Annata
2003
INDIETRO
Dopo ogni modello è indicato tra parentesi il genere di articolo: I = impressioni di guida P = prova su strada PSP = prova speciale
INTERNET
VOLKSWAGEN «PHAETON 5.0 V10 TDI» • AL VOLANTE
AL VOLANTE • SAAB «9-3 AERO SPORT SEDAN»
Coppia massima P
ER AMPLIARE gli orizzonti commerciali della «Phaeton», finora un po’ ristretti, alla Volkswagen non potevano rinunciare a una versione a gasolio. E così, sotto il cofano dell’ammiraglia, è comparso il dieci cilindri di cinque litri, lo stesso che pochi mesi fa aveva debuttato sulla «Touareg». Di questo biturbo con alimentazione iniettore-pompa, il dato più impressionante non è tanto quello della
Divora chilometri
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1988 cm³ 155 kW (210 CV) ● Euro 4 ● € 35.051 Caratteristiche tecniche fornite dal costruttore Saab «9-3 Aero Sport Sedan»
L
A «AERO», CON I 210 cavalli del suo nuovo motore interamente di alluminio, è la «9-3» più potente e corsaiola, ma conserva l’eleganza discreta delle altre Saab e, soprattutto, garantisce un notevole confort di marcia, nonostante i pneumatici sportivi super-ribassati accoppiati a cerchi da 17 pollici. I sedili ottimamente modellati e la totale adattabilità del posto guida a conducenti delle taglie più diverse permettono di percorrere centinaia di chilometri con medie elevatissime nel più totale relax. La «9-3 Aero» segue docile i comandi del pilota, in autostrada come
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Maggio 2003 • AL VOLANTE
sui percorsi montagnosi più tormentati. Solo sugli asfalti molto irregolari le gomme sportive tendono a seguire le imperfezioni longitudinali e richiedono correzioni con lo sterzo. Il nuovo motore spinge forte, ma non è mai brutale. La potenza è sempre sotto controllo, con una trazione apprezzabile anche quando si esagera un po’ con il gas. La turbina è abbastanza progressiva e si fa sentire fin dai bassi regimi, con riprese poderose e senza vuoti. CINQUE O SEI MARCE Il propulsore può essere abbinato sia a un cambio manuale a sei rapporti, sia a un automatico cinque marce. Il cambio a sei marce, completamente nuovo, ha innesti precisi e veloci e consente di sfruttare al meglio, in ogni condizione, la potenza del motore. Noi abbiamo apprezzato particolarmente anche l’automatico a cinque marce, che esalta il confort senza intaccare la sportività perché permette, volendo, la selezione manuale sequenziale dei rapporti. P.G.
GRANDE PRONTEZZA Posto che la rotondità e la silenziosità del «W12» di sei litri a benzina sono un’altra cosa, questo «V10» turbodiesel riesce a mantenere intatte le grandi doti di confort della «Phaeton»: molto discreto da fermo e in marcia, solamente in piena accelerazione fa sentire la sua «voce», seppure in maniera educata. Va detto, però, che non sono molte le occasioni che permettono di affondare il piede sull’acceleratore, perché questa berlinona risponde con estrema solerzia alle richieste del pilota.
Il cambio automatico, a sei rapporti, permette anche la selezione manuale delle marce, una possibilità poco utile, a ben vedere: una volta inserita la «D», infatti, i passaggi da una marcia all’altra sono così morbidi da risultare virtualmente inavvertibili. Questa versione dell’ammiraglia Volkswagen (che avrà prezzi a partire da 90.000 euro) è proposta esclusivaA.V. mente con la trazione integrale.
Caratteristiche tecniche fornite dal costruttore
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● Prodotta a Trollhättan (S)
potenza (che pure è di 313 cavalli), quanto quello della coppia motrice: 750 newtonmetri. Quanto basta (e avanza) per portarsi in giro con scioltezza un corpo vettura che supera abbondantemente le due tonnellate.
Volkswagen «Phaeton 5.0 V10 TDI»
4921 cm³ ● 230 kW (313 CV) ● Euro 3 ● Da circa € 90.000 ● Prodotta a Dresda (Germania) ●
• Motore: anteriore longitudinale, diesel - 10 cilindri a V (90°) - Cilindrata 4921 cm3 - Potenza max 230 kW (313 CV) a 3750 giri/min - Coppia max 750 Nm a 2000 giri/min - 1 albero controrotante - 4 valvole per cilindro - 2 assi a camme in testa per bancata (cinghia dentata) - Iniezione diretta con iniettori pompa - 2 turbo a passo variabile e intercooler - Euro 3. • Tassa di possesso: € 593,40. • Trasmissione: trazione integrale permanente - Cambio automatico a 6 marce. • Pneumatici:
235/50 R 18, cerchi 7,5J. • Corpo vettura: avantreno e retrotreno a ruote indipendenti - Freni a disco autoventilanti, Abs, Asr ed Esp - Sterzo a cremagliera, servo Serbatoio 90 litri. • Dimensioni e massa: passo 2,881 m - Lunghezza 5,055 m - Larghezza 1,903 m - Altezza 1,450 m - Massa in ordine di marcia 2330 kg - Bagagliaio 500 dm3. • Prestazioni: velocità max 250 km/h; 0-100 km/h in 6,9 s - Consumi (l/100 km): 16,5 urbano; 8,5 extraurbano; 11,4 misto.
• Motore: ant. trasversale - 4 cilindri - 1988 cm³ - Potenza 155 kW (210 CV) a 5500 giri/min - Coppia 300 Nm a 2500 giri/min - 2 assi a camme in testa - Iniezione elettronica, turbo e intercooler - Omolog. antinquinamento Euro 4. • Tassa di possesso: € 399,90. • Trasmissione: traz. anteriore - Cambio man. a 6 marce o automatico a 5. • Pneumatici: 225/45 R 17. • Corpo vettura: 5 porte, 5 posti - Avantreno MacPherson Retrotreno a ruote indipendenti, bracci trasversali e braccio longitudinale - Freni a disco autovent., Abs, antispin e Esp - Sterzo a cremagliera, servo idraulico. • Dimensioni e massa: passo 2,675 m - Lungh. 4,635 m - Largh. 1,762 m - Alt. 1,466 m - Massa 1365 kg. • Prestazioni: velocità max 235 km/h - 0-100 km/h 7,9 s - Consumi (l/100 km): 12,8 urbano; 6,8 extraurbano; 9,0 misto.
PROVAAL SUVOLANTE STRADA •• Maggio Maggio 2003
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AL VOLANTE • NUOVA SAAB «9.3 CABRIOLET»
Un piacere vecchio stile L
A PLANCIA imponente, che, col suo stile aeronautico, ricorda le origini della Casa, è sempre lì, seppure alleggerita e modernizzata. E ancora lì sono la classica mascherina divisa in tre, le maniglie delle porte con la cornice ovale, la coda importante... Particolari che ci rammentano che siamo su una Saab. Per il resto, la «9.3 Cabriolet», terza generazione della popolare scoperta svedese, è un’auto totalmente nuova. Nuova come lo è la berlina «9.3 Sport Sedan» da cui deriva. La differenza rispetto a quest’ultima, di cui riprende la meccanica, si gioca sul terreno emozionale, perché la «Cabrio» appartiene a quell’esclusivo mondo delle auto scoperte, che ti cambia il modo di viaggiare. Anche da chiusa,
però, è un’auto molto gradevole. Fluida e silenziosa. L’effetto «paracadute» di una volta - con la capote che in autostrada si gonfiava come un palloncino - è soltanto un ricordo. Pur non seguendo la recente moda del tettuccio rigido ripiegabile, il «soft-top» della «9.3 Cabrio», fatto di una stratificazione di tela, butile, e ancora tela agganciata su un telaio di sei archi girevoli di magnesio, offre un’ottima resistenza all’aria e - secondo la Casa - pure a urti e acqua. Anche l’insonorizzazione è praticamente da berlina. Insomma, dal punto di vista sostanziale, la nuova generazione compie un salto rispetto ai modelli precedenti. Forse non si può dire altrettanto per lo stile: questa Saab si limita a svolgere un compitino diligente nel recuperare le forme dell’ultima convertibile. «Quando sono
arrivato, il disegno era congelato» dice il capo del design della Casa svedese, il tedesco Michael Mauer, quasi a scusarsi. Poi spiega che ha comunque ritoccato la coda, accrescendone l’importanza. E quella coda voluminosa è molto Saab, aggiunge personalità alla vettura (oltre che garantire una ragguardevole capacità al bagagliaio). Ugualmente ricercato, il gioco della lamiera della carrozzeria che «deborda» nell’abitacolo a definire il profilo delle portiere. Quando apri la capote elettrica - si può fare anche in moto, fino a 25-30 km orari, e ci vogliono circa 20 secondi - l’auto sfodera tutto il fascino della guida all’aria aperta. Se si viaggia in due, si può montare sui sedili posteriori un pratico frangivento, che riduce davvero al minimo la SARÀ ANCHE TURBODIESEL Una sportiva a gasolio non fa più scandalo e, se sulla «Sport Sedan» la quota diesel è del 72%, ci sono buone ragioni per introdurlo (dal 2005) sulla «Cabrio». Si cerca però un motore sportivo: come abbiamo anticipato in luglio, potrebbe essere il 2.4 Multijet della Fiat.
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1998 cm3 a benzina Agosto 2003 • AL VOLANTE
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129-155 kW (175-210 CV)
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Euro 4
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da € 36.000
Caratteristiche tecniche fornite dal costruttore Saab «9.3 Cabriolet 2.0T Aero» denti, braccio trasversale con montante telescopico • Motore: anteriore trasversale - 4 cilindri in linea Cilindrata 1988 cm³ - Potenza max 155 kW (210 CV) a (MacPherson) - Retrotreno a ruote indipendenti, brac5300 giri/min - Coppia max 300 Nm a 2500 giri/min - 2 ci trasversali e braccio longitudinale - Ammortizzatori alberi controrotanti - 16 valvole - 2 assi a camme in idraulici telescopici - Freni a disco autoventilanti, con testa, punterie idrauliche (catena plurima) - Iniezione Abs, antispin e Esp - Sterzo a cremagliera, servocoelettronica multipoint - Turbocompressore e intercoo- mando idraulico. • Dimensioni e massa: passo ler - Omologazione antinquinamento Euro 4. • Tassa 2,675 m - Lungh. 4,635 m - Largh. 1,762 m - Alt. 1,434 possesso: € 399,90. • Trasmissione: trazione m - Massa 1500 kg - Bagagliaio da 235 a 352 dm3. anteriore - Cambio a 6 rapporti. • Pneumatici: • Prestazioni: velocità max 230 km/h - Consumi 225/45 17, cerchi 7J x 17. • Corpo vettura: ca- (l/100 km): 13 urbano; 7 extraurbano; 9,1 misto. briolet, 2 porte, 4 posti - Avantreno a ruote indipen- • Prodotta a: Graz (Austria).
turbolenza dell’aria, pure in autostrada a velocità elevate. Senza frangivento, l’aria aumenta sensibimente e sul sedile posteriore diventa fastidiosa. Eccellente, la risposta all’acceleratore del quattro cilindri 2 litri turbo di alluminio nella versione da 210 CV, che già a 2500 giri eroga 300 Nm di coppia, in grado di garantire un’ottima elasticità di marcia. Ben fatto l’accoppiamento con il cambio manuale a sei marce, i cui innesti sono ravvicinati, ma sempre precisi e molto morbidi. Anche la versione da 175 CV, comunque, si dimostra piacevole: l’esemplare guidato era abbinato a un cambio automatico fluido ma non rapidissimo. La «9.3» dimostra equilibrio e agilità nei percorsi tortuosi, regalando al pilota una buona dose di divertimento. E, nelle situazioni limite, l’intervento dell’Esp, nel correggere la traiettoria, è molto pronto, quasi repentino. La sicurezza passiva è garantita dalla struttura di acciaio ad alta resistenza, rinforzata rispetto alla berlina, e da un rollbar a estrazione che schizza fuori da dietro i sedili posteriori in 150 millisecondi. Già sul mercato, dai 36 mila euro della «2.0t» (175 CV) nell’allestimento Linear ai 41.600 della «2.0T» (210 CV), l’obiettivo è venderne 22 mila l’anno, di cui 1300 in Italia. A dicembre arriverà una versione d’ingresso da 150 CV. R.L.V. AL VOLANTE • Agosto 2003
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PROVA SU STRADA • SAAB «9-3 CABRIOLET 2.0TS AERO»
Ponte col passato L’obiettivo, sottinteso, è quello di rievocare i fasti degli anni Ottanta, quando le Saab cabrio imperversavano sui lungomare di mezzo mondo. Il processo di rilancio della Casa prosegue con la «9-3» nella sua veste più affascinante: scopriamola.
ANDATA IN PORTO La Saab «9-3 Cabriolet» passa sotto il vecchio ponte che s’incontra ad Alassio (SV), scendendo verso la passeggiata Cadorna e il nuovo porto.
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Settembre 2003 • PROVA SU STRADA
1988 cm3
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155 kW (210 CV)
●4
cilindri a benzina
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Euro 4
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€ 41.751
PROVA SU STRADA • Settembre 2003
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N
ON LO DOVREMMO fare, eppure ci riesce difficile non tornare indietro nel tempo e riesumare una delle più desiderate vetture degli anni Ottanta, la Saab «900 Cabriolet». Inutile girarci intorno: ogni Saab scoperta che debutta sul mercato deve fare ancora i conti con l’ingombrante eredità lasciata da quell’originalissima scoperta svedese. Ma, a differenza dei modelli che l’hanno immediatamente preceduta, la nuova «9-3 Cabriolet», tutta nuova giacché basata sulla «9-3 Sport Sedan», sembra davvero avere i giusti argomenti per incunearsi tra le «tre solite note». Per più di una ragione, peraltro. La prima riguarda la qualità: come avevamo già rilevato provando la «Sport Sedan», ora è al livello delle tedesche. Poi, per la capote, che si apre e si chiude in movimento, regalando uno spettacolo impagabile (immaginatevi la scena sui lungomare). Infine per il prezzo, curiosamente inferiore a quello delle concorrenti e alle aspettative. Diciamolo subito: la «Aero» da 210 cavalli che vedete in queste pagine costa di listino 41.751 euro, Ipt compresa, ed è, per di più, la versione più costosa, potente, equipaggiata. Per un’Audi «A4 3.0 V6» da 220 cavalli ci vogliono oltre mille euro in più, più o meno come per una BMW «325Ci», ma con «soli» 192 cavalli, mentre per entrare nell’esclusivo mondo Mercedes occorre sborsare
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Settembre 2003 • PROVA SU STRADA
come minimo tremila euro in più e rinunciare a una cinquantina di cavalli. Si potrebbe obiettare che i discorsi di natura economica poco si addicono a vetture che nascono col preciso scopo di soddisfare bisogni tutt’altro che primari (a meno di non considerare tale il legittimo appagamento personale) e che, pertanto, quello che conta è l’immagine che si riflette sul proprietario. Forse, e anche senza forse, la nuova «9-3 Cabriolet» non stimolerà l’interesse planetario che aveva suscitato la «900», ma è fuori discussione che sia praticamente l’unica vera (e valida) alternativa alle cabrio made in Germany, che finora si sono spartite, indisturbate, le preferenze degli automobilisti.
ACCESSORI Prezzo in euro
ESIBIZIONE DI QUALITÀ Sulla «Cabriolet» si ritrova l’atmosfera tipica della «9-3»: la plancia lievemente VOLTO NOTO In alto, i cerchi da 17 pollici che equipaggiano di serie la «9-3 2.0T Aero Cabriolet». Qui sopra, la copertura dei roll-bar, che fuoriescono automaticamente quando i sensori rilevano il rischio di ribaltamento. A lato, il lunotto termico di cristallo. La «9-3 Cabriolet» ha in comune con la berlina soltanto la parte anteriore (qui sotto), fino ai montanti del parabrezza.
9-3 Prezzo di listino 41.751 54.046 Prezzo vettura provata Abs ed Ebd di serie Airbag frontali e laterali testa-torace di serie 400 Antifurto con sensore di sollevamento Assetto sportivo di serie 1900 Cambio automatico «Sentronic» (1) Cambio manuale a sei rapporti 300 Cerchi di lega da 17” «Twin Aero» di serie Capote blu 300 425 Caricatore da 6 Cd in plancia 300 Chiusura «Comfort» (2) Climatizzatore automatico bizona di serie Controllo della stabilità di serie 340 Driving Package (3) 770 Fari bi-xeno e lavafari 300 Interni di pelle «Sport Premium» 2950 Navigatore satellitare (4) Profili aerodinamici di serie 160 Retrovisore int. antiabbagliamento 400 Sensori di parcheggio 1700 Sedili ant. regolabili elettricamente Sedili sportivi di pelle di serie 450 Sistema di controllo pressione pneum. 400 «Surround trim» in tinta carrozzeria 1000 Telefono integrato 150 Tergicristallo con sensore pioggia 650 Vernice metallizzata In rosso: presente su vettura provata. 1) con comandi al volante; 2) con telecomando apertura capote; 3) comprende computer di viaggio e regolatore di velocità; 4) comprende impianto hi-fi con 13 altoparlanti.
Velocità max: 227,2 km/h
0-100 km/h: 9,5 s
SI CAMBIA CON LE DITA La nuova cabriolet ripropone la consueta disposizione degli strumenti e conserva la funzione «Black Panel» che consente, di notte, di visualizzare soltanto le informazioni essenziali. Il volante è piuttosto affollato di pulsanti: le due levette sulla sommità delle razze servono a cambiare marcia.
70-120 km/h in D: 7,3 s
Consumo medio: 11,0 l/100 km
PROVA SU STRADA • Settembre 2003
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PIACE LA POSSIBILITÀ DI AZIONARE la capote in movimento (fino a 30 km/h) è indubbiamente un’apprezzabile comodità, certamente destinata a diffondersi anche sulle altre vetture scoperte. Intanto, però, non sono molte le vetture che offrono questa gradevole opportunità.
SI È FATTO PIÙ FURBO Perfezionato il sistema per ampliare la capacità di carico: ora si chiama «CargoSET» («Self-Expanding Trunk») e l’innovazione sta nel fatto che sollevando la capote si libera automaticamente lo spazio per i bagagli. La capacità del vano varia da 233 a 371 litri.
Posto guida - 95 percentile
SOLUZIONI INTEGRATE I sedili anteriori sono stati riprogettati espressamente per la cabriolet (la «Aero», inoltre, monta quelli sportivi) e integrano la cintura di sicurezza per facilitare l’accesso ai posti dietro ed evitare che il nastro possa sventolare.
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Settembre 2003 • PROVA SU STRADA
A: 101 cm
D: 124°
B: 22 cm
E: 57-63 cm
C: 47 cm
F: 81 cm
orientata verso il guidatore, i comandi disposti in aree di pertinenza, l’immancabile blocchetto d’accensione sul tunnel centrale, proprio dietro la leva del cambio. Tutto è dove ci si aspetta di trovarlo, come sempre sulle automobili scandinave. Occorre voltarsi e guardarsi intorno per cogliere l’essenza e l’accuratezza costruttiva di quest’auto: la capote è ancora chiusa e dall’interno mette in mostra un rivestimento inappuntabile, che copre con precisione l’intelaiatura, anche dove sarebbe normale vederla e cioè lungo i finestrini laterali. Il tessuto resta teso e la tonalità chiara del rivestimento stesso riduce il senso d’oppressione che spesso suscitano i poco luminosi abitacoli delle cabriolet. Ovviamente, seguendo l’attuale tendenza, la capote è ad apertura completamente automatica: non ci sono maniglioni da sbloccare né coperture da applicare una volta abbassata la capote. Basta premere un pulsante e non necessariamente da fermi col freno di stazionamento inserito o col pedale del freno premuto, com’è stato finora: sulla «9-3 Cabriolet» l’apertura e la chiusura (operazioni che richiedono circa 20 secondi ciascuna) si possono
effettuare anche in movimento, fino a una velocità di circa 30 chilometri orari. Non sottovalutate questa possibilità, perché in fin dei conti è una bella comodità alzare o abbassare la capote partendo da un semaforo o arrivando al parcheggio. Oltretutto, lo stesso pulsante che serve a mettere in movimento la copertura comanda pure i quattro cristalli, che scendono e salgono simultaneamente una volta completata l’apertura o la chiusura della capote. MASSA CRITICA La bella (e, soprattutto, ben realizzata) copertura della «9-3 Cabriolet» ovviamente è a tre strati ed è sostenuta da un’intelaiatura costituita da sei leggere centine di magnesio e il «tonneau cover», ovvero la parte di carrozzeria che si solleva e copre l’alloggiamento della capote stessa, è realizzato d’alluminio. Il contenimento della massa, in effetti, è uno degli obiettivi primari per i progettisti di vetture scoperte: la Saab in prova (superaccessoriata, peraltro) ha fermato l’ago della bilancia sul valore di 1760 chilogrammi, una cinquantina in meno di quello della Audi «A4 2.4 V6 Cabriolet», ma già abbastanza elevato per
L’ALTRO LATO della capote: una volta chiusa, la copertura esibisce una compiutezza costruttiva degna di nota. Finitura e realizzazione sono di altissimo livello e il meccanismo che la muove è pure silenzioso.
NON PIACE
VI È MAI CAPITATO di transitare su una strada stretta e di incrociare altre auto, mettendo a rischio gli specchietti? La Saab prevede che si possano ripiegare, ma solo fino a 30 km/h, una velocità troppo bassa.
PROVA SU STRADA • Settembre 2003
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ammorbidire le prestazioni del suo motore da 210 cavalli, soprattutto nello spunto da ferma, dove la progressione è tutto sommato modesta (come lo era, peraltro, sull’Audi). Colpa della massa, e forse anche del cambio automatico «Sentronic», i cui passaggi da una marcia all’altra sono giustamente morbidi e raccordati, come si addice a una vettura scoperta: al di là della (trascurabile) penalizzazione sullo «zero-cento», la trasmissione automatica affranca dalla schiavitù del pedale della frizione e rende la guida più fluida, regolare, gradevole. Tanto più che la stessa unità propulsiva predilige girare piano piuttosto che frullare ad alto numero di giri, dove persino il rumore suggerisce di non indugiare troppo sull’acceleratore. Il quattro cilindri due litri sovralimentato, infatti, combina l’allungo dei motori a benzina e la loro pressoché totale assenza di vibrazioni (ci sono i contralberi d’equilibratura) con la disponibilità di coppia ai bassi giri dei propulsori a gasolio: il meglio dei due mondi, verrebbe da dire, se non ci fossero i consumi a ricordare la vera natura del motore. Guidando con attenzione, le percorrenze medie sfiorano i dieci chilometri con un litro, ma se ci si lascia prendere la mano l’autonomia offerta dal serbatoio da 62 litri si riduce rapidamente.
Caratteristiche tecniche fornite dal costruttore
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Settembre 2003 • PROVA SU STRADA
- Ruota di scorta di dimensioni ridotte. • Corpo vettura: cabriolet, 2 porte, 4 posti - Cx 0,34 - Scocca portante di lamiera d’acciaio - Avantreno a ruote indipendenti, braccio trasversale con montante telescopico (schema MacPherson) e braccio obliquo, molla elicoidale, barra stabilizzatrice Retrotreno a ruote indipendenti, bracci trasversali e braccio longitudinale, molla elicoidale, barra stabilizzatrice - Ammortizzatori idraulici - Freni a disco autoventilanti, Abs, antispin e controllo elettronico della stabilità - Scatola guida a cremagliera, servocomando idraulico - Capacità serbatoio carburante 62 litri. • Dimensioni e massa: passo 2,675 m - Carreggiata anteriore 1,524 m - Carreggiata posteriore 1,506 m - Lunghezza 4,635 m – Larghezza 1,762 m - Altezza 1,434 m - Diametro di sterzata 10,8 m (tra marciapiedi) - Massa in ordine di marcia 1500 kg, a pieno carico 1900 kg; portata utile (oltre ai 70 kg del conducente) 450 kg, rimorchiabile 1600 kg - Capacità bagagliaio da 235 a 352 dm3. • Prodotta a: Graz (Austria).
SOFFIO DI POTENZA Unità propulsiva raffinata, quella della «9-3 Cabriolet»: il quattro cilindri turbo è realizzato interamente d’alluminio, ha due contralberi d’equilibratura, due alberi a camme in testa e distribuzione a quattro valvole per cilindro. Oltre a quello da 210 cavalli dell’esemplare in prova, il motore della cabriolet è declinato anche nelle versioni da 150 e 175 cavalli.
CV 220
Nm 440
200
400
180
360
160
320
140
280
120
240
100
200
80
160
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20 0
40 0 0 1000 2000 3000 4000 5000 6000 7000
CURVE CHE CONTANO
Coppia
• Motore: anteriore trasversale - 4 cilindri in linea - Alesaggio 86 mm - Corsa 86 mm - Cilindrata 1988 cm3 - Rapporto di compressione 9,5:1 - Potenza max 155 kW (210 CV) a 5300 giri/min - Coppia max 300 Nm a 2500 giri/min - Potenza specifica 78,0 kW/l (105,6 CV/l) - Basamento, blocco cilindri e testa di lega leggera - Albero motore con 5 supporti di banco - 2 alberi controrotanti - 4 valvole per cilindro, in testa a V - 2 assi a camme in testa, punterie idrauliche (catena plurima) - Alimentazione a iniezione elettronica (multipoint) Saab Trionic 8 - Turbocompressore e intercooler - Accensione elettronica, 4 bobine - Raffreddamento a liquido - Omologazione anti-inquinamento Euro 4. • Tassa di possesso: € 399,90. • Trasmissione: trazione anteriore Frizione monodisco a comando idraulico Cambio automatico con modalità manuale sequenziale a 5 rapporti: I) 4,685:1; II) 2,942:1; III) 1,923:1; IV) 1,301:1; V) 1,000:1; RM) 3,178:1. • Pneumatici: 225/45 VR 17, cerchi 7J x 17 a disco in lega leggera (vettura provata con Pirelli «P Zero Rosso»)
Potenza
Saab «9-3 Cabriolet 2.0TS Aero»
Le curve di coppia e potenza (che vengono rilevate ad acceleratore completamente premuto) riescono a dare un’idea abbastanza precisa delle caratteristiche del motore. Il valore di coppia massima dell’unità propulsiva della «9-3 Cabriolet», pari a 310 Nm, si mantiene costante dai 2500 ai 4000 giri, che corrispondono ai regimi utilizzati più di frequente: ciò si traduce nella possibilità di disporre pressoché sempre di un’elevata capacità di ripresa.
MAI TROPPO SU DI GIRI Le prestazioni, dunque, sono sì abbastanza elevate da permettere spostamenti veloci, ma da qui a definirla sportiva, la «9-3 Cabriolet», ce ne corre: in particolare se dotata di cambio automatico, questa Saab è una vettura gradevole da guidare in «souplesse», sfruttando la coppia piuttosto che la potenza, che pur nominalmente è elevata. In movimento, la capote lavora egregiamente: nessuno spiffero, resta perfettamente tesa anche in velocità, dando a tratti l’impressione di viaggiare su una berlina. Questo vale fino alle andature consentite dal Codice della strada, perché oltre i 130 orari il confort acustico diminuisce lievemente. La «9-3» rimane confortevole anche aperta: i vortici aerodinamici si riducono considerevolmente tenendo tutt’e quattro i finestrini alzati e, presumiamo (visto che non abbiamo potuto provarne l’efficienza) ancor più con il pannello frangivento da applicare alle spalle dei passeggeri anteriori (utilizzabile solo quando si viaggia in due). In occasione della prova della «9-3 Sport Sedan» avevamo elencato tra i pregi il comportamento stradale. Ebbene, pur senza raggiungere l’eccellente compostezza dinamica della berlina, anche la «9-3 Cabriolet» mostra su straPROVA SU STRADA • Settembre 2003
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da apprezzabili qualità: reazioni contenute e controllate nelle situazioni d’emergenza, che approfondiamo nella pagina a fianco, e un buon assorbimento delle asperità, nonostante l’assetto sportivo e i pneumatici superribassati, dotazioni comprese entrambe nel prezzo di listino. Migliorata, invece, rispetto alla berlina, l’efficienza dei freni: corredo solo della motorizzazione più potente, l’impianto conta su quattro dischi autoventilanti, da 302 mm all’avantreno e da 292 mm al retrotreno. Ovviamente, il sistema antibloccaggio Abs è di serie (assieme al ripartitore elettronico della forza frenante) ed è abbinato al dispositivo di assistenza alla frenata d’emergenza. Gli spazi d’arresto rilevati sulla nostra pista sono contenuti e la resistenza all’affaticamento è più che adeguata, visto che nella consueta rapida sequenza di frenate consecutive a pieno carico non è mai venuta meno l’efficacia dell’impianto e solo la corsa del pedale s’è lievemente allungata. Le qualità dello sterzo evidentemente
sono influenzate dal tipo di carrozzeria, che, per quanto ben realizzata (la Saab dichiara una rigidità torsionale di 11.500 Nm al grado), non potrà mai rivaleggiare con quella di una berlina chiusa. E sono proprio le ottime caratteristiche dello sterzo della «9-3 Sport Sedan» a fare da riferimento: quello della cabriolet, invece, non esibisce la stessa progressività, in particolare nei cambi di corsia ad alta velocità, dove evidenzia una risposta in due tempi e una costante, eccessiva leggerezza, che costa un paio di stelle in pagella alla voce sterzo. L’ultima annotazione riguarda il cambio: abbiamo già accennato alla sua positiva influenza nella definizione della qualità della guida e al fatto che bene s’accoppia alle caratteristiche del motore. La trasmissione di questa Saab ha un’impostazione turistica, con i passaggi di marcia ben raccordati seppure non particolarmente rapidi. I pulsanti sul volante, però, obbligano a usare entrambe le mani quando si decide di utilizzare la modalità ma•••• nuale sequenziale.
VISIBILITÀ
PARCHEGGIO
Angoli bui misurati col laser
Quanti metri ci vogliono?
5,3 m
LE BASTANO SETTANTA CENTIMETRI IN PIÙ Presa confidenza con gl’ingombri, si riesce a muoversi bene anche negli spazi ristretti. I sensori di parcheggio agevolano le manovre.
Stabilità
DAL RETROTRENO NESSUN ALLARME 1
ulle qualità dinamiche delle Saab non dovrebbero esseci dubbi e, infatti, anche la nuova «9-3» scoperta conferma di essere un’auto sincera e affidabile. Le reazioni del retrotreno non impensieriscono, giacché il lavoro congiunto di ammortizzatori, telaio e, ovviamente, del controllo elettronico della stabilità tiene lontani i guai (fino al raggiungimento dei limiti della fisica, quantomeno). Nella nostra consueta prova di stabilità in curva, la «9-3 Cabriolet» ha evidenziato un buon inserimento, con un deciso sottosterzo al limite, come mostra la fotografia numero 1, dove si vede la vettura con le ruote visibilmente sterzate nelle prime fasi della manovra. Il rollio è contenuto, buono pure il riallineamento e, come dicevamo, le reazioni del retrotreno sono sempre
2
3
S
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Settembre 2003 • PROVA SU STRADA
controllabili, sia con l’Esp attivato sia col sistema escluso. Il rilascio in curva non impensierisce, neppure variando l’angolo di sterzo. Con l’Esp, infine, migliora lievemente pure la velocità di passaggio, che passa da 104,99 (senza Esp) a 105,91. L’unica incertezza rilevata va attribuita
allo sterzo, non molto progressivo, che «disturba» il riallineamento nei cambi di corsia a velocità sostenuta (170 km/h). Le perdite d’aderenza del retrotreno che si verificano nei cambi di traiettoria sono contrastate dagli ammortizzatori, ben frenati in estensione, e dall’Esp, piuttosto discreto.
PROVA SU STRADA • Settembre 2003
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SAAB «9-3 CABRIOLET 2.0TS AERO»
PRESTAZIONI Rilevate sulla nostra pista di Vairano (PV)
Editoriale Domus Sistema di Qualità certificato
VELOCITÀ E REGIMI
Pregi • Qualità della vita a bordo • Finitura accurata • Dotazione di sicurezza
ABITABILITÀ • Misure in centimetri
Difetti • Sterzo leggero in velocità • Accelerazione modesta • Massa elevata
9-3
Massima (km/h) Regime a vel. max giri/min Regime a 130 km/h giri/min
227,249 5700 in D 3200 in D
CONSUMO - Percorrenze in D Velocità in km/h 70 90 100 120 130 150 Rendimento a 100 km/h
km/litro 18,0 14,9 13,5 11,2 10,2 8,5 30,7%
10,0 (620)
Autostrada
9,5 (589)
9-3 POSTO GUIDA
★★★★★
PLANCIA E COMANDI L’apparente confusione di pulsanti e manopole che affollano la plancia e il volante si rivelano assai pratici nell’utilizzo: a ogni comando corrisponde una funzione, sempre chiaramente indicata. I tasti più utilizzati sono di generose dimensioni.
STRUMENTAZIONE
Classica impostazione Saab, col grande tachimetro al centro del quadro strumenti circondato dai consueti indicatori (più il manometro della pressione di sovralimentazione). Funzionale e intuitivo il navigatore satellitare (optional).
★★★★
FRENATA con Abs Velocità in km/h 60 100 120 130 150
Spazio d’arresto in metri 14,1 39,2 56,4 66,2 88,1
SOSPENSIONE RIGIDA
Scarso
1.00 0.80 0.60 0.40 0.20 SOSPENSIONE CONFORTEVOLE
0.00
2,0% 1,8%
DATI GENERALI RILEVATI 11,3 m 3,0 2,2 kg 1760 kg
A.I. Rumorosità dell'abitacolo
Dieci frenate da 100 km/h a pieno carico
CONFORT ACUSTICO
90 80 70 60 40 30
DISAGIO ACUSTICO 90
100 110 120 130 140 150 160 km/h
dB(A) Intensità del rumore AUTO RUMOROSA 90 80
Ottimo
60 50 40
AUTO SILENZIOSA
Settembre 2003 • PROVA SU STRADA
130 140 150 160km/h
★★★ BAGAGLIAIO
★★★★★ CONFORT
★★★★ MOTORE
★★★★★ ACCELERAZIONE
★★★ RIPRESA
RESISTENZA FRENI
90 100 110 120
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IL GIUSTO COMPROMESSO TRA SPORT E CONFORT Macchina abbastanza rigida, la «9-3 Cabriolet», ma non tale da arrecare fastidio agli occupanti. L’assorbimento, inoltre, non è compromesso dalla presenza dei cerchi da 17 pollici e dall’assetto sportivo, dotazioni fornite entrambe di serie.
CONFORT ACUSTICO • Rilevazioni a velocità costante
70
Le altre «9-3» provate: «Sport Sedan 2.0T Vector» (10/2002) scaricabili da www.quattroruote.it
ABITABILITÀ
INDICE DI CONFORT Saab 9 3 Cabrio: 62
50
SCARTO TACHIMETRO medio a 130 km/h Diametro sterzata (tra muri) Giri volante Sforzo volante Sforzo frizione Massa della vettura in prova
m/s
Discreto
Tempi in secondi 1,1 4,1 7,3 11,4 25,9 180,3
2
Scarso
Velocità in km/h 70-80 70-100 70-120 70-140 1 km da 70 km/h Velocità d’uscita in km/h
EQUIPAGGIAMENTO
CONFORT SOSPENSIONI • A 30 km/h su percorso di prova sconnesso
Ottimo
RIPRESA in D
★★★★★ ★★★★
Ottimo
Tempi in secondi 4,2 6,3 9,5 12,5 14,4 19,8 16,7 139,1 30,2 177,8
FINITURA
IN DUE È PERFETTA, IN QUATTRO UN SACRIFICIO Il divano posteriore è utilizzabile solo per brevi tragitti, perché la presenza di due adulti costringe anche chi siede davanti ad avanzare il sedile.
Discreto
Velocità in km/h 0-60 0-80 0-100 0-120 0-130 0-150 400 m da fermo Velocità d’uscita in km/h 1 km da fermo Velocità d’uscita in km/h
VISIBILITÀ
★★★
Scarso Discreto
ACCELERAZIONE
★★★★★
accelerazione verticale
8,0 (496)
Pressoché perfetto: le regolazioni (elettriche a richiesta, come sul nostro esemplare) sono ampie e numerose e assecondano rapidamente le preferenze del guidatore. Sedile comodo, come sempre: non ci si affatica neppure dopo molte ore di guida.
★★★★★
CLIMATIZZAZIONE
Città
n. 2702
PAGELLA ★ Insufficiente ★★ Sufficiente ★★★ Discreto ★★★★ Buono ★★★★★ Ottimo
MEDIE D’USO in km/l (autonomia in km) Statale
allaccia le cinture
RUMOROSA SOLO PER I MICROFONI A dispetto dei risultati della prova fonometrica, la sensazione, a bordo, è che la «9-3» sia più silenziosa di quanto non facciano supporre i grafici qui a fianco. La capote sigilla perfettamente l’abitacolo e il suo pesante strato centrale filtra efficacemente i rumori del traffico. Anche viaggiando scoperti non si patiscono fastidiose turbolenze, specialmente coi finestrini alzati.
1
38,2
2
38,8
3
38,4
4 5 6
STERZO FRENI
★★★★
39,7
TENUTA DI STRADA
38,9 39,1
8
38,9
9
39,2
10
39,4
★★★★ STABILITÀ
★★★★ CONSUMO 50 m
Ottimo
CAMBIO
★★★★ ★★★
39,0
7
★★★★★
Discreto
Scarso
SOLO IL PEDALE S’AFFATICA Impianto non compromesso dall’uso prolungato. Ma s’è allungata la corsa del pedale.
★★★★ PREZZO
★★★★ GARANZIA
★★
Un impianto da cinque stelle, con una logica personalizzata per funzionare bene sulle vetture scoperte: quando si abbassa la capote il condizionatore si disinserisce (ma volendo lo si ripristina). Bocchette regolabili anche per chi siede dietro. Di fatto, le limitazioni imposte dalla capote e, soprattutto, dal lunotto di dimensioni ridotte si limitano alle manovre negli spazi angusti. Qui, però, intervengono i sensori di parcheggio (a richiesta) a rendere le cose più facili: li raccomandiamo. La capote potrebbe fare da riferimento, tanto è curata e precisa. Ma anche il resto non è da meno e si percepisce una generale attenzione per il dettaglio. Materiali di qualità praticamente ovunque e nessuna imprecisione d’assemblaggio. L’esemplare in prova, con i suoi oltre 12.000 euro di optional, dimostra due cose: che le possibilità di personalizzazione sono molto ampie e che la macchina merita qualche accessorio sfizioso. L’indispensabile, comunque, è tutto compreso nel prezzo. Principesca la disponibilità di spazio di chi siede davanti, a patto che dietro non ci sia nessuno, considerato che c’è poco spazio per le gambe dei passeggeri posteriori: per ospitarli, infatti, bisogna spostare in avanti e sollevare i sedili anteriori. Con i suoi 371 litri (rilevati dal nostro Centro Prove) rivaleggia addirittura con alcune station wagon (benché, ovviamente, non ne possa eguagliare la versatilità). Logico, quindi, che per essere una cabriolet si meriti il massimo dei voti. Tra le concorrenti provate di recente, questa Saab è quella col miglior assorbimento delle asperità: le sospensioni hanno sì una taratura sportiva, ma sono piuttosto efficaci e filtrano bene le irregolarità. Poche turbolenze a vettura aperta. Non aspettatevi un’unità propulsiva sportiva, «arrabbiata»: è un turbo gentile, quello della Saab. Pastoso, fluido, generoso in basso e poco propenso a girare in alto: praticamente perfetto per una cabriolet. E assai raffinato tecnicamente, pure. Il bel motore fa quello che può per contrastare l’inerzia del corpo vettura pesante. Per di più non è nemmeno aiutato dalla trasmissione. Risultato: la macchina è in affanno nei primi metri. Poi si sveglia, ma a quel punto non serve più. Gustosa la progressione con cui la «9-3» riprende velocità. E il cronometro lo dimostra, segnando un punto a favore del pur non rapidissimo cambio automatico. Nel traffico, comunque, si apprezzano spesso prontezza e rapidità. L’automatico «Sentronic» a cinque marce si sposa molto bene sia con il tipo di vettura sia con le caratteristiche del motore, ma non è velocissimo nei passaggi da un rapporto all’altro e a tratti neppure molto dolce nei cambi di marcia. Potrebbe essere questa la cosa che meno ci è piaciuta di questa Saab: al di là della progressività migliorabile, è la costante leggerezza del comando a mettere in imbarazzo alle alte velocità. E dire che quello della «Sport Sedan» l’avevamo trovato perfetto. Decisamente migliori di quelli della berlina da cui deriva. E, infatti, le «Aero» montano un impianto potenziato. Niente di straordinario, intendiamoci: gli spazi d’arresto sono contenuti e la resistenza alla fatica perfettamente adeguata. La «9-3 Cabriolet» è giustamente sottosterzante, come si conviene a un’auto a trazione anteriore che voglia essere affidabile e facile da guidare. Così, le eventuali sbavature nelle traiettorie si correggono d’istinto. E, casomai, poi ci pensa l’elettronica. Macchina sincera, che avvisa e che non mette in difficoltà il guidatore. L’efficacia del telaio, delle sospensioni e, infine, del controllo elettronico della stabilità (i cui interventi sono assai discreti) mette in condizione di viaggiare tranquilli. Le medie più frequenti si attestano intorno ai nove chilometri con un litro: non male, in considerazione del fatto che stiamo parlando di una turbo a benzina, per di più molto pesante. Lo stile di guida e le condizioni del traffico infuiscono parecchio. Il prezzo di base è tra i più bassi della categoria (non di molto, però), ma bastano pochi accessori per far lievitare considerevolmente il conto. Come per le concorrenti, peraltro. E per questo si merita lo stesso giudizio. Beh, siamo alle solite: si costruiscono macchine inappuntabili, ma sulla garanzia ci si tira indietro. Anche la Saab non va oltre il minimo di legge, cioè due anni senza limiti di chilometraggio. Protetta anche la verniciatura, sempre per due anni. PROVA SU STRADA • Settembre 2003
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