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Zeiss: anche la busta diventa elettronica
L’azienda oftalmica, con l’Italia a fare da pioniera all’interno del gruppo, ha lanciato la scorsa estate in collaborazione con Bludata il nuovo servizio che permette agli ottici, tramite il gestionale Focus 10, di digitalizzare l’invio degli ordini di occhiale completo
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di Nicoletta Tobia
Nell’ambito dell’ampio processo di digitalizzazione che sta portando avanti da diversi anni, Zeiss Vision Care Italia ha reso disponibile un nuovo servizio, con l’obiettivo di fornire ai clienti un’esperienza completa all’interno del mondo digital e di migliorare ulteriormente il flusso dei dati e l’operatività quotidiana del centro ottico: è la busta elettronica, uno dei più recenti esempi di come l’azienda punti sempre all’innovazione, non solo in termini di prodotti. «Grazie a questo ulteriore tassello, abbiamo fatto un altro importante passo avanti nell’ambito del nostro ecosistema digitale: abbiamo infatti rinnovato una procedura che sino a ora, nella sua fase iniziale, era ancora completamente analogica - spiega Angelo Ossola, digital ordering systems product manager di Carl Zeiss Vision Italia - Si tratta della modalità di inoltro dell’ordine che i nostri clienti utilizzano quando usufruiscono del servizio occhiale completo, con cui inviano ai nostri laboratori anche la montatura per effettuare l’assemblaggio delle lenti, in caso, ad esempio, di prescrizioni particolari o modelli dalla tecnicalità complessa, come potrebbero essere quelli sportivi». Sino a oggi gli ottici non avevano altra scelta se non scrivere a mano su una busta cartacea tutti i dati della lente, del consumatore e le relative note, per poi affidarla a un corriere per la spedizione nei laboratori Zeiss. Angelo Ossola, digital ordering «In collaborazione systems product manager con Bludata abbiamo di Carl Zeiss Vision Italia sviluppato un servizio digitalizzato che di fatto permette ai centri ottici partner di seguire lo stesso procedimento che già utilizzano per inviarci gli ordini attraverso Visustore dopo aver inserito i parametri in Focus 10 - prosegue il manager - Quindi non abbiamo stravolto il loro iter: grazie alla novità, l’ottico non ha più bisogno di scrivere nulla sulla busta, è sufficiente che scansioni il codice a barre prestampato su di essa e la trasmissione dei dati necessari, caricati sul gestionale, avviene automaticamente. Quando la busta arriva nelle nostre strutture,
infatti, le informazioni vengono acquisite semplicemente leggendo quello stesso barcode e gli operatori Zeiss hanno a disposizione tutti i parametri e le annotazioni esattamente così come inseriti dal professionista». Il nuovo servizio agevola quindi non solo l’ottico, che non deve riportare più volte gli stessi dati e dunque evita inesattezze e risparmia tempo, ma anche il personale dell’azienda oftalmica, che può inserire rapidamente l’ordine evitando di doverli ridigitare tutti, con il rischio di fraintendimenti sulla lettura delle informazioni. «La busta elettronica non vuole in alcun modo sminuire l’interazione tra l’ottico e i nostri operatori: eliminiamo solo i passaggi inutili che possono derivare dalla non comprensione delle indicazioni riportate, evitando flussi di telefonate per gli opportuni chiarimenti o errori legati a una non corretta interpretazione della grafia a mano. Resta naturalmente il supporto abituale che forniamo nel perfezionare il processo di creazione dell’occhiale completo - commenta il manager - Tra l’altro, un ulteriore vantaggio è rappresentato dal fatto che, come i dati trasmessi dall’ottico pervengono a noi esattamente nella maniera in cui li ha inseriti, allo stesso modo qualsiasi eventuale modifica o integrazione rispetto alla busta venga apportata dagli addetti Zeiss, il gestionale dell’ottico stesso viene automaticamente allineato, semplicemente premendo un tasto per importarla. E anche la forma della montatura, letta con gli strumenti di tracciatura all’interno dei laboratori dell’azienda, viene poi memorizzata nel gestionale, cosa che fino a ora non era possibile per tale tipologia di ordini». Anche in questo caso, come per l’invio, non c’è uno stravolgimento del processo già utilizzato con Visustore, ma una ulteriore digitalizzazione e integrazione a livello di sistema. Il nuovo servizio genera anche una copertura del primo miglio del viaggio della busta: se dopo 12-24 ore non perviene a destinazione, una serie di alert avvisano l’azienda e il partner che potrebbe esserci stato un disguido. Inoltre, le buste elettroniche vengono processate in maniera prioritaria rispetto al canale analogico. «Forniamo dunque ai clienti un servizio ancora più efficace rispetto al passato dal punto di vista della velocità di evasione degli ordini - conclude Ossola - Da parte dei nostri partner c’è molto interesse e soddisfazione per una novità che permette loro di differenziarsi ulteriormente e presenta un vantaggio che possono anche trasmettere all’utente finale: una maggiore tutela della privacy, perché la nuova busta non riporta più in maniera visibile informazioni anagrafiche personali. Si genera dunque un flusso dati completo, virtuoso e controllato, che rende ancora più rapida la fase di ordine da parte dell’ottico e ancora più efficiente la gestione interna dello stesso da parte nostra, a beneficio di tutti gli attori coinvolti».