34567 1째 DICEMBRE 2010
Chi abita
il mondo spirituale?
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Tiratura di ciascun numero: 39.601.000 COPIE IN 182 LINGUE
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` LO SCOPO DI QUESTA RIVISTA, La Torre di Guardia, e quello di onorare Geova Dio, il Supremo Sovrano ` dell’universo. Come le torri di guardia dell’antichita permettevano di scrutare in lontananza, questa rivista indica il significato degli avvenimenti mondiali alla luce delle profezie bibliche. Reca conforto ` con la buona notizia che presto il Regno di Dio, un vero e proprio governo in cielo, eliminera tutta ` ` ` ` la malvagita e trasformera la terra in un paradiso. Incoraggia a riporre fede in Gesu Cristo, che morı ´ affinche potessimo ottenere la vita eterna e che ora governa come Re del Regno di Dio. Questa rivista viene pubblicata dai Testimoni di Geova ininterrottamente dal 1879 e non ha carattere politico. Si attiene strettamente alla Bibbia. ` Questa pubblicazione non e in vendita. Viene distribuita nell’ambito di un’opera mondiale di istruzione biblica sostenuta mediante contribuzioni volontarie. ` Salvo diversa indicazione, la versione biblica usata e la Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture con riferimenti.
ARTICOLI DI COPERTINA ` ` 3 Lassu c’e qualcuno: Ma chi? 4 Visioni del mondo spirituale 7 Comunicare con il mondo spirituale
RUBRICHE 10
Lo sapevate?
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Accostiamoci a Dio: Conosce “il cuore dei figli del genere umano”
& 15 Una lettera da Haiti 25
I lettori chiedono . . .
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Insegnatelo ai bambini: Un segreto che puoi rivelare
IN QUESTO STESSO NUMERO 12 18
` Nei tempi biblici vivevano davvero cosı a lungo? ´ Perche respinsero il Messia?
& 22 Mostriamo considerazione a chi cresce un figlio da solo
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Dio fa “grandi cose”: Ecco come l’ho scoperto
In Europa una donna anziana entra in chiesa con il rosario in mano e si inginocchia devotamente davanti a una statua della Madonna. In Africa una famiglia versa del gin attorno alla tomba di un parente molto rispettato. In America un giovane digiuna e ` medita, sperando cosı di mettersi in contatto con quello che crede sia il suo angelo custode. In Asia un sacerdote brucia variopinti oggetti di carta come offerta agli spiriti degli antenati.
` ` Lassu c’e qualcuno MA CHI?
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OS’HANNO in comune queste persone? Credono tutte che ci siano degli esseri ` spirituali intelligenti con i quali si puo co` municare e che questi abbiano la capacita di influire profondamente sulla vita dell’uo` ´ ´ mo. Un’idea del genere non e ne nuova ne ` strana. A stupire e piuttosto il fatto che esistano tante idee contrastanti in merito a chi vive nel mondo spirituale. I musulmani adorano un solo Dio, Allah.1 ` Molti nella cristianita dicono che Dio sia ` una Trinita, formata da Dio il Padre, Dio il ` Figlio e Dio lo Spirito Santo. Gli indu credo` no nell’esistenza di oltre mille dei e dee. Altri affermano che gli spiriti risiedano in certi animali, alberi, rocce e corsi d’acqua. Altri ancora sono condizionati da libri, film e programmi televisivi incentrati sulla figura di ` 1 “Allah” non e un nome proprio ma significa semplicemente “Dio”.
` angeli e demoni, fantasmi, spiriti e divinita varie. ` Proprio come le idee riguardo alle divinita sono numerose e contrastanti, tante e tanto diverse sono le idee su come si possa comu` nicare con loro. Ma e logico pensare che non possono essere tutte corrette. Facciamo un esempio: prima di fare una telefonata dobbiamo sapere chi stiamo chiamando ed essere sicuri che la persona esista davvero e sia disposta a risponderci. Non avrebbe senso cercare di contattare una persona immaginaria. Peggio ancora, sarebbe pericoloso contattare un impostore. ` Chi e allora che vive nel mondo spirituale? La Bibbia non solo risponde a questa domanda ma spiega anche con chi comunicare e che tipo di risposta aspettarsi. Continuate a leggere: quello che la Bibbia rivela potrebbe sorprendervi. L A TORRE DI GUARDIA ˙ 1° DICEMBRE 2010
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Visioni del mondo spirituale P
OTETE scrutare il cielo e tendere l’orecchio ´ quanto volete, ma non vedrete ne sentirete mai degli esseri spirituali. Eppure potete star certi che esistono. Dotati di grande intelligenza e potenza, questi esseri hanno ognu` no il proprio nome e la propria personalita. Alcuni ci fanno del bene, altri invece vogliono farci del male. Comunque sia, si interessano tutti di noi. ` Il vero Dio stesso e uno Spirito. (Giovanni ` 4:24) Geova e il suo nome, un nome senza ` pari che lo distingue dai molti falsi dei. (Sal` mo 83:18) Il salmista scrisse: “Geova e grande ` e da lodare assai. Egli e tremendo su tutti gli ` ´ ` altri dei. Poiche tutti gli dei dei popoli sono ` dei senza valore; ma in quanto a Geova, ha ` fatto i medesimi cieli. Dignita e splendore sono dinanzi a lui; forza e bellezza sono nel suo santuario”. — Salmo 96:4-6.
Visioni del vero Dio “Nessun uomo ha mai visto Dio”, ci dice la Bibbia. (Giovanni 1:18) Il suo aspetto e il suo ` splendore sono al di la della nostra compren` sione, come lo sono i colori per chi e nato cieco. Ma come un bravo insegnante spiega argomenti complicati con termini che sono alla ` portata dei suoi studenti, cosı Dio, per mezzo
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della sua Parola, la Bibbia, descrive cose che non possiamo vedere facendo ricorso a cose che possiamo vedere. Con le visioni ispirate ` che diede a uomini fedeli dell’antichita, Geova ci aiuta a farci un’idea della corte celeste e ` a capire che tipo di relazione c’e fra noi e quelli che vi risiedono. Per esempio, in una visione data al profeta Ezechiele, per descrivere la gloria di Geova si ricorre a immagini come il fuoco, il fulgore, la pietra di zaffiro e un arcobaleno. In un’altra visione l’apostolo Giovanni vide Geova sedu` to sul suo trono; dichiaro che era “nell’aspetto simile a pietra di diaspro e a pietra preziosa di color rosso” e aggiunse che “intorno al trono [c’era] un arcobaleno dall’aspetto simile a smeraldo”. Tali descrizioni ci dicono che la ` presenza di Geova e di una piacevolezza, di ` una bellezza e di una serenita mirabili e senza uguali. — Rivelazione (Apocalisse) 4:2, 3; Ezechiele 1:26-28. Anche il profeta Daniele ebbe una visione di Geova, nella quale vide un numero di creature angeliche pari a “diecimila volte diecimila [che] stavano in piedi proprio davanti a lui”. (Daniele 7:10) Che spettacolo dev’essere stato! Vedere un angelo, anche solo in visio-
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` La Torre di Guardia e un periodico quindicinale edito in Italia dalla Congregazione Cristiana dei Testimoni
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di Geova, Via della Bufalotta 1281, Roma. Direttore responsabile: Romolo Dell’Elice. Reg. Trib. Roma n. 14289 - 10/1/1972. Stampata in Germania da: Wachtturm Bibel- und Traktat-Gesellschaft der Zeugen Jehovas, e. V., Selters/Taunus Druck und Verlag: Wachtturm Bibel- und Traktat-Gesellschaft der Zeugen Jehovas, e. V., Selters/Taunus. Verantwortliche Redaktion: Ramon Templeton, Selters/Taunus. Vol. 131, n. 23 5 2010 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania. Tutti i diritti sono riservati. Printed in Germany. Semimonthly
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ne, susciterebbe profondo stupore e riveren` za, quanto piu vedere miriadi di perfette creature angeliche! Nella Bibbia gli angeli sono menzionati circa 300 volte, e fra loro ci sono serafini e cherubini. Sia in ebraico che in greco il termine biblico tradotto “angelo” significa “messaggero”. Gli angeli possono quindi comunicare fra loro, e in passato hanno comunicato anche con gli uomini. Non si tratta di esseri umani diventati angeli dopo la morte. Geova ` creo questi esseri spirituali molto tempo prima di creare l’uomo. — Giobbe 38:4-7. Nella visione di Daniele, le moltitudini di angeli si erano radunate per assistere a un avvenimento straordinario. Daniele vide “qualcuno simile a un figlio dell’uomo” avvicinarsi al trono di Geova per ricevere “dominio e
SI PUBBLICA ORA IN 182 LINGUE: afrikaans, albanese, amarico, arabo, armeno, armeno occidentale, ´ aymara, azerbaigiano, azerbaigiano (caratteri cirilli` ci), baule, bengali, bicolano, birmano, bislama, bulgaro, cambogiano, cebuano, ceco,7 chichewa, chitonga, chuukese, cibemba, cinese (semplificato), cinese (tradizionale)7 (audio solo in mandarino), coreano,67 creolo delle Seicelle, creolo di Haiti, creolo di Maurizio, croato, danese,7 ebraico, efik, estone, ewe, figiano, finlandese,7 francese,687 ga, georgiano, giapponese,67 gilbertese, greco, groenlandese, ´ guaranı, gujarati, gun, haussa, hiligaynon, hindi, hiri motu, ibo, ilocano, indonesiano, inglese67 (anche in braille), islandese, isoko, italiano,67 kannada, kaon-
` ´ dignita e regno, affinche tutti i popoli, i gruppi nazionali e le lingue servissero proprio lui”. (Daniele 7:13, 14) Il “figlio dell’uomo”, ` figura cardine tra le creature spirituali, e il ri` suscitato Gesu Cristo, a cui viene affidato il dominio sull’intera terra. Presto il suo Regno ` prendera il posto di tutti i governi umani e ` porra fine a malattie, dolore, oppressione, po` verta e perfino alla morte. — Daniele 2:44. ` L’intronizzazione di Gesu fu senz’altro motivo di grande gioia per le moltitudini di angeli fedeli, i quali vogliono il meglio per l’u` manita. Ma purtroppo non tutte le creature spirituali se ne rallegrarono.
Nemici di Dio e dell’uomo Agli albori della storia umana un angelo, divorato dal desiderio di essere adorato, si
de, kazaco, kikongo, kiluba, kinyarwanda, kirghiso, kirundi, kongo, kwangali, kwanyama, lettone, lingala, lituano, luganda, lunda, luo, luvale, macedone, malagasy, malayalam, maltese, marathi, marshalle´ se, maya, mizo, more, ndebele, ndonga, nepalese, niueano, norvegese,67 nyaneka, olandese,67 oromo, ossetico, otetela, palauano, pangasinan, papiamento (Curacao), persiano, pidgin delle Salomone, ¸ polacco,67 ponapese, portoghese,687 punjabi, quechua (Ancash), quechua (Ayacucho), quechua (Bolivia), quechua (Cuzco), quichua, rarotongano, romeno, russo,67 samoano, sango, sepedi, serbo, serbo (caratteri latini), sesotho, shona, silozi, singalese, slovacco, sloveno, spagnolo,67 sranantongo, svedese,7
swahili, swati, tagalog, tahitiano, tamil, tataro, tedesco,67 telugu, tetum, thai, tigrino, tiv, tok pisin, tongano, totonaco, tshiluba, tsonga, tswana, tumbuka, turco, tuvaluano, twi, tzotzil, ucraino, umbundu, ungherese,67 urdu, uruund, uzbeco, venda, vietnamita, wallisiano, waray-waray, wolaita, xhosa, yapese, ` yoruba, zande, zapoteco (Istmo), zulu 6 Disponibile anche su CD. 8 Disponibile anche su CD-ROM in formato MP3. 7 Disponibile anche in formato audio sul sito www.jw.org.
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` ribello a Geova e fece di se stesso Satana, che significa “oppositore”. Satana, suprema personificazione del male, si oppone accanitamente a Geova, essenza stessa dell’amore. Altri angeli si unirono a lui nella ribellione; la Bibbia li chiama demoni. Come Satana, essi sono diventati crudeli nemici del genere umano. Gran parte delle sofferenze, delle in` giustizie, delle malattie, della poverta e delle guerre che vediamo intorno a noi sono dovute alla loro influenza. ´ ` Benche in molte chiese della cristianita sia ormai fuori moda parlare di Satana, il libro ` biblico di Giobbe fa luce sulla personalita e sui motivi di questo angelo ribelle. Leggiamo: “Ora venne il giorno in cui i figli del vero Dio entrarono per porsi dinanzi a Geova, e anche Satana entrava proprio in mezzo a loro”. Nel` lo scambio di battute che seguı, con insolen` za Satana avanzo l’accusa che Giobbe servisse Dio solo per tornaconto. Nel tentativo di dimostrare la sua asserzione, fece abbattere grandi sciagure su Giobbe, uccidendogli il be´ ` stiame e tutti e dieci i figli. Dopodiche lo colpı con foruncoli maligni sull’intero corpo. Nonostante tutti gli attacchi sferrati, Satana non ` riuscı a sostenere la sua tesi. — Giobbe 1:6-19; 2:7. Ci sono delle buone ragioni se Geova ha ` tollerato Satana per cosı tanto tempo, ma non ` ` lo tollerera per sempre. Presto il Diavolo sara ` eliminato. Sono gia stati fatti i primi passi in questa direzione. Vengono narrati nel libro di Rivelazione, il quale alza il sipario su un altro importante avvenimento verificatosi in cielo che non avremmo mai potuto vedere altri` menti. Si legge: “Scoppio la guerra in cielo: ` Michele [Gesu Cristo risuscitato] e i suoi angeli guerreggiarono contro il dragone [Satana], e il dragone e i suoi angeli guerreggiaro´ ` no, ma esso non prevalse, ne fu piu trovato posto per loro in cielo. E il gran dragone fu ` scagliato, l’originale serpente, colui che e chiamato Diavolo e Satana, che svia l’intera 6
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terra abitata; fu scagliato sulla terra, e i suoi angeli furono scagliati con lui”. — Rivelazione 12:7-9. Avrete notato che Satana viene descritto come colui che “svia l’intera terra abitata”. Lo ` fa promuovendo falsita religiose con cui allontana le persone da Geova e dalla sua Paro` la. Una di queste menzogne e che alla morte tutti divengano spiriti. Esistono molte varianti di questa idea. In Africa e in Asia, per esempio, molti credono che i morti vadano in un ` aldila abitato dai loro antenati. Anche le dottrine del purgatorio e dell’inferno si basano sull’idea che dopo la morte la vita continui.
Vita in cielo dopo la morte? ` Che dire pero dell’idea, condivisa da milioni di persone in ogni parte del mondo, secon` do cui tutti i buoni vanno in cielo? Questo e ` vero nel caso di alcuni, ma il loro numero e esiguo in paragone a tutti gli altri miliardi di morti. La Bibbia parla di 144.000 esseri umani che, “comprati dalla terra”, presteranno servizio quali “sacerdoti” e “regneranno sulla terra”. (Rivelazione 5:9, 10; 14:1, 3) Insieme al Fi` glio dell’uomo, Gesu Cristo, formeranno un governo celeste, il Regno di Dio. Tale governo ` ` togliera di mezzo Satana e i demoni e fara della terra un paradiso. In futuro la maggioranza ` di coloro che sono morti sara riportata in vita con la prospettiva di vivere per sempre su quella terra paradisiaca. — Luca 23:43. Riassumendo, possiamo dire che esiste un ` gran numero di esseri spirituali: il Supremo e Geova Dio, il Creatore di ogni forma di vita; miriadi di angeli lo servono fedelmente; altri ` angeli, a capo dei quali c’e Satana, si sono ribellati a Geova e si danno da fare per sviare gli uomini; inoltre un numero limitato di esseri umani sono stati “comprati”, o scelti, dalla terra per svolgere speciali compiti in cielo. Tenendo questo a mente, vediamo ora con chi ` nel mondo spirituale e possibile comunicare, e come dovremmo farlo.
Comunicare con il mondo spirituale L’
IDDIO ONNIPOTENTE ha delegato cer` te responsabilita ad altre creature spirituali. Per esempio, ha affidato il governo del` la terra a Gesu Cristo e stabilito che angeli fedeli aiutino a dirigere l’opera di dichiarare la buona notizia. (Rivelazione 14:6) Le pre` ghiere, pero, sono un’altra cosa, visto che non ha incaricato nessuno di ascoltarle al posto suo. Le nostre preghiere dovrebbero essere rivolte solo a Dio. ` Geova e l’“Uditore di preghiera”. (Salmo 65:2) Egli ascolta le nostre preghiere e le esaudisce. Al riguardo l’apostolo Giovanni scrisse ai suoi compagni di fede: “Qualun` que cosa chiediamo secondo la sua volonta, [Dio] ci ascolta. Inoltre, se sappiamo che egli ci ascolta circa qualunque cosa chiediamo, ´ sappiamo che avremo le cose chieste giacche le abbiamo chieste a lui”. — 1 Giovanni 5: 14, 15. Gli angeli fedeli non vogliono che rivolgiamo a loro le nostre invocazioni e preghiere. Capiscono e cooperano con quanto stabilito da Dio riguardo alla preghiera, che a volte li coinvolge direttamente. In che modo? Facciamo un esempio: quando il profeta
` Daniele lo prego in merito alla desolazione ` di Gerusalemme, Geova ascolto la sua pre` ´ ghiera e mando l’angelo Gabriele perche gli portasse un messaggio incoraggiante. — Daniele 9:3, 20-22. ` Messaggi dai morti: e possibile? Dovremmo cercare di metterci in contatto con i morti? Si sente spesso raccontare di presunte conversazioni fatte con lo spirito di un defunto. In Irlanda una donna fu avvicinata da una medium, la quale le disse che la sera prima aveva conversato con il marito di lei, Fred. Eppure Fred era morto da alcune ` settimane. La medium racconto quello che le aveva detto “Fred”, cose che la moglie pensava fossero note solo a lei. Sarebbe stato facile per lei concludere che Fred fosse vivo nel
mondo degli spiriti e stesse cercando di mettersi in contatto con lei tramite la sconosciu` ta. Ma questo contraddirebbe cio che la Bibbia dice chiaramente sulla condizione dei morti. — Vedi il riquadro in basso. Ma allora come si spiegano storie del genere? Un sistema utilizzato dai demoni per in` gannare gli esseri umani e quello di farsi passare per un defunto, nel nostro caso Fred. A ` che scopo? Allontanarli da cio che insegna la Bibbia e minare la fede e la fiducia in Geova. Senz’ombra di dubbio, Satana e i demoni sviano le persone “con ogni opera potente, e segni e portenti di menzogna, e con ogni ingiusto inganno per quelli che periscono”. — 2 Tessalonicesi 2:9, 10. Indubbiamente ci sono medium e persone che vanno loro dietro i quali credono
Vero o falso? ` SATANA E UNA PERSONA REALE: VERO “Satana stesso continua a trasformarsi in angelo di luce”. — 2 Corinti 11:14. “Mantenetevi assennati, siate vigilanti. Il vostro avversario, il Diavolo, va in giro come un leone ruggente, cercando di divorare qualcuno”. — 1 Pietro 5:8. “Chi pratica il peccato ha origine dal Diavolo, ´ perche il Diavolo ha peccato dal principio”. — 1 Giovanni 3:8. ` “Sottoponetevi percio a Dio; ma opponetevi al ` Diavolo, ed egli fuggira da voi”. — Giacomo 4:7. “Il Diavolo . . . fu un omicida quando comin` ` ´ cio, e non si attenne alla verita, perche in lui ` ` non c’e verita. Quando dice la menzogna, ´ parla secondo la propria disposizione, perche ` e un bugiardo e il padre della menzogna”. — Giovanni 8:44. 8
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ALLA MORTE TUTTI CONTINUANO A VIVERE COME SPIRITI: FALSO “Col sudore della tua faccia mangerai pane ´ ´ finche tornerai al suolo, poiche da esso sei ´ stato tratto. Poiche polvere sei e in polvere tornerai”. — Genesi 3:19. “I viventi sono consci che moriranno; ma in quanto ai morti, non sono consci di nulla”. — Ecclesiaste 9:5. ` “Tutto cio che la tua mano trova da fare, fallo ´ ` con la tua medesima potenza, poiche non c’e ´ ´ ´ lavoro ne disegno ne conoscenza ne sapienza nello Sceol [la tomba], il luogo al quale vai”. — Ecclesiaste 9:10. “Il suo spirito se ne esce, egli torna al suo suolo; in quel giorno periscono in effetti i suoi pensieri”. — Salmo 146:4.
Sapendo che possiamo pregare il Supremo, il quale ci ama e ha cura di noi, ´ perche mai dovremmo pregare qualcun altro?
GLI ANGELI FEDELI HANNO A CUORE IL NOSTRO BENE: VERO “L’angelo di Geova si accampa tutt’intorno a quelli che lo temono, e li libera”. — Salmo 34:7; 91:11. “Non sono [gli angeli] tutti spiriti per il servizio pubblico, mandati per servire a favore di quelli che erediteranno la salvezza?” — Ebrei 1:14. “Vidi un altro angelo volare in mezzo al cielo, e aveva un’eterna buona notizia da dichiarare come lieta novella a quelli che dimorano sulla terra, e ad ogni nazione e ` tribu e lingua e popolo, e diceva ad alta voce: ‘Temete Dio e dategli gloria’ ”. — Rivelazione 14:6, 7.
davvero di comunicare con i morti. In real` ta, si mettono in contatto con spiriti che sono nemici di Geova, ammesso che si mettano in contatto con qualcuno. In modo analogo, alcuni sono convinti di adorare Dio, ma si sbagliano. L’apostolo Paolo fu ispirato a mettere per iscritto questo monito: “Le cose che le nazioni sacrificano le sacrificano ai demoni, e non a Dio”. — 1 Corinti 10:20, 21. Sapendo che possiamo pregare il Supre´ mo, il quale ci ama e ha cura di noi, perche mai dovremmo pregare qualcun altro? Dopo tutto la Bibbia ci assicura: “Riguardo a Geova, i suoi occhi scorrono tutta la terra per mostrare la sua forza a favore di quelli il cui ` cuore e completo verso di lui”. — 2 Cronache 16:9.
` ` GESU E UGUALE A DIO: FALSO “Voglio che sappiate che il capo di ogni ` uomo e il Cristo; a sua volta il capo della ` donna e l’uomo; a sua volta il capo del Cristo ` e Dio”. — 1 Corinti 11:3. “Quando tutte le cose gli saranno state sottoposte, allora anche il Figlio stesso si sottopor` ra a Colui che gli ha sottoposto tutte le cose, ´ affinche Dio sia ogni cosa a tutti”. — 1 Corinti 15:28. ` “Verissimamente vi dico: Il Figlio non puo fare una sola cosa di propria iniziativa, ` ma solo cio che vede fare dal Padre”. — Giovanni 5:19.
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LO SAPEVATE? ` Chi erano i magi che fecero visita al piccolo Gesu? ` ˇ In base al racconto che il Vangelo di ampio, nel mondo ellenistico un magos ` Matteo fa della nascita di Gesu, alcuni visitatori vennero “da luoghi orientali” seguendo una stella che annunciava loro un nuovo re e fecero dei doni al piccolo. Il testo originale di questo Vangelo li chiama ` ` magoi, cioe “magi”. (Matteo 2:1, nota in calce) Cosa sappiamo di loro? ` La prima fonte attendibile sui magi e lo storico greco Erodoto, vissuto nel V secolo a.E.V. Erodoto racconta che i magi appartenevano a una classe sacerdotale persiana specializzata in astrologia, interpretazione dei sogni e incantesimi. All’epoca la religione praticata in Persia era lo ` zoroastrismo, percio i magi di cui parla Erodoto molto probabilmente erano sacerdoti zoroastriani. Secondo quanto dice ` un’opera di consultazione, “in senso piu
` aveva conoscenze e abilita soprannaturali e in alcuni casi praticava la magia”. — The International Standard Bible Encyclopedia. Diversi commentatori “cristiani” dei primi secoli, tra cui Giustino Martire, Origene e Tertulliano, descrivono i magi che ` fecero visita a Gesu come astrologi. Per esempio Tertulliano, nella sua opera De idolatria (IX), scrive: “Conosciamo bene la relazione fra magia e astrologia: gli interpreti degli astri furon bene i primi che ` . . . fecero a lui [Gesu] offerta di doni”.1 Coerentemente varie versioni della Bibbia ` traducono magoi con “astrologi”.
1 I trattati: De spectaculis, De idolatria, De poenitentia, trad. di G. Mazzoni, ed. Cantagalli, Siena, 1934, p. 116.
´ Perche Matteo attribuisce al profeta Geremia parole che si trovano nel libro di Zaccaria? ˇ Il brano in questione si trova in Mat- di Isaia. (Matteo 22:40) Percio,` quando ` teo 27:9, 10. Parlando del denaro dato parlo di “Geremia”, Matteo si riferiva a a Giuda Iscariota per il tradimento di tutta la sezione delle Scritture chiamata ` Gesu, l’evangelista scrisse: “Allora si con il nome del suo primo libro, sezio` ` adempı cio che era stato dichiarato dal ne che includeva anche il libro di Zacprofeta Geremia, dicendo: ‘E presero i caria. ` ` trenta pezzi d’argento, il prezzo delCon lo stesso criterio Gesu chiamo l’uomo che fu messo a prezzo, . . . e li “Salmi” un gruppo di libri biblici codiedero per il campo del vasaio’ ”. La nosciuto anche come gli Scritti. Cosı,` profezia relativa ai 30 pezzi d’argento, quando disse che tutte le cose scritte su ` pero, si trova nel libro di Zaccaria, non di lui “nella legge di Mose` e nei Profeti in quello di Geremia. — Zaccaria 11: e nei Salmi” si dovevano adempiere, si 12, 13. stava riferendo alle profezie contenute Nella raccolta di libri chiamata “i Pro- nelle Scritture Ebraiche nel loro insiefeti” sembra che a volte comparisse per me. — Luca 24:44. primo il libro di Geremia e non quello 10
L A TORRE DI GUARDIA ˙ 1° DICEMBRE 2010
ACCOSTIAMOCI A DIO
Conosce “il cuore dei figli del genere umano” 2 CRONACHE 6:29, 30
` HI di noi, una volta o l’altra, non si e sentito schiacciato dai problemi della vita? A ` volte puo sembrare che nessuno capisca fino ` in fondo le difficolta che incontriamo o il do` lore che proviamo. Eppure c’e qualcuno che comprende perfettamente i nostri sentimen` ti: Geova Dio. E questo il senso delle confortanti parole di Salomone riportate in 2 Cronache 6:29, 30. Salomone sta pronunciando una preghiera durante l’inaugurazione del tempio di Gerusalemme nel 1026 a.E.V. In questa preghiera, durata forse una decina di minuti, Salomone ´ ` esalta Geova perche e un Dio leale, che mantiene le promesse e ascolta le preghiere. — 1 Re 8:23-53; 2 Cronache 6:14-42. Salomone implora Dio di ascoltare le suppliche dei suoi adoratori. (Versetto 29) Pur ` menzionando molte calamita (versetto 28), Salomone osserva che ogni adoratore conosce “la sua propria piaga” e prova “il suo proprio dolore”. Le pene che affliggono una persona possono essere molto diverse da quelle che opprimono un’altra. In ogni caso, le persone che amano Dio non devono portare da sole le loro pene. Nella sua preghiera, infatti, Salomone si rife` risce al singolo adoratore che e spinto a ‘stendere le palme delle mani’ in una sentita preghiera a Geova.1 Forse Salomone ricorda
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1 In epoca biblica ‘stendere le palme delle mani’, ovvero tendere le braccia col palmo della mano in su, era un gesto di preghiera. — 2 Cronache 6:13.
` le parole che suo padre Davide pronuncio in un momento di grande sofferenza: “Getta su Geova stesso il tuo peso”. — Salmo 55: 4, 22. Come risponde Geova alle sincere richieste di aiuto? Salomone lo supplica: “Voglia tu stesso udire dai cieli, luogo della tua dimora, e devi perdonare e dare a ciascuno secondo tutte le sue vie”. (Versetto 30) Salomone sa che l’“Uditore di preghiera” si interessa dei suoi adoratori non solo a livello collettivo, ma ` anche individuale. (Salmo 65:2) Geova da loro l’aiuto necessario, concedendo anche il perdono al peccatore che torna a lui con tutto il cuore. — 2 Cronache 6:36-39. ´ ` Perche Salomone e sicuro che Geova ri` spondera alle richieste di un adoratore penti` to? Piu avanti nella sua preghiera Salomone ´ dice a Geova: “Perche conosci il suo cuore ´ (poiche solo tu stesso conosci bene il cuore di ` tutti i figli del genere umano)”. Geova e consapevole del dolore che ogni adoratore fede` le puo provare nel suo intimo, e non rimane indifferente. — Salmo 37:4. La preghiera di Salomone ci conforta. Forse chi ci sta intorno non comprende perfetta` mente i nostri piu intimi sentimenti, la nostra “propria piaga” e il nostro “proprio dolore”. (Proverbi 14:10) Geova invece conosce il nostro cuore, e si interessa profondamente di noi. Apriamogli il cuore in preghiera, e il peso ` ` delle nostre pene sara piu leggero. “Gettate ` su di lui tutta la vostra ansieta”, dice la Bib´ bia, “perche egli ha cura di voi”. — 1 Pietro 5:7. L A TORRE DI GUARDIA ˙ 1° DICEMBRE 2010
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NEI TEMPI BIBLICI VIVEVANO
` davvero cosı a lungo?
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` EANNE LOUISE CALMENT si spense nella sua citta natale, nella Francia sud-orientale, il 4 agosto 1997 alla veneranda ` eta di 122 anni. Grazie ai progressi scientifici, medici e in altri campi oggi si ` vive piu a lungo. Eppure pochi raggiungono o superano il tra` guardo dei cento anni. Forse questo e il motivo per cui a volte ` la longevita degli ultracentenari fa notizia, come nel caso di madame Calment. ` La Bibbia riferisce che nell’antichita le persone vivevano ` molto ` piu a lungo, arrivando in alcuni casi a sfiorare i mille ` anni. E verosimile? Nei tempi biblici vivevano davvero cosı a ´ lungo? E perche questo dovrebbe interessarci?
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UOMO MODERNO
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METUSELA
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Uomini assai longevi Il libro biblico della Genesi menziona sette uomini che vis` sero piu di 900 anni, tutti nati prima del Diluvio. Si tratta di Adamo, Set, Enos, Chenan, Iared, Metusela (conosciuto anche ` come Matusalemme) e Noe. (Genesi 5:5-27; 9:29) Tutti loro, ` molti dei quali forse sconosciuti ai piu, appartenevano alle pri` me dieci generazioni della storia umana. Metusela e noto per ` essere stato in assoluto l’uomo piu longevo: visse la bellezza di 969 anni. Nella Bibbia sono citate almeno altre 25 persone che rag` giunsero eta fuori del comune per i nostri giorni. Alcune visse` ro 300, 400 o persino 700 anni e piu. (Genesi 5:28-31; 11:10` 25) Per molti, pero, le cose che la Bibbia dice in merito a ` persone tanto longeve non sono altro che leggende. E vera` mente cosı? Si tratta solo di leggende? In base a un documento pubblicato dal centro di ricerche demografiche dell’Istituto Max Planck, in Germania, i ricerca` ` tori hanno accertato l’eta della gia citata madame Calment raccogliendo alcune sue “affermazioni semplici e verificabili”.
Tali affermazioni riguardavano lei o suoi familiari con riferimento a determinati avvenimenti che si erano verificati nella loro vita. Quanto ` da lei detto e stato poi confrontato con registri notarili, civici ed ecclesiastici, come pure con articoli di giornale e censimenti demografici. ` Fatto degno di nota, anche se non e stato possibile accertare ogni minimo dettaglio, le prove disponibili, dirette e indirette, hanno permesso ` di confermarne l’eta. Che dire dei racconti della Bibbia? Si sono dimostrati degni di fiducia? Certamente. Sebbene non tutti i particolari siano stati confermati ` dalle fonti secolari disponibili, i fatti hanno piu ` volte dimostrato che cio che leggiamo nella ` Bibbia e attendibile dal punto di vista storico, scientifico e cronologico.1 Questo non dovreb´ be sorprenderci, perche la Bibbia stessa dice: ` ` “Dio e veritiero, mentre ogni uomo e mentitore”. (Romani 3:4, CEI ) Ed essendo “ispirata da ` Dio”, la Bibbia non e un libro che propina storie inventate. — 2 Timoteo 3:16. ` Mose, che fu ispirato da Geova Dio a scrivere ` il Pentateuco (i primi cinque libri biblici), e ` giustamente annoverato tra gli uomini piu autorevoli e rispettati della storia. Gli ebrei lo con` siderano il piu grande dei loro maestri, i musul` mani lo ritengono uno dei loro piu grandi ` profeti, e per i cristiani e un precursore di ` Gesu Cristo. Sarebbe ragionevole concludere che non ci si possa fidare degli scritti di un personaggio storico di tale importanza?
Il tempo veniva calcolato diversamente? Alcuni hanno sostenuto che in quei giorni il tempo venisse calcolato diversamente e che ` con il termine “anno” ci si riferisse in realta al mese. Un’analisi della Genesi, comunque, conferma senza ombra di dubbio che all’epoca la gente aveva lo stesso concetto del tempo che abbiamo oggi. Eccone due esempi. Nel raccon` to del Diluvio leggiamo che esso inizio quando 1 Per approfondire, vedi il libro La Bibbia: Parola di Dio o dell’uomo?, edito dai Testimoni di Geova.
` Noe aveva 600 anni, “nel secondo mese, il diciassettesimo giorno del mese”. La narrazione continua dicendo che le acque coprirono la terra per 150 giorni e che “il settimo mese, il di` ciassettesimo giorno del mese, l’arca si poso sui monti di Ararat”. (Genesi 7:11, 24; 8:4) Quindi un periodo di cinque mesi (dal diciassettesimo giorno del secondo mese al diciassettesimo giorno del settimo mese dello ` stesso anno) viene equiparato a 150 giorni. E chiaro quindi che l’obiezione secondo cui con il termine “anno” ` ci si riferisse al mese e del tutto priva di fondamento. Analizziamo un altro esempio. Genesi 5: ` 15-18 riferisce che Maalalel divento padre a 65 anni e visse per altri 830 anni, morendo al` l’eta di 895 anni. Anche suo nipote Enoc ebbe un figlio a 65 anni. (Genesi 5:21) Se un anno corrispondeva veramente a un mese, questi due uomini divennero genitori quando avevano solo cinque anni. Vi sembra possibile? Va tenuta presente anche l’archeologia, per´ che ci offre delle prove che concordano con quanto afferma la Bibbia riguardo a persone assai longeve. Del patriarca Abraamo la Bibbia ` dice che era originario della citta di Ur, che vis` se in seguito nella citta di Haran e poi nella re´ gione di Canaan, che combatte contro Chedorlaomer, re di Elam, e che lo sconfisse. (Genesi 11:31; 12:5; 14:13-17) Le scoperte archeologiche hanno confermato l’esistenza di questi luoghi e personaggi. Hanno permesso inoltre di conoscere meglio la geografia dei luoghi non´ che gli usi e costumi dei popoli menzionati in relazione ad Abraamo. Data l’accuratezza di queste informazioni su Abraamo fornite dalla ´ Bibbia, perche dovremmo avanzare riserve sul fatto che sia vissuto 175 anni? — Genesi 25:7. ` Non c’e dunque motivo di dubitare di quello che la Bibbia dice riguardo a uomini estremamente longevi esistiti nei tempi antichi. Ma ´ forse vi chiederete: ‘Perche dovrebbe interessar` mi se questi uomini sono vissuti o meno cosı a lungo?’ L A TORRE DI GUARDIA ˙ 1° DICEMBRE 2010
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` Potete vivere piu a lungo di quanto pensiate! ` L’eccezionale longevita di quegli uomini vissuti prima del Diluvio dimostra che il corpo umano, in quanto ad aspettative di vita, ha un enorme potenziale. Grazie alle moderne tecno` logie gli scienziati hanno studiato piu accuratamente il corpo ` umano e il modo meraviglioso in cui e fatto, inclusa la sua ` straordinaria capacita di rigenerarsi e autoripararsi. La loro conclusione? Il corpo ha il potenziale per continuare a vivere all’infinito. “L’invecchiamento”, dice il gerontologoTom Kirkwood, “rimane uno dei grandi misteri della medicina”. ` ´ Per Geova Dio, invece, l’invecchiamento non e ne un mistero ´ ne un problema irrisolvibile. Il primo uomo Adamo fu creato perfetto da Dio, il quale si propose che gli esseri umani vivessero per sempre. Purtroppo Adamo decise di voltare le spalle a ` Dio. Di conseguenza pecco e divenne imperfetto. Qui sta la spiegazione che gli scienziati continuano a cercare: “Per mezzo ` di un solo uomo il peccato entro nel mondo e la morte per mez` ´ zo del peccato, e cosı la morte si estese a tutti gli uomini perche ` tutti avevano peccato”. (Romani 5:12) E a causa del peccato e dell’imperfezione che ci ammaliamo, invecchiamo e moriamo. Il proposito del nostro amorevole Creatore, comunque, non ` ` e mai cambiato. Ne e una prova schiacciante il fatto che abbia ` provveduto il sacrificio di riscatto di suo Figlio, Gesu Cristo, sa` crificio grazie al quale e possibile ottenere la perfezione e la vita eterna. La Bibbia dichiara: “Come in Adamo tutti muoio` no, cosı anche nel Cristo tutti saranno resi viventi”. (1 Corinti ` 15:22) La gente vissuta prima del Diluvio era piu vicina di noi ` ` alla perfezione, ed e per questo che viveva molto, molto piu a ` lungo. Noi, d’altro canto, siamo piu vicini al tempo in cui si ` realizzera la promessa di Dio. Del peccato e dell’imperfezione ` ` ` ` presto non rimarra alcuna traccia, e l’umanita non dovra piu subire un processo degenerativo per poi morire. — Isaia 33:24; Tito 1:2. ` Questo puo essere anche il vostro futuro. Come? Non pensa` te che quanto promesso da Dio sia solo una chimera. Gesu disse: “Chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato ha vita eterna”. (Giovanni 5:24) Vi incoraggiamo pertanto a studiare la Bibbia e a mettere in pratica quello che imparate. In questo modo ‘tesoreggerete sicuramente per voi stessi un ec´ cellente fondamento per il futuro, perche afferriate ferma` mente la vera vita’, come incoraggio l’apostolo Paolo. (1 Timoteo 6:19) Potete starne certi: lo stesso Dio che ha permesso ad ` alcuni uomini menzionati nella Bibbia di vivere cosı a lungo ` puo far vivere voi per sempre!
UNA LETTERA DA
HAITI
` “E stato un privilegio!”
N
ON riuscivo neanche a guardare le scene di devastazione mandate in onda dai telegiornali dopo il terribile terremoto che aveva colpito Haiti il 12 gennaio 2010. Poi il 20 ricevetti una telefonata da Carmen, una cara amica, che mi propose di andare insieme ad Haiti per le operazioni di soccorso. Avevo conosciuto Carmen alcuni anni prima nel cantiere di una Sala del Regno dove avevamo lavorato come infermiere volontarie. Da allora ci eravamo ritrovate a collaborare come volontarie in occasione di altri progetti ed eravamo diventate ottime amiche. Dissi a Carmen che forse Haiti era troppo per me, sia fisicamente che emotivamente. Lei mi ` ricordo che ci eravamo trovate bene a lavorare insieme e mi disse che ci saremmo fatte forza l’un l’altra. Incoraggiata dalle sue parole, telefonai alla sede mondiale dei testimoni di Geova a Brooklyn e parlai con la persona che organizzava i soccorsi inviati dagli Stati Uniti. Chiesi di aggiungere il mio nome alla lista dei volontari e feci anche il nome di Carmen, spiegando che avremmo voluto lavorare insieme. Mi fu detto che non potevano assicurarmi che io o lei saremmo state chiamate e nemmeno che avremmo lavorato insieme. Continuai la mia vita di tutti i giorni, pensando che non mi avrebbero chiamato. Ma quattro ` giorni dopo, il lunedı 25, ricevetti una telefonata da Brooklyn: mi chiedevano se potevo andare ad Haiti . . . il giorno seguente, se possibile! Non
credevo ai miei orecchi! Dissi che ce l’avrei messa tutta. Per prima cosa chiesi un permesso dal lavoro, poi telefonai a Carmen, solo per scoprire ´ che lei non era stata invitata perche non parlava francese. Ero elettrizzata e spaventata al tempo stesso. Il 28 gennaio, dopo essere riuscita a trovare un biglietto aereo, volai da New York a Santo Domingo, nella Repubblica Dominicana, che confina con Haiti. Ad attendermi all’aeroporto c’era un giovane ` Testimone che mi porto alla filiale dei testimoni di Geova della Repubblica Dominicana. Lo stesso giorno arrivarono dagli Stati Uniti altre due infermiere, con cui quella notte divisi la stanza. La mattina successiva ci portarono alla filiale di Haiti a Port-au-Prince, un viaggio di sette ore e mezzo. Avevamo varcato il confine quando si presentarono ai nostri occhi i segni dell’immane devastazione. Sembrava incredibile che una scossa di 35 secondi avesse potuto ridurre in quelle condizioni un paese tanto bello. Vedere quelle scene in TV era stato difficile, ma non potete immaginare cosa abbia significato ve` derle lı con i miei occhi. Molti edifici, incluso il palazzo presidenziale, erano lesionati, mentre altri erano ridotti a cumuli di macerie. Tante di quelle case erano il frutto delle fatiche di una vita: tutto andato in fumo in una manciata di secondi. Non potei fare a meno di pensare che le cose veramente importanti della vita non sono quelle materiali. L A TORRE DI GUARDIA ˙ 1° DICEMBRE 2010
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Infine arrivammo alla filiale. Non appena ci vide entrare, l’addetta alla reception ci corse incontro per salutarci con un bel sorriso e un calo` roso abbraccio. Ci ringrazio per aver lasciato tutto ed esserci rese disponibili. Dopo pranzo andammo alla vicina Sala delle Assemblee, adibita a ospedale, dove incontrai altri Testimoni che si erano offerti di venire per dare una mano. Tra loro c’erano una coppia venuta dalla Germania, entrambi medici, con il loro assistente e un’ostetrica proveniente dalla Svizzera. Iniziai il mio turno quella notte stessa. Sul pavimento della Sala delle Assemblee, sdraiati su materassi, c’erano 18 pazienti, fra Testimoni e non Testimoni. Tutti ricevevano la medesima cura e assistenza gratuita dal personale medico dei Testimoni. ` Durante la notte morı un paziente, un uomo di 80 anni. Al suo fianco c’era la moglie, oltre a me e alla mia compagna di stanza. A un certo punto una ragazza di nome Ketly si mise a urlare per il dolore. Le avevano amputato il braccio destro per le ferite riportate durante il terremoto. Vicino a Ketly c’era la Testimone che studiava la ` Bibbia con lei. Aveva dormito lı, accanto al suo letto, praticamente tutte le notti. Mi avvicinai a Ketly: volevo davvero alleviare il suo dolore, ma non si trattava solo di dolore fi` sico. Ketly mi racconto che al momento della scossa si trovava a casa di un’amica. Non riuscendo a capire cosa stesse succedendo, erano corse verso il balcone, strette l’una all’altra, quando un muro era caduto loro addosso seppellendole sotto le macerie. Aveva gridato il
nome dell’amica senza ricevere risposta: era morta, l’aveva capito subito. Quattro ore dopo, quando arrivarono i soccorritori, il corpo dell’amica giaceva ancora in parte sopra il suo. A Ketly fu amputato il braccio destro fino alla spalla. ` La prima notte che trascorsi lı, Ketly continuava a rivivere quelle scene ogni volta che tentava di dormire. Singhiozzando mi disse: “So cosa dicono le Scritture degli ultimi giorni e dei terremoti. So che abbiamo una speranza meravigliosa. So che dovrei essere grata d’esser viva. Ma mettiti nei miei panni solo per un istante: un giorno va tutto a gonfie vele e poi, prima che te ` ne renda conto, ti ritrovi cosı”. Sentendomi del tutto impotente non potei fare altro che tenerla stretta, e mi misi a piangere anch’io. Piangem´ ` mo finche lei non si addormento. Ogni giorno un medico e due infermiere venivano mandati ad aiutare chi aveva bisogno di cure mediche altrove. Io fui inviata a ˆ Petit-Goave, a circa due ore da Port-au-Prince. Ero insieme ad altri due volontari: un’infermiera della Florida e un medico venuto dalla Francia. Arrivammo alle nove e mezzo di mattina, scaricammo il materiale di pronto soccorso e lo portammo nella Sala del Regno. La gente era sta` ta informata del nostro arrivo, cosı trovammo molti seduti ad aspettarci. Ci mettemmo subito al lavoro. Faceva caldo, e la fila di coloro che necessitavano di cure continuava ad allungarsi. Solo verso le tre del pomeriggio riuscimmo a fare una pausa. Quel giorno, fra tutt’e tre, praticammo 114 vaccinazioni e facemmo 105 visite mediche. Ero esausta ma feli´ ce perche avevamo dato una mano a chi aveva bisogno di aiuto. Complessivamente, per le operazioni di soc` corso sono rimasta ad Haiti poco piu di due settimane. Quasi ogni notte ho fatto un turno di 12 ore alla Sala delle Assemblee. Non mi ero mai fatta carico di un compito tanto oneroso. ` Nonostante questo, e stato un privilegio essere ` lı. Sono felicissima di aver potuto recare un po’ di conforto e di sollievo alla gente di Haiti, che ` ha sofferto cosı tanto.
Devo dire che gli haitiani ci hanno insegnato molto. Per esempio, tra i pazienti di cui mi sono occupata c’era Eliser, un ragazzo di 15 anni a cui hanno dovuto amputare una gamba. Notai che era solito tenere da parte il suo cibo per dividerlo con Jimmy, che passava le notti accanto al suo ` letto. Mi spiego che Jimmy non sempre riusciva a trovare da mangiare prima di andare da lui la sera. L’esempio di Eliser mi ha fatto capire che non bisogna essere ricchi, e neppure in buona salute, per condividere con gli altri quello che si ha. Anche i volontari che facevano parte della ´ mia equipe hanno manifestato uno spirito ana` logo. C’e stata una volontaria che ha avuto dei problemi di salute e un’altra che soffriva di mal ` di schiena. Cio nondimeno hanno tutti antepo` sto le necessita dei pazienti alle proprie. Questo ha rappresentato per me lo stimolo di cui avevo bisogno per non mollare. Ogni tanto ci sentivamo emotivamente, mentalmente e fisicamente stremati, ma ci siamo sostenuti a vicenda per andare avanti. Che esperienza indimenticabile! Sono grata di far parte di un’organizzazione for-
mata da ottimi cristiani, persone premurose, amorevoli e disposte a sacrificarsi. Prima che partissi da Haiti, due pazienti a cui era stato amputato il braccio destro sono riuscite in qualche modo a scrivermi dei biglietti di ringraziamento che, hanno insistito, dovevo legge` re solo dopo essere salita a bordo dell’aereo. Ed e quello che ho fatto. Le loro parole mi hanno commosso a tal punto che non riuscivo a smettere di piangere. Dopo essere tornata a casa ho mantenuto i contatti con alcuni dei nuovi amici che ho trovato ad Haiti. Nei momenti ` di difficolta e di crisi si stringono e si consolidano delle belle amicizie. Sono convinta di una ` cosa: nessuna difficolta ` riuscira a spezzare il nostro legame. Vivere tut` to questo e stato un privilegio! L A TORRE DI GUARDIA ˙ 1° DICEMBRE 2010
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´ PERCHE RESPINSERO IL MESSIA? Q ` UANDO Gesu era sulla terra, le folle ascoltavano rapite le cose che diceva e assistevano affascinate ai miracoli che compiva. Come conseguenza molti “riposero fede in lui” e lo accettarono quale predetto Messia, o ` Cristo. “Quando il Cristo sara arrivato”, ragio` ` navano, “non compira piu segni di quanti ne ha compiuti quest’uomo, vero?” — Giovanni 7:31. Nonostante le schiaccianti prove a sostegno ` del fatto che Gesu era il Messia, la maggior parte di coloro che lo videro e lo udirono non divennero credenti. Triste a dirsi, perfino alcuni che all’inizio avevano riposto fede in lui suc18
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´ cessivamente gli voltarono le spalle. Perche, a dispetto dell’evidenza dei fatti, tanti non rico` nobbero che Gesu era il Messia? Vediamone le ragioni e, nel farlo, chiediamoci: ‘Rischio anch’io di commettere un errore simile?’
Speranze disattese ` Al tempo in cui Gesu nacque, molti ebrei attendevano la comparsa del Messia. Nel tem` pio, quando vi fu portato il piccolo Gesu, c’erano alcuni che “aspettavano la liberazione di Gerusalemme” per mano del Messia promesso. (Luca 2:38) In seguito, di fronte alle opere di Giovanni il Battezzatore, molti si chiesero:
“Che sia lui il Cristo?” (Luca 3:15) Ma gli ebrei del I secolo cosa si aspettavano che facesse il Messia? Tra gli ebrei di quel tempo era opinione comune che il Messia sarebbe venuto a liberarli dall’oppressivo giogo romano e a ristabilire il ` regno d’Israele sulla terra. Prima che Gesu iniziasse il suo ministero, erano sorte varie figure carismatiche che propugnavano una resistenza violenta al potere politico dell’epoca. Questi uomini probabilmente influenzarono le aspettative che la gente nutriva nei confronti del Messia. ` Gesu si distinse nettamente da questi falsi ` messia. Non promosse la violenza; insegno anzi ad amare i nemici e ad essere sottomessi ` alle autorita. (Matteo 5:41-44) Respinse i tenta` tivi della gente di farlo re; insegno piuttosto: “Il mio regno non fa parte di questo mondo”. (Giovanni 6:15; 18:36) Nondimeno, idee preconcette in merito al Messia esercitavano ancora una forte influenza sulle persone. ` Giovanni il Battezzatore vide e udı di perso` na prove miracolose che additavano Gesu quale Figlio di Dio. Eppure, mentre era in prigio` ` ne, mando i suoi discepoli a chiedere a Gesu: “Sei tu Colui che viene, o dobbiamo aspettare un altro?” (Matteo 11:3) Forse Giovanni si do` mandava se Gesu fosse proprio il Liberatore promesso che avrebbe realizzato le speranze degli ebrei. Per gli apostoli fu difficile accettare il fatto ` che Gesu sarebbe stato ucciso e poi risuscitato. ` In un’occasione, dopo che Gesu ebbe spiegato ` la necessita che il Messia soffrisse e morisse, ` Pietro “lo prese da parte e comincio a rimproverarlo”. (Marco 8:31, 32) Pietro non riusciva ´ ` ancora a capire perche Gesu dovesse morire per assolvere il suo ruolo di Messia. ` ` Quando Gesu entro a Gerusalemme poco prima della Pasqua del 33 E.V., folle entusiaste lo accolsero acclamandolo come Re. (Giovan` ni 12:12, 13) Ma la situazione cambio rapida` mente. Entro la settimana Gesu fu arrestato e
messo a morte. Afflitti, due discepoli dissero: ` “Speravamo che quest’uomo fosse colui che e destinato a liberare Israele”. (Luca 24:21) An` che quando il risuscitato Gesu comparve ai discepoli, in essi persisteva ancora l’idea che il Messia avrebbe stabilito un regno sulla terra. Chiesero: “Signore, ristabilirai in questo tem` po il regno d’Israele?” E evidente che alcune aspettative sbagliate in merito al Messia erano profondamente radicate nel cuore e nella ` mente degli ascoltatori di Gesu. — Atti 1:6. ` Fu dopo l’ascensione di Gesu e il versamento dello spirito santo che i discepoli compresero chiaramente che il Messia avrebbe governa` to in qualita di Re celeste. (Atti 2:1-4, 32-36) L’apostolo Pietro e l’apostolo Giovanni parlarono intrepidamente della risurrezione di ` Gesu e, compiendo anch’essi dei miracoli, diedero prova di avere il sostegno di Dio. (Atti 3: 1-9, 13-15) A Gerusalemme migliaia di persone accettarono il loro messaggio e divennero cre` denti. Questo, pero, non piacque ai capi religiosi ebrei. Proprio come prima si erano oppo` sti a Gesu, ora si opponevano ai suoi apostoli e ´ ` discepoli. Perche respinsero Gesu con tanto accanimento?
Respinto dai capi religiosi ` Al tempo in cui Gesu venne sulla terra, quanto a idee e pratiche religiose gli ebrei si ` erano allontanati moltissimo da cio che insegnavano le Scritture ispirate. I capi religiosi (sadducei, farisei e scribi) portavano avanti tradizioni umane, anteponendole alla scritta Pa` ` rola di Dio. Piu volte accusarono Gesu di infrangere la Legge per il fatto che compiva guarigioni miracolose di sabato. Confutandone con vigore gli insegnamenti non scritturali, ` Gesu mise in discussione sia la loro autori` ta sia la loro pretesa di avere l’approvazione ` di Dio. Diversamente da loro, Gesu veniva da una famiglia umile e non aveva ricevuto ` un’educazione religiosa formale. Non c’e da meravigliarsi, quindi, che per quegli uomini L A TORRE DI GUARDIA ˙ 1° DICEMBRE 2010
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` orgogliosi fosse cosı difficile riconoscere che ` Gesu era il Messia. A seguito di quei confronti si infuriarono a tal punto che “tennero consiglio contro di lui per poterlo distruggere”. — Matteo 12:1-8, 14; 15:1-9. Ma in che modo i capi religiosi spiegavano ` ` la capacita di Gesu di compiere miracoli? Non negavano che fossero avvenuti. Piuttosto, cercavano in modo blasfemo di minare la fede ` che la gente riponeva in Gesu attribuendo il suo potere a Satana. Affermarono: “Quest’uomo non espelle i demoni se non per mezzo di Beelzebub, governante dei demoni”. — Matteo 12:24. Alla base del loro categorico rifiuto di rico` noscere che Gesu era il Messia c’era anche ` un’altra motivazione. Dopo che Gesu ebbe risuscitato Lazzaro, i capi delle varie fazioni religiose si consultarono e dissero: “Che dobbia´ mo fare, poiche quest’uomo compie molti
Se foste vissuti ` al tempo di Gesu, avreste riconosciuto il Messia? ` segni? Se lo lasciamo fare cosı, riporranno tutti fede in lui, e verranno i romani e toglieranno sia il nostro luogo che la nostra nazione”. Temendo di perdere potere e prestigio, cospiraro` no per uccidere sia Gesu sia Lazzaro. — Giovanni 11:45-53; 12:9-11.
Pregiudizio e persecuzione L’atteggiamento dei capi religiosi ebrei del ` ` I secolo creo un generale clima di ostilita nei ` confronti di chiunque accettasse Gesu quale Messia. Orgogliosi della loro posizione premi` nente, disprezzavano chi aveva fede in Gesu e dicevano: “Nessuno dei governanti o dei fari` ` sei ha riposto fede in lui, non e cosı?” (Giovanni 7:13, 48) Alcuni di loro, come Nicodemo e Giuseppe di Arimatea, divennero discepoli di 20
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` Gesu, ma per timore non lo rivelarono. (Giovanni 3:1, 2; 12:42; 19:38, 39) I capi ebrei avevano decretato che, “se qualcuno l’avesse confessato come Cristo, sarebbe stato espulso dalla sinagoga”. (Giovanni 9:22) In pratica sarebbe ` stato disprezzato ed emarginato dalla societa. L’opposizione contro gli apostoli e i discepo` ` li di Gesu scateno infine una violenta persecuzione. A motivo della loro coraggiosa predicazione, gli apostoli soffrirono per mano del Sinedrio, l’alta corte ebraica. (Atti 5:40) Gli oppositori tramarono contro il discepolo Stefano accusandolo falsamente di bestemmia. Condannato dal Sinedrio, Stefano fu lapidato. Ne ` seguı “una grande persecuzione contro la congregazione che era a Gerusalemme; tutti, eccetto gli apostoli, furono dispersi in tutte le regioni della Giudea e della Samaria”. (Atti 6: 8-14; 7:54–8:1) Saulo, il futuro apostolo Paolo, prese parte a una campagna di persecuzione patrocinata dal sommo sacerdote e dall’“assemblea degli anziani”. — Atti 9:1, 2; 22:4, 5. Nonostante queste circostanze difficili, negli ` anni successivi alla morte di Gesu il cristianesimo si diffuse rapidamente. Ma, anche se migliaia di persone divennero credenti, nella Palestina del I secolo i cristiani rimasero comunque una minoranza. Chi si dichiarava pubblicamente seguace di Cristo rischiava di essere emarginato e perfino di divenire oggetto di violenze.
Cosa impariamo? Come abbiamo visto, nel I secolo idee erra` te, pressioni esercitate dalla comunita e persecuzione impedirono a molti di riporre fede in ` ` Gesu. Oggi idee sbagliate in merito a Gesu e ai suoi insegnamenti possono avere un effetto si` mile. Per esempio, a molti e stato insegnato ` che il Regno di Dio e nel loro cuore o che si ` concretizzera grazie agli sforzi dell’uomo. Altri sono convinti che la soluzione ai problemi ` dell’umanita vada ricercata nella scienza o nel` la tecnologia, e cosı rendono superfluo il biso-
` ` Non lasciate che idee preconcette vi impediscano di imparare la verita su Gesu
gno di riporre fede nel Messia. Molti critici affermano che gli episodi relativi al ministero di ` Gesu riportati nella Bibbia non sono fatti stori` ci, minando in tal modo la fede in Gesu quale Messia. A causa di idee e teorie come queste, molti sono confusi sul ruolo del Messia o non vedo` no la necessita di affrontare l’argomento. Ma ` ` ` chi e disposto a esaminare le prove che Gesu e ` ` il Messia riscontrera che in realta ce ne sono ` piu oggi che nel I secolo. Oltre alle Scritture Ebraiche, che contengono numerose profezie ` riguardo a cio che il Messia avrebbe fatto, abbiamo a disposizione i quattro Vangeli, che ` ` narrano come Gesu adempı quelle profezie.1 1 Vedi il prospetto “Profezie relative al Messia”, a pagina 200 del libro Cosa insegna realmente la Bibbia?, edito dai Testimoni di Geova.
Non scarseggiano certo le prove in base alle ` quali ognuno di noi puo scegliere o decidere al riguardo con cognizione di causa. E si tratta di ´ ´ una decisione urgente. Perche? Perche la Bib` bia rivela che, in qualita di Re messianico del ` ` Regno di Dio, Gesu agira presto per eliminare tutti coloro che rovinano la terra e stabilire un ` governo giusto che dara ai sudditi ubbidienti ` la possibilita di vivere per sempre su una terra paradisiaca. (Daniele 2:44; Rivelazione [Apocalisse] 11:15, 18; 21:3-5) Questo meraviglioso ` futuro e in serbo anche per voi se fin da ora vi ` sforzate di conoscere meglio Gesu e mostrate fede in lui. Ricordate le sue parole: “Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigeni´ to Figlio, affinche chiunque esercita fede in lui non sia distrutto ma abbia vita eterna”. — Giovanni 3:16. L A TORRE DI GUARDIA ˙ 1° DICEMBRE 2010
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Mostriamo considerazione a
chi cresce un figlio da solo D
A NESSUNO viene richiesto tanto, in termini di tempo ed energie, come da chi cresce un figlio da solo. Le sfide da affrontare sono tantissime. Bisogna barcamenarsi tra le ` numerose responsabilita che tirar su una fa` miglia comporta. Oltre a lavorare, c’e da fare la spesa, cucinare, badare alla casa e stare die` tro ai figli. E poi necessario preoccuparsi della loro salute e del loro svago, dare loro appoggio emotivo e, se possibile, trovare qualche ´ prezioso minuto per se. Anche se stanno diventando una fetta sem` ` pre piu larga della societa, le famiglie con un solo genitore non sempre ricevono l’attenzione che meritano. Una madre ha ammesso franca` mente: “Mi sono resa conto di questa realta soltanto quando sono stata io a trovarmi da sola a crescere i miei figli”. Cosa potete fare per mostrare considerazione ai genitori senza coniuge? Dovreste interessarvi di loro? Analizziamo tre motivi per prestare attenzione ai loro bisogni.
Tre buoni motivi Molti genitori soli desiderano essere aiutati. Una vedova di 41 anni con due figli ha detto: “A volte non so proprio cosa fare, e mi sento completamente sommersa dalle numerose re` sponsabilita”. Molti genitori vedovi, abban22
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donati dal coniuge o alle prese con altre situazioni negative provano gli stessi sentimenti di una madre che ha detto: “Imploriamo aiuto, ne abbiamo un disperato bisogno!” Aiutarli rende felici anche voi. Avete mai aiutato qualcuno a portare un carico troppo pe` sante per una persona sola? In tal caso e probabile che vi siate sentiti soddisfatti sapendo di avergli dato un aiuto concreto. Allo stesso modo, i genitori senza un coniuge al fianco portano un peso a volte troppo grande per una persona sola. Se sarete pronti a tendere ` loro la mano, vi renderete conto che e vero ` quello che dice Salmo 41:1: “Felice e chiunque mostra considerazione al misero”. ` E qualcosa che fa piacere a Dio. In Giacomo ` 1:27 si legge: “La forma di adorazione che e pura e incontaminata dal punto di vista del ` nostro Dio e Padre e questa: aver cura degli orfani e delle vedove nella loro tribolazione”. Questo include interessarsi di chi cresce i propri figli da solo.1 Ebrei 13:16 dichiara: “Non dimenticate di fare il bene e di condividere con ´ altri, poiche Dio si compiace di tali sacrifici”. 1 Anche se le espressioni “genitore senza coniuge” o “genitore solo” non compaiono nella Bibbia, i termini “vedova” e “orfano di padre” vi ricorrono frequentemente. Ne deduciamo che quella delle famiglie con un solo genitore ` era una realta comune anche nei tempi biblici. — Isaia 1:17.
Tenendo presenti questi tre motivi, vedia` mo cosa si puo fare per aiutare i genitori soli e ` come si puo essere sicuri di dare un appoggio concreto.
Cercate di capire i loro bisogni Forse pensate che, per sapere come aiutare un genitore senza coniuge, basti chiedergli: “Posso fare qualcosa per te?” Ammettiamolo ` ` pero: sara difficile che vi dica di cosa ha realmente bisogno. Come abbiamo visto prima, Salmo 41:1 raccomanda di ‘mostrare considerazione’, ovvero fare qualcosa di concreto. Un’opera di consultazione, spiegando il termine ebraico qui usato, dice: “Attraverso una complessa elaborazione dei pensieri il processo conoscitivo porta ad agire con saggezza”. — Theological Wordbook of the Old Testament. ` Quindi, per capire qual e il modo migliore ` per essere d’aiuto, e necessario riflettere attentamente sulle sfide che si presentano ai genitori senza coniuge. Siate buoni osservatori; non limitatevi a un’analisi superficiale della situazione. Chiedetevi: ‘Se fossi nei suoi panni, che tipo di aiuto vorrei?’ Naturalmente molti di loro vi diranno che non riuscirete ` mai, con tutta la buona volonta, a capire fino in fondo cosa vuol dire crescere i propri figli da soli a meno che non stiate vivendo la stessa situazione. Ma, se farete del vostro meglio per ` ` mettervi nei loro panni, vi sara piu facile ‘mostrare considerazione’ ai genitori senza coniuge. Imitate l’esempio perfetto di Dio ` Nessuno si e dimostrato tanto benevolo e concreto nel prendersi cura dei genitori senza coniuge quanto Geova Dio. In molti passi biblici sono evidenti la considerazione e l’interesse che egli mostra per orfani, vedove e, quindi, genitori soli. Analizzando il modo in ` cui Dio soddisfa i bisogni di chi e svantaggia` to, si puo imparare molto su cosa significhi offrire un aiuto veramente pratico. Esaminiamo quattro modi principali in cui farlo.
Prendetevi il tempo per ascoltarli Nella Legge che diede all’antico Israele, ` Geova dichiaro che avrebbe ‘udito immancabilmente il grido’ delle persone svantaggiate. (Esodo 22:22, 23) Come possiamo imitare il suo ottimo esempio? Non avendo nessun adulto con cui parlare, i genitori senza coniuge spesso si sentono profondamente soli. “A volte, quando i bambini sono andati a letto, scoppio in lacrime e non riesco a smettere”, ha detto una madre senza marito. “La solitudi` ne puo essere un peso troppo grande da porta` re”. Se e appropriato, potreste prendervi il tempo di ascoltare un genitore che forse ha bisogno di sfogarsi? Essendo pronti ad ascoltarlo, ovviamente in un contesto appropriato, potete fare molto per aiutarlo ad affrontare la situazione che vive.
Incoraggiateli
` Geova ispiro la stesura di canti sacri, o salmi, che gli israeliti cantavano come parte del culto. Le vedove e gli orfani israeliti dovevano sentirsi davvero incoraggiati quando cantavano le parole ispirate che ricordavano loro come Geova fosse un “padre” e un “giudice”, il quale avrebbe dato loro sollievo. (Salmo 68:5; 146:9) Anche noi possiamo esprimere parole incoraggianti che un genitore senza co` niuge forse ricordera per anni. Nonostante siano passati vent’anni, Ruth, una madre sola, ricorda ancora con piacere il giorno in cui un padre che aveva esperienza nel tirar su i figli le disse: “Stai facendo un ottimo lavoro con i ` tuoi due figli. Continua cosı”. Ruth racconta: “Quelle sue parole mi toccarono profonda` mente”. E proprio vero che “una buona parola ` ` rida vita” e per un genitore senza coniuge puo ` essere piu incoraggiante di quanto possiate immaginare. (Proverbi 15:4, Parola del Signo´ re) Perche non pensate a lodi specifiche e sincere che potreste rivolgergli? L A TORRE DI GUARDIA ˙ 1° DICEMBRE 2010
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Offrite aiuto materiale quando occorre La Legge data da Geova all’antico Israele disponeva che le vedove e gli orfani si procurassero il cibo necessario in modo dignitoso. Grazie a queste disposizioni, chi viveva in condizioni umili aveva a sufficienza per “mangiare . . . e saziarsi”. (Deuteronomio 24: 19-21; 26:12, 13) Anche noi possiamo, in ` modo discreto e senza lederne la dignita, offrire aiuto materiale a una famiglia con un solo ´ genitore e nel bisogno. Perche non portate loro qualche pietanza o una busta di generi alimentari? Avete capi di vestiario che potrebbero andar bene al genitore o ai suoi figli? Oppure, se la famiglia ha bisogno di qualcosa, potreste offrire un aiuto finanziario?
Passate del tempo con loro
` Geova comando che anche le vedove e gli orfani partecipassero alle feste annuali del´ la nazione, affinche potessero stare in compagnia di altri israeliti. “Ti devi rallegrare”, fu detto loro. (Deuteronomio 16:10-15) An-
che oggi ai cristiani viene ricordato di essere “ospitali gli uni verso gli altri”, creando belle occasioni per stare insieme. (1 Pietro 4:9) Per´ che non invitate a pranzo o a cena una fami` glia con un genitore senza coniuge? Non c’e bisogno che prepariate cibi elaborati. Una vol` ta che era a casa di amici, Gesu disse: “Solo alcune cose sono necessarie, o una sola”. — Luca 10:42.
Le vostre attenzioni saranno apprezzate Kathleen, una madre che ha cresciuto da ` sola tre figli, dice che non dimentichera mai questo saggio consiglio: “Non aspettarti niente e apprezza tutto quello che ricevi”. Come Kathleen, molti genitori senza coniuge rico` noscono che la responsabilita di allevare i figli ricade su di loro. Quindi non si aspettano che sia qualcun altro a farlo. Nonostante questo, apprezzano senza dubbio qualsiasi tipo di appoggio ricevano. Se mostrate considerazione ai genitori che crescono un figlio da soli, loro ` si sentiranno meglio e voi sarete piu felici. Po` tete star certi che Geova Dio “ricompensera la [vostra] opera buona”. — Proverbi 19:17, La Sacra Bibbia, Edizioni Paoline.
` Quand’e stata l’ultima volta che avete invitato una famiglia con un solo genitore? ´ Perche non lo fate di nuovo a breve?
I LETTORI CHIEDONO . . . Dove si trova il Paradiso di cui parla la Bibbia? Fatto degno di nota, molti passi biblici dove si parla del Paradiso sono semplici descrizioni della vita sulla terra. Per esempio, una profezia di Isaia afferma: “Certamente edificheranno case e le occuperanno; e certamente pianteranno vigne e ne ` mangeranno il frutto”. (Isaia 65:21) Dov’e che si costruiscono case, si piantano vigne e si mangia frutta? Sulla terra. Proverbi 2:21 dice in modo esplicito: “I retti son quelli che risiederanno sulla terra”.
` ` ` Anche Gesu parlo di un paradiso terrestre. E vero, ne promise pure uno celeste, ma questo sarebbe stato solo per un gruppo ristretto di persone. (Luca 12:32) Dopo la morte, queste vengono risuscitate per vivere nel Paradiso celeste e governare insieme a Cristo il Paradiso terrestre. (Rivelazione [Apocalisse] 5:10; 14:1-3) Dal cielo questi governanti faranno in modo che il Paradiso sulla terra sia adeguatamente amministrato e mantenuto in buone condizioni applicando le norme di Dio. ` ` Gesu sapeva che questo era cio che Dio voleva per la terra. Dopo tutto, era in cielo con il Padre quando venne creato il giardino di Eden. Tutti co` loro che oggi esercitano fede hanno la possibilita di ottenere la vita in un futuro paradiso terrestre. ` (Giovanni 3:16) A ognuno di loro Gesu promette: “Tu sarai con me in Paradiso”. — Luca 23:43. L A TORRE DI GUARDIA ˙ 1° DICEMBRE 2010
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5 FORGET Patrick/SAGAPHOTO.COM/Alamy
ˇ A un uomo che in punto di morte espresse co` raggiosamente fede in lui, Gesu promise: “Tu sarai con me in Paradiso”. (Luca 23:43) In quale luogo sarebbe stato quell’uomo? Il Paradiso sarebbe stato in cielo, sulla terra o in un altro luogo dove gli uomini attenderebbero il giudizio? I nostri progenitori vissero un tempo nel Para` diso. La Bibbia dice: “Geova Dio pianto un giardino in Eden, verso oriente, e vi pose l’uomo che aveva formato. . . . E Geova Dio prendeva l’uomo ´ e lo poneva nel giardino di Eden perche lo coltivasse e ne avesse cura”. (Genesi 2:8, 15) Quando queste parole furono tradotte in greco, il termine ` “giardino” fu reso paradeisos, da cui deriva l’italiano “paradiso”. Come una coppia, con la nascita di altri figli, ` potrebbe dover ingrandire la propria casa, cosı i nostri progenitori, col crescere della famiglia umana, avrebbero dovuto estendere il Paradiso oltre i confini dell’Eden. Dio disse loro: “Riempite la terra e soggiogatela”. — Genesi 1:28. Il nostro Creatore, quindi, si proponeva che gli esseri umani vivessero e avessero figli nel Paradiso qui sulla terra. Sarebbero vissuti per sempre in quel giardino senza alcun bisogno di cimiteri. La terra sarebbe diventata la dimora permanente di ` ´ tutta l’umanita. Ecco perche le bellezze naturali ` che ci circondano rendono cosı piacevole la vita! Siamo stati creati per vivere su un bel pianeta. ` Il proposito di Dio e cambiato? No. Geova in` ` fatti ci assicura: “Cosı sara la mia parola che esce ` dalla mia bocca. Non tornera a me senza risultati, ` ` ma certamente fara cio di cui mi son dilettato”. (Isaia 55:11) Oltre 3.000 anni dopo la creazione ` dell’uomo, la Bibbia dichiaro che “il Formatore ` della terra e il suo Fattore . . . non la creo sempli` ´ cemente per nulla”, ma “la formo pure perche ` fosse abitata”. (Isaia 45:18) La volonta di Dio non ` ` e cambiata: la terra tornera a essere un paradiso.
DIO FA “GRANDI COSE” ECCO COME L’HO SCOPERTO NARRATO DA MAURICE RAJ La mia famiglia, insieme a migliaia di altri immigrati, era in fuga. ` Cercavamo di sfuggire a una delle piu sanguinose campagne militari della seconda guerra mondiale. Camminammo per giorni nella fitta giungla birmana, trascorrendo le notti al riparo degli alberi. Avevo ` nove anni. Tutto cio che avevo stava in un fagotto che portavo sulla schiena. Ma dovevano ancora succedere tante altre cose.
E
RA il 1942. Il mondo era in guerra, e noi stavamo fuggendo davanti all’armata giapponese, che aveva appena invaso il Myanmar (allora noto come Birmania) e si era impadronita dei campi petroliferi di Yenangyaung. Prima che riuscissimo a passare il confine con l’India, i soldati giapponesi ci raggiunsero e ci costrinsero a tornare a casa. Quando ero piccolo vivevamo a Yenangyaung, dove mio padre lavorava per una compagnia petrolifera, la Burmah Oil Company. Dopo l’occupazione giapponese i ricchi campi petroliferi della zona subirono intensi bombardamenti da parte dell’aviazione britannica. Una volta la nostra famiglia dovette ripararsi in un fossato per tre giorni, mentre le bombe esplodevano tutto intorno. Alla fine riuscimmo a imbarcarci per Sale, una cittadina situata sul fiume Irrawaddy. Grati di essere ancora in vita, ` restammo lı fino alla fine della guerra.
` Dalla tragedia alla scoperta della verita ` Nel 1945, lo stesso anno in cui finı la guerra, nacque mio fratello minore. Mio padre era feli` cissimo di aver avuto un figlio alla sua eta. Ma ` ` fu una felicita di breve durata: il piccolo morı 26
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` tre mesi piu tardi. Distrutto dal dolore, poco ` dopo morı anche mio padre. Pensando di confortarmi, gli amici mi dicevano che Dio aveva preso mio padre e mio fra´ tello con se in cielo. Quanto avrei voluto essere con loro! La mia famiglia frequentava una chiesa cattolica, e da bambino ero stato mandato al catechismo. Mi era stato insegnato che preti e suore vanno direttamente in cielo, mentre gli altri vanno per un po’ in purgatorio, un luogo di tormento temporaneo in cui ci si purifica dai peccati. Deciso a raggiungere mio padre e mio fratello, mi prefissi di entrare nel seminario di Maymyo (ora Pyin Oo Lwin), a circa duecento chilometri da casa nostra. Per accedere al seminario bisognava avere una buona istruzione di base. Essendo un immigrato, io ero andato a scuola solo due anni, dopo di che durante la guerra tutte le scuole erano rimaste chiuse. Quando poi riaprirono, ` la mia famiglia era in gravi difficolta economiche: mia madre doveva prendersi cura non solo di me e dei miei due fratelli, ma anche dei tre bambini di sua sorella, che nel frattempo era ` morta, e non poteva piu permettersi di mandarci a scuola.
` Mio fratello maggiore comincio a lavorare, ma io avevo solo 13 anni, e non potevo fare molto. Visto che a Chauk, una cittadina non lontana da Sale, viveva Manuel Nathan, mio ` zio paterno, pensai: ‘Se vado via ci sara una ` bocca in meno da sfamare’. Percio andai a vivere con mio zio. Quello che non sapevo era che mio zio aveva conosciuto da poco i testimoni di Geova ed era ` ansioso di condividere con altri cio che stava ` imparando dalla Bibbia. Comincio a parlarmene un po’ alla volta partendo dal significato del` la preghiera del “Padrenostro”, che inizia cosı: “Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome”. — Matteo 6:9, 10. ` “Quindi Dio ha un nome”, mi spiego mio zio, ` ` “e quel nome e Geova”. Poi me lo mostro nella ` ` Bibbia. Volevo saperne di piu. Purtroppo, pero, non sapevo leggere molto bene neppure in tamil, la mia lingua, e la Bibbia e le pubblicazioni bibliche di mio zio erano in inglese, lingua che ´ non conoscevo un granche. Eppure, nonostante la mia scarsa istruzione, pian piano compresi gli insegnamenti della Bibbia. (Matteo 11:25, 26) Mi resi conto che molte dottrine che mi erano state insegnate non si basavano sulle Scritture. ` ` “Zio”, esclamai alla fine, “questa e la verita!” ` A 16 anni cominciai a parlare ad altri di cio che avevo imparato. All’epoca in Myanmar c’erano ` solo 77 testimoni di Geova. Di lı a poco Robert Kirk, un missionario che si trovava nella capitale Yangon (allora Rangoon), fece visita a mio zio a Chauk. Dissi a Robert che avevo dedicato la mia ` vita a Geova. Cosı il 24 dicembre 1949 mi battezzai nelle acque del fiume Irrawaddy a simboleggiare la mia dedicazione a Dio.
Ostacoli da sormontare Poco tempo dopo mi trasferii a Mandalay alla ricerca di un lavoro che mi permettesse di raggiungere il mio scopo, ovvero diventare pioniere, come sono chiamati i ministri a tempo ` pieno dei testimoni di Geova. Un giorno, pero, mentre assistevo a una partita di calcio, ebbi le
convulsioni: si trattava di epilessia. Fui costretto ` a tornare a vivere con i miei cosı che potessero occuparsi di me. Gli attacchi epilettici continuarono a fasi alterne per otto anni. Quando la mia salute ` miglioro potei cominciare a fare qualche lavoretto. Mia madre mi scoraggiava dall’intraprendere il ministero a tempo pieno per via delle mie condizioni, ma un giorno le dissi: “Sono stanco di aspettare. Voglio diventare pio` niere. Geova si prendera cura di me”. Nel 1957 mi trasferii a Yangon e cominciai a fare il pioniere. Incredibilmente i miei attacchi si ripresentarono solo cinquant’anni dopo, nel 2007. Ora, prendendo dei medicinali, tengo la situazione sotto controllo. Nel 1958 fui nominato pioniere speciale, il che significava dedicare 150 ore al mese alla predicazione. La mia prima destinazione fu Kyonsha, un centro a un centinaio di chilometri a nordovest, dove un gruppetto di abitanti aveva letto le nostre pubblicazioni bibliche e voleva saper` ne di piu. Quando arrivai insieme a Robert, si ` riunı una folla di persone. Rispondemmo alle molte domande che avevano sulla Bibbia e facemmo vedere loro come tenere le adunanze cristiane. Ben presto alcuni cominciarono a predicare insieme a noi, e io fui invitato a rima` nere lı. Nel giro di pochi mesi quel piccolo
Nel ministero, Rangoon (1957 circa)
In viaggio per assistere a un’assemblea, Kalemyo (fine anni ’70)
gruppo divenne una fiorente congregazione. Oggi nella zona ci sono oltre 150 Testimoni. In seguito fui nominato ministro viaggiante, con il compito di visitare congregazioni e gruppi isolati in tutta la nazione. Feci chilometri e chilometri percorrendo strade polverose seduto in cima al carico di qualche camion, camminando nella giungla, navigando lungo fiumi e attraversando catene montuose. Anche se fisicamente ` non ero cosı forte, sentivo che era Geova a darmi la forza di andare avanti. — Filippesi 4:13.
` “Geova ti aiutera” Nel 1962 fui invitato a servire presso la filiale dei testimoni di Geova a Yangon, dove Robert ` comincio ad addestrarmi per le mie nuove ` ` ` mansioni. Di lı a poco, pero, le autorita intimarono ai missionari stranieri di lasciare il paese; ` qualche settimana piu tardi erano partiti tutti. Con mia grande sorpresa, fui incaricato di so` printendere alle attivita della filiale. ‘E adesso come faccio?’, mi chiedevo. ‘Non ´ ho istruzione ne esperienza’. Vedendo la mia ` preoccupazione, diversi fratelli piu grandi mi dissero: “Maurice, non preoccuparti. Geova ti ` aiutera. E noi siamo tutti con te”. Come mi rassicurarono quelle parole! Qualche mese dopo 28
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dovetti compilare il rapporto annuale dell’atti` vita di predicazione svolta in Myanmar per l’Annuario dei Testimoni di Geova del 1967. Mi sono occupato del rapporto annuale per i successivi 38 anni. Anno dopo anno gli avvenimenti mi hanno fatto capire che Geova dirige davvero la nostra opera. Per esempio, qualche tempo prima avevo chiesto la cittadinanza, ma non avevo i 450 kyat1 necessari, per cui decisi di aspettare. Poi un giorno, mentre mi trovavo a passare davanti agli uffici della ditta per cui avevo lavorato anni ` prima, il mio ex titolare mi vide e mi chiamo. “Ehi, Raj”, mi disse, “vieni a prendere i tuoi soldi. Quando te ne sei andato, hai dimenticato di ritirare la tua liquidazione”. Mi diede 450 kyat. Andando via pensavo a quante cose avrei po` tuto fare con 450 kyat. Poi, pero, dal momento che si trattava esattamente della somma che mi serviva per ottenere la cittadinanza, mi convin` si che era volonta di Geova che la usassi per ` quello scopo. Quella decisione si rivelo davvero saggia. Da cittadino potei rimanere nel paese, viaggiare liberamente, importare pubblica` zioni e svolgere altre attivita indispensabili per la nostra opera di predicazione in Myanmar.
Un’assemblea nel Nord del paese ´ Poiche nel 1969 la nostra opera stava otte` nendo ottimi risultati nella citta di Myitkyina, nel Myanmar settentrionale, decidemmo di te` nervi un’assemblea. La difficolta maggiore era quella di provvedere al trasporto di tutti i Testimoni che vivevano nel Sud. Pregammo al riguardo, e poi chiedemmo alla Myanmar Railways, le ferrovie birmane, di riservarci sei carrozze. Fummo davvero sorpresi quando la nostra richiesta venne accolta. Alla fine i preparativi per la nostra assemblea furono ultimati. Il giorno in cui dovevano arrivare i delegati andammo alla stazione ferroviaria intorno a mezzogiorno. Il loro treno era atteso 1 Era una somma considerevole, visto che all’epoca equivaleva a circa 95 dollari americani.
La nostra bella filiale dopo l’ampliamento del 2000
per le 14,30. A un certo punto il capostazione ci ` consegno un telegramma che diceva: “Abbiamo staccato le sei carrozze della Watch Tower Socie` ty”. Ci spiego che il treno non riusciva a trainare le carrozze supplementari in salita. Cosa potevamo fare? La prima cosa che ci venne in mente fu di rimandare l’assemblea, ma questo avrebbe voluto dire chiedere altri permessi e sarebbero passate delle settimane. Proprio mentre stavamo pregando fervida` mente Geova il treno entro in stazione. Non credevamo ai nostri occhi: c’erano tutte e sei le carrozze, piene di Testimoni sorridenti che ci salutavano! Quando chiedemmo cos’era suc` cesso, uno di loro ci disse: “E vero che hanno staccato sei carrozze, ma non le nostre!” Tra il 1967 e il 1971 il numero di Testimoni in ` Myanmar raddoppio fino a sfiorare i 600. Poi, nel 1978, la filiale fu trasferita in un edificio a ` due piani. Vent’anni piu tardi c’erano ormai ` piu di 2.500 Testimoni. La filiale dovette essere ampliata, e il 22 gennaio 2000 John E. Barr, membro del Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova, venne dagli Stati Uniti per pronunciare il discorso di dedicazione dell’edificio di tre piani adibito a uffici e abitazioni tuttora in uso.
Ripensando alle benedizioni Oggi qui alla filiale di Yangon abitano e lavorano 52 volontari, e in tutto il paese ci sono circa 3.500 Testimoni che prestano servizio in 74 congregazioni e gruppi. Una cosa che mi
Con Doris oggi
Insieme nel ministero di casa in casa
` rende particolarmente felice e che nel 1969, poco prima di morire, anche la mia cara mam` ma divento testimone di Geova. ` A meta degli anni ’60 Doris Ba Aye, una pio` niera del posto, comincio a lavorare presso la nostra filiale come traduttrice. In precedenza, nel 1959, aveva frequentato la 32a classe della Scuola di Galaad (Watchtower Bible School of Gilead), un corso che prepara i missionari dei testimoni di Geova. La sua bellezza acqua e sapone, la sua allegria e la sua profonda spirituali` ta mi conquistarono. Ci sposammo nel 1970. In tutti questi anni siamo rimasti devoti a Geova e l’uno all’altra. ` Da piu di 60 anni vedo la mano di Dio nell’opera di predicazione che viene compiuta in ` questo paese. Geova e davvero grande e merita ogni lode. Come ho potuto constatare in tutta la mia vita, egli fa “grandi cose”. — Salmo 106:21. L A TORRE DI GUARDIA ˙ 1° DICEMBRE 2010
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INSEGNATELO AI BAMBINI
Un segreto che puoi rivelare
Q
UALCUNO ti ha mai confidato un ` segreto? —1 Ce n’e uno che vorrei svelarti. La Bibbia lo chiama “sacro se` greto che per tempi di lunga durata e stato taciuto”. (Romani 16:25) All’inizio lo conosceva solo Dio. Vediamo cosa ha fatto per farlo conoscere a molte persone. Prima di tutto, sai cosa significa “sacro”? — Questa parola si riferisce a qualcosa di santo, puro, o molto speciale. E dal momento che proviene da ` Dio, che e santo, il segreto viene giustamente definito “sacro”. Secondo te, a chi interessava scoprire questo segreto speciale? — Agli angeli interessava. La Bibbia dice: “In queste cose gli angeli desiderano penetrare con lo ` sguardo”. Proprio cosı, volevano capire cosa fosse questo santo segreto. — 1 Pietro 1:12. ` ` Quando venne sulla terra, Gesu parlo ` del sacro segreto e comincio a spiegarlo. In un’occasione disse ai discepoli: “A ` voi e stato dato il sacro segreto del regno di Dio”. (Marco 4:11) Hai notato cosa riguarda il sacro segreto? — Il Regno di ` Dio, quel Regno per cui Gesu ci ha insegnato a pregare. — Matteo 6:9, 10. Il Regno di Dio rimase un segreto “per tempi di lunga durata” fino al 1 Se leggete questo articolo con un bambino, la lineetta vi ricorda di fermarvi e incoraggiarlo a esprimersi.
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` momento in cui Gesu venne sulla terra ` e inizio a chiarirne i particolari. Dopo che Adamo ed Eva avevano disubbidito alla legge divina ed erano stati cacciati dal giardino di Eden, i servitori di Dio appresero che era ancora sua intenzione fare di tutta la terra un paradiso. (Genesi 1:26-28; 2:8, 9; Isaia 45:18) Scrissero che persone felici avrebbero abitato la terra sotto il dominio del Regno di Dio. — Salmo 37: 11, 29; Isaia 11:6-9; 25:8; 33:24; 65: 21-24. ` Parliamo ora di chi c’e a capo del Regno di Dio. Sai chi ha scelto Dio per ` questo ruolo? — Suo Figlio Gesu Cristo, il “Principe della pace”. La Bibbia dice ` che “il dominio principesco sara sulle sue spalle”. (Isaia 9:6, 7) Dice inoltre che io e te dobbiamo conoscere bene il ` “sacro segreto di Dio, cioe Cristo”. (Colossesi 2:2) Devi sapere che Dio prese la vita del primo figlio spirituale che ` aveva creato e la trasferı nel grembo di Maria. Questo Figlio, da potente angelo che era, divenne la persona manda´ ta da Dio sulla terra affinche col suo sacrificio potessimo avere la vita eterna. — Matteo 20:28; Giovanni 3:16; 17:3. Ma oltre al fatto che Dio ha messo ` ` Gesu a capo del suo Regno, c’e qualcos’altro che dobbiamo sapere su questo sacro segreto. Ad esempio, in cielo con
` Secondo te, cos’e che gli angeli volevano scoprire?
` il risuscitato Gesu ci saranno anche altri, sia uomini che donne, che regneranno insieme a lui. — Efesini 1:8-12. Impariamo i nomi di alcuni di que` sti. Gesu disse ai suoi apostoli fedeli che sarebbe andato a preparare un luogo per loro. (Giovanni 14:2, 3) Se leggi i versetti qui indicati, scoprirai come si chiamano alcuni di questi uomini e donne che governeranno con ` Gesu nel Regno di suo Padre. — Matteo 10:2-4; Marco 15:39-41; Giovanni 19:25.
DOMANDE:
Per molto tempo nessuno sapeva quanti fossero quelli che avrebbero fat` to parte del Regno celeste. Ora pero lo sappiamo. E tu, lo sai? — La Bibbia dice che sono 144.000. Anche questo particolare fa parte del sacro segreto. — Rivelazione (Apocalisse) 14:1, 4. Sei d’accordo anche tu che questo ` “sacro segreto del regno di Dio” e in as` soluto il piu bello che si possa conoscere? — Allora cerchiamo di imparare il ` piu possibile al riguardo per poterlo spiegare a tutti.
´ ˇ Come viene chiamato il segreto di cui abbiamo parlato, e perche? ` ` ˇ Che cos’e questo segreto, e chi comincio a spiegarlo? ˇ Quali sono alcuni particolari che hai imparato su questo segreto? ˇ Come spiegheresti il sacro segreto a un amico?
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` E possibile comunicare con il mondo spirituale? VEDI PAGINE 3-9.
Nei tempi biblici si viveva davvero centinaia d’anni? VEDI PAGINA 12.
` Com’e stato essere ad Haiti per dare una mano alle vittime del terremoto? VEDI PAGINA 15. ` Se foste vissuti al tempo di Gesu, avreste riconosciuto il Messia? VEDI PAGINA 18.
` Cosa si puo fare di veramente pratico per aiutare un genitore senza coniuge? VEDI PAGINA 22.
Vi farebbe piacere ricevere una visita?
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