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FILO LOGICO DELLE’EVENTO Con la nuova legge sulla sicurezza delle città si istituzionalizza, per la prima volta a livello legislativo, la definizione di sicurezza urbana. La definizione legislativa pone al centro la funzione originaria della città quale sistema di sicurezza. In sostanza la città quale spazio politico delle relazioni del processo di generazione urbana in cui la politica per la sicurezza non è solo una politica settoriale ma anche il “framework” di convergenza delle altre politiche sul territorio. La definizione legislativa, infatti, così recita: Ai fini del presente decreto si intende per sicurezza urbana il bene pubblico che afferisce alla vivibilità e al decoro delle città, da perseguire attraverso interventi di qualificazione e recupero delle aree e dei siti più degradati, l’eliminazione dei fattori di marginalità e di esclusione sociale, la prevenzione della criminalità, in particolare di tipo predatorio, la promozione del rispetto della legalità e l’affermazione di più elevati livelli di coesione sociale e convivenza civile, cui concorrono prioritariamente anche con interventi integrati lo Stato, le Regioni e provincie autonome e gli enti locali nel rispetto delle rispettive competenze e funzioni. La definizione legislativa, consolida il superamento dell’idea di città come mero luogo fisico di produzione e pone in evidenza la relazione tra la città e lo spazio urbano e sociale. Aspetto peculiare di questa relazione nella declinazione della sicurezza urbana è che l’idea di sicurezza urbana richiede il perseguimento di un ordine negoziato dove, a differenza dell’ambito di sicurezza pubblica (caratterizzata da regole e procedure non negoziabili), la base è la corresponsabilizzazione, la compartecipazione nel produrre l’ordine, poiché l’obiettivo è ottenere una qualità di vita corrispondente alle attese1” Dunque il valore della sicurezza urbana in termini di servizio è quello di riuscire a rappresentare il valore delle norma e delle regole condivise. Ecco perché lo spazio urbano nell’ottica della sicurezza urbana è uno spazio di cittadinanza, di integrazione e partecipazione, di creatività sociale declinato a livello territoriale. 1 cfr Relazione conclusiva progetto Alice a cura Maurizio Fiasco finanziato con PIT 2
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In questa logica, per dare risposte sul come fare immaginandone i processi, la norma pone al centro della rigenerazione istituzionale delle politiche di sicurezza della città il paradigma istituzionale della collaborazione tra i diversi livelli di governo per innovare processi e standard operativi che costituiscono i temi oggetto di approfondimento nelle giornate di studio. Al fine di dare una rappresentazione della complessità della sicurezza urbana, le sessioni sono state costruite con l’obiettivo di rappresentare i tre approcci alla sicurezza urbana che devono efficacemente integrarsi per rispondere ai problemi concreti: • il primo è legato al concetto di sicurezza come ordine pubblico, dunque si basa essenzialmente sulla centralità del controllo, attraverso legge e forze dell’ordine. Le norme regolano i comportamenti dei cittadini e la polizia è chiamata a farle rispettare • il secondo è rivolto alla prevenzione ambientale ed è diretto ad evitare che un evento criminale si realizza Mira ad agire su tutti gli elementi presenti in determinato contesto che possono influire sulla possibilità di mettere in atto un comportamento criminale; • il terzo è rivolto alla prevenzione sociale. Mira cioè a ridurre le condizioni di svantaggio e deprivazione- carenza legami familiari, disagio mentale, esclusione, che spesso rappresentano fattori criminogeni o che favoriscono comportamenti antisociali In particolare si pone l’attenzione sulle potenzialità applicative per gli enti locali del Technical Report TC 14383- 2 adottato dal Comitato Europeo di Standardizzazione ( CEN) sulla “Prevenzione della criminalità attraverso la progettazione urbana”. Il confronto di diversi approcci e sperimentazioni è l’occasione per valutare possibili contaminazioni non per proporre un nuovo sistema ma per aprire il pensiero e l’azione alle diverse possibilità per comprendere la complessità e l’innovazione necessaria per la qualità dei servizi della sicurezza urbana.
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SINTESI DEL PROGRAMMA 6 Settembre ore 9 – 17 Giornata di studio Officina San Domenico - Andria SICUREZZA URBANA E POLIZIE LOCALI: PERCORSI OPERATIVI E NUOVI SCENARI Nella prima giornata si analizzerà il testo della legge di conversione del D.L n. 14/2017 recante “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza della citta” per trarre indicazioni immediatamente operative per le polizie locali e focalizzare i possibili elementi di innovazione nella costruzioni dei patti per la legalità e nella programmazione degli investimenti per la sicurezza. L’unitarietà della difesa sociale dall’insicurezza e la promozione di offerte di integrazione sociale richiede, infatti, un modello condiviso di rapporto tra i sistemi. Il successo è affidato alla definizione del modello operativo, degli obiettivi e delle azioni sia al formarsi di una logica di azione collettiva. La sessione pomeridiana è una sessione operativa con l’approfondimento delle procedure per la gestione degli eventi negli spazi aperti da parte delle Polizie Locali 6 settembre ore 19 - 21 Conferenza pubblica Officina San Domenico Andria CITTA’ E SICUREZZA: FENOMENI CRIMINALI, E PERCEZIONE, RAPPRESENTAZIONE SOCIALE E MEDIATICA DELLA SICUREZZA Relazione introduttiva a cura di Gian Guido Nobili Coordinatore del Forum italiano per la Sicurezza urbana – Responsabile Area Sicurezza urbana e legalità Gabinetto del Presidente della Giunta – Regione Emilia Romagna Con il format della conferenza con degustazioni finali si intende proporre in una atmosfera di festa all’attenzione del dibattito pubblico la relazione tra sicurezza urbana e città conviviale individuando nei valori della cittadinanza i facilitatori di serenità, creatività e sicurezza della città 7 Settembre ore 9 – 13 Workshop Officina San Domenico Andria MODELLI COLLABORATIVI PER LA SICUREZZA URBANA Relazione introduttiva a cura di Maria Luisa Caringella responsabile del progetto
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Tavolo di lavoro con gli ordini professionali, polizie locali, scuole, associazioni con relatori delle giornate per un possibile percorso di collaborazione. Il lavoro sarà oggetto di approfondimento con le attività della giornata dell’ 8 settembre. 7 settembre ore 19-21 Conferenza pubblica Officina San Domenico Andria LEGALITÀ È PENSARE DIVERSAMENTE: QUALE REGOLAMENTAZIONE GIURIDICA PER I ROBOT ? QUALI IMPLICAZIONI ETICHE ED ECONOMICHE? Relazione introduttiva a cura del dott. Andrea Bertolini Responsabile della summer school su “Regulation of robotics in europe: legal, ethical and economics implications” della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa Con lo stesso format della serata precedente si pone l’attenzione su un tema di grande attualità nel dibattito sulle smart city e nello specifico settore della sicurezza. La conferenza ha la finalità di condividere con il pubblico dei non addetti ai lavori i concetti di base, quali: cosa è un robot? Quale rapporto tra autonomia e automazione? Che cosa è l’inganno? Con la biorobotica, quali sono i limiti umani? Temi necessari per sviluppare la comprensione della realtà oggetto di normazione. 8 Settembre ore 9 – 17 Giornata di studio Sala convegni Brigantino 2 –Barletta PERCORSI DI INNOVAZIONE ORGANIZZATIVA DEGLI ENTI LOCALI PER LA SICUREZZA URBANA Le politiche oggi per garantire la sicurezza urbana richiedono la integrazione dei tre approcci: prevenzione situazionale, prevenzione ambientale, prevenzione sociale. Come costruire questa integrazione? L’innovazione dei modelli decisionali e delle organizzazioni sono leve fondamentali per poter dare testa e gambe a questo processo. Si propone di avviare questo percorso con le linee guida per la redazione del piano di sicurezza urbana secondo il Technical Report TC 14383- 2 adottato dal Comitato Europeo di Standardizzazione ( CEN) sulla “Prevenzione della criminalità attraverso la progettazione urbana” e le applicazioni in Italia del metodo della Jacobs con le associazioni di controllo di vicinato. Nella seconda sessione si propone una riflessione per l’integrazione della costruzione del piano di sicurezza urbana con i percorsi di partecipazione e protagonismo responsabile della città intelligente. Il fulcro è il caso studio della città di Reggio Emilia che ha elaborato un modello attuativo di partecipazione e di organizzazione interna per la costruzione della città intelligente Seguono approfondimenti di esperti del settore sul welfare collaborativo e sul ruolo dei social media e delle comunità on line nella disegno relazionale del territorio. Gli strumenti delle due sessioni possono costituire un possibile percorso per far incontrare domanda di sicurezza degli stakeholders (parti sociali, cittadini, imprese locali) e offerta di sicurezza dagli enti locali e autorità preposte.
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PROGRAMMA 6 SETTEMBRE 2017 – ORE 9-17 Officina San Domenico Andria GIORNATA DI STUDIO “SICUREZZA URBANA E POLIZIE LOCALI: PERCORSI OPERATIVI E NUOVI SCENARI” ORE 9 – SALUTI ISTITUZIONALI Avv. Nicola Giorgino Sindaco del Comune di Andria Arch. Giuseppe D’Angelo Ordine degli architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia BAT Geom. Antonio M. Acquaviva Presidente Collegio Provinciale Geometri BAT INTRODUZIONE AI LAVORI dott. Antonio Nunziante Vice- Presidente della Regione Puglia dott.ssa Clara Minerva Prefetto della Bat ORE 9.45 -11.00 SESSIONE PRIMA NOVITÀ NORMATIVE PER IL CONTROLLO DEL TERRITORIO E LA SICUREZZA URBANA Dott. Antonio Ragonesi – Responsabile Area Sicurezza e Legalità Anci Presentazione della Legge di conversione del D.L n. 14/2017 recante "Disposizioni urgenti in materia di sicurezza della città
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Dott. Gian Guido Nobili – Coordinatore del Forum Italiano per la sicurezza – Responsabile area Sicurezza urbana e legalità Gabinetto del Presidente della Giunta – Regione Emilia Romagna Legge di conversione del D.L n. 14/2017 recante "Disposizioni urgenti in materia di sicurezza della città: prime indicazioni operative Arch. Umberto Nicolini Responsabile del Laboratorio LabQUS Laboratorio per la qualità urbana e sicurezza- componente gruppo di lavoro progetto europeo COST sul monitoraggio della applicazione normativa Tecnica Normativa UNI CEN /TR 14383 sulla Prevenzione del crimine attraverso pianificazione urbana: utilità per una migliore attuazione della normativa sulla sicurezza urbana. ORE 11-13 SESSIONE SECONDA LEGGE DI CONVERSIONE DEL D.L N. 14/2017 RECANTE "DISPOSIZIONI URGENTI IN MATERIA DI SICUREZZA DELLA CITTÀ - INNOVAZIONE E CONTINUITÀ NELLE POLITICHE DELLA SICUREZZA URBANA La seconda sessione è un momento di confronto su percorsi e modalità, alla luce della nuova normativa, per l’ottimizzazione delle azioni di analisi, monitoraggio e controllo del territorio su obiettivi prioritari. INTERVENTI Dott. Antonio De Luce Presidente del Tribunale di Trani Analisi della devianza nel circondario del Tribunale di Trani: indicazioni per la sicurezza integrata e partecipata sul territorio Prof. Antonio Felice Uricchio Rettore Università di Bari Ruolo e azioni dell’Università per la cultura della legalità e sicurezza del territorio Avv. Salvatore Liso Consigliere Camera di Commercio Bari – Bat Legalità e cultura di impresa. L’impegno della Commercio per i giovani Dott. Michele Scarcelli Delegato territoriale per il Comune di Andria- Confindustria Bari Bat Legalità e sicurezza quale beni comuni per il sistema delle imprese Presidente Anci Puglia sen. Luigi Perrone Gli enti locali e le politiche per la sicurezza urbana Coordina la sessione dott Gianguido Nobili ORE 13-14 BREVE LUNCH 14-16,30 SESSIONE TERZA : COOPERAZIONE PER LA GESTIONE DEGLI EVENTI NEGLI SPAZI APERTI Con le linee guida della Polizia Locale del 2016 si è iniziato l’approfondimento della applicazione del codice della strada nella gestione degli eventi pubblici. Le circolari del Ministero degli Interni e del Capo della Polizia sulla gestione delle manifestazione pubbliche sono l’occasione per inquadrare l’intera tematica e meglio specializzare le attività e le procedure. Dott. Gian Paolo Patruno Dirigente Commissariato di Andria ( su delega del Questore Bari - Bat) Dott. Riccardo Zingaro Comandante Polizia Locale del Comune di Andria Dott. Marzano – Comandante Polizia Locale del Comune di Trinitapoli * Sono riconosciuti ai partecipanti 3 crediti formativi da ordine professionale dei geometri provincia BAT
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PROGRAMMA 6 SETTEMBRE 2017 – ORE 19 – 21 OFFICINA SAN DOMENICO ANDRIA CONFERENZA PUBBLICA CITTA’ E SICUREZZA: FENOMENI CRIMINALI E PERCEZIONE, RAPPRESENTAZIONE SOCIALE E MEDIATICA DELLA SICUREZZA
Con la presentazione delle due ricerche del FISU su “Criminalità in Italia. Tendenza, evoluzione e caratteristiche di alcuni fenomeni criminali”( 2016) e Rapporto sulla sicurezza e l’insicurezza sociale in Italia e in Europa (2017) si intende offrire un contributo alla conoscenza sulle tendenze in atto nella diffusione di comportamenti criminali e nella produzione di reati, sulla base di dati statistici relativi ad un arco temporale molto lungo. Per alcune tipologie di reati si sono analizzati dati relativi agli ultimi 40/50 anni. Vi sono fenomeni che da più di vent’anni sono al centro dell’attenzione mediatica e politica nel nostro paese, ma che troppo spesso sono annunciati in termini emergenziali, sensazionalistici o strumentali senza avere idea degli andamenti storici. Il tema introduce l’importanza dei media nella comunicazione della sicurezza e sull’andamento della percezione di insicurezza. Come affrontare questi temi nel governo delle città è il tema di confronto. ORE 19 SALUTI ISTITUZIONALI Avv. Nicola Giorgino Sindaco del Comune di Andria Introduce e modera la dott.ssa Maria Luisa Caringella - Responsabile dell’evento INTERVENTI Gian Guido Nobili Coordinatore del Forum italiano per la Sicurezza urbana Presentazione delle ricerche del FISU su “Criminalità in Italia. Tendenza, evoluzione e caratteristiche di alcuni fenomeni criminali”( 2016) e Rapporto sulla sicurezza e l’insicurezza sociale in Italia e in Europa (2017) Prof. Giandomenico Amendola Docente di sociologia urbana Università di Firenze Arch. Francesco Maggiore Presidente della Fondazione Gianfranco Dioguardi Arch. Giuseppe Fragasso Presidente ANCE Bari- Bat ORE 21 DEGUSTAZIONI Ufficio PIT – Andria
PROGRAMMA 7 SETTEMBRE ORE 9 – 13 OFFICINA SAN DOMENICO ANDRIA WORKSHOP MODELLI COLLABORATIVI PER LA SICUREZZA URBANA: IDEE E AZIONI Tavolo di lavoro con rappresentanti degli ordini professionali, polizie locali, scuole, associazioni per individuare percorsi di collaborazione per nuove azioni sul tema della sicurezza urbana e proposte per i percorsi di alternanza – scuola lavoro. SALUTI ISTITUZIONALI Avv. Nicola Giorgino Sindaco del comune di Andria Arch. Giuseppe D’Angelo Ordine degli architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia BAT Geom Antonio M. Acquaviva Presidente Collegio Provinciale Geometri Bat 9,30 -11 Temi ed esperienze Dott.ssa Maria Luisa Caringella Responsabile dell’evento L’intelligenza della società partecipata per la sicurezza urbana. Idee e percorsi per la progettazione di comunità Arch Umberto Nicolini Responsabile del Laboratorio LabQUS Laboratorio per la qualità urbana e sicurezzaCasi studio per la progettazione urbana per la sicurezza Dott. Gianguido Nobili Coordinatore del Forum Italiano per la sicurezza Esperienze di progettazione partecipata per la sicurezza urbana 11.30 -13 Esercitazione sulla lettura degli indicatori ambientali per la sicurezza *Sono riconosciuti ai partecipanti: 4 crediti formativi da Ordine degli architetti BAT 4 crediti formativi da Ordine dei geometri BAT Ufficio PIT – Andria
PROGRAMMA 7 SETTEMBRE 2017 ORE 19 – 21 Officina San Domenico Andria CONFERENZA PUBBLICA LEGALITÀ È PENSARE DIVERSAMENTE: QUALE REGOLAMENTAZIONE GIURIDICA PER I ROBOT ? QUALI IMPLICAZIONI ETICHE ED ECONOMICHE? La cultura della legalità ha un ruolo fondamentale nell’innovazione sociale alimentando lo sviluppo del pensiero critico per esprimere il dissenso verso ogni forma di conformismo e maturare un atteggiamento mentale produttivo per la complessità. Questa è una pre-condizione per dare linfa alla innovazione dei processi di riappropriazione dei luoghi da parte degli abitanti e alimentare un processo dinamico di costruzione di valori sociali. Si è scelto, per testare questo approccio, un tema di grande attualità nel dibattito sulle smart city. I robot e l’intelligenza artificiale sono già realtà e le neuroscienze riscrivono la formulazione delle domande filosofiche e le risposte come le abbiamo conosciute fino ad oggi, creando una nuova frontiera per il diritto e l’economia. Questo significa che occorre da subito condividere l’abitudine sociale a porsi le domande su cosa significa vivere e come immaginare la vita con l’intelligenza artificiale, qual è il focus su cui sviluppare l’identità e le facoltà umane e come regolamentare questo futuro così presente. Per questa ragione si è scelto un approccio divulgativo attraverso una conversazione pubblica con alcuni temi quali: cosa è un robot? Quale rapporto tra autonomia e automazione? Che cosa è l’inganno? Con la biorobotica, quali sono i limiti umani? Temi necessari per sviluppare la comprensione della realtà oggetto di normazione. La Scuola Sant’Anna di Pisa ha presentato le “linee guida per la regolamentazione della robotica” alla Commissione Europea e coordinato il progetto RoboLaw Ore 19 Saluti istituzionali Avv. Nicola Giorgino Sindaco del Comune di Andria Avv Aldo Balducci e avv Sabino Palmieri Ordine degli avvocati di Trani Introduce e modera dibattito con il pubblico la dott.ssa Maria Luisa Caringella – Responsabile dell’evento dott. Andrea Bertolini Responsabile della Summer school su “Regulation of robotics in europe: legal, ethical and economics implications” della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa * sono riconosciuti ai partecipanti 2 crediti formativi da Ordine degli avvocati di Trani
Ore 21 Degustazioni Ufficio PIT – Andria
PROGRAMMA 8 SETTEMBRE 2017 – ORE 9-17 SALA CONVEGNI PRESSO BRIGANTINO 2 – BARLETTA GIORNATA DI STUDIO PERCORSI DI INNOVAZIONE ORGANIZZATIVA DEGLI ENTI LOCALI PER LA SICUREZZA URBANA ORE 9 SALUTI ISTITUZIONALI Dott. Pasquale Cascella Sindaco del Comune di Barletta Dott. Savino Filannino Dirigente Polizia Locale di Barletta INTRODUZIONE AI LAVORI Avv. Sabino Palmieri Consiglio ordine degli avvocati di Trani Arch. Giuseppe D’Angelo
Ordine degli architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della
Geom. Antonio M. Acquaviva
Provincia BAT
Presidente Collegio Provinciale Geometri BAT
Dott.ssa Maria Luisa Caringella Responsabile dell’evento ORE 9.15 – 11 SESSIONE PRIMA PERCORSI PER LA COSTRUZIONE DEI PIANI DI SICUREZZA URBANA PER IL CONTROLLO DEL TERRITORIO 9.30- 10.15 – Arch. Umberto Nicolini Responsabile del Laboratorio LabQUS Laboratorio per la qualità urbana e sicurezza, membro del coordinamento europeo del Programma COST sullo stato di attuazione della normativa Tecnica Ufficio PIT – Andria
Analisi del Technical Report TC 14383- 2 sulla “Prevenzione della criminalità attraverso la progettazione urbana – Confronto con casi studio in Francia, Germania, Inghilterra Ore 10.15- 10.45 dott. Enrico Gavagnin Consigliere comunale delegato alla sicurezza partecipata – Comune di Venezia - dott. Liberti – delegato per l’Associazione nazionale di controllo di vicinato L’esperienza del controllo di vicinato: rapporti tra Polizie Locali e gruppi di controllo di vicinato
10.45 – 13 SESSIONE SECONDA PARTECIPAZIONE E PROTAGONISMO RESPONSABILE NELLA CITTÀ INTELLIGENTE: POSSIBILI INTEGRAZIONI CON IL PIANO DI SICUREZZA URBANA Ore 10.45 – 12 Dott.ssa Nicoletta Levi Responsabile del servizio Politiche per il protagonismo responsabile e la città intelligente – Comune di Reggio Emilia La partecipazione e il protagonismo responsabile nella città intelligente. Il Caso studio della città di Reggio Emilia Ore 12 – 12.30 Dott. ssa Anna Caretta coautrice del primo rapporto in Italia sulle ricerche e pratiche di aiuto condiviso con caso studio Regione Lombardia prodotto dall’IRS - Milano Modelli di welfare collaborativo: relazioni tra sharing economy, co-produzione dei servizi e volontariato Ore 12.30- 13 Arch. Stefano Mirti – Socio fondatore ID LAB attualmente impegnato nella curatela generale mostra di architettura “999 Una collezione di domande sull’abitare contemporaneo”- Triennale di Milano gennaio 2018/ aprile 2018. La rete: community is the message
ORE 13 -15 BREVE LUNCH 15- 17 SESSIONE TERZA STRUMENTI E PERCORSI DI PARTECIPAZIONE DEI GIOVANI Vice E’ una sessione operativa di confronto tra attori del territorio, tra giovani e soggetti depositari di saperi tecnici per alimentare una rete per favorire il protagonismo dei giovani nella costruzione della sicurezza urbana con il supporto degli ordini professionali. L’Associazione per il controllo di vicinato alimenta questa visione e il raccordo con i Comandi delle Polizie locali. Ore 15
Avv. Aldo Balducci - avv. Sabino Palmieri Consiglio Ordine degli avvocati di Trani Dott. Savino Filannino – Dirigente Polizia Locale di Barletta Dott. Mario Pozzi Consigliere del direttivo del Forum nazionale Giovani Dott.ssa Maria Luisa Caringella – Responsabile dell’evento Dott. Andrea Barchetta Presidente Forum Giovani Puglia Dott. Liberti Associazione controllo di vicinato di Bari Arch. Paolo Daddato – Consigliere Ordine degli architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Barletta- Andria – Trani Dott. Loiodice – Vice- comandante Polizia Locale Comune di Corato Dott. Dell’Olio –Comandante Polizia Locale di Bisceglie
* Sono riconosciuti ai partecipanti: 6 crediti formativi da Ordine degli architetti BAT 3 crediti formativi da Ordine dei geometri BAT 2 crediti formativi da Ordine degli avvocati Trani Ufficio PIT – Andria
SCHEDA INTERVENTI PROGRAMMATI 8 SETTEMBRE ore 9-13 ORE 9,15 – 11 SESSIONE PRIMA PERCORSI PER LA COSTRUZIONE DEI PIANI DI SICUREZZA URBANA PER IL CONTROLLO DEL TERRITORIO 9.15- 10.15 - Analisi del Technical Report TC 14383- 2 sulla “Prevenzione della criminalità attraverso la progettazione urbana – Confronto con casi studio in Francia, Germania, Inghilterra Arch Umberto Nicolini Responsabile del Laboratorio LabQUS Laboratorio per la qualità urbana e sicurezza, membro del coordinamento europeo Programma COST sullo stato di attuazione della normativa Tecnica L’intervento presenta in dettaglio il Technical Report TC 14383- 2 adottato dal Comitato Europeo di Standardizzazione ( CEN) sulla “Prevenzione della criminalità attraverso la progettazione urbana” che indica i criteri di prevenzione della criminalità da applicare ai diversi livelli e scale di progettazione: la città nel suo insieme, il disegno urbano, spazi pubblici e loro gestione. Il Technical Report sviluppa l’approccio ambientale alla prevenzione della criminalità che trova le sue radici nel CPTED ( Crime Prevention Through Environmental Design ) elaborato da Oscar Newman Professore di architettura della Columbia University negli anni 70-80 per trasformare in strumenti pratici per la progettazione la visione della sicurezza delle città della antropologa Jane Jacobs nel suo famoso libro “Vita e morte della grandi città”. Il Technical Report costituisce un’utile struttura di riferimento per affrontare il tema della prevenzione ambientale della criminalità definendo un metodo di lavoro con la proposta di: • un modello del processo organizzativo per produrre un piano della sicurezza urbana; • un set di domande che guidano nella redazione di un piano della sicurezza urbana. La elaborazione delle risposte richiede una interpretazione dei contenuti funzionali del territorio (culturali, sociali, della abitudini di vita ecc.) . Come è ovvio, essendo una normativa di processo, le risposte devono essere calate nel contesto, dunque attraverso una sperimentazione applicativa, non potendo essere definite a tavolino. Ufficio PIT – Andria
La normativa tecnica, che propone un metodo di interpretazione dello spazio, che ha avuto sino ad oggi sporadica applicazione, può essere un punto di partenza per gli enti locali e attori del territorio per immaginare nuove risposte concrete? Oppure può essere utile per “innestare” elementi nuovi nei processi esistenti? Queste alcune delle domande per il confronto con la presentazione di esperienze applicative in Francia, Germania e Inghilterra. Gli interventi dei relatori che seguono sviluppano temi imprescindibili per dare risposte alla ceck list delle domande contenute nell’allegato D del Technical Report. Ore 10.15- 10.45 L’esperienza del controllo di vicinato: rapporti tra Polizie Locali e gruppi di controllo di vicinato dott. Enrico Gavagnin consigliere comunale delegato alla sicurezza partecipata – Comune di Venezia - dott. Liberti – Funzionario Polizia Bari - esperto per l’Associazione nazionale di controllo di vicinato Con l’iniziativa dei gruppi di controllo di vicinato si intende condividere le conoscenze sull’ambiente che nascono dal controllo spontaneo nelle relazioni di vicinanza In alcune realtà si sta diffondendo una cooperazione tra Comandi delle Polizie locali e gruppi per il controllo di vicinato che si fonda su un codice comunicativo funzionale su cosa serve osservare e segnalare per il controllo sul territorio. Questo presuppone: o una adeguata formazione delle Polizie Locali sul come valorizzare la partecipazione dei cittadini e le segnalazioni; o la formazione dei cittadini alla partecipazione alla sicurezza perché il cittadino è corresponsabile della sicurezza del territorio. Obiettivo è illustrare queste esperienze e la metodologia di esperienze pilota sul controllo di vicinato sulla base degli insegnamenti dei due concetti chiave delle teorie di Jane Jacobs, la prima antropologa che ha studiato la relazione tra la struttura dell’ambiente urbano e la sicurezza. I due concetti chiave sono: 1) l’occhio sulla strada ( la presenza di attività, di movimento. di edifici con accesso dalla strada, di finestre che guardano sulla strada) è il principale elemento di sicurezza; 2) la sicurezza urbana dipende dalla identificazione con il territorio in quanto una persona protegge e rispetta un luogo che sente come proprio Il tema verrà discusso nella sessione pomeridiana con gli attori locali al fine di poter avviare un lavoro in rete per la promozione culturale del concetto di sicurezza partecipata con gli abitanti 10.45 – 13 SESSIONE SECONDA PARTECIPAZIONE E PROTAGONISMO RESPONSABILE NELLA CITTÀ INTELLIGENTE: POSSIBILI INTEGRAZIONI CON IL PIANO DI SICUREZZA URBANA Ore 10.45 – 12 La partecipazione e il protagonismo responsabile nella città intelligente. Il Caso studio della città di Reggio Emilia a cura Dott.ssa Nicoletta Levi Responsabile del servizio Politiche per il protagonismo responsabile e la città intelligente – Comune di Reggio Emilia Si propone alla riflessione comune il ciclo del modello di partecipazione della città di Reggio Emilia: dalla gestione dei fabbisogni dei quartieri con la rilevazione e l’interpretazione degli stessi da parte del facilitatore di quartiere all’inserimento nei programmi degli obiettivi e delle azioni dei diversi uffici comunali coinvolti, realizzazione degli accordi con i cittadini e monitoraggio dei risultati. Ufficio PIT – Andria
Nell’esperienza presentata si riscontra un’alta interconnessione delle attività dell’ente nell’adottare un “approccio olistico” alla soluzione delle priorità urbane. La “smartness” della città è nelle persone e nella capacità del management pubblico di agire con pragmatismo per la individuazione di soluzioni di qualità. Tale approccio è fondamentale per lo sviluppo della sicurezza urbana sia nella dimensione oggettiva che soggettiva della percezione dei cittadini. Infatti, il controllo spontaneo dell’ambiente urbano è esercitato dagli abitanti nelle città vitali, nelle quali gli spazi pubblici sono ben curati e ispirano fiducia e senso di appartenenza: una città fatta di luoghi che i cittadini amano e che identificano come propri e per questo pronti a proteggere. Ore 12 – 12.30 Modelli di welfare collaborativo: relazioni tra sharing economy, co-produzione dei servizi e volontariato Dott. ssa Anna Caretta coautrice del primo rapporto in Italia sulle ricerche e pratiche di aiuto condiviso con caso studio Regione Lombardia prodotto dall’IRS - Milano La prevenzione sociale è un pilastro fondamentale per ridurre le condizioni di svantaggio e deprivazionecarenza legami familiari, disagio mentale, esclusione, che spesso rappresentano fattori criminogeni o che favoriscono comportamenti antisociali Rispetto a questo tema altrettanto complesso come i precedenti si intende porre l’attenzione sulle nuove strade per rispondere in modo diverso ai bisogni di benessere, qualità della vita, socialità efficacemente rappresentate nel rapporto citato e utili, in considerazione delle competenze istituzionali, per gli enti locali. Caratteristica di queste nuove strade è la partecipazione e la collaborazione in una prospettiva di welfare di comunità. Alcuni esempi citati nel rapporto: badante di condominio, baby sitter condivisa, biblioteche con iniziative aggregative sociali, cortili sociali, social street, orti di quartiere, banche del tempo, co-housing, aiuto tra famiglie, mobilità ecc…. Molti di questi esempi sono conosciuti e praticati: l’importanza del lavoro dell’IRS è negli strumenti di analisi e di sintesi offerti per “leggere” la complessità del fenomeno emergente del welfare collaborativo. Questo si traduce in possibili percorsi degli enti locali nelle politiche sociali e culturali del territorio e degli attori del territorio che intendono sostenere una dimensione collaborativa del welfare di comunità con nuovi progetti e idee Ore 12.30- 13
La rete: community is the message
Stefano Mirti – socio fondatore ID LAB attualmente impegnato nella curatela generale mostra di architettura “999 Una collezione di domande sull’abitare contemporaneo”( Triennale di Milano gennaio 2018/ aprile 2018) La sessione conclusiva affronta il tema dei social ed in particolare della possibilità di costruire comunità on line “positive” nella misura in cui sono collegate alle comunità reali ossia ai loro valori condivisi e programmi di azioni collaborative. Come sovrapporre il layer del mondo digitale con quello reale? Il tema è particolarmente cruciale per il tema della legalità e sicurezza che si configurano quale beni comuni ad alto contenuto relazionale, ossia per funzionare devono essere ampiamente condivisi ed interpretare nella contemporaneità i valori sociali.
PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE A CURA DOTT.SSA MARIA LUISA CARINGELLA RESPONSABILE UFFICIO PIT PIAZZA UMBERTO COMUNE DI ANDRIA Ufficio PIT – Andria