Provincia di Pisa Servizio difesa del suolo
La rotta di Malaventre a Nodica LE FASI DELLO “SFIANCAMENTO” DELL’ARGINE DESTRO DEL FIUME SERCHIO
La rotta di Malaventre a Nodica 25 dicembre 2009
Porzione di argine crollato
23 DICEMBRE 2009 LA PRIMA DELLE DUE PIENE IN RAPIDA SUCCESSIONE Già nel corso della prima piena, quella del 23 dicembre, l’acqua aveva interessato la golena destra del fiume Serchio andando a bagnare gli argini: la presenza della scolina tra i campi in golena ha indirettamente influito sull’indebolimento dell’argine perchè ha condotto le acque nella zona più lontana dalla sponda sia durante la fase di salita del livello di piena che nella fase di discesa .
LE FASI DELLO “SFIANCAMENTO” dell’argine destro del fiume Serchio a Nodica ORE 7,50 DALLA RAMPA DI VIA DELL’ARGINE A NODICA
A 24 ore di distanza abbiamo la seconda più importante piena che arriva nella fase di colmo intorno alle ore 6.00, fino ad una altezza di circa 70- 80 cm dalla sommità arginale, continuando ad inzuppare l’argine con le stesse modalità.
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Ore 7.59 sopralluogo di ispezione sull’argine a monte dalla rampa di via dell’argine Punto interessato dalla imminente rotta
Ore 7.59 sopralluogo di ispezione sull’argine a monte dalla rampa di via dell’argine Intorno alle ore 8.00 non si manifestavano ancora segni evidenti di cedimenti e di particolari flussi di acqua come dimostra la foto scattata dal personale idraulico in servizio di vigilanza di piena; le prime testimonianze iniziano già subito dopo le ore 8.00: alle ore 8.20 arriva in sala operativa la prima notizia della presenza di un flusso di acqua nei pressi dell’argine.
Punto interessato dalla imminente rotta Da rilevare la insignificante presenza di acqua nello stradello al piede
LE FASI DELLO “SFIANCAMENTO” dell’argine destro del fiume Serchio a Nodica Dalle prime testimonianze subito dopo le ore 8.00 iniziavano a comparire delle crepe e profonde fessurazioni nella banca bassa dell’argine. Le crepe si propagano rapidamente verso l’alto sulla scarpata arginale e l’acqua comincia a defluire facendo pulsare il terrapieno sempre più cedevole Registrazione audio sig. Barsanti Claudio Testimone della prima fase Provincia di Pisa Servizio difesa del suolo
Fessurazioni nel corpo dell’argine e fase di Provincia di Pisa fuoriuscita dell’acqua di piena Servizio difesa del suolo In un particolare ingrandito della foto più significativa della rotta, evidenziamo una linea al di sotto della quale si manifestano due fuoriuscite che si allargano alla base dell’argine. si nota una fessura rettangolare più grande e una più piccola quasi sulla stessa linea che corrisponde al profilo bagnato dalla parte del fiume.
Linea di distacco
fessurazioni
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Schema delle fessurazioni nel corpo dell’argine e fuoriuscita dell’acqua di piena
LE FASI DELLO “SFIANCAMENTO” dell’argine destro del fiume Serchio a Nodica
Zona asciutta
Pelo acque di piena Zona di imbibizione
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LE FASI DELLO “SFIANCAMENTO” dell’argine destro del fiume Serchio a Nodica
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LE FASI DELLO “SFIANCAMENTO” dell’argine destro del fiume Serchio a Nodica ore 8.46 In questa fase la parte alta dell’argine ha ceduto
Di qui a poco prende forma il taglio verticale del corpo arginale da cui transita un getto sempre più consistente sotto la spinta dell’ acqua in piena Siamo nella fase di erosione
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LE FASI DELLO “SFIANCAMENTO” dell’argine destro del fiume Serchio a Nodica Ore 9.23
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LE FASI DELLO “SFIANCAMENTO” dell’argine destro del fiume Serchio a 1Nodica
Il grafico rappresenta la successione le tre primitive fasi iniziali osservate. Dall’apertura comincia a fuoriuscire sempre più velocemente l’acqua del fiume in piena fino a causare progressivamente il crollo per corrosione del tratto arginale e della retrostante golena per una larghezza di circa 160 metri lineari.
strappo nella scarpata arginale
3
2
1
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LE FASI DELLO “SFIANCAMENTO” dell’argine destro del fiume Serchio a Nodica
Alla fine il fiume si è ricreato una sorta di alveo tecnicamente chiamato ‘budrio’ - proprio nel punto, e non a caso, dove anticamente passava un meandro tagliato del fiume Serchio
PERCHÉ PROPRIO IN QUEL PUNTO? In antico c’era una ampia zona golenale corrispondente ad una delle anse abbandonate dal fiume. Quando l’argine nel 600-700 è stato rettificato, questa parte di ex golena ha continuato a scolare le acque dei campi verso l’argine fintanto che esisteva un passante che riportava le acque nel Serchio.
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PERCHÉ PROPRIO IN QUEL PUNTO? Dall’attento esame della carta della morfologia del territorio fornita dall’autorità di bacino, è evidente una depressione dei campi nel lato a campagna dell’argine che si incunea proprio verso il punto della rotta
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PERCHÉ PROPRIO IN QUEL PUNTO? Esaminando il reticolo antico delle particelle catastali tale ipotesi è avvalorata dal fatto che l’andamento delle divisioni dei campi e delle fosse di confine si concentra a raggiera proprio nel punto dove si è manifestato il cedimento dell’argine
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Si nota una discontinuità tra argine a valle e argine a monte. La strada interna finisce in un punto particolare
Carta Catasto 1830 Esisteva ancora in questa data la fossa di scolo tra i campi in golena forse il segno dell’antico passante
Resti di un antico manufatto ritrovato inglobato nell’argine parzialmente crollato
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Nel tratto crollato sono emersi i resti di una antica scaletta in pietra che raggiungeva la sommità arginale precedente il rialzamento. Dalla tipologia del manufatto si tratta di un opera accessoria di un più importante manufatto e per di più collocata nel punto di arrivo della viabilità ormai scomparsa .
I segni dei lavori di precedenti rafforzamenti dell’argine
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Terrapieno di riporto Nel 1954 L’argine di Nodica ha avuto una fase di ampliamento verso fiume e rialzamento della sommità con i lavori di rafforzamento di tutti gli argini del Serchio eseguiti dal ministero dei LL.PP. Ufficio regionale del Genio Civile. Dal fronte di scavo si evidenzia la differente tessitura tra il materiale originale e quello riportato nel rialzamento del 1954
Terrapieno originale
Conclusioni e ipotesi La rotta dell’argine a Malaventre, apparentemente inspiegabile, è il risultato di un improvviso cedimento strutturale dell’argine conseguente a due piene del fiume in rapida successione. Le due piene hanno imbibito e appesantito notevolmente la terra di cui l’argine è composto andando a gravare in modo irreparabile un punto debole del terreno su cui poggiava il terrapieno arginale : un punto dove in un tempo non troppo remoto ( ricerche storiche più accurate ce lo potranno confermare) c’era un probabile passante che convogliava l’acqua a campagna verso il fiume attraverso un’opera idraulica nel tempo dimenticata e sparita. Questa ricerca evidenzia segni e le tracce ancora visibili che coincidono con le testimonianze raccolte.
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Marco Forti - polizia idraulica del servizio difesa del suolo- sala operativa di Nodica