pubbliCITTÀ lost&found 1980-2020
immagine in copertina fRAMMENTI di Hazkj
Bologna, 13 gennaio 2020 - <pubbliCITTÀ_lost&found> è un percorso che attraversa strade, piazze e interni bolognesi, pubblici e privati. È il risultato di un lavoro iniziato dall’associazione Serendippo nel 2008 che tenta di stabilire un rapporto capillare tra arte contemporanea e luogo/città, tra luogo/ città e cittadini, tra spazi pubblici e privati, tra esterno e interno. Il tema di <pubbliCITTÀ> 2020 sono i fatti accaduti nel 1980 in Italia e il loro ruolo nella costruzione di una memoria storica collettiva: per questo Serendippo ha lanciato lo scorso 4 novembre una call for artists rivolta ad artisti di età compresa tra i 18 e i 40 anni. Le opere giunte sono state prese in esame da una giuria composta da Cinzia Venturoli (Unibo), Lorenzo Balbi (Mambo), Roberta Caldana (Tper), Fabiola Naldi (Unibo), Etta Polico (Serendippo) e Ivano Ruscelli (Fondazione Rusconi). Sono state dunque selezionate 6 esposizioni che saranno visibili dal 19 al 31 gennaio prossimi durante ART CITY Bologna 2020 sulle pensiline Tper delle Linee 27-28 e 37 e 2 performance che verranno invece realizzate durante la primavera del 2020 (maggio), in quanto i lavori della commissione si sono chiusi oltre i tempi tecnici necessari per permettere agli artisti di performare durante ART CITY Bologna 2020. Il 1980 è stato un anno particolarmente complesso per l’Italia: è stato l’inizio di una profonda trasformazione politica, economica, sociale e di costume. La crisi della Fiat a Torino, la chiusura della Borsa a Milano, la svalutazione della lira, il terrorismo, la strage del 2 agosto, le infiltrazioni mafiose e massoniche nello stato, la nascita della televisione commerciale, il terremoto dell’Irpinia, la nascita di Legambiente, l’entrata in funzione del Servizio Sanitario Nazionale, la nascita delle prime etichette discografiche indipendenti, la presentazione del progetto di legge di iniziativa popolare contro la violenza sessuale. A quarant’anni dagli accadimenti, la memoria tende a farsi labile perché scompaiono protagonisti, testimoni e vittime. Tuttavia è la memoria stessa che si erige, testimonianza a ricordo, sottraendosi all’oblio: “più ci sforziamo di dimenticare e più l’influsso di ciò che scompare ci domina” (Hannah Arendt, La morale della storia, 1946). Gli artisti selezionati hanno elaborato uno o più eventi accaduti nel 1980 e li hanno resi “contemporanei”. A seguire le opere: Esposizioni Letizia Calori (Calori & Maillard) - Clash city rockers - installazione Beatrice Caruso - Est/Ovest (2 Agosto 1980) - installazione Silvia Cicconi - Memorie Di menti care - fotografia dresscodeguru lab - Uno squarcio su Bologna - collage fotografico Hazkj - fRammenti - illustrazione Ambidestrismo Amorale - 2 agosto … - fotomontaggio
pubbliCITTÀ_lost&found> è un percorso a cura di Srendippo [https://pucibo.wixsite.com/pubblicitta] foto di guido calamosca testi di maria chiara wang
Performances Francesca Arri - Cura Martino Napoli - In queste nostre stanze
#lost&found luogo - biglietteria tper fiera costituzione - ottagono tper (via iv novembre) - parafarmacia alkemia (via delle lame 113/b) - condominio mitelli (via mitelli 11/2) titolo lost&found
In mostra gli strilli e le immagini dei quotidiani sugli eventi che hanno scosso lâ&#x20AC;&#x2122;Italia nel 1980.
biglietteria Tper fiera-costituzione
#lost&found
biglietteria Tper fiera-costituzione
#lost&found
biglietteria Tper fiera-costituzione
#lost&found
biglietteria tper fiera costituzione
#lost&found
ottagono Tper (via IV novembre)
#lost&found
parafarmacia alkemia (via delle lame 113/b)
#lost&found
parafarmacia alkemia (via delle lame 113/b)
#lost&found
condominio MItelli (via G.M. Mitelli 11/2)
#fRAMMENTI luogo pensiline Tper autostazione titolo / artista fRAMMENTI/hazkj
Il ciclo di 6 poster di Hazkj, illustratore e street artist felsineo, si concentra sulle parole chiave #1980, #tv, #strage, #politica, #fiat. Le scene raffigurate all’interno dei singoli strappi, e poi ricomposte nell’immagine generale, rappresentano momenti chiave della storia italiana degli anni ’80, un decennio turbolento per accadimenti politici, attentati, cataclismi naturali e non. Hazkj come ‘un artigiano del sottosuolo’ assembla frammenti della memoria collettiva, stralci di un passato che testimoniano la fragilità di un sistema, di una società. Ecco quindi raffigurati in successione: l’autobus 37, simbolo della voglia e della forza di reagire di una comunità ferita, quella bolognese, dopo la Strage della Stazione (2 agosto 1980); la riproduzione di una foto icona del Terremoto dell’Irpinia (23 novembre 1980); la protesta dei lavoratori della FIAT - meglio conosciuta come Marcia dei Quarantamila (14 ottobre 1980) - momento chiave nel nostro Paese per un cambio di direzione nelle relazione tra grande azienda e sindacato; il frammento dell’aereo di linea dell’Itavia abbattuto il 27 giugno del 1980 sui cieli di Ustica. Il font Arcade della scritta 1980, così come la scelta dei colori che fanno da sfondo alle illustrazioni sopra descritte, vogliono essere un omaggio alla cultura pop largamente diffusa in quegli stessi anni, grazie anche all’uso sempre più massivo della televisione: il primo media che ha messo in connessione parti diverse e lontane della nostra Penisola.
pensiline Tper autostazione
#fRAMMENTI
pensiline Tper autostazione
#fRAMMENTI
pensiline Tper autostazione
#fRAMMENTI
pensiline Tper autostazione
#fRAMMENTI
pensiline Tper autostazione
#clash city rockers luogo pensiline Tper Linea 27_autostazione titolo / artista clash city rockers/letizia calori
Letizia Calori guarda agli eventi che hanno stravolto la Bologna degli anni ’80 da una prospettiva insolita, opponendo al frastuono della bomba la musica rock punk dei Clash, al momento di buio rappresentato dell’esplosione e degli istanti che ne seguirono quello di luce del concerto. La performance del gruppo musicale inglese del 1 giugno 1980 in Piazza Maggiore a Bologna venne organizzata dal Comune felsineo, nella persona dell’assessore Walter Vitali su mandato del sindaco Renato Zangheri, nell’intento di riaccreditarsi agli occhi della cittadinanza dopo gli scontri di piazza dell’11 marzo del ’77 durante i quali fu ucciso Francesco Lorusso, militante di Lotta Continua. Un evento memorabile, un concerto storico, di natura non solo culturale, ma anche e soprattutto politica. Non sembra stata quindi casuale la scelta di Vitali di invitare una delle band più acclamate a quel tempo con, in repertorio, brani ideologicamente schierati. Il progetto Clash City Rockers, ideato per celebrare la memoria di una vicenda fondamentale per la città e per rendere omaggio a uno dei gruppi musicali più significativi di quel periodo, è costituito da una serie di poster con la line up del concerto bolognese dell’80 e da un intervento audio che riproduce quelle stesse canzoni. Le tracce della scaletta saranno inoltre scaricabili attraverso una serie di QR Code applicati in vari luoghi della città. Infine, le canzoni suonate durante il concerto saranno trasmesse da NEU radio durante le giornate dell’evento Art City.
pensiline Tper autostazione
#clash city rockers
pensiline Tper autostazione
#clash city rockers
pensiline Tper stazione centrale
#clash city rockers
pensiline Tper stazione centrale
#clash city rockers
pensiline Tper Linea 27_S.Pietro
#cura
luogo ex biglietteria Tper (via rizzoli 4) titolo / artista cura/francesca arri (FOTO) La performance di Francesca Arri ruota attorno al mondo delle emozioni e delle sensazioni. Il pubblico coinvolto nell’azione rimbalzerà da momenti di tensione a uno stato di calma e di conforto. L’opera si suddivide in una parte iniziale di ‘guerriglia’ simulata, una situazione caotica e convulsa, e in una successiva in cui i perfomers si prenderanno cura degli astanti, prestando loro i primi soccorsi. L’intento è di produrre nei presenti un falso ricordo: l’esperienza di essere soccorsi dopo l’esplosione della bomba alla Stazione di Bologna.
#uno squarcio su bologna
luogo pensiline Tper (via dell’indipendenza) titolo / artista uno squarcio su bologna/dresscodeguru lab
I collage fotografici del grafico e street artist bolognese DressCodeGuru si concentrano su questo unico evento e sugli effetti che esso ha avuto sul tessuto cittadino. La figura del Nettuno, uno dei principali simboli del capoluogo felsineo, così come il concetto di squarcio che lacera non solo la stazione ma tutta la città e la sua comunità, diventano il fulcro delle tre opere attorno a cui ruotano elementi che mettono in luce aspetti diversi dello stesso tema. Nella prima immagine la statua bronzea realizzata dal Giambologna è raffigurata incoronata dal suo tridente e ricreata su un intonaco scorticato, sfregiato e sporcato dall’esplosione. In trasparenza si nota un reticolato che allude alla trama della comunità locale che sostiene e sorregge il simbolo forte della propria identità. I colori vintage della stampa proiettano l’immagine in quello stesso passato da cui proviene. Nel secondo collage la sagoma dello squarcio è delineata dai ritagli delle prime pagine dei quotidiani che nei giorni successivi alla strage ne hanno diffuso la notizia. Il bianco e nero della stampa nazionale contrasta con le figure a colori intente a immortalare con i propri smartphone un evento storico. Entra qui in gioco uno slittamento dalla memoria collettiva, umana ed emotiva, alla memoria artificiale, futile, fugace e istantanea della tecnologia attraverso cui l’uomo contemporaneo filtra gli eventi. Una testimonianza pubblicamente ostentata e spesso frutto di un gesto automatico e non di una partecipazione e di una riflessione ‘sostanziate’, atteggiamento tipico della società attuale. In ultimo, DressCodeGuru mette nero su bianco tutte le verità legate a questo evento, ma si tratta di verità sfuggenti, nascoste e incomplete che tendono a dissolversi nello strappo che le sovrasta.
pensiline Tper (via dell’indipendenza)
#uno squarcio su bologna
pensiline Tper (via dellâ&#x20AC;&#x2122;indipendenza)
#memorie di menti care luogo pensiline Tper stazione centrale titolo / artista memorie di menti care/silvia cicconi L’opera di Silvia Cicconi, realizzata in occasione della ricorrenza del quarantesimo anniversario della Strage di Bologna del 2 agosto 1980, si sviluppa come un’indagine sui concetti di tempo e di memoria. Attraverso il recupero d’immagini di archivio, testimonianze tangibili, tracce e segni di ciò che è stato, viene riportato alla luce il ricordo sia intimo che collettivo di un evento che ha cambiato la vita di molte persone e che ha lasciato il solco nella storia di una città e di una nazione. Il trittico è composto dai ritratti di due vittime, forati e sovrapposti ad altrettante immagini che hanno documentato la strage nel tempo, e da un terzo scatto che rappresenta il cumulo dei ritagli ricavati dalle forature precedenti. Col gioco di pieni e di vuoti, nell’alternanza di presenza e assenza, l’artista allude alla labilità e alla frammentarietà della memoria, all’effimerità della vita in opposizione all’eternità della morte. I fori, infine, costituiscono un riferimento estetico alle grate dei confessionali e intendono essere il simbolo delle bugie e delle confessioni che, in questi quarant’anni, hanno accompagnato il nostro ricordo.
pensiline Tper stazione centrale
#memorie di menti care
pensiline Tper stazione centrale
#memorie di menti care
pensiline Tper stazione centrale
#memorie di menti care
pensiline Tper stazione centrale
#memorie di menti care
pensiline Tper stazione centrale
#memorie di menti care
pensiline Tper stazione centrale
#memorie di menti care
pensiline Tper stazione centrale
#attraverso luogo pensiline Tper linea 28 titolo / artista attraverso/maria paola landini
La scelta curatoriale di seguire il progetto fotografico <Attraverso> e di proporlo per il secondo anno consecutivo di nuovo sulle pensiline Tper della linea 28 dipende dal fatto che rappresenta pienamente il senso di pubbliCITTÀ: attraversare, con l’arte, luoghi pubblici e privati lasciando traccia di un altrove personale che può essere pubblico e politico solo se condiviso.
pensiline Tper linea 28_sferisterio
#attraverso
pensiline Tper linea 28_sferisterio
#attraverso
pensiline Tper linea 28_mille
#attraverso
pensiline Tper linea 28_mille
#attraverso
pensiline Tper linea 28_marconi