Land

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Annata

2003

INDIETRO

Dopo ogni modello è indicato tra parentesi il genere di articolo: I = impressioni di guida P = prova su strada PSP = prova speciale

INTERNET


AL VOLANTE • LAND ROVER «FREELANDER»

Piccola «Range»

1951 cm3

82 kW (111 CV)

ON SEMPRE, i restyling di un modello vanno a buon fine, specie dal punto di vista estetico. In più di un caso, abbiamo assistito a trasformazioni peggiorative dello stile e dell’equilibrio complessivo della vettura. Non è certamente questo il caso della nuova «Freelander», che, anzi, nella nuova veste vede esaltato il suo originale design. L’inedito frontale la rende molto più importante, forse perché riprende il caratteristico family look lanciato dall’esclusiva sorella maggiore «Range». In particolare, eredita la curiosa soluzione dei fari a doppia parabola, divisi da un nuovo imponente paraurti. Meno importanti, gli interventi all’altezza della «coda», ora contraddistinta dal diverso posizionamento delle

N

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Novembre 2003 • AL VOLANTE

4 cilindri turbodiesel

Euro 3

da € 21.910

Cresce la gamma ARRIVA LA «SPORT» UN RESTYLING SOSTANZIOSO La «Freelander» ha un volto tutto nuovo. L’inedito disegno del frontale la rende più importante e senz’altro più moderna e intrigante. Piccola rivoluzione anche dentro l’abitacolo, dove cambiano la plancia, la strumentazione e gran parte della componentistica (nelle foto la versione con guida a destra). Rimodellati anche i sedili: più confortevoli e accoglienti, offrono un miglior sostegno per le gambe.

a nuova gamma «Freelander» comprende anche una versione «Sport», riconoscibile per i cerchi da 18 pollici e la fiammante sigla sulla fiancata. L’inedito allestimento è contraddistinto da un baricentro più basso di

L

luci, collocate più in alto anche per tenerle più lontane da polvere e fango. Senz’altro più radicale la rivisitazione degli interni, dove emerge una plancia dall’impostazione più «tecnica», esaltata dalla nuova console centrale. Tante, le conferme a livello meccanico, a cominciare dalla gamma motori che ripropone tre alternative, due a benzina rispettivamente di 1.8 e 2.5 litri e una turbodiesel di 2.0 litri. Abbiamo concentrato la nostra attenzione proprio su quest’ultima motorizzazione, la più interessante per il nostro mercato. Il quattro cilindri di origine BMW ha ribadito il buon carattere di fondo che già conoscevamo: innanzitutto, un’ottima disponibilità di coppia, ma anche una rag-

circa 3 centimetri e da un assetto più rigido: molle e ammortizzatori sono stati tarati per minimizzare beccheggio e rollio. Ne derivano un comportamento molto più sincero e un controllo più diretto. Lo sterzo acquista in precisione e, soprattutto, in prontezza; il coricamento laterale in curva si riduce rispetto alle versioni standard. La sensazione complessiva è di una guida ancora più automobilistica, col solo svantaggio di avere un minor assorbimento delle sconnessioni. L’allestimento «Sport» è proposto con carrozzeria a tre o cinque porte e su due motorizzazioni della gamma: il 2 litri turbodiesel common rail e il 2.5 litri V6 a benzina, abbinati anche al cambio automatico.

guardevole erogazione di potenza, lontana però dalle punte massime di cui possono disporre alcune delle principali concorrenti. Un limite, peraltro, ampiamente compensato dalla soddisfacente elasticità di marcia. Non delude la manovrabilità del cambio, ma lo sterzo conserva un’impostazione prettamente turistica, poco esaltante sui percorsi misti-veloci (la sua risposta è decisamente più pronta e diretta sulla versione «Sport»). Sostanzialmente immutate, anche le qualità fuoristradistiche della fortunata sport utility inglese, che si affida, per muoversi sui terreni più difficili, al controllo elettronico della trazione e ha un valido supporto nelle discese più impervie dall’Hdc, l’efficace dispositivo, ora adottato anche da altri Costruttori, che la Land Rover ha introdotto per prima sulle sue fuoristrada. Quasi a ribadire, se ce ne fosse bisogno, il suo primaM.G. to nel settore.

Caratteristiche tecniche fornite dal costruttore Land Rover «Freelander 2.0 Td4 5p.» • Motore: anteriore trasversale, ciclo diesel - 4 cilindri - Cilindrata 1951 cm³ - Potenza max 82 kW (111 CV) a 4000 giri/min - Coppia max 260 Nm a 1750 giri/min - 4 valvole per cilindro - 2 assi a camme in testa con bilancieri, punterie idrauliche (catena) - Alimentazione a iniezione diretta common rail - Turbocompressore (a passo variabile) e intercooler - Euro 3. • Tassa di possesso: € 211,56. • Trasmissione: trazione integrale permanente - Cambio a 5 rapporti • Pneumatici: M+S 195/80 R 15. • Corpo vettura: station wagon lunga, 5 porte, 5 posti - Avantreno e retrotreno a ruote indipendenti (schema MacPherson) - Freni anteriori a disco autoventilanti, posteriori a tamburo, Abs e Tcs - Scatola guida a cremagliera, servocomando - Serbatoio da 59 litri. • Dimensioni e massa: passo 2,557 m - Carreggiata anteriore 1,534 m - Carreggiata posteriore 1,545 m - Lunghezza 4,423 m - Larghezza 1,809 m - Altezza 1,708 m - Altezza minima da terra 18,6 cm - Massa a vuoto in ordine di marcia 1555 kg, rimorchiabile 1800 kg - Bagagliaio da 546 a 1319 dm³. • Prestazioni: velocità max 161 km/h - Consumi (l/100 km): 11,3 urbano; 7,1 extraurbano; 8,6 misto. • Prodotta a: Solihull (GB).

AL VOLANTE • Novembre 2003

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PROVA SU STRADA • TOYOTA «RAV4 2.0 D-4D 5P SOL»

LAND ROVER «FREELANDER 2.0 TD4 5P SPORT»

● 1995 cm3 ● 85 kW (116 ● 4 cilindri ● ●

● 1951 cm3 ● 82 kW (111 ● 4 cilindri

CV)

turbodiesel Euro 3 € 29.100

● ●

CV)

turbodiesel Euro 3 € 30.850

PORTO S. ELPIDIO

MONTE DEL LAGO (TRASIMENO) Assisi

del Tronto Orvieto

Norcia

Manciano

PORTO ERCOLE

Con le nuove «Freelander» e «Rav4» abbiamo realizzato un costa a costa particolare. La Land Rover è partita da Porto S. Elpidio sull’Adriatico, la Toyota da Porto Ercole sul Tirreno, con la bussola orientata verso il lago Trasimeno.

Toyota ai punti Una parte dal Tirreno, l’altra dall’Adriatico. Traguardo comune, il lago Trasimeno. Lungo due distinti percorsi di terra e asfalto. Su strada primeggia (anche nei consumi) la «Rav4»; fuori, la «Freelander». PROVA SU STRADA • Dicembre 2003

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172

Dicembre 2003 • PROVA SU STRADA

S

Velocità max: 166,7km/h 70-120 km/h in V: 17,0 s

0-100 km/h: 12,9 s Consumo medio: 7,1 l/100 km

Velocità max: 157,6 km/h 70-120 km/h in V:19,4 s

BRILLANTE E DISINVOLTA

CONFORTEVOLE E VERSATILE

Nell’attraversamento di Porto Ercole, la «Rav4» ha messo in evidenza una notevole agilità. Lo sterzo leggero e il contenuto diametro di sterzata le hanno consentito, infatti, di muoversi con disinvoltura anche in spazi ridotti. Appena fuori dalla cittadina, sulla statale in direzione del Lago di Bolsena, la sport utility giapponese ha poi confermato anche le sue brillanti qualità stradali.

Sulla spiaggia di Porto S. Elpidio la «Freelander» ha avuto subito modo di esaltare le sue qualità fuoristradistiche: buon galleggiamento sulla sabbia e discreta motricità. Sull’asfalto (nella foto la vediamo impegnata nella salita verso i monti Sibillini) la fuoristrada inglese è risultata un po’ più «pesante» e meno disinvolta sul tortuoso percorso che porta a Castelluccio, ma più comoda.

0-100 km/h: 15,4 s Consumo medio: 9,4 l/100 km

ONO TRASCORSE le otto da pochi minuti, quando ci ritroviamo con la nuova «Freelander» sulla spiaggia di Porto S. Elpidio, località turistica tra Ancona e Pescara. Fa freddo, il cielo è scuro e minaccioso, dietro di noi l’Adriatico rumoreggia. Squilla il cellulare. Dall’altra parte, un altro mare, il Tirreno, fa da sottofondo alla voce del collega pronto a partire con la sua «Rav4», già calda. Sincronizziamo gli orologi e ci diamo appuntamento a Monte del Lago, piccolo borgo che domina il Trasimeno, proprio al centro dello Stivale. Un attimo dopo siamo già al volante della nuova Land Rover. Ci ripromettiamo di seguire la trafficata statale Adriatica per qualche chilometro, per poi puntare verso Ascoli Piceno lungo la veloce autostrada che collega il capoluogo marchigiano all’Adriatico. Prima, però, non possiamo fare a meno di saggiare il comportamento della fuoristrada inglese sulla sabbia. Le gomme da 18 pollici (di serie su questa versione «Sport») garantiscono un buon galleggiamento anche in prossimità della battigia, dove il fondo ghiaioso molto cedevole rallenta abbondantemente la vettura. Comunque, se si perde troppa velocità e le ruote cominciano a affondare, basta insistere con decisione sull’acceleratore per trarsi d’impaccio grazie all’intervento del controllo elettronico della trazione. Appena il tempo di scattare qualche foto e siamo già in autostrada verso Ascoli Piceno. Basta questo trasferimento di poche decine di chilometri sull’asfalto per apprezzare il migliorato livello di confort. Ne gode in particolare il conducente, accolto su un sedile più ampio e meglio conformato. Non ha la regolazione in altezza, ma tutti riescono a trovare una corretta posizione e ad avere sotto mano i

PROVA SU STRADA • Dicembre 2003

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LAND ROVER FREELANDER

TOYOTA RAV4

«A

LMENO NON PIOVE!». Sono queste le parole pronunciate da Mario, il nostro fotografo, con lo sguardo rivolto al cielo, plumbeo e minaccioso come non mai. La paura che possa «non tenere» è tanta e la preoccupazione più che giustificata. Difatti, soltanto il tempo di finire il caffè e di sentire l’altra squadra, che sta già muovendosi dalla costa adriatica (sono le otto del mattino di venerdì 7 novembre), ed ecco le prime gocce che si trasformano ben presto in un vero e proprio acquazzone. L’acqua, per inciso, ci accompagnerà per tutta la giornata senza darci un attimo di tregua. Pazienza. Giriamo il muso della «Rav4» e ci lasciamo alle spalle Porto Ercole, antica roccaforte cinquecentesca, per imboccare la strada provinciale «66» che costeggia tutto l’Argentario. Pochi chilometri e l’asfalto finisce, ci aspetta una ventina di chilometri di sterrato. La strada, sempre più tortuosa, si arrampica su e giù seguendo da vicino la scogliera. Il mare, spazzato dal vento e dalla pioggia, è di una bellezza inquietante, in lontananza scorgiamo l’isola di Giannutri. Proseguiamo senza particolari difficoltà, viaggiamo in prima e seconda marcia, stando attenti soltanto a evitare i solchi più profondi scavati dall’acqua piovana, che ora scende in modo quasi torrenziale. Il due litri turbodiesel fa bene il suo dovere, comunque un po’ più di coppia motrice, nonostante la «Rav4» non sia particolarmente pesante (1680 kg in condizioni di prova), non guasterebbe affatto. Nei punti più difficili, il fondo è molto viscido, in queste condizioni veniamo un po’ penalizzati dal sistema di controllo della stabilità (Vsc), che non è disattivabile e finisce per togliere potenza (il sistema agisce anche sul motore) nei momenti meno opportuni, proprio quando si


CONSOLE INEDITA, stile più moderno

Il cruise control si regola attraverso una levetta situata sul lato destro del piantone sterzo

I comandi on/off del climatizzatore, del ricircolo e del lunotto termico sono raccolti appena sotto il navigatore

Proprio sotto il dell’hazard è posto un piccolo display impostata

Lo schermo (touch screen, a sfioramento) del navigatore deriva dai modelli Toyota e Lexus più grandi

Anche sulla Land Rover ci sono alcuni comandi della radio (con caricatore CD a richiesta) ripetuti al volante

Al centro della plancia, sotto l’orologio digitale sono stati ricavati due portabicchieri Il comando dell’HDC (il controllo della velocità in discesa) è Il tasto giallo dietro la leva del cambio

62 cm

Dicembre 2003 • PROVA SU STRADA

TOYOTA RAV4

La batteria di pulsanti con cui si comandano hazard, retronebbia, antinebbia e tergilunotto

54 cm

100-134 cm

174

Agli estremi della plancia sono stati ricavati due piccoli vani portaoggetti

113 cm

124 cm

vorrebbe dar fondo a tutti i cavalli, anche a rischio di qualche scivolone di troppo. Ancora qualche chilometro e rimettiamo le ruote sull’asfalto, un ultimo sguardo alla bellissima isola del Giglio e ci dirigiamo a est, lungo il «Tombolo della Giannella», l’argine di ponente che collega l’Argentario alla terraferma. Siamo un po’ in ritardo sulla tabella di marcia (l’altra squadra è proporzionalmente più avanti di noi, almeno così affermano per telefono) e dobbiamo recuperare il tempo perduto. Ci dirigiamo verso Manciano sulla strada statale «74». La «Rav4» macina chilometri rapidamente.

Le manopole per la gestione dell’impianto di climatizzazione controllano temperatura, direzione e portata flussi

98-137 cm

PIACE

NON PIACE

PIACE

NON PIACE

Decisamente comodi, i comandi dell’impianto audio (comprendente di serie quattro altoparlanti, radio con lettore CD e antenna sul tetto) ripetuti su una razza del volante.

La Toyota non ha previsto la possibilità di disattivare il controllo elettronico della stabilità con un apposito pulsante, opportunità sempre apprezzata dai fuoristradisti.

Anche in considerazione della pesantezza del portellone (limite riscontrato pure sulla Toyota), si apprezza molto la possibilità di abbassare elettricamente il lunotto.

Il quadro comandi del climatizzatore è troppo basso sulla console centrale e molto vicino alla leva del cambio, che può infastidire quando si devono effettuare le regolazioni.

comandi principali, con la sola esclusione del quadro della climatizzazione, sistemato troppo in basso e troppo vicino alla leva del cambio. Nuova collocazione anche per gli alzacristalli elettrici, spostati dalla criticata posizione sul mobiletto tra i due sedili anteriori a quella più pratica sul pannello delle porte. Dentro l’abitacolo si percepisce subito un’atmosfera molto accogliente. Questo primo rilassante trasferimento autostradale si conclude ad Ascoli Piceno, dove il percorso comincia a diventare più sinuoso e dove la «Freelander», almeno la versione «Sport» sotto PROVA SU STRADA • Dicembre 2003

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LAND ROVER FREELANDER

Con i comandi per la regolazione dell’autoradio anche sul volante, diventa più facile gestire l’impianto audio

Il quadro comandi dell’impianto di climatizzazione è diviso in due parti: a destra si regolano i flussi dell’aria

NUOVA PLANCIA, il look è cambiato


ACCESSORI Prezzo in euro

TOYOTA RAV4

La nuova «Rav4» rinuncia al differenziale centrale Torsen per far posto al più «leggero» giunto viscoso. La vettura ha mostrato versatilità nel passaggio dalla terra all’asfalto.

FACILE SU ASFALTO Guidarla è un piacere, il motore garantisce buone prestazioni in accelerazione e in ripresa, cosicché superare i veicoli più lenti non è mai un problema. Le sospensioni filtrano efficacemente le disuguaglianze della strada, il confort a bordo, dunque, è più che buono, disturbato soltanto dalla rombosità del motore che, nonostante gli sforzi dei tecnici giapponesi, ci sembra sempre un po’ troppo elevata e, alla lunga, fastidiosa. La guida è abbastanza simile a quella di una normale berlina, lo sterzo, per quanto assai più rapido di quello di una vera fuoristrada, non brilla per prontezza, ma è progressivo e consente d’inserire in curva la «Rav4» con una certa precisione. A Manciano abbandoniamo la «74» a favore delle locali strade provinciali. Il traffico diventa quasi inesistente, in compenso le curve si susseguono ora con insistenza, un’occasione di più per saggiare le qualità stradali di questa Toyota. Tra un saliscendi e l’altro raggiungiamo Ischia di Castro, attraversiamo Valentano e, dopo Gradoli, scendiamo sul lago di Bolsena. Dove troviamo un bel tratto di strada bianca che costeggia parte dello specchio d’acqua. Gli sterrati pianeggianti e moderatamente sconnessi sono senz’altro il terreno ideale per la «Rav4». Veloce, ben attaccata al terreno grazie anche, in questo caso, 176

Dicembre 2003 • PROVA SU STRADA

GRANDE DISCESISTA Anche la «Freelander» non è una fuoristrada pura, però ha qualche freccia in più al suo arco: con l’Hdc è molto sicura in discesa.

ABITABILITÀ • Misure in centimetri

ABITABILITÀ • Misure in centimetri

SCORRE IL SEDILE AUMENTA IL CARICO L’abitacolo è omologato per cinque, ma si viaggia veramente comodi soltanto in quattro. Chi siede dietro può regolare longitudinalmente anche il sedile posteriore (asportabile).

SPAZIO PER CINQUE MA COMODI IN QUATTRO L’abitacolo della «Freelander» è un po’ più ampio e accogliente rispetto a quello della «Rav4», anche perché gli ingombri esterni sono più abbondanti. Comunque, stretti in cinque.

esame, mostra una migliorata risposta stradale. Lo sterzo è ancora un po’ lento e non particolarmente leggero, ma imposta e segue le traiettorie con discreta precisione. Il rollio in curva è meno accentuato e anche la tendenza ad allargare col muso non è più così evidente. Entrambi i fenomeni risultano evidenti nella salita che da Arquata conduce ai monti Sibillini. Su questo tipo di percorso, però, emerge anche una certa pigrizia del motore a riprendere uscendo dai tornanti. Per fortuna il cambio, dotato di buona manovrabilità, asseconda, e in parte compensa, questo limite del quattro cilindri di origine BMW. Un generoso due litri che dà il meglio soprattutto accoppiato al cambio automatico autoadattativo con possibilità di selezione manuale di tipo sequenziale (fornito a richiesta). MEGLIO SULLA TERRA Per misurare le potenzialità fuoristradistiche della nuova «Freelander» prendiamo una «scorciatoia» sterrata in direzione di Castelluccio. Un tratto molto sconnesso, reso anche viscido dalla pioggia, dove la fuoristrada inglese mette in luce l’ottimo lavoro delle sospensioni indipendenti. La ridotta luce da terra, però, non è sempre sufficiente a evitare impatti del sottoscocca col terreno, soprattutto all’altezza dei due assali, peraltro ben protetti. In un paio PROVA SU STRADA • Dicembre 2003

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LAND ROVER FREELANDER

HA PERSO IL TORSEN

Rav4 Freelander Prezzo di listino 29.100 30.850 34.500 34.472 Prezzo vettura provata Abs di serie di serie Airbag guida e passeggero di serie di serie Airbag laterali anteriori di serie Airbag a tendina di serie Antifurto volumetrico 240 Autoradio con lettore CD di serie di serie 288 Barre sul tetto di serie Cambio automatico 1920 240 Caricatore CD di serie Cerchi di lega di serie di serie Climatizzatore di serie (1) di serie Computer di viaggio Controllo trazione di serie di serie Controllo stabilità di serie Fendinebbia di serie di serie (2) 1260 (3) Interni di pelle 2500 Navigatore satellitare (2) Regolatore di velocità 300 Retrovisori ripiegabili elettr. 180 Schienali post. sdoppiabili di serie di serie Sedili regolabili elettr. 504 Sensori parcheggio (2) 850 Tetto apribile elettrico 400 480 Vernice metallizzata In rosso: presente su vettura provata; - non disponibile. 1) automatico; 2) «Pack Luxury»: interni in pelle, tetto apribile e regolatore veloc. € 2500; 3) pelle e Alcantara.


MEGLIO ATTREZZATA PER L’OFF-ROAD

La nuova «Rav4» non può più contare sul differenziale centrale Torsen. In sua vece è stato adottato un giunto viscoso che, assieme al controllo della trazione, è garanzia di versatilità. Non tutti i percorsi fuori strada sono adatti a questa Toyota, veramente a suo agio solo sugli sterrati.

Nella gamma Land Rover ci sono modelli senz’altro più efficaci della «Freelander» sui percorsi fuori strada. Rispetto alla «Rav4», tuttavia, la media sport utility inglese riesce a essere un po’ più prestazionale, pur priva, come la rivale giapponese, delle marce ridotte.

al sistema Vsc, perfettamente isolata dal mondo esterno, si ha l’impressione di poter viaggiare per ore in queste condizioni senza alcuna fatica. Noi, invece, dobbiamo tornare sull’asfalto per raggiungere l’altra squadra. Puntiamo su Orvieto e imbocchiamo l’autostrada A1 in direzione di Firenze. A 130 km/h il quattro cilindri gira a 3200 giri/min, con ancora una buona riserva di potenza. La vita a bordo, comunque, scorre piacevolmente. Litighiamo un po’ soltanto col navigatore, davvero spettacolare quanto complesso. Sempre sotto la pioggia battente, lasciamo l’autostrada per raggiungere, lungo la «75bis», Magione e Monte del Lago, luogo dell’incontro. Sono le 14 e 45 quando, dopo aver percorso 294 chilometri e consumato 24,7 litri di gasolio, pari a 11,9 km/l, spegniamo il motore. Dell’altra squadra non vi è ancora traccia. Giusto il tempo di guardarsi attorno ed ecco apparire la «Freelander». •••• La prova è finita. 178

Dicembre 2003 • PROVA SU STRADA

Nella foto, la nuova «Rav4» impegnata nel test dell’alce, secondo i nostri standard. L’adozione del controllo della stabilità, il cui intervento è sempre stato molto discreto, ha esaltato le già discrete qualità dinamiche della vettura. Nel doppio scarto in rettilineo ha evidenziato un moderato rollio e una buona risposta dello sterzo. Le ruote scivolano, ma non si alzano.

60,3 km/h

Caratteristiche tecniche fornite dal costruttore Toyota «Rav4 2.0 D-4D 5P Sol» • Motore: anteriore trasversale, ciclo diesel - 4 cilindri in linea - Alesaggio 82,20 mm - Corsa 94,00 mm - Cilindrata 1995 cm3 - Rapporto di compressione 18,60:1 - Potenza max 85,0 kW (116 CV) a 4000 giri/min - Coppia max 250,0 Nm da 1800 a 3000 giri/min - 4 valvole per cilindro - 2 assi a camme in testa (cinghia dentata) - Alimentazione a iniezione diretta common rail con pompa ad alta pressione Turbocompressore e intercooler - Omologazione antinquinamento Euro 3. • Tassa di possesso: € 219,30. • Trasmissione: trazione integrale con giunto viscoso - Cambio a 5 rapporti: I) 3,833:1; II) 2,045:1; III) 1,333:1; IV) 0,972:1; V) 0,731:1; RM) 3,583:1 - Riduzione finale a coppia cilindrica.

• Pneumatici: 235/60 R 16 100 H, cerchi 6JJ x 16 di lega leggera. Su vettura in prova Bridgestone Dueler HT 687. • Corpo vettura: 5 porte, 5 posti - Avantreno a ruote indipendenti (schema MacPherson) - Retrotreno a ruote indipendenti - Freni anteriori a disco autoventilanti, posteriori a disco, con Abs, controllo della trazione e della stabilità - Servosterzo idraulico - Serbatoio da 57 litri. • Dimensioni e massa: passo 2,490 m - Carreggiata anteriore 1,505 m - Carreggiata posteriore 1,495 m - Lunghezza 4,265 m - Larghezza 1,735 m - Altezza 1,715 m - Massa a vuoto in ordine di marcia 1430 kg, rimorchiabile 1500 kg - Bagagliaio da 410 a 1000 dm³. • Prodotta a: Motomachi (Giappone).

59,5 km/h

Più critico il comportamento della «Freelander» nel test dell’alce. Lo sterzo è più lento, il rollio più abbondante nonostante la taratura sportiva e i pneumatici da 18”. Nel primo scarto la vettura evidenzia un rassicurante sottosterzo, che si trasforma in sovrasterzo nella successiva fase di riallineamento. Oltre il limite, però, accenna a sollevare le ruote interne.

Caratteristiche tecniche fornite dal costruttore Land Rover «Freelander 2.0 Td4 16V 5P Sport» • Motore: anteriore trasversale, ciclo diesel - 4 cilindri in linea - Alesaggio 84,00 mm - Corsa 88,00 mm - Cilindrata 1951 cm3 - Rapporto di compressione 18,00:1 - Potenza max 82,0 kW (111 CV) a 4000 giri/min - Coppia max 260,0 Nm a 1750 giri/min - 4 valvole per cilindro - 2 assi a camme in testa con bilancieri, punterie idrauliche (catena) - Alimentazione a iniezione diretta common rail - Sovralimentazione con turbocompressore (a passo variabile) e intercooler - Omologazione antinquinamento Euro 3. • Tassa di possesso: € 211,56. • Trasmissione: trazione integrale con giunto viscoso - Cambio a 5 rapporti: I) 3,577:1; II) 1,887:1; III) 1,192:1; IV) 0,848:1; V) 0,686:1; RM) 3,308:1 - Riduzione inter-

media con rapporto 1,458:1. • Pneumatici: M+S 235/50 R 18 101H, cerchi 7Jx18. Su vettura in prova Continental 4x4 Contact. • Corpo vettura: 5 porte, 5 posti - Avantreno a ruote indipendenti (schema MacPherson) - Retrotreno a ruote indipendenti (schema MacPherson) - Freni anteriori a disco autoventilanti, posteriori a tamburo, Abs e Trc - Servosterzo idraulico - Serbatoio da 59 litri. • Dimensioni e massa: passo 2,557 m - Carreggiata anteriore 1,534 m - Carreggiata posteriore 1,545 m - Lunghezza 4,423 m - Larghezza 1,809 m - Altezza 1,708 m - Massa a vuoto in ordine di marcia 1555 kg, rimorchiabile 1800 kg - Bagagliaio da 546 (al tetto) a 1319 dm³. • Prodotta a: Solihull (GB).

di passaggi si è rivelato molto utile sfruttare il dispositivo che controlla la velocità del veicolo e risulta un efficace sostituto delle ridotte. In salita, al contrario, l’assenza di una gamma di marce corte si è fatta sentire, soprattutto sulle pendenze più accentuate e particolarmente viscide. La «Freelander» si è trovata più a suo agio su un altro tratto sterrato, decisamente più normale, quello che attraversa il parco naturale regionale del Monte Subasio, una strada bianca (anzi rossa) che parte dalla splendida cittadina di Spello e termina alle porte di Assisi. Praticamente, a un passo dal nostro traguardo, perché il lago Trasimeno, la nostra meta, è a un tiro di schioppo di autostrada. Effettuiamo il «rendez vous» con la «Rav4» a Monte del Lago, dopo aver percorso 314 chilometri di terra e asfalto e consumato circa 29 litri di gasolio, con una media, più che dignitosa considerate le caratteristiche del percorso, di oltre 10 chilometri litro. •••• PROVA SU STRADA • Dicembre 2003

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LAND ROVER FREELANDER

TOYOTA RAV4

NON È UNA VERA SPECIALISTA


TOYOTA «RAV4» E LAND ROVER «FREELANDER»

PRESTAZIONI Rilevate sulla nostra pista di Vairano (PV)

Editoriale Domus Sistema di Qualità certificato

VELOCITÀ E REGIMI

Toyota L.Rover

Massima (km/h) Regime a vel. max giri/min Regime a 130 km/h giri/min

166,670 157,601 4100 in V 3900 in V 3200 in V 3100 in V

CONFORT SOSPENSIONI

VISIBILITÀ

A 30 km/h su percorso di prova sconnesso

Angoli bui misurati col laser

CONSUMO - Percorrenze in V Velocità in km/h 70 80 90 100 110 120 130 Rendimento a 100 km/h

23,4 20,5 18,2 16,3 14,8 13,6 12,6 37,3%

km/litro 17,6 16,1 14,6 13,1 11,8 10,5 9,4 29,4%

MEDIE D’USO in km/l (autonomia in km) Statale

Autostrada

Città

16,5 (974)

12,3 (701)

12,8 (755)

9,6 (547)

13,2 (779)

10,0 (570)

Tempi in secondi 4,9 6,1 6,6 8,0 8,2 10,1 10,0 12,4 12,9 15,4 15,4 19,1 18,4 23,2 23,2 29,2 18,5 19,7 119,8 111,6 34,4 36,7 147,9 138,2

«RAV4»: RIGIDA, MA NON SCOMODA Elevate le sollecitazioni nel secondo tratto del grafico. Le sospensioni tendono a irrigidirsi sui fondi molto sconnessi.

CONFORT ACUSTICO • Rilevazioni a velocità costante

SI VEDE MALE DIETRO I montanti posteriori generano ampi angoli bui.

Tempi in secondi 3,0 3,3 6,1 6,9 9,5 10,5 13,1 14,4 17,0 19,4 21,5 25,6 31,5 32,6 146,8 138,0

FRENATA con Abs Velocità in km/h 60 100 130 140

Spazio d’arresto in metri 15,1 13,7 41,9 37,9 70,8 64,1 82,1 74,4

RESISTENZA FRENI Dieci frenate da 100 km/h a pieno carico

7,8% 7,8%

SI PUÒ FARE DI PIÙ Rispetto alla precedente versione, la «voce» del turbodiesel sembra più discreta, ma è sempre consistente, soprattutto a freddo.

180

11,4 m 3,0 2,0 kg 9,3 kg 1610 kg 58-42%

Dicembre 2003 • PROVA SU STRADA

n. 2714

Toyota L.Rover POSTO GUIDA

★★★★

★★★★

PLANCIA E COMANDI

★★★★

STRUMENTAZIONE

★★★★

★★★

★★★★

La «Freelander» può oggi contare (a richiesta) sui sensori acustici di parcheggio, che limitano i disagi in manovra. La visibilità resta uno dei limiti della «Rav4», soprattutto dietro, a causa degli spessi montanti e dei grandi poggiatesta.

★★★★

L’abitacolo della «Freelander» dà la sensazione di essere più solido e robusto. Molto ben fatti, in particolare, gli ampi sedili di pelle e Alcantara. La «Rav4» è più appagante. Entrambe meriterebbero una più accurata insonorizzazione del motore.

EQUIPAGGIAMENTO

★★★★

★★★

VISIBILITÀ Angoli bui misurati col laser

Lo spazio a disposizione non è cambiato in entrambi gli abitacoli. Si sta comodi in quattro, mentre in cinque occorre stringersi un po’. La «Rav4» offre in più la possibilità di regolare longitudinalmente il sedile posteriore, ma è meno accessibile dietro.

★★★★

Un po’ più grande e versatile il vano della «Rav4»: la sua capacità (a filo della cappelliera) va da 420 a 500 litri secondo la posizione del sedile posteriore. Si può ampliare anche la capacità della «Freelander», ma solo rinunciando a qualche posto.

★★★★

Le sospensioni della «Freelander» sono più morbide sui fondi regolari. Ciò rende piuttosto confortevoli i viaggi autostradali. Sullo sconnesso si irrigidiscono entrambe. L’insonorizzazione dei motori può ancora essere migliorata.

★★★★

Il «D-4D» giapponese è brillante soprattutto sopra i 2000 giri. Sotto questa soglia, chiama l’uso del cambio per avere il giusto brio. Altrettanto pigra in basso l’unità anglo-tedesca, nonostante la minor disponibilità di cavalli.

CONFORT

★★★★ MOTORE

★★★★

ACCELERAZIONE

★★★★

★★★

La Land Rover nello spunto in accelerazione risente dell’abbondante massa: in condizioni di prova pesa circa 120 kg in più. La Toyota è decisamente più briosa e disinvolta: esce più veloce anche dal chilometro con partenza da fermo.

★★★★

Anche in questo caso il cronometro premia la sport utility giapponese, anche se di misura. Nella guida, comunque, la «Freelander» presenta una risposta più elastica e pastosa. Anche in questo caso la massa ha una notevole influenza.

★★★★

Buona la manovrabilità del comando della «Rav4», caratterizzato da innesti veloci e precisi. Un po’ meno sportiva la selezione delle marce sulla «Freelander». In compenso, a differenza della suv giapponese, la Land Rover offre anche l’automatico.

★★★

La risposta della «Freelander» migliora significativamente rispetto al passato, merito dell’assetto ribassato e dei pneumatici da 18 pollici. D’altro canto, il comando della «Rav4» conferma la buona impostazione originale e i ridotti spazi di manovra.

★★★★

Molto efficace la frenata della «Freelander», favorita dalle grandi gomme da 18”: sarebbe perfetta con una miglior modulabilità del pedale. Più lunghi gli spazi d’arresto misurati per la «Rav4», soggetta anche ad affaticamento dell’impianto.

★★★

Il rollio e il sottosterzo che caratterizzavano il comportamento in curva della «Freelander» sono meno accentuati su questa versione «Sport»: se ne avvantaggia la precisione di guida. Con l’adozione del controllo di stabilità la «Rav4» è più sicura.

RIPRESA

★★★★ CAMBIO «FREELANDER»: TARATURA SPORTIVA Sui fondi molto regolari è morbida e confortevole, si irrigidisce un po’ troppo sullo sconnesso.

CONFORT ACUSTICO • Rilevazioni a velocità costante

UNA MANO DAI SENSORI I sensori di parcheggio aiutano in manovra.

RESISTENZA FRENI Dieci frenate da 100 km/h a pieno carico

STERZO

★★★★ FRENI

★★ SU STRADA

L’IMPIANTO TIENE Spazi contenuti anche a pieno carico. Accenno di fading sull’ultima frenata. QUASI LA STESSA VOCE Tutto sommato anche sulla «Freelander» il disturbo acustico è sopportabile, nonostante la rombosità del motore.

★★★★

★★★★

IN FUORI STRADA

★★★

★★★★

CONSUMO

★★★★★ ★★★ PREZZO

★★★★

Nessuna delle due è «attrezzata» per affrontare percorsi particolarmente impegnativi. Tra l’altro, non sono dotate di marce ridotte. In entrambi i casi, il largo impiego dell’elettronica garantisce una notevole versatilità d’impiego. Davvero molto parsimoniosa un po’ in tutte le condizioni di guida la «Rav4»: su strada statale riesce a percorrere anche oltre 16 km/litro. La «Freelander» consuma mediamente il 20% in più.

★★★

In linea di massima, i prezzi della «Freelander» sono leggermente più alti. La versione «Sport», per esempio, costa circa millecinquecento euro più della «Rav4 Sol». Nell’allestimento base i prezzi delle due vetture sono molto vicini.

★★★

Coperture identiche: tre anni o centomila chilometri (la garanzia sale a sei anni nel caso di corrosione passante) per tutt’e due. Soddisfacente anche la rete di assistenza organizzata sul territorio.

GARANZIA

★★★

Di serie la «Rav4» offre in più rispetto alla «Freelander» il controllo della stabilità, la gestione elettronica del condizionatore, gli airbag per il torace e per la testa e il caricatore di CD. La «Freelander», d’altro canto, vanta una più ampia gamma di optional.

★★★★

BAGAGLIAIO

★★★★

Su entrambe ci sono soltanto gli indicatori standard, quelli indispensabili. Nessuno specifico per la guida in fuori strada. Più accattivante e meglio leggibile la grafica della giapponese. La «Rav4» offre a richiesta il navigatore.

★★★★

FINITURA

★★★★

Nuovo disegno per tutt’e due. Più importante la rivisitazione attuata dalla Land Rover (la Toyota si è limitata a rivedere la console), che ha anche spostato gli alzacristalli elettrici dal mobiletto centrale sulle portiere; soluzione che condividiamo.

Due impianti molto validi, anche se (per ora) soltanto quello della Toyota è dotato di controllo automatico. Il sistema di ventilazione e climatizzazione della «Freelander» era già stato rivisto e potenziato in un precedente restyling del modello.

VISIBILITÀ

★★★

Hanno entrambe una posizione di guida di tipo automobilistico. Migliorata la seduta della «Freelander», che vanta un piano d’appoggio di maggiori dimensioni. Scomode, le regolazioni a scatti dello schienale sulla «Rav4».

★★★★

ABITABILITÀ

A 30 km/h su percorso di prova sconnesso

2,5% 2,6% 12,4 m 3,2 2,5 kg 14,2 kg 1730 kg 57-43%

Difetti • Guida un po’ pesante • Manca controllo stabilità

★★★

CONFORT SOSPENSIONI

DATI GENERALI RILEVATI Diametro sterzata (tra muri) Giri volante Sforzo volante Sforzo frizione Massa della vettura in prova Ripartizione (ant.-post.)

Difetti • Fading in frenata • Visibilità posteriore

CLIMATIZZAZIONE SOFFRE LA FATICA Sottoposto a stress, l’impianto frenante va in crisi: il pedale cede e gli spazi d’arresto si allungano.

SCARTO TACHIMETRO medio a 130 km/h

allaccia le cinture

★★★★

RIPRESA in V Velocità in km/h 70-80 70-90 70-100 70-110 70-120 70-130 1 km da 40 km/h Velocità d’uscita in km/h

Pregi • Confort • Linea

PAGELLA ★ Insufficiente ★★ Sufficiente ★★★ Discreto ★★★★ Buono ★★★★★ Ottimo

ACCELERAZIONE Velocità in km/h 0-60 0-70 0-80 0-90 0-100 0-110 0-120 0-130 400 m da fermo Velocità d’uscita in km/h 1 km da fermo Velocità d’uscita in km/h

Pregi • Consumo • Maneggevolezza

PROVA SU STRADA • Dicembre 2003

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