P O R T F O L I O MARIA FRANCESCA D’ORSI
“Il mio concetto di architettura abbraccia l’intero ambiente della vita umana; non possiamo sottrarci all’architettura finchè facciamo parte della civiltà, poichè essa rappresenta l’insieme delle modifiche e delle alterazioni operate sulla superficie terrestre, in vista delle necessità umane, eccettuato il puro deserto.” Prospects of Architecture in Civilization , William Morris
29 GRAFICA_E_DISEGNO
07 PROGETTAZIONE_URBANISTICA
03 RILIEVO_ARCHITETTONICO
PROGETTAZIONE_ARCHITETTONICA
ABOUT_ ME
PROGETTI
INDICE
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AB OU T _ ME
Informazioni personali Nome / Cognome Indirizzo Telefono E-mail Cittadinanza Data di nascita
Maria Francesca d’Orsi Via G. Boccaccio 49, Tavarnelle Val di Pesa – 50028 Firenze +39 0558072740 Mobile: +39 3491803820 mariafrancesca_d_orsi@live.it Italiana 16/10/1988
Istruzione e formazione Date Titolo del corso di studi in itinere Competenze professionali apprese Nome e tipo d’organizzazione erogatrice dell’istruzione e formazione Livello nella classificazione nazionale o internazionale
09/2007 Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Architettura Progettazione, restauro, consolidamento e recupero del patrimonio architettonico e urbano. Storia e teorie dell’architettura, nonché delle arti tecnologiche. Lavoro di gruppo. Università degli Studi di Firenze, facoltà di Architettura Laurea specialistica a ciclo unico
Date 05/2012 Istituto di formazione Edilportale e Archiportale in collaborazione con MadeExpo Certificato ottenuto Attestato di partecipazione all’evento formativo “Edifici a energia quasi 0” Date 04/2012 Istituto di formazione Centro Linguistico di Ateneo (CLA), Firenze Certificato ottenuto Certificato di conoscenza attestante il superamento della prova scritta e orale di livello B1 in lingua inglese Date 10/2011 – 03/2012 Istituto di formazione Centro Linguistico di Ateneo (CLA), Firenze Certificato ottenuto Certificato di frequenza ai corsi A1 e A2 in lingua francese Date 2009 Istituto di formazione Centro Italiano Architettura Contemporanea (CIAC) Certificato ottenuto Certificato di partecipazione al viaggio di studio per studenti universitari “Campus” in Svizzera
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Date Titolo della qualifica rilasciata Competenze professionali possedute Competenze personali Madrelingua Altre lingue Autovalutazione Livello europeo (*) Inglese Francese
Capacità e competenze organizzative e sociali
Capacità e competenze tecniche ed informatiche
Capacità e competenze
09/2002 - 06/2007 Diploma di maturità scientifica, conseguito con 97/100 Espressione e letteratura italiana, latino, matematica, scienze e lingua straniera (inglese)
Italiana Comprensione Ascolto Lettura
Parlato Scritto Interazione Produzione orale orale Utente Utente Utente Utente Utente B1 C1 B1 B1 C1 autonomo avanzato autonomo autonomo avanzato Utente Utente Utente A2 Utente base B1 A2 Utente base A2 A2 autonomo base base In questi anni ho acquistato una buona capacità di sintesi e di mediazione, sia lavorando a numerosi progetti di gruppo nell’ambito universitario, sia collaborando, durante gli anni del liceo, alla redazione del giornale della scuola (con il quale abbiamo anche vinto un concorso indetto da “La Nazione” di Firenze). Nel corso delle varie esperienze accademiche ho imparato ad interloquire con le pubbliche amministrazioni ed a parlare in pubblico. Sono una persona aperta alla conoscenza e sempre pronta ad apprendere dagli altri. Ho un’ottima conoscenza dei programmi di disegno in 2D, in special modo di AutoCad, e di quelli di grafica, come Photoshop, Illustrator o Indesign. Sono in grado di realizzare modelli 3D realistici utilizzando Rhino3D, Cinema 4D, ArchiCad o Google SketchUp. Ho un’ottima conoscenza dei programmi di videoscrittura, calcolo e presentazione del pacchetto Office (World, Excel, PowerPoint) e della navigazione in Internet. Conosco il livello di informazioni che ogni scala di progetto deve fornire e sono capace di rappresentarlo con i giusti strumenti e nel modo corretto. Sono appassionata d’arte e di letteratura. Mi piace progettare, scrivere ed anche realizzare modellini in vari materiali di architetture ed oggetti di design.
artistiche Altre competenze
Interessi e Hobbies: Arte, Sports: Pallavolo, Atletica.
Letteratura,
Cinema,
Teatro,
Bricolage.
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PROGETTAZIONE_ARCHITETTONICA
“L’architettura
è
un
fatto
d’arte,
un
fenome-
no che suscita emozione, al di fuori dei problemi di costruzione e al di là di essi. La costruzione è per tener su, l’architettura è per commuovere.” Charles Eduard Jeanneret
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Progetto di social housing per la cittĂ di Grosseto
D O U BL E _ C U T
i percorsi nel verde
il disegno del giardino
i volumi
CONCEPT di progetto gli edifici preesistenti
il concept
Il progetto nasce dalla necessita’ di creare un luogo di aggregazione e di ritrovo in un’area quasi del tutto priva di spazi collettivi, oltre che di rispondere al bisogno della cittadinanza di disporre di nuove possibilita’ abitative. Da questo connubio nasce l’idea di sperimentare una forma di social housing in grado di ricucire un tessuto frammentato e divenire collettore di nuove occasioni di socializzazione. 011
Planimetria dell’intervento
Pianta del piano terra
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Prospetti lungo la strada
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Sezioni
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Prospetto interno alla corte
Progetto di un centro polifunzionale per Firenze “nova”
C EN TR O _ D E NTRO (‘)
Pianta del piano terra
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CONCEPT di progetto L’area in cui si inserisce questo intervento è una porzione di città che possiede una ricca memoria storica, ma che oramai non possiede più le capacità di comunicare questo passato ai suoi osservatori moderni. Il tutto parte dunque dalla volontà di restituire una funzione di nodo e di centralità all’antica Villa Demidoff, un tempo perno del tessuto agrario e urbano di questo territorio. Il progetto prevede quindi di inserire in prossimità della villa, in un’area in parte dismessa e in parte occupata da edifici scolastici, un nuovo centro polifunzionale dedicato all’istruzione. Questo ospiterà alcune scuole, una palestra ed un auditorium, questi ultimi fruibili anche durante la chiusura
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Prospetto verso la villa e sopra foto del plastico di progetto
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Vista dell’interno della materna
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Prospetto verso la strada e sopra dettaglio dei pannelli fotovoltaici
Vista dell’interno della media
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DETTAGLI di progetto Alla base dello studio dei prospetti si è posta la volontà di creare un elemento che fosse connettivo dei vari ambienti previsti e allo stesso tempo valido dal punto di vista energetico. Per questo motivo si è studiata la possibilità di rendere il fronte sulla strada un grande sfondo sul quale disporre un disegno dinamico di più collettori solari, disposti secondo diverse inclinazioni per catturare più raggi solari nel corso dell’anno.
Progetto di una nuova biblioteca sul fiume Arno a Firenze
L E G G IA M O _ i n _ ARN O
CONCEPT di progetto L’area di progetto si situa vicino a dei resti delle antiche mura storiche cittadine, lungo il fiume Arno. L’obiettivo del progetto è quello di riqualificare un’area di pregio ma purtroppo ad oggi degradata, inserendo nel tessuto urbano un ‘architettura capace di favorirne un rinnovamento sociale e culturale, ovvero una biblioteca. Trovandosi lungo il fiume e in una zona storica della città, come quella di San Frediano, si è voluto recuperare un disegno compositivo che ricordasse quello degli antichi lungarni. Per questo la biblioteca si compone di più volumi, contenenti le sale di lettura e alcuni servizi, agganciati ad un corpo connettivo lineare, parallelo alla strada. Il richiamo più visibile oggi è certamente il Ponte Vecchio, con la sua sequenza di volumi posti a sbalzo sul fiume. 23
Planimetria
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Prospetti e pianta del piano terra
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Render 3D della struttura portante del progetto. Sopra vista dell’interno del corridoio.
Progetto di un padiglione per degustazioni di vino in Piazza Indipedenza
D E GU S T A _ L A _ VI S T A
Planimetria della piazza
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CONCEPT di progetto Piazza dell’Indipendenza viene a trovarsi lungo l’asse che connette la Fortezza da basso, Piazza San Marco e Piazza Beccaria, la quale visivamente si collega poi al Piazzale Michelangelo. L’intenzione progettuale è quella di “completare” questo triangolo d’assi, ovvero creare un elemento che suggerisca un’ideale corrispondenza tra Piazza dell’Indipendenza e il Piazzale. Tramite una riflessione su questi luoghi, si è tentato di instaurare un rapporto di affinità tra le due situazioni. Il progetto si basa infatti sull’idea di creare un ambiente in cui oltre al vino sia possibile degustare diversi punti di vista dello spazio che lo circonda, proprio come è possibile fare dal Piazzale Michelangelo.
Prospetti e sezioni
28 Pianta dello stand
Render della struttura e riferimenti
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DETTAGLI di progetto Il padiglione si presenta costituito di più spazi, ognuno dei quali sperimenta una diversa combinazione di elementi dicotomici. Infatti al suo interno si trovano ambienti, come quello più piccolo, delimitati da un perimetro definito ma poi in parte coperti e in parte scoperti, o altri, come quello maggiore, che si presentano coperti ma circondati di pareti traforate, e dunque partecipi dell’esterno. Rimane infine la terrazza, unico luogo del tutto aperto alla piazza. L’elemento comune ad ognuno di questi spazi è certamente la capacità di dare sempre una diversa interpretazione di ciò che li circonda, semplicemente camminando e sbirciando attraverso di essi. Per quanto riguarda la struttura dello stand, essa è realizzata utilizzando dei montanti a V in legno lamellare, sormontati da travi dello stesso materiale e simile spessore. I montanti sono poi agganciati a terra, e tra di loro a due a due, tramite delle cerniere in acciaio. Il solaio è invece costruito a “incastro” con apposite travi lamellari in spessore.
RILIEVO_ARCHITETTONICO
“Vi sono solo due grandi trionfatori della propensione all’oblio degli uomini: la poesia e l’architettura; e la seconda in qualche modo comprende la prima ed è più poderosa nella sua realtà.” La lampada della Memoria , John Ruskin
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Rilievo e ricostruzione storica di un’antica villa fiorentina e della vicna chiesa
V IL L A_ARR IVABENE_e_S . S A L VI
CENNI storici Lo studio intrapreso riguarda l’antico complesso della Villa Arrivabene, oggi sede del quartiere2 di Firenze, e l’altrettanto storica chiesa di San Salvi, posta a poca distanza. La costruzione della villa risale ai secoli XI - XII circa, tanto che nell’area del suo giardino sono stati rinvenuti resti di un cimitero risalente all’epoca barbarica. Il complesso si componeva in origine di vari edifici, ampliati e rimaneggiati in epoche diverse, con evidenti strutture difensive tutt’attorno alla grande torre, oggi inglobata nella struttura muraria della villa. Era questa una sorta di fortilizio situato a difesa dei confini tra il territorio di Firenze e quello di Fiesole, lungo il corso del torrente Affrico, anzi proprio all’altezza di un ponte sul fiume. Il luogo era al centro di importanti vie di comunicazione tra le valli dell’Arno e della Sieve. Nelle cantine della villa Arrivabene sono state rinvenute numerose tracce di antiche murature, utilizzate in gran parte come strutture di fondazione. Co s p ic u i a v a nz i della tor r e medieval e sono ancora vi si bi l i nel l a part e nor d ori e nt a le d e ll’ edificio, in cor r isp ond enza d el l a col om bai a. Questa costruzi one , r e a l i zz a t a c o n u n a mu r atu r a in lat eri zi o, è conservat a nel l a sua st rut t ura or i gi n a ri a p e r u n ’ a lt ez z a di u n a decin a di m et ri , sebbene si a quasi del t ut t o i nt e r r at a. Tramite dei rilievi si sono studiate le sale interne dell’edificio e i loro solai, risalenti all’epoca rinascimentale e in parte ristrutturati negli anni successivi, e le particolari aperture ad arco dell’antico fortino medievale, di cui esse sono i resti più visibili. 33
Pianta del primo piano con sotto i dettagli dei solai.
DETTAGLI di rilievo Lo studio si è concentrato sui solai delle sale al piano nobile della villa, dove si sono analizzate sia le decorazioni che i metodi costruttivi. 34
Studio degli archi
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DETTAGLI di rilievo Tutte le aperture rinvenute in prossimità della torre presentano una curvatura a tutto sesto all’intradosso dell’arco , mentre nell’estradosso sono leggermente archiacute. Queste sono costruite con laterizi e sono caratterizzate da decorazioni realizzate con elementi in cotto lavorati ad intaglio, con motivi geometrici e a finta corda. Queste particolari decorazioni delle aperture della torre di villa Arrivabene costituiscono forse l’unico esempio di simili manufatti ancora in loco nell’area fiorentina, anche se purtroppo non ci sono pervenute del tutto integre. Dall’analisi delle misure, della fattura e della messa in opera dei vari pezzi che compongono questi archi, è stato possibile stabilire che gli elementi recanti le decorazioni non sono mattoni precedentemente cotti e poi lavorati, ma elementi cotti in stampi appositamente realizzati per conferire loro le decorazioni volute.
DETTAGLI di rilievo La costruzione della chiesa di San Salvi risale intorno al 1048, e venne realizzata sulle basi di un precedente oratorio, che all’epoca era in aperta campagna fuori dalle mura. Della chiesa originaria si conserva la struttura antica a croce latina orientata sull’asse est-ovest, con unica navata, abside rettangolare e tetto a capriate. Ai primissimi anni del cinquecento risale il primo progetto di ampliamento, grazie al quale fu realizzato il refettorio, il lavabo e fu prevista anche l’edificazione delle cucine, nonchè la creazione di nuove celle per i monaci, in seguito mai realizzate. Dell’intero complesso si è studiato con particolare attenzione la copertura della chiesa e l’accesso dal campanile, nonchè l’antica facciata lungo la strada, che presentava i segni di numerosi rimaneggiamenti. Dalla lettura stratigrafica di questa è stato possibile ricostruire le vicende storiche e i vari ampliamenti della chiesa nel corso dei secoli. Si sono individuate in particolare quattro fasi costruttive, dove la prima corrisponde alla costruzione in toto della facciata nel 1534, mentre le altre rappresentano per la maggior parte lavori di ristrutturazione. Per quant riguarda la copertura, l’elemento più interessante era l’ingresso dal campanile al sottotetto, relizzato in un secondo momento rispetto al tetto della chiesa e rimaneggiato più volte durante i restauri. Si è dunque analizzato il suo sistema costruttivo e diversificato i vari interventi succedutisi, sulla base dei materiali e delle tecniche costruttive. Per finire si è studiata la struttura della volta della chiesa e come essa si legasse alla copertura al di sopra di essa.
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37 Render e sezioni della copertura dell’accesso al sottotetto
Rilievo e restituzione grafica del transetto destro della chiesa fiorentina
S A N _ P A O L I NO
CENNI storici Secondo la tradizione la chiesa fu fondata nel 335, ma è ricordata per la prima volta nel 1094. L’esterno è molto sobrio, con la facciata priva di alcun rivestimento. Qui si aprono tre portali, quello centrale molto più grande conduce all’interno, mentre quelli laterali portano alle cappelle. L’interno ha un’unica navata coperta da una volta a botte, mentre le cappelle sono dotate di cupolette; ha un breve transetto e un’ampia abside dove si trova il coro, mentre all’incrocio dei bracci si trova la grande cupola. Il suo aspetto risale agli interventi seicenteschi, con un singolare stacco fra la parte inferiore, dove si apromo le cappelle e gli altari ornati con marmi pregiati, dipinti e sculture, e la parte superiore quasi completamente disadorna. 39
DETTAGLI di rilievo All’interno del complesso si è rilevato e studiato con particolare attenzione il transetto destro. Questo è caratterizzato da una pianta quadrangolare, nella quale si inseriscono gli elementi dellla balaustra e dell’altare. Quest’ultimo è caratterizzato da un rpiano di marmo finemente lavorato, incastonato in un’architettura costituita da colonne corinzie che sorreggono il timpano con lo stemma dei Rinuccini. Tra le tarsie marmoree sono visibili al centro il Transito di San Giuseppe di Giovanni Domenico Ferretti (1742), a destra il Riposo dalla fuga in Egitto di Ignazio Hugford e a sinistra lo Sposalizio della Vergine di Vincenzo Meucci. Sui due lati del transetto sono poi disposti i due balconcini gemelli, ornati con motivi a conchiglie. La pavimentazione è interamente in cotto, ad esclusione dell’altare che è in marmo bianco e verde. Tutte le misurazioni sono state effettuate sfruttando i sistemi di trilaterazione. 40
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In queste pagine: foto, piante, prospetti e sezioni del transetto destro
PROGETTAZIONE_URBANISTICA
“...Non di questo è fatta la città, ma di relazioni tra le misure del suo spazio e gli avvenimenti del suo passato [...] La città non dice il suo passato, lo contiene come le linee d’una mano, scritto negli spigoli delle vie...” Le città invisibili , Italo Calvino
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Progetto per la realizzazione di un metrò e altre percorrenze per una nuova polarità
CE NT RA LIT A’ _L I NEARE
Il sistema territoriale e la viabilità ciclabile di progetto
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CONCEPT di progetto Alla base del lavoro svolto vi è la convinzione che uno dei compiti prioritari dell’urbanistica oggi sia quello di intervenire nell’ambito dell’urbanizzazione diffusa, al fine di trasformare queste ampie parti di territorio in città. Il progetto presentato affronta una porzione di città diffusa particolarmente significativa: la piana compresa tra Firenze e Prato, caratterizzata da un’urbanizzazione particolarmente densa e dove sono dislocate periferie di piccoli centri, frammenti di industrializzazione, polarità centrali commerciali e culturali. La struttura capace di svolgere un ruolo determinante nella riorganizzazione in città di questo territorio è individuata nella ferrovia che collega Firenze con Prato e Pistoia. Il progetto propone di trasformare questa linea ferroviaria in un servizio metropolitano che colleghi i diversi sistemi insediativi e le diverse centralità esistenti: la linea ferroviaria diviene così una struttura di collegamento e una centralità lineare sulla quale convergono e si connettono le parti a nord e a sud del territorio.
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CONCEPT di progetto All’interno del progetto le stazioni sono le polarità centrali di questo sistema lineare: organizzate in modo da permettere l’attraversamento della ferrovia, divengono il punto di partenza di una serie di percorrenze di prossimità che mettono in relazione i punti più significativi del territorio. In questo quadro generale si è poi specificato lo studio per ogni fermata del metrò, tra cui quella di Calenzano. Essa si trova distanziata rispetto al centro storico del comune e integrata invece nel quartiere produttivo posto più a sud. Per questo motivo il primo obiettivo del progetto era riconnettere le due aree storica e produttiva tramite una serie di percorrenze diversificate, in particolare ciclabili. I successivi punti da risolvere sono stati: la riprogettazione della stazione e delle sue connessioni; la riqualificazione dell’antica strada di epoca lorenese che attraversa il quartiere industriale e la sua riconversione in boulevard attrezzato; la riqualificazione degli spazi aperti con alcune piazze e luoghi di sosta lungo il percorso del boulevard; la creazione di nuove polarità, come il centro culturale e il mercato a Km0; la connessione tramite il parco dei Gigli tra la zona a sud e quella a nord della Mezzana Perfetti Ricasoli.
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Sezioni lungo la piazza della stazione, sopra pianta dell’intervento. Si notano da sinistra: la piazza della stazione, il nuovo centro culturale, il mercato con la piazza antistante. Il tutto è realizzato recuperando edifici esistenti.
Studio per un parcheggio schermato, sotto i riferimenti.
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Il centro culturale
49 Il parco
GRAFICA_E_DISEGNO
“Io ho voluto, con il disegno e con il colore, dato che queste sono le mie armi, penetrare sempre più avanti nella conoscenza del mondo e degli uomini, affinchè questa conoscenza ci liberi tutti ogni giorno di più.” Pablo Picasso
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Restituzione grafica del centro per incontri progettato da E.Saarinen per il MIT
KR ES G E AU D IT O RIU M
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DETTAGLI sul disegno Il Kresge auditorium fu progettato da Eero Sarinen nel 1953 per il Massachusetts Institute of Technology. Geometricamente esso non è altro che un ottavo di sfera, il quale si appoggia a terra tramite tre punti, dove sono sono collocate le apposite cerniere. Il tutto è inscritto in pianta in un cerchio. L’accesso avviene da alcune porte ritagliate nelle grandi aperture delle arcate. La struttura non è altro che un guscio autoportante in cemento armato tamponato con delle vetrate. Tramite lo studio delle foto dei particolari e di alcune piante e sezioni, è stato possibile effettuare una restituzione grafica precisa del complesso. Questo è stato rappresentato prima tramite il metodo delle proiezioni ortogonali, sfruttando però un piano di appoggio diverso da quello di terra, in modo da leggere meglio le sue caratteristiche, successivamente ne è stata fatta una restituzione in prospettiva.
Le proiezioni ortogonali
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La prospettiva verticale
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S K E TC H E S
DETTAGLI sul disegno In questi schizzi si è studiato la composizione volumetrica e lo stile architettonico del complesso degli Uffizi. Partendo dal fronte che si volge sul lungarno, si è analizzato come questa architettura si relazioni con la città e con il fiume, e come riesca a presentarsi al tempo stesso come progetto architettonico ma anche come struttura a scala urbana.
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Pianta del complesso
DETTAGLI sul disegno In queste pagine sono riportati, rispettivamente a sinistra e a destra, gli studi effettuati su piazza Santissima Annunziata e su due edifici situati nella zona di Borgo Ognissanti, ovvero Palazzo Lanzi e Palazzo Ricasoli. Da un lato l’analisi riportata è a scala principalmente urbana, sebbene la piazza si configuri come un interno urbano. Dall’altra i disegni indagano principalmente gli ordini architettonici, i metodi costruttivi e l’apparato decorativo delle due architetture. Pianta del complesso di SS.Annunziata
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Vista della piazza
Studio di Palazzo Lenzi e Palazzo Ricasoli
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F O TO M O N TA G G I
“Firenze immaginaria”
“Un volto per un quadro”
“Tram-vai a Firenze”
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“La facoltà che vorrei”
Grazie della lettura.
Maria Francesca d’Orsi mariafrancesca_d_orsi@live.it cell. : +393491803820