Subaru

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Annata

2003

INDIETRO

Dopo ogni modello è indicato tra parentesi il genere di articolo: I = impressioni di guida P = prova su strada PSP = prova speciale

INTERNET


PROVE SU STRADA • SUBARU «FORESTER 2.0 T 16V AWD XT PR»- «2.0 16V AWD X VR»

Questione

di mobilità

La sua forza sta nella capacità di soddisfare ogni esigenza di trasporto: versatilità d’utilizzo, spazio a bordo e l’attitudine a muoversi su fondi difficili la rendono davvero interessante. Soprattutto per chi nell’auto non vuol spendere troppo.

«2.0 T 16V AWD XT PR» 1994 cm3 ● 130 kW (177 CV) Euro 3 ● € 30.351 «2.0 16V AWD X VR» 1994 cm3 ● 92 kW (125 CV) Euro 3 ● € 26.851 ● Prodotte a Tokyo (Giappone)

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Febbraio 2003 • PROVE SU STRADA

PROVE SU STRADA • Febbraio 2003

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D

ICI SUBARU e pensi all’«Impreza» da rally, ai vari Navarra, Makinen, Solberg e alle loro spettacolari esibizioni d’alta guida sulla neve, sulla terra, nel fango. Più difficile, invece, che nei discorsi dei guidatori comuni s’incuneino le nuove «Forester», macchine che puntano a soddisfare esigenze più concrete, elementari si potrebbe dire, come quella di spostarsi da un luogo all’altro, a prescindere dalle condizioni del tracciato. Sì, perché le «Forester», come le «cugine da competizione», sfoggiano una congenita predisposizione a muoversi su percorsi, diciamo, critici. Del resto, una Subaru, specie una «Forester», non la si sceglie per far morire d’invidia il vicino di casa: di solito lo si fa per la necessità di disporre di spazio a bordo per persone e cose e di muoversi frequentemente su fondi a bassa aderenza. La si sceglie anche se si è deciso di non investire una fortuna nell’acquisto dell’auto: non che la regalino, la «Forester», eppure sembra difficile trovare tra le automobili «tout terrain» un prodotto analogo a meno di 25.000 euro (per la versione base), tutto compreso (tant’è che sul mercato dell’usato queste Subaru sono considerate un assegno circolare). La Subaru offre la «Forester» in due configurazioni: aspirata e turbo. Dopo averle guidate entrambe, possiamo affermare con accertata convinzione che la seconda non è la versione «maggiorata» della prima, o perlomeno non è solo questo. La «2.0 16V AWD X VR», la «Forester» da 125 cavalli per inten-

PIACE

«Forester 2.0 Turbo»

«Forester 2.0 16V»

Velocità max: 199,7 km/h 0-100 km/h: 8,0 s 70-120 km/h in V: 14,6 s Consumo medio: 10,8 l/100 km

Velocità max: 180,7 km/h 0-100 km/h: 10,7 s 70-120 km/h in V: 19,3 s Consumo medio: 9,6 l/100 km

• Il tetto di cristallo panoramico apribile elettricamente compreso nella dotazione di serie. • La difesa contro i climi freddi: i sedili, gli specchi e le spazzole tergicristallo sono riscaldati.

ACCESSORI Prezzi in euro

GIAPPONESI NELL’INTIMO Impostazione piuttosto classica (soprattutto per gli standard giapponesi) per la plancia delle rinnovate «Forester». La turbo e l’aspirata sono praticamente identiche, salvo alcuni dettagli: la prima ha la corona del volante rivestita di pelle (a sinistra), la seconda ha la leva delle cosiddette «mezze marce» sul tunnel (foto piccola in alto).

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2.0 Turbo Prezzo di listino 30.351 Prezzo vettura provata 30.751 Abs di serie Airbag frontali e laterali di serie Airbag a tendina (windowbag) Cambio automatico 1780 Cerchi di lega leggera di serie Climatizzatore automatico di serie Controllo elettr. stabilità Controllo elettr. trazione Cruise control di serie Fendinebbia di serie Lavafari ad alta pressione di serie Poggiatesta posteriori di serie Radio con lettore CD di serie Sbrinatore tergicristallo di serie Sedile guida reg. in altezza di serie Sedili anteriori riscaldabili di serie Sospensioni autolivellanti di serie Specchietti elettr. e riscald. di serie Tetto apribile elettrico di serie Vernice metallizzata 400 Volante regolabile in altezza di serie In rosso: presente su vettura provata.

• La garanzia di tre anni o 100.000 chilometri. 2.0 16V 26.851 27.251 di serie di serie 1780 di serie di serie di serie di serie di serie di serie di serie di serie di serie di serie di serie di serie di serie 400 di serie

NON PIACE

SPAZZOLE RISCALDATE L’abitacolo delle «Forester» è disseminato di vani portaoggetti, per lo più chiusi da sportelli: la fotografia illustra quello al centro della plancia, sopra la console. Nell’immagine qui sopra, una particolarità: il parabrezza integra una resistenza per riscaldare le spazzole del tergicristallo ed evitare che si possano incollare col freddo.

• L’autoradio con i pulsanti troppo piccoli e le indicazioni microscopiche. • Il volante della «Forester» aspirata con la corona di plastica.

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derci, sembra più ottimizzata per il fuori strada: oltre ad avere un assetto più morbido e cerchi da 15˝, che evidentemente condizionano il comportamento sull’asfalto, l’aspirata dispone delle cosiddette «mezze marce». Non sono vere e proprie «ridotte»: il dispositivo (ottenibile solo abbinato alla trasmissione manuale e al motore aspirato) si inserisce premendo la frizione e sollevando una leva accanto a quella del cambio e permette di tenere il regime di rotazione del motore un po’ più alto (di circa 500 giri) quando si affrontano tratti impervi a bassa velocità (benché la riduzione possa essere inserita in qualsiasi momento). Una necessità che la «Forester» turbo evidentemente non manifesta, vista l’abbondante disponibilità di coppia (il valore massimo è di 285 Nm a 3200 giri/min anziché 184 a 3600). Su entrambe, quando sono equipaggiate con il cambio manuale (occorre specificare, visto che esiste la possibilità di montare anche la trasmissione automatica), è di serie un dispositivo, denominato «Hill Holder», che facilita le partenze sulle strade in salita: lo si attiva a vettura ferma, premendo assieme i pedali della frizione e del freno. Rilasciando quest’ultimo, la macchina non arretra e, di fatto, una partenza in salita diventa semplice quanto partire in piano. Nessun problema di motricità neppure sulla neve, dove si è svolto il nostro test: le due «Forester» si muovono con rassicurante destrezza, potendo contare su specifici pneumatici «M+S», indispensabili per sfruttare al meglio la trazione integrale permanente. Queste Subaru, tra l’altro, non montano alcun sistema di controllo della trazione e, in effetti, non ne abbiamo sentito l’esigenza, neppure sulla neve, dove i tre differenziali distribuiscono la coppia mo-

4x4 PER QUATTRO Posto guida e abitacolo della «Forester» sono spaziosi, tagliati sulle misure europee. Quattro persone possono viaggiare molto comodamente, ma un eventuale quinto passeggero è costretto a convivere col tunnel di trasmissione e a stringersi un po’. Sono di serie gli attacchi Isofix per i seggiolini dei bambini.

Consigli di guida

SOGLIA ALTA PIANO LARGO La capacità di carico del bagagliaio della Subaru «Forester» è pari a 440 litri, a livello della cappelliera. Il corpo vettura rialzato e la presenza del differenziale posteriore hanno condizionato l’altezza del piano di carico, posto a 70 cm da terra. Sotto il pianale, trova posto una ruota di scorta di dimensioni normali.

SUL GHIACCIO E SULLA NEVE

39 cm 95-136 cm

72 cm

96 cm

SIATE PRUDENTI E GUIDATE CON MOLTA DELICATEZZA ulla neve e sul ghiaccio, la guida di un’auto richiede attenzione, anche se si tratta di una 4x4. La trazione integrale è di grande aiuto in accelerazione, ma non dà alcun vantaggio in frenata e durante la fase d’inserimento in curva, dove il comportamento di una 4x4 è simile a quello delle altre auto. In fase di frenata il superamento del limite di aderenza è segnalato dal precoce intervento dell’Abs (il pedale del freno vibra sotto il piede); quella è la massima decelerazione possibile, ma grazie all’Abs siete ancora in grado di padroneggiare l’auto (a ruote bloccate andreste inesorabilmente diritti) e quindi di evitare un ostacolo. Nella fase di

S

1

IL SOTTOSTERZO

Nella fase d’inserimento in curva la «Forester» tende a sottosterzare, cioè ad allargare la curva con il muso: occorre ridurre l’angolo di sterzata, manovra tutt’altro che istintiva.

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2

IL SOVRASTERZO

Da metà curva in poi è possibile che il comportamento passi da sotto a sovrasterzante, cioè la vettura perda aderenza con il retrotreno allargando la curva con la coda.

161-183 cm

3

L’OSTACOLO IMPROVVISO

In frenata, l’intervento precoce dell’Abs segnala il superamento del limite di aderenza: quella è la massima decelerazione su cui potete contare, ma grazie al sistema antibloccaggio siete ancora in grado di cambiare traiettoria. I test sono stati effettuati sulla pista di ghiaccio di Livigno (SO).

inserimento in curva la vettura tende a sottosterzare: bisogna rilasciare il gas, eventualmente frenare, ma con molta cautela, e ridurre leggermente l’angolo di sterzo, in modo da far riprendere direzionalità alle ruote anteriori. Da metà curva in poi, se riaccelerate con una certa decisione, è possibile che, per effetto del trasferimento di coppia alle ruote posteriori, il comportamento della «Forester» passi da sotto a sovrasterzante, cioè che la vettura perda aderenza con il retrotreno allargando la curva con la coda. A questo punto è necessario controsterzare con decisione cercando di prevenire i movimenti della vettura e modulando la potenza del motore. PROVE SU STRADA • Febbraio 2003

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Stabilità

STERZO LENTO TRA I BIRILLI

«2.0 16V»

La «Forester» aspirata è afflitta da un rollio piuttosto pronunciato, che ne condiziona le reazioni: la vettura è prima sottosterzante, poi diventa sovrasterzante. La velocità di superamento del test è stata di 55,8 km/h.

«2.0 Turbo»

Anche la «Forester Turbo» si è dimostrata poco agile tra i corridoi del test di stabilità: colpa dello sterzo lento, che non consente di recuperare in tempo il sovrasterzo nella seconda fase della manovra. Velocità: 55,3 km/h.

Tecnica TUTTO È SIMMETRICO uardandola non lo si direbbe, eppure la «Forester» è stretta parente della sportivissima «Impreza», con la quale condivide l’intero gruppo propulsore-trasmissionesospensioni. La «Forester» è fedele al classico schema Subaru che prevede il motore quattro cilindri boxer e la disposizione simmetrica dei semiassi e degli alberi di trasmissione. Tale scelta è motivata da ragioni tecniche: il motore boxer, oltre a essere intrinsecamente equilibrato, è quello che assicura l’abbassamento del centro di gravità. Inoltre, è piuttosto corto, compatto ed essendo disposto longitudinalmente permette di adottare una trasmissione a sviluppo simmetrico, che all’atto pratico si traduce in omogeneità di comportamento in tutte le curve e sia in frenata sia in accelerazione. Infatti, anche la distribuzione delle masse tra avantreno e retrotreno è abbastanza equilibrata: sulla «Forester» aspirata, per esempio, la ripartizione è del 55% davanti e del 45% dietro. Sospensioni semplici, ma riccamente dotate: entrambe le Subaru «Forester» sono equipaggiate con sospensioni autolivellanti di serie e con ammortizzatori a stelo rovesciato, per ridurre le masse non sospese.

G

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Confort e rumorosità

Discreto

0.60 0.40 0.20 0.00

SOSPENSIONE CONFORTEVOLE

Egregio il lavoro delle sospensioni e del sedile nell’assorbire le asperità del manto stradale. Dal nostro test, in cui misuriamo l’entità delle accelerazioni verticali transitando a circa 30 km/h su comuni rallentatori opportunamente distanziati, entrambe le Forester» escono a pieni voti.

A.I. CONFORT ACUSTICO

90

2.0 16V 2.0 Turbo

80

Ottimo

0.80

100

70 60

Scarso Discreto

Scarso

1.00

Un po’ meno entusiastico, invece, il responso del fonometro: le due Subaru «Forester» si equivalgono, ma sono entrambe rumorose a velocità elevata (oltre i 130 orari, comunque): in particolare è la conversazione a essere disturbata.

50 40 30

100

DISAGIO ACUSTICO 90 100 110 120

130 140 150 160km/h

dB(A) AUTO RUMOROSA

90 80

2.0 16V 2.0 Turbo

Scarso

SOSPENSIONE RIGIDA

Discreto

2.0 Turbo

70 60

Ottimo

2.0 16V

Ottimo

accelerazione verticale

m/s2

50 40

AUTO SILENZIOSA 90 100 110 120

130 140 150 160km/h

trice alle ruote con l’aderenza migliore. L’impressione è che queste «Forester» (compresa la «Turbo» da 177 cavalli) si trovino a loro agio più sulla neve che sull’asfalto, dove in verità emergono i limiti del baricentro alto, della gommatura invernale e di uno sterzo non particolarmente rapido. Intendiamoci: sull’asciutto le «Forester» vanno benone e, rumorosità a parte, sono pure molto confortevoli e facili da guidare. Ma, come spesso accade per questo genere di veicoli, nelle situazioni d’emergenza ci si trova a dover fare i conti con spazi di frenata piuttosto lunghi (in particolare per la «Turbo») e con il pronunciato rol-

lio del corpo vettura (più marcato quello dell’aspirata, che monta pneumatici dal profilo più alto). D’altra parte, la Subaru costruisce altre vetture per chi privilegia la massima prestazione sull’asfalto asciutto ed è anche per questo che la «Forester» aspirata è, tra le due, quella più equilibrata, adeguata al ruolo e con le caratteristiche dinamiche più omogenee. Tra l’altro, della «Forester 2.0 16V» abbiamo sempre apprezzato la richiesta di carburante contenuta: questa nuova versione consuma ancora meno. In mancanza di una motorizzazione a gasolio, questa è già una bella notizia. •••• PROVE SU STRADA • Febbraio 2003

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SUBARU «FORESTER 2.0 TURBO 16V XT PR» - «2.0 16V X VR»

PRESTAZIONI VELOCITÀ E REGIMI

ABITABILITÀ

Editoriale Domus Sistema di Qualità certificato

Rilevate sulla nostra pista di Vairano (PV)

2.0 Turbo

2.0 16V

199,717 5500 in V 3600 in V

180,709 5200 in V 3750 in V

Massima (km/h ) Regime a vel. max giri/min Regime a 130 km/h giri/min

Le misure sono espresse in centimetri

km/litro 16,8 13,0 11,5 9,2 8,3 7,5

km/litro 20,8 14,6 13,3 11,3 10,6 9,9

MEDIE D’USO in km/l (autonomia in km) Statale

10,9 (654)

Autostrada

7,6 (456)

Città

9,2 (552)

10,0 (600)

ACCELERAZIONE Velocità in km/h 0-60 0-80 0-100 0-120 0-130 0-150 1 km da fermo Velocità d’uscita in km/h 400 m da fermo Velocità d’uscita in km/h

Tempi in secondi 3,4 4,7 5,2 7,1 8,0 10,7 10,8 15,0 13,1 18,4 18,1 26,9 29,2 32,4 174,6 159,8 15,7 17,5 140,4 127,4

FRENATA «2.0 Turbo» Per un’auto dalle prestazioni elevate, gli spazi d’arresto potrebbero essere migliori. La resistenza allo sforzo prolungato è discreta.

1

42,5

1

41,5

2

42,4

2

41,6

3

41,9

4

41,8

5

«2.0 16V» L’impianto della «Forester» aspirata comincia a dare segni di stanchezza: gli spazi s’allungano alla settima frenata consecutiva, a pieno carico, da 100 km/h.

43,0

6

42,3

7

41,6

8

42,5

9

43,3 44,1

10 Ottimo

Discreto

41,9

4

41,3

5

42,2

6

41,0

7

42,4

8

43,6

9

46,7 48,2

10

m

Scarso

Ottimo

Discreto

Scarso

VISIBILITÀ

Tempi in secondi 2,7 3,6 8,6 11,2 14,6 19,3 21,3 29,2 36,5 38,8 153,0 138,8

Nessun problema: il posto guida rialzato, la forma squadrata della carrozzeria e l’ampia superficie vetrata agevolano la visuale e la percezione degli ingombri.

PARCHEGGIO

FRENATA con Abs Velocità in km/h 60 100 130 150

3

50 m

3

RIPRESA in V Velocità in km/h 70-80 70-100 70-120 70-140 1 km da 40 km/h Velocità d’uscita in km/h

Spazio d’arresto in metri 15,3 14,3 42,6 39,8 71,9 67,2 95,8 89,5

5,4 m

RESISTENZA ALL’AVANZAMENTO Velocità in km/h 70 100 130 Rendimento a 100 km/h

Potenza assorbita in kW 10,2 9,2 22,3 20,2 42,7 38,7 25,1% 26,7%

SCARTO TACHIMETRO medio a 130 km/h

6,9% 8,2%

6,0% 5,8%

11,4 m 3,1 2,0 kg 13,5 kg 1618 kg 58-42%

11,4 m 3,1 2,0 kg 13,4 kg 1525 kg 55-45%

DATI GENERALI RILEVATI Diametro sterzata (tra muri) Giri volante Sforzo volante Sforzo frizione Massa della vettura in prova Ripartizione (ant.-post.)

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Pregi

Pregi

• Prestazioni vivaci • Consumo in città

• Prezzo interessante • Consumo • Versatilità d’utilizzo

Caratteristiche tecniche fornite dal costruttore Subaru «Forester 2.0 turbo» • Motore: 4 cilindri - 1994 cm³ - 130 kW (177 CV) a 5600 giri/min - Coppia max 245 Nm a 3200 giri/ min - Iniezione elettronica (multipoint) - Turbocompressore e intercooler - Euro 3. • Tassa possesso: € 335,40. • Trasmissione: trazione integrale permanente - Cambio a 5 rapporti - Differenziale centrale accoppiato a un giunto viscoso, posteriore autobloccante. • Pneumatici: 215/60 R 16 (provata con Yokohama «Geolander G900») - Ruota di scorta normale. • Corpo vettura: 5 posti - Avantreno e retrotreno a ruote indipendenti - Freni a disco, anteriori autoventilanti, Abs - Sterzo a cremagliera, servocomando - Serbatoio carburante 60 litri. • Dimensioni e

• Consumo in autostrada • Frenata un po’ lunga • Rumorosa alle alte velocità

Difetti

in sintesi

PAGELLA

Per una vita spericolata (con giudizio)

La «Forester» è spaziosa, se si considerano le dimensioni abbastanza contenute del corpo vettura. L’accessibilità è ottima: l’altezza del sedile consente di «scivolare» fuori e dentro l’abitacolo senza sforzo. Il tetto apribile sottrae qualche centimetro in altezza.

11,7 (702)

9,6 (576)

2.0 16V

Difetti

CONSUMO - Percorrenze in V Velocità in km/h 70 90 100 120 130 140

2.0 Turbo

massa: passo 2,525 m - Lungh. 4,450 m - Largh. 1,735 m - Alt. 1,585 m - Diametro di sterzata 10,6 m - Massa in ordine di marcia 1410 kg, rimorchiabile 1800 kg - Bagagliaio da 450 a 1183 dm³. Subaru «Forester 2.0 16V» stesse caratteristiche della «2.0 Turbo» tranne: • Motore: 92 kW (125 CV) a 5600 giri/min - Coppia max 184 Nm a 3600 giri/min • Tassa di possesso: € 237,36. • Trasmissione: riduttore. • Pneumatici: 205/70 R 15 (provata con Bridgestone «Dueler H/T 684»). • Corpo vettura: freni posteriori a tamburo. • Dimensioni e massa: massa in ordine di marcia 1360 kg, rimorchiabile 1500 kg.

Ci si può innamorare della funzionalità, della versatilità, della praticità? Secondo noi, sì, soprattutto se a un’auto si chiede un servizio a 360°. La «Forester» è una macchina concreta, solida, che sembra non chiedere altro che essere usata: sempre e dappertutto, a prescindere dalla stagione, dalle condizioni del fondo, soprattutto dalle mode. Dispiace solo che non ci sia un buon motore a gasolio: forse (e anche senza forse) è arrivato il momento di pensarci.

• Rollio molto pronunciato • Rumorosa alle alte velocità.

La nuova «Forester» è molto migliorata rispetto alla serie precedente. La si compera per altri motivi, comunque.

n. 2660

★ Insufficiente ★★ Sufficiente ★★★ Discreto ★★★★ Buono ★★★★★ Ottimo

2.0 Turbo 2.0 16V

POSTO GUIDA ★★★★

★★★★

PLANCIA E COMANDI ★★★★

★★★★

STRUMENTAZIONE ★★★

★★★

★★★

Il sedile sinistro è un punto d’osservazione privilegiato: si guida una spanna più in alto rispetto a un’auto normale, con i relativi vantaggi in termini di visuale. In manovra, la forma squadrata della carrozzeria aiuta a percepire gl’ingombri. Non sono disponibili i sensori di parcheggio.

★★★★

Il metro di giudizio non può essere quello europeo. Non aspettatevi l’appeal di un’Audi o l’appagante sensazione di qualità di una BMW: sulla «Forester» sono curati gli aspetti funzionali, legati alla dinamica della vettura. Alcune soluzioni tecniche sono molto raffinate.

EQUIPAGGIAMENTO ★★★★

★★★★

ABITABILITÀ ★★★★

★★★★

★★★★

Non si può dire che siano silenziose: si sente tutto quello che succede sotto il cofano e attorno alle ruote, sia in accelerazione sia alle velocità autostradali. In compenso, assorbono le asperità con molta disinvoltura, sottolineando la loro propensione allo sconnesso.

★★★★

L’unità propulsiva aspirata segna tangibili progressi rispetto all’edizione precedente: è migliorata sotto tutti gli aspetti e il cronometro lo conferma. Il boxer turbo ha una bella verve e conferisce alla «Forester» una grinta inusuale per questo genere d’auto.

MOTORE ★★★★

La «Turbo» sorprende per la prontezza con cui guadagna velocità. La «Forester» aspirata no: quest’ultima è solo adeguata alla stazza e alla potenza. Nessuna monta un controllo di trazione: evidentemente, le quattro ruote motrici, per la Casa, sono già una garanzia.

★★★

La differenza fra le due è sensibile: la «Turbo», oltre a essere più rapida, è pure più elastica dell’aspirata. Rispetto alle precedenti «Forester» queste sono più veloci. Nella media il responso cronometrico sul passaggio 70-120 km/h della «Forester» aspirata.

★★★

Dito puntato contro la manovrabilità: gli innesti sono talvolta contrastati e al guidatore è richiesto di insistere sulla leva per inserire una marcia. Nulla da eccepire sulla scelta dei rapporti. Anzi: la «Forester» aspirata ha pure le «mezze marce». Pedali della frizione un po’ pesanti.

★★★

Le caratteristiche dello sterzo assecondano l’indole turistica della «Forester» aspirata, meno quelle della «Turbo», le cui prestazioni elevate male si armonizzano con un comando lento, «gelatinoso» e molto demoltiplicato. Diametro di sterzata nella media.

★★★

Lunga, la frenata della «Forester Turbo»: i suoi spazi d’arresto non si possono definire contenuti. La sorella aspirata, che montava pneumatici Bridgestone, ha fatto meglio. Nel test di affaticamento, invece, la situazione s’è capovolta: l’impianto misto dell’aspirata ha dato segni di cedimento.

ACCELERAZIONE ★★★★★

RIPRESA ★★★★

Garanzia

CAMBIO

Solito contratto «alla giapponese»: tre anni, quindi uno in più rispetto a quanto previsto dalle norme europee, oppure 100.000 chilometri. Purché, giustamente, venga effettuata la manutenzione prevista dalla Casa (tagliandi ogni 25.000 km e cambio d’olio ogni 12.500 km).

STERZO

★★★ ★★★

FRENI ★★★

★★★★

L’impostazione automobilistica della «Forester» viene ribadita dal comportamento in curva: queste sport utility sono ben ancorate alla strada, hanno un rollio accentuato indotto dalla notevole altezza da terra, ma mantengono la traiettoria. Elevata la motricità, su ogni tipo di fondo.

★★★

La gommatura non propriamente stradale rende il retrotreno delle «Forester» un po’ impreciso sull’asfalto asciutto: quello della «Turbo», più dell’aspirata, tende a scivolare verso l’esterno. Occorre prudenza, ché in frenata e all’ingresso delle curve non c’è l’apporto delle quattro ruote motrici.

★★★★★

Storicamente, le «Forester» non sono mai state delle gran bevitrici. Ci sentiamo di confermare questo giudizio per la versione aspirata, che mediamente percorre circa 10 km/litro, un po’ meno per la «Turbo», che consuma relativamente poco in città, ma è decisamente più assetata in autostrada.

★★★★

La «Forester» aspirata è sui livelli delle Honda «CR-V», delle Hyundai «Santa Fe», delle Toyota «Rav4». E la «Turbo» costa poco di più. Sono prezzi che rispecchiano i contenuti tecnici e la certa reputazione sul mercato dell’usato, dove queste Subaru sono ben considerate.

TENUTA DI STRADA ★★★★

STABILITÀ ★★★

CONSUMO ★★★

PREZZO ★★★★

In quattro, la «Forester» è un’automobile vivibilissima (tra l’altro, la sensazione di ariosità è amplificata dal tetto panoramico di cristallo): manca solo qualche centimetro in larghezza all’altezza delle spalle dei passeggeri posteriori per raggiungere il massimo dei voti. Vano largo più che alto e abbastanza regolare. A filo della cappelliera può essere riempito per circa 440 litri, un valore di tutto rispetto per una giardinetta lunga meno di quattro metri e mezzo (e che deve fare i conti con l’ingombro del differenziale posteriore). Soglia di carico a 70 cm da terra.

CONFORT ★★★★

Il fatto di avere pochi optional non significa che la dotazione di serie sia opulenta: all’appello mancano accessori diffusi persino fra le utilitarie, eppure le «Forester» si riscattano con sospensioni autolivellanti (di serie sulla «Turbo») e dispositivo anti-arretramento per facilitare le partenze in salita.

★★★★

BAGAGLIAIO ★★★★

Ad arricchire la dotazione standard c’è solo l’indicatore della temperatura esterna, un po’ poco per una sport utility moderna. Oltretutto, la precisione del tachimetro non è propriamente «svizzera». Di buono c’è che, essendo poche, le informazioni sono leggibili agevolmente.

★★★★

FINITURA ★★★★

Tema svolto con scrupolosa applicazione, sia pure senza guizzi d’originalità, con comandi principali disposti secondo una logica consolidata e materiali d’aspetto robusto. Da rivedere la posizione dei pulsanti del riscaldamento dei sedili e la radio, che ha i tasti troppo piccoli.

La presenza dei sedili riscaldabili (di serie) contribuisce a incrementare il benessere a bordo nella stagione fredda, nonostante un impianto di climatizzazione piuttosto semplice, ma talvolta impreciso: la gestione automatica della temperatura non sempre è condivisibile.

VISIBILITÀ ★★★★

Impostazione alla giapponese. L’inclinazione dello schienale s’aggiusta (a scatti) con una leva, quella della seduta si regola tramite una manopola e il volante si sposta solo in altezza: s’è visto di meglio, ultimamente. Eppure la «Forester» è una macchina comoda.

★★★

CLIMATIZZAZIONE

★★★★

Estetica

allaccia le cinture

Le stelle sono valutate mettendo a confronto il punteggio migliore che hanno meritato vetture della medesima fascia di mercato. PROVE SU STRADA • Febbraio 2003

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AL VOLANTE • SUBARU «FORESTER 2.0 BI-FUEL» E «IMPREZA 2.0 BI-FUEL»

AL VOLANTE • MAZDA «RX-8»

Il lobo meccanico

1308 cm3

170 kW (231 CV)

D

OPPIA ORIGINALITÀ per la Mazda «RX-8»: motore rotativo Wankel (a lobi), ormai prodotto soltanto dalla Casa giapponese, e sistema «Freestyle», per allungare la luce delle porte a beneficio dei passeggeri posteriori. La sportiva di Hiroshima vuol essere una vettura unica, con vantaggi e svantaggi di questa originalità, cioè il rischio di intimorire i clienti, a volte un po’ «tradizionalisti». Da ottobre, quando cominceranno le consegne, avrà il compito di aumentare la visibilità della Mazda, che punta al livello «premium», sfidando nientemeno che sportive tradizionali come Porsche «Boxster» e Mercedes «CLK».

Wankel birotore a benzina

L’abbiamo guidata nel traffico stradale e su pista: la «RX-8» si è dimostrata incredibilmente emozionante, proprio a partire dal motore. Il piccolo «milletré» (che, però, equivale a un «2.6» normale) spinge bene già a bassi regimi, ma è velocissimo a salire e pronto a scatenarsi

Euro 4

€ 34.000

oltre i 7000 giri/minuto, con una sonorità «aeronautica», che aumenta fino al limite dei 9000. Il motore Wankel ha due rotori di 654 cm³ a tre lobi, che eliminano le masse in moto alterno (bielle, pistoni e valvole): vantaggi, un peso inferiore e una maggiore prontezza di risposta. Le prestazioni della «RX-8» lo confermano, con un’accelerazione «0-100» in 6,4 secondi, riprese vivaci e velocità di punta dichiarata di 235 km/h in sesta. Ma il meglio è nell’handling, con tenuta e stabilità impressionanti, anche disinserendo il controllo di stabilità (di serie). All’interno, spazio sufficiente per quattro, con sedili sportivi bicolori, come volante e interni porta. E un posto guida da pilota, •••• ma comodo.

Caratteristiche tecniche fornite dal costruttore INGRESSO LIBERO Per facilitare l’ingresso dietro, la «RX-8» ha due porticine ad anta che si spalancano di 80° controvento. Hanno funzione di montante mobile e si aprono soltanto dopo le porte anteriori.

194

Agosto 2003 • AL VOLANTE

Mazda «RX-8» • Motore: ant. longitudinale Wankel - 2 rotori - Cilindrata 1308 cm³ - Potenza 170 kW (231 CV) a 8200 giri/min - Coppia 211 Nm a 5500 giri/min - Luci aspirazione e scarico laterali Alimentazione elettronica - Euro 4. • Tassa di possesso: € 438,60. • Trasmissione: trazione posteriore - Cambio a 6 rapporti. • Pneumatici: 225/45 R 18 - Kit di riparazione (ruotino a richiesta). • Corpo vettura: coupé 4 posti, 4 porte ad apertura centrale - Avantreno a quadrilateri deformabili, retrotreno multilink - Freni a disco autoventilanti, Abs e Dsc - Servosterzo elettrico. • Dimensioni e massa: passo 2,700 m - Lungh. 4,430 m - Largh. 1,770 - Alt.1,340 - Massa 1425 kg Bagagliaio 290 dm3. • Prodotta a: Hiroshima (Giappone).

● 1994 cm3 ● 92 kW (125 CV) ● 4 cilindri boxer ● Euro 3 ● € 29.031

● 1994 cm3 ● 92 kW (125 CV) ● 4 cilindri boxer ● Euro 3 ● € 23.931

Alternativa a gas A

LLE SUBARU manca un diesel, ma da poco la Casa delle Pleiadi offre due modelli con alimentazione mista benzina/gpl: l’«Impreza» e la «Forester» «Bi-Fuel». Entrambe sono dotate del quattro cilindri boxer aspirato di due litri da 125 CV, e appena sbarcano in Italia vengono equipaggiate di un moderno impianto a gpl a iniezione gassosa ben integrato con la vettura: lo dimostrano i dettagli, come la disposizione ordinata dei componenti nel vano motore, l’indicatore di livello carburante della strumentazione, che serve sia per la benzina sia per il gpl, e il raccordo per il rifornimento del gas vicino al bocchettone del serbatoio benzina, dietro lo sportello. Per fare spazio al serbatoio toroidale con capacità effettiva di 45 litri (foto a destra; offre un’autonomia di circa 300 km) si è sacrificata la ruota di scorta, rimpiazzata da un kit di riparazione, così la capienza del vano bagagli non cambia. La Subaru assicura che l’alimentazione a gpl non danneggia il motore: basta controllare il gioco valvole dopo 15.000 km e poi ogni 30.000. Comunque, la

vettura, impianto a gas compreso, ha una garanzia di tre anni o 100.000 km. PARI PRESTAZIONI Su strada, non si avvertono particolari differenze tra i due tipi di alimentazione. Al contrario delle versioni «Turbo», il boxer aspirato è adatto a chi non ha fretta e le prestazioni, soprattutto in ripresa, non sono granché. La progressione, però, è regolare e non si nota nemmeno il passaggio tra il funzionamento a benzina, che si attiva a ogni avviamento, e quello a gpl, che s’inserisce automaticamente non appena il motore è caldo. Per valutare la convenienza dell’acquisto di una «Bi-Fuel» va ricordato che oggi le auto con impianti a gpl che rispettano il regolamento Ece/ Onu R67/01 (obbligatorio dal 2001) possono parcheggiare anche nelle rimesse interrate (ma solo al primo piano), che il consumo a gpl è superiore di circa il 20% rispetto a quello di benzina e che dal prezzo di listino vanno detratti i 413,17 euro dell’incentivo statale, che R.B. in futuro dovrebbe salire a 1500.

Caratteristiche tecniche fornite dal costruttore Subaru «Impreza 2.0 Bi-Fuel» • Motore: 4 cilindri boxer - 1994 cm³ - Potenza max 92 kW (125 CV) a 5600 giri/min - Coppia max 184 Nm a 3600 giri/min - Euro 3. • Tassa possesso: € 237,36. • Pneumatici: 195/60R15. • Trasmissione: trazione integrale permanente - Cambio a 5 marce. • Corpo vettura: avantreno e retrotreno MacPherson - Freni a disco, Abs - Sterzo a cremagliera, servo. • Dimensioni e massa: passo 2,53 m - Lungh. 4,42 m - Largh. 1,70 m - Alt. 1,49 m - Massa 1375 kg. • Prestazioni: vel. max 188 km/h - Consumi (benzina, l/100km): 12,4 urbano; 6,8 extraurbano; 8,9 misto. • Prodotta a: Tokyo (Giappone). Subaru «Forester 2.0 Bi-Fuel»

stesse caratteristiche della «Impreza» tranne: • Pneumatici: 205/70R15 • Corpo vettura: freni post. a tamburo • Dimensioni e massa: lungh. 4,45 m - Largh. 1,74 m - Alt. 1,59 m - Massa 1360 kg. • Prestazioni: vel. max 180 km/h Consumi: 11,6 urbano; 6,7 extraurbano; 8,5 misto.


AL VOLANTE • FLASH

Dalla citycar...

lo sballo

Ford «Streetka»

LA TECNICA IN PILLOLE (dati dichiarati) • Benzina - 1597 cm³ - 70 kW (95 CV) • Euro 4 • Coppia max 135 Nm • Cambio a 5 marce • Vel. max: 173 km/h • 0-100 km/h: 12,1 s • 2 porte, 2 posti • Lungh. x largh. x alt. 365 x 170 x 134 cm • Massa 1061 kg

D DUE POSTI DIVERTENTI La «Streetka» è una vera spider per due, non una cabrio derivata dalla «Ka». Il passo corto e lo sterzo preciso regalano uno stile di guida che piacerà agli appassionati di pilotaggio. Qui a destra, il sobrio abitacolo con in vista il bel volante a due razze.

La faccia cattiva delle inglesi MG «ZT-T CDTi 135»

LA TECNICA IN PILLOLE (dati dichiarati) • Turbodiesel - 1951 cm³ - 96 kW (131 CV) • Euro 3 • Coppia max 300 Nm • 5 marce • Vel. max: 192 km/h • 0-100 km/h: 11,3 s • 5 porte, 5 posti • Lungh. x largh. x alt. 479 x 150 x 148 cm • Massa 1585 kg

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Aprile 2003 • AL VOLANTE

R

ISPETTO A UNA ROVER «75 Tourer» si distingue solo per pochi particolari. Il frontale più aggressivo, tanto per cominciare, ma soprattutto i cerchi da 18 pollici. Col marchio di razza MG, si trasforma in «ZT-T» e punta a conquistare gli appassionati di auto sportive di lusso. La novità è la versione turbodiesel «CDTi», da circa 30 mila euro, sempre col due litri common rail da 131 CV, derivato dalla BMW, che si aggiunge ai due benzina, «2.5 V6» da 190 CV e «1.8 turbo» da 160 CV. Grazie al suo assetto sportivo, con nuove sospensioni, pneumatici 225/45 e freni a disco sovradimensionati con Abs ed Ebd, la «ZT-T CDTi» sfrutta appieno la potenza e l’elasticità del motore: supera i 190 km/h e raggiunge i 100 km/h in 11,3 secondi. Apprezzabili anche gli interni e la strumentazione, che dimenticano i barocchismi della «75» e s’ispirano all’eleganza sportiva inglese.

ISEGNATA DA GHIA, progettata da Ford (sospensioni e motore) e da Pininfarina (scocca e tetto). La «Streetka», destinata agli amanti della guida e delle spider più pure, è una piccola roadster che costerà tra 16 e 18 mila euro. La linea, accattivante, si fa notare, ma le maggiori soddisfazioni la «Streetka» le dà su strada. Guidarla è un piacere, soprattutto sui percorsi misti più tormentati, dove questa piccola roadster si può pilotare come un kart. Il passo corto, lo sterzo preciso e, soprattutto, la tenuta di strada di alto livello assicurano un comportamento efficace, quasi corsaiolo. La potenza non è eccezionale, però il motore è elastico ed è accoppiato a un cambio superlativo, con rapporti ravvicinati e innesti precisi. Piacere puro per chi ama il pilotaggio, nonostante una posizione di guida con gambe un po’ troppo «raccolte». L’apertura della capote, ad azionamento manuale, è agevole e richiede solo una trentina di secondi.

Rallista non troppo stradale

I

L BOXER della Subaru «Impreza WRC», quattro cilindri, due litri sovralimentato, aumenta la potenza di 7 CV, fino ai 225 CV-165 kW e riduce i consumi medi di un 10% circa. A questo risultato contribuiscono la nuova aerodinamica e il contenimento della massa, di 1400 chili. La «WRX» resta una vettura che privilegia la tenuta di strada, con trazione integrale permanente a tre differenziali bloccabili, baricentro basso e gommatura opzionale 215/45–17. La vettura è molto performante sui percorsi misti, con erogazione della potenza ben controllabile e discreto assorbimento. La rumorosità è piuttosto elevata. Ad alta velocità, il comportamento tradisce l’originale vocazione rallistica «ammorbidita» per l’uso comune e nei cambi di corsia sono avvertibili un certo rollio e un leggero ritardo nel recupero di assetto. La «WRX» costa 31.651 euro.

Subaru «Impreza 2.0i WRX»

LA TECNICA IN PILLOLE (dati dichiarati) • Benzina - 1994 cm³ - 165 kW (225 CV) • Euro 3 • Coppia max 300 Nm • 5 marce • Vel. max: 230 km/h • 0-100 km/h: 6,1 s • 5 porte, 5 posti • Lungh. x largh. x alt. 442 x 174 x 144 cm • Massa 1430 kg AL VOLANTE • Aprile 2003

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AL VOLANTE • SUBARU «LEGACY 2.5 S.W. AWD»

L’anticonformista 2457 cm3 ● 121 kW (165 CV) ● 4 cilindri boxer ● Euro 4 ● € 31.131 ●

Q

UESTA STATION giapponese non è mai stata un’auto come tutte le altre. Ha sempre avuto qualcosa di diverso e di più rispetto alle concorrenti. Forse proprio a causa di questa sua scarsa propensione a conformarsi agli standard più convenzionali, non ha mai avuto una grande diffusione qui da noi. In compenso, si è conquistata la fiducia di un’élite di automobilisti, i più esigenti e sofisticati. Con questa quarta generazione la «Legacy» prova ad ampliare il suo bacino di utenza, anche attraverso un addolcimento della linea. Più larga (35 mm), più lunga (40 mm) e più bassa (45 mm), si avvicina ai gusti europei, senza però rinunciare alla forte caratterizzazione stilistica che l’ha sempre contraddistinta. Il cambio d’impronta si avverte anche dentro l’abitacolo, dove emerge una

console centrale a elevato effetto hightech, un po’ in contrasto con la sobrietà del resto della plancia. Ovviamente, non manca niente di tutto quello che ci si aspetta su una vettura di questa categoria. Tra l’altro, tutto quanto è offerto di serie, a esclusione soltanto dei sedili di pelle e della vernice metallizzata. Un equipaggiamento davvero completo, che riserva particolare attenzione alla sicurezza e al confort di marcia.

Caratteristiche tecniche fornite dal costruttore Subaru «Legacy 2.5 S.W. AWD» • Motore: ant. longitudinale - 4 cilindri boxer Alesaggio 99,5 mm - Corsa 79 mm - Cilindrata 2457 cm³ - Potenza max 121 kW (165 CV) a 5600 giri/min - Coppia max 226 Nm a 4400 giri/min - Omologazione antinquinamento Euro 4. • Tassa di possesso: € 312,18. • Trasmissione: trazione integrale permanente (giunto viscoso centrale) - Cambio manuale a cinque rapporti; a richiesta, automatico a quattro. • Pneumatici: 205/55 R16, cerchi 16x6,5 JJ - Ruota di scorta di dimensioni ridotte. • Corpo vettura: station wagon, 5 porte, 5 posti - Cx 0,30 - Scocca portante di lamiera d’acciaio - Avantreno a ruote indipendenti (schema MacPherson) - Retrotreno a bracci multipli - Scatola guida a cremagliera, servocomando idraulico - Serbatoio da 64 litri. • Dimensioni e massa: passo 2,670 m - Lunghezza 4,720 m - Larghezza 1,730 m - Altezza 1,470 m - Massa in ordine di marcia 1390 kg; rimorchiabile 1800 kg - Bagagliaio da 526 a 1646 dm3. • Prestazioni: velocità max: 206 km/h; consumi (l/100 km): urbano 11,5, extraurbano 6,5; misto 8,3. • Prodotta a: Tokyo (Giappone).

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Dicembre 2003 • AL VOLANTE

TUTTA CONFORT E GUIDABILITÀ

TECNICA ESCLUSIVA Ovviamente, la rivisitazione totale della vettura ha interessato anche la meccanica. Non cambia l’impostazione tradizionale col quattro cilindri boxer di 2.5 litri (a listino c’è anche la motorizzazione di 2 litri) sempre abbinato a un sistema di trazione integrale permanente (con giunto viscoso centrale), che sulle versioni con cambio

EFFETTO HIGH-TECH La nuova plancia è fortemente caratterizzata dalla console centrale dove trova posto il quadro comandi del climatizzatore automatico e dell’impianto hi-fi. Sopra, tra le due bocchette, il display del computer di bordo e del navigatore satellitare. Nella foto, la leva del cambio automatico di tipo autoadattativo con possibilità d’impiego sequenziale.

Anche l’ultima generazione della «Legacy» ha un carattere molto forte. Malgrado ciò la station giapponese è docile, confortevole e, soprattutto, adatta ai lunghi viaggi. Inoltre, promette consumi ridotti. Curiosa, la soluzione dei retronebbia a led incassati nel portellone (foto sopra il titolo).

manuale può far conto anche sulle mezze marce. Quasi tutti i componenti, però, sono stati aggiornati e migliorati, a cominciare proprio dal motore, che ora sviluppa una decina di cavalli in più (165 in tutto). Per la verità, al volante la differenza si avverte appena. Quando si affonda il piede sull’acceleratore, la «Legacy» non ha una progressione travolgente. Tuttavia, favorita anche dalla notevole riduzione di peso (rispetto alla precedente versione perde circa 100 kg), riesce a muoversi con sorprendente agilità. Facile da guidare, accetta anche l’uso sportivo, ma è evidente che la sua vocazione è prevalentemente turistica. Anche per questa ragione ci sentiamo di consigliare la versione col cambio automatico, un quattro marce che prevede anche la selezionale manuale di tipo seM.G. quenziale.

«Outback»

LA VARIANTE OFF-ROAD

ontemporaneamente al lancio della nuova «Legacy», la Subaru presenta anche l’«Outback», la versione off-road dell’originale station giapponese. Molto simile al modello di derivazione, se ne distingue per la maggior altezza da terra (ha una luce libera di cm 20)

C

e per alcuni dettagli della carrozzeria. Per esempio, i paraurti sono più massicci, i passaruota hanno codolini laterali e le barre sul tetto sono di colore nero. Variano di qualche centimetro anche le misure esterne. Monta soltanto il boxer «2500» da 165 cavalli.

AL VOLANTE • Dicembre 2003

215


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