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BOOMing Contemporary Art Fair 2020
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RIZOMI
Direttore Nicola Mazzeo
Artisti presentati in fiera Laura Fortin, Vale Palmi
Extra arca
In un mondo – quello attuale, contemporaneo – che celebra l’incorporeità del virtuale, la bellezza, la vita eterna e l’igiene, la ricerca artistica di Vale Palmi si colloca fuori dagli schemi, proponendo punti di osservazione insoliti, improbabili, scarsamente accettabili ai più e offrendo prospettive diverse e sovversive su temi tabù quali: la Morte, la Decomposizione, il Suicidio, il Dolore, l’Osceno. In una società – quella occidentale industrializzata – che aspira al conseguimento della perfezione estetica e dell’immortalità per mezzo della medicina e della tecnologia, e che isola ed esilia i malati e i cadaveri in istituzioni come l’ospedale, l’ospizio e l’obitorio, negando il contatto con essi, Vale Palmi percuote la coscienza del suo pubblico accendendo un lume sull’infermità, sulla morte e sulle sue turpi conseguenze. In esposizione una selezione dei suoi dipinti, gli sviluppi fotografici della performance Non c’è più e l’installazione fotografico-luminosa Deformitas/Deiformitas. I temi di Laura Fortin, più sociali che personali, sono diversi rispetto a quelli trattati dalla Palmi, ma altrettanto inaccettabili e osceni. Si confrontano con questioni politiche che sarebbero giudicate sconvenienti tra conoscenti. L’osceno qui è il rimosso. Il tratto grezzo è l’espediente tecnico con il quale l’artista inscena la rimozione respingendo lo sguardo. Nel vuoto che si apre il soggetto colpisce in tutta la sua forza. I lavori di Laura Fortin, che descrivono cicli o sviluppi di un argomento, sono facili da accostare l’uno all’altro, ma ognuno di essi rappresenta un discorso autoconclusivo. A quiet war usa il sangue e il disfacimento dei corpi, ma ha al suo centro una tematica tutta psicologica. Nel vuoto etereo del ciclo dei neri le figure sembrano sospese in un tempo infinito che ricorda soprattutto quello che manca. Intimacy ed Interno giorno invece riportano lo spazio, il contesto, al centro della scena con figure che saturano completamente lo spazio. La scelta della Galleria Rizomi di affiancare le opere di Vale Palmi a quelle di Laura Fortin, va oltre la semplice matrice estetica, spingendosi verso quella forza e quella brutalità con cui – seppur in maniera differente, ma ugualmente intensa – le due artiste gridano al pubblico il loro pensiero fuori dall’ordinario.
Nicola Mazzeo e Maria Chiara Wang