b2eyes magazine 6/2021

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NUOVA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE

Nuove lenti progressive Hoyalux iD MySelf. COSÌ CONFORTEVOLI CHE NON TI ACCORGI DI INDOSSARLE. Le campagne di comunicazione Hoya mettono in risalto il ruolo degli Ottici-Optometristi come specialisti della visione ed evidenziano tutti i benefici delle lenti progressive personalizzate, tra cui la facilità di adattamento è uno dei più importanti. Con la tecnologia AdaptEase, le Hoyalux iD MySelf offrono il facile adattamento che i portatori cercano.

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Sommario

b2eyes.com

N62021 N52021 IN AUTUNNO

NUOVA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE

Nuove lenti progressive Hoyalux iD MySelf. COSÌ CONFORTEVOLI CHE NON TI ACCORGI DI INDOSSARLE. Le campagne di comunicazione Hoya mettono in risalto il ruolo degli Ottici-Optometristi come specialisti della visione ed evidenziano tutti i benefici delle lenti progressive personalizzate, tra cui la facilità di adattamento è uno dei più importanti. Con la tecnologia AdaptEase, le Hoyalux iD MySelf offrono il facile adattamento che i portatori cercano.

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Editore FGE Srl - Fabiano Gruppo Editoriale Reg. Rivelle, 7/F - 14050 Moasca (AT) Tel. 0141 1706694 - Fax 0141 856013 info@fgeditore.it Redazione Strada 4 Milano Fiori, Palazzo Q7 20089 Rozzano (MI) Francesca Tirozzi f.tirozzi@fgeditore.it Nicoletta Tobia n.tobia@fgeditore.it

B2TRADE IN AUTUNNO Editoriale Un marziano nell’ottica 3 NUOVA CAMPAGNA Attualità Progressive Business Forum, è l’ora del phygital 4DI COMUNICAZIONE Luxottica: digitale e Stars al centro della strategia wholesale 6 Rodenstock: con B.I.G. Vision l’innovazione per tutti in un evento online 10 MiyoSmart Generation, business e impegno etico insieme 14 Cliniche o teoriche, l’importante è accumulare esperienze 18 Armocromia: armonia del colore e… delle vendite 22 B2STYLE Close up on the details 26 B2EXPERT L’ottico digitale Il piano editoriale vincente per il negozio di ottica 32 Eye Marketing Il mercato delle lac online: come contrastarlo? 34 Contro-intuitivo Un piano marketing efficace per il centro ottico: tre idee 38 Lab Stereoacuità: come valutarla anche con una app 42

Nuove lenti progressive Hoyalux iD MySelf. Pubblicità Ferdinando Fabiano f.fabiano@fgeditore.it Cell. 335 5654574

Direttore responsabile Angelo Magri a.magri@fgeditore.it

B2TECH Lenti oftalmiche Filab: con Assoluta svolta verso il green 58 Zeiss: la protezione diventa d’argento 60 Strumenti Vista fragile, quando la formazione fa la differenza 64

COSÌ CONFORTEVOLI CHE NON TI ACCORGI DI INDOSSARLE. Grafica e impaginazione FGE Srl - Fabiano Gruppo Editoriale Registrazione presso

il Tribunale di Milano N. 293/2009 in data 17 giugno 2009 Registrazione R. O. C.: 022021 Copia omaggio

Lo Gnommero

Studenti: sedete sulle spalle di giganti, ma siate protagonisti 70 Le campagne di comunicazione Hoya mettono in risalto il ruolo degli Ottici-Optometristi come specialisti della visione ed evidenziano tutti i benefici delle lenti progressive personalizzate, tra cui la facilità di adattamento è uno dei più importanti. Con la tecnologia AdaptEase, le Hoyalux iD MySelf offrono il facile adattamento che i portatori cercano.

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Orgogliosi di essere i più vicini alle esigenze dei clienti MIGLIORE INSEGNA 2021 VisionOttica vince il premio speciale “Engagement e Comunicazione” Grazie a tutti i clienti, che da sempre mettiamo al centro delle nostre attività, e a tutti gli imprenditori affiliati VisionOttica, che con la loro esperienza e professionalità, ogni giorno costruiscono relazioni personali forti e durature basate sulla fiducia, sostenendo con entusiasmo e passione l’identità e i valori dell’insegna. “Migliore Insegna 2021” è il progetto di ricerca promosso da Largo Consumo e Ipsos che analizza in modo indipendente le esperienze di acquisto nelle insegne distributive da parte dei consumatori.

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Editoriale

Un marziano nell’ottica di Angelo Magri

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senso della parola) a tutte le principali conferenze stampa e fiere. La notizia della sua morte ha sorpreso e scosso l’intero mondo dell’ottica. Perché Benedetti ha saputo distinguersi in una stampa paludata come editore e giornalista, stigmatizzando i luoghi comuni e valorizzando le principali innovazioni: quante critiche ai titoli delle prime news del nostro b2eyes Today, che nel giro di pochi anni si sono trasformate in elogi e apprezzamento per quella passione giornalistica che lui aveva conosciuto, fiutato, esaltato per decenni, lavorando a fianco di alcune delle più grandi firme del giornalismo italiano. Una volta un dirigente dell’industria ottica, durante un appuntamento commerciale, mise a confronto le due testate che maggiormente apprezzava. «B2eyes rappresenta il meglio dell’informazione nel settore, un po’ come il Corriere della Sera, ma Benedetti rappresenta le opinioni, un po’ come se fosse L’Espresso o Panorama», ci dichiarò. Arnaldo è stato una sorta di marziano, sceso da un pianeta a noi sconosciuto a portare nuove verità. Ora che ha definitivamente ripreso la strada di casa, la speranza è che il suo pensiero e il suo messaggio non vengano assorbiti rapidamente da un modo di fare comunicazione ordinario e banale, che lui non chiamerebbe mai giornalismo.

a stampa di settore viene generalmente vista come una stampa non libera, vincolata alla pubblicità, poco attenta alle esigenze dei lettori. Benché dovremmo aprire un ampio capitolo sul fatto che tali obiezioni potrebbero essere applicate pure a quotidiani, televisioni o siti consumer, è innegabile che le stesse corrispondano spesso alla realtà, per un semplice motivo: l’informazione specializzata vive esclusivamente degli investimenti delle aziende sponsor, non ha i ricavi delle vendite in edicola, difficilmente fa pagare gli abbonamenti e ancora più raramente le notizie sul web. Alla fine di maggio è venuto a mancare Arnaldo Benedetti. Ottantasei anni, molti dei quali trascorsi da stimato manager nell’editoria di alto profilo, dalla Rizzoli al Corriere della Sera, da Il Mattino al Corriere Medico, solo per citare alcune delle sue esperienze più prestigiose. L’ultimo ventennio di attività lo ha speso proprio nell’ottica, fondando e guidando il trimestrale Optical, forse poco conosciuto al mondo del retail, ma particolarmente apprezzato a monte della filiera. Ha introdotto le copertine dedicate ogni volta a un personaggio di spicco, imprenditori o manager dell’industria o della distribuzione, ha analizzato le fonti statistiche che aveva a disposizione, persino quelle extra settore e internazionali, ha espresso opinioni anche taglienti sulle dinamiche di mercato o professionali, ha partecipato in prima fila (nel vero

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Attualità

Progressive Business Forum, è l’ora del phygital a cura della redazione

La terza edizione dell’evento dedicato alla presbiopia e alle sue soluzioni si terrà il 19 e 20 settembre con la doppia modalità, in presenza e in diretta streaming sul Virtual Congress Center b2eyes

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na sede prestigiosa, l’Allianz Cloud, l’ex Palalido di Milano. Una piattaforma innovativa e affidabile, il Virtual Congress Center b2eyes, che ha già ospitato il convegno nel settembre scorso e in questo anno e mezzo di pandemia decine di eventi aziendali, coinvolgendo in media alcune centinaia di utenti. Sono i due pilastri su cui si reggerà il Progressive Business Forum 2021. «La terza edizione verrà organizzata in una logica di convergenza tra presenza e online: una location fisica dove accogliere i delegati con un’area espositiva attrezzata per le aziende sponsor e una

piattaforma digitale su cui trasmettere in diretta streaming tutte le sessioni del meeting, plenaria e corsi monotematici - spiega Ferdinando Fabiano, ideatore del convegno ed editore di questa testata - L’obiettivo è, da un lato, consentire agli ottici optometristi e a tutti gli addetti ai lavori, impossibilitati a presenziare di persona, di seguire le attività congressuali dal proprio device e, dall’altro, dare l’opportunità ai partecipanti di rivedere e approfondire, nei giorni successivi, le fasi di maggiore interesse del simposio». Dopo gli oltre 600 delegati al Palazzo dei Congressi di Firenze per la prima edizione del 2019 e i circa 800 utenti unici e le quasi 4 mila visualizzazioni online dello scorso anno, tra le nove ore di diretta e poi in differita, nel 2021 sarà dunque la volta della modalità phygital, sempre con la conduzione di Michela Vuga, giornalista scientifica, e di Nicola Di Lernia, esperto del mercato dell’ottica. L’appuntamento è stato preceduto da un’anteprima in streaming, online dal 5 luglio, con una tavola rotonda che ha coinvolto area medica, industria oftalmica e retail ottico indipendente e organizzato. Al centro dell’edizione 2021 ci sarà, tra gli altri, il tema della personalizzazione, fondamentale per aumentare il livello di performance e di soddisfazione delle lenti nei soggetti presbiti. Non verrà poi trascurata la questione del post Covid nei centri ottici, in termini di sicurezza e nuovi comportamenti da adottare, anche alla luce delle esigenze dei clienti finali in seguito a una così lunga e impattante emergenza sanitaria ed economica.

L’Allianz Cloud di Milano è la location scelta per il Forum di settembre: si tratta dell’ex Palalido, storico impianto del capoluogo lombardo che in oltre 50 anni ha ospitato grandi eventi sportivi e non, oggi diventato una struttura funzionale, moderna, rinnovata negli spazi e nei servizi e facile da raggiungere

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Attualità

Luxottica: digitale e Stars al centro della strategia wholesale di Angelo Magri

Rossana Loperfido, country manager Italia della divisione, rivela obiettivi e iniziative del gruppo di eyewear per i centri ottici indipendenti C

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ella prima parte del 2021 il mercato interno ha fatto registrare per Luxottica una tenuta del vista, in linea con i già positivi risultati della seconda metà dello scorso anno. «Ha inevitabilmente sofferto il sole, soprattutto nelle località turistiche, ma se si andrà avanti con la campagna vaccinale e si confermeranno il contenimento dei contagi e le riaperture, ripartirà una stagione delle collezioni sun assimilabile a quella normale e sarà allora che dovremmo finalmente vedere la luce in fondo al tunnel - spiega Rossana Loperfido, da gennaio 2017 country manager wholesale Italia di Luxottica Group - L’ottica nazionale rimane comunque un settore solido: numerosi imprenditori stanno investendo, innovando i loro negozi o aprendone di nuovi. Dal canto nostro investiremo con decisione sia sul vista sia sul sole, cercando di stare vicino ai punti vendita partner con gli incontri fisici, nei limiti delle disposizioni anti pandemia, e con gli strumenti digitali». Uno di quelli che potrà avere un impatto significativo sul retail indipendente è rappresentato dagli smart shopper. «Si tratta di un catalogo online, al servizio della personalizzazione dell’offerta per il consumatore finale, che va a potenziare la nostra proposta digitale presso i

centri ottici italiani», precisa Loperfido. Sono stati presentati ufficialmente all’ultima edizione fisica di Mido, nel febbraio 2019, e si configurano come una postazione virtuale all’interno del punto vendita, in cui il cliente finale può esplorare colRossana Loperfido, dal 2017 alla guida del wholesale nazionale lezioni e marchi di del gruppo fondato e presieduto Luxottica in modo da Leonardo Del Vecchio intuitivo, attraverso categorie facilmente navigabili. L’ottico ha un ruolo fondamentale nel guidarlo nella scelta attraverso questo innovativo strumento: pensato su misura di ogni singolo utente, gli consente infatti di indossare in maniera realistica qualsiasi modello di occhiale in catalogo, anche se non presente in negozio, grazie all’utilizzo della realtà aumentata e della tecnologia del virtual try on di proprietà. «Dal lancio a Mido 2019 sino a oggi abbiamo già introdotto alcune centinaia di smart shopper presso i centri ottici italiani ricorda la manager - A questi vanno aggiunti i digital screen, schermi di varie dimensioni, pre-

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Attualità fronte all’evidenza della fondamentale importanza della gestione del magazzino e dei flussi di cassa per la corretta gestione del negozio. In questo contesto, il programma Stars, acronimo di Superior Turn Automatic Replenishment System, si è rivelato un modello vincente, in grado di evolversi nel tempo e adattarsi ai nuovi scenari - sottolinea la manager - Stars ha portato un cambiamento significativo sul mercato per gestire in modo ottimale e personalizzato la scelta dei prodotti e la pianificazione delle forniture: si decide, infatti, insieme al cliente una griglia, ossia una combinazione di marchi e modelli, che può funzionare per il singolo negozio, si ottimizzano i riassortimenti, che nel corso degli anni con questo sistema sono aumentati, e vengono ritirati i pezzi non venduti, riducendo così l’impatto sul magazzino del centro ottico. Si tratta, quindi, di un programma in grado non solo di gestire le scorte, ma anche di migliorare il flusso di cassa, elementi che soprattutto l’anno scorso si sono rivelati essenziali per la sopravvivenza del punto vendita e molto utili nel coordinamento delle varie aperture o chiusure in base all’andamento della pandemia». Per l’azienda leader del mercato dell’eyewear, dunque, Stars è oggi una leva fondamentale per rafforzare la partnership con i clienti ottici indipendenti e per contribuire a differenziarli dalla concorrenza. «A quasi vent’anni dal suo lancio, continuiamo a perfezionare la macchina: partendo da un assortimento base si aggiungono i “mattoncini” adatti al singolo punto vendita - afferma Loperfido - Se prima si poteva lavorare soltanto su una griglia prestabilita, oggi il modello si compone di mattoncini modulabili insieme all’ottico per assecondare i trend». Un ulteriore obiettivo è il miglioramento del drive to store. «Personalizzazioni delle pareti e vetrine digitali sono soltanto alcuni degli strumenti su cui lavoriamo da anni per supportare gli imprenditori conclude - In più, per i clienti Stars, studiamo soluzioni dedicate, come la sperimentazione di una sponsorizzazione sui social dei negozi aderenti al programma, lanciata nel 2020».

Una delle modalità con cui si presentano gli smart shopper Luxottica per i centri ottici, cataloghi online per la personalizzazione dell’offerta al consumatore finale

senti dal 2018, che ora sono attivi in circa 2.500 negozi sull’intero territorio nazionale». La scelta digitale del gruppo di eyewear, avviata anni fa sul fronte b2b con il portale MyLuxottica e arricchita dalla recente Digital Reach Out, piattaforma 3D di ultima generazione, nata per ovviare alle restrizioni negli incontri fisici, si completa dunque con nuove opportunità anche sul versante consumer. «Lo smart shopper è uno strumento pensato specificatamente per il canale wholesale: siamo convinti che la parola d’ordine sia personalizzazione del prodotto e del servizio e con il digitale tutto questo diventa realtà - dice ancora Loperfido - Attraverso lo smart shopper, infatti, i clienti che entrano in negozio possono scegliere combinazioni di colori, lenti e aste degli occhiali Ray-Ban e Oakley per un’esperienza su misura. Già oggi e ancora di più in prospettiva futura la soluzione per il retail ottico sarà un mix tra virtuale e fisico». Tra gli obiettivi a breve termine di Luxottica figura anche l’evoluzione di Stars, il programma nato nel 2002 e dedicato a un migliaio di clienti top sul mercato interno. «Il 2020 ci ha messo di

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Attualità

Rodenstock: con B.I.G. Vision l’innovazione per tutti in un evento online di Nicoletta Tobia

Si è svolto in streaming a fine maggio sul Virtual Congress Center b2eyes il primo grande appuntamento digitale dell’azienda oftalmica, con focus sulle nuove lenti biometriche intelligenti, affrontato secondo diversi approcci e angolazioni

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na plenaria con esperti del settore e personaggi provenienti da altri comparti e tre room tematiche dedicate agli approfondimenti tecnici e professionali: sono i momenti clou che hanno scandito il palinsesto dell’evento digitale, cui Rodenstock ha voluto dare un taglio più fresco e nuovo, non incentrato esclusivamente sul prodotto. L’obiettivo? «Creare un collegamento tra i grandi progressi tecnologici in settori anche lontani dal nostro e la novità rappresentata da B.I.G. Vision, mettendo in luce un aspetto di Rodenstock sino a oggi rimasto un po’ in secondo piano, ovvero la vocazione all’innovazione - afferma Luca Sangalli, direttore commerciale di Rodenstock Italia - Soprattutto ha fatto emergere il tratto della multidisciplinarità, il valore che questa riveste nel generare nuovi sviluppi, oltre all’importanza del fatto che l’innovazione, perché ci sia vera crescita, deve essere messa a disposizione di tutti». Sul palco si sono avvicendati, accanto all’amministratore delegato dell’azienda Michele Villotti, il giornalista Maurizio Melis, in veste di moderatore, Sergio Brovelli, docente di Fisica sperimentale all’Università degli Studi di Milano, Maurizio Martino, presidente del Consiglio didattico in Scienze

Grazia Livia, responsabile marketing, e Luca Sangalli, direttore commerciale di Rodenstock Italia

e tecnologie fisiche all’Università del Salento, la giornalista ed esperta in comunicazione di salute e benessere nonché imprenditrice digitale Elena Goretti e Dietmar Uttenweiler, head of R&D and strategic marketing lenses di Rodenstock. Le room tematiche hanno, invece, ampliato lo sguardo sul tema, focalizzandosi su aspetti tecnici del prodotto con il contributo di Giancarlo Montani, sul marketing con il supporto di due esperti di coaching, Alessio Tribuzio e Davide Paccassoni, e con la testimonianza dei B.I.G. ambassador, imprenditori ottici italiani che hanno abbracciato il progetto e

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Attualità modo evidente soprattutto la volontà da parte degli ottici di capire: comprendere cosa sta dietro alla tecnologia e al prodotto, ma anche come raccontarne la storia, spiegarlo e proporlo, intraprendendo un percorso di successo e di crescita personale in cui far leva su un mix La piattaforma del Virtual Congress Center b2eyes che ha ospitato l’evento Rodenstock, svoltosi ragionato di strumenti a in streaming il 24 maggio e in seguito fruibile in differita dagli ottici per un mese disposizione - afferma Grazia Livia, responraccontato le loro case history di successo in una sabile marketing di Rodenstock Italia - Abbiamo serie di interviste in collegamento. A chiudere il riscontrato anche grande volontà da parte dei notutto, una sessione di domande e risposte in cui i stri clienti di rafforzare la partnership e costruire partecipanti hanno potuto porre quesiti agli esper- qualcosa insieme all’interno del punto vendita in ti in modalità live chat: un’opportunità proseguita termini sia di iniziative sia di formazione personaanche per coloro che hanno fruito l’evento in diffe- le e dello staff. Continueremo perciò, sulla base di rita sulla piattaforma del Virtual Congress Center quanto raggiunto anche con l’evento, a lavorare b2eyes nel corso del mese successivo. nei prossimi mesi, per tradurre in concretezza le Nonostante il desiderio di creare, non appena ve promesse: questo è stato solo l’inizio». ne saranno le condizioni, un evento in presenza L’appuntamento digitale ha inoltre dato ulteriore per parlare di una tecnologia e di uno strumento, impulso agli open day che l’azienda, nel rispetto il DNEye Scanner, che necessitano anche di essere delle norme anti Covid, ha iniziato a organizzavisti, vissuti e toccati con mano, la modalità digita- re in tutta Italia da marzo, destinati a un numero le si è rivelata per Rodenstock non solo molto sti- selezionato di ottici, incontrati due o tre alla volmolante, ma anche soddisfacente quanto a risulta- ta in una serie di faccia a faccia che si succedono ti e potenziali sviluppi. Ha permesso, infatti, da un nell’arco della giornata. «L’evento online si è conlato di colmare quella distanza fisica con i propri cretizzato così anche nel fisico, con incontri esclusipartner che la pandemia ha imposto, dall’altro di vi che hanno mostrato un alto tasso di conversione avvicinare i professionisti interessati all’innovazio- e proseguiranno sino a fine luglio per riprendere ne e all’evoluzione anche “culturale” del loro bu- a settembre», anticipa Sangalli. In circa due ore si siness, veicolando messaggi chiari e omogenei. «È spiega ai professionisti, partner ma anche potenuna modalità che non abbandoneremo e su cui da zialmente interessati, le caratteristiche di DNEye settembre lavoreremo in sinergia, perché vi sono Scanner, entrando subito in una parte di prova aspetti che online risultano ancora più rapidi ed squisitamente pratica in cui si mostra in che modo efficaci, fatta salva l’importanza del contatto uma- la tecnologia sia applicabile e si integri nel lavoro no e dello scambio che solo la presenza può dare», di tutti i giorni. «L’evento digitale ha per noi rapcommenta Sangalli. presentato anche un cambio nella modalità con Per Rodenstock i riscontri sono stati positivi non cui desideriamo essere considerati dal cliente: è solo sul piano puramente numerico, ma anche stato un primo momento in cui far percepire Rosotto il profilo dei prospect e dei feedback di ap- denstock come azienda aperta, dove i protagonisti prezzamento ricevuti a caldo e nelle settimane devono essere i nostri clienti, cambiando la dinasuccessive, anche attraverso gli agenti, che hanno mica di collaborazione con cui interagiamo con portato il risultato oltre le aspettative. «È emersa in loro», concludono i due manager.

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Attualità

MiyoSmart Generation, business e impegno etico insieme di Angelo Magri

All’evento digitale del 10 giugno è stato presentato ufficialmente Hoya Faculty 4.0 Myopia Management, il nuovo percorso formativo universale dell’azienda oftalmica, per diventare esperti nella gestione della miopia

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ccrescere le competenze professionali, da un lato, conservare l’impegno etico di una missione contro la progressione miopica, dall’altro e favorire un dialogo con i genitori e la classe medica. Sono gli ambiziosi obiettivi che si pongono in Hoya Italia da quasi nove mesi a questa parte, da quando cioè è stata lanciata anche sul mercato interno MiyoSmart, l’innovativa monofocale con tecnologia a Defocus Incorporated Multiple Segments. Li ha ribaditi Maurizio Veroli, amministratore delegato della società di Garbagnate Milanese, dopo aver accolto i partecipanti al meeting online del 10 giugno con un simbolico casco da astronauta in mano: ha voluto così dare inizio al percorso che porterà gli ottici optometristi della MiyoSmart Generation 2020-2050 a specializzarsi nella gestione della miopia nel futuro. Un evento ricco di interventi in cui esperti e protagonisti del mondo dell’ottica si sono alternati per celebrare i risultati raggiunti con la lente e per raccontare le esperienze vissute fino a ora e anticipare i progetti dei prossimi mesi. Partendo dai risultati di un sondaggio effettuato presso i centri ottici che hanno già proposto

la nuova lente, Matilde Ronzoni, education and product specialist di Hoya Italia, ha ricordato come sia emersa una percentuale molto elevata sia di soddisfazione sul prodotto sia di famiglie potenzialmente interessate. La quantità di resi per mancato adattamento risulta in linea con le altre monofocali e inoltre è emerso il ruolo proattivo degli ottici nella collaborazione con il mondo oftalmologico. «Questa nuova categoria offre agli ottici optometristi specializzati MiyoSmart tre grandi opportunità: differenziazione per un posizionamento distintivo, sviluppo del business e significative sinergie con la classe medica - ha ricordato il direttore vendite dell’azienda, Mario Veneroni - Facciamo rete, costruiamo insieme il network di MiyoSmart, per cogliere le occasioni che altri non hanno». Dato quindi l’elevato grado di interesse della lente da parte dei partner Hoya, la società oftalmica ha, perciò, investito anche in una campagna di informazione televisiva al grande pubblico, lanciata in concomitanza con gli Europei di calcio: lo spot mira a raggiungere 93 milioni di contatti in 5 settimane di pianificazione ed è programmato durante partite di punta della compe-

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Attualità Per sottolineare i risultati già raggiunti e per raccontare il presente e i progetti che coinvolgeranno i centri ottici specializzati MiyoSmart negli anni a venire, all’appuntamento del 10 giugno si sono alternati esperti e protagonisti del mondo dell’ottica, tra cui Andrea Astarita e Federico Loda, che hanno testimoniato la propria soddisfazione verso l’innovativa soluzione, Claudio Aldegheri e Daniele Petrini, che hanno riportato la propria esperienza nel rapporto con i genitori dei soggetti interessati e con i medici oculisti. Inoltre è intervenuto l’oftalmologo pediatra Paolo Nucci, che ha ricordato quanto sia strategico impedire l’abuso dei videogiochi ai ragazzi, anche nelle pause dello studio. «Per la prevenzione risultano fondamentali almeno quaranta minuti al giorno all’aria aperta ed esporsi alla luce del sole, che aumenta la produzione di dopamina - ha dichiarato Nucci - Per tutelare l’occhio del bambino dalla progressione miopica, invece, si conferma l’efficacia dell’atropina e ora abbiamo un’opportunità in più, queste nuove lenti a defocus periferico: i risultati appaiono interessanti, anche se bisogna aspettare oltre i sei mesi considerati dallo studio clinico per valutarli in maniera più completa, ma sembra che vengano ben tollerate e costano poco in termini di sacrificio per il piccolo paziente». Cuore dell’evento digitale è stata la presentazione di Hoya Faculty 4.0 Myopia Management. «Oggi nel nostro paese abbiamo un milione e mezzo di ragazzi che ci aspettano: i riscontri di questi primi mesi in Italia e la soddisfazione dei portatori in circa tre anni nel mondo confermano che gli ottici optometristi specializzati MiyoSmart hanno una grande soluzione a disposizione - ha aggiunto Veroli - È, dunque, fondamentale che siano preparati professionalmente: per questo Hoya ha pensato a un percorso formativo universale, che riguarda la lente ma anche tutto ciò che le sta attorno, ovvero il giovane miope e il mondo che gli appartiene». Hoya Faculty 4.0 Myopia Management partirà a settembre e sarà dedicato esclusivamente ai centri ottici specializzati MiyoSmart, selezionati sul territorio per la loro professionalità, esperienza e visione, che avranno l’opportunità di apprendere da un gruppo di relatori di qualità e di varie discipline.

Maurizio Veroli, amministratore delegato di Hoya Italia, introduce il viaggio verso il 2050 della MiyoSmart Generation, all’appuntamento online organizzato dall’azienda oftalmica

tizione, nei quarti di finale e nella finale stessa, con passaggi nel break tra il primo e il secondo tempo, oltre a coprire il prime time nelle rubriche sportive e nei telegiornali delle reti Rai. «Vogliamo sensibilizzare le famiglie sulla progressione miopica, parlare dell’innovativa soluzione e indirizzare gli spettatori a chiedere informazioni ai professionisti della visione - ha spiegato la direttrice marketing di Hoya Italia, Anna Maria Nicolini - Le parole chiave alla base del nuovo spot hanno l’obiettivo di toccare la testa, la parte razionale, e il cuore, cioè le emozioni degli spettatori. Bisognava porre attenzione ai clienti, cioè coloro che effettuano la scelta della lente, usando la terminologia corretta, ma anche ai cosiddetti influencer, quelli che orientano le scelte: familiari, amici, medici o pediatri. E poi andava visualizzato il problema da risolvere con un prodotto come MiyoSmart: di fronte alla preoccupazione per la rapida evoluzione della miopia e in un periodo storico in cui si parla continuamente di dati scientifici, era importante evidenziare la tecnologia che sta dietro questo progetto. Infine, dopo mesi di lockdown e con uno stile di vita sempre più digitale, occorreva ricordare l’esigenza di agire rapidamente per aiutare le problematiche visive dei nostri figli, grazie all’efficace risposta da parte di questa innovativa lente».

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Attualità

Cliniche o teoriche, l’importante è accumulare esperienze Dopo Simone Santacatterina e Andrea Pirotta, tocca a Matilde Ronzoni confrontarsi sui temi della professione e del settore dal punto di vista dei giovani

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entotto anni, laureata in Ottica e Optometria all’Università degli Studi di Milano Bicocca, Matilde Ronzoni oggi è education and product specialist di Hoya Italia. Ho avuto il piacere di vederti spesso parlare in pubblico: mi ha colpito la tranquillità con cui esponi concetti difficili in modo semplice e coinciso. Sei sempre stata così o hai acquisito questa abilità con il tempo? In questi anni sono cresciuta molto in tal senso. Se penso alla prima presentazione davanti a una cinquantina di ottici di certo non ero così sciolta e tranquilla. In realtà devo ammettere che prima di entrare nel mondo lavorativo ho sempre avuto qualche difficoltà a esprimermi come avrei voluto. In Hoya ho trovato la spinta giusta per poter mostrare le mie conoscenze senza alcun limite: in questi sei anni, infatti, dopo numerose presentazioni di fronte a un pubblico più o meno ampio, ho imparato molto a gestire le mie emozioni prima di presentare e ad affinare le mie competenze espressive. Quindi, come in tutte le cose, ci vuole sempre un po’

di Andrea Astarita Laureato in Ottica e Optometria Vincitore del VisionOttica Award 2019

di esperienza ma anche un po’ di apertura, sperimentazione e voglia di mettersi alla prova. Ti vedi in un’azienda oftalmica anche in futuro? Quali sono le tue aspettative per i prossimi anni? In generale sono una persona molto focalizzata sul presente, a dare il meglio in quello che faccio nella singola giornata. Per questo non saprei dire dove mi vedo tra qualche anno o se sarò ancora in un’azienda oftalmica. Ma credo fortemente che star bene nel proprio ambiente professionale e circondarsi di persone con cui sia piacevole condividere la giornata di lavoro sia importante così come lo è la possibilità di crescere e vedere riconosciute le proprie competenze, anche se si è ancora molto giovani rispetto ad altri colleghi nel settore. Perciò penso e spero di poter continuare la mia crescita professionale vivendola giorno per giorno e adattandomi ai cambiamenti che il mercato dell’ottica propone. Ci racconti tre pregi e tre difetti che ritieni di avere sul lavoro e, in generale, nella vita? E qualcosa che ti abbia portato dove sei? L’affidabilità, la determinazione e la schiettezza

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Attualità vale per chi come me viene da un liceo scientifico e non da una scuola di ottica, dove invece questi concetti vengono già trattati. Sulla base della tua esperienza, consiglieresti a un giovane, diplomato o laureato, di iniziare da un’azienda o da un centro ottico? Quali sono gli step da seguire? Ritengo che non ci sia una strada migliore di un’altra da seguire, dipende molto dall’interesse personale. Se piace di più l’aspetto clinico, forse è meglio partire subito da un centro ottico e fare più esperienza possibile lì. Esistono poi realtà che per tipologia merceologica, ad esempio nelle lenti a contatto, necessitano di figure cliniche che applichino il prodotto e formino sul corretto utilizzo. Diversamente se il focus è meno clinico-pratico e più teorico-formativo, l’azienda rappresenta una soluzione più in linea. Ovviamente poter sperimentare entrambe le realtà è il percorso che arricchisce di più il bagaglio di esperienze di un giovane. C’è una figura del nostro settore alla quale ti ispiri? Una sorta di mentore o qualcuno per cui provi particolare ammirazione professionale? Non avrei mai voluto dirlo così apertamente, ma con questa domanda mi tocca farlo. Silvano Larcher, il product manager di Hoya Italia, è sicuramente il mio mentore e la persona che ammiro maggiormente. In parte perché ho il piacere di lavorarci quotidianamente e conoscerlo umanamente, un po’ per affinità caratteriale, ma ancora di più perché in questi sei anni in azienda è sempre stato un supporto per me. È stato in grado di riconoscere le mie competenze quando ero solo una studentessa neolaureata, mi ha aiutata ad arricchirle e a esprimerle nel modo corretto, ma soprattutto mi ha sempre fatto notare i miei errori. Mi ha, inoltre, dato molta libertà espressiva e mi ha letteralmente lanciata in questo mondo, probabilmente vendendomi particolarmente determinata in ciò che faccio. In conclusione, credo che molta della strada fatta fino a oggi la debba anche a lui, come bagaglio di conoscenze tecniche e come approccio al settore. Ma soprattutto ritengo di dover imparare ancora parecchio dalla sua esperienza di trent’anni in questo ambiente.

credo siano i miei pregi, anche se quest’ultimo a volte può apparire un difetto. È un punto che con gli anni ho imparato a moderare, pur preservando la mia opinione e presentandola al momento e nel modo più opportuni. Tra i miei difetti c’è l’incapacità di nascondere le emozioni, Matilde Ronzoni, dal 2015 un tratto difficile da geattiva in Hoya Italia, dove oggi ricopre il ruolo stire nella mia quotidiadi education and product nità lavorativa e persospecialist nale: diciamo che mi si legge in faccia lo stato d’animo. Parliamo dei tuoi studi universitari: pensi che il corso di laurea in Ottica e Optometria prepari adeguatamente al mondo lavorativo? Cosa miglioreresti se potessi agire sul sistema della formazione? Reputo che l’università formi moltissimo a livello teorico e dia molteplici competenze trasversali che consentono poi di avere potenzialmente più sbocchi professionali. Basti pensare non solo alle materie di indirizzo come optometria e contattologia, ma anche chimica o fisica. Quando ti trovi in un’azienda che svolge anche ricerca e sviluppo e che ha una propria produzione, ciò ti consente di comprendere molti aspetti di un prodotto: un processo di applicazione dell’antiriflesso, ad esempio, porta con sé concetti di chimica e l’averla studiata consente di capire a fondo questo specifico iter produttivo. Purtroppo quello che non ti dà l’università è un po’ di esperienza pratica. Quando ho svolto il tirocinio di laurea, ho deciso di farlo in azienda per iniziare a toccare con mano la realtà lavorativa. Credo che l’aggiunta di un anno di solo tirocinio obbligatorio al di fuori dell’università possa essere molto utile. Un secondo miglioramento che apporterei è un modulo dedicato alle lenti oftalmiche in tutti i loro dettagli: si tratta di un capitolo che a livello accademico viene affrontato, ma non in maniera dettagliata. Tutto quello che so sulle lenti l’ho imparato, infatti, con l’esperienza aziendale. Ovviamente questo

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HANDCRAFTED WITH SWAROVSKI® CRYSTALS


Attualità

Armocromia: armonia del colore e… delle vendite Tecnica fondamentale nella comunicazione non verbale, oggi è uno strumento sempre più diffuso nell’ottica non solo per attirare e coinvolgere i clienti, ma anche per valorizzare l’attività dello staff di un negozio

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empre più spesso si parla di armocromia, che rappresenta l’armonia del colore nella comunicazione non verbale. In ottica numerose realtà oftalmiche e di montature stanno sperimentando le tecniche cromatiche a supporto di creazioni maggiormente orientate verso la personalizzazione consumer: ad esempio, lenti in più tonalità, anche fotocromatiche, frutto di diverse ispirazioni e di pattern pantone. Nel retail l’ottico sta adottando le tecniche di armocromia per esercitare attrazione nei clienti fidelizzati e potenziali e per offrire spunti e ulteriori strumenti agli addetti alle vendite. Nel nostro settore l’armocromia ha fatto capo-

di Angelica Pagnelli*

lino circa dodici anni fa con Silhouette, che introdusse la figura della consulente d’immagine a livello mondiale per creare occhiali personalizzati non solo in base a forme e proporzioni, ma anche grazie all’ausilio del colore, attentamente studiato per la persona. Per molti anni gli eventi in negozio e la formazione hanno rappresentato, e in molti paesi la rappresentano ancora, una forma di vendita innovativa che sposa la logica dell’esperienza indimenticabile da regalare al cliente per elevarne soddisfazione e coinvolgimento. Negli ultimi anni anche altri player del comparto si sono attivati per aderire al metodo, organizzando corsi di formazione ed eventi dedicati. Fu, agli inizi del 900, Albert Henry Munsell a definire le coordinate relative a tonalità, luminosità e saturazione, ideando un vero e proprio sistema cromatico attraverso un modello, chiamato “albero di Munsell”. La scoperta di quanto importante fosse il corretto utilizzo dei colori per migliorare la comunicazione è at-

*Angelica Pagnelli è ideatrice del format “Guardaroba Occhiali”, è Eyewear Image Consultant, esperta di tendenze e trainer internazionale per aziende e imprenditori dell’ottica. Coordina i processi di innovazione e, attraverso la sua consulenza strategica, crea una visione finalizzata alla realizzazione di idee, prodotti, progetti e contenuti originali.

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La prima certificazione di qualità dedicata ai Centri Ottici.

Pietro Speroni Direttore Commerciale

ZEISS sceglie CERT.O perché condivide il progetto e l’obiettivo di qualificazione e valorizzazione della professionalità dei Centri Ottici, che decidono di mostrarsi al mercato sottolineando il valore della loro professione e ambendo ad una differenziazione chiara con altri player che fanno scelte commerciali alternative. Da tempo come Azienda lavoriamo nell’ottica di fornire prodotti, strumenti e servizi che possano trasformare l’acquisto del cliente finale in un’esperienza gratificante e di qualità. Affinché ciò avvenga serve rigore nell’intraprendere alcune scelte da parte del centro ottico che trasforma queste opportunità in un suo biglietto da visita, chiaro e differenziante. La carta dei valori CERT.O è una conferma di questo impegno. Elemento essenziale e collaterale è la formazione. Solo una formazione completa e un aggiornamento continuo creano le basi per affrontare al meglio le sfide di mercato e vincerle, offrendo alla propria clientela un punto di riferimento solido, competente e attento alle evoluzioni/innovazioni. Aderire al progetto CERT.O rappresenta la consapevolezza e conferma del valore del ruolo del Professionista della Visione che vuole andare oltre la semplice vendita di un occhiale, offrendo le proprie conoscenze e abilità al servizio del benessere visivo del suo cliente. E questa attitudine senza dubbio è molto coerente con i valori del marchio ZEISS.

CERT.O, una certificazione che fa la differenza.

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Attualità

I colori più adatti per ogni stagione: da sinistra, le tonalità indicate per autunno, estate, inverno e primavera

vita e difetti visivi da correggere. Ciò significa che fare una consulenza cromatica serve a definire i colori del cliente e a proporre la montatura giusta, ma non si può prescindere dal suo gusto personale. L’esperienza insegna che non tutte le scelte cromatiche possono essere apprezzate dal consumatore: piuttosto che “perdere la vendita” è necessario trovare, perciò, argomentazioni a supporto. Selezionare lenti colorate che armonizzano le cromie di un occhiale mettendolo in raccordo con i colori naturali può essere un’opportunità. Può rappresentare, inoltre, una nuova ispirazione con cui stimolare il doppio acquisto informare il cliente del fatto che una montatura del colore giusto e quindi in palette possa essere indossata in tutte le occasioni e per molti anni, mentre un modello privo di armonia cromatica ha un effetto più modaiolo, con cui rendere visibile l’accessorio che appare in primo piano e non le caratteristiche personali: ognuno di noi, peraltro, vive diverse occasioni e ha necessità di indossare diverse paia di occhiali. Utilizzare, invece, la teoria dei colori per l’identità visiva del negozio è molto complesso, perché quelli che rappresentano il centro ottico devono mettere in raccordo la personalità dell’imprenditore, in base a tecniche di personal branding mirate all’individuazione dei pattern cromatici, e i target che si vogliono attirare. Per migliorare la comunicazione non verbale dello staff potrebbe essere già utile ai venditori armonizzare la scelta dei colori con quelli individuali.

tribuita a Johannes Itten, pittore, designer e scrittore svizzero che con il suo Cerchio creò nel 1963 una scala cromatica, evidenziando abbinamenti armoniosi ed equilibrati in base a una logica di accostamento, distinguendo oltre ai colori primari, secondari e complementari, quelli freddi e quelli caldi. Nel 1973 la pubblicazione di Carole Jackson Color me beautiful rappresentò un successo straordinario: veniva introdotto il metodo delle quattro stagioni per individuare i colori più adatti a valorizzare le tonalità naturali di una persona, attraverso l’attenta analisi cromatica di pelle, occhi e capelli. Questo sistema, ancora oggi in uso, si è evoluto ed è riconducibile a una teoria slegata dalla simbologia che fin dall’antichità attribuisce al colore un significato ben preciso, capace di produrre effetti e di influenzare la mente umana. E per l’eyewear? I colori giusti sono quelli che, posizionati davanti al viso di una persona, cioè sulla parte alta del busto, mettono in evidenza la bellezza naturale in perfetta armonia con quello che si indossa. Gli occhiali “vestono” gli occhi e davvero rappresentano l’accessorio per eccellenza con cui centrare l’obiettivo di perfetto equilibrio cromatico. Specifiche linee guida teorico pratiche supportano nella scelta della montatura il venditore, che tuttavia deve essere in grado di trasformare la consulenza in un percorso emozionale individuale. Anche la selezione delle lenti più adatte prende in considerazione tali regole, conciliandole con lo stile di

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Moda

Versace

Close up on the details di Francesca Tirozzi

Silhouette

Giorgio Armani

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Moda

Marc Jacobs

Miu Miu

Polaroid

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LED


Moda

Caroline Herrera

Fedon

Materika

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Le lenti TWICE sono l’ultima generazione di progressive a doppia superficie evoluta di Ital-lenti che, grazie alla distribuzione dei poteri su entrambe le superfici, aumentano in modo esponenziale l’acuità visiva in tutti i campi di visione e garantiscono il massimo comfort visivo. TWICE ARMONIE è la lente universale per tutti i presbiti che pretendono la migliore performance visiva: equilibrio perfetto, adattamento veloce e campi visivi ottimizzati per un migliore adattamento in ogni situazione. TWICE EASY grazie alla geometria “Soft Vision” è la lente ideale per i miopi e per nuovi portatori, che in funzione del basso gradiente sviluppato nell’area di progressione, beneficiano di un adattamento rapido ed un più naturale comfort. TWICE OFFICE è l’innovativa lente degressiva a profondità di campo a doppia superficie evoluta, progettata per il portatore più esigente che nell’utilizzo in ambienti circoscritti necessita delle massime aree di visione, spaziando dal vicino all’intermedio, soprattutto utilizzando dispositivi digitali

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L’ottico digitale

Il piano editoriale vincente per il negozio di ottica Ognuno può avere obiettivi diversi e legati a vari fattori strategici, ma le macro aree più comuni riguardano positioning, business e reputation

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er positioning, all’interno di un piano editoriale, si intende l’ambito dei contenuti pensati e realizzati per un preciso pubblico, cui si vuol comunicare la mission del centro ottico. Il posizionamento sul mercato rimane un elemento importante e lo diventa ancora di più nelle location fisiche nelle quali è presente una densità maggiore di competitor. In altre parole, bisogna essere tanto meticolosi nel posizionarsi nella testa del pubblico quanto più è presente la concorrenza. L’area business, ovvero lo sviluppo di strategie di content marketing che portino a una conversione in vendite, dipende dagli obiettivi strategici aziendali. Alcuni centri ottici saranno focalizzati sul segmento delle lenti a contatto, altri sulle soluzioni ottiche per presbiopia e altri ancora sul design delle montature. I piani di content marketing hanno regole comuni, ma per ognuna è necessario eseguire uno studio preciso sul processo di interazione fra il consumatore e il centro ottico, ossia la customer journey. Quando quest’ultima diventa chiara, sarà più facile impostare la tipologia di contenuti più funzionali a trasformare un utente

di Nico Caradonna*

in cliente e quindi a raggiungere un obiettivo di business. Infine, nel piano editoriale troviamo la reputation, ovvero le fondamenta del centro ottico da difendere e fortificare ogni giorno. Probabilmente la sfera meno considerata da molti in tema di marketing, perché spesso si valuta poco significativa la potenza delle recensioni attraverso le quali un consumatore soddisfatto può influire sulle scelte di altri. Una buona strategia di raccolta di testimonianze da parte dei propri clienti, seguita alla diffusione sui canali del centro ottico, non può mancare in un piano editoriale completo. Spesso sono le parole di chi ha già vissuto un’esperienza positiva nel negozio a convincere un nuovo utente a provare il suo primo acquisto nello stesso punto vendita. La realizzazione dei contenuti, dunque, indipendentemente dall’obiettivo, richiede un importante intervento analitico che si basa sullo studio di parole chiave e di temi riguardanti il mondo dell’ottica. Ogni argomento trovato può essere il punto di partenza per generare un flusso di lavoro sui contenuti, attraverso i quali sarà possibile raggiungere gli scopi prefissati. Per ogni tipologia di utente si può individuare un gruppo di riferimento o cluster e in base a questo strutturare una comunicazione mirata che coinvolga più canali senza perdere di vista gli obiettivi.

*Nico Caradonna è ottico e ortottista, ideatore del blog Ottico del Web e consulente di personal branding per i professionisti del settore.

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L E N T I I TA L E IA NN T EI I TA L I A N E

FILAB FILAB RESEARCH RESEARCH AND TECHNOLOGY AND TECHNOLOGY PRESENTA: PRESENTA:

T

LENTILENTI PROGRESSIVE PROGRESSIVE A TECNOLOGIA A TECNOLOGIA AVANZATA AVANZATA


L E N T I I TA L I A N E

percezione visiva senza limiti

COS’È IL GRADIENTE D’ASTIGMATISMO?

ALTO GRADIENTE DI ASTIGMATISMO (fig.1)

Il gradiente è la variazione di astigmatismo prodotto in un designo progressivo. Un alto gradiente di astigmatismo (fig.1) crea dei picchi di aberrazioni con transazioni più ravvicinate rendendo difficile al portatore l’adattarsi alla progressiva. Un basso gradiente di astigmatismo (fig.2) grazie ad ASSOLUTA®, riduce notevolmente le aberrazioni e conseguentemente la transazione risulta più morbida e regolare e non fa percepire alcuna alterazione nella visione.

BASSO GRADIENTE DI ASTIGMATISMO (fig.2)


ASSOLUTA® E LA PERCEZIONE VISIVA La sensibilità del cervello umano si basa sulla percezione dei cambiamenti intorno a noi, I nostri sensi ricevono grandi quantità di informazioni ed il nostro cervello ha la capacità di concentrarsi solo su quelli rilevanti, trascurando gli irrilevanti. Anche se il nostro angolo di visione è grande, tendenzialmente ci focalizziamo in una sola direzione, “la principale di sguardo“. Quando ci appare un oggetto improvvisamente dalla periferia di visione, il nostro cervello percepisce immediatamente la variazione di immagine e reagisce di conseguenza. Questa sensazione si avverte quando si subisce una brusca variazione di velocità in accelerazione o frenata ed il nostro cervello cerca immediatamente di adattarsi al cambiamento. (fig.3) La stessa cosa la possiamo avvertire quando il gradiente di astigmatismo è elevato in una progressiva moderna e questa brusca variazione ci crea disagio. Con ASSOLUTA® questi cambiamenti vengono percepiti in maniera morbida e naturale e la percezione visiva risulta rilassata come se si viaggiassi a velocità costante senza modifiche percettibili. (fig.4)

(fig3) progressiva moderna

(fig.4) progressiva ASSOLUTA®


ASSOLUTA® LE VALUTAZIONI

Mi sento a mio agio mentre mi muovo! Tutte le aree sono più facili da trovare Sembra di indossare una monofocale!

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Eye Marketing

Il mercato delle lac online: come contrastarlo? La soluzione non è abbassare i prezzi seguendo la tendenza dell’e-commerce, ma trasformarsi in centro di servizi per la visione

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ella nuova era post Covid le abitudini dei consumatori si sono modificate notevolmente. Se da un lato il cliente dedica maggiore attenzione a salute e igiene e, quindi, è più incentivato alla spesa per la cura e il benessere del proprio corpo, dall’altro si è consolidata la tendenza agli acquisti online, lenti a contatto comprese. Cosa possiamo fare noi professionisti della visione per distinguerci sul mercato e contrastare questo fenomeno? La mia risposta è il progetto di VisionOttica Accardi, l’insegna di famiglia, che ci ha portato a sviluppare una strategia vincente nei confronti dell’e-commerce. Da un punto di vista commerciale non si può competere con i prezzi di quest’ultimo, dove le spese di gestione sono notevolmente minori e il costo finale è inferiore rispetto

di Riccardo Accardi*

al listino dei nostri centri ottici. Decidiamo dunque di non rifornirci più dalle multinazionali di lenti a contatto? No, continuiamo ad acquistare da loro: se pensate che la lotta a internet si possa fare sul prezzo, non ne uscirete mai vincitori. Non per forza in questo mondo bisogna sempre e solo fare riferimento al business, ci sono tanti altri valori più importanti che possiamo mettere in gioco. Come la passione e la professionalità, strumenti in grado di fare la differenza in qualsiasi settore. È facile riconoscere chi svolge il proprio lavoro senza entusiasmo da chi lo vive con dedizione. La passione di certo non annulla la fatica o lo stress, ma rende tutto più sopportabile, perché ogni sacrificio è affrontato in nome di un progetto più grande, per inseguire un obiettivo stimolante. Esercitare una professione con passione significa in primis accogliere ogni il cliente con il sorriso. Internet potrà anche offrire il prezzo migliore, ma non riuscirà mai a trasmettere questo approccio e, soprattut-

*Ottico e optometrista, vincitore del VisionOttica Award 2018, responsabile marketing di VisionOttica Accardi

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Eye Marketing

e professionalità: « Passione il web non riuscirà mai a trasmettere questo approccio e a garantire una prestazione di qualità come quella di chi si prende cura del benessere visivo del cliente, accompagnandolo nella scelta migliore della lente a contatto

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to, non è in grado di garantire una prestazione di qualità come quella di chi si prende cura del benessere visivo del cliente, accompagnandolo nella scelta migliore della lente a contatto. In VisionOttica Accardi abbiamo perciò deciso di dare un valore anche economico alla prestazione professionale per qualsiasi tipologia di prima applicazione. Inoltre, abbiamo ottimizzato a due settimane e a un mese i servizi di recall post applicazione e a una settimana dalla scadenza trimestrale delle lac, soprattutto nei portatori di lenti a contatto progressive, che molto spesso sono genitori di ragazzi ametropi: attraverso l’esperienza positiva degli adulti, consigliamo ai più giovani l’utilizzo delle lac per correggere il proprio difetto refrattivo. In questa maniera, attraverso il servizio offerto al padre o alla madre facciamo capire loro, più avvezzi agli acquisti online, l’importanza della consulenza di un pro-

fessionista della visione: diventano così, attraverso il passaparola tradizionale, i nostri “influencer”, facendoci conoscere ad amici e parenti senza avere bisogno di internet. E qui sorge un dubbio. L’ottico potrebbe supporre che una volta effettuata la consulenza per la prima applicazione, il cliente avrà in mano la ricetta perfetta per effettuare successivamente un ordine di lac via web. Anche noi lo avevamo pensato. La differenza la facciamo quando l’utente riesce a comprendere e ad apprezzare che i servizi che l’ottico propone non sono disponibili online. Non fermatevi quindi solo al prezzo, andate oltre e pensate a quali ulteriori vantaggi e benefici potete offrire per rimanere il più possibile in contatto con i vostri clienti e convincerli che oggi non siete più solamente degli ottici, dei professionisti della visione, ma anche un centro di servizi.

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Contro-intuitivo

Un piano marketing efficace per il centro ottico: tre idee Oggi risulta fondamentale essere in grado di comunicare ai clienti la propria proposta unica di valore

di Paolo Valentini e Michaela Gariboldi*

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a regola aurea del marketing è saper individuare cosa rende unico un centro ottico rispetto alle esigenze dei consumatori che lo frequentano. La chiamiamo proposta unica di valore: è quell’elemento che permette di essere ricordati dai clienti. Alcuni esempi? La cordialità con cui accogliamo le persone nel punto vendita, la capacità di realizzare una consulenza mirata, soprattutto sulle lenti progressive, o di offrire sempre la soluzione migliore indipendentemente dal prezzo. Ogni imprenditore dovrebbe chiedersi quale sia la sua proposta unica di valore. Per scoprirla, si potrebbero mettere insieme le risposte a un sondaggio presso i propri utenti e

chiedere: perché mi hai scelto e perché continui a scegliermi? Idea 1: ponete attenzione al database Ogni azienda ha un database, inserito in un gestionale. Si tratta di una grande opportunità, poiché ogni contatto vale dieci volte di più di ogni nuovo cliente: ci ha già scelto e noi lo conosciamo, abbiamo le informazioni circa i suoi gusti e i suoi acquisti, abbiamo il suo numero di telefono e la sua email, probabilmente ci diamo anche del tu. Ora bisogna strutturare un piano di azione. • Preparate un messaggio di richiamo per un controllo e inviatelo ogni mese a tutti i portatori che hanno acquistato un occhiale da vista 18 mesi prima, soprattutto se progressivo. • Anticipate eventuali saldi o promozioni inviando un messaggio due volte l’anno ai clienti che spendono di più, analizzando il valore medio di spesa e la frequenza di ritorno in negozio. • Studiate due proposte commerciali l’anno che possano interessare gli utenti. Primo esempio: tutti coloro che hanno acquistato un occhiale da vista un anno fa potrebbero apprezzare l’i-

* Paolo Valentini, esperto in marketing e gestione delle risorse umane, con un focus pluriennale sul mercato ottico italiano, è titolare di I-Profile Venezia. Open Source Management opera nel mondo della consulenza aziendale. I-Profile Venezia è l’azienda franchisee di Osm per le province di Rovigo e Venezia. * Michaela Gariboldi, socia di Open Source Management, è specializzata in risorse umane e management per le Pmi italiane.

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ISTITUTO ZACCAGNINI

Dal 1977 un riferimento per il mondo della visione SONO APERTE LE ISCRIZIONI NELLE SEDI DI BOLOGNA E MILANO

La nostra mission Essere produttori di eccellenza di istruzione e formazione, presenti nel mondo della visione, integrati con il contesto scientifico economico e civile, partecipi e protagonisti attivi della vita del settore.

Il nostro impegno Consegnare al mercato del lavoro professionisti con un livello di conoscenze scientifiche e abilità pratiche pronti per inserirsi nella vita delle aziende e della professione.

Per realizzare la nostra mission potenziamo costantemente il nostro corpo insegnante con nuove professionalità, le attrezzature didattiche, i supporti agli studenti, il numero dei laboratori, le dotazioni di attrezzature oftalmiche. SCUOLA PER OTTICI Corso biennale abilitante alla professione integrato in un percorso di avviamento alla professione aperto a tutte le opzioni, attento ai valori dell’imprenditorialità, fatto di contatti con la filiera, di stage e di tirocini. CORSI DI SPECIALIZZAZIONE IN OPTOMETRIA CON CLINICHE completano la formazione professionale dei corsi di ottica. Sono realizzati a Bologna, Milano, Torino e Venezia sia a tempo pieno, sia a tempo parziale per coniugare studio e lavoro. MASTER E CORSI DI ALTA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN OPTOMETRIA E CONTATTOLOGIA assecondano la crescita professionale di chi opera in un contesto sempre più complesso. CONGRESSO INTERDISCIPLINARE giunto alla XXIII edizione è sintesi della nostra mission e delle nostre attività.

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Contro-intuitivo

dea di averne un altro con lenti vista sole. Secondo esempio: chi ha acquistato un modello da sole due anni fa, potrebbe essere felice di comprarne uno della nuova collezione.

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Con il ritorno alla normalità invitiamo di nuovo i clienti in negozio: le montature sono belle da vedere e da provare e le aziende disponibili a offrire supporto con il campionario di prodotti, gadget o idee di marketing per i clienti consolidati e potenziali del territorio

Idea 2: studiate campagne in collaborazione con le aziende partner Ogni centro ottico ha dei partner commerciali sia nell’oftalmica sia nelle montature vista e sole. Le imprese fornitrici sono strutturate con uffici marketing e dispongono di strumenti di qualità per supportare i negozi a contattare clienti consolidati e potenziali e di interessanti attività di comunicazione. • Chiamatele e concordate con loro una campagna che utilizzi i canali sms, social e web: le aziende possono aiutarvi anche nella valorizzazione dell’immagine del vostro centro ottico su mezzi locali (tv, radio, giornali o affissioni). • Elaborate un calendario in programma nell’anno: sarebbe utile realizzare una campagna a trimestre, con lo stesso partner o anche con uno diverso ogni tre mesi. • Ideate un coupon o un sistema per misurare i ritorni e quanti utenti nuovi avete acquisito grazie a queste iniziative. Alcuni esempi di queste attività sono la secon-

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da coppia di lenti oftalmiche, i trattamenti, la colorazione delle lenti da vista, il fotocromatico, il nuovo modello di una collezione eyewear. Idea 3: festeggiate con un evento, mostrate le nuove collezioni Ora che stiamo tornando alla normalità rispetto all’emergenza sanitaria, invitiamo di nuovo i clienti in negozio per festeggiare: abbiamo molto da dire e raccontare soprattutto in termini di linee di occhiali. Le montature sono belle da vedere e da provare e le aziende fornitrici risultano disponibili a garantirvi supporto, con il campionario di prodotti, gadget o idee interessanti per il marketing che coinvolgano il vostro database e i potenziali consumatori del territorio. Potreste redigere anche in questo caso un piano che preveda due o tre eventi l’anno.

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Attualità

Stereoacuità: come valutarla anche con una app di Silvio Maffioletti Docente Università degli Studi di Torino e Irsoo

Un articolo scientifico di un gruppo di ricercatori italiani, recentemente pubblicato sul Graefe’s Archive for Clinical and Experimental Ophthalmology, pone a confronto diverse possibilità di verifica in soggetti giovanissimi della stereopsi, una delle capacità cruciali per la percezione e per l’azione

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uando la visione binoculare viene precocemente alterata per varie cause come lo strabismo, l’anisometropia oppure patologie monoculari, la stereopsi risulta ridotta o addirittura assente. Peraltro la presenza di una normale stereopsi, insieme a un’acuità visiva adeguata, è un fattore rilevante nel controllo dei bambini durante gli screening visivi scolastici. Nelle varie ricerche la stereopsi o stereoacuità è stata verificata principalmente utilizzando test cartacei, con l’utilizzo di filtri anaglifici o polarizzati. Recentemente si è affermato l’uso di test stereoscopici presentati mediante smartphone, che evidenziano vari vantaggi come l’immediata disponibilità, la facilità d’uso e la riproducibilità. In questo studio gli autori, Silvia Bonfanti, Angelo Gargantini, Gabriele Esposito, Alessio Facchin, Marta e Silvio Maffioletti, hanno comparato la stereoacuità misurata mediante una App Sat (Stereo Acuity Test), realizzata e messa a punto da Bonfanti e Gargantini del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Bergamo, con i risultati raccolti attraverso altri due stereotest anaglifici rosso-verdi, il Tno Test e il Weiss Mkw Test. A tale scopo un gruppo di 497 bambini (272 maschi e 225 femmine), di età compresa tra i 6 e gli 11 anni,

è stato esaminato usando differenti test di quantificazione della stereoacuità da vicino: il Tno Test, il Weiss Test Mkw e la nuova Stereoacuity Test App. Nel corso delle sedute di screening, oltre alla stereoacuità, sono stati rilevati altri parametri visivi, come il potere delle lenti abitualmente portate, l’acuità visiva monoculare e binoculare a distanza e da vicino, la verifica oggettiva della condizione refrattiva, il punto prossimo di convergenza e il cover test lontano e vicino. Nella analisi della stereoacuità, il primo test mostrato ai piccoli è stato il Lang I, un cartoncino con una presentazione pantografica di punti, la cui superficie è rivestita da una lamina di lenti cilindriche, grazie alla quale, senza bisogno di occhiali, ogni occhio percepisce un’immagine lievemente diversa. Se il risultato era positivo, si continuava con gli altri test; in caso contrario, la verifica della stereoacuità veniva interrotta. I bambini sono stati analizzati in un ambiente tranquillo, ben illuminato, grazie a un’illuminazione uniforme di 350-400 lux, e la sequenza dei test proposti da ogni operatore era randomizzata. Tutti gli stereotest, compresa l’App Sat, sono stati posizionati a distanza prossimale su un leggio inclinato di 20°, realizzando così la perpendicolarità tra gli assi visivi e i test stessi. Il Tno è un test cartaceo commercializzato dal 1972

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Attualità

gy

Graefe’s Archive for Clinical and Experimental Ophthalmology

s composed understand her boards s a random They were The direcbe in one of sensitivity f stereopsis

n stereotest ys boxes of cle, and the he measur-

I risultati mediresults dei treof test stereopsi nel gruppo bambini Fig. 3 Mean thedithree stereopsis tests indithe group of chilesaminati. I valoriThresholds di stereoacuità sono espressi scala logaritmica dren examined. are represented in the in log10 arcsec scale

In order to show the agreement between tests, three Bland–Altman plots were traced, and limits of agreement passi con difficoltà crescente e al termine si trova il (LoA) calculated. Results show that the LoA between TNO riassunto delle risposte corrette ed errate con la riand Weiss was 0.28, between Weiss and App was 0.36, and spettiva stereoscopica misurata betweenacutezza App and TNO was 0.34. Data are plottedininsecondi Fig. 4. d’arco e conform il tempo di risposta. Viene con Another of comparison between tests eseguito could be perl’occhialino anaglifico rosso-verde e prevede l’utilizformed taking into consideration the correlation between zoresults di una soglia adattiva between per la misurazione. [18]. ICC correlation tests shows a moderate correlation ICC = evidenziato, 0.532 (0.48–0.58), < 0.0001. Single I risultati hanno nelpcampione, unacormerelation between tests showed even moderate correlations: dia di stereoacuità di 69 secondi d’arco per il Tno between TNO and d’arco Weiss ICC p < Test 0.0001; Test, 57,7 secondi per=il0.58 Weiss e dibetween 51,1 seWeiss and SAT 0.49 p < 0.0001; and between SAT and TNO condi d’arco per l’App Sat. Si tratta di risultati che ICC = 0.53 p < 0.0001.

s study is an ph technolthe images perform the o carry out screen are some dots and some to ens and one nts are seen nts are seen s the operatest 1di Stereoacuity stereoacuitàTest conwith la tecnologia dei filtri anaglifici of anaglyph Il Fig. anaglyph technology e lenses are

image set letters, and he eye from ows setting e Fig. 2) if

f what the chooses a random dot what it sees ses another application d version of ertain level

gle.com/store/

evidenziano una minima differenza, che è statisticamente significativa ma clinicamente irrilevante: i tre strumenti di misura consentono di ottenere un valore Discussion di stereoacuità simile, con differenze lievi tra uno e l’altro, che però vanno considerate riferendosi vaThe aim of this study is to describe and compare the newaapp lori normativi specifici del test utilizzato. SAT with two standard “paper” red/green anaglyph tests like and la Weiss stereotests. misurata con test di stereopInTNO sintesi, stereoacuità si globale evidenzia come la valutazione più accurata sia espressa dalla Stereoacuity Test App. Tuttavia la significatività clinica di tale differenza appare minima, poco rilevante. Si è comunque evidenziato con chiarezza come il test digitale sia maggiormente gradito e stimolante per i bambini, grazie all’efficacia nei loro confronti resa possibile dai sistemi digitali oggi ampiamente diffusi.

e ideato dall’olandese Institute for Perception, che utilizza disegni a stimoli casual, cioè immagini simili presentate ai due occhi separatamente e costituite da puntini distribuiti in modo apparentemente casuale, e un occhiale a colori complementari rosso e verde: se le immagini sono fuse binocularmente, si ha la percezione del rilievo. Il Weiss Mkw Test presenta, invece, diversi riquadri di difficoltà crescente, in cui il soggetto in esame deve individuare quale dei quattro cerchi appare in rilievo rispetto agli altri. L’App Sat, infine, è stata sviluppata per smartphone Android dalla Facoltà di Ingegneria Informatica dell’Università degli Studi di Bergamo. L’applicazione permette di svolgere il test per la stereoacuità mediante randot-dots anaglifico: il test è suddiviso in

Le immagini sono tratte dall’articolo Evaluation of stereoacuity with a digital mobile application, pubblicato nell’aprile scorso sul Graefe’s Archive for Clinical and Experimental Ophthalmology Fig. 4 Bland–Altman plot that shows the agreement between tests

Fig. 2 SAT settings

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First of a ance by the 45/60 s), sh istics of tod performing Results s different re cant differen staircase pro ing in a mor permitted u ing, all thes acuity thres instrument. It is impo opsis with r ferent from like Titmus presents mo directly wit ful to detect However is similar, a all tests. Co revealed diff values and s Another availability the applicat with high-re glasses. Oth presentation As previ children tha the applicat amblyopia specificity ability of th together wi


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Sistema di videocentratura Filab TutorVISION 6 Il sistema di videocentratura TutorVISION 6 si basa su un totem sviluppato e realizzato interamente in Italia da TutorNET. Il totem, alto 200 cm, è posizionato normalmente a terra. Se l’installazione lo richiede, è possibile separare la base dalla parte operativa superiore e montare quest’ultima in una nicchia predisposta, a parete o su banco. Il software TutorVISION viene installato su uno o più PC presenti in negozio e il collegamento con il totem avviene tramite rete locale o via WiFi. Il posizionamento in verticale della telecamera è elettrico e viene comandato via software. Per effettuare la centratura il software scatta una foto frontale e una con la testa ruotata lateralmente di 20°/30°. Il software, che riconosce in automatico marcatori, viso e occhi, rileva tutti i parametri necessari per realizzare occhiali sia monofocali sia progressivi individualizzati di ultima generazione. Le caratteristiche salienti del sistema sono: • la versatilità di installazione (totem posizionato a terra, a parete o su banco); • tutte le centrature vengono salvate in un database locale, in modo da agevolare le procedure e consentire una consultazione successiva del lavoro effettuato; • il salvataggio dei dati rilevati nei CRM TutorNET e Focus; • puntatore laser per facilitare il posizionamento del cliente di fronte al totem; • la velocità con cui otteniamo le misurazioni: in pochi secondi è possibile ottenere il risultato finale; • l’abbinamento con ZerO, il dispositivo brevettato da TutorNET per il rilevamento reale della corretta postura naturale del cliente. La postura, in questo modo, non è stimata e non è condizionata dall’ottico o dal posizionamento di fronte alla telecamera.

Totem TutorVISION 6

Dispositivo ZerO

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Totem TutorVISION 6 Altezza / larghezza / profondità

200 x 22 x 12 (cm). Base 34 x 30 (cm)

Peso dello strumento

16 kg

Escursione telecamera

Da 110 cm a 190 cm

Statura del cliente corrispondente

Da 110 cm a 210 cm

Distanza di utilizzo dal totem

90 / 110 cm. Puntatore laser suggerisce posizione

Tipo di telecamera

Digitale da ad alta risoluzione

Flash

Si, comandato dallo scatto foto

Collegamento

Rete locale LAN e WiFi

CONTROLLO POSTURA Postura cliente

Foto rilevate in piedi, assolutamente naturale utilizzando ZerO (opzionale)

Correzione errori rotazione

Possibile disattivare la correzione automatica, in caso di rotazione testa cronica

MISURAZIONE Distanza Interpupillare (dx,sx e totale) Altezze di montaggio (dx e sx) Angolo pantoscopico Distanza apice corneale / lente Distanza centro di rotazione oculare / lente

Parametri misurati

Angolo di avvolgimento Diametro minimo lente monofocale Diametro minimo lente progressiva Diametri lenti rilevabili con lente tonda o ellittica Dimensione box lente

Rilevamento distanze da vicino

Possibile utilizzando accessorio opzionale con cui si possono rilevare le distanze reali da vicino e la distanza di lettura

Automatismi software

Riconoscimento marcatori regolo, occhi, viso

Interfaccia CRM

Centrature rilevate vengono esportare verso TutorNET / Focus 2000. Il formato dati è XML Simulazione spessore lenti Supporto marketing EYETutor: trattamenti lenti, spiegazione lenti progressive, difetti visivi, caratteristiche lenti

Altre funzionalità software

Scelta occhiale mediante serie di foto del cliente Simulazione sulla foto del cliente di diverse soluzioni oftalmiche, a livello tecnico ed estetico

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LENTI A POTERE VARIABILE Dalla refrazione alla consegna dell’occhiale

LENTI A POTERE Silvano Abati, Matteo Fusi, Giuseppe MiglioriVARIABILE

Dalla refrazione alla consegna dell’occhiale

Silvano Abati, Matteo Fusi, Giuseppe Migliori NOVITÀ EDITORIALE

NOVITÀ EDITORIALE Presentazione Nel settore della compensazione della presbiopia con ausili ottici, le lenti che più riescono a rendere la visione del presbite vicina a quella del non presbite sono sicuramente le lenti progressive (L.P.). In queste lavoro, senza entrare in tecnicismi, dopo aver illustrato nella prima parte le tecniche per una corretta refrazione per lontano e la corretta determinazione dell’addizione, verrà fornita nel secondo capitolo una descrizione delle L.P. costruite con parametri standardizzati e previste per un uso generico definite solitamente come “L.P. standard a porto abituale”. Verranno poi illustrate le limitazioni di questa tipologia di L.P. e come queste possano essere generalmente superate utilizzando L.P. personalizzate (individuali). Di queste, oltre a fornire le indicazioni basilari necessarie a comprenderne l’uso, verranno illustrati i vantaggi e i casi in cui diventa pressoché indispensabile il loro utilizzo. Nella terza parte, vengono illustrate le tipologie di lenti per attività specifiche, definite “indoor” o per vicino-intermedio, ne vengono descritte le caratteristiche e le peculiarità fornendo indicazioni per ottimizzarne l’uso. Nell’ultima parte vengono illustrate le metodiche per il rilevamento manuale e computerizzato dei parametri necessari per un corretto montaggio ed i controlli da eseguire a lenti approntate. La trattazione si conclude illustrando una serie di accorgimenti e indicazioni per il portatore da mettere in atto alla consegna dell’ausilio. Redazione: Via Petitti 16 – 20149 Milano

Redazione: Via Petitti 16 – 20149 Milano

Sede operativa: − Regione Rivelle– 7/F 14050 Moasca (AT) - Tel. 0141 1706694 – Fax 0141 856013 Sede operativa: FGE srl − Regione Rivelle 7/F − 14050 Moasca (AT)FGE - Tel.srl0141 1706694 Fax−0141 856013 e-mail: info@fgeditore.it − www.fgeditore.it e-mail: info@fgeditore.it − www.fgeditore.it

Redazione: Strada 4 Milano Fiori, Palazzo Q7 – 20089 Rozzano (MI) Sede opertiva: FGE srl − Regione Rivelle 7/F − 14050 Moasca (AT) – Tel. 0141 1706694 – Fax 0141 856013 e-mail: info@fgeditore.it − www.fgeditore.it


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Sistema di videocentratura Hoya visuReal Master Il nuovo videocentratore digitale di Hoya, visuReal Master, unisce estetica e precisione. Grazie al design minimale, alle dimensioni contenute, alla sottigliezza dello specchio e alla tecnologia completamente nascosta, visuReal Master si integra in modo naturale e armonioso in qualsiasi centro ottico rispettandone lo stile. I clienti finali vedranno un elegante specchio, un complemento del tutto normale all’interno del punto vendita. La tecnologia nascosta comprende sei telecamere poste verticalmente in linea, un computer di dimensioni ridotte e un sistema di intelligenza artificiale che rileva la posizione degli occhi e permette di ottenere misurazioni precise con un processo semplice e automatico.

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Mentre i clienti si guardano allo specchio con la montatura scelta assumendo una postura naturale, senza l’ausilio di un supporto di centratura, visuReal Master rileva la posizione degli occhi, seleziona due delle sei telecamere che utilizza per scattare contemporaneamente due fotografie rilevando e determinando tutti i parametri necessari per la personalizzazione delle lenti. Il processo di acquisizione delle immagini ed elaborazione dei risultati viene gestito con l’applicazione dedicata installata su un iPad fornito in dotazione. L’applicazione è intuitiva e facile da usare. I parametri rilevati sono: • Calibro (valore A e B). • Ponte (DBL). • Angolo di avvolgimento (FFFA). • Distanza pupillare (DP). • Distanza pupillare monoculare (DPM). • Distanza apice corneale-lente (DAL). • Angolo pantoscopico (AP). • Altezza di montaggio. I clienti con alte ametropie sono guidati da una luce led che determina il punto di fissazione denominato Eye Catcher.

Processo di misurazione Il cliente si posiziona di fronte allo specchio, con la sua postura naturale e indossando la montatura scelta, alla distanza di circa 80 cm, fissando la propria immagine riflessa nello specchio. VisuReal Master non richiede l’utilizzo di alcun supporto per la centratura che possa influenzare la calzata della montatura e la postura stessa. Si avvia il processo con l’iPad in dotazione, il sistema determina quali telecamere usare e, se viene scelto di utilizzare il punto di fissazione Eye Catcher, attiva il segnale luminoso che si posiziona all’altezza degli occhi del cliente. A seconda del metodo scelto, al cliente finale viene richiesto di guardare il centro del ponte della montatura indossata o di fissare il segnale luminoso. Con un solo tap su iPad si attiva il flash e si esegue lo scatto. Vengono catturate due immagini frontali che vengono trasferite all’iPad per l’elaborazione dei risultati. Tali risultati possono essere trasferiti automaticamente al sistema di ordine delle lenti HoyaiLog, ai sistemi Hoya di consulenza alla vendita e personalizzazione delle lenti (iDentifier) oppure possono essere inviati tramite e-mail all’indirizzo del centro ottico.

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VisuReal Master Altezza 65 cm DIMENSIONI

Larghezza 22 cm Profondità 3,5 cm

PESO

3 Kg Superficie esterna a specchio 2 strisce laterali di luci LED => 2 flash 1 striscia centrale di LED => Eye Catcher Interruttore On/Off con sensore magnetico

CARATTERISTICHE TECNICHE

Impostazione per destrorsi o sinistrorsi 6 telecamere integrate, poste centralmente e allineate verticalmente Risoluzione: 8MP [Ultra HD] Pronto all’uso in 45 Secondi Durata della misurazione: 22 Secondi Distanza di scatto 70-80 cm tra viso e specchio Rilevamento automatico dell’altezza degli occhi dell’esaminato

MODO D’USO E FUNZIONALITÀ DEL SISTEMA

Scelta tra 2 sistemi di fissazione: – Eye Catcher – Centro del ponte della montatura indossata Con un unico scatto frontale vengono acquisite 2 immagini Misurazione e rilevazione dei parametri senza l’utilizzo di un supporto di centratura A scatto eseguito, il software rileva automaticamente la posizione delle pupille e della montatura posizionando delle mire che facilitano l’acquisizione dei parametri Range di altezza degli occhi dell’esaminato 135-200 cm (può variare a seconda dell’altezza alla quale è installato)

CONNESSIONE

MODALITÀ DI INSTALLAZIONE

Connessione wireless con l’iPad Connessione Peer-to-Peer (senza internet) o integrata con la rete Wi-Fi del negozio Fissaggio a muro Possibilità di installazione su totem dedicato da banco o da terra Distanza pupillare Distanze pupillari monoculari OD - OS

PARAMETRI MISURATI

Altezza di montaggio monoculare: – centro pupilla – centro di rotazione dell’occhio Inclinazione pantoscopica occhiale indossato Distanza apice corneale lente Angolo di avvolgimento (FFFA) Dati della montatura con sistema boxing

CORREZIONI INTRODOTTE DAL SISTEMA

Correzione automatica della convergenza dovuta alla di-stanza di acquisizione di 80cm, nel caso di utilizzo di Eye Catcher, o di 160 cm, nel caso il cliente si guardi allo specchio. Correzione automatica della rotazione della testa (con possibilità di disattivare tale opzione)

TRASFERIMENTO DIGITALE DEI DATI

Trasmissione digitale dei parametri rilevati al sistema di ordine delle lenti HoyaiLog e ai sistemi Hoya di consulenza alla vendita e personalizzazione delle lenti (Identifier) Sistema visuReal Master (unità di misurazione)

CARATTERISTICHE DELLA FORNITURA

iPad WI-Fi + cell (unità di controllo) Documentazione tecnica “Industria 4.0” Certificazione di interconnessione nel Centro Ottico (per garantire la corrispondenza ai requisiti “Industria 4.0”)

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Il centro di produzione di lenti di ricetta di Milano dell’azienda oftalmica è stato oggetto di recenti aggiornamenti che vanno a consolidarne il reparto di costruzione Dalla progettazione e sviluppo della prima progressiva free form Aurora Clear By Divel Italia, i laboratori di Milano si sono progressivamente aggiornati e dotati dei più sofisticati macchinari. In seguito allo studio e alla ricerca di dispositivi innovativi si è giunti alla progettazione dell’ultima nata di casa Divel, la progressiva Aliena: costruita grazie a un software di ultima generazione, permette di lavorare su punti sempre più piccoli della superficie della lente, diminuendo visibilmente le aberrazioni e garantendo una visione ancora più performante.

Divel Italia, un laboratorio sempre più sofisticato

Ma quali sono gli step necessari per la costruzione di una lente di ricetta? BLOCCAGGIO - Il semifinito della lente, minerale o plastico, viene prelevato dal magazzino e inserito in un apposito macchinario con una pellicola protettiva che permette di farla aderire al supporto che poi andrà inserito nel generatore. Nella prima linea Divel il bloccaggio era fatto in buona parte a mano dall’operatore, adesso è diventato semiautomatico e consente di eseguire questa operazione in pochissimi secondi. GENERAZIONE - È uno degli aspetti più importanti durante la costruzione della lente. In questa fase viene realizzato lo spessore della lente stessa e quindi il potere prescritto. Sul macchinario del generatore vengono caricati i software, studiati e progettati nei laboratori di Milano di Divel Italia per il design della lente. Il nuovo impianto ha diminuito le tempistiche permettendo la generazione di una lente in appena un minuto. LUCIDATURA - Rappresenta il terzo step. Attraverso questo processo la lente viene lucidata e ottiene un’ottimizzazione della trasparenza. È un passaggio molto importante per far sì che i trattamenti successivi aderiscano bene. SBLOCCAGGIO - Un macchinario sgancia la lente dal supporto. Durante questa fase, viene sciacquata con acqua e detergenti, per eliminare qualsiasi traccia di sporco e per prepararla a ricevere i trattamenti.

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HARD COATING - È il principale trattamento che viene applicato sulla lente: serve a indurirla e quindi a conferirle resistenza ai graffi e durabilità. Viene applicato attraverso deeping, ossia immergendo le lenti in vasche che contengono speciali lacche indurenti con differenti indici di rifrazione, oppure attraverso spin, sistema all’interno del quale la vernice indurente viene applicata attraverso una rotazione. AR - I trattamenti applicati sulla lente sono fondamentali per garantirle diverse caratteristiche che si aggiungono all’indurimento e alla resistenza ai graffi conferiti dall’hard coating: • antiriflesso; • resistenza alla polvere; • resistenza allo sporco e ai liquidi. Durante la fase AR eseguita con tecnica alto-vuoto, tutte le lenti vengono disposte in una campana e inserite in un apposito macchinario dentro il quale sono disciolti, tramite evaporazione, i vari cristalli dei trattamenti. In questa fase vengono realizzati trattamenti come il PERFORMANCE o il nuovissimo PERFORMANCE PLUS di Divel Italia, che vanta uno strato oleofobico in più in grado di conferire alla lente una extra resistenza ai liquidi, allo sporco e all’unto. MARCATURA - Durante questa fase finale le lenti vengono marcate e successivamente passano al controllo qualità. Le marcature sono utili all’ottico per centrare la lente all’interno della montatura, al fine di ottimizzare tutte le zone di visione. CONTROLLO QUALITÀ - Al termine della lavorazione l’operatore controlla, attraverso l’ausilio di uno specifico macchinario, la corretta costruzione del potere, eventuali sbavature del trattamento o graffi. La lente è così pronta per essere inviata all’ottico. PACKAGING - Dopo avere inserito le lenti nelle apposite bustine, corredate di scatola e card di garanzia, la lente viene spedita alle filiali di Divel Italia o agli ottici partner. Nel laboratorio Divel di Milano vengono anche realizzate le lenti vista sole, FOTOCHROMA, SPEEDY, FOTOCOLOR o POLARIZZATE, che possono essere prodotte in versione monofocale o progressiva.

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TWICE EASY – La progressiva a doppia superficie evoluta e basso gradiente per i portatori miopi Con la recente presentazione del Catalogo Prodotti 2021, Ital-Lenti ha introdotto una nuova lente progressiva di grande attualità, in relazione all’incremento della miopia indotta dai moderni stili di vita. TWICE EASY è una progressiva personalizzata che rientra nella famiglia delle lenti a doppia geometria evoluta ed è stata specificamente sviluppata da ItalLenti per i portatori miopi, offrendo un’esperienza e una libertà di visione superiori grazie al basso gradiente della zona di progressione. LA VISIONE OTTIMIZZATA PER I MIOPI: LA SENSIBILITÀ AL CONTRASTO È la capacità di discriminare le differenze di illuminazione tra aree adiacenti e rappresenta il contrasto più basso che il sistema visivo è in grado di rilevare. La sensibilità al contrasto non è determinata dall’acuità visiva: quest’ultima è, infatti, una misura della quantità, ma non della qualità della visione. Pertanto può risultare limitata anche nei soggetti con un buon visus. La sensibilità al contrasto varia da persona a persona e sono molti i fattori che la influenzano. Uno di questi è l’errore di rifrazione del portatore. È stato scientificamente accertato che i miopi presentano una sensibilità al contrasto inferiore rispetto a un occhio emmetrope. In condizioni di basso contrasto, la visione di un miope è generalmente più compromessa di quella di un ipermetrope o di un emmetrope. In una lente progressiva uno dei fattori che più influisce sulla sensibilità al contrasto di chi lo indossa è il gradiente, che determina come l’astigmatismo laterale cresce sulla superficie della lente. LA METODOLOGIA DI CALCOLO “DIGITAL RAY CONTROL 3D” Grazie alla nuova metodologia di calcolo di Ital-Lenti Digital Ray Control 3D il gradiente della lente è controllato, riducendo al minimo la sua velocità di crescita su entrambi i lati del corridoio fino all’area periferica della lente stessa. Un gradiente basso assicura una ridotta variazione dell’astigmatismo indesiderato e una transizione più morbida e regolare tra i campi. Ciò consente al portatore di godere di una visione più confortevole con una riduzione minima della sensibilità al contrasto. EXTRA “MORBIDEZZA” GRAZIE ALLA PROGRESSIONE “SOFT VISION” Attraverso tale metodo di calcolo, TWICE EASY presenta un design soft, a basso gradiente, impareggiabile rispetto a una progressiva standard. TWICE EASY, in funzione della geometria sviluppata su entrambe le superfici, garantisce, inoltre, un effetto ondeggiamento (swim effect) minimo, quasi impercettibile. Tutte queste caratteristiche racchiuse in un unico prodotto offrono al portatore una visione più confortevole, una transizione più facile tra le differenti aree di visualizzazione e un adattamento praticamente immediato. VISIONE INTERMEDIA SENZA COMPROMESSI IN UNA LENTE PROGRESSIVA Il campo visivo intermedio è sempre stato l’area più compromessa in una lente progressiva. Il teorema di Minkwitz mostra che, nelle aree vicine al corridoio, la distorsione sarà sempre proporzionale alla variazione di potere resa necessaria dal valore dell’addizione e dalla lunghezza del corridoio stesso. Grazie al suo gradiente unico, TWICE EASY allontana il massimo livello di distorsione verso la periferia della lente. Ciò offre a chi lo indossa una sensazione di ampiezza di visione nel campo intermedio. Nello stesso punto della lente TWICE EASY ha il 50% in meno di distorsione rispetto a una progressiva digitale free-form standard. Ciò si traduce in un minore ondeggiamento e una maggiore stabilità dell’immagine.

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LENTI PERSONALIZZATE IN FUNZIONE DEI PARAMETRI POSTURALI Anche le nuove progressive TWICE EASY possono essere personalizzate in funzione dei parametri posturali del portatore e dell’occhiale prescelto, in relazione a semidistanza interpupillare, angolo pantoscopico, angolo di avvolgimento, distanza apice corneale, distanza di lettura e boxing della montatura. Tenere conto di questi valori, qualora vengano rilevati dei dati differenti dai valori standard, è molto importante per garantire l’ottimizzazione ideale della lente e per fornire una qualità di visione superiore e una maggiore soddisfazione del portatore. SODDISFAZIONE DELL’UTENTE PROVA DI UTILIZZO Per valutare la soddisfazione soggettiva fornita dal design TWICE EASY, Ital-Lenti ha condotto una serie di test su portatori con il metodo del doppio cieco. Ai partecipanti è stato chiesto di utilizzare sia TWICE EASY sia lenti con un design concorrente disponibile sul mercato caratterizzato da una mappa di distribuzione del potere standard. L’esperienza del soggetto è stata analizzata chiedendone le prime impressioni e dopo 7 giorni. PRIME IMPRESSIONI Le prime impressioni sono state raccolte durante l’esecuzione di varie attività a diverse distanze di lavoro attraverso la simulazione di azioni quotidiane: leggere un giornale, lavorare al computer, utilizzare un tablet e uno smartphone, camminare in una strada trafficata. Ai portatori è stato chiesto di valutare le loro prestazioni visive per ciascuna attività in una scala da 1 a 5 e successivamente di analizzare nel complesso le prime impressioni. I risultati hanno mostrato che le nuove lenti TWICE EASY forniscono tassi di soddisfazione più elevati per distanze sia per lontano sia ravvicinate e intermedie, migliorando la soddisfazione generale di chi le indossa. ADATTAMENTO DOPO 7 GIORNI Ai partecipanti è stato, inoltre, chiesto di utilizzare entrambi gli occhiali durante le attività quotidiane di routine nel loro ambiente abituale per 7 giorni e di valutare la loro soddisfazione generale da 1 a 5 per le diverse distanze e attività. I risultati di questo studio hanno dimostrato che i benefici delle lenti TWICE EASY rilevati inizialmente sono stati mantenuti anche dopo un periodo prolungato di utilizzo. I tassi di soddisfazione erano migliori per le TWICE EASY, principalmente in funzione di una migliore visione da vicino, un migliore comfort e una maggiore soddisfazione per l’utilizzo di dispositivi elettronici. I risultati hanno mostrato che la maggior parte dei portatori preferiva le lenti TWICE EASY per uso generale per la visione da lontano, intermedia e da vicino e per l’utilizzo di dispositivi elettronici. CONCLUSIONI La sensibilità al contrasto è un fattore determinante per ottenere una qualità visiva ottimale. Il suo mantenimento è ancora più cruciale per i soggetti miopi, poiché molto più sensibili di emmetropi o ipermetropi. Grazie alla metodologia di calcolo Digital Ray Control 3D, il gradiente della lente in TWICE EASY è controllato per mantenere una sensibilità al contrasto ottimale per il comfort visivo in una lente progressiva. I dati ottenuti dai test di utilizzo confermano che i portatori miopi hanno notato un aumento del campo visivo del 24% nella visione a distanza in condizioni di basso contrasto. Rispetto a lenti top di gamma comparate sul mercato, TWICE EASY ha ottenuto punteggi più alti in tutti gli aspetti, rendendola un’alternativa perfetta per garantire comfort visivo e un’esperienza visiva unica. Le lenti TWICE EASY sono realizzabili in tutti i materiali organici previsti dalla produzione Ital-lenti: gli indici da 1.5 a 1.74 sia nella versione bianca sia fotocromatica Transitions Gen8 e Transitions Xtractive, compresi i materiali Trilogy 1.53, le lenti polarizzate e non ultima la gamma dei materiali UVTECH a protezione dalla luce blu nociva e dalle radiazioni UV negli indici 1.6-1.67, oltre al nuovo indice 1.74.

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Filab: con Assoluta svolta verso il green a cura della redazione

Parte a livello nazionale il progetto dell’azienda oftalmica focalizzato sulla nuova progressiva: aderendovi, i centri ottici partner potranno utilizzare un’auto elettrica come metodo di comunicazione mobile e pubblicizzare così la propria attività

L

’iniziativa green ha l’obiettivo di «ottimizzare la partnership con i clienti, favorendo un mix di servizi che vadano ben oltre la tradizionale relazione di collaborazione fra azienda e centro ottico, poiché la difesa del nostro mercato dipende fondamentalmente dalla costruzione di rapporti solidi con l’imprenditore - dice Stefano Cazzola, direttore commerciale di Filab - Oggi più che mai dobbiamo investire risorse, oltre che nello sviluppo di tecnologie, anche nella condivisione di nuove tipologie di comunicazione per aiutare il nostro partner a creare curiosità, informazione e valore intorno al suo punto vendita».

Nasce da questi presupposti l’opportunità offerta ai clienti di utilizzare una Smart elettrica, per dare un’impronta green all’intero progetto. «La nostra agenzia di marketing ha seguito in maniera scrupolosa l’iniziativa, realizzando una serie di personalizzazioni a seconda del tema che l’imprenditore ottico vuole comunicare, cercando di trasferire le caratteristiche di Assoluta con un messaggio e una grafica in grado di incuriosire e attrarre il consumatore finale - conclude Cazzola - La flotta di Smart comprende un centinaio di auto che saranno date in dotazione a nostri partner selezionati per 25 mesi: circoleranno in tutta Italia per comunicare a livello nazionale l’immagine di Filab».

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Lanciato di recente sul mercato, il nuovo trattamento antiriflesso DuraVision AntiVirus Platinum UV è frutto di cinque anni di ricerca e sviluppo

U

na carica batterica molto elevata è presente sulla superficie esterna della lente, in quantità anche maggiore rispetto a naselli e terminali: è quanto emerso dagli studi condotti da Zeiss in collaborazione con il centro di Precision Medicine dell’università tedesca di Furtwangen. «Fino al 64% dei batteri individuati, appartenenti a oltre cinquemila tipologie, è costituito da potenziali patogeni - spiega Fabio Briganti, product manager lenses di Carl Zeiss Vision Italia - Sui virus l’analisi dettagliata relativamente a quantità e varietà è ancora in corso, ma è facile ipotizzare che la carica sia altrettanto significativa». La soluzione studiata da Zeiss per offrire un prodotto in grado di garantire alla lente una maggiore igiene e una protezione da tali contaminazioni si basa su un elemento, l’argento, noto da secoli per la sua azione antimicrobica e inserito in molti prodotti in commercio negli ultimi anni, grazie all’evoluzione delle modalità impiegate per la sua deposizione nei vari materiali. «Abbiamo integrato negli strati più esterni del trattamento antiriflesso delle nanoparticelle d’argento attraverso un processo di deposizione sottovuoto ad alta temperatura che è in fase di brevetto - illustra il manager Queste funzionano da riserve per gli ioni d’argento positivi che migrano verso la superficie esterna della lente, dove si attivano i meccanismi di interazione con la carica microbica: è un movimento costante, che dura per tutto il tempo di vita della lente, come è

stato evidenziato ripetendo gli specifici test dopo oltre 6.400 cicli di pulizia. Ciò significa che se una persona detergesse il suo occhiale una volta al giorno, la capacità antibatterica o antivirale del trattamento durerebbe 6.400 giorni e comunque più di 4 anni anche se efFabio Briganti, product manager lenses di Carl Zeiss Vision Italia fettuasse questa operazione più volte nelle 24 ore. Pertanto, a meno che non venga eliminato per abrasione o per l’azione di qualche elemento chimico, lo strato dell’antiriflesso mantiene tale caratteristica inalterata». A oggi, il trattamento può essere applicato sulle lenti Zeiss negli indici da 1.5 a 1.67 bianche, vista sole e fotocromatiche, sulle categorie più diffuse e vendute in termini di volumi ma, come spiega il professionista, le possibilità si amplieranno con il nuovo listino che sarà lanciato nella primavera 2022. Per confermare l’efficacia antimicrobica di DuraVision AntiVirus Platinum UV e il claim “elimina il 99,9% di virus e batteri”, sono stati condotti numerosi test in Europa, Nord America e Cina da parte di enti terzi, nel rispetto delle più recenti normative ISO, specifi-

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LE LENTI MULTIFOCALI

Presente e futuro dell’Ottica Oftalm LE LENTI MULTIFOCALIGianmario Reverdy Presente e futuro dell’Ottica Oftalmica Gianmario Reverdy

Presentazione Il panorama di incertezza che caratterizza l’attuale periodo commerciale necessita di parlare ancora una volta dei prodotti ad alta tecnologia, che sono la vera risorsa economica e professionale del futuro oftalmico. Fra questi, il posto di fondamentale importanza è assunto dalle lenti multifocali. La tecnologia di queste lenti sta continuamente cambiando, portando i vari prodotti ad un livello di qualità e personalizzazione a volte veramente esasperato. Occorre quindi essere pronti ad affrontare queste nuove sfide se non si vuole affondare nella palude di prodotti ormai datati o di basso profilo che potrebbero necessitare sempre meno di un professionista qualificato. Solo con una grande competenza sui prodotti di ultima generazione potremo rendere un servizio efficiente e di qualità ai nostri clienti, in caso contrario il consumatore potrebbe orientarsi sempre più verso le soluzioni di profilo più modesto, attratto come sempre dai bassi costi. Molto sono cambiate le lenti multifocali in questi anni e molti dei problemi che esse ponevano sono ormai stati risolti: il merito è senz’altro del grande cammino che la tecnologia di studio e costruzione delle lenti oftalmiche ha percorso in questi anni. Nel contempo occorre ribadire che il mondo della compensazione della presbiopia con lenti oftalmiche continua ad essere una delle risorse più interessanti, qualificate e redditizie del lavoro dell’ottico. È inoltre la parte di questa attività di più alta professionalità e quindi di maggiore soddisfazione. Redazione: Via Petitti 16 – 20149 Milano Per questi motivi occorre essere sempre aggiornati ed in grado di proporre ai nostri clienti prodotti di Moasca più elevata Sede operativa: FGE srl − RegioneiRivelle 7/F − 14050 (AT) - Tel. 0141 1706694 – Fax 0141 856013 e-mail: info@fgeditore.it − www.fgeditore.it tecnologia che saranno senz’altro quelli che ci consentiranno di ottenere le più elevate “performance” visive. Il testo si interessa in modo sistematico di alcune delle caratteristiche fondamentali delle varie lenti progressive, passando in rassegna i progressi tecnologici di questi ultimi anni. Si fa il punto sulle novità nel campo delle geometrie, Redazione: Via Petitti 16 – 20149 Milano analizzando alcuni dei prodotti di più recente costruzione. Sede operativa: FGE srl − Regione Rivelle 7/F − 14050 Moasca (AT) - Tel. 0141 1706694 – Fax 0141 856013 Nuovee-mail: geometrie, caratteristiche info@fgeditore.it − www.fgeditore.it del corridoio di progressione, criteri di scelta della lente anche in situazioni estreme, come quelle legate a cilindri elevati e problematiche di centratura e verifica saranno alcuni dei temi che il testo cercherà di affrontare. Alcuni capitoli saranno poi dedicati alle lenti multifocali utilizzate al posto delle normali lenti monofocali per lontano (lenti ad addizione) o per vicino (lenti a digressione) e a quelle che risolvono sempre meglio i problemi visivi nel lavoro al computer, le cosiddette “lenti indoor”. Queste lenti infatti quindici anni fa muovevano le prime timide mosse, ma ora devono far parte a pieno titolo delle compensazioni consigliate ed utilizzate nei vari casi specifici, in una società che richiede ai nostri occhi prestazioni sempre più elevate e di sicura affidabilità. Per dare completezza a questo testo ho pensato di reinserire, debitamente rivisti ed aggiornati, i primi capitoli del precedente testo sulle lenti progressive per poter avere in un unico libro una panoramica completa del mondo delle lenti multifocali. Insomma oggi se non si è aggiornati si resta sempre indietro, si perdono interessanti opportunità di lavoro e spesso non si risolvono in modo adeguato i problemi del nostro cliente sempre più desideroso di ottenere “performance visive” adeguate alle richieste del lavoro e della vita di tutti i giorni.

Redazione: Strada 4 Milano Fiori, Palazzo Q7 – 20089 Rozzano (MI) Sede opertiva: FGE srl − Regione Rivelle 7/F − 14050 Moasca (AT) – Tel. 0141 1706694 – Fax 0141 856013 e-mail: info@fgeditore.it − www.fgeditore.it


Lenti oftalmiche le relative normative sono rispettate - precisa ancora Briganti - Poiché parliamo di organismi invisibili, non esiste un tool che aiuti a dimostrare l’efficacia per renderla evidente al consumatore, pertanto i professionisti avranno il compito di trasferirne il concetto con estrema chiarezza, sottolineando al tempo stesso che è bene non dimenticare anche con le normali attività di pulizia dell’occhiale: DuraVision AntiVirus è una protezione in più contro virus e batteri, mentre la visione nitida priva di aloni e impronte è una questione relativa a come puliamo le lenti».

catamente secondo la norma ISO 21702:2019(E) per i virus con involucro e la ISO 22196:2011(E) per i batteri Gram-negativi e Gram-positivi. «Tali test hanno accertato l’efficacia di inattivazione, ovvero il tasso di eliminazione nell’arco di 24 ore: per quanto riguarda la parte batterica, come riferimento si è preso lo Staphylococcus aureus per i gram-positivi ed Escherichia coli per i gram-negativi - aggiunge Briganti Per quel che concerne i virus, invece, è stato utilizzato il ceppo virale H1N1 dell’influenza A; questo tipo di virus, simile a quello dell’Adenovirus che può provocare la congiuntivite, è definito virus con involucro in quanto è dotato di una struttura esterna chiamata pericapside che serve a trasportarlo all’interno dell’elemento da infettare. L’azione degli ioni d’argento positivi danneggia irreversibilmente la membrana dei patogeni». DuraVision AntiVirus Platinum UV rientra, secondo la normativa relativa ai biocidi, fra gli articoli trattati, in quanto la sua funzione primaria rimane quella tipica di un trattamento antiriflesso, ovvero migliorare la riflettanza, evitare abrasioni e graffi e garantire una visione più confortevole, mentre la capacità di eliminare dalla superficie virus e batteri è un’azione secondaria. «Rientrando tra gli articoli trattati, come tutti i prodotti biocidi, AntiVirus ha bisogno di una specifica etichettatura: in questo caso la bustina con la quale consegniamo all’ottico le lenti, riporta l’indicazione di quali siano l’elemento principale, ovvero l’argento, e la modalità di deposizione, a prova che

Cinque settimane di campagna digital per i consumatori Oltre alla visibiltià in ambito social, per sostenere il lancio del trattamento DuraVision AntiVirus, Zeiss ha avviato a partire dal mese di giugno un’intensa campagna di comunicazione online, della durata di cinque settimane, che ha visto al centro degli investimenti il canale YouTube, con più formati video brevi, contenuti editoriali su siti tematici dedicati a benessere e salute e, infine, una programmazione pubblicitaria su Spotify con il formato audio dello spot. «I canali digitali ci hanno dato nel corso del tempo grandi soddisfazioni e ora che questo mezzo è sempre più diffuso ci consente di raggiungere un target ampio e profilato - commentano dall’azienda varesina - Per questo primo periodo di lancio abbiamo deciso di preferire proprio tale modalità di veicolazione ai mezzi tradizionali, aggiungendo degli elementi di novità rispetto alle campagne precedenti. Lavorare con maggiore intensità per esempio sui contenuti editoriali ad hoc è importante per questo specifico prodotto perché ha bisogno di essere spiegato: con il messaggio breve si cattura l’attenzione, ma poi la curiosità si stimola con un maggiore approfondimento, prima della decisione di rivolgersi a un centro ottico». Ulteriore novità a supporto del lancio di DuraVision AntiVirus è l’utilizzo della piattaforma Spotify, «perfetta per un periodo in cui si può tornare finalmente a viaggiare e muoversi, dove da sempre la musica preferita è il miglior compagno di viaggio – concludono da Zeiss - Per questa piattaforma è stato creato uno spot audio ad hoc che rimanda al centro ottico per approfondimenti».

Nel trattamento antiriflesso Zeiss DuraVision AntiVirus Platinum UV sono state inserite attraverso un processo di deposizione sottovuoto ad alta temperatura delle nanoparticelle d’argento: funzionano da riserve per gli ioni d’argento positivi che migrano verso la superficie esterna della lente, dove si attivano i meccanismi di interazione con la carica microbica

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Nell’adulto e nel bambino dalla teoria alla pratica Luigi Mele - Andrea Piantanida - Mario Bifani

LA PROTEZIONE OCULARE DALLE RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE Filtri e lenti solari

Redazione: Via Petitti 16 – 20149 Milano Sede operativa: FGE srl − Regione Rivelle 7/F − 14050 Moasca (AT) - Tel. 0141 1706694 – Fax 0141 856013 e-mail: info@fgeditore.it − www.fgeditore.it

Redazione: Via Petitti 16 – 20149 Milano Sede operativa: FGE srl − Regione Rivelle 7/F − 14050 Moasca (AT) - Tel. 0141 1706694 – Fax 0141 856013 e-mail: info@fgeditore.it − www.fgeditore.it

Redazione: Strada 4 Milano Fiori, Palazzo Q7 – 20089 Rozzano (MI) Sede opertiva: FGE srl − Regione Rivelle 7/F − 14050 Moasca (AT) – Tel. 0141 1706694 – Fax 0141 856013 e-mail: info@fgeditore.it − www.fgeditore.it


Strumenti

Vista fragile, quando la formazione fa la differenza a cura della redazione

Due casi reali che testimoniano come, dopo un percorso multidisciplinare e specifico, l’ottico optometrista sia in grado di acquisire conoscenze e competenze per rispondere alle esigenze dell’ipovedente

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er prendere in carico un soggetto con vista fragile è necessario avere una serie di competenze professionali, tecniche e relazionali, frutto di specifici percorsi formativi multidisciplinari, che coinvolgono oculisti, ottici optometristi, ortottisti, ma anche psicologi e specialisti della comunicazione. «Il programma di Academia Fonda è strutturato appositamente per affrontare tutti gli aspetti dell’ipovisione, con argomenti trattati e approfonditi da professionisti esperti, attraverso un approccio teorico e pratico, così da permettere all’area ottico optometrica di acquisire le competenze necessarie e diventare “healthy vision ambassador” - spiega l’amministratore delegato dell’azienda genovese, Michele Jurilli - Dopo un anno accademico di formazione non mancano i risultati concreti e di successo sul campo». Michele Giorgini e Jessica Lana di Giorgini Ottica a Mascalucia, in provincia di Catania, hanno seguito il caso complesso di una donna di 79 anni, affetta da maculopatia senile bilaterale con cataratta sull’occhio destro e un visus di 1/10 con la lente in uso. Da tre anni non cammina autonomamente per le difficoltà della vista

ed esce in sedia a rotelle. L’occhio dominante per lontano è il sinistro. Per vicino non porta occhiali perché non ottiene beneficio nella lettura. Vorrebbe utilizzare il cellulare per effettuare videochiamate con i nipoti, guardarsi allo specchio, leggere libri e giornali, guardare la televisione senza affaticarsi e riconoscere le persone per strada. Queste azioni, apparentemente semplici, per lei sono vitali. Il primo approccio con Giorgini Ottica è avvenuto da parte della famiglia, che ha richiesto esplicitamente al professionista di convincere la signora a rassegnarsi a una situazione visiva non migliorabile. Nonostante la reticenza dei parenti, l’ottico è riuscito a fissare un appuntamento di approfondimento con la signora, a consultare la cartella e le diagnosi del medico oculista e ad avviare un percorso atto a stimolare la fiducia sua e dei suoi familiari, individuando infine le soluzioni per la vista fragile più adatte alle sue necessità. Gli ausili ottici sono stati valutati nel tempo e il soggetto ha avuto un atteggiamento collaborativo, accettando ogni piccolo consiglio, con ricadute positive sulle varie attività quotidiane e riconosciute dall’intero nucleo familiare. «Quando

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Strumenti sua famiglia, ha compreso i vantaggi di un percorso studiato appositamente per la vista fragile, in cui è presente un costante dialogo tra medico oculista e ottico. Maurizio Luchetti, titolare di Ottica Luchetti di Forte dei Marmi, in Versilia, porta l’esperienza di una donna di 75 anni, con degenerazione maculare senile atrofica in entrambi gli occhi: casalinga, ha necessità di accudire i nipoti, leggendo loro libri e La sala refrazione di Giorgini Ottica L’area professionale di Ottica Luchetti a Mascalucia, una dozzina di chilometri a Forte dei Marmi, nota località della Versilia aiutandoli nella didattica, a nord di Catania e vorrebbe anche vedere la televisione e uscire di c’è diffidenza nei confronti del percorso riabili- casa in autonomia. È seguita da uno studio ocutativo bisogna ricorrere non solo alle competen- listico con cui Luchetti collabora strettamente: ze tecniche, ma anche al riconoscimento dello dopo anni di cure e visite mediche, oftalmologo stato d’animo dell’ipovedente per creare una e ottico optometrista decidono di provare anche relazione di fiducia - affermano Michele Gior- una soluzione per ipovisione e vista fragile. La gini e Jessica Lana - Dopo il primo approccio paziente è molto scoraggiata, in particolare persiamo riusciti ad allentare la tensione tramite ché il suo più grande hobby è proprio la lettura, l’ascolto del suo vissuto e, in seguito, a focaliz- ma i due professionisti sono determinati ad aiuzarci sui punti su cui si poteva lavorare. Abbia- tarla. «A dispetto di uno scetticismo iniziale suo mo scelto di fornirle informazioni che fino a quel e dei suoi familiari, ho eseguito tutti i test di mia momento non le erano state proposte tramite un competenza, cercando di farle capire che non secondo incontro, più costruttivo, e a definire sarebbe riuscita a vedere come in passato, ma un percorso che potesse ancora stimolare quel con un adeguato accompagnamento e un ritropoco di fiducia rimasta, con l’obiettivo di farle vato entusiasmo sarebbe potuta tornare a legsvolgere al meglio le attività importanti. Questo gere - racconta Luchetti - Ho dapprima ascoltaè stato possibile tramite ausili specifici creati su to le sue esigenze comprendendone i tormenti, misura per lei: si è sentita spronata nell’affron- poi ho cercato di spiegarle la situazione e infine tare con maggiore ottimismo la sua patologia e mi sono impegnato a darle il giusto supporto crediamo di essere riusciti ad aiutarla nel modo professionale, ma anche la nostra vicinanza. Ho migliore tramite i dispositivi visivi in nostro pos- deciso di ricordare questa esperienza definensesso». dola “il sorriso ritrovato”: da qui potete capire i Il risultato visivo attuale è un cambiamento buoni risultati ottenuti». Con l’ausilio per vista poco significativo sul lontano, mentre sul vici- fragile studiato su misura la signora ha avuto no si è concretizzata una migliore percezione un ottimo risultato, con conseguente ripresa di del contrasto in ambienti interni e esterni: la autonomia e serenità. Il percorso, tuttavia, non signora adesso riesce a guardarsi allo spec- è concluso: è in corso un monitoraggio sull’echio, a leggere giornali e scambiare messaggi voluzione e sull’accompagnamento per fornire in autonomia con il cellulare. E, insieme alla ulteriori supporti e consigli.

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La modella indossa: Shameless Hazel

DESIO, LACAtoriche colorate COLORATE LENTI CONTATTO PER Desio: TUTTIinnovative I GIORNI e performanti, differenziano i centri ottici che le propongono

Per determinare la lente a contatto più adatta alla persona, oggi non è più sufficiente eseguire un accurato esame visivo e rilevare i parametri corneali, ma occorre prevenire eventuali complicanze che potrebbero compromettere l’efficacia del mezzo correttivo. Sempre più spesso, infatti, il soggetto che si approccia alle lenti a contatto lo fa in situazioni già compromesse: occhi sensibili, sindrome da occhio secco, uso dei video-terminali, ambienti lavorativi particolari con aria condizionata.

Desìo, il brand prodotto e distribuito da Qualimed e noto per le sue lenti a contatto colorate di nuova generazione, che fa della tonalità degli occhi una forma d’arte, offre agli ottici e ai loro clienti un’ampia scelta di prodotti, tra cui oggi rientra anche una gamma dedicata alle correzioni astigmatiche. Un assortimento ricco e ben diversificato sia in termini di proposta cromatica sia di poteri refrattivi disponibili. Il consumatore, infatti, potrà scegliere tra le iconiche nuance di Sensual Beauty e i caldi marroni di Coffee Collection, tra gli intensi grigi di Two Shades of Grey e la palette di Attitude, la collezione a due o tre toni. La qualità dei materiali, la tecnologia impiegata e la bellezza dei colori sono gli elementi chiave delle lenti toriche Desio, che assicurano la perfetta correzione del difetto visivo e il cambiamento del colore naturale dell’iride.

Situazioni che non fanno altro che accentuare la difficoltà a utilizzare le lenti in totale sicurezza e con il massimo comfort. In questi casi, occorre un’anamnesi più approfondita per prevenire eventuali complicanze che potrebbero compromettere l’efficacia del mezzo correttivo. E il ruolo dello specialista è cruciale.

LAC TORICHE DESIO: MASSIMO COMFORT E STABILITÀ L’attento studio dei dettagli e l’ascolto costante del mercato hanno portato l’azienda a sviluppare anche per il segmento delle lac toriche prodotti all’avanguardia, capaci di offrire performance estetiche, elevate tollerabilità, stabilità e comfort. Aspetti che, se carenti o non all’altezza delle esigenze dei portatori abituali di lenti a contatto, possono concorrere al loro abbandono permanente o temporaneo, conosciuto come drop out. Frutto di un’avanzata tecnologia e di un’approfondita analisi della morfologia e della fisiologia corneale, le lac toriche Desìo donano un eccellente risultato estetico e assicurano il massimo comfort sia in fase di applicazione sia durante l’uso: la proposta migliore per chi utilizza le lenti a contatto colorate abitualmente come alternativa a quelle neutre o agli occhiali. 66

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LA CONSULENZA DELLO SPECIALISTA

“Il ruolo dello specialista nella fase pre-applicativa delle lente è Lac fondamentale – spiega Sandro Bresciani, Caratteriste Toriche DESIO consulente tecnico Qualimed, ottico optometrista -. LoMateriale: specialista, infatti, ha il delicato compito di valutare il co-polimero Hema Polymacon film lacrimale sia dal punto di vista qualitativo sia quantitativo. Solo un’anamnesi accurata, con il supporto di Idratazione: 38% una specifica strumentazione e di test diagnostici mirati, può evidenziare le condizioni del film lacrimale del Rb: 8,70 mm soggetto che si appresta all’utilizzo della lente a contatto, rilevare eventualità criticità e far propendere per la Dt: 14,50 scelta di un materiale piuttosto che per un altro”.

LAC t Desio e perf differe i cent che le

Poteri disponibili:

La scelta del materiale con cui è realizzata la lente a contatto, infatti, rimane un elemento fondamentale per il Poteri negativi: da -0,00 Dt a -10,00 Dt buon risultato applicativo ed è dettata, oltre che dalle esigenze del neo portatore, anche dalle caratteristiche da -0,50 Dt a -6,00 Dt step 0,25 Dt dell’ametropia, della morfologia corneale, della qualità/quantità del film lacrimale e dalla sensibilità corneale. da -6,50 Dt a -10,00 Dt step 0,50 Dt Elementi che solo lo specialista può rilevare e valutare. Poteri positivi: da +0,00 Dt a +6,00 Dt step 0,25 Dt Poteri cilindro: da -0,50 Dt a -3,00 Dt step -0,25 Dt NON TUTTE LE LENTI A CONTATTO COLORATE SONO UGUALI AX: 10°-180° step Con l’avvento delle lenti disposable, comunemente chiamate “usa e 10° getta”, i ricercatori delle aziende pro-

duttrici hanno progettato nuovi materiali con l’obiettivoSostituzione di ridurre, nel tempo, il tasso di abbandono delle lenti programmata: a contatto (drop out). Trimestrali

I nuovi materiali sono stati sviluppati tenendo conto soprattutto delle esigenze degli ametropi, da sempre alla ricerca di lenti a contatto che garantiscano un ottimo risultato estetico - nel caso si tratti di lenti a contatto colorate - e il massimo comfort un elemento strettamente alla funzione film lacrimale. Desìo, il branddurant prod Tra leconnesso soluzioni tecniche adottate del da Desìo per aumentare il comfort La ricerca ha lavorato molto in questa direzione e le lenti a contatto colorate sonoacutezza così evolute da lenti favorire un ottic auna contatto colo la giornata e garantire una si stabile visiva, troviamo zona progressivo aumento dei portatori emmetropi/ametropi. degli tra occhi form posteriore torica asferica, per favorire l’allineamento la una superfici

di prodotti, tra concava della lente e la cornea, e l’impiego del metodoscelta “Prisma di Ballast”

Tra i brand che incarnano questa evoluzione tecnica eper tecnologica figura Desìo, marchio fabbricato distribuito astigmatic una migliore performance visiva soprattutto dopoecorrezioni l’ammiccamento. in esclusiva da Qualimed Srl. in termini di lenti, propost Lo studio del design riguarda la forma, la struttura e il colore delle il cu

Il consumatore, infa profilo del bordo, che si può definire “poliedrico”, è realizzato per un duplic

Le lenti a contatto colorate Desio sono caratterizzate da: Sensual ei scopo: assicurare il perfetto ricambio del flusso lacrimale tra Beauty la superfici • un’ampia gamma dei poteri sferici e astigmatici, grigi ediconsentire Two Shades posteriore della lente e la superficie anteriore della cornea all • un’estesa gamma di colorazioni, o tre toni. lente stessa, durante l’ammiccamento, di scivolare due in modo omogene • disegni iridei che riproducono fedelmente le strutture iridee naturali.

La qualità dei materi senza adesioni con la congiuntiva bulbare. sonoche gli elementi ch A tali caratteristiche si aggiungono la varietà di colori, consenton perfetta correzione al portatore di scegliere in base alle proprie esigenze, al proprio gusto al mood del momento, e l’ampia proposta di poterinaturale refrattividell’iride. anche pe DIAMETRO: la correzione astigmatica: il potere diottrico del cilindro con step di 0,2 14.30 mm TORICHE DE Dt. consente, infatti, di correggere l’ametropia con LAC grande precisione RAGGIO DI CURVATURA: L’attento studio dei affidabilità. 8.60 mm l’azienda a s Tutte le lenti Desio sono prodotti testati dal punto diportato vista oftalmologico POTERI certificati CESFERICI: e approvati dalla FDA: grazie al comfort, allaprodotti varietà eall’avangua alla bellezz Da D 0.00 a D 6.00 (0.25 steps) Da D 6.50 a D 8.00 elevate tollerabilità,us dei colori esistenti e alla sicurezza le lenti toriche Desio rappresentano (0.50 steps) Da Ddi+distinguervi 0.50 a D + 4.00 steps) all’altezza delle esig prodotto in grado e di (0.25 farvi fare la differenza sul mercato. possono concorrere conosciuto come dr Frutto di un’avanza morfologia e della fis eccellente risultato fase di applicazione utilizza le lenti a co quelle neutre o agli o

PARAMETRI: MATERIALE: Hioxifilcon D

CONTENUTO D’ACQUA: 54%

SOSTITUZIONE PROGRAMMATA: Mensile

Occhio naturale marrone scuro

Sublime Grey

Angelic Blue

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Lush Green

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Shameless Hazel


ADV ADV DESIO ATTITUDE, MASSIMO COMFORT E NATURALEZZA

Qualimed, grazie al suo team di tecnici dedicati alla progettazione e alla realizzazione di lenti a contatto colorate performanti e di alta qualità, ha creato Attitude: una collezione di lenti mensili e trimestrali che coniugano l’esigenza estetica con quella applicativa.

LAC toriche colorate Desio: innovative e performanti, differenziano i centri ottici che le propongono

“La nostra priorità – prosegue Bresciani - è stata quella di proporre una lente a contatto colorata che potesse risolvere i problemi applicativi, fosse compatibile con tutte le strutture oculari e che garantisse una performance visiva ottimizzata. E ci siamo riusciti. La formulazione del materiale delle lenti a contatto colorate Attitude fa sì che la principale via di trasmissione del film lacrimale rimanga quella attraverso il copolimero”.

Il tutto è reso possibile dall’impiego dell’Hioxifilcon D, un materiale che offre diversi vantaggi: aumenta il coefficiente di idratazione (54%); ha un’elevata biocompatibilità; assicura un ottimo bilanciamento idrico (oltre ad avere un buon contenuto d’acqua, ha un tempo di disidratazione lento e di reidratazione rapido, a tuttoda Qualimed e noto per le sue Desìo, il brand prodotto e distribuito vantaggiolenti dela comfort) e massima stabicontatto colorate di nuova generazione, che fa della tonalità lità al variare del pH lacrimale. Non solo. degli occhi una forma d’arte, offre agli ottici e ai loro clienti un’ampia scelta di prodotti, tra cui oggi rientra anche una gamma dedicata alle

“L’Hioxifilcon D ha un’alta performance, correzioni astigmatiche. Un assortimento ricco e ben diversificato sia perché la costante idratazione mantiene in termini di proposta cromatica sia di poteri refrattivi disponibili. inalterate le caratteristiche geometriche e infatti, potrà scegliere di designIl -consumatore, conclude Sandro Bresciani -. tra le iconiche nuance di Sensual Beauty e i caldi marroni di Coffee Collection, tra gli intensi Diversi studi clinici, inoltre, hanno dimodi Two Shades of Grey e la una palette di Attitude, la collezione a strato chegrigi questo materiale per avere due o tre toni. aderenza stabile richiede un “tempo zero La qualità dei materiali, la tecnologia impiegata e la bellezza dei colori di accomodamento” sulla superficie ocusono gli elementi chiave delle lenti toriche Desio, che assicurano la lare. Grazie all’impiego di questo materiaperfetta correzione del difetto visivo e il cambiamento del colore le, quando si applica una lente a contatto Attitude, naturale immediatamente dell’iride. le sue superfici vengono idratate dal film lacrimale, garantendoLAC cosìTORICHE comfort,DESIO: stabilità dei pa-COMFORT E STABILITÀ MASSIMO rametri geometrici, idratazione durante il costante del mercato hanno L’attento studio dei dettagli e l’ascolto porto e un risultato estetico gradevole e portato l’azienda a sviluppare anche per il segmento delle lac toriche naturale.”prodotti all’avanguardia, capaci di offrire performance estetiche, elevate tollerabilità, stabilità e comfort. Aspetti che, se carenti o non

Davvero ilall’altezza massimo peresigenze chi vuoledei indossadelle portatori abituali di lenti a contatto, re le lenti a contatto colorate abitualmente.

possono concorrere al loro abbandono permanente o temporaneo, conosciuto come drop out. Frutto di un’avanzata tecnologia e di un’approfondita analisi della morfologia e della fisiologia corneale, le lac toriche Desìo donano un eccellente risultato estetico e assicurano il massimo comfort sia in fase di applicazione sia durante l’uso: la proposta migliore per chi utilizza le lenti a contatto colorate abitualmente come alternativa a quelle neutre o agli occhiali. N62021

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La modella indossa: Lush Green

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Caratteriste Lac Toriche DESIO Materiale: co-polimero Hema Polymacon Idratazione: 38% Rb: 8,70 mm Dt: 14,50 Poteri disponibili: Poteri negativi: da -0,00 Dt a -10,00 Dt da -0,50 Dt a -6,00 Dt step 0,25 Dt da -6,50 Dt a -10,00 Dt step 0,50 Dt Poteri positivi: da +0,00 Dt a +6,00 Dt step 0,25 Dt Poteri cilindro: da -0,50 Dt a -3,00 Dt step -0,25 Dt AX: 10°-180° step 10° Sostituzione programmata: Trimestrali

Tra le soluzioni tecniche adottate da Desìo per aumentare il comfort durant la giornata e garantire una stabile acutezza visiva, troviamo una zona ottica posteriore torica asferica, per favorire l’allineamento tra la superfici concava della lente e la cornea, e l’impiego del metodo “Prisma di Ballast” per una migliore performance visiva soprattutto dopo l’ammiccamento. Lo studio del design riguarda la forma, la struttura e il colore delle lenti, il cu profilo del bordo, che si può definire “poliedrico”, è realizzato per un duplic scopo: assicurare il perfetto ricambio del flusso lacrimale tra la superfici posteriore della lente e la superficie anteriore della cornea e consentire all lente stessa, durante l’ammiccamento, di scivolare in modo omogeneo senza adesioni con la congiuntiva bulbare. A tali caratteristiche si aggiungono la varietà di colori, che consentono al portatore di scegliere in base alle proprie esigenze, al proprio gusto o al mood del momento, e l’ampia proposta di poteri refrattivi anche pe la correzione astigmatica: il potere diottrico del cilindro con step di 0,25 Dt. consente, infatti, di correggere l’ametropia con grande precisione affidabilità. Tutte le lenti Desio sono prodotti testati dal punto di vista oftalmologico certificati CE e approvati dalla FDA: grazie al comfort, alla varietà e alla bellezz dei colori esistenti e alla sicurezza le lenti toriche Desio rappresentano un prodotto in grado di distinguervi e di farvi fare la differenza sul mercato.

LENTI A CONTATTO COLORATE Qualimed srl, Corso Sempione 176, 21052 Busto Arsizio (VA) Italy Tel. + 39 0331 162 99 10 - info@desioeyes.it - www.desioeyes.it

Le lenti a contatto colorate Desìo sono in vendita esclusivamente presso ottici e optometristi autorizzati e sul sito www.desiolens.eu Qualimed srl - Corso Sempione 176, 21052 Busto Arsizio (VA) Italy - Tel. + 39 0331 162 99 10 - info@desioeyes.it N62021 69

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Lo gnommero

Studenti: sedete sulle spalle di giganti, ma siate protagonisti

di Sergio Cappa

“Si presenta una nuova generazione che è pronta, chiede spazio e ha voglia di impegnarsi (…) Ai ragazzi che oggi sono qui e a quelli che avranno modo di ascoltare queste parole vorrei dire: la storia di questi settantacinque anni è stato il risultato, il mosaico di tante storie piccole e grandi, di protagonisti conosciuti e di testimonianze meno note. Tocca ora a voi scrivere la storia della Repubblica. Scegliete gli esempi, i volti, i modelli, le tante cose positive da custodire della nostra Italia. E poi preparatevi a vivere i capitoli nuovi di questa storia, a essere voi protagonisti del nostro futuro”. Queste sono le ultime righe del discorso che il presidente Sergio Mattarella ha letto in occasione dei 75 anni della Repubblica italiana, il 2 giugno scorso nel Palazzo del Quirinale: lo sguardo e lo slancio emotivo era rivolto alle nuove gene-

razioni. Certamente la platea coinvolta era in primis quella dei maturandi di questo difficile anno scolastico, tuttavia mi piace pensare che il teatro coinvolto fosse più ampio e potesse comprendere anche gli studenti di ottica e optometria. L’optometria è arrivata in Italia cinquant’anni fa, facilitata da un manipolo di visionari che ha introdotto il modello americano di un nuovo esame visivo: quella che conosciamo oggi è, però, “il risultato, il mosaico di tante storie piccole e grandi, di protagonisti conosciuti e di testimonianze meno note”, per una quota parte diversa, più articolata, complessa, composita, multiforme, tentacolare. Quella “nuova generazione che è pronta, chiede spazio e ha voglia di impegnarsi ha l’indubitabile fortuna di sedere sulle spalle di giganti”, per dirla con il filosofo medievale Bernardo di Chartres: la meta-

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fora, che esprime la possibilità di vedere il futuro lontano non per acuità propria ma perché assisi più in alto, suggerisce quindi di scegliere “gli esempi, i volti, i modelli, le tante cose positive da custodire”, capitalizzando i risultati e tesaurizzando i metodi. La stessa immagine, ripresa anche da Newton alludendo a Galilei, Keplero, Copernico e altri prima di lui, raccomanda di conoscere profondamente il lungo percorso dell’ottica per prepararsi “a vivere i capitoli nuovi di questa storia, a essere voi protagonisti del nostro futuro, un futuro” che non si tratta solo di prevedere ma di rendere possibile. L’invito è di saper intingere la penna nel calamaio della memoria e scrivere una nuova storia che ci intrattenga fintanto che la ascoltiamo, ci appaghi quando è finita e lasci in noi un sommesso stimolo a riflettere ancora, poi.


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