Mazda

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Annata

2003

INDIETRO

Dopo ogni modello è indicato tra parentesi il genere di articolo: I = impressioni di guida P = prova su strada PSP = prova speciale

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AL VOLANTE • «MAZDA 2»

Sua altezza la compatta Non vi soddisfa la marea di «segmento B» che popola il mercato? Allora, a marzo, date un’occhiata a questa nuova, interessante (e alta) giapponese.

da 1242 cm3 da 50 kW (68 CV) Euro 4 da € 13.000 Prodotta a Valencia (Spagna)

SU STRADA NON DELUDE Razionale nelle scelte tecniche e nel design, la «Mazda 2» offre un sano comportamento stradale, con una buona tenuta e una ragionevole stabilità.

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Gennaio 2003 • AL VOLANTE

I

N CASA MAZDA non hanno cercato rivoluzioni, ma progettato una solida compatta al passo con i tempi, capace di confrontarsi con le migliori rappresentanti del settore. E per farlo hanno usato una base «Fiesta» della Ford, strettamente collegata al marchio giapponese, con un pianale identico, e sospensioni ormai obbligate per queste compatte, cioè avantreno MacPherson e retrotreno a ruote interconnesse. Tanto più che la «Mazda 2» viene costruita negli stessi stabilimenti di Valencia, pur con approcci diversi; la giapponese è una cinque porte di stile tranquillo, senza voglia di stupire, ma con il fermo proposito di allinearsi alle monovolume compatte. Lunga infatti 3,93 metri, una decina di centimetri più della «Punto», vuole offrire, soprattutto, un abitacolo da vivere al meglio, con tanto spazio grazie anche al passo favorevole (come nella «Fiesta», 3 cm più di quello della «Punto»). L’abitacolo, spostato in avanti, determina spazi e libertà di movimenti notevoli, come nelle concorrenti più dotate; il segreto è anche nella notevole altezza del padiglione (almeno 5 cm più

del normale) e nel pianale, così basso, da lasciare parecchia «aria» sopra la testa dei passeggeri. In definitiva, la «Mazda 2» è certo tra le compatte più interessanti, con numerose trovate che rendono più facile la vita a bordo, compresa l’apertura portiere molto ampia (dietro, ben 80°) e il bagaglio (264 o 1044 dm3) ben accessibile, grazie alla soglia bassa e a un grande portellone. GAMMA CENTRATA Disponibili motori destinati ad accontentare parecchie esigenze. A marzo, arriveranno in Italia un «1200» da 75 CV e un «1400» turbodiesel (con 68 CV), tutti della famiglia «Fiesta», poi affiancati da un «1400» (con 80 CV) e da un «1600» (100 CV), più dotato ma meno «tagliato» per il mercato italiano. Al primo, breve, approccio, le «Mazda 2» fresche di fabbrica (spagnola) sembrano poter disporre di buone qualità, studiate per offrire soprattutto confort ma anche un rassicurante comportamento stradale. I motori hanno un certo brio senza mostrare prestazioni esaltanti. Però la guidabilità è a uno standard apprezzabile, viste la

Caratteristiche tecniche fornite dal costruttore «Mazda 2 -1.2 16V» so: € 152,22. • Prestazioni: vel. max • Motore: ant. trasversale - 4 cilindri in linea - 1242 cm3 - Potenza max 55 kW (75 CV) 164 km/h - Acc. 0-100 km/h: 12,9 s - Cona 6000 giri/min - Coppia max 124 Nm a 3500 sumo medio 6,3 l/100 km. giri/min - 4 valvole per cilindro - 2 assi a camme in testa (cinghia) - Iniezione elettroni«1.6 -16V» ca - Antinquinamento Euro 4. • Tassa di Stesse caratteristiche della «1200» tranne: possesso: € 141,90. • Trasmissione: • Motore: 1596 cm3 - Potenza max 74 kW trazione ant. - Cambio a 5 marce. • Pneu(100 CV) a 6000 giri/min - Coppia max 146 matici: 175/65 R14 o 195/50 R15. • CorNm a 4000 giri/min. • Tassa di possesso: € 190,92. • Massa: 1155 kg. • Prepo vettura: 5 porte, 5 posti - Avantreno stazioni: vel. max 181 km/h - Acc. 0-100 McPherson- Retrotreno a ruote interconnesse, km/h: 10,5 s - Consumo medio 6,8 l/100 km. - Ammortizzatori idraulici - Freni ant. a disco ventilanti, post. a tamburo, Abs, Ebd, Asc «1.4 turbodiesel» Sterzo a cremagliera, servocomando - SerbaStesse caratteristiche della «1200» tranne: toio 45 litri. • Dimensioni e massa: passo • Motore: diesel 1398 cm3 - Potenza max 2,486 m - Lungh. 3,925 m - Largh. 1,680 m 50 kW (68 CV) a 4000 giri/min - Coppia max Alt.1,545 m - Massa 1125 kg. • Prestazioni: vel. max 163 km/h - Acc. 0-100 km/h: 14,1 160 Nm a 2000 giri/min - 2 valvole per cilins - Consumo medio 6,3 l/100 km. dro - Iniezione diretta common rail - Turbo e intercooler - Omologazione antinquinamen« 1.4 -16V» to Euro 3. • Tassa di possesso: € 129,00. • Massa: 1160 kg. • PrestazioStesse caratteristiche della «1200» tranne: 3 ni: vel. max 160 km/h - Acc. 0-100 km/h: • Motore: 1398 cm - Potenza max 59 kW (80 CV) a 5700 giri/min - Coppia max 124 14,2 s - Consumo medio 4,5 l/100 km. Nm a 3500 giri/min • Tassa di posses-

ANIMA «FIESTA» La meccanica della «Mazda 2» è «Fiesta», anch’essa costruita a Valencia. Motori trasversali Ford, MacPherson anteriore e ponte interconnesso posteriore.

facilità nell’inserirsi in curva, la fedeltà nel mantenere le traiettorie e, ciò che più conta, la risposta corretta a situazioni di guida impreviste; con uno sterzo ragionevolmente pronto e preciso, un comportamento del retrotreno coerente con quello dell’avantreno. Il percorso di prova era di pochissimi chilometri, ma sufficienti per valutare il comportamento di base della vettura con freni che, se pur poco sollecitati, hanno risposto sempre bene. Ma per valutare le effettive potenzialità di questa nippo-europea aspettiamo una vera prova strumentata prevista per la primavera 2003. R. Bon. AL VOLANTE • Gennaio 2003

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PROVE SU STRADA • MAZDA «2 1.2 16V CUB»

Fate spazio arriva la 2

È pronta la Mazda «2», compatta multiruolo tutta votata all’abitabilità. La linea è simpatica, le finiture sono curate e l’ambizione è quella di conquistare un pubblico che chiede, e spende, un po’ più del consueto. 1242 cm3 ● 55 kW (75 CV) ● Euro 4 ● € 12.911 ● Prodotta a Valencia (Spagna) 118

Marzo 2003 • PROVE SU STRADA

ARCHITETTURA VERSATILE La «2» sostituisce la «Demio» allungandosi di 10 cm. È costruita in sinergia con il marchio di riferimento, la Ford: infatti utilizza molte parti della «Fiesta». PROVE SU STRADA • Marzo 2003

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Di nuovo vani e tasche nella parte superiore del cruscotto. Di grande comodità, e anche molto efficaci ai fini della sicurezza, i comandi per la radio sul volante. La visibilità è favorita dai montanti anteriori sottili e dagli specchi esterni di buona dimensione, proprio come il lunotto, ampio e sgombro.

TASCHE OVUNQUE Pensate a un oggetto. Ebbene, sulla «2» il posto c’è già. Dall’alto vedete il portaguanti con accanto il «cestino della spazzatura» (asportabile). Bello il pannello porta, ottimi la radio e lo schienale anteriore ribaltabile.

D

AL NOME NON dice molto: evidentemente i tecnici, gli stilisti e gli esperti di marketing hanno dedicato più tempo ai contenuti che non alla ricerca di un appellativo originale, tant’è che non viene mai spontaneo chiamarla semplicemente «2», ma, quando se ne parla, si sente inevitabilmente il bisogno di premettere «Mazda». All’anagrafe è una giapponese, ma di nipponico è rimasto proprio poco: infatti, viene costruita in Spagna negli stessi stabilimenti di Valencia dove nasce la «Fiesta», sua stretta parente, ed è ben noto che il marchio Mazda (che, per i curiosi, è il nome giapponese del Dio della Luce) è di proprietà Ford. Con un occhio particolarmente attento al pubblico europeo, arriva dunque la «2», per offrire un’alternativa più spaziosa alle «solite» utilitarie che tutti conosciamo, a un prezzo di base abbordabile

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Marzo 2003 • PROVE SU STRADA

(benché non ridottissimo in rapporto alla concorrenza) su una meccanica semplice, quindi intrinsecamente affidabile. Il tutto, senza compromettersi la linea con un profilo esteticamente controverso come quello della «Yaris Verso» o della Mercedes «Vaneo». Carrozzeria rigorosamente a 5 porte, grande portellone dietro con apertura a filo del piano di carico e padiglione rialzato fino a 1,545 m (quasi 13 cm più della «Fiesta»). Il pianale, però, è basso e livellato, privo di eccessive sporgenze interne, con le porte altissime che si prolungano in basso fino a coprire interamente il brancardo. La porta dietro, bisogna ammetterlo, non è molto larga, ma l’accessibilità è favorita dall’angolo di apertura quasi perpendicolare (80°) e dalla forma del sedile posteriore, che è del tipo frazionabile in due parti asimmetriche. Può essere abbattuto anche il solo schienale, ma per utilizzare al

55 cm

95 cm

99 cm

63 cm

130 cm


NON PIACE

PIACE

Prezzo di listino Prezzo vettura provata Abs con Ebd Airbag guida e passeggero Airbag laterali Airbag a tendina Alzacristalli elettrici anteriori Alzacristalli elettrici posteriori Attacchi Isofix per seggiolini Cambio automatico CD changer a 6 dischi Cerchi di lega Chiusura con telecomando Climatizzatore manuale Controllo elettronico stabilità Immobilizzatore Fari fendinebbia Filtro antipolline Lettore di cassette (1) Lettore di CD compatibile mp3 (1) Mancorrenti sul tetto Predisposizione radio Radio con comandi al volante Sedile anteriore pass. ripiegabile Sedile guida regolabile in altezza Sedile posteriore sdoppiato Specchi retrovisori elettrici e termici Spia cinture di sicurezza Spia porte aperte Tetto apribile Vernice metallizzata Volante regolabile

Molto comodi (a sinistra) gli specchi esterni, a regolazione elettrica, di grande dimensione per minimizzare gli angoli bui. A destra, invece, come non dovrebbe essere fatta la zona sinistra della pedaliera: lo spazio è esiguo e manca l’appoggio.

Massima versatilità del vano bagagli (a sinistra), che dispone di un volume di carico che supera il metro cubo. Volendo, anche lo schienale del sedile anteriore destro può reclinarsi in avanti. A destra, il motore 1250, un po’ fiacco.

Non sono molte le «piccole» coi controlli della radio al volante (a sinistra). A destra, invece, un dettaglio di finitura che è sfuggito ai tecnici Madza, molto attenti su altri particolari: le guida dei sedili in vista sono brutte e raccolgono la polvere.

1,55 m 1,53 m Ford «Fiesta»

1,42 m

Marzo 2003 • PROVE SU STRADA

Ford «Fusion»

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Mazda «2»

ono decine le alternative d’acquisto alla Mazda «2» con le quali la giapponese dovrà confrontarsi. Per averne un’idea ci si può basare sull’elenco di modelli presentato nella prova della Daewoo «Matiz 1000» di pagina 137, ma le prime a cui viene da pensare sono le «cugine» tedesche «Fiesta» e soprattutto «Fusion». Ognuna delle due rappresenta, infatti, una variante di telaio o carrozzeria della «2», però con peculiarità diverse. La «Fusion» ha il pianale e il sedile di guida leggermente rialzati, ma sviluppa un’altezza complessiva inferiore, quindi non offre la stessa sensazione di spaziosità interna della Mazda, mostrando qualche limite nell’abitabilità anteriore e posteriore. Inoltre, è piuttosto cara. La «Fiesta», più classicamente utilitaria, è disponibile con carrozzeria a tre o cinque porte e offre ai posti dietro solo 89 cm in altezza contro i 94 della Mazda. Le dimensioni in larghezza agli specchi sono equivalenti: 191 cm per «2» e «Fiesta», 195 per la «Fusion».

«2 1.2 CUB» 12.911 14.409 di serie di serie 230 260 di serie di serie di serie 565 360 di serie di serie (2) di serie di serie di serie 238 348 di serie di serie 300 di serie di serie di serie di serie di serie di serie 270 di serie

PRATICO IL PORTELLONE Stilisticamente la «coda» della «2» è riuscita. La praticità è massima: c’è la levetta di sblocco dall’esterno e il bordo inferiore del portellone coincide con il pavimento del bagagliaio. È percepibile una certa somiglianza con i più recenti modelli Alfa Romeo per la forma dei gruppi ottici.

In rosso: presente su vettura provata: (1) esclusa installazione; (2) previsto in futuro.

Concorrenza OCCHIO ALLE «CUGINE»

S

ACCESSORI Prezzi in euro

massimo lo spazio si piegano sedile e schienale. Nel valutare la capienza del vano, ci è venuto spontaneo fare il confronto con la «Fiesta», e qui c’è stata una piccola sorpresa: secondo i dati dichiarati, il vano della «2» è più piccolo! In realtà, la classica misura con le palline ha rivelato che sulla «2» il volume utile è identico alla «Fiesta»: 275 litri. Molto più favorevole è la capacità di carico massima: si arriva oltre il metro cubo con 130 cm di lunghezza e ben 95 di altezza, con un leggero dislivello di 6 cm nel piano. I passaruota sporgono, ma non in modo eccessivo, nel bagagliaio. Tra le soluzioni «furbe» segnaliamo la possibilità di reclinare in avanti lo schienale del sedile anteriore, per caricare oggetti molto lunghi sfruttando l’abitacolo dal portellone fino alla plancia. Quest’ultima offre senza dubbio un colpo d’occhio spettacolare: è la «piccola» con la console più sontuosa mai vista da molto tempo, metallizzata e con i vari dispositivi ben integrati fra loro. La radio (optional, ma comprensiva di comandi al volante) con lettore di CD che legge anche i files mp3 occupa due vani, e subito sotto ci sono le tre manopole del clima. Non PROVE SU STRADA • Marzo 2003

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PIÙ SEMPLICE DI COSÌ... ottenere un avantreno compatto e agile, mentre le ruote interconnesse al retrotreno consentono un buon compromesso fra agilità e capacità di seguire le traiettorie impostate. Il motore è un’unità moderna, tutta di lega leggera, con doppio asse a camme in testa e 4 valvole per cilindro, già in regola con le normative Euro 4 che entreranno in vigore il 1° gennaio del 2006. Fa largo uso di materie plastiche riciclabili, per esempio per il collettore d’aspirazione.

PESO LEGGERO La «2» ha una massa a vuoto di soli 1125 kg, che diventano 1216 in condizioni di prova con il guidatore a bordo.

Caratteristiche tecniche fornite dal costruttore Mazda «2 1.2 16V Cub» • Motore: anteriore trasversale di lega leggera - 4 cilindri - 1242 cm³ - Compressione 10,1:1 - Potenza max 55 kW (75 CV) a 6000 giri/min - Coppia max 110 Nm a 4000 giri/ min - 4 valvole per cilindro - 2 assi a camme in testa (cinghia dentata) - Alimentazione a iniezione elettronica (multipoint) - Euro 4. • Tassa di possesso: € 141,90. • Trasmissione: trazione anteriore - 5 marce: I) 3,583:1; II) 1,926:1; III) 1,28:1; IV) 0,951:1; V) 0,756:1; RM) 3,620:1 - Riduzione finale 4,25:1. • Pneumatici: 175/65 R 14 T (vettura

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Marzo 2003 • PROVE SU STRADA

Rumorosità dell'abitacolo CONFORT ACUSTICO

m/s2 Ottimo

90 80 70 60 50 40 30

DISAGIO ACUSTICO 60

70

80

90 100 110 120 130 km/h

dB(A) Intensità del rumore AUTO RUMOROSA 90 80 70 60 50

AUTO SILENZIOSA

40 60

70

80

90

CONFORT SOSPENSIONI • A 30 km/h su percorso di prova sconnesso

100 110 120 130km/h

BEN ISOLATI SI VIAGGIA MEGLIO Atmosfera ovattata a bordo della «2»: a bassa velocità, diciamo alle andature cittadine, si percepisce appena il motore, mentre in autostrada il livello di sonorità nell’abitacolo peggiora un po’. Buono il lavoro svolto sull’aerodinamica: il valore di Cx (0,34) può sembrare elevato, ma su questo tipo di auto è difficile fare di meglio.

accelerazione verticale

A.I.

Scarso Discreto

a velocità di passaggio nel test di stabilità in curva è di 101,7 km/h, mentre quella di cambio corsia in rettilineo è stata spinta fino a 150 km/h senza che si inneschino fenomeni poco controllabili. Il riallineamento è sicuro anche rilasciando il gas. Portandola al limite di stabilità, insorge un deciso sovrasterzo, ma con tale gradualità da lasciare ampio margine di manovra al guidatore.

CONFORT ACUSTICO • Rilevazioni a velocità costante

Scarso

L

SI AUTOCONTROLLA

Discreto

Stabilità

Ottimo

è un impianto a controllo elettronico e persino il comando del ricircolo è del «vecchio tipo», con il cursore meccanico, ma il tutto funziona efficacemente nelle posizioni «estreme», ovvero tutto caldo d’inverno e tutto freddo d’estate. Qualche aggiustamento in più sulle impostazioni intermedie è necessario quando l’andatura del veicolo cambia repentinamente, ma basta mantenere la portata d’aria costante e agire sulla temperatura per ottenere il clima più confortevole. Spostiamoci su strada per saggiare le doti dinamiche della nuova piccola Mazda, che si rivela subito come una degna erede della «Demio», il modello che l’ha preceduta. Chi ama le auto confortevoli ha trovato quello che cerca: la risposta delle sospensioni è ottima, senza compromessi fra la velocità e le andature cittadine. Il lavoro di

provata con Continental Contiecocontact EP) - Ruota di scorta di dimensioni normali. • Corpo vettura: multispazio, 5 porte, 5 posti - Avantreno MacPherson, barra stabilizzatrice - Retrotreno a ruote interconnesse - Freni anteriori a disco autoventilanti, posteriori a tamburo, Abs - Servosterzo idraulico- Serbatoio 45 litri. • Dimensioni e massa: passo 2,49 m Carreggiata anteriore 1,47 m - Carreggiata posteriore 1,445 m - Lunghezza 3,925 m - Larghezza 1,68 m – Altezza 1,545 m - Massa a vuoto 1125 kg.

SOSPENSIONE RIGIDA

1.00

Scarso

ran parte dell’affidabilità e dell’efficacia delle auto di larga tiratura, per non parlare del loro costo accessibile sia in termini d’acquisto sia in termini di riparazione, deriva dalla standardizzazione di certe componenti fondamentali della meccanica. La «2» non smentisce questa regola, affidandosi al pianale della «Fiesta», con cui condivide il motore e le sospensioni anteriori e posteriori. Il classico schema MacPherson davanti permette di

0.80 0.60 Discreto

G

rifinitura sulle sospensioni ha permesso di conciliare bene questa morbidezza con una tenuta di strada e una stabilità di tutto rispetto anche senza ricorrere, come ha fatto per esempio la «Fiesta», a una gomma di sezione allargata. Con una normale copertura da 175 mm di impronta, si ottiene un grip del tutto adeguato sull’asfalto asciutto come su quello bagnato. Nonostante l’altezza del padiglione, infatti, il baricentro della «2» è basso e contribuisce a un comportamento agile. Lo sterzo è di tipo turistico, ma dispone di una buona dose di prontezza e precisione, con una demoltiplicazione non eccessiva: 2,8 giri di volante da un estremo all’altro. I consumi di benzina sono sempre moderati a tutte le andature: il milledue a benzina (che è affiancato nel listino anche da un millequattro diesel) chiede circa 9,1 litri per 100 km nella marcia cittadina e 8,4 nei tratti autostradali, viaggiando a velocità di codice. Con 45 litri nel serbatoio si dispone, rispettivamente, di un’autonomia pari a 495 e 536 km. La piccola nipponica ha ben figurato anche nel test dei freni, che prevede sia la prova di arresto a minimo carico sia quella di affaticamento a massimo. Nella prima l’impianto ha mostrato buona potenza, nella seconda ottima resistenza. Sul piano delle prestazioni «pure», accelerazione e ripresa, la «2» si lascia staccare da molte concorrenti che mostrano più brio. Il motore a 16 valvole è un po’ addormentato per i primi 2000 giri, anche se tenta di riscattarsi oltre questo regime facendosi «tirare» volentieri fino a 6000 giri/minuto (il limitatore è a 6500). Non è questo, comunque, il modo più intelligente di usare la Madza «2». ••••

0.40 0.20 0.00

SOSPENSIONE CONFORTEVOLE

Ottimo

Sottopelle

CONFORTEVOLISSIMEVOLMENTE Bella sorpresa dall’esame delle sospensioni: nel test di accelerazione verticale (che si realizza passando sopra i classici «rallentatori» a 30 km/h) i gruppi elastici hanno dimostrato la capacità di mantenere l’abitacolo ben isolato dal suolo. Anche alle andature più sostenute le vibrazioni non diventano mai eccessive. Un aiuto anche dai sedili morbidi e dalle limitate reazioni dello sterzo. PROVE SU STRADA • Marzo 2003

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MAZDA «2 1.2 16V CUB»

PRESTAZIONI Rilevate sulla nostra pista di Vairano (PV)

Editoriale Domus Sistema di Qualità certificato

VELOCITÀ E REGIMI

Pregi

• Grande volumetria • Guida facile • Confort elevato • Garanzia di 5 anni

ABITABILITÀ • Misure in centimetri

2 1.2 CUB

Massima (km/h) Regime a vel. max giri/min Regime a 130 km/h giri/min

Difetti • Prestazioni modeste • Prezzo un po’ elevato

151,600 5000 in V 4300 in V

CONSUMO - Percorrenze in V Velocità in km/h 60 70 80 90 100 120 130 140 Rendimento a 100 km/h

km/litro 26,6 24,5 22,2 19,9 17,6 13,4 11,6 10,1 29,1%

2 1.2 CUB POSTO GUIDA

★★★★

Autostrada

11,9 (536)

Città

11,0 (495)

PLANCIA E COMANDI Nessuna segnalazione particolare: di positivo ci sono i comandi per i vetri sul bracciolo porta, sempre sottomano (solo quello del guidatore è automatico), dal volante. Molti vani per gli oggetti.

STRUMENTAZIONE

Indicatori circolari di grande diametro per contachilometri (piuttosto impreciso) e contagiri; più piccoli, ma leggibili, il termometro acqua e l’indicatore benzina. Non è previsto il computer di viaggio. Spie per cinture e porte (la prima, anche acustica).

CLIMATIZZAZIONE

★★★ VISIBILITÀ

★★★★★ FINITURA

ACCELERAZIONE Velocità in km/h 0-60 0-80 0-100 0-110 0-120 0-130 400 m da fermo Velocità d’uscita in km/h 1 km da fermo Velocità d’uscita in km/h

Tempi in secondi 5,7 9,1 14,4 17,6 21,3 27,9 19,3 114,4 36,1 138,5

★★★★ EQUIPAGGIAMENTO

VISIBILITÀ

RESISTENZA FRENI

Angoli ciechi misurati col laser

Dieci frenate da 100 km/h a pieno carico

SCARTO TACHIMETRO medio a 130 km/h

7,0% 6,5%

1

126

Marzo 2003 • PROVE SU STRADA

10,6 m 2,8 2,0 kg 10 kg 1216 kg 59-41%

CONFORT

BUONA VISIONE Linea di cintura bassa e montanti sottili consentono di tenere sotto controllo senza fatica tutto ciò che avviene all’esterno.

40,4

3

39,9

4

39,8

5

39,8

★★★ SOTTO TORTURA SA RESISTERE Nessun segno di surriscaldamento dei freni e di conseguente allungamento degli spazi d’arresto. Dischi da 258 mm ventilati davanti e tamburi dietro.

40,2

7

39,4

8

39,6

9

40,0

10

MOTORE

39,2

2

6

RIPRESA

★★ CAMBIO

★★★★ STERZO

★★★★ FRENI

39,1 50 m Ottimo

ACCELERAZIONE

★★★

Discreto

Scarso

★★★★ TENUTA DI STRADA

★★★★ STABILITÀ

★★★★

PARCHEGGIO • Quanti metri ci vogliono?

DATI GENERALI RILEVATI Diametro sterzata (tra muri) Giri volante Sforzo volante Sforzo frizione Massa della vettura in prova Ripartizione (ant.-post.)

★★★★ ★★★★

Tempi in secondi 5,3 10.9 16,8 30,4 35,7 127,3 Spazio d’arresto in metri 14,6 19,9 32,9 40,6 68,7 79,6 91,4

ABITABILITÀ

★★★★ BAGAGLIAIO

FRENATA con Abs Velocità in km/h 60 70 90 100 130 140 150

★★★★

SOPRATTUTTO ALTA E BEN PIANTATA Dal «muso» alla «coda» la «2» è lunga meno di quattro metri, quasi tutti votati all’abitacolo: lo spazio in altezza è sovrabbondante.

RIPRESA in V Velocità in km/h 70-80 70-90 70-100 70-120 1 km da 40 km/h Velocità d’uscita in km/h

Anche se le sembianze sono quelle di una piccola monovolume, la posizione di guida non è particolarmente rialzata. Le gambe si possono allungare bene, però manca un appoggio valido per il piede sinistro, proprio come sulla «cugina» «Fiesta».

★★★★ ★★★★

13,5 (607)

n. 2664

PAGELLA ★ Insufficiente ★★ Sufficiente ★★★ Discreto ★★★★ Buono ★★★★★ Ottimo

MEDIE D’USO in km/l (autonomia in km) Statale

allaccia le cinture

4,72 m

CHIEDE POCO PER ENTRARE Un’ottantina di cm più della sua lunghezza e la «2» si insinua fra le auto in sosta. Quando riportiamo queste misure ci riferiamo a un guidatore che ha già preso confidenza con gl’ingombri effettivi del modello. Insomma, fare di meglio è piuttosto difficile.

CONSUMO

★★★ PREZZO

★★★ GARANZIA

★★★★★

Sono ancora poche le utilitarie che prevedono il controllo elettronico del clima e la «2» non è fra queste. La temperatura richiede aggiustamenti nella zona fra blu e rosso, ma nelle aree estreme il raffrescamento o il riscaldamento sono efficaci. Molto buona tutto intorno. Il taglio nettamente verticale del portellone lascia capire bene dove finisce la «coda», gli appoggiatesta posteriori sono a scomparsa, gli specchi esterni sono grandi più che a sufficienza. Fanali potenti e tergi efficienti. All’esterno si apprezza una cura attenta, allo stesso livello della Mazda «6». All’interno sono ammirevoli i pannelli di finitura delle porte e la plancia, ma le guide dei sedili anteriori (e il meccanismo di ribaltamento di quelli posteriori) sono in vista. La versione «Cub» è il livello di equipaggiamento superiore. La versione «base» ha un prezzo d’attacco favorevole di 11.151 euro, ma manca degli accessori principali. Curiosa, la disponibilità della sola radio (per 300 euro) e dei lettori CD e cassette a parte. Comoda per quattro, senza compromessi. Lo spazio in altezza è sovrabbondante, molto più di quanto servirebbe per ospitare anche i passeggeri più alti. La panchetta dietro per tre è un po’ stretta, ma per brevi tratti ci si può accontentare. La prima dote che salta all’occhio è il grande portellone che si apre perfettamente a filo col piano di carico. Grande facilità nel riporre colli pesanti senza troppo sforzo. La capienza è nella media, ma l’altezza di carico è eccellente. Ha una capacità di assorbimento sul terreni sconnessi molto buona, con poche reazioni al volante. Silenziosa in città: solo in autostrada, quando il motore gira in alto, nell’abitacolo si deve alzare un po’ la voce per farsi sentire. Sulla carta è dotato di buona potenza (75 CV), ma, proprio come accade alla «Fiesta», questa disponibilità di cavalli non si traduce poi in uno scatto felino e anche l’elasticità non è delle migliori. È più apprezzabile, invece, l’assenza di vibrazioni. Non ha pretese di grande «scattista», totalizzando più di 14 secondi da 0 a 100 km/h. La prestazione è comunque sufficiente per muoversi in città con il giusto grado di dinamismo. Il motore si può sfruttare anche nella zona alta del contagiri. Stesso discorso fatto per l’accelerazione: in quinta ci vuole parecchio tempo per riaccelerare dopo un rallentamento, ma qui c’è il vantaggio di poter scalare una o due marce per far riprendere di vivacità il motore. Cinque marce con innesti precisi, ma non chiedetegli di essere usato sportivamente. La prima è piuttosto corta, le altre sono equamente spaziate fino alla quinta, di potenza, che sviluppa 30,3 km/h a 1000 giri. Frizione abbastanza leggera. Leggero e abbastanza diretto, richiede uno sforzo piuttosto contenuto in manovra e ha un diametro di sterzata abbastanza ridotto. Buone la progressione e la prontezza anche in velocità; al centro ha il giusto grado di «vuoto» per una marcia rilassata. Il pedale è sensibile e progressivo: gli spazi d’arresto sono un po’ meglio della media delle altre utilitarie e buone notizie sono arrivate anche dal test di resistenza alla fatica. Rispetto alla «Demio», l’impianto è stato potenziato. Anche con una gommatura «normale» (175/65 14) sviluppa un buon grip in curva, con il consueto sottosterzo in entrata, molto contenuto se la sterzata è dolce e progressiva. Sul bagnato non ci sono difficoltà particolari. I pattinamenti sono inesistenti. Il comportamento è molto omogeneo, con cambi di traiettoria lineari e progressivi. L’altezza della carrozzeria è origine di un certo rollio, non fastidioso. Portata al limite, diventa sovrasterzante, ma con progressione e c’è tutto il tempo di riprendere il Discreto in città e favorevole su strade extraurbane. S’i innalza in autostrada: è meglio restare entro i limiti, perché, oltrepassati i 130, c’è una brusca impennata. Il limite psicologico dei «dieci con un litro» si tocca a 140 km/h. Questo allestimento sfiora i 13.000 euro, più o meno come la «Fusion 1400» più economica o la «Fiesta 1200» più cara. L’equipaggiamento non manca di nulla, specialmente sotto il profilo della sicurezza, però l’autoradio è a pagamento. Complimenti alla Mazda, che allunga volontariamente la copertura dai difetti di tre anni rispetto alle norme europee, e cioè fino a cinque anni senza limiti di km. La «2» e la «6» sono i primi modelli che hanno anche di una garanzia di 12 anni sulla corrosione. PROVE SU STRADA • Marzo 2003

127


PROVA SU STRADA • OPEL «CORSA 1.3 16V CDTI ENJOY» E MAZDA «2 1.4 TD CLUB»

● 1248 cm3 ● 51 kW (70 CV) ● 4 cilindri turbodiesel ● Euro 4 ● € 14.231

Diesel Se volete uscire dal coro, la piccola giapponese può essere l’auto che fa per voi. Se, invece, amate la tradizione, indirizzatevi sulla tedesca. Il prezzo non cambia.

182

Dicembre 2003 • PROVA SU STRADA

E

NTRAMBE HANNO molte frecce al loro arco. La «Mazda 2», presentata da pochi mesi, sta incontrando i favori del pubblico grazie a una linea moderna e un po’ estroversa, a un abitacolo ampio e accogliente e a una meccanica collaudata e di ottimo livello. La piccola giapponese, infatti, è spinta dal quattro cilindri common rail, di ultima generazione, progettato e sviluppato dal gruppo Psa che già equipaggia la Citroën «C3», la Peugeot «206» e la Ford «Fiesta» (la Mazda, lo ricordiamo, è di proprietà della Ford).

Per contro, la «Corsa», da poco oggetto di un leggero restyling, può contare sul nuovo, modernissimo common rail sedici valvole di origine Fiat, vivace, molto parco nei consumi e già in regola (è uno dei pochi) con le normative Euro 4. Dunque elementi a favore dell’una o dell’altra non mancano. Guardiamole più da vicino. Tutt’e due offrono quattro posti comodi, con un surplus di spazio in altezza sulla giapponese e qualche limitazione per entrambe in larghezza. Per quanto riguarda il bagagliaio, la nostra preferenza va alla «Mazda 2», non tan-

● 1399 cm3 ● 50 kW (68 CV) ● 4 cilindri turbodiesel ● Euro 3 ● € 14.411

in vetrina to per quanto riguarda la capacità totale, che è, comunque, superiore, anche se di poco, a quella della tedesca (278 dm 3 contro 260), quanto per la versatilità d’uso garantita dall’ampio portellone posteriore, che si apre a filo con il piano di carico, e per la possibilità che la giapponese offre di ribaltare lo schienale del sedile anteriore destro, utile quando si devono caricare oggetti lunghi e stretti. ELEGANZA GIAPPONESE La «Mazda 2» offre un abitacolo elegante e accogliente, rifinito con mate-

riali di eccellente qualità su cui domina la plancia con l’imponente console centrale dove sono raggruppati, in modo ordinato, i comandi secondari. Non ottiene le cinque stelle in finitura soltanto per la presenza di alcuni particolari, come le cerniere a vista della panchetta posteriore o le guide dei sedili anteriori, davvero fuori luogo su un’auto così curata. L’abitacolo della «Corsa», per quanto rifinito con una certa cura, almeno nell’allestimento «Enjoy» provato, ha un aspetto un po’ dimesso, fin troppo sobrio a nostro parere. Per quanto riguarda il posto

guida, il giudizio s’inverte: in particolare, nessuna critica per la tedesca, che dispone di ampie regolazioni e di un sedile ben conformato. Da segnalare, invece, sulla «Mazda 2» la mancanza di spazio e quindi di un appoggio per il piede sinistro, che costringe il guidatore a una posizione di guida innaturale e non del tutto corretta. Entrambe sono equipaggiate di serie con il climatizzatore. Non si tratta di impianti particolarmente sofisticati, dato che sono a completa regolazione manuale, ma, nel complesso, svolgono abbastanza bene il loro lavoro, garantendo, con PROVA SU STRADA • Dicembre 2003

183


ALTEZZA FUORI MISURA lunga e larga come le altre, ma è nettamente più alta, circa dieci centimetri rispetto alla «Corsa» e alla media in questa categoria. Ed è proprio la maggior altezza del corpo vettura a caratterizzare sia la linea della «Mazda 2», moderna e piacevole un po’ al di fuori dai soliti standard, sia la vita a bordo. Che si svolge bene, in un ambiente accogliente e raffinato, dominato dalla plancia e dall’imponente console centrale. La strumentazione, con quadranti analogici grandi e di facile lettura, è raggruppata davanti al guidatore. Il posto guida, di stampo prettamente turistico, è impostato correttamente per quanto riguarda la disposizione dei comandi principali, con un unico (grave) appunto: la mancanza di spazio e di un appoggio per il piede sinistro.

È

PRESTAZIONI Rilevate sulla nostra pista di Vairano (PV)

Editoriale Domus Sistema di Qualità certificato

VELOCITÀ E REGIMI

Mazda 2

Massima (km/h) Regime a vel. max giri/min

155,767 3900 in V

CONSUMO - Percorrenze in V Velocità in km/h 90 110 130

km/litro 24,2 18,8 13,7

MEDIE D’USO in km/l (autonomia in km) Statale

19,2 (864)

Autostrada Città

14,0 (630) 16,7 (752)

ACCELERAZIONE

Caratteristiche tecniche fornite dal costruttore Mazda «2 1.4 TD Cub»

COMANDI OK

• Motore: anteriore trasversale, ciclo diesel - 4 cilindri in linea - Cilindrata 1399 cm3 - Potenza max 50 kW (68 CV) a 4000 giri/min - Coppia max 160,0 Nm da 1750 a 2000 giri/min - 2 valvole per cilindro - Alimentazione a iniezione diretta common rail, turbocompressore e intercooler - Omologazione antinquinamento Euro 3. • Tassa di possesso: € 129,00. • Trasmissione: trazione anteriore - Cambio a 5 rapporti. • Pneumatici: 195/50 R 15 82 H, cerchi di lega leggera. • Corpo vettura: multispazio, 5 porte, 5 posti - Avantreno schema MacPherson - Retrotreno a ruote interconnesse - Freni anteriori a disco autoventilanti, posteriori a tamburo, Abs - Servosterzo idraulico - Capacità serbatoio carburante 45 litri. • Dimensioni e massa: passo 2,490 m Lunghezza 3,925 m - Larghezza 1,680 m - Altezza 1,545 m - Massa 1160 kg. - Bagagliaio da 248 a 1044 dm³. • Prodotta a: Valencia (Spagna).

184

Dicembre 2003 • PROVA SU STRADA

RIPRESA in V Velocità in km/h 70-100 70-120

Tempi in secondi 11,7 22,2

FRENATA con Abs Velocità in km/h 100 130

Spazio d’arresto in metri 39,3 66,5

DATI GENERALI RILEVATI Diametro di sterzata (tra muri) Sforzo frizione Sforzo volante Massa della vettura in prova

10,5 m 10,8 kg 2,4 kg 1240 kg

MAZDA 2 1.4 TD CUB

ABITABILITÀ

INTERNI

★★★★

Nessun problema in altezza neppure per i più alti. Qualche limitazione, invece, in larghezza. Pertanto, anche sulla «Mazda 2» il quinto posto va considerato di fortuna. Accessibilità più che buona.

CONFORT

BAGAGLIAIO

★★★★

A 30 km/h su percorso di prova sconnesso

★★★★

L’ambiente è piacevole ed elegante, con un livello di finitura generale, fatta eccezione per alcuni particolari (vedere qui sopra), che è superiore alla media. Sedili ben conformati. Comandi ok. ★★★★ 3

Rilevazioni a velocità costante A.I. Rumorosità dell'abitacolo CONFORT ACUSTICO

90

Ottimo

«CORSA» PIÙ VELOCE La piccola Opel, grazie al suo turbodiesel sedici valvole, è più brillante, un po’ più rapida in accelerazione, ma anche più pronta in ripresa. La «Mazda 2», per contro, è molto regolare, con tempi di ritardo del sistema di sovralimentazione davvero ridotti. Per quanto riguarda il comportamento stradale, le due auto hanno non pochi punti in comune. A cominciare dagli sterzi, che, se non brillano per prontezza, sono, comunque, abbastanza precisi e progressivi, e danno una buona sensazione di quello che sta succedendo alle ruote. Gli impianti frenanti, con dischi autoventilanti all’avantreno e Abs (di serie), sono anch’essi molto simili. La Mazda, però, merito anche della gommatura sportiva 195/50 R 15 (optional), riesce a

Tempi in secondi 5,9 15,6 31,4 19,8 37,1

★ Insufficiente ★★ Sufficiente ★★★ Discreto ★★★★ Buono ★★★★★ Ottimo

PAGELLA

80 70 60 50 40 30

DISAGIO ACUSTICO 60

70

80

Scarso Discreto

ogni condizione esterna, un buon confort climatico. Su strada, tutt’e due offrono una guida molto piacevole.

In alto: la plancia, molto elegante e curata della «Mazda 2», è caratterizzata dalla finitura metallica e da una disposizione razionale dei comandi secondari, che sono raggruppati in modo ordinato sulla console centrale. A sinistra in alto: un particolare del bracciolo, anch’esso rifinito con inserti di alluminio, dove trovano posto i comandi dei quattro alzacristalli elettrici. Da rivedere, invece, il sistema di ribaltamento della panchetta posteriore (a sinistra), risolto con queste antiestetiche piastre-cerniere in piena vista.

Velocità in km/h 0-60 0-100 0-130 400 m da fermo 1 km da fermo

90 100 110 120 130 km/h

La capacità (278 dm ) è di poco superiore a quella della «Corsa», ma la versatilità d’uso è maggiore. Il portellone si apre a filo della soglia di carico. Sedile anteriore abbattibile.

SU STRADA

★★★★

Con la gommatura 195/50 R15 (optional) lo sterzo della «Mazda 2» è più pronto e preciso, ma migliorano anche tenuta e stabilità. Nel complesso un’auto sicura e affidabile.

PRESTAZIONI

★★★

Il quattro cilindri Mazda, per quanto di maggior cubatura, è meno pronto e brillante di quello della «Corsa». Le prestazioni, pertanto (vedere i dati in questa pagina), sono inferiori.

FRENATA

★★★★

Meno di 40 metri da 100 km/h. Davvero un buon risultato per un’auto di questa categoria. L’Abs svolge molto bene il suo lavoro. Buona anche la modulabilità.

CONSUMO

★★★★

Nei nostri test ha ottenuto valori molto buoni, anche se leggermente inferiori a quelli della «Corsa». Con una guida attenta i risultati migliorano sensibilmente.

Pregi

• Grande volumetria Dieci centimetri in più di altezza regalano una grande sensazione di spaziosità. • Piacevole da guidare Motore elastico, silenzioso con un comportamento stradale affidabile.

• Supergaranzia Cinque anni senza limitazioni.

Difetti

• Particolari di finitura Da rivedere il meccanismo di ribaltamento del sedile posteriore e le guide di quelli anteriori che sono in vista.

PROVA SU STRADA • Dicembre 2003

185


allaccia le cinture RIVITALIZZATA DAL 16 VALVOLE n° 2715

resentata nel duemila, la «Corsa» terza serie aveva proprio bisogno di questo nuovo piccolo ed efficientissimo turbodiesel che abbina una prontezza e una vivacità di funzionamento non comuni a consumi davvero irrisori. Motore a parte, la «Corsa» è stata oggetto recentemente anche di un leggero restyling che, però, non ne ha mutato la fisionomia. La piccola tedesca resta, pertanto, un’auto pratica, essenziale, caratterizzata da un design moderno, ma un po’ anonimo, e da un abitacolo abbastanza ampio da garantire un buon confort di marcia a quattro persone. L’ambiente interno è curato, ma, al pari della linea esterna, forse fin troppo sobrio. Posto guida corretto. Strumenti e comandi ok.

P

PRESTAZIONI VELOCITÀ E REGIMI

Velocità in km/h 90 110 130

km/litro 26,7 20,8 16,0

MEDIE D’USO in km/l (autonomia in km) Statale

23,3 (1025)

Autostrada Città

17,9 (788) 15,1 (664)

ACCELERAZIONE Velocità in km/h 0-60 0-100 0-130 400 m da fermo 1 km da fermo

• Motore: anteriore trasversale, ciclo diesel - 4 cilindri in linea - Cilindrata 1248 cm3 - Potenza max 51 kW (70 CV) a 4000 giri/min - Coppia max 170,0 Nm da 1750 giri/min - 4 valvole per cilindro - Alimentazione a iniezione diretta common rail, turbocompressore e intercooler - Omologazione antinquinamento Euro 4. • Tassa di possesso: € 131,58. • Trasmissione: trazione anteriore - Cambio a 5 rapporti. • Pneumatici: 175/65 R 14 82 T, cerchi di lega leggera. • Corpo vettura: berlina 2 volumi, 5 porte, 5 posti - Avantreno schema MacPherson - Retrotreno a ruote interconnesse - Freni anteriori a disco autoventilanti, posteriori a tamburo, Abs - Servosterzo elettrico - Capacità serbatoio carburante 44 litri. • Dimensioni e massa: passo 2,490 m Lunghezza 3,839 m - Larghezza 1,646 m - Altezza 1,440 m - Massa 1060 kg - Bagagliaio da 260 a 1060 dm³. • Prodotta a: Saragozza (Spagna).

Dicembre 2003 • PROVA SU STRADA

165,818 4050 in V

CONSUMO - Percorrenze in V

Opel «Corsa 1.3 16V CDTI»

186

Corsa

Massima (km/h) Regime a vel. max giri/min

Caratteristiche tecniche fornite dal costruttore

Tempi in secondi 5,6 14,4 26,9 19,2 36,0

RIPRESA in V QUATTRO VERSIONI Nella foto in alto, la plancia della versione «Enjoy» provata, molto semplice, ma, nel complesso, ben realizzata. Qui sopra, il faro, con i tre proiettori separati, e il cerchio di lega leggera che caratterizzano la più costosa versione «Cosmo». La gamma comprende anche l’economica «Club» e la «Sport». A sinistra, il 4 cilindri turbodiesel common rail 16 valvole.

Velocità in km/h 70-100 70-120

Tempi in secondi 9,2 17,0

FRENATA con Abs Velocità in km/h 100 130

Spazio d’arresto in metri 44,1 74,5

DATI GENERALI RILEVATI Diametro di sterzata (tra muri) Sforzo frizione Sforzo volante Massa della vettura in prova

10,5 m 5,9 kg 1,9 kg 1200 kg

★ Insufficiente ★★ Sufficiente ★★★ Discreto ★★★★ Buono ★★★★★ Ottimo

PAGELLA CORSA 1.3 16V CDTI

ABITABILITÀ

INTERNI

★★★★

I posti sono cinque ma non v’è dubbio che la «Corsa», come tutte le sue concorrenti, sia più adatta a ospitare al massimo quattro persone. Qualche limitazione in altezza dietro. Buona, nel complesso, l’accessibilità.

BAGAGLIAIO

★★★★

A 30 km/h su percorso di prova sconnesso

★★★ 3

Rilevazioni a velocità costante A.I. Rumorosità dell'abitacolo CONFORT ACUSTICO

90

Ottimo

CONFORT

★★★

La plancia è caratterizzata da un design moderno e funzionale, ed è rifinita, come del resto tutto l’abitacolo, con una certa cura. L’insieme, però, non è dei più accattivanti.

80 70 60 50 40 30

DISAGIO ACUSTICO 60

70

80

Scarso Discreto

sviluppare decelerazioni più elevate con spazi d’arresto, dunque, inferiori. Sui consumi, paradossalmente, c’è ben poco da dire, se non che consumano poco, davvero molto poco in tutte le situazioni. Abbiamo avuto modo di verficarlo anche nella prova speciale «Quanto ci fai con 20 euro?», pubblicata su «Quattroruote» di ottobre, dove entrambe, con una guida particolarmente attenta, sono riuscite a percorrere ben 24 km con un litro di carburante. Per quanto riguarda i prezzi, la «Mazda 2» nell’allestimento «Cub» provato, quello più lussuoso, costa di listino 14.411 euro (la base costa 12.951) contro i 14.231 della Opel «Corsa» (allestimento «Enjoy», prezzi a partire da 12.561) con equipaggiamenti di serie (due airbag, Abs e climatizzatore ecc.) molto simili. Da notare, però, che la giapponese offre una super garanzia di cinque anni senza limiti di chilometraggio contro i due di •••• legge della rivale tedesca.

Editoriale Domus Sistema di Qualità certificato

Rilevate sulla nostra pista di Vairano (PV)

90 100 110 120 130 km/h

La capacità (circa 260 dm a filo della cappelliera) è adeguata al tipo di automobile. La soglia di carico rialzata, però, non facilità le operazioni di carico e scarico.

SU STRADA

★★★★

Il motore pronto e vivace, bene assecondato dal cambio, rende piacevole la guida di questa «Corsa». Tenuta di buon livello, sterzo e stabilità ancora migliorabili.

PRESTAZIONI

★★★★

Il nuovo 4 cilindri common rail garantisce prestazioni molto interessanti. I 100 km/h vengono raggiunti da fermo in 14,4 s. Buona anche l’elasticità di marcia.

FRENATA

★★★

Il comportamento della «Corsa» in frenata è senz’altro migliorabile. Nonostante l’Abs gli spazi d’arresto sono tendenzialmente lunghi (44,1 m da 100 km/h).

CONSUMO

Pregi

• Motore vivace e potente Il nuovo 4 cilindri common rail di origine torinese ha grandi qualità.

• Consumo contenuto Con la «Corsa» le soste per rifornirsi sono davvero rare: 18-20 km con un litro di gasolio sono alla portata di tutti.

★★★★★

Consuma molto poco in tutte le condizioni. A 130 km/h costanti è in grado di percorrere ancora 16 km/l. Valori molto interessanti anche nell’uso comune.

Difetti

• Frenata migliorabile Nonostante l’Abs, spazi d’arresto lunghi.

• Interni eccessivamente sobri Il gusto italiano pretende qualcosa di più. PROVA SU STRADA • Dicembre 2003

187


AUTONOTIZIE • MAZDA «3»

● MOTORI. Benzina 1388 cm3 (80 CV),

1598 (105 CV), 1999 (150 CV); diesel 1560 cm3 (110 CV) common rail con filtro antiparticolato. Tutti Euro 4

● IN VENDITA. Da dicembre ● PREZZI da € 14.000 a 20.000 ● GARANZIA di cinque anni senza limiti di chilometraggio

GIAPPONESE DI BELL’ASPETTO La Mazda «3» a cinque porte ha dimensioni generose per il segmento. Prodotta soltanto in Giappone, non sarà costruita in versione station wagon. Sarà in vendita da dicembre anche con il common rail 1.6 16V da 110 CV.

Poche ma buone N

ON IGNORATELA. Anche se la media Mazda s’inserisce in un segmento affollato e ricco d’importanti novità, la «3» (nipponica al 100%, essendo costruita in Giappone) ha doti interessanti, che vanno oltre il bell’aspetto. Anche se la Mazda conta appena per lo 0,53% delle vendite in Italia (sia pur con un aumento dell’87% rispetto allo stesso periodo del 2002), il marchio

DA GRANDE LE FINITURE Fatto non comune in una giapponese, anche il design dell’interno non è banale. Nell’insieme l’impressione è assai gradevole e di gran qualità. Peccato soltanto che la plastica della plancia non sia un po’ più morbida. D’effetto la strumentazione retro illuminata, completamente scura quando la chiave non è inserita nel quadro.

106

Ottobre 2003 • AUTONOTIZIE

è in pieno rilancio dopo il successo della «6» (che quest’anno sarà venduta in Europa in 95.000 esemplari). Fra l’altro, la rete di vendita e assistenza nel nostro Paese è stata migliorata con l’aggiunta di una cinquantina di punti. Nonostante la linea slanciata, la Mazda «3» risulta molto abitabile, aiutata dal fatto d’esser lunga 4,42 metri (in pratica come un’Alfa «156»), quindi una ventina di centimetri più delle principali

medie del segmento «C». La sospensione indipendente multilink posteriore ha anche il vantaggio di non togliere spazio al bagagliaio, lasciando una larghezza d’oltre un metro fra i due passaruota. La piattaforma dalla quale nasce è quella delle future «Focus» (la Mazda è parte del gruppo statunitense Ford) e Volvo «S 40». Questa parentela porterà alla «3» un turbodiesel che farebbe gola a tanti: l’inedito 1600 16V con 110 CV,

Caratteristiche tecniche fornite dal costruttore

Al volante di «1.6» e «2.0»

Mazda «3 1.6 16V» («3 2.0 16V») • Motore: ant. trasversale, benzina - 4 cilindri in linea - Alesaggio 78,0 mm (87,5) - Corsa 83,6 mm (83,1) - Cilindrata 1598 cm³ (1999) - Rapporto di compressione 10:1 (10,8:1) - Potenza max 77 kW-105 CV (110 kW-150 CV) a 6000 giri/min - Coppia max 145 Nm (187) a 4000 giri/min (4500) - Doppio albero a camme in testa, 16 valvole, - Omologazione antinquinamento Euro 4. • Tassa di possesso: € 198,66 (€ 283,80). • Trasmissione: trazione anteriore - Cambio manuale a 5 marce (solo per la «1600» automatico 4 rapporti a richiesta). • Pneumatici: 215/55 R 16, cerchi 6 1/2J (205/50 R 17, cerchi 7J). • Corpo vettura: berlina, 5 porte, 5 posti - Avantreno MacPherson - Retrotreno multilink - Servosterzo elettro-idraulico (idraulico) Capacità serbatoio carburante 55 litri. • Dimensioni e massa: passo 2,640 m - Carreggiata ant. 1,530 m - Carreggiata post. 1,515 m - Lunghezza 4,420 m - Larghezza 1,755 m - Altezza 1,465 m - Massa in ordine di marcia 1260 kg, a pieno carico 1695 kg - Capacità bagagliaio da 300 a 635 dm3. • Prodotta a: Hiroshima (Giappone).

frutto della cooperazione fra Ford e PSA, con turbo a geometria variabile e filtro antiparticolato FAP. Ciliegine sulla torta sono i cinque anni di garanzia con chilometraggio illimitato e un progetto tecnicamente interessante quanto moderno. Il tutto, a prezzi che s’annunciano competitivi (anche a prescindere dai 14.000 euro dell’allestimento base, di fatto virtuale, «1.4 16V», senza climatizzatore), non allontanandosi troppo dai 20.000 euro anche con la «3» più cara, la benzina due litri da 150 CV. La Mazda Italia prevede che alla diesel andrà il 70% delle preferenze, men-

tre l’allestimento di maggior successo non dovrebbe essere la «3» base, bensì la meglio dotata «Touring», con climatizzatore automatico, cerchi di lega da 16 pollici, fendinebbia, computer di bordo e volante di pelle con comandi audio integrati. Optional qualificanti, il navigatore satellitare Dvd (a differenza dei sistemi con Cd, quelli con Dvd coprono tutta la rete stradale europea con un solo disco) e il controllo elettronico della stabilità Dsc abbinato all’antipattinamento. Le vendite di tutt’e quattro le motorizzazioni avranno inizio a dicembre; inutile, invece, aspettare una station. E.B.

IL PIACERE DI VIAGGIARE onostante i 105 CV possano far temere il contrario, il benzina «1600» è una piacevole sorpresa (merito della corsa lunga e del variatore di fase). Per le normali esigenze risulta adeguato, molto regolare e silenzioso, abbastanza pronto e brillante anche in quinta fin dai regimi più bassi. Se si guida tranquilli, va bene anche l’automatico con soli quattro rapporti (foto accanto) con cambiate sempre morbidissime. Se si spinge, invece, i salti di giri sono eccessivi fra una marcia e l’altra. Sterzo e assetto meriterebbero il brillante 2 litri 150 CV, ma riteniamo che il 105 CV sia il benzina giusto per l’Italia, anche se, ovviamente, è il common rail 1600 da 110 CV la scelta più interessante. Il piccolo volante aziona un comando diretto e preciso e le sospensioni sono la giusta via di mezzo: garantiscono un valido comportamento stradale, pur assorbendo bene e in silenzio le sconnessioni (anche il pavé). Ottimi, i freni a disco. Volante e sedili sono ben regolabili e offrono una posizione di guida per tutti i gusti e le taglie, mentre dietro anche due persone di alta statura siedono senza sfiorare il tetto e hanno spazio per le gambe. Il climatizzatore automatico lavora bene, mentre sono lenti e poco pratici i comandi manuali del navigatore.

N

AUTONOTIZIE • Ottobre 2003

107


AL VOLANTE • SUBARU «FORESTER 2.0 BI-FUEL» E «IMPREZA 2.0 BI-FUEL»

AL VOLANTE • MAZDA «RX-8»

Il lobo meccanico

1308 cm3

170 kW (231 CV)

D

OPPIA ORIGINALITÀ per la Mazda «RX-8»: motore rotativo Wankel (a lobi), ormai prodotto soltanto dalla Casa giapponese, e sistema «Freestyle», per allungare la luce delle porte a beneficio dei passeggeri posteriori. La sportiva di Hiroshima vuol essere una vettura unica, con vantaggi e svantaggi di questa originalità, cioè il rischio di intimorire i clienti, a volte un po’ «tradizionalisti». Da ottobre, quando cominceranno le consegne, avrà il compito di aumentare la visibilità della Mazda, che punta al livello «premium», sfidando nientemeno che sportive tradizionali come Porsche «Boxster» e Mercedes «CLK».

Wankel birotore a benzina

L’abbiamo guidata nel traffico stradale e su pista: la «RX-8» si è dimostrata incredibilmente emozionante, proprio a partire dal motore. Il piccolo «milletré» (che, però, equivale a un «2.6» normale) spinge bene già a bassi regimi, ma è velocissimo a salire e pronto a scatenarsi

Euro 4

€ 34.000

oltre i 7000 giri/minuto, con una sonorità «aeronautica», che aumenta fino al limite dei 9000. Il motore Wankel ha due rotori di 654 cm³ a tre lobi, che eliminano le masse in moto alterno (bielle, pistoni e valvole): vantaggi, un peso inferiore e una maggiore prontezza di risposta. Le prestazioni della «RX-8» lo confermano, con un’accelerazione «0-100» in 6,4 secondi, riprese vivaci e velocità di punta dichiarata di 235 km/h in sesta. Ma il meglio è nell’handling, con tenuta e stabilità impressionanti, anche disinserendo il controllo di stabilità (di serie). All’interno, spazio sufficiente per quattro, con sedili sportivi bicolori, come volante e interni porta. E un posto guida da pilota, ma comodo. ••••

Caratteristiche tecniche fornite dal costruttore INGRESSO LIBERO Per facilitare l’ingresso dietro, la «RX-8» ha due porticine ad anta che si spalancano di 80° controvento. Hanno funzione di montante mobile e si aprono soltanto dopo le porte anteriori.

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Agosto 2003 • AL VOLANTE

Mazda «RX-8» • Motore: ant. longitudinale Wankel - 2 rotori - Cilindrata 1308 cm³ - Potenza 170 kW (231 CV) a 8200 giri/min - Coppia 211 Nm a 5500 giri/min - Luci aspirazione e scarico laterali Alimentazione elettronica - Euro 4. • Tassa di possesso: € 438,60. • Trasmissione: trazione posteriore - Cambio a 6 rapporti. • Pneumatici: 225/45 R 18 - Kit di riparazione (ruotino a richiesta). • Corpo vettura: coupé 4 posti, 4 porte ad apertura centrale - Avantreno a quadrilateri deformabili, retrotreno multilink - Freni a disco autoventilanti, Abs e Dsc - Servosterzo elettrico. • Dimensioni e massa: passo 2,700 m - Lungh. 4,430 m - Largh. 1,770 - Alt.1,340 - Massa 1425 kg Bagagliaio 290 dm3. • Prodotta a: Hiroshima (Giappone).

● 1994 cm3 ● 92 kW (125 CV) ● 4 cilindri boxer ● Euro 3 ● € 29.031

● 1994 cm3 ● 92 kW (125 CV) ● 4 cilindri boxer ● Euro 3 ● € 23.931

Alternativa a gas A

LLE SUBARU manca un diesel, ma da poco la Casa delle Pleiadi offre due modelli con alimentazione mista benzina/gpl: l’«Impreza» e la «Forester» «Bi-Fuel». Entrambe sono dotate del quattro cilindri boxer aspirato di due litri da 125 CV, e appena sbarcano in Italia vengono equipaggiate di un moderno impianto a gpl a iniezione gassosa ben integrato con la vettura: lo dimostrano i dettagli, come la disposizione ordinata dei componenti nel vano motore, l’indicatore di livello carburante della strumentazione, che serve sia per la benzina sia per il gpl, e il raccordo per il rifornimento del gas vicino al bocchettone del serbatoio benzina, dietro lo sportello. Per fare spazio al serbatoio toroidale con capacità effettiva di 45 litri (foto a destra; offre un’autonomia di circa 300 km) si è sacrificata la ruota di scorta, rimpiazzata da un kit di riparazione, così la capienza del vano bagagli non cambia. La Subaru assicura che l’alimentazione a gpl non danneggia il motore: basta controllare il gioco valvole dopo 15.000 km e poi ogni 30.000. Comunque, la

vettura, impianto a gas compreso, ha una garanzia di tre anni o 100.000 km. PARI PRESTAZIONI Su strada, non si avvertono particolari differenze tra i due tipi di alimentazione. Al contrario delle versioni «Turbo», il boxer aspirato è adatto a chi non ha fretta e le prestazioni, soprattutto in ripresa, non sono granché. La progressione, però, è regolare e non si nota nemmeno il passaggio tra il funzionamento a benzina, che si attiva a ogni avviamento, e quello a gpl, che s’inserisce automaticamente non appena il motore è caldo. Per valutare la convenienza dell’acquisto di una «Bi-Fuel» va ricordato che oggi le auto con impianti a gpl che rispettano il regolamento Ece/ Onu R67/01 (obbligatorio dal 2001) possono parcheggiare anche nelle rimesse interrate (ma solo al primo piano), che il consumo a gpl è superiore di circa il 20% rispetto a quello di benzina e che dal prezzo di listino vanno detratti i 413,17 euro dell’incentivo statale, che R.B. in futuro dovrebbe salire a 1500.

Caratteristiche tecniche fornite dal costruttore Subaru «Impreza 2.0 Bi-Fuel» • Motore: 4 cilindri boxer - 1994 cm³ - Potenza max 92 kW (125 CV) a 5600 giri/min - Coppia max 184 Nm a 3600 giri/min - Euro 3. • Tassa possesso: € 237,36. • Pneumatici: 195/60R15. • Trasmissione: trazione integrale permanente - Cambio a 5 marce. • Corpo vettura: avantreno e retrotreno MacPherson - Freni a disco, Abs - Sterzo a cremagliera, servo. • Dimensioni e massa: passo 2,53 m - Lungh. 4,42 m - Largh. 1,70 m - Alt. 1,49 m - Massa 1375 kg. • Prestazioni: vel. max 188 km/h - Consumi (benzina, l/100km): 12,4 urbano; 6,8 extraurbano; 8,9 misto. • Prodotta a: Tokyo (Giappone). Subaru «Forester 2.0 Bi-Fuel»

stesse caratteristiche della «Impreza» tranne: • Pneumatici: 205/70R15 • Corpo vettura: freni post. a tamburo • Dimensioni e massa: lungh. 4,45 m - Largh. 1,74 m - Alt. 1,59 m - Massa 1360 kg. • Prestazioni: vel. max 180 km/h Consumi: 11,6 urbano; 6,7 extraurbano; 8,5 misto.


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