pratiche per gravidanza, parto e puerperio...
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Dic
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tata sul primo documento di spesa accluso. Se, ad esempio, il 30 giugno 2012 si presenta una pratica all’Associazione, questa potrà contenere documenti di spesa relativi ai due anni precedenti, il più vecchio con data 1° luglio 2010. E così sarà fino al 31 dicembre 2012 (vedi figura 1).
... e come funzionerà domani (dal 1° gennaio 2013) Dal 1° gennaio 2013 il termine di due anni è ridotto a sei mesi. Quando si presenterà una pratica all’Associazione questa potrà contenere quindi documenti di spesa con data antecedente al massimo di sei mesi quella di presentazione. Ad esempio, una pratica presentata il 31 gennaio 2013 potrà contenere documenti datati al massimo 1° agosto 2012 (vedi figura 2). Attenzione quindi al momento di passaggio! Per pratiche presentate
detraz ion
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PRATICHE DI SOLI MEDICINALI A partire dal 1° gennaio 2013 le richieste di rimborso per soli medicinali, anche se riferiti a più eventi di malattia, saranno sottoposte a un’unica franchigia di € 51,65, a prescindere dall’importo ammissibile della pratica (delibera del consiglio di gestione dell’11 luglio 2012). Per il Fondo si tratta di semplificare i criteri per la raccolta e la presentazione dei documenti di spesa alla luce della recente fissazione a sei mesi in vigore dal 1° gennaio 2013. Si ricorda che per questa tipologia di pratiche il meccanismo della franchigia è attualmente legato al criterio della spesa (la detrazione della quota fissa è applicata per ogni € 250 o frazione di € 250 della spesa ammissibile). Con la modifica apportata il rimborso delle pratiche di soli medicinali viene ricondotto al criterio temporale in essere per la generalità delle pratiche (la quota fissa è applicata per ogni periodo di sei mesi o frazione di esso a prescindere dall’importo ammissibile della pratica).
Figura 2 - DOMANI (DAL 1° GENNAIO 2013) data presentazione 30 giugno 2012
data primo documento di spesa 1° agosto 2012 data presentazione 31 gennaio 2013 eventuali altri documenti di spesa
di spesa
o Set
Ott Nov
Dic
Gen Feb Mar Apr Mag Giu
Lug Ago Set
Ott Nov
Dic
2012 az ione fissa € 51,65
detrazione fissa € 51,65
all’Associazione fino al 31 dicembre 2012 il termine per la raccolta dei documenti “retroagisce” fino a due anni; per quelle che saranno presentate a partire dal 1° gennaio 2013 il termine “retroagisce” a sei mesi. Detrazione fissa di € 51,65. Nulla cambia per la detrazione fissa di 51,65 euro, che continua quindi a essere applicata secondo il vigente criterio (detrazione di € 51,65 per ogni periodo di sei mesi o frazione di esso decorrente dalla data del primo documento di spesa fino alla data di presentazione all’Associazione territoriale Manageritalia). Pratiche di soli ticket. Nulla cambia anche per le richieste di rimborso relative ai soli ticket: due sole pratiche all’anno da presentare entro il mese di settembre (ticket pagati nel primo semestre dell’anno) ed entro il mese di febbraio (ticket pagati nel secondo semestre dell’anno).
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6 mesi detrazione fissa € 51,65
CURE DENTARIE IN CONVENZIONE DIRETTA Dal 1° aprile non è più dovuta la quota fissa di € 51,65 a carico dell’iscritto per le cure odontoiatriche fruite in convenzione diretta. La disposizione si applica con riferimento alle prestazioni fatturate a partire dal 1° aprile 2012. La determinazione adottata dal consiglio di gestione del Fasdac intende promuovere il ricorso degli assistiti alle prestazioni erogate in regime diretto, dove il rimborso del Fondo è pari al 70% degli importi convenzionati (con la sola eccezione dei trattamenti ortodontici mobili o fissi per i quali è previsto il contributo di € 800 l’anno per un massimo di 3 anni).
NUOVE CONVENZIONI ODONTOIATRICHE Il Fondo sta raccogliendo le adesioni dei dentisti segnalati dagli iscritti che hanno manifestato l’interesse al convenzionamento con il Fondo. Sui siti www.manageritalia.it e www.fasdac.it è consultabile l’elenco – in costante aggiornamento – degli studi odontoiatrici convenzionati. Al fine di migliorare il servizio attraverso l’ampliamento della rete degli studi odontoiatrici convenzionati, gli iscritti al Fondo dovrebbero far inviare dal proprio dentista un’email di richiesta a convenzioni@fasdac.it. Sarà cura degli uffici del Fondo mettersi subito in contatto con lo studio per verificare la possibilità del convenzionamento.
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TICKET IN FORMA DIRETTA
FASDAC
Ora anche le strutture sanitarie del gruppo Cam (Centro analisi Monza) aderiscono alla convenzione ticket
L
Nella forma diretta il Fasdac si sostituisce all’assistito al momento del pagamento dei ticket dovuti. Per qualsiasi importo, anche minimo
a convenzione ticket è una tipologia di convenzione promossa dal Fasdac nel maggio 2010. Presso le strutture sanitarie aderenti, gli assistiti che intendono avvalersi del Servizio sanitario nazionale non dovranno pagare i ticket previsti per le relative prestazioni in quanto… a saldare il conto ci pensa direttamente il Fasdac! La convenzione è attiva ora con il gruppo Cam - Centro analisi Monza,
STRUTTURE
Barzanò (Lc) Agrate Brianza (Mb) Brugherio (Mb) Burago Molgora (Mb) Desio (Mb) Seregno (Mb)
Bresso (Mi) Cambiago (Mi) Carugate (Mi) Cernusco sul Naviglio (Mi) Cesano Maderno (Mi) Cusano Milanino (Mi) Lissone (Mi) Lurago d’Erba (Mi) Paullo (Mi) San Maurizio Lambro (Mi) Sesto San Giovanni (Mi)
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Le prestazioni La convenzione è attiva per le prestazioni fruite in regime di Ssn: analisi cliniche di laboratorio; accerta-
menti di diagnostica per immagini e strumentale (ecografie, radiografie, elettrocardiogrammi, risonanze magnetiche, tomografie computerizzate ecc.); visite specialistiche (presso le strutture dell’Istituto Auxologico, dell’Usi e della MultiMedica). Nella forma diretta, quindi, il Fasdac si sostituisce all’assistito al momento del pagamento dei ticket dovuti. Per qualsiasi importo, anche minimo.
GRUPPO CAM
Villasanta (Mb) Milano
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oltre che con il Cdi - Centro diagnostico italiano, con l’Istituto Auxologico Italiano, con l’Usi - Unione sanitaria nazionale di Roma e con le strutture del gruppo MultiMedica della Lombardia.
via IV Novembre, 28 via Lecco, 11 viale Lombardia, 277 piazza Matteotti, 18 via Diaz, 8 piazza Risorgimento, 21 via Giovanni XXIII, 10 piazzetta Battista Erba, 12 piazza della Trivulziana, 4/S via Pacini, 61 viale Argonne, 24 via XXV Aprile, 8 via Patellani, 2/b via Dante, 20 via Cesare Battisti, 32/a via Giuseppe Verdi, 36 via Giuseppe Garibaldi, 10 via Matteotti, 25 via San Carlo, 2/b via Santo Stefano, 1 via Carso, 35 via Cesare Battisti, 38/40 viale Antonio Gramsci, 176
tel. 0399211072 tel. 0396892999 tel. 039878183 tel. 03923971 tel. 0362623156 tel. 0362234251 tel. 0362235046 tel. 039302366 tel. 0266108594 tel. 022367898 tel. 027388539 - 0273958602 tel. 026104946 tel. 026108193 tel. 0295349294 tel. 0292157477 tel. 0292773069 tel. 0362540550 tel. 026196370 tel. 0392458166 tel. 031699173 tel. 0290601142 tel. 0225410718 tel. 0226265219
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STRUTTURE
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Milano
CDI Numero unico per prenotazioni
02 48317555
Corsico (Mi) Rho (Mi) Pavia Corteolona (Pv)
STRUTTURE
Milano
Numero unico per prenotazioni
02 619111 STRUTTURE
GRUPPO USI Unione sanitaria nazionale di Roma
STRUTTURE
GRUPPO MULTIMEDICA Numero unico per prenotazioni
Punto prelievi Punto prelievi Punto prelievi Punto prelievi Punto prelievi Punto prelievi Punto prelievi Punto prelievi
Bollate (Mi) Cusano Milanino (Mi) Meda (Mi) Pioltello (Mi) Verbania (Vb)
via Mosè Bianchi, 90 via Pier Lombardo, 22 piazzale Brescia, 20 via Ariosto, 13 largo Federico Fellini, 3 via Zucchi, 18 corso della Resistenza, 23 via Masaccio, 4b/6 corso Mameli, 199
Analisi Cliniche Pietralata Axalab Biodiagnostica Biomedical Casa di cura Marco Polo Machiavelli Medical House Nova Medica Pro.Di.Lab. Rocomar Analisi Cliniche Massimo Santa Bonora USI Villa Esperia Roma
via dei Durantini, 362/370 tel. 063286844 via Eschilo, 191/193 tel. 063286841 via Squarcialupo, 36 tel. 063286842 via Paolo di Dono, 9 tel. 065193605 via Marco Polo, 41 tel. 063286848 via Machiavelli, 22 tel. 063286843 via Squarcialupo, 17/C tel. 063286842 via di Fontana Candida, 60/G-62 tel. 620764141 via V. Cerulli, 2 tel. 065191692 viale G. Marconi, 139 tel. 063286845 via Virginio Orsini, 18 tel. 06328681 viale Regina Margherita, 279 tel. 063286846
Milano
Ospedale San Giuseppe Amb. Multispecial. MultiMedica Ospedale MultiMedica Ospedale MultiMedica Irccs MultiMedica
ISTITUTO AUXOLOGICO Centro diagnostico italiano
via Saint Bon, 20 viale Monza, 270 via Pellegrino Rossi, 24 viale Abruzzi, 14 via Ripamonti, 190/D via Teuliè, 2 via delle Primule, 6 corso Italia, 46 via Vigevanese, 4 via Magenta, 41 viale Cremona, 326 via dei Caduti, 20/A
Castellanza (Va) Limbiate (Mb) Sesto San Giovanni (Mi)
Ospedale San Luca Ospedale San Michele Fnme Centro Diagnostico Meda Villa Caramora
via San Vittore, 12 via San Barnaba, 29 viale Piemonte, 70 via Fratelli Bandiera, 3 via Milanese, 300
02 86878889 La procedura di accesso Basta prenotarsi presso la struttura sanitaria prescelta chiamando i numeri telefonici indicati qui sopra e qualificarsi come assistito Fasdac dichiarando la volontà di avvalersi della convenzione ticket. All’accettazione si dovrà consegnare soltanto la prescrizione rilasciata
dal medico di base (la ricetta del Ssn di colore rosa). Non è richiesto il modulo di autocertificazione.
Perché la convenzione Per promuovere il ricorso al Ssn quando questo è in grado di offrire in modo efficiente e in tempi ragionevoli le prestazioni sanitarie di cui
si necessita con un conseguente utilizzo responsabile delle risorse della collettività degli iscritti al Fondo. A questo riguardo è importante far presente che la convenzione ticket non sostituisce gli accordi in essere con le strutture che aderiscono. Le due convenzioni pertanto convivono.
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MANAGERITALIA
QUADRI
IN CASO DI MALATTIA Informazioni, certificati e procedure da conoscere quando ci si assenta dal lavoro per motivi di salute Mariella Colavito
L
a malattia del lavoratore è un’ipotesi tipica di sospensione della prestazione lavorativa. Per malattia si intende l’insorgenza di una qualsiasi alterazione dello stato di salute che necessiti il ricorso a cure mediche e che produca un serio impedimento allo svolgimento dell’attività lavorativa. Perché l’assenza per malattia venga considerata giustificata e il lavoratore mantenga il diritto a percepire la retribuzione, è necessario che siano rispettati precisi adempimenti nei confronti del datore di lavoro e dell’istituto previdenziale, primo fra tutti la tempestiva comunicazione dell’insorgenza della malattia. La disciplina in materia di certificazioni attestanti lo stato di malattia è stata modificata in modo sostanziale. Fino al 1° febbraio 2011 il lavoratore doveva inviare, entro due giorni dal rilascio, il certificato medico sia all’Inps sia al datore di lavoro. Dopo tale data è divenuta obbligatoria la trasmissione in via telematica delle certificazioni mediche. Sebbene il quadro debba in ogni caso avvisare tempestivamente il datore di lavoro dello stato di malattia, viene meno l’obbligo di inviare il certificato all’azienda e all’Inps. È il medico curante, a cui il lavoratore avrà comunicato i dati del datore di lavoro e l’indirizzo di reperibilità, a inoltrare telematicamente il certificato all’Istituto, ricevendo un numero identificativo. Resta a carico del lavoratore l’obbli-
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go di trasmettere entro due giorni il codice identificativo del certificato al proprio datore di lavoro. Tramite il numero di protocollo, infatti, il datore di lavoro potrà collegarsi al sito web dell’Inps e consultare le certificazioni telematiche. Con la stessa procedura anche il lavoratore potrà consultare e stampare i propri certificati. Su richiesta del lavoratore, inoltre, il medico è tenuto a rilasciare una copia cartacea del certificato e dell’attestato di malattia telematici oppure a inviare i suddetti documenti alla casella di posta elettronica.
Certificati telematici A partire dal 13 settembre 2011 i datori di lavoro non possono più chiedere ai propri dipendenti la copia cartacea del certificato. Il datore di lavoro, infatti, deve consultare gli attestati di malattia mediante accesso al sistema web dell’Inps con il codice identificativo del certificato tramite apposito pin rilasciato dall’Inps oppure facendosi inviare la documentazione sulla casella di posta elettronica certificata. Rimangono delle ipotesi residuali in cui il lavoratore è ancora obbligato a esibire e inviare la copia cartacea del certificato di malattia: ricovero ospedaliero, degenza in strutture di pronto soccorso, certificato emesso da medici privati non ancora abilitati all’invio telematico e nei casi in cui la trasmissione online della certificazione di malattia non risulti possibile.
Lo stato di malattia del quadro può essere oggetto di controllo, richiesto dal datore di lavoro o dall’Inps. Perché il controllo sia possibile, il lavoratore è obbligato a rispettare delle fasce di reperibilità giornaliere che vanno dalle ore 10 alle ore 12 e dal-
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ta in caso di ricovero ospedaliero o di assenza per giustificato motivo. Sarà opportuno, in ogni caso, che il quadro si procuri la documentazione idonea a giustificare il mancato rispetto delle fasce di reperibilità. Anche il datore di lavoro potrà sanzionare l’assenza ingiustificata del lavoratore, ricorrendo alle sanzioni disciplinari previste dallo Statuto dei lavoratori e dalla contrattazione collettiva.
Malattia più lunga del previsto
le ore 17 alle ore 19, sabato, domenica e giorni festivi inclusi. L’assenza ingiustificata alla prima visita di controllo comporta la perdita del trattamento economico per i primi 10 giorni. L’assenza alla seconda comporta sempre la perdita
del trattamento economico per i primi 10 giorni e la riduzione del 50% per il periodo successivo. La terza assenza deter mina l’interruzione dell’indennità economica fino al termine dell’intero periodo morboso. La sanzione non viene applica-
Qualora lo stato di malattia si protragga oltre l’iniziale prescrizione del medico curante, il quadro dovrà darne tempestiva comunicazione al datore di lavoro e provvedere a far inviare dal medico la nuova certificazione, possibilmente emessa entro il primo giorno successivo alla scadenza della prognosi precedente. Una volta scaduto il termine ultimo posto dal medico per la prognosi, il quadro è tenuto a riprendere puntualmente la prestazione lavorativa. Un caso a parte è costituito dalle cure termali (legge 412/1991, art. 16). Tali periodi, infatti, sono equiparabili alla malattia solo se un trattamento termale, associato ad altri mezzi di cura, sia giudicato dal medico curante determinante ai fini della guarigione dallo stato patologico. Deve pertanto trattarsi di concrete esigenze terapeutiche o riabilitative. In ogni caso il periodo retribuito non può superare i 15 giorni l’anno.
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CRESCERE CON IL DIALOGO E LE DIVERSITÀ
CFMT
Un nuovo modo di generare valore. Il 16 novembre alla Triennale di Milano torna Art For Business Forum, l’appuntamento annuale giunto alla sua quinta edizione dove arte e business si incontrano per immaginare nuovi modi di fare impresa Valeria Cantoni e Paolo Antonini
«L
a capacità di generare valore dall’incontro con l’altro è l’unica ancora di salvezza per le nostre imprese». Con queste parole il filosofo François Jullien, uno dei massimi studiosi al mondo di cultura cinese, ha chiuso l’edizione precedente di Art For Business Forum di cui era ospite d’onore. Ma come possiamo accedere a questo valore? E soprattutto evitando di cadere nell’errore di impadronirsi di una cultura differente per replicarla senza prestare attenzione alle diversità che ogni contesto di business offre? La parola mercato ha evocato per lungo tempo un legame virtuoso tra scambio e incontro: abbiamo inventato i mercati per rispondere al desiderio di incontrare gli altri, coloro che sono diversi da noi e che, proprio grazie a questo, hanno qualcosa da offrirci e nutrono interesse per la nostra offerta. Purtroppo i mercati che oggi frequentiamo hanno smarrito la loro originaria funzione di ponte tra le diversità e sono diventati un banale meccanismo di regolazione delle compravendite. Siamo così passati dal desiderio dell’incontro alla mera soddisfazione di un bisogno. Ma la sola logica della funzionalità si sta dimostrando insufficiente per garantirci un ritorno verso la crescita economica. *Anthony Blake è un fisico e filosofo della scienza, esperto di processi di apprendimento, con forti interessi nelle arti e nel pensiero sistemico. È fondatore e direttore di Diversity, un centro ricerche internazionale che indaga sui processi di dialogo attraverso seminari, pubblicazioni, video conferenze e studi.
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Un passo indietro per ricominciare a crescere Per uscire da questa impasse non possiamo che tornare a lavorare sulla qualità delle persone. Quanto più le persone trovano energie e stimoli diversi da mettere in connessione, tanto più facilmente riescono a trovare soluzioni adatte alle loro aspettative. Ecco perché lo scambio, caratterizzato da informazioni o esperienze, può diventare una componente fondamentale per uscire dagli schemi tradizionali e porre in relazione mondi apparentemente distanti.
Scambio = dialogo Uno degli strumenti attraverso i quali lo scambio prende vita è il dialogo. Nella maggior parte dei casi ci serviamo del dialogo per trovare soluzioni rapide ai nostri problemi e integrare posizioni diverse. Ma questa modalità in un contesto business, oggi caratterizzato da un processo di forte cambiamento per nulla adattivo o evolutivo e da forte discontinuità, non basta. Il dialogo deve offrire di più: deve generare nuovo valore. Così ci rendiamo conto che un preciso problema può essere affrontato in un modo nuovo, diverso rispetto al passato e adatto ai risultati che vogliamo raggiungere. Di questo si parlerà il 16 novembre all’incontro organizzato da Art For Business e Cfmt con l’ospite d’onore della quinta edizione del Forum Anthony Blake*, fisico e filosofo della
scienza. Blake ha dedicato la sua ricerca allo studio delle scienze della complessità e del pensiero sistemico e negli ultimi anni si è concentrato sulle dinamiche di scambio e su come trarre valore dalle differenti forme di dialogo. «Il modo in cui dialoghiamo, scambiamo informazioni e conoscenze con le persone che ci circondano molto spesso ci preclude l’apprendimento e dunque di avere accesso a ciò che tutti noi stiamo cercando: innovare le nostre pratiche lavorative».
Bisogno di autenticità In larga parte i nostri dialoghi sono contaminati da convenzioni sociali, abitudini e gerarchie che ne inibiscono la genuinità. Banalmente in contesti pubblici siamo chiamati ad agire in ruoli che siano adeguati con il contesto che stiamo vivendo, che sia l’ufficio, la scuola, il bar. «È come – aggiunge Blake – se giocassimo dei language games con le persone che ci circondano. Giochi che risultano particolarmente efficaci per portare a termine funzioni molto pratiche, ma che sono del tutto inadeguati per la produzione di un pensiero nuovo nato dalla comprensione reciproca». Detto altrimenti, abbiamo sacrificato sull’altare della funzionalità la nostra capacità di dialogare e ricercare il piacere della novità e della diversità. Questo non solo ci impoverisce come persone, ma fa male ai nostri business.
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THE SUPREME ART OF DIALOGUE Art For Business e Cfmt hanno invitato Anthony Blake come ospite d’onore della quinta edizione di Art For Business Forum venerdì 16 novembre presso la Triennale di Milano. L’incontro si terrà alle 19 al Teatro dell’Arte di Milano, ma non sarà che uno dell’intenso programma di dialoghi, business case internazionali, workshop e sperimentazioni costruiti a cavallo fra il mondo delle arti e quello del business. Saranno momenti di confronto utili a fornire evidenze di come solo vivendo lo scambio e l’attenzione per la relazione si possano trovare ciò che per le organizzazioni d’impresa risultano oggi i beni più preziosi: punti d’accesso verso realtà che prima sembravano inarrivabili, lontane o inutili, ma che a ben guardare rappresentano fondamentali opportunità di business. Gli incontri sono gratuiti fino a esaurimento posti. Per informazioni e iscrizione: Elena Massaro, emassaro@cfmt.it, tel. 025406311 oppure www.cfmt.it Salone d’onore al Teatro dell’Arte durante l’Art For Business Forum 2011
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Hanno collaborato a questo numero MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DI MANAGERITALIA FEDERAZIONE NAZIONALE DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL COMMERCIO, TRASPORTI, TURISMO, SERVIZI, TERZIARIO AVANZATO
Paolo Antonini, socio fondatore Art For Business, partner Cfmt. (pag. 72)
Valeria Cantoni, presidente Art For Business, partner Cfmt. (pag. 72)
Gianluigi De Marchi, dopo 35 anni di lavoro in Borsa, in banca e in società d’intermediazione finanziaria, si è dedicato alla consulenza nei settori del marketing e della finanza. Collabora con i maggiori quotidiani e periodici economici ed è autore di libri a carattere finanziario. (pag. 16) Cristina Papini è research & analytics director di Nielsen. (pag. 30) Fabrizio Jacobellis è adjunct professor di Economia al Johns Hopkins Paul H. Nitze School of advanced international studies (SAIS) Bologna Center e senior manager in Strategy consulting, Deloitte a Londra. (pag. 24) Claudio Nutrito, dopo essere stato manager in varie aziende, svol-
FEDERAZIONE NAZIONALE DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL COMMERCIO, TRASPORTI, TURISMO, SERVIZI, TERZIARIO AVANZATO
FONDO ASSISTENZA SANITARIA DIRIGENTI AZIENDE COMMERCIALI
FONDO DI PREVIDENZA MARIO NEGRI CFMT - CENTRO DI FORMAZIONE MANAGEMENT DEL TERZIARIO
ASSOCIAZIONE ANTONIO PASTORE
ge attualmente attività di consulenza aziendale e formazione. (pag. 44) Editore: Manageritalia Servizi srl
Piero Valdiserra è direttore marketing e relazioni esterne di uno dei maggiori gruppi italiani operanti nel beverage alcolico. È anche sommelier, nonché fondatore e presidente del club enogastronomico bolognese Gaudio (marketing@rinaldi.biz). (pag. 55)
Giampietro Vecchiato è direttore clienti di P.R. Consulting, agenzia di relazioni pubbliche di Padova, e consigliere nazionale Ferpi, Federazione relazioni pubbliche italiana, con delega alla formazione. È autore di numerosi saggi sulla comunicazione. (pag. 40)
Direttore responsabile: Guido Gay Coordinamento: Roberta Roncelli Redazione: Davide Mura, Luca Padovani, Enrico Pedretti, Eliana Sambrotta Direzione, redazione, amministrazione: 20129 Milano - via Antonio Stoppani 6 tel. 0229516028 - fax 0229516093 giornale@manageritalia.it www.manageritalia.it
Le opinioni espresse dagli autori impegnano esclusivamente la loro responsabilità
da Manageritalia Mariella Colavito Daniela Fiorino
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