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Rischio green washing per l’ottica?

Nella filiera del settore un cambiamento culturale e l’introduzione di un protocollo verde eviterebbero che l’attenzione alla sostenibilità e all’ambiente possa trasformarsi in un effetto boomerang

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di Marco Brugnola Formatore

Esiste un potenziale rischio green washing per il settore ottico nel recente proliferare di campagne a tutela dell’ambiente e dell’ecosostenibilità? Sostenibilità e rispetto ambientale sono, oltre che un valore etico primario, anche un’ottima leva di marketing per brand e aziende. Ma in alcuni casi possono rappresentare pure un rischio. Certo, le campagne di green marketing in voga fin dai primi anni 90 appaiono meritorie e sposano una causa tanto nobile quanto urgente: la salvaguardia del nostro pianeta, messo a rischio da comportamenti umani distruttivi. Inoltre evidenziano il ruolo e lo sforzo crescente che alcune delle principali imprese stanno mettendo in campo per contrastare inquinamento e depauperamento delle risorse. Ma sarà sufficiente a convincere i consumatori che si tratta di un impegno concreto e duraturo e non, invece, solo di un facile pretesto per valorizzare la reputazione aziendale? Il termine green washing, letteralmente “lavare verde”, che in italiano può essere reso solo con un’espressione più articolata del tipo “darsi una patina di credibilità verde, cioè ambientale”, risale a metà degli anni 80, quando l’ambientalista statunitense Jay Westerveld lo coniò per stigmatizzare la pratica degli hotel che invitavano gli utenti a ridurre il consumo di asciugamani con la motivazione di ridurre l’impatto ambientale del lavaggio della biancheria, mentre, in realtà, lo scopo principale era solo economico per diminuire le spese di lavanderia. Oggi l’ecologia è di grande attualità ed è risaputo che attribuire un’anima verde a un’azienda impatta positivamente sulle decisioni di acquisto e di consumo. Il rischio, quindi, è farsi prendere la mano, esagerare con gli aggettivi ed enfatizzare tramite pubblicità e informazione un concetto di sostenibilità che non si rivela effettivamente riscontrabile nella produzione e nella missione dell’azienda

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