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Mido, la sostenibilità va premiata
alimentare questo spirito sono necessarie collaborazione e cooperazione, che all’eyewear sicuramente non mancano, ma anche un importante intervento del nostro governo. Mido 2023 aumenta il numero dei padiglioni, che tornano nella loro posizione storica, a ridosso dell’ingresso est: quali altre opportunità e servizi, consolidati o nuovi, troveranno i visitatori italiani ed esteri? Oltre al padiglione in più rispetto all’ultima edizione, che testimonia l’ottima risposta da parte degli espositori, e le otto aree espositive - Fashion District, Lenses, Tech, Design, Design Tech, FAiR East, Academy e Start Up - possiamo confermare i tanti servizi dedicati alle aziende e ai visitatori che da sempre contraddistinguono il nostro evento: innanzitutto gli incontri nello spazio Otticlub, per i quali stiamo lavorando a un rinnovamento del programma, al fine di rispondere concretamente alle esigenze del nostro pubblico di ottici, oftalmologi, buyer e così via. Accanto alle tendenze per la prossima stagione che sono un must a Mido, quest’anno vorremmo fornire strumenti utili a migliorare il servizio al cliente o la comunicazione all’interno del punto vendita e negli altri canali, solo per fare degli esempi: a gennaio sarà online sul nostro sito il programma definitivo di Otticlub. Sempre parlando di servizi, non possiamo dimenticare i treni per Mido, che ogni anno offriamo agli ottici italiani: per l’edizione 2023, oltre alle città di Roma, Bologna, Firenze e Venezia, con fermate intermedie a Padova, Vicenza e Verona, abbiamo aggiunto le stazioni di Torino e Napoli, per agevolare ulteriormente l’arrivo di visitatori da tutta la penisola e incentivare l’uso dei mezzi pubblici. Abbiamo inoltre attivato una collaborazione con Ita Airways, per garantire sconti sui voli provenienti dall’estero e, per la prima volta, pacchetti viaggio ad hoc per chi viaggerà dagli Stati Uniti. Va infine ricordata la piattaforma digitale, ormai diventata un luogo virtuale attivo tutto l’anno complementare al salone in presenza e in grado di rappresentare uno spazio ulteriore, seppur non alternativo all’evento reale, dove le aziende possono presentarsi e concludere accordi commerciali.
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Il nuovo CSE Award è un ulteriore segnale di Mido nei confronti della sostenibilità: quali vantaggi offre questa ampia tematica alla filiera dell’eyewear? CSE-Certified Sustainable Eyewear Award era un passo doveroso nell’occhialeria: da molto tempo abbiamo aziende impegnate e attive nell’ambito della sostenibilità e dovremmo mette- In queste pagine, alcune fasi dell’edizione 2022 della mostra, svoltasi tra aprile e maggio. re tutto a fattor comune, Nel 2023 la manifestazione fieristica torna nel mese di febbraio e con un padiglione in più: saranno sei prendendo ispirazione in tutto, posizionati a ridosso dell’ingresso est, adiacente alla stazione della metropolitana dall’esperienza di tali imprese così da migliorarci dove possibile e aggiornarci continuamente. Solo in questo modo l’industria può crescere, con grande professionalità e serietà di intenti. Le realtà che lavorano in tale direzione hanno indubbiamente un vantaggio competitivo maggiore rispetto a quelle meno concentrate sul tema: l’attenzione ai criteri di sostenibilità, sociale, economica e ambientale, è ormai un requisito richiesto proprio dal consumatore finale. I centri ottici si stanno infatti adeguando per mantenere la clientela e per attirarne di nuova. A loro volta le aziende devono impegnarsi in tal senso per fornire quello che il mercato richiede, ovvero occhiali e astucci realizzati riciclando materiali, riducendo i consumi nei processi produttivi e distributivi, eliminando gli sprechi e via dicendo. Quali sono infine le vostre aspettative per l’edizione 2023, con il ritorno alla normalità post emergenza Covid e alla collocazione a febbraio? Più che di ritorno alla normalità io parlerei di una “nuova normalità”. Il Covid ha creato un vero e proprio strappo: da febbraio 2020 il mondo è cambiato, e noi pure. Certamente stiamo lavorando per tornare ai numeri del 2019: se c’è una cosa che la pandemia ci ha insegnato, è l’importanza delle relazioni personali e degli incontri reali e non digitali. Le fiere si sono quindi rivelate essenziali per il business di molti prodotti, tra cui sicuramente quelli relativi all’eyewear. Inoltre, per non tradire la vocazione di Mido come evento internazionale, ci stiamo adoperando per avere espositori da 50 paesi e visitatori, tra ottici, oftalmologi, buyer, giornalisti, influencer, studenti e stakeholder, da ben 150 nazioni, grazie anche al sostegno di Agenzia Ice, che anche per il 2023 ci ha sostenuto nel progetto di incoming. Per quanto riguarda febbraio, resta il momento migliore per presentare le nuove collezioni: i buyer possono quindi concludere affari e avviare rapporti commerciali con la giusta tempistica rispetto alla stagionalità. Siamo convinti che la scelta sia quella corretta e a oggi i numeri ci stanno dando ragione: tra i segnali più importanti spiccano il ritorno di alcuni big del nostro settore, il debutto di giovani designer che hanno scelto il salone di Milano per affacciarsi sul mercato internazionale per la prima volta e il rientro delle aziende asiatiche, che andranno nuovamente ad animare l’area a loro dedicata del FAiR East.
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