N agosto2014

Page 1

Direttore responsabile: Ennio Triggiani. Responsabile di redazione: M. Irene Paolino Registrazione n. 1373 del 18.06.1998 Tribunale di Bari

n. 8 - Agosto 2014

L’AZIONE UMANITARIA DELL’UE

I

l 19 agosto si svolge la Giornata umanitaria mondiale in memoria delle vittime dell’attentato al quartier generale dell’ONU a Baghdad in Iraq. Perpetrato nel 2003, l’attentato ha causato la morte di 22 persone, tra cui il rappresentante speciale dell’ONU in Iraq Sergio Vieira de Mello. L’Unione europea non solo è il principale donatore mondiale di aiuti umanitari, ma vanta una tradizione umanitaria di lunga data, ha visto nascere molte delle più note organizzazioni di soccorso del mondo. Anche gli Stati membri dell’UE si sono sempre impegnati con generosità per sostenere le vittime delle emergenze. La Commissione fornisce assistenza umanitaria in partenariato con oltre 200 organizzazioni umanitarie non governative e internazionali, come le Nazioni Unite e le società della Croce Rossa, e grazie a migliaia di operatori umanitari porta assistenza alle vittime di conflitti e catastrofi naturali. Nel 2013 ha soccorso 124 milioni di persone in oltre 90 paesi e continua ad assistere chi si trova in gravi difficoltà, comprese le vittime dei conflitti in Siria, nella Repubblica Centrafricana e in Sud Sudan, i superstiti di catastrofi naturali in Asia,

SOMMARIO L’AZIONE UMANITARIA DELL’UE GALILEO, IL PROGRAMMA DI NAVIGAZIONE SATELLITARE DELL’UE le persone colpite dall’insicurezza alimentare nel Sahel e le popolazioni vulnerabili intrappolate nei cosiddetti “conflitti dimenticati”, come la drammatica situazione dei rifugiati colombiani o delle vittime del conflitto nel Kachin nel Myanmar in Birmania. Ma un numero sempre maggiore di operatori si trova in condizioni precarie e a rischio di un attacco violento, anzi gli attacchi non sono mai stati così frequenti. Nel 2013 sono rimasti coinvolti 454 operatori umanitari, un terzo dei quali è stato ucciso. Il lavoro umanitario sta diventando sempre più pericoloso per gli operatori e, di conseguenza, gli uomini, le donne e i bambini bisognosi rischiano di non ricevere assistenza in quanto la situazione di continuo pericolo ostacola l’esecuzione delle operazioni di assistenza umanitaria. D’altronde la sospensione delle operazioni delle organizzazioni

MISURE DI SOSTEGNO PER I PRODUTTORI ORTOFRUTTICOLI DELL’UE RIUTILIZZO DELL’ACQUA IN EUROPA L’UE FINANZIA IL MONITORAGGIO DELL’AMBIENTE umanitarie o il loro ritiro da una regione per motivi di sicurezza priva migliaia di persone vulnerabili di un sostegno indispensabile. Gli operatori umanitari, infatti, aiutano chi ne ha bisogno indipendentemente da nazionalità, religione, sesso, origine etnica o appartenenza politica. Il diritto umanitario internazionale definisce chiaramente le responsabilità degli Stati e degli attori non statali durante i conflitti armati su questioni fondamentali quali il diritto di ricevere assistenza umanitaria, la protezione dei civili,


2 compresi gli operatori sanitari e umanitari nonché la tutela dei rifugiati, delle donne e dei bambini. In tempo di guerra gli attacchi contro il personale umanitario costituiscono una violazione del diritto umanitario internazionale, vincolante per tutti gli attori statali e non statali di un conflitto. L’Unione europea promuove con convinzione il rispetto del diritto umanitario internazionale, anche finanziando la formazione in materia per il personale civile e militare impegnato nelle operazioni di gestione delle crisi. (Fonte: UE) Per ulteriori informazioni sul diritto umanitario internazionale: http://ec.europa.eu/echo/files/aid/countries/factsheets/thematic/ihl_en.pdf

L’Unione europea nel suo insieme fornisce aiuti umanitari da oltre 40 anni. L’Ufficio per gli aiuti umanitari della Comunità europea – ECHO - è stato creato nel 1992 per garantire interventi più rapidi ed efficaci. Nel febbraio 2010 ECHO è diventato la Direzione generale per gli Aiuti umanitari e la protezione civile e Kristalina Georgieva è diventata la prima Commissaria per la cooperazione internazionale, gli aiuti umanitari e la risposta alle crisi. Negli ultimi cinque anni, ogni anno la Commissione europea ha assistito oltre 120 milioni di vittime di catastrofi naturali e causate dall’uomo, e questo risultato è stato realizzato con meno dell’1% del bilancio annuale complessivo dell’UE: poco più di 2 euro per cittadino.

Sito Internet, della Direzione generale Aiuto umanitario e protezione civile della Commissione europea: http://ec.europa.eu/echo/index_en.htm

GALILEO, IL PROGRAMMA DI NAVIGAZIONE SATELLITARE DELL’UE

A

rianespace ha firmato un contratto da 500 milioni di euro per rendere velocemente operativo il servizio Galileo. Il contratto, che prevede la fornitura di tre vettori Ariane-5, ridurrà il ricorso a partner esterni all’UE per la messa in orbita dei satelliti Galileo, altra tappa importante per il conseguimento dell’obiettivo di un accesso indipendente allo spazio. Considerato che i vettori sono fabbricati nell’UE, si tratta anche di un successo per le imprese europee. Con ogni lancio il vettore Ariane-5, che inizierà a essere impiegato nel 2015, metterà in orbita quattro satelliti, un numero doppio rispetto alla capacità dei vettori attuali, diminuendo, quindi, il numero di lanci necessari per il completamento della

costellazione di satelliti da cui dipende l’operatività commerciale entro il 2020. Il programma Galileo mira allo sviluppo di un sistema globale di navigazione satellitare sotto controllo civile europeo. I segnali Galileo consentiranno agli utenti di conoscere la loro posizione esatta nel tempo e nello spazio con maggiore precisione e affidabilità rispetto ai sistemi oggi disponibili. Galileo sarà autonomo anche se saranno assicurate compatibilità e, per alcuni servizi, interoperabilità con analoghi sistemi esistenti. (Fonte: UE) Per ulteriori informazioni su Galileo: http://ec.europa.eu/enterprise/policies/satnav/ galileo/index_en.htm

MISURE DI SOSTEGNO PER I PRODUTTORI ORTOFRUTTICOLI DELL’UE

N

el contesto delle restrizioni imposte dalla Russia sulle importazioni di prodotti agricoli dell’UE, la Commissione europea ha deciso di attivare una serie di misure di emergenza nell’ambito della PAC per taluni ortofrutticoli deperibili, per ridurre l’offerta complessiva di prodotti ortofrutticoli sul mercato europeo nel caso in cui la pressione dei prezzi dovesse rivelarsi eccessiva. Le misure riguardano i seguenti prodotti: pomodori, carote, cavoli bianchi, peperoni, cavolfiori, cetrioli e cetriolini, funghi, mele, pere, frutti rossi, uve da tavola e kiwi. I mercati

di questi prodotti sono nel pieno della stagione e, per la maggior parte di essi, non esistono possibilità di immagazzinamento né mercati alternativi immediatamente disponibili. Le misure eccezionali comprenderanno ritiri dal mercato, destinati principalmente alla distribuzione gratuita, e compensazioni per la mancata raccolta e la raccolta verde. L’aiuto finanziario sarà disponibile per tutti i produttori indipendentemente dal fatto che appartengano o meno a un’organizzazione di produttori. Le misure avranno effetto retroattivo a partire dal


3 18 agosto e resteranno in vigore fino alla fine di novembre con un bilancio previsto di 125 milioni di euro. La Commissione europea, in stretto contatto con gli Stati membri, continuerà a seguire l’andamento dei mercati per tutti i settori interessati

dall’embargo russo sui prodotti agricoli e alimentari e non esiterà, ove necessario, a sostenere altri settori fortemente dipendenti dalle esportazioni verso la Russia o ad adeguare le misure. (Fonte: UE)

RIUTILIZZO DELL’ACQUA IN EUROPA

I

l riutilizzo dell’acqua non è una pratica diffusa in Europa, anzi la maggior parte delle acque reflue provenienti dagli impianti di depurazione urbani viene semplicemente riversata nei fiumi e nei laghi, mentre un maggiore riutilizzo ci aiuterebbe ad affrontare i crescenti problemi legati alla scarsità d’acqua e alla siccità, riducendo i rischi di contaminazione e l’impatto ambientale. I cambiamenti climatici globali stanno esercitando pressioni sempre maggiori sulle riserve d’acqua dolce in Europa, soprattutto nelle regioni aride caratterizzate da scarse precipitazioni e da un’elevata densità demografica, ma è probabile che finiscano per colpire anche le zone temperate interessate da intense attività agricole, turistiche e industriali. Il riutilizzo delle acque è un obiettivo specifico del piano per la salvaguardia delle risorse idriche europee e un settore prioritario del piano strategico di attuazione del partenariato europeo per l’innovazione relativo all’acqua. Malgrado i vantaggi ambientali nel riutilizzo dell’acqua, vi sono diverse ragioni alla base di un così scarso riutilizzo, tra cui: • mancanza di norme ambientali e sanitarie comuni in materia di riutilizzo delle acque; • ostacoli alla libera circolazione di prodotti agricoli irrigati con acqua riutilizzata; • inadeguatezza dei modelli tariffari e commerciali dell’acqua; • scarsa consapevolezza dei benefici derivanti dal riutilizzo delle acque; • mancanza di accettazione da parte dei cittadini; • ostacoli tecnici e incertezza a livello scientifico. Pertanto, la Commissione europea ha avviato una

consultazione pubblica per sapere cosa pensano i cittadini, i soggetti interessati, le imprese, le ONG e le pubbliche autorità delle potenzialità del riutilizzo e degli ostacoli che vi si frappongono, e con quale tipo di misure, normative e non, l’UE potrebbe contribuire efficacemente a superare queste preoccupazioni e a incrementare il ricorso al riutilizzo sicuro delle acque. La consultazione è aperta fino al 7 novembre 2014. I risultati contribuiranno a realizzare una valutazione di impatto concernente tutti gli aspetti principali del riutilizzo delle acque, compresi gli usi agricoli, urbani, industriali e ricreativi, e aiuteranno la Commissione a presentare nel 2015 una proposta ufficiale basata sulla valutazione. (Fonte: UE) Per accedere alla consultazione pubblica: http://ec.europa.eu/environment/consultations/ water_reuse_en.htm Per ulteriori informazioni: http://ec.europa.eu/environment/water/index_en.htm


4 L’UE FINANZIA IL MONITORAGGIO DELL’AMBIENTE

A

lcuni ricercatori di Belgio, Germania, Italia e Regno Unito hanno sviluppato un sistema per accrescere la consapevolezza dei cittadini sull’ambiente che li circonda nell’ambito del progetto Everyware. Oltre 300 persone ad Anversa, Kassel, Torino e Londra hanno partecipato ai primi test di un’applicazione mobile per il monitoraggio dell’esposizione all’inquinamento atmosferico AirProbe, combinata con una piccola scatola di sensori, e un’analoga applicazione mobile per la misurazione dei livelli di inquinamento acustico, WideNoise, che è già stata sperimentata da oltre 10.000 persone nei dintorni dell’aeroporto di Heathrow. I dati raccolti dalle due applicazioni possono fornire un quadro più completo dell’ambiente. Finanziato con 2 milioni di euro dal Settimo programma quadro dell’UE per la ricerca e lo sviluppo tecnologico, Everyware mira a sensibilizzare i cittadini sui loro diritti, a fornire loro strumenti semplici ma precisi per misurare la qualità dell’aria e i livelli di rumore. I cinque partner, tra cui la Fondazione ISI di Torino, hanno unito le loro competenze nelle scienze sociali, nell’informatica e nelle scienze ambientali per

creare strumenti e organizzare diversi studi di casi. In particolare, le due applicazioni mobili sviluppate includono giochi sociali per condividere informazioni e impressioni nonché mappe interattive. L’applicazione mobile AirProbe funziona assieme ad una scatola di sensori a batteria che può essere trasportata facilmente in uno zainetto o nel cestino della bicicletta e collegabile al cellulare tramite Bluetooth. Dopo aver aspirato l’aria la scatola di sensori invia le rilevazioni del livello di ozono, di nero di carbonio e di altre sostanze inquinanti ad un server centrale, che trasmette le informazioni sulle aree inquinate della città e sulle ore di picco di inquinamento da evitare. Il sistema è stato già testato a Londra, Anversa, Kassel e Torino grazie ai volontari ambasciatori dell’aria, che hanno raccolto oltre 28 milioni di punti di qualità dell’aria, hanno dato suggerimenti sugli strumenti ed hanno comunicato le loro impressioni. (Fonte: UE) Per saperne di più sul progetto Everyware: https://ec.europa.eu/digital-agenda/en/news/ everyaware-measuring-your-way-healthierenvironment

L’inquinamento atmosferico è uno dei maggiori killer silenziosi in Europa. Si stima che a causa dell’inquinamento atmosferico nel 2010 siano morte prematuramente oltre 400.000 persone nell’UE. La cattiva qualità dell’aria fa aumentare i costi sanitari, riduce la produttività dell’economia e danneggia raccolti ed edifici. La normativa dell’UE già assicura che vengano rispettati standard di qualità dell’aria e che gli Stati membri siano tenuti a monitorare gli inquinanti atmosferici e ad assicurare il rispetto dei valori limite, ma la Commissione europea ha proposto nuove misure per proteggere la salute dei cittadini. Per saperne di più: http://ec.europa.eu/environment/air/clean_air_policy.htm


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.