L’Università va in vacanza...la Lotta no!

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L’Università va in vacanza... la Lotta no! Documento di denuncia e su Tasse, Democrazia e Futuro dell'UniFg a cura di:


Volantinaggi, assemblee, comunicati, interventi nelle aule, banchetti, cartelloni informativi...tutto questoha caratterizzato un intenso autunno di mobilitazione all’UniFg, una fase di protesta che si chiude forzatamente per il sopraggiungere delle festività, ma che LINK Foggia ha provato a ravvivare contro la classica apatia politica persistente nella nostra università. Abbiamo, per questo, deciso di scrivere questo documento per denunciare quanto successo nell’ultimo mese e per ribadire che le studentesse e gli studenti di LINK Foggia rilanceranno nel corso del secondo semestre una seconda fase di mobilitazione contro l’aumento delle tasse, per il Diritto allo Studio e dell’Università pubblica ed accessibile a tutti. La nostra lotta non va in vacanza proprio perché i problemi della nostra università non vanno in vacanza. Sempre in direzione ostinata e contraria! Dicembre 2013

28 novembre: Foggia - Roma andata e ritorno...a mani vuote! Lo scorso 28 novembre Foggia e Roma sono state per qualche ora più vicine. Non è un'affermazione che riguarda la geografia, ma ovviamente la politica e nello specifico la politica universitaria locale e nazionale. Proviamo spiegarci meglio. Qualche memore osservatore ricorderà che il 28 novembre nell’Aula Magna del Dipartimento di Studi Umanistici si è svolta un’assemblea di Ateneo, 3 ore di discussione in cui tutta l'attività didattica nell'Università era stata sospesa a seguito della decisione del Senato Accademico di aderire all'appello lanciato da diversi soggetti studenteschi e sindacali della Regione. Le motivazioni alla base di questa iniziativa di confronto erano e sono purtroppo note: l'attacco frontale che le università del Sud Italia stanno subendo a seguito della pubblicazione del c.d. “Decreto Punti Organico 2013”, quella specifica norma che determina, proprio in relazione al piazzamento”, la possibilità di assumere personale docente e non (da quantificarsi attraverso i punti organico). Qualche ora dopo, in Viale Trastevere a Roma, nella sede del Ministero dell'Università e della Ricerca si è svolto un incontro tra una trentina di Rettori degli atenei del Sud, tra cui anche il Prof. Maurizio Ricci in rappresentanza dell'UniFg, e la Ministra Carrozza, dal quale dovevano emergere delle soluzioni per la complicata situazione economica delle nostre università. I risultati emersi da entrambi gli incontri sono però stati totalmente insoddisfacenti: da una parte l'inconcludente e striminzito “documento” approvato a maggioranza dall'assemblea di Ateneo presieduta unicamente da Direttori di Dipartimento, per nulla rappresentativa delle variegate anime che compongono la comunità accademica. LINK Foggia ha dissentito profondamente con l'intento conciliante di quella “sintesi”; era necessario fornire una dimostrazione di maturità politica ed umana che rilanciasse uno stato di agitazione permanente anche e soprattutto dal nostro ateneo, tristemente relegato all'ultimo posto nella speciale classifica emersa a seguito della pubblicazione del DM 713/13. Per questo nel pomeriggio del 28 novembre e qualche giorno dopo (il 4 dicembre) abbiamo organizzato dei momenti di confronto pubblici nel tentativo di rilanciare le nostre posizioni ed uno stato di agitazione permanente; ovviamente entrambi sono stati prontamente disertati dalle associazioni studentesche “maggioritarie” e dall'intera componente docente e non.


Allo stesso modo a Roma, dopo svariate ore, l'attesissimo confronto ha prodotto uno straordinario nulla di fatto. Dopo settimane di incontri, conferenze stampa, emendamenti, dichiarazioni pubbliche di dissenso i Rettori pugliesi si sono fermati proprio sul più bello, nel momento più importante quello in cui avrebbero dovuto incalzare la Ministra Carrozza scandendo a chiare lettere ciò che le Comunità accademiche degli atenei avevano a più riprese rivendicato: - un immediato correttivo per il DM 713/13 (Punti Organico); - un aumento immediato del F.F.O. (che andasse ben al di là della ridicola cifra di 150 mln di euro in approvazione in Legge di Stabilità); - la revisione totale del sistema di valutazione finalizzata a slegarlo dai parametri economici. Nulla di tutto ciò è avvenuto, anzi. Ci si è letteralmente accontentati del nulla: - qualche promessa di revisione del sistema di finanziamento; - la costituzione di alcuni tavoli di confronto tra MIUR e CRUI. Il Rettore Ricci, così come tutti i suoi colleghi degli Atenei del Mezzogiorno, ha dichiarato di essere stato “moderatamente ottimista”, fatto che non può non indurci ad essere “sostanzialmente pessimisti” se la strategia di contrasto al MIUR continuerà ad essere caratterizzata da accondiscendenza e tatticismo.

Tutto quello che non avete mai saputo sull’aumento delle tasse all’UniFg Il 5 novembre, durante la conferenza stampa di presentazione degli emendamenti al D.M. "Punti Organico" organizzata dai Rettori delle Università di Puglia e Molise, il Rettore dell'UniFg Prof. Maurizio Ricci ha dichiarato che di lì a poco sarebbero state avviate le procedure per la revisione del Regolamento Tasse dell'Università di Foggia. Nelle settimane successive è stata nominata dal Senato Accademico una Commissione, cui ha preso parte una nostra rappresentante, che avrebbe dovuto discutere della possibilità di apportare alcune modifiche al Regolamento Tasse e contributi partendo da 3 linee guida: 1) lasciare inalterata la fascia da 0 a 29.000 euro; 2) ritoccare il sistema di contribuzione per i redditi superiori a 29.000 euro; 3) lavorare in modo tale che il nuovo regolamento tasse entrasse in vigore dal prossimo anno accademico. Per un'organizzazione come LINK, fermamente convinta che il sapere universitario debba essere libero da tasse e finanziato mediante il sistema della fiscalità generale, la partecipazione ad una commissione che si pone l'esplicito obiettivo di aumentare la contribuzione studentesca potrebbe sembrare un non senso. Fare Sindacato, però, è attività complessa, che va ben al di là delle apparenze e dell'istinto. Per questo abbiamo deciso di partecipare a questa commissione dichiarando pubblicamente, sin dalla prima riunione, i nostri intenti e soprattutto con l’idea di evitare che associazioni studentesche (caratterizzate da una pesante sudditanza filo-governativa e da aberranti convinzioni sulla contribuzione studentesca) potessero ulteriormente inasprire le tasse. La commissione si è riunita solo due volte, per la durata di poco più di un'ora l'una.


Il primo incontro è servito unicamente per presentare in modo indefinito alcune varie ipotesi di modelli di fasciazione, ponendosi il proposito di formulare proposte maggiormente concrete. Nella seconda ed ultima seduta quanto detto precedentemente, non è accaduto. Omettendo il previo invio di documenti istruttori, come prassi accademica e buon senso impongono, nella Commissione è stata letta ed approvata, senza possibilità di valutazioni successive, emendamenti, integrazioni o votazioni ufficiali, la proposta formulata dal Rettore Ricci: creazione di due fasciazioni, una che va da € 29.000,00 a € 49.00,00 euro (€ 200.00 in totale), con un aumento di dieci euro per ogni mille euro di scarto, ed un'altra fascia che va da € 49.000,00 a € 69.000,00, dove l'aumento sarà di quindici euro per ogni mille (€ 300.00 in totali). Per rendere comprensibile l'aumento sarà bene esporre un esempio: dall'anno prossimo una famiglia foggiana con reddito di € 49.000,00 (classica capacità reddituale di un nucleo retto da due redditi da lavoro pubblico, già pesantemente toccato dal cuneo fiscale) subirà un aumento di quasi € 200.00. Per altro, è apparsa inusuale questa scelta di aumentare le tasse proprio mentre veniva riformato l'I.S.E.E., circostanza che avrebbe dovuto indurre a tempi molti più lunghi consentendo una reale comprensione degli effetti delle modifiche. E' palese che la vera funzione di questa commissione non fosse quella di modificare in maniera sostanziale la fasciazione vigente, bensì di legittimare, con una parvenza di democrazia, decisioni immodificabili di cui. La creazione di molteplici fasce di reddito, rivendicazione da noi proposta negli anni, non dovrebbe implicare l'aumento del gettito da parte degli studenti e al più avrebbe dovuto ridurre l'incidenza della contribuzione su redditi più bassi, che restano inalterati e caratterizzati da incrementi scaglionati per ogni mille euro di ben 25 euro. La proposta in questione è stata poi sottoposta all'attenzione del Consiglio degli Studenti ed è qui che si è consumato uno dei momenti più bassi della rappresentanza studentesca del nostro ateneo: oltre 20 rappresentanti di Area Nuova hanno votato convintamente questa proposta. L’unica voce ostile è stata quella di LINK Foggia che ha espresso voto contrario all’aumento delle tasse e al Bilancio preventivo che la conteneva. Gravissimo è stato l'avallo di Area Nuova alla motivazione (a detta del Presidente del Consiglio degli Studenti di cui riportiamo citazione testuale) sottesa all'approvazione dell'aumento delle tasse: “il nostro Ateneo ha dovuto aumentare le tasse perché le recenti normative del MIUR consentono un aumento dei finanziamenti alle università che tasse più alte”. Questo conferma che Area Nuova è fermamente convinta che il (de)finanziamento del sistema universitario nazionale debba essere scaricato sulle spalle degli studenti cedendo al ricatto del MIUR e accettando tacitamente l'espulsione di massa di migliaia di studentesse e studenti dall'Università. Se i principi politici alla base dell'agire politico di questa associazione continueranno ad essere i suddetti le conseguenze negli anni a venire saranno inevitabili: Area Nuova legittimerà qualsiasi tipo di aumento della contribuzione. Per confermare la sconcertante presa di posizione i Senatori accademici e i Consiglieri


d'Amministrazione di Area Nuova hanno espresso voto favorevole anche nelle riunioni degli organi centra svoltesi nei giorni 18 e 19 dicembre. Gli Studenti di Foggia devono essere consapevoli di quanto successo e furbescamente occultato in questi giorni e negli ultimi 6 anni in cui Area Nuova è stata maggioranza assoluta in tutti gli organi accademici dell'UniFg, affinché le disastrose scelte compiute vengano sanzionate da un inappellabile giudizio politico.

Un’occasione mancata per rilanciare la Democrazia nell’Università LINK Foggia ha negli anni dedicato un'enorme attenzione alle ricadute negative che la Riforma Gelmini ha determinato sulla vita degli atenei, in particolare in relazione alla Democrazia ed alla Governance. Fin dai mesi precedenti l'approvazione della L. 240/10 dichiarammo pubblicamente e ci battemmo affinché due principi fondamentali della vita accademica fossero salvaguardati: 1. l'assenza di soggetti esterni (privati); 2. l'eleggibilità di tutti i membri del Consiglio d'Amministrazione. La Riforma Gelmini, come noto, fu approvata e di lì in poi molti atenei, tra cui il nostro, si piegarono ad un'interpretazione aziendalista e verticista dell’Università. In tanti ricorderanno la “battaglia” che nei mesi estivi del 2011 si sviluppò circa l’approvazione del nuovo statuto dell’Università degli Studi di Foggia. LINK Foggia si oppose in maniera vigorosa all’approvazione del nuovo Statuto, producendo tanti documenti per esplicitare le motivazioni della nostra protesta. Non fummo gli unici, però, a votare contro la proposta di modifica dello statuto in un infuocato Senato Accademico del luglio 2011; tra i tanti voti contrari vi fu anche quello dell’allora Preside della Facoltà di Giurisprudenza, Prof. Maurizio Ricci, e di alcuni (purtroppo pochi) docenti. Due anni sono passati da quella modifica e nel frattempo tanto è cambiato: due Governi (Monti e Letta), due Ministri (Profumo e Carrozza), le rappresentanze studentesche, dei docenti e dei tecnici amministrativi, sino ad arrivare alle elezioni per il rinnovo della carica di Rettore dell’UniFg che da qualche mese è occupata proprio dal Prof. Ricci. Lo stesso Rettore nell’ultimo mese ha promosso proprio un pacchetto di modifiche allo Statuto d’Ateneo. Alcune di esse erano condivisibili e condivise (già in tempi non sospetti) dalla nostra organizzazione, altre meno, ma con nostro grande stupore nella nuova formulazione dello Statuto (approvato in questa settimana da Senato e Cda) resterà immodificato l’art. 18, ossia la norma che attribuisce al Rettore la possibilità di nominare i membri interni del Consiglio d’Amministrazione. L’assenza di quella modifica appare molto grave per tre ordini di motivazioni: – per la recente dichiarazione da parte della Ministra Carrozza di ritirare tutti i ricorsi intentanti dal MIUR presso vari T.A.R avverso gli “atenei ribelli”;


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per la convergenza che aveva accomunato LINK Foggia e l’allora Preside Ricci nel citato luglio 2011; perchè le inconsistenti motivazioni accennate nel Senato non rendono lustro all’altissimo principio democratico dell’eleggibilità degli organi accademici, senz’altro non smarrito dal Rettore.

Questa occasione mancata ci spinge a pensare che la battaglia politica per rilanciare la Democrazia nell’Università di Foggia sia ancora da condurre, fin dai prossimi mesi. Negli anni tante cariche, maggioranze e persone sono mutate, ma una cosa non cambierà mai: l’indipendenza delle nostre convinzioni politiche e la radicalità delle nostre azioni.

Le Studentesse e gli Studenti di LINK Foggia


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