IL RESTO DEL CARLINO - LA NAZIONE - IL GIORNO
TERRORISMO L’OPERAZIONE E’ PARTITA DA NAPOLI, PIU’ DI 30 ARRESTI
Blitz contro le Tigri Tamil in Italia Taglieggiavano i connazionali NCHE IN ITALIA ci sono le «Tigri» Tamil, il gruppo indipendentista responsabile di sanguinosi attentati nello Sri Lanka. Con l’accusa di terrorismo internazionale ed estorsione aggravata, all’alba di ieri sono stati fermati 33 cittadini dello Sri Lanka appunto di etnia Tamil, in un’operazione che ha visto l’impiego di oltre 200 poliziotti. I fermati estorcevano denaro ai propri connazionali per finanziare la guerriglia del movimento separatista nel nord dello Sri Lanka. Le indagini sono partite due anni fa per una denuncia di estorsione a danno di un tamil e sono state coordinate dal pm della procura di Napoli Luigi Musto. Hanno portato al fermo complessivo di 28 persone, di cui 8 nel napoletano, 4 a Reggio Emilia, 3 a Genova e Bologna e il resto tra Biella, Novara, Milano, Mantova e Roma. Inoltre, altre cinque persone sono state arrestate a Palermo, su richiesta del pm Antonio Ingroia, che ha condotto un’inchiesta congiunta a quella partenopea. Era una vera organizzazione militare, nello stile del gruppo guidato da un personaggio quasi leggendario, Veluppilai Prabahkaran. Nel capoluogo siciliano si trovava una delle due "basi" italiane, che aveva
il compito di coordinare l’attività estorsiva per il meridione. A Biella invece era operativo il coordinamento per il nord Italia. Dai due centri poi, attraverso un corriere, si convogliava il denaro in Svizzera, da dove partiva alla volta dello stato asiatico. ATTRAVERSO le estorsioni le Tigri Tamil in Italia riuscivano ad estorcere circa 3,5 milioni di euro
LEADER Velupillai Prabahkaran, il capo delle «Tigri» Tamil
all’anno ai propri connazionali. E pensare che si tratta di una delle comunità straniere più pacifiche e «per bene» dell’Italia, come ha sottolineato Antonio Sbordone, dirigente della Digos di Napoli. Le Tigri Tamil nascono nel 1972, per chiedere l’indipendenza del nord-est dello Sri Lanka, dove vive la minoranza Tamil, d’origine indiana e di religione indù. Dopo che Ceylon ottenne l'indipendenza nel 1948 la popolazione Tamil era ormai insediata nel nord-est dell'isola creando una netta divisione tra i cingalesi del centrosud, con la città di Colombo come capitale, e i Tamil del nord-est che avevano per capoluogo Jaffna. Dopo vent'anni di difficile convivenza le tensioni interrazziali e interreligiose si acuirono sfociando in scontri diretti tra le due fazioni: nel 1972 i ribelli Tamil crearono il gruppo indipendentista Tamil New Tigers, Tnt. Quattro anni dopo, nel 1976, il Tnt si trasformò in un vero e proprio esercito chiamato Ltte, Tigri per la liberazione del Tamil Eelam. Messe al bando in Europa dal 2006 come gruppo terroristico, le Tigri in oltre trent’anni hanno dato vita ad un conflitto che è costato la vita ad almeno 60 mila persone, tra cui l’ex premier indiano Rajiv Ghandi.
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IN BREVE
La Gran Bretagna approva il Trattato Ue — LONDRA —
LA CAMERA DEI LORD britannica ha approvato alla terza lettura il Trattato di Lisbona, dopo aver detto no a un emendamento conservatore che voleva far slittare ad ottobre la ratifica del Trattato di Lisbona. Oggi la firma della regina, una pura for-
malità, completerà la ratifica. Il Regno Unito diventa così il diciannovesimo paese Ue ad aver ratificato il documento, che è stato invece bocciato dal referendum in Irlanda. Il premier Gordon Brown potrà così andare al vertice Ue di Bruxelles con la ratifica britannica .
Israele, sì alla tregua. Ma Olmert non si fida — GERUSALEMME —
ISRAELE ha annunciato ieri il suo formale assenso al cessate il fuoco con Hamas e con le altre milizie nella Striscia di Gaza, mediato dall'Egitto, che entra in vigore oggi, ma i dubbi sulla sua solidità restano grandi. Basti pensare che a tregua già annunciata sul deserto del Negev intanto sono piovuti, senza fare vittime, otto razzi Qassam partiti dalla Striscia di Gaza. "Non ci facciamo illusioni - ha detto il premier Olmert - questa tregua è fragile, Hamas non ha certo cambiato pelle: se il terrorismo continua Israele dovrà eliminare la minaccia».
Lhasa blindata, sabato arriva la fiaccola — PECHINO —
LA FIACCOLA OLIMPICA farà tappa anche in Tibet. E' attesa nella capitale Lhasa sabato, secondo quanto ha precisato ieri il Comitato organizzatore dei giochi. Tra eccezionali misure di sicurezza, la fiaccola è passata da Kashgar, città simbolo del nazionalismo degli uighuri, la minoranza etnica di religione musulmana presente nella regione cinese dello Xinjiang (chiamato Turkestan dell’Est dai nazionalisti). Solo poche e selezionate persone erano presenti lungo il percorso del tedoforo mentre la maggior parte della popolazione è stata tenuta alla larga. In una nota inviata via email agli organi di stampa stranieri in Cina, l’organizzazione degli uighuri in esilio Uyghur American Association (Uaa) ha denunciato la staffetta della fiaccola come «una dimostrazione della dittatura della Cina».
nerosubianco.com
A
ESTERI
GIOVEDÌ 19 GIUGNO 2008
“È stato amore a prima vista. L’isola di Porto Santo è così, lascia senza fiato. Sarà il suo mare caldo e trasparente, il clima mite tutto l’anno o le lunghe spiagge di sabbia fine ad avermi conquistata. Di sicuro ha qualcosa di magico, di unico. Pensa che nelle giornate più limpide si riesce a vedere la vicina isola di Madeira, un vero spettacolo! Per non parlare poi delle tante attività offerte dal mare, dei trattamenti dedicati al benessere, della tranquillità di paesaggi incredibili. Una vacanza da sogno Porto Santo credimi, ci ho lasciato il cuore... tornerò a riprenderlo!”
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