Le Pipe di Holmes Opuscolo informativo dei club della pipa
a cura del Pipa Club Italia opuscolo informativo gratuito distribuito esclusivamente all’interno del circuito dei pipa club italiani. Le persone maggiorenni che desiderano consultarlo devono essere a conoscenza dei danni causati dal fumo. Vietata la consultazione e la distribuzione ai minorenni. 2020
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AMICI DEL PIPA CLUB ITALIA
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Le Pipe di Holmes Novembre 2021
Indice Editoriale del Presidente Alberto Basciano
pag. 3
“Placer de Compartir” di Francesco Minetti
pag. 4
La pipa agonistica e la salvezza dell’anima di Gianluca Herold
pag. 7
Il Presidente Sandro Pertini e le sue pipe: un curioso aneddoto di David Raccanello pag. 14 International Pipe Smoking Day 2020 di Genny Magrin
pag. 17
Festa di Cagli 2020
pag. 20
Scheda degustazione tabacco
pag. 22
Classifiche Campionato Italiano 2020 a Cornuda Treviso
pag. 24
Titolo originale: Le Pipe di Holmes Redazione: Pipa Club Italia con la collaborazione di Prostampa di Claudio Giani
Finito di stampare nel mese di Novembre 2021
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EDITORIALE DEL PRESIDENTE L'anno 2020 era iniziato con l’evento dell’IPSD di Macerata e Montecassiano MC, organizzato dal PC Sottil Fil di Fumo di Padova che aveva richiamato diversi appassionati nel week end del 22/23 Febbraio, coinvolgendo non solo i fumatori di Pipa, ma anche del Sigaro, con una serie di attività dedicati agli approfondimenti tematici del lento fumo e attività collaterali: godetevi un piccolo viaggio/racconto nelle pagine a seguire. Con la pandemia Covid-19, le nostre manifestazioni hanno subito spostamenti ed annullamenti. La gara Nazionale si è potuta svolgere concentrandola con l’unica prova di Campionato Italiano a Cornuda, un evento organizzato magistralmente nel pieno rispetto delle Norme anti-Covid dal Pipa Club Cornuda. Il Calendario 2020 prosegue ed ecco la Festa della Pipa di Cagli, che purtroppo ha subito una riorganizzazione e diminuzione del proprio programma. Non ultimo, il Campionato internazionale di Istanbul già rinviato nel 2021 ed ulteriormente rinviato al 2022. Questo per significare le difficoltà che si sono dovute affrontare per realizzare, rispettando tutte le prescrizioni sanitarie, le attività effettuate: un doveroso grande grazie agli organizzatori e a tutte le persone che si sono adoperate per il buon esito degli eventi in sicurezza. Per effetto del lockdown e per conseguenza del suo gioco-forza abbiamo utilizzato gli strumenti tecnologici: questi ci hanno permesso di ritrovarci virtualmente, anche in occasione dell’Assemblea Nazionale e per incontrare alcuni Club. Abbiamo realizzato il nuovo canale YouTube con la messa in onda di filmati tematici, che hanno avuto un buon riscontro ed è una interessante attività da riproporre. Anche gli articoli che leggerete in questa edizione di LPDH, rispecchiano un approccio diverso nella comunicazione, per coinvolgere tutti gli appassionati fumatori di Pipa e del fumo lento in generale. Buona lettura e Meravigliose Fumate. Alberto Basciano Presidente del Pipa Club Italia
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Placer de Compartir Francesco Minetti Nel corso dei secoli si è sempre creduto che gli aristocratici inglesi fossero i primi ad ideare o fondare un Club, che siano stati di natura selettiva, sportiva, culturale o musicale. In realtà, molto prima degli anglosassoni, nella nostra amata Italia, il principio associativo era già presente. Testimone di ciò il Club degli Illuminati di Città di Castello, oppure nella città di Siena nascevano ambiti sociali di unione. Questo perché il concetto di aggregazione, di riunirsi è al centro della tradizione dei principi italiani, sia in maniera informale che formale. Antropologicamente, sappiamo, che “nell’unione c’è la forza” e la sopravvivenza. Anticamente ciò accadeva per cacciare, mangiare, proteggersi o, molto più semplicemente, accompagnarsi ai propri simili. Ma anche quello che nella lingua spagnola si chia-
ma “placer de compartir”, espressione poco traducibile che indica il piacere di vivere emozioni comuni. Da questo principio, come detto, nasce, in maniera naturale, il desiderio di aggregazione e il mondo del fumo lento, che siano sigari o pipe, non fa eccezione. Va detto che i paesi anglosassoni, spagnoli, hanno una lunghissima esperienza e tradizione nel consumo del tabacco, ma questo non significa, necessariamente, che ciò indichi una conoscenza più approfondita. L’Italia, rispetto ai paesi di cui sopra, è arrivata tardi nel panorama del “fumo lento” ma ha sviluppato una conoscenza, una cultura che la pone, oramai, ai vertici mondiali. Riprova di ciò è la crescita esponenziale che due Associazioni come la C.C.A. (Cigar Club Association) e la P.C.I. (Pipa Club Italia) hanno avuto, sia in termi6
ni di Club aggregati che di appassionati. Il tabacco al centro di ogni attività, come collante, filo comune, contrariamente a quanto, normalmente, accade in cui lo stesso accompagna, nel nostro paese: raggruppa, unisce, convoca, risulta essere l’anello di congiunzione. Nel libro “Lo Zen e l’arte della riparazione della motocicletta” si descrive la differenza tra viaggiatore in auto e in moto in questa maniera: il primo è spettatore del viaggio, il secondo è parte di esso. Così è quanto accade nel nostro mondo. IL LIBRO “IL SIGARO CUBANO”. In questa logica mi è nato il desiderio di scrivere un qualcosa che rendesse omaggio a ciò. Il libro è una vera e propria chiacchierata che si avvale di oltre 35 anni di esperienza nel campo dei Puros e di Cuba e che offre uno sguardo, mai accademico, sul tabacco, i luoghi
dell’Isla, i volti, le leggende, i consigli utili legati all’Habano, i suoi simboli, il collezionismo, la musica, la cucina e molto altro ancora. Leggendolo sembrerà di
partecipare a una fumata tra amici, dove si ascolta, si dialoga e soprattutto tiene banco il compartir! Per info scrivere a info@ agenziaalcatraz.it.
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LA C.C.A. E’, proprio con questo obiettivo di unire, forse per un bene più grande, è nata nel 1999 la C.C.A., l’dea nasce da quattro illuminati pionieri: Angelo Bigi, Massimiliano Cimino, Paolo Trevisani e Marcello Giusini. Lo scopo è sempre stato quello di lavorare per facilitare la creazione di Club, di fornire tutti quei servizi essenziali che da solo un Club non sarebbe in grado di generare con le sole proprie forze. Da quel lontano 1999 molte cose sono cambiate, da pochi Club italiani si è passati a 73 con una forte presenza di Club stranieri. Recentemente sono stati apportati dei cambiamenti alla struttura e, soprattutto, allo STATUTO ASSOCIATIVO, ciò determinato alla ricerca della flessibilità, dell’apertura, adattandosi ai nuovi tempi, ai cambiamenti. L’esperienza maturata in questi 22 anni nella gestione di Club è a disposizione di tutti i Soci che necessitano, per così dire, di un aiuto metodologico, sempre nel rispetto delle individuali peculiarità e senza interferire nella loro vita interna e sociale. Adattandosi alle nuove ten-
denze del mondo dell’informazione, la C.C.A. ha recentemente creato una pagina Facebook con una attenzione agli aspetti non solo social ma, prevalentemente, di natura culturale. Elementi imprescindibili di questa crescita i Corsi Catadores e la rivista SIGARI!.
I CORSI CATADORES Il Corso Catadores, suddiviso in tre livelli (Entranimiento Basico, Corso Catadores II° Livello, Corso Master), mette a disposizione degli iscritti ai Club un format: fruibile, equilibrato, approfondito, grazie alla enorme competenza dei propri Relatori. E’ giusto sottolineare come gli appassionati italiani, in generale, coltivano già di proprio: lo studio, la conoscenza, la passione, attraverso una vastissima biblioteca presente in lingua italiana, l’interazione tra gruppi social, forum e blog. Ma il Corso Catadores mette a disposizione una qualità e una valenza difficilmente riscontrabile in altri luoghi.
LA RIVISTA SIGARI! La creazione della rivista risale al 2003 e da allora è sempre stata pubblicata
(siamo giunti al n° 40), non sempre si è riusciti a rispettare le scadenze, quadrimestrali prima e trimestrali poi, ma si è sempre riusciti a dargli una certa continuità. Questo rappresenta un traguardo incredibile nel mezzo di una continua modificazione di leggi e anatemi contro il tabacco, i crescenti costi per la sua realizzazione, la penuria di articoli o di collaborazioni gratuite e volontarie. Tutto ciò è un privilegio di cui spesso non se ne comprende l’importanza, nel mezzo di circostanze sempre più difficili create dalle campagne globali contro il fumo che hanno bandito i contenuti relativi al tabacco ed al suo uso mediatico. In formato cartaceo o digitale, in versione italiana e inglese e, forse, in futuro in lingua spagnola, ma soprattutto gratuita per i Club, ed i loro Soci, appartenenti al circuito C.C.A. di cui P.C.I. fa parte.
C.C.A. E P.C.I. Scopi comuni e una visione simile, queste le fondamenta che possono produrre una casa (comune) dalle basi forti e prospettive illimitate. Un sodalizio, una partner 8
ship, che possono portare solo ad una crescita esponenziale. Le diverse storie, le proprie peculiarità, daranno un valore aggiunto alle diverse estrazioni, alla fine non siamo così diversi. Molto avremo da dare ma altrettanto ricevere. Che tutto ciò sia fautore di una unione d’intenti. Lunga vita a C.C.A. e al Pipa Club Italia. Francesco Minetti Presidente del C.C.A.
La pipa agonistica e la salvezza dell ' anima Gianluca Herold
Le gare di pipa mi hanno insegnato due cose: che esistono delle gare pipa; che ritenersi un progressista di sinistra non esime dal cadere negli stereotipi. Preferirei non raccontare come sono arrivato alla prima consapevolezza. Mi metterebbe in una posizione scomoda, quella di dover parlare dei miei personali problemi col diabolico algoritmo di YouTube. Dirò solo che nel 2021 ci
sono persone che si sfidano fumando la pipa. La disciplina si chiama fumata lenta ed è un mondo agonistico a tutti gli effetti. Fatto di federazioni, squadre, allenamenti e classifiche. Ed è proprio quest’ultimo aspetto, quello delle classifiche, a farmi sorgere qualche perplessità. Il progressista di sinistra che è in me si chiede: come mai quelle che trovo su internet sono divise in maschi9
le e femminile? Per capire meglio, contatto Genny Magrin, 35 anni, il cui profilo Instagram è quanto di più simile a uno spot per la pipa. All’appuntamento su Skype partecipano anche Alberto Basciano, 59 anni, presidente del Pipa Club Italia, e Irene Simioni, 28 anni, campionessa italiana nel 2019. “È l’unica gara al mondo in cui vince chi arriva ultimo, e noi in Italia siamo i più bravi. Siamo il Brasile della pipa. Per dirtene una: il record del mondo è di Gianfranco Ruscalla: 3 ore, 33 minuti e 6 secondi di fumo ininterrotto”. Mentre parla, Alberto sbuffa volute grigio-azzurrognole da una pipa grande quanto un corno da guerra. “Le regole sono semplici: si accende tutti nello stesso momento, si usa lo stesso tipo di pipa e di tabacco. L’ultimo che la fa spegnere vince”. “Ma quali sono le difficoltà in questo tipo di disciplina?”, domando a Irene. “Il mio punto debole è l’accensione”, dice. “Nelle
competizioni hai cinque minuti per caricare e uno per accendere, poi non è più possibile farlo. Sembra una cosa semplice, ma devi tenere conto di un sacco di fattori, che includono il tipo di tabacco, la luce e l’umidità dell’aria. Il trucco è accendere il minimo indispensabile, ma se ti fai prendere dall’ansia finisci per farlo troppo o troppo poco. A me è successo nel 2020. L’anno prima ero diventata campionessa italiana con un tempo di 1 ora, 32 minuti e
44 secondi; lo scorso anno invece sono arrivata ultima. Mi si è spenta dopo un minuto. Per questo di solito nel mese prima della gara mi alleno duramente, cronometro alla mano, fino a quattro volte a settimana”. In questo momento Irene è l’unica a non fumare. Più tardi mi dirà che quando non deve allenarsi preferisce farlo all’aperto camminando. Genny invece non si allena mai. “La pipa, per come la vivo io, ha una doppia anima: una intima e una so-
ciale. Quella sociale è quella delle gare, fatta di momenti di condivisione ma anche di regole. L’intimità al contrario me la vivo in assenza di regole. Quando arrivo a casa la sera, dopo il lavoro, ho la necessità di sedermi, accendere e isolarmi dal mondo. Non voglio cronometri o pensieri di prestazione”. A questo punto sono indeciso se fare la domanda sulla divisione delle classifiche, che poi è la vera ragione per cui ci troviamo tutti e quattro davanti a uno schermo. Decido di tenerla per ultima, la prendo un po’ alla larga. “Quante sono le donne che partecipano alle competizioni?”, chiedo. “Sono intorno al 10%”, risponde Alberto, “ma tieni presente che le classifiche femminili sono state istituite negli anni ‘70, non sono recenti come si potrebbe pensare”. Dalla risposta mi rendo conto che ha letto le domande che gli ho inviato in anticipo, sa già dove voglio andare a parare. Allora provo l’affondo con una domanda che, quando l’avevo pensata, mi era sembrata molto arguta. Ora invece, pronunciata ad alta voce, suona un po’ pretenziosa. “Quello del-
la pipa è un mondo ricco di tradizioni e rappresentazioni culturali, da Sherlock Holmes al Brucaliffo. Una così grande esposizione culturale di solito porta inevitabilmente con sé anche degli stereotipi. Quali stereotipi secondo voi girano attorno al mondo della pipa oggi?” Genny brucia tutti. “Ti rispondo con un aneddoto. Quando rifondammo il Padova Pipa Club, mandai un comunicato stampa a un noto quotidiano locale e loro accettarono di farne un articoletto. Ne fummo contenti, ma solo finché non uscì il giornale. L’articolo era accompagnato da una foto di quattro vecchi olandesi che fumavano la pipa su una panchina. Allora tirai fuori un tailleur, un bel paio di tacchi e, pipa alla bocca, andai a sventolare il giornale sotto il naso del caporedattore. Gli dissi: ‘Vedi questa foto? Vedi me? Capisci che c’è uno stereotipo che va sfatato?’ Lui capì subito e tra di noi nacque una bella amicizia”. Sorridiamo tutti e quattro. Per chi fuma, questo è il momento di tirare una lunga boccata. Lo faccio anch’io, non so bene per quale ragione. Pur non essendo un fumatore, non
me la sono sentita di presentarmi all’appuntamento a mani vuote. Così ho tirato fuori un toscanello dimenticato da chissà chi in una serata a casa mia. Meglio di niente. Poi prende la parola Irene. “Sai, secondo me lo stereotipo intorno alla pipa è molto stratificato, è a più livelli. Innanzitutto, la gente non pensa che oggi si fumi più la pipa. O al massimo che lo facciano i vecchi, in particolare maschi. E comunque quasi nessuno sa dell’esistenza delle gare. Quindi puoi immaginare la faccia che fanno le persone quando scoprono che una giovane come me fa i mondiali. La prima reazione di solito è la risata, pensano sia uno scherzo. Dopo, non sapendo cosa dire, dicono ‘Ah, sai chi la fumava? Mio nonno!’ Io però non me la prendo, credo faccia parte del gioco”. Il tempo stringe ed eccoci dunque alla domanda finale. Prendo un bel respiro. “Perché la divisione tra maschile e femminile nelle classifiche? Alla luce della sensibilità degli ultimi anni intorno al tema delle discriminazioni di genere e del politically correct, credete che questa divisione 11
andrebbe rivista?” Prendono la parola contemporaneamente, confermando quanto stessimo aspettando tutti quel momento. Subito Alberto ristabilisce bonariamente le gerarchie. “Rispondo io perché sono il presidente del Pipa Club Italia e anche presidente di giuria.” Sorrisi. “Le classifiche di fumata lenta sono generalmente due: generale e pipa club. L’idea di aggiungere una categoria speciale femminile viene dal CPC e l’intento è quello di avvicinare le donne. Quella femminile è una sottoclassifica, diciamo. In realtà donne e uomini gareggiano insieme”. Irene mi spiega meglio. “Nella gara in cui sono diventata campionessa italiana, ero arrivata ventesima in classifica generale. Però poter dire di essere campionessa italiana è una bella soddisfazione, e questo può incentivare le donne a partecipare. Ma capisco anche che possa suscitare perplessità in un primo momento”. Dentro di me ammetto che non mi aspettavo una risposta del genere. Mi ero fatto l’idea preconcetta che la divisione fosse figlia di qualche stereotipo dell’ambiente. In un certo
senso, ero caduto nello stereotipo dello stereotipo. A questo punto Genny mi chiede se può farmi lei una domanda. Ovviamente acconsento. “Tu avevi stereotipi prima di questa intervista? Intendo su donne e pipa”. Ci penso un attimo. “No, non credo. È proprio per questo che ho deciso di parlare con voi”. “Bene”, risponde, “allora perché, la prima volta che ci siamo sentiti, mi hai detto di esserti incuriosito vedendo il video di una donna che fumava la pipa? Il tuo interesse, proprio in quanto interesse, non deriva forse dall’aver visto qualcosa di
insolito, che non ti aspettavi? Se avessi visto un uomo fare gare di pipa ti saresti incuriosito altrettanto?” Per un attimo penso di fingere un problema di connessione, ho bisogno di prendere tempo. Poi mi rendo conto che sarebbe un escamotage a dir poco ridicolo. “In effetti sì, quello della pipa nella mia testa si presentava come un mondo ad alto tasso di peli facciali”, dico. Genny sorride e riprende. “Immaginavo. Pensa che questo stereotipo è così radicato che a volte lo uso a mio vantaggio. Quando ricevo delle attenzioni non gradi12
te, per esempio, tiro fuori la pipa. Di solito funziona come deterrente.” Ci salutiamo promettendo di conoscerci di persona non appena le circostanze lo permetteranno. Io chiudo il pc, riaccendo il sigaro e inizio a pensare. Genny in fondo ha ragione, in qualche modo anche io sono caduto in uno stereotipo di genere. Ma questo basta a considerarmi sessista? Proprio io, che nelle discussioni con gli amici prendo sempre le parti delle donne su queste questioni? La mia moralità è in pericolo? Andrò all’inferno? Rimugino per un po’, poi mi
viene in mente un episodio analogo successo in passato. Era estate, stavo sudando abbondantemente su un mezzo pubblico. Di fianco a me sedevano persone di etnia diversa dalla mia. Mi ero annusato le ascelle, poi, come un lampo, la consapevolezza di un pensiero che mai avrei detto ad alta voce. Non era stato un pensiero lineare, esplicito, linguistico, però c’era stato e il sottotesto era molto chiaro: in questo momento non mi importa di puzzare perché in fondo non mi importa che mi sentano queste persone.
Ovviamente è un pensiero orribile, in cui non mi riconosco per niente. Non sono razzista, così come non sono sessista. Ma quel giorno sull’autobus quel pensiero c’è stato e adesso la domanda di Genny mi obbliga a farci i conti. E allora mi domando: cosa definisce un razzista? O un sessista? Non è forse che gli stereotipi e le discriminazioni si manifestano anche così, in modo implicito e inconsapevole, attraverso atteggiamenti innocui che fanno parte della nostra cultura e del nostro linguaggio? Se così
fosse, si spiegherebbe la quantità di “io non sono -ista, ma...” che capita di sentire tutti i giorni. Una logica che difficilmente fa progredire la discussione, perché impedisce di mettere a fuoco il primo vero nemico: noi stessi. Mentre premo il sigaro contro il posacenere, penso che anche un progressista di sinistra come me, per raggiungere i propri standard morali, deve ancora farne di strada. Gianluca Herold
note: 1 3 grammi, ovvero l’equivalente di due sigarette. 2 Caspian Pipeline Consortium, l’ente che sovrintende alle competizioni internazionali. Fonti Friedman J., Politicamente corretto. Il conformismo morale come regime, Meltemi, 2018. Hughes G., Political Correctness: A History of Semantics and Culture, John Wiley and Sons Ltd, 2009. Michelotti G., La pipa. Manualetto pratico per i cultori della fumata lenta, Nuova Editrice Berti, 2014. Le donne e la pipa: https://www.youtube.com/watch?v=hMulUoMZ-0A Oltre 3 ore di pipa. Il “Lento Fumo” ha il suo campione: https://www.lastampa.it/cultura/2018/05/01/news/ oltre-3-ore-di-pipa-il-lento-fumo-ha-il-suo-campione-1.34012140 Essere “politicamente corretti” in modo radicale è sovversivo: https://www.ilpost.it/giuliasiviero/2017/12/24/ radicalmente-politicamente-corretti-sovversivo/ Political correctness. How the right invented a phantom enemy: https://www.theguardian.com/usnews/2016/nov/30/political-correctness-how-the-right-invented-phantom-enemy-donald-trump
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Il Presidente Sandro Pertini e le sue pipe " un curioso aneddoto" David Raccanello
(intervista a Robert Seppi – Bolzano)
Da tempo tenevo nel cuore - e con un ghigno divertito – la storia raccontatami dal mio amico e collega Robert Seppi e dopo il difficile periodo della pandemia sono finalmente riuscito ad intervistarlo. Tra noi appassionati di pipa e tabacchi quando si pronuncia il nome del Presidente Sandro
Pertini (per molti “il Presidente”) si apre subito una certa curiosità quasi a rincorrere una verità spesso perduta o offuscata: Che pipe fumava il Presidente? Qui la risposta è ancora lontana e lascio volentieri agli storici l’arduo compito ma quello che vi racconto ora ha a che fare con un curioso aneddoto al quale io stesso mi sono avvici-
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nato con eccitazione. Dovete sapere che Robert Seppi, bolzanino verace ed autentico che non perde occasione per decantare le lodi della sua città, è stato per moltissimi anni il direttore dell’azienda di soggiorno di Bolzano la quale a sua volta era proprietaria del Castel Marecio: un monumento di bellezza del XIII secolo che vale da solo un viaggio a Bolzano. A
Robert spettava oltre che l’organizzazione turistica anche il compito di accogliere gli ospiti importanti di passaggio in città. Proprio uno di questi ospiti fu il Presidente Sandro Pertini e stiamo parlando degli anni durante il suo secondo mandato. “Mi chiamarono dal Quirinale dicendomi che da li a 2-3 giorni sarebbe arrivato il Presidente per una sosta di 30 mi-
nuti e di preparare l’accoglienza, il rinfresco e un luogo adatto a farlo riposare prima di ripartire per la destinazione finale del viaggio ovvero Selva di Val Gardena”. Il luogo scelto era Castel Marecio…niente di meglio. Alle 9.30 di una mattina d’estate arrivò quindi la scorta (e che scorta) e naturalmente il Presidente: il buon Robert fuori dal portone del ca17
stello per fare gli onori di casa. Dopo i primi convenevoli il Presidente si fece accompagnare lungo il vialetto d’ingresso e chiese: “mi racconti un po’ la storia di questo castello…”. Una domanda che era pane per i denti di Robert che iniziò con il suo racconto per intrattenere Sandro Pertini per circa mezz’ora incluso il “riposino e la merenda”. Quando il racconto di Robert Seppi sulla storia del castello fu concluso il Presidente attendeva ancora un input su un altro argomento. Forse proprio in quel momento ci fu un vuoto nella conversazione che spinse il Presidente a mettere la mano nella tasca della giacca per tirare fuori la sua pipa già carica e pronta per essere accesa. Dopo una leggera sistematina al tabacco arrivò il fiammifero che diede inizio a quello che anche Robert riconobbe come un rituale fatto di aspirazioni e da un modo di maneggiare la pipa quasi amorevole. C’è da dire che Robert non aveva affatto una
cultura in fatto di pipe ma osservò attentamente la pipa del Presidente: una pipa grossa e leggermente curva, molto fiammata. A questo punto, dopo le prime generose boccate del Presidente arrivò l’esclamazione di Robert: “vedo che la sua pipa ha una fiammatura perfetta!” La reazione del Presidente, che sbarrò gli occhi, arrivò subito e in modo inaspettato si alzò in piedi andando subito verso Robert che nel frattempo non perse tempo nell’alzarsi in piedi lui stesso. Sandro Pertini disse con entusiasmo: “come fa lei a sapere queste cose?” e abbracciando Robert aggiunse “sei un amico, possiamo darci del tu”. In realtà non è che Robert non sapesse proprio nulla in fatto di pipe poiché aveva chiesto qualche informazione ad un suo amico di Roma appassionato e costruttore di pipe in legno di rosa il quale gli aveva raccontato del fascino di una bella fiammatura. Che tabacco fumava il Presidente?
A questa domanda ho avuto una risposta a metà nel senso che la pipa che Sandro Pertini tirò fuori dalla tasca era già carica e non c’erano buste o scatole visibili ma…Robert ricorda bene che non si trattava di un tabacco dolce ma piuttosto di una miscela gradevole. In seguito Robert ha incontrato il Presidente Sandro Pertini molte altre volte anche in situazioni ufficiali e sempre da amico tanto che la prima persona alla quale veniva comunicato del suo arrivo in città era proprio Robert Seppi (lo stesso governatore dell’Alto Adige Durnwalder veniva a saperlo da Robert). Del Presidente ricorda questo carattere certamente duro ma fortemente umile e semplice, con un cuore d’oro. Dal rituale della pipa di Sandro Pertini, Robert Seppi si è creato una sua immagine dei fumatori di pipa, quasi un tratto caratteriale: “persone meticolose le quali mescolano al fumo anche la cultura e la passione, insomma persone che vogliono 18
essere protagoniste del godere!” e noi appassionati delle nostre amate pipe sappiamo che probabilmente è proprio così. David Raccanello Brunico (BZ) Presidente del Corones Pipe Club
International Pipe Smoking Day Genny Magrin Si è svolto a Montecassiano, in provincia di Macerata sabato 22 e domenica 23 febbraio il primo evento del Calendario Ufficiale del Pipa Club Italia 2020, dedicato al lento fumo in una veste inedita. La pipa come oggetto di un rituale molto antico. Quello del fumo lento, un’azione meditata e consapevole, non meccanica come quella del fumo della sigaretta,
con cui non ha assolutamente nulla in comune. Il fumo lento presuppone una grande passione ed una certa conoscenza. È una filosofia, con una lunga e affascinante tradizione, che consiste nell’applicazione di rituali molto antichi, passaggi ben precisi che scandiscono la preparazione, l’accensione, e il gusto della condivisione. Un salto indietro nel tempo, che esercita sempre più il suo appeal sulle nuove
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generazioni che ne stanno riscoprendo il gusto ed il fascino retrò. A rappresentare questo rito è il Club Sottil Fil di Fumo di Padova, che da quattro anni organizza due giornate dedicate alla pipa e la sua arte: in questo evento affiancato per una creativa collaborazione dal Cigar Club Montecassiano. La “prima” di un progetto di collaborazione tra un club dedicato alla pipa e uno dedicato al sigaro. Due, le Federazioni Italiane che hanno patrocinato l’evento: il Pipa Club Italia, storica Associazione (attiva dal 1975) e la Cigar Club Association (CCA), che entrano a contatto per unire due mondi, completamente diversi per molti aspetti, ma accomunati dalla stessa filosofia della condivisione. Non a caso, uno dei concetti alla base del mondo della pipa è quello della condivisione, che i
una degustazione nella quale gli storici distillati Varnelli uniti ad un particolare sigaro scelto, sono stati i protagonisti indiscussi.
fumatori di sigaro chiamano “compartir”. L’evento si è svolto in due location diverse: sabato 22 febbraio a Macerata, presso “Vere Italie” locale situato nel cinquecentesco palazzo FlorianiCarradori ed è proseguito domenica 23 febbraio a Montecassiano in provincia di Macerata presso Villa Colleverde, un edificio degli anni Trenta con vista panoramica dal mare delle Marche ai Monti Sibillini. Per chi non ha potuto esserci, ve lo racconto…
Domenica 23 febbraio una giornata dedicata agli approfondimenti storici e culturali del mondo della pipa a tutto tondo. Sullo sfondo, l’attesa esposizione di 40 produttori di pipe venuti da tutt’Italia da nord a sud, si è svolto un “Tributo a Ferenc Pintér” condotto dal figlio Antonio. Un’occasione per ripercorrere la vita del celebre illustratore italo-ungherese
La giornata di sabato 22 febbraio è stata strutturata tra seminari di approfondimento sul sigaro, degustazioni di tè e pasticceria dolce e salata in stile British. Alla sera una cena con pietanze e sapori tipici dell’enogastronomia marchigiana, per concludere poi con 20
attraverso la proiezione delle sue opere ed i riferimenti delle stesse, al mondo della pipa. Per gli appassionati di pipa, ecco prendere il via l’attività-laboratorio atto ad approfondire l’aspetto della realizzazione artigianale delle pipe, un’arte antica e affascinante: “Le radici della Pipa” te-
nuto da Romeo Domenico (Mimmo), titolare dell’antica segheria omonima che si tramanda l’arte della ricerca, estrazione e lavorazione dei ciocchi di radica, dai quali vengono realizzate le pipe, da tre generazioni. Successivamente, spazio alla creatività con il laboratorio “Dalla radica alla pipa”: la realizzazione di una pipa free hand a quattro e più mani, a cura di Duca Pipe e Dal Fiume Pipe ai quali, con nostra immensa soddisfazione, si sono uniti alcuni artigiani presenti all’esposizione. Il Circolo Scacchi Recanati, ha organizzato un torneo di scacchi smart con libera partecipazio-
ne. Immancabile, l’appuntamento con la gara a staffetta di lento fumo con pipa: un grammo di tabacco e tre partecipanti…Il vincitore? Colui che è riuscito a mantenere la pipa accesa il più a lungo possibile! La giornata prosegue con il pranzo ricco di degustazioni enogastronomiche, sempre all’insegna della tipicità marchigiana. Infine ecco la Samaroli: eccellenza italiana in tema di spiriti, che ci ha guidati nella degustazione dei suoi rum. Il pomeriggio prosegue con l’appuntamento mirato a conoscere la tipica produzione pipica del Varesotto a cura di Luciano Buzzi, della storica Pipe Brebbia, per intrecciarsi con un incontro sulla corrente stilistica che rappresenta la scuola del Pesarese, rappresentata dal maestro Maurizio Tombari, Pipe Le Nuvole. A completare ed arricchire l’interessante kermesse, la presenza del patron Andrea Lo Cicero “Il Barone “appassionato della cultura fumolentista: ex 21
rugbista della Nazionale Italiana, allenatore e conduttore televisivo. Si è distinto per le sue doti filantropiche, sociali ed umanitarie. Un’International variopinto, che si è fatto ricordare per i suoi numerosi approfondimenti, frutto del lavoro di chi come noi, ha creduto in questo versatile e ghiotto progetto di offerta culturale. Genny Magrin
Cagli : Festa della Pipa 2020 6 Settembre FESTA DELLA PIPA DI CAGLI SLOWPIPE2020- Master breve in cui sono stati affrontati i temi della tecnica di sbriciolamento tabacco, caricamento, accensione Pipa e le basi dei tabacchi, per concludere con una degustazione guidata della “mixture20” con relativa scheda, accompagnata dai vini dell’azienda Ca’ le Suore – Mochi.
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Sponsor IL CIOCCO DI TARANTINO GIUSEPPE
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PIPA CLUB ITALIA
Scheda degustazione tabacco Tipo Tabacco nome Mixture 20
produttore / Tobacconist
stato di produzione:
stato di acquisto: 24 aprile 2018
data di acquisto:
composizione tabacco: Amphora Virginia 52,5% - Caporal Scaferlati 40% - Sigari Davidoff 7,5%
Condizioni Prova
tipo/marca pipa: Ser Jacopo
modello: Pot
condizioni ambientali: interno
confezione
condizioni meteorologiche: sereno
ora e data: 26 settembre 2021, ore 11.00
Confezione q neutro
q sgradevole
q gradevole
note personali
busta
scatola/barattolo
q
descrizione:
consistenza taglio (larghezza) taglio (lunghezza) colore umidità aspetto
non ermetica
q
ermetica
q
sottovuoto
q
q
Non valutabile perché trattasi di miscela preparata del Pipa Club
Caratteristiche Fisiche þ soffice q normale q pressato þ fine q medio q grosso þ corto q medio q lungo q chiaro þ medio q scuro q asciutto þ medio q umido q sgradevole q neutro þ invogliante note personali
taglio regolare taglio sciolto
þ þ
taglio irregolare taglio pressato a fette
q q
monocolore taglio pressato a rotoli
q q
multicolore taglio a scaglie
þ q
descrizione:
profumo qualità 1 profumo qualità 2 profumo qualità 3
Caratteristiche Olfattive q neutro þ amarognolo q neutro þ sgradevole q neutro þ
q q q
artificiale
naturale dolciastro invogliante
note personali
naturale descrizione:
carica della pipa accensione
q
aromatico naturale
þ
aromatizzato
q
fresco
þ
si sentono dei profumi di tabacco “naturale” con sentori di cioccolato.
q q
Carica & Accensione Pipa q normale þ agevole difficile q normale þ facile complicata
Caratteristiche Organolettiche Fase Iniziale
stantio
q
sapore 1ª fase corpo 1ª fase sapore 2ª fase corpo 2ª fase sapore 3ª fase corpo 3ª fase forza tollerabilità irritazione lingua sensazione in bocca
fumo combust. aspetto combust. tempo
giudizio finale rapporto qualità/prezzo
þ þ
dolciastro
q naturale þ medio
þ q
amaro
q þ
dolciastro
þ naturale þ medio
q q
amaro
q q
dolciastro
q naturale þ þ medio q Caratteristiche diverse q leggera þ media q q cattiva þ normale q q pungente þ minima q q impastante q neutro þ q caldo þ neutro q q irregolare q normale þ q veloce q normale þ Giudizio Finale q cattivo q neutro q
amaro
leggero
intenso
q
leggero
Fase Centrale
leggero
Fase Finale
q medio
scarso
q
intenso
intenso
piena buona nulla pulito fresco regolare lenta buono buono
note personali
Gusto
saziante acre
q q
non stucchevole piccante
þ q
armonico raspante
þ q
naturale descrizione:
q
aromatico naturale
þ
aromatizzato
q
spigoloso pepato
q q q
retrogusto
þ franco/deciso q con retrogusto
descrizione :
Non si percepisce un particolare retrogusto
odore nel fornello
þ neutro q penetrante
descrizione :
a fine fumata l’odore nel fornello della pipa è neutro a conferma che sono stati utilizzati tabacchi “naturali”
aroma descrizione
þ buono q acre q pregnante
descrizione:
confezione da grammi
prezzo pagato
Aroma
Prezzo
prezzo il kg.
180 €
Impressioni & conclusioni finali:
Miscela atipica caratterizzata dall’importante presenza del Caporal e dall’insolita aggiunta di sigari caraibici. La carica è risultata particolarmente agevole, come la fumata che è stata molto regolare, piuttosto lenta e con un’ottima combustione. Il “corpo” della miscela si mantiene tra il leggero ed il medio, così come la forza. Miscela armonica, che nella fase iniziale ha evidenziato una prevalenza di gusto dolciastro, mentre nel resto della fumata tendeva all’amarognolo. Non si apprezza un particolare retrogusto. Una miscela che, per forza e corpo, si può tranquillamente definire “tutto giorno” e contrassegnata da un ottimo rapporto qualità/prezzo Vietata la riproduzione Copyright Pipa Club Italia – Luigi Gava
Classifica unica gara di campionato 2020 Corduda - Tv Si è svolta a Cornuda il 20 settembre la gara di prova unica del 49° campionato italiano di lento fumo con pipa, presso la Birreria LA RU
26
27
43° CAMPIONATO ITALIANO DI LENTO FUMO CON LA PIPA 2014
CLASSIFICA
CLASSIFICHE FINALI GENERALE
COGNOME E NOME PIPA CLUB SEX TEMPO 1 MAURO Ruscalla Gianfranco Cerea Pipa Club Torino M 1:40:00 COSMO 5.59.58 1 Fenice Pipa Club Venezia GIANFRANCO RUSCALLA 5.50.40 2 Fasan Giuseppe Calumet Cornuda M 1:25:52 2 Cerea Pipa Club Torino Pipa Club LUIGI GAVA 4.59.20 3 Club Castello Conegliano 3 Cosmo CORSELLINI Mauro Pipa Fenice Venezia M 1:23:40 ALESSANDRO 4 Corsellini Pipa Club Pipa Firenze Club 4.48.20 CHRISTIAN DAL BO’ 4.43.54 5 Pipa Club Castello Conegliano 4 Stramare Enzo Calumet Pipa Club Cornuda M 1:16:24 ALDO MARTINI 4.30.17 6 Corsellini Pipa Club Firenze ENZO CONIA Luciana 4.23.19 5 Pincin Calumet Cornuda F 1:13:54 7 Cerea Pipa Club Torino Pipa Club GIANCARLO MARGUTTI 4.21.01 8 Pipa Club Torino 6 Conia Vincenzo Cerea Cerea M 1:10:05 FRANCO BONARINI 4.05.26 9 Corsellini Pipa ClubPipa FirenzeClub Torino SERGI 3.47.53 10 SERGIO Corsellini Pipa Club Firenze 7 Tonella Loris Novara Pipa Club M 1:08:42 PAOLO MOCCIA 3.33.12 11 Cerea Pipa Club Torino ZUANI Paolo 3.25.10 12 ANDREA Altogarda Pipa Club Arco 8 Simioni Calumet Pipa Club Cornuda M 1:08:11 3.20.47 13 MARCELLO GUERRA Fenice Pipa Club Venezia 9 Raccanello Corones Pipe Club M 1:05:56 ALESSANDRINIDavid Legio Praetoria 3.20.05 14 CARLO P. C. Roma FABBRI 3.18.33 15 GIANCARLO Corsellini Pipa Club FirenzePipa Club 10 Perillo Sandro Alto Garda M 1:05:08 LUCA MARCHIONI 3.15.58 16 Pipa Club Castello Conegliano BACCHETTO 3.15.52 17 LUIGINO Pipa Club Cornuda 11 Premoli Ornella CalumetCalumet Pipa Club Cornuda F 1:04:50 3.10.32 18 LUCIANA PINCIN Calumet Pipa Club Cornuda 12 Bacchetto Luigino Legio Praetoria Calumet Pipa Club Cornuda M 1:04:32 CECCONI 3.10.29 19 CINZIA P. C. Roma LAMBERTI 3.06.27 20 ANDREA Pipa Club Castello Conegliano 13 Boscolo Riccardino Calumet Pipa Club Cornuda M 1:04:07 ELENA VENTURI 2.59.06 21 Legio Praetoria P. C. Roma COLA 22 MASSIMO con la Pipa Club 2.57.10 14 Cicognolo Pietro Totali Imbecilli Fenice Pipa Venezia M 1:00:26 2.53.02 23 VANDA PINCIN Calumet Pipa Club Cornuda 15 Naccarati Sottil FilConegliano di Fumo Padova Pipa Club M 0:59:57 BROVELLIClaudio Pipa Club 2.47.50 24 GIOVANNI Castello CICOGNOLO 25 PIETRO Pipa Club Venezia 16 Marchioni Luca Fenice Circolo Culturale Pipa2.40.36 Club Castello Conegliano M 0:59:10 2.39.40 26 ALBERTO BASCIANO Pipa Club Castello Conegliano VALTER ZAVARISE 2.37.01 27 Pipa Club Castello Conegliano Pipa 17 Dal Bò Christian Circolo Culturale Club Castello Conegliano M 0:58:47 2.35.28 28 ENZO POZNANSKI Altogarda Pipa Club Arco 18 Lucca Alessandro Vicenza Pipa Club M 0:58:27 19 Zampieri Giancarlo Fenice Pipa Club Venezia M 0:57:37 20 Presti Angelo Vicenza Pipa Club M 0:56:15 21 Fossati Fabrizio Novara Pipa Club M 0:53:27 22 Avancini Angelo Alto Garda Pipa Club M 0:51:17 23 Gagliardi Nicola Vicenza Pipa Club M 0:51:12 24 Pantaleoni Gabriele Vicenza Pipa Club M 0:50:16 25 Calafati Dino Circolo Culturale Pipa Club Castello Conegliano M 0:49:42 26 Reghelin Matteo Vicenza Pipa Club M 0:49:16 27 Calabrò Simone Novara Pipa Club M 0:47:32 28 Dal Santo Simone Vicenza Pipa Club M 0:46:51 29 Dal Bello Roberto Indipendente M 0:46:23 30 Rampogna Daniele Naonis Pipa Club M 0:45:26 31 Schizzarotto Luca Vicenza Pipa Club M 0:43:30 32 Grespan Giancarlo Calumet Pipa Club Cornuda M 0:43:11
CLASSIFICA GENERALE
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43° CAMPIONA
DI LENTO FUMO
20
33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56
Gruppi Massimiliano Boscolo Giorgio Mazzilli Pietro Durigon Arturo Dorigo Ivan Andretta Alessandro Pitacco Claudio Favero Carlo Antonio Coco Giuseppe Morlin Diego Bertapelle Antonio Mariotto Matteo Lopin Annalisa Guarniero Giuliano Mostile Alberto Vecchiato Mario Lamberti Andrea Guazzelli Lorenzo Corradi Mauro Zussa Giorgio Gava Luigi Magrin Genny Alberton Enrico Simioni Irene
0:43:05CLASSIFIC
Alto Garda Pipa Club M Fenice Pipa Club Venezia M 0:42:25 Circolo Culturale Pipa Club Castello Coneglian M 0:38:34 CLASSIFICA GENERALE Calumet Pipa Club Cornuda M 0:38:29 MAURO COSMO 1 GIANFRANCO RUSCALLA Indipendente M 0:37:15 2 LUIGI GAVA 3 Calumet Pipa Club Cornuda M 0:36:13 ALESSANDRO CORSELLINI 4 CHRISTIAN DAL BO’ 5 Vicenza Pipa Club M 0:32:45 ALDO MARTINI 6 ENZO Indipendente M CONIA 0:31:50 7 GIANCARLO MARGUTTI 8 Circolo Culturale Pipa Club Castello Coneglian M 0:28:41 FRANCO BONARINI 9 SERGI 10 SERGIO Indipendente M 0:27:24 PAOLO MOCCIA 11 12 ANDREA Indipendente M ZUANI0:25:36 13 MARCELLO GUERRA Circolo Culturale Pipa Club Castello Coneglian M 0:25:26 14 CARLO ALESSANDRINI FABBRI 15 GIANCARLO Calumet Pipa Club Cornuda F 0:25:00 LUCA MARCHIONI 16 Sottil Fil di Fumo Padova Pipa Club 17 LUIGINO M BACCHETTO 0:24:58 18 LUCIANA PINCIN Sottil Fil di Fumo Padova Pipa Club 19 CINZIA M CECCONI 0:24:17 LAMBERTI 20 ANDREA Indipendente M 0:24:09 ELENA VENTURI 21 Sottil Fil di Fumo Padova Pipa Club 22 MASSIMO M COLA 0:23:26 23 VANDA PINCIN Naonis Pipa Club M BROVELLI 0:23:08 24 GIOVANNI CICOGNOLO 25 PIETRO Calumet Pipa Club Cornuda M 0:21:40 ALBERTO BASCIANO 26 27 VALTER ZAVARISE Circolo Culturale Pipa Club Castello Coneglian M 0:16:43 28 ENZO POZNANSKI Circolo Culturale Pipa Club Castello Coneglian M 0:14:45 Sottil Fil di Fumo Padova Pipa Club F 0:13:50 Calumet Pipa Club Cornuda M 0:08:25 Calumet Pipa Club Cornuda F 0:01:00
29
Fenice Pi Cerea Pip Pipa Club Corsellin Pipa Club Corsellin Cerea Pip Cerea Pip Corsellin Corsellin Cerea Pip Altogard Fenice Pi Legio Pra Corsellin Pipa Club Calumet Calumet Legio Pra Pipa Club Legio Pra Totali Im Calumet Pipa Club Fenice Pi Pipa Club Pipa Club Altogard
CLASSIFICA FEMMINILE 1 2 3 4 5
COGNOME E NOME Pincin Luciana Premoli Ornella Lopin Annalisa Magrin Genny Simioni Irene
PIPA CLUB Calumet Pipa Club Cornuda Calumet Pipa Club Cornuda Calumet Pipa Club Cornuda P. C. Pipa Club Sottil Fil di Fumo PD Calumet Pipa Club Cornuda
CLASSIFICA CLUB 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
PIPA CLUB TEMPO Calumet Pipa Club Cornuda 3:56:10 Fenice Pipa Club Venezia 3:21:43 Cerea Pipa Club Torino 2:50:05 Novara Pipa Club 2:49:41 Circolo Culturale Pipa Club Castello di Conegliano 2:47:29 Vicenza Pipa Club 2:45:54 Alto Garda Pipa Club 2:39:30 Sottil Fil di Fumo Padova Pipa Club 1:49:12 Naonis Pipa Club 1:08:34 Corones Pipe Club 1:05:56
30
SEX F F F F F
TEMPO 1:13:54 1:04:50 0:25:00 0:13:50 0:01:00
AMICI DEL PIPA CLUB ITALIA
Sponsor
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AMICI DEL PIPA CLUB ITALIA
Sponsor
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AMICI DEL PIPA CLUB ITALIA
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